Proposte operative per la diagnosi della Fibrosi Cistica e della Celiachia in Liguria Dott. Alberto Ferrando Definizione di “screening”: Diagnosi precoce di tutti i componenti di una popolazione, o di un gruppo che si ritiene soggetto a rischio, al fine di identificare i portatori di malattia e curarli. Fattori da considerare in una campagna di screening: - Aumento significativo della durata e della qualità di vita. - Sensibilità, specificità, valori predittivi del test. - Disponibilità di mezzi diagnostici per esaminare i positivi al test. - Problemi psicologici legati alla falsa positività. - Costo del test, del personale impiegato e della conferma diagnostica. - Modalità e tecniche di esecuzione del test. - Invasività e dannosità del test. Screening: - Efficienza dello staff nell’esecuzione ed interpretazione del/i test - Monitorare lo screening - Evitare potenziali conflitti di “interessi” quando uno screening viene effettuato al di fuori del controllo del pediatra di base - Consenso dei genitori, e del medico curante. Screening: •Clinici •Di laboratorio •Strumentali La visita medica è un insieme di test di screening individuali che valutano la struttura e, in parte la funzione del corpo umano - es. obbiettivo (peso, circonferenza cranica, lunghezza pressione arteriosa) - manovra di Ortolani e Barlow - Boel test - screening per ambliopia - palpazione dei polsi femorali - scoliosi Celiachia: frequenza Da 1/300 (Irlanda dell’ovest) a 1/5000 (Svezia) In Italia 1/250 Catassi et al, Lancet, 1994 Celiachia: - Diabete mellito tipo I - Parenti di 1° grado - Fibrosi cistica - Sindrome di Down - Epilessia con calcificazioni endocraniche Celiachia: forme atipiche • anemia sideropenica • stomatite aftosa ricorrente • bassa statura • ritardo puberale • ipoplasia dello smalto (denti definitivi) • stipsi ostinata • dolori add. ricorrenti • dermatite erpetiforme • • • • • • • • • granulocitopenia difetti coagulazione alopecia ipertransaminasemia sterilità aborti ripetuti osteoporosi linfoma intestinale pericardite recidivante Fibrosi cistica: frequenza Italia 1/2000 Francia 1/1800 Germania 1/3300 GB 1/2400 Svezia 1/7700 Hawaii 1/90000 Bretagna 1/377 “Amish” 1/640 (da Scriver et al. VII edition) Romeo et al. Am J Hum Genetic Bois et al. Clin Genetic Vivell et al. Monatsschr Kinder Carter et al. Mod Probl Pediatr Selander et al. Acta pediatr Wright et al. Am J Hum Genetic Fibrosi cistica: • • • • • • • Bronchiolite/asma polm. da stafilococco poliposi nasale sinusite sterilità prolasso rettale dolore addominale e/o massa addominale ds. • edema ipoprotein. • CMP dilatativa • • • • • • • • cirrosi biliare con ipert.port. psudotumor cerebri deficit di vit. A D E K Acrodermatite enteropatica pancreatite ricorrente ittero neonatale prolungato volvolo nel feto “meconium plug” synd. Bambini - pediatri - N° malati Italia Liguria 0-13 anni Pediatri B./ped. 8.597.000 5915 1453 162.000 186 871 Italia Liguria N um. FC N° celiaci FC/ped Cel./ped. 4299 34388 0,7 5 81 648 0,44 3,5 Proposte operative Osservatorio epidemiologico centrale Osservatori epidemiologici regionali Pediatria di comunità Ass. culturali Pediatria di base Ass. culturali Ospedale/ Università Dipartimento materno-infantile (DMI) E’ costituito da strutture ospedaliere e territoriali per la migliore realizzazione del progetto obiettivo materno-infantile D.P.R. 171 del 23.7.1994 Il DMI, coordinato da un pediatra, consente di far coincidere l’area culturale per la tutela della salute materno-infantile con l’area organizzativa avente lo stesso scopo: esso ha pertanto in sè il massimo della concordanza teorica ed operativa Buon Natale e felice anno nuovo