LA CORRETTA ALIMENTAZIONE E L’UTILIZZO DEGLI INTEGRATORI NELLA PRATICA SPORTIVA Dr.ssa Valentina Culicchi 30 Novembre 2008 PARTE PRIMA Il Menù dell’atleta deve essere: • • • • • • • • PRUDENTE EQUILIBRATO ADEGUATO COMPLETO APPETIBILE DIGERIBILE QUANTITATIVAMENTE ADEGUATO QUALITATIVAMENTE ADEGUATO è “ADEGUATO” quando la quantità di energia assunta con gli alimenti è pari alla quantità di energia effettivamente consumata è “COMPLETO” quando oltre a coprire i fabbisogni energetici (carboidrati e grassi), soddisfa anche i fabbisogni plastici (proteine), idrominerali e vitaminici è “EQUILIBRATO” quando i nutrienti energetici sono così rappresentati nella razione giornaliera: 25 – 30 % Grassi 50 – 55 % Carboidrati 15 % Proteine Energia totale giornaliera 15 % proteine (rapporto 1:1 tra proteine animali e vegetali) 25-30 % grassi (prevalentemente mono-polinsaturi) 55-60 % carboidrati (prevalentemente complessi, amidi, 10-15 % zuccheri semplici) DISTRIBUZIONE DELL’ Energia Totale Giornaliera (ETG) 15-20 % 10 % 30-35 % 10 % 25-30 % dell’ETG dell’ETG dell’ETG dell’ETG dell’ETG prima colazione spuntino pranzo merenda cena NON ESISTE né in natura, né come prodotto trasformato, L’ALIMENTO COMPLETO O PERFETTO che contenga tutte le sostanze in grado di coprire i fabbisogni, oppure la DIETA PARTICOLARE che possa migliorare la performance atletica. Per garantire l’apporto di tutte le sostanze indispensabili al nostro organismo, il metodo più semplice, pratico e sicuro, è quello di VARIARE LE SCELTE IL PIÙ POSSIBILE E DI COMBINARE OPPORTUNAMENTE I DIVERSI ALIMENTI. è “PRUDENTE” perché preventivo dalle malattie dismetaboliche. Un regime alimentare prudente, negli anni, non solo protegge dalle patologie (in particolare le patologie metaboliche e quelle cardiovascolari) ma addirittura PROMUOVE salute e benessere. Il regime prudente è caratterizzato: ricco di CHO complessi (amidi); basso contenuto di colesterolo (non oltre i 300 mg/die); povero di grassi saturi (in prevalenza provenienti da grassi animali); ripetute porzioni giornaliere di legumi, verdure, ortaggi, frutta; giusto ed equilibrato apporto proteico ed uso di olio extra vergine di oliva; (Evidenza: Seven countries study on cardio-vascular diseases, Ancel Keys) I COSTITUENTI PRINCIPALI DEL MODELLO ALIMENTARE MEDITERRANEO Vino rosso (1 bicchiere ai pasti principali); Olio extravergine di oliva; Frutta fresca di stagione; Verdure e ortaggi; Legumi; Formaggi freschi e latticini; Pesce (pesce azzurro in particolare); Carni bianche; Carboidrati complessi (amidi) con attenzione all’indice glicemico (cereali integrali); L’INDICE GLICEMICO (I.G.) E LO SPORT L'indice glicemico di un alimento rappresenta la velocità con cui aumenta la glicemia in seguito all'assunzione di quell'alimento. L'indice è espresso in termini percentuali rispetto alla velocità con cui la glicemia aumenta in seguito all'assunzione di un alimento di riferimento (che ha indice glicemico 100): un indice glicemico di 50 vuol dire che l'alimento innalza la glicemia con una velocità che è pari alla metà di quella dell'alimento di riferimento. L’INDICE GLICEMICO E LO SPORT L’I.G. può aiutare gli atleti a scegliere quali cibi mangiare prima e dopo gli allenamenti. PRIMA DEGLI ALLENAMENTI si dovrebbero scegliere cibi a basso indice glicemico in quanto essi forniscono energia per un periodo di tempo prolungato. DOPO GLI ALLENAMENTI, si dovrebbero consumare cibi ad alto indice glicemico che daranno velocemente energia per recuperare dallo sforzo L’INDICE GLICEMICO E LO SPORT CIBI A BASSO IG IG CIBI A MODERATO IG IG CIBI AD ALTO IG IG arachidi 15 pesca fresca 42 pizza, formaggio 60 soia 18 arancia 44 gelato 61 ciliege 22 maccheroni 45 uva passa 64 lenticchie 29 riso istantaneo 46 barbabietole 64 fagioli neri 30 uva 46 zuppa di fagioli neri 64 albicocche secche 31 riso scottato 48 ananas 66 fettuccine 32 tortellini al formaggio 50 gnocchi 67 yogurt 36 kiwi 53 croissant 67 spaghetti, bolliti 5’ 36 banana 54 anguria 72 pera fresca 37 mango 56 zucca 75 minestra al pomodoro 38 albicocche fresche 57 cialde 76 carote cotte 39 riso bianco 58 Gatorade 250 ml 78 ravioli di carne 39 fiocchi di avena 83 Se l’atleta conduce un’alimentazione corretta NON CI SONO ragioni per cui si debba ricorrere alla supplementazione (proteica, vitaminica ecc…) Si può ricorrere alla supplementazione nei casi specifici quali la difficoltà nell’ADERENZA alla dieta (gusti individuali o quantità degli alimenti da consumare) o AUMENTATO FABBISOGNO. Un aiuto in tal caso ci viene dalle bevande, che possono essere preparate con miscele più facili da consumare e dai nuovi SPORT FOOD. LIQUID MEAL ENERGY BAR PROTEIN BAR SPORT GEL SPORT DRINK RECOVERY MEAL preparati per pasto liquidi barrette energetiche barrette proteiche gel glucidici bevande sportive prodotti per il recupero energetico Fra gli sportivi si discute spesso della necessità di incrementare L’APPORTO PROTEICO della dieta Si ritiene che salvo casi particolari, il modello alimentare mediterraneo sia in grado di soddisfare un fabbisogno di proteine che risulta aumentato. NON CI SONO RAGIONEVOLI CERTEZZE SCIENTIFICHE che tale incremento porti ad un miglioramento della prestazione, anzi iniziano ad emergere i primi studi dove si mettono in evidenza i rischi per la salute. (g/Kg/P.C.) Adolescente fino a 2 g Adulto 0,8 – 1,0 g Adulto Atleta Att. fisica leggera (2-4 ore/sett) Att. fitness (3-5 ore sett) Att. Resistenza Att. Miste Att. Potenza Att. Ultraendurance 1g 1,2 g 1,2 - 1,4 g 1,4 - 1,6 g 1,5 - 1,8 g 2g LA PREPARAZIONE NUTRIZIONALE PER LE COMPETIZIONI SOPRTIVE Ritiro di preparazione estivo Pre-allenamento/attività fisica Durante l’allenamento/attività fisica Dopo l’allenamento/attività fisica Prima della gara/competizione Durante la gara/competizione Dopo la gara/competizione OBIETTIVI PREPARAZIONE NUTRIZIONALE Condizione ottimale di idratazione Costituzione di adeguate riserve di glicogeno nel muscolo e nel fegato Prevenzione dell’ipoglicemia Riduzione dei fastidi gastrointestinali dopo assunzione di determinati alimenti L’ALIMENTAZIONE CHE PRECEDE IL GIORNO DELLA GARA Aumentare le riserve di glicogeno muscolare con un’alimentazione al 60-70% dell’ETG caratterizzata da carboidrati complessi nei tre giorni precedenti l’impegno agonistico; Fare attenzione a quegli alimenti che potrebbero creare disagi gastrointestinali (gonfiore, flautolenza e rapido svuotamento intestinale) per il contenuto in fibra; Apporto di liquidi adeguato; Sufficiente apporto lipidico, specialmente per gli sport di lunga durata. L’ALIMENTAZIONE NEL GIORNO DI GARA Se la gara è prevista al mattino, la I° colazione deve essere consumata almeno 1-2 ore prima, preferendo alimenti facilmente digeribili e ricchi di CHO semplici e complessi (pane, biscotti secchi, cereali, dolci da forno, marmellata, miele, frutta fresca, ecc..) Se la gara si protrae per molte ore, è opportuno integrare la I° colaz. con piccole porzioni di alimenti proteici (uova, prosciutto e/o formaggio, ecc..) purchè consumata 3-4 ore prima Acqua prima, durante e dopo. Se l’attività si protrae aggiungere all’acqua 20-40 g/l di zucchero o succo di frutta diluito con 2 g/l di sale da cucina Dopo la gara è bene consumare una piccola porzione di CHO complessi e semplici e bere L’ALIMENTAZIONE NEL GIORNO DI GARA 2 Se la gara è prevista nel pomeriggio, il pranzo deve essere facilmente digeribile, non molto abbondante, ricco di CHO e consumato per tempo (almeno 2 ore prima) Pasta o riso conditi con sughi leggeri e olio extrav. e formaggio grattug Eventualmente verdure cotte Frutta e una piccola porzione di dolce da forno tipo ciambellone Porzione di carne bianca se l’attività si svolge dopo almeno 4 ore NO paste farcite, formaggi cremosi, insaccati, carni grasse, fritture, dolci con panna, crema, ecc.. DOPO: rifornire l’organismo di quello che è stato perso con l’AF. Pasta o riso meglio se in minestre di verdure o legumi Porzione di carne o pesce o uova o formaggio o prosciutto Frutta e verdure fresche Una porzione di dolce o gelato COS’È? Bevanda dolce da assumere 30-60 minuti prima della gara A COSA SERVE? Riduce il rischio di ipoglicemia Evita l’aumento della glicogenolisi a livello muscolare Favorisce il mantenimento di livelli costanti di glicemia La componente liquida disidratazione, mentre un’ulteriore quota di risparmiare il glicogeno aiuterà a prevenire e correggere la i glucidi contribuiranno a fornire energia di pronto impiego e a muscolare. Mangiare durante l’attività sportiva è importante per quelle discipline che superano le due ore (maratona, ciclismo, discipline multiple); Per le altre discipline se la razione pre-competitiva è stata adeguata, è necessario solo mantenere un buono stato di idratazione; È consigliato assumere 30-60 g di zuccheri ogni ora di lavoro. In ambienti caldi e umidi è bene assumere bevande contenenti 4-6% di carboidrati ogni 15-20 minuti; Le porzioni non devono superare i 50 g cad.; È necessario soprattutto reintegrare le perdite idriche e saline prodotte con la sudorazione, oltre a ripristinare le scorte di glicogeno muscolare; È consigliabile assumere bevande non gassate, leggermente alcaline, con aggiunta di minerali (anche integratori) e zuccheri semplici (maltodestrine, glucosio, fruttosio, saccarosio); È necessario ripristinare uno stato di normoidratazione, correggere l’acidosi metabolica ed eliminare le scorie prodotte con lo sforzo fisico. ALIMENTI CONSIGLIABILI DOPO UN ALLENAMENTO SPORTIVO Oltre ad un pasto leggero e mirato PARTE SECONDA “ Abitudini alimentari corrette, ispirate ai semplici principi di nutrizione umana, sono certamente sufficienti a coprire per intero i fabbisogni nutrizionali della quasi totalità degli sportivi impegnati in attività continuative, anche di buon impegno fisico” Comprendono una vasta gamma di prodotti commercializzati in genere, per sopperire alle eventuali carenze di uno o più nutrienti causate da un loro insufficiente apporto con la normale alimentazione MINERALI VITAMINE NUTRIENTI ESTRATTI ENERGETICI VEGETALI AMINOACIDI ECC… Ministero della Salute Circolare 7 giugno 1999, n 8 • I cosiddetti Integratori alimentari per lo sport rientrano nell’elenco dei prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare con la denominazione di “Alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli sportivi” Esistono specifiche Linee Guida emanate dal Ministero della Salute che ne regolamentano la commercializzazione Gli Alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli sportivi sono collocabili nelle seguenti categorie: • Prodotti finalizzati ad una integrazione energetica • Prodotti con minerali destinati a reintegrare le perdite saline • Prodotti finalizzati all’integrazione di proteine • Prodotti finalizzati all’integrazione di aminoacidi e derivati • Prodotti finalizzati integrazione energetica ad • Prodotti con minerali destinati reintegrare le perdite saline • Prodotti finalizzati all’integrazione proteine • Prodotti finalizzati all’integrazione aminoacidi e derivati una a di di • Sono a base di carboidrati a vario grado di polimerizzazione • Devono essere integrati con vitamine del gruppo B e vitamina C (eventualmente antiossidanti) • Se sono presenti lipidi, qualora siano presenti polinsaturi, è obbligatoria l’integrazione con vitamina E • L’apporto energetico non deve essere inferiore a 200 Kcal per porzione • Il numero delle porzioni consigliate deve variare in base alla durata e all’entità dello sforzo • L’apporto di vitamine deve coprire almeno il 30% delle RDA • Prodotti finalizzati ad una integrazione energetica • Prodotti con minerali destinati a reintegrare le perdite saline • Prodotti finalizzati all’integrazione proteine • Prodotti finalizzati all’integrazione aminoacidi e derivati di di • Contengono elettroliti per reintegrare le perdite idriche e di Sali causate dalla sudorazione • Le basi caloriche sono costituite da zuccheri semplici e/o maltodestrine • La concentrazione di Sodio, Cloro, Potassio e Magnesio è ben stabilita • L’integrazione con vitamina C o altri micronutrienti è facoltativa • Prodotti finalizzati ad una integrazione energetica • Prodotti con minerali destinati a reintegrare le perdite saline • Prodotti finalizzati all’integrazione di proteine • Prodotti finalizzati all’integrazione aminoacidi e derivati di • L’apporto totale delle proteine (Dieta+integratore) non deve superare l’1,5 g/die/kg p.c; • In caso di uso prolungato (oltre 6-8 sett) è necessario il parere del medico • NO in caso di patologia renale, epatica, gravidanza e al di sotto dei 12 anni • Prodotti finalizzati ad una integrazione energetica • Prodotti con minerali destinati a reintegrare le perdite saline • Prodotti finalizzati all’integrazione di proteine • Prodotti finalizzati all’integrazione di aminoacidi e derivati BCCA • • • • La quantità assunta giornalmente non deve superare i 5 g Rapporto 2:1:1 tra leucina, isoelucina e valina È consigliabile l’associazione di vit. B1 e B6 In caso di uso prolungato (oltre 6-8 sett) è necessario il parere del medico • NO in caso di patologia renale, epatica, gravidanza e al di sotto dei 12 anni • Possono essere utili quando è necessario aumentare SPORT DI POTENZA: lanci, veloce… l’apporto di proteine fino ad unpesistica, massimocorsa di 2 g/kg p.c. • Apporti proteici così significativamente maggiori rispetto ai fabbisogni della popolazione, sono raggiungibili con la normale alimentazione , senza che sia necessario ricorrere a specifici prodotti dietetici. • L’uso di integratori contenenti aa liberi non sembra mostrare effetti favorevoli sulla sintesi proteica e sull’accrescimento delle masse corporee, se confrontato con uso di alimenti consumati all’interno di un pasto bilanciato. • In realtà gli integratori potrebbero essere qualificati come “prodotti nutrizionalmente poveri” rispetto alle proteine degli alimenti, poiché carenti di elementi che aumentano la biodisponibilità dei nutrienti • Secondo alcuni autori i BCCA sarebbero in grado di promuovere la sintesi proteica (effetto anabolizzante) e di favorire i processi di recupero dopo un carico di lavoro muscolare • LEUCINA: rappresenta l’aa più ossidato nell’attività fisica di lunga durata • ALANINA: favorirebbe i processi di detossificazione e eliminazione dell’ammoniaca dal muscolo • I BCCA vengono presentati come in grado di ridurre il senso di fatica generato da un’attività fisica intensa e prolungata • Nella maggior parte dei casi, l’uso di integratori contenenti aa, in particolare ramificati, da parte L’analisi criticaèdei dati sembrerebbe di atleti e sportivi motivato dalla speranza e/o smentire undi tale effetto di questo tipo convinzione poter ottenere un aumento dell’ormone della crescita (GH), così sani, da di integratori,quando assunti da atleti potenziare i processi anabolici. opportunamente allenati e con abitudini alimentari corrette. • È un derivato aminoacidico con funzione di riserva di fosfati energetici a livello dei muscoli • Il suo utilizzo è giustificato in caso di aumentato fabbisogno o ridotta sintesi • Se la dose consigliata è > 4-6 g/die, questa non può superare un periodo di assunzione di 30 gg. Dopodichè la dose deve essere di 3 g/die • • In caso di uso prolungato (oltre 6-8 sett) è necessario il parere del medico NO in caso di patologia renale, epatica, gravidanza e al di sotto dei 12 anni • È dimostrato come l’integrazione con creatina aumenti le concentrazioni muscolari della forma libera e della fosfocreatina. • Molti autori ritengono che la somministrazione di creatina in atleti di specialità anaerobiche sia in grado di migliorare le prestazioni attraverso la modifica della bioenergetica muscolare ? Aumentata produzione di ATP Maggiore risintesi di fosfocreatina nei periodi di ristoro Minor accumulo di lattato durante l’esercizio Possibile ipertrofia muscolare ? ?? ? ? ? COSA È EMERSO DA ALCUNI LAVORI PUBBLICATI NEGLI ULTIMI ANNI? 1. L’integrazione con creatina non simula alcun adattamento muscolare mediato dall’allenamento Nonostante la sterminata letteratura in materia sono 2. Il sistema creatina/fosfocreatina non sembra pochi gli studi veramente rigorosi, essere indispensabile, come indipendenti l’ATP, per ela contrazione realmente muscolareaffidabili. si può affermare che solo lavori 3.Pertanto Non sembra dimostrabile chealcuni la creatina hannoladimostrato un effetto ergogenico stimoli sintesi proteica muscolare, ed abbia dell’integrazione con anabolico creatina valido unicamente per quindi un effetto sforzi brevi, intensi e ripetuti. Inoltre…. La quasi totalità degli studi concorda sul fatto che non si ha un miglioramento della prestazione aerobica e che l’aumento del peso, causato da una maggiore ritenzione idrica, che di solito accompagna la somministrazione di creatina, può invece paradossalmente peggiorare una prestazione aerobica di lunga durata. • Come non vi è accordo riguardo ai possibili effetti della creatina sulla prestazione, non esiste parere univoco a proposito delle possibili controindicazioni per la salute dei consumatori. • Tuttavia non sembrano mai essere stati dimostrati reali e significatici effetti collaterali in seguito ad un integrazione per tempi brevi o medi a dosaggi non elevati • Le dose normalmente assunte sono di gran lunga superiori a quelle massime indicate • Si stima che alcuni bodybuilder assumano 20-25 g/die di creatina… equivalente a 12 kg di carne! Altri prodotti… L’integrazione con vitamine dovrebbe scaturire da uno studio, approfondito e non semplice, dello stato nutrizionale del soggetto Una carenza vitaminica, in soggetti che praticano un programma di attività fisica sufficientemente intenso, potrebbe essere dovuto a: Apporto alimentare insufficiente Ridotto assorbimento gastroenterico Aumento delle perdite Maggiori richieste e aumentato turn-over PRINCIPALI FUNZIONI DELLE VITAMINE STRETTAMENTE CONNESSE CON L’ATTIVITÀ SPORTIVA • Metabolismo energetico • Sintesi proteica B1, B2, B6, B3, B5, B12, biotina, vit C Acido folico, B6, B12 • Azione antiossidante Vit C, E, ubichinone, Beta-carotene • Immunostimolante ed adaptogena • Prevenzione di traumi e lesioni muscolari Altri prodotti… Si usa per prevenire i disturbi provocati da un prolungato lavoro muscolare, soprattutto se praticato in climi caldi, quando le perdite di acqua e cloruro di sodio sono importanti L’apporto di aspartato sembra facilitare il recupero delle riserve energetiche e lo smaltimento delle sostanze tossiche prodotti in abbondanza durante l’AF intensa e prolungata In particolare 3 g di aspartato di K e Mg sarebbero in grado di prevenire l’accumulo di ammoniaca durante il lavoro muscolare. Altri prodotti… Secondo alcuni autori il bicarbonato disciolto in acqua (300 mg/kg p.c. ) assunto 1-3 ore prima dell’impegno atletico, potrebbe essere utile nel prevenire l’accumulo di acido lattico negli esercizi di alta intensità e breve durata Negli esercizi intensi e continui Nelle prove ripetute di esercizi ad alta intensità con brevi pause di recupero Spesso gli atleti lamentano disturbi gastrointestinali, come senso di gonfiore, diarrea e movimento di acqua a livello gastrico. Altri prodotti… L’anemia rappresenta la carenza nutrizionale più frequente tra tutte le popolazioni del mondo La cosiddetta “anemia da sport” è in realtà un fisiologico adattamento dell’organismo quando questo è sottoposto ad allenamenti volti a migliorare le qualità aerobiche L’emodiluizione che si verifica negli atleti di resistenza è semmai un buon indice di forma fisica, raramente nasconde una situazione di reale di anemia La somministrazione di Fe in vena è spesso inopportuna e dannosa effetti tossici del Fe come agente ossidante, rischio di emocromatosi in soggetti predisposti Con il termine ergogeno si intende qualsiasi sostanza o mezzo in grado di aumentare il lavoro muscolare Questi possono essere classificati in mezzi: MECCANICI (ad esempio il peso corporeo) PSICOLOGICI FISIOLOGICI FARMACOLOGICI NUTRIZIONALI PRODOTTI UTILIZZATI DAI PRATICANTI FITNESS E FREQUENTATORI DI PALESTRE Sostanza ergogenica Composizione Effetto reclamizzato Carnitina Composto sintetizzato dall’organismo a partire da glutammato e da metionina Migliora l’efficienza cardiov. e la forza muscolare, ritarda il senso di fatica e riduce il dolore muscolare Ginseng Estratto di radice di ginseng Protezione nei confronti dei danni tessutali Lecitina Fosfatidilcolina Previene l’accumulo di grasso Pappa reale Nutrimento per l’ape regina Aumenta la forza Spirulina Alghe microscopiche verdeblu Fonte di proteine Aminoacido precursore della fosfocreatina Migliora la contrazione muscolare Glicina INTEGRATORI VENDUTI IN MODO SPECIFICO PER I PRATICANTI L’ALLENAMENTO DELLA FORZA (PAF) Integratore Uso proposto ed effetti reclamizzati Dati scientificamente provati Proteine Sviluppo muscolare, aumento del peso corporeo NO prove valide per sostenere che gli integ.proteici siano più efficaci delle fonti naturali RDA: 1,5-2 g/kg/die!! Arginina, lisina, ornitina Stimolano il rilascio del GH e dell’insulina; promuovono la crescita dei muscoli Possono stimolare il GH ma No dimostrato effetto ergogenico nei PAF; NO effetti sullo sviluppo della massa muscolare Aumentano la funzionalità delle ghiandole corrispondenti NO studi validi che documentino un effetto ergogenico sui PAF Vitamine antiossidanti Prevengono i danni muscolari causati da processi ossidativi per contrazioni muscolari eccentriche ad alta intensità Dati discordanti; necessità di ulteriori ricerche Carnitina Aumenta il trasporto degli AG nei mitocondri e facilita la perdita di massa grassa NO studi validi che documentino la perdita di peso o un effetto ergogenico sui PAF Estratti ghiandolari: Surrene, ipofisi, testicoli In generale “Gli integratori rivolti ai PAF sono reclamizzati per una presunta capacità di stimolare la sintesi, il rilascio o gli effetti, di varie sostanze ormonali (GH, insulina, testosterone) o di modificare altri processi fisiologici per promuovere la crescita della massa muscolare, aumentare la forza e ridurre la massa grassa. Alcuni composti possono stimolare il rilascio, ad esempio, di GH ma ricerche specifiche non hanno dimostrato alcun effetto ergogenico. Molti effetti reclamizzati sono solo supposti, come è dimostrato dai pochi studi, controllati e correttamente eseguiti.” Da: William, 1993. Per ulteriori approfondimenti: Michelangelo Giampietro L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport Il Pensiero Scientifico Editore