Esercitazione_8 Questo file può essere scaricato da web.econ.unito.it/terna/istec il nome del file è esercitazione_n08 A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 1 Esercitazione_8 Esercitazione n° 8 (5/12/2003) Capitoli del libro trattati: 13 – I costi di produzione 14 – Imprese in un mercato concorrenziale A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 2 13 – I costi di produzione Esercitazione_8 Obiettivo delle imprese: massimizzare il profitto Profitto = RT - CT (Ricavi Totali – Costi Totali) Ricavo totale: la somma che un’impresa incassa complessivamente per la vendita del proprio prodotto RT = Q x P (quantità venduta x prezzo di vendita) Costo totale: la somma che un’impresa spende complessivamente per acquistare i fattori di produzione N.B. Nel valutare i costi di produzione vanno considerati sia costi espliciti che costi impliciti. Costi totali come costi opportunità = costi del mancato impiego alternativo delle risorse. (Profitto economico) A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 3 Esercitazione_8 Fattori di produzione: consideriamo due tipi di fattori di produzione: i fattori fissi il cui utilizzo non varia al variare della quantità prodotta e i fattori variabili il cui consumo aumenta all’aumentare della quantità prodotta Funzione di produzione: relazione che intercorre tra la quantità di fattori utilizzata per produrre un bene e la quantità di bene prodotta Prodotto marginale: l’aumento della quantità prodotta dovuto all’aumento di una unità dei fattori di produzione impiegati. Prodotto marginale decrescente: caratteristica della funzione di produzione per cui il prodotto marginale di un fattore di produzione decresce al crescere della quantità impiegata del fattore stesso. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 4 Esercitazione_8 Caso Pratico n.1 Consideriamo la seguente Funzione di produzione: N. lavoratori 0 Qtà prodotta totale 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 10 25 40 50 59 61 62 62 62 60 Prodotto marginale Disegnare la funzione di produzione. Calcolare il Prodotto marginale. Quando il prodotto marginale inizia a diminuire? Quando il prodotto marginale diventa negativo? Confrontare i due casi in termini di effetto sulla quantità prodotta totale. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 5 Esercitazione_8 Funzione di Produzione Qtà prodotta 59 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 9 = incremento di prodotto dovuto ad un lavoratore in più, quando si passa da 4 a 5 lavoratori impiegati 0 1 2 3 15 = incremento di prodotto dovuto ad un lavoratore in più, quando si passa da 1 a 2 lavoratori impiegati A.A. 2003-2004 4 5 6 7 8 9 10 n° lavoratori Istituzioni di Economia - Corso Serale 6 Esercitazione_8 N. lavoratori 0 Qtà prodotta totale 0 10 25 40 50 59 61 62 62 62 60 Prodotto marginale 0 10 15 15 10 1 2 3 4 5 9 6 2 7 1 8 0 9 0 10 -2 Il prodotto marginale inizia a decrescere con l’impiego del 4° lavoratore. Quando il prodotto marginale inizia a decrescere, la quantità prodotta totale continua a crescere, però a un tasso ridotto (produttività marginale decrescente ma ancora positiva). Il prodotto marginale, con l’impiego del 10° lavoratore, diventa negativo, questo comporta una diminuzione della quantità prodotta totale (produttività marginale decrescente e negativa). A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 7 Esercitazione_8 Produttività Marginale crescente decrescente 16 prodotto marginale 14 12 10 8 6 4 2 0 -2 0 1 2 3 4 5 6 7 9 10 11 -4 n° lavoratori A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 8 Esercitazione_8 Costo Totale = costi variabili + costi fissi CT = CV + CF • CV = costi variabili: i costi dei fattori produttivi variabili, variano al modificarsi della quantità prodotta • CF = costi fissi: i costi dei fattori produttivi fissi, non variano al modificarsi della quantità prodotta A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 9 Esercitazione_8 Costi Medi Costo medio totale: il costo totale diviso la quantità prodotta CMeT = CT Q Costo medio fisso: i costi fissi totali divisi per la quantità prodotta CMeF = CF Q Costo medio variabile: i costi variabili totali divisi per la quantità prodotta CV CMeV = Q A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 10 Esercitazione_8 Costo Marginale: l’incremento del costo totale indotto da un aumento unitario della quantità CM = CT Q Dimensione Efficiente: La quantità di prodotto per la quale si minimizza il costo medio totale. (CM = CMeT) Breve e Lungo Periodo: Nel lungo periodo i costi considerati fissi nel breve, come ad esempio quelli legati agli impianti, diventano variabili. L’impresa, nel lungo periodo, può adattare la dimensione dei propri impianti alla quantità da produrre. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 11 Esercitazione_8 Caso Pratico n.2 L’impresa WWW presenta la seguente tabella di costi di produzione, in relazione alla quantità prodotta. Q.tà prodotta Costi fissi Costi variabili 0 46 € 0 € 1 46 € 30 € 2 46 € 50 € 3 46 € 58 € 4 46 € 64 € 5 46 € 70 € 6 46 € 80 € 7 46 € 94 € 8 46 € 114 € 9 46 € 144 € A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale Calcolare: 1) CT 2) CM 3) CMeV 4) CMeF 5) CMeT Disegnare le curve dei costi medi e del costo marginale 12 Esercitazione_8 Qtà CF CV CT CM 0 1 2 46 46 46 0 30 50 46 76 96 --30 20 --30 25 --46 23 --76 48 3 4 5 6 7 8 9 46 46 46 46 46 46 46 58 64 84 114 150 190 240 104 110 130 160 196 236 286 8 6 20 30 36 40 50 19,3 16 16,8 19 21,4 23,8 26,7 15,3 11,5 9,2 7,7 6,6 5,8 5,1 34,7 27,5 26 26,7 28 29,5 31,8 A.A. 2003-2004 CMeV CMeF CMeT Istituzioni di Economia - Corso Serale 13 Esercitazione_8 Costi 80 70 60 CM 50 40 CMeT 30 CMeV 20 10 CMeF 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Quantità A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 14 Esercitazione_8 Osservando le curve di costo disegnate dire da che punto inizia a decrescere il prodotto marginale. Prodotto Marginale: l’incremento della quantità prodotta causato da un incremento unitario dei fattori di produzione. Il prodotto marginale inizia a decrescere al livello di quantità prodotta al quale inizia a crescere il costo marginale. E’ la diminuzione del prodotto marginale che causa la crescita dei costi marginali. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 15 Qual è la relazione tra: Esercitazione_8 Costi Totali (CT), Costi Variabili (CV) e Costi Fissi (CF)? I costi di produzione possono essere distinti in due categorie: fissi e variabili, considerandoli entrambe si considerano tutti i costi. Quindi i Costi totali sono la somma dei Costi Fissi e dei Costi Variabili. La relazione è: CT = CV + CF A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 16 Esercitazione_8 Qual è la relazione tra: Costi medi Totali (CMeT), Costi medi Variabili (CMeV) e Costi medi Fissi (CMeF)? Per ottenere i costi medi si divide per la quantità prodotta quindi, per ogni livello di quantità scelto, avremo: CT/Q = CV/Q + CF/Q CMeT = CMeV + CMeF A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 17 Qual è la relazione tra: Costi medi Totali e Costi Marginali e tra: Costi medi Variabili e Costi Marginali? Esercitazione_8 La curva dei Costi Marginali interseca nel loro punto di minimo sia la curva dei Costi medi Totali che la curva dei Costi Medi Variabili. In entrambe i casi i valori medi, dei costi totali o dei costi variabili, sono influenzati dal valore del costo marginale, in particolare: Se CM > CMeT CMeT Se CM > CMeV CMeV Se CM < CMeT CMeT Se CM < CMeV CMeV A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 18 Esercitazione_8 Qual è la dimensione efficiente per la WWW? La dimensione produttiva efficiente è quella che minimizza i costi medi totali. Osservando sia la tabella dei costi calcolati, che i grafici delle curve di costo si può individuare la quantità “5” come quella efficiente. Per quantità sia minori che maggiori, i costi medi totali risultano superiori a quelli associati al livello di produzione di 5 unità. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 19 Esercitazione_8 Caso Pratico n.3 Per una data impresa la curva di costo totale di lungo periodo è descritta dalla seguente tabella. Quantità prodotta 10 20 CT di lungo periodo 100€ 110€ 30 40 50 60 115€ 120€ 150€ 360€ Valutare l’esistenza di economie o diseconomie di scala al variare della quantità prodotta. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 20 Esercitazione_8 Quantità prodotta 10 CT di lungo periodo 100€ 110€ CMeT di lungo periodo Costi 20 10 5,5 30 40 50 60 115€ 120€ 150€ 360€ 3,8 3 3 6 11 10 9 8 CMeT di lungo periodo 7 6 5 4 Diseconomie di scala 3 Economie di 2 scala Rendimenti di scala costanti 1 0 10 20 30 40 50 60 Quantità A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 21 Esercitazione_8 Problema n° 5 pag. 233 La Polverone Spa produce scope e le vende porta a porta. La tabella illustra la relazione tra il numero di addetti e la produzione giornaliera della Polverone: A.A. 2003-2004 Addetti Prodotto 0 0 1 2 20 50 3 4 90 120 5 6 7 140 150 155 Istituzioni di Economia - Corso Serale 22 a) Compilate la colonna del prodotto marginale. Che caratteristica notate? Come la potete spiegare? Esercitazione_8 b) Un addetto costa 100€ al giorno e l’impresa ha costi fissi di 200€. Utilizzate queste informazioni per compilare la colonna del costo totale. c) Compilate la colonna del costo medio totale, rammentando che CMeT=CT/Q. Che caratteristica notate? d) Compilate la colonna del costo marginale, rammentando che CM= CT/ Q. Che caratteristica notate?. e) Confrontate la colonna del prodotto marginale e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano. f) Confrontate la colonna del costo medio e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 23 Esercitazione_8 a) Compilate la colonna del prodotto marginale. Che caratteristica notate? Come la potete spiegare? Prodotto Marginale: l’incremento della quantità prodotta causato da un incremento unitario dei fattori di produzione. Incremento del Prodotto Prodotto Marginale = n. unità aggiuntive del fattore di produzione Ad esempio quando viene assunto il terzo lavoratore il prodotto passa da 50 a 90, questo incremento di prodotto è dovuto alla terza unità del fattore di produzione lavoro. Il Prodotto Marginale sarà calcolato come: (90 – 50)/1 = 40 Dopo aver compilato la colonna del prodotto marginale si può notare come per le prime unità aggiuntive di fattore produttivo lavoro (quando il n. dei lavoratori complessivamente impiegati è basso) il prodotto marginale aumenta; in seguito (quando il n. di lavoratori complessivamente impiegati è alto) il prodotto marginale delle ultime unità di fattore produttivo lavoro impiegato diminuisce. L’andamento descritto del prodotto marginale del lavoro è dovuto alla produttività marginale decrescente del fattore produttivo lavoro. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 24 Esercitazione_8 A.A. 2003-2004 Addetti Prodotto Prodotto marginale Costo totale 0 1 2 3 4 5 6 7 0 20 50 90 120 140 150 155 --20 30 40 30 20 10 5 200 300 400 500 600 700 800 900 Istituzioni di Economia - Corso Serale 25 Esercitazione_8 b) Un addetto costa 100€ al giorno e l’impresa ha costi fissi di 200€. Utilizzate queste informazioni per compilare la colonna del costo totale. Costo Totale = costi variabili + costi fissi CT = CV + CF I costi fissi sono pari a 200€ e vengono sostenuti in ogni caso anche in assenza di produzione, i costi variabili sono pari al costo di un lavoratore, 100€, per il numero di lavoratori impiegati. c) Compilate la colonna del costo medio totale, rammentando che CMeT=CT/Q. Che caratteristica notate? Osservando la tabella si può notare l’andamento ad U dei costi medi totali. Quando la quantità già prodotta è bassa un aumento della quantità fa diminuire il costo medio totale; quando la quantità già prodotta è alta un ulteriore aumento della quantità fa aumentare i costi medi totali. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 26 Esercitazione_8 Addetti Prodotto Prodotto marginale Costo totale Costo medio totale Costo marginale 0 1 2 3 4 5 6 7 0 20 50 90 120 140 150 155 --20 30 40 30 20 10 5 200 300 400 500 600 700 800 900 --15,00 8,00 5,56 5,00 5,00 5,33 5,81 --5,00 3,33 2,5 3,33 5,00 10,00 20,00 A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 27 Esercitazione_8 d) Compilate la colonna del costo marginale, rammentando che CM= CT/ Q. Che caratteristica notate?. Anche il costo marginale ha un andamento ad U, come il costo medio totale. Diminuisce per incrementi della quantità prodotta quando la quantità complessivamente prodotta è bassa; aumenta per incrementi della quantità quando la quantità complessivamente prodotta è elevata. e) Confrontate la colonna del prodotto marginale e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano Quando il prodotto marginale è crescente il costo marginale è decrescente, e viceversa. f) Confrontate la colonna del costo medio e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano Quando il costo marginale è minore del costo medio totale, il costo medio totale è decrescente; quando il costo marginale è maggiore del costo medio totale, il costo medio totale è crescente A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 28 Esercitazione_8 14 – Imprese in un mercato concorrenziale Caratteristiche del mercato concorrenziale: Sul mercato sono presenti molti compratori e venditori, ciascuno domanda e offre quantità molto piccole rispetto a quelle globali. I beni prodotti sono molto simili o uguali, quindi perfettamente sostituibili tra loro. Compratori e produttori non possono influenzare il prezzo con le loro decisioni di domanda e offerta, sono price-taker Le imprese possono entrare ed uscire liberamente dal mercato A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 29 Esercitazione_8 RT = P x Q Ricavo Totale : Ricavo medio: RMe = RT = Q Ricavo Marginale: RM = RT Q PxQ Q = =P P x Q Q =P RMe = P RM = P In concorrenza perfetta Ricavo Medio, Ricavo Marginale e Prezzo coincidono RMe = RM = P A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 30 Esercitazione_8 Obiettivo dell’impresa è massimizzare il Profitto Profitto = RT - CT Quando RM > CM aumentare la quantità porta a incrementi di profitto Quando RM < CM aumentare la quantità porta a decrementi di profitto Quando RM = CM si raggiunge il livello di quantità per cui il profitto è Max Essendo in concorrenza perfetta RM = P Il profitto è massimo quando RM = CM ovvero A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale P = CM 31 Esercitazione_8 Caso Pratico n. 4 Nel caso pratico n. 2 sono stati considerati costi dell’ impresa WWW Qtà CF CV CT CM CMeV CMeF CMeT La WWW vende in un mercato in concorrenza perfetta. Se il prezzo è pari a 40 € calcolare: 0 46 0 46 0 0 0 0 1 46 30 76 30 30 46 76 2 46 50 96 20 25 23 43 3 46 58 104 8 19,3 15,3 34,7 4 46 64 110 6 16 11,5 27,5 5 46 84 130 20 16,8 9,2 26 RT 6 46 114 160 30 19 7,7 26,7 RM 7 46 150 196 36 21,4 6,6 28 8 46 190 236 40 23,8 5,8 29,5 9 46 240 286 50 26,7 5,1 31,8 A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale Profitto 32 Esercitazione_8 Prezzo Qtà CT RT CM RM Profitto (RM – CM) Profitto (RT - CT) -46 40 40 0 1 2 46 76 96 0 40 80 0 30 20 0 40 40 0 10 20 40 40 40 40 3 4 5 6 104 110 130 160 120 160 200 240 8 6 20 30 40 40 40 40 32 34 20 10 16 50 70 80 40 40 40 7 8 9 196 236 286 280 320 360 36 40 50 40 40 40 4 0 -10 84 84 74 A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale -36 -16 33 Esercitazione_8 Qual è la quantità di prodotto che massimizza il profitto? Qual è il profitto/perdita? L’impresa dovrebbe continuare a produrre nel lungo periodo? La quantità che massimizza il profitto è quella per cui si ha RM = CM, nel caso Q = 8. L’impresa realizza un profitto pari a 84 €. Nel passare dal livello di produzione 7 al livello 8 i costi marginali e i ricavi marginali si eguagliano, per l’impresa è indifferente produrre la quantità 7 o 8, infatti il profitto è uguale, 84 €, per entrambi i livelli di quantità. Essendo il profitto positivo l’impresa dovrebbe continuare a produrre nel lungo periodo. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 34 Costi e Ricavi Esercitazione_8 80 70 60 CM Profitto 50 P= RM 40 CMeT 30 CMeV 20 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Quantità A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 35 Esercitazione_8 Se il prezzo diminuisse fino a 20 € quale sarebbe la quantità di prodotto che massimizza il profitto nel breve periodo? Cosa accadrebbe nel lungo periodo? Vale sempre la condizione RM = CM per massimizzare il profitto. Essendo in concorrenza perfetta RM = P, quindi il profitto sarà massimo per quella quantità individuata da CM = 20 €, ovvero per Q = 5 Producendo Q = 5 e vendendo a 20€ l’impresa non realizza profitti ma riduce le perdite. Infatti i RM sono maggiori dei CMeV, dopo la copertura dei costi variabili rimane ancora un margine di copertura dei costi fissi, anche se non sufficiente alla copertura completa. Nel breve periodo non posso cambiare la struttura e quindi conviene continuare a produrre per coprire almeno parzialmente quei costi fissi che non posso eliminare. Nel lungo periodo tutti i costi sono variabili, all’azienda conviene ridurre i costi di impianto (nel breve fissi) uscendo dal mercato. Uscita dal mercato nel lungo periodo: RT < CT = (RT/Q) < (CT/Q) = RMe < CMeT = P<CMeT A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 36 Costi e Ricavi Esercitazione_8 80 70 60 CM 50 40 Perdita CMeT 30 CMeV P= RM 20 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Quantità A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 37 Esercitazione_8 Se il prezzo diminuisse fino a 15€, quale sarebbe il profitto o la perdita se l’impresa continuasse a produrre a 15€? Quale sarebbe il profitto o la perdita se l’impresa fermasse temporaneamente la produzione nel breve periodo? Cosa dovrebbe fare l’impresa nel breve periodo? Se l’impresa continuasse a produrre a 15€ il livello di produzione sarebbe di 4 unità, la quantità massima con CM < RM. Quando il prezzo è 15€, i ricavi non sarebbero sufficienti a coprire i costi variabili, la differenza non coperta, nel caso 4€, andrebbe a sommarsi ai costi fissi. Se l’impresa sospendesse la produzione, nel breve periodo, non potrebbe comunque evitare di sostenere i costi fissi realizzando così una perdita di 46€ La perdita continuando a produrre arriverebbe a 50€ (RT – CT) = (60 – 110) = - 50 Si avrebbe una situazione peggiore rispetto alla chiusura temporanea che limiterebbe la perdita ai costi fissi, 46€. Quindi se il prezzo scendesse a 15€, nel breve periodo, l’azienda dovrebbe sospendere la produzione. Sospensione della produzione nel breve periodo: RT < CV = (RT/Q) < (CV/Q) = RMe < CMeV = P < CMeV A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 38 Costi e Ricavi Esercitazione_8 80 70 60 CM 50 40 CMeT CMeV 30 Perdita 20 P= RM 10 Perdita dovuta a CV 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Quantità A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 39 Problema n° 11 pag. 253 Esercitazione_8 Supponete che il settore tessile dell’Italia sia in concorrenza perfetta. Nel lungo periodo il prezzo d’equilibrio per capo di abbigliamento è di 30 €. a) Descrivete l’equilibrio usando una rappresentazione grafica, sia per il mercato sia per il singolo produttore. Ipotizzate ora che esistano un gran numero di produttori di altri paesi pronti ad invadere il mercato italiano con capi da 25€. b) Ipotizzando che i costi fissi dei produttori italiani siano elevati, quale sarà l’effetto di breve periodo delle importazioni sulla quantità prodotta dalla singola impresa? Quale effetto sul profitto? Illustrate le risposte con un grafico. c) Quale effetto si registrerà nel lungo periodo sulla numerosità delle imprese attive nel settore in Italia? A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 40 a) Esercitazione_8 Descrivete l’equilibrio usando una rappresentazione grafica, sia per il mercato sia per il singolo produttore. Equilibrio in concorrenza perfetta nel lungo periodo senza commercio internazionale Singola industria tessile italiana Prezzo Prezzo Settore tessile italiano CM offerta di settore CMeT 30€ 30€ domanda di settore Quantità prodotta dalla singola impresa A.A. 2003-2004 q1 Quantità Quantità prodotta dal settore e quantità domandata Istituzioni di Economia - Corso Serale Q1 Quantità 41 Esercitazione_8 b) Ipotizzando che i costi fissi dei produttori italiani siano elevati, quale sarà l’effetto di breve periodo delle importazioni sulla quantità prodotta dalla singola impresa? Quale effetto sul profitto? Illustrate le risposte con un grafico. Equilibrio in concorrenza perfetta nel breve periodo con commercio internazionale Prezzo Settore tessile italiano Singola industria tessile italiana CM CMeT 30€ 25€ offerta di settore 30€ 25€ Perdita domanda di settore importazioni q2 q1 A.A. 2003-2004 Quantità Istituzioni di Economia - Corso Serale Q2 Q1 Q3 Quantità 42 Esercitazione_8 In caso di commercio internazionale, con una gran quantità di produttori esteri disposti a praticare un prezzo di 25€, il prezzo globale sarà determinato da questi a 25€. Con il nuovo prezzo, più basso, la domanda di settore aumenta a Q3 e sarà maggiore dell’offerta di settore, che diminuisce a Q2, la differenza rappresenta le importazioni (Q3 - Q2) . La singola impresa italiana, in concorrenza perfetta, ridurrà la propria produzione fino al punto in cui il prezzo (che è anche il ricavo marginale) eguaglia i costi marginali, la nuova produzione sarà q2 minore di q1, quantità prodotta senza commercio internazionale. Per la singola impresa avere elevati costi medi totali (maggiori del prezzo di mercato come evidenziato nel grafico) significa realizzare delle perdite evidenziate nel grafico. Tuttavia, se i costi fissi rappresentano la maggior parte dei costi sostenuti dall’impresa, è probabile che l’impresa abbia costi medi variabili inferiori ai ricavi medi (RMe = Prezzo). Se si realizza la condizione CMeV < Prezzo, nel breve periodo, l’impresa continuando a produrre realizza una perdita inferiore a quella che avrebbe fermando la produzione e continuando a sostenere i costi fissi. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 43 Esercitazione_8 c) Quale effetto si registrerà nel lungo periodo sulla numerosità delle imprese attive nel settore in Italia? Nel lungo periodo le imprese italiane non possono competere con le imprese estere, che hanno costi di produzione inferiori. Nel lungo periodo le imprese italiane possono evitare di sostenere i costi fissi che non possono eliminare nel breve, decidendo di uscire dal mercato. La condizione per continuare a produrre nel lungo periodo è CMeT < RMe (RMe = Prezzo). Nel caso delle singole industrie tessili italiane avremo CMeT > Prezzo, quindi le imprese nel lungo periodo usciranno dal mercato e l’intera domanda del settore tessile italiano sarà soddisfatta dalla produzione estera tramite importazioni. A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 44 Esercitazione_8 Esercizi che risolveremo in classe la prossima volta: Problema n° 2 pag. 301 Problema n° 5 pag. 302 A.A. 2003-2004 Istituzioni di Economia - Corso Serale 45