Una politica finanziaria per il recupero di margini di redditività Vantaggi generati dall’incremento della redditività La redditività misura il grado di soddisfazione economica dei portatori di interesse nella società La redditività rappresenta la manifestazione esterna del successo dell’impresa La redditività rappresenta la base per la solvibilità dell’impresa … Vantaggi generati dall’incremento della redditività: il CCNO Gli interventi sul CCNO non rivestono un ruolo critico sull’equilibrio finanziario nel caso di imprese caratterizzate da discreta redditività Gli interventi sul CCNO possono aggravare pesantemente il grado di equilibrio finanziario delle imprese con bassi margini economici (possono rappresentare un’opzione a disposizione per risolvere situazioni di equilibrio precario) Vantaggi generati dall’incremento della redditività: il CCNO Analizziamo il caso di imprese caratterizzate da: ◦ medesimo fatturato (Vendite = 100) ◦ medesimo grado di equilibrio finanziario (RO/OF = 2) ◦ medesima durata del ciclo del circolante (50 gg) ◦ differente redditività sulle vendite (ROS) Vantaggi generati dall’incremento della redditività: il CCNO Ipotizziamo che queste imprese ritengano opportuno aumentare le dilazioni di pagamento concesse ai propri clienti I tempi di incasso, pari a 90 gg, subiscono una variazione in aumento di 10 gg Incremento circolante =100/360 * 10 = 2,78 Incremento oneri finanziari (tasso di interesse = 7,5%) = 2,78 * 0,075 = 0,21 Vantaggi generati dall’incremento della redditività: il CCNO Ipotesi 1 Ipotesi 2 Ipotesi 3 Ipotesi 4 100 100 100 100 5 10 15 20 ROS 5% 10% 15% 20% OF 1 2,5 5 7,5 10 2 2 2 2 OF 2 2,71 5,21 7,71 10,21 RO / OF 2 1,85 1,92 1,95 1,96 Differenza EBIT/OF 0,15 0,08 0,05 0,04 Differenza % 7,7% 4,0% 2,7% 2,0% Vendite RO RO / OF 1 Vantaggi generati dall’incremento della redditività: GLO Più i margini sono elevati e minore è la rischiosità operativa potenziale del business A parità di incidenza percentuale dei costi fissi sul totale dei costi, l’impresa con margini elevati avrà un minor grado di leva operativa Vantaggi generati dall’incremento della redditività: GLO Qual è il livello massimo di GLO di un’impresa? Il livello massimo corrisponde a una situazione di assenza di costi variabili Se tutti i costi operativi sono di tipo fisso, il margine di contribuzione corrisponde al fatturato Vantaggi generati dall’incremento della redditività: GLO GLO = MdC / RO In assenza di costi variabili: GLO = V/RO GLO max = 1/ROS Se ROS = 10% GLO max = 10 Se ROS = 20% GLO max = 5 Vantaggi generati dall’incremento della redditività: GLO Confrontiamo due imprese caratterizzate da: ◦ medesimo fatturato (Vendite = 1.000) ◦ stesso rapporto tra costi fissi e costi variabili (3 ipotesi) ◦ differente redditività (ROS Primo caso: costi operativi = 900 Secondo caso: costi operativi = 800) Vantaggi generati dall’incremento della redditività: GLO Caso 1a Vendite Caso 1b Caso 1c 1.000 1.000 1.000 0 450 900 1.000 550 100 CF 900 450 0 RO 100 100 100 ROS 10% 10% 10% GLO 10 5,5 1 CV MdC Vantaggi generati dall’incremento della redditività: GLO Caso 2a Vendite Caso 2b Caso 2c 1.000 1.000 1.000 0 400 800 1.000 600 200 CF 800 400 0 RO 200 200 200 ROS 20% 20% 20% GLO 5 3 1 CV MdC Opzioni per il recupero della redditività Percorso di sviluppo: si tratta di ricercare la maggiore redditività sviluppando o iniziando attività che presentano margini significativi Percorso di efficienza: si tratta di contenere sprechi e inefficienze al fine di raggiungere i medesimi risultati in presenza di minori investimenti, costi e risorse impiegate Le possibili criticità di un piano di recupero della redditività Il percorso di sviluppo comporta la necessità di realizzare investimenti, quindi determina tipicamente un incremento del fabbisogno finanziario Il rilancio in termini di redditività deve passare anche attraverso un’adeguata politica finanziaria che permetta di perseguire piani ambiziosi di sviluppo in un contesto di equilibrio finanziario Come formulare una valutazione sulla bontà del piano di recupero Possiamo formulare giudizi sulla bontà di un piano di sviluppo affidandoci sulla seguente regola: È bene crescere, mediante l’incremento del livello di indebitamento, fino a quando ROA > i? ROE = (ROA + (ROA – i) * MT/CN) * RN / UC Come formulare una valutazione sulla bontà del piano di recupero Il ROA è un indicatore spesso utilizzato, ma dalla dubbia utilità nel caso in esame Il confronto con il tasso di interesse dovrebbe essere realizzato facendo ricorso all’indicatore ROI ROI = RO / capitale investito in impresa dai soci (PN) e dai terzi finanziatori (PFN) Come formulare una valutazione sulla bontà del piano di recupero ROI = redditività complessiva lorda generata dalle risorse finanziarie impiegate ROI = misura del costo medio massimo delle risorse finanziarie sopportabile dall’impresa ROE = (ROI + (ROI – i) * MT/CN) * RN / UC Come formulare una valutazione sulla bontà del piano di recupero Situazione iniziale CI = 300 RO OF 6% D = 200 CN = 100 30 -12 UC 18 T (50%) -9 RN 9 ROE 9% ROI 10% OF/D = i 6% MT/CN 2 RN/UC 0,5 ROI – i 4% (ROI – i) * MT/CN 8% Come formulare una valutazione sulla bontà del piano di recupero Situazione iniziale CI = 400 RO OF 6% UC T (50%) RN D = 300 CN = 100 40 -18 22 -11 11 ROE 11% ROI 10% OF/D = i 6% MT/CN 3 RN/UC 0,5 ROI – i 4% (ROI – i) * MT/CN 12% Come formulare una valutazione sulla bontà del piano di recupero Situazione iniziale CI = 400 RO OF 7% UC T (50%) RN D = 300 CN = 100 40 -21 19 -9,5 9,5 ROE 9,5% ROI 10% OF/D = i 7% MT/CN 3 RN/UC 0,5 ROI – i 3% (ROI – i) * MT/CN 9% Come formulare una valutazione sulla bontà del piano di recupero Situazione iniziale CI = 500 RO OF 8,5% D = 400 CN = 100 50 -34 UC 16 T (50%) -8 RN 8 ROE 8% ROI 10% OF/D = i 8,5% MT/CN 4 RN/UC 0,5 ROI – i 1,5% (ROI – i) * MT/CN 6% Come formulare una valutazione sulla bontà del piano di recupero Formulare giudizi sulla capacità di sviluppo con indebitamento attraverso il confronto tra ROI e i presenta alcune criticità Il ROE non rappresenta un adeguato parametro per valutare la bontà di un piano di recupero Il ROE risente di scelte finanziarie che innalzano la redditività dei soci senza che l’impresa abbia conseguito una maggiore redditività Come formulare una valutazione sulla bontà del piano di recupero Più utile risulta il ROI, che si presenta come parametro di riferimento particolarmente interessante per un primo approccio alla valutazione di un piano di sviluppo Il ROI può essere utilizzato in chiave previsionale per determinare il livello minimo di redditività e il livello ottimale di redditività di un piano di sviluppo ROI minimo RO – OF – T = RN = 0 RO – PFN*i – (RO * (1+CL) * IRAP + (RO – PFN*i) * IRES) = 0 CL = incidenza percentuale del costo del lavoro sul reddito operativo Aliquota IRAP = 3,9% Aliquota IRES = 27,5% ROI minimo RO – PFN*i – (3,9% * RO * (1+CL)) – (27,5% * RO) + (27,5% * PFN * i) = 0 (0,686 – 0,039 * CL) * RO – 0,725 * PFN *i=0 (0,686 – 0,039 * CL) * RO = 0,725 * PFN *i ROI minimo RO / CI min = ROI min = (0,725 / (0,686 – 0,039 * CL)) * PFN/CI * i Maggiore è il tasso richiesto dai finanziatori e maggiore è l’indebitamento esistente, maggiore deve essere il rendimento offerto dal piano di sviluppo ROI obiettivo RO – OF – T = RN obiettivo RO – PFN * i – (RO * (1+CL) * IRAP + (RO – (PFN * i )) * IRES) = CN * K RO – PFN * i – (3,9% * RO * (1+CL)) – (27,5% * RO) + (27,5% * PFN * i) = CN * K ROI obiettivo (0,686 – 0,039 * CL) * RO – 0,725 * PFN * i = CN * K (0,686 – 0,039 * CL) * RO = 0,725 * PFN * i + CN * K RO/CI obiettivo = (0,725 / (0,686 – 0,039 * CL) * PFN/CI * i + (1/ (0,686 – 0,039 * CL)) * CN/CI * K ROI obiettivo Il ROI obiettivo dipende da: ◦ incidenza del costo del lavoro (variazioni di tale componente, tuttavia, non risultano particolarmente rilevanti ai fini dell’analisi) ◦ grado di leverage dell’azienda ◦ richieste di remunerazione di terzi ◦ rendimento richiesto dai soci ROI obiettivo (CL = 20%) LEVERAGE = CI / CN Remunerazione soci e banche (%) 10,0 2,0 1,1 Minimo (K = 0 ; i = 7%) 6,7% 3,7% 0,7% Uguale ( K = i = 7%) 7,8% 8,9% 10,0% Maggiore (K = 10% ; i = 7%) 8,2% 11,1% 14,0% ROI obiettivo Salvo il caso in cui gli azionisti non vogliono essere remunerati, minore è il leverage (maggiore è il grado di capitalizzazione) e maggiore risulta essere la remunerazione da produrre Perché ciò accade anche quando K = i ? ROI obiettivo Qualora soci e finanziatori richiedano la medesima remunerazione, il ROI deve essere comunque più elevato del tasso richiesto per tener conto dell’effetto imposte L’effetto imposte è tanto più elevato quanto più la società è capitalizzata Una guida per l’interpretazione dei risultati ROI = RO / CI = ROS * Turnover ROI = RO/V * V/CI ROI = MdC/V * RO/MdC * V/CI Una guida per l’interpretazione dei risultati MdC/V rappresenta, come il ROS, una misura del margine applicato alle vendite A differenza del ROS, tiene conto dei soli costi variabili L’indicatore non subisce, in presenza di aumenti delle vendite, decrementi dovuti alla semplice ripartizione dei costi fissi su un maggior fatturato Una guida per l’interpretazione dei risultati ROI = MdC/V * RO/MdC * V/CI ROI = MdC/V * 1/GLO * V/CI Maggiori informazioni dal turnover possono essere ricavate scomponendo l’indicatore nei rapporti V/CCNO e CCNO/CI Una guida per l’interpretazione dei risultati ROI = ((MdC / V) * (CCNO / CI)) / (GLO * (CCNO/V)) Il ROI risulta funzione diretta di: ◦ Marginalità sulle vendite (MdC/V) ◦ Efficienza nell’impiego di capitale (CCNO/CI): dato un certo capitale circolante netto fisiologico all’attività, contenimenti del capitale complessivamente investito generano benefici in termini di redditività Una guida per l’interpretazione dei risultati Il ROI risulta funzione inversa di: ◦ Rischio operativo: maggiore è il GLO di un’impresa e minore risulta essere la redditività della stessa ◦ Rapporto CCNO/V: maggiore risulta essere il CCNO in rapporto alle vendite e minore risulta essere la redditività. Consente di verificare se a fronte di un aumento delle vendite il CCNO risulta essersi incrementato in misura più o meno proporzionale. Assume significato in ottica dinamica. Politiche commerciali che non generano aumenti proporzionali delle vendite comportano rinunce in termini di redditività Una guida per l’interpretazione dei risultati Le scelte di impresa possono essere determinate da particolari vantaggi fiscali Il ROI di un’impresa può essere condizionato in misura importante dalle variabili fiscali Esempio: distorsione generata dalla scelta tra dividendo e compenso amministratori per i soci-amministratori delle PMI Dal reddito al valore EVA (euro) = UN – CN * K EVA (%) = ROE – K VAN = flussi di cassa operativi differenziali generabili da un progetto, attualizzati ad un tasso che corrisponde al WACC (weighted average cost of capital) Dal reddito al valore Occorre sviluppare due business plan per l’impresa: quello “base” e quello “di sviluppo”, orientato all’implementazione del piano impostato per il recupero di redditività In tal modo si ha la possibilità di ricavare i flussi di cassa operativi dei due piani e di ottenere i flussi differenziali Dal reddito al valore L’attualizzazione dei flussi di cassa differenziali, mediante l’applicazione di un opportuno tasso di sconto rappresentativo del costo delle risorse finanziarie d’azienda, permette di verificare se il piano remunera o meno i finanziatori d’impresa ed eventualmente crea valore Il metodo porta a implementare i piani di sviluppano che creano valore e a rinunciare a quelli che lo riducono