L ' E C O N O M I S T A :
GAZZETTA
SETTIMANALE
SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, I N T E R E S S I PRIVATI
M, J . di; Johannis
Direttore
Anno XLVIil - Voi Lll
Firenze-Roma, 24 Aprile 1921
PARTE
SOMMARIO
PARTE
ECONOMICA.
I Numeri
indici.
Per gli obbligazionisti
Nuova Serie
merci
della
di numeri
in Italia
nel commercio
all'ingrosso.
dei prezzi
delle
RICCARDO BACHI
BONALDO STRINGHER.
d'Italia.
Prezzi
delle merci e delle
Numeri
Sùdbahn.
indici per il movimenio
Banca
indici
dei prezzi
derrate
alla fine di ciascun
delle merci e
mese.
derrate.
1921
Il prezzo di a b b o n a m e n t o è di lire 4 0 annue per l'Italia
e Colonie, e di lire 8 0 per l'Estero, pagate in moneta del paese di
provenienza calcolate alla pan ; sempre anticipato. Non si dà corso
alle richieste di abbonamento, non accompagnate dal relativo importo.
L'abbonamento è a n n u o e decorre dal 1, gennaio.
Un fascicolo separato costa L. 4 per l'Italia e in proporzione per
gli altri paesi.
Trascorso un mese dalla pubblicazione non si trasmettono
fascicoli reclamati dagli abbonati.
I cambiamenti di indirizzo vanno accompagnati dalla fascetta ei
dalla rimessa di L. 5 .
Non si inviano bozze degli scritti favoriti dai collaboratori,
i quali debbono rimettere gli originali nella loro redazione definitiva
Non si danno in omaggio estratti, nò copie di fascicoli.
Potrà solo essere tenuto conto degli indirizzi, che preventivamente gli
autori avranno designato, per l'invio delle eop : e contenenti i loro
scritti.
Per gli estratti richiedere alla Amministrazione il prezzo di costo.
BIBLIOTECA DE "L'ECONOMISTA „
Studi Economici Finanziari e Statistici
pubblicati a cura de
1)
L'ECONOMISTA
F E L I C E VINCI
L. 2
L ' e l a s t i c i t à dèi c o n s u m i con l e sue a p p l i c a z i o n i
ai c o n s u m i a t t u a l i p r e b e l l i c i
2)
GAETANO ZINGALI
L. 1
DI ALCUNE ESPERIENZE METODOLOGICHE
TRATTE DALLA PRASSI DELLA STATISTICA DEGLI ZEMSTWO RUSSI
3)
D o t t . ERNESTO SANTORO
_
Saggio critico su la teoria del valore
nell'economia politica
4)
ALDO CONTENTO
L. 4
L. 2
Per una teoria induttiva dei dazi sul grano e sulle farine
5>
ANSrLMO BERNARDINO
L. 2
il fenomeno burocratico e i l momento
economico-finanziario
In rendita
ministrazione
F I R E N Z E : 31, Via della Pergola
R O M A : 56, Via Gregoriana
presso iprincipali
Ubraì-edilorì
e presso
l'Amde L'Economista -56 Via Gregoriana,
ROMA 6.
H. 2451
ECONOMICA
I Numeri indici
Fino ad alcuni anni or sono i numeri indici
erano poco noti e facevano parte più che altro
dello armamentario scientifico dello studioso di
fenomeni economici o sociali.
I paesi più progrediti, naturalmente, incominciarono più presto degli altri nel dar valore pratico
alle risultanze delle elaborazioni matematiche,
sulle quotazioni dei mercati di prodotti o di valori, come manifestazione della vita economica.
Oggi il risultato delle ricerche statistiche è entrato rapidamente nel campo pratico, anche da
noi, tantoché quasi generalmente dovunque si ragguagliano ormai gli aumenti, e, forse nel futuro,
le diminuzioni, degli stipendi e dei salari, ai numeri indici di determinati gruppi di prodotti . alimentari e di altri elementi indispensabili alla vita
normale, per determinate categorie di individui,
per determinati territori.
II nostro periodico, fedele al suo compito di
seguire il più da presso possibile, tutte le manifestazioni della vita economica, pubblica già da
tempo gli indici appositamente redatti sul prezzo
delle merci all' ingrosso in Italia, e sulle quotazioni dei valori di borsa. Seguono poi, e comprenderà anzi d'ora in avanti in apposite tabelle,
le valutazioni compiute dagli Uffici del lavoro municipali o provinciali, e riporterà altresì gli indici
principali di alcune categorie di prodotti, o di alcuni paesi esteri.
Gli indici compilati per L'Economista, che in
genere richiamano maggiormente la immediata attuazione dei lettori, sono quelli che si riferiscono
alla quotazione delle merci»all' ingrosso : il desiderio di trovarvi un accenno di ribasso, o di constatare di quanto pesi un nuovo aumento, spinge
naturalmente le osservazioni appunto là dove più
sono concentrate oggi le sofferenze della generalità.
Sarà quindi ragione di letizia il constatare che
negli ultimi mesi, per quanto tenue, pure si mostra
costante, particolarmente in alcune categorie di
merci, l'accenno ad una détente, che forse pronostica non lontana una diminuzione anche per i generi alimentari.
Ma noi vogliamo in special modo richiamare
la attenzione del pubblico sui nostri numeri indici, computati rispetto ai prezzi di compenso
Per gli obbligazionisti della Siidbahn
Siamo informati che si è costituita in Milano, presso
l'Associazione Bancaria Italiana (via Meravigli 14) il
Comitato di difesa fra gli obbligazionisti italiani delle
Ferrovie Lombarde. Tale Comitato avrà il compito di
fare le opportune pratiche presso il Governo italiano,
presso la presidenza e la direzione della Siidbahn e
presso gli altri gruppi e sindacati di portatori stranieri,
onde assicurare una efficace tutela deg'i interessi degl'i
obbligazionisti italiani nella dibattuta questione.
316
L'ECONOMISTA
delle azioni di 125 società anonime, le quali avevano, alla fine del 1920, un complessivo capitale
di oltre sei miliardi e mezzo. E ' evidente che si
t r a t t a del m o v i m e n t o di una parte cospicua, e
delle più sensibili, della ricchezza nazionale, nella
quale, forse meglio di ogni altra, si rispecchia l'andamento della fiducia pubblica, della produzione
industriale, della posizione economica del paese.
Dei diversi polsi attraverso i quali si possono
commisurare le oscillazioni e le variazioni dei fenomeni economici e sociali, quello delle borse o
meglio delle quotazioni dei valori, non solo non è
dei meno importanti, ma, forse, fra i mezzi diagnostici, è dei più pronti, dei più sicuri, dei più attendibili.
Noi vorremmo che ci fosse d a t o esprimere in grafici, cioè in forma più attraente e più facile ad un
esame rapido, anziché in tabelle numeriche pesanti
e forse non sufficientemente evidenti, gli indici sui
valori di borsa, ma come ciò ci è per ora inibito
dagli alti costi, contro i quali ci d i b a t t i a m o strenuamente mercè l'appoggio sempre crescente di una
continuamente più larga schiera di sottoscrittori,
ci auguriamo di poter essere in condizione, in un
prossimo futuro, di dare, alla nostra serie di numeri indici ed in particolare a quello sui valori
: dei titoli quotati in borsa anche una rappresentazione grafica soddisfacente, sia per gli studiosi,
sia per coloro che seguono il m o v i m e n t o dei fenomeni economici da un aspetto di praticità.
Riproduciamo
qui sotto il D. M. 26 febbraio 1921, che
istituisce Commissioni per la determinazione
del costo della vita delle,
classi operaie e delle corrispondenti variazioni di mercede.
" Il Ministro per il lavoro e la previdenza sociale : Visto
l'art. 1. lettera 0) della legge 29 giugno 1992, n. 246, e
l'art, t, nn. 5 e 6 del relativo regolamento 29 gennaio 1903,
n. 48, modificato con Regio decreto 26 gennaio 1913 n. 51;
Ritenuta la opportunità di disciplinare a coordinare le
indagini relative al costo della vita delle classi operaie
in rapporto anche alle corrispondenti variazioni di mercede; decreta:
Art. 1 — In ogni capoluogo di Provincia sarà istituita, presso l'ufficio comunale del lavoro, o. in mancanza,
presso la Prefettura, una Commissione consultiva la
quale potrà essere chiamata a dar parete, su richiesta
di pubblici uffici o di organizzazioni industriali, commerciali ed operaie, su tutte le questioni attinenti alla determinazione del costo della vita delle classi operaie
della Provincia e delle corrispondenti variazioni di mercede.
La Commissione potrà anche essere adita in qualità
di Collegio arbitrale ogni qualvolta le parti siano concordi nel demandare ad essa la decisione di una controversia che verta su questione di sua competenza.
Art. 2. -1- La Commissione sarà nominata dal prefetto e composta :
1° di un ispettore del lavoro o, in difetto, da un impiegalo di prefetture, presidente;
2° di due membri industriali, su designazione della
Confederazione generale dell'industria;
3* di due membri operai, su designazione delle organizzazioni operaie del capoluogo „.
Nuova serie di numeri indici per il movimento dei prezzi delle merci in Italia nel
commercio all'ingrosso.
SOMMARIO: I. Il movimento dei prezzi durante la guerra e il dopoguerra — II La vecchia serie di indici dei prezzi all'ingrosso in
Italia — III Possibilità e convenienza di formare una serie migliore — IV Le merci sottoposte ad osservazione — V Adozione della base mobile annuale. Correlazione fra la vecchia serie
e la nuova — VI Contemporanea sintesi degli indici col metodo
della media aritmetica e con quello della media geometrica —
VII Adozione della media semplice, non della media ponderata
— Vili Esame dello svolgimento degli indici lungo il 1920 e il
primo bimestre 1921 — IX La mobilità dei prezzi nei vàri mesi
— X La mediana e i quartiii fra gli indici singoli — X
Coefficienti di dispersione — XII Coefficienti di asimmetria —
XIII Coefficienti di variabiità dei piezzi.
I — I grandi mutamenti avvenuti dopo lo scoppio
della guerra nelle condizioni economiche e special-
24 aprile 1921 -*• N. 2451
mente nel- regime monetario, presso i vari paesi, sia
belligeranti che neutrali, si sono tradotti in spostamenti nel livello dei prezzi delle merci così ampi, rapidi e
frequenti, da superare ogni altra esperienza ricordata
dalla storia economica. Quésti fenomeni di dinamica
dei prezzi hanno assunto un significato e una importanza nuova quali sintomi di patologia economica,
e su di essi si è richiamata, non solo l'attenzione
degli studiosi, ma anche degli uomini politici e dei
pubblico generale. I dati statistici — i numeri indici — che si propongono una sintetica raffigurazione e misura delle variazioni del livello dei prezzi,
sono così usciti fuori dalla discreta ombra delle pubblicazioni dottrinali, e sono divenuti oggetti di commento nei periodici destinati agli uomini d'affari e
nei giornali destinati al comune pubblico. Nuove
serie di numeri indici dei prezzi all'ingrosso (trascurando qui ogni considerazione sui dati attinenti al
movimento dei prezzi nella minuta vendita) sono
state costruite in molti paesi da uffici governativi, da
istituti scientifici, da banche, da privati studiosi.
La ineguaglianza, fra i vari paesi nello svolgimento delle' condizioni patologiche recanti questa tumultuaria instabilità dei prezzi, rende 'particolarmente interessanti le comparazioni internazionali : così sono
assai frequenti i confronti tra serie di indici per diversi paesi; la sistematica contemporanea pubblicazione di serie relative a molti paesi (talora previa riduzione a una comune base) è fatta regolarmente
ad es. nei bollettini dell'Istituto internazionale di statistica, del Supremo consiglio economico, della Statistica generale della Francia, del Federai reserve
board di Washington.
II — Nei rispetti del nostro paese, sia in Italia
che altrove, è stato fatto abituale richiamo alla serie
di numeri indici che io ho formato nel 1916, quando appena si iniziava il movimento ascensionale dei
prezzi, senza che si potesse supporre la « fortuna »
che sarebbe toccata in genere ai dati statistici relaivi al fenomeno. Questa serie è stata costruita, a
complemento di altri vari elementi numerici, per un
nuovo periodico economico, e le norme metodologiche adottate e la stessa estensione ed organizzazione
data alla indagine e alla elaborazione e classificazione dei dati statistici miravano al raggiungimento di
cifre sintetiche che potessero trovare pieno riscontro con gli indici della rivista brittannica The
Economia.
Questa serie è stata costruita risalendo sino
al
1901, non senza difficoltà, date le gravissime deficienze esistenti nel nostro paese -ner la statistica1 dei
prezzi : come è ben noto in Italia poche camere di
commercio' e pochissimi municipi curano l'accertamento dei prezzi praticati nei mercati per le merci
che sono oggetto di più largo traffico : questo accertamento- è spesso saltuario: non avviene regolarmente e continuativamente rispetto a date qualità : e non
è adeguatamente esteso- così che mancano quotazioni
ufficiali -rispetto a merci di grande importanza' economica. E ' risultato, pertanto, assai arduo costruire
la serie dei prezzi. (e dei corrispondenti indici) risalendo addietro per un quindicennio : pe-r talune poche merci, per rispetto.alle quali non fu'ali-ora possibile raccogliere quotazioni uniformi sino all'anno 1901
.si adottarono espedienti vari,. prevalentemente il calcolo di valori proporzionali in base a quotazioni di
altri mercati 0 -per altre qualità 0 risultanti da altre
rilevazioni.
Sempre nell'intento di facilitare il confronto con la
serie inglese si è adottata come base degli indici la
media dei prezzi praticati lungo il quinquennio 19019 0 5 : base questa presentantesi -come opportuna anche
perchè data, da un periodo presentante prezzi nè troppo alti nè troppo miti, in cui appena si delineava ^inizio di quella fase di sensibile ribasso nel Valore della moneta che accennava a chiudersi -poco prima
degli inizi detia guerra europea.
La lista delle menci considerate includeva qua-ran-
24 aprile 1921 — N. 2451
L' ECONOMISTA
tta voci, due delle quali furono poi abbandonate per
la ' mancanza di adeguate quotazioni di mercato ; le
merci sono state ripartite in cinque gruppi, corrispondenti a quelli adottati dalla rilevazione dell'Economist (cereali e carni, altre derrate alimentari, fibre
tessili, minerali e metalli, merci varie). Non esiste
però corrispondenza piena rispetto alle singole voci,
poiché talune merci aventi quotazioni e gran rilevanza ipel mercato brittannico, non sono trattate largamente nel mercato nostro, e viceversa. Tuttavia
l'andamento generale della serie inglese e della serie italiana ha presentato una grande analogia nei
periodo anteriore alila guerra e nei primissimi mesi
del conflitto : l'analogia si presenta anche ulteriormente lungo una prima e non breve fase di guerra, se
nella comparazione si tiene conto dell'ineguaglianza
nel deprezzamento della moneta inglese e della moneta italiana, ineguaglianza misurata dai cambio.
La prosecuzione della serie di indici durante la
guerra e il prirnt) tempo posteriore è stata opera assai malagevole. P e r molte merci fra quelle considerate, si è istituito variamente un controllo di Stato
c h e ha reso ardua la indagine statistica e alterato il significato dei dati. I prezzi di Stato, sia per le merci >1
cui traffico è divenuto gestione governativa, sia per
quelle soggette a calmieri o a altri vincoli — sono
generalmente « prezzi politici », tariffe, non quotazioni determinate dalle condizioni economiche : così
gli indici basati su questi artificiali prezzi hanno significato ben diversa dlal consueto ; . sopratutto mei
primi tempi posteriori alla guerra il controllo di Stato sul commercio delle merci ha subito non di rado
tumultuari mutamenti sia con spostamenti bruschi nei
prezzi legali sia con transitorie fasi di libertà negli
affari : taluni sbalzi sensibilissimi nella successione
degli indici riflettono variazioni di politica piuttosto
che variazioni di economia.
Ancora : nella anormalissima condizione della produzione e dei traffici, si è presentato cassai frequente il caso che i « prezzi politici » o anche gli stessi
« prezzi economici » fossero fissati o rilevati per
qualità di merci diverse da quelle trattate nell'anteriore commercio libero e adottate nei nostri calcoli.
In molti casi abbiamo potuto rettificare gli effetti
di queste circostanze con l'uso di speciali coefficienti di correzione e altri avvedimenti : ad ogni modo
l ' e r r o r e derivante dalla mancata corrispondenza fra
le qualità di m e r c e cui si riferiscono i nuovi prezzi
e quelle c u i . s i riferivano i prezzi nel quinquennio di
base, è, indubbiamente, assai tenue di fronte alla
variazione avvenuta nel livello dei prezzi.
Ancora : dato l'irregolarissimo andamento del commercio, in questi anni è stato non raro il c a s o di
transitorie interruzioni nelle quotazioni di d'ate merci sui mercati o lai dirittura di sospensione nelle quotazioni per un tempo non breve per la cessazione delle transazioni : le lacune così aprentisi nei nostri dati primitivi abbiamo colmato, talora mediante la « interpolazione lineare », supponendo cioè c h e nell'intervallo, l'ignoto movimento dei prezzi si;ai avvenuto
secondo una progressione aritmetica crescente o decrescente ; e talora supponendo nominalmente invariata l'ultima quotazione nota.
Espedienti di questo genere sono stati adottati dagli statistici costruenti altre serie di indici, per necessità : e le altre serie sono state — durante questo
anormale tempo» — viziate da circostanze analoghe alle accennate. Sia nel presentare i dati mensili, che
nel commentare annualmente gli indici nell'annuario
« L'Italia
economica
» abbiamo costantemente ripe-
211
tute riserve sulla alterazione c h e la guerra aveva
apportato al significato degli indici.
Gli iridici complessivi hanno presentato durante la
guerra e più ancora posteriormente alla deposizione
delle armi (dopo chiusa la breve fase immediatamente seguita all'armistizio) un movimento ascensionale
assai marcato più di quanto risulti dalle corrispondenti serie di parecchi altri paesi.
Nel movimento ascensionale dei orezzi registrato
da questi indici, la variazioné più sensibile si è presentata per il gruppo dei minerali e metalli e per quello delle fibre tessili così come è avvenuto nei consimili ' dati' di serie estere, essendo le merci incluse
in questi gruppi fra quelle per cui la guerra ha più
decisamente alterate le condizioni della produzione
e del consumo. Nella nostra serie questi gruppi comprendono 14 voci sulle 3 8 complessive, proporzione che forse esagera nel dato sintetico la traduzione delle variazioni c h e si sono verificate rispetto a
tali ngerci. Questo difetto, al pari di altri propri di
questa rilevazione del movimento dei prezzi deve attribuirsi specialmente alia condizione del materiale
primitivo c h e era disponibile sino a un tempo non remoto d a l l ' a t t u a l e : gli accertamenti dei prezzi nei li
stini ufficiali avvenivano prevalentemente 'rispetto a
merci oggetto di larghi scambi con l'estero, e l'opera
dell'elaboratore (così come tanto spesso avviene in
questo ordine di ricerche) (1) si trovava necessariamente limitata e orientata dal carattere del materiale su
cui doveva poggiare.
III. — Con decorrere del tempo dalla chiusura della,
guerra, dopo alcune alternative si sono venute a poco a poco attenuando parecchie delle circostanze di
maggiore anormalità nel giro degli affari commercial i : lungo la seconda parte dell'anno 1 9 2 0 e in questi
primi mesi del 1921 si è di molto ridotto l'intervento
dello Stato nel movimento mercantile : si vengono così eliminando gradualmente*le difficoltà per la regolare e continuativa osservazione del movimento dei
prezzi. Sia in dipendenza del nuovo e più complesso
canismo dell'economia italiana sorto dalla guerra e
sia per lo stesso più vibrante interesse pubblico' rispetto ai fenomeni relativi ai prezzi delle merci si
constata in questi ultimi tempi un notevole miglioramento nell'opera svolta dalle c a m e r e di commencio
per l'accertamento-dei p r e z z i : parecchi listini si sono
arricchiti di voci e le quotazioni sembrano meglio
corrispondenti alla tanto mutabile realtà ( 2 ) .
A fine di migliorare questo studio delle variazioni
nel livello generale nei prezzi delle merci avvalendomi del più copioso e migliore materiale c h e si rende via via disponibile è s e m b r a t o conveniente iniziare una nuova serie di numeri indici la quale consideri un numero più esteso e presumibilmente crescente e ad ogni modo variabile di merci ; si svolga
secondo il metodo della base mobile ; e operi la sintesi dei dati singoli ad buon tempo, distintamente, secondo il metodo, più noto e più largamente seguito,
della media aritmetica e quello, più razionale, della
media geometrica.
IV. — Questa nuova serie considerài un numero
di merci assai più esteso della precedente : in questo;
primo anno le merci osservate sono 7 6 . numero doppio di quelle formanti oggetto della anteriore. Si può'
presumere c h e in avvenire, accanto a qualche eliminazione e a qualche sostituzione, possano operarsi
parecchie addizioni.
Molte fra le serie di numeri indici più conosciute
(1) « Beggars cannot he choosers » ( F . Y . EDCSEWORTH, Index
numbers, nel dizionario del Palgrave, voi. Il, pag. 386).
(2) Un ulteriore miglioramento potrà risultare dalla organizzazione
di un servizio statistico, con funzione anche di osservazione dei i
prezzi delle merci, recentemente deliberata daila Camera di Commerdo di Milano.
316 L ' E C O N O M I S T A
considerano i prezzi di pochissime merci soltanto scelte fra quelle a più largo traffico e con niù sicuro e
agevole accertamento dei prezzi. La limitazione deriva sia dalla deficienza del materiale sia dalla considerazione c h e i prezzi delle merci — esaminati nel loro assieme — subiscono una variazione media analoga a quella subita in media dai prezzi delle principali (1). P e r ò le minute indagini condotte da Wesley C'.
Mitchell ( 2 ) intorno a serie americane di indici aventi
varia estensione e la rielaborazione accurata del materiale statistico del Bureau of labor statistics per la
formazione sperimentale di serie derivate da gruppi di
indici singoli, vari per dimensione e per carattere
economico e merceologico delle voci considerate, mostrano c o m e le serie di varia dimensione é di diverso contenuto presentino bensì fra loro una notevole
analogia nel generale andamento, ma particolari discordanze non trascurabili : « le s e r i e di numeri indici a base estesa sono più degne di fiducia per scopi
generali c h e quelle a base ristretta,, non solo in quanto includono più gruppi di merci, ma anche in quanto raccolgono più voci in ciascun gruppo ».
L a convenienza di sottoporre a osservazione lo
svolgiménto dei prezzi per un complesso piuttosto
esteso di merci si presenta anche più evidente nella
fase economica attuale (la quale presumibilmente si
estenderà ancona lontano ne.l'avvenire) segnalata, rispetto ai prezzi, da tante brusche e ampie variazioni e
da tanta disformità di andamento per le diverse merci,
in relazione alle grandi divergenze che. ancora esistono fra i diversi mercati e fra i diversi rami di
produzioni e di consumi. L ' a c c e r t a m e n t o del vari-o
presentarsi attraversò il tempo* del « livello generale dei prezzi delle merci » con un fine di semiologia economica può meglio raggiungersi con 'la osservazione della ragione di scambio per un numero
piuttosto ampio di articoli (3).
La nuova serie considera 7 6 merci, numero c h e
può affermarsi considerevole per il nostro mercato,
e c h e ritengo di potére ulteriormente a c c r e s c e r e . L e
merci studiate sono tutte di notevole importanza nel
movimento- economico razionale : le transazioni c h e
per esse avvengono rappresentano, presumibilmente,
una estesa sezione nel giro degli affari, sia negi;
scambi coi! 'estero, -che nel traffico interno. E s s e sono
per le più materie prime o merci semi-grezze, o derrate : figurano però, a n c h e alcuni prodotti fabbricati a largo commercio (ad e s . vari prodotti chimici,
carta da impacco, sapone) ; ho ritenuto conveniente
considerare anche lo svolgimento dei prezzi per la
fornitura del gas illuminante e della energia elettrica, e per una qualità di tabacco a largo consumo*. I
prezzi dei vari articoli sono tratti dalle fonti riputate
migliori cioè dai listini delle c a m e r e di commercio
di G e n o v a . Roma, Bologna e Milano; delle Associazioni serica e cotoniera.
P e r parécchie voci vigono ancora prezzi di requisizione o di calmiere che naturalmente si sono
adottati anche quando* risultai la clandestina inosservanza. P e r alcuni articoli esistono grezzi di monofi) V . ad es. la seconda relazione del GIFFEN alla commistione della
R . Assoc. brit. pel progresso della scienza sulla misura delle variazioni nel valore della moneta (Report of the Association,
1888, pag.
185) ; FISHER , Purchasing power of money, pag. 228 («sia praticamente che teoricamente, la considerazione di un "grande numero d
merci non è necessaria e può anche riuscire dannosa»),
(2) WESLEY C. MITCHELL — Index numbers of ivholesaie prices in
the United States and foreign countries (Bulletin of the U. S. Bureau of labor statistics, ti. /73); pag. 4 4 - 7 1 .
(3) Anche il Board of Trade brittannico, nell'innovare il metodo di
costruzione della sua serie di numeri indici a partire dal 1921, ne
ha allargato considerevolmente l'ambito, portando le merci studiate
da 47 a 150 ( y . The Board of trade index number : revision of the
basis nel numero del 20 gennaio 1921 di The Board of trade
Journal; v . anche The me.surement of prices and values neh'Economist
del 22 gennaio 1921 ; una minuta analisi del congegno tecnico per
questa nuova s.erie è data da W . A. FLUX in un saggio su The measurement of price changes letto alla Reale Società statistica' di Londra il 18 gennaio, del quale ho avuto in cortese comunicazione ia
bozza di stampa).
24 a p r i l e 1921 -*• N. 2451
polio o tariffe ufficiali. P e r le merci rispetto alle quali esistono quotazioni relative a varie qualità si è procurato di scegliere la qualità più importante, ma talora la scelta è caduta sulla qualità per cui (secondo
la non breve esperienza di questa rilevazione) le quotazioni sembrano* più degne di fede e figurano più
continuaiivamente, così da r e n d e r e più improbabili
le interpolazioni arbitrarie o le sostituzioni di qualità. Sia gli indici singoli c h e i prezzi per le singole
merci figurano* nel presente fascicolo e saranno ulteriormente pubblicati in maniera integrale sia in questa rivista c h e nell'Italia
economica
con la precisa
notazione delle qualità e delle fonti e anche con 'a
segnalazione delle interpolazioni e sostituzioni : indipendentemente dalia elaborazione da me compiuta,
risulterà così raccolto ed esposto un materiale che
potrà riuscire di qualche pregio per altri ricercatori.
E ' adottata per ciascuna m e r c e l'ultima quotazione
del mese. Quando il listino presenta l'indicazione di
un minimo e di un massimo è operata la semisom-ma
fra ciuesti due dati. P e r il cotone greggio (e occasionalmente per qualche altra merce) 'mancando la quotazione in lire italiane per la m e r c e nazionalizzata é
fatila la riduzione del prezzo figurante nel listino di
Genova per la m e r c e cif Genova, in base al cambio
medio della valuta estera negli ultimi cinque giorni
de! mese e tenendo conto dei diritti • doganali.
Con la costruzione di questa nuova serie secondo
più acconci criteri metodologici si è rinunciato a mantenere la rigidia corrispondenza cori la serie dell'Economisi.
Il più esteso complesso -di merci considerato
è stato più logicamente distinto in un maggiore numero di gruppi.
Il primo gruppo — delle derrate
alimentari
vegetati
—- raccoglie i cereali e farinacei,
qualche ortaggio, alcuni vini, l'olio di oliva e quello
di semi, e tre coloniali (caffè, zucchero e cacao). 11
gruppo deile doriate
di origine animale considera due
tipi di pesci conservati a largo consumo, vari latticini,
bestiami, il miele e le uova. Il gruppo dei
prodotti
chimici
comprende otto voci in buona parte relative
a materie di largo impiego* agricolo diretto o indiretto e quasi sempre derivanti da rilevanti nostre produzioni industriali. Il gruppo delle fibre
tessili
contiene nove voci, tre relative al cotone, tre alla seta,
due alia lana e una alla canapa : non sono considerate altre fibre aventi estesa importanza nella economia italiana ma c h e non danno luogo a pubblico
accertamento di prezzi. Il gruppo* *dei minerali
e metalli include dodici voci di cui tre relative ai carboni fossili e tre a materiale siderurgico. Piuttosto angusto è il contenuto del gruppo dei materiali
da costruzione
nel quale figurano due tiipi di legname, i
mattoni, la calce e il c e m e n t o . Ristretto anche il
gruppo dei prodotti
vegetali
vari nel quale sono inclusi i Combustibili vegetali, voci destinate forse ad
e s s e r e escluse dalla rilevazione quando condizioni
più normali di vita riducano di nuovo a poca cosa il
commercio* e il consumo di questi combustibili. Il
grupno delie materie
industriali
varie ha composizione eterogenea poiché racchiude l'alcool, il tabacco,
il gas illuminante, l'energia elettrica, il pellame greggio, quello lavorato, il petrolio, la carta da impacco,
il sapone.
P a r e c c h i e merci di notevole rilevanza economica
mancano aricora in questo elenco a rendere più completa l'osservazione delie vicende nel movimento dei
p r e z z i : tali la ghisa, l'acciaio in barre, i rottami d'acciaio e' ferro, l'alluminio, l'argento, il lino greggio,
la juta greggia, i filati di lana, la farina, il burro di
margarina, T limoni, il marmo, il gesso, la gomma
elastica greggia, le lastre di vetro, la carta da giornali, la benzina, e c c . Taluna fra : queste voci figurano
nel 1921. in listini di prezzi e potrà così e s s e r e inclusa ulteriormente nella elaborazione ; mentre altre
Lenii e non è probabile siano Colmabili. In b a s e ai
dati figuranti nel citato, saggio del Flux, poniamo a riscontro la distribuzione merceologica delle voci figuranti nella nostra serie attuale e precedente e in
24 aprile 1921 — N. 2451
alcune serie estere,
composizione :
mediante i seguenti
ITALIA
1
Cereali
Carni e pesci . . .
Altre derrate alimentari
L' ECONOMISTA
1
rapporti di
BOARD Of TRJDE
i
1
> E>
B
1
I
175
75
225
92
79
211
194
229
229
125
125
125
137
156
133
133
475
382
652
375
364
200
150
175
158
118
342
118
144
86
250
250
125
Totale delle materie non
alimentari
. . . 525
618
348
625
Totale delle
derrate
Minerali e metalli .
Materie tessili . .
Altre m,erci
. . .
.
.
.
E"0
200
100
100
67
'90
110
422
500
267
182
227
227
156
178
244
200
155
155
200
227
306
636
578
500
733
Complesso delle merci. 1 0 0 0 1000 1000 1 0 0 0 1 0 0 0 1000 1000 1000
....
,
La proporzione fra a gruppi di voci della nuova
serie si accosta pur sempre a quella d&W'E co no min
e dello Statisi,
le quali condividono con la nostra la
caratteristica di dare ristretta parte ai prodotti industriali elaborati, mentre che nella nuova serie del ministero del c o m m e r c i o inglese (e in quella dell'Ufficio
del lavoro americano) entrano stoffe, articoli siderurgici di seconda lavorazione, ecc.
Del resto, ripetiamo, molte delle divergenze fra
la composizione delle serie risulta da divergenze fra
le possibilità: secondo fa scultoria frase dell'Edgeworth, gli statistici, in queste elaborazioni, c o m e ' i n
tante altre, attingendo il materiale primitivo sono dei' mendicanti, che non possono pretendere di
scegliere e devono dar prova di quella « contentabilità » c h e raccomandava il Messedaglia
V. — ' La grande maggioranza delle s e r i e di numeri indici seno costruite con una base stabile, talora non prossima : il costante riferimento comparativo del livello dei prezzi a una data epoca presenta
vantaggi evidenti, specialmente se Questo immobile
punto di partenza non è troppo remoto e ha caratteri particolari nella storia economica. Punto di riferimento assai interessante è stato sinora l'inizio
del secolo XX, poiché corrispondeva a una fase di
prezzi nè troppo bassi nè troppo aiti (e per così dire,
secondo la volgare assurda impressione, prezzi « giusti », « equi »), a un punto caratteristico di chiusura
della lunga epoca di depressione economica e di
passaggio alla più breve epoca di prosperità. Talune fra le serie di indici formate più recentemente
hanno adottato come punto di partenza costante l'anno 1 9 1 3 , o l'anno 1 9 1 3 - 1 4 , o il l . o semestre 1 9 1 4
oppure il tempo immediatamente seguente l'armistizio : talune rieliaborazioni di serie a scopo divulgativo e comparativo adottano volentieri c o m e base unitorme la vigilia o l'indomani della guerra, per motiVl
ovvii. La convenienza della stabilità di base si
Presenta assai evidente, nella nuova e tanto raguardevole funzione c h e i numeri indici ora esercitano presso il generale pubblico per rendere noto e
facilmente percettibile uno dei più salienti aspetti
della dinamica economica.
Mentre la pratica statistica mantiene prevalentemente la sua .pertinace preferenza per la stabilità di
base nel conteggio d'egli indici o per spostamenti operati a lunghi intervalli e con particolari cautele, la
dottrina statistica mantiene la sua preferenza verso
il metodo della base mobile, dello spostamento continuo di anno in anno del punto di riferimento, per
cui i prezzi siano riferiti ai! livello medio proprio
dell'anno precedente. Tale metodo è staio per la
prima volta
suggerito occasionalmente
dal
Marshall (1) in uno studio sulla possibilità di .attenuare
la variabilità dei prezzi mediante l'adozione del biCL ALFRED MARSHALL, Remedles for fluctuations of general
('Contemporary revlew, marzo 1887), par. V. pag. 3 7 1 - 7 4 .
213
metailismo; per la determinazione attraverso il tempo dell a <( unit of purchasing power », di fronte alla
necessità di modificare la « unit » in dipendenza
della invenzione di nuove merci e della variazione di
importanza e di carattere economico delle merci e
dei servigi, il Marshall ha proposto l'annuale spostamento, della base del computo. Questo così semplice
e tanto conveniente procedimento tecnico ha trovato, poco di poi, piena approvazione e minuto chiarimento da parte dell'Edgewort'h nella prima memoria redatta per la commissione dell'Associazione
b r i t a n n i c a ( 1 ) ; ed è stato successivamente propugnato da molti autori (2).' La costituzione degli indici
a base mobile di fronte agli inconvenienti pratici già
accennati, presenta dei pratici vantaggi assai ragguardevoli : la comparazione del livello dei prezzi
sempre c o i r a n n o immediatamente precedente è assai
significativa ed assai evidente; la mobilità della base
consente la variazione nella composizione del complesso di merci studiate, nelle qualità osservate, nelle fonti dei dati, nei mercati presi in esame, variazioni tutte queste che rendono il sistema non solo
meglio adattabile alla mutevolezza delle generali condizioni economiche, ma anche consentono di superare le difficoltà risultanti dalie non mai abbastanza lamentate deficienze del materiale primitivo assoggettato ad elaborazione. La formazione degli indici a
b a s e mobile — i quali sono riferibili mediante' un
agevole concatenamento a un qualsiasi punto di riferimento c h e giovi scegliere entro l'ambito della serie per un qualsivoglia ordine di 'Considerazioni — sono preferibili nei riguardi teorici perchè evitano errori non indifferenti c h e possono avvenire quando si
opera Io spossamento di base nelle s e r i e di indici a
base stabile ( 3 ) ; altro vantaggio sta nella maggiore
agevolezza che risulta e nel più semplice e chiaro
significato dei dati rispetto allo studio della distribuzione dei prezzi (o dei rispettivi indici) secondo la
variabilità loro (4).
P e r queste varie considerazioni è sembrato conveniente adottare per la nostra nuova serie di indici
la base mobile annuale. Gli indici per l'anno 1921
sono basati sulla media dei prezzi praticati alla fine
dai singoli .mesi, del 1 9 2 0 per ciascuna merce, e c c s ì
via. Gli indici mensili per ciascuna merce nell'anno, di base e nell'anno successivo verranno pubblicati
regolarmente
rie
L'Economista
e
nell'annuario
L'Italia
economica,
fornendo così un materiale uniformemente elaborato e presentato segnante l'andamento dinamico dei prezzi per le merci considerate
e ,la dispersione delle c i f r e intorno a dati valori. Mediante concatenamento dei nuovi (indici coi vecchi
può essere continuato il riferimento dei nuovi inde
alla vecchia base 1 9 0 1 - 9 0 5 (5). Il concatenamento
delle venture serie biennali ( 1 9 2 1 base 1 9 2 0 con
1 9 2 2 base 1921 e seguenti)- riesce legittimo per la
variazione lieve c h e presumibilmente avverrà nel
comolesso delle merci considerate per un non lungo
periodo prossimo. L'iniziale 'concatenamento dei nuovi indici colla vecchia s e r i e (chiusa con l'anno 1 9 2 0 )
( 1 ) Report,
(2) Ad
cit.
esempio,
1887,
pag.
268-70.
d a l FISHER, o p . c i t . p a g ,
203-4;
dal
MITCHELL,
op. cit., pag. 36-44; da A. C. Pioou, The economics of
welfare,
London 1920, pag. 79 segg.
(3) V . la dimostrazione in MITCHELL, op. c i t . pag. 3 9 - 4 4 .
(4) La affermazione del Mitchell secondo cui gii indici computati
colla base mobile avrebbero il pregio di dare luogo a una distribuzione
più conforme alla curva degli errori accidentali (op. cit. pag. 1 9 - 2 J
37), è vittoriosamente confutata da F . Y . EDGEWORTH, The
dottrine of index numbers according io Prof. Wesley Mitchell
(Economie
Journal, giugno 1918, pag. 181-185).
(5) Anche per gli indici relativi ai prezzi dei titoli a reddito variabile pubblicati regolarmente nell'Ecanomiita (i quali sono in parte
analoghi nel loro significato, nel fine e nel metodo di elaborazione
a quelli relativi alle merci) abbiamo adottato il principio della base
mobile e il concatenamento degli indici sintetici ; ed operiamo la
pubblicazione integrale dei dati analitici sulia base dell'anno preceprices I dente e pubblicazione contemporanea di dati sintetici a base coI stante (fine dell'anno 1918).
L'ECONOMISTA
316
è indubbiamente illogico data la gran divergenza nell'assieme delle, merci esaminate e può essere operato e presentato con ogni riserva per ragioni pratiche solo sino a che si presenti evidente la convenienza di comparazioni col livello dei prezzi vigente
anteriormente alla guerra.
Riportiamo qui appresso gli indici complessivi per
i singoli mesi dell'anno 1920 secondo la vecchia serie e secondo la nuova :
Genti.
Nuova
Vecchia
Nuova
Vecchia
serie
»
serie
»
81.25
Febbr.
89.13
Marzo
96.41
634.7
701.0
Luglio
Agosto Settemb.
97.77
772.4
780.0
Aprile
Maggio
Giugno
106.30
105.73
101.18
855.7
830.3
774.7
Ottobre Novemb. Dicemb.
100.13
104.98
105.47
107.33
104.97
795.9
832.2
834.3
829.1
800.6
24 aprile
1921 -*• N .
2451
tati pjù innanzi) la differenza fra le due medie non
è trascurabile in questo nostro tempo di gran variabilità nei prezzi per cui fra gli indici singoli si presentano relativamente numerosi i casi estremi, i casi erratici i quali pesano sensibilmente, eccessivamente sulla media aritmetica. Essendo però di molta
importanza la ragione indicata alla lettera b) in un
tempo in cui i numeri indici dei prezzi hanno acquistato un -così grande interesse per il pubblico generale, abbiamo iniziato il contemporaneo calcolo di indici sintetici medi aritmetici per la funzione di divulgazone perchè megLio accessibili e conformi alla
consuetudine, e di indici sintetici medii geometrici
per la più razionale valutazione degli spostamenti nel
livello complessivo dei prezzi (1).
VII. — Tanto nella vecchia serie come nella nuova non è assegnato peso vario agli indici singoli, relativi alle singole merci, nella formazione dei dati
m e d i : sia nell'una c h e nell'altra varie merci aventi
particolare rilevanza nel movimento economico nazionale in relazione a tale -rilevanza sono considerate
come due o più voci contemporaneamente in base a
diverse qualità.
Gli indici sintetici riflettono così più sensibilmente
lo svolgimento dei prezzi per fiali merci, svolgimento
che non è sempre uniforme per le varie qualità dì
una stessa mercé o per merci affini.
Le note ricerche dell'E-dgeworth (2) mostrano come le differenze risultanti negli indici complessivi
dalla applicazione d'i « pesi » alle singole voci o da
variazioni a tali pesi siano siano piuttosto piccole :
secondo la direzione dell'Edgeworth « a parità di
altre circostanze l'inesattezza nelle quotazioni dei
prezzi influisce sul risultato in misura maggiore che
l'inesattezza dei pesi; e la disuguaglianza delle quotazioni dei prezzi più -che la disuguaglianza dei pesi ». Questa conclusione sulla importanza solo secondaria dei pesi è accolta, fra gli altri, dal Bowley (3).
La rinuncia alla formazione di medie ponderate
anzi che semplici (4) poggia non, solo sulla ristretta
influenza che la uguaglianza o ineguaglianza dei pesi esercita- sugli indici -complessivi ma anche stuha
grande difficoltà di fissare tali pesi e sul vario fine
delle serie di indici.
11 criterio per la fissazione dei pesi si riconnette
coi fini propri degli indici. L'indice delineato dal
Fis-her in relazione alla equazione -degli scambi (5_).
deve essere una media aritmetica ponderata in
cui a ciascun indice semplice deve attribuirsi un peso corrispondente alla parte -rappresentata dagli scambi avvenuti per la rispettiva merce in un 'dato spazio
di tempo nella massa totale degli scambi di tutti
quanti i beni avvenuta in quel dato tempo nel territorio considerato ; per la fissazione del peso, in un
simile tipo di indice si deve prendere in considerazione non solo il « flusso » delle merci ma anche
E n t r a m b e le serie p r e s e n t a n o u n a c e r t a a n a l o g i a
di andamento e mostrano uno svolgimento ascendente, della curva dei prezzi sino, all'aprile ; poi discesa
sino al luglio; indi ascesa sino all'ottobre-novembre,
e successiva depressione. Fra le due serie esiste correlazione positiva ma il rispettivo coefficiente non è
altissimo (r = 0 . 5 1 ; errore probabile + 0 , 1 4 ) .
I
VI. — Per la sintesi degli indici singoli (cioè relativi, ciascuno, a una particolare merce) nella formazione degli indici di gruppo e generale la vecchia
serie seguiva il procedimento della media aritmetica
semnlice. Rinviando al paragrafo successivo la considerazione sulla attribuibilità di un vario « peso »
agli indici singoli nella sintesi, notiamo come per la
grandissima maggioranza delle serie di indici costruite nei vari paesi sia accolto . il metodo della media
aritmetica. La media geometrica è stata adottata da
F. Stanley Jevqns in un suo c e l e b r e studio sul rialzo dei prezzi determinato dalla grande produzione di
oro della California e dell'Australia ( 1 ) ; ed è stata
adottata ora dal Ministero del_commercio brittannico
nella sua nuova serie (2).
_
Parecchi studi teorici segnalano come preferibile
la media geometrica alla aritmetica sia in relazione
alla forma"di curva corrispondente alla distribuzione
seriale dei prezzi ( 3 ) ; sia perchè nelila sua entità risente assai meno dell'aritmetica l'influenza della asimmetria della curva e la presenza di casi estromi
assai divergenti dalla massa intermedia; sia perchè
riesce più corretto che con altre medie lo spostamento della base di trasferimento essendo sola questa media ad avere lai proprietà per cui il rapporto fra
gli indici medi geometrici di più indici di singole
merci in due anni è pari alla media geometrica dei
rapporti fra gli indici delle singole merci per i due
anni (4).
La media geometrica è raramente -usata nella costruzione delle serie dei numeri indici : a) perchè i
calcoli riescono per essa assai più laboriosi che per la
media aritmetica; b) perchè è mene nota al pubblico
(1) A titolo puramente comparativo è presentato più innanzi a c generale; c) perchè la differenza fra l'indice medio
canto all'indice medio geometrico e all'indice medio aritmetico l'indice
geometrico e l'indice medio aritmetico è generalmenmediano. L'adozione del valore mediano come indice sintetico é caldeggiata dall'Edgeworth anche nel suo più recente scritto ricordato e
te picco-la. Poiché la media geometrica è evidentedal Fisher (op. c i t . pag. 2 3 0 - 3 1 , 4 2 5 - 2 8 ) : non risulta che praticamente più razionale della aritmetica abbiamo adottata
mente tale adozione abbia avuto luogo nella effettiva formazione di
la prima malgrado la formazione sua sia assai più
serie di indici. 1! valore mediano nei riguardi di questa sintesi di indici
laboriosa : notiamo c h e (come appare dai dati ripor(1) W . STANLEY JEVONS, A serious fall in the value of gold, and
its social effeets
set forth, pubbl. nel 1862 e ripubblicato in Investigai ions in currency and fìnance, London 1884; vedi specialmente sull'adozione della media geometrica, pag. 2 3 - 2 4 ; vedi anche nello stesso volume dei 1884 le pag. 1 2 0 - 2 8 del successivo studio su The variation of prices and the value ot the currency since 1 7 8 2 .
(2) L'Ufficio del lavoro italiano nella formazione del numeri indici
dei prezzi al minuto di generi di consumo popolare ha indicato nelle
note metodologiche la adozione della media geometrica (v.
Bollettino
quindicinale 16 apr. 1913, p a g . 5 2 ) , ma praticamente la sintesi è già
avvenuta colla media aritmetica.
(3) EDGEWORTH, Report 1887, pag' 2 8 3 - 9 .
(4) V. ad es. YULE, Intr. lo the theory of statistics,
terza edizione, pag. 126-27.
ha il vantaggio della indipendenza dai termini-estremi e dalla agevolezza di conteggio : presenta l'inconveniente di essere meno logicamente
adottabile per i modesti aggregati di termini dati dai singoli gruppi
di merci : dai mediani dei singoli gruppi non si potrebbe risalire alla
determinazione del mediano del complesso cosi come è possibile con
la mediq geometrica o aritmetica.
(2) Report of the Association,
eie,, 1888.
(3) A . L . BOWLEY, Eleni,
of statistics,
quarta ed. pag. 202-206.
Cfr. G.. MORTARA, Elementi
di statistica,
pag. 154-156.
(4) La mancata applicazione di « pesi » nella formazione dei "nostri
indici è stata oggetto di obbiezioni da parte di -COSTANTINO OTTOLENOHI : Calcolo dell'indice
ponderato dei prezzi all'ingrosso
in Italia
dal 1910 al 1916 T,Giornale degli economisti, settembre 1918); The variations and index-numbers
of wholesale
prices in Italy during the
great rvar (Journ.
of the R. Statist.
society, maggio-luglio 1920).
(5) Op.
cit.
pag.
199-203.
11'. ,"r.
24 aprile 1921 — N. 2451
il tempo il variare del prezzo complessivo di un dato
aggregato di merci (così come è il caso per gli indici
calcolati rispetto alle merci scambiate con l ' e s t e r o , o
per gli indici miranti a misurare le variazioni nel
costo della vita per una famiglia tinica di una data
classe sociale) : mira invece a misurare (con quella
lontana approssimazione che sola è ora possibile in
quésto ordine di ricerche) gli effetti esercitati sui prezzi all'ingrosso, considerati nel loro complesso, dai vari
fattori economici (monetari, creditizi, relativi alle produzioni, ai traffici, ai consumi, e c c . ) : questi fattori
operano variamente rispetto alle singole merci ; la
considerazione di un numero abbastanza esteso di
merci aventi tutte una notevole importanza economica (tali cioè da essere oggetto di un considerevole
numero e volume di transazioni, così c h e i prezzi
loro siano chiaramente accertabili e il traffico loro
costituisca praticamente un « mercato ») e l'adozione
di un appropriato metodo di sintesi consente la formazione di un indice complessivo raffigurante attraverso il tempo lo svolgimento del livello generale
dei prezzi; l'indice risulterà tanto- più
significativo
quanto più esteso ed opportunamente formato è il
complesso delle merci considerate, quanto più accura ù è la rilevazione dei prezzi, quanto più razionale
è il procedimento di sintesi (1).
la loro diversa « velocità di circolazione » ; naturalmente un simile tipo di indice non può limitarsi a
osservare gli scambi e i prezzi di una ristretta serie
di merci. La determinazione dei pesi per consimili
indici riesce assai difficile nelle odierne condizioni
di disponibilità del materiale statistico e ciò tanto più
se si considera la frequenza dei mutamenti c h e dovrebbero subire i pesi di fronte alla gran variabilità
dei fattori determinanti la velocità di circolazione dei
beni (non ultimo fra i quali fattori è la risultante organizzazione commerciale e industriale).
Sistemi vari di pesi (sempre di difficile determij nazione attraverso il tempo) possono prospettarsi per
j tipi vari di indici destinati a seguire il variante costo, p e r i consumatori, di determinati beni di consumo o il variante prezzo medio di vendita, per i
produttori, di determinati prodotti.
E ' invece dubbia la logicità di attribuire pesi vari
agli indici singoli quando le merci studiate sono relativamente numerose e tutte di una certa importanza economica e la elaborazione statistica mira ad accertare il livello medio dei prezzi attraverso il tempo ner il complesso delle
-mei-pali merci e per determinati gruppi di esse, ad accertare cioè le mutazioni nel potere d'acquisto della moneta. Sono -fa»
la generalità delle serie di numeri indici dei prezzi
all'ingrosso delle merci attualmente formate, e corrispondono al caso considerato dall'Edgeworth (Mem. I,
1 8 8 7 , sez. V i l i , pag. 2 8 0 e segg.) c o m e « determinazione di un indice... sulla ipotesi c h e vi sia un gruppo
numeroso di articoli ,i cui prezzi varino c o m e in un mercato perfetto, con mutamenti nella quantità della moneta ». Un tale indice non mira a misurare attraverso
Marzo
Gennaio Febbr.
1920
1920
I. Derrate vegetili
II. Derrate animali
III. Proda ti Chimici
IV. Materie lessili
V. Minerali e metalli
VI. Materiali da costruì.
VII. Prod. veget. vari
G
A
G
G
86.2
91 6
93.1
64.2
76 8
9 6 . 8 110.4 122.6
9 6 . 4 1 0 8 . 9 119.7
63.5
75.5
92.7
130.8
104.9
104.8
115.8
113.2
75.4
74.8
81.6
A
93.5
100.9
102.4
78.2
85.8
G
Ind. g e n . mediano
93.0
96.4
92.8
85.1
77.0
91.8
100
101.1
[100.3
90.8
89.6
99.8
97.2
104.2
107.8
103.
85.
104.1 106.5
104.8
107.1
1 0 7 . 1 106.1 105.1
107.7
106.9
106.7
108.8
108.0
'124.1
126.4
120.7
107.7 102.8
106.5 101.2
98.1
95.8
95.
99.1
94.
96. 6
95.
106.3
H08. 4
109. 9
90.
91.
95.5
89,
105.7
104 9
1 0 3 . 9 107.8 105.6
104. 8
101 , 4
93.0
80.1
89.13
I
87.8
!
96.5
i
104.2
104.5
i
i
100.25
639.23
701.22
758.50
836.30
831.82
796.02
761.33
-—
—
—
—
—
—
Agosto
1920 . . . .
Settembre
» . . . .
Ottobre
»
. . . .
Novembre
Dicembre
» . . . .
Gennaio
1921 . . . .
Febbraio
787.76
825.92
829.77
844 41
825.84
809.48
772.81
Gli indici medi geometrici (sia generali ohe di
gruppo) sono inferiori agli indici medi aritmetici seconda la caratteristica delle due medie. La differenza
è però generalmente assai modesta : spesso non raggiunge un punto; la differenza è più pronunciata per
i mesi di gennaio e febbraio 1921 e si presenta pure
sensibile per i gruppi singoli per i quali gli indici
I
65.4
76.6
64.6
92:7
88.2
79.5
106.5
109,
112.8 112.6 1 1 2 . 6
112.6 1 1 2 . 4 1 1 2 . 4
111.7 116.8
113.3
117.0
97.5
100.5
128-4
127.3
102 .1
105.4
107.1
106.7
9 7 . 4 100.4
101.3
108.7
92.4
87.6
121.8
78.8
1 0 8 . 4 1 2 1 . 6 128-2 126.8
I
I
105.2
101. 1 101 8 105.4
I
106.30 105.73 101.18
96.41
89.2
87.80
77.4
106.8
105.3 106.4
I
I
106.0 105.0
I
9 7 . 77 1 0 0 . 13 1 0 4 . 9 8 1 0 5 . 4 7 1 0 7 . 3 3 1 0 4 . 9 7 110022..8899
79.80 8 7 . 7 4 9 5 . 0 3 104.58 104.54 9 9 . 9 6 97. 11 99. 64 1 0 3 . 2 5 1 0 5 . 0 3 1 0 6 . 3 1 1 0 3 . 3 2 1 0 0 . 6 5 ;
i
1
I
i
|
r » • i
81.25
119.5
118.5
81.9
80.4
101.4
103.4
101.2
103 7
96. 4 103 5 106.2
91
94.0
97.4
108. 4 109. 8 109
95.9
!
97.1
121.8 125.2 119.9
97.9
94.
98.4
101.6 105,9
98.8
99
103.
108.3 107.6
I
1 1 2 . 8 1 0 0 . 0 102. 3 1 0 0 . 1 1 0 3 . 4
1 1 1 . 3 99 6 102 0 9 9 . 8 102.8
La nuova serie (media aritmetica) riferita alla vecchia base (media 1 9 0 1 - 9 0 5 ) assume lo svolgimento
seguente :
Gennaio 1920
Febbraio
»
Marzo
Aprile
»
Maggio
»
Giugno
»
Luglio
»
96.8
96.0
101.8
96.2
99.6 101.0
Agosto Settem. O ttobre Novem. Dicem. Gennaio F e b b r .
1921
1920
1920 i 1920
1929
1921
1929
99.4
1 0 4 . 4 115.4 112.8
82.2
1929
9 2 . 1 1 0 0 . 5 100.0
115.6
72.0
71.7
82.7
Luglio
100.2
114.0 128.9 103.9
I
A
Indice g e n .
92.9
82.7
92.0
G
83.6
81.9
75.4
Vili. Ma'erie ind. viri?
102.2
79 3
75.9
G
102.7
101.5 101.1
79 5
A
G
Maggio Giugno
1920
1920
81.2
80.8
92.0
V i l i . — Presentiamo qui appresso gli indici generali e di gruppo della nuova serie (basati sulla media
aritmetica dei prezzi nell'anno 1 9 2 0 ) computati per i
mesi dal gennaio 1 9 2 0 al febbraio 1921 sia c o m e
medie aritmetiche (sigla A) c h e c o m e medie geometriche (sigla G ) : presentiamo inoltre gli indici- generali presentati c o m e valori mediani :
Aprile
1920
90 7
9 5 . 3 106.0
92.5 104.4
G
1920
85.3
G
A
215
L' ECONOMISTA
98.23
95.09
9 9 . 85 1 0 0 . 5 5 1 0 3 . 4 1 0 5 . 9 5 1 0 7 . 1 5 1 0 6 . 3 1 0 5 . 5 5 1 0 2 . 5 S
i
I
I
!
I
I
presentano un « campo di variabilità » (differenza
fra il -minimo e il massimo) più ampio o meglio per i
gruppi in cui gli indici non, sono addensati verso la
media ma mostrano termini erratici, remoti dalla zona centria-le : ciò perchè col conguaglio operato m e l i ) Il diverso carattere logico della operazione statistica giustifica
l'adozione di un diverso procedimento di elaborazione per gli indici
relativi ai prezzi di borsa delle azioni. Per i prezzi delle azioni adottiamo la base mobile annua (con punto di rifer'mento al prezzo di fine
d'anno) in relazione alla grande varietà di composizione e di dimensione della massa del valori studiati. Per tali prezzi adottiamo il procedimento deila media aritmetica ponderata poiché i relativi indici
misurano il variare nel prezzo di borsa del complesso di tutti i titoli
costituenti il capitale sociale di tutte quante le società considerate;
non si tratta qui di un conguaglio dì prezzi singoli, ma di un aggregato
di titoli fisso nella sua dimensione e ben definito nella sua composizione.
24 a p r i l e
L'ECONOMISTA
316
diante la media geometrica, in confronto con quello
operato mediante l'aritmetica, risulta meno sensibile
l'influenza deformante dei valori molto aiti o molto
bassi. Il valore mediano si presenta talora superiore
e talora inferiore alla media aritmetica, con differenze talora più pronunciate di quelle che separano la
media aritmetica dalla, geometrica : non si presenta
la tendenza, registrata dall'Edgeworth rispetto a una
breve serie di indici, ad una posizione della mediana
più'prossima alla media geometrica che all'aritmetica (1). La maggiore variabilità della mediana in confronto con la media aritmetica corrisponde aliai mutante asimmetria delle curve degli indici (disposti dal
minimo al massimo).
La curva generale dei prezzi, quale risulta sua con
la media aritmetica, che con la geometrica o la mediana, è bimodale : presenta una iprima norma nell'aprile e una seconda — più pronunciata — in novembre : nella generalità degli altri paesi la curva
presenta una sola norma in primavera e poi una graduale discesa ; il risalto autunnale si è presentato fra
noi rispetto a parecchi gruppi di merci, specialmente
per le derrate di origine animale per i minerali e
metalli, per i prodotti chimici, i prodotti vegetali
vari e le materie industriali diverse. Questo particolare andamento dei prezzi delle merci nel nostro
paese, nella seconda parte discordante da quello che
si è manifestato nella generalità dei paesi esteri è
stato ripetutamente illustrato in questa, rivista e posto in relazione a fenomeni monetari, all'inasprimento dei cambi, ecc.
IX. — Il livello complessivo dei prezzi ha subito
attraverso i quattordici mesi considerati spostamenti
assai sensibili, misurato approssimativamente dagli
indici sia per la totalità delle merci osservate che per
i singoli gruppi. Accanto alla valutazione dell'effetto
netto totale degli spostamenti nel prezzo delle singole
merci, può essere opportuno seguire il dinamismo di
questi prezzi nella sua diffusione : considerare cioè, il
prevalere in ciascun mese di variazioni nell'uno o nell'altro senso, prescindendo dalla entità delle varia-,
zioni. Presentiamo qui appresso aliquote percentuali
corrispondenti al numero delle merci per le quali _ in
un dato mese il prezzo è stato superiore, pari o inferiore a quello del mese precedente : nel computare queste percentuali non si è tenuto conto dei pochissimi casi di indici rimasti invariati formalmente
per mancanza di quotazioni :
Aum. Stasi
Febbr. 1920 6 1 . 4 2 8 . 6
67.6 27.0
Marzo
71.6 20.3
Aprile
5 0 . 0 25.7
Maggio
27.0 24.3
Giugno
16.0 4 0 . 0 .
Luglio
Agosto
50.7 29.4
Dim.
10.0 5.4
8.1
24.3
48.6
44.0 —
Sett.
1920
Ottob.
"" '
Nov
Dicemb.
Genn. 1921
Febbr.
20.0 —
Aum.
53.3
55.3
33.3
23.7
28.4
21.3
—
Stasi Dim.
8.0
38.7
8
26.3
8.4
32.0 34.7
31.6 44.7
32.4 39.2
29.3 49.3
—
•—
La gran mobilità dei prezzi è dimostrata dal fatto
che i casi di stazionarietà sono quasi sempre inferiori a un terzo del totale; i casi di aumento sono
numerosissimi sino al m a g g i o ' 1 9 2 0 e poi di nuovo nei
mesi estivi; mentre una decisa prevalenza dei casi
dìi ribasso si è delineata col dicembre 1 9 2 0 : questa
prevalenza dei casi di ribasso è massima nei gruppi
delle fibre tessili e dei metalli e minerali.
X. •— Disposti gradualmente gli indici mese per
mese dal minimo al massimo si hanno i seguenti valori di posizione :
Minimo
—
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
1920
»
»
»
»
»
»
»
» .
»
51.0
54.3
54.3
66.1
68.6
66.9
73.4
75.5
75.9
76.2
(1) Report of the BriiiJ1
Quartile
inf.
70.0
79.1
86.3
90.6
96.0
93.6%
90.4%
93.9%
98.1
99.8
Mediana
—
80.1 '
87.8
96.5
104.2
104.5
100.2%
99.8%
100.5%
103.4
105.9%
Quartile Massimo
sup.
—
135.8
88.7
128.7
97.3.
144.2
104.4
159.6
116.3
111.8
172.3
146.1
107.6
122.1
106.0
124.5
107.6%
132.4
109.0%
130.5
112.4%
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
1921
ecc., 1888. pag. 208.
99.3
94.6
87.1 %
77.7
107.1%
106.3
105.5%
102.5%
113.6%
114.3
115.8%
114.7
182.8
167.3
145.8
145.8
XI. — Il campo di variabilità oscilla da un minimo di 4 8 . 7 nel luglio a un massimo di 112.5 nel novembre con notevolissime divergenze di mese in
mese. La dispersione dei termini, meglio che dalla
considerazione del campo di variabilità, risulta dalla
quartile
(Qi
deviation
— Qi \
I -—2
[ \
1 (')
:
tale coefficiente
ha il valore seguente per i vari mesi :
.
.
.
.
.
.
.
Gennaio 1920
Febbraio »
Marzo
»
Aprile
»
Maggio
»
Giugno
»
Luglio
»
6.85
5.48
6.33
7.18
9.85
14.35
18.50
. 9 . 3 5 — Agosto
1920
. 9 . 1 0 — Settembre »
. 9 . 0 5 — Ottobre
»
. 12.85 — Novembre »
. 7 . 9 0 — Dicembre
»
. 6 . 9 8 — Gennaio
1921
. 7 . 7 8 — Febbraio
»
La dispersione dei termini tende ad, accentuarsi
nelle fasi di più rapida ascesa e di più rapida discesa
del livello generale dei prezzi. I mesi contrassegnati
dia un più alto coefficiente di dispersione sono generalmente quelli in cui più marcato si presenta il distacco fra l'indice generale medio aritmetico, e quello
medio geometrico.
XII. -— La considerazione della posizione dei quartiii
e della mediana nella successione degli indici singoli di
ogni mese consente una agevole sicura osservazione
della asimmetria delle curve mensili. Giova all'uopo i>
c o e f f i c i e n t e c o e f f i c i e n t e
il quale varia
d,a — i a + l : è pari a zero quando la curva è simmetrica : è negativo quando la forma della curva segna dilatazione maggiore dalla parte dei termini inferiori al mediano, segna cioè maggiore'scostamento
fra mediano e quartile inferiore che fra quartile superiore e mediano: è positivo .nel caso contrario;
come nota il Bowley un coefficiente di + 0 , 1 significa
un moderato grado di asimmetria mentre + 0 , 3 corrisponde a un grado elevato (2). Per i vari mesi si
hanno i coefficienti seguenti :
—0.08
Gennaio 1920
0.04
Febbraio »
„
—0.13
Marzo
» . _ , . . —0.12
Aprile
„
—0.08
Maggio
,,
0.05
Giugno
»
— 0.21
Luglio
—
—
—
—
—
—
—
Agosto
1920
Settembre »
Ottobre
»
Novembre »
Dicembre
»
Gennaio 1921
Febbraio
»
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0.04
0.03
0.03
—0.09
—0.19
— 0.29
— 0.34
E ' particolarmente pronunciata l'asimmetria delle
curve relative agli ultimi tre mesi : tali curve presentano un maggiore scosamento pel quartile inferiore che pel superiore; presentano valori assai bassi nella zona di curva compresa fra il quartile inferiore e il termine minimo ; presentano perciò un sensibile distacco fra la media aritmetica e la geometrica
e fra la media aritmetica e la mediana.
XIII. — Chiudiamo questa sommaria analisi statistica sui prezzi delle merci in questo breve periodo
di tempo colla considerazione non più del complesso
delle merci, ma del distinto andamento dei prezzi
per ciascuna merce attraverso l'anno 1 9 2 0 . P e r mi"
surare la variabilità dei prezzi per le singole merci
abbiamo ctemputa'.o dei coefficienti pari al rapporto fra
il totale degli scostamenti positivi (o negativi) dei
prezzi dalla rispettiva media aritmetica e il totale dei
prezzi Come è noto tale coefficiente è pari a, zero
quando i termini della serie sono tutti uguali fra loro
e ha per limite massimo l'unità. Indichiamo qui appresso i coefficienti di variabilità per tutte quante le
merci ' considerate e indichiamo anche per ciascuna
la differenza fra l'indice massimo e il minimo entro
l'anno 1920.
( 1 ) YULE, o p .
Association,
70.2
61.5
56.9
52.2
1921 -*• N . 2 4 5 1
cit., p.
( 2 ) BOWLEY, o p .
cit.,
1 4 7 ; BOWLEY, o p . c i t . ,
pag.
116-17.
p.
113.
24 aprile 1921 — N. 2451
L' E C O N O M I S T A
coefficiente
di variabilità
Derrate
Frumento tenero . .
„
duro
. . .
Risone
Avena
Segala
Granturco
Pasta p. minestra . .
Patate
Mandorle monde . .
Conserva di pomodoro
Vino laziale
„ emiliano
. . .
„
siciliano
. . .
Olio di oliva
. . . .
„
semi
Fagioli . . . . .
.
Caffè
Zucchero
Cacao
Media .
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
Baccalà
Tonno
Burro
Formaggio
Miele
Uova
Buoi
Vitelli
Suini
Lardo
Derrate
Prodotti
30
31
32
33
34
35
36
37
campodi variabilità
vegetali :
1
2
3
4
5
6
7
- 8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
.
.
0
0
0
0
0
0
.
0
0
.
0
.
0
0
.
0
.
0
.
0
• 0
.
0
0
0
.
0
0
.
063
067
077
120
056
081
000
071
051
049
016
023
027
115
032
044
044
040
078
055
27
28
48
72
24
35
0
40
44
30
12
20
18
78
43
31
23
29
76
36
42
96
93
52
36
31
00
67
97
08
02
54
47
08
16
45
24
91
82
36
0
0
0
0
0
ó
0
0
0
0
0
028
020
112
089
078
155
038
037
090
035
068
31
15
93
71
51
113
33
39
53
38
54
58
17
77
28
22
35
55
00
45
76
11
0
0
0
0
0
0
0
0
0
060
038
048
038
097
085
119
125
076
58
38
46
41
59
66
118
115
68
53
62
11
27
74
88
08
49
09
coefficiente
di variabilità
41
42
43
44
45
46
Lana di Sardegna
Lana di Aleppo .
Canapa
. . . .
S e t a greggia . .
Organzino . . .
Bozzoli
. . . .
Media
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
Carbone Cardiff.
„
Newport
„
americano
Ferro
Lamiera di ferro
Bande stagnate .
Zinco
Stagno
. . . .
Rame
Piombo
. . . .
Antimonio . . .
Zolfo
Media
Minerali
animali :
Media
:
.
.
,
chimici :
Solf. di rame
Nitrato di soda
.
Solf. ammonico
.
Carburo di calcio .
Acido solforico
.
Soda
Acido citrico
Acido tartarico
.
Media
. . .
. . .
. .
. . .
. . .
. .
Materie tessili :
38 Cotone americano . . .
39
„
indiano
. . . .
40 Filati di cotone
0 078
0 116
0 050
217
87 08
89 68
53 46
Questi coefficienti segnano un grado assai diverso
di variabilità dei prezzi : la variabilità è stata nulla
per ia pasta per minestra essendo rimasto lungo tutto
l'anno immutato i! prezzo ufficiale di c e s s i o n e ed
è stata massima per le uova ed elevata per la
avena, il burro, l'acido citrico, l'acido tartarico,
i bozzoli, la seta,
il cotone greggio, la calce,
il petrolio. I! coefficiente di variabilità non risulta in complesso molto minore per le derrate assoggettate a calmiere c h e per quelle a mercato libero
poiché scostamenti pure rilevanti dalia media risultano dai pochi ma bruschi e ampi, spostamenti c h e il
calmiere
subisce,
mentre
nel
libero commercio
gii spostamenti di prezzi sono più sovente 'graduali.
Un coefficiente particolarmente elevato si trovai per
l'olio di oiiva, il burro, il formaggio, l'avena, i suini, in dipendenza dei grossi sbalzi di prezzo derivati
dall'intreccio di fasi a commercio libero con fasi a
commercio vincolato. Un basso indice di variabilità
si incontra per il caffè, il tabacco, il gas, l'energia
elettrica, beni commerciati in r e g i m e di monopolio
con tariffe regolate dalla pubblica autorità. L ' e l e v a t o
coefficiente che si ha per le uova (come per qualche
altra derrata) deriva in parte da fluttuazioni stagionali. Gli elevati coefficienti registrati per la seta corrispondono al forte distacco fra i prezzi raggiunti nella
primavera e il basso livello toccato in fine d'anno con
la depressione negli affari serici determinata dalia
crisi economica.
Materiali
e
Prodotti
060
037
048
099
074
131
077
46
32
45
77
57
92
64
28
82
65
16
90
69
75
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
056
055
053
043
064
052
049
031
043
066
058
051
052
51
48
43
46
60
63
33
39
36
48
52
24
45
26
40
22
52
28
00
64
29
89
00
81
05
61
0
0
0
0
0
0
060
093
076
050
030
062
40
57
44
31
35
41
85
15
54
36
75
92
0
0
0
0
0
058
056
051
045
053
36
48
45
41
42
02
12
38
49
75
054
045
037
023
045
039
086
064
033
047
32
29
48
16
37
21
65
39
23
34
67
68
85
44
05
46
82
19
68
98
da costruzióne :
vegetali varii :
Fieno
Paglia
Carb. vegetale . . . .
Legna da ardere
. . .
Media . .
Materie industriali
68
69
70
71
72
73
74
75
76
0
0
0
0
0
0
0
metall
59 Mattoni
60 Calce
61 Cemento
62 Legname di abete . . .
63
„
di pitch pine .
Media . .
64
65
66
67
campo
di variabilità
Spirito
Tabacco
Gas
. . . . . .
Energia elettrica
Pellame greggio
„
lavorato
Petrolio
Carta
Sapone
Media
varie :
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
L a prosecuzione della analisi statistica sulla distribuzione degli indici nelle c u r v e mensili e sulla variabilità dei prezzi delle singole merci, proseguita
uniformemente lungo il tempo, su un crescente materiale", attraverso fasi vàrie della vita economica,
potrà forse addurre ad eleménti significativi.
RICCARDO
BACHI.
AVVERTENZA. L ' a u t o r e del p r e s e n t e studio
r i v o l g e viva p r e g h i e r a alle C a m e r e di c o m m e r c i o e
ai Municipi onde v o g l i a n o facilitargli il miglioramento nella o s s e r v a z i o n e s t a t i s t i c a dei prezzi delie
m e r c i , mediante il c o r t é s e invio dei loro listini e
bollettini dei m e r c a t i (Indirizzo: RICCARDO B A C H I ,
via delle Isole, 27, ROMA).
Si fa preghiera ai Sigg. Abbottati di
richiedere i fascicoli smarriti non oltre un
mese dalla data dette loro pubblicazione,
perchè sovente, dopo tale periodo, le collezioni di riserva rimangono esaurite.
L' E C O N O M I S T A
218
Banca d'Italia
Relazione del Direttore Generale alla attinenza generale
straordinaria
e ordinaria degli azionisti avvenuta in Roma, il giorno 31 marzo 1921.
(Continuazione
vedi num.
precedente)
Cosi che lo Stato gode- i benefizi derivanti dalle operazioni eseguite
con i biglietti di banca circolanti oltre i limiti normali; e a carico
degli Istituti stanno le spese di ogni genere e i rischi i quali crescono col crescere delie operazioni, segnatamente per quelle di sconto,
forse le più pericolose, certo le meno gradite, in un tempo come l'attuale.
A una espansione delle emissioni cartacee tale da determinare una
circolazione tassata nel l'accennata misura, non ha la Banca Italiana,
non hanno evidentemente gli altri due Istituti italiani interesse alcuno. Anzi il loro vero interesse sarebbe quello di fare il contrario,
cioè di opporre rifiuti a qualsiasi operazione, la quale debba essere
eseguita con biglietti colpiti daila tassa straordinaria di circolazione,
che, per la sola Banca d'Italia, nel 1920 fruttò all'Erario circa 194
milioni di lire.
L'espansione delle operazioni di sconto e di anticipazione é stata
imposta dalla necessità delle cose. Se la Banca avesse caparbiamente
resistito alle domimde di credit", sempre più intese, che le furono
rivolte daila primavera del 1920 in poi, per soddisfare a evidenti
indeclinabili bisogni, s f a r e b b e prodotto un panico, che avrebbe turbato la vita economica del paese. Nè si creda, come taluno opina,
che un ulteriore inasprimento nella misura del saggio dello sconto
avrebbe avuto benefico influsso come freno all'aumento della circolazione bancaria date le condizioni gnerali di siffatta circolazione, in
gran parte ancor dilagante per i bisogni dello Stato, e date le condizioni presenti del paese.
A principio d'anno, la ragione sociale ufficiale dello sconto era di
5 % , venne portata a 5 % % a di 6 aprile, e a 6 % l ' I ! maggio, analogamente a quanto fece la Banca di Francia, la quale, dopo 1*8 aprile
1920, non mutò la ragione dello sconto, allora ffssata a 6 % nonostante l'esempio della Banca di Inghilterra, che, come si è accennato
più sopra, elevò il saggio a 7 % , e ancor lo mantiene a tale altezza.
Ma, in verità, sembra sostanzialmente diversa la condizione dei
paesi a circolazione sovrabbondante e fortemente deprezzata da quella
dei paesi aventi la valuta non avariata, o soltanto leggermente deprezzata rimpetto l'oro. Ne sono evidenti i motivi, e non par qui
il luogo di ripeterli.
Un inasprimento ancor più sensibile del saggio dello sconto, poco
efficace nell'azione sulla entità circolante della valuta e sul suo pregio, avrebbe avuto una riptreussione sfavorevole su tutta la compagine dell'economia nazionale e sulle finanze dello Stato, già tanto
obèrate per il peso degli interessi dei debiti di ogni specie, e ancor
bisognose di credito. Proprio in questi si va svolgendo un programma di collocamento di un blocco di Buoni del Tesoro settennali 5 %
al prezzo di 94 — un primo miliardo, al quale altri ne dovranno
seguire per gradi — allo scopo di provvedere convenientemente al
risarcimento dei danni di guerra nelle provincie già invase dal nemico e in quelle redente.
Una tate situazione di fatto in ordire a l credito non si può perdere di vista, avendo presenti l'andamento del corso dei cambi con
l'estero e gli indici della capacità di acquisto delia lira nel Regno
Questa capacità diminuì notabilmente, nell'anno decorso, come si
è accennato, e come si trae dagli indici del movimento dei prezzi
all'ingrosso delle derrate e degli altri prodotti di più generale
consumo.
Per i cambi, considerando soltanto le sterline e i dollari, il prezzo
medio mensile rispettivo segui un cammino quasi costantemente ascendente, salva una temporanea flessione in giugno e in luglio. Nel gennaio eravamo a 51,60 e a 14, nel giugno a 67,14 e 16,90, per salire
a 80,86 e 22,93 nel settembre, e ancora a-95,12 e 27 e cent.mi 57
nel novembre, e per chiudere l'anno coi prezzi di lire 102,28 rispetto
alla sterlina, e a lire 28,71 rispetto al dollaro: prezzi di poco m o dificati nei primi due mesi e mezzo del 1921, i quali videro formarsi
una stabilizzazione
sui generis fra 106 e 107 per la sterlina e fra 27
e 28 per il dollaro, cioè intorno a mete che parvero incomportabili.
Oggi siamo a corsi notabilmente meno sfavorevoli del cambio. Il quale
non dovrebbe più oltre resistere all'azione contraria di buoni elementi
di miglioramento, che non potranno non scaturire da inevitabili modificazioni nella situazione di molteplici fattori economici e finanziarii interni ed esterni. Gioverà tuttavia che la discesa sia naturale e
graduale, e non precipiti pir artifizio, affinchè non ne derivino pericolosi turbamenti.
L'andamento dei prezzi delle derrate e delle merci in Italia non
ebbe, nel 1920, una direzione diversa da quella dei cambi, se bene
il cambio non sia che uno degli elementi del prezzo. Non è ora ingiustificata l'attesa di un congruo ribasso, che produttori e commercianti dovrebbero favorire nel loro, stesso interesse.
Asseverare che l'aumento complessivo della circolazione — che era
di circa tre miliardi e mezzo, alla fine del 1920 rimpetto al 31 dicembre 1919, ma che ora si è ristretto di un miliardo abbondante
per la sola Banca d'Italia — non abbia contribuito a determinare
una condizione di cambi e di prezzi interni come quella descritta,
sarebbe asseverare cosa non conforme alla realtà, tanto più che du-
rante il 1920, è avvenuto nn miglioramento, per quanto relativo,
nell'insieme dei nostri commerci con l'estero.
Secondo le statistiche doganali, questi commerci presenterebbero
un'eccedenza nei valori delle merci importante su quelli delle esportate di otto miliardi, rimpetto al dieci e mezzo del 1919: differenza
a favore di circa due miliardi e mezzo.
Trattasi ancora di una ingente differenza passiva nella nostra b i lancia mercantile, che andrebbe accresciuta, se si tenesse conto della
media dei prèzzi dei 1920, che, come si è detto, fu più alta di quel
del 1919, con riverberazione corrispondente sul valore complessivo
degli scambi registrati dalle dogane.
A colmare il «deficit» ha largamente contributo le rimesse dall'estero — particolarmente dalle due Americhe —* le quali non si possono più valutare nei 5 0 0 o 600 milioni annui effettivi, cioè in lire
alla pari con l'oro, dell'ante-guerra, bensì a somme di più gran mole,
anche perchè il prezzo del cambio le ha grandemente accresciute, e nel
bilancio complessivo dei nostri pagamenti internazionali vanno anch'esse
calcolate in lire cartacee. E cosi si può dire di altre partite attive, fra
le quali è saliente queila delle spese fatte in Italia da)stranieri come
è risaputo.
A coprire il resto provvide la speculazione, in forma di crediti
temporanei dell'estero verso l'Italia, che si fanno ascendere a somme
ingenti. Crediti privati, cresciuti a misura che diminuivano, per poi
cessare del tutto quasi, i crediti statali. Notiamo semplicemente i
fatti, senza dedurne le conseguenze vicine o lontane: del resto la
speculazione, che è prodotto necessario di determinate situazioni economiche e finanziarie, attraverso fasi non tutte encomiabili, esercita
automaticamente la sua azione livellatrice e in taluni casi riparatrice.
Nel secondo semestre del 1920, altri elementi, che si riassumono
in quello dominante della fiducia, dell'altrui fiducia e della coscienza
nostra, hanno esercitato un'azione non lieve di depressione su l'andamento dei nos'ri cambi con l'estero, che ora manifestano tendenza
favorevole.
In questi primi mesi del 1921 talune questioni politiche, irte di
difficoltà, che più ci riguardavano sono state appianate; la situazione,
già molto tesa, del movimento dei salariati nelle città e nelle campagne, si è relativamente addolcita, contribuendovi talune provvidenze in atto «o in fieri» intese a tener conto in giusta misura delle
condizioni sociali che la guerra ha determinato o ne ha anticipato ,
l'avvento; la situazione finanziaria delio Stato; dopo l'approvazione
dei recenti memorabili provvedimenti, che liberarono l'erario dell'onere del prezzo artificiale del pane, e ne accrebbero le risorse, si è |
chiarita in guisa da prevedere la possibilità di un riassetto del bi- [
lancio statale abbastanza rapido e sostanzialmente efficace.
Non mancano, dunque, elementi e presagi capaci non pure di su •
scitare e di riaffermare la fiducia dentro e fuori d'Italia, ma tali
eziando da far germogliare il convincimento sicuro che la restaurazione delle nostre forze economiche non sia lontana, sebbene ancor
timidi se ne scorgano i sintomi, e il lavoro delle fabbriche e dei
campi abbia bisogno di essere prontamente ripreso con mano gagliarda.
ANDAMENTO DELLE
INDUSTRIE
Analogamente a quanto si è fatto negli anni precedenti, indichiamo
con rapidi cenni, per taluni rami di maggiore importanza, l'andamento dell'industria italiana nel 1920. La quale, come avviene in
altri paesi, ma con differente intensità, lamenta condizioni di crisi,
dovuta a fattori di carattere generale e di carattere a noi speciale.
Ad alimentare un tale stato non favorevole di cose concorrono: la
persistente contrazione dei consumi, che costringe a contenere la produzione, riducendo gradatamente l'impiego della mano d'opera e
l'orario di lavoro; l'alto e mutevole prezzo dei cambi con l'estero;
l'acuita concorrenza dei prodotti dei paesi a valuta più deprezzata;
l'instabilità generale dei prezzi, che induce le imprese a cautelarsi
contro forti rischi di perdita, rimandando la assunzione di impegni
al momento in che il mercato internazionale avrà ritrovato una condizione di equilibrio meno instabile; l'estensione, sempre più manifesta, del capitale dagli investimenti industriali; la pressione tributaria
notabilmente aggravata, per la necessità e l'urgenza di affrettare con
radicali provvidenze il riassetto del pubblico erario; la non ancora
delineata soluzione del problema doganale; in fine, la maggiore frequenza degli scioperi e delle sospensioni di lavoro.
Si può dire che il periodo più agitato del movimento.operaio, nel
1920, abbia avuto inizio nell'aprile, con lo sciopero imperniato principalmente sul riconoscimento delle, cosi dette, commissioni interne
di officina e dell'azione loro. Ripreso il lavoro, dopo malagevoli trattative, segui la presentazione, da parte della federazione italiana degli operai metallurgici, di un memoriale di carattere nazionale, con
il quale, fra l'altro, richiedevasi un aumenta di salario in misura
uniforme per gli stabilimenti, senza conveniente riguardo alla diversità delle condizioni effettive dei singoli opifici.
Son noti gli avvenimenti successivi, i quali portarono all'ostruzionismo nel mese di "agosto, all'occupazione degli stabilimenti .metallurgici e meccanici da parte delle maestranze, e infine, alla proclamazione della « serrata » generale durante il mese di settembre. Come
si è accennato, in seguito a laboriosi negoziati, la controversia mise
capo a un concordato, patrocinato dal Governo, per cui furono parzialmente accolte le richieste di ordine economico e venne decisa
la nomina di una Commissione paritetica incaricata di stendere una
24 a p r i l e 1921 —
L' E C O N O M I S T A
N . 2451
trama per un disegno di legge avente per iscopo di ammettere gli
operai delle industrie al controllo delle aziende.
Non é qui il luogo di riferire, nè anche sommariamente, i dibattiti di ordine economico e politico suscitati da siffatti problemi sociali; ma è pur mestieri di accennare come nel mondo industriale, a
ragione o a torto, si dubiti che l'introduzione di siffatto « controllo »
nell'attuale momento invece di agevolare la mitigazione e la cessazione della crisi, possa per avventura aggravarla, distogliendo nuovo
capitale dall'interessarsi nell'industria manifatturiera, e allondanandone le energie migliori. E vi è pur chi si preoccupa, forse oltre misura, dell'impreparazione con la quale le maestranze si appresterebbero a partecipare alla gestione complessiva delle aziende medesime,
e asseveri che una parte delle organizzazioni operaie considerebbe il
«controllo» quale strumento di lotta di classe, anziché, come dovrebbe
essere, quaie pacifico mezzo di schietta collaborazione fra datori e
prestatori di lavoro.
Noi confidiamo sinceramente in un'eqna e sollecita soluzione deil'arduo problema.
L'auguriamo con fervore nell'interesse dell'industrie t in queilo dei
lavoratori; e vi sono accenni non dubbi circa una più esatta valutazione delle cose da parte delle organizzazioni più elette. Tuttavia
non si può non riconoscere che le conseguenze della accennata occupazione delle fabbriche non si ritengano peranco dileguate.
Sono conseguenze di ordine morale, per la diminuita fiducia dell'estero — ingiustamente diminuita — intorno alla possibilità del mantenimento fra noi dell'ordine giuridico e del rispetto della proprietà.
Sono conseguenze di ordine economico e finanziario, derivanti dalle
numerose rescissioni di cospicue ordinazioni e dalle molteplici contestazioni della clientela compratrice di prodotti fabbricati in regime
di occupazione, e da una certa diffidenza dei fornitori forestieri, richiedenti garanzia di accredito o di versamento anticipato, prima di
far luogo alla spedizione delle materie gregge. Aggiungasi la difficoltà di ricostituire le esigue disponibilità di combustibile consumate
dalle maestranze, senza risultati comparativamente utili. E aggiungasi ancora gli effetti antieconomici di una remunerazione spremuta
in misura notabilmente superiore all'efficienza del lavoro; e sovratutto quelli della riduzione e della sospensione dell'opera produttrice,
ostacolata da agitazioni non peranco compiutamente calmate.
,
Tutto ciò, obbiettivamente esposto, sembra necessario di aver presente nel considerare l'andamento dell'industrie manufatturiere italiane, se bene non tutte abbiano subito, e non tutte in egual grado,
l'influsso dei casi accennati sopra.
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L'industria serica, che era riuscita, per buona parte del 1920, ad
assicurarsi il collocamento dei filati e dei tessuti a prezzi rimeneratori, malgrado l'enorme rialzo nel prezzo delia seta greggia, negli
ultimi mesi risenti il contraccolpo della crisi scoppiata in Giappone
ove lo Stato, all'intento di attenuare le gravi perturbazioni e i numerosi dissesti cagionati dalla chiusura delle filande e dalla sospensione delle vendite, ha ritenuto di intervenire, promovendo la costituzione di uno speciale Consorzio. La crisi si è propagata rapidamente negli Stati Uniti d'America, determinandovi ingenti immobilizzazioni di manufatti, e più tardi in Europa. Quivi il notevole ristagno
delle vendite ha sorpreso gli industriali con forti giacenze di merce
fabbricata a prezzi assai più alti di quelli odierni, i quali superano
di pcco quelli registrati nel 1919. E l'industria ha dovuto fronteggiare le inevitabili immobilizzazioni di capitale in un momento di
meno agevoli concessioni del credito, mentre le esigenze della mano
d'opera e gli aggravi fiscali hanno rincarito i costi dalla produzione,
Ridotti gli acquisti dei filatori e dei tessitori, in attesa di un immancabile ribasso delia materia greggia, i produttori di bozzoli, a
cagione della quantità del nuovo raccolto e della esistenza di rimanenze dell'annata precedente, non hanno potuto conservare i prezzi
praticati durante il periodo iniziale delia nuova campagna, in ragione di 28-30 lire al kg. Una certa ripresa nella domanda per fornire
le filande europee si è avuta nel periodo posteriore al raccolto fino
al settembre; per cessare quasi del tutto negli ultimi mesi del 1920.
La situazione, dopo essere ancora peggiorata, manifesta ora una migliore tendenza, grazie a risveglio di domande americane, e a qualche buon accesso di richiesta delle manifatture europee.
LANA
Esordite con prezzi pressoché stazionari per i primi due mesi, le
lane pettinate, segnatamente le qualità migliori, hanno raggiunto i
massimi nel mese di marzo, per ripiegare bruscamente di circa la
metà, e continuare grado grado a scendere fino a raggiungere, al
chiudersi dell'anno, le quotazioni del novembre 1916 per i tipi più
fini. Per contro, il mercato delle lane sudicie é rimasto assai sostenuto fino all'ottobre, fin quàndo, cioè, venuto meno il controllo sulla
produzione laniera australiana da parte del Governo inglese, e giunta
sul mercato la produzione argentina e uruguaiana, anche i prezzi
delle lane sudicie sono rapidamente ribassati, fino a toccare, per talune qualità ordinarie, in livello dei prezzi di ante-guerra, e di arrestarsi al doppio dei prezzi stessi per le qualità superiori.
La produzione italiana, sufficiente per provvedere ai fabbisogno
industriale per soli tre mesi, non è riuscita a collocare che una por-
219
zione delle lane, offerte dai produttori o dagli ammassatori a prezzi
spesso esorbitanti.
L'industria della filatura ha lavorato in pieno nella prima meta
dell'anno, durante la fase dei prezzi in aumento, per attuare di poi
riduzioni di orario e lasciare inattivo parte dei macchinario in seguito alla diminuzione del lavoro negli stabilimenti di tessitura. T u t tavia l'anno 1920 si è chiuso con buoni risultati di bilancio per la
maggior parte delle aziende, a ciò avendo contribuito l'utilizzazione
di ingenti scorte di materie prime acquistate, in tempo, a prezzi più
moderati. Oggi, per altro, si manifestano i segni di una crisi, che
potrebbe essere di non breve durata.
L'industria della tessitura dovrà esitare in perdita una parte dei
ragguardevoli «stochs» di tessuti già accumulati. E la filatura in
proporzioni ancora più notabili della tessitura, sarà costretta a subire sensibili falcidie nei prezzi di vendita, e a recare forti svalutazioni nelle scorre di materia greggia. Intanto i consumatori nazionali
praticano l'estensione, confidando che il ribasso dei prezzi si accentui
e si consolidi, anche per effetto della concorrenza forestiera, che la
nostra industria già comincia ad avvertire.
COTONE
Nel primo semestre del 1920, l'intensa domanda del consumo nazionale ed estero aveva reso oltre modo agevole lo smercio dei filati
e dei tessuti di cotone a prezzi tali da compensare l'alto costo, dovuto all'aumento progressivo della materia prima sui mercati di origine, alla crescente misura del cambio, al minor rendimento della
mano d'opera rincarata. Nel secondo semestre, la vibrata ascesa nel
corso dei cambi con l'estero è riuscita a impedire e poi indugiare,
presso di noi, l'avvento della crisi in questo ramo d'industria. Una
tal crisi, di origine nord-aniericana, iniziatasi in Inghilterra, nel Belgio, e nella Svizzera, in seguito del tracollo dei prezzi della materia
prima, si è propagata rapidamente in Francia e in Spagna, perturbando il normale svolgimento della produzione di quei paesi. Ivi le
fabbriche, incapaci di esitare le sovrabbondanti scorte di filati e di
tessuti, hanno dovuto fronteggiare la situazione riducendo le giornate
lavorative, immobilizzando i macchinari di interi reparti, licenziando
una porzione delle maestranze, e decurtando le mercedi a quelle rimaste al lavoro.
In Italia, la riduzione della produzione si è potuta evitare quasi
da per tutto, grazie all'impulso delie esportazione. Si sono aperte
correnti di traffico remunerative, segnatamente verso i paesi dell'Oriente balcanico, nonostante gli ostacoli creati dalla lentezza e dalia
irregolarità, delle comunicazioni, ferroviarie, postali e telegrafiche; la
perdita sul «draw bak»; la chiusura parziale o totale di taluni mercati, perchè già ampiamente provveduti di merce; la concorrenza forestiera ora acuita.
Ma sembra che ora l'industria trovisi in condizioni particolarmente
delicate. La filatura sarebbe sovraccarica di cotone greggio, provvisto a prezzi notabilmente superiori agli attuali; e la tessitura si vedrebbe costretta a ritirare i filati ordinati a condizioni tali, da risolversi in perdita inevitabile. Donde la necessità di consacrare una
parte degli utili conseguiti durante il periodo favorevole alla formazione di riserve, intese a fronteggiare le svalutazioni delle scorte e
le ammortizzazioni degli impianti e dei macchinari; e cosi predisporsi
a superare, senza scosse soverchie, l'incoercibile riduzione dei prezzi.
A ogni modo, l'industria dovrà rivolgere prontamente ed efficacemente i suoi sforzi a diminuire i costi di produzione, allo scopo di
superare possibilmente la crisi, senza ridurre il lavoro degli stabilimenti.
CANAPA, LINO E
JUTA
Le industrie della canapa e del lino hanno lavorato con intensità
durante il primo semestre, senza essere in grado di soddisfare compiutamente la domanda del consumo civile. La quale, favorita dalle
alte quotazioni delle fibre tessili affini, faceva raddoppiare nel giro
di pochi mesi, fino all'aprile, i prezzi delia canapa greggia e dei
manufatti. Iniziatosi nel secondo semestre, un certo ristagno nelle
vendite sul mereato nazionale, i prezzi dell'una e degli altri sono
notabilmente diminuiti. Tuttavia l'industria, fruendo dell'alto prezzo
del cambio è riuscita a mantenere in pienà efficienza i propri opifici,
e ad accrescere l'esportazioni verso alcuni paesi.
L'uscita dei prodotti sarebbe suscettibile di maggiore incremento
qualora ulteriori ribassi nel prezzo della materia prima rendessero i
manufatti più accessibili alla limitata capacità di acquisto dei mercati dell'europa orientale che sono quasi interamente sprovvisti. Fra
tanto i produttori della canapa, con avvedimenti di credito, cercano
di presidiarsi contro ribassi di prezzo da essi ritenuti incompatibili
con gli attuali costi di produzione.
Per quanto concerne l'industria della juta, la domanda di manufatti, abbastanza notevole nei tre primi trimestri dell'anno decorso,
si è alquanto rallentata negli ultimi mesi.
BONALDO
(Continua).
Luigi Ravera, gerente
T i p . dell' Economista
—
Roma
STRINGHER
L'ECONOMISTA
220
l9>
Prezzi delle merci e delle derrate alla fine di ciascun mese
AVVERTENZA
— Nella colonna intitolata Piazza la sigla C corrisponde ai calmieri ; Re ai prezzi di requisizione; Ce ai prezzi di cessione a consorzi granari ; O, R, B ai prezzi tratti dai bollettini delle camere di commercio rispettivamente di Genova, Roma e Bologna. !
prezzi della seta e bozzoli sono tratti dai listini dell'Associazione Serica Italiana e eccezionalmente dal bollettino « Informazioni seriche ». I
prezzi segnati M sono quotazioni figuranti in listini della Camera di commercio di Milano. Quelli segnati Mo sono di monopolio governativo.
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1920 117 — 117 — 117 — 117 — 117 — 117 — 117 — 117 — 117 — 117 — 117 — 117 —
1921 117 — 117 —
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1920
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1921
1920 980 — 1095 — 1275 — 1550 — 1300 — 1195 — 1040 -r- 1375 — 1390 — 1400 — 1360 — 1250 —
1
1921 1270 — 1175 —
1920 125 — 145 — 135 — 135 — 120 — 150 — 150 — 155 — 170 — 170 — 170 — 170 —
1921 175 — 175 —
1920 290 — 290 — 290 — 290 — 290 — 275 — 275 — 275 — 290 — 310 — 310 — 310 —
1921 310 — 300 —
225 — 225 — 225 — 225 — 225 — 225 — 210 — 2 3 7 . 5 0 2 4 7 . 4 0 2 4 7 . 5 0 2 5 7 . 5 0
1920
1Q21 2 5 7 . 5 0 2 5 2 %
1920 229 — 219 — 229 — 240 — 250 — 229 — 2 2 7 . 5 0 220 — 220 — 2 4 2 . 5 0 2 5 7 . 5 0 2 6 2 . 5 0
1921 275 — 232,50
1920 600 — 600 — 600 — 1350 — 1270 — 1350 — 1350 — 1375 — 1462.50 1100 — 1100 — 1100 —
1921 1100 — 1100 —
—
850 — 880 — 890 — 865 — 825 —
1920 6 1 7 . 5 0 850 — 925 — 990 — 965 — 850 —
1921 530 (6) 557 (6)
1920 205 — 205 — 197.50 180 — 187.50 182.50 182.50 205 — 2 3 2 . 5 0 245 — 235 — 2 2 2 . 5 0
1921 215 — 190 —
1920 1300 — 1300 — 1300 — 1675 — 1675 — 1675 — 1675 — 1675 — 1675 — 1675 — 1665 — 1665 —
1921 1665 — 1660 —
1920 450 — 450 — 450 — 550 — 550 — 5 5 0 — 550 — 5 5 0 — 550 — 550 — 610 — CIO —
1921 610 — 610 —
1920 585 — 925 — 9 7 5 — 1235 — 1040 — 8 2 5 — 7 2 5 — 795 — 815 — 795 — 7 4 2 . 5 0 695 —
1921 717 (6) 495 —
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casse di corsa.
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R
»
»
»
»
per mille
»
M
»
»
C
C
(capi da 180 kg.)
Lardo (nazionale) .
»
))
Q.
»
»
»
»
(11)
»
V
»
»
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
435 — 4 3 5 — 5 2 5 — 525 — 525
600 — 6 0 0 —
—
'
—
—
1675 — 1675 —
1020 — 1020 — 1020 — 1020 — 1300
2000 — 2000 —
690 — 690 — 690 — 6 9 0 — 880
1350 — 1350 —
525 — 510 — 510 — 575 — 575
910 — 910 —
415 — 380 — 3 9 0 — 361.50 375
590 — 505 —
490 — 500 — 540 — 555 — 530
710 — 735 —
900 — 820 — 820 — 830 — 840
— 525 — 525 — 5 2 5 — 5 2 5 — 5 2 5 — 600 — 600
_
—
1650 — 1472.50 1500 — 1600 — 1625 — 1625 — 1715 —
— 1500 — 1480 — 1600 — 1600 — 1700 — 2400 — 2000 —
— 1000 — 1000 — 1000 — 1000 — 1060 — 1060 — 1350 —
— 712.50 7 1 2 . 5 0 7 1 2 . 5 0 7 1 2 . 5 0 690 — 865 — 8 6 5 —
— 425 — 467.50 590
— 565 — 550
— 550
— 695 — 1000 — 9 1 5
—
— 635 — 6 8 0
—
— 5 4 0 — 580 — 630
-
— 9 2 5 — 920 — 9 3 0 — 950 — 9 8 0
— 985 — 1180 —
m o 600 — e o o — 600 — 600 — 950 — 950 — 950 — 9 4 0 — 1040 — 850 — 900 — 9 0 0 —
i n o
—
900 — 900 —
915 — 915 — 9 4 0 — 940 — 9 6 5 — 9 6 5 —
1050 — 1050 —
—
—
1300 — 9 5 0 — 1050 — 1050 —
III. Predetti chimici
Solfato di rame
9
»
9
.
Nitrato di soda
»
9
. G
.
»
.
.
»
9
.
.
Carburo di calcio (12).
9
9
Acido solforico
»
.
Solfato d'ammonio.
9
9
.
.
»
»
0
»
3
»
»
»
»
.
»
.
»
»
è
inglese)
. .
Acido cidrico cristalli.
»
. 9
9
Acido tartar. cristalli
»
»
»
Kg.
»
Q.
»
»
»
9
D
»
»
»
»
9
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
(921
178 —
320 —
130 —
182.50
170 —
222.50
107.50
37
—
178
290
2125
2750
1500
2025
233 —
295 —
165 —
177,50
192.50
215 —
155 —
285 — 3 1 0 — 312.50
302.50 272.50 307.50
177.50
165 — 160 — 1 7 7 . 5 0
182.50
-
247.50
237.50
145 — 155 — 155 — 155 — 165 — 170 — 170 —| 167.50 172.5C
172.50
235 — 270 — 282.50
262.50 2 6 2 . 5 0 2 6 7 . 5 0 2 5 2 . 5 0 2 4 7 . 5 0
i"
—
37 — 37 — 37
48 —
— 191.50 322.50 385
— 240 —
— 2600 — 3900 — 5000
— 2250 —
— 1650 — 3000 — 4000
— 2050 —
—
177.50
311 — 3 4 7 . 5 0 340 — 3 3 7 . 5 0
J
1 8 2 . 5 0 1 9 7 . 5 0 195 — 1 8 7 . 5 0
—
45 —
56 —
56 —
42.50
1
42.50 !
— 385 — 290 — 2 7 0 — 3 5 0 — 3 3 2 . 5 0
1
42.5C
65
-
65 —
360
- 350
- 300
— 6750 — 5500 — 4000 — 3700 — 3550 — 3625
- 3375
- 2875 —
2525
- 2500 —
— 4900 — 4300 — 2800 — 2850 — 2675
!
- 2625--
—
|
(1) Prezzo di mercato (G) dal gennaio al giugno 1920 — (2) Dall'agosto 1920 rossa di Sardegna — (3) Albano, Castelgandolfo—(4) R i posto rosso, gradi 12-13 — (5) Dall'aprile al luglio quotaz. del mercato di Portomaurizio per il mangiabile, dall'agosto al settembre quotazione di Genova pel Riviera di ponente corrente — (6) Prezzo computato dalla quotazione cif. in sterline computato il dazio con riduzione
in base al cambio medio degli ultimi cinque giorni — (7) Prezzo di cessione del Consorzio —• ( 8 ) Dal maggio 1920 prezzo del mercato di
Milano - (9) Dal maggio al settembre 1920 prezzo del mercato di Milano - (10) Dal giugnoal settem. 1920 prezzo di M i l a n o - ( 1 1 ) Dal gennaio
al giugno quotaz. di R o m a ; pel settembre di Bologna; poi calmiere governativo — (12) In barili da 50 kg. lordi. - (13)Quotaz. di Mantova.
L' E C O N O M I S T A
Unità
di
misura
Piazza
24 aprile 1921 — N. 2451
ANNO
gennaio
febbraio
marzo
oprilo
maggio
221
giugno
luglio
agrsio
settembre
ottobre
dicembre
novembre
IV. Tessili
Cotone amer. Ori.Texas G
Q.
f u l l y middling ( 1 ) .
»
»
» _
Cotone ind. omra (1)
»
»
»
» .
»
Filati in cotone. . .
(2) Kg.
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»
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Lana lavata Sardegna. G
Q.
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Aleppo .
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B
Canapa partite fine.
»
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Seta greg. gialla subì, tiKg.
tolo31 i l 5 o tit.pross.
»
Organz. gial. it. class.
»•
tit. 17|19 o prossimi
!
»
Bozzoli gialli ital. class.
i
»
»
»
»
1901.25 2238.56 2603.07 1834.42 1654.44 1788.15 1734.46 1786.69 1514.01 1229.49 1077.71
915 —
1064.91 1207.63 1299.02 692.85 6 2 8 . 6 9 639.71 7 1 0 . 2 4 7 6 8 . 6 2 811.58 738.99 5 4 7 . 8 4
550 —
23.96
27.51
2 7 . 3 5 . 2 8 . 1 0 2 8 . 6 8 28.91
35.40 32.11
27.69 29.49 3 4 . 4 7
19,92
1900 — 2075 — 2250 — 2850 — 2350 — 2225 — 2625 — 2625 — 2675 — 2675 — 2525 —
1950 —
1675 — 1750 — 2050 — 2150 — 2025 — 1925 — 1925 — 1925 — 2025 — 2025 — 1850 —
1450 —
815 — 990 — 1075 — 1075 — 9 6 2 . 5 0 950 — 950 — 1075 — 1075 — 1075 — 1025 —
775 —
450 — 475 — 550 — 395 — 285 — 285 — 340 — 340 — 340 — 335 — 260 —
195 —
535 — 530 — 595 — 450 — 390 — 350 — 380 — 430 — 400 — 400 — 340 —
250 —
125 — 134 — 155 — (80) - (65) — 7 1 . 2 5 84 — 90 — 84 — 80 — 70 —
53 —
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1656.16
996 —
941.25
600 —
20.14
• 23.36
1750 —
2225 —
1525 —
1675 —
630 —
900 —
455 —
260 —
4 5 —
325 —
127 —
68 —
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
192Ò
1921
1920
1921
590 — 730 — 730 — 745 — 630 — 605 — 6 7 2 . 5 0 755 — 815 — ( 6 7 0 ) - 645 —
455 —
590 — 730 — 750 — 745 — 6 1 2 . 5 0 605 — 672.50 745 — 795 — 705 — 6 3 7 . 5 0
437,50
—
8 5 2 . 5 0 655 — 605 — 625 — 670 — 7 3 7 . 5 0 795 — 700 — 555 —
1 —
—
512.50 385 —
180 — 205 — 255 — 300 — 300 — 290 — 2 7 2 , 5 0 270 — 275 — 2 5 7 . 5 0 25Q — 240 —
222.50 210 —
220 — 275 — 350 — 395 — 430 — 420 — 390 — 340 — 365 — 355 — 1830 — 310 —
275 — 230 —
180 — 265 — 300 — 350 — 360 — 300 — 295 — 275 — 280 — 285 — 277.50 260 —
255 — 235 —
320 — 400 — 420 — 440 — 400 — 310 — 335 — 320 — 335 — 355 — 350 — '315 —
282.50 285 —
2200 — 2725 — 2800 — 3200 — 2700 — 2375 — 2275 — 2375 — 250Q — 2525 — 2475 — 2400 —
2450 — 2275 —
655 — '800 — 850 — 925 — 975 — 800 — 800 — 850 — 950 — 975 — 950 — 880 —
830 — 830 —
250 — 335 — 350 — 390 — 315 — 245 — 255 — 270 — 295 — 320 — 340 — 260 —
250 — 230 —
280 — 300 — .365 — 400 — 460 — 375 — 300 — 295 — 335 — 335 — 33,5 — 310 —
290 — 2S5 —
99 — 99 — 99 — 105 — 127.50 127.50 127.50 127.50 127.50 127.50 127.50 127.50
127.50 132,50
V. Miiwali e metalli
Carbone Cardiff (3). . G
»
»
,
G
»
Newport (3) . G
G
°
»
»
Americano da G
da macchina. G
Ferro omog. 1" classe ; R
»
»
»
» R
Lamiera di ferro nera G
base 20 . . .
.
»
Bande stagn. I C 5 1 x 3 5 G
8
»
»
»
Zinco in pani 1° fusione G
»
»
» » »
»
»
Stagno in pani (Stretto)
»
»
» »
»
»
Rame raffin. (panetto).
»•
»
»
»
»
Piombo (pani 1" fus.)
»
»
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»
» »
Antimonio regolo . .
»
»
»
Zolfo dopp. raff. mol. R
))
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Q.
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(4)
(4)
Q.
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»
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»
»
470 —
522.50
470 —
715 —
Vl.ìlatei'ali di costruzione
Mattoni zoccoli ordin. R
»
»
• »
Calce idr. in zolle . . G
»
»
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. ,
»
Cemento Cas. Monferr.
»
a pronta presa . .
Legname abete tav. l i G
»
qual. mm. 20-50. .
»
Legname pitch-pine .
»
Travi
per m'ile 1920
»
1921
Q . 1920
»
1921
»
1920
»
1921
me. 1920
»
1921
»
1920
»
1921
150 — 150
- —.
240
—
8
16 — 16
—
25
41 — 38
325 — 345
455 — 455
,625 — 725
865 — 1050
— 177.50 177.50 177.50 177.50 210 — 220 — 220 — 230 — 230 — 230 —
—
15.50
15.50
—
9 — 13 — 13 — 15 — 15 — 15 — 15 — 15.50
—
— 26 — 35 — 37 — 40 — 40 — 40 — 40 — 41 — 41 — 41 —
—
— 365 — 375 — 440 — 435 — 435 — 445 — 445 — 455 — 455 — 455 —
—
— 7 6 5 ' — 875 — 925 — 925 — 875 — 875 — 875 — 875 — 865 — 865 —
—
-
VII. Prod- tti vcg tali rari
Fieno bresc. maggengo. G
»
»
»
»
»
Paglia di frumento. .
»
»
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9
»
Carbone vegetale spacco
»
e cannella. . . .
»
Legna da ardere Pquai.
» »
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»
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»
»
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
52.50 . 5 6 —
57.50
60 —
17 — 21 —
24.50
25,50
33 — 33 —
51 — 51 —
11.50
11.50 '
15 —
17 —
57.50
56.50
45 —
40 —
40 —
40.50
44.50
47.50
50 —
53 —
21 —
19 —
17 —
17 —
13 —
14 —
16.50
17.50
17 50
21.50
34 —
35 —
39 —
41 —
41 —
41 —
41 —
41 —
46 —
51 —
13.50
15.50
17 —
11,50
11.50
13.50
13.50
13.50
13.50
13.50
UH. Materie ind. varia
Spirito triplo 95 gr. . G
»
»
»
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Tabacco super. Maced. Mo
»
»
»
»
Gas illuminante prezzo R
in centesimi (6) . .
»
Energia elettrica prezzo R
in millesimi (6). .
»
Pellame greggio (7).
. G
»
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lavorato (8) . R
»
•
»
Petrolio Atlantic . . G
8
»
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.
Carta paglia da impacco R
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Sapone resin. gialla e
»
verde (acidi gr. 55-60)
8
Q.
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Kg.
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Kg.
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Q.
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»
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921
1920
1921.
1920
1921
1920
1921
1920
1921
.
1400 —
1975 — 1975 —
90 - 100 —
125 — 125 —
52 — 98 —
98 — 98 —
525 — 525 —
625 — 625 —
19.50
10.75
16.10
16 —
48 — 45 —
50 — 50 —
52.25
48.50
103.85 101.65
97.50
97.50
162.50 157,50
375 — 375 —
425 — 410(10)
1525 — 1950 — 2000 — 2000 — 1950 — 1950 — 1950 — 1975 — 1975 — 1975 —
100 — 125 — 125 — 125 — 125 — 125 — 125 — 125 — 125 — 125 —
98 —
98 —
98
98 —
-
98
-
98 —
98
-
98 —
98 —
98 —
625 — 625 — 6 2 5 — 625 — 625 — 625 — 625 — 625 — 625 — 625 —
1
'
19.50
2 4 . 5 0 2 3 . 7 5 24 — 22 — 21/50 19 — 19.50 2 0 . 5 0 2 0 . 4 5
• |
|
"I
46 — 50 — 50
- 50 — 50 — 40 — 40 — 50 — 40 - 50 —
52.25
70.45
81
-
1
82.50
80.95
|8 0 . 9 5
80.95
80.95
92.90
97.95
1
147.50 145 — 150 — 147.50 147.50 147.50
j
|
375 — 475 — 475 — 410 — 410 — 425 — 425 — 4 4 2 . 5 0 460 — 420 —
115 — 1 2 2 . 5 0 142.50
<
|
i
147.50
" ^ " ' 7
(1) Prezzo computato dalla quotazione in denari o in cents per libbra cif. Genova in base al cambio degli ultimi cinque giorni del mese
— (2) Quotazione media per l'ultima settimana del mese pel filato di cotone americano base n. 12, computata dall'Associazione 'cotoniera —
(3) Dal gennaio all'aprile 1920 informazioni privato — (4) Per cassa di fogli 112 — (5) Inclusa la tassa governativa — (6) Incluse le tasse
governativa e comunale — (7) Montevideo class. 1 5 % desechos kg. 9|11 — (8) Vitelli bianchi da kg. 3j 4 — (9)iPer cassette da kg. 29,2
| — (10) acidità 6 0 - 6 5 .
24 aprile 1921 -*• N. 2451
316 L ' E C O N O M I S T A
ao>
N u m e r i indici d e i p r e z z i d e l l e m e r c i e d e r r a t e
( B a s e l a m e d i a d e i p r e z z i n e l l ' a n n o 1920 = 100)
ANNO
j
gennaio
febbraio
maggio
marzo j aprile
giugno
loglio
agosto | settembre ottobre
novembre licembre
1. Derrate ve letali
1
Frumento tenero
»
n
„
duro
»
»
. . . .
1 9 2 0
8 6 . 3
8 6 . 7
. . . .
1921
1 1 4 . 2
1 1 4 . 6
Risone
1 9 2 0
8 5 . 5
8 5 . 9
1921
1 1 4 . 9
1 1 5 . 3
1 9 2 0
•a
8 2 . 2
8 8 . 9
131
Avéna
1 9 2 0
1 0 4 . 7
1 1 2 . 8
a
1921
7 7 . 1
7 7 . 5
.
»
Granturco
,•
»
Pasta
. . . . . . . . .
r>
Patate
n
Mandorle monde
. . . .
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n
Conserva di pomodoro .
n
»
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Vino laziale
»
»
„
emiliano
»
»
„
siciliano
»
n
Olio d'oliva
»
»
„
di seme di lino
. .
V
»
' •
Fagioli
!)
*
. 4
1 9 2 0
8 7 . 8
8 8 . 2
1921
1 1 2 . 6
1 1 3 . 0
1 9 2 0
8 4 . 8
8 5 . 2
1921
1 2 0 . 5
1 2 0 . 8
1 9 2 0
1 0 0 . 0
1 0 0 . 0
1921
1 0 0 . 0
1 0 0 . 0
1 9 2 0
9 1 . 5
9 1 . 5
1921
1 3 7 . 3
1 3 7 . 3
1 9 2 0
7 7 . 3
86.4
1921
1 0 0 . 2
1 9 2 0
8 3 . 6
1921
1 1 7 . 0 ,
9 9 . 6
9 9 . 6
1921
1 0 6 . 4
1 0 3 . 0
1 9 2 0
9 7 . 3
9 7 . 3
1921
1 1 1 . 4
1 0 9 . 2
1 9 2 0
9 7 . 2
9 3 . 0
1921
1 1 6 . 8
9 8 . 7
1 9 2 0
5 4 . 3
5 4 . 3
1921
9 9 . 6
9 9 . 6
1 9 2 0
7 1 . 5
9 8 . 5
1921
6 0 . 4
6 4 . 5
1 9 2 0
9 9 . 2
9 9 . 2
1921
1 0 4 . 0
9 1 . 9
1 9 2 0
8 2 . 3
8 2 . 3
1921
1 0 5 . 4
1 0 5 . 1
Indice d i gruppo
»
.
.
.
.
.
.
192Q
8 4 . 1
8 4 . 1
1921
1 1 4 . 0
1 1 4 . 0
1 9 2 0
6 9 . 2
1 0 9 . 3
84.8
1 9 2 0
8 6 . 2
1921
1 0 6 . 7
1 1 1 . 5
1 1 1 . 9
1 1 2 . 4
1 1 2 . 8
1 1 3 . 3
1 1 3 . 7
8 6 . 3
8 6 . 7
8 7 . 1
8 7 . 5
1 1 2 . 5
1 1 2 . 9
1 1 3 . 3
1 1 3 . 7
1 1 4 . 1
1 1 4 . 5
8 9 . 4
8 9 . 9
9 0 . 4
9 0 . 9
9 1 . 5
9 2 . 0
9 2 . 5
1 3 0 . 5
1 3 0 . 8
1 3 1 . 1
1 1 6 . 0
1 3 0 . 0
1 4 7 . 7
1 3 2 . 7
7 5 . 2
7 5 . 5
7 5 . 9
7 6 . 2
7 6 . 5
7 6 . 8
8 8 . 6
8 9 . 1
8 9 . 5
8 9 . 9
1 1 0 . 1
1 1 0 . 5
1 1 0 . 9
1 1 1 . 4
1 1 1 . 8
. 1 1 2 . 2
1 2 0 . 1
1
1
1
9 6 . 9
1 9 2 0
1921
8 8 . 5
8 5 . 7
8 6 . 1
8 6 . 6
8 7 . 0
8 7 . 4
1 1 9 . 2
1 1 9 . 2
1 1 9 . 2
1 1 9 . 6
1 0 0 . 0
1 0 0 . 0
1 0 0 . 6
1 0 0 . 0
1 0 0 . 0
1 0 0 . 0
1 0 0 . 0
1 0 0 . 0
1 0 0 . 0
9 1 . 5
9 1 . 5
1 1 6 . 9
1 2 7 . 1
7 6 . 3
7 6 . 3
9 6 . 6
100.6
1 2 2 . 3
1 0 2 . 6
9 4 . 3
8 2 . 1
1 0 8 . 5
1 0 9 . 7
9 0 . 3
9 0 . 3
8 0 - 2
1 0 0 . 3
1 0 0 . 3
1 0 3 . 6
1 1 3 . 6
9 9 . 6
9 9 . 6
9 9 . 6
9 4 . 4
9 4 . 4
9 4 . 4
9 9 . 6
1 0 0 . 0
1
i
1
1 0 6 . 8
1 1 6 . 9
1 1 6 . 9
1 1 0 . 5
1 0 7 . 3
9 8 . 6
1 1 3 . 0
1 1 3
1 0 6 . 4 ,
1 0 6 . 4
j
1 1 3 . 6
1 1 7 . 0
»
Cacao
8 8 . 1
9 2 . 7
Caffè
Zucchero.
8 7 . 6
1 3 1 . 7
1921
Segala
8 7 . 2
1 0 6 . 4
• |
1 0 7 . 0
1 1 1 . 4
1 0 9 . 3
1 1 1 . 5
9 9 . 6
9 9 . 6
1 0 3 . 1
1 0 0 . 0
9 5 . 5
1 1 2 . 5
1 1 8 . 6
1 1 3 . 7
1 0 7 . 7
1 0 5 . 0
1 0 6 . 0
1 0 6 . 0
1 0 5 . 4
1 0 5 . 4
1 0 2 . 8
1 0 2 . 8
1 0 2 . 8
1 0 2 . 8
1 1 4 . 0
1 1 4 . 0
9 7 . 5
8 5 . 7
9 4 . 0
9 6 . 3
9 4 . 0
8 7 . 8
8 2 . 3
100.2
96.8
9 7 . 3
9 7 . 3
9 7 . 3
9 7 . 3
9 7 . 3
9 0 . 8
1 0 2 . 7
9 7 . 2
1 0 1 . 9
1 0 6 . 2
9 7 . 2
9 6 . 6
9 3 . 4
9 3 . 4
5 4 . 3
1 2 2 . 1
1 1 4 . 9
1 2 2 . 1
1 2 2 . 1
1 2 4 . 5
1 3 2 . 4
1 0 7 . 2
1 1 4 . 7
1 1 1 . 8
9 8 . 5
9 8 . 5
• 9 8 . 5
1 0 2 . 0
9 5 . 6
8 7 . 1
9 0 . 7
8 8 . 3
8 8 . 3
9 9 . 2
8 2 . 3
1 0 6 . 0
1 0 6 . 0
1 0 6 . 0
1 0 6 . 0
8 4 . 1
1 0 2 . 8
1 0 2 . 8
1 0 2 . 8
1 1 5 . 2
1 4 6 . 0
1 2 2 . 9
1 0 2 . 2
;
1 0 7 .
o'
1 0 3 . 0 ,
• 9 9 . 6
5 8 . 5
91.6
103.4
9 3 . 1 102.7
100.7
1 0 1 . 8 1 0 7 . 1 107.7
10fi*9
e
II. Derrate alimentari
Baccalà
1 9 2 0
8 3 . 3
n
1921
1 1 4 . 8
Tonno all'olio
n
1 9 2 0
1921
n
1 9 2 0
6 9 . 3
6 9 . 3
a
1921
1 3 5 . 9
1 3 5 . 9
Formaggio reggiano. . .
»
. . . .
Miele
Uova. •
• • • • .
Buoi
Vitelli
1 9 2 0
7 4 . 5
7 4 . 5
1921
1 4 5 . 8
1 4 5 . 8
1 9 2 0
7 9 . 1
7 6 . 8
1921
1 3 7 . 1
1 3 7 . 1
1 9 2 0
7 5 . 9
6 9 . 5
1921
1 0 7 . 9
9 2 . 3
1 9 2 0
8 6 . 5
8 8 . 3
1921
1 2 5 . 4
1 2 9 . 8
1920.
1921
Suini
Lardo
Indice di gruppo
n
1 9 2 0
7 2 . 9
1921
1 0 9 . 3
1
j
9 2 . 1
9 2 . 1
1 0 5 . 7 ,
1 0 5 . 7
1 9 2 0
8 1 . 2
1921
1 2 0 . 7
—
—
6 9 . 3
6 9 . 3
7 4 . 5
7 4 . 5
7 6 . 8
1 0 0 . 5
1 0 0 . 5
1 0 0 . 5
1 1 4 . 8
1 1 4 . 8
—
1 0 3 . 2
9 2 . 1
. 9 3 . 9
1 0 0 . 1
1 0 1 . 7
1 0 1 . 7
1 0 7 . 3
l|
8 8 . 3
1 0 1 . 9
1 0 0 . 6
1 0 8 . 7
1 0 8 . 7
1 1 5 . 5
163.1
1 3 5 . 9
9 5 . 2
1 0 8 . 0
1 0 8 . 0
1 0 8 . 0
1 0 8 . 0
1 1 4 . 6
1 1 4 . 6
1 4 5 . 8
8 6 . 6
8 6 . 6
1 0 7 . 3 *
1 0 7 . 3
1 0 7 . 3
1 0 7 . 3
1 0 4 . 0
1 3 0 . 3
1 3 0 . 3
1 6 7 . 3
j
7 1 . 3
6 6 . 1
1
6 8 . 6
7 7 . 8
8 5 . 5
1 0 7 . 9
1 0 0 . 6
1 2 7 . 1
1 8 2 . 8
|
7 2 . 9
1 0 9 . 3
1921
. . .
1 0 0 . 5
9 5 . 4
9 8 . 0
9 3 . 6
9 9 . 8
9 7 . 2
9 5 . 4
1 0 2 . 4
1 1 1 . 3
1 1 2 . 1
88.8
8 9 . 9
9 1 . 0
1 0 0 . 2
9 9 . 7
1 0 0 . 8
102.g
1 0 6 . 2
1 0 6 . "
7 2 . 9
7 2 . 9
1 1 5 . 4
1 1 5 . 4
1 1 5 . 4
1 1 4 . 2
1 2 6 . 3
1 0 3 . 2
1 0 9 . 3
9 4 . C
9 4 . C
9 7 . 1
9 7 . 1
9 7 .
9 7 .
1 3 0 . E
9 5 . 6
1 0 5 . "
82.7
83.e
!
1 2 0 . 1
1 2 7 . 8
1 2 0 . 3
1 9 2 0
. . .
1 0 0 . 5
1 0 0 . 5
!
88.8
9 7 . 5
1 2 0 . 3
1 0 0 . 5
1 0 4 . 8
1 0 4 . 8
Burro
n
1 0 0 . 5
8 3 . 3
1 1 4 . 8
|
79.5
! 119.5!
1
92.5) 101.1
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103.4 ^ 108.8
108.fi
1
124.1
1 0 9 . 3
1 ^
1 0 5 . 7
l
126.4
24 aprile 1921 — N. 2451
L'E C O N O M I S T A
223
ANN0 |
gennaio febbraio
1920
1921
59.4
108.6
79.1
100.1
96.7
105.2
106.0
102.6
92.5
104.3
105.5
117.9
115.3
114.5 •
1920
1921
74.4
104.4
94.4
101.6
104.4
101.6
101.6
94.4
91.5
101.6
104.4J
113.0
111.6
107.3
Solfato d'ammonio . . .
»
. . . »
1920
1921
69.7
91.2
78.9
88. lj
96.3
110.7
115.8
107.6
107.6
109.7
103.5
101.5
101.5
97.3
C a r b u r o di c a l c i o .
1920
1921
68.3
109.5
98.4
109.5J
92.1
98.4
98.4
98.4
104.8
107.9
107.9
106.3
109.5
109.5
1920
1921
78.9
138.7
78.9,
102„4
78.9
78.9
96.0
119.5
119.5
90.7
90.7
90.7
138.7
138.7
1920
1921
57.5
93.7
61.9
77.5
104.2
124.4
124.4
93.7
87.2
113.1
107.4
116.3
113.1
1920
1921
54.3
70.2
66.4
65.1
99.6
127.7
172.3
140.4
102.1
94.5
90.6
92.6
86.2
73.4
1920
i 921
51.0
68.8
56.1
69.6
101.9
135.9
166.5
146.1
95.1
96.8
90.9
89.2
85.8
84.9
. . .
1920 "
1921
64.2
98.1
76.8
89.2
. . .
1920
1921
94.6
56.9
108.6
52.2
127.8
148.6
104.7
94.5
102.1
99.0
102.0
86.4
70.2
61 . 5
C o t o n e indiano
1920
1921
112.4
71.6
127.1
.65.7
144.2
155.1
82.7
75.1
76.4
84.8
91.8
96.9
88.2
65.4
F i l a t i di c o t o n e
1920
1921
70.3
81.5
96.6
69.5
102.9
120.3
123.7
112.4
95.4
98.1
100.1
100.9
96.0
83.6
1920
1921
73.6
93.6
79.9
82.0
87.3
94.6
119.9
98.9
93.6
110.4
110.4
112.5
112.5
106.2
L a n a di A l e p p o
1920
1921
80.1
88.0
88.0
76.1
91.9
107.7
112.9
106.4
101.1
101.1
101.1
106.4
106.4
97.2
Canapa
1920
1921
64.6
92.3
83.6
79.5
101.6
110.3
110.3
98.7
97.5
97.5
110.3
110.3
110.3
105.1
1920
1921
121.1
69.2
119.7
52.2
126.4
146.3
105.1
75.8
75.8
90.5
90.5
90.5
89.1
69.2
Seta organzino
1920
1921
110.1
73.8
121.5
56.8
120.3
135.1
102.2
88.6
79.5
86.3
97.6
90.8
90.8
77.2
Bozzoli
1920
1921
130.8
70.0
128.7
54.6
138.0
159.6
82.4
66.9
73.4
86.5
92.7
86.5
82.4
72.1
1920
1921
95.3 106.0 115.6 130.8 104.9
77.4 65.4
90.8
88.8
94.9
99.6
97.9
94.0
81.9
1920
1921
69.8
77.e
99.£
95.8
1920
1921
118.4
105.C
94.9
115.5
101.7
80.6
96.9
93.1
101.9
94.7
89.0
99.8
97.1
91.0
marzo
maggio
aprile
giogno
loglio
agosto
eltembre oitobri | novemb. , itembre
III. Prodotti chinici
S o l f a t o di r a m e
. n
N i t r a t o di s o d a
ii
n
Acido solforico
. . .
....
»
.....
»
......
Soda caustica
Acido citrico
»
Acido tartarico
»
Indice di gruppo
n
...
||
1
96.9'
|
96.8 110.4 122.6 1 1 2 . 8 100.0 102.8 100.1 103.4 107.7 102.8
1
IV. Tessili
Cotone americano
n
L a n a d> S a r d e g n a
n
. . .
. . .
•
.
•
. . .
Seta greggia
»
»
Indice di gruppo
ii .
. . .
. . .
1
V. ferali e metalli
1
112.2
1
87.7
67.6
108.5
114.2
110.7
93.6 '
89.9
99.£
70.0
106.5
87.9
65.2
108.7
111.7
111.0
91.2
90.1
100.2
1920
1921
—
123.9
95.2
87.9
90.8
97.3
74.5
55.9
1920
1921
69.8
86.3
79.5
81.4
98.9
116.3
116.3
112.4
105.7
104.7
1920
1921
63.2
79.0
79.0
66.1
100.5
113.4
123.4
120.6
112.0
97.. e
1920
1921
63. C
89.2
92.8
82.3
105.C
122.5
126.0
105.0
103.3
96.3
1920
1921
88.7
78.C
110.9
78.9
116.4
120.9
110.9
94.2
92.8
88.7
92.6
98.4
97. C
87.3
Stagno
1920
1921
86.4
96.2
107.0
89.4
110.C
125.7
106.1
93.3
89.4
93.3
98.2
99.2
97.2
94.3
Rame
1920
1921
75.5
95.7
92.2
95.7
98.C
106.6
112.4
92.2
92.2
98.C
109.E
112.4
109.E
101.4
Piombo
1920
1921
82.8
82.8
110.9
76.1
115.9
129.1
104.3
81.1
84.4
89.4
99."
105. £
112.1
86.1
Carbone Cirdiff . . . .
n
. . . .
Carbone Newport
•w
. . .
. . .
Carbone americano . . .
n
Ferro
;
...
«
L a m i e r e di f e r r o . . . .
«
. . . .
Bande stagnate
Zinco
. . . .
lll.C
1.
|
107.1
106.6
! 104.e
1
98. C
121.
99.8 j
316
24 aprile 1921 -*• N. 2451
L'ECONOMISTA
ANNO J gennaio
febbraio
aprile
maggio
giugno
117.4
135.0
110.0
88.0
I
1920
1921
82.2
85.1
88.0
83.6
107.1
•
1920
1921
83.5
107.6
83.5
111.8
83.5
88.6
107.6
107.6
107.6
. .
1920
1921
75.1)
92.7
79.5
104.8
115.8
118.2
99.1
95.5
88.2
Antimonio
»
Zolfo
r>
Indice di gruppo
novembre dicembre
logli o | agosto settembre ottobre
marzo
107.6
107.6
107.6
103.7
106.5
101.4
92.7
107.6| 1 0 7 . 6
96.6
:
Vi. M a i s da collimane
91.0
98.3
1
|
98.3
98.3
86.6
•
. ••
. . .
1920
1921
76.6
117.5
76.6
122.6
90.6
90.6
90.6
90.6
107.2'
112.3
112.3
117.5
117.5
117.5
Calce idraulica
1920
1921
61.0
121.9
61.0
121.9
68.6
99.1
99.1
114.3
114.3
114.3
114.3
118.1
118.1
118.1
1920
1921
69.6
114.1
69.6
105.8
72.4
97.4
103.0
111.4
111.4
111.4
111.4
114.1
114.1
114.1
1920
1921
78.4
109.8
83.2
109.8
88.0
90.5
106.1
104.9
104.9
107.3
107.3
109.8
109.8
109.8
1920
1921
74.5
103.1
86.4
125.1
91.2
104.3
110.2
110.2
104.3
104.3
104.3
104.3
103.1
103.1
1920
1921
72.0
113.3
75.4
117.0
82.2
96.4
101.8
106.3
108.4
109.9
109.9
112.8
112.6
112.6
1920
1921
108.1
118.4
115.3
123.5
118.4
116.3
92.6
82.3
82.3
83.4
91.9
97.8
102.9
109.1
1920
1921
96.2
138.7
118.9
144.3
118.9
1Q7.6
96.2
96.2
73.6
79.2
93.4
99.1
99.1
121.7
Carbone vegetale
»
»
1920
1921
83.2
128.6
83.2
128.6
85.7
88.2
98.3
103.4
103.4
103.4
103.4
103-4
116.0
128.6
Legna da ardere
»
»
1920
1921
86.4
127.9
86.4
112.9
86.4
86.4
101.6
101 . 6
101 . 6
101.6
101.6
101.6
116.4
127.9'
Indice di gruppo
1920
1921
93.5
128.4
100.9
127.3
102.4
99.8
97.2
95.9
90.2
91.9
97.5
100.5
108.7
121.8
Mattoni
»
».
» •
Cemento . . .
»
V
'
Legname di abete
»
»
„
»
pitch pine
»
Indice di gruppo
»
.
»
&
VII. Prodotti vegetali vari
Fieno
»
Paglia
»
»
. . . . .
»
S
•
-
:
;
Vili. Materie ini), varie
1920
1921
76.2
107.5
76.2
107.5
83.0
106.2
108.9
108.9
106.2
106.2
106.2
107.5
107.5
107.5
1920
1921
70.3
106.0
84.1
106.0
84.8
106.0
106.0
106.0
106.0
106.0
106.0
106.0
106.0
106.0
Gas illuminante
»
1920
1921
55.2
104.1
104.1
104.1
104.1
104.1
104.1
104. 1
104.1
104. 1
104.1
104.1
104. 1
104.1
Energia eiettrica
»
»
1920
1921
86.3
102.7
86.3
102.7
102.7
102.7
102.7
102.7
102.7
102.7
102.7
102.7
.102.7
102.7
Pellame greggio
»
,»
1920
1921
80.1
76.5
93.3
77.0
117.2
113.6
114.8
105.2
102.8
90.9
93.3
98.0
97.8
93.3
107.3
107.3
107.3
107.3 •
,85.9
107.3
85.f
107.3
Spirito .
»
Tabacco
»
85.9
„
»
lavorato
»
1920
1921
103.0
107.3
96.6
107.3
98.8
Petrolio
»
. . . .
. . . .
1920
Ì 921
64.6
138.2
69.6
135.3
69.6
93.8
107.8
109.8 '
107.7
107.7
107.7
107.7
123.7
130.4
Carta da impacco
»
»
1920
1921
72.8
121.3
72.8
117.6
85.9
91.5
106.4
110.1
110.1
108.2
112.0
110.1
110.1
100.1
Sapone
»
1920
•1921
88.8
100.6
88.8
97.1
88.8
112.5
112.5
97. 1
97.1
100.e
100, e
104.8
108.1
99.5
Indice di gruppo
1920
1921
78.2
107.1
85.8
92.8
104.2
107.8
104.8
101,4
102.1
105.4
105.2!
106.8
106.7
indice g e n e r a l e .
( b a s e 1920)
1920
1921
81.25
102.89
89.13
98.23
1920
1921
6 3 9 . 2 3 7 0 1 . 2 2 7 5 8 . 5 0 8 3 6 . 3 0 8 3 1 . 8 2 796.02 761.33 787.70 8 2 5 . 9 2 829.7.7 8 4 4 . 4 1 8 2 5 . 8 4
809.48 772,81
1 .
. . . •
Indice g e n e r a l e riferito
alla b a s e 1901-05
*
105.7
90.41 106.30 105.73 101.18
9 7 . 7 7 1 0 0 . 1 3 1 0 4 . 9 8 1 0 5 . 4 7 1 0 7 . 3 !5 1 0 4 . 9 7
1
ESITISI lTSLIil CORPORATION. ITI.
ISTITUTO DI CREDITO FONDIARIO
delle V e n e z i e
Capitale autorizzato e completamente versato
Lst. 1.000.000
Sede Centrale Cassa di Risparmio di Verona
presso
la Filiale
della CASSA di RISPARMIO
in Corso Viti.
EmanuelSe
DI VERONA
L'ISTITUTO DI CREDITO FONDIARIO D E L L E
V E N E Z I E costituito in Consorzio fra le Casse di Risparmio di Verona, Padova, Venezia; Udine e Treviso
e l'Istituto Federale di Credito per il Risorgimento
delle Venezie, esercisce il Credito Fondiario nelle
Provincie del Veneto, in quella di Mantova e nella
Venezia Tridentina e Giulia e nelle regioni dannaggiate dalla guerra.
Esso concede :
1) Mutui ordinari di Credito Fondiario a noatia
delle leggi e regolamenti vigenti.
2) Mutui speciali di favore per. la costruzione o
acquisto di case popolari ed economiche.
3) Mutui speciali destinati ad opere di bonifica,
irrigazione di ricostruzione terreni.
4) Mutui di favore per la ricostruzione o riparasàoni fondi urbani e per mettere in istato di coltivazione e di reddito fondi rustici nelle regioni danneggiate dalla guerra.
I prestiti vengono effettuati con emissione di cartelle al 5 oer cento netto e sono rimborsabili in rate
semestrali comprendenti detto interesse al 5 per cento,
la quota di ammortamento capitale e gli accessori
nelle misure ridotte stabilite dalle leggi sui Credito
Fondiario.
Particolari ed importanti facilitazioni, nei riguardidelia somma da concedere a mutuo, nel concorso dello
Stato per pagamento interessi, nella misura della R.
M. e dei diritti erariali vengono accordate per i mutui
di favore di cui i nn. 2, 3 e 4 .
Il Presidente
LE
LA BR1TISH ITALIAN CORPORATION Ltd.
PRINCIPALI BANCHE INGLESI E ITALIANE
hanno costituito in Italia
L a COMPAGNIA
ITALO-BRITANNICA
eoo aeie a Milano, al capitale L. It. 10.000.000
- • .
—•
V
Le due Compagnie lavorano in intima intesa ed associazione a conseguimento del loro scopo comune ;
Lo sviluppo delle relazioni economiche fra
l'Impero Britannico e l'Italia
Esse sono pronte :
1. A prendere in considerazione proposte di affari e
di imprese interessanti le due nazioni e che richiedano assistenza finanziaria esorbitante dalle ordinarie
operazioni bancarie.
2. A favorire finanziariamente la ereazione di nuove correnti commerciali fra l'Impero Britannico e l'Italia (importazioni ed esportazioni).
3. A promuovere fra industriali delle due nazioni
intese di cooperazione e coordinazione di produzioni.
Dirigersi
sia alla
BRITISH ITALIAN CORPORATION Ltd.
33, Nicholas Lane, Lombard Street, London, E. C. 4.
oppure alla
COMPAGNIA ITALO-BRITANNICA
- MILANO —
: Dott. V. PINCHERLI.
AFFARI CONTENZIOSI
avanti
TRIBUNALI
»
CORTI
»
CASSAZIONI
D'APPELLO
»
TRIBUNALE
»
CONSIGLIO DI S T A T O
»
COMMISSIONI
SUPREMO
MILITARE
TRIBUTARIE
Ulicio Legale e Finanziario de "L'Economista
56, VIA GREGORIANA — ROMA 6
Finanziamento di opere pubbliche e di imprese private — Affari civili e mediazioni
Personale pratico, responsabile ed accreditato
P R A T I C H E STRAGIUDIZIAL1 AMMINISTRATIVE
presso
I MINISTERI
»
LA CORTE
»
LA CASSA
DEI
CONTI
DEPOSITI
»
GLI
»
L E COMMISSIONI
E PRESTITI
ISTITUTI DI PREVIDENZA
MINISTERIALI
MUTUA ASSICURATRICE
COTONI
C A P I T A L E DI GARANZIA L. 5,080,000 - I N T E R A M E N T E
BANCA - CAMBIO
VERSATO
Commissioni B a n c a - B o r s a
n s G I U S E P P E BISTOL.FI ss
S e d e in M I L A N O , V i a M o n f o r t e , 2
TORINO - Via Cerna'a, 34
(Telefono 4685)
A s s u m e a s s i c u r a z i o n i m a r i t t i m e , fluviali e t e r r e s t r i c o n t r o i r i s c h i
dei t r a s p o r t i e c o n t r o i danni d e l l ' i n c e n d i o , della r e s p o n s a b i l i t à
c i v i l e e di a c c i d e n t i p e r s o n a l i . O f f r e a i s o c i , oltre ai v a n t a g g i d e l l a
mutualità, la m a s s i m a l i b e r a l i t à n e l l e c o n d i z i o n i di p o l i z z a , c o r r e n t e z z a
n e l l a l i q u i d a z i o n e dei d a n n i e c o n d i z i o n i v a n t a g i o s i s s i m e in c o n f r o n t o
di q u a l s i a s i altro istituto di a s s i c u r a z i o n e .
Telefono 68-50
Indirizzo Telegrafico : B A X C O G E R B I
BANCA - CAMBIO - BORSA
%S
SALSOMAGGIORE
REGI
STABILIMENTI
Via Mercanti -
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Bagni d'acqua minerale naturale e di " acqua madre „ - Inalazioni a getto diretto
- Polverizzazioni umide e secche - Irrigazioni nasali e vaginali - Fanghi Bagni carbo-gazosi - Massaggi - Elettroterapia.
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esportazione di « Acqua minerale per bagni <•, <. Aequa m a d r e » per bagni, inalazioni e irrigas
zioni, Sali compressi in pacchi per bagni, fanghi.
... ,
BANCA DEL LAVORO E DELLA COOPERATONE
VASSALLO &NARIZZANO
Società Anonima — Capitale versato L . 3.000.000
STE
M
if SHp
i ewei
G E N O V A
Piazza Demarini, 2 = > .. ••• - •
Piazza Cartai, 1 (Piazza Banchi)
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Vico Cartai, S-R
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Assnima - Sedi in Milano, via fi. Bordoni, 9
Capitale statutario L. 108,698,138
Stabilimenti in P i e m o n t e
in Lombar&ia e nel Veneto
1. Istit. Scientifico-tecnico di Metallurgia, Siderurgia e Metallografia.
2. Impianto Idroelettrico del Lys.
3. Acciaierie, Forni elett., Forni Martin e laminatoi, Fond. dell'acciaio.
4. Fonderie della Ghisa, del Bronzo
e delle leghe metalliche.
5. Fucine,
6. Fabbrica di locomotive a vapore.
7. Fabbrica di locomotive elettriche.
8. Costr. di carrozze e vagoni ferr.
9. Fabb.di cannoni, affusti e proiettili.
10. Costruz. di motori a scoppio per
aviazione agricoltura e industria.
11. Fabbrica di siluri.
12. Costr. Aeroplani e campo di aviaz.
13. Costruzione di macchine utensili.
14. Costruzione di macchine agrarie.
15. Cantiere navale.
Banca e Cambio
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L
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Banco inòustriaie
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ÌNS8STRIA LEGNAMI
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del " Consorzio Italiano di Sicurtà „
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Via S . M a r i a Fulcorina, n. 9 M I L A N O ( S e d e p r o p r i a )
Filiale GRECO MILANESE, Viale Monza, 59 — Agenzia Seveso
_«o
DEPOSITI
San
Pietro
F R U T T I F E R I
L'Istituto riceve versamenti in
Conto torrente libero all'interesse del 2 \\2 per cento.
Disponibilità : L. 10,000 a vista ; per somme maggiori previo accordo colla
Direzione.
Libretti di risparmio al 3 0[0 con facoltà di prelevare L. 1000 al giorno.
Libretto di pieeole risparmio al 3 1(4 0[0 con facoltà di prelevare L. 250 al giorno.
Libretti di deposito vincolato a 6 mesi al 3 ll2 OlOIl vincolo decorre dalia data di ciascun versamento, v
Buòni fruttiferi
a scadenza fissa.
Interessi da stabilirsi a secondo della scadenza.
La Bama emette speciali Libretti di risparmio a j ivore degli inquilini al 3 3)4
percento eon vincolo delle somme depositate alla seadensa degli
affitti.
Riceve come versamenti in contanti Assegni bancari, Fedi di credito, Cartoline
vaglia, Cedole scadute e titoli estratti pagabili sulla piazza purché accompagnate da relativa distinta.
Servizi Cassette Forti
^BACAMENTO
OBATU1TO
PELLE
CEDOLE
SCADUTE
Monte dei Paschi di Siena
ISTITUTO ITALIANO
CREDITO
DI
FONDIARIO
'
CASSA DI RISPARMIO, CREDITO FONDIARIO E MONTE PIO
Capitale statutario L. 1 0 0 milioni - Emesso e versato L. 4 0 milioni
S E D E IN R O M A : V i a P i a c e n z a ,
Filiali in Abbadia S. S a l v a t o r e , A r e z z o , Asciano, Buonc o n v e n t o , C a s t e l d e p i a n o , Castelfiorentino, Castelnuovo B e r a r d e n g a , Cecina, Certaldo, Chianciano,
Chiusi, Colle d ' E l s a , Empoli, F i r e n z e , G r o s s e t o ,
L i v o r n o , L u c c a , M a s s a Marittima, M o n t e v a r c h i ,
Monticiano, Piombino, Pistoia, Pitigliano, P o g g i bonsi, P o n t e d e r a , Portoferraio, Porto S. Stefano,
Radicondoli, R o m a , S . Gemignano, S . Quirico
d'Orcia, Sinalunga e T o r r i t a .
6 (Palazzo proprio)
L'Istituto Italiano di Credito Fondiario fa mutui a.
5 per cento, ammortizzabili da 10 a 5 0 ararti. I mutui possono esser fatti, a scelta dal mutuatario, in
contanti o in cartelle.
Il mutuo dev'essere garantito da prima ipoteca
sopra immobili di cui il richiedente possa comprovare la piena proprietà e disponibilità, e c h e abbiano
un valore almeno doppio alla somma richiesta e diano un reddito certo e durevole per tutto il tempo del
mutuo. Il mutuatario ha il diritto di liberarsi in
parte o totalmente del suo debito per anticipazione,
Anno 3 5 0
d'esercizio
OPERAZIONI
Depositi : Libretti di risparmio ordinario a piccolo
risparmio, e speciali al 3 , 3 , 2 5 e 3 , 5 0 per cento libretti di deposito vincolati al 3 , 2 5 - 3 , 5 0 3 , 7 5
e a ! 4 per cento - Buoni fruttiferi a scadenza fìssa. dal 3 , 2 5 al 4 per cento - Conti correnti a vista
al 2 , 5 per cento.
(
pagando a l l ' E r a r i o ed all'Istituto i compensi a norma
di legge e contratto.
Ì
e Sezioni annesse:
P e r la presentazione delle domande e per ulteriori
s c h i a r i m e n t i ' s u l l a richiesta e concessione di mutui,
rivolgersi alla Direzione G e n e r a l e dell'Istituto in Roma,, come pure presso tutte le Sedi e succursali della
Banca d'Italia, le quali hanno esclusivamente la rappresentanza dell'Istituto stesso.
Presso la sede dell'Istituto e le sue rappresentanze
Impieghi : Mutui ipotecari e fondiari a privati e* a
Enti morali - Conti correnti guarentiti da ipotec h e da titoli e da cambiali - Acquisto di titoli e
riporti - Sconti cambiari - Prestiti su pegno.
sopra dette si trovano in vendita le cartelle fondiarie
e si effettua il rimborso di quelle sorteggiate e il pagamento delle cedole.
D i v e r s e : Effetti all'incasso - Assegni su eie infruttifero - Depositi per custodia e amministrati - Assicurazioni operaie, popolari di maternità.
B A N C A I T A L I A N A D I SCONTO
S O C I E T À ANONIMA - C A P I T A L E S O C I A L E L . 315.000.000 I N T E R A M E N T E V E R S A T O - R I S E R V A L . 73,000,000
SEDE
SOCIALE
E DIREZIONE
C E N T R A L E : ROMA
- } »;
Lucina ^
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Filiali : Abbiategrasso - Acqui - Adria - Albenga - Alcamo - Alessandria - Alghero - Altamura - Ancona - Aosta - Aquila - Asti - Avellino - Avezzano - Avofa - Bari - Bassano - Bedonia - Belluno - Benevento - Bergamo - Biella - Bologna - Bolzano - Bozzolo - Brescia Busto Arsizio - Cagliari - Caltagirone - Caltanissetta - Campobasso - Canta - Carate Brianza - Carpi - Carrara - Caserta - Castellammare di
Stabia - Catania - Catanzaro - Cento - Cerignola - Chiavari - Chieri - Coggiola - Comò - Conegliano - Cosenza - Cotrone - Crema - Cremona
- Cuggiono - Cuneo - Domodossola - Empoli - Erba Ineino - Ferrara - Firenze - Fiume - Foggia - Foligno - Formia - Gallarate - Genova
- Gioia Tauro - Gorizia - Iesi - Leece - Legnano - Lendinara - Lentini - Licatti - Livorno - Lucca - Mantova - Marsala - Massa (Carrara) Massa Superiore - Meda - Meiegnano - Messina - Mestre - Milano - Milazzo - Modica - Monza - Mortara - Napoli - Nocera Inferiore - Nola
- Novi Ligure - Nuoro - Oderzo - Ortona a Mare - Orvieto - Padova - Palermo - Pantelleria - Parma - Paterno - Perugia - Piacenza Piazza Armerina - Pietrasanta - Pieve dì Cadore - Pinerolo - Pirano D'Istria - Pisa - Pistoia - Pola - Pontedera - Pordenone - Porto Empedocle
- vortogruaro - Potenza - Prato (Toscana) - Reggio Calabria - Rho - Rimini - Riposto - Riva sul Garda - Roma - Rossano Calabro - Rovereto Rovigo - Salerno - Sampierdarena - Sanremo - Saronno - Sassari - Savona - Schio -Seregno - Sesto Fiorentino - Siderno Marina - Siracusa - Spezia
-Sulmona - Termini Imerese - Terni - Terranova Pausania - Terranova di Sicilia - Torino - Torre Annunziata- Torre del Greco - Tortona - Tradate
' rapani - Trento - Treviso - Trieste - Udine - Vallemosso - Varese - Venezia - Vercelli - Verona - Vicenza - Vigevano - Vittoria
Filiali all'estero:
BARCELLONA - COSTANTINOPOLI - MARSIGLIA - PARIGI - RIO D E J A N E I R O - SANTOS - SAN PAOLO - TUNISI
OPERAZIONI
DELLA
S c o n t o e d i n c a s s o di cambiali, assegni, note di pegno
(warrants), titoli estratti, cedole, ecc.
S o v v e n z i o n i su titoli, merci e warrants.
R i p o r t i su titoli.
A p e r t u r e S i cre&ito libere e documentate per l'Italia
e per l'Estero.
Conti c o r r e n t i di Corrispondenza in lire italiane ed in
valute estere.
Depositi L i b e r i in conto corrente e D e p o s i t i su Libretti di Risparmio e di piccolo Risparmio. _
Depositi Vincolati e B u o n i F r u t t i f e r i a scadenza der -u t e r m i n a t a (di un mese ed oltre).
Libretti C i r c o l a r i di R i s p a r m i o . S u tali libretti si
possono effettuale versamenti e riscossioni presso
tutte le Filiali della Banca.
S e r v i z i o G r a t u i t o di C a s s a ai Correntisti (pagamento
di imposte, riscossiotli, ecc.)
BANCA
A s s e g n i B a n c a r i sulle principali piazze d'Italia. Tali
assegni vengono rilasciati immediatamente, senza
alcuna spesa per bolli, provvigioni, ecc., e . pagati
alla presentazione dalle Filiali e dai corrispondenti
della Banca.
V e r s a m e n t i T e l e g r a f i c i su tutte le piazze del Regno
e dell'Estero.
L e t t e r e di c r e d i t o sull'interno e sull'Estero.
A s s e g n i (chèques), ed a c c r e d i t a m e n t i s u l l ' E s t e r o .
C o m p r a - V e n d i t a di divise estere (consegna immediata
ed a termine), di biglietti di Banca esteri e di valute metalliche.
C o m p r a - V e n d i t a di titoli e valori.
A s s u n z i o n e di ordini di Borse sull'Italia e sull'Estero.
C u s t o d i a ed A m m i n i s t r a z i o n e di titoli. I titoli possono essere vincolati a favore di terzi.
• CASSA NAZIONALE PER LE ASSICURAZIONI SOCIALI
(già Cassa Nazionale di Previdenza per gli Operai)
S e d e Centrale in ROMA
La Cassa assicura in regime di obbligatorietà, per effetto del decreto-legge luogotenenziale 21 aprile 1919, N. 660,
una pensione ai lavoratori dipendenti, nella loro vecchiaia o a qualunque età nel caso d'assoluta inabilità a proficuo lavoro.
Liquida anche un assegno temporaneo mensile alle vedove e agli orfani degli assicurati obbligatori.
La pensione di vecchiaia viene liquidata al compimento del 65° anno d'età dell'assicurato, purché siano stati fatti
almeno 240 versamenti quindicinali.
L a pensione d'invalidità viene liquidata a qualunque età all'operaio invalido, per il quale siano stati versati almeno |
120 contributi quindicinali.
Tanto la pensione di vecchiaia, quanto quella d'invalidità vengono aumentate da una maggiorazione di 100 lire concessa dallo Stato con speciali assegnazioni di Bilancio. Tutti i lavoratori dipendenti che attendano all'agricoltura, all'industria, al commercio, alle professioni liberali, e che abbiano raggiunto l'età di 15 anni e non superata quella di 65 anni,
sono assicurati obbligatoriamente
alla Cassa.
L'inscrizione dev'essere fatta dal datore di lavoro, il quale è tenuto a pagare il contributo che varia da una lira a
sei lire quindicinali, secondo la classe di salario (sei classi di salario).
I contributi sono per metà a carico del datore di lavoro e per l'altra metà a carico dell'assicurato.
Oltre che all'assicurazione obbligatoria la Cassa provvede ali 'assicurazione facoltativa,
della quale possono valersi gli
inscritti obbligatori che vogliano costituirsi una pensione complementare, ed anche altre categorie di lavoratori.
Anche nell'assicurazione facoltativa Io Stato interviene integrando le pensioni con una maggiorazione.
Per disposizioni di legge, alla Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali sono annesse le seguenti gestioni :
"
A) La Cassa Nazionale di Maternità la quale provvede ad assegnare in caso di puerperio un sussidio, di L. 60
alle operaie soggette alla legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli, tra i quindici e i cinquanta anni d'età.
L'inscrizione alla Cassa di Maternità è obbligatoria per legge (legge 17 luglio 1910, n. 520, modificata con il decreto
legge 17 febbraio 1917, n. 322 e i decreti luogotenenziali 10 gennaio 1918, n. 61 e 27 marzo 1919, n. 601).
B| La Cassa degli Invalidi della Marina Mercantile che ha riunito in un unico Ente le antiche Casse locali.
Essa è chiamata a concedere pensioni e sussidi per tutta la gente marinara mercantile italiana (legge 22 giugno
n. 767 modificata dal decreto legge n. 1996 del 26 ottobre 1919).
Chiedere
chiarimenti
ed opuscoli
alla Sede Centrale
in R o m a — (Via Marco Minghetti 17).
CASSA N A Z I O N A L E
DASSICVRAZIONE
PER GUNFoRTvNl SVLIAVORO
Fondata con legge 8-7-1883. Autorizzata ad
operare col privilegio della esclusività in T r i poiitania — Cirenaica — Trentino ed Alto
Adige e nei territori della Venezia Giuliaed esercente l'assicurazione obbligatoria contro
gli infortuni in agricoltura, in base al Decreto
Luogotenenziale 2 3 agosto 1917, n . 1450, in
sessantuna Provincie del Regno.
» SfDE CENTRAI IN ROMA
COMPARTIMENTI s
ALESSANDRIA - ANCONA - AQUILA - BARI - BENEVENTO - BERGAMO - BOLOGNA - CAGLIARI - C A L T A N I S E T T A - C A S E R T A - CATANIA - CHIETI - COSENZA - CREMONA - FIRENZE - FORLÌ - GENOVA - L E C C E
MILANO - NAPOLI - NOVARA - PADOVA - PALERMO - PERUGIA - PISA - POTENZA - REGGIO EMILIA
REGGIO CALABRIA - ROMA • SASSARI - SIENA - TORINO - TRENTO - T R I E S T E - TRIPOLI - UDINE
VICENZA - VENEZIA - FIUME - SAN MARINO - BENGASI
3 3 Sedi Secondarie — 121 Agenzie — 2 6 Ambulatori medici — Sub Agenzie in tutti i comuni d i importanza agricola od industriale.
Direzione
INFORTUNI SUL LAVORO
Generale:
ROMA 33 - Piazza Cavour, 3
A s s i c u r a z i o n i o b b l i g a t o r i e e f a c o l t a t i v e c o l l e t t i v e e individuali
»
»
»
dei c o n t a d i n i
»
Responsabilità civile
Riassicurazioni Sindacati — C a s s e Private — Consorziali e Mutue
ASSICURAZIONE MALATTIE PROFESSIONALI
La Cassa Nazionale è Istituto pubblico ed organo ufficiale delle assicurazioni per gli infortuni sul lavoro.
La Cassa Nazionale • Infortuni non ha scopo di lucro.
La corrispondenza anche raccomandata, e i vaglia difetti alla C. N. I . , dagli assicurati, godono franchigia postale.
La Cassa Nazionale
Infortuni
pubblica la
Rassegna della Previdenza Soeisile
INFORTUNISTICA L ASSICURAZIONI SOCIALI — MEDICINA E LEGISLAZIONE, D E L LAVORO
Studi scientifici,
E ' indispensabile agli industriali per la conoscenza delle Leggi — Regolamenti
— Disposizioni
Ministeriali
riguardantiteAssicurazioni infortuni - invalidità e vecchiaia - disoccupazione e malattie.
Abbonamento annuo L. 30 - Un numero separato L. 3
medici
e giuridici
Direzione ed Amministrazione : Piazza Cavour, 3 — Roma
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