Liguria e Genova Un “laboratorio”: fattori ambivalenti tra crescita e crisi Il lavoro autonomo come possibile “via di fuga”? Betta Garbarino [email protected] 7 marzo 2014 DAL CONTESTO “STORICO” VERSO UN NUOVO MODELLO??? E QUINDI??? PROCESSO DI INDIVIDUALIZZAZIONE DEL LAVORO UN RISCHIO…. MA…. I fenomeni di cambiamento del mercato del lavoro trovano nella nostra regione un “luogo” di amplificazione •Della rottura del modello •Dell’evoluzione demografica Ma anche un “luogo” di sperimentazione •Esistenza eccellenze •Nuove “vocazioni” Non si identifica un modello forte di sviluppo alternativo La Liguria, ma Genova in particolare sperimenta quasi in anticipo la rottura del modello da industriale a post industriale (ma se ne accorge dopo!!) •Da triangolo industriale alla ricerca di una nuova identità di triangolo post-industriale •Da grande impresa a frammentazione in un tessuto di PMI (prevalenza piccolissime imprese, con alta natalità e maggiore mortalità) •Da servizi alle imprese a servizi alle persone Tessuto di PMI prevalenza piccolissime imprese, con alta natalità e maggiore mortalità •questo tessuto nasce dal vecchio indotto, percezione di essere un mercato “garantito” •da terziario fortemente collegato alla grande impresa, alla PPSS e al Pubblico a terziario “diffuso” Da servizi alle imprese a servizi alle persone •Nuovi bisogni sociali –Invecchiamento –Fragilizzazione famiglia –Nuove povertà •Aumentano i bisogni ---- diminuisce la spesa pubblica Le garanzie Dal lavoro (grande impresa, PPS, forte presenza PA) al reddito (Ammortizzatori sociali: CIG, prepensionamenti) Sullo sfondo le “grandi” trasformazioni: –globalizzazione –aumento competitività economica –nuove tecnologie –delocalizzazione –flessibilizzazione struttura produttiva Crisi stato sociale –Riduzione entrate contributive (disoccupazione/precarizzazione) –Crescita costi (invecchiamento popolazione) –Aumento spesa sociale (nuove povertà) Verso un nuovo modello •incremento occupazione ha modificato parzialmente il divario tra Italia e media europea •i processi di riconversione avviati negli ormai lontani anni ’80 non sono del tutto compiuti •target a rischio disoccupazione •fabbisogno del sistema produttivo di risorse umane qualificate •necessità di aumentare i requisiti di occupabilità Cambiamenti • Globalizzazione dei saperi e dei mercati • Consolidati processi di outsourcing • Mutamento modelli di consumo (60% servizi alla persona) • Crescente – autonomia / frammentazione – progetti / percorsi formativi Cambiamenti A fronte di una sempre maggiore regolazione sociale del mercato del lavoro si registrano fenomeni assai complessi, quali ad esempio: il mutato ruolo del lavoro la minor strutturazione dei percorsi di transizione di vita e di lavoro: la flessibilità che oggi caratterizza il mercato del lavoro, pur continuando ad essere centrali gli aspetti “certificatori”, tende a sopravvalutare le competenze professionali, concetto tecnicamente chiaro, ma molto più complesso nella sua definizione e comprensione. Tendenze tendenze del futuro del lavoro che indubbiamente si impattano fortemente con il quadro generale delle competenze che il mercato di oggi richiede e che quello di domani cercherà 1. 2. 3. 4. riduzione e modificazione del tempo di lavoro percorsi segmentati: difficilmente una persona avrà la possibilità di iniziare e finire la sua carriera lavorativa all’interno di un’unica azienda. l’evoluzione dei mestieri e delle professioni: alcuni subiranno notevoli cambiamenti, altri scompariranno. modificazione del rapporto di lavoro: l’occupazione dipendente (rigidamente strutturata) è destinata a modificarsi. E quindi??? Parole chiave • • • • • minor strutturazione dei percorsi, tra scuola e lavoro e di carriera all’interno del lavoro; passaggio da mestiere a professione, il che significa non solo capacità di svolgere un compito predefinito, ma anche capacità di soluzione dei problemi; centralità dei saperi trasversali, ossia capacità relazionali nei diversi aspetti: di relazione in senso stretto, di conoscenze linguistiche e informatiche; da ciò deriva la crucialità di un ruolo globale (non più solo professionale), un ruolo che presuppone la sovrapposizione tra qualità della prestazione e qualità del prodotto; aumento dei saperi, la crescita del lavoro nelle piccole e media imprese (quindi in contesti di lavoro meno strutturati) impone un ventaglio di conoscenze maggiore: dalla produzione al mercato, dalla capacità organizzativa alla conoscenza di gestione risorse umane e legislative, dal marketing a forti capacità relazionali. Reticolo da modello fordista/taylorista a forme molecolari sviluppo servizi nuove forme di concorrenza globalizzazione individualizzazione relazioni di impiego lavoro flessibile Fattori ambivalenti tra crescita e crisi • Da un lato processi di fuoriuscita dalle grandi imprese • Dall’altro le nuove tipologie contrattuali rendono più flessibile il lavoro: si crea un flusso continuo in entrata e in uscita • Crescita lavoro indipendente • Tenuta occupazione femminile • Aumento occupati con profili medio-alti • Centralità aspetti demografici: • Decremento e immigrazione Flessibilità Variabile chiave su cui costruire logiche strategiche Rapporto col mercato Gestione risorse umane Profonde trasformazioni modelli classici di organizzazione del lavoro Da vecchio modello (dipendente a tempo indeterminato full time) A nuovo modello • flessibilità strutture • coordinamento • apprendimento • impiego flessibile • crescita lavoro flessibile • capacità di sviluppare risposte flessibili E quindi….. Posizioni individuali •differenziazione posizioni “individuali” a seconda delle caratteristiche (cassetta degli attrezzi individuale e sociale) SURFISTI flessibilità come espressione professionale SOSPESI lavori “lunghi” a tempo determinato NOVIZI giovani in famiglia e in formazione ingresso progressivonel mercato del lavoro NAUFRAGHI flessibilità come precarietà (penalizzante e non rinforzante) DA: PERCORSO/PROGETTO A: MOSAICI Il rischio è che il progetto sia più orientato al quotidiano Stretta correlazione – ancora più marcata – con lo status familiare, non tanto per gli aspetti economici, quanto per la componente socio-culturale (ruolo rilevante della famiglia) Pluralizzazione significati attribuiti al lavoro Crescita aspettative sociali Nel progetto di vita vengono contrapposti tempi brevi (centratura sulle esperienze concrete e immediate) e tempi lunghi DIMENSIONI PROGETTUALI STRATEGIA ADATTIVA TATTICA PRESENTIFICAZIONE • Difficoltà ad immaginare un ragionevole percorso di carriera e progetto di vita • Continua capacità di abbandonare il proprio passato • Fiducia in se stessi necessaria per accettare la frammentazione • Messa in discussione possibilità di accumulare il proprio capitale sociale e culturale Cambiamenti nelle competenze – Saperi tecnico disciplinari: studio e saperi ‘trasversali’ (inglese, informatica, conoscenze di base sulle organizzazioni) – Competenze cognitive – Competenze di personalità Competenze Da ABILITA’ di portare a compimento un determinato compito (addestramento professionale) a CAPACITA’ di mobilitare, applicare e integrare conoscenze acquisite in situazioni complesse, diverse ed imprevedibili Capacità di agire con efficacia entro un certo tipo di situazione, capacità che si fonda su delle conoscenze ma che non si riduce a queste Competenze Sistema di •Abilità •Proficiencies •Skill necessarie per raggiungere specifici risultati Capacità generali basate su Conoscenze Esperienze Valori Attitudini Che una persona ha sviluppato attraverso la partecipazione a pratiche Educative lavorative Competenze Prerequisito essenziale (non esclusivo) per una efficace prestazione lavorativa Centralità del soggetto (patrimonio individuale): persone competenti Dinamicità competenze Competenze SOGGETTIVE Adattabilità Apprendimento Duttilità Flessibilità Spirito di iniziativa Affidabilità CURRICULARI Alta scolarità Base culturale Preparazione culturale schematica e analitico-sintetica PROFESSIONALI Capacità decisionali e manageriali Autonomia Lavorare per obiettivi Capacità relazionali Sviluppatori di idee Nuove professioni e competenze chiave •Interagire in gruppi sociali eterogenei •Relazione con gli altri, gestione conflitti, società pluralistica e multiculturale •Agire in modo autonomo •Rafforzamento dell’individuo nella gestione della propria vita •Usare gli strumenti in modo interattivo •Rispondere alle richieste sociali e professionali dell’economia globale e dell’information society (lingue , IT, conoscenze) Nuove professioni e competenze chiave •Competenze di base: •competenze fondamentali per il cittadino-lavoratore: prerequisito di accesso •Competenze trasversali: •diagnosi, comunicazione, problem solving: essenziali al fine di produrre un comportamento professionale in grado di trasformare un sapere tecnico in una prestazione lavorativa efficace •Competenze tecnico-professionali: •saperi e tecniche che caratterizzano i processi produttivi di un determinato settore/ambito professionale Aspetti caratteriali •capacità di apprendimento •spirito di sacrificio •apertura mentale •flessibilità •capacità di innovare •messa a punto di un "metodo" Esigenze concrete possono, in sostanza, essere ricondotte ad un unico fattore: la capacità nella pratica quotidiana, scomposta a sua volta in: •interesse/capacità a mettere in pratica la teoria e la preparazione di base •consapevolezza delle competenze acquisite grazie ad un complessivo disegno formativo (piano di studi) su cui innestare ulteriore formazione •capacità organizzative •capacità relazionali •approccio "problem solving"