CORSO DI LAUREA “ECONOMIA & MANAGEMENT” A.A. 2011/12 MARKETING MANAGEMENT DELLE IMPRESE DI SERVIZI Prof. GUIDO CRISTINI 1 LO SVILUPPO DEL MIX DI COMUNICAZIONE DEL SERVIZIO • INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI PREMESSA: SELEZIONE DEI MERCATI OBIETTIVO E STRATEGIA DI POSIZIONAMENTO LA COMUNICAZIONE: DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI, I TARGET DI PUBBLICO E I PRINCIPI GUIDA 2 COMUNICAZIONE:UNA PREMESSA 3 LA SELEZIONE DEI MERCATI OBIETTIVO I. II. L’IMPRESA DI SERVIZI DEVE ANALIZZARE I BISOGNI DEI CONSUMATORI E SUDDIVIDERE QUESTI ULTIMI IN SEGMENTI DI MERCATO OMOGENEI ( TARGET) DEFINITI I TARGET, SI PROCEDE A ELABORARE UNA STRATEGIA DI POSIZIONAMENTO CHE CONSENTE ALL’IMPRESA DI DIFFERENZIARSI RISPETTO AI CONCORRENTI IL POSIZIONAMENTO IMPLICA UNA GESTIONE STRATEGICA DELLE LEVE DEL MARKETING MIX . ATTRAVERSO TALI LEVE L’IMPRESA CERCA DI CONTROBILANCIARE GLI EFFETTI DEI FATTORI ESTERNI PRESENTI NEI MERCATI ( ES. I PROGRESSI TECNOLOGICI, I MUTAMENTI DELLA DOMANDA, LE AZIONI DEI CONCORRENTI, LE NORME LEGISLATIVE, ETC.) 4 APPROCCI DI DIFFERENZIAZIONE PER UN POSIZIONAMENTO EFFICACE DIFFERENZIANZIONE DEL PRODOTTO DIFFERENZIAZIONE DEL SERVIZIO CARATTERISTICHE EROGAZIONE (VELOCITA’, PRECISIONE, ETC) PRESTAZIONE CONFORMITA’ DUREVOLEZZA AFFIDABILITA’ RIPARABILITA’ DESIGN INSTALLAZIONE FORMAZIONE AI CLIENTI CONSULENZA RIPARAZIONE PERSONALIZZAZIONE 5 APPROCCI DI DIFFERENZIAZIONE PER UN POSIZIONAMENTO EFFICACE DIFFERENZIANZIONE DEL PERSONALE DIFFERENZIAZIONE DELL’IMMAGINE COMPETENZE SIMBOLI CORTESIA ATMOSFERA CREDIBILITA’ EVENTI AFFIDABILITA’ MODELLO CULTURALE CAPACITA’ DI RISPOSTA COMUNICAZIONE PERSONALE STILE COMUNICATIVO COMUNICAZIONE ATTRAVERSO MEDIA ATTENZIONE ED EMPATIA 6 LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE GLI OBIETTIVI DEL MIX DI COMUNICAZIONE DELL’OFFERTA DI SERVIZIO SONO CORRELATI AL CICLO DI VITA: IN FASE DI INTRODUZIONE L’OBIETTIVO E’ INFORMATIVO (RENDERE NOTO IL MARCHIO,INCORAGGIARE A PROVARE IL SERVIZIO, ETC.) IN FASE DI SVILUPPO L’OBIETTIVO E’ INFORMATIVO E PERSUASIVO (VALORIZZARE L’IMMAGINE DELL’IMPRESA, CREARE UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALL’OFFERTA, ETC.) IN FASE DI MATURITA’ E DECLINO E’ PERSUASIVO ED ESORTATIVO (INCORAGGIARE ACQUISTI RIPETUTI, DIMOSTRARE GRATITUDINE ALLA CLIENTELA, STABILIRE UN CONTATTO COSTANTE, ETC.) 7 MODELLO DI CICLO DI VITA DEL SERVIZIO 8 LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE GLI OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE IN BASE AI TARGET DI PUBBLICO 1. IL TARGET DEI NON UTENTI LA VARIABILE DA CONSIDERARE PER L’UTILIZZO DEI DIVERSI MEDIA RISULTA IL GRADO DI INDIRIZZO DEL MESSAGGIO AD UN’AUDIENCE SPECIFICA CONTESTO AMPIO: PUBBLICITA’ TELEVISIVA (SELETTIVITA’ IN BASE AL CANALE E ALLE DIVERSE ORE DEL GIORNO) CONTESTO PIU’ LIMITATO : GIORNALI O RIVISTE OPPURE PUBBLICHE RELAZIONI CONTESTO SPECIFICO: MARKETING DIRETTO E RELAZIONI MIRATE IMPLICAZIONI: COSTI DA SOSTENERE, EFFICACIA DELL’AZIONE, TEMPI DEDICATI, ETC 9 LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE 2. IL TARGET DEGLI UTENTI OLTRE AI MEDIA GIA’ INDICATI, L’IMPRESA PUO’ COMUNICARE ATTRAVERSO IL PERSONALE. TRE SONO LE TIPOLOGIE DI PERSONALE IN RELAZIONE ALLE FUNZIONI PRESIDIATE: 1. CLUSTER DI PRIMO TIPO. DIPENDENTI CHE DEVONO INTERAGIRE CON I CLIENTI IN MANIERA VELOCE ED EFFICACE IN SITUAZIONI “UNICHE “ DOVE E’ PRESENTE UN NUMERO ELEVATO DI CONSUMATORI (ES. FAST FOOD, OSPEDALE, CASSE DÌ UN IPERMERCATO, ETC.) 2. CLUSTER DI SECONDO TIPO DIPENDENTI CHE INTERAGISCONO CON CLIENTI NUMEROSI E SPESSO ABITUALI PER UN PERIODO PROLUNGATO (ES. RISTORANTE DI LUSSO NEI CONFRONTI DI CLIENTELA ABITUALE, SERVIZI DI SARTORIA, CIRCOLO SPORTIVO ,ETC.) 10 LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE 3. CLUSTER DI TERZO TIPO. DIPENDENTI CHE DEVONO ESSERE DOTATI DI CAPACITA’ COMUNICATIVE PIU’ COMPLESSE , DATA LA MAGGIORE DURATA E ARTICOLAZIONE DELLE RELAZIONI CON I CLIENTI. SI DEVE POSSEDERE LA CAPACITA’ DI ASCOLTO, QUELLA DI ELABORARE INFORMAZIONI ARTICOLATE E COMPLESSE, QUELLA DI INDIVIDUARE SOLUZIONI ADEGUATE NELLA RELAZIONE , INFORMANDO IN MODO ESAUSTIVO E COMPRENSIBILE LA DOMANDA FINALE (ES. I SERVIZI PROFESSIONALI QUALI COMMERCIALISTA, STUDIO DENTISTICO, AVVOCATO, ETC.) 11 IL MIX DI COMUNICAZIONE ED IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE LE TRE FASI DEL COMPORTAMENTO DI ACQUISTO DEL CONSUMATORE: 1. LA FASE DI SCELTA CHE PRECEDE L’ACQUISTO LA COMUNICAZIONE DEVE RISULTARE CENTRATA SUL BINOMIO INFORMAZIONE /RASSICURAZIONE IN RELAZIONE AL LIVELLO DI INCERTEZZA DEL CONSUMATORE PER LE CONSEGUENZE : FINANZIARIE POSSONO ESSERE RIDOTTE DA COMUNICAZIONI CHE EVIDENZINO IL “REALE “ESBORSO PER IL CONSUMATORE O LA COPERTURA DAL RISCHIO “SODDISFATTI O RIMBORSATI”; SOCIALI RISULTANO LIMITATE SE NELLA COMUNICAZIONE SI SOTTOLINEI IL CASO CHE ALTRI CONSUMATORI UTILIZZANO CON SODDISFAZIONE IL SERVIZIO; PRESTAZIONALI LA COMUNICAZIONE DEVE ESSERE CHIARA NEL CASO LA PRESTAZIONE DEL SERVIZIO NON ABBIA SUCCESSO AL 100% 12 IL MIX DI COMUNICAZIONE ED IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE 2. LA FASE DI CONSUMO LE COMUNICAZIONI HANNO IL COMPITO DI RASSICURARE IL CLIENTE CIRCA IL SUCCESSO DELLA PRESTAZIONE , FORNENDOGLI UNA CHIARA CONOSCENZA DEL “COPIONE DA SEGUIRE”. ANCORA PIU’ RILEVANTE LA COMUNICAZIONE NEL CASO SI INTENDA MODIFICARE IL COPIONE DEL SERVIZIO. SI PENSI, ALLE MODALITA’ DI ATTESE ALLO SPORTELLO, AI MECCANISMI DI RIMBORSO DI UN TICKET, ALLE MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DI UN ESAME, ETC.. 3. LA FASE DI VALUTAZIONE DEL POST- CONSUMO LA COMUNICAZIONE EX POST DEVE SERVIRE A QUALIFICARE LA CORRETEZZA DELLA SCELTA EFFETTUATA 13 PROBLEMI PARTICOLARI DEL MIX DI COMUNICAZIONE DEL SERVIZIO TRA I PROBLEMI PIU’ FREQUENTI IN COMUNICAZIONE: LA COMUNICAZIONE E’ RIVOLTA AL SEGMENTO SBAGLIATO SE NEL PROCESSO DI EROGAZIONE SONO PRESENTI CONSUMATORI “NON IN TARGET”, PUO’ ATTIVARSI UN PROCESSO DI RELAZIONE DIFFICILE CHE RIDUCE LO STANDARD DI SERVIZIO PREVISTO LA GESTIONE DELLE ASPETTATIVE LA COMUNICAZIONE GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA CREAZIONE DELLE ASPETTATIVE DEL CLIENTE (ES. LA QUALITA’ “TECNICA” DEL SERVIZIO E’ UNA DIMENSIONE NON SEMPRE RICONOSCIUTA DAL CLIENTE). OCCORRE TENERE CONTO DELLE AZIONI DEI CONCORRENTI E DELLE ESPERIENZE PREGRESSE DEL CLIENTE DATO CHE OBIETTIVO DELL’IMPRESA E’ QUELLO DI ALLINEARE ASPETTATIVE DELLA DOMANDA E QUALITA’ DEI SERVIZI OFFERTI. 14 PROBLEMI PARTICOLARI DEL MIX DI COMUNICAZIONE DEL SERVIZIO o o FARE PUBBLICITA’ AI DIPENDENTI L’IMPRESA DEVE CONSIDERARE IL VISSUTO DEI DIPENDENTI PER EVITARE SITUAZIONI DIFFICILI DURANTE IL PROCESSO DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO. E’ IMPORTANTE CHE IL PERSONALE: ABBIA INTESO A FONDO LA NATURA DEL SERVIZIO; NON ILLUDA IL CLIENTE CIRCA LA REALE NATURA DEL SERVIZIO. 15 PROBLEMI PARTICOLARI DEL MIX DI COMUNICAZIONE DEL SERVIZIO “CONFLITTO “TRA LE ATTIVITA’ DI VENDITA E IL RISULTATO ECONOMICO IL PROBLEMA RISULTA DI NATURA ECONOMICA IN QUANTO GLI OPERATORI SONO, DI NORMA ,RETRIBUITI PER L’ATTIVITA’ DI SERVIZIO SVOLTA NON PER IL TEMPO DEDICATO ALLA COMUNICAZIONE; L’ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE NON GENERA (SALVO ECCEZIONI) UTILI NEL BREVE TERMINE; NEL CALCOLARE I TEMPI DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO OCCORRE CONSIDERARE ANCHE L’ATTIVITA’ DÌ COMUNICAZIONE. 16 PRINCIPI GUIDA PER ELABORARE LA COMUNICAZIONE DEL SERVIZIO REGOLE DA SEGUIRE IN COMUNICAZIONE: SVILUPPARE UNA RETE DI COMUNICAZIONI PASSAPAROLA NON PROMETTERE L’IMPOSSIBILE CONCRETIZZARE L’INTANGIBILE RAPPRESENTARE IL RAPPORTO DI COLLABORAZIONE TRA CLIENTE E FORNITORE RIDURRE L’ANSIA DEL CLIENTE DERIVANTE DALLA VARIABILITA’ DEL SERVIZIO INDIVIDUARE LE DIMENSIONI PIU’ IMPORTANTI DELLA QUALITA’ E CONCENTRARSI SU DI ESSE DIFFERENZIARE IL SERVIZIO TRAMITE IL PROCESSO DI EROGAZIONE RENDERE IL SERVIZIO PIU’ COMPRENSIBILE 17