I costi di produzione
OBIETTIVO DELL’IMPRESA 
massimizzare il profitto
PROFITTO = RICAVO TOTALE – COSTO TOTALE
Somma incassata
dall’impresa per la
vendita del prodotto
(P x Q)
Somma spesa
per acquistare i
fattori di
produzione
Come si misurano i costi:
è importante ricordare che il costo di un bene è ciò a cui
si deve rinunciare per goderne. Parlando quindi di
costi di produzione un economista include tutti i costi
opportunità che l’impresa sostiene per realizzare la
produzione.
Tali costi possono essere:
ESPLICITI: risultano da movimenti contabili
IMPLICITI: ciò a cui bisogna rinunciare per acquisire un
bene che non rappresenta un movimento monetario
Considerando anche i costi impliciti, il risultato ottenuto
dalla differenza tra RT e CT sarà più basso (o al limite
uguale) di quello che si otterrebbe considerando solo i
costi espliciti.
Per questo si distingue tra
PROFITTO ECONOMICO che si ottiene sottraendo al
ricavo totale tutti i costi opportunità connessi con la
produzione e la vendita del bene
PROFITTO CONTABILE ottenuto sottraendo al ricavo
totale solo i costi espliciti
FUNZIONE DI PRODUZIONE
Prendiamo in esame il rapporto tra il processo di produzione dell'impresa
ed il costo totale.
Ipotizziamo di avere un’impresa la cui dimensione sia fissa e che possa
variare la produzione soltanto variando il numero dei lavoratori impiegati
numero
addetti
quantità
prodotta
PM
0
0
1
25
25
2
45
20
3
60
15
4
70
10
5
75
5
quantità
Funzione di produzione
esprime la relazione che intercorre tra la quantità di fattori (lavoro)
utilizzata per produrre un bene e la quantità prodotta
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0
1
2
3
num. lavoratori
4
5
6
Il prodotto marginale (del lavoro) è l'incremento della produzione
che si può ottenere grazie all'incremento unitario dell'uso del fattore
(lavoro) stesso.
E' in relazione con l'inclinazione della funzione di produzione.
30
25
PM
20
15
10
5
0
0
1
2
3
num. lavoratori
4
5
6
COSTI
FISSI (non variano al variare della quantità prodotta)
+
VARIABILI
(variano al variare della quantità prodotta)
COSTI TOTALI
CTot = CF + CV
Tabella dei COSTI di un'impresa
Q
CF
CV
CT
CMeF
CMeV
CMeT
CM
0
2.00
0.00
2.00
-
-
-
-
1
2.00
1.00
3.00
2.00
1.00
3.00
1.00
2
2.00
1.80
3.80
1.00
0.90
1.90
0.80
3
2.00
2.40
4.40
0.67
0.80
1.47
0.60
4
2.00
2.80
4.80
0.50
0.70
1.20
0.40
5
2.00
3.20
5.20
0.40
0.64
1.04
0.40
6
2.00
3.80
5.80
0.33
0.63
0.97
0.60
7
2.00
4.60
6.60
0.29
0.66
0.94
0.80
8
2.00
5.60
7.60
0.25
0.70
0.95
1.00
9
2.00
6.80
8.80
0.22
0.76
0.98
1.20
10
2.00
8.20
10.20
0.20
0.82
1.02
1.40
11
2.00
9.80
11.80
0.18
0.89
1.07
1.60
12
2.00
11.60
13.60
0.17
0.97
1.13
1.80
13
2.00
13.60
15.60
0.15
1.05
1.20
2.00
14
2.00
15.80
17.80
0.14
1.13
1.27
2.20
CT
Mettendo sulle ascisse la quantità prodotta e sulle ordinate
il CT otteniamo la curva del costo totale che diventa
progressivamente più ripida all’aumentare della quantità
prodotta
18.00
16.00
14.00
12.00
10.00
8.00
6.00
4.00
2.00
0.00
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
quantità prodotta
L’imprenditore che deve stabilire quanto produrre sarà interessato a
capire come variano i costi di produzione al variare della quantità
prodotta.
Possiamo calcolare allora i costi medi:
COSTO MEDIO FISSO = costo fisso / quantità
(CMeF = CF/Q)
COSTO MEDIO VARIABILE = costo variabile / quantità
(CMeV = CV / Q)
COSTO MEDIO TOTALE = costo totale / quantità
(CMeT = CTot / Q = CMeF + CMeV )
CMeF
Il CMeF tende a diminuire progressivamente all’aumentare della
quantità prodotta. Questo perché lo stesso costo si ripartisce su una
base di produzione più ampia, tra una quantità maggiore.
2.50
2.00
1.50
1.00
0.50
0.00
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
quantità
CMeV
Il CMeV cresce al crescere della quantità prodotta. Cresce in maniera +
che proporzionale a causa della produttività marginale decrescente.
1.20
1.00
0.80
0.60
0.40
0.20
0.00
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
quantità
Il CMeT essendo dato dalla somma dei due costi precedenti segue l’andamento
delle due curve.
Il punto più basso della curva dei costi medi totali è chiamato DIMENSIONE
EFFICIENTE perché se varia la quantità prodotta rispetto a quel punto il CMeT
CMeT
aumenta. Quindi quello è il punto in cui l’impresa sta minimizzando i suoi costi
3.50
3.00
2.50
2.00
1.50
1.00
0.50
0.00
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
quantità
CM
Costo marginale (CM): incremento del Costo totale indotto da un
aumento unitario della quantità prodotta
CM = ΔCT / ΔQ
2.50
2.00
1.50
1.00
0.50
0.00
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
quantità
Se CM < CMeT
Se CM > CmeT
il costo Medio Totale è decrescente
il costo medio totale è crescente
costi
Per bassi livelli di produzione il costo marginale è + basso del Costo medio e il
Costo medio decresce. Dopo l’intersezione il Costo marginale è + alto del costo
medio e il costo medio cresce. Il costo medio inizia a crescere nel punto di
intersezione che è quindi il punto di minimo dei costi medi (dimensione efficiente)
3.50
3.00
CM
2.50
2.00
CMeT
CMeV
1.50
1.00
0.50
CMeF
0.00
1.00
0.80
0.60
0.40
0.40
0.60
0.80
1.00
1.20
1.40
1.60
1.80
2.00
2.20
quantità
RELAZIONI SEMPRE VALIDE
• Il costo medio fisso (CMeF) ha un andamento decrescente
• Il costo medio totale (CMeT) riflette l'andamento delle 2 curve del
CMeF e CMeV e ha sempre un andamento a U
• Il costo marginale (CM), a partire da una certa dimensione
produttiva, cresce all'aumentare della quantità prodotta.
(Nella parte precedente può anche essere decrescente, dipende dal
prodotto marginale).
• La curva del costo marginale (CM) interseca la curva del costo
medio totale (CMeT) nel suo punto di minimo  in corrispondenza
della dimensione efficiente.
Costi
CMeT di BP
con
impianto
piccolo
CMeT di BP con
impianto medio
CMeT di BP con
impianto
grande
CMeT
di LP
Economie
di scala
Rendimenti di
scala costanti
Diseconomie
di scala
Q
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