U.o.c Contabilita’ Direzionale
direttore dott.ssa Angela Maria Salvatori
U.o.s. Sistema Informativo Ospedaliero (SIO)
dirigente medico dott.ssa Stefania Di Roma
Il Rapporto Accettazione Dimissione
(RAD):
gli strumenti e le regole per la corretta
rilevazione dei dati sanitari
1
Il presente opuscolo sintetizza i principali argomenti correlati alla rilevazione dei dati
sanitari del Rapporto Accettazione Dimissione (RAD).
Va considerato come strumento di agevole e rapida consultazione, facilmente accessibile,
da cui partire per ulteriori approfondimenti.
L’opuscolo sarà aggiornato nel tempo, in conformità con eventuali modifiche della
normativa regionale.
2
INDICE
1. La selezione delle diagnosi e degli interventi/procedure: le linee guida del Ministero della Salute
pag. 4
2. La codifica delle diagnosi e degli interventi/procedure: il sistema di classifcazione ICD - IX – CM
pag. 9
3. Il sistema di classificazione dei ricoveri DRG (Diagnosis Related Groups)
pag. 16
4. I DRG anomali
pag. 20
5. I DRG LEA (a rischio di inappropriatezza in ricovero ordinario)
pag. 23
6. La gestione del RAD in day hospital
pag. 27
7. La gestione del RAD in day surgery
pag. 30
APPENDICE
Le informazioni relative alla movimentazione dei degenti: appoggio, trasferimento e dimissione
pag. 35
Il completamento del RAD in relazione ai tempi di invio del flusso informativo SIO
pag. 44
3
1. LA SELEZIONE DELLE DIAGNOSI E DEGLI INTERVENTI / PROCEDURE:
LE LINEE GUIDA DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero della Salute - “Aggiornamento delle linee guida per la codifica delle
informazioni cliniche della Scheda di Dimissione Ospedaliera - SDO (Rapporto
Accettazione Dimissione - RAD, nella Regione Lazio)”
05.05.2010
4
LA SELEZIONE DELLA DIAGNOSI PRINCIPALE DI DIMISSIONE NEL RAD
La selezione della diagnosi principale di dimissione nel RAD non si basa sul
decorso clinico di una patologia, bensì sul costo del trattamento della stessa in
regime di ricovero.
Pertanto, deve essere selezionata come diagnosi principale di dimissione quella
che ha comportato il maggiore impegno di risorse durante il ricovero.
Quando nel corso del ricovero non è formulata una diagnosi definitiva, il sintomo
trattato con maggiore impegno di risorse va selezionato come diagnosi principale.
5
LA SELEZIONE DELLE DIAGNOSI SECONDARIE
Le diagnosi secondarie coesistono con la diagnosi principale al momento del
ricovero oppure si sviluppano in seguito.
In entrambi i casi, influenzano il trattamento ricevuto e/o la durata della degenza.
Le condizioni cliniche risolte o correlate a precedenti ricoveri, che non abbiano
influenza sul ricovero in corso, non devono essere selezionate.
Le patologie anamnestiche possono essere selezionate come diagnosi
secondarie solo se l’anamnesi personale o familiare influenza il trattamento
erogato nel corso del ricovero.
Nel RAD possono essere codificate “n” diagnosi secondarie, ma il tracciato
record regionale ne include solo 5.
6
LA SELEZIONE DEGLI INTERVENTI / PROCEDURE
L’intervento/procedura principale è selezionato automaticamente dal Grouper
(applicativo informatico che attribuisce i ricoveri ai DRG), in base allo stesso
criterio che regola la selezione della diagnosi principale.
Nel RAD possono essere codificati “n” interventi e/o procedure secondarie, ma il
tracciato record regionale ne include solo 5.
In caso di erogazione di interventi e/o procedure secondarie in numero superiore
a 5, la scelta di quelli da codificare è lasciata al medico che compila il RAD,
tenendo conto del seguente ordine decrescente di priorità:
-
interventi chirurgici a cielo aperto;
interventi per via endoscopica e/o laparoscopica;
procedure interventistiche diagnostiche o terapeutiche;
procedure in senso stretto, con o senza biopsia, comprese nei capitoli 0 -15
ICD - IX - CM (codici da 00.- a 86.-);
- altre procedure diagnostiche o terapeutiche comprese nel capitolo 16 ICD - IX
- CM Miscellanea di procedure diagnostiche e terapeutiche (codici ICD - IX CM da 87.- a 99.-).
7
TRATTAMENTO NON ESEGUITO
Quando un ricovero è stato programmato esclusivamente per eseguire un
intervento specifico, generalmente di tipo chirurgico, e questo non viene
effettuato per circostanze impreviste, ad esempio per decisione del paziente o
per intervenute controindicazioni, la diagnosi principale va codificata con il codice
ICD - IX - CM “V64. - Persone che ricorrono ai servizi sanitari per interventi
specifici non eseguiti” e la diagnosi secondaria va codificata come la condizione
clinica che avrebbe determinato l’intervento.
8
2. LA CODIFICA DELLE DIAGNOSI
E DEGLI INTERVENTI / PROCEDURE
IL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE ICD - IX - CM
Versione 2007
9
DIAGNOSI
CAPITOLI
DESCRIZIONE
CODICE
1
MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE
001 - 139
2
TUMORI
140 - 239
3
MAL. DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE, DELLA NUTRIZIONE, DEL METABOLISMO E DISTURBI IMMUNITARI
240 - 279
4
MALATTIE DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMOPOIETICI
280 - 289
5
DISTURBI MENTALI
290 - 319
6
MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO E DEGLI ORGANI DI SENSO
320 - 389
7
MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO
390 - 459
8
MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO
460 - 519
9
MALATTIE DELL’APPARATO DIGERENTE
520 - 579
10
MALATTIE DELL’APPARATO GENITOURINARIO
580 - 629
11
COMPLICAZIONI DELLA GRAVIDANZA, DEL PARTO E DEL PUERPERIO
630 - 677
12
MALATTIE DELLA PELLE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO
680 - 709
13
MALATTIE DEL SISTEMA OSTEOMUSCOLARE E DEL TESSUTO CONNETTIVO
710 - 779
14
MALFORMAZIONI CONGENITE
740 - 759
15
ALCUNE CONDIZIONI MORBOSE DI ORIGINE PERINATALE
760 - 739
16
SINTOMI, SEGNI E STATI MORBOSI MAL DEFINITI
780 - 799
17
TRAUMATISMI E AVVELENAMENTI
800 - 999
10
Ogni capitolo del sistema ICD - IX - CM comprende i codici che classificano le
diagnosi attinenti lo stesso apparato/sistema o la stessa tipologia clinica.
I codici utilizzabili possono essere costituiti:
- da 3 cifre;
- da 4 cifre,
- da 5 cifre.
La quarta e la quinta cifra conferiscono al codice ulteriore specificità relativamente
ad eziologia, localizzazione, manifestazione clinica o episodio di cura, correlati alla
diagnosi.
Quando presenti, i codici a 4 cifre vanno utilizzati in luogo dei codici a 3 cifre.
Quando presenti, i codici a 5 cifre vanno utilizzati in luogo dei codici a 4 cifre.
11
I CODICI V
Codificano problemi clinici, servizi erogati oppure circostanze particolari che hanno
influito sull’andamento del ricovero o lo hanno motivato.
Codici V correlati a problemi clinici: da utilizzare solo se il problema clinico
esercita una effettiva influenza sull’andamento del ricovero.
Si tratta dei codici relativi all’anamnesi (V10 - V19), a cui si è già fatto cenno, che
vanno utilizzati in diagnosi secondaria.
Codici V correlati ai servizi erogati: da utilizzare per codificare che il ricorso al
ricovero è determinato dalla necessità di erogare un servizio sanitario (es. Ricovero
per chemioterapia) e vanno utilizzati in diagnosi principale.
Codici V correlati a particolari circostanze: da utilizzare per codificare
condizioni, diverse da problemi clinici e servizi erogati, che influenzano
l’andamento del ricovero e vanno utilizzati in diagnosi secondaria (es. Gemellarità
in caso di parto).
12
CODICI ASPECIFICI O GENERICI
I codici identificati con le sigle NIA (non indicato altrove) e SAI (senza altre
indicazioni), devono essere utilizzati solo quando la diagnosi non fornisce
informazioni sufficienti per consentire l’utilizzo di un codice più specifico.
13
INTERVENTI / PROCEDURE
CAPITOLI
DESCRIZIONE
CODICE
0
PROCEDURE ED INTERVENTI NON CLASSIFICATI ALTROVE
00
1
INTERVENTI SUL SISTEMA NERVOSO
01 - 05
2
INTERVENTI SUL SISTEMA ENDOCRINO
06 - 07
3
INTERVENTI SULL’OCCHIO
08 - 16
4
INTERVENTI SULL’ORECCHIO
18 - 20
5
INTERVENTI SU NASO, BOCCA FARINGE
21 - 29
6
INTERVENTI SUL SISTEMA RESPIRATORIO
30 - 34
7
INTERVENTI SUL SISTEMA CARDIOVASCOLARE
35 - 39
8
INTERVENTI SUL SISTEMA LINFATICO
40 - 41
9
INTERVENTI SULL’APPARATO DIGERENTE
42 - 54
10
INTERVENTI SULL’APPARATO URINARIO
55 - 59
11
INTERVENTI SUGLI ORGANI GENITALI MASCHILI
60 - 64
12
INTERVENTI SUGLI ORGANI GENITALI FEMMINILI
65 - 71
13
INTERVENTI OSTETRICI
72 - 75
14
INTERVENTI SULL’APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO
76 - 84
15
INTERVENTI SUI TEGUMENTI
85 - 86
16
MISCELLANEA DI PROCEDURE DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE
87- 99
14
Ogni capitolo del sistema IDC - IX - CM comprende i codici che classificano
gli interventi/procedure attinenti lo stesso apparato/sistema.
I codici utilizzabili possono essere costituiti:
- da 3 cifre;
- da 4 cifre.
La quarta cifra conferisce al codice ulteriore specificità, relativamente a tipologia e
localizzazione dell’intervento/procedura.
Quando presenti, i codici a 4 cifre vanno utilizzati in luogo dei codici a 3 cifre.
15
3. IL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEI RICOVERI
DRG (Diagnosis Related Group)
16
E’ un sistema “isorisorse” che permette di classificare i ricoveri (in regime ordinario
o diurno) in gruppi di diagnosi, omogenei per impegno di risorse,a cui è correlata
una tariffa, omnicomprensiva di tutti i costi sostenuti per la erogazione del ricovero.
Ogni ricovero è attribuito ad un DRG in base ai seguenti dati codificati sul RAD:
età;
sesso;
giornate di degenza;
diagnosi principale ;
diagnosi secondarie;
intervento e/o procedura principale;
modalità di dimissione.
17
Il DM del 18.12.2008 ha istituito la versione 24 del sistema di classificazione DRG (dal DRG
001 al DRG 579).
Tale versione introduce 56 nuovi DRG (dal DRG 524 al DRG 579).
Inoltre, revisiona 15 DRG e annulla 24 DRG della precedente versione 19.
Nella Regione Lazio, il sistema tariffario correlato alla versione 24 è stato aggiornato con
Decreto del Commissario ad Acta n.U00310 del 04.07.2013, di cui al Decreto del Ministero
della Sanità del 18.10.2012.
Le tariffe sono DRG specifiche e sono diversificate in base alla durata della degenza ed al
regime di ricovero.
Pertanto, per lo stesso DRG, la tariffa assume valore diverso in caso di ricovero ordinario con
durata di degenza:
-
uguale a 0 - 1 giorno;
uguale a 0 - 1 giorno con trasferimento o decesso;
superiore ad 1 giorno;
oltre la soglia della durata di degenza.
Per i ricoveri diurni la tariffa corrisponde a quella del ricovero ordinario con durata di degenza
0 - 1 giorno.
18
La DGR n. 436/2007 individua 4 classi di DRG (A, B, C, e D), di complessità
decrescente.
La classificazione è stata definita in funzione del peso del DRG, nel modo seguente:
A
B
C
D
peso >1,900
peso >1,000 e <1,900
peso <1,000
DRG LEA, DRG anomali 469 e 470
Tale ripartizione dei DRG nelle quattro classi è stata modificata secondo le seguenti
correzioni che tengono conto di casi particolari:
i 4 DRG di parto vaginale (372 - 375) ed i DRG della MDC 15 (Malattie e disturbi
del periodo perinatale) sono collocati nella classe A;
i DRG anomali 468, 424, 476, 477 sono collocati in classe B.
19
4. I DRG ANOMALI
20
Alcuni DRG, definiti “anomali”, sono prodotti dalla codifica incoerente di diagnosi e
interventi/procedure che, pertanto, non determina l’attribuzione del ricovero a
nessuno dei DRG specifici previsti dal sistema di classificazione.
I DRG “anomali” consentono, comunque, di poter attribuire un ricovero anche in
presenza di codifiche che non seguono le regole di selezione delle diagnosi e degli
interventi/procedure.
I ricoveri attribuiti ai DRG anomali non sono suscettibili di restituzione o di scarto né
di abbattimento tariffario, ma le relative cartelle cliniche possono essere oggetto di
controlli analitici esterni.
21
DRG 469 Diagnosi principale non valida come diagnosi di dimissione
E’ determinato dall’utilizzo di codici di diagnosi aspecifici o generici, in presenza di codici
più dettagliati per la descrizione della diagnosi principale.
DRG 470 Non attribuibile ad altro DRG
Sesso, età, modalità di dimissione sono assenti o non validi per quei DRG che
necessitano di tali dati.
DRG 468 e 477 Intervento non correlato con la diagnosi principale
La diagnosi principale non si correla con la tipologia dell’intervento principale.
Generalmente tale evento si verifica in caso di insorgenza di una complicazione durante il
ricovero, diversa dalla diagnosi che lo ha motivato, che viene trattata chirurgicamente.
In tal caso, va selezionata la diagnosi che ha comportato il maggior impegno di risorse e
che, evidentemente, è quella correlata all’intervento chirurgico.
22
5. I DRG A RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA
IN RICOVERO ORDINARIO
(LEA)
Aggiornati con Decreto del Commissario ad Acta n. 40/2012
23
Ministero della Salute
Progetto Mattoni
Sottoprogetto Misure dell’appropriatezza
Il Ministero della Salute individua ( ed aggiorna) i DRG LEA, ovvero a rischio di
inappropriatezza in ricovero ordinario.
Si tratta di DRG per i quali il numero di casi trattati in ricovero diurno e ordinario di
0 - 1 giorno risulta significativamente più elevato, rispetto alla media nazionale di
riferimento.
In quanto erogabili in ricovero diurno e ordinario di 0 - 1 giorno, tali DRG sono
considerati a rischio di inappropriatezza se erogati in ricovero ordinario > 1 giorno.
24
LA SOGLIA DI ACCETTABILITA’IN RICOVERO ORDINARIO PER UN DRG LEA:
IL METODO APPRO 3
La Regione Lazio individua (ed aggiorna) la soglia di accettabilità in ricovero
ordinario per ogni DRG LEA individuato dal Ministero della Salute, applicando il
metodo APPRO 3, messo a punto dall’Agenzia di Sanità Pubblica (ASP).
La soglia di accettabilità di un DRG LEA indica la quota di ricoveri, attribuita a quel
DRG, che può essere erogata in ricovero ordinario, nell’ambito dell’intera struttura
ospedaliera.
La quota di DRG LEA erogati in ricovero ordinario oltre la soglia di accettabilità è
suscettibile di abbattimento tariffario.
La produzione dei DRG LEA in ricovero diurno (che è da considerarsi appropriata)
riduce la quota eccedente dei DRG LEA inappropriati in ricovero ordinario.
25
ESEMPI DI DRG LEA
DRG LEA CON SOGLIA DI ACCETTABILITA’ ALTA
410 - Chemioterapia
Soglia di accettabilità 84,3
DRG LEA CON SOGLIA DI ACCETTABILITA’ BASSA
503 - Interventi sul ginocchio
Soglia di accettabilità 0,8
DRG LEA CON ECCEZIONI
131 - Malattie vascolari periferiche senza cc
Eccetto urgenze
26
6. LA GESTIONE DEL RAD IN DAY HOSPITAL
Day Hospital
Percorso assistenziale in regime di
ricovero programmato, per la erogazione
di prestazioni multiprofessionali e
plurispecialistiche di tipo diagnosticoterapeutico, che richiedano assistenza
medica ed infermieristica continua,
costituito da uno o più accessi, limitato
all’orario diurno
27
LISTA DI PRESTAZIONI DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE
DI TIPO MEDICO
EROGABILI IN DAY HOSPITAL
DGR 731/2005, DGR 143/2006 e successivi aggiornamenti
In regime di Day Hospital medico possono essere erogate solo le prestazioni
individuate dalla DGR 143/2006 e successivi aggiornamenti.
Le prestazioni individuate rispondono a specifici criteri organizzativi di
appropriatezza quali:
- durata non inferiore alle 3 ore (dall’inizio della erogazione della
prestazione);
- valutazione integrata di più specialisti;
- notevole impegno professionale;
- necessità di sorveglianza e/o di monitoraggio;
- invasività tale da richiedere un periodo di osservazione.
28
LA REGISTRAZIONE DEGLI ACCESSI, LA CODIFICA DELLE PRESTAZIONI E
LA CHIUSURA DEL RAD IN DAY HOSPITAL
Ogni accesso del paziente deve essere registrato nella sezione RAD “accessi dh”;
le date delle prestazioni registrate nella sezione RAD “interventi” devono essere coerenti con le date degli
accessi;
nella sezione RAD “interventi” possono essere codificate 6 prestazioni (1 principale e 5 secondarie);
almeno una prestazione erogabile deve essere codificata per ogni singolo accesso, pena lo scarto
dell’accesso;
nulla vieta di codificare in uno stesso accesso, quindi in una stessa data, una prestazione erogabile ed una
prestazione non erogabile;
tuttavia, nel caso in cui il numero degli accessi sia = o > 6, i 6 spazi della sezione interventi del RAD
devono essere codificati con prestazioni erogabili, registrate in 6 date diverse, affinchè tutti gli accessi siano
validati;
la chiusura del RAD va effettuata al termine del ciclo di cura (non oltre 90 giorni dall’ultimo accesso) e,
comunque, non oltre il 31 dicembre dell’anno in corso;
l’ultimo contatto con l’utente può essere anche telefonico; pertanto, la data di dimissione può non
coincidere con la data dell’ultimo accesso (DGR 731/2005).
29
7. LA GESTIONE DEL RAD IN DAY SURGERY
Day Surgery
Percorso assistenziale in regime di
ricovero programmato, per
l’esecuzione di interventi chirurgici o
invasivi, in anestesia locale, loco
regionale o generale, costituito da 3
o più accessi,
limitato all’orario diurno.
30
LA DAY SURGERY CON PERNOTTAMENTO
ONE DAY SURGERY
Si configura come ricovero di 1 giorno, effettuato su un posto letto ordinario e
codificato come “Day Surgery con pernottamento”.
Nonostante la Day Surgery con Pernottamento sia effettuata utilizzando un
posto letto ordinario, un reparto può svolgere tale attività solo se accreditato a
svolgerla, con formale assegnazione di posti letto di ricovero diurno.
31
LISTA DI PRESTAZIONI
CHIRURGICHE ED INVASIVE
EROGABILI IN DAY SURGERY E DAY SURGERY CON PERNOTTAMENTO
DGR 423/2005, Direttiva ASP N. 5/2005 e successivi aggiornamenti
In regime di Day Surgery e One Day Surgery possono essere erogate solo le
prestazioni individuate dalla Direttiva ASP n. 5/2005 e successivi aggiornamenti.
Le prestazioni individuate rispondono a specifici criteri organizzativi di
appropriatezza, in primo luogo la complessità dell’intervento.
32
LA REGISTRAZIONE DEGLI ACCESSI, LA CODIFICA DELLE
PRESTAZIONI E LA CHIUSURA DEL RAD IN DAY SURGERY
Ogni accesso del paziente deve essere registrato nella sezione RAD “accessi dh”;
le date delle prestazioni registrate nella sezione RAD “interventi” devono essere coerenti con le date
degli accessi;
nella sezione RAD “interventi” possono essere registrate 6 prestazioni (1 principale e 5 secondarie);
pertanto, oltre alla prestazione chirurgica che ha motivato il ricovero, possono essere registrate sia le
prestazioni di preospedalizzazione (con data antecedente, entro e non oltre 90 giorni, a quella di
accettazione), sia quelle correlate ai controlli successivi;
nel caso della day surgery, che non è remunerata ad accessi ma a tariffa forfettaria, la validazione del
ricovero dipende esclusivamente dalla erogabilità della prestazione chirurgica;
la chiusura del RAD va effettuata al termine del ciclo di cura (che corrisponde alla data dell’ultima
prestazione erogata e, quindi, dell’ultimo accesso - DGR 423/2005) e, comunque, non oltre il 31
dicembre dell’anno in corso; fanno eccezione i casi in cui l’intervento chirurgico risulta eseguito in
dicembre ed i controlli nel gennaio dell’anno successivo.
33
APPENDICE
34
LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA
MOVIMENTAZIONE DEI DEGENTI : APPOGGIO,
TRASFERIMENTO E DIMISSIONE
35
APPOGGIO, TRASFERIMENTO E DIMISSIONE
L’appoggio, il trasferimento e la dimissione del paziente vanno registrati con
accuratezza ed in tempo reale nel sistema informatico ADT:
- per la corretta movimentazione dei posti letto;
- per il corretto utilizzo degli applicativi di gestione delle degenze, integrati ad ADT;
- per la validazione dei RAD, nella fase del controllo formale da parte dell’ASP.
36
L’APPOGGIO ED IL TRASFERIMENTO INTERNO
L’appoggio ed il trasferimento interno del paziente riguardano esclusivamente i
posti letto di ricovero ordinario in regime acuzie, assegnati a reparti diversi.
37
IL TRASFERIMENTO AD ALTRO REGIME DI RICOVERO
NELLO STESSO ISTITUTO
Nel caso di trasferimento del paziente a diverso regime di ricovero nello stesso
istituto (da regime acuzie, ordinario o diurno, a regime riabilitazione e viceversa)
non si effettua il trasferimento interno.
Il paziente va dimesso con modalità “6 - Dimissione presso lo stesso IRC ad altro
regime” ed accettato ad altro regime di ricovero.
38
LA DIMISSIONE
LE MODALITA’ DI DIMISSIONE PREVISTE NEL RAD
(Circolare ASP n. 39/99 e successivi aggiornamenti)
1
2
3
4
5
6
7
8
Domicilio
Trasferimento ad altro istituto
Volontaria
Decesso
Dimissione protetta
Dimissione presso lo stesso IRC ad altro regime
Trasferimento ad altro istituto in continuità di ricovero
Dimissione a domicilio in attesa del completamento dell’iter diagnostico
39
QUANDO E COME CODIFICARE ALCUNE DELLE 8 VARIABILI PREVISTE NEL RAD
2 TRASFERIMENTO AD ALTRO ISTITUTO
L’utente è trasferito ad altro istituto per acuti o ad altro istituto per riabilitazione o lungodegenza.
In tal caso, deve essere codificato anche l’istituto di trasferimento.
Qualora l’istituto appartenga ad altra regione, va codificato il codice regionale seguito da 000.
5 DIMISSIONE PROTETTA
L’utente è dimesso ed accede di nuovo alla struttura ospedaliera, entro e non oltre 30 gg dalla dimissione, per
completare il percorso diagnostico – terapeutico iniziato con il ricovero.
7 TRASFERIMENTO AD ALTRO ISTITUTO IN CONTINUITA’ DI RICOVERO (solo per la day surgery)
L’utente, proveniente da altro istituto, è trasferito presso altra struttura ospedaliera per effettuare un intervento
in day surgery ed essere ricondotto, nello stesso giorno, presso l’istituto di provenienza.
8 DIMISSIONE A DOMICILIO IN ATTESA DEL COMPLETAMENTO DELL’ITER DIAGNOSTICO
L’utente è dimesso in attesa del risultato di un indagine diagnostica effettuata nell’ambito del ricovero (es.
classico: risultato dell’esame istologico).
In tal caso, è opportuno validare il RAD solo quando la diagnosi è definita, in base al risultato dell’indagine.
40
LA DIMISSIONE PROTETTA
Circolari ASP n. 1101/62 bis/1997, n. 1882/62 bis/1997 e n. 2457/98
Completamento del percorso diagnostico - terapeutico iniziato in regime di ricovero
ordinario, che si articola in ulteriori accessi dell’utente, programmati entro, e non oltre, 30
giorni dalla dimissione
ESEMPIO DI DIMISSIONE PROTETTA
Il ritorno dell’utente per la rimozione di punti di sutura o per l’effettuazione di un esame
radiologico, programmato al momento della dimissione e non eseguito durante il ricovero
per ragioni logistiche, si configura come completamento del percorso diagnostico terapeutico iniziato con il ricovero.
ESEMPIO DI DIMISSIONE CON PROGRAMMAZIONE DI CONTROLLI SUCCESSIVI
Un ECG di controllo a distanza erogato ad un utente precedentemente ricoverato per un
infarto acuto del miocardio o per una aritmia, anche se programmato al momento della
dimissione, non si configura come dimissione protetta ma come valutazione successiva di
efficacia del trattamento e, quindi, come evento distinto dal precedente ricovero, che si era
considerato completato.
41
ASPETTI ORGANIZZATIVI DELLA DIMISSIONE PROTETTA
Il ricovero e gli accessi in dimissione protetta corrispondono ad un unico
episodio assistenziale, remunerato con la tariffa, omnicomprensiva, correlata
al DRG di attribuzione del ricovero.
Le prestazioni programmate in dimissione protetta possono essere erogate in
regime ambulatoriale, di ricovero diurno o di ricovero ordinario, non prevedono
il pagamento di un ticket da parte dell’utente e non determinano l’apertura di
una nuova prenotazione o di un nuovo RAD.
42
CODIFICA DEL RAD IN CASO DI DIMISSIONE PROTETTA
In caso di dimissione protetta, il RAD deve essere chiuso con modalità di
dimissione 5 - Dimissione protetta.
Le date delle prestazioni erogate in dimissione protetta, eventualmente
codificate nel RAD, devono essere quelle effettive nelle quali l’utente ha
fruito delle stesse.
Pertanto, tali prestazioni possono essere registrate nel sistema informatico
con date successive, entro e non oltre 30 giorni, a quella di dimissione,
avendo cura di validare il RAD solo quando lo stesso sarà completato.
43
IL COMPLETAMENTO DEL RAD IN RELAZIONE AI TEMPI DI INVIO
DEL FLUSSO INFORMATIVO SIO
44
Il completamento del RAD, già codificato nella parte di accettazione, trasferimento e dimissione, è
effettuato con la codifica dei dati sanitari e con la validazione sanitaria.
Solo il RAD completo può essere attribuito al relativo DRG, sottoposto a verifica ed inviato all’ASP, con il
flusso informativo SIO, nei tempi previsti.
Pertanto, il completamento del RAD va effettuato in tempo utile per consentirne la dovuta verifica prima
dell’invio mensile del flusso informativo SIO all’ASP, che coincide con il giorno 10 del mese successivo a
quello di dimissione del RAD.
Eventuali RAD completati in ritardo possono essere inviati entro, e non oltre, il secondo mese successivo
a quello di dimissione del RAD.
Tuttavia, la quota dei cosiddetti “ritardi” non può superare il 5% del totale dei RAD inviati, pena il rifiuto
dell’intero archivio.
45
Il termine ultimo per la correzione dei RAD già inviati con il flusso informativo SIO coincide con il 10 del
secondo mese successivo a quello di dimissione del RAD.
Il RAD già inviato e corretto, rientra tra i cosiddetti “ritardi”, la cui quota, come già anticipato, non può
superare il 5% del totale dei RAD inviati, pena il rifiuto dell’intero archivio.
Pertanto, al fine di evitare che i RAD già inviati e corretti gravino sulla quota dei RAD completati in
ritardo, già costantemente significativa, è opportuno che la validazione sanitaria del RAD sia effettuata
previa verifica della congruità dei dati codificati e che, comunque, la richiesta di correzione di un RAD già
inviato sia inoltrata solo per incongruenze particolarmente significative.
46
Referenti U.o.s. SIO per il flusso informativo correlato alla SDO:
Dirigente Medico
Stefania Di Roma
3357
CPS Infermiera
Vanessa Del Bosco
3705
CPS Infermiera
Ornella Novelli
3407
CPS Infermiera
Anna Piromalli
3403
Puericultrice Esperta
Angela Conti (area materno - infantile)
3261
Infermiere Generico Esperto
Angelo Cagna (movimentazione dei degenti)
3360
Coadiutrice Amministrativa
Patrizia Santi (flusso informativo stranieri)
3520
La visione o il download della normativa citata può essere effettuata accedendo al portale aziendale,
link “Informazioni utili - U.o.s. SIO”
47
Scarica

(RAD): gli strumenti e le regole per la corretta rilevazione dei dati