L’approccio trialogico nella didattica KNORK Promoting Knowledge Work Pratictes in Education Sperimentazione: Il Menu Scenario Pedagogico prof. Giovanni Semeraro I.I.S.S. “G. Salvemini” Fasano (BR) KNORK: Promoting Knowledge Work Pratictes in Education Sperimentazione: Il Menu Prof. Giovanni Semeraro Titolo sperimentazione: Il Menu Contesto pedagogico (Perché il corso ha bisogno di sviluppo, quali sono le competenze e le conoscenze che gli studenti dovrebbero avere a priori, i legami con il curriculum e gli altri corsi , ecc ) La sperimentazione del metodo trialogico vedrà impegnata la classe del Primo Biennio del serale dell’I.I.S.S. “G. Salvemini” di Fasano (BR) sede IPSEOA. Il corso serale è indirizzato a studenti lavoratori maggiorenni, la classe è formata da 29 studenti (16 donne e 13 uomini) di età compresa dai 19 ai 50 anni. Obiettivo primario dei corsisti è l’acquisizione della qualifica professionale e diploma di maturità per l’immediato inserimento nel mondo del lavoro, alcuni corsisti, invece, seguono il corso per ampliare le proprie conoscenze nell’ambito della ristorazione. Il “Laboratorio di Servizi Enogastronomici - Settore Cucina” è una disciplina con approccio pratico, il 70% delle ore viene impiegato nel laboratorio di cucina/pasticceria per conseguire competenze tecnico-professionali utili alla preparazione professionale dello chef de cuisine. Il contenuto disciplinare oggetto della sperimentazione è “il menu”. Argomento scelto in quanto è tra quelli che ha bisogno di più lezioni teoriche rispetto agli altri contenuti della disciplina e che quindi meglio si presta alla sperimentazione. L’argomento necessita di pregresse conoscenze/competenze professionali riferite all’attrezzatura, alle derrate alimentari ed alle tecniche di cottura. I prerequisiti indispensabili per lavorare sulla sperimentazione sono, invece, soprattutto incentrate su conoscenze informatiche (uso di word) e possesso di posta elettronica gmail. Saper progettare un menu rientra tra i compiti del futuro chef de cuisine, competenza indispensabile per praticare la professione. La sperimentazione consiste nel costruire un menu con prodotti tipici locali da sottoporre alle aziende del territorio per promuovere i prodotti tipici attraverso la degustazione del menu elaborato a scuola e presentato in occasione di fiere, manifestazioni, eventi organizzati per lo scopo. Naturalmente la redazione del menu avverrà attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e di nuove metodologie didattiche. Alla fine della sperimentazione i corsisti avranno acquisito la competenza richiesta dal MIUR “Predisporre e realizzare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela” realizzando realmente un menu spendibile al di fuori della scuola e utilizzando nuove tecnologie. Obiettivi (Obiettivi di apprendimento del corso: obiettivi di contenuto, obiettivi in materia di competenze, attitudini, ecc ) Obiettivi della sperimentazione: Usare strumenti ICT e sviluppare nuove competenze digitali nella scuola; Potenziare le capacità di lavorare in team all’interno della scuola; Sviluppare competenze utili al miglioramento dell’uso di pratiche informatiche nella didattica; Trasferire competenze inerenti le pratiche ICT agli studenti per essere competitivi con i colleghi europei e spendibili nel mondo del lavoro. Scenario pedagogico prof. G. Semeraro pag. 1 KNORK: Promoting Knowledge Work Pratictes in Education Sperimentazione: Il Menu Obiettivi di contenuto: Conoscenze Abilità Competenze Conoscere i vari tipi di pasto Saper abbinare i vari tipi di Predisporre e realizzare menu consumati nei vari momenti piatti per stilare un menu coerenti con il contesto e le della giornata esigenze della clientela Conoscere i diversi tipi di menu proposti alla clientela Strumenti ICT (Descrivere brevemente gli strumenti ICT utilizzati nel corso, le loro caratteristiche principali e come essi sono rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi pedagogici) Hardware indispensabile per utilizzare i relativi software: Personal Computer in dotazione nei lab. Informatici dell’Istituto (uno per il docente ed uno per ogni alunno) e a casa di docente/corsisti; Tablet in dotazione del docente; Smartphone (uno per il docente ed uno per ogni gruppo). Software: Gmail: il 90% dei corsisti possiede la posta elettronica gmail per via dell’obbligatorietà dello strumento per usare altre app (configurazione di whatsapp). Gmail servirà per creare una mailing list (utile per comunicare) e per accedere a google drive; Google drive: pochi corsisti conoscono google drive e nessuno conosce il potenziale dell’applicazione. Drive sarà l’ambiente in cui verranno condivisi tutti i documenti del progetto (diario di bordo, materiali del progetto); Padlet: strumento che verrà utilizzato soprattutto durante le attività di brainstorming e per visualizzare contenuti in sintesi; Word: l’uso di Word sarà indispensabile in tutte le fasi del progetto (il 90% dei documenti sarà scritto in word per poi essere caricato su google drive; Power point: i documenti finali e di sintesi saranno rappresentati in power point (strumento che permette una buona rappresentazione di prodotti realizzati). La condivisione di idee avverrà attraverso whatsapp mentre la condivisione di materiali avverrà attraverso google drive. Preparativi prima del corso (Descrivere le problematiche da considerare ed i compiti da svolgere prima dell'inizio del corso). Problematiche da considerare: Prerequisito indispensabile per dare inizio alla sperimentazione è il possesso di indirizzo email “gmail” con relativo account su Google, quindi primo problema da considerare è la competenza digitale. Altro problema da considerare è l’utilizzo del laboratorio di informatica e soprattutto la connessione Internet (da verificare….). Compiti da svolgere prima dell'inizio del corso: Richiesta di posta elettronica gmail.com; Registrazione su google drive; Scenario pedagogico prof. G. Semeraro pag. 2 KNORK: Promoting Knowledge Work Pratictes in Education Sperimentazione: Il Menu Esercitazioni su google drive e su tutte le nuove tecnologie per familiarizzare e quindi perdere meno tempo durante le lezioni; Creazione di un account per ciascun corsista; Raccolta delle autorizzazioni al fine di consentire videoriprese durante le attività; Testare il livello di conoscenza delle applicazioni Word, Excel e Ppt per meglio allocare ruoli e compiti; Preparare dispensa per lezioni frontali; Studiare le nuove metodologie da mettere in campo (Jigsaw). Descrizione / "manoscritto" della progettazione pedagogica (Descrivere qui, nel dettaglio, l'ordine cronologico di ogni fase e le attività nel processo di lavoro durante tutto il corso: gli interventi dell’insegnante, cosa gli studenti fanno, come vengono utilizzati gli strumenti, com’è organizzata la collaborazione, quali materiali sono utilizzati, gli aspetti organizzativi, la valutazione degli studenti, ecc .) Fase Attività 1 Organizzazione dell’attività - - 2 Ricerca-azione - - Spiegazione sulle motivazioni della scelta di partecipare alla sperimentazione del progetto (KNORK); Spiegazione sulle motivazioni della scelta inerente l’oggetto (il menu); Divisione della classe in gruppi e assegnazioni compiti per gruppo e all’interno del gruppo. Brainstorming su “MENU”: ciò che è un menu, tipologia di menu, come dovrebbe essere organizzato e quant'altro si possa conoscere e dire in proposito. Lezione frontale su ciò che un menu è in letteratura. Metodologia Jigsaw: 1) Gruppi di esperti per la ricerca dei diversi tipi di prodotti (formaggi, carne, pesce, verdure, ecc ...), discussione in plenaria sui possibili usi di questi prodotti; 2) Gruppi Jigsaw per comporre piatti utilizzando i prodotti frutto della ricerca (antipasti, primo piatto, secondo, contorno e dessert), discussione in plenaria sui possibili piatti da comporre; 3) Gruppi Jigsaw per comporre menu utilizzando i piatti (menu a base di: formaggi, carne, pesce, verdure), discussione in plenaria e composizione definitiva dei menu; Lavoro individuale: ricerca delle aziende alle quali chiedere l’adesione al progetto attraverso la sponsorizzazione dei propri prodotti e l’interesse a promuovere gli stessi attraverso il nostro menu; Raccolta delle adesioni di aziende interessate con possibile revisione del menu. Scenario pedagogico prof. G. Semeraro Strumenti - Aula: lavagna Lab. Informatica: PC/word - Aula: lavagna, smartphone/g mail, LIM/padlet, dispensa Lab. Informatica: PC/google drive - pag. 3 KNORK: Promoting Knowledge Work Pratictes in Education Sperimentazione: Il Menu Metodologia Jigsaw per la sperimentazione del menu e codifica delle ricette: 1) Gruppi di esperti assaggiano i piatti preparati, discussione in plenaria per eventuale revisione di sapori/abbinamenti; 2) Gruppi di esperti codificano le ricette in base alle 3 revisioni attuate. Produzione - Organizzazione evento conclusivo con elaborazione pratica del menu e presentazione dei prodotti: a) Ordine dei prodotti; b) Invito stakeholders; c) Preparazione menu; d) Allestimento location; e) Promozione menu/prodotti. I docenti di lingue straniere possono tradurre il menu nelle lingue insegnate. Il docente di scienze dell’alimentazione può essere coinvolto per il calcolo delle calorie e per valorizzare gli abbinamenti dei piatti. Il docente di italiano può curare la presentazione del menu e dell’eventuale opuscolo. - Valutazione dei singoli corsisti sul lavoro individuale e 4 sul lavoro di gruppo; Monitoraggio/ - autovalutazione dei corsisti; Disseminazione - valutazione soddisfacimento utenza; - valutazione del prodotto. - Creazione di un database online (pubblicata sulla pagina web ufficiale della scuola) per menu e ricette in modo che sia disponibile per chiunque; - preparazione di un opuscolo finale. - - - - - Aula: lavagna, smartphone/g mail Lab. Informatica: PC/google drive Lab. Cucina Sala ristorante Lab. Informatica: PC/google drive Link e materiali Dispensa del docente sul menu. Esperienze, idee di sviluppo e soluzioni alternative 1) Nel caso in cui non si trovino aziende disposte a sponsorizzare un alimento si cambierà alimento ed eventualmente piatto da inserire nel menu; 2) Si potrebbe individuare una unica azienda che commercia tutti i prodotti inseriti nel menu e che sia interessata a sponsorizzare l’intero menu; 3) Se ci saranno più aziende interessate si potrà riproporre lo stesso lavoro a classi differenti. Scenario pedagogico prof. G. Semeraro pag. 4