Educazione finanziaria a scuola
Edizione 2011/12
Marilisa Guida
Area Vigilanza Bancaria e Finanziaria
Nucleo per l’Educazione Finanziaria
Campobasso, 26 Gennaio 2012
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Il contesto
Il tema dell’educazione finanziaria:
•rientra da tempo a livello internazionale
tra le priorità di Istituzioni politiche e
Autorità di vigilanza
•il G20 ha proposto principi e linee guida
•è all’attenzione del Parlamento italiano
•la Banca d’Italia è attiva in materia
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EF: una necessità crescente
Sono cresciuti:
• la tipologia, la gamma e la complessità di
prodotti e servizi finanziari
• l’indebitamento delle famiglie
• la responsabilità dei singoli sul proprio benessere
futuro
Per contro:
• le conoscenze sono scarse
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Economia comportamentale
In situazione di incertezza, gli individui non
si comportano come agenti razionali; se e
quando decidono:
• hanno difficoltà a elaborare la rilevante
quantità di informazioni ricevute
• ricordano le informazioni in modo
selettivo
• hanno preferenze instabili
• sono limitati da fattori cognitivi
emotivi
ed
• sono preda di pressioni sociali e del
contesto in cui avvengono le scelte
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L’Educazione Finanziaria
L’obiettivo è fornire
•Informazioni e conoscenze
•Abilità per l’applicazione di
informazioni e conoscenze alle
situazioni concrete
•Confidenza e familiarità
Modificare i comportamenti
compiere scelte finanziarie appropriate
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Consapevolezza e familiarità
È molto importante rendere le persone consapevoli
della necessità di avere una cultura finanziaria e
dell’influenza che fattori emotivi e cognitivi possono
avere sui loro comportamenti.
La familiarità con concetti e prodotti finanziari è
presupposto
fondamentale
per
scegliere
con
cognizione di causa.
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Una risposta: la EF a scuola
La scuola come canale ottimale
perché:
• consente di raggiungere tutta la
popolazione, indipendentemente
dal ceto sociale o da altri fattori,
assicurando parità competitiva e sociale
• è il luogo specificamente dedicato allo
studio e all’acquisizione di conoscenze
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Il progetto Banca d’Italia - MIUR
L’obiettivo va oltre la messa a disposizione dei
ragazzi di nozioni finanziarie di base
Il fine ultimo è rendere l’educazione finanziaria
parte integrante delle materie già insegnate
Importanza della valutazione
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La misurazione dell’efficacia
Ai ragazzi sono somministrati dei
questionari prima e dopo il ciclo di lezioni
per misurare l’efficacia del programma
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Perché un questionario
Lo strumento del questionario è stato ritenuto
appropriato al sistema scolastico italiano perché:
•gli studenti sono abituati a verifiche periodiche
delle loro conoscenze tramite la compilazione di
test
•è una via pratica poiché consente di raccogliere
informazioni, in uno stesso momento, da un
numero ampio di soggetti
•la consapevolezza di dover rispondere a delle
domande stimola l’interesse e la partecipazione
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La risposta della scuola
Elementari
Medie
Superiori
Totale
Classi
2008/09
2009/10
2010/11
13
171
228
9
172
219
10
115
327
32
458
774
210
2.151
6.240
631
8.901
15.200
Studenti
2008/09
2009/10
2010/11
239
3.224
4.316
182
3.526
4.644
11
L’edizione 2010/11: risultati
Pre-test
Post-test
Gain scores
Elementari
1° partecipazione
2° partecipazione
51,9
48,0
58,2
71,2
69,5
73,9
19,3
21,6
15,7
Medie
1° partecipazione
2° partecipazione
55,4
53,3
60,4
65,3
65,6
64,6
10,0
12,3
4,3
Superiori
1° partecipazione
2° partecipazione
52,3
50,4
59,7
64,2
64,4
63,6
11,9
14,0
3,9
I risultati dei test mostrano che l’educazione finanziaria:
• si mantiene nel tempo
• è utile a tutte le età
• deve essere iniziata prima possibile
12
L’edizione 2011/12: gli obiettivi
• Arricchimento
esistente
del
materiale
didattico
• Ampliamento della platea dei beneficiari
• Miglioramento
risultati
della
misurazione
dei
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Il materiale didattico
• Modulo base
• Da fare sempre come primo modulo
nelle classi “nuove”
 Moneta e sistemi di pagamento
• Moduli integrativi
• Svolti nelle classi secondo le valutazioni
dei docenti
 Stabilità dei prezzi
 Sistema bancario e finanziario
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Le classi partecipanti
• Classi “nuove” (1° partecipazione)
• Preferibilmente classi intermedie dei cicli di istruzione
• Moneta e sistema dei pagamenti
 Eventualmente Stabilità dei prezzi e/o Sistema
bancario e finanziario
• Classi “veterane” (partecipazione successive)
• Classi che hanno già partecipato all’iniziativa
• Moduli integrativi
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La misurazione dei risultati: i test
• Studenti
• Scheda - raccoglie informazioni
demografiche e sul progetto
preservando l’anonimato dell’alunno
• Test - misura le conoscenze
• Docente
• Scheda - raccoglie informazioni sulla
classe e sul progetto
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La misurazione dei risultati: i test
• Test
• Differenziato per ciclo di istruzione
(complessità e lunghezza)
• Unico in entrata e uscita
• Domande chiuse a scelta multipla
• Quesiti affinati
• Evidenze statistiche edizioni precedenti
• Invalsi
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La misurazione dei risultati:
alcune considerazioni
I test non hanno fini valutativi e servono a
migliorare l’efficacia della formazione. È
importante:
•Segnalare agli studenti l’importanza del
questionario e della sua attenta compilazione
•Evitare fenomeni di cheating
•Compilare con attenzione la scheda docente18
L’edizione 2011/12: le fasi
• Formazione dei docenti (gennaio/febbraio
2012)
• Test in entrata (febbraio 2012)
• Formazione in classe (febbraio/marzo
2012)
• Test in uscita (marzo/aprile 2012)
• Elaborazione dei risultati (aprile/maggio
2012)
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Conclusioni
Se vogliamo che i futuri cittadini imparino a
sfruttare meglio le opportunità offerte dal sistema
finanziario non abbiamo soluzioni migliori se non
investire nelle conoscenze.
“While not a panacea, investing in financial
education is an important means to perform our
institutional duties: protecting savings, ensuring
stability and promoting competition”
(Visco, 2010)
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GRAZIE
[email protected]
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