Competitività aziendale e strategie
strategie per
il life long learning:
learning: il piano formativo
C.A.ST.LE.,
C.A.ST.LE.,
dai fabbisogni formativi del settore alla sua
realizzazione.
Gennaio 2012-Luglio 2013
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1. Come e perchè nasce il PIANO C.A.ST.LE.
1.1. Premessa.
Per diversi anni la 236 ha rappresentato, accanto al FSE, l'unico canale di sostegno
finanziario alle iniziative formative promosse dalle imprese per i propri lavoratori. Accanto
a questi due canali lo strumento della legge 53 si è evoluto in Italia, vista la difficoltà degli
accordi contrattuali, in uno strumento di politica di formazione individuale specializzato,
privilegiando quasi ovunque la metodologia del voucher. Come sappiamo il voucher non è
un sistema che avvalora la strategia di coinvolgimento dei lavoratori “deboli” essendo
notoriamente uno strumento utilizzato dal lavoratore “forte” con alta scolarizzazione e in
possesso si una cultura della formazione. In questo caso però, prevedendo la Legge 53
azioni volte alla condivisione dei ruoli tra uomini e donne, alla conciliazione dei
tempi di cura e di lavoro, della doppia presenza e dei congedi familiari, possiamo
definirla uno strumento importante per la focalizzazione dell'attenzione sui temi delle
differenze di genere anche in relazione all'accesso alla formazione continua per le
lavoratrici donne.
Inoltre altri strumenti di formazione continua possono essere riconosciuti nell'apprendistato
e nei tirocini formativi, promossi entrambi con la Legge 196/96, gli apprendisti affrontano
un contratto di lavoro che prevede obbligatoriamente un periodo di formazione esterna
all'azienda di 120 ore annue, tra competenze di base, trasversali e professionali; mentre i
tirocini formativi restano un puro strumento formativo che sta riscuotendo un grande
successo nel nostro Paese. Questi ultimi due strumenti sono validi mezzi di politica attiva
del lavoro soprattutto rivolti alle giovani classi di lavoratori e lavoratrici e di studenti in
ingresso nel mondo del lavoro, il primo nella sua duplice natura di strumento di
inserimento lavorativo e formativo, l'altro come strumento formativo finalizzato a facilitare
l'ingresso nel mercato del lavoro.
Dalla loro costituzione i Fondi Interprofessionali si sono inseriti nello scenario della
formazione contuna nazionale, portando un enorme impulso alla qualifcazione delle
risorse umane aziendali ed alla competitività delle imprese italiane, di piccole, medie e
grandi dimensioni.
I Fondi Interprofessionali hanno cominciato ad operare a favore dei lavoratori e delle
imprese dalla fine del 2004. I soggetti interessati sono stati oltre al Ministero del Lavoro
l'INPS, in qualità di collettore dei contributi delle imprese e di soggetto responsabile al
trasferimento delle risorse stesse ai Fondi. Sono stati coinvolti come protagonisti principali
e attivi inoltre le organizzazioni di rappresentanza datoriale e sindacale che attraverso
accordi interconfederali hanno costituito organismi finalizzati alla promozione, al sostegno
ed al finanziamento di Piani formativi concordati per le Imprese ed i lavoratori. Oggi Fondi
Interprofessionali svolgono un ruolo importante e fondamentale per attrarre verso
politiche formative tipologie di imprese tendenzialemente NON ATTIVE IN
FORMAZIONE o DEBOLI.
Ad oggi possiamo quindi affermare che, nello scenario della formazione continua, sono
presenti diversi strumenti, ma tutti omogenei nelle finalità. Quello di cui abbiamo bisogno
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in Italia è una differenziazione delle strategie al fine di evitare duplicazioni di interventi
sugli stessi gruppi di lavoratori o imprese, con l'obiettivo di integrare ed armonizzare i
canali di finanziamento, dando un deciso connotato sociale agli interventi,
privilegiando cioè tipologie di lavoratori poco coinvolte e coinvolgibili in attività
formative (donne, lavoratori in stato di disoccupazione per i quali la formazione è
propedeutica all'assunzione, lavoratori con scarsa scolarità, appartenenti ad imprese di
piccole dimensioni, lavoratori con età superiore a 45 anni, lavoratori collocati in CIGS o in
mobilità). Questa strategia è oggi in Italia resa difficile dall'assenza in gran parti del
territorio nazionale di alcune precondizioni fondamentali: capacità informativa del territorio,
analisi mirate sui target group, specifiche forme di accompagnamento e di orientamento e
più in generale l'assenza di una specifica e mirata politica attiva di diffusione della cultura
della formazione continua. Si richiede cioè sempre di più poi un ruolo attivo da parte
dell'Impresa singola e dei suoi lavoratori per elaborare i piani formativi concordati.
1.2. C.A.ST.LE.
Ed è a questo punto che l’azione dei soggetti di questo Piano formativo e del suo
proponente entra nel vivo. EBITER Livorno ed IFOTER, hanno lavorato assieme affinchè
si potessero racchiudere in un unico piano formativo le esigenze di 228 lavoratori e
lavoratrici e di 20 aziende su territori differenti, collocati in Toscana ed in Sicilia. Le attività
propedeutiche e di analisi dei fabbisogni formativi sono state svolte nelle diverse zone
territoriali di riferimento, senza tralasciare la visione più generale, territoriale, del PIANO. I
soggetti sopramenzionati hanno eseguito un eccellente lavoro di analisi, di ricerca e di
azione territoriale, attraverso il supporto delle parti sociali, hanno elaborato un piano
formativo molto complesso.
Il piano CASTLE rappresenta quindi un impulso ad uscire dalla dimensione locale quando
si pensa alla formazione continua per i lavoratori e le lavoratrici, e si basa sulle seguenti
indicazioni strategiche:
1) Creazione di una rete di nodi e connessioni con soggetti già operanti sul
territorio: l'integrazione degli interventi di tutte le parti sociali e gli enti attivi al fine di
promuovere una coralità di interventi. Prioritario diviene promuovere piani integrati, con la
compartecipazione di vari attori, che si impegnano a sviluppare attività di formazione
continua ad hoc per i lavoratori e le lavoratrici. Il piano CASTLE è stato co-progettato da
vari soggetti, lavorando in team. tenendo conto dei risultati delle analisi dei fabbisogni
formativi aziendali in un ottica “network progettuale sovraterritoriale”.
2) Incentivazione del processo di trasferimento di modelli di eccellenza: favorire la
creazione e attivazione di banche dati d'eccellenza e programmi di relazioni e scambi per
una diffusione delle migliori pratiche. All’interno del PIANO CASTLE si propone una
sperimentazione relativa alla certificazione delle competenze e delle conoscenze
acquisite, in relazione al sistema delle competenze della regione Toscana, con la finalità di
creare delle passerelle tra sistemi di certificazione, sistema della formazione continua e
mercato del lavoro. I frutti di tale sperimentazione saranno condivisi con l’intento di
promuoevere un processo, già attivo, per facilitare e stimolare la mobilità e la crescita
professionale dei lavoratori, tra e nei sistemi locali, nazionali ed anche esteri.
3) Superamento della soggettività aziendale: una politica di supporto potrebbe essere
tesa ad auspicare, attraverso moduli formativi ad hoc o altre inziative, un livello standard di
gestione per le realtà più deboli attraverso lo sviluppo di una rete di conoscenza che
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ponga al centro l'esperienza delle imprese riconosciute come particolarmente significativi
su tutto il territorio. A tale proposito verrà svolta, all’interno del piano, una analisi sul
management direzionale ed una analisi organizzativa, finalizzata a produrre un quadro
delle esperienze imprenditoriali significative da condividere all’interno ed all’esterno del
PIANO stesso.
E’ di questi tre punti appena descritti che si è tenuto conto lavorando alla progettazione del
PIANO CASTLE, in un ottica di sistema che consente di superare i limiti dei piani locali e
aziendali necesaria a dare un significativo ed innovativo impulso alla formazione continua
delle imprese italiane.
Questa introduzione è opportuna al fine di delineare il contesto all’interno del quale
collocare la nascita del PIANO CASTLE.
1.3. FINALITA’ FORMATIVE
Le principali finalità formative che ha cercato di promuovere e sviluppare il piano sono
state le seguenti:
- promozione della qualità del servizio in un’ottica di una sempre maggiore soddisfazione
del cliente
- promozione della salute e sicurezza sul lavoro, obiettivo trasversale e di strategica
importanze per tutto il gruppo di imprese coinvolto
- promozione delle pari opportunità
- riqualificazione professionale e potenziamento delle competenze acquisite
- adeguamento
ed eventuale riconversione delle competenze professionali da
“aggiornare” in base alle nuove richieste del mercato
Questa relazione si configura quale documento di analisi conclusiva sui risultati conseguiti
dal progetto. A tal fine è stata strutturata in modo tale da evidenziare gli indicatori fisici di
realizzazione e gli elementi che qualificano il raggiungimento degli obiettivi dichiarati nel
progetto originale. Volendo sintetizzare gli oltre 24 mesi di lavoro che hanno caratterizzato
questo piano la presente relazione analizzerà il progetto realizzato dalle seguenti
prospettive:
-
Paragrafo 1.3.1: Indicatori Fisici
Paragrafo 1.3.2. area contenuti
Paragrafo 1.3.3. Area gestione
Paragrafo 1.3.4. risultati finali
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Paragrafo 1.3.1. Indicatori Fisici
Il piano denominato CASTLE ha coinvolto come beneficiarie complessivamente 21
imprese, rispetto alle 20 previste in fase di presentazione ed ha interessato:
Numero lavoratori previsti in fase di presentazione: 230
numero lavoratori inseriti: 216
lavoratori formati: 212
Numero ore di formazione collettive previste in fase di presentazione: 1041
Numero ore di formazione collettive erogate : 1021
Numero di ore fruite dai partecipanti 1445 di cui 1021 di formazione collettiva e 424 di
formazione individuale
Numero di ore complessive erogate per partecipante (compreso il bilancio delle
competenze) 6491
Bilanci di competenze realizzati 212
Paragrafo 1.3.2. Area dei contenuti
Il piano, che ha coinvolto imprese operanti in due diverse regioni italiane, è stato ampio ed
articolato e ha sviluppato e affrontato le seguenti aree tematiche:
•
•
•
•
•
•
•
formazione e aggiornamento sulla normativa in area igienico sanitaria
formazione e aggiornamento sulla normativa in area della sicurezza sui luoghi di
lavoro
formazione in ambito qualità e gestione dei sistemi di lavoro in qualità
formazione in ambito informatico, su utilizzo di programmi specifici all’interno delle
aziende coinvolte (gestione magazzino/casa/area vendita/amministrazione)
visual merchandising e psicologia delle vendite, e promozione del prodotto,
psicologia della vendita
formazione su tematiche da natura ambientale
comunicazione e sviluppo psicopedagogico
Tutti i progetti formativi realizzati hanno teso a promuovere la valorizzazione di ogni
singolo partecipante analizzando le competenze professionali in ingresso di ognuno e
potenziando quelle in uscita da ogni singolo modulo formativo.
Questo processo di valorizzazione e potenziamento delle conoscenze e competenze è
stato possibile grazie all’integrazione di più aspetti quali:
o un approccio bottum-up in quanto già in fase progettazione tutto l’impianto
formativo era stato creato sui reali fabbisogni formativi delle imprese e dei lavoratori
lavoratici coinvolti e la verifica e condivisione con tutti i diversi gruppi partecipanti,
prima dell’avvio di ogni percorso, degli obiettivi generali e specifici definiti dallo
specifico progetto
o la continua calibrazione di ogni singolo intervento
sull’esigenza formativa
dell’impresa attraverso un continuo scambio tra docenti, imprenditori, lavoratori
o l’utilizzo di metodologie didattiche caratterizzate per flessibilità, personalizzazione e
individualizzazione dei percorsi, contestualizzazione nelle diverse esperienze
lavorative . Concretamente, ogni partecipante è stato soggetto attivo in un proprio
progetto di qualificazione e crescita professionale. Il percorso di apprendimento è
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stato facilitato dallo scambio di esperienze fra partecipanti e dall’interscambio con lo
stesso docente. La metodologia formativa adottata è stata trasversale a ogni
singolo progetto e si è basata su di un modello dialogico di cooperative learning e si
è realizzato toccando i seguenti aspetti: modello esperenziale (che ha legato i
contenuti alle esperienze dirette dei partecipanti all'azione formativa),
valorizzazione della motivazione (che ha teso a legare i contenuti delle lezioni ai
bisogni ed ai problemi dei partecipanti) e modello euristico ( che ha stimolato nei
discenti un sapere di tipo procedurale e non dichiarativo).
Una particolare attenzione nella realizzazione del piano è stata rivolta alla scelta del corpo
docente da coinvolgere sulle varie aree tematiche trattate. L’obiettivo strategico condiviso
dalla rete di partner che ha gestito il piano è stato quello di coinvolgere professionisti
senior del settore, che avessero maturato una importate esperienza professionale nel
settore di riferimento e che fossero in grado di trasferire ai discenti delle conoscenze ma
soprattutto dei validi strumenti di lavoro
A supporto del lavoro dei docenti è stato fornito materiale didattico e di studio/lavoro
idoneo per approfondire quanto affrontato in aula.
La progettazione dei singoli moduli formativi e dei contenuti didattici è avvenuta, dove
possibile e utile, tenendo conto dei riferimenti al RRFP (Repertorio Regionale delle Figure
Professionali della Regione Toscana) ovvero alle singole ADA/UC (Aree di attività, unità di
competenza) ivi elencate. Se vogliamo scendere nel dettaglio dei singoli progetti, è
possibile evidenziare tali aderenze e comprenderne l’utilità, ai fini del rilascio di una
certificazione/attestazione al singolo partecipante. Dove, invece, non aveva una evidente
utilità far riferimento al repertorio Toscano, si è progettato la formazione in modo esecutivo
con l’obiettivo di poter rilasciare una attestazione utile e capitalizzabile per ogni singolo
lavoratore coinvolto. Di seguito quindi un elencazione dettagliata dei programmi
effettivamente svolti.
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PROGETTO 1
Progetto: Gestione aziendale (risorse umane ,qualita,etc) e amministrazione
I due moduli che seguono sono stati progettati relativamente alle capacità elencate
nell’ADA/UC 52 Pianificazione dei sistemi per il CQ (Controllo Qualità), presente nel
RRFP (Repertorio Regionale delle Figure Professionali della regione Toscana, ovvero:
-Adeguare i sistemi del controllo qualità alle politiche ed agli obiettivi aziendali inerenti la
qualità dei prodotti da lavorare e produrre
-Progettare azioni di miglioramento per le metodiche di controllo
Modulo: Elaborazione e gestione procedure aziendali di qualità 9 ore (azienda: Coop
Diderot)
PROGRAMMA DIDATTICO
• Comunicazione nella qualità,
• gestione del Sistema Qualità aziendale: procedure, campo di applicazione, azioni
correttive e preventive,
• gestione delle non conformità
• politica della qualità aziendale
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: Monitoraggio del sistema di gestione di qualità aziendale 30 ore
La formazione svolta in questo modulo ha riguardato i singoli SGQ delle aziende coinvolte,
si è svolto per IFOTER e per International House, e ha previsto la formazione sulla
norma e l’aggiornamento di eventuali procedure e modelli interni dei rispettivi SGQ
PROGRAMMA DIDATTICO
• Normativa di riferimento
• Gestione del sistema qualità aziendale: procedure (gestionali ed operative)
• campo di applicazione,
• gestione delle non conformità
• azioni correttive e preventive,
• Verifiche/audit interni
• Moduli e modelli previsti dal SGQ aziendale
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
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PROGETTO 2
Progetto: Sviluppo delle abilità personali
Sviluppo di abilità comunicative e relazionali, bilancio delle competenze per i lavoratori
inseriti nei percorsi formativi. In questo progetto si vedono affrontate tematiche legate
all'approfondimento di conoscenze e competenze comunicative e relazionali. Inoltre in
questo progetto si realizzano, per tutti i lavoratori coinvolti nel piano, percorsi individuali di
bilancio delle competenze, finalizzati al rilascio della certificazione finale prevista. Questo
progetto è stato erogato con diverse modalità didattiche, il metodo del bilancio di
competenze, funzionale al conferimento di una attestazione finale (libretto del lavoratore),
simulazioni e laboratori per esercitazioni, reporting assestment. La progettazione dei
moduli è avvenuta tenendo conto delle seguenti Aree di Attività previste nel repertorio
regionale delle figure professionali della regione Toscana: Progettazione di interventi
educativi, Elaborazione di percorsi didattici
In particolare i due moduli che seguono fanno riferimento alla seguente ADA/ UC 850
Progettazione di interventi educativi
Performance: Progettare interventi educativi al fine di rispondere ai bisogni degli utenti
della struttura di riferimento
Capacità:
Collaborare con le altre professionalità presenti nella struttura al fine di intervenire in
itinere nella progettazione educativa e in modo tale da rispondere ai bisogni dell'utenza
Definire in collaborazione con le altre professionalità presenti nella struttura le linee
essenziali di un progetto educativo comune
Utilizzare le tecniche della progettazione educativa al fine di articolare il progetto educativo
complessivo
Verificare in itinere ed ex post l'azione educativa programmata nell'ottica di un
miglioramento continuo
Conoscenze:
Elementi di psicologia al fine di definire gli obiettivi educativi tenendo conto degli aspetti
psicologici
Logica della progettazione al fine di definire una progettazione coerente con obiettivi e
contenuti Tecniche di comunicazione e di relazione al fine di definire modalità per la
progettazione comune con le altre professionalità presenti nella struttura educativa
Tecniche di monitoraggio e di valutazione al fine di verificare in itinere il raggiungimento
degli obiettivi educativi stabiliti
Tecniche educative per supportare il raggiungimento degli obiettivi con le tecniche e le
metodologie più opportune
Modulo. Bilancio delle competenze 2 ore
Questo modulo, fruito singolarmente da ciascun lavoratore è volto al rilascio della
certificazione relativa alla formazione svolta in virtù dell’analisi del percorso professionale
e di crescita di ciascun partecipante
Modulo: Discussione sul lavoro svolto (aziende: gaz, la trottola, i girasoli) 12 ore
Questo modulo di formazione, che ha coinvolto i lavoratori di tre asili nido, è impostato su
una discussione di gruppo in merito al lavoro di supervisione effettuato dal docente
durante l’attività lavorativa. Le educatrici, dopo che è stato restituito loro il lavoro di
supervisione, discutono in gruppo evidenziando i loro punti di forza e li spunti di
miglioramento, al fine di migliorare la perfomance della singola educatrice e di tutto lo staff
aziendale.
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PROGRAMMA DIDATTICO
• Osservazione delle attività svolte presso il nido
• Analisi delle difficoltà incontrate
• Valutazione delle strategie adottate per la risoluzione dei problemi
• Scambio, attraverso il lavoro di gruppo, delle esperienze fatte
• Aspetti pedagogico-didattici per l’educazione di bambini
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: Sviluppo psicopedagogico (aziende: gaz, la trottola, girasoli) 12 ore
Questo modulo ha riguardato l’approfondimento di conoscenze relative allo sviluppo
psicopedagogico del bambino 0-3
L’obiettivo è stato quello di fornire elementi teorici sullo sviluppo percettivo e psicologico
del bambino in modo da rendere le educatrici maggiormente consapevoli nell’organizzare
e gestire l’ambiente d’apprendimento, di gioco, di accoglienza e di cura.
PROGRAMMA DIDATTICO
• Lo sviluppo pedagogico nei primi anni di vita: pensare, comunicare, emozioni e
affettività
• Lo sviluppo cognitivo-motorio nei primi tre anni di vita
• Lo sviluppo comunicativo e linguistico nei primi tre anni di vita
• Il contesto di sviluppo educativo, sociale e familiare
• La valutazione: raccontarsi per fare ordine nell’esperienza, monitorare il
cambiamento, riflessioni e domande, le tecniche della ricerca azione, alcuni
parametri possibili nella valutazione dell’agire educativo/formativo
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: Parlare in pubblico 8 ore
Questo modulo che ha coinvolto le lavoratrici della Coop Diderot aveva l’obiettivo di
renderle maggiormente abili nel parlare in pubblico, in varie e diverse occasioni.
PROGRAMMA DIDATTICO
• Aspetti della comunicazione: eloquenza e immaginazione, tono, gesti e
modulazione della voce,
• Ansie e paure: analizzare le ansie e le paure legate al parlare al pubblico e
comprendere tecniche e strategie per superarle
• Supporti alla comunicazione, (microfoni, slide show, proiezioni di video, consegna
di materiale informativo ecc)
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
PROGETTO 3
Progetto: Informatica
Informatica utente e utilizzo applicazioni software gestionali di impresa, attraverso questo
progetto ai lavoratori sarà consentita l'acquisizione di conoscenze e competenze nell'area
informatica. In particolare saranno svolti moduli formativi relativi all'informatica utente
(pacchetto office) inoltre saranno affrontati moduli di formazione su applicativi gestionali
nelle diverse aree di competenza dell'azienda, store management, responsabile di
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magazzino, vendita e gestione cassa e amminstrazione. I singoli moduli formativi di cui si
compone il progetto sono stati strutturati ed erogati con differenti metodologie didattiche
ed in particolare con il supporto di laboratori informatici attrezzati
Modulo: Informatica utente 10 ore
In realtà il modulo per la Coop Diderot ha affrontato argomenti legati, oltre che al semplice
pacchetto Office, all’informatica archivistica.
PROGRAMMA DIDATTICO
• Organizzazione di sistemi informativi archivistici e analisi delle principali risorse.
• Le problematiche generali dell'applicazione delle tecniche informatiche al mondo
degli archivi, con particolare riferimento alla descrizione archivistica e agli standard
in essere (ISAD-ISAAR);
• Gli schemi XML per la creazione degli strumenti di corredo. Gli standard di
archiviazione e la loro applicazione
• tecniche di modellazione dei dati (modellazione concettuale), in riferimento alla
descrizione archivistica;
• Archivi e Web. Principali problematiche connesse alla presentazione in Internet di
sistemi di descrizioni archivistiche, in correlazione con gli standard descrittivi e con i
principi per la qualità dei siti Web culturali;
• Programmi informatici per l'inventariazione archivistica: problematiche ed esempi di
impiego
• Le problematiche dei documenti elettronici e della conservazione a lungo termine
degli archivi digitali.
modalità di valutazione: esercitazione al calcolatore
ATTESTATO DI FREQUENZA
Quelli che seguono sono 4 moduli progettati per i lavoratori per le aziende SINTECNICA E
EDILIZIA BHM e sono tutti orientati a conoscenze tecniche specifiche legate all’uso di
applicativi nelle aree aziendali indicate.
Modulo: Software gestionale amministrazione 56 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
• Registrazione incassi e pagamenti,
• Interrogazione estratto conto,
• Elaborazione portafoglio
• Registrazione insoluti
• Elaborazione solleciti
• Riclassificazione bilancio
• Gestione distinte
• Gestione note di credito
• Gestione note di variazione
• Gestione acconti
• Gestione rid
• Gestione cespiti base
• Fido clienti
• Personalizzazione flussi contabili
• Gestione ritenute di acconto
Modulo: Software gestionale responsabile magazzino 16 ore
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PROGRAMMA DIDATTICO
• Anagrafica di base e tabelle di magazzino
• Gestione listini
• Gestione documenti di magazzino
Modulo: Software gestione store manager 24 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
• Gestione anagrafica di magazzino
• Logica dei movimenti di magazzino
• Concetti di sotto scorta e gestione riordino
• Punto cassa
• Gestione listini di vendita
• Promozioni di vendita
Modulo: Software gestionale vendita e cassa 8 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
• Vendita al banco
• Fattura di accompagnamento
• Reso da scontrino
• Gestione anagrafica articoli
• Stampa etichette
• ordini
modalità di valutazione: esercitazione al calcolatore
ATTESTATO DI FREQUENZA
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PROGETTO 4
Progetto: salute e sicurezza sul lavoro
In questo progetto si è erogata la formazione obbligatoria ai sensi DLGS 81/08, e in parte
formazione complementare in ambito di sicurezza sui luoghi di lavoro e sicurezza
alimentare.
Modulo: Formazione obbligatoria per addetti antincendio (azienda: coop diderot) 8
ore
PROGRAMMA DIDATTICO
• Princìpi della combustione;
• prodotti della combustione;
• sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio;
• effetti dell'incendio sull'uomo;
• divieti e limitazioni di esercizio;
• misure comportamentali.
• Principali misure di protezione antincendio;
• evacuazione in caso di incendio;
• chiamata dei soccorsi.
• esercitazioni pratiche
• Presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili;
• istruzioni sull'uso degli estintori portatili effettuata o avvalendosi di sussidi
audiovisivi o tramite dimostrazione pratica.
modalità di valutazione: test
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: Formazione obbligatoria per addetti al primo soccorso (azienda: Diderot)
12 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
Allertare il sistema di soccorso
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Cause e circostanze dell'infortunio (luogo dell'infortunio, numero delle persone
coinvolte, stato degli infortunati, ecc.);
comunicare le predette informazioni in maniera chiara e precisa ai servizi di
assistenza sanitaria di emergenza;
Riconoscere un'emergenza sanitaria
Scena dell'infortunio:
raccolta delle informazioni;
previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili;
Accertamento delle condizioni psicofisiche del lavoratore infortunato:
funzioni vitali (polso, pressione, respiro);
stato di coscienza
ipotermia e ipertermia;
Nozioni elementari di anatomia e fisiologia dell'apparato cardiovascolare e
respiratorio.
Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso.
Attuare gli interventi di primo soccorso
•
•
•
Sostenimento delle funzioni vitali:
posizionamento dell'infortunato e manovre per la pervietà delle prime vie aeree;
respirazione artificiale;
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
massaggio cardiaco esterno;
Riconoscimento e limiti d'intervento di primo soccorso:
lipotimia, sincope, shock;
edema polmonare acuto;
crisi asmatica;
dolore acuto stenocardico;
reazioni allergiche;
crisi convulsive;
emorragie esterne post-traumatiche e tamponamento emorragico;
Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro
•
•
•
•
Cenni di anatomia;
Lussazioni, fratture e complicanze;
Traumi e lesioni cranio-encefalici e della colonna vertebrale;
Traumi e lesioni toracico-addominali;
Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro
•
•
•
•
•
•
Lesioni da freddo e da calore;
Lesioni da corrente elettrica;
Lesioni da agenti chimici;
Intossicazioni;
Ferite lacero contuse;
Emorragie esterne;
Acquisire capacità di intervento pratico
•
•
•
•
•
•
•
Principali tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del SSN;
Principali tecniche di primo soccorso nelle sindromi cerebrali acute;
Principali tecniche di primo soccorso nella sindrome di insufficienza respiratoria
acuta;
Principali tecniche di rianimazione cardiopolmonare;
Principali tecniche di tamponamento emorragico;
Principali tecniche di sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato;
Principali tecniche di primo soccorso in casi di esposizione accidentale ad agenti
chimici e biologici.
modalità di valutazione: test
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: Formazione obbligatoria per addetti alimentari complesse (aziende: effeci,
la bottega, camporeggi e sibar) 12 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
1.1.1.1.1.1.1 Rischi e pericoli
alimentari.
Conservazione degli alimenti Igiene.
Individuazione e controllo rischi.
Rischi e pericoli alimentari: chimici, fisici, microbiologici e tecniche di
prevenzione. Metodi di autocontrollo e principi sistema HACCP.
Obblighi e responsabilità dell'industria.
Tecniche di conservazione degli alimenti. Approvvigionamenti materie
prime. Pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature. Igiene
personale.
Individuazione e controllo rischi.
modalità di valutazione: test
ATTESTATO DI FREQUENZA
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Modulo: Formazione obbligatoria per l’aggiornamento addetti attività alimentari
(aziende: scarabeo, baby garden, sed, carbonella) 4 ore
PROGRAMMA DIDATTCO
1.1.1.1.1.1.2 Rischi e pericoli
alimentari.
Aggiornamento su Rischi e pericoli alimentari: chimici, fisici,
microbiologici e tecniche di prevenzione. Metodi di autocontrollo e
principi sistema HACCP. Obblighi e responsabilità dell'industria.
modalità di valutazione: test
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: Formazione obbligatoria per l’aggiornamento al primo soccorso (aziende:
blue water e sibar) 4 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
• Allertare il sistema di soccorso
• Attuare gli interventi di primo soccorso
Valutazione: test scritto
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: formazione del preposto ex art 37 (azienda IGC) 10 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
LEGISLAZIONE SU SALUTE E SICUREZZA
L’attuazione delle Direttive Europee sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
La Costituzione italiana ed il Codice Civile
IL quadro normativo in materia di salute e sicurezza: cosa è cambiato con il
D.Lgs. 81/08 ed il successivo correttivo D.Lgs. 106/09 rispetto al D.Lgs. 626/94
L’ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA IN AZIENDA
Gli attori della sicurezza: definizione delle diverse figure previste dal D.Lgs.
81/08
La definizione di Datore di Lavoro
Le attribuzioni e le competenze del Datore di Lavoro, Dirigente
Le attribuzioni e le competenze del Preposto
Le responsabilità; la delega ed i confini del suo esercizio
La costituzione del Servizio Prevenzione Protezione
L’informazione e la formazione dei lavoratori
Il ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
OBBLIGHI DELLE DIVERSE FIGURE
Le responsabilità giuridiche e i principi penalistici in caso di infortunio
Art .18 D.Lgs. 81/08 - obblighi del Datore di Lavoro e del dirigente
Art.19 D.Lgs. 81/08 – obblighi del Preposto
Art.20 D.Lgs. 81/08 – obblighi dei Lavoratori
La giurisprudenza sul principio di effettività “dirigente di fatto”, “preposto di fatto”
I rapporti tra Datore di Lavoro – Preposto – RSPP – RLS
La collaborazione tra le figure.
LA PROGRAMMAZIONE DELLA SICUREZZA
L’obiettivo della valutazione dei rischi
Elementi fondamentali della valutazione dei rischi
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Definizione e individuazione dei fattori di rischio;
Principali rischi riscontrati connessi all’attività lavorativa: incendio, temperature e
microclima, ecc..
Individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e
protezione.
modalità di valutazione: test
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: lavoro sicuro nel supermercato (aziende: IGC, Rocchetta e San Giuseppe)
10 ore
• La sicurezza sui luoghi di lavoro: fonti normative e legislazione
• Il nuovo Testo Unico D.Lgs. 81/08 e le modifiche del D.Lgs. 106/09
• Informazione e formazione: cosa prevede il D.Lgs. 81/08 – artt. 36 e 37
• Gli attori della sicurezza: organigramma e figure definite dal D.Lgs. 81/08
• Le misure generali di tutela ex art.15
• Analisi dei principali rischi riscontrati connessi all’attività lavorativa
• Scelta, uso e manutenzione dei Dispositivi di Protezione Individuale e delle
Valutazione: test scritto
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: problematiche e rischi della gdo (aziende: IGC, Rocchetta e San Giuseppe)
10 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
• Il rischio elettrico
• Il rischio chimico
• Il rischio biologico
• Sicurezza antincendio
• La movimentazione manuale dei carichi
• Formazione e addestramento; sanzioni; ISO 11228 parti 1-2-3.
• Mezzi di Movimentazione Carichi
• Il mobbing e lo stress lavoro correlato
• L'uso delle attrezzature di pulizia
• La sorveglianza sanitaria
Valutazione: test scritto
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: sistema di autocontrollo alimentare e HACCP (azienda IGC) 22 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
15
•
Riferimenti normativi: D.Lgs. 6 novembre 07, n. 193 "Attuazione della direttiva
2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei
regolamenti comunitari nel medesimo settore" Direttiva Europea 852/04
Regolamento (CE) n. 852/2004
•
•
•
•
•
Introduzione all’H.A.C.C.P. e suoi principi
Responsabilità del personale come vettore di contaminazione degli alimenti
Igiene dei locali, delle attrezzature e del personale
Sanificazione
Monitoraggio
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Nozioni di microbiologia generale
Moltiplicazione microbica
Fattori che condizionano lo sviluppo microbico
Rischi di contaminazione connessi con gli alimenti e loro cause
Metodi di valutazione dei rischi con particolare riguardo al rischio biologico
Metodi di conservazione e refrigerazione degli alimenti
Malattie trasmesse con gli alimenti, intossicazioni, tossinfezioni
Prevenzione delle tossinfezioni alimentari
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Breve introduzione delle Norme ISO 9000 ed analogie con i principi dell’HACCP
Strutturazione del Manuale e sua descrizione
Responsabile Aziendale dell’Autocontrollo
Riesame del Sistema
Selezione e qualifica sub-fornitori
Prove e controlli
Manutenzione attrezzature
Controllo del prodotto Non Conforme
Azioni Correttive e Preventive
Verifiche Ispettive Interne
Addestramento personale.
Valutazione: test scritto
ATTESTATO DI FREQUENZA
16
PROGETTO 5
Progetto: conoscenza del contesto lavorativo
Attraverso questo progetto si è consentito ai lavoratori di acquisire e migliorare le tecniche
e gli strumenti per migliorare il servizio. Nei vari ambiti di lavoro esistono infatti
competenze che si sviluppano approfondendo la conoscenza del contesto lavorativo,
acquisendo gli strumenti pratici necessari a migliorare i servizi offerti. I singoli moduli
formativi di cui si compone il progetto sono stati strutturati ed erogati con differenti
metodologie didattiche ed in particolare sono stati progettati tenendo conto delle
indicazioni di unità formative contenute nel repertorio delle figure professionali della
Regione Toscana in riferimento alle seguenti ADA/UC: allestimento vetrina e display,
allestimento e rifornimento scaffali ed isole promozionali, Allestimento e rifornimento del
banco e del locale adibito alla vendita, assistenza alla clientela, assistenza di base alla
clientela, vendita di prodotti semplici.
UC 454
Allestimento della vetrina/display
Capacità
Allestire vetrine, display e spazi espositivi, creando le giuste ambientazioni, e realizzare
l'immagine
di stand per mostre o fiere, la cartellonistica e i campioni da esposizione
Definire le attività da svolgere pianificando i tempi di realizzazione
Operare scelte di allestimento utilizzando senso artistico, fantasia, creatività e abilità
manuale Prevedere il budget dei costi da sostenere per l'acquisto dei materiali
Scegliere i materiali adeguati alle creazioni che si vogliono effettuare ottimizzando i
risultati e i costi
Conoscenze
Grafica pubblicitaria e visual merchandising per scegliere adeguate soluzioni di
comunicazione d'immagine, tecniche di illuminazione ed effetti del colore
Nozioni di psicologia della comunicazione e tecniche del messaggio
Sistemi informatici per la ricerca di informazioni e la gestione dei dati indispensabili per le
registrazioni ed il monitoraggio dell'attività svolta
Teorie di time management per organizzare al meglio i propri tempi e ritmi di lavoro
Teorie e tecniche di pianificazione strategica per la riduzione dei costi e l'ottimizzazione
dei tempi
Modulo: Come offrire il miglior prodotto in gastronomia salumeria (aziende: orticello
e la bottega) 14 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
• Caratteristiche del punto vendita e merchandising.
• Lay out e display, metodologie di scelta e di presentazione.
• Allestimento del banco di vendita e del bando del libero servizio
• Caratteristiche dell’allestimento del banco salumeria e formaggi
• Laboratorio di vetrinistica
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: come offrire il miglior prodotto in macelleria e salumeria (aziende: IGC, San
Giuseppe e Rocchetta) durata 14 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
Le tecniche di conservazione e stoccaggio
17
La scelta dei contenitori
Tecniche di rigenerazione del prodotto
Gli strumenti ed il loro utilizzo
Strumenti per sviluppare la capacità di analisi sensoriale: riconoscimento della
qualità dei prodotti caratteristiche della materia prima, degli ingredienti, del
processo produttivo.
Gestione dello spazio all’interno del punto vendita, come presentare al meglio i
prodotti per stimolare l’acquisto d’impulso del consumatore.
esplorare i meccanismi della comunicazione così come si sviluppa nella relazione
di vendita con il cliente.
Tecniche di vendita:
o
vendere meglio per vendere di più; convincersi che "vendere è bello e
buono";
o
aumentare ed in modo duraturo i propri risultati di vendita
o
le caratteristiche di un venditore di fiducia;
o
Focalizzarsi sul Cliente
o
Delineare le esigenze del Cliente
o
Utilizzare le obiezioni come opportunità
o
Convincere coinvolgendo
Implementare il piano di vendita
o
Attenzione al post vendita
o
il controllo delle prestazioni;
o
il Piano Personale di Miglioramento: costruire un piano d’azione concreto per
lavorare sulle proprie aree di miglioramento individuate durante il corso di
formazione.
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: Incontri per piccoli gruppi (aziende: gaz, la trottola, girasoli) 23 ore
Durante questo modulo, la docente ha osservato, filmato, fotografato le educatrici nello
svolgimento delle attività quotidiane, di gioco e di cura , all’interno del nido. Restituendo
successivamente in maniera ragionata il materiale raccolto, l’educatrice di “rivede” e si
mette in discussione, in particolare nell’interazione con i bambini che hanno particolari
problematiche o handicap.
Questo modulo specifico quindi si ricollega agli altri due svolti nel progetto Sviluppo delle
abilità personali
18
PROGRAMMA DIDATTICO
• Tecniche di comunicazione e relazione
• Tecniche espositive
• Supervisione psico-pedagigica al lavoro di educatore
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: Visual merchandising e layout del punto vendita (azienda: effeci) 36 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
• Visual Merchandising
• Scheda di valutazione del punto vendita
• Risoluzione delle problematiche riscontrate durante l’allestimento da parte del
personale
• Brevi cenni dell’organizzazione del magazzino
• Prova pratica di allestimento
• Presentazione del prodotto, nelle aree di vendita stagionali, ricorrenze, festivita’
• Brevi cenni del packagin.(conoscenza dell’arte del confezionamento)
• Layout e vetrinistica
• Tecniche espositive, decorative volte a valorizzare i prodotti e facilitare la
percezione degli spazi alla clientela nel punto vendita
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
Modulo: Psicologia della vendita (azienda: effeci) 27 ore
Tecniche di psicologia della vendita (il cliente e la sollecitazione dei sensi, mezzi e metodi
di persuasione all’acquisto, packaging strategico, tecniche di negoziazione)
PROGRAMMA DIDATTICO
• Il cliente e la sollecitazione dei sensi attraverso l’offerta gastronomica
• Come attrarre il cliente e persuaderlo all’acquisto
• Migliori tecniche espositive per il banco self service e gastronomia
• Il cliente straniero, come comunicare in modo persuasivo
modalità di valutazione: esercitazione e lavoro di gruppo
ATTESTATO DI FREQUENZA
PROGETTO 6
Progetto: salvaguardia ambientale
Modulo: gestione rifiuti e sistri (aziende: IGC, Rocchetta e San Giuseppe) 8 ore
PROGRAMMA DIDATTICO
• La normativa di riferimento: il D.Lgs. 152/2006
• La codifica e classificazione dei rifiuti:
o Il processo di attribuzione dei codici identificativi;
o L’individuazione dei rifiuti pericolosi;
o Casi concreti e difficoltà operative.
• L'inquadramento della figura del produttore
• Quali enti e imprese devono obbligatoriamente utilizzare il SISTRI:
- come ci si iscrive ed entro quali termini;
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- che cosa cambierà per le imprese e gli enti che producono rifiuti;
- quali sono gli obblighi per gli operatori del settore.
• Responsabilità e Sanzioni
• Prove d’Uso del software SISTRI
Valutazione: test scritto
ATTESTATO DI FREQUENZA
20
Paragrafo 1.3.3. Area gestione
Il quadro complessivo del piano è stato delineato facendo ricorso all’integrazione di più
variabili e dati oggettivi:
o la strutturazione di tavoli di lavoro ai quali hanno partecipato i vari referenti del
piano ha permesso di creare fin da subito una team di lavoro che ha collaborato e
condiviso gli obiettivi formativi a breve e lungo termine, le strategie formative, i
risultati raggiunti ed ha cercato, quando si è reso necessario, soluzioni ai
problemi/difficoltà che si possono essere manifestati durante l’erogazione e
gestione delle attività. La presenza attiva e la collaborazione di persone che da anni
lavorano nel settore della formazione continua e che hanno rapporti costanti e
continui con le diverse realtà imprenditoriali ha permesso di creare un team di
lavoro coeso e collaborativo che certamente influito positivamente sul buon
andamento del percorso e sul pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi progettuali.
o L’attività di monitoraggio intesa come l’elaborazione di quanto emerso dalla
rilevazione del feed-back da parte degli allievi, del corpo docente e dall’ente
presentatore e degli enti attuatori, effettuata attraverso il sistema di monitoraggio
della qualità dell’intervento (analisi degli elementi complessivi relativi ai formandi e
alle attività svolte). Il monitoraggio del piano è stato costante e trasversale ed ha
permesso di far emergere i dati salienti che hanno caratterizzato questo ampio
intervento formativo. Tramite il sistema di monitoraggio si è verificata la conformità
dei percorso formativi a quanto esplicitato in sede di progettazione. Il monitoraggio
ha costituito un momento essenziale di verifica dello stato di funzionamento del
progetto attraverso l’elaborazione delle seguenti comparazioni:
• confronto tra le azioni programmate e quelle realizzate;
• confronto tra i risultati attesi e quelli conseguiti;
• confronto tra il timing programmato e i tempi di realizzazione effettivi;
o L’intero piano è stato attuato attraverso un mix metodologico composto da diversi
livelli tra loro strettamente connessi ed integrati:
livello gestionale: La metodologia di gestione di progetti formativi finanziati è
messa a punto da IFOTER, sperimentata negli anni, migliorata e certificata
attraverso il Sistema di Gestione Qualità ISO 9001:2008, con lo scopo di
raggiungere e mantenere alti standard nella fase di progettazione,
nell’erogazione e nella fase di rendicontazione finale con l’obiettivo del
miglioramento continuo.
Livello di rete e network: IFOTER lavora in rete sul territorio locale, regionale e
nazionale oltre a partecipare a programmi europei e adotta, come strategia di
lavoro condivisa, una metodologia che basata sul networking e sulla
condivisione, poichè è chiaro nella mission di IFOTER che solo lavorando con
gli altri ed assieme agli altri è possibile crescere e confrontarsi in maniera
costruttiva migliorandosi. Per il progetto CASTLE, il soggetto attuatore
I.FO.TER., in stretta sinergia con l’altro attuatore Ergon e con il proponente
presentatore Ente Bilaterale del Terziario provinciale, ha cercato la condivisione
con tutte le 21 imprese coinvolte e con le parti sociali, cercando di realizzare un
programma formativo ad hoc, studiato come risposta diretta contingente ai
21
fabbisogni formativi espressi in afse progettuale, ma con obiettivi di sviluppo e
crescita futura.
Livello didattico: il piano CASTLE si realizza attraverso un impianto metodologico
didattico molto vario, in particolare:
o formazione tradizionale in aula lezione frontale – esercitazioni pratiche - role
playing, simulazioni e studio di casi,
o formazione on the job e per piccoli gruppi;
o formazione in laboratorio ;
o formazione individualizzati attraverso un percorso di valutazione delle competenze
In particolare il monitoraggio e le azioni di valutazione del piano hanno svolto le
seguenti funzioni:
o regolare in itinere i processi formativi
o valutare la qualità e l’efficacia/efficienza del processo formativo
o definire modelli, metodologie e strumenti innovativi e trasferibili
o valutare la qualità e il livello di relazioni instaurate
Il gruppo di monitoraggio, costituito da tutor d’aula, direzione del progetto,
coordinatore e progettista ed esperti di valutazione, ha lavorato alla strutturazione
dei vari strumenti di analisi sotto indicati e all’elaborazione di report intermedi e
finali attraverso i seguenti strumenti:
o schede di osservazione
o questionari di valutazione delle conoscenze
o questionari di soddisfazione (volti a valutare la soddisfazione degli utenti)
Il processo di monitoraggio e valutazione, trasversale a tutto il progetto, ha utilizzato
modalità di ricerca partecipativa e di audit che hanno coinvolto tutti i livelli
decisionali del processo, con parametri e attribuzioni di valori trasparenti così da
rendere tutti i soggetti partecipi e consapevoli, prime fra tutti i partecipanti coinvolti e
le loro imprese di appartenenza.
I risultati emersi da tutto il lavoro di monitoraggio sono inseriti in questo report.
L’attività di verifica e valutazione finale rappresenta un momento di confronto degli
elementi caratteristici di quanto realizzato da una parte con gli obiettivi di progetto e
dall’altro di quello che era stato evidenziato come fabbisogno formativo.
Ogni singolo risultato è stato riletto in un’ottica trasversale e complessiva ma
soprattutto integrata con l’intento di delineare un’analisi ed una lettura obiettiva che
rappresenti e descriva il percorso di crescita/cambiamento che ha visto coinvolte le
persone in formazione ma anche l’agenzia formativa, i partner e tutti gli operatori. In
particolare gli esiti del monitoraggio saranno essenziali in questo particolare evento
formativo, al fine di trasferire una buona prassi in altri contesti o situazioni che
possono avere con esso una determinata affinità.
Durante lo svolgimento del percorso formativo sono somministratiti dei questionari
di costumer satisfaction volti a monitore il livello di soddisfazione dei partecipanti,
ma non solo, poiché saranno coinvolti anche i docenti e quanti attivi in modo diretto
nell’attività formativa.
Questo momento valutativo è servito al team di gestione del piano e alle aziende
coinvolte, in quanto ha permesso di poter svolgere una valutazione sulle azioni e
attività intraprese. I risultati emersi sono serviti a valutare l’impatto che hanno avuto
gli interventi formativi sulle diverse realtà aziendale e sulle opportunità relative
all’occupabilità dei lavoratori coinvolti. Tutti i dati emersi serviranno a orientare e
dettagliare le future proposte progettuali.
22
o L’attività di promozione e pubblicizzazione.
All’interno del Piano denominato Castle sono state svolte in maniera simultanea ed
integrata azioni volte da un lato a proomuovere le opportunità che il fondo offre in termini
di azioni di qualificazione e ri-qualificazione del personale impiegato in aziende aderenti al
fondo, dall’altro sono state intraprese azioni di diffusione dei risultati raggiunti con
l’obiettivo di diffondere, come buone prassi, i risultati raggiunti con questo capiallare ed
esteso intervento di formazione.
L’attività di promozione e pubblicizzazione è stata svolta dal soggetto Proponente con
il supporto del soggetto Attuatore, nell’ambito del Piano CASTLE , durante tutto l’arco di
vita del piano stesso.
L’attività di promozione è stata svolta con lo scopo di creare flussi informativi in grado di
alimentare una rete di relazioni attive che si è data i seguenti obiettivi:
-
Sensibilizzazione dei refenti di imprese e dei lavoratori rispetto ad una polita di
Long Life Learnig come strumento di miglioramento continuo delle performance
-
informazione specifica alle aziende sulle possibili opportunità offerte alle imprese
aderenti al Fondo FORTE;
-
assistenza tecnica nella progettazione di percorsi formativi sugli avvisi del Fondo
Forte;
Al fine di rispondere in maniera continuativa alle esigenze di imprese, imprenditori e
lavoratori si è creato uno sportello interno alla struttura di IFOTER finalizzato a svolgere le
seguenti attività specifiche:
-
marketing telefonico in base ad una scelta effettuata nell’elenco delle aziende
aderenti al Fondo FORTE nel territorio della provincia di Livorno;
-
appuntamenti mirati al fine di approfondire i fabbisogni formativi specifici e proporre
azioni progettuali personalizzate;
-
misure di accompagnamento, in particolre informatiche (sito web di IFOTER,
mailing mirato,...);
-
azioni promozionali sui media e di diffusione dei risultati
Marketing telefonico
Utilizzando quale strumento di lavoro un elenco di aziende aderenti al Fondo Forte e
collegate a Ente Bilaterale del Terziario e Confcommercio, nella zona della provincia di
Livorno, è stata effettuata una scelta in base alle dimensioni aziendali ed al numero dei
dipendenti. Il marketing telefonico è opportuno poiché molte aziende ignorano addirittura
quale sia il fondo interprofessionale al quale aderiscono e quali sono le opportunità che
esso offre attraverso gli avvisi. La voce dell’esperta progettista è quindi uno strumento
essenziale nell’attività di sensibilizzazione e di promozione. La telefonata è il giusto
preambolo ad un eventuale appuntamento di approfondimento, che si realizza in un tempo
successivo. Durante la telefonata si cerca di capire velocemente se c’è una
23
predisposizione ad avviare un confronto sulle opportunità di formazione continua e se
l’azienda ha già aderito ad altri precedenti piani formativi.
Il marketing telefonico è spesso effettuato in collaborazione con l’ufficio paghe dell’Ascom
di Livorno, partner essenziale nel momento promozionale.
Appuntamenti mirati
Una volta che l’azienda si rende disponibile ad un appuntamento di approfondimento, si
creano i presupposti per una azione veramente efficace di marketing promozionale. Di
fronte al rappresentante aziendale si aprono gli eventuali scenari formativi aziendali, si
descrivono apertamente le opportunità offerte dal Fondo nelle varie tipologie di accesso ai
finanziamenti. Si descrivono altresì i tempi, le modalità di erogazione della formazione,
l’alta capacità del fondo di personalizzare gli interventi formativi e di rispondere alle
esigenze. Pertanto arrivare all’appuntamento personale rappresenta un momento
fondamentale nell’attività promozionale e non solo, può rappresentare una vera e propria
opportunità progettuale.
Misure di accompagnamento e mailing
Nell’ambito del sito internet www.ifoter.it, si è creato uno spazio WEB dedicato al Fondo
Forte, con un link diretto al sito del fondo, con informazioni precise sulle opportunità ed
una breve descrizione delle attività formative finanziabili. Si è realizzato inoltre un catalogo
dell’offerta formativa ed una breve descrizione del fondo stesso.
Nell’ambito delle iniziative di informazione e promozione sono state realizzate inoltre le
seguenti attività specifiche:
- Mailing agli aderenti al Fondo Forte (circa 600)
-
Mailing agli studi di consulenti del lavoro (circa 300)
-
Mailing a tutte le aziende affiliate all’EBITER (oltre 1000)
Le mail, oltre alla comunicazione promozionale, contenevano anche un questionario
informativo sull’analisi dei fabbisogni formativi.
Promozione sui media/diffusione dei risultati
Nell’ambito della trasmissione promozionale dell’Ascom di Livorno che va in onda
settimanalmente sull’emittente locale, si sono realizzate diverse occasione promozionali e
informative, la più importante di tutte, oltre a periodi passaggi informativi sulle opportunità
di formazione con il Fondo Forte, è stata la realizzazione di una tavola rotonda alla quale
sono stati invitati i referenti dell’Ente Bilaterale del Terziario e dell’Ente attuatore,
rappresentanti di alcune aziende coinvolte nel piano e rappresentanti del corpo docente e
si è avviata una discussione sull’utilità della formazione programmata e realizzata.
Un’occasione importante per diffondere risultati raggiunti attraverso il piano CASTLE, nello
specifico, ma anche per riflettere sull’importanza della formazione continua e sugli effetti
che essa ha sull’incremento della professionalità e della competitività delle aziende che
vengono coinvolte in iniziative del genere.
L’azione promozionale e di diffusione dei risultati avvenuta in seno al Piano Castle si
inserisce in una dinamica più ampia portata avanti dall’EBITER, che vede l’impegno a
perseguire le seguenti linee strategiche:
- Creare di una rete di nodi e connessioni con soggetti già operanti sul
territorio: l'integrazione degli interventi di tutte le parti sociali al fine di promuovere
una coralità di interventi. Prioritario diviene promuovere piani integrati, con la
compartecipazione di vari attori (istituzioni, CPI, associazioni di categoria, agenzie
formative ecc), che si impegnano a sviluppare attività di formazione continua ad hoc
24
per gli imprenditori.
-
Incentivare il processo di trasferimento di modelli di eccellenza: favorire la
creazione e attivazione di banche dati d'eccellenza e programmi di relazioni e
scambi per una diffusione delle migliori pratiche
-
Superare la soggettività dell'imprenditore: una politica di supporto potrebbe
essere tesa ad auspicare, attraverso moduli formativi ad hoc, un livello standard di
gestione per le realtà più deboli attraverso lo sviluppo di una rete di conoscenza
che ponga al centro l'esperienza di imprenditori riconosciuti come particolarmente
significativi su tutto il territorio
La rete di aziende coinvolte nel piano Castle è composta da aziende di medie e piccole
dimensioni, fermo restando una o due realtà più grandi, si sono coinvolte molte aziende e
micro-aziende. Questo è un po’ il tessuto imprenditoriale del commercio turismo e servizi
nelle zone di riferimento del piano (Toscana e Sicilia) ed è proprio a quel target di
riferimento che ci si è rivolti nelle nostre numerose azioni promozionali. Crediamo, come
EBITER di Livorno, che un’azione capillare di diffusione di informazioni e promozione tra le
piccole e piccolissime imprese sia fondamentale, poiché esse non hanno altri canali di
accesso alla formazione finanziata per i propri dipendenti finalizzata a garantire
l’aggiornamento e la qualificazione professionale, se non l’adesione ad iniziative settoriali
o territoriali. Queste iniziative danno voce alle piccole imprese aumentando la loro
presenza nello scenario della formazione continua e incrementando le loro opportunità di
crescita e di competitività.
Paragrafo 1.3.4. risultati finali
Nel complesso le attività formative dei vari progetti si sono svolte secondo quanto
programmato, si segnalano alcune sostituzioni di aziende e relative integrazioni. Sono
state in particolare sostituite due aziende, che nel maturare del piano formativo hanno
ritenuto opportuno rinunciare alla formazione, dando la possibilità ad altre aderenti di
essere inserite. Le sostituzioni sono state valutate dal gruppo di lavoro e confrontate con
la referente del Fondo, così da capitalizzare le risorse a disposizione per le nuove aziende
inserite e realizzare completamente quanto previsto. La manovra sostitutiva più importante
ha visto la rinuncia di un’azienda beneficiaria, destinata alla formazione del progetto
Informatica, con altre due aziende, che per i loro lavoratori hanno assorbito tutti i moduli a
disposizione. Il lavoro di concertazione del team progettuale con le aziende beneficiarie è
stato in questo senso un lavoro minuzioso che ha portato ad ottenere ottimi risultati di
soddisfazione ed in termini di obiettivi raggiunti.
Le aziende coinvolte nel piano sono state 21 anziché 20, per un totale di 216
lavoratori/trici, delle quali formate in tutto il 98% (formazione collettiva e formazione
individuale 96%). Questi dati rappresentano ottimi risultati finali in termini quantitativi ed i
risultati di monitoraggio in itinere/finale ci danno indicazioni molto buone anche in termini
qualitativi. Possiamo quindi affermare che i risultati previsti in fase progettuale sono stati
tutti raggiunti.
Possiamo riassumere i risultati come nella tabella che segue
25
previste
Aziende previste
20
Ore di formazione 1041
collettiva
Ore di formazione 460
individuale
allievi
230
A consuntivo
21
1021
Valori percentuali
424
92%
212 formati
92%
98%
26
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