Cardiologia nucleare • Studio della perfusione miocardica (SPECT non-gated / gated; PET) • Studio della funzione ventricolare (angiocardioscintigrafia first pass e all’equilibrio) • Studio del metabolismo cardiaco (scintigrafia con acidi grassi marcati con radionuclidi gamma o positroni emittenti) • Studio dell’innervazione miocardica (123 I - MIBG) • Studio dei processi molecolari (angiogenesi, aterosclerosi e danno vascolare, apoptosi) • Terapia (brachiterapia con 90-Sr e 90-Y) Coronaria sinistra irrora il ventricolo sinistro e 2/3 del setto Coronaria destra irrora il ventricolo destro ed il terzo posteriore del setto Circolo bilanciato (20%) Dominanza coronarica destra (70%), la coronarica di destra si estende al ventricolo sinistro (parete inferiore) Dominanza coronarica sinistra (18%), il ramo discendente posteriore origina dal ramo circonflesso della arteria coronarica sinistra FISIOPATOLOGIA DEL CIRCOLO CORONARICO In condizioni di normale perfusione il miocardio segue la via metabolica aerobica metabolizzando completamente i carboidrati in CO2 e acqua In carenza di ossigeno, la cellula miocardica utilizza una via metabolica anaerobica con formazione ed accumulo di acido lattico Poiché il miocardio estrae normalmente il 70% dell’ossigeno arterioso, ogni aumento di attività metabolica è condizionato da un proporzionale incremento del flusso coronarico la cui regolazione risulta pertanto essenziale per il mantenimento di un apporto di ossigeno adeguato alle esigenze. CENNI DI FISIOPATOLOGIA DEL CIRCOLO CORONARICO la C.I. può essere definita come un insieme di manifestazioni cliniche, a diversa etiologia, il cui comune denominatore è costituito da un apporto di ossigeno al miocardio non sufficiente a soddisfarne le richieste, tale condizione può essere provocata o da una riduzione assoluta del flusso coronarico o da un’incapacità ad aumentare il flusso proporzionalmente al fabbisogno CAUSE COMUNI DI DOLORE TORACICO • Angina •Patologie muscolo-scheletriche •Patologie pleuriche •Fattori psicologici •Spasmo esofageo •Reflusso gastro-esofageo •Patologie del pericardio •Patologie addominali •Aneurisma dell’aorta SPECT MIOCARDICA INDICAZIONI: • valutazione della cardiopatia ischemica; • presenza, sede, estensione e severità dell’ischemia e della necrosi; • valutazione del significato funzionale di una lesione rilevata all’angiografia; • vitalità; • prognosi e monitoraggio degli effetti di un trattamento. PREPARAZIONE: •digiuno da 4 h ; • sospensione di farmaci cardioattivi ( 3h per nitroderivati a rapida azione, 48 h per betabloccanti, calcioantagonisti e nitrati a lunga durata) ed alimenti contenenti caffeina e derivati BREVE RELAZIONE CLINICO-ANAMNESTICA Anamnesi, indicazione, terapia, sintomi, fattori di rischio, procedure eseguite, ECG completo, peso, altezza, corporatura del paziente. CONTROINDICAZIONI • angina instabile con angor entro 48 h • scompenso cardiaco • infarto entro 2 - 4 gg • ipertensione sistemica o polmonare non controllata • aritmie maligne • BAV • miocardite e pericardite acuta • severa stenosi mitralica e aortica • grave BPCO Radiofarmaci 201tallio Fotopicco (keV) 60-80 (98%) 99mTc-Sestamibi 140 99mTc-Tetrofosmina 140 135 (2%) 167 (8%) Emivita h 73.1 Dose effic uSv/ MBq 231 6 6 stress 7.4 stress 6 rest rest 8.5 Frazione estrazione % 85 65 Captazione miocard % 3.7 stress si 54 stress * a 5’ = 1.5 a 5’ = 1.3 a 60’= 1.4 a 60’ = 1.1 rest Ridistribuzione 6.8 1.2 non significativa rest no 1.2 TEST PROVOCATIVI: • test ergometrico; • test farmacologico: dipiridamolo, adenosina, dobutamina dipiridamolo: 0.56 mg/kg in 4’associare breve esercizio (25 w); iniezione dopo 2’ adenosina : infusione cont di 0.14 mg/kg; iniezione 3’ e prosecuzione infusione X 3’ dobutamina: dosi crescenti (5-10-20-30-40 ug/kg/min) step 3’ iniezione a FC target CRITERI DI INIEZIONE DEL TRACCIANTE: • frequenza cardiaca target 85% della FC max teorica (220- età pz) • comparsa di anomalie ECG o sintomi PROTOCOLLI DI ACQUISIZIONE TECNEZIATI IN SINGOLA GIORNATA STRESS-RIPOSO TECNEZIATI IN DOPPIA GIORNATA STRESS-RIPOSO MIOCARDIO VITALE Definizione:indica una regione miocardica ipofunzionante ed ipoperfusa ma ancora metabolicamente attiva e suscettibile di recupero funzionale se adeguatamente riperfusa. Stunning:condizione di disfunzione contrattile ipocinetica che si stabilisce dopo un episodio acuto di ischemia/infarto miocardico,nel quale l’alterazione funzionale e’ reversibile dopo riperfusione spontanea essendo il tessuto interessato prevalentemente vitale. Ripetitive stunning: disfunzione ventricolare cronica associata a ripetuti episodi di ischemia. I miocardiociti possono andare incontro a lisi dei miofilamenti per sovraccarico di calcio endocellulare con produzione di radicali liberi dell’ossigeno e conseguente inibizione della pompa ionica e della funzione mitocondriale. Hibernating: adattamento a livello limite della funzione contrattile (ipomobilita’ parietale) e della perfusione (ipoperfusione), ai fini della vitalita’ miocardica. Possono associarsi alterazioni degenerative dei miocardiociti e fibrotiche dell’interstizio.Condizione reversibile con riperfusione essendo presente tessuto vitale. In mancanza di adeguata riperfusione si verifica perdita dell’integrita’ cellulare, fibrosi e necrosi (apoptosi). Ischemic preconditioning:l’occorrenza di ripetuti brevi episodi ischemici fornirebbe una qualche protezione temporanea di fronte ad un eventuale piu’ prolungato evento ischemico, con un meccanismo non ancora ben definito.