ANNO 5 NUMERO 428 2,00€ 4 LUGLIO 2015/11 LUGLIO 2015
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GRAZIATO!
De Luca si salva (per ora): il tribunale
di Napoli ha accolto il ricorso del neo
eletto presidente della Campania
COSE DA 4 LUGLIO
La sentenza verrà confermata il 17 Luglio
Aggiornamenti di Francesco Costa sulla
campagna elettorale americana in vista
delle prossime elezioni, esattamente tra
493 giorni.
A pagina 5
VINCINO
di Matteo Corsetti
tecipando al consiglio regionale 1)
De Luca può festeggiare, può dirsi
firmerà gli atti da presidente 2) Po-
contento: il tribunale di Napoli, in-
trà nominare la giunta, vice presi-
fatti, ha accolto il ricorso del neo
dente incluso.
governatore campano
contro la sua sospen-
sione e contro la Legge
Severino. Il 17 Luglio,
dunque, ci sarà la conferma (oppure l’annullamento) di questa
sentenza. Tutto ciò
permetterà a De Luca di partecipare al primo consiglio regionale che,
secondo le prime informazioni, si
svolgerà intorno al dieci luglio. Par-
EDITORIALE
DI MATTEO CORSETTI
Aspettavo questo momento dal 31 Luglio, ovvero il giorno in cui uscì l’ultima copia dell’Unità in edicola. Ho
detto aspettavo perchè io speravo e sapevo che un giornale così storico, seppur nettamente di parte, sarebbe
tornato in edicola. O presto (in questo caso presto) o tardi, ma sarebbe tornato. Ed ora eccola, L’Unità. Sul mio
tavolo in cucina, tenuta come se fosse la Sacra Bibbia. Felicissimo di poterla rileggere, comprare e condividerne
il contenuto sui social. Felice anche per il rinnovamento della grafica. Anzi. Mi piace solo il logo, che ricorda
quello del giornale tedesco Bild. Anche perchè, sinceramente, potevano mantenere il formato precedente alla
chiusura e la stessa grafica. Ma, si sa, rinnovare fa bene. Quindi io dico evviva L’Unità!
POLITICA&PALAZZO
PAGINA 2
Referendum Grecia, Renzi tranquillizza tutti
Tra poche ore i risultati definitivi. “No” in nettissimo vantaggio
di Matteo Corsetti
paura
Crolla fiducia in Renzi
Persi 2 punti in una settimana
Tra pochissime ore sapremo i risultati del referendum in Grecia, quel-
Matteo Renzi e il suo governo cominciano
lo dove i greci decideranno se uscia perdere punti, e anche molto consistenre o no dall’euro. Al momento i
ti. Secondo un sondaggio Ixè fatto per
sondaggi danno il Sì (ovvero la
Agorà, il governo in una sola settimana è
scelta per rimanere in Europa e
passato dal 33% dei consensi al 32%. Non
stare alle condizioni di Bruxelles) al
38%. Risultato totalmente positivo,
In aggiunta Renzi dice che l’Italia
va male il Capo dello Stato, Sergio Matta-
non è più-a differenza degli anni
rella, che nonostante il calo di 1 punto in
invece, per quelli che sperano vinca scorsi- compagna di sventura della
il No (ovvero l’uscita dall’euro).
Grecia. Una cosa è certa: se vincesse il No, all’interno del parlamento
Infatti i sondaggi danno il No al
61%, quindi la vittoria è praticamente certa, manca solo l’ufficiali-
Renzi dovrà gestire un bel caos, con
ga Nord in testa- che farebbero
pressione per un’uscita dall’euro.
In attesa del risultato, il nostro pre-
gli italiani, dando una risposta universale che vale sia per la vittoria
del Sì che per quella del No. Ovvero, il premier continua a dire:
Gli italiani, qualun-
2 que sia il risultato,
non devono avere
alla lista dei leader più amati dagli italiani,
con un saldo 61% di gradimento.
le forze anti-europeiste -M5S e Le-
tà.
mier, Matteo Renzi, tranquillizza
una settimana riesce a rimanere in cima
NEL MOMENTO IN CUI IL
PICCOLO D’ITALIA VA IN
STAMPA, I RISULTATI DEL
REFERENDUM GRECO NON
SONO ANCORA USCITI. LA
PROSSIMA SETTIMANA, NEL
NUOVO NUMERO, VERRA’
SCRITTO UN ARTICOLO SUI
RISULTATI UFFICIALI
Ixè, infine, ha intervistato molti italiani e
ha chiesto a chi debba essere attribuita la
colpa della crisi greca. Il 44% degli italiani
ha detto che è colpa di Bruxelles, il 38%
che è stato fallimentare l’operato del governo greco.
OFFERTA
SPECIALE
IL PUNTO
Grecia e Ue
da Lavoce.info
Alle prese con il devastante tirae-molla con la Grecia, i politici
europei e il Fmi dimenticano la
lezione del decennio perduto
dell’America Latina negli anni ’80.
A paesi in default fu inizialmente
imposta un’austerità troppo dura.
Ma poi arrivò il Piano Brady con il
quale banche creditrici e stati sovrani si accordarono sulla riduzione del debito richiesta per ripartire. Impossibile però – come ci racconta una lettera da Atene – una
svolta prima dello svolgimento
del referendum indetto da
Tsipras con una mossa spregiudicata e avventata. Rimane un cruciale problema di democrazia in
Europa, dove i ministri delle finanze dell’area euro decidono la
sorte di un intero popolo con una
legittimità molto dubbia. Che ci
voglia una riforma della governance della Ue lo dice
anche il rapporto dei “cinque presidenti”. Ma – irrisolto il problema
greco – non si può riformare un
bel niente, a partire dall’Unione
monetaria.
Con l’annunciata fusione tra Lina-
te-Malpensa (controllati dalla Sea)
e Orio al Serio nascerà
una posizione dominante negli aeroporti lombardi. Con benefici per la redditività degli enti
pubblici azionisti di maggioranza e
forse a discapito dei cittadini. Per
privatizzare i quattro aeroporti di
Londra si scelse una strada diversa. Da cui si potrebbe imparare.
È alle battute finali la riforma
del catasto. Con una grossa contraddizione: vuole ristabilire l’equità del prelievo fiscale sugli immobili e allo stesso tempo impone
l’invarianza di gettito a livello locale. Creando iniquità tra comuni.
Ci sarebbe più redistribuzione se
l’invarianza di gettito fosse stabilita a livello nazionale.
Al via una nuova architettura delle politiche attive per il lavoro, che finora non hanno dato
prova di grande efficienza. Sarà la
volta buona con l’Agenzia che accentra competenze prima disperse
sul territorio? Potremo misurarne
il successo guardando a come funzionerà l’assegno di ricollocazione
per la categoria di disoccupati che
cercano lavoro da sei mesi.
ABBONAMENTO DA 1 MESE
+ UN MESE PDF A SOLI
8€
Whirlpool, c’e l’accordo: nessun licenziamento
di Matteo Corsetti
L’altro giorno, al Ministero dello Sviluppo
Economico, le parti sociali e l’azienda di
elettrodomestici Whirlpool hanno firmato
un accordo. Accordo che rende felicissimi
tutti i dipendenti dell’azienda dato che,
grazie a tale patto, la Whirlpool si impegnerà a non chiudere gli stabilimenti presenti
in Italia. Inoltre tale accordo prevede che
non ci siano esuberi strutturali.
non ci saranno licenziamenti ma, la Whirlpool, ha fatto sapere che è possibile che
vengano fatti dei trasferimenti di alcuni
operai, magari nelle fabbriche di Napoli.
“L’intesa raggiunta oggi rappresenta
una svolta nelle scelte che hanno segnato le relazioni industriali in Italia in
questi ultimi anni”, commenta molto
soddisfatta la Fiom. Anche la Fim si
aggrega a quanto detto dal sindacato
guidato da Landini.”Abbiamo firmato
Ora l’accordo dovrà essere approvato dai
un accordo importante che premia due
lavoratori. A breve, infatti, saranno chiama- mesi di lotta che hanno convinto alla
ti a votare. Secondo tale accordo, però, gli
retromarcia gli americani. Con il nuovo
stabilimenti italiani non verranno chiusi e
piano industriale si passa da un bollettino di guerra a un piano di rilancio”.
Immancabile il festeggiamento di Matteo Renzi su Twitter, dove ha scritto:
Lo avevamo promesso ai lavoratori #Whirpool. Nessuna chiusura, nessun licenziamento #lavoltabuona#italiariparte
3
LIFESTYLE
PAGINA 4
Apple Music, spiegato
Il nuovo servizio di Apple per ascoltare musica in streaming
di Matteo Corsetti
non pagherà nulla. Poi, scaduti i tre mesi di
Per ottenere il servizio, è necessario aggior-
Da qualche giorno Apple ha messo a disposi-
chiamiamola così “prova”, bisognerà pagare
nare i propri dispositivi (iPhone o iPod che
zione un nuovo servizio per i propri utenti:
un importo pari a 9,99€ al mese. Per i primi
siano) e cliccare sull’icona “Musica”.La diffe-
Apple Music. Il nuovo servizio consiste nel
tre mesi, spiegano da Cupertino, gli utenti
renza dagli altri servizi simili tipo Spotify? In
poter ascoltare musica in streaming. Il servi-
avranno tutti i servizi che normalmente han-
Apple Music, dopo due o tre canzoni ascolta-
zio, per ora, non costa niente ed è già dispo-
no a pagamento gratuitamente. Inoltre, spie-
te, non si verrà disturbati da annunci pubbli-
nibile in buona parte del mondo. Per i primi
ga il CEO Apple Tim Cook, gli utenti avranno
citari
tre mesi, chi ha scelto di usare Apple Music
un catalogo ricco di 30 milioni di canzoni.
.
Samp, arrivato Fernando
Allo Shaktar 8 milioni. Ora si punta Defrel
Ufficiale: la Sampdoria, dopo lunghe trattative, è
riuscita a strappare Fernando allo Shaktar. Infatti il
centrocampista della nazionale brasiliana e della
squadra turca è approdato alla Sampdoria per otto
milioni, che verranno pagati in due anni.
Ora, spiega Ferrero, puntiamo a Defrel del Cesena,
con cui abbiamo un accordo di massima per una
cessione a 6,5 milioni di euro. Prima però, spiegano
da Corte Lambruschini, bisogna liberarsi o di
Okaka o di Defrel.
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PAGINA 5
ISIS: GLI USA SPENDONO TROPPO PER COMBATTERLA
9 milioni al giorno. Con quei soldi si potrebbero creare 67 mila posti di lavoro
di Matteo Corsetti
che sostiene) l’America per combattere lo Stato Islamico,
Il Ministero della Difesa americano ha deciso di far circola-
meglio noto come Isis.
I costi sono di circa nove milioni al giorno, ovvero circa 3
miliardi in totale. Con quei soldi, spiega L’Antidiplomatico, gli Usa avrebbero potuto creare circa 67 mila posti di
lavoro.
Qui sotto invece tutte le distruzioni effettuate dagli Usa,
sempre secondo il Ministero della Difesa.
re alcune infografiche relative ai costi che deve sostenere (e
UBRIACO INVESTE E UCCIDE DONNA SULLE STRISCE PEDONALI. SCAPPA SENZA SOCCORRERLA
di Fanpage.it
alle 5.3o nel capoluogo marchigiano, in via Gorizia nei
pressi dell'abitazione della vittima. Le forze dell'ordine
Tragedia a Pesagiunte sul posto hanno trovato il corpo della donna riverro, una donna di
so nel sangue sulle strisce pedonali. Tutt'intorno pezzi di
59 anni è stata
carrozzeria dell'auto e il tronco di un albero che recava
uccisa da un'auto
evidenti segni di collisione. Secondo le prime testimoguidata da un
nianze l'uomo alla guida sarebbe stato ubriaco, sceso
uomo presumibildall'abitacolo della sua auto si sarebbe reso contro
mente ubriaco
dell'accaduto e dato alla fuga.
che poi si sarebbe
dato alla fuga. Il
dramma si sarebbe consumato stamane all'alba intorno
IDEE
COSE DA 4 LUGLIO
di Francesco Costa
–493 giorni alle elezioni presidenziali statunitensi
–212 giorni all’inizio delle prima-
– circola qualche voce su Joe Biden
– bisogna prendere sul serio Chris cifrona potrebbe metterla in imbaChristie?
– perché tenere d’occhio la Florida razzo; mentre i suoi sfidanti che
– non è finita finché non è finita
vogliono essere presi sul serio deChi sta raccogliendo più soldi
vono sperare di annunciare proprio
La legge statunitense impone ai
una cifrona.
candidati di diffondere ogni tre me-
Per il momento abbiamo solo i numeri dei Democratici. Hillary Clinton ha detto di aver raccolto più di
45 milioni di dollari: non è un reprossima scadenza è il 15 luglio.
cord ma è parecchio, a questo
C’è un nuovo candidato Repubblipunto della campagna. Per cercaAlcuni hanno già fatto sapere quanre di non farla passare come quella
cano, presto ce ne saranno altri
con gli amici milionari, il suo comito hanno raccolto e quella cifra è un tato ha aggiunto che il 91 per cendue. Manca un mese al loro primo
to delle donazioni ricevute ammonbuon modo per valutare lo stato di tava a meno di 100 dollari. Il suo
confronto televisivo. Ci sono i primi
principale sfidante, il senatosalute delle loro campagne elettora- re Bernie Sanders, ha annunciato di
aver raccolto da quando si è candidati ufficiali sulla raccolta fondi dei
dato ufficialmente circa 15 milioni
li: raccogliere più soldi vuol dire
di dollari, con un 99 per cento di
candidati Democratici. E poi oggi è
donazioni inferiori a 250 dollapotersi permettere più uffici in giro
ri. È un buon numero anche per lui,
il quattro luglio: il giorno in cui nel
che settimana dopo settimana sta
per gli Stati Uniti, più materiali da diventando l’unico vero rivale di
1776 il Congresso firmò la dichiaraClinton tra i Democratici. Tutto
diffondere, più spot televisivi, più
sommato l’emersione di Sanders fa
zione di indipendenza e in cui esatpiacere anche a Clinton, che non
vuole attraversare le primarie come
sondaggi da commissionare, più
fossero una cosa a metà tra una
tamente cinquant’anni dopo moriviaggi da rimborsare a funzionari e cavalcata trionfale e un plebiscito.
rono, a poche ore di distanza, sia
attivisti. Ma i numeri vanno letti in Bonus
Stanno circolando voci più insistenThomas Jefferson che John Adams,
ti che in passato su una possibile
modo un po’ trasversale, per essere
candidatura di Joe Biden. Io contipadri fondatori degli Stati Uniti,
nuo a essere molto scettico, ma ricapiti: per esempio, dato
ferisco. Questo intanto è Lindsey
secondo e terzo presidente ameriGraham, un senatore Repubblicano
che Hillary Clinton non vuole pas- moderato e candidato minore a
cano della storia.
queste primarie, che parla di Biden:
se capite l’inglese, prendetevi un
sare per la vincitrice annunciata
minuto per sentire come ne parla.
Di cosa parleremo:
come nel 2008, annunciare una
– chi sta raccogliendo più soldi
Segue a pagina 7
rie, in Iowa
si i dati sulle loro raccolte fondi: la
Segue da pagina 6
l’estate.
Bisogna prendere sul serio Chris Christie?
Si è candidato con quattro anni di ritardo Chris
Bonus
Christie, ne parlavamo la settimana scor-
Stanno arrivando altri due candidati repubblicani.
sa: governatore del New Jersey al secondo manda-
Uno è John Kasich, governatore dell’Ohio, che se-
to, padre di origini irlandesi e madre di origini sici-
condo molti va tenuto in considerazione proprio
liane, modi da bullo e posizioni moderate. Nel 2012
perché governatore dell’Ohio, uno degli stati decisi-
l’establishment Repubblicano lo implorò di sfidare
vi alle elezioni di novembre (tuttavia è molto più
Obama e lui rifiutò aspettando un momento miglio- credibile immaginarlo candidato alla vicepresidenre, ma in quattro anni si è infilato in una serie ine-
za, per il momento). L’altro è Scott Walker, gover-
narrabile di disastri e oggi è molto impopolare. Il
natore del Wisconsin, e lui sì che oggi sembra uno
suo discorso di candidatura ha ricordato a molti
dei favoriti veri. Kasich si candiderà il 21 luglio,
una delle ragioni per cui Christie veniva considerato Walker il 13. Con loro due i candidati Repubblicani
molto temibile: è un oratore abilissimo. Lui ha deci- diventano 16.
so di puntare proprio su questo aspetto della sua
personalità: il suo slogan è “Telling it like it is”,
Chi vince in Florida?
“Dire le cose come stanno”, e ha pronunciato il di-
C’è una storia piccola ma importante e appassio-
scorso di candidatura a braccio, senza un gobbo
nante dentro le primarie Repubblicane, ed è: chi
elettronico. Questo è un suo spot che circola online
vincerà in Florida? La Florida alle presidenziali è
in questi giorni, per capire di cosa parliamo. In sin-
storicamente uno stato in bilico, uno di quelli deci-
tesi: rimane molto improbabile che Christie vinca la sivi, che Obama ha vinto di poco sia nel 2008 che
nomination, viste le zavorre che si porta dietro. Ma
nel 2012. I Repubblicani devono cercare di portarlo
dovesse arrivare ai dibattiti televisivi sarà molto
a casa se vogliono vincere nel 2016 e cosa c’è di me-
interessante seguirlo, così come sarà interessante
glio per questo di un candidato della Florida? Solo
osservare uno che qualche anno fa immaginava di
che stavolta ce ne sono due: Jeb Bush e Marco Ru-
vincere senza problemi giocare la partita di chi non
bio. Un tempo il secondo era considerato il
ha niente da perdere. I sondaggi per ora sono terri-
“delfino” del primo.
bili ma, come per tutti gli altri, riparliamone dopo
Segue a pagina 8
Segue da pagina 7
Mentre di solito alle primarie i candidati forti non fanno troppa fatica a vincere nel loro stato di casa, Bush e Rubio proprio in casa propria dovranno affrontare una partita piuttosto impegnativa. Per il momento i sondaggi li
danno praticamente pari. Nei prossimi mesi guardare i sondaggi sui Repubblicani in Florida sarà un buon modo
anche per osservare generalmente l’aria che tira, secondo me.
Bonus
Rick Harrison di Affari di famiglia – un programma tv americano che in Italiava in onda su Cielo – sta
con Marco Rubio.
Non è finita finché non è finita
Otto anni fa, di questi tempi, Rudy Giuliani volava nei sondaggi ed era considerato il candidato strafavorito alle
primarie dei Repubblicani; dietro di lui c’era Fred Thompson. Alle primarie, poi, nessuno dei due vinse un singolo
stato. Sempre di questi tempi, otto anni fa, John McCain era indietrissimo nei sondaggi ed era considerato invotabile per via del suo forte sostegno alla guerra in Iraq: nel momento peggiore dei suoi guai licenziò 70 persone su
120 del suo staff, tra cui il responsabile della campagna elettorale, il capo stratega e il direttore politico. Finì per
vincere le primarie in Iowa e ottenere poi la candidatura. Cosa successe otto anni fa a Hillary Clinton non serve
nemmeno raccontarlo. Consideratelo un promemoria.
Cose da leggere:
– Hillary’s shadow, di Annie Karni su Politico
– Bernie Sanders’s Revolutionary Roots Were Nurtured in ’60s Vermont, di Sarah Lyall sul New York
Times
– Il testo del discorso di candidatura di Chris Christie
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