Competitività aziendale e strategie strategie per il life long learning: learning: il piano formativo C.A.ST.LE., C.A.ST.LE., dai fabbisogni formativi del settore alla sua realizzazione. Gennaio 2012-Luglio 2013 1 1. Come e perchè nasce il PIANO C.A.ST.LE. 1.1. Premessa. Per diversi anni la 236 ha rappresentato, accanto al FSE, l'unico canale di sostegno finanziario alle iniziative formative promosse dalle imprese per i propri lavoratori. Accanto a questi due canali lo strumento della legge 53 si è evoluto in Italia, vista la difficoltà degli accordi contrattuali, in uno strumento di politica di formazione individuale specializzato, privilegiando quasi ovunque la metodologia del voucher. Come sappiamo il voucher non è un sistema che avvalora la strategia di coinvolgimento dei lavoratori “deboli” essendo notoriamente uno strumento utilizzato dal lavoratore “forte” con alta scolarizzazione e in possesso si una cultura della formazione. In questo caso però, prevedendo la Legge 53 azioni volte alla condivisione dei ruoli tra uomini e donne, alla conciliazione dei tempi di cura e di lavoro, della doppia presenza e dei congedi familiari, possiamo definirla uno strumento importante per la focalizzazione dell'attenzione sui temi delle differenze di genere anche in relazione all'accesso alla formazione continua per le lavoratrici donne. Inoltre altri strumenti di formazione continua possono essere riconosciuti nell'apprendistato e nei tirocini formativi, promossi entrambi con la Legge 196/96, gli apprendisti affrontano un contratto di lavoro che prevede obbligatoriamente un periodo di formazione esterna all'azienda di 120 ore annue, tra competenze di base, trasversali e professionali; mentre i tirocini formativi restano un puro strumento formativo che sta riscuotendo un grande successo nel nostro Paese. Questi ultimi due strumenti sono validi mezzi di politica attiva del lavoro soprattutto rivolti alle giovani classi di lavoratori e lavoratrici e di studenti in ingresso nel mondo del lavoro, il primo nella sua duplice natura di strumento di inserimento lavorativo e formativo, l'altro come strumento formativo finalizzato a facilitare l'ingresso nel mercato del lavoro. Dalla loro costituzione i Fondi Interprofessionali si sono inseriti nello scenario della formazione contuna nazionale, portando un enorme impulso alla qualifcazione delle risorse umane aziendali ed alla competitività delle imprese italiane, di piccole, medie e grandi dimensioni. I Fondi Interprofessionali hanno cominciato ad operare a favore dei lavoratori e delle imprese dalla fine del 2004. I soggetti interessati sono stati oltre al Ministero del Lavoro l'INPS, in qualità di collettore dei contributi delle imprese e di soggetto responsabile al trasferimento delle risorse stesse ai Fondi. Sono stati coinvolti come protagonisti principali e attivi inoltre le organizzazioni di rappresentanza datoriale e sindacale che attraverso accordi interconfederali hanno costituito organismi finalizzati alla promozione, al sostegno ed al finanziamento di Piani formativi concordati per le Imprese ed i lavoratori. Oggi Fondi Interprofessionali svolgono un ruolo importante e fondamentale per attrarre verso politiche formative tipologie di imprese tendenzialemente NON ATTIVE IN FORMAZIONE o DEBOLI. Ad oggi possiamo quindi affermare che, nello scenario della formazione continua, sono presenti diversi strumenti, ma tutti omogenei nelle finalità. Quello di cui abbiamo bisogno 2 in Italia è una differenziazione delle strategie al fine di evitare duplicazioni di interventi sugli stessi gruppi di lavoratori o imprese, con l'obiettivo di integrare ed armonizzare i canali di finanziamento, dando un deciso connotato sociale agli interventi, privilegiando cioè tipologie di lavoratori poco coinvolte e coinvolgibili in attività formative (donne, lavoratori in stato di disoccupazione per i quali la formazione è propedeutica all'assunzione, lavoratori con scarsa scolarità, appartenenti ad imprese di piccole dimensioni, lavoratori con età superiore a 45 anni, lavoratori collocati in CIGS o in mobilità). Questa strategia è oggi in Italia resa difficile dall'assenza in gran parti del territorio nazionale di alcune precondizioni fondamentali: capacità informativa del territorio, analisi mirate sui target group, specifiche forme di accompagnamento e di orientamento e più in generale l'assenza di una specifica e mirata politica attiva di diffusione della cultura della formazione continua. Si richiede cioè sempre di più poi un ruolo attivo da parte dell'Impresa singola e dei suoi lavoratori per elaborare i piani formativi concordati. 1.2. C.A.ST.LE. Ed è a questo punto che l’azione dei soggetti di questo Piano formativo e del suo proponente entra nel vivo. EBITER Livorno ed IFOTER, hanno lavorato assieme affinchè si potessero racchiudere in un unico piano formativo le esigenze di 228 lavoratori e lavoratrici e di 20 aziende su territori differenti, collocati in Toscana ed in Sicilia. Le attività propedeutiche e di analisi dei fabbisogni formativi sono state svolte nelle diverse zone territoriali di riferimento, senza tralasciare la visione più generale, territoriale, del PIANO. I soggetti sopramenzionati hanno eseguito un eccellente lavoro di analisi, di ricerca e di azione territoriale, attraverso il supporto delle parti sociali, hanno elaborato un piano formativo molto complesso. Il piano CASTLE rappresenta quindi un impulso ad uscire dalla dimensione locale quando si pensa alla formazione continua per i lavoratori e le lavoratrici, e si basa sulle seguenti indicazioni strategiche: 1) Creazione di una rete di nodi e connessioni con soggetti già operanti sul territorio: l'integrazione degli interventi di tutte le parti sociali e gli enti attivi al fine di promuovere una coralità di interventi. Prioritario diviene promuovere piani integrati, con la compartecipazione di vari attori, che si impegnano a sviluppare attività di formazione continua ad hoc per i lavoratori e le lavoratrici. Il piano CASTLE è stato co-progettato da vari soggetti, lavorando in team. tenendo conto dei risultati delle analisi dei fabbisogni formativi aziendali in un ottica “network progettuale sovraterritoriale”. 2) Incentivazione del processo di trasferimento di modelli di eccellenza: favorire la creazione e attivazione di banche dati d'eccellenza e programmi di relazioni e scambi per una diffusione delle migliori pratiche. All’interno del PIANO CASTLE si propone una sperimentazione relativa alla certificazione delle competenze e delle conoscenze acquisite, in relazione al sistema delle competenze della regione Toscana, con la finalità di creare delle passerelle tra sistemi di certificazione, sistema della formazione continua e mercato del lavoro. I frutti di tale sperimentazione saranno condivisi con l’intento di promuoevere un processo, già attivo, per facilitare e stimolare la mobilità e la crescita professionale dei lavoratori, tra e nei sistemi locali, nazionali ed anche esteri. 3) Superamento della soggettività aziendale: una politica di supporto potrebbe essere tesa ad auspicare, attraverso moduli formativi ad hoc o altre inziative, un livello standard di gestione per le realtà più deboli attraverso lo sviluppo di una rete di conoscenza che 3 ponga al centro l'esperienza delle imprese riconosciute come particolarmente significativi su tutto il territorio. A tale proposito verrà svolta, all’interno del piano, una analisi sul management direzionale ed una analisi organizzativa, finalizzata a produrre un quadro delle esperienze imprenditoriali significative da condividere all’interno ed all’esterno del PIANO stesso. E’ di questi tre punti appena descritti che si è tenuto conto lavorando alla progettazione del PIANO CASTLE, in un ottica di sistema che consente di superare i limiti dei piani locali e aziendali necesaria a dare un significativo ed innovativo impulso alla formazione continua delle imprese italiane. Questa introduzione è opportuna al fine di delineare il contesto all’interno del quale collocare la nascita del PIANO CASTLE. 1.3. FINALITA’ FORMATIVE Le principali finalità formative che ha cercato di promuovere e sviluppare il piano sono state le seguenti: - promozione della qualità del servizio in un’ottica di una sempre maggiore soddisfazione del cliente - promozione della salute e sicurezza sul lavoro, obiettivo trasversale e di strategica importanze per tutto il gruppo di imprese coinvolto - promozione delle pari opportunità - riqualificazione professionale e potenziamento delle competenze acquisite - adeguamento ed eventuale riconversione delle competenze professionali da “aggiornare” in base alle nuove richieste del mercato Questa relazione si configura quale documento di analisi conclusiva sui risultati conseguiti dal progetto. A tal fine è stata strutturata in modo tale da evidenziare gli indicatori fisici di realizzazione e gli elementi che qualificano il raggiungimento degli obiettivi dichiarati nel progetto originale. Volendo sintetizzare gli oltre 24 mesi di lavoro che hanno caratterizzato questo piano la presente relazione analizzerà il progetto realizzato dalle seguenti prospettive: - Paragrafo 1.3.1: Indicatori Fisici Paragrafo 1.3.2. area contenuti Paragrafo 1.3.3. Area gestione Paragrafo 1.3.4. risultati finali 4 Paragrafo 1.3.1. Indicatori Fisici Il piano denominato CASTLE ha coinvolto come beneficiarie complessivamente 21 imprese, rispetto alle 20 previste in fase di presentazione ed ha interessato: Numero lavoratori previsti in fase di presentazione: 230 numero lavoratori inseriti: 216 lavoratori formati: 212 Numero ore di formazione collettive previste in fase di presentazione: 1041 Numero ore di formazione collettive erogate : 1021 Numero di ore fruite dai partecipanti 1445 di cui 1021 di formazione collettiva e 424 di formazione individuale Numero di ore complessive erogate per partecipante (compreso il bilancio delle competenze) 6491 Bilanci di competenze realizzati 212 Paragrafo 1.3.2. Area dei contenuti Il piano, che ha coinvolto imprese operanti in due diverse regioni italiane, è stato ampio ed articolato e ha sviluppato e affrontato le seguenti aree tematiche: • • • • • • • formazione e aggiornamento sulla normativa in area igienico sanitaria formazione e aggiornamento sulla normativa in area della sicurezza sui luoghi di lavoro formazione in ambito qualità e gestione dei sistemi di lavoro in qualità formazione in ambito informatico, su utilizzo di programmi specifici all’interno delle aziende coinvolte (gestione magazzino/casa/area vendita/amministrazione) visual merchandising e psicologia delle vendite, e promozione del prodotto, psicologia della vendita formazione su tematiche da natura ambientale comunicazione e sviluppo psicopedagogico Tutti i progetti formativi realizzati hanno teso a promuovere la valorizzazione di ogni singolo partecipante analizzando le competenze professionali in ingresso di ognuno e potenziando quelle in uscita da ogni singolo modulo formativo. Questo processo di valorizzazione e potenziamento delle conoscenze e competenze è stato possibile grazie all’integrazione di più aspetti quali: o un approccio bottum-up in quanto già in fase progettazione tutto l’impianto formativo era stato creato sui reali fabbisogni formativi delle imprese e dei lavoratori lavoratici coinvolti e la verifica e condivisione con tutti i diversi gruppi partecipanti, prima dell’avvio di ogni percorso, degli obiettivi generali e specifici definiti dallo specifico progetto o la continua calibrazione di ogni singolo intervento sull’esigenza formativa dell’impresa attraverso un continuo scambio tra docenti, imprenditori, lavoratori o l’utilizzo di metodologie didattiche caratterizzate per flessibilità, personalizzazione e individualizzazione dei percorsi, contestualizzazione nelle diverse esperienze lavorative . Concretamente, ogni partecipante è stato soggetto attivo in un proprio progetto di qualificazione e crescita professionale. Il percorso di apprendimento è 5 stato facilitato dallo scambio di esperienze fra partecipanti e dall’interscambio con lo stesso docente. La metodologia formativa adottata è stata trasversale a ogni singolo progetto e si è basata su di un modello dialogico di cooperative learning e si è realizzato toccando i seguenti aspetti: modello esperenziale (che ha legato i contenuti alle esperienze dirette dei partecipanti all'azione formativa), valorizzazione della motivazione (che ha teso a legare i contenuti delle lezioni ai bisogni ed ai problemi dei partecipanti) e modello euristico ( che ha stimolato nei discenti un sapere di tipo procedurale e non dichiarativo). Una particolare attenzione nella realizzazione del piano è stata rivolta alla scelta del corpo docente da coinvolgere sulle varie aree tematiche trattate. L’obiettivo strategico condiviso dalla rete di partner che ha gestito il piano è stato quello di coinvolgere professionisti senior del settore, che avessero maturato una importate esperienza professionale nel settore di riferimento e che fossero in grado di trasferire ai discenti delle conoscenze ma soprattutto dei validi strumenti di lavoro A supporto del lavoro dei docenti è stato fornito materiale didattico e di studio/lavoro idoneo per approfondire quanto affrontato in aula. La progettazione dei singoli moduli formativi e dei contenuti didattici è avvenuta, dove possibile e utile, tenendo conto dei riferimenti al RRFP (Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana) ovvero alle singole ADA/UC (Aree di attività, unità di competenza) ivi elencate. Se vogliamo scendere nel dettaglio dei singoli progetti, è possibile evidenziare tali aderenze e comprenderne l’utilità, ai fini del rilascio di una certificazione/attestazione al singolo partecipante. Dove, invece, non aveva una evidente utilità far riferimento al repertorio Toscano, si è progettato la formazione in modo esecutivo con l’obiettivo di poter rilasciare una attestazione utile e capitalizzabile per ogni singolo lavoratore coinvolto. Di seguito quindi un elencazione dettagliata dei programmi effettivamente svolti. 6 PROGETTO 1 Progetto: Gestione aziendale (risorse umane ,qualita,etc) e amministrazione I due moduli che seguono sono stati progettati relativamente alle capacità elencate nell’ADA/UC 52 Pianificazione dei sistemi per il CQ (Controllo Qualità), presente nel RRFP (Repertorio Regionale delle Figure Professionali della regione Toscana, ovvero: -Adeguare i sistemi del controllo qualità alle politiche ed agli obiettivi aziendali inerenti la qualità dei prodotti da lavorare e produrre -Progettare azioni di miglioramento per le metodiche di controllo Modulo: Elaborazione e gestione procedure aziendali di qualità 9 ore (azienda: Coop Diderot) PROGRAMMA DIDATTICO • Comunicazione nella qualità, • gestione del Sistema Qualità aziendale: procedure, campo di applicazione, azioni correttive e preventive, • gestione delle non conformità • politica della qualità aziendale modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: Monitoraggio del sistema di gestione di qualità aziendale 30 ore La formazione svolta in questo modulo ha riguardato i singoli SGQ delle aziende coinvolte, si è svolto per IFOTER e per International House, e ha previsto la formazione sulla norma e l’aggiornamento di eventuali procedure e modelli interni dei rispettivi SGQ PROGRAMMA DIDATTICO • Normativa di riferimento • Gestione del sistema qualità aziendale: procedure (gestionali ed operative) • campo di applicazione, • gestione delle non conformità • azioni correttive e preventive, • Verifiche/audit interni • Moduli e modelli previsti dal SGQ aziendale modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA 7 PROGETTO 2 Progetto: Sviluppo delle abilità personali Sviluppo di abilità comunicative e relazionali, bilancio delle competenze per i lavoratori inseriti nei percorsi formativi. In questo progetto si vedono affrontate tematiche legate all'approfondimento di conoscenze e competenze comunicative e relazionali. Inoltre in questo progetto si realizzano, per tutti i lavoratori coinvolti nel piano, percorsi individuali di bilancio delle competenze, finalizzati al rilascio della certificazione finale prevista. Questo progetto è stato erogato con diverse modalità didattiche, il metodo del bilancio di competenze, funzionale al conferimento di una attestazione finale (libretto del lavoratore), simulazioni e laboratori per esercitazioni, reporting assestment. La progettazione dei moduli è avvenuta tenendo conto delle seguenti Aree di Attività previste nel repertorio regionale delle figure professionali della regione Toscana: Progettazione di interventi educativi, Elaborazione di percorsi didattici In particolare i due moduli che seguono fanno riferimento alla seguente ADA/ UC 850 Progettazione di interventi educativi Performance: Progettare interventi educativi al fine di rispondere ai bisogni degli utenti della struttura di riferimento Capacità: Collaborare con le altre professionalità presenti nella struttura al fine di intervenire in itinere nella progettazione educativa e in modo tale da rispondere ai bisogni dell'utenza Definire in collaborazione con le altre professionalità presenti nella struttura le linee essenziali di un progetto educativo comune Utilizzare le tecniche della progettazione educativa al fine di articolare il progetto educativo complessivo Verificare in itinere ed ex post l'azione educativa programmata nell'ottica di un miglioramento continuo Conoscenze: Elementi di psicologia al fine di definire gli obiettivi educativi tenendo conto degli aspetti psicologici Logica della progettazione al fine di definire una progettazione coerente con obiettivi e contenuti Tecniche di comunicazione e di relazione al fine di definire modalità per la progettazione comune con le altre professionalità presenti nella struttura educativa Tecniche di monitoraggio e di valutazione al fine di verificare in itinere il raggiungimento degli obiettivi educativi stabiliti Tecniche educative per supportare il raggiungimento degli obiettivi con le tecniche e le metodologie più opportune Modulo. Bilancio delle competenze 2 ore Questo modulo, fruito singolarmente da ciascun lavoratore è volto al rilascio della certificazione relativa alla formazione svolta in virtù dell’analisi del percorso professionale e di crescita di ciascun partecipante Modulo: Discussione sul lavoro svolto (aziende: gaz, la trottola, i girasoli) 12 ore Questo modulo di formazione, che ha coinvolto i lavoratori di tre asili nido, è impostato su una discussione di gruppo in merito al lavoro di supervisione effettuato dal docente durante l’attività lavorativa. Le educatrici, dopo che è stato restituito loro il lavoro di supervisione, discutono in gruppo evidenziando i loro punti di forza e li spunti di miglioramento, al fine di migliorare la perfomance della singola educatrice e di tutto lo staff aziendale. 8 PROGRAMMA DIDATTICO • Osservazione delle attività svolte presso il nido • Analisi delle difficoltà incontrate • Valutazione delle strategie adottate per la risoluzione dei problemi • Scambio, attraverso il lavoro di gruppo, delle esperienze fatte • Aspetti pedagogico-didattici per l’educazione di bambini modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: Sviluppo psicopedagogico (aziende: gaz, la trottola, girasoli) 12 ore Questo modulo ha riguardato l’approfondimento di conoscenze relative allo sviluppo psicopedagogico del bambino 0-3 L’obiettivo è stato quello di fornire elementi teorici sullo sviluppo percettivo e psicologico del bambino in modo da rendere le educatrici maggiormente consapevoli nell’organizzare e gestire l’ambiente d’apprendimento, di gioco, di accoglienza e di cura. PROGRAMMA DIDATTICO • Lo sviluppo pedagogico nei primi anni di vita: pensare, comunicare, emozioni e affettività • Lo sviluppo cognitivo-motorio nei primi tre anni di vita • Lo sviluppo comunicativo e linguistico nei primi tre anni di vita • Il contesto di sviluppo educativo, sociale e familiare • La valutazione: raccontarsi per fare ordine nell’esperienza, monitorare il cambiamento, riflessioni e domande, le tecniche della ricerca azione, alcuni parametri possibili nella valutazione dell’agire educativo/formativo modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: Parlare in pubblico 8 ore Questo modulo che ha coinvolto le lavoratrici della Coop Diderot aveva l’obiettivo di renderle maggiormente abili nel parlare in pubblico, in varie e diverse occasioni. PROGRAMMA DIDATTICO • Aspetti della comunicazione: eloquenza e immaginazione, tono, gesti e modulazione della voce, • Ansie e paure: analizzare le ansie e le paure legate al parlare al pubblico e comprendere tecniche e strategie per superarle • Supporti alla comunicazione, (microfoni, slide show, proiezioni di video, consegna di materiale informativo ecc) modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA PROGETTO 3 Progetto: Informatica Informatica utente e utilizzo applicazioni software gestionali di impresa, attraverso questo progetto ai lavoratori sarà consentita l'acquisizione di conoscenze e competenze nell'area informatica. In particolare saranno svolti moduli formativi relativi all'informatica utente (pacchetto office) inoltre saranno affrontati moduli di formazione su applicativi gestionali nelle diverse aree di competenza dell'azienda, store management, responsabile di 9 magazzino, vendita e gestione cassa e amminstrazione. I singoli moduli formativi di cui si compone il progetto sono stati strutturati ed erogati con differenti metodologie didattiche ed in particolare con il supporto di laboratori informatici attrezzati Modulo: Informatica utente 10 ore In realtà il modulo per la Coop Diderot ha affrontato argomenti legati, oltre che al semplice pacchetto Office, all’informatica archivistica. PROGRAMMA DIDATTICO • Organizzazione di sistemi informativi archivistici e analisi delle principali risorse. • Le problematiche generali dell'applicazione delle tecniche informatiche al mondo degli archivi, con particolare riferimento alla descrizione archivistica e agli standard in essere (ISAD-ISAAR); • Gli schemi XML per la creazione degli strumenti di corredo. Gli standard di archiviazione e la loro applicazione • tecniche di modellazione dei dati (modellazione concettuale), in riferimento alla descrizione archivistica; • Archivi e Web. Principali problematiche connesse alla presentazione in Internet di sistemi di descrizioni archivistiche, in correlazione con gli standard descrittivi e con i principi per la qualità dei siti Web culturali; • Programmi informatici per l'inventariazione archivistica: problematiche ed esempi di impiego • Le problematiche dei documenti elettronici e della conservazione a lungo termine degli archivi digitali. modalità di valutazione: esercitazione al calcolatore ATTESTATO DI FREQUENZA Quelli che seguono sono 4 moduli progettati per i lavoratori per le aziende SINTECNICA E EDILIZIA BHM e sono tutti orientati a conoscenze tecniche specifiche legate all’uso di applicativi nelle aree aziendali indicate. Modulo: Software gestionale amministrazione 56 ore PROGRAMMA DIDATTICO • Registrazione incassi e pagamenti, • Interrogazione estratto conto, • Elaborazione portafoglio • Registrazione insoluti • Elaborazione solleciti • Riclassificazione bilancio • Gestione distinte • Gestione note di credito • Gestione note di variazione • Gestione acconti • Gestione rid • Gestione cespiti base • Fido clienti • Personalizzazione flussi contabili • Gestione ritenute di acconto Modulo: Software gestionale responsabile magazzino 16 ore 10 PROGRAMMA DIDATTICO • Anagrafica di base e tabelle di magazzino • Gestione listini • Gestione documenti di magazzino Modulo: Software gestione store manager 24 ore PROGRAMMA DIDATTICO • Gestione anagrafica di magazzino • Logica dei movimenti di magazzino • Concetti di sotto scorta e gestione riordino • Punto cassa • Gestione listini di vendita • Promozioni di vendita Modulo: Software gestionale vendita e cassa 8 ore PROGRAMMA DIDATTICO • Vendita al banco • Fattura di accompagnamento • Reso da scontrino • Gestione anagrafica articoli • Stampa etichette • ordini modalità di valutazione: esercitazione al calcolatore ATTESTATO DI FREQUENZA 11 PROGETTO 4 Progetto: salute e sicurezza sul lavoro In questo progetto si è erogata la formazione obbligatoria ai sensi DLGS 81/08, e in parte formazione complementare in ambito di sicurezza sui luoghi di lavoro e sicurezza alimentare. Modulo: Formazione obbligatoria per addetti antincendio (azienda: coop diderot) 8 ore PROGRAMMA DIDATTICO • Princìpi della combustione; • prodotti della combustione; • sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio; • effetti dell'incendio sull'uomo; • divieti e limitazioni di esercizio; • misure comportamentali. • Principali misure di protezione antincendio; • evacuazione in caso di incendio; • chiamata dei soccorsi. • esercitazioni pratiche • Presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili; • istruzioni sull'uso degli estintori portatili effettuata o avvalendosi di sussidi audiovisivi o tramite dimostrazione pratica. modalità di valutazione: test ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: Formazione obbligatoria per addetti al primo soccorso (azienda: Diderot) 12 ore PROGRAMMA DIDATTICO Allertare il sistema di soccorso • • • • • • • • • • • • Cause e circostanze dell'infortunio (luogo dell'infortunio, numero delle persone coinvolte, stato degli infortunati, ecc.); comunicare le predette informazioni in maniera chiara e precisa ai servizi di assistenza sanitaria di emergenza; Riconoscere un'emergenza sanitaria Scena dell'infortunio: raccolta delle informazioni; previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili; Accertamento delle condizioni psicofisiche del lavoratore infortunato: funzioni vitali (polso, pressione, respiro); stato di coscienza ipotermia e ipertermia; Nozioni elementari di anatomia e fisiologia dell'apparato cardiovascolare e respiratorio. Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso. Attuare gli interventi di primo soccorso • • • Sostenimento delle funzioni vitali: posizionamento dell'infortunato e manovre per la pervietà delle prime vie aeree; respirazione artificiale; 12 • • • • • • • • • massaggio cardiaco esterno; Riconoscimento e limiti d'intervento di primo soccorso: lipotimia, sincope, shock; edema polmonare acuto; crisi asmatica; dolore acuto stenocardico; reazioni allergiche; crisi convulsive; emorragie esterne post-traumatiche e tamponamento emorragico; Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro • • • • Cenni di anatomia; Lussazioni, fratture e complicanze; Traumi e lesioni cranio-encefalici e della colonna vertebrale; Traumi e lesioni toracico-addominali; Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro • • • • • • Lesioni da freddo e da calore; Lesioni da corrente elettrica; Lesioni da agenti chimici; Intossicazioni; Ferite lacero contuse; Emorragie esterne; Acquisire capacità di intervento pratico • • • • • • • Principali tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del SSN; Principali tecniche di primo soccorso nelle sindromi cerebrali acute; Principali tecniche di primo soccorso nella sindrome di insufficienza respiratoria acuta; Principali tecniche di rianimazione cardiopolmonare; Principali tecniche di tamponamento emorragico; Principali tecniche di sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato; Principali tecniche di primo soccorso in casi di esposizione accidentale ad agenti chimici e biologici. modalità di valutazione: test ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: Formazione obbligatoria per addetti alimentari complesse (aziende: effeci, la bottega, camporeggi e sibar) 12 ore PROGRAMMA DIDATTICO 1.1.1.1.1.1.1 Rischi e pericoli alimentari. Conservazione degli alimenti Igiene. Individuazione e controllo rischi. Rischi e pericoli alimentari: chimici, fisici, microbiologici e tecniche di prevenzione. Metodi di autocontrollo e principi sistema HACCP. Obblighi e responsabilità dell'industria. Tecniche di conservazione degli alimenti. Approvvigionamenti materie prime. Pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature. Igiene personale. Individuazione e controllo rischi. modalità di valutazione: test ATTESTATO DI FREQUENZA 13 Modulo: Formazione obbligatoria per l’aggiornamento addetti attività alimentari (aziende: scarabeo, baby garden, sed, carbonella) 4 ore PROGRAMMA DIDATTCO 1.1.1.1.1.1.2 Rischi e pericoli alimentari. Aggiornamento su Rischi e pericoli alimentari: chimici, fisici, microbiologici e tecniche di prevenzione. Metodi di autocontrollo e principi sistema HACCP. Obblighi e responsabilità dell'industria. modalità di valutazione: test ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: Formazione obbligatoria per l’aggiornamento al primo soccorso (aziende: blue water e sibar) 4 ore PROGRAMMA DIDATTICO • Allertare il sistema di soccorso • Attuare gli interventi di primo soccorso Valutazione: test scritto ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: formazione del preposto ex art 37 (azienda IGC) 10 ore PROGRAMMA DIDATTICO LEGISLAZIONE SU SALUTE E SICUREZZA L’attuazione delle Direttive Europee sulla sicurezza nei luoghi di lavoro La Costituzione italiana ed il Codice Civile IL quadro normativo in materia di salute e sicurezza: cosa è cambiato con il D.Lgs. 81/08 ed il successivo correttivo D.Lgs. 106/09 rispetto al D.Lgs. 626/94 L’ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA IN AZIENDA Gli attori della sicurezza: definizione delle diverse figure previste dal D.Lgs. 81/08 La definizione di Datore di Lavoro Le attribuzioni e le competenze del Datore di Lavoro, Dirigente Le attribuzioni e le competenze del Preposto Le responsabilità; la delega ed i confini del suo esercizio La costituzione del Servizio Prevenzione Protezione L’informazione e la formazione dei lavoratori Il ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza OBBLIGHI DELLE DIVERSE FIGURE Le responsabilità giuridiche e i principi penalistici in caso di infortunio Art .18 D.Lgs. 81/08 - obblighi del Datore di Lavoro e del dirigente Art.19 D.Lgs. 81/08 – obblighi del Preposto Art.20 D.Lgs. 81/08 – obblighi dei Lavoratori La giurisprudenza sul principio di effettività “dirigente di fatto”, “preposto di fatto” I rapporti tra Datore di Lavoro – Preposto – RSPP – RLS La collaborazione tra le figure. LA PROGRAMMAZIONE DELLA SICUREZZA L’obiettivo della valutazione dei rischi Elementi fondamentali della valutazione dei rischi 14 Definizione e individuazione dei fattori di rischio; Principali rischi riscontrati connessi all’attività lavorativa: incendio, temperature e microclima, ecc.. Individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione. modalità di valutazione: test ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: lavoro sicuro nel supermercato (aziende: IGC, Rocchetta e San Giuseppe) 10 ore • La sicurezza sui luoghi di lavoro: fonti normative e legislazione • Il nuovo Testo Unico D.Lgs. 81/08 e le modifiche del D.Lgs. 106/09 • Informazione e formazione: cosa prevede il D.Lgs. 81/08 – artt. 36 e 37 • Gli attori della sicurezza: organigramma e figure definite dal D.Lgs. 81/08 • Le misure generali di tutela ex art.15 • Analisi dei principali rischi riscontrati connessi all’attività lavorativa • Scelta, uso e manutenzione dei Dispositivi di Protezione Individuale e delle Valutazione: test scritto ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: problematiche e rischi della gdo (aziende: IGC, Rocchetta e San Giuseppe) 10 ore PROGRAMMA DIDATTICO • Il rischio elettrico • Il rischio chimico • Il rischio biologico • Sicurezza antincendio • La movimentazione manuale dei carichi • Formazione e addestramento; sanzioni; ISO 11228 parti 1-2-3. • Mezzi di Movimentazione Carichi • Il mobbing e lo stress lavoro correlato • L'uso delle attrezzature di pulizia • La sorveglianza sanitaria Valutazione: test scritto ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: sistema di autocontrollo alimentare e HACCP (azienda IGC) 22 ore PROGRAMMA DIDATTICO 15 • Riferimenti normativi: D.Lgs. 6 novembre 07, n. 193 "Attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore" Direttiva Europea 852/04 Regolamento (CE) n. 852/2004 • • • • • Introduzione all’H.A.C.C.P. e suoi principi Responsabilità del personale come vettore di contaminazione degli alimenti Igiene dei locali, delle attrezzature e del personale Sanificazione Monitoraggio • • • • • • • • Nozioni di microbiologia generale Moltiplicazione microbica Fattori che condizionano lo sviluppo microbico Rischi di contaminazione connessi con gli alimenti e loro cause Metodi di valutazione dei rischi con particolare riguardo al rischio biologico Metodi di conservazione e refrigerazione degli alimenti Malattie trasmesse con gli alimenti, intossicazioni, tossinfezioni Prevenzione delle tossinfezioni alimentari • • • • • • • • • • • Breve introduzione delle Norme ISO 9000 ed analogie con i principi dell’HACCP Strutturazione del Manuale e sua descrizione Responsabile Aziendale dell’Autocontrollo Riesame del Sistema Selezione e qualifica sub-fornitori Prove e controlli Manutenzione attrezzature Controllo del prodotto Non Conforme Azioni Correttive e Preventive Verifiche Ispettive Interne Addestramento personale. Valutazione: test scritto ATTESTATO DI FREQUENZA 16 PROGETTO 5 Progetto: conoscenza del contesto lavorativo Attraverso questo progetto si è consentito ai lavoratori di acquisire e migliorare le tecniche e gli strumenti per migliorare il servizio. Nei vari ambiti di lavoro esistono infatti competenze che si sviluppano approfondendo la conoscenza del contesto lavorativo, acquisendo gli strumenti pratici necessari a migliorare i servizi offerti. I singoli moduli formativi di cui si compone il progetto sono stati strutturati ed erogati con differenti metodologie didattiche ed in particolare sono stati progettati tenendo conto delle indicazioni di unità formative contenute nel repertorio delle figure professionali della Regione Toscana in riferimento alle seguenti ADA/UC: allestimento vetrina e display, allestimento e rifornimento scaffali ed isole promozionali, Allestimento e rifornimento del banco e del locale adibito alla vendita, assistenza alla clientela, assistenza di base alla clientela, vendita di prodotti semplici. UC 454 Allestimento della vetrina/display Capacità Allestire vetrine, display e spazi espositivi, creando le giuste ambientazioni, e realizzare l'immagine di stand per mostre o fiere, la cartellonistica e i campioni da esposizione Definire le attività da svolgere pianificando i tempi di realizzazione Operare scelte di allestimento utilizzando senso artistico, fantasia, creatività e abilità manuale Prevedere il budget dei costi da sostenere per l'acquisto dei materiali Scegliere i materiali adeguati alle creazioni che si vogliono effettuare ottimizzando i risultati e i costi Conoscenze Grafica pubblicitaria e visual merchandising per scegliere adeguate soluzioni di comunicazione d'immagine, tecniche di illuminazione ed effetti del colore Nozioni di psicologia della comunicazione e tecniche del messaggio Sistemi informatici per la ricerca di informazioni e la gestione dei dati indispensabili per le registrazioni ed il monitoraggio dell'attività svolta Teorie di time management per organizzare al meglio i propri tempi e ritmi di lavoro Teorie e tecniche di pianificazione strategica per la riduzione dei costi e l'ottimizzazione dei tempi Modulo: Come offrire il miglior prodotto in gastronomia salumeria (aziende: orticello e la bottega) 14 ore PROGRAMMA DIDATTICO • Caratteristiche del punto vendita e merchandising. • Lay out e display, metodologie di scelta e di presentazione. • Allestimento del banco di vendita e del bando del libero servizio • Caratteristiche dell’allestimento del banco salumeria e formaggi • Laboratorio di vetrinistica modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: come offrire il miglior prodotto in macelleria e salumeria (aziende: IGC, San Giuseppe e Rocchetta) durata 14 ore PROGRAMMA DIDATTICO Le tecniche di conservazione e stoccaggio 17 La scelta dei contenitori Tecniche di rigenerazione del prodotto Gli strumenti ed il loro utilizzo Strumenti per sviluppare la capacità di analisi sensoriale: riconoscimento della qualità dei prodotti caratteristiche della materia prima, degli ingredienti, del processo produttivo. Gestione dello spazio all’interno del punto vendita, come presentare al meglio i prodotti per stimolare l’acquisto d’impulso del consumatore. esplorare i meccanismi della comunicazione così come si sviluppa nella relazione di vendita con il cliente. Tecniche di vendita: o vendere meglio per vendere di più; convincersi che "vendere è bello e buono"; o aumentare ed in modo duraturo i propri risultati di vendita o le caratteristiche di un venditore di fiducia; o Focalizzarsi sul Cliente o Delineare le esigenze del Cliente o Utilizzare le obiezioni come opportunità o Convincere coinvolgendo Implementare il piano di vendita o Attenzione al post vendita o il controllo delle prestazioni; o il Piano Personale di Miglioramento: costruire un piano d’azione concreto per lavorare sulle proprie aree di miglioramento individuate durante il corso di formazione. modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: Incontri per piccoli gruppi (aziende: gaz, la trottola, girasoli) 23 ore Durante questo modulo, la docente ha osservato, filmato, fotografato le educatrici nello svolgimento delle attività quotidiane, di gioco e di cura , all’interno del nido. Restituendo successivamente in maniera ragionata il materiale raccolto, l’educatrice di “rivede” e si mette in discussione, in particolare nell’interazione con i bambini che hanno particolari problematiche o handicap. Questo modulo specifico quindi si ricollega agli altri due svolti nel progetto Sviluppo delle abilità personali 18 PROGRAMMA DIDATTICO • Tecniche di comunicazione e relazione • Tecniche espositive • Supervisione psico-pedagigica al lavoro di educatore modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: Visual merchandising e layout del punto vendita (azienda: effeci) 36 ore PROGRAMMA DIDATTICO • Visual Merchandising • Scheda di valutazione del punto vendita • Risoluzione delle problematiche riscontrate durante l’allestimento da parte del personale • Brevi cenni dell’organizzazione del magazzino • Prova pratica di allestimento • Presentazione del prodotto, nelle aree di vendita stagionali, ricorrenze, festivita’ • Brevi cenni del packagin.(conoscenza dell’arte del confezionamento) • Layout e vetrinistica • Tecniche espositive, decorative volte a valorizzare i prodotti e facilitare la percezione degli spazi alla clientela nel punto vendita modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA Modulo: Psicologia della vendita (azienda: effeci) 27 ore Tecniche di psicologia della vendita (il cliente e la sollecitazione dei sensi, mezzi e metodi di persuasione all’acquisto, packaging strategico, tecniche di negoziazione) PROGRAMMA DIDATTICO • Il cliente e la sollecitazione dei sensi attraverso l’offerta gastronomica • Come attrarre il cliente e persuaderlo all’acquisto • Migliori tecniche espositive per il banco self service e gastronomia • Il cliente straniero, come comunicare in modo persuasivo modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo ATTESTATO DI FREQUENZA PROGETTO 6 Progetto: salvaguardia ambientale Modulo: gestione rifiuti e sistri (aziende: IGC, Rocchetta e San Giuseppe) 8 ore PROGRAMMA DIDATTICO • La normativa di riferimento: il D.Lgs. 152/2006 • La codifica e classificazione dei rifiuti: o Il processo di attribuzione dei codici identificativi; o L’individuazione dei rifiuti pericolosi; o Casi concreti e difficoltà operative. • L'inquadramento della figura del produttore • Quali enti e imprese devono obbligatoriamente utilizzare il SISTRI: - come ci si iscrive ed entro quali termini; 19 - che cosa cambierà per le imprese e gli enti che producono rifiuti; - quali sono gli obblighi per gli operatori del settore. • Responsabilità e Sanzioni • Prove d’Uso del software SISTRI Valutazione: test scritto ATTESTATO DI FREQUENZA 20 Paragrafo 1.3.3. Area gestione Il quadro complessivo del piano è stato delineato facendo ricorso all’integrazione di più variabili e dati oggettivi: o la strutturazione di tavoli di lavoro ai quali hanno partecipato i vari referenti del piano ha permesso di creare fin da subito una team di lavoro che ha collaborato e condiviso gli obiettivi formativi a breve e lungo termine, le strategie formative, i risultati raggiunti ed ha cercato, quando si è reso necessario, soluzioni ai problemi/difficoltà che si possono essere manifestati durante l’erogazione e gestione delle attività. La presenza attiva e la collaborazione di persone che da anni lavorano nel settore della formazione continua e che hanno rapporti costanti e continui con le diverse realtà imprenditoriali ha permesso di creare un team di lavoro coeso e collaborativo che certamente influito positivamente sul buon andamento del percorso e sul pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi progettuali. o L’attività di monitoraggio intesa come l’elaborazione di quanto emerso dalla rilevazione del feed-back da parte degli allievi, del corpo docente e dall’ente presentatore e degli enti attuatori, effettuata attraverso il sistema di monitoraggio della qualità dell’intervento (analisi degli elementi complessivi relativi ai formandi e alle attività svolte). Il monitoraggio del piano è stato costante e trasversale ed ha permesso di far emergere i dati salienti che hanno caratterizzato questo ampio intervento formativo. Tramite il sistema di monitoraggio si è verificata la conformità dei percorso formativi a quanto esplicitato in sede di progettazione. Il monitoraggio ha costituito un momento essenziale di verifica dello stato di funzionamento del progetto attraverso l’elaborazione delle seguenti comparazioni: • confronto tra le azioni programmate e quelle realizzate; • confronto tra i risultati attesi e quelli conseguiti; • confronto tra il timing programmato e i tempi di realizzazione effettivi; o L’intero piano è stato attuato attraverso un mix metodologico composto da diversi livelli tra loro strettamente connessi ed integrati: livello gestionale: La metodologia di gestione di progetti formativi finanziati è messa a punto da IFOTER, sperimentata negli anni, migliorata e certificata attraverso il Sistema di Gestione Qualità ISO 9001:2008, con lo scopo di raggiungere e mantenere alti standard nella fase di progettazione, nell’erogazione e nella fase di rendicontazione finale con l’obiettivo del miglioramento continuo. Livello di rete e network: IFOTER lavora in rete sul territorio locale, regionale e nazionale oltre a partecipare a programmi europei e adotta, come strategia di lavoro condivisa, una metodologia che basata sul networking e sulla condivisione, poichè è chiaro nella mission di IFOTER che solo lavorando con gli altri ed assieme agli altri è possibile crescere e confrontarsi in maniera costruttiva migliorandosi. Per il progetto CASTLE, il soggetto attuatore I.FO.TER., in stretta sinergia con l’altro attuatore Ergon e con il proponente presentatore Ente Bilaterale del Terziario provinciale, ha cercato la condivisione con tutte le 21 imprese coinvolte e con le parti sociali, cercando di realizzare un programma formativo ad hoc, studiato come risposta diretta contingente ai 21 fabbisogni formativi espressi in afse progettuale, ma con obiettivi di sviluppo e crescita futura. Livello didattico: il piano CASTLE si realizza attraverso un impianto metodologico didattico molto vario, in particolare: o formazione tradizionale in aula lezione frontale – esercitazioni pratiche - role playing, simulazioni e studio di casi, o formazione on the job e per piccoli gruppi; o formazione in laboratorio ; o formazione individualizzati attraverso un percorso di valutazione delle competenze In particolare il monitoraggio e le azioni di valutazione del piano hanno svolto le seguenti funzioni: o regolare in itinere i processi formativi o valutare la qualità e l’efficacia/efficienza del processo formativo o definire modelli, metodologie e strumenti innovativi e trasferibili o valutare la qualità e il livello di relazioni instaurate Il gruppo di monitoraggio, costituito da tutor d’aula, direzione del progetto, coordinatore e progettista ed esperti di valutazione, ha lavorato alla strutturazione dei vari strumenti di analisi sotto indicati e all’elaborazione di report intermedi e finali attraverso i seguenti strumenti: o schede di osservazione o questionari di valutazione delle conoscenze o questionari di soddisfazione (volti a valutare la soddisfazione degli utenti) Il processo di monitoraggio e valutazione, trasversale a tutto il progetto, ha utilizzato modalità di ricerca partecipativa e di audit che hanno coinvolto tutti i livelli decisionali del processo, con parametri e attribuzioni di valori trasparenti così da rendere tutti i soggetti partecipi e consapevoli, prime fra tutti i partecipanti coinvolti e le loro imprese di appartenenza. I risultati emersi da tutto il lavoro di monitoraggio sono inseriti in questo report. L’attività di verifica e valutazione finale rappresenta un momento di confronto degli elementi caratteristici di quanto realizzato da una parte con gli obiettivi di progetto e dall’altro di quello che era stato evidenziato come fabbisogno formativo. Ogni singolo risultato è stato riletto in un’ottica trasversale e complessiva ma soprattutto integrata con l’intento di delineare un’analisi ed una lettura obiettiva che rappresenti e descriva il percorso di crescita/cambiamento che ha visto coinvolte le persone in formazione ma anche l’agenzia formativa, i partner e tutti gli operatori. In particolare gli esiti del monitoraggio saranno essenziali in questo particolare evento formativo, al fine di trasferire una buona prassi in altri contesti o situazioni che possono avere con esso una determinata affinità. Durante lo svolgimento del percorso formativo sono somministratiti dei questionari di costumer satisfaction volti a monitore il livello di soddisfazione dei partecipanti, ma non solo, poiché saranno coinvolti anche i docenti e quanti attivi in modo diretto nell’attività formativa. Questo momento valutativo è servito al team di gestione del piano e alle aziende coinvolte, in quanto ha permesso di poter svolgere una valutazione sulle azioni e attività intraprese. I risultati emersi sono serviti a valutare l’impatto che hanno avuto gli interventi formativi sulle diverse realtà aziendale e sulle opportunità relative all’occupabilità dei lavoratori coinvolti. Tutti i dati emersi serviranno a orientare e dettagliare le future proposte progettuali. 22 o L’attività di promozione e pubblicizzazione. All’interno del Piano denominato Castle sono state svolte in maniera simultanea ed integrata azioni volte da un lato a proomuovere le opportunità che il fondo offre in termini di azioni di qualificazione e ri-qualificazione del personale impiegato in aziende aderenti al fondo, dall’altro sono state intraprese azioni di diffusione dei risultati raggiunti con l’obiettivo di diffondere, come buone prassi, i risultati raggiunti con questo capiallare ed esteso intervento di formazione. L’attività di promozione e pubblicizzazione è stata svolta dal soggetto Proponente con il supporto del soggetto Attuatore, nell’ambito del Piano CASTLE , durante tutto l’arco di vita del piano stesso. L’attività di promozione è stata svolta con lo scopo di creare flussi informativi in grado di alimentare una rete di relazioni attive che si è data i seguenti obiettivi: - Sensibilizzazione dei refenti di imprese e dei lavoratori rispetto ad una polita di Long Life Learnig come strumento di miglioramento continuo delle performance - informazione specifica alle aziende sulle possibili opportunità offerte alle imprese aderenti al Fondo FORTE; - assistenza tecnica nella progettazione di percorsi formativi sugli avvisi del Fondo Forte; Al fine di rispondere in maniera continuativa alle esigenze di imprese, imprenditori e lavoratori si è creato uno sportello interno alla struttura di IFOTER finalizzato a svolgere le seguenti attività specifiche: - marketing telefonico in base ad una scelta effettuata nell’elenco delle aziende aderenti al Fondo FORTE nel territorio della provincia di Livorno; - appuntamenti mirati al fine di approfondire i fabbisogni formativi specifici e proporre azioni progettuali personalizzate; - misure di accompagnamento, in particolre informatiche (sito web di IFOTER, mailing mirato,...); - azioni promozionali sui media e di diffusione dei risultati Marketing telefonico Utilizzando quale strumento di lavoro un elenco di aziende aderenti al Fondo Forte e collegate a Ente Bilaterale del Terziario e Confcommercio, nella zona della provincia di Livorno, è stata effettuata una scelta in base alle dimensioni aziendali ed al numero dei dipendenti. Il marketing telefonico è opportuno poiché molte aziende ignorano addirittura quale sia il fondo interprofessionale al quale aderiscono e quali sono le opportunità che esso offre attraverso gli avvisi. La voce dell’esperta progettista è quindi uno strumento essenziale nell’attività di sensibilizzazione e di promozione. La telefonata è il giusto preambolo ad un eventuale appuntamento di approfondimento, che si realizza in un tempo successivo. Durante la telefonata si cerca di capire velocemente se c’è una 23 predisposizione ad avviare un confronto sulle opportunità di formazione continua e se l’azienda ha già aderito ad altri precedenti piani formativi. Il marketing telefonico è spesso effettuato in collaborazione con l’ufficio paghe dell’Ascom di Livorno, partner essenziale nel momento promozionale. Appuntamenti mirati Una volta che l’azienda si rende disponibile ad un appuntamento di approfondimento, si creano i presupposti per una azione veramente efficace di marketing promozionale. Di fronte al rappresentante aziendale si aprono gli eventuali scenari formativi aziendali, si descrivono apertamente le opportunità offerte dal Fondo nelle varie tipologie di accesso ai finanziamenti. Si descrivono altresì i tempi, le modalità di erogazione della formazione, l’alta capacità del fondo di personalizzare gli interventi formativi e di rispondere alle esigenze. Pertanto arrivare all’appuntamento personale rappresenta un momento fondamentale nell’attività promozionale e non solo, può rappresentare una vera e propria opportunità progettuale. Misure di accompagnamento e mailing Nell’ambito del sito internet www.ifoter.it, si è creato uno spazio WEB dedicato al Fondo Forte, con un link diretto al sito del fondo, con informazioni precise sulle opportunità ed una breve descrizione delle attività formative finanziabili. Si è realizzato inoltre un catalogo dell’offerta formativa ed una breve descrizione del fondo stesso. Nell’ambito delle iniziative di informazione e promozione sono state realizzate inoltre le seguenti attività specifiche: - Mailing agli aderenti al Fondo Forte (circa 600) - Mailing agli studi di consulenti del lavoro (circa 300) - Mailing a tutte le aziende affiliate all’EBITER (oltre 1000) Le mail, oltre alla comunicazione promozionale, contenevano anche un questionario informativo sull’analisi dei fabbisogni formativi. Promozione sui media/diffusione dei risultati Nell’ambito della trasmissione promozionale dell’Ascom di Livorno che va in onda settimanalmente sull’emittente locale, si sono realizzate diverse occasione promozionali e informative, la più importante di tutte, oltre a periodi passaggi informativi sulle opportunità di formazione con il Fondo Forte, è stata la realizzazione di una tavola rotonda alla quale sono stati invitati i referenti dell’Ente Bilaterale del Terziario e dell’Ente attuatore, rappresentanti di alcune aziende coinvolte nel piano e rappresentanti del corpo docente e si è avviata una discussione sull’utilità della formazione programmata e realizzata. Un’occasione importante per diffondere risultati raggiunti attraverso il piano CASTLE, nello specifico, ma anche per riflettere sull’importanza della formazione continua e sugli effetti che essa ha sull’incremento della professionalità e della competitività delle aziende che vengono coinvolte in iniziative del genere. L’azione promozionale e di diffusione dei risultati avvenuta in seno al Piano Castle si inserisce in una dinamica più ampia portata avanti dall’EBITER, che vede l’impegno a perseguire le seguenti linee strategiche: - Creare di una rete di nodi e connessioni con soggetti già operanti sul territorio: l'integrazione degli interventi di tutte le parti sociali al fine di promuovere una coralità di interventi. Prioritario diviene promuovere piani integrati, con la compartecipazione di vari attori (istituzioni, CPI, associazioni di categoria, agenzie formative ecc), che si impegnano a sviluppare attività di formazione continua ad hoc 24 per gli imprenditori. - Incentivare il processo di trasferimento di modelli di eccellenza: favorire la creazione e attivazione di banche dati d'eccellenza e programmi di relazioni e scambi per una diffusione delle migliori pratiche - Superare la soggettività dell'imprenditore: una politica di supporto potrebbe essere tesa ad auspicare, attraverso moduli formativi ad hoc, un livello standard di gestione per le realtà più deboli attraverso lo sviluppo di una rete di conoscenza che ponga al centro l'esperienza di imprenditori riconosciuti come particolarmente significativi su tutto il territorio La rete di aziende coinvolte nel piano Castle è composta da aziende di medie e piccole dimensioni, fermo restando una o due realtà più grandi, si sono coinvolte molte aziende e micro-aziende. Questo è un po’ il tessuto imprenditoriale del commercio turismo e servizi nelle zone di riferimento del piano (Toscana e Sicilia) ed è proprio a quel target di riferimento che ci si è rivolti nelle nostre numerose azioni promozionali. Crediamo, come EBITER di Livorno, che un’azione capillare di diffusione di informazioni e promozione tra le piccole e piccolissime imprese sia fondamentale, poiché esse non hanno altri canali di accesso alla formazione finanziata per i propri dipendenti finalizzata a garantire l’aggiornamento e la qualificazione professionale, se non l’adesione ad iniziative settoriali o territoriali. Queste iniziative danno voce alle piccole imprese aumentando la loro presenza nello scenario della formazione continua e incrementando le loro opportunità di crescita e di competitività. Paragrafo 1.3.4. risultati finali Nel complesso le attività formative dei vari progetti si sono svolte secondo quanto programmato, si segnalano alcune sostituzioni di aziende e relative integrazioni. Sono state in particolare sostituite due aziende, che nel maturare del piano formativo hanno ritenuto opportuno rinunciare alla formazione, dando la possibilità ad altre aderenti di essere inserite. Le sostituzioni sono state valutate dal gruppo di lavoro e confrontate con la referente del Fondo, così da capitalizzare le risorse a disposizione per le nuove aziende inserite e realizzare completamente quanto previsto. La manovra sostitutiva più importante ha visto la rinuncia di un’azienda beneficiaria, destinata alla formazione del progetto Informatica, con altre due aziende, che per i loro lavoratori hanno assorbito tutti i moduli a disposizione. Il lavoro di concertazione del team progettuale con le aziende beneficiarie è stato in questo senso un lavoro minuzioso che ha portato ad ottenere ottimi risultati di soddisfazione ed in termini di obiettivi raggiunti. Le aziende coinvolte nel piano sono state 21 anziché 20, per un totale di 216 lavoratori/trici, delle quali formate in tutto il 98% (formazione collettiva e formazione individuale 96%). Questi dati rappresentano ottimi risultati finali in termini quantitativi ed i risultati di monitoraggio in itinere/finale ci danno indicazioni molto buone anche in termini qualitativi. Possiamo quindi affermare che i risultati previsti in fase progettuale sono stati tutti raggiunti. Possiamo riassumere i risultati come nella tabella che segue 25 previste Aziende previste 20 Ore di formazione 1041 collettiva Ore di formazione 460 individuale allievi 230 A consuntivo 21 1021 Valori percentuali 424 92% 212 formati 92% 98% 26