Primo
approfondimento:
conoscere il processo di
definizione della
Costituzione attraverso
la lettura dei documenti
legislativi che la
precedettero…
…per prendere coscienza dei
contesti ideologici e politici, sociali e
culturali che ne determinarono la
forma e il contenuto.
Processo e tappe di formazione.
La Costituzione e la sua storia
Al termine del secondo conflitto mondiale
l’Assemblea Costituente redige la nostra
attuale Costituzione, un insieme di leggi che
• regoleranno la vita dei cittadini
• organizzeranno il rapporto che essi
intrattengono con lo Stato
• definiranno il nostro ordinamento
repubblicano ed il funzionamento delle
nostre istituzioni.
Processo e tappe di formazione.
La Costituzione e la sua storia
Ma la nostra Costituzione ha le sue radici nella storia del
nostro paese e noi ragazzi della classe III sez. A siamo
partiti dall’analisi del documento che fa del Regno di
Sardegna, paese guida del processo di unificazione dell’
Italia, il primo stato parlamentare italiano.
Nella ricostruzione del contesto da cui scaturì questo
documento “antenato” della nostra Costituzione
seguiremo il seguente ordine:
1. periodo storico;
2. motivazioni che portarono Carlo Alberto a concederlo;
3. caratteristiche.
Lo STATUTO
ALBERTINO
periodo
storico
Negli anni successivi al
Congresso di Vienna
(1814-15) in Italia si erano
instaurate le monarchie
assolute secondo i principi
di legittimità e di equilibrio
ai quali si erano ispirati i
partecipanti al Congresso.
Lo STATUTO ALBERTINO
periodo storico
Quindi pieni poteri al re, ma alcuni gruppi,
formati da borghesi e aristocratici che avevano
vissuto l’esperienza di “governo” al tempo di
Napoleone Bonaparte, non riuscirono certo a
dimenticarla.
Sorsero moti insurrezionali in tutta Italia e Carlo
Alberto, re del Regno di Sardegna si lasciò
trasportare dall’euforia e concesse la
Costituzione, meglio nota come Statuto
Albertino.
Lo STATUTO ALBERTINO
periodo storico
Il Consiglio di Conferenza,
incaricato di redigere lo
Statuto, ebbe come principale
obiettivo quello di individuare,
tra i modelli costituzionali
europei, quello
maggiormente congeniale al
Regno di Sardegna,
che producesse il minor
cambiamento possibile
all’interno degli assetti
istituzionali.
Da chi è stato concesso?
Lo Statuto Albertino fu
concesso da Carlo
Alberto il 4 marzo del
1848 ai sudditi del Regno
di Sardegna e fu esteso
nel 1861 a tutta l’Italia
Unificata; restò in vigore
fino all’emanazione
dell’attuale Costituzione
repubblicana, avvenuta il
1 gennaio 1948.
4 marzo 1848 – concessione dello Statuto Albertino
Quali caratteristiche ha?
Lo Statuto Albertino appartiene alla famiglia
delle costituzioni brevi, flessibili, concesse:
– È definito BREVE, perché composto da
un ridotto numero di articoli;
– FLESSIBILE, perché non prevede una
procedura di mutamento della carta
stessa.
– CONCESSO (o ottriato) dal Re Carlo
Alberto, per evitare di farsi imporre
dalla piazza un testo politicamente più
avanzato (il contesto sociale e politico
europeo è quello della “primavera dei
popoli”).
Inoltre, non è mai stato considerato una
norma giuridica sovraordinata e
prevalente rispetto alla legge ordinaria.
Che struttura ha?
• I primi 23 articoli dettano le disposizioni relative alla
corona.
• Gli articoli 24-32 riconoscono i diritti e i doveri dei
cittadini. (art.24 “ tutti i regnicoli ,qualunque sia il loro
titolo o grado , sono uguali dinanzi alla legge/Tutti godono
di egualmente i diritti civili e politici e sono ammessi alle
cariche civili e militari, salve eccezioni determinate dalle
leggi), ma si limita ad affermare un’uguaglianza formale.
Riconosce formalmente la libertà individuale (art.26),
l’inviolabilità del domicilio(art.27) la libertà di stampa (art.
28)la libertà di riunione ( art.32)
• Il vero cardine dei diritti statutari è costituito dal diritto di
proprietà (art.29)
• Per quanto riguarda la libertà religiosa, il Regno di
Sardegna era uno Stato confessionale. La religione, si
scrisse “ è quella Cattolica, Apostolica e Romana.
Verranno riconosciuti diritti civili e politici ai Valdesi,
Ebrei”
• Una legge successiva aggiungeva che la differenza di
culto non formava eccezione al godimento dei diritti
civili e politici
• Gli articoli 33-67 dettano le disposizioni relative agli
altri organi dello Stato: Senato, Camera, Ministri.
• Gli articoli 68-73 dettano le disposizioni relative
all’ordine giudiziario.
• In quel tempo la monarchia era costituzionale ed
ereditaria secondo la legge salica.
Ma lo Statuto Albertino è una
“costituzione flessibile”, cioè
modificabile con legge
ordinaria. Il sistema
costituzionale italiano seguì
un’evoluzione particolare
anche dettata dal divenire
del sistema politico. La prima
modificazione che lo Statuto
subì fu quello relativo alla
“bandiera”: da quella con la
coccarda azzurra a quella con
la coccarda tricolore.
Nel 1948 Carlo Alberto decretò
che la nuova bandiera
dell’esercito piemontese
fosse il tricolore con
sovrapposto lo scudo dei
Savoia.
Questa bandiera accompagnò le
guerre risorgimentali e la prima
guerra mondiale, rimanendo
immutata anche durante il
fascismo.
Dopo il referendum istituzionale del 2
giugno 1946, con l’avvento della
repubblica, la bandiera tricolore ,
privata dello stemma dei Savoia, è
rimasta il simbolo della nazione.
La flessibilità dello Statuto fece sì che
sopravvivesse per ben cent’anni !
Rappresentò però un rischio: infatti
durante il periodo fascista poté
essere facilmente modificato in
alcune parti!
Leggi fascistissime
Periodo storico
Nel 1922 Vittorio Emanuele si trova di fronte alla crisi che investe la
classe dirigente liberale, decide di esplorare un cammino nuovo,
dando via libera ad un esperimento che finirà con il produrre un
cambiamento della forma di governo.
Alla fine del 1922 (dopo la marcia su Roma
avvenuta il 28 ottobre 1922), Mussolini
riceve l’incarico dal re di formare il nuovo
governo. Il 31 ottobre 1922, Mussolini ha
il titolo di Presidente del Consiglio dei
Ministri . Il primo governo Mussolini, al
quale partecipano ministri liberali,
ottiene il voto di fiducia di un ampio
fronte parlamentare che va dalla
maggioranza dei liberali al partito
popolare.
Tra il 1922 e il 1925 Mussolini
svolge un sistematico
processo di fascistizzazione
dello Stato, delle sue
strutture e del suo
ordinamento gettando le
basi della dittatura:
– rafforzamento del potere
esecutivo
– indebolimento delle
prerogative del “ Parlamento”
– riduzione del pluralismo
politico per imporre il partito
unico (PNF)
– eliminazione delle libertà
costituzionali come quelle di
stampa, di associazione, di
sciopero.
Leggi Fascistissime
Furono leggi del 1925-26 e rappresentarono il punto di
partenza per la trasformazione dell’organizzazione dello
Stato liberale.
Furono ispirate dal giurista Alfredo Rocco e, con queste
leggi,
– il Capo del Governo fu reso responsabile di fronte al re
e non più di fronte al Parlamento
– il Parlamento non aveva più alcun potere di discutere
alcuna legge senza il preventivo consenso del Governo.
Il ”processo di svuotamento dello Statuto “ e di
fascistizzazione dello Stato venne terminato nel 1939,
quando la Camera dei Deputati venne sostituita con la
Camera dei Fasci e delle Corporazioni.
Le leggi fascistissime sono
• legge 26 novembre 1925 n° 2029 - Tutte le associazioni, enti, istituti
hanno l’obbligo di consegnare statuti, atti costitutivi, regolamenti
interni, elenchi di soci e di dirigenti. Quando ciò non viene fatto il
prefetto procede allo scioglimento e a sanzioni pecuniarie.
• legge 24 dicembre 1925
– n° 2300: allontanamento del servizio di tutti i funzionari pubblici
che rifiutano di prestare giuramento di fedeltà al regime
– n°2263 (primo intervento strutturale in materia costituzionale).
Il Presidente del Consiglio diventa Primo Ministro Segretario di
Stato e ottiene la Supremazia sugli altri Ministri i quali cessano
di essere suoi colleghi
– il capo del Governo è nominato e revocato dal Re ed è
responsabile dell’indirizzo generale politico del Governo solo
verso il Re , non più verso il Parlamento.
• legge 31 gennaio1926 n° 100: attribuisce la facoltà al
Governo di emanare norme giuridiche;
• legge 4 febbraio 1926 n° 237: modifica l’ordinamento
municipale, eliminando il consiglio comunale (elettivo
dal 1848) e il sindaco (elettivo dal 1890) . Al Sindaco
subentra il Podestà, nominato con decreto reale e
resta in carica 5 anni. Il Podestà esercita le funzioni del
sindaco, della giunta e del consiglio comunale.
• Regio decreto 6 novembre 1926 n° 1848. vengono
ampliati i poteri dei prefetti ossia sciogliere
associazioni, enti, istituti, partiti gruppi e
organizzazioni politiche e stabilisce il confino come
sanzione principale nei confronti dei soggetti che
erano contro il regime.
Legge 25 novembre 1926 n° 2008 (provvedimento per la difesa dello
Stato presentati dal Ministro della giustizia Alfredo Rocco)
Art. 1 - Qualunque attentato diretto contro le persone del Re, della
Regina, del Primo Ministro … viene sanzionato con la pena di morte
Art. 3 - L’istigazione all’attentato, a mezzo stampa diventa un reato
specifico punito con la reclusione da 15 a 30 anni
Art. 5 - La diffusione all’estero di “voci o notizie false esagerate e
tendenziose sulle condizioni interne dello Stato “ tali da nuocere al
prestigio statale o agli interessi nazionali comporta la reclusione da
5 a 15 anni , accompagnata dalla interdizione permanente dai
pubblici uffici, dalla perdita immediata della cittadinanza italiana e
dalla confisca dei beni
Art. 7 - Per applicare il “provvedimento per la difesa dello Stato “ venne
istituito il Tribunale speciale. Le sentenze del Tribunale speciale erano
immediatamente esecutive e inappellabili.
In 24 mesi, dal 3 gennaio 1925 alla fine del 1926, il fascismo si fa Regime
aprendo una nuova pagina nella storia istituzionale della storia
italiana.
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Statuto Albertino e Leggi Fasciste