(3) EFFETTI NEGATIVI effetto di escludere altri fornitori o acquirenti dal mercato per mezzo della creazione di barriere all‘accesso riduzione della concorrenza fra marche all‘interno del punto vendita riduzione della concorrenza fra marche per mezzo della agevolazione della collusione fra fornitori riduzione della concorrenza all‘interno della marca fra distributori della stessa marca creazione di ostacoli alla integrazione dei mercati EFFETTI POSITIVI B I L A N C I A M E N T O permettere la realizzazione di livelli di investimenti e di vendite ottimali aprire od accedere a nuovi mercati soluzione al problema della rinuncia all‘ investimento a causa del rischio che la controparte si comporti in modo opportunistico soluzione del problema della rinuncia all‘investimento in caso di trasferimento consistente di know-how soluzione del problema del parassitismo di certificazione ALTRE... B restrizioni verticali messe in atto da impresa I che detiene potere di mercato presumibilmente L dannose A N più grave la restrizione C interbrand che intrabrand I A più ampi gli investimenti realizzati, più giustificabile la restrizione M E le restrizioni verticali collegate alla N penetrazione di nuovi mercati non T limitano in via di massima la concorrenza O SE P DETIENE UNA QUOTA DI MERCATO NON SUPERIORE AL 30% SI PRESUME PREVALENTE IL MIGLIORAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE esenzione per categoria 30% D se accordo di acquisto esclusivo SI PRESUME CHE AI CONSUMATORI VENGA RISERVATA UNA CONGRUA PARTE DELL‘UTILE CHE NE DERIVA l‘impresa che non detiene potere di mercato può aumentare gli utili solo ottimizzando i processi di fabbricazione e distribuzione # se l‘impresa detiene potere di mercato si deve verificare se essa, tramite le intese verticali, non intenda accrescere gli utili a spese dei concorrenti diretti, aumentando i loro costi, nonché a detrimento dei suoi clienti e in ultima analisi dei consumatori, appropriandosi di una parte del loro margine PER MEZZO DELLE INTESE VERTICALI se esiste potere di mercato ACCRESCERE GLI UTILI a detrimento dei suoi clienti e in ultima analisi dei consumatori, appropriandosimargine di una parte del loro non si stimola la concorrenza interbrand F1 A1 A2 appropriazione di parte della rendita del consumatore, ad es. per finanziare una rete distributiva costosa costa di più CONSUMATORI F2 A3 limitazione della concorrenza intrabrand (4) le restrizioni gravi previste dal regolamento di esenzione per categoria •prezzo imposto •ripartizione dei mercati (però varie eccezioni altre.. ESENZIONE PER CATEGORIA NON SI APPLICA RIPARTIZIONE DEI MERCATI VENDITORE RESTRIZIONE GRAVE P COMPRATORE P TERRITORIO PRINCIPIO IL COMPRATORE deve essere libero di scegliere autonomamente il territorio in cui o i clienti a cui intende vendere ECCEZIONI NON È RESTRIZIONE GRAVE limitazione della vendita diretta V territori dati in concessione esclusiva ad altri acquirenti A C vendite passive devono rimanere possibili Art. 82 T.I.CE È incompatibile con il mercato comune e vietato, nella misura in cui possa essere pregiudizievole al commercio tra Stati membri, lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato comune o su una parte sostanziale di questo. Tali pratiche abusive possono consistere in particolare: a) nell'imporre direttamente od indirettamente prezzi d'acquisto, di vendita od altre condizioni di transazione non eque; b) nel limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico, a danno dei consumatori; c) nell'applicare nei rapporti commerciali con gli altri contraenti condizioni dissimil per prestazioni equivalenti, determinando così per questi ultimi uno svantaggio per la concorrenza; d) nel subordinare la conclusione di contratti all'accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari, che, per loro natura o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun nesso con l'oggetto dei contratti stessi. ABUSO DELLA POSIZIONE DOMINANTE „qualsiasi comportamento atto a ridurre la concorrenza o ad ostacolarne lo sviluppo nei mercati in cui, proprio per il fatto che vi opera un‘impresa in posizione dominante, il grado di concorrenza è già ridotto“ particolare RESPONSABILITA’ dell’impresa in posizione dom. APPROCCIO „TRADIZIONALE“ accertamento della posizione dominante accertamento dell‘abuso della posizione dominante POSIZIONE DOMINANTE posizione indipendente non soggetta ad effettive costrizioni concorrenziali POTERE DI MERCATO SOSTANZIALE (CONSIDEREVOLE) INDICATORI DI POTERE DI MERCATO QUOTA DI MERCATO in termini assoluti e/o relativi temporanea o posseduta per lungo tempo BARRIERE ALL‘INGRESSO o ALLA ESPANSIONE LEGALI CAPACITÀ ESPANSIVE LIMITATE ECONOMIE DI SCALA O SCOPO ACCESSO PRIVILEGIATO A MATERIE PRIME RETE DISTRIBUTIVA CAPILLARE, DIFFICILMENTE REPLICABILE „SWITCHING COSTS“ ALTRO… EFFETTI ANTICONCORRENZIALI abuso da SFRUTTAMENTO abuso da IMPEDIMENTO TIPOLOGIA (parziale) prezzo eccessivo abuso di un diritto di proprietà intellettuale prezzo predatorio prezzo e altre condizioni discriminatorie pratiche di fidelizzazione abuso da SFRUTTAMENTO CONDIZIONI DISCRIMINATORIE PREZZI ECCESSIVI aumento dei profitti PREZZI ECCESSIVI ? paragonati a quale situazione ? in quanto i profitti sono (troppo) elevati ? CONDIZIONI DISCRIMINATORIE non quando la differenza nel prezzo applicato ai diversi acquirenti sia giustificata effetti sul benessere economico? aumento della quantità venduta? effetto sulla rendita dei consumatori? abuso da IMPEDIMENTO OSTACOLI alla concorrenza sul mercato aumento dei profitti (in modo indiretto) aumentati i margini di „indipendenza“ dell‘impresa in posizione dominante PREZZO PREDATORIO x P= 13 x x pp= 10 mezzi finanziari consistenti CONDIZIONI possibilità di recuperare la perdita subita in tempi ragionevoli presenza di barriere all‘ingresso DISCRIMINAZIONE DI PREZZO P1 P2 X sconti secondo la quantità D