Corso di Finanza aziendale Il rating e l’impatto sulle imprese Cambiamenti nella relazione banca-impresa Il nuovo Accordo non cambia solo le regole per la quantificazione del capitale regolamentare delle banche; Cambia la logica di fondo delle relazioni banca-impresa. PERCHE’ B2 E’ SCRITTO PER LE BANCHE MA RIGUARDA LE IMPRESE ? RISCHIO CAPITALE COSTI CAP.LE OP.VI E MARGINE Dal rischio al capitale di vigilanza Dal rischio al pricing TASSO SUL FINANZIAMENTO Cambiamenti nella relazione banca-impresa Quali saranno gli effetti sulle imprese? Non si prevedono effetti penalizzati in termini di tassi e di ammontare del credito; Ci si aspetta un approccio meritocratico: alcune imprese saranno premiate, altre penalizzate. Il problema Si temono conseguenze negative sulle PMI: B2 aumenterà le difficoltà delle piccole imprese ad accedere al credito? Le PMI saranno ulteriormente razionate dalle banche e pagheranno tassi di interesse più elevati? In sostanza: ci sono ragioni per sostenere che il SISTEMA DEL CREDITO E DELLA FINANZA PENALIZZA LE IMPRESE MINORI ? In effetti ci sono ragioni vecchie e ragioni nuove per sostenere questa tesi… … IL SISTEMA FINANZIARIO PENALIZZA LE PMI ….. ragioni vecchie Le banche guardano più alle garanzie che alle concrete prospettive delle imprese minori; Le banche preferiscono parcellizzare il credito in un quadro di pluri-affidamenti (logica assicurativa); Le piccole dimensioni determinano - di per sé - tassi di interessi più elevati; Si verifica una sorta di “appiattimento verso il basso” senza distinguere troppo tra imprese piccole e sane ed imprese piccole con squilibri finanziari. … IL SISTEMA FINANZIARIO PENALIZZA LE PMI ….. ragioni nuove I processi di aggregazione bancaria tendono ad allontanare i centri decisionali dal territorio; I rapporti con le banche tendono a divenire più impersonali e sono ricondotti a logiche di automazione; Basilea 2 porta nuove incognite; I Confidi sono spiazzati dal nuovo accordo; L’euro forte aggiunge perdita di competitività in un contesto concorrenziale avverso (mercati globali, nuovi competitors) . I modelli di valutazione automatici Il ricorso a modelli automatici non è però scontato; Si tratta di scelte della banca; E’ esplicitamente dichiarato che l’uso di tali modelli, senza il contributo di una valutazione soggettiva può essere causa di errori; In sostanza, Basilea II nega la possibilità di assegnare il rating usando esclusivamente modelli automatici e impone la revisione dei giudizi emergenti anche attraverso l’esperienza dei valutatori. L’attribuzione del rating Ciò che è comune alle diverse impostazione è il risultato finale: la stima della probabilità di insolvenza; Insolvenza che deve essere intesa come l’ultimo stadio del processo di deterioramento dell’EQUILIBRIO FINANZIARIO d’impresa; L’attribuzione del rating L’insolvenza consegue alla rottura di una o più conpatibilità nella catena di relazioni che legano le variabili di fondo esplicative del grado di successo/insuccesso di un’impresa: POSSIBILITA’ DI PREVENIRE IL DEFAULT ambiente, strategia, struttura aziendale, vantaggi competitivi, risultati reddituali, finanza. NITIDEZZA DEL SEGNALE Dal rating ai tassi attivi In che modo Basilea II contribuisce ad affinare il processo di pricing ? Se la banca non dispone di rating il pricing dipende da: Sulla base delle perdite subite storicamente nei vari segmenti di clientela si determinano gli accantonamenti da effettuare; Tale componente negativa di reddito viene “ribaltata” su tutti pro-quota e indistintamente. Dal rating ai tassi attivi Se la banca dispone di rating il pricing dipende da: Il costo del rischio viene imputato a chi lo genera; la considerazione della perdita inattesa consente di stimare più accuratamente il capitale di rischio necessario. Dal rating ai tassi attivi Alcune ricerche hanno messo in evidenza situazioni di mispricing per le b. italiane: Prestiti sottoprezzati rispetto al rischio; Quest’area di business sarebbe quindi sostenuta dalle altre; Tassi indifferenziati tra prenditori Alcuni segmenti di clientela sarebbero penalizzati. Dal rating ai tassi attivi Un approccio semplificato al pricing è basato sulla seguente formula: Tdep x (1 – Pinatt%) + Tcap x Pinatt% + Patt% + CO% ip = -------------------------------------------------------------------------(1 – Patt%) dove: Tdeb = il costo dei fondi raccolti con l’indebitamento Patt% = la percentuale di perdite attese per ogni euro di prestito, pari al prodotto di PD per LGD, Tcap = il costo del capitale proprio, pari al tasso-obiettivo di remunerazione degli azionisti Pinatt% = la percentuale di perdite inattese per ogni euro di prestito, corrispondente alla dotazione di capitale azionario necessaria per fronteggiare le perdite non imputate a conto economico CO% = i costi operativi da imputare pro quota all’operazione di prestito secondo le indicazioni della contabilità analitica Dal rischio al prezzo del credito R A Z I O N A L I T A S E L E T T I V I T A’ Nuova visione del rischio di credito Oggi le due fasi non sono distinte nettamente Evoluzione attesa nel rapporto banca – impresa DA Numero elevato relazioni bancarie (pluriaffidamento) A Minor numero di relazioni “qualificate” Valutazione empirica/ poco trasparente imprese clienti Sistema obiettivo di valutazione (rating) Pricing soggettivo e poco correlato al rischio Pricing più oggettivamente legato al rischio effettivo Richiesta di garanzie sostitutive della valutazione dell’impresa Corretta valorizzazione delle garanzie Arricchimento del contenuto dell’informativa di bilancio e di report gestionali Redazione del bilancio a fini meramente civilistici e fiscali Cosa possono fare le imprese ? IN SINTESI L’interesse delle banche ad operare con clienti in EQUILIBRIO FINANZIARIO sarà più accentuato. BASILEA 2 PREMIERA’ LE IMPRESE CHE MEGLIO SAPRANNO ESTRARRE COMPETITIVITA’ DALL’AREA FINANZA DEDICANDO ADEGUATE PROFESSIONALITA’