ANNO 5 NUMERO 431 2,00€ 28 LUGLIO 2015/ 3 AGOSTO 2015 www.ilpiccologiornale.com L’ABBANDONO Denis Verdini lascia Berlusconi, creerà un nuovo gruppo. Il leader di Forza Italia:”Meglio soli che male accompagnati” -472 GIORNI ALLE USA2016 L’addio in un pranzo ad Arcore Aggiornamenti di Francesco Costa sulla campagna elettorale americana in vista delle prossime elezioni, esattamente tra 472 giorni. A pagina 6 VINCINO di Matteo Corsetti Roma. Denis Verdini e Forza Italia ai saluti. “Il senatore ha le idee troppo distanti da quelle di Berlusconi”, spiegano da Roma. Nonostante l’abbandono, spiega Repubblica, Verdini può contare su un gruppo di fedelissimi per creare un nuovo gruppo a Palazzo Madama. retto interessato all’ex Cavaliere e presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Entro la prossima settimana, ha comunicato Verdini a Berlusconi, verrà ufficializzato il suo addio. Intanto, dopo il pranzo di Arcore, il leader di Forza Italia ha fatto sapere che l’addio del suo ex braccio destro non gli dispiace. “Verdini? Meglio soli che male accompagnati”. La decisione di abbandonare il gruppo è stata comunicata dal di- EDITORIALE DI MATTEO CORSETTI Sulla homepage di Repubblica di Domenica è fioccata una dichiarazione a dir poco “sorprendente” di Yoram Gutgeld, consigliere di Renzi e capo della Spending Review. Per Gutgeld bisognerebbe tagliare ancora i fondi alla sanità, “così si risparmierebbero ben dieci miliardi di euro”. E a che serve risparmiare dieci miliardi di euro? A portare a termine il piano strategico (e molto utile in campagna elettorale) di Matteo Renzi, trovare i fondi per incominciare il tanto sbandierato taglio delle tasse che inizierà dalla fine di quest’anno. Per portarlo a termine, comunque, servono circa 40 miliardi. Comunque, a detta del premier e dello stesso Gutgeld, questo è già un buon inizio. Ma la domanda è: perchè andare a tagliare così tanto in un campo già scadente e senza fondi come quello della sanità? Perchè tagliare proprio lì quando si potrebbero dimezzare gli stipendi dei parlamentari del 70%? Ah, vero, se Renzi dimezzasse gli stipendi a tutti i parlamentari di tutti i partiti entrerebbe in conflitto con i diretti interessati che, di conseguenza, per fargli un dispetto potrebbero non votargli la fiducia quando Renzi la chiederà e farlo così decadere. POLITICA&PALAZZO PAGINA 2 TASSA SUI CONDIZIONATORI, CHE BUFALA Ci cascano tutti, pure Salvini che, come sempre, commenta a vanvera senza verificare la notizia Ovviamente la Lega si opporrà in ogni maniera ma... questi al goDa qualche giorno su tutti i giorna- verno secondo voi sono normali??? li, da TgCom24 a Il Giornale, “. gira la notizia che il governo vorrebbe mettere una tassa sui condi- Ha commentato Salvini.Ma gli atzionatori. Ma in verità, come spiega tacchi alla possibile tassa (che coil quotidiano online Il Post, non me abbiamo appena detto non è esiste nessuna tassa e non c’è n’è una tassa) arrivano anche dalla nemmeno una in programmazione. Federconsumatori che, in una nota, Si tratta solo, come spiega il quotidiano diretto da Luca Sofri, dell’in- dicono:”La tassa sui condizionatori troduzione di un libretto di impian- costerà 200€ a famiglia”. Gli attacto per i condizionatori. chi da Salvini e dalla Federconsu- di Matteo Corsetti Ma la notizia, oltre che dai giornali, è stata ripresa su facebook anche dal leader della Lega Nord, Matteo Salvini. “Renzi obbedisce a Bruxelles, arriva la "tassa sui condizionatori". matori, comunque, sono arrivati Ci vorranno libretto e bollino per prima che la notizia fosse gli impianti ad aria condizionata, smentita. secondo Federconsumatori saranno 200 euro in più a famiglia. Prima tassano il pellet da riscaldamento, ora l'aria fresca. C’E’ MOLTO DI PIU’ DELLE SETTE PAGINE CHE STAI LEGGENDO. OGNI GIORNO SU ilpiccologiornale.com VIDEO, NOTIZIE, INCHIESTE E OPINIONI. OGNI SETTIMANA, INOLTRE, POTRAI SCARICARE DALLA SEZIONE “GIORNALE PDF” DEL NOSTRO SITO L’ULTIMO NUMERO DEL PICCOLO D’ITALIA. COSA ASPETTI? UNISCITI AGLI ALTRI LETTORI ONLINE! 2 Naufraga l’Atac Rutelli molto scettico. Roma.”Ci vorrebbe un emiro sotto stupefacenti per prendere delle quote dell’Atac”, così Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma durante un’ intervista alla rete televisiva RaiNews24. Per lui la privatizzazione dell’azienda sarà difficilissima se non impossibile.”Bisogna invece riprendere un cammino di trasformazione nel senso della concorrenza. Sono necessarie riforme profonde, una concorrenza vera e una trasformazione che deve arrivare ai dirigenti. Perché poi quando l’effetto degli stupefacenti terminasse, dubito che l’emiro confermerebbe la sua firma, accettando di entrare come socio di minoranza in Atac solo per ripianarne i debiti”, spiega Rutelli. In parole povere “er piacione” (come veniva chiamato ai vecchi tempi) non è d’accordissimo con l’idea lanciata dal sindaco di Roma, Ignazio Marino. Ma dalle colonne del quotidiano romano Il Tempo arrivano gli attacchi anche dall’ex Ad di Atac, Danilo Broggi.”Sono stato vittima dello scontro Renzi-Marino, e il sindaco mi ha deluso e sorpreso al contempo”. Infine Broggi critica l’assenza di compattezza nella gestione degli sgambetti che hanno messo in crisi l’azienda, attualmente con 1,6 miliardi di debiti. Privatizzazione sempre più difficile. IL PUNTO Ceduto il Financial Times pasticciata. Sprecata l’occasione di aggiungere un elemento di ragioIl Financial Times passa nelle nevole meritocrazia. mani del gruppo NikTsipras ottiene il sì kei, giapponese e globale. Ma l’odel Parlamento di Atene agli perazione non è una minaccia alla amari bocconi di tagli di bilancio e libertà dell’informazione economiriforme a lungo osteggiate. Intanto ca. La nuova proprietà non ha insono alle porte le scadenze dei deteresse a cambiare la gestione di biti di agosto (5 miliardi), mentre un giornale che ha prestigio e male prospettive dell’economia greca cina utili. Anche perché con un Ft per il 2016 si fanno ancora più addomesticato verrebbero fuori fosche. Urge un nuovo programma nuovi e affamati cani da guardi aiuti. dia dell’informazione. Appena nate, le dieci città meLa riforma della scuola approvata tropolitane (che hanno sostituito dal Parlamento prevede l’assunaltrettante province) si trovano già zione in ruolo di molti insea fare i conti con l’assenza di risorgnanti precari. Quanti esattase, cioè con l’impossibilità di svolmente? Dal vortice di cifre si può gere il ruolo loro assegnato per stimare un totale – in tre fasi – di legge. Per reperire i fondi, c’è quasi 103 mila neo-docenti. Con un’alternativa: nuove tasse locali, un numero complessivo di aspiper esempio sui diritti d’imbarco ranti non lontano da 800mila peraeroportuali e portuali. sone, molte delle quali saranno forse precarie per sempre. Nei lavori delle commissioni che da un anno stanno predisponendo la riforma del pubblico impiego, si è parlato di pesare il voto di laurea nei concorsi statali. L’emendamento è poi scomparso perché ne era uscita una proposta OFFERTA SPECIALE da Lavoce.info ABBONAMENTO DA 1 MESE + UN MESE PDF A SOLI 8€ Gli Agnelli si lanciano nell’editoria, vicina una quota dell’Economist L’acquisto tramite il gruppo di famiglia Exor no agli Agnelli, quest’ultimi vorrebbe- Il totale delle quote dell’Economist messe in vendita ro controllare una quota di minoranza. da Pearson ammonta al 50%, mentre Torino. Stando a quanto scrive Paolo Alla fine delle operal’altro 50%, nel caso si venGriseri su Repubblica, il gruppo desse, dovrà essere venduzioni, si legge su ReExor (controllato dagli Agnelli) vorto tutto in un colpo per rebbe acquisire delle quote in vendita pubblica, il gruppo circa 420 milioni di euro. del settimanale inglese The Economist. guidato da John ElkAttualmente, spiega il quotidiano diretto da Mauro, gli Agnelli posseggono kan avrà comunque già il 5% delle quote del settimanale. una quota nettamente di Matteo Corsetti La percentuale a cui punta Exor non è ancora chiara ma, spiegano fonti vici- superiore all’attuale 5%. 3 LIFESTYLE PAGINA 4 COLPACCIO VAN GAAL: PRESO ROMERO LO UNITED PRENDE L’ARGENTINO A PARAMENTRO ZERO DALLA SAMP ha firmato un triennale". di Gianluca Di Marzio L'anno scorso alla Sampdoria, ma solo dieci presenze. Ora la grande chiamata per Sergio Romero, quella del Manchester United, come comunicato dai Reds sul loro profilo Twitter ufficiale: "Siamo felici di annunciare l'acquisto del portiere argentino Sergio Romero, che L’Apple Watch fornisce ricavi per 1 miliardo alla Apple Questi i risultati finanziari del Q3 2015 Apple ha annunciato i risultati finanziari relativi al terzo trimestre del 2015, conclusosi lo scorso 27 giugno 2015. L’azienda prosegue la scia di guadagni record con un fatturato trimestrale di 49,6 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 10,7 miliardi di dollari, pari a 1,85 dollari per azione diluita. Risultati che vanno a consolidare una situazione finanziaria rosea, soprattutto se raffrontati con quelli dello stesso trimestre dell’anno passato in cui l’azienda aveva registrato un fatturato di 37,4 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 7,7 miliardi di dollari, pari a 1,28 dollari per azione diluita. Nel corso dell’ultimo trimestre il margine lordo è stato del 39,7%, rispetto al 39,4% registrato nello stesso periodo di un anno fa. Le vendite internazionali hanno rappresentato il 64% del fatturato trimestrale. Una crescita ancora una volta alimentata dalle vendite del terzo trimestre di iPhone e Mac, dal fatturato derivante dai servizi e dal successo, spiega l’azienda, del lancio di Apple Watch. Di quest’ultimo, però, Apple non ha fornito ulteriori dettagli riguardanti il numero di dispositivi venduti, come invece si aspettavano gli analisti nel corso delle ultime settimane.“Abbiamo avuto un trimestre eccezionale, con un fatturato iPhone in crescita del 59 percento rispetto allo scorso anno, forti vendite dei Mac, fatturato record di sempre da servizi, guidato da App Store, e un ottimo inizio per Apple Watch” ha affermato Tim Cook, CEO di Apple. “L’entusiasmo per Apple Music è stato incredibile, e non vediamo l’ora di rilasciare iOS 9, OS X El Capitan e watchOS 2 ai clienti in autunno”. Pur non divulgando numeri precisi, Apple ha comunque specificato che negli ultimi mesi ha guadagnato più di un miliardi di dollari dalle vendite dell’Apple Watch. Nonostante i risultati, però, il titolo ha cominciato a cedere nel corso delle contrattazioni afterhours, arrivando a perdere anche il 9,5%. ITALIA&ESTERI “LA MERKEL E SVENUTA”, L’ERRORE DELLA BILD Poco dopo il quotidiano tedesco si corregge scusandosi con la Merkel e i lettori di Matteo Corsetti Angela Merkel, cancelliera tedesca, si trovava al festival di “Tristano e Isotta” in Germania quando, secondo il quotidiano tedesco Bild, avrebbe avuto un collasso. Ma il quotidiano si è corretto poco dopo, affermando che la sedia su cui era seduta la cancelliera ha ceduto facendo cadere in terra la Merkel. “Durante una pausa caffè, intorno alle 19, la cancelliera è svenuta, ed è scivolata dalla sua sedia. Ci sarebbero voluti due minuti prima che riuscisse a rimettersi in piedi” . ha scritto Bild nella prima versione. Da Berlino, però, dicono che la Merkel non ha avuto problemi legati alla salute e non hanno voluto specificare altro. TRE GIOVANI ITALIANI MUOIONO IN AUSTRALIA Incidente stradale. Si sono schiantati contro un pilone di Matteo Corsetti Sabato mattina in Australia, stando a quanto riporta l’Agi, tre giovani ragazzi italiani sono morti in seguito a un incidente stradale avvenuto nel Queensland. Le vittime sono due ragazzi e una ragazza, tutti non hanno più di trent’anni. Una quarta ragazza, sorella di quella deceduta, è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale. L’auto è finita contro un palo di cemento, ma le dinamiche non sono ancora chiare. PAGINA 5 IDEE -472 GIORNI A USA2016 visibilità nazionale e atteggiamento presidenziale al primo candidato Repubblicano di lungo corso e posi- Repubblicano che deciderà di attaccarlo duramente”. Quel candidato zioni non sempre ortodosfin qui è stato Rick Perry. se, per quello per cui tutti lo consi–472giorni alle elezioni statunitenderano un eroe di guerra: fu cattuEx governatore del Texas, candidasi rato e torturato per cinque anni e to prima favorito e poi disastromezzo in Vietnam («a me piacciono so nel 2012, Perry ha detto che Trump è «un cancro del conservaquelli che non vengono catturati», –191 giorni all’inizio delle primatorismo» e «fa appello ai peggiori rie, in Iowa ha detto The Donald) istinti della condizione umana». Per ora Perry nei sondaggi non si è mosso granché, ma intanto non si è È stata una settimana circense, tra – rispondere alle critiche di un alcandidati-pagliaccio, leggi distrutte tro senatore Repubblicano modera- mai parlato di lui così tanto come in queste settimane: a qualcosa con la motosega, cellulari sbriciola- to, Lindsey Graham, leggendo ad porterà. Gli altri candidati per alta voce il numero di cellulare del- ora sono più cauti: sanno che ti, indagini e contestazioni. lo stesso Graham durante un comi- Trump si sgonfierà e non vogliono zio (Grahamha poi teatralmenalienarsi i suoi ammiratori. Ma te distrutto il suo cellulare a favore questa tattica gli sta togliendo ossiDi cosa parleremo: di telecamera) geno. Il dibattito del 6 agosto – The Donald, per forza In tutto questo, tra pochi giorni ci sarà il primo dibattito televisivo tra – cosa devono fare i poveri Repub- – andare a far visita al confine tra blicani per farsi notare mentre tutti Stati Uniti e Messico dicendo altre i candidati Repubblicani. Lo organizza FoxNews, partecipano i primi parlano di The Donald cose estremiste sull’immigrazione e dieci candidati nei sondaggi nazio– due problemi imbarazzanti per le persone di origini latinoamerica- nali più recenti (un criterio non proprio a prova di bomba). A oggi i Clinton e Sanders ne dieci dovrebbero essere Trump, – un nuovo incazzoso candidato Bush, Walker, Huckabee, Paul, Rubio, Carson, Cruz, Christie e Perry, Repubblicano – minacciare una candidatura da con gli ultimi due a rischio e Santo– tre risposte a tre cose che mi ave- indipendente alle presidenziali rum e Kasich in rimonta. Nel frat(cosa che praticamenterenderebbe tempo i Democratici se la gote chiesto Hillary Clinton vincitrice in parten- dono? za) Mica tanto. Hillary Clinton ha ancora problemi per la stoÈ estate, fa caldo, Trump è in Ora, con ordine. Abbiamo già detto ria dell’indirizzo email privato usatesta ai sondaggi che i sondaggi a questo punto non to quando faceva il Segretario di La grande notorietà e ricchezza di valgono niente, che quattro anni fa Stato. In quattro casi, scrive il Wall capitarono in testa per un po’ anche Street Journal, ha mandato o riceDonald Trump, e l’attenzione che dei completi svalvolati come Miche- vuto informazioni riservate da gli riservano i media, ne hanno fatle Bachmann ed Herman Cain, che quell’indirizzo. Lei dice che quelle to il candidato più discusso di que- Trump non ha possibilità di diven- informazioni sono state rese top secret retroattivamente. sta settimana e lo hanno portato in tare presidente. È un fenomeno quasi esclusivamente mediatico, testa agli effimeri sondaggi di queprima o poi passerà. Intanto però le Segue a pagina 7 sto periodo sulle primarie Repubsue uscite stanno danneggiando i blicane. Lui, Trump, in pochi giorni Repubblicani, e qualcuno sta cominciando a reagire. Dicevamo due è riuscito a: settimane fa: “la sua candidatura fornisce una grande opportunità di di Francesco Costa – insultare John McCain, senatore Segue da pagina 6 C’è un’indagine in corso, se ne riparlerà. Ma la settimana è stata complicata soprattutto per Bernie Sanders, il senatore socialista del Vermont che piace un sacco a sinistra. velocemente spot su qualsiasi argomento solo montando pezzi dei suoi discorsi, approfittando della sua efficacia oratoria. È autentico, è economico, è rapido, funziona. Sta venendo al pettine uno dei principali nodi della candidatura di Sanders: viene dal secondo stato più bianco d’America e stando ai sondaggi piace praticamente solo ai bianchi (peggio ancora: ai maschi bianchi). Il suo comizio base non parla molto di questioni che riguardano direttamente i neri e i latinoamericani. Qualche giorno fa durante un evento pubblico è stato contestato da un gruppo di attivisti neri e ha gestito la cosa malissimo: prima ha cercato di farli star zitti, poi ha urlato, poi ha risposto in modo molto vago alle loro richieste, facendoli infuriare ancora di più. Nel frattempo i mediastanno raccontando della volta che Sanders si oppose a una riforma dell’immigrazione – per evitare che gli immigrati togliessero posti di lavoro alla classe operaia americana, ahia – e di come la lobby delle armi abbia di lui un’ottima opinione. Non bene. Tre domande che ho ricevuto (mandatene!) Chiede Marco S., perché ci sono così tanti candidati Repubblicani? In breve, perché pensano che questa per loro sia la volta buona. Così come i Democratici stanno alla larga – il principio dell’alternanza nel 2016 li penalizza e c’è una candidata strafavorita – i Repubblicani pensano che nel 2016 l’aria che tira li avvantaggi (è vero) e che non c’è un candidato così forte da rendere l’impresa impossibile (è vero). Quindi chiunque pensi di avere anche una piccola chance Tra i Repubblicani si è candidato John dice “ora o mai più” e si candida. Kasich Nove volte deputato e due volte governatore dell’Ohio, uno degli stati decisivi alle presidenziali, Kasich Chiede Jacopo G., perché Trump si è candidadovrebbe essere tra i grandi favoriti delle primarie to? Repubblicane: invece non lo è e forse non parteciperà nemmeno al dibattito del 6 agosto (cosa che sarebbe per lui piuttosto imbarazzante, visto che si La risposta più facile sarebbe: perché nonostante tiene proprio in Ohio). La ragione per cui non è tra i tutto è così megalomane da pensare di poter fare il favoriti alle primarie: è molto moderato e centrista presidente. Ma Trump è un imprenditore di succes(infatti ha vinto due volte in Ohio!). Secondo me Kasich – si pronuncia keisik – è materiale soprattutto da vicepresidenza, ma potrebbe far bene in New Hampshire: e sarebbe comunque interessante vederlo ai dibattiti tv, perché ha noti problemi di controllo dell’ira. so, non un matto. Quindi le ipotesi fondamentali sono due: far parlare di sé (e rendere quindi più popolari e redditizi i suoi prodotti, i suoi casinò, i suoi reality show, etc) oppure ottenere qualcosa dai Bonus Repubblicani in cambio di un ritiro. Licenze per i Chris Christie, il governatore del New Jersey, quello suoi casinò, per esempio: lo ipotizza l’Economist di mezzo italiano e caduto in disgrazia, ricordate? Sic- questa settimana. come è molto forte nei discorsi a braccio, una troupe della sua campagna lo segue sempre e confeziona Segue a pagina 8 Chiede Lorenzo O., cosa pensi di questo articolo di Salon? Al Gore potrebbe ancora candidarsi? Quelli di Salon – un magazine online molto di sinistra – non si arrendono a Clinton ma capiscono che con Sanders non si va da nessuna parte, quindi dicono: candidiamo Al Gore! Non penso sia un’ipotesi credibile, un po’ perché Gore sembra non avere nessuna voglia – si tirò indietro nel 2008, quando i Democratici giocavano in discesa, figuriamoci ora – e un po’ perché avrebbe molti degli stessi problemi di Clinton (già visto, già sconfitto, lontano dalla realtà, etc). L’unica alternativa a Clinton tra i Democratici – improbabilissima ma tecnicamente possibile – al momento si chiama Joe Biden. Cose da leggere – Jeb Bush Is Meaner Than He Looks, di Larry Sabato su Politico – Forecasters Expect a Strong Economy for the 2016 Presidential Election, di Neil Irwin sul New York Times – Where Candidates Stash Their Cash, di Phil Mattingly su Bloomberg – Everything you ever wanted to know about how Washington Post polling works, di Philip Bump sul Washington Post LE NOTIZIE SEMPRE AGGIORNATE SU WWW.ILPICCOLOGIORNALE.COM. FAI UN SALTO, OGNI GIORNO OPINIONI, VIDEO, ULTIME DALLA POLITICA E DALL’ESTERO