Rilevazione statistica
• POPOLAZIONE: insieme di
tutte le informazioni relative al
fenomeno oggetto di studio
• Rilevazione
 Popolazione
(rilevazione
esaustiva)
 Campione
(rilevazione
parziale)

 


  




Il campione è un sottoinsieme della
popolazione
Il collettivo o popolazione è
costituito da unità
elementari dette unità
statistiche
E’ opportuno distinguere
tra Unità di rilevazione
e Unità di analisi.
Esempio: analisi della
qualità della vita nelle
province italiane (Unità
di analisi) attraverso i
livelli di benessere
delle famiglie (unità di
rilevazione)
Per ogni unità si
osservano uno o più
caratteri
Ogni carattere assume,
in corrispondenza di
ciascuna unità, una
determinata modalità
Il carattere può essere:
• quantitativo
• qualitativo o categorico
Il carattere
quantitativo, a sua
volta, si distingue in:
• quantitativo discreto
• quantitativo continuo
ESEMPIO:
LA CARTELLA SOCIALE
A partire dal 2007 gli assistenti
sociali della ASLRM B stanno con
l'aiuto di esperti costruendo la
propria cartella sociale per

Far emergere elementi utili alla
valutazione sociale e condividerli

Costruire profili sociali degli
utenti ASL
......
In base alla letteratura
internazionale sono state
individuato 8 dimensioni utili
all'intervento sociale:
• Abitazione
• Condizione giuridica
• Formazione/istruzione
• Lavoro
• Dipendenza/autonomia
• Salute
• Situazione
economico/reddituale
• Relazioni personali, familiari,
sociali, virtuali
GRADO DI ISTRUZIONE
ANALFABETA
ALFABETA SENZA TITOLO
ASILO NIDO
SCUOLA DELL'INFANZIA
SCUOLA ELEMENTARE
SCUOLA MEDIA INFERIORE
SCUOLA MEDIA SUPERIORE
CORSO UNIVERSITARIO
TITOLI DI STUDIO STRANIERI
RICONOSCIUTI
NON RICONOSCIUTI
CONGRUENZA CON ATTIVITA' LAVORATIVA
SODDISFAZIONE NELL'ATTIVITA' LAVORATIVA
PERCORSO DEGLI STUDI (LIBERA SCELTA/INDOTTA,
CONTINUITA'/DISCONTINUITA', SUCCESSI/INSUCCESSI, ECC.)
OCCUPATO
RETRIBUITO
NON RETRIBUITO
CASALINGA
VOLONTARIO
STUDENTE
INOCCUPATO
RENDITA
1A OCCUPAZIONE
PENSIONATO
ALTRO
DISOCCUPATO
CERCA LAVORO
CASSA INTEGRAZIONE
MOBILITA
ISCRITTO LISTE IMPIEGO
TIPOLOGIA LAVORO
QUALE LAVORO SVOLGE
LAVORO DIPENDENTE
PUBBLICO
PRIVATO
LAVORO AUTONOMO
IMPRENDITORE
ARTIGIANO
LIBERO PROFESSIONISTA
Il questionario
E’ lo strumento principale per la
rilevazione dei dati. E’ un modello
progettato per cogliere gli aspetti
salienti del fenomeno.
Principali contenuti delle domande:
• notizie su fatti oggettivi (numero
di figli, professione del
capofamiglia,…)
• qualità e grado di conoscenza
dell’intervistato su particolari
argomenti
• opinioni su alcuni argomenti
• atteggiamenti tenuti
dall’intervistato in particolari
situazioni
• comportamento tenuto
dall’intervistato in determinate
situazioni
E’ importante tenere conto della
collocazione delle domande nel
questionario dal momento che questa
può influire sulla correttezza delle
risposte
Raggruppare le domande in gruppi
omogenei rispetto al tema affrontato
•Evitare che una domanda condizioni le
domande successive
•Ordinare le domande in ordine di
complessità delle risposte
•Evitare elaborazioni complicate
•Evitare questionari troppo lunghi
E’ possibile introdurre nel questionario
domande filtro per passare da un
gruppo di domande ad un altro
Tipologia delle domande
1) Domande a risposta semplice o
multipla
2) Domande gerarchizzate
(l’intervistato deve ordinare
secondo il grado di importanza
un determinato numero di
modalità)
3) Domande aperte, chiuse,
chiuse/aperte
Sequenza delle domande
a) Successione a imbuto: si
formulano inizialmente domande
molto generiche e poi sempre
più specifiche
b) Successione a imbuto capovolto
Le scale di misura
Data una variabile di interesse, è
necessario definire un processo di
misurazione, ossia un insieme di regole
ben definite assunte come standard,
che consenta di rappresentare e
quantificare la caratteristica misurata
ed in modo che le relazioni empiriche di
interesse siano riflesse in relazioni
algebriche tra i numeri assegnati
In un processo di misurazione è
possibile utilizzare:
1. Scale nominali
2. Scale ordinali
3. Scale di intervalli
4. Scale di rapporti
La scala nominale
Consente di stabilire tra gli elementi
dell’insieme osservato una relazione di
equivalenza, del tipo uguale/diverso (Es.
luogo di nascita, colore di capelli,
preferenza politica). La classificazione
deve essere esaustiva e tutte le
modalità che la caratteristica può
assumere devono essere mutuamente
esclusive
La scala ordinale
Esiste un ordinamento naturale tra gli
elementi osservati (titolo di studio,
grado di preferenza). E’ possibile
definire tra gli elementi relazioni di
uguaglianza/disuguaglianza e relazioni
d’ordine. Ad ogni valore della scala
può essere associato un numero detto
rango (posto occupato dalla modalità
nell’ordinamento)
Le scale di intervalli
Consentono di calcolare delle distanze tra
gli elementi dell’insieme considerato (anni
del calendario, temperatura). Hanno uno
zero convenzionale poiché l’origine e
l’unità di misura della scala dipendono da
scelte arbitrarie e sono
convenzionalmente fissate.
Le scale di rapporti
Sono utilizzate per la misurazione di
fenomeni fisici (peso, statura). Hanno
uno zero assoluto che corrisponde
all’assenza della caratteristica da
misurare.
N.B. La scelta della scala dipende dagli
obiettivi conoscitivi che si vogliono
perseguire e dagli strumenti statistici
che si vogliono utilizzare.
Scomposizione del concetto in
componenti misurabili
E’ necessaria quando il concetto che si
vuole analizzare non è direttamente
misurabile o la sua misurazione è
onerosa. In questi casi si ricorre agli
indicatori.
E’ possibile avere più indicatori per
uno stesso fenomeno. In generale non
esiste un criterio oggettivo e assoluto
per stabilire quale sia migliore.
Quando un concetto non è misurabile si
misurano variabili osservabili che hanno
una forte relazione semantica con il
concetto o sono parte di esso. Queste
variabili, opportunamente trasformate,
svolgono il ruolo di indicatori
Nello studio dei fenomeni sociali si
distingue tra concetti unidimensionali e
multidimensionali. La dimensionalità non
è una caratteristica intrinseca del
concetto ma dipende dall’obiettivo che
si persegue, dalla definizione e dagli
aspetti che si prendono in
considerazione. Esempi:
Concetto unidimensionale
reddito
Concetto multidimensionale
della vita
qualità
La prima fase nella costruzione di un
indicatore consiste nella sua
definizione. Questa operazione è
effettuata dagli studiosi della disciplina
piuttosto che dagli statistici.
Dimensione 1
Dimensione 2
concetto
…
Dimensione k
La scomposizione del concetto in
componenti o dimensioni consente di
ridurre il grado di astrazione e di avere
componenti che sono effettivamente
osservabili e misurabili.
Esempio: Per costruire un indicatore
sulla qualità della didattica si possono
considerare come dimensioni la
chiarezza espositiva del docente,
l’adeguatezza del materiale didattico,
…
Errore di rilevazione
Corrisponde al divario che separa i
dati osservati con la realtà che si
vuole studiare.
Si distingue tra errore sistematico ed
errore accidentale.
L’errore sistematico è costante perché
si presenta in tutte le rilevazioni: il
valore osservato sovra o sottostima
il valore reale.
L’errore accidentale varia da
rilevazione a rilevazione
Errore nella fase di indicazione:
Scelta errata degli indicatori atti a
rappresentare un determinato
carattere
Errore nella fase di operativizzazione:
1) Errore nella selezione delle unità
statistiche
(errore di copertura, errore di
campionamento, errore di non risposta)
2) Errore di osservazione (dovuti
all’intervistatore, all’intervistato,
domande formulate male, tipo di
somministrazione)
3) Errore nel trattamento dei dati
(codifica, elaborazione)
Matrice dei dati
Si costruisce dopo aver raccolto le
osservazioni attraverso i questionari.
Consiste in un insieme rettangolare di
numeri in cui ogni riga rappresenta una
unità statistica (profilo dell’unità)
mentre le colonne corrispondono alle
variabili rilevate.
Prima di procedere allo spoglio dei
questionari è opportuno codificare le
risposte previste per ciascuna
domanda.
Soggiorni di vacanza
anno 2009
distretto
fiumicino
giovagnoli
bottazzi
n. operatori
2
3
3
2
2
2
5
2
3
2
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
4
5
pascarella
2
3
XVI
XIII
tagaste
mazzacurati
imbrecciato
totale
3
3
79
n. pazienti
6
7
7
3
3
7
13
4
6
4
6
6
6
6
6
6
6
10
6
6
9
9
18
2
5
8
4
7
8
10
9
213
n. notti
3
7
7
6
2
4
7
7
7
7
7
7
7
7
7
7
7
2
7
6
2
3
7
3
3
7
7
7
7
3
tipo soggiorno
tradizionale
tradizionale
tradizionale
tradizionale
estero
estero
estero
tradizionale
tradizionale
tradizionale
tradizionale
estero
tradizionale
tradizionale
tradizionale
tradizionale
tradizionale
tradizionale
tradizionale
tradizionale
tradizionale
estero
tradizionale
autonomo
estero
tradizionale
autonomo
autogestito
autogestito
tradizionale
tradizionale
dove
montecatini
hurgada
montecatini
paestum
ginevra
parigi
Palma maiorca
parma
castiglione del lago
forio d'ischia
forio d'ischia
sharm
senigallia
senigallia
senigallia
senigallia
cirella diamante
montalto
palinuro
villa rosa
terminillo
praga
s.andrea ionio
torino
amsterdam
forio d'ischia
rieti
senigaglia
senigaglia
todi
s.giovanni rotondo
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