AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P
NUMERO
1598
DI
MARTEDI 8
MARZO
2016
Polizia penitenziaria, parte
la guerra degli straordinari
, iniziata la battaglia legale
per il pagamento degli
straordinari a Perugia
Contestata l'indennità giornaliera di 5
euro per le ore in più prestate nel giorno
del riposto Polizia penitenziaria, la guerra
degli straordinari parte da Perugia. La
battaglia legale per il pagamento degli
straordinari degli
agenti
di
polizia
penitenziaria, nei giorni destinati al
riposo, parte da Perugia. Diciassette
agenti, assistiti dall'avvocato Lorenzo Di
Gaetano, hanno portato il ministero della
Giustizia, Dipartimento amministrazione
penitenziaria, davanti al Tribunale
amministrativo
regionale
per
il
riconoscimento
«del
diritto
alla
corresponsione del compenso spettante a
ciascuno dei ricorrenti per ogni periodo di
servizio svolto durante il quinquennio
2007/2012
(considerando
atto
interruttivo della prescrizione la data di
notifica del presente ricorso) ovvero nel
maggior periodo ritenuto di giustizia, per
ore di straordinario effettuate e non
pagate, svolte in giornate destinate e/o da
destinare al riposo settimanale, oltre le 36
ore settimanali, secondo gli importi
maturati in base alla legge ed ai C.C.N.L.
intervenuti negli anni di riferimento oltre
a rivalutazione monetaria ed interessi
legali dalla data di maturazione del diritto
fino al soddisfo».I ricorrenti contestano al
ministero «articolati motivi di violazione
della normativa di riferimento» e
sostengono che «la spettanza della
retribuzione per lavoro straordinario in
ipotesi di prestazione lavorativa in
giornata destinata al riposo settimanale e
in eccedenza all’orario settimanale di 36
ore stabilito dal C.C.N.L., non essendo
all’uopo assorbente la corresponsione
della speciale indennità giornaliera di 5
euro». Il ministero non contesta la
A
CURA DELLA
SEGRETERIA
GENERALE
AD USO
ricostruzione,
ma
sostiene
solo
l'intervenuta prescrizione. Secondo i
giudici amministrativi nella legge di
stabilità del 2014 si legge chiaramente
che «la prestazione lavorativa resa nel
giorno destinato al riposo settimanale o
nel festivo infrasettimanale non dà diritto
a retribuzione a titolo di lavoro
straordinario se non per le ore eccedenti
l'ordinario turno di servizio giornaliero».
Una norma di «interpretazione autentica
ed inequivocabilmente retroattiva», ma
sulla quale pesano sospetti «di
incostituzionalità» rilevandosi «oltre la
irragionevolezza, la violazione dei
principi della Convenzione E.D.U. (quale
normativa interposta) come elaborati
dalla Corte di Strasburgo in punto di
efficacia retroattiva della legge non
penale, essendo carente la sussistenza dei
necessari “motivi imperativi di interesse
generale” a tutela del legittimo
affidamento». E per queste ragioni «di
pregiudizialità» che il Tar ha disposto «la
sospensione del presente giudizio sino
alla decisione da parte della Consulta
della prospettata questione di legittimità
costituzionale» della legge di stabilità del
2014 per quanto riguarda il motivo del
contenzioso.(Perugia Today)
I dettagli dell ‘operazione
del Nucleo investigativo
centrale
della
polizia
penitenziaria
che ha
portato all’arresto di 14
persone
INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO
DÌ
TUTTI_
infermiere. Droga e cellulari nel carcere
di Velletri: 14 arresti. Usufruivano di
sostanze stupefacenti e telefoni cellulari
per
parlare
con
gli affiliati
della Camorra ed i familiari dall'interno
del carcere di Velletri. A smascherare ed
interrompere il "preoccupante fenomeno"
i carabinieri al termine di una lunga
indagine che ha portato a scoprire come
nella casa circondariale del Comune dei
Castelli Romani fosse semplice introdurre
apparecchi
telefonici,
schede
Sim
intestate a teste di legno e sostanza
stupefacente. Ad usufruirne anche
criminali di caratura, come ad esempio
due camorristi di peso ed un uomo finito
nell'istituto penitenziario con l'accusa di
omicidio. A favorire l'ingresso un agente
della polizia penitenziaria ed un
infermiere, arrestati assieme ad altre 12
persone (per un totale di 14) al termine
della 'Operazione Input'.I REATI - Gli
arrestati, cinque detenuti, un agente della
penitenziaria, un infermiere del carcere e
parenti e amici che favorivano l'arrivo di
cellulari e droga nella casa circondariale,
sono stati smascherati dopo una lunga
attività di indagine iniziata con
intercettazioni telefoniche ed ambientali
nel gennaio del 2015. I quattordici
dovranno rispondere a vario titolo dei
reati di corruzione, detenzione ai fini di
spaccio
di
sostanze
stupefacenti,
ricettazione di telefoni cellulari e schede
telefoniche utilizzate dai detenuti nel
carcere di Velletri e riciclaggio di
autovetture. OPERAZIONE INPUT L’attività investigativa, condotta dalla
Compagnia Carabinieri di Velletri e
coordinata dal Sostituto Procuratore
Dottor Giovanni Taglialatela, ha fatto
venire alla luce condotte corruttive che
permettevano l’introduzione all’interno
del carcere di Velletri di sostanze
stupefacenti, telefoni cellulari e schede
telefoniche in uso ai detenuti eludendo i
controlli. In particolare, nel corso delle
indagini, è emersa la responsabilità di un
agente di polizia penitenziaria, già agli
arresti domiciliari perché tratto in arresto
in flagranza di reato nel mese di febbraio
2015 e di un infermiere in servizio nella
struttura
penitenziaria,
colpito
dall’odierna misura. ORDINAZIONI DAL
CARCERE - Le richieste pervenivano ai
due pubblici ufficiali direttamente dai
detenuti; questi ultimi tramite gli
apparati cellulari illecitamente in uso
nella cella si mettevano in contatto con i
familiari per ordinare la droga e schede
telefoniche che venivano smerciate nel
carcere, pagando in anticipo (nel caso
Droga e telefoni nel carcere di Velletri,
icosì i camorristi parlavano con l'esterno
Droga e cellulari nel carcere di Velltri: 14
arresti Quattordici le persone arrestate
nel corso della Operazione Input.
Cellulari
e
sostanza
stupefacente
introdotti mediante la complicità di un
agente della penitenziaria e di un
---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it---------------------------------------------------------------------------------------------
--- -----------------------------------------------ALLEANZA
SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA-------------------------------------------
della sostanza stupefacente) attraverso dei
vaglia postali fatti da familari ed amici. LE
INTERCETTAZIONI
- Per
mesi
i
carabinieri hanno intercettato decine di
detenuti che parlavano assiduamente con
l’esterno della struttura con parenti, amici
anche per proseguire nei loro traffici
illeciti. Nel corso delle indagini sono stati
sequestrati nelle celle dell’istituto di pena
di Velletri, anche in collaborazione con il
personale della Polizia Penitenziaria, 6
apparati cellulari, 3 schede telefoniche e
sostanza stupefacente tipo hashish, eroina
e cocaina; in un’occasione nel corso di
un’attività di perquisizione all’interno di
una cella del carcere un detenuto ha
ingerito due schede telefoniche, rinvenute
e sequestrate a seguito di esame
radiologico e successiva espulsione; nella
circostanza è stato anche recuperato un
apparato
cellulare
opportunamente
occultato nel WC della cella, già
intercettato
dagli
investigatori.
COMUNICAZIONE CON L'ESTERNO Dalle attività si è evidenziato un
sistematico utilizzo da parte dei detenuti
di telefoni cellulari all’interno delle celle
mantenendosi in costante comunicazione
con l’esterno (ben 15 schede telefoniche
intercettate e intestate a soggetti ignari,
spesso stranieri). Per questi il Giudice,
condividendo
l’impostazione
della
Procura, ha ascritto il reato di
“Ricettazione”, considerando le SIM
derivanti dall’attività illecita collegata al
reato di “Sostituzione di persona”. SIM E
TELEFONI CELLULARI - Come citato dal
Giudice nel provvedimento cautelare, in
alcune conversazioni si percepisce in
maniera emblematica la dimensione del
fenomeno; in una telefonata intercettata si
percepisce che in una cella si utilizzano
contemporaneamente 3 cellulari mentre in
un’altra chiamata una voce femminile,
come se stesse contattando un centralino,
dice: "Pronto…carcere di Velletri?",
chiedendo informazioni su un parente
detenuto che non sente da un pò di giorni;
naturalmente dall’altra parte c’era uno dei
tanti detenuti utilizzatori clandestini
dell’apparato che si è messo a disposizione
della donna. In un’altra chiamata un
detenuto parlando ad un parente riferisce
che in serata chiamerà con una nuova
scheda e poi aggiunge “adesso in cella
siamo in tre tutti e tre a parlare al
telefono”. CELLULARE NELLE PARTI
INTIME - In un'altra circostanza un
detenuto di sesso maschile trasferito
presso l’istituto di pena di Viterbo ha
portato con sé l’apparato telefonico
intercettato
dagli
investigatori,
introducendolo
nelle
parti
intime.
Cellulare che è stato successivamente
recuperato
e
sequestrato
grazie
all’intervento del personale della Polizia
penitenziaria di quell’Istituito. I PIZZINI Durante l’attività investigativa sono state
rinvenuti e sequestrati a casa di un
indagato alcuni “pizzini” eloquenti con i
quali un detenuto comunica allo zio fuori
dal carcere di fare riferimento ad un
infermiere per introdurre in carcere
materiale illecito: “Caro zio……qui c’è un
infermiere che mi viaggia già, gli do il tuo
numero …… devi farmi entrare un telefono
piccolissimo con due schede e un po’ di
pasticche….”; “Caro zio mi raccomando
all’infermiere….ti chiamerà lui allora
pasticche più che puoi telefoni e
schede….”.REATO DI RICETTAZIONE L’indagine, già in sé complessa per
l’ampiezza delle prassi criminose sopra
descritte, è stata resa più difficile dalla
carenza di specifici strumenti normativi
di repressione del fenomeno. In assenza
di una specifica previsione normativa che
vieta l’uso degli apparati cellulari da parte
dei detenuti (condotta che comporta
esclusivamente
una
violazione
disciplinare interna per uso di “oggetto
non consentito”) si è contestato il reato di
ricettazione che ha imposto accertamenti
più lunghi e laboriosi. AUTO RUBATE Al di là di questo aspetto preoccupa la
verosimile diffusione del fenomeno che
rende necessari maggiori e più serrati
controlli tesi ad evitare che i detenuti
possano continuare a gestire traffici
illeciti servendosi di soggetti collegati
dall’esterno. A carico di un indagato
di Aprilia (in provincia di Latina) colpito
da misura in carcere è stato rubricato
altresì il reato di riciclaggio di automezzi
rubati. Nel corso delle indagini, in
collaborazione con i carabinieri del
Reparto territoriale di Aprilia e grazie
all’attività tecnica di intercettazione, sono
state rinvenuti nella sua disponibilità e
sequestrati 4 mezzi con telaio “ribattuto”
e documenti contraffatti tra cui: 1
Smart, 1 mini Cooper, 1 carro attrezzi e 1
Lancia Y, risultati rubati rispettivamente
in Roma, Albano
Laziale e Latina.
PERQUISIZIONI - Alla base delle
risultanze investigative questa mattina, i
Carabinieri della Compagnia di Velletri
hanno dato esecuzione, nella provincia di
Roma e Latina, a un provvedimento
cautelare - emesso dal Giudice per le
Indagini Preliminari del Tribunale di
Velletri dottoressa Zsuzsa Mendola su
richiesta della locale Procura diretta dal
dottor Francesco Prete - nei confronti dei
14 soggetti ritenuti responsabili a vario
titolo dei reati di corruzione, detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti,
ricettazione di telefoni cellulari e schede
telefoniche utilizzate dai detenuti nel
carcere di Velletri e riciclaggio di
autovetture.
Contestualmente,
in
collaborazione con il personale del
Nucleo Investigativo Centrale della
Polizia Penitenziaria, sono state eseguite
perquisizioni in alcune celle degli Istituti
di Pena di Civitavecchia, Frosinone,
Roma Rebibbia, Roma Regina Coeli,
Campobasso, Viterbo e Spoleto.
IL
PROCURATORE DI VELLETRI - A
spiegare l'importanza della Operazione
Input il procurato capo di Velletri
Francesco Prete, nel corso di una
conferenza stampa tenutasi al Comando
provinciale dei carabinieri di Roma. "Un
fenomeno preoccupante che ha messo in
luce un sistema pericoloso che faceva
venire meno il concetto di detenzione in
carcere. Tramite le intercettazioni
abbiamo potuto appurare come fosse
facile introdurre droga e telefoni non
solamente nel carcere di Velletri, ma
anche in altre case circondariali come
Rebibbia o il carcere di Velletri. Nel
primo caso un detenuto è riuscito a
portarsi il telefono da Velletri a Rebibbia.
Per quanto concerne Viterbo abbiamo poi
trovato un altro detenuto in possesso di
notevoli
quantità
di
sostanze
stupefacenti". "Non escludiamo - ha
concluso il dottor Prete - che le indagini
possano portare a scoprire la diffusione
di tale pratica anche in altre carceri non
solo
regionali
ma
anche
nazionali". (Roma Today)
Catanzaro:
nessuna
epidemia, la morte del
detenuto è stato un caso
isolato
In riferimento alle notizie apparse su
alcuni mezzi di informazione, riferite a
una presunta epidemia nella Casa
Circondariale "Ugo Caridi" di Catanzaro,
interviene il Direttore generale dell'ASP
di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, che
precisa quanto segue:"L'allarme lanciato
dall'associazione Yairaiha Onlus è
certamente
eccessivo.
Nella
Casa
Circondariale "Ugo Caridi" di Catanzaro
non è, infatti, in atto alcuna epidemia. La
morte del paziente, per "arresto
cardiocircolatorio e shock settico da
Clostridium difficile", avvenuta dopo il
ricovero nell'ospedale "Pugliese", non ha
provocato
nessuna
preoccupazione
all'interno della Casa Circondariale, non
essendosi verificata tra gli attuali ospiti
alcuna condizione clinica che faccia
pensare ad una diffusione dell'infezione.
Il caso rimane pertanto isolato. Pur
tuttavia l'Azienda Sanitaria Provinciale di
Catanzaro nel momento in cui è venuta a
conoscenza del decesso, ha subito attivato
tutte le misure preventive che i casi del
genere richiedono, attraverso il nostro
Dipartimento di Prevenzione. L'area
sanitaria della Casa Circondariale,
comunque, continuerà a vigilare con
particolare attenzione, così come ha
sempre fatto, per garantire la tutela della
salute dei detenuti". (Zmedia.it)
Camera dei Deputati ,
interpellanza su attuazione
del disegno sul Corpo di
Giustizia
---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it-----------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------
Scuola di Polizia Penitenziaria situata
proprio all’interno del Comune cairese.
Nuovo passo avanti per la realizzazione
della nuova casa circondariale a Cairo
Montenotte. Oggi la Giunta Comunale ha
deliberato
parere
positivo
per
l'individuazione di un sito idoneo alla
realizzazione della struttura sul proprio
terreno
comunale. Come
noto,
la
chiusura del carcere Sant’Agostino di
Savona da parte del Ministero della
Giustizia per gravissimi deficit strutturali
e logistici, ha reso urgente e necessario
l’individuazione di location adeguata per
ospitare la nuova struttura carceraria
nella Provincia di Savona. Il progetto se
realizzato, avrebbe lo scopo di valorizzare
la presenza della storica Scuola di Polizia
Penitenziaria situata proprio all’interno
del Comune cairese.(Savona News)
Carcere di Macomer non
accolte le varie proposte di
riutilizzo
Segreteria Generale
Nuovo carcere a Cairo
Montenotte , ok dalla
Giunta per l'individuazione
di una location idonea
Il progetto se realizzato, avrebbe lo scopo
di valorizzare la presenza della storica
Il ministero non ha accolto le varie
proposte di riutilizzo. I sindacati
continuano a chiederne la riapertura.
Dalla chiusura è già passato un anno e nel
carcere vuoto da mesi sono visibili i segni
del degrado. Che la struttura è in
abbandono lo si capisce già dall'esterno.
Le erbacce sono cresciute un po
dovunque, attorno si notano dei rifiuti e
la catena con lucchetto che chiude il
cancello presenta segni di ruggine, segno
che non viene tolta da mesi e che da
tempo nell'ex carcere non entra nessuno.
La scorsa primavera era stata segnalata
un'infestazione da insetti richiamati da
avanzi di cibo abbandonati dai detenuti e
mai ripuliti. Ora ci sono i topi, che hanno
trovato un ambiente tranquillo per
prolificare. Delle proposte avanzate
dall'amministrazione
comunale
di
Macomer per un riuso dei locali, che non
possono avere altra destinazione se non
quella carceraria, il ministero della
Giustizia non ne ha accolto neppure una,
o quanto meno non sono mai arrivate
risposte. Trascorso un anno è difficile che
ne arrivino. L'ultima proposta era quella
di creare a Macomer una struttura per
detenuti
tossicodipendenti.
Al degrado ancora recuperabile, intanto,
subentrerà presto quello irreversibile
creato dall'abbandono e dal vandalismo.
Una struttura abbandonata, infatti, non
può che finire in preda ai vandali. In
pratica sta accadendo ciò che si temeva. Il
carcere non è un edificio riciclabile se non
demolendo tutto per costruire qualcosa di
diverso, per cui non è ipotizzabile un
impiego con destinazione molto diversa
da quella per il quale era è costruito.
Impensabile trasformarlo in un asilo, una
scuola o altro. Ancora non si segnalano
atti di vandalismo, ma con la partenza dei
detenuti e del personale di custodia è
rimasto il degrado." Abbiamo avanzato
proposte di riutilizzo fattibili e utili - dice
il sindaco, Antonio Succu, - ma
evidentemente non interessano. Dal
Dipartimento
dell'amministrazione
penitenziaria non è arrivato un solo
cenno di risposta. I sindacati hanno
auspicato in più occasioni la riapertura
del carcere di Macomer per far fronte alle
situazioni ingestibili presenti e segnalate
in altre parti d'Italia che derivano dalla
detenzione di persone legate al
terrorismo islamico, ma anche questa
ipotesi è rimasta sulla carta".Per
ristrutturare il carcere di Macomer negli
anni scorsi è stato fatto un investimento
di oltre un milione di euro. "Soldi buttati
alle ortiche, un vero spreco - dice il
sindaco Succu -, ma non sono solo questi.
Per realizzare la struttura destinata al
nucleo cinofili, trasferito altrove, sono
stati spesi negli anni scorsi 200 mila
euro. Soldi bruciati. Si è chiuso il carcere
di Macomer con l'obiettivo di ridurre la
spesa, mi chiedo dove è stato il risparmio.
Io non l'ho ancora capito".Intanto il
degrado avanza. La possibilità di
riutilizzare il carcere è legata a una delle
proposte avanzate dal comune di
Macomer. "L'idea sarebbe quella di
utilizzarlo per detenuti tossicodipendenti
- conclude il sindaco di Macomer. Presso
il Distretto sanitario di Macomer opera
un servizio per il trattamento delle
dipendenze che potrebbe fornire un
supporto sanitario importante. Anche su
questo non è mai arrivata risposta".
Ulteriore
rinvio
della
pubblicazione
dei
calendari per le prove
preselettive del Concorso
allievi agenti di Polizia
penitenziaria
Dopo vari rinvii della pubblicazione della
sulla Gazzetta Ufficiale della data dei
calendari della prova preselettiva del
concorso pubblico, per titoli ed esami, per
il reclutamento, di 100 allievi agenti del
Corpo di polizia penitenziaria del ruolo
femminile, e 300 allievi agenti del Corpo
di polizia penitenziaria del ruolo maschile
concorso bandito e pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 57 del 28 luglio 2015
- IV serie speciale .Ricordiamo che la
pubblicazione dei calendari delle prove
erano previsti sulla Gazzetta Ufficiale 4^
serie speciale “Concorsi ed Esami” del 27
novembre 2015 , poi rinviata al 22
gennaio 2016 ,adesso i diari delle prove
d'esame
saranno
pubblicati
nella
Gazzetta Ufficiale - 4^ serie speciale -
---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it-----------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------
Concorsi ed esami del 15 marzo 2016, e
con ogni probabilita’ le prove d’esame
saranno espletate dopo la meta’ di aprile
con sede ancora da definire . Per ulteriori
informazioni
in
merito
scrivete
a:[email protected]
oppure
seguiteci
sul
nostro
sito: www.alsippe.it dove troverete il
recapito telefonico della Segreteria oppure
sui profili di Facebook e Twitter di
Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria
(Alsippe)
Segreteria Generale
Concorso
interno
a
complessivi 643 posti da
Vice Ispettore le date della
prova scritta
Ministeriale n.0074979 del 2.3.2016
Interpello straordinario ruoli direttivi
Corpo Pol.Pen. - IPM Torino
Leggi circolari ministeriali e note sul sito
www.alsippe.it
Segreteria Generale
Convenzioni nazionali e
regionali per gli iscritti
Alsippe
La Segreteria Generale Alsippe ha
definito con la Allianz una convenzione
per la stipula di polizze assicurative RC
auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i
propri familiari. Per eventuali preventivi
e ulteriori informazioni chiamare al
numero di telefono 081 0139841 oppure
inviare la documentazione direttamente
all’indirizzo mail [email protected]
oppure
al
fax 081
0139841
documentazione richiesta sotto.
la
Documenti richiesti per il preventivo
1)Fotocopia del libretto di circolazione
fronte e retro
2)Fotocopia dell’attestato di rischio
3)Certificato di proprieta’ dell’auto da
assicurare
4)Attestato di Servizio e fotocopia del
tesserino di riconoscimento del Corpo di
Polizia penitenziaria
5) Codice fiscale
6) Documento di riconoscimento
Il Concorso interno a complessivi 643
posti di cui 608 uomini e 35 donne per la
nomina alla qualifica iniziale del ruolo
maschile e femminile degli Ispettori del
Corpo di Polizia penitenziaria pubblicato
nel Bollettino Ufficiale del Ministero della
Giustizia del 15 giugno 2008 di cui le
prove preliminari furono svolte nel mese
di marzo 2010 , dove risultarono circa
2.500 idonei , continuera’ il suo iter
concorsuale che verte sulla espletamento
prova scritta a partire dal prossimo 23
marzo 2016.La sede dello svolgimento
delle prove sara’ presso la Nuova Fiera di
Roma .
Segreteria Generale
Circolari ministeriali
note D.A.P. marzo 2016
e
La Segreteria Generale in collaborazione
con i rappresentanti regionali provinciali
e locali presenti sul territorio ha stipulato
una serie di convenzioni per gli iscritti
Alsippe e i propri familiari , per usufruire
di servizi con sconti particolari. Per
usufruire dei predetti sconti bastera’
esibire la
Tessera Servizi Alsippe che
potra’ essere richiesta ai responsabili delle
Segreterie Sindacali . Cliccando il link
sotto potrete visionare i servizi offerti
http://www.alsippe.it/it/category/conven
zioni/ oppure CONVENZIONI del sito
www.alsippe.it
Nel caso in cui sia un familiare
intestatario
della
polizza
un
autocertificazione che ne attesti la
parentela ai sensi della normativa
vigente, per altre informazioni contattare
l’ufficio ai numeri indicati sopra
Segreteria Generale
Convenzione tra Universita’
telematica
Unitelma
Sapienza e Alsippe
Per ulteriori richieste ed informazioni
contattate l’indirizzo email:
[email protected]
Segreteria Generale
Convenzione per la stipula
di polizze assicurative RC
auto per gli iscritti Alsippe
e propri familiari
Convenzione tra Universita’ telematica
Unitelma Sapienza e Alsippe , per
ulteriori informazioni consultare il sito
dell’Universita’
http://www.unitelmasapienza.it/
Clicca il link per leggere la convenzione
stipulata
Convenzione
Universita’
Unitelma Sapienza e Alsippe
telematica
Segreteria Generale
---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it-----------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------
Scarica

NotiziAlsippe del 8 marzo 2016.