PRODOTTI DIETETICI:
INTEGRATORI ALIMENTARI
• Gli integratori dietetici comprendono una gamma vasta e
differenziata di prodotti (minerali, vitamine, nutrienti
energetici, estratti vegetali, amminoacidi, ecc.) che hanno
lo scopo di integrare la razione alimentare di un individuo,
qualora non sia possibile con i soli alimenti soddisfarne i
fabbisogni nutrizionali specifici. Qualsiasi altro uso di
questi prodotti dovrebbe essere scoraggiato, tanto più se
la loro prescrizione viene suggerita da personale non
medico, non in grado di determinarne la reale necessità, la
giusta dose, il corretto periodo di utilizzazione e le
eventuali controindicazioni connesse alla possibile
concomitanza di patologie o condizioni cliniche che ne
sconsiglino l'uso, anche per brevi periodi di tempo e a
bassi dosaggi.
PRODOTTI DIETETICI:
INTEGRATORI ALIMENTARI
• Se correttamente utilizzati, i prodotti dietetici sono utili,
ma necessitano di un uso ragionato, oculato, dettato
esclusivamente da reali esigenze, sostenute da opportune
conoscenze e verifiche scientifiche, senza nulla concedere
ai richiami della pubblicità e alle lusinghe di improbabili
effetti miracolistici, o di più o meno reali effetti dopanti.
il confine tra "integrazione lecita" e "integrazione non
lecita" è assai sottile, tanto da risultare a volte
estremamente difficile definire l'una o l'altra. Pertanto,
sarebbe auspicabile che medici, nutrizionisti e operatori
sanitari in genere, impegnati nella gestione degli atleti,
valutassero attentamente l'opportunità e la necessità
reale di prescrivere una integrazione della razione
alimentare dei loro assistiti
PRODOTTI DIETETICI:
INTEGRATORI ALIMENTARI
• In tal senso, già dal 1999, il Ministero della
Sanità, per effetto delle ben note vicende
sportive e giudiziarie sul doping, ha emanato delle
precise direttive, pubblicate nel giugno del 1999
come Linee Guida" (circolare 7 Giugno 1999, n.8).
Normativa italiana
A)
B)
C)
D)
E)
F)
Integrazione energetica
Integrazione idro-salina
Integrazione proteica
Integrazione di amminoacidi e derivati
Altri prodotti
Combinazioni dei suddetti
PRODOTTI DIETETICI:
INTEGRATORI ALIMENTARI
• Tra le sei categorie di prodotti previste dalle
Linee Guida" del Ministero della Sanità le prime
due, comprendenti quelli finalizzati ad una
integrazione energetica e quelli con minerali
destinati a reintegrare le perdite idro-saline
causate dalla sudorazione conseguente all'attività
muscolare svolta, hanno certamente un razionale
d'uso che al contrario manca, salvo rare eccezioni,
per le altre categorie di prodotti.
Normativa italiana
Normativa italiana
Integratori di energia e di minerali
• Durante l'attività fisica aumenta il dispendio energetico e
la perdita di liquidi e sali. Può essere giustificato ricorrere
a prodotti in grado di rifornire l'organismo di energia,
acqua e minerali. Se l'attività non supera i 45-60 minuti, è
più che sufficiente la sola acqua, mentre per attività più
lunghe e impegnative è opportuno aggiungere all'acqua
anche dei minerali (cloruro di sodio) e degli zuccheri
semplici (saccarosio, oppure fruttosio o meglio ancora
maltodestrine). Inoltre, se l'attività fisica risulta
particolarmente gravosa, per evitare un eccessivo
abbassamento della glicemia è buona norma consumare una
o più porzioni di dolci di preparazione domestica (fette
biscottate con marmellata o miele, dolci da forno, ecc.) o
commerciali (merende, dolci confezionati), oppure
ricorrere a prodotti specifici per gli sportivi (integratori
energetici).
Normativa italiana
Integratori di proteine e
amminoacidi
• La quota di proteine da assumere viene calcolata in
relazione al peso corporeo del soggetto e si considera che
in un individuo adulto medio il fabbisogno proteico
corretto per la qualità della dieta, sia di 0.95 g/kg di peso
corporeo normale o ideale (p.c.); nell'atleta che effettua
allenamenti con elevato impegno muscolare il fabbisogno
cresce fino a 1.6-1.7 g/kg p.c. Nella razione giornaliera le
proteine devono rappresentare il 12-15% delle calorie
totali della giornata e devono provenire sia da alimenti di
origine animale, sia da alimenti di origine vegetale.
Nell'ambito della pratica sportiva, può risultare utile
arrivare ad un rapporto tra proteine animali e vegetali
superiore a 1, fornendo nella dieta circa il 60% di proteine
di origine animale ed il 40% di origine vegetale.
Integratori di proteine e
amminoacidi
Integratori di proteine e
amminoacidi
• Va sottolineato che le categorie di prodotti
dietetici
specificamente
finalizzati
all'integrazione di proteine e di amminoacidi e
derivati, devono essere somministrate con
particolare cautela da parte del medico. A tale
riguardo va ricordato che la normale razione
alimentare, soddisfa gli aumentati fabbisogni
proteici della maggior parte degli atleti. Non
sussiste pertanto la necessità di ricorrere a
specifici prodotti dietetici costituiti da proteine
o singoli amminoacidi.
Normativa italiana
Integratori di proteine e
amminoacidi
• Per quanto riguarda gli amminoacidi ramificati, essi sono
ampiamente presenti nelle proteine dei comuni alimenti
che, se consumati nelle giuste quantità, sono in grado di
coprire completamente il sia pur aumentato fabbisogno
nutrizionale giornaliero degli atleti.
• L'indicazione del rapporto 2:1:1 tra Leucina, Isoleucina e
Valina è dettato dal tentativo di rispettare, nei prodotti
dietetici contenenti BCAA, il rapporto con cui i tre
amminoacidi sono presenti, in media, nella maggior parte
degli alimenti.
Normativa italiana
Normativa italiana
Creatina
• Per quanto riguarda l'uso, e in taluni casi l'abuso, della
creatina, oltre alle considerazioni già espresse a proposito
degli amminoacidi vale la pena aggiungere che questa
sostanza alimentare è normalmente contenuta nella carne;
inoltre l'organismo è in grado di produrla a partire da altri
amminoacidi, con un ricambio giornaliero inferiore ai 2.0
grammi. La creatina presente in una normale razione
alimentare, unitamente a quella prodotta dal nostro
organismo, è più che sufficiente a coprirne i fabbisogni
giornalieri, mentre la sola quota endogena (prodotta
dall'organismo) copre i fabbisogni anche in caso di diete
vegetariane.
Creatina
• Risulta poco comprensibile il motivo per cui dovrebbe
essere "consigliata" agli atleti una dose di 4-6 grammi al
giorno, sia pure per periodi limitati a non più di trenta
giorni, tanto più se si considera l'entità globale, già
sufficientemente
elevata,
della
razione
proteica
mediamente consumata dagli stessi. L'unica spiegazione
possibile di tale diffuso ricorso alla creatina in campo
sportivo è quella legata ad un uso finalizzato, non tanto al
reintegro della razione alimentare, ma ad una sua ulteriore
"additivazione",
al
solo
scopo
di
migliorare
artificiosamente, e quindi slealmente, le capacità di
prestazione di un soggetto. In tal senso, il ricorso alla
creatina, come a qualunque altro tipo di "integratore", non
giustificato da reali necessità nutrizionali o mediche,
rischia di rappresentare un primo passo verso le lusinghe
del doping.
Creatina
• Non vi è sufficiente accordo tra i ricercatori riguardo ai
possibili effetti della creatina sulla prestazione e alle sue
possibili controindicazioni sulla salute dell’atleta: la
maggior parte degli studi non hanno evidenziato particolari
effetti nocivi in seguito all'assunzione acuta o sub-acuta,
ma vi sono ricerche che ipotizzano anche un effetto
cancerogeno, considerando la creatina come un possibile
fattore di crescita tumorale. Inoltre, non va dimenticato
che le dosi di creatina normalmente assunte dagli atleti,
soprattutto dai frequentatori delle palestre e dai body
builders sono ben superiori a quelle massime indicate dalle
linee guida e, per giunta, perdurano per lunghi periodi di
tempo. A tale proposito, va precisato che un dosaggio di
20-25 grammi al giorno, pari a 0.3 g/kg p.c./die
(equivalente a oltre 12 Kg di carne!), è addirittura in grado
di inibire la produzione endogena di creatina.
Normativa italiana
Altri prodotti
• Infine per quanto riguarda le ultime due categorie di
prodotti dietetici indicati dalle Linee Guida del Ministero
della Sanità, altri prodotti con valenza nutrizionale,
adattati ad un intenso sforzo muscolare e quella definita
come combinazione dei suddetti prodotti, l'analisi
dettagliata di tutte le possibili sostanze e combinazioni
offerte dal mercato degli integratori richiederebbe uno
spazio molto esteso e andrebbe al di là delle finalità di
questo corso. Una sintesi delle conclusioni di un gruppo
internazionale di esperti, redatte per conto della Comunità
Europea nel 1991, è riportata come contributo scientifico
alle direttive CEE su “Foods for Intense Performance".
Dall'analisi di più di centottanta lavori scientifici non sono
emersi elementi di certezza sull'effettiva utilità di gran
parte degli altri "integratori“.
Aspartato di K e di Mg
• E’ uno dei più documentati e usati integratori per gli
sportivi, utilizzato nella prevenzione dei disturbi provocati
da un prolungato lavoro muscolare, soprattutto se
sostenuto in climi caldi, quando alle perdite d'acqua e di
cloruro di sodio possono associarsi anche cospicue perdite
di potassio e di magnesio. Inoltre l'apporto di aspartato
sembra poter contribuire al recupero delle riserve
energetiche e allo smaltimento delle sostanze tossiche
(derivati ammoniacali) prodotti in abbondanza durante
l'esercizio fisico intenso e prolungato. In particolare,
l'aspartato (3 grammi di aspartato di potassio e di
magnesio) potrebbe prevenire l'accumulo di ammoniaca
durante il lavoro muscolare, favorire la riconversione
dell'IMP
(Inosin-Mono-Fosfato)
in
AMP
(Adenosin-Mono-Fosfato) e prevenire la perdita di purine
durante la contrazione muscolare attraverso l'attivazione
del cosiddetto ciclo dei Nucleotidi Purinici".
Aspartato di K e di Mg
• Solo alcune ricerche hanno documentato un effetto
positivo sulla prestazione aerobica (aumento del 15-20%)
dopo somministrazione di 10 grammi di aspartato. Le
evidenze tutt'oggi disponibili fanno ritenere che la
somministrazione di ioni potassio e magnesio, in
associazione con l'aspartato, risulta efficace solo nei rari
casi di reale deplezione salina, come si potrebbe verificare
solamente durante un'attività sportiva che determini una
intensa sudorazione e non nei giorni successivi alla stessa,
mentre
appare
ininfluente
quando
somministrata
indipendentemente da tale situazione.
Bicarbonato
• Secondo alcuni lavori, ma i dati sono discordanti, il
Bicarbonato di Sodio (NaHCO3 ) somministrato disciolto in
acqua in quantità di 300 mg per Kg di peso corporeo
(150-400 mg/Kg p.c.), 1-3 ore prima dell'impegno atletico
potrebbe risultare utile nella prevenzione dell'accumulo di
acido lattico negli esercizi ad alta intensità e breve
durata, negli esercizi intensi e continui e nelle prove
ripetute di esercizi ad alta intensità con brevi pause di
recupero. Tuttavia se i benefici non sono certi, molto
spesso gli atleti sottoposti a questo tipo di "preparazione"
lamentano disturbi gastrointestinali, più o meno fastidiosi,
rappresentati per lo più da senso di gonfiore e
“sguazzamento" gastrico e da diarrea.
Fosforo
• Anche il Fosforo (sotto forma di sali) è stato spesso
utilizzato a scopo ergogenico. Più recentemente Williams
(1992) non ha riscontrato effetti favorevoli dalla
supplementazione con fosfati nel corso di una prova
ciclistica di otto chilometri. Viceversa, altri studi, ben
condotti, riportano un miglioramento della prestazione
atletica dopo somministrazione di Fosfato di Sodio (1 g x
4/die, per 3-6 giorni) con aumento dell'efficienza
miocardica, del Massimo Consumo di Ossigeno (10%) e del
tempo di esercizio (corsa-bicicletta), minore produzione di
lattato durante lavoro submassimale e riduzione del tempo
necessario a completare un test di 40 Km al
cicloergometro. L'interesse dei risultati rende tuttavia
necessari ulteriori studi per confermare questi possibili
effetti ergogenici dei sali di fosforo.
L-Carnitina
• La L-carnitina è una sostanza con caratteristiche chimiche
e funzionali paragonabili a quelle delle vitamine,
normalmente presente negli alimenti di origine animale,
soprattutto le carni, ma che l'organismo umano è capace di
sintetizzare (produzione endogena) a partire da alcuni
amminoacidi. E presente nel corpo umano a livello dei
muscoli scheletrici e nel muscolo cardiaco. L'attività della
L-carnitina si esplica a livello del metabolismo lipidico. In
particolare essa stimola l'ossidazione degli acidi grassi nei
mitocondri a scopo energetico; inoltre, in tal modo
potrebbe
svolgere
un
ruolo
importante
anche
nell'ossidazione di diversi amminoacidi e del piruvato e
contribuire così al risparmio delle riserve di glicogeno
muscolare ed una minore produzione di acido lattico,
durante il lavoro muscolare. La carenza di carnitina può
provocare una alterata funzionalità del muscolo cardiaco.
L-Carnitina
• Attualmente si ritiene che l'integrazione orale di
L-carnitina in soggetti sani non sia in grado di
determinare un aumento della sua concentrazione
a livello muscolare e quindi non migliori
l'utilizzazione dei lipidi e la produzione di energia.
Inoltre non ci sono dati scientifici che provino una
carenza di L-carnitina nei muscoli sia in condizioni
di riposo, sia al termine di lavori muscolari
prolungati. Esistono molti studi sui meccanismi di
azione della L-carnitina a livello muscolare, ma i
risultati sono ancora contrastanti e non sembrano
giustificarne l'uso come ergogeno
L-Carnitina
Integratori e/o farmaci con ferro
• Il ferro rappresenta un minerale di fondamentale
importanza, viste le molteplici funzioni svolte nel
nostro organismo. Negli atleti si riscontra la
cosiddetta "anemia da sport" che rappresenta un
fisiologico adattamento dell’ organismo quando è
sottoposto
ad
allenamenti
indirizzati
a
migliorarne le qualità aerobiche. In questi casi,
l'emodiluizione che si determina negli atleti di
resistenza è, semmai, un indice di un buono stato
di forma; raramente, al contrario, nasconde una
situazione di carenza di ferro e, tanto meno, di
anemia.
Integratori e/o farmaci con ferro
• E’ doveroso ricordare che la correzione di una
eventuale carenza di ferro, correttamente
accertata, deve essere realizzata, in primo luogo,
attraverso l'individuazione e l'eliminazione delle
eventuali perdite ematiche, in secondo luogo con i
provvedimenti
dietoterapici
appositamente
orientati e, infine, se non si ottiene una
correzione stabile e soddisfacente della carenza
marziale, con l'ausilio di farmaci contenenti ferro
da assumere per bocca
Normativa CE
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ALIMENTAZIONE CHE PRECEDE L`IMPEGNO SPORTIVO