Diversità culturale e
centralità della persona nella
performance aziendale
sanità sostenibile solo nella qualità delle prestazioni
Daniela Donetti
Coordinatore Area Economico Finanziaria
Direttore Controllo di Gestione
[email protected]
Roma – 16 maggio 2011
Il problema della sostenibilità delle aziende sanitarie
Il problema della sostenibilità: economica e finanziaria
• Economica quando il riferimento della spesa sanitaria è rispetto al prodotto
interno lordo.
– La spesa per la salute viene considerata sostenibile fino al punto in cui i
costi sociali delle spese sanitarie non eccedono il valore prodotto da quella
stessa spesa.
• Fiscale, invece, è legata direttamente alla spesa pubblica per le cure sanitarie.
Un sistema sanitario, quindi, può essere sostenibile economicamente, ma non
esserlo fiscalmente quando le entrate pubbliche sono insufficienti a sostenere le
uscite. Quando un sistema sanitario non è sostenibile fiscalmente sono tre le
alternative per arrivare a risolvere il problema:
– aumentare le entrate fino alla soglia necessaria a sostenere le spesa
– abbassare le spese
– aumentare le capacità del sistema sanitario
per convertire le risorse in valore.
PDTA CHIRURGICO
 PRENOTAZIONE –
 PREOSPEDALIZZAZIONE
 RICOVERO
 INTERVENTO CHIRURGICO
 DEGENZA IN TERAPIA INTENSIVA
DIMISSIONE
CONTROLLO
DRG: € 17.000
COSTO
COMPLESSIV
O:€ 17.000
TEMPO 0
PERCORSO
RICOVERO ORDIN
AMBUL. - PREO
INTERVENTO CH
- CO
TERAPIA INTENSIVA
PDTA CHIRURGICO: LA STORIA DI UNA DISTORSIONE ORGANIZZATIVA
 PRENOTAZIONE:
 attese al cup ->utenti arrabbiati - >servizio scadente -> non competitivo
lista operatoria separata: non equita’ per il pz- la caposala della C.O arrabbiata)
 PREOSPEDALIZZAZIONE: non corretta nei tempi (troppo presto rispetto a ricovero ->rip. gli
esami ) non corretta nei modi (mancanza di esami -> annullamento dell’intervento e del ricovero -
re-inserimento successivo del pz)
 RICOVERO: occupazione del pl per evitare l’occupazione del pl da parte di altri (2gg prima
dell’intervento  assistenza inutile –etc)
 INTERVENTO CHIRURGICO: tempi non corretti di utilizzo della camera operatoria (tempo d’inzio
d’intervento 9.30 -> tempi di preparazione sala 2 h > l’ultimo intervento viene rimandato > paziente
e famiglia arrabbiata, esami di preparazione intervento inutili, tempo infermieristico di
preparazione materiale per intervento)
 DEGENZA IN TERAPIA INTENSIVA: manca il PL non hanno liberato quello di deg > il pz viene
lascialo in CO
DIMISSIONE
CONTROLLO
TEMPO 0
DRG: € 17.000
COSTO
COMPLESSIVO ?:
€ 17.000 +X
PDTA CHIRURGICO: LA STORIA DI UNA DISTORSIONE DA BARRIERE CULTURALI
 PRENOTAZIONE:
 attese al cup ->la non comprensione degli operatori> inutile ricorso al PS > esami inutili
 RICOVERO:
PAZIENTE: allungamento dei tempi per la diagnosi, incremento degli esami richiesti,
difficoltà nella comprensione dei consensi informati
OPERATORE: difficoltà nell’identificazione dell’interlocutore, aumento della probabilità di
errore da parte degli operatori (allergie) aumento dell’ansia-aggressività degli operatori ,
tendenza alla dimissione precoce
(l’associazione fragilità sociale con la barriere culturale e l’assenza delle procedure da parte
degli operatori),
 INTERVENTO CHIRURGICO:
DIMISSIONE : incapacità di spiegare la prosecuzione della cura a domicilio- di attivare percorsi
integrati tra ospedale e territorio > > ritorno al PS
CONTROLLO
DRG: € 17.000
COSTO
COMPLESSIVO ?:
€ 17.000 + X + Y
TEMPO 0
Se a questi dati si aggiunge che le tariffe (drg)
non vengono aggiornate o vengono riviste in
riduzione nel tempo avremo sempre più
valore del DRG < costo della prestazione
ovvero
AZIENDE ECONOMICAMENTE NON SOSTENIBILI
Fino ad ora abbiamo ridotto i costi ma
una AZIENDA per essere
COMPETITIVA
sul mercato
deve soprattutto produrre
PRODOTTI DI QUALITA’
PRODURRE PRESTAZIONI DI QUALITA’
RIDUCENDONE I COSTI SIGNIFICA
CHE:
la gestione clinico/assistenziale per riuscire a
rispondere alla richiesta di incremento della
qualità delle prestazioni per i propri
pazienti doveva passare dall’approccio
legato alla “risoluzione della patologia” a
“presa in carico del paziente
nel RISPETTO dei suoi bisogni globali”
Rispetto dei bisogni globali nella capacità di essere Culturalmente
Competenti
Significa che ogni azienda deve essere organizzata per valutare/gestire il bisogno di salute
nel rispetto delle DIGNITA’ del paziente in tutti gli ambiti della sua vita
• La corretta gestione dei bisogni globali va oltre all’attività clinica assistenziale ma
modifica l’organizzazione garantendo la qualità dei servizi e delle politiche aziendali nel
contesto multietnico
• Investe sul proprio capitale umano
– per la formazione delle competenze interculturali degli operatori sanitari
– la comunicazione interculturale nei servizi sanitari
– l’informazione, educazione ed empowerment dei pazienti e delle comunità
– Il ruolo della ricerca e della valutazione nello sviluppo di cure e servizi appropriati
L’opportunità è che l’OCC spinge l’organizzazione
– a migliorare l’equità e qualità dei servizi erogati a tutti i cittadini, incluso i nuovi
cittadini.
– Cercare la formazione appropriata
– Migliorare l’accesso, l’accoglienza e fruibilità dei servizi esistenti
– Preparare più efficacemente tutto il sistema e suoi risorse umani
– Essere capace di fare un assessment culturale
– Aumentare la soddisfazione del personale e degli utenti coinvolti
Diminuire i costi di gestione dei servizi e delle prestazioni attraverso una valutazione costante
della costruzione della personalizzazione della cura e della flessibilità dell’organizzazione
I PSR – I PIANI DI RIENTRO ED I
DECRETI PROGRAMMATICI
• Dall’analisi dei documenti (sostanzialmente indipendenti dal colore
politico e fatte eccezione di 2/3 regioni) le linee strategiche vertono
su:
– Riorganizzazioni delle Reti ospedaliere
– Riorganizzazioni delle reti assistenziali ospedali e territori
– Progetti di innovazione: utilizzo di reti per trasmissione di
immagini e dati dei pazienti
– Di “umanizzazione della cura” con gli stessi termini di 20 anni
fa
– …Per poi arrivare a TAGLI LINEARI SUI BILANCI dove
nella maggior parte dei casi – solo per un breve esempio:
– Non sono previste politiche di gestione del personale (materia prima
preziosissima – se ben formata- per garantire prestazioni di qualità) per
introdurre innovazioni organizzative o di riqualificazione;
– Non sono previste politiche d’investimento per l’innovazioni tecnologiche;
– Sono confermate le rigidità di inefficienza di alcune strutture
Cosa dicono altri nel
mondo
Riforme per rafforzare la sostenibilità
• Molti esperti non condividono l’idea comunemente diffusa secondo cui in futuro per
coprire le spese sanitarie sarà necessario fare appello alle compagnie private di
assicurazione.
– I finanziamenti privati minacciano la validità dei sistemi sanitari e sono di valore
inferiore rispetto ai sistemi sanitari finanziati pubblicamente.
•
Da punto di vista finanziario la soluzione proposta, dunque, sta nella centralizzazione
dei sistemi di raccolta dei fondi. Si tratterebbe di un passo avanti importante per
assicurare l’equità dei servizi in grado di abbassare alcuni costi.
– Tra le strategie adottate per affrontare il problema della sostenibilità sanitaria sono
diffusi l’incremento delle entrate fiscali, la creazione di un fondo nazionale di
risorse e l’allocazione strategica delle risorse per assicurare entrate sufficienti.
•
Nonostante le criticità, il sistema di finanziamento pubblico della sanità esce vincente in
particolare per l’equità e l’universalità di accesso alle cure. Elementi che garantiscano la
tenuta del sistema sociale anche nei periodi di gravi difficoltà economiche
Evidenziano che per migliorare gli attuali sistemi di finanziamento è necessario:
– prima di tutto rivalutare le priorità in relazione ai mutati bisogni dei pazienti –
(invecchiamento – multietnicità – cambiamento dei sistemi di vita in genere
necessitano una profonda revisione delle attività di programmazione e riallocazione
delle risorse)
•
( fonte:rapporto dell’Osservatorio europeo sui sistemi sanitari e sulle politiche)
La ricerca della sostenibilità attraverso l’introduzione di nuovi modelli
di organizzazione aziendale: dall’ISO26000 all’introduzione degli
“std di orientamento sulla Responsabilità Sociale”
• 1) Responsabilità di render conto (Accountability): la responsabilità di
un'organizzazione è intesa nei confronti della società e dell'ambiente;
• 2) Trasparenza: le decisioni di un'organizzazione relative a società e
ambiente devono essere trasparenti, cioè facilmente comprensibili da tutti.
Le politiche intraprese, gli obiettivi e le vision di lungo termine andranno
comunicate chiaramente insieme alle possibili ripercussioni che potranno
avere sugli stakeholder, ovvero su tutti “i portatori di interesse nei confronti
dell'organizzazione.
• 3) Etica: l'etica deve permeare l'intera vita di un'organizzazione, in ogni
sua manifestazione.
• 4) Rispetto degli interessi degli stakeholder: troppo spesso gli interessi delle
organizzazioni si restringono ad un campo molto limitato.
Un'organizzazione socialmente responsabile, pur avendo alcuni stakeholder
tra le proprie priorità, tutela l'interesse di tutti coloro che sono coinvolti
attivamente o passivamente nelle sue strategie.
• 5) Rispetto della legge.
• 6) Rispetto delle normative internazionali.
• 7) Rispetto per i diritti umani: i diritti umani sono di fondamentale
importanza e devono essere universalmente riconosciuti.
La United Nations Economic and Social Commission (UNESC) ha dichiarato: "recentemente il
termine governance e buon governo ricorrono sempre più spesso.
La mancanza di governance è vista sempre più come la causa principale dei mali di una società.
Secondo il sito dell'UNESC: Una buona governance è caratterizzata dal fatto che:
• 1. è partecipativa: attraverso un coinvolgimento sia diretto che tramite rappresentanti. Tutti gli
stakeholder sono correttamente informati e messi nelle condizioni di far sentire la propria voce
•
2. è orientata al consenso: tiene conto delle diverse esigenze degli stakeholder in una prospettiva di
lungo termine; presta ascolto alle voci di tutte le parti interessate
•
3. è responsabile (accountable): è la caratteristica fondamentale che si richiede perché si possa dire
che esista una governance.
•
4. è trasparente: tutte le decisioni sono conformi alle leggi e alle regole e chiare a tutti gli
stakeholder
•
5. è reattiva ovvero capace di essere utile a tutti gli stakeholder, in un ragionevole lasso di tempo
•
6. è efficace ed efficiente: il lavoro va fatto bene e utilizzando solo le risorse necessarie
•
7. è equa: incoraggia la partecipazione di tutte le categorie, comprese quelle più deboli e non è
discriminatoria (vedi sopra);
•
8. rispetta la legge.
La sanità costa
quando si vuole
risparmiare …
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