L’EVOLUZIONE DEL MENU I primi menu erano composti dall’elenco delle vivande servite durante sontuosi incontri fra nobili e sfarzosi scambi di corte dell’Europa del Medioevo. Primi anni dell’800: con l’affermarsi di un luogo dove era possibile mangiare con un corrispettivo in denaro, IL RISTORANTE, vengono distribuite al cliente liste di piatti fra i quali può scegliere cosa degustare. L’EVOLUZIONE DEL MENU -Primi anni del ‘900: Auguste Escoffier inaugura l’impostazione classica codificata della successione delle portate che oggi, per svariati motivi, NON è più adottata nella ristorazione moderna. Un menu completo prevedeva anche 13 portate . “Le livre des menus” A.Escoffier 1912 pubblicato a margine della “Belle epoque”, periodo di fiorente benessere economico. Oggi i menu vengono compilati quasi quotidianamente grazie alle nuove tecnologie. I gruppi di lavoro del ristorante e/o dell’ hotel hanno sostituito lo chef nello svolgimento di questo delicato ruolo. L’EVOLUZIONE DEL MENU Menu si scrive senza accento E’ il programma di un pasto E’ il cartoncino Non e’ la lista delle vivande il menu come programma delle vivande è sempre esistito: non come cartoncino per lettura agli invitati, ma annunciato ai commensali da apposite pergamene l’invenzione del “ cartoncino” più o meno decorato è piuttosto recente: intorno all’anno1855 alla corte di Napoleone III . L’EVOLUZIONE DEL MENU La moda di quel tempo, aveva imposto il servizio alla russa, sostituendo il servizio alla francese. Quest’ultimo prevedeva di presentare tutte le vivande assieme; il servizio alla russa imponeva una successione dei piatti e dei vini pre-ordinata. Da qui l’esigenza “orientativa” degli ospiti: la stampa su un cartoncino. Il menu indica: L’elenco delle portate di cui è composto il pasto; Il cartoncino che reca stampato l’elenco dei piatti; Le proposte gastronomiche che caratterizzano un locale; I suggerimenti di abbinamento con i vini.