A cura di Sarah Sciamannini SMS “Luigi Valli” Narni Possiamo parlare di moto di un corpo quando viene fissato un altro corpo rispetto al quale valutare il movimento. Un corpo può essere in quiete rispetto ad un corpo e in moto rispetto ad un altro. Un corpo è in movimento se cambia la sua posizione rispetto ad un altro corpo, preso come sistema di riferimento e il moto si dice relativo. La traiettoria è l’insieme dei punti posizione in un determinato sistema di riferimento e può essere una retta, una linea curva, un’ellisse, una parabola. Se la traiettoria è una retta, il moto si dice rettilineo, se è una linea curva curvilineo, se è un’ellisse ellittico e se è una parabola parabolico. Traiettoria, spostamento, tempo, velocità e accelerazione sono grandezze che ci permettono di definire e descrivere un moto. La rapidità con cui un corpo varia la sua posizione al trascorrere del tempo si chiama velocità. La velocità si differenzia in velocità media e velocità istantanea. La velocità media (vm) è il rapporto tra lo spostamento di un corpo in movimento (s) e il tempo impiegato a percorrerlo (t). spazio s Vm tempo t La velocità media è una grandezza scalare perché è definita solo da un valore numerico, detto modulo o intensità. Se l’intervallo di tempo è infinitamente piccolo, la velocità si dice istantanea. Il vettore velocità v è caratterizzato da: • Punto d’applicazione • Direzione • Verso • Intensità La velocità istantanea spiega come si muove un corpo, dando informazioni sulla direzione e sul verso in cui esso si muove; per questo si dice che è una grandezza vettoriale. La legge oraria del moto rettilineo uniforme è s = v · t Se rappresentiamo il moto rettilineo uniforme sul piano cartesiano, vediamo che nasce una semiretta uscente dall’ origine. Il corpo si muove di moto rettilineo uniforme. Rappresentazione del moto 10 spazio (m) 8 tempo (s) spazio (m) 0 0 1 3 2 6 3 9 6 spazio (m) 4 2 0 0 1 2 tempo (s) 3 4 La rapidità con cui varia la velocità di un corpo al passare del tempo viene detta accelerazione e il moto si dice accelerato o decelerato se si ha, rispettivamente, un aumento o una diminuzione di velocità. L’ accelerazione media (am) è il rapporto fra la variazione di velocità (V2- V1) e l’intervallo di tempo in cui essa si verifica ( t ): m V V m 1 am 2 1 s m / s 2 T s s s L’ accelerazione istantanea è una grandezza vettoriale e quindi è definita da punto d’applicazione, direzione, verso e intensità. Se l’ accelerazione si mantiene costante nel tempo si ha un moto uniformemente accelerato. La legge del moto uniformemente accelerato è: v t 1 2 S at 2 2 Se rappresentiamo il moto uniformemente accelerato sul piano cartesiano otteniamo, unendo tutti i punti, una parabola uscente dall’ origine. Legge della dipendenza quadratica 18 16 14 tempo (s) spazio (m) 0 0 1 1 2 4 3 9 4 16 spazio (m) 12 10 spazio (m) 8 6 4 2 0 0 1 2 3 tempo (s) 4 5 I corpi cadono verso il basso sotto l’azione della forza di gravità della terra e si muovono di moto uniformemente accelerato con un’accelerazione, detta accelerazione di gravità (g),pari a circa 9,8 m/s2: 1 S gt 2 2 cioè 1 S 9,8t 2 2