Le vicende
costituzionali
dello Stato italiano
Le vicende costituzionali dello Stato italiano
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L’unificazione d’Italia
Lo Statuto Albertino
Il periodo fascista
Il periodo di transizione
La nascita della Repubblica
Caratteristiche dello Stato italiano
L’unificazione d’Italia
Il Regno d’Italia fu proclamato nel
1861
con a capo
Vittorio Emanuele II di Savoia
primo re d’Italia
L’unificazione d’Italia
nel 1861 al regno di Sardegna e Piemonte
fu annesso tutto il resto della penisola italiana
tranne
Lazio
Veneto
Trentino Alto Adige
Friuli-Venezia Giulia
annessi successivamente (tra il 1866 e il 1870)
L’unificazione d’Italia
Al regno d’Italia furono estese
le strutture politiche dello stato sabaudo
compreso lo
Statuto Albertino
che divenne la carta costituzione dell’Italia unita
con il nome di Statuto del Regno d’Italia
nonostante le opposizioni
Lo Statuto Albertino
era la carta costituzionale che il
re Carlo Alberto
aveva emanato il 4 marzo 1848
Lo Statuto Albertino
caratteristiche:
1) BREVE
in quanto conteneva poche disposizioni generiche
2) OTTRIATA
perché concessa dal sovrano senza consultazione
democratica
3) FLESSIBILE
in quanto poteva essere modificata in ogni momento
da una qualsiasi legge ordinaria
Il periodo fascista
Comincia nel 1919 con la nascita di un nuovo
partito denominato
“fasci di combattimento”
Nel 1922 le squadre d’azione fasciste attuarono
la marcia su Roma,
ed il re Vittorio Emanuele III, invece di
dichiarare lo stato d’assedio, diede a Mussolini
l’incarico di
formare il nuovo governo.
Il periodo fascista
Il regime fascista e totalitario di Mussolini varò
una serie di leggi che modificarono
radicalmente l’assetto costituzionale dello Stato:
•Il duce era responsabile solo davanti al re, ma
non di fronte al Parlamento;
•fu soppressa la camera dei deputati e fu
istituita la camera dei fasci e delle corporazioni i
cui membri venivano nominati dal partito
fascista e non dal popolo;
•il potere legislativo fu tolto al parlamento ed
attribuito di fatto al governo;
Il periodo fascista
•furono vietati i partiti diversi da quello fascista;
•Nacque il “gran consiglio del fascismo”,
massimo organo del partito fascista;
•furono abolite tutte le libertà sindacali e civili,
in particolare la libertà di associazione;
•fu vietato lo sciopero;
•fu abolita la libertà di stampa;
•furono istituiti controlli sulla radio, sul cinema
e su ogni forma di spettacolo;
•furono introdotte le leggi razziali
la caduta del fascismo
Nel 1940 l’Italia entrò in guerra al fianco della
Germania contro Francia ed Inghilterra.
Il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del fascismo
votò a maggioranza un ordine del giorno contro
Mussolini.
Il giorno successivo il re Vittorio Emanuele III
destituì Mussolini, disponendone l’arresto, e
nominò capo del Governo il maresciallo
Badoglio.
la caduta del fascismo
Badoglio intraprese le trattative di pace con gli
angloamericani e nel settembre del 1943 fu
firmato l’armistizio.
L’armistizio scatenò la reazione dei tedeschi che
in pochi giorni occuparono la penisola.
Fino al giorno della liberazione, avvenuta il 25
aprile 1945, l’Italia era divisa in due parti: il
nord era occupato dai tedeschi, i quali dopo
aver richiamato Mussolini diedero vita alla
Repubblica Sociale Italiana (Repubblica di Salò);
al sud il potere era in mano al re e a Badoglio.
la caduta del fascismo
Di fatto i protagonisti della vita politica erano i
partiti antifascisti, la cosiddetta resistenza
condotta soprattutto dai partigiani.
Nell’aprile del 1945 si giunse alla liberazione, i
tedeschi firmarono la resa e Mussolini fu
condannato a morte.
Alla fine di quello stesso mese anche Hitler pose
fine alla sua vita.
la nascita della Repubblica
Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio
Umberto II
il 2 giugno 1946
viene indetto un referendum per scegliere tra
Monarchia e Repubblica
con il referendum vengono eletti anche i
membri dell’Assemblea costituente
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La Costituzione parte 1