SCUOL A PRIMARIA ISTITUTO “VIRGO CARMELI” PIANO DELLʼOFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2014 – 2015 SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 2014– 2015 ll Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola, e delinea il piano di azione per il conseguimento delle finalità istituzionali attraverso interventi operativi che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Avendo a fondamento i principi della Costituzione Italiana, con particolare attenzione al diritto allo studio, il POF fa riferimento ai Documenti emanati dal Ministero dell’Istruzione in materia di istruzione (vd. paragrafi successivi). Il P.O.F. è stato elaborato e approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto; la sua stesura è stata sviluppata secondo la procedura dettata dal Manuale della Qualità. Politica della Qualità L’Ente Gestore, al fine di migliorare e certificare il servizio offerto alle famiglie, ha scelto di promuovere ed attuare la cultura della Qualità attivando un sistema di “Gestione per la Qualità” che coinvolge l’insieme delle risorse umane ed economiche dell’Istituto, nella convinzione che le fondamentali finalità educative possono essere raggiunte solo grazie all’impegno di tutti coloro che operano per la Scuola e nella Scuola. Dopo un percorso di formazione e applicazione durato circa due anni, nel mese di aprile 2008 la Scuola ha ottenuto la Certificazione di Qualità secondo la normativa ISO 9001 / 2000 settore E 37 (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria) e settore E 38 (Nido Integrato). Presso la bacheca per gli avvisi alle famiglie e presso la Segreteria Didattica è depositata copia dell’Organigramma e della Politica della Qualità, documento che esplicita gli obiettivi specifici del Sistema stesso. Finalità educative “La funzione primaria della scuola è la promozione del pieno sviluppo della persona (…) In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti base della cultura.”1 In particolare, le finalità educative della nostra Scuola si rifanno all’opera e al pensiero della Beata Teresa Maria della Croce, fondatrice dell’Istituto delle suore Carmelitane di S.Teresa di Firenze (1874). Il Progetto Educativo sottolinea l’esigenza di un patto di corresponsabilità2 tra scuola e famiglia, fondato su alcuni importanti principi: 3 EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DELLA VITA SOSTENERE LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ PERSONALE EDUCARE ALLA CONVIVENZA GUIDARE AL CONFRONTO CON LA REALTÀ Ministero della Pubblica Istruzione, Indicazioni per il curricolo, p.41, Roma, 2007. Cfr. Ministero della Pubblica Istruzione, Indicazioni per il curricolo, introduzione: “(…) esistono risorse fondamentali, che consistono nella condivisione del progetto educativo da parte della famiglia(…). Occorre che il patto tra la scuola e la famiglia diventi l’elemento portante della cornice culturale”, Roma, 2007. 3 Cfr. Istituto Virgo Carmeli, Politica della Qualità, Ed. 1 del 28.06.2007. 1 2 1 1. DOMANDA FORMATIVA Contesto socio-ambientale e culturale La scuola opera dal 1950 in una zona periferica della città di Verona, nel quartiere di Golosine, in via Carlo Alberto. Gli alunni provengono da nuclei familiari non molto numerosi; i genitori, per la maggior parte professionisti, operai, commercianti ed impiegati, per molte ore del giorno sono assenti dall’ambiente familiare. Ciò determina l’affidamento dei loro figli alla scuola per buona parte della giornata. La maggioranza degli alunni proviene dalla zona in cui la scuola è inserita, ma sono presenti anche bambini provenienti da altri quartieri o da frazioni limitrofe. Da alcuni anni si nota una maggior presenza di alunni stranieri, dovuta all’inserimento di nuove famiglie non italiane. I bisogni che costituiscono la domanda formativa § Il Sistema Nazionale di Istruzione Al fine di elaborare gli obiettivi da raggiungere con l’offerta formativa, la scuola segue i programmi didattici dettati dal Ministero, che rimangono imprescindibili e contengono l’esplicitazione della richiesta che l’intero sistema sociale fa all’istituzione scolastica. Il Documento di riferimento ancora attuale è la Legge di Riforma scolastica (L. n. 53, 28/03/2003) con i relativi Decreti attuativi (DL n. 59, 19/2/2004). Il tutto, secondo la normativa nazionale sulla Parità scolastica (L. n. 62/2000 e successiva CM n. 31,18/03/2003; DM n. 267, 29/11/2007) e sull’autonomia delle istituzioni scolastiche (L. n. 59/1997 e successivo DPR 275/1999). In particolare, per la progettazione e lo svolgimento delle attività, la scuola fa riferimento sia alle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle attività Educative nella Scuola dell’Infanzia e ai Piani di Studio Personalizzati nella la Scuola Primaria, sia alla successiva Normativa emanata dal MPI su “Nuove indicazioni per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di istruzione” (settembre 2007). § Analisi dei dati in ingresso Attraverso l’osservazione dei bambini e gli incontri con i genitori, i responsabili del progetto educativo della scuola rilevano le caratteristiche della domanda formativa. Molti elementi di tale domanda sono condivisi da tutte le famiglie, altri, più specifici, emergono in itinere grazie alla comunicazione e collaborazione tra insegnanti e genitori, i quali si incontrano periodicamente in occasione dei colloqui personali.4 “La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilità formativa con le famiglie in cui si dia corpo a una progettualità comune”. Cfr. Ministero della Pubblica Istruzione, Indicazioni per il curricolo,p.42, Roma, 2007. 4 2 Presentiamo, in sintesi, i punti riassuntivi di tale tipo di indagine. Esigenze di tutti i bambini Ciascun bambino richiede: la presenza di un clima sereno la disponibilità all’ascolto stima, fiducia una valorizzazione della persona, indipendentemente dai risultati didattici un percorso finalizzato alla maturazione umana e spirituale una formazione culturale adeguata all’età e alle risorse personali un raccordo educativo-didattico tra scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria di I grado q il rispetto delle regole q q q q q q q Aspettative - necessità delle famiglie q q q q collaborazione Scuola – Famiglia nel processo educativo chiarezza di ispirazione del Progetto Educativo informazione circa il processo didattico e formativo qualità dei servizi Richieste del territorio Il Comune di Verona propone abitualmente alle scuole la partecipazione a varie iniziative formative al fine di favorire la conoscenza del contesto territoriale e delle sue risorse, portando i bambini ad una attiva e consapevole valorizzazione di tale patrimonio. q L’attuale realtà sociale richiede anche apertura alle diversità culturali presenti nel territorio e disponibilità per una integrazione costruttiva. q Particolare attenzione è dovuta all’accoglienza di bambini e bambine in condizioni di svantaggio. q 3 2. OFFERTA FORMATIVA Il Progetto della scuola riguarda tre aree, per ciascuna delle quali sono di seguito riportati i principali obiettivi, da raggiungersi al termine dell’ultimo anno della scuola primaria:5 I. area socio-relazionale II. area cognitiva e spirituale III. area didattica-disciplinare Gli obiettivi riguardano la formazione di base che ci si propone di far conseguire agli alunni, influenzano le scelte dei contenuti, metodologie, strategie didattiche e costituiscono il punto di riferimento per il controllo del processo di apprendimento. Obiettivi dell’area socio-relazionale Questi obiettivi riguardano l’acquisizione dei valori fondamentali per la formazione di persone mature, responsabili e autonome, aperte al dialogo e alla collaborazione costruttiva con gli altri. In particolare si mira a conseguire per ciascun bambino queste mete: SOCIALIZZAZIONE: Instaurare rapporti sereni, amichevoli e costruttivi con i compagni e con gli insegnanti. Maturare un’adeguata disponibilità all’ascolto e alla condivisione. INTERESSE: Mantenere un atteggiamento aperto e disponibile verso la realtà circostante, orientando positivamente la propria curiosità e il desiderio di apprendere. PARTECIPAZIONE: Accogliere le proposte di attività con disponibilità a collaborare dando il meglio di sé. Saper dare la parola agli altri e ascoltarli con attenzione. Nelle spiegazioni e nelle interrogazioni essere in grado di intervenire con approfondimenti personali, individuando collegamenti con la propria esperienza. AUTONOMIA: Lavorare in modo autonomo e con personale motivazione. Prendersi cura del materiale proprio e comune. Riconoscere le proprie difficoltà e adoperarsi per superarle. Tali obiettivi (PROFILI IN USCITA), sono stati elaborati tenendo conto sia del PECUP (Profilo Educativo, Culturale e Professionale alla fine del primo ciclo di istruzione) e degli O.S.A. (Obiettivi Specifici di Apprendimento) previsti nelle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati, sia dei TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA contenuti nelle Nuove Indicazioni per il curricolo (2007), sia degli elementi propri del Carisma dell’Istituto. 5 4 Obiettivi dell’area cognitiva e spirituale Gli obiettivi cognitivi sostengono i processi di apprendimento significativo e rappresentano la base per l’acquisizione di metodi e strumenti finalizzati al continuo incremento delle proprie conoscenze e abilità. Gli obiettivi spirituali completano la formazione umana della persona e la orientano alla piena realizzazione del proprio essere. Tali obiettivi si possono così sintetizzare: COMPETENZE INTEGRATE: Arricchire la propria capacità di osservare, riflettere, ricercare e confrontare per giungere ad unificare l’insieme delle conoscenze e sapersene servire in modo autonomo e creativo. IMPARARE AD IMPARARE: Acquisire abilità di ricerca: saper cercare nuove informazioni, saper attivare ed applicare i propri saperi anche in contesti inediti. CONOSCENZA DELLE PROPRIE RADICI: Approfondire la propria identità come conoscenza di sé e come presa di coscienza delle caratteristiche storico-geografiche e culturali dell’ambiente in cui si vive. SENSO RELIGIOSO: Saper leggere nella realtà di tutte le creature l’inesauribile domanda di felicità, saper ascoltare il Creatore come risposta a tale attesa, tenendo aperta la propria intelligenza alla misura dell’infinito. Obiettivi dell’area didattica, nelle singole discipline Riportiamo i traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari, da conseguirsi al termine della Scuola Primaria:6 ITALIANO - Sa ascoltare e comprendere gli argomenti di una conversazione, è capace di inserirsi in un dialogo in maniera adeguata, attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti. Legge e comprende testi di tipo diverso, di intrattenimento, di svago e di studio, ne individua il senso globale e le informazioni principali, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. 6 Le singole discipline – secondo le Nuove Indicazioni - sono accorpate in tre aree: Linguistico-artistico-espressiva: lingua italiana; lingue comunitarie; musica; arte-immagine; corpo-movimento-sport; Storico-geografica: storia e geografia; Matematico-scientificotecnologica: matematica; scienze naturali e sperimentali; tecnologia e informatica. 5 - Sa produrre testi di vario genere legati alle diverse occasioni di scrittura: narrativo, argomentativo, informativo, in maniera scorrevole e sintatticamente corretta. Conosce e usa gli elementi fondamentali della struttura grammaticale della lingua italiana. INGLESE - sa ascoltare e comprendere semplici messaggi in lingua inglese sa confrontare cose e persone secondo i più quotidiani contesti d’esperienza sa comprendere brevi testi scritti in lingua inglese e ha acquistato la capacità di leggerli usando la corretta pronuncia sa sostenere una facile conversazione MATEMATICA - sa adeguatamente attingere alle proprie risorse di intuizione, logica, immaginazione, progettazione, ipotesi e deduzione, mettendo in atto procedimenti di verifica e smentita individua situazioni problematiche, formula e giustifica ipotesi di soluzione risolve problemi servendosi di schemi, diagrammi, grafici, espressioni padroneggia abilità di calcolo mentale e scritto opera con il S.M.D., con figure geometriche piane e solide SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI - osserva, pone domande, formula ipotesi e prova a verificarle, registra e classifica dati, utilizza rappresentazioni grafiche ha familiarità con le basi del metodo di indagine sperimentale, ne intuisce le potenzialità e i limiti conosce le funzioni e i sistemi che compongono l’organismo umano conosce nella natura le principali fonti energetiche e si adopera per farne un uso adeguato STORIA - conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita; riconosce le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale sa collocare sulla linea del tempo i principali eventi studiati e sa mettere in relazione i fatti storici più salienti (con particolari approfondimenti fino all’età antica) conosce, ricostruisce e comprende i principali aspetti che hanno caratterizzato lo sviluppo e il progresso della civiltà e li confronta con gli elementi che hanno portato i popoli alla perdita dei valori e al conflitto (con approfondimenti in Cittadinanza e Costituzione) GEOGRAFIA 6 - è capace di orientarsi nello spazio quotidiano e nelle più comuni rappresentazioni cartografiche comprende le principali dinamiche dell’interazione uomo-ambiente, anche in riferimento allo sviluppo sostenibile e alle problematiche ecologiche osserva, descrive e confronta paesaggi diversi, le regioni d’Italia, i paesi europei e i continenti comprende e conosce le fondamentali regole e i principali modi di convivenza nell’organizzazione sociale RELIGIONE - possiede gli elementi essenziali per riflettere sulla realtà religiosa nella sua dimensione storica, culturale, sociale conosce le fonti scritte della religione cattolica ed alcune pagine di testi delle altre grandi religioni riconosce le principali caratteristiche della persona che vive un rapporto di amicizia con il Mistero di Dio, conosciuto attraverso il Vangelo MUSICA - sa dimostrare le proprie capacità espressive e di elaborazione musicale attraverso le dimensioni del timbro, del ritmo e della melodia sa ascoltare e riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale sa eseguire semplici brani con il flauto dolce CORPO-MOVIMENTO-SPORT - acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali, elabora in modo creativo le proprie abilità motorie si relaziona con gli altri attraverso giochi cooperativi, competitivi e da autoregolamentare, partecipa alle attività di gioco e di sport rispettando le regole ARTE E IMMAGINE - sa riconoscere vari sistemi di segni e leggerne la valenza comunicativa recepisce il linguaggio della bellezza e si coinvolge personalmente nell’interpretazione e nella produzione artistica sa tradurre in messaggio iconico la propria esperienza sa accostarsi alla varietà dei beni culturali apprezzandone il valore TECNOLOGIA - esplora ed interpreta il mondo fatto dall’uomo, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza ha acquisito le elementari competenze informatiche per utilizzare il computer. Un importante obiettivo trasversale sotteso a tutte le proposte disciplinari consiste nel raggiungere un’adeguata competenza nel METODO DI STUDIO: 7 - Sapersi applicare allo studio personale nei tempi a propria disposizione, in modo responsabile e costante. Saper rielaborare personalmente i contenuti, mettendo in relazione ciò che si è appreso nelle varie aree disciplinari. Saper esporre in modo chiaro e coerente quanto studiato. Trovare sviluppi e strategie diverse per l’esecuzione di una stessa consegna. 3. CONTRATTO FORMATIVO Sulla base dell’analisi della situazione di partenza della classe e degli obiettivi didattici disciplinari, il docente stabilisce le linee portanti della propria progettazione annuale. Tale predisposizione dei percorsi di apprendimento sarà condivisa con il Collegio Docenti e poi sviluppata e arricchita in itinere, a partire dalle risposte e dalle proposte degli alunni e dell’intero contesto scolastico, a seconda di ciò che emergerà durante il processo di insegnamento-apprendimento. La progettazione mira ad aiutare l’alunno, impegnato a soddisfare il suo bisogno di conoscere e di comprendere, a possedere unitariamente la cultura che apprende ed elabora. Impegni della scuola e della famiglia Per il buon esito dell’accordo formativo, le due parti coinvolte, scuola e famiglia, hanno alcuni precisi impegni da rispettare ( vd. anche più avanti:Patto Educativo ScuolaFamiglia ) scuola: ▸ all’inizio dell’anno scolastico, comunica alle famiglie gli obiettivi, i metodi didattici, le modalità ed i criteri per la valutazione ▸ promuove un clima di partecipazione della famiglia al processo formativo ▸ predispone carichi di lavoro adeguati all’esigenza di studio di tutte le discipline ▸ valorizza le potenzialità di ciascun alunno ▸ comunica regolarmente i risultati didattici degli alunni ▸ è disponibile ad azioni di miglioramento continuo del servizio offerto famiglia: ▸ partecipa alla proposta educativa della scuola e ne condivide gli obiettivi stabiliti in un rapporto di collaborazione 8 ▸ garantisce una frequenza continua e puntuale del bambino ▸ responsabilizza il bambino nei confronti dei propri impegni scolastici e ad un comportamento rispettoso delle persone e dell’ambiente ▸ fa rispettare al bambino le scadenze previste per lo studio personale ▸ segnala necessità particolari, propone azioni di miglioramento ▸ prende atto e rispetta le regole della scuola Definizione delle risorse disponibili RISORSE INTERNE - aula informatica (Connessione LAN) - aula di inglese - sala audiovisivi (televisione, videoregistratore-DVD, videoproiettore maxischermo, lavagna luminosa, videoteca, episcopio) - laboratorio per attività manuali - biblioteca - aula di musica con pianoforte e altri strumenti - spazi per lavoro individualizzato a favore di gruppi ristretti o singoli alunni - cappella - sala polivalente (PALESTRA – CINEMA – AULA MAGNA) - sala mensa - sala per attività ricreative - ampi spazi esterni con RISORSE UMANE Il CDD della Scuola Primaria Paritaria Virgo Carmeli può contare su una sostanziale stabilità che favorisce la progettualità anche pluriennale e l’attuazione di iniziative che si avvalgono della reciproca conoscenza e di una consolidata abitudine alla collaborazione. Oltre al ruolo istituzionale dell’insegnamento, allo scopo di rendere la scuola più rispondente ai bisogni delle famiglie e della collettività, i docenti si impegnano a livello personale e professionale: - nei rapporti con le famiglie - nell’orientamento scolastico - nella collaborazione con professionisti in campo psicologico e socio–pedagogico - nella collaborazione con l’Associazione Genitori A.Ge.S.C. - nei rapporti con l’extrascuola - nell’aggiornamento della propria formazione con lo scopo di rendere la scuola più rispondente ai bisogni delle famiglie e della collettività. RISORSE DEL TERRITORIO Molte realtà extrascolastiche, a vario titolo, offrono numerose proposte per coinvolgere gli alunni in esperienze e percorsi di conoscenza, oltre che specifici interventi di accompagnamento della crescita. Il CDD vaglia di volta in volta l’opportunità di aderire alle singole proposte, a partire dagli obiettivi specifici del Progetto Educativo dell’anno. I riferimenti costanti più significativi sono: - Comune di Verona - IV Circoscrizione 9 - Musei di Verona Biblioteche Comunali Rete Musica Cittadina Professionisti in campo psicologico e pedagogico Centro Medico Sociale C. Santi – Ist. Don Calabria Servizio di Neuropsichiatria Infantile – Centro dell’Apprendimento - U.L.S.S. 20 Servizio di Assistenza Sociale Comunale Parrocchia S. Maria Assunta Piscine Comunali Golosine Regionale per i disturbi RISORSE FINANZIARIE - contributo delle famiglie - contributo ministeriale dovuto alle Scuole Parificate 4. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO ATTIVITÀ DI INSEGNAM ENTO Nella progettazione, le docenti indicano quali temi centrali verranno affrontati nel percorso annuale di insegnamento-apprendimento, dopo averli selezionati tra quelli proposti nelle Indicazioni Nazionali, a partire dalla verifica dei dati di ingresso (bisogni e risorse) rilevati nei propri alunni. Le docenti scelgono, in base al contesto del gruppo classe, come ottenere un apprendimento di qualità, che porti allo sviluppo delle capacità di comprendere, di esprimersi, di costruire, sia in modo autonomo che comunitario, imparando a dare significato e giusto valore alle proprie esperienze. Un apprendimento che intenda essere attivo si basa, infatti, non su semplici conoscenze, ma sui concetti chiave offerti dallo studio di ogni disciplina e sullo sviluppo della capacità di giudizio personale, a partire dal desiderio di conoscere la realtà che ci circonda. Un’ offerta del “sapere”, si carica anche della responsabilità di educare la persona secondo la totalità delle dimensioni umane coinvolte nella scelta e nella pratica dei valori: tra queste, la scuola Virgo Carmeli assegna priorità ed evidenza alla dimensione della fede cristiana. Sulla base delle conoscenze e delle abilità di cui ogni allievo si dimostra in possesso, il docente mirerà ad organizzare la proposta dei nuovi contenuti da apprendere, finalizzandoli ad un continuo arricchimento e sviluppo delle competenze. Pertanto, la scelta di alcuni contenuti potrebbe variare da classe a classe ma anche all’interno di una stessa classe, tenendo di mira non tanto la quantità di contenuti da proporre, quanto l’obiettivo di favorire in ciascuno la capacità di “apprendere ad apprendere”, utile al conseguimento della necessaria autonomia che sostiene i processi personali di crescita. In tale ottica la Scuola segue i seguenti principi: 10 - - i docenti lavorano collegialmente, in modo tale da coinvolgere armonicamente tutte le forze che possono concorrere positivamente al processo educativo pur tenendo adeguatamente presente le Indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione, nella progettazione e nell’attività didattica si privilegeranno gli argomenti di reale interesse per rispondere agli specifici bisogni degli alunni, delle famiglie, del territorio di ogni disciplina non conteranno tanto le nozioni isolate, quanto l’ordine delle relazioni significative che li collegano e, collegandoli, li spiegano la programmazione delle attività verrà impostata tanto per singole discipline quanto per Unità di Apprendimento interdisciplinari, raccordando gli obiettivi specifici con le finalità del Progetto Educativo dell’Anno (vd. allegato). Ulteriori specificazioni circa le modalità di insegnamento sono presenti nel Regolamento Interno. VALUTAZIO NE D EG LI ALUNNI La valutazione dei risultati del cammino educativo e didattico di ciascun alunno avviene in itinere, attraverso la continua osservazione del bambino, le interrogazioni e le verifiche periodiche. Ciascun insegnante annota sul proprio registro le valutazioni corrispondenti agli obiettivi formativi più significativi, programmati per l’intero gruppo classe o - quando la situazione lo richiede - personalizzati. Nei CD, le insegnanti confrontano le loro valutazioni in modo da pervenire, al termine di ciascun quadrimestre, ad un quadro adeguato della situazione del bambino. In sede di scrutini vengono poi compilate le schede di valutazione: i voti sono collegiali, cioè espressione di una decisione collettiva. È importante sottolineare che nella Scuola Primaria la valutazione non può essere totalmente “oggettiva”, poiché è principalmente formativa. Ciò significa che i voti tengono conto non solo del livello delle competenze acquisite ma anche della particolare situazione del bambino: qualcuno può avere bisogno di essere incoraggiato con un voto che premi il suo impegno, nonostante gli scarsi risultati; qualcun altro può avere maggior bisogno di essere spronato a dare di più, con un voto più “stretto”. Il fine è sempre quello di orientare il bambino a dare il meglio di sé. Secondo le disposizioni del Ministero, i risultati dell’apprendimento vengono valutati in decimi7. Il Collegio dei Docenti ha definito questi parametri di riferimento: Dieci: l’alunno ha raggiunto un ottimo livello di competenza in tutti gli obiettivi perseguiti dalle attività di apprendimento, dimostrando interessi per la materia che vanno al di là di quanto svolto in classe Nove: ha raggiunto tutti gli obiettivi proposti in classe Otto: ha raggiunto la quasi totalità degli obiettivi 7 Cfr. D.L. 137/08, Art. 3, 1, 2 11 Sette: ha raggiunto più della metà degli obiettivi Sei: ha raggiunto metà degli obiettivi Cinque: ha raggiunto meno della metà degli obiettivi proposti Per quanto riguarda la valutazione del comportamento, si terrà conto sia delle relazioni con i compagni ed insegnanti, sia dello stile di partecipazione alle attività proposte. La valutazione è espressa con i seguenti giudizi sintetici: Ottimo: comportamento sempre corretto e responsabile, relazioni serene e costruttive con tutti Distinto: comportamento abitualmente corretto, relazioni generalmente positive Buono: comportamento non sempre adeguato, relazioni talvolta difficoltose Discreto: comportamento poco coretto, con episodi di indisciplina Sufficiente: comportamento frequentemente scorretto, gravi difficoltà di relazione Non sufficiente: comportamento incontrollato e molto scorretto ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE ALL’INSEGNAM ENTO Accoglienza • La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alla classe iniziale. • Nel periodo dell’anno che precede le iscrizioni, la Scuola può essere visitata da tutti coloro che lo desiderano e la conoscenza delle attività viene presentata dal personale docente. • Nei primi giorni di scuola, i bambini della prima classe saranno accolti dalle maestre con particolare cura, visiteranno i nuovi ambienti e potranno essere accompagnati in classe dai genitori. Integrazione alunni in situazione di handicap Gli eventuali insegnanti di sostegno per gli alunni portatori di handicap, regolarmente certificati, operano collaborando strettamente con gli insegnati di classe per integrare in pieno i ragazzi, attraverso un lavoro di programmazione/valutazione individualizzata, che tiene contemporaneamente conto dei bisogni educativi del singolo alunno diversamente abile e del contesto dei bisogni formativi della classe nella quale è inserito. Le insegnanti si incontrano regolarmente con gli psicologi e terapisti che seguono il bambino per una qualificata consulenza specialistica e per progettare idonei interventi educativi a scuola.. Per avvicinare gli obiettivi individuali a quelli della classe, è previsto l’uso di tecniche e di materiali di facilitazione (immagini, modificazione e traduzione dei materiali tradizionali, l’uso di materiale strutturato e strumenti informatici). Continuità Per facilitare un positivo inserimento degli alunni nella classe prima, le insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria predispongono ogni anno un progetto 12 specifico, pensato come occasione di reciproca conoscenza e come stimolo per desiderare la nuova esperienza scolastica. Tale progetto prevede: ▸ l’attuazione di un’occasione di lavoro comune, tra i bambini della Scuola Primaria e i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia; ▸ l’organizzazione della Festa di Fine Anno e, in particolare, l’animazione del momento del “Passaggio”, in cui gli alunni del Nido, Scuola dell’Infanzia e Primaria si salutano e si accolgono reciprocamente; ▸ la lettura attenta e approfondita delle schede di osservazione compilate al termine della Scuola dell’Infanzia; ▸ colloqui con gli insegnanti delle sezioni di provenienza; ▸ colloqui con le famiglie fin dall’inizio dell’anno scolastico; ▸ rilevazione di abitudini, interessi e bisogni degli alunni. Per il raccordo con le Scuole di grado superiore: disponibilità a spiegare situazioni particolari o problematiche degli alunni iscritti alle diverse Scuole Secondarie. Servizi ausiliari - MENSA: per la fornitura dei pasti la Scuola si avvale della mensa Servizi di Ristorazione S.p.A. – Chievo (con sede legale a Bolzano). L’erogazione avviene nella preposta sala-mensa da personale certificato HACCP. - SICUREZZA (L 626): Nord Pass s.r.l. – Pordenone 5. REGOLAMENTI PATTO EDUCATIVO SCUOLA – FAMIGLIA Consapevoli che l’armonia di intenti e la collaborazione fattiva tra tutti gli educatori è la prima condizione che favorisce la crescita serena ed equilibrata dei nostri figli, genitori, insegnanti e personale scolastico ci impegniamo a farci ugualmente carico del rispetto del regolamento, espressione di attenzione e di cura del bene di ciascuno. Orario 13 Il rispetto dell’orario è il primo segno di un buon andamento della scuola, si pregano pertanto i genitori di osservare con precisione le indicazioni in merito: ENTRATA 7.45 – 8.10 USCITA 15.50 – 16.00 Servizio di custodia pre-scuola a partire dalle 7.30 Servizio di custodia post-scuola fino alle 17.30 Ritardi Il ritardo di un alunno interrompe l’attenzione dei compagni ed il lavoro già avviato e comporta disagi in quanto richiede una riorganizzazione delle presenze in mensa (già comunicate telefonicamente alla Ditta) e la correzione e ri-compilazione dei registri di classe. È ammesso un massimo di 5 ritardi, che vanno giustificati sul libretto personale entro il giorno successivo. Al sesto ritardo, il genitore dovrà accompagnare personalmente l’alunno dall’insegnante. I ritardi troppo frequenti potranno influire sul voto in condotta dell’alunno. Permessi La richiesta di ingresso posticipato o di uscita anticipata va compilata sul libretto personale dell’alunno e sottoposta all’autorizzazione della coordinatrice della scuola. Vi preghiamo di limitare tali richieste alle reali necessità e di utilizzare le pause delle ricreazioni per evitare di interrompere le lezioni. Assenze Le assenze, anche di un solo giorno, vanno sempre giustificate sul libretto personale. Le assenze per malattia dai cinque giorni in poi – compresi i festivi – vanno giustificate sul libretto con l’aggiunta del certificato medico. Le assenze per motivi familiari dai cinque giorni in poi – compresi i festivi – vanno dichiarate in anticipo comunicandolo alla scuola e richiedendo in segreteria l’apposito modulo di autocertificazione. Gli assenti provvedano al recupero delle lezioni perse contattando i propri compagni di classe. Delega al ritiro dell’alunno La famiglia è tenuta a fornire all’inizio dell’anno l’elenco delle persone autorizzate al ritiro dell’alunno: esse dovranno avere sempre con sé il tesserino di riconoscimento fornito dalla segreteria, ed esibirlo a richiesta del personale scolastico. Tale documento di riconoscimento vale per tutti gli anni di frequenza scolastica del bambino. Qualora i genitori volessero annullare una delega, spetta ad essi eliminare il tesserino, informando la Scuola. In caso di necessità imprevista, dovendo affidare il proprio figlio a persone non in possesso di delega, i genitori possono compilare sul libretto personale una delega temporanea. 14 La Scuola non può accettare telefonicamente deleghe per consegnare l’alunno a persone diverse da quelle autorizzate in forma scritta: in caso di necessità, il bambino si tratterrà a Scuola fino all’arrivo dei genitori o di una persona in possesso del tesserino di riconoscimento. Comunicazioni Scuola-Famiglia I genitori sono pregati di controllare i diari e di prendere in seria considerazione gli avvisi della scuola. Materiale scolastico Quando viene dimenticato a casa qualche oggetto (scarpe da ginnastica, flauto, libri, quaderni...) non va recapitato durante l’orario scolastico, poiché responsabilizzare i bambini è un compito educativo. Ugualmente, ciò che viene dimenticato a scuola, non si può prelevare in orario extra scolastico. Per non creare occasione di distrazione o spiacevoli litigi, gli alunni non porteranno oggetti estranei all’attività didattica (giochi, album, carte e figurine, riviste, telefonini…). Per gli stessi motivi, è bene che anche il materiale scolastico non sia eccessivamente ricercato o superfluo. Il grembiule verrà indossato tutti i giorni fino al termine fissato dalla scuola; negli altri casi (attività fisica, mese di giugno), l’abbigliamento dei bambini sarà semplice e ordinato, adeguato al lavoro scolastico. La scuola si premura di creare un ambiente accogliente ed un clima di amicizia, educando i bambini al rispetto e alla cura di ciò che li circonda: chi non ha questa attenzione e danneggia anche involontariamente arredi, locali o materiale scolastico è tenuto a pagare i danni. Pasti I programmi didattici prevedono alcuni obiettivi di educazione alimentare, ed i Servizi Sanitari del Territorio sollecitano interventi concreti in proposito: per questo si invitano i bambini a consumare merende semplici e sane. Inoltre, chiediamo alle famiglie di non fornire succhi di frutta e tè con cannuccia. I bambini che presentano allergie o intolleranze alimentari dovranno essere segnalati con la presentazione di un certificato medico. Custodia degli alunni I genitori evitino scrupolosamente di sostare in portineria o in cortile durante l’entrata e l’uscita dei bambini per parlare con le insegnanti, distogliendole dal compito di sorvegliare gli alunni. I bambini possono essere consegnati solo ai genitori o a persone da essi delegate: si cerchi di collaborare con le insegnanti affinché l’uscita sia precisa e ordinata. La scuola è responsabile degli alunni limitatamente all’orario scolastico sopra indicato. Coloro che necessitano di un orario extra-scolastico devono accordarsi con la direzione al momento dell’iscrizione. Tale servizio comprende una quota extra da versare. 15 Durante i colloqui e le assemblee, i genitori evitino di portare i figli, per non lasciarli incustoditi nel cortile della scuola o nei corridoi. DISTRIBUZIONE ORARIA DISCIPLINE I II III IV V ITALIANO 9 9 7 7 7 MATEMATICA 8 8 5 5 5 STORIA 1 1 2 2 2 GEOGRAFIA 1 1 2 2 2 SCIENZE 1 1 2 2 2 RELIGIONE 1 1 1 1 1 INGLESE 2 2 3 3 3 ARTE E IMMAGINE ED. MOTORIA 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 INFORMATICA 1 1 1 1 1 MUSICA 1 1 1 1 1 27 27 27 27 27 Totale ORE STATUTO FUNZIONI DI RESPONSABILITÁ E STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE Art. 1 – Costituzione degli Organi Collegiali La comunità scolastica “Virgo Carmeli” delle suore Carmelitane di S.Teresa di Firenze, per rendere effettiva ed efficace la collaborazione di tutte le sue componenti alla gestione delle attività scolastico-educative della Scuola, secondo lo spirito delle moderne istanze sociali espresse nella legislazione scolastica italiana con particolare riferimento alla legge 16 62\2000 sulle scuole paritarie, istituisce il Consiglio d’Istituto, la cui attività è regolata dal presente Statuto. A tal fine si stabilisce la costituzione di un unico Consiglio per le scuole presenti nell’Istituto, cioè Scuola dell’Infanzia e Nido Integrato, Scuola Primaria. Oltre a tale Consiglio si articoleranno anche i seguenti organi collegiali: consigli di classe e interclasse, collegio dei docenti. Art. 2 – Finalità Istituzionali Data la particolare fisionomia dell’Istituto, gestito dall’Ente SUORE CARMELITANE DI S.TERESA DI FIRENZE, e le sue specifiche finalità educative, ispirate alla concezione cristiana della vita, ogni atto, iniziativa o decisione di qualunque organo collegiale dovrà essere in sintonia con le suddette finalità istituzionali secondo quanto esposto nello specifico Progetto Educativo, che viene assunto come centro ispiratore di tutta l’attività formativa dell’istituto. Al suddetto Ente Gestore spettano in definitiva il giudizio sulla eventuale difformità degli atti collegiali dalle finalità istituzionali e i provvedimenti applicativi conseguenti. CONSIGLIO D’ ISTITUTO Art. 3 – Composizione Il Consiglio d’Istituto (C.I.) è composto dai rappresentanti delle seguenti categorie: § Ente Gestore : la superiora della comunità religiosa § Direzione: la coordinatrice della scuola dell’Infanzia e del Nido integrato, la coordinatrice della scuola Primaria § La segretaria § Il responsabile amministrativo § Insegnanti: 6 rappresentanti eletti dai docenti § Genitori: 6 rappresentanti eletti dai genitori § 2 membri di nomina dell’Ente Gestore § Il Presidente AGESC d’Istituto eletto pro-tempore In particolare si precisa: § Personale docente ▫ 2 rappresentanti della scuola Primaria ▫ 1 rappresentanti della scuola dell’infanzia ▫ 1 rappresentante del nido integrato § Genitori: ▫ 3 rappresentanti della scuola primaria ▫ 2 rappresentanti della scuola dell’infanzia ▫ 1 rappresentante del nido integrato § I membri di nomina dell’Ente Gestore possono non essere implicati direttamente nella scuola ovvero non appartenere al gruppo dei docenti o dei genitori degli alunni. L’appartenenza ai rispettivi settori (Infanzia, Primaria) dei docenti e dei genitori rappresentanti è condizione essenziale per l’elezione a membro del C.I., ma non per la permanenza in esso, che perdura anche se essi nel corso del triennio dovessero mutare settore; in caso, però, di dimissioni o di decadenza di un qualsiasi membro – cessazione di servizio scolastico (docenti) o di frequenza dell’alunno (genitori) – si procederà alla sua sostituzione preferendo il primo membro dei non eletti della stessa categoria o grado di scuola, secondo quanto prescritto dall’art. 6 comma 2’. 17 Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del C.I. a titolo consultivo degli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico-psicopedagogici e di orientamento, ed anche altri esperti esterni, a giudizio del Presidente o dietro richiesta di almeno 1\3 dei membri del Consiglio. Art. 4 – Attribuzioni Il C.I., fatte salve le competenze specifiche dell’Ente Gestore, del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe e Interclasse, ha potere deliberante per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e delle attività della scuola. In particolare: a. elegge nella prima seduta tra i rappresentanti dei Genitori il Presidente e il VicePresidente a maggioranza assoluta nella prima e seconda votazione e a maggioranza relativa nella terza votazione; b. definisce gli indirizzi generali per le attività delle scuole funzionanti nel proprio ambito sulla base delle finalità fondamentali del Progetto Educativo; c. adotta il Piano dell’Offerta formativa elaborato dal Collegio dei Docenti secondo quanto previsto dall’art. 3 del Regolamento in materia di autonomia DPR 275\99; d. dispone l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, tenendo presente quanto previsto dal Regolamento in materia di Autonomia; e. promuove contatti con altre scuole e istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; f. promuove la partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; g. regola forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali, che possono essere assunte dall’Istituto. Art. 5 – Funzioni del Presidente Il Presidente del C.I. elegge tra i membri del Consiglio stesso un segretario, con il compito di redigere e leggere i verbali delle riunioni e di coadiuvarlo nella preparazione e nello svolgimento delle riunioni consiliari e di provvedere alla pubblicazione e alla comunicazione delle delibere del Consiglio, come previsto dall’art. 7. Spetta al Presidente presiedere le riunioni del C.I., stabilire l’ordine del giorno secondo le proposte pervenutegli. Egli, secondo i propri impegni, può delegare tali diritti, anche in parte, al Vice Presidente, il quale, in caso di impedimento o di assenza del Presidente, esercita, di diritto, tutte le di lui funzioni. Nel caso di dimissioni del Presidente o di cessazione di rappresentanza il Consiglio provvederà all’elezione di un nuovo Presidente. Art. 6 – Durata in carica del C.I. Il C.I. dura in carica tre anni ed esercita le proprie funzioni fino all’insediamento del nuovo Consiglio. I Consiglieri, che, nel corso dei tre anni, perdono i requisiti per i quali sono stati eletti, o coloro che non intervengono senza giustificati motivi a tre sedute consecutive, verranno sostituiti dal rappresentante di categoria e di settore, che nell’ultima votazione ha ottenuto il maggior numero di voti fra i non eletti. In caso di esaurimento delle liste si procederà ad elezioni suppletive, da tenersi possibilmente insieme alle elezioni annuali per i Consigli di Classe e di Interclasse. Art. 7 – Convocazioni, ordini del giorno, riunioni, delibere 18 Il C.I. dovrà riunirsi almeno due volte all’anno, nel corso dell’anno scolastico, nei locali della Scuola ed in ore non coincidenti con l’orario scolastico. La data e l’ora di convocazione vengono deliberate al termine dell’ultima riunione; in caso contrario il Presidente provvede a far pervenire ai Consiglieri la convocazione almeno 5 giorni prima della data fissata. In caso di urgenza la convocazione è fatta dal Presidente anche “ad horem” e con qualsiasi mezzo. Il Presidente invierà l’elenco completo dell’ordine del giorno ai Consiglieri almeno 5 giorni prima della riunione. Qualora nell’ordine del giorno fosse incluso l’esame di qualche altro documento, questo deve essere trasmesso in copia ai Consiglieri unitamente alla convocazione del Consiglio. Le deliberazioni del C.I. sono adottate a maggioranza dei voti dei Consiglieri presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente. La votazione è segreta quando si provvede alla designazione delle cariche di Presidente, Vice-Presidente ed ogni qualvolta si vota per questioni riguardanti persone. In ogni altro caso la votazione è fatta per alzata di mano, almeno che 1\3 dei consiglieri presenti non faccia richiesta di votazione segreta. Art. 8 – Riunione congiunta dei vari Organi Collegiali Su convocazione del rappresentante dell’Ente Gestore, dopo preventivo accordo col Presidente del C.I., possono aver luogo riunioni congiunte dei vari Organi Collegiali, per i seguenti motivi: a. esame ed approvazione di modifiche allo statuto, in base all’art. 24; b. discussione e decisione su problemi di comune interesse riguardanti aspetti fondamentali della vita dell’Istituto. Lo svolgimento di tali riunioni congiunte avviene in analogia con quanto previsto per le riunioni del Consiglio d’Istituto, sotto la Presidenza del rappresentante dell’Ente Gestore, il quale dovrà designare in apertura di riunione un segretario per la stesura del verbale. CONSIGLIO DI CLASSE E INTERCLASSE Art. 12 – Composizione I Consigli di Classe nelle Scuole Primarie sono composti dai Docenti delle singole classi, dal rappresentante eletto dai genitori della classe. Per la sua convocazione occorre il parere favorevole, anche solo verbalmente, della Coordinatrice dei singoli gradi di scuola. I Consigli di Interclasse nelle Scuole dell’Infanzia e Primarie sono composti dai Docenti di classi parallele o dello stesso ciclo, fissati dalla Direzione, di volta in volta, secondo la necessità e da un rappresentante dei genitori di ogni classe eletto come sopra. 19 I Consigli di Classe e di Interclasse sono presieduti dal Dirigente e\o dalla Coordinatrice delle singole categorie presenti. Il Dirigente può delegare un suo vice o un docente membro del Consiglio stesso. Le funzioni di segretario del Consiglio di Classe e di Interclasse sono attribuite dal Dirigente ad uno dei docenti membro del Consiglio stesso. Art. 13 – Competenze I Consigli di classe e di interclasse si riuniscono almeno due volte all’anno in ore non coincidenti con l’orario scolastico col compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica, alla adozione dei libri di testo e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. I Consigli di Classe possono altresì esprimersi riguardo ad altri argomenti legati al buon funzionamento delle classi (programmi di studi, disciplina, rendimento della classe) e proporre eventuali soluzioni agli organi competenti. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari e quelle relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al Consiglio di Classe e di Interclasse con la sola diretta partecipazione dei docenti. Spetta al rappresentante di classe farsi portavoce di proposte ed indicazioni utili al miglioramento della Scuola. Compito del Rappresentante è mantenere un “buon clima” fra i genitori, proponendo anche momenti conviviali. COLLEGIO DEI DOCENTI Art. 14 – Composizioni e riunioni Il Collegio dei docenti è composto da tutto il personale docente, operante nei singoli indirizzi o gradi di scuola, Infanzia e Primaria. E’ presieduto dalla Coordinatrice. Esercita le funzioni di Segretario un docente, designato dalla Coordinatrice, che redige il Verbale di ogni riunione. Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qual volta la Coordinatrice ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. Le riunioni del Consiglio hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Art. 15 – Competenze Il Collegio dei Docenti: a. ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto. In particolare elabora il Piano dell’Offerta Formativa sulla base degli indirizzi generali definiti dal C.I.; cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabilito dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante nel quadro delle linee fondamentali indicate dal Progetto Educativo; 20 b. formula proposte alla coordinatrice per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal C.I. e dalla normativa vigente sull’autonomia delle singole istituzioni scolastiche; c. valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obbiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica; d. provvede all’adozione dei libri di testo, sentito il Consiglio di Classe o Interclasse; e. adotta e promuove iniziative di sperimentazione in conformità alle normative vigenti sull’autonomia scolastica; f. promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto; g. elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto, con votazione segreta; h. esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni. Possono essere consultati degli specialisti che operano in campo medico-psichico-pedagogico; i. nell’adottare le proprie deliberazioni, il Collegio dei Docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei Consigli di classe e\o Interclasse. ASSEMBLEA DEI GENITORI Art. 16 – Assemblea dei Genitori. I genitori degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della Scuola secondo le modalità previste dai successivi articoli. Le assemblee dei Genitori possono essere di Classe o d’Istituto. I rappresentanti di Classe e d’Istituto costituiscono il Comitato dei Genitori dell’Istituto, che è presieduto dal genitore eletto Presidente del C.I. Le assemblee si svolgono nei locali dell’Istituto, in orario non coincidente con quello delle lezioni. La data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse devono essere concordati di volta in volta col Dirigente. L’assemblea di classe è presieduta dal genitore rappresentante di classe. L’assemblea dell’Istituto è presieduta dal Presidente del C.I. o dal Vice-Presidente, o da un suo delegato. All’assemblea di Classe e d’Istituto possono partecipare i membri di diritto che compongono il C.I. Possono aver luogo anche, su convocazione del Dirigente, assemblee dei genitori di classe, interclasse, d’Istituto, con l’eventuale partecipazione dei docenti, per l’esame di problemi riguardanti o specifiche classi o l’andamento generale didattico e formativo dell’Istituto. Art. 17 – Conclusioni delle assemblee Di tutte le assemblee dovrà essere redatto, a cura del Segretario incaricato, un breve verbale con l’indicazione dell’ordine del giorno, della discussione seguita e delle conclusioni raggiunte. I registri dei verbali dovranno essere depositati presso la segreteria dell’Istituto. 21 ESERCIZIO DEL VOTO – NORME COMUNI Art. 18 – Elettorato L’elettorato attivo e passivo per le singole rappresentanze degli Organi Collegiali, previste dal presente “Statuto”, spetta esclusivamente ai componenti delle rispettive categorie partecipanti a tali organismi: docenti, non docenti, genitori. L’appartenenza ai diversi gradi di scuola conferisce il diritto di voce attiva e passiva nell’ambito di ciascun tipo di scuola. L’elettore che appartenga contemporaneamente a più categorie può esercitare il diritto per ogni categoria di appartenenza. Per ogni tipo di scuola viene formata, per ciascuna categoria, una lista unica con i nomi di tutti i candidati, disposti in ordine alfabetico. Art. 19 – Candidature Per il Consiglio d’Istituto: a. personale docente: tutti i docenti, suddivisi nei rispettivi settori di appartenenza, godono del diritto di voce passiva; b. genitori: l’elettorato passivo spetta a tutti i genitori che presentino la propria candidatura. Per la rappresentanza di classe tutti i genitori godono di voce passiva nell’ambito delle rispettive classi di appartenenza. I genitori esercitano tale diritto di voto per ogni classe frequentata dai rispettivi figli. Art. 20 – Vigore del presente “Statuto” Il presente Statuto, proposto dall’Ente Gestore della Scuola, discusso ed approvato dai rappresentanti delle varie componenti della Comunità scolastica, entra in vigore nell’anno scolastico 2003 – 2004. Spetta al C.I. eletto confermare definitivamente il testo dopo eventuali interventi di integrazione o modifica. 22