COMUNE DI RUSSI
Lunedì, 31 marzo 2014
Lunedì, 31 marzo 2014
Prime Pagine
31/03/2014 Prima Pagina
1
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
31/03/2014 Prima Pagina
2
La Voce di Romagna
politica locale
31/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 2
3
Il dormitorio gestito dalla Fondazione San Rocco, è utilizzato...
pubblica amministrazione
31/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
ALESSANDRO ROTA PORTA
Per la Cassa in deroga riforma in stand­by
31/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7
VALERIA UVA
Debiti della Pa, metà dei Comuni viaggia a rilento
31/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 12
FEDERICA PEZZATTI
Compagnie costrette alla flessibilità tariffaria
31/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29
MARIA CHIARA VOCI
Per le caldaie nuovi libretti da giugno
31/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 33
ARTURO BIANCO
Con il Ddl Delrio unioni tra Comuni con limiti flessibili
31/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 33
SIBILLA DI PALMA E DUILIO LUI
Fatture elettroniche alla p.a., tutto è pronto in ordine sparso
31/03/2014 Italia Oggi Sette Pagina 6
31/03/2014 Italia Oggi Sette Pagina 7
PAGINA A CURA DI VALERIO STROPPA
Fisco­comuni, dialogo più fitto
Finanziamenti pmi
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18
22
Immobili ex Iacp sul mercato
31/03/2014 Italia Oggi Sette Pagina 33
12
20
Ulteriore sforbiciata sulla cedolare secca sugli affitti
31/03/2014 Italia Oggi Sette Pagina 9
9
16
Primi stop ai canoni richiesti alle utilities
31/03/2014 Italia Oggi Sette Pagina 4
7
11
In breve
31/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29
4
A CURA DI CINZIA BOSCHIERO
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26
sport
31/03/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 17
Il Russi fa secco l' Alfonsine
31/03/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 17
Bagnara: «I ragazzi sono eroici» Orecchia: «Non siamo...
31/03/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 25
Real Dovadola in Promozione
31/03/2014 La Voce di Romagna Pagina 23
Russi, tre punti d' oro per allontanare la zona rossa
31/03/2014 La Voce di Romagna Pagina 23
Sammaurese, un volo d' Angelini per restare in vetta
31/03/2014 La Voce di Romagna Pagina 28
Savarna Col San Pancrazio difende il 2°...
31/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16
Alfonsine 0 Russi 2 ALFONSINE: Tusoni, Ciappini, Fontana, Fantinelli,...
31/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 20
Endas M. Monti 2 Godo 2 ENDAS M.
31/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16
Sammaurese e Ribelle a braccetto
31/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 19
Savarna 1 San Pancrazio 0
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49
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51
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
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La Voce di Romagna
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31 marzo 2014
Pagina 2
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
Il dormitorio gestito dalla Fondazione San Rocco, è
utilizzato dall' Asp Ravenna Cervia e Russi ...
Il dormitorio gestito dalla Fondazione San Rocco, è
utilizzato dall' Asp Ravenna Cervia e Russi sulla base di
un protocollo che prevede un contributo annuo con
riserva di almeno 6 posti.
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3
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Come cambia il lavoro GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI Regimi attuali e futuri a confronto.
Per la Cassa in deroga riforma in stand­by
Emergenza fondi nelle Regioni in attesa dei nuovi criteri.
PAGINA A CURA DI Francesca Barbieri
Alessandro Rota Porta È il piatto forte della
fase 2 del Jobs act. La riforma degli
ammortizzatori sociali, contenuta nel disegno
di legge delega, punta a creare uno strumento
unico a copertura universale per i disoccupati
e a rivedere le regole della cassa integrazione.
Una riforma che parte da lontano e per la cui
attuazione i tempi di sicuro non saranno brevi:
limitandosi agli anni più recenti, infatti, già il
protocollo Welfare del 2007 e il Collegato
Lavoro nel 2010 avevano tentato il riordino dei
sussidi per il sostegno al reddito. Per ultima,
poi, è intervenuta la riforma Fornero (legge
92/2012), con interventi concentrati sulle
misure destinate a coprire la perdita del posto
di lavoro.
Il dossier Cig in deroga In attesa che la delega
veda la luce, però, sul tavolo del Governo c' è
un dossier "bollente" da esaminare, che
riguarda la cassa integrazione in deroga. La
gestione di questo ammortizzatore ha creato
non pochi problemi di copertura: introdotto nel
2008 come misura anti­crisi, ha via via assunto
il carattere di "salvagente" universale, sia per i
lavoratori (compresi apprendisti, lavoratori a
termine e somministrati) sia per quelle imprese normalmente escluse dal perimetro della cassa
integrazione, oppure nelle situazioni in cui i trattamenti ordinari siano stati esauriti.
Un ombrello ampio, insomma, che ha richiesto l' impiego di risorse sempre maggiori, perdendo per
strada la sua concreta funzione di supportare la perdita di salario: si pensi che i pagamenti dell'
integrazione arrivano ai lavoratori coinvolti mediamente con cinque o sei mesi di ritardo rispetto all'
effettiva sospensione dal lavoro, con punte di nove mesi.
Emergenza risorse Per quest' anno il budget stanziato è di 1,7 miliardi ­ di cui appena 400 milioni già
divisi tra le Regioni ­, circa un miliardo in meno rispetto alla spesa del 2013. Un miliardo che manca ed
è necessario, come più volte riconosciuto dallo stesso ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
«Il tema delle risorse mancanti ­ ha detto il titolare del dicastero di via Veneto ­ è già stato formalmente
proposto al ministero dell' Economia e a Palazzo Chigi».
Nel frattempo Regioni e sindacati lanciano l' allarme. «Per chiudere il 2013 ­ sottolinea il coordinatore
degli assessori regionali al lavoro, Gianfranco Simoncini ­ mancano 600 milioni e poi c' è tutta la partita
del 2014.
In quasi tutti i territori anche se i fondi sono esauriti, si continuano a ricevere le domande e istruire le
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
pratiche, ma per il via libera si resta in attesa dello sblocco dei fondi dal Governo».
La situazione sul territorio In Lombardia è stata raggiunta pochi giorni fa l' intesa politica tra assessorato
al Lavoro e parti sociali che permette di dare prosecuzione al sistema di ammortizzatori in deroga che
sarebbe scaduto oggi. Sono oltre 33mila i lavoratori che nei primi tre mesi dell' anno hanno usufruito
della cassa in deroga (nella sola provincia di Milano si è assistito a un boom di domande, +141% a
gennaio­febbraio rispetto allo stesso periodo del 2013). L' intesa prevede che le imprese in crisi
possano continuare a richiedere la cassa da domani e per i successivi tre mesi fino al 30 giugno e poi si
vedrà. «Per pagare i trattamenti in base alle domande pervenute ­ afferma Lucia Valente, assessore al
lavoro del Lazio ­, al netto del tiraggio, sono necessari 191 milioni di euro e gli stanziamenti trasferiti
dallo Stato per il 2013 e per la prima parte del 2014, utilizzabili per coprire lo scorso anno, ammontano
soltanto a circa 179 milioni, con un disavanzo di 12 milioni».
In Puglia è quasi terminato il pagamento della Cig in deroga per il 2013 «e ora ­ spiega l' assessore al
lavoro Leo Caroli ­ stiamo affrontando l' ultimo semestre della mobilità in deroga. Ma le risorse stanziate
dal Governo non sono ancora sufficienti. Occorre garantire subito i fondi per pagare il 2014. Fino a
quando ciò non avverrà, chiederemo ai lavoratori di non presentare le domande per non creare
aspettative».
Stretta sui requisiti Non è chiaro poi quale sarà la sorte del decreto che dovrebbe "contingentare" l'
utilizzo della Cig in deroga fino alla sua definitiva scomparsa a fine 2016, con una stretta su requisiti e
durate. In più, pare che la delega contenuta nel Jobs act tenda a ridimensionare i fondi bilaterali previsti
dalla legge Fornero per dare vita a un nuovo sistema di sussidi nei settori scoperti. Peraltro, il termine
inizialmente fissato per la loro costituzione è già stato più volte rinviato e, finora, solo pochi fondi sono
partiti.
Il futuro quadro degli ammortizzatori dovrebbe ruotare di più attorno alla contrattazione, quale centro
regolatore delle situazioni di crisi, così da creare sistemi di filtro nell' accesso alla cassa integrazione,
attraverso i meccanismi di riduzione dell' orario di lavoro. Accanto alle regole negoziali continueranno a
esistere la Cig ordinaria e quella straordinaria: la prima, per fronteggiare situazioni temporanee di
mercato e la seconda per traghettare le aziende attraverso percorsi di ristrutturazione. Quel che è certo
è l' aumento dei costi contributivi per accedere a questi istituti: pagheranno infatti di più le aziende che
ne usufruiranno e saranno probabilmente rivisti al ribasso i periodi di copertura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA LE TUTELE IN «COSTANZA» DI RAPPORTO I SUSSIDI IN CASO DI
PERDITA DEL LAVORO 01|CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA (CIGO) 8Si applica nei
casi di sospensione o contrazione dell' attività produttiva per situazioni aziendali dovute a eventi
temporanei e non imputabili al datore di lavoro o ai lavoratori 8Sono esclusi apprendisti, lavoratori a
domicilio e dirigenti 8Trattamento pari all' 80% della retribuzione globale che sarebbe spettata per le
ore di lavoro non prestate (con massimali rivalutati annualmente) COME CAMBIA 8Snellimento della
procedura burocratica, mentre l' accesso alla cassa integrazione sarà attivabile solo a seguito delle
possibilità contrattuali di riduzione dell' orario di lavoro 8Riduzione degli oneri ordinari e maggiore
compartecipazione da parte delle imprese utilizzatrici 02| CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI
STRAORDINARIA 8Si applica nei casi di ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione, crisi
aziendale, procedure concorsuali 8Lavoratori con almeno 90 giorni di anzianità lavorativa presso l'
impresa 8Dal 2013 è estesa in maniera definitiva in alcuni settori (imprese commerciali con più di 50
dipendenti, imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti eccetera) COME CAMBIA 8Saranno ristretti gli
ambiti di applicazione con la revisione dei limiti di durata, rapportati ai singoli lavoratori e alle ore
complessivamente lavorabili in un arco di tempo prolungato 8Per le imprese sottoposte a procedure
concorsuali, fino al 2015, il salvataggio è concesso solo se sussistono chance di ripresa (dal 2016 sono
abrogati i trattamenti nei casi di procedure concorsuali) 03|CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ 8Per i
contratti "difensivi" riferiti alle imprese rientranti nel campo di applicazione della Cigs (legge 863/1984),
l' integrazione è fissata al 70% del trattamento retributivo perso a seguito della riduzione di orario 8Sono
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
stati rifinanziati per 40 milioni (legge di stabilità 2014) anche i Cds per le piccole aziende, ex legge
236/1993 8Il Dl 34/2014 stanzia 15 milioni per gli sgravi 04|CIG IN DEROGA 8Sulla base di specifici
accordi governativi, può ancora essere concessa nel periodo 2013­2016 8I fondi di solidarietà bilaterale
introdotti dalla legge 92/2012 dovrebbero sostituire parzialmente la cassa integrazione in deroga per
offrire tutele negli ambiti esclusi dagli ammortizzatori COME CAMBIA 8È destinata progressivamente a
sparire entro fine 2016 QUADRO ATTUALE 01|UNA TANTUM PER I CO.CO.PRO.
8Iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps (esclusi gli autonomi) in regime di
monocommittenza nell' anno precedente (reddito lordo 2013 non superiore a 20.220 euro) 8Requisito
contributivo di almeno un mese nell' anno di riferimento e di almeno tre nell' anno precedente
8Disoccupazione di almeno due mesi nell' anno precedente 8Indennità pari al 7% del minimale annuo di
reddito moltiplicato per il minor numero tra le mensilità accreditate l' anno precedente e quelle scoperte
02|MOBILITÀ ORDINARIA 8Operai, impiegati e quadri disoccupati in conseguenza di licenziamenti
collettivi, con 12 mesi di anzianità aziendale di cui almeno sei di reale lavoro, assunti a tempo
indeterminato 8100% del trattamento straordinario di integrazione salariale per i primi 12 mesi; dal 13°
mese l' 80% 8Nel 2014: 12 mesi per lavoratori under 40, 24 mesi per lavoratori under 50, 36 mesi per
lavoratori over 50. Se l' azienda è al Sud i periodi aumentano di 12 mesi. Per gli anni 2015 e 2016 è
prevista una diminuzione del periodo indennizzato per gli over 40; dal 2017 è soppressa 03|ASPI 8Ai
lavoratori disoccupati (due anni di anzianità assicurativa e almeno un anno di contribuzione nel biennio
precedente) 8Indennità pari al 75% dell' imponibile previdenziale medio nel caso in cui la retribuzione
mensile sia pari o inferiore a 1.192,98 euro per il 2014; se è superiore, l' indennità aumenta del 25%
della retribuzione eccedente 8Triennio 2013­2015: è previsto un graduale aumento della durata della
prestazione secondo l' età del lavoratore 04|MINI ASPI 8Almeno 13 settimane di contribuzione da attività
lavorativa nei 12 mesi precedenti l' inizio del periodo di disoccupazione 8Importo dell' indennità
calcolato secondo i criteri dell' Aspi 8Pagata mensilmente per tante settimane pari alla metà di quelle di
contribuzione nei 12 mesi precedenti la fine del lavoro COME CAMBIA 8Rimodulazione Aspi, con
omogeneizzazione della disciplina su trattamenti ordinari e brevi 8Incremento della durata massima per
i lavoratori con carriere contributive più rilevanti 8Universalizzazione del campo di applicazione dell'
Aspi, con estensione ai collaboratori coordinati e continuativi e con l' esclusione di amministratori e
sindaci 8Eliminazione dello stato di disoccupazione come requisito per l' accesso a servizi di carattere
assistenziale e individuazione di meccanismi che prevedano un coinvolgimento attivo dei disoccupati.
ALESSANDRO ROTA PORTA
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
I nodi della ripresa IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE I primi dodici mesi.
Debiti della Pa, metà dei Comuni viaggia a rilento
In nove Regioni saldo fatture incompleto: da smaltire il 15% delle risorse già erogate.
Valeria Uva A distanza di un anno l'
operazione sblocca­debiti è esattamente a
metà strada. E si trova ora ad affrontare alcuni
dei suoi ostacoli più difficili. Il prossimo 9
aprile infatti compirà un anno il primo
strumento straordinario con cui il Governo
(allora c' era Monti) ha deciso di aggredire l'
enorme stock di debiti arretrati accumulati
dalle pubbliche amministrazioni. In questi
dodici mesi sono state assegnate più della
metà delle risorse messe a disposizione: 27
miliardi sui 47 totali per il 2013­2014 (si veda l'
aggiornamento sul Sole 24 Ore del 29 marzo).
Da erogare ne restano ancora 20, che
secondo le stime dello stesso Mef potrebbero
essere messi a disposizione entro giugno.
Decisamente alta anche la percentuale dei
pagamenti: 23,5 miliardi, il 94% delle somme
realmente girate alle amministrazioni è ora
nelle tasche di imprese in attesa da anni
(ricordiamo che i debiti saldabili sono solo
quelli fino al 31 dicembre 2012).
La macchina organizzativa dunque sta
funzionando e ha consentito di immettere nel
sistema in pochi mesi un' iniezione di liquidità
straordinaria. In più a breve ­ stima il Mef ­
sono in arrivo altre due tranche: la prima da 6,3 miliardi per i debiti sanitari delle Regioni, l' altra da 7,2
per quelli extra sanità. Ma restano alcune pesanti criticità da risolvere.
Le Regioni Ci sono, per esempio, due miliardi "prenotati" da tre Regioni (Sicilia, Calabria e Campania)
e non ancora erogati. E per una Campania che sta completando la definizione del piano di rientro e si
avvia così a sbloccare il miliardo prenotato, c' è ancora la Sicilia con la stessa cifra bloccata (si veda Il
Sole 24 Ore del 18 marzo). A bocca asciutta anche i fornitori della Regione Calabria, dopo la marcia
indietro della Regione su 149 milioni di prestito Cdp (ancora prima delle dimissioni del governatore
Scopelliti).
I Comuni Un' altra criticità riguarda invece la spesa dei 5.504 Comuni che hanno ottenuto i fondi:
secondo i dati forniti dal ministero dell' Economia in esclusiva al Sole 24 Ore, in ben 12 regioni su 20 i
Comuni sono indietro con i pagamenti e si attestano su una soglia inferiore al 90% delle risorse ottenute
(si veda la tabella a fianco). Anche eliminando i casi estremi delle regioni autonome di Friuli Venezia
Giulia, Valle d' Aosta e Provincia di Bolzano inchiodate poco sopra lo zero (ma qui il problema potrebbe
essere di rendicontazione), restano comunque nove realtà territoriali in affanno. Dal Lazio fermo al 76%
alla Calabria (al 71%): la media di smaltimento è dell' 85 per cento.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Poi c' è chi invece i soldi in cassa li avrebbe, ma non riesce a spenderli. Un esempio lo ha offerto il
decreto che ha ripartito gli ultimi 500 milioni di allentamento del patto di stabilità tra gli enti locali. Le
richieste hanno superato i tre miliardi di euro, di cui 2,244 dalle Regioni, che in base ai criteri indicati
dalla norma sono rimaste del tutto a bocca asciutta. La "domanda" di pagamenti inevasa resta alta, per
via appunto dei vincoli del Patto. Lo sanno bene i costruttori dell' Ance che hanno stimato come per i
lavori pubblici l' 80% degli arretrati sbloccati sia frutto dell' allentamento del patto di stabilità e solo il
restante 20% delle anticipazioni della Cdp.
Sullo sfondo resta poi il problema del censimento dello stock complessivo di arretrati: è fallito il tentativo
di censirli con la registrazione delle fatture nella piattaforma di certificazione del credito. E l' unica stima
ufficiale resta quella dei 90 miliardi di Bankitalia. All' appello continuano a mancare, per esempio, i
debiti fuori bilancio, comprese le spese per lavori pubblici che essendo investimenti in conto capitale
emergono solo se e quando vengono pagate con la «cassa». Un problema che neanche il Ddl Renzi
che promette di chiudere l' intera partita aumentando il ricorso a Cdp risolve: «Occorre intervenire sul
patto d i stabilità e superare la distinzione contabile tra competenza e cassa» sollecita il presidente
Ance, Paolo Buzzetti che lancia l' allarme: «I ritardi nei pagamenti stanno aumentando in questo inizio
2014: siamo tornati a una media di sette mesi di attesa».
A distanza di un anno, poi, c' è ancora uno zoccolo duro di debiti non scalfito: il 13% nelle Pmi, secondo
i dati della ricerca di Fondazione impresa sulle realtà con meno di 20 addetti. Significa che l' impresa
sta aspettando nella migliore delle ipotesi da 15 mesi, in teoria anche da più anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA I NUMERI 115 giorni Pagamenti per le Pmi Nel secondo semestre
2013, secondo un' indagine di Fondazione Impresa, una Pmi ha atteso in media 155 giorni (cinque in
meno del primo semestre) per vedersi saldata una fattura da un ente pubblico 13% Imprese in attesa
dal 2012 Resta ancora un quota di Pmi pari al 13% in attesa di pagamenti relativi a crediti datati 2012,
sempre secondo l' analisi di Fondazione Impresa 19% Più ritardi al Centro Quasi due piccole e medie
imprese su dieci di quelle in attesa di pagamenti dalla pubblica amministrazione si trova nel Centro
Italia IN AFFANNO Ripartizione territoriale dei pagamenti dei 5.504 Comuni interessati FATTURE
DELLA PA IN RITARDO Le cause dei pagamenti a rilento nei lavori pubblici. In % ­ Fonte: Ance I
DEBITI EMERSI Richieste dei Comuni sul totale per fasce demografiche. In % ­ Fonte: ministero dell'
Economia e delle finanze.
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31 marzo 2014
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
canali di vendita.
Compagnie costrette alla flessibilità tariffaria
Anche in agenzia si possono ottenere sconti e consulenza per evitare alcune insidie.
Federica Pezzatti a a L' offerta online ha
rivoluzionato il settore dell' Rc Auto con una
guerra dei prezzi che, unita alla bassa
sinistrosità recente e alla riduzione dell' entità
dei risarcimenti, ha portato le tariffe a
scendere. Nonostante la nostra Rc Auto resti
la più cara d' Europa il costo dei premi è
sceso: Aiba, per esempio, stima un ­4,4% del
premio medio lordo di Rc auto nel 2013 (­8,1%
negli ultimi due anni). Ania parla di un ­4,5%
nel 2013.
A scendere, a sorpresa, sono state soprattutto
le tariffe delle compagnie tradizionali (­8,6%),
contro l' 8,1% del canale tradizionale e l'
incremento dell8,5% del canale bancario alle
prese con un andamento tecnico negativo. Ciò
è dovuto al fatto che gli agenti si trovano
spesso di fronte a clienti molto informati (i
preventivi online sono saliti nel 2013 del 65%)
che chiedono sconti, forti dei premi low cost
preventivati dai sui siti web. Insomma prima di
rinnovare ci si informa su internet e si chiede
una riduzione al proprio agente con il quale
magari si ha un rapporto consolidato da anni.
Trattare può portare a sorprendenti risultati,
soprattutto ora che le assicurazioni, forti di una
ritrovata efficienza (il combined ratio è sceso a 92,1 un record storico), cercano di espandere la quota di
mercato «anche se in alcuni casi le attuali logiche di pricing delle compagnie intendono ridurre
progressivamente la flessibilità tariffaria che negli ultimi mesi ha raggiunto livelli molo elevati», come
spiegano Alina Fantozzi di InnovationTeam. Il canale tradizionale può offrire anche contratti c h e
consentono il pagamento rateale che attutisce l' impatto dell' Rc Auto (come UnipolSai). Insomma l'
agente ha ancora fascino e, grazie alle sue competenze, dovrebbe consentire di mettersi al riparo da
eventuali insidie tipiche delle tariffe low cost che si possono trovare su alcuni preventivatori, come la
rivalsa in caso di ebrezza. Con un attento esame delle caratteristiche del guidatore un professionista
esperto può suggerire soluzioni ad hoc ottimizzando il prezzo. Le strategie per combattere il caro
polizza si sono poi affinate fino a raggiungere quasi l' illecito. Un classico per le persone che vivono al
sud è quello di cambiare residenza andando a vivere «virtualmente» a casa di qualche parente che
abita in province più virtuose. Tornando al lecito, per chi vuole risparmiare esiste poi la formula a
consumo associata alla scatola nera. Per chi accetta l' istallazione della black box gli sconti fissi vanno
dall' 8% di Groupama al 20% di Genertel (concesso per assenza di sinistri negli ultimi tre anni). Il
fenomeno è in crescita con tutte le avvertenze del caso: privacy in prima linea. Anche se gli attori del
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
settore sanno che il discorso della riservatezza fra qualche anno verrà superato: molte auto nasceranno
munite di scatola nera e le case automobilistiche metteranno sul mercato veicoli che si guidano da soli.
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FEDERICA PEZZATTI
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
In breve
DETRAZIONE DEL 55­65% Lavori «a
cavallo»: oggi l' invio al Fisco Entro la giornata
di oggi ­ lunedì 31 marzo ­ deve essere inviata
all' agenzia delle Entrate la comunicazione
telematica Ire (Interventi di riqualificazione
energetica) per i lavori agevolati con la
detrazione Irpef­Ires del 55­65% sul risparmio
energetico che proseguono oltre il periodo d'
imposta in cui sono iniziati. La comunicazione,
in particolare, va inviata solo con modalità
telematica, utilizzando internet o Entratel,
direttamente o tramite intermediario abilitato.
La comunicazione non va inviata la presente
comunicazione non deve essere inviata per
lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo
d' imposta oppure ­ nel caso di lavori
pluriennali ­ per il periodo o per i periodi d'
imposta in cui non sono sostenute spese. Il
mancato invio della comunicazione n o n f a
venire meno il diritto alla detrazione, ma
comporta l' applicazione della sanzione in
misura fissa da 258 a 2.065 euro.
CERTIFICATO ENERGETICO Formatori
abilitati, online l' elenco Sul sito del ministero
dello Sviluppo economico è disponibile l'
elenco dei soggetti autorizzati a svolgere corsi
di formazione per la certificazione energetica degli edifici.
Sono 18 gli enti autorizzati: nell' elenco compaiono ad esempio le Università di Napoli, Firenze, Roma
Tre e alcuni collegi territoriali. Il maggior numero di abilitazioni spetta ai geometri: sono stati accreditati i
corsi di Lucca, Padova, Verona Arezzo e Salerno, Bari, Grosseto, Pisa e Caserta. Per gli ingegneri via
libera ai collegi di Latina, Messina, Frosinone e Roma; per i periti industriali abilitati la Federazione
toscana e la provincia di Viterbo.
www.sviluppoeconomico.gov.it ENERGIA QUASI ZERO Progetto pilota a Messina Messina è il Comune
pilota italiano che sperimenterà il progetto europeo Certus per la riqualificazione degli edifici pubblici
con metodi innovativi. Il progetto è dedicato all' Europa meridionale e in particolare ai paesi che colpiti
dalla crisi fanno fatica a investire in operazioni di risparmio energetico. Oltre a Messina sono stati
selezionati Alimos (Grecia), Coimbra (Portogallo) ed Errenteria (Spagna). Attraverso il supporto di Enea
che è coordinatore di Certus, questi Comuni sperimenteranno, l' applicazione di nuove modalità di
finanziamento per raggiungere livelli di consumo energetico quasi zero negli edifici, così come prevede
la direttiva europea 2010/31/Ue. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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31 marzo 2014
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Il Sole 24 Ore
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Impianti. I modelli sono scaricabili dal sito del ministero Sviluppo a cura del proprietario, del
conduttore o del terzo responsabile.
Per le caldaie nuovi libretti da giugno
Cambiano i documenti da custodire e aggiornare per le verifiche di sicurezza.
PAGINA A CURA DI Silvio Rezzonico Maria
Chiara Voci Un unico libretto, composto da più
schede modulabili a seconda delle
caratteristiche dell' impianto. Quattro tipologie
di rapporto di efficienza energetica, studiate
per mettere a fuoco e mappare le prestazioni
non solo delle tradizionali caldaie, ma anche
dei sistemi di condizionamento, di
teleriscaldamento e di cogenerazione.
A partire dal 1° giugno "cambiano pelle" i
documenti che certificano l' efficienza degli
impianti installati in casa, in ufficio o in
azienda. E diventano obbligatori anche per i
dispositivi di climatizzazione estiva.
Il libretto di impianto deve essere presente per
tutti gli apparecchi mentre il rapporto è
obbligatorio solo per i sistemi soggetti a
verifiche periodiche, cioè di riscaldamento con
potenza maggiore di 10 kw e di
condizionamento di potenza maggiore di 12
kw. A loro volta, le verifiche scattano, ogni qual
volta s' intervenga sull' impianto
modificandone l' efficienza o per disposizione
di legge, con una tempistica diversa a
seconda della tipologia e potenza dell'
impianto (Dpr 74/2013).
Ad esempio, per le caldaie a gas o metano normalmente installate in una singola unità immobiliare s'
interviene ogni quattro anni, mentre si scende a due per gli impianti condominiali, se superiori ai 100
kWw Salvo diverse indicazioni regionali.
I nuovi modelli di libretto e di rapporto sono introdotti dal decreto del 10 febbraio 2014 e sono il risultato
di un approfondimento di un gruppo di lavoro coordinato dal Cti, il Comitato termotecnico italiano. In
particolare, nel definire i documenti si è tenuto conto dei progressi tecnologici e della presenza sempre
più diffusa, accanto alle caldaie e ai condizionatori "tradizionali", di nuovi sistemi, come le pompe di
calore geotermiche, i cogeneratori, il teleriscaldamento o i dispositivi alimentati da fonte rinnovabile
(solare, biomasse, etc).
Rispetto all' edizione precedente, il nuovo libretto non si fonda più su due modelli (uno riferito alle
centrali e l' altro al singolo impianto), ma su di un modello unico, personalizzabile, costituito da tante
schede, usate e assemblate in funzione degli apparecchi e delle componenti dell' impianto.
I modelli di rapporto di controllo di efficienza energetica sono, invece, quattro: il principale è per gli
impianti di riscaldamento con generatore a fiamma e combustione; poi per il condizionament, il
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
teleriscaldamento e gli impianti di co­trigenerazione.
Il libretto (che è la carta d' identità dell' apparato) viene compilato per la prima volta dall' installatore, all'
atto della messa in funzione e aggiornato dal responsabile dell' impianto o dal manutentore. Con l'
entrata in vigore, dal 1° giugno, del nuovo libretto, il responsabile (che nei piccoli impianti è l' utente
stesso mentre in condominio può essere l' amministratore o la ditta abilitata da questi delegata) dovrà
scaricare il nuovo modello di libretto dai modelli già disponibili sul sito del ministero Sviluppo
economico e trascrivere sulla prima pagina di questo i dati identificativi dell' impianto così da
consegnarlo, all' atto del controllo, al manutentore per l' aggiornamento.
Il rapporto di efficienza, invece, viene compilato direttamente dal manutentore, che ha anche il compito
di trasmetterlo, preferibilmente in via telematica, all' ente locale che tiene aggiornato il catasto.
Nel documento è indicato il risultato dei controlli, che devono essere conformi a quanto previsto dalle
norme Uni o ai limiti indicati dal Dpr 74/2013. In caso contrario, il rapporto risulterà negativo e l' impianto
sarà da sostituire.
Incaricati dei controlli sono gli enti locali che ricevono il report delle verifiche e che, da parte loro,
organizzano campagne ispettive a campione.
Le sanzioni dipendono dal Dlgs 192/2005 o da eventuali disposizioni delle Regioni. Si va da 500 ai
3mila euro a carico di proprietario, conduttore, amministratore di condominio o terzo responsabile. Da
mille ai 6mila euro per l' operatore incaricato che non provvede a redigere e sottoscrivere il rapporto di
controllo tecnico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Le tappe L' OBBLIGO Il libretto d' impianto e i rapporti di controllo per
l' efficienza energetica cambiano pelle e diventano documenti obbligatori per tutte le tipologie d'
impianto, compresi i condizionatori fino ad oggi esonerati per una mancanza, da parte dell' Italia, nel
recepimento delle direttive europee sull' efficienza dell' edilizia LE SCADENZE L' obbligo di utilizzare i
nuovi modelli scatta dal 1° giugno prossimo. Per gli impianti già dotati di vecchio libretto, questo dovrà
essere rinnovato dal 1° giugno, trasferendo i dati del vecchio libretto sul nuovo modello. I rapporti
saranno compilati secondo i nuovi modelli via via che scatteranno i termini di legge per le manutenzioni
periodiche I MODELLI Il libretto diventa unico (non più distinto in centrale ed impianto), personalizzabile,
costituito da tante schede assemblate in funzione delle componenti del sistema a cui si riferisce. I
rapporti sono, invece, quattro, relativi a: caldaie con o senza produzione di acqua calda sanitaria,
condizionamento, teleriscaldamento e cogenerazione I SOGGETTI Il libretto dovrà essere sostituito con
il nuovo modello a cura di chi ha la responsabilità dell' impianto (l' utente, in caso di apparati per singole
unità immobiliari; l' amministratore o terzo responsabile per gli altri impianti). Il rapporto di controllo sarà
invece compilato dal manutentore o da chi effettua interventi I SISTEMI Il libretto è obbligatorio per tutti
gli impianti e va compilato per la prima volta all' atto dell' installazione.
Il rapporto deve invece essere redatto solo per i sistemi soggetti a verifiche periodiche, cioè quelli di
riscaldamento con potenza maggiore di 10 kw e di condizionamento di potenza maggiore di 12 kw LE
SANZIONI I nuovi documenti potranno essere scaricati dal sito del Ministero sviluppo economico e lo
sono già da quello della «Gazzetta». La multa va da 500 ai 3mila euro per il proprietario, conduttore,
amministratore di condominio o terzo responsabile che non ottemperino ai propri obblighi. Da mille ai
6mila euro per l' operatore che non redige il rapporto di controllo.
MARIA CHIARA VOCI
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Riforme. Nessun compenso extra per amministratori e funzionari.
Con il Ddl Delrio unioni tra Comuni con limiti flessibili
Più scelte rimesse all' autonomia degli enti.
Arturo Bianco Rafforzamento, ampliamento
della autonomia ed introduzione di regole
organizzative per le unioni dei Comuni, nonché
stimolo alla fusione dei piccoli Comuni: sono
queste le principali novità dettate dal testo del
Ddl Delrio approvato dal Senato per l'
associazionismo tra i Comuni di più ridotte
dimensioni demografiche. Sono confermate le
scadenze entro cui i Comuni fino a 5mila
abitanti (soglia che scende a 3mila in
montagna) devono dare corso alla gestione
associata delle funzioni fondamentali, cioè
entro la fine di giugno per almeno 3 funzioni
fondamentali ed entro la fine dell' anno per le
rimanenti tre (ricordiamo che per altre 3
funzioni fondamentali il termine era fissato al
31 dicembre 2012). Ugualmente non viene
fatta slittare la scadenza di giugno come
termine entro cui i centri con popolazione
inferiore a 5mila abitanti devono
obbligatoriamente utilizzare per i propri
acquisti ed appalti una centrale unica di
committenza.
Il numero minimo degli abitanti che devono
avere le unioni dei Comuni è rimesso alla loro
autonomia. Viene fissato in almeno 10mila
abitanti (3mila per i Comuni montani) ed in 3 Comuni la soglia minima di abitanti per dare vita ad unioni
o convenzioni "speciali" tra i piccoli Comuni, quelle cioè per la gestione sostanzialmente di tutte le
attività. Queste unioni non saranno più assoggettate al patto di stabilità e ad esse si applicheranno tutte
le regole dettate per le unioni ordinarie dall' articolo 32 del Dlgs 267/2000, per cui cessano di avere una
disciplina peculiare.
Viene rimessa agli statuti la composizione dei consigli delle unioni, garantendo la rappresentanza delle
minoranze, mentre in precedenza il loro numero massimo era fissato in quello di un comune avente la
popolazione pari a quella della intera unione. Lo statuto potrà non prevedere la istituzione della Giunta,
mentre in precedenza i suoi organi erano fissati direttamente dalla legge nel presidente, nella Giunta e
nel Consiglio.
Agli statuti delle unioni viene dato, in aggiunta, il compito di disciplinare i rapporti tra gli organi. Tali
"carte fondamentali" sono deliberate per la prima volta dai consigli dei Comuni e le successive
modifiche sono invece di competenza del consiglio dell' unione.
Le cariche Le unioni dei Comuni, fatta salva la salvaguardia per le differenti scelte già operate,
dovranno avere un segretario individuato dal presidente tra quelli dei comuni aderenti e ad essi si
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
applica la disciplina dettata per i segretari delle comunità montane. Essi non hanno diritto ad alcune
remunerazione aggiuntiva.
Viene riconfermato il vincolo per cui tutte le cariche negli organi di governo delle unioni sono gratuite;
possono al più essere corrisposti agli amministratori unicamente i rimborsi per le spese effettivamente
sostenute.
Agli amministratori delle unioni dei Comuni comprendenti centri con meno di 5.000 abitanti si applicano
nel primo mandato amministrativo le regole sulle incompatibilità, ineleggibilità, incandidabilità ed
inconferibilità dettate per gli amministratori dei Comuni con meno di 5.000 abitanti. La soglia per potere
essere contemporaneamente sindaco e parlamentare nazionale viene innalzata da 5mila a 15mila
abitanti e che viene introdotta la possibilità del terzo mandato consecutivo per i sindaci dei Comuni con
popolazione inferiore a 3mila abitanti.
L' organizzazione Le unioni dei comuni possono, tramite un proprio funzionario, quindi non
necessariamente tramite il segretario o un dirigente, svolgere anche per conto dei Comuni aderenti le
attività di responsabile anticorruzione e per la trasparenza. Viene inoltre stabilita la possibilità che gli
organismi di revisione e di valutazione dell' Unione possano svolgere tali attività anche per i Comuni
aderenti. Nel caso di unione che si occupa della polizia locale, il presidente può svolgere le funzioni di
autorità di pubblica sicurezza assegnate ai sindaci e gli agenti svolgono tali compiti per tutto il territorio.
Viene disciplinata la ripartizione dei compiti tra Comuni ed unioni che esercitano i compiti di protezione
civile; alle seconde spettano l' approvazione e la modifica dei piani, nonché le relative attività di
prevenzione e aggiornamento. Il trasferimento di personale dai Comuni alla unione determina
automaticamente anche lo spostamento delle corrispondenti risorse del fondo per il salario accessorio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA In sintesi 01 | LE SOGLIE Il Ddl Del Rio per la creazione di un' unione
d i Comuni non prevede alcuna soglia minima o massima di abitanti. Solo per le unioni "speciali"
servono almeno tre Comuni e diecimila abitanti 02 | LO STATUTO L' atto costitutivo fissa il numero dei
consiglieri che compongono l' unione, eventualmente anche eliminando l' organo di giunta, e regola i
rapporti tra gli organi 03 | I COMPENSI Non sono ammessi compensi extra per le attività dell' Unione,
ma solo un rimborso delle spese sostenute. Il segretario, individuato tra i segretari dei comuni aderenti,
svolge il ruolo a titolo gratuito, così come gli amministratori 04 | LE RISORSE In caso di trasferimento
del personale viene trasferito all' Unione anche il fondo per le risorse decentrate.
Accentrabili anche le funzioni di responsabile anticorruzione e trasparenza.
ARTURO BIANCO
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Servizi locali.
Primi stop ai canoni richiesti alle utilities
Maurizio Delfino Elena Salvia I gestori di
energia elettrica, gas, telecomunicazioni sono
sul piede di guerra e le entrate comunali sono
a rischio. Nel 2012 e 2013, molti Comuni
hanno introdotto i «canoni non ricognitori»,
cioè quelli che l' ente proprietario può (ma il
Ministero delle Finanze, nella Circolare
43/1996 aveva, a suo tempo, specificato
«deve») richiedere per la concessione di
strade e loro pertinenze (articoli 24 e 27
Codice della Strada). Si tratta di entrate che,
per costante giurisprudenza, possono essere
riscosse congiuntamente alla Tosap/Cosap,
avendo diversa natura. Le fattispecie di
applicazione sono simili; tuttavia i Comuni s i
sono particolarmente concentrati sulle
occupazioni per servizi pubblici a rete che ai
fini Tosap/Cosap sono tassati in misura
forfetaria in base al numero delle utenze
(articolo 63 del Dlgs 446/97). Qui sta il punto:
per le occupazioni diverse da quelle relative
agli erogatori dei servizi pubblici, con il Cosap,
canone occupazione spazi e aree pubbliche, è
possibile considerare il vantaggio economico
che il concessionario ne ritrae. Ma non per
quelle delle utilities. Da qui l' idea dei Comuni
di applicare anche il canone non ricognitorio, con un valore determinato senza una precisa formula di
riferimento (manca il regolamento nazionale previsto dall' articolo 67 del Dpr 495/92). Anche in passato i
Comuni avevano pensato all' applicazione dei canoni non ricognitori, ma avevano in gran parte
desistito, in un contesto finanziario più favorevole, temendo il possibile contenzioso.
Negli ultimi due anni, di fronte alla difficoltà di far quadrare i bilanci, complice l' incerta normativa di
riferimento, molti enti hanno deciso di lanciarsi sui canoni non ricognitori, anche per non insistere troppo
su cittadini già gravati dagli aumenti Imu e Tares (ora Tari). I relativi regolamenti comunali ed avvisi di
pagamento non hanno dato, però, gli effetti sperati. Dal Tar Lombardia sono arrivate in questi giorni le
prime sospensive, le cui motivazioni riflettono l' incertezza del contesto e la variabilità delle
contestazioni mosse.
Per le occupazioni relative alle telecomunicazioni il Dlgs 259/03, modificato nel 2012, stabilisce
espressamente all' articolo 93 l' assoggettamento solo alla Tosap/Cosap. Anche diverse sentenze sono
state favorevoli ai gestori (Tar Lombardia, sezione IV, depositate il 14 marzo scorso). Per le altre
occupazioni, invece, manca analogo assoggettamento esclusivo, con impossibile concomitanza
applicativa del canone non ricognitorio.
Quali i motivi delle sospensive? In alcuni casi, il canone non era stato previsto nel provvedimento
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
concessorio (che, tuttavia, può essere modificato in qualunque tempo, ordinanza 411/14); in altri casi le
occupazioni si sono rivelate "abusive" perché era scaduto l' atto di concessione (ordinanza 352/14), in
altri ancora le occupazioni erano state realizzate fuori della sede stradale (ordinanza 346/14). La
sezione di Brescia ha argomentato maggiormente (ordinanze 147 e 156 del 19 marzo 2014),
distinguendo il canone non ricognitorio da un tributo ambientale e auspicando un chiarimento dell'
Autorità energia elettrica e gas, anche per individuare la corretta base imponibile. La partita sembra
aperta, ma è necessario un intervento normativo, anche a tutela delle entrate comunali in conto
competenza e soprattutto in conto residui.
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Italia Oggi Sette
pubblica amministrazione
Corsa contro il tempo per imprese ed enti: il 6 giugno scatta l' obbligo di dematerializzare.
Fatture elettroniche alla p.a., tutto è pronto in ordine
sparso
È partito il conto alla rovescia in vista dell'
obbligo di fatturazione elettronica nei rapporti
con la Pubblica amministrazione, che entrerà
in vigore dal 6 giugno, coinvolgendo circa 2
milioni di fornitori. Da quella data, le
amministrazioni centrali e periferiche non
potranno più accettare fatture emesse o
trasmesse secondo la modalità cartacea.
Inoltre, se il documento non risponderà a tutti
criteri fissati per legge, non si potrà procedere
al pagamento, neppure parziale. In ballo c' è la
gestione efficiente di 600 miliardi di fogli all'
anno, appartenenti a un migliaio di tipologie,
che ogni anno richiedono 10 mila ore di lavoro
in attività a limitato (o nullo) valore aggiunto.
Un primo giro d' orizzonte tra gli addetti ai
lavori segnala che la scadenza dovrebbe
essere rispettata (il che non è scontato nel
nostro paese), anche se tra le imprese non c' è
ancora una consapevolezza piena di quello
che cambierà nel mercato.
Del resto, attualmente solo il 2% dei fornitori
della p.a. (su un totale di due milioni) è in
grado di interagire sul canale MePa.
M e n t r e l a p.a. è chiamata ad adeguarsi
adottando il cosiddetto «Codice Ufficio», l'
identificativo del destinatario di fatturazione
che i fornitori devono inserire nel tracciato
della fattura elettronica. Ora, dunque, è il momento di accelerare in vista di una rivoluzione che a regime
potrà portare a risparmi fino a 60 miliardi di euro, dando così un contributo importante agli sforzi di
riduzione della spesa pubblica Obbligo esteso per step.
La spinta alla diffusione della fatturazione è partita anni fa dal fronte europeo, nella convinzione che
questo possa aumentare l' efficienza del mercato e contrastare l' evasione fiscale. La Direttiva Iva
2010/45 è stata recepita in Italia il 1° gennaio 2013 e nell' occasione è stata fissata la data del 6 giugno
2014 come avvio dell' obbligo di fatturazione elettronica verso quasi tutte le Pubbliche amministrazioni
centrali e per gli enti periferici emanazione delle stesse: è il caso, quindi, dei ministeri, così come degli
enti nazionali di previdenza e assistenza sociale, delle agenzie fiscali e degli istituti di istruzione statale.
Tutte le altre p.a.
, come regioni, province, comuni, gestori di servizi di pubblica utilità, dovrebbero partire il 6 giugno
2015.
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Italia Oggi Sette
pubblica amministrazione
Nel corso degli ultimi due anni sono arrivate altre norme a definire il quadro di applicazione della
fatturazione elettronica fino al decreto (dpcm 3 dicembre 2013) indicante le «Regole tecniche in materia
di sistema di conservazione» pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12 marzo scorso.
L' intero processo gira intorno al Sistema di interscambio (Sdi) gestito dall' Agenzia delle entrate, una
sorta di postino virtuale che «prende» le fatture e le «trasferisce» alla p.a. I fornitori inviano allo Sdi le
fatture secondo il formato elettronico strutturato imposto dalle regole tecniche del decreto attuativo;
questo verifica che non ci siano errori sul formato utilizzato (per esempio che siano presenti i codici
obbligatori e che sia rispettata la struttura del documento, si veda altro servizio nelle pagine) e
«instrada» la fattura alla p.a. destinataria, avvalendosi del codice Ipa, indice delle pubbliche
amministrazioni, che censisce tutti gli uffici pubblici preposti a ricevere (gestire, protocollare, validare,
autorizzare) le fatture.
Risparmi fino a 60 miliardi. Secondo uno studio condotto dall' Osservatorio fatturazione elettronica e
dematerializzazione del Politecnico di Milano, nel processo saranno coinvolti complessivamente 21.200
enti della pubblica amministrazione, oltre a tutti i soggetti che entreranno in relazione con queste realtà.
I risparmi saranno notevoli dal punto di vista delle tempistiche (dalla protocollazione al recupero
documento per riconciliazione all' approvazione e registrazione della fattura), dell' eliminazione dei costi
di gestione e archiviazione (dall' acquisto dei materiali all' archivio cartaceo). A regime questo dovrebbe
consentire alla p.a. di risparmiare intorno ai 17 miliardi di euro all' anno. Per rendere meglio l' idea, si
tratta di oltre due punti di pil e di una somma pari alla metà dei risparmi indicati dal commissario alla
spending review, Carlo Cottarelli. Se poi si considerano anche i risparmi potenziali grazie all' aumento
di produttività nella p.a. e i benefici per i fornitori e l' effetto volano per il processo di digitalizzazione già
in corso tra le imprese si può arrivare fino a 60 miliardi di euro.
L a p.a. è pronta, i fornitori forse. Con Paolo Catti, responsabile della ricerca dell' Osservatorio
fatturazione elettronica e dematerializzazione del Politecnico di Milano, abbiamo provato a fare il punto
della situazione a due mesi dalla scadenza. Quanto alla p.a. secondo l' esperto, alla scadenza del 6
giugno sarà pronta ad accogliere la nuova disciplina: «Il Sistema di interscambio esiste e sono state
effettuate alcune sperimentazioni. Ora spetta ai fornitori dotarsi delle soluzioni necessarie per inviare e
poi conservare in elettronico le fatture che invieranno alla p.a.». Quanto a questi ultimi, secondo Catti,
«alcuni hanno rimandato il tema, altri lo hanno delegato ai loro fornitori di soluzioni per la gestione del
ciclo attivo (Erp, partner Edi, fornitori di Extranet, commercialisti e così via)».
Pertanto le maggiori criticità potrebbero arrivare da questo fronte.
Che il sistema entri in funzione tra due mesi, secondo gli addetti ai lavori, non è in discussione. Se è
certo che si partirà, non è detto che tutto funzioni da subito però. «Le p.a.
devono essere pronte a prendere ''in pancia'' i dati strutturati delle fatture elettroniche in arrivo,
integrandole nei sistemi ed evitando attività non a valore aggiunto come il data entry», sottolinea Catti.
«Una volta inserita a sistema, la fattura dovrebbe poi appoggiarsi anche a un processo di workflow
approvativo informatizzato che consente a chi la deve approvare, di farlo anche in mobilità. Fare tutto
questo implica attenzione agli aspetti della digitalizzazione dei processi». Su questo fronte, sottolinea l'
esperto, non sono esclusi rallentamenti in fase applicativa, che rischiano di far disperdere una quota
importante dei benefici attesi.
«Questo percorso di cambiamento deve essere cavalcato con consapevolezza per superare la fase
transitoria iniziale, che sicuramente porterà con sé un po' di scompiglio e qualche forma di
scoraggiamento», aggiunge Catti. «Ma lo scenario che la digitalizzazione offre in prospettiva merita
qualche sforzo: si potrebbe banalmente dire che occorre che qualcosa cambi davvero per far sì che si
possa cambiare davvero qualcosa».
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SIBILLA DI PALMA E DUILIO LUI
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31 marzo 2014
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Italia Oggi Sette
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Ulteriore sforbiciata sulla cedolare secca sugli affitti
Cedolare secca sugli affitti ridotta dal 15 al
10% per il periodo 2014­2017 e per gli affitti a
canone concordato applicati nei comuni con
elevate carenze abitative. È questa una delle
principali novità previste dal decreto legge sul
cosiddetto «piano casa» varato dal governo
Renzi il 12 marzo. Il passaggio della cedolare
secca sugli affitti a canone concordato dal 15
al 10% dovrebbe toccare 1,4 milioni di
contratti.
Al riguardo già il governo Letta aveva
introdotto un taglio dal 19% al 15% per i
contratti di locazione a canone agevolato, il
nuovo provvedimento incide quindi ancora su
questa misura prendendo atto dei positivi
risultati dell' esperienza di questi anni. In
particolare il governo considera positivo l'
effetto della norma introdotta nel 2011, in
termini di emersione del sommerso, e ritiene
che questa ulteriore riduzione potrebbe ancora
di più rilanciare il mercato degli affitti.
Ecco quindi che il decreto legge portato in
consiglio dei ministri il 12 marzo procede a un
ulteriore taglio dell' imposta del 5%, portando
dunque l' aliquota dal 15% al 10 per gli affitti a
canone concordato. La misura riguarderebbe
anche gli affitti degli enti non profit e quelli
delle cooperative per gli alloggi subaffittati a
studenti universitari. Si prevede inoltre che dell' aliquota ridotta della cedolare secca si potrà usufruire
anche in caso di abitazioni date in locazione a cooperative o a enti senza scopo di lucro, a condizione
che siano sublocate a studenti con rinuncia all' aggiornamento del canone di locazione o assegnazione.
Vediamo che cosa cambierebbe se la norma verrà confermata nella sua versione definitiva: se un
soggetto ha siglato un contratto a canone concordato, senza applicazione della cedolare secca, potrà
ovviamente passare al regime agevolato del 10%, ma entro il termine per il pagamento annuale dell'
imposta di registro. Se invece il soggetto ha siglato un contratto libero e intende usufruire della cedolare
secca come ridotta dal decreto legge, dovrà prima stipulare un nuovo contratto di tipo «convenzionato»,
cioè compreso in quelli disciplinati dall' articolo 2, comma 3 della legge n. 431 del 1998, e quindi con l'
applicazione di un canone di importo compreso nelle fasce di cui agli accordi territoriali previsti dalla
legge 431. Soltanto dopo questo mutamento del contratto (operazione che può essere fatta soltanto nei
comuni con carenze abitative o con essi confinanti o adiacenti, o ad «alta tensione abitativa», cioè i
grandi capoluoghi di provincia; da Venezia a Torino, a Milano, Roma, Napoli ecc.) si potrà passare all'
applicazione della cedolare secca ridotta al 10%. Da questa misura il governo stima che si possa
determinare una perdita di gettito pari a circa 30 milioni su base annua, con una crescita fino al 2017
della diminuzione di gettito (­36 milioni al 2017) che dovrebbe scendere già dal 2018 a 5 milioni.
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pubblica amministrazione
Immobili ex Iacp sul mercato
Procedere al completamento delle alienazioni
a favore degli inquilini degli immobili degli ex
Istituti autonomi case popolari (Iacp), ma
anche avviare un piano di recupero degli
immobili e degli alloggi di edilizia residenziale
pubblica. Sono queste le misure previste per il
patrimonio immobiliare di edilizia residenziale
pubblica dal decreto legge su «Misure urgenti
per l' emergenza abitativa, per il mercato delle
costruzioni e per Expo 2015», pubblicato sulla
G.U. serie generale n. 73 del 28 marzo.
In sostanza, da un lato si recuperano risorse
dalle vendite e dall' altro si procede allo
stanziamento di 500 milioni per la
ristrutturazione del patrimonio di alloggi di
edilizia residenziale pubblica (Erp); Per quel
che riguarda le misure di alienazione del
patrimonio immobiliare, l' articolo 13 del
decreto legge 112 del 2008 già prevede la
stipula di accordi con le regioni e con gli enti
locali per l' alienazione a favore degli inquilini
degli immobili di proprietà degli ex Iacp (Istituti
autonomi case popolari). Le difficoltà
incontrate nell' applicazione hanno spinto il
governo ad accelerare su queste procedure
prendendo l' emanazione di un decreto del
ministero delle infrastrutture e del ministero
dell' economia che dia maggiore impulso al
percorso di alienazione degli immobili. Lo scopo è quello di fare rapidamente cassa per destinare le
risorse alla realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica o alla manutenzione del
patrimonio esistente.
Sempre per favorire l' acquisito di alloggi alienati si prevede la costituzione di un Fondo presso il
ministero delle infrastrutture destinato alla concessione di contributi in conto interessi per finanziare gli
acquisiti di alloggi di immobili ex Iacp. Il contributo in conto interessi si aggiunge alla garanzia dello
stato e alla durata non inferiore a 15 e non superiore a 30 anni a valere sul plafond Casa disciplinato
dalla convenzione Cassa depositi e prestiti ­ Abi per la quale oltre il 65% degli sportelli bancari ha già
comunicato l' adesione (la dotazione del plafond è di 2 miliardi). La dotazione del fondo è prevista nella
misura di 18,9 milioni per ogni anno dal 2015 al 2020 (complessivamente si tratta di 132,6 milioni); sarà
poi un decreto ministeriale a definire criteri di ammissione, condizioni e modalità di operatività del
fondo.
Per aumentare l' operatività e la disponibilità del fondo nella stessa norma del decreto (articolo 3) si
offre la possibilità al ministero delle infrastrutture di siglare apposite convenzioni con istituzioni
finanziarie nazionali o della Ue, o anche con associazioni di rappresentanza, per disciplinare le forme di
partecipazione finanziaria al fondo. Una importante modifica viene anche prevista per l' accesso al
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fondo di garanzia della prima casa laddove si stabilisce che possano accedere al fondo anche i
conduttori di alloggi di proprietà degli ex Iacp.
A fianco delle misure di alienazione e del finanziamento ulteriore per l' acquisto di immobili ex Iacp, il
decreto legge mette in campo un piano di 500 milioni per il recupero e per la manutenzione degli alloggi
ex Iacp, che dovrebbe riguardare circa 12.000 alloggi. Le risorse stanziate dovrebbero affluire dal fondo
revoche delle opere infrastrutturali strategiche previsto dalla legge finanziaria per il 2014. Il piano si
aggiunge ad altre misure già attivate per la manutenzione straordinaria che dovrebbero portare a
recuperare, secondo quanto viene stimato dal governo, il doppio dei circa 5.000 alloggi l' anno
recuperati attualmente. È poi anche evidente come il piano di recupero e manutenzione, alla stessa
stregua dei bonus per le ristrutturazioni, una delle poche misure di cui è stato accertato il rilevante
impatto sul rilancio del settore edile, contribuirà anch' esso in maniera rilevante al rilancio delle attività
edilizie, creando la relativa occupazione. Il piano riguarderà interventi di ristrutturazione di
adeguamento energetico, impiantistico e antisismico. Viene inoltre previsto un ulteriore finanziamento di
67,9 milioni di euro per recuperare 2.300 alloggi destinati alle categorie sociali disagiate (reddito
familiare inferiore a 27.000 euro, nucleo familiare con persone ultra sessantacinquenni, malati terminali
o portatori di handicap con invalidità superiore al 66%, figli fiscalmente a carico e che risultino soggetti a
procedure esecutive di rilascio per finita locazione).
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I dati sulla collaborazione nella lotta all' evasione, diffusi dal direttore delle Entrate.
Fisco­comuni, dialogo più fitto
Segnalazioni a quota 63 mila. Accertati 186 mln di euro.
Comuni in campo contro l' evasione. Alle
prese con bilanci sempre più difficili da far
quadrare, gli enti locali stanno aumentando le
segnalazioni all' amministrazione finanziaria di
posizioni sospette.
Anche se ancora solo un municipio su nove è
impegnato in questo senso. La crescita della
compartecipazione da parte dei soggetti
«attivi» è comunque esponenziale: a febbraio
2014 risultavano trasmesse nel complesso 63
mila segnalazioni da parte di quasi 900
comuni. Di queste, circa 10 mila sono state già
trasfuse in atti di accertamento, consentendo
all' Agenzia delle entrate di accertare 186
milioni di euro tra Irpef, Ires, Iva, imposte di
registro e ipo­catastali. Cresce di pari passo il
premio assegnato dall' erario ai sindaci che
operano le segnalazioni: dagli appena 95 mila
euro del 2009, nel 2012 sono finiti nelle casse
comunali 11 milioni di euro. I dati sono stati
diffusi nei giorni scorsi dal direttore delle
Entrate, Attilio Befera, in audizione presso la
commissione parlamentare per l' attuazione
d e l federalismo fiscale. Nonostante i valori
assoluti ancora poco significativi, il trend è in
costante crescita. Il comune di Milano e quello
di Bergamo hanno incassato quasi 1 milione di
euro a testa, Bologna e Genova oltre 700 mila
euro, Rimini più di 600 mila. Cifre apparentemente modeste se riferite ai bilanci di questi capoluoghi,
ma non altrettanto si può dire per gli oltre 800 mila euro incassati dal comune di Formigine (provincia di
Modena) o i 530 mila di Castel San Pietro Terme (Bologna), per i quali l' extra­gettito costituisce un
contributo significativo.
A livello nazionale, ha spiegato Befera, il 46% delle segnalazioni riguarda fenomeni di evasione legati al
patrimonio immobiliare. A seguire, con il 36%, si trovano i casi di maggiore capacità contributiva: i
comuni, cioè, grazie alla loro migliore conoscenza del territorio segnalano al Fisco che un contribuente
manifesta un tenore di vita incompatibile con la propria dichiarazione dei redditi, innescando in questo
modo un possibile accertamento da redditometro.
Altri ambiti di collaborazione interessano il contrasto alle residenze fittizie all' estero e alle finte attività
non profit, che dietro lo schermo (agevolato) del terzo settore celano vere e proprie attività commerciali.
«Questi risultati non sono il frutto del caso, ma di un lavoro di squadra che si fonda sul costante
confronto tra personale delle diverse istituzioni», afferma Befera, «reso a sua volta possibile dalla
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collaborazione avvenuta in questi anni tra Agenzia delle entrate, Anci e Ifel». Per effetto del protocollo
congiunto sottoscritto nel 2009, è stata assicurata attività di formazione al personale di oltre 2 mila
comuni, individuando al contempo best practice per effettuare correttamente le segnalazioni e
collegando sempre meglio i sistemi informativi del fisco da una parte e dei municipi dall' altra. Peraltro è
in fase di definizione una nuova intesa nazionale, che vedrà coinvolta anche la Guardia di finanza. A
oggi circa 7 mila comuni italiani, vale a dire l' 85% del totale, è collegato al sistema informatico Siatel,
mediante il quale le Entrate mette gratuitamente a disposizione buona parte delle informazioni presenti
in anagrafe tributaria. Lo scoglio maggiore evidenziato da molti sindaci, specialmente quelli dei comuni
più piccoli, resta però la carenza di personale da dedicare alle attività anti­evasione e la mancanza di
competenze specifiche. Senza dimenticare in certi casi i ritardi e le difficoltà sotto il profilo delle
infrastrutture informatiche nelle amministrazioni di minori dimensioni. Lacune che il nuovo protocollo
cercherà di colmare, attraverso un potenziamento della formazione e dell' aggiornamento professionale.
«Il processo di partecipazione dei comuni ha basi sufficientemente solide per continuare a svilupparsi e
diffondersi in maniera sempre più capillare su tutto il territorio nazionale», ha concluso Befera, «leggi,
provvedimenti e convenzioni, anche se ben strutturati, non bastano, perché i cambiamenti e il
funzionamento di processi così complessi dipendono sempre e comunque dalle persone chiamate a
governarli e a realizzarli». In tal senso sia le direzioni provinciali dell' Agenzia sia le strutture territoriali
dell' Anci hanno individuato una rete di referenti alla quale il personale amministrativo dei comuni può
rivolgersi per ogni chiarimento ritenuto utile: sia per quanto riguarda l' analisi di rischio sulla base dell'
incrocio dei diversi database, sia con riferimento alla scrematura tra gli elementi irrilevanti e quelli
meritevoli di essere segnalati.
PAGINA A CURA DI VALERIO STROPPA
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Finanziamenti pmi
SCADENZARIO RAGIONATO DELLE OPPORTUNITÀ CONTENUTE NEI BANDI
COMUNITARI E REGIONALI Aprile 2014.
In questo inserto bandi a favore delle piccole e medie aziende che abbiano progetti in linea con le
strategie comunitarie e che siano disposte a lavorare in rete e in collaborazione con pmi di altri Stati
comunitari. BANDI E FONDI COMUNITARI Settore COOPERAZIONE anticipazione Grado di difficoltà
H L. 2 TITOLO AMbiente Contenuto: si può partecipare ai bandi del Settimo programma d' azione
europeo in campo ambientale che rappresenta il quadro di programmazione della politica ambientale
dell' Unione Europea sino al 2020. Con il titolo 'Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta' il nuovo
programma subentra al precedente Ambiente 2010 e prevede la realizzazione da parte dell' Unione
Europea da un lato e degli Stati membri dall' altro, di misure nel quadro di nove obiettivi prioritari:
proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell' Unione europea; trasformare l' Unione in
un' economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell' impiego delle risorse, verde e competitiva;
proteggere i cittadini dell' Unione da pressioni e rischi d' ordine ambientale per la salute e il benessere;
sfruttare al massimo i vantaggi della legislazione dell' Unione Europea in materia di ambiente,
migliorandone l' applicazione; potenziare le basi cognitive e scientifiche della politica ambientale
comunitaria; garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima; consentire
l' integrazione ambientale e la coerenza delle politiche; ottimizzare la sostenibilità delle città dell'
Unione; aumentare l' efficacia dell' azione dell' Unione europea nell' affrontare le sfide ambientali e
climatiche a livello internazionale. Anche la Direzione generale Salute e consumatori è coinvolta nel
tema ambiente e nelle trattative anche relativamente agli accordi commerciali extraeuropei. «A livello
comunitario l' Unione europea e gli Stati Uniti d' Europa hanno pubblicato di recente un documento
imperniato sulle piccole imprese in cui si esamina come potrebbero beneficiare della partnership per il
commercio e gli investimenti (TTIP): le tariffe, gli scambi di servizi, gli appalti pubblici sono tre elementi
essenziali, come anche lo snellimento delle procedure», spiega Paola Testori Coggi, Direttore Generale
Salute e Consumatori, Commissione europea, «in tal modo ne beneficeranno anche i consumatori
perché si stanno esplorando modalità per raggiungere una maggiore compatibilità regolamentare in
certe industrie fondamentali quali quelle dei prodotti farmaceutici, cosmetici, dispositivi medici, industria
automobilistica e chimica». I colloqui per un futuro accordo commerciale Ue­Usa sono iniziati nel luglio
2013 e sono destinati a continuare nell' arco del 2014. Inoltre anche ambiente e alimentazione sono
strettamente connessi per esempio otto Stati membri hanno vietato la coltivazione di mais
geneticamente modificato (Mon 810) sul loro territorio, tra cui l' Italia.Oltre alla coltivazione, anche l'
immissione sul mercato dell' Unione europea di Ogm e l' uso dei loro derivati nella catena alimentare e
dei mangimi sono soggetti a preventiva autorizzazione dell' Unione europea, subordinata alla
dimostrazione di assenza di rischi per la salute dell' uomo, degli animali e dell' ambiente da parte della
Autorità europea per la sicurezza alimentare. A chi rivolgersi: http://ec.europa.eu/environment Settore
COOPERAZIONE Anticipazione Grado di difficoltà HH L. 4 TITOLO AMbiente Contenuto: si può
partecipare al programma comunitario Life Ambiente. La diffusione e la replica dei progetti Life
Ambiente sono chiaramente insufficienti, e ciò riduce notevolmente la capacità del programma di
fungere da catalizzatore dei cambiamenti ambientali, che è il suo obiettivo principale ha spiegato il
Presidente della Corte dei Conti, nella persona di Jan Kint. Una recente indagine della Corte ha
riguardato progetti finanziati dal 2005 al 2010; gli auditor della Corte hanno effettuato visite presso i
servizi della Commissione e presso i cinque Stati membri che hanno maggiormente beneficiato di Life
(Germania, Spagna, Francia, Italia e Regno Unito) e che hanno rappresentato il 55 per cento della
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dotazione finanziaria e il 15 per cento dei progetti di Life. Secondo la Corte complessivamente la
componente Ambiente di Life non ha funzionato efficacemente, poiché non è stata concepita e attuata in
modo sufficientemente buono. In particolare la Corte ha constatato che la mancanza di un meccanismo
che indirizzasse le risorse scarse verso obiettivi preselezionati ha avuto come risultato l' assenza di una
massa critica di buoni progetti che promuovessero sviluppi significativi nella politica ambientale dell'
Unione Europea. Inoltre, le ripartizioni nazionali indicative hanno ostacolato la selezione dei migliori
progetti, poiché i progetti non venivano selezionati unicamente sulla base del loro merito ma anche in
base al loro Stato di origine. Con il nuovo programma Life sono stati migliorati i moduli di valutazione
per la selezione dei progetti; inoltre la Commissione europea migliora i propri strumenti di gestione
progettuale e facilitare un monitoraggio appropriato del programma. Il nuovo programma Life è stato
definitivamente approvato e il suo regolamento istitutivo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ue del 20
dicembre scorso. Il tema dell' ambiente è strettamente correlato al tema dell' energia e di recente è
stato realizzato un convegno a Milano intitolato «Nuove scelte energetiche: quale vero vantaggio per i
cittadini?» a cui hanno aderito diversi parlamentari europei, aziende e associazioni. E' stato evidenziato
come il risparmio energetico e il costo dell' energia rimangano due importanti problemi che vedono non
sempre collimare la legislazione europea e quella italiana. Rimangono molte domande su come
effettivamente riuscire a utilizzare al meglio le nuove tecnologie energetiche e i fondi comunitari che a
causa della burocrazia nazionale e della farraginosità delle norme non aiuta le imprese a crescere. «Le
energie rinnovabili (energia eolica, solare termica e fotovoltaica, idraulica, mareomotrice, geotermica e
da biomassa)», dice l' on Cristiana Muscardini, Parlamento europeo», sono un' alternativa fondamentale
ai combustibili fossili. Il loro impiego permette di ridurre non soltanto le emissioni di gas a effetto serra
provenienti dalla produzione e dal consumo di energia, ma anche la dipendenza dell' Unione europea
dalle importazioni di combustibili fossili (in particolare gas e petrolio). Per raggiungere l' ambizioso
obiettivo di una quota del 20% di energie rinnovabili nel proprio mix energetico, l' Unione Europea
prevede di potenziare gli sforzi nei settori dell' elettricità, del riscaldamento e del raffreddamento
nonché in quello dei biocarburanti. Sono scelte strategiche anche per la tutela dell' ambiente». Nel
settore dei trasporti, che dipende quasi esclusivamente dal petrolio, la Commissione auspica che la
quota di biocarburanti nel consumo totale di carburante arrivi a rappresentare il 10% entro il 2020. La
dotazione finanziaria per l' attuazione del programma Lifeplus è pari a 3.456.655.000 di euro, così
ripartita tra il Sottoprogramma Ambiente 2.592.491.250 di euro e il Sottoprogramma Azione per il clima
864.163.750 di euro. Il Sottoprogramma Ambiente prevede tre settori di azione prioritari che sono
ambiente e uso efficiente delle risorse; natura e biodiversità; governance ambientale e informazione in
materia ambientale. Mentre il sottoprogramma Azione per il clima prevede tre settori prioritari che sono
mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento ai cambiamenti climatici; governance in materia
climatica e informazione in materia di climatica. Il programma Life è uno strumento finanziario dell'
Unione europea a supporto di progetti relativi all' ambiente e al clima, contribuisce allo sviluppo
sostenibile al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020. Comprende due
sottoprogrammi che sono denominati uno Ambiente (priorità: ambiente e risorse energetiche, natura e
biodiversità, governance ambientale e di informazione) e uno Azione per il Clima (priorità: lotta contro
cambiamento climatico e azioni per l' adattamento, governance e informazioni sul clima). A chi
rivolgersi: ec.europa.eu ­ http://www.minambiente.it/pagina/life­2014­2020 Settore COOPERAZIONE
Anticipazione Grado di difficoltà H L. 2 TITOLO architettura Contenuto: è aperto un bando per
l`organizzazione del premio biennale dell' Unione Europea per l' architettura contemporanea. Il premio
per l' architettura contemporanea è uno dei cinque premi comunitari che interessano il settore culturale.
Sono azioni specifiche che, nel periodo 2014­2020, possono contare sul sostegno del programma
Europa Creativa. Il bando copre le spese per il periodo 2014­2018, più precisamente, a partire dall'
edizione 2015, con lavori preparatori svolti nel 2014 e fino all' edizione 2017, con lavori preparatori svolti
nel 2016. L' obiettivo del premio è evidenziare esempi recenti di creatività architettonica d' eccellenza,
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con riguardo a opere architettoniche realizzate da meno di due anni e sottolineare come l' architettura
moderna sia socialmente e culturalmente radicata nelle città europee e di grande importanza per la vita
quotidiana dei cittadini. Con questo bando la Commissione intende selezionare un' organizzazione e/o
un consorzio qualificati a organizzare il premio con cui siglare un accordo quadro di partenariato della
durata di quattro anni, condizionato a conferma su base biennale da parte della stessa Commissione
europea. Possono candidarsi organizzazioni pubbliche o private, la cui attività principale si svolga nel
campo dell' architettura e aventi esperienza almeno quinquennale nell' organizzazione di attività ed
eventi a livello europeo in tale ambito. Questi soggetti devono essere stabiliti in uno degli Stati membri
comunitari o degli altri Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura di Europa Creativa. I fondi
copriranno attività quali lo sviluppo di un meccanismo valido e credibile per selezionare opere
architettoniche e architetti europei che illustrino l' obiettivo dei premi; organizzazione di una cerimonia di
premiazione biennale di elevata qualità e visibilità a partire dall' edizione 2015. Tale cerimonia dovrà
dare risalto al talento e alla creatività presenti nel campo dell' architettura in Europa. Fondi sono
destinati ad azioni e progetti che diano grande visibilità al premio, ai vincitori e ai valori che il premio
promuove e che coinvolga diversi gruppi di destinatari a favore del premio; attività di sviluppo e attività
di rete e di partenariato al fine di assicurare l' impatto sostenibile del premio; attività di rete e
partenariato. Sono stati stanziati 250mila euro. Queste risorse sono destinate a sostenere il piano di
lavoro per la realizzazione dell' edizione 2015 del premio. La sovvenzione comunitaria copre fino al
sessanta per cento dei costi totali ammissibili. Il piano di lavoro per l' edizione 2015 del premio
dovrebbe avere inizio tra luglio e dicembre 2014 con durata massima di due anni. A chi rivolgersi:
ec.europa.eu Settore COOPERAZIONE Anticipazione Grado di difficoltà HH L. 5 TITOLO cultura
Contenuto: è aperto il bando per l`organizzazione del premio dell`Unione Europea per il patrimonio
culturale per il periodo 2014­2018 e, più precisamente, a partire dall' edizione 2015, con lavori
preparatori svolti nel 2014, e fino all' edizione 2018, con lavori preparatori svolti nel 2017. L' obiettivo del
premio è evidenziare esempi recenti di eccellenza nella conservazione del patrimonio culturale e dare
risalto ad azioni notevoli destinate ad aumentare il grado di consapevolezza rispetto al nostro
patrimonio culturale e alla sua importanza per la società e l' economia europee. Il premio annuale dell'
Unione Europea per il patrimonio culturale costituisce uno dei cinque premi comunitari dedicati al
settore culturale; gli altri riguardano l' architettura, la letteratura, la musica contemporanea, il cinema.
Tra le realtà che già lavorano per progetti innovativi nel settore culturale c' è Arte in Arte, che si pone
come ambasciatore mondiale di una cultura vera e profonda orientata allo sviluppo dell' arte e dell'
enogastronomia italiana d' eccellenza e le cui iniziative sono indirizzate anche a Expo 2015, «Come
Società Umanitaria», dice Amos Nannini, Presidente, «favoriamo le sinergie e lo sviluppo di progetti
innovativi che valorizzino il territorio e organizziamo una serie di iniziative che collegano cultura e
imprese oltre che artigiani e artisti». Con questo bando la Commissione europea intende selezionare
un' organizzazione e/o un consorzio qualificati a organizzare il premio con cui siglare un accordo
quadro di partenariato della durata di quattro anni condizionato a conferma su base annuale da parte
della stessa Commissione europea. Il bando è rivolto a organizzazioni, pubbliche o private, la cui attività
principale riguardi il settore del patrimonio culturale e che abbiano un' esperienza almeno quinquennale
nell' organizzazione di attività ed eventi a livello europeo in tale ambito. Questi soggetti devono essere
stabiliti in uno degli Stati membri comunitari o in un altro dei Paesi ammissibili al sottoprogramma
Cultura di Europa Creativa. I fondi copriranno attività quali la selezione di progetti afferenti al patrimonio
culturale in diverse categorie (edifici, spazi pubblici, ecc.) e di architetti europei che illustrino l' obiettivo
del premio, compreso il patrimonio immateriale; organizzazione di una cerimonia annuale di
premiazione qualitativamente valida e ad alta visibilità a partire dall' edizione 2015. Tale cerimonia
dovrà dare risalto al talento e alla creatività presenti nel settore del patrimonio culturale in Europa.
Possono essere coperte attività per una grande visibilità al premio, ai vincitori e ai valori che il premio
promuove; lo sviluppo di attività di rete e di partenariato al fine di assicurare l' impatto sostenibile del
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premio. Più in particolare, le attività finanziabili sono l' organizzazione e l' assegnazione del premio,
compresa la messa a punto di un meccanismo di selezione e la realizzazione di una cerimonia di
premiazione; misure per dare impulso al premio nel periodo che intercorre tra le cerimonie di
premiazione; attività di comunicazione e di sviluppo del pubblico; attività di rete e partenariato. Il budget
a disposizione del bando è di 250mila euro. Queste risorse sono destinate a sostenere il piano di lavoro
per la realizzazione dell' edizione 2015 del premio. La sovvenzione dell' Unione Europea potrà coprire
fino 60 per cento dei costi totali ammissibili. Il piano di lavoro per l' edizione 2015 del premio dovrebbe
avere inizio tra luglio e dicembre 2014 con durata massima di un anno. A chi rivolgersi: ec.europa.eu
Settore COOPERAZIONE Anticipazione Grado di difficoltà HH L. 2 TITOLO energia Contenuto: è aperto
un bando Enpi per il sostegno alle città dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo. Vengono
cofinanziati progetti energetici dimostrativi di sviluppo urbano sostenibile (SUDEP­ Supporting the
Southern Neighbourhood Partnership cities in the implementation of Sustainable Urban Demonstration
Projects). I progetti devono puntare a migliorare l' efficienza energetica, il risparmio energetico e le fonti
di energia rinnovabili; a ottimizzare le capacità delle autorità locali nella sfera dell' energia sostenibile;
alla generazione di un insieme di azioni dimostrative che possano essere replicate nella Regione. I
settori vanno da interventi sugli edifici, sulle attrezzature e sull' industria, comprese le attrezzature per la
gestione dell' acqua e dei rifiuti, ai trasporti, alla produzione elettrica locale, al riscaldamento e/o al
raffreddamento locale di distretto, CHP (combinazione di calore ed energia), alla pianificazione
territoriale, agli appalti pubblici di prodotti e servizi. Sono ammissibili diverse tipologie di attività quali
nello specifico per esempio misure di risparmio energetico in edifici pubblici o residenziali, misure di
efficienza energetica nell' illuminazione stradale, misure di efficienza energetica nei trasporti pubblici e
sostegno al trasporto verde, sostituzione delle fonti energetiche di origine fossile con energie rinnovabili,
sistemi di informazione per misurare e controllare i consumi energetici, la qualità dell' aria. Possono
essere cofinanziati anche progetti per requisiti e/o standard di efficienza energetica e/o energie
rinnovabili negli appalti pubblici per prodotti e servizi; progetti di creazione di linee guida per il consumo
energetico e la raccolta di dati rilevanti, esecuzione di un audit energetico. Le proposte progettuali
devono prevedere attività che contribuiscano alla sensibilizzazione e al coinvolgimento della
popolazione locale e degli attori chiave sui temi dell' energia sostenibile. I fondi sono destinati ad azioni
innovative nel contesto locale, azioni con un alto grado di replicabilità all' interno dello stesso Paese nel
quale si svolga il progetto o in altri dell' area, azioni in grado di stimolare l' economia locale e di fare il
miglior uso delle risorse disponibili a livello locale (servizi energetici, consulenti per l' energia, imprese
di costruzioni, ecc) ma anche fonti di energia rinnovabili locali, come le biomasse. Il contributo europeo
può coprire fino all' 80 per cento delle spese ammissibili, per un massimo di un milione di euro. Sono
stati stanziati 8,25 milioni di euro e non verranno presi in considerazione progetti che richiedano un
contributo inferiore a 200mila euro. A chi rivolgersi: Commissione europea Sviluppo e Cooperazione
EuropeAid ­ ec.europa.eu/europeaid/index_it.htm Settore COOPERAZIONE Anticipazione Grado di
difficoltà HHH L. 3 TITOLO innovazione Contenuto : sono aperti i bandi del programma quadro di
ricerca e innovazione (2014­2020) denominato Orizzonte 2020. Il programma è strutturato attorno a tre
priorità strategiche; una relativa alla eccellenza scientifica e vuole accrescere l' eccellenza della base di
conoscenze scientifiche dell' Unione Europea per assicurare la competitività dell' Europa a lungo
termine. Sostiene le idee migliori, sviluppa i talenti in Europa e vuole far sì che non ci sia più la fuga dei
cervelli. Offre pertanto sostegno alla ricerca di frontiera mediante il Consiglio europeo della ricerca
(CER) ; sostegno alle Tecnologie emergenti e future (TEF) promuovendo la ricerca collaborativa in
nuovi e promettenti campi di ricerca e di innovazione. A livello europeo sono importanti anche le nuove
direttive discusse al Parlamento europeo, e dice l' on. Pier Antonio Panzeri membro del Parlamento
europeo: «Le nuove direttive europee, una sulle concessioni e una sugli appalti delle Pubbliche
Amministrazioni hanno l' obiettivo di garantire la trasparenza, un effettivo accesso al mercato di tutti gli
operatori economici soprattutto delle pmi. Puntano a evitare abusi nell' aggiudicazione delle
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concessioni. Introducono importanti clausole in materia sociale, ambientale e in merito ai subappalti, e
inoltre elementi di semplificazione, tempi più rapidi per l' approvazione delle gare, una diminuzione dei
termini minimi per la presentazione delle offerte e l' uso di sistemi elettronici per lo scambio di
documenti fra pubblica amministrazione e imprese. Certo solo quando saranno recepite dal Parlamento
italiano incideranno sensibilmente sulla vita delle pubbliche amministrazioni. Interessante è il fatto che
siano state rafforzate le norme per tutelare i lavoratori delle aziende aggiudicatarie». Fondi sono
destinati anche a rafforzare competenze, formazione e sviluppo della carriera dei ricercatori attraverso
le Azioni Marie Curie. Inoltre è previsto il miglioramento delle infrastrutture di ricerca europee, la
valorizzazione del capitale umano con progetti di cooperazione internazionale. La seconda priorità
strategica è denominata Leadership industriale e intende fare dell' Europa un luogo più attraente per
investire nella ricerca e nell' innovazione compresa l' eco­innovazione. Sono previsti fondi per le pmi
innovative ; per lo sviluppo di tecnologie abilitanti e industriali, quali Tic, nanotecnologie, materiali
avanzati, biotecnologie, tecnologie produttive avanzate, spazio; aiuti finanziari sono destinati a
migliorare l' accesso al capitale di rischio per investire nella ricerca e nell' innovazione; fornire sostegno
alla ricerca e a tutte le forme di innovazione nelle piccole e medie imprese. Mentre la terza priorità
tematica si chiama Sfide per la società e prevedere finanziamenti in vari ambiti quali salute,
cambiamento demografico e benessere, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e
marittima, bioeconomia, energia sicura, pulita ed efficiente. Sono stati stanziati per la priorità Eccellenza
scientifica 27,8 miliardi di euro; per la priorità Leadership industriale 20,2 miliardi di euro e per la
priorità Sfide per la società, 35,8 miliardi di euro. A chi rivolgersi: Commissione europea ­ DG Ricerca e
I n n o v a z i o n e ­ e c . e u r o p a . e u
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/index.html Settore
COOPERAZIONE Anticipazione Grado di difficoltà HHH L. 4 TITOLO innovazione Contenuto: si può
partecipare a un bando dell' Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) per la costituzione di due
nuove Comunità della Conoscenza e dell' innovazione (KIC). Il bando è stato lanciato sulla base dell'
Agenda strategica per l' innovazione (ASI) dell' EIT. E' previsto che, per il 2014, vengano costituite KIC
relative a due settori prioritari, da un lato il settore dell' innovazione per una vita sana e un
invecchiamento attivo; dall' altro il tema delle materie prime. Le KIC rappresentano il principale
strumento operativo dell' EIT, sono strutturate sotto forma di partenariati tematici di lungo termine
composti da istituti di istruzione superiore, organizzazioni di ricerca, imprese, altri stakeholder dell'
innovazione che, a livello europeo, e rappresentano l' eccellenza nel settore di riferimento. Le KIC sono
orientate a promuovere la produzione, la divulgazione e la valorizzazione delle novità in fatto di prodotti
della conoscenza e buone prassi e a dare slancio al settore dell' innovazione europeo, garantendo la
trasformazione in prodotti effettivamente commercializzabili delle idee e dei concetti formulati negli
istituti di istruzione superiore e nei centri di ricerca. Fino ad oggi sono state lanciate tre KIC,
rispettivamente sui temi Energia, Cambiamento climatico e TIC. Saranno poi lanciati altri bandi, nel
2016 e nel 2018, finalizzati all' istituzione di ulteriori KIC nei settori Alimentazione per il futuro, Industria
manifatturiera e valore aggiunto e Mobilità urbana. Ciascuna KIC è caratterizzata al suo interno da
«centri di co­locazione» (da quattro a sei per ogni Comunità) geograficamente distribuiti sul territorio
europeo: «innovation hotspots», ovvero «cluster di innovazione guidati dall' eccellenza», dove è
possibile sviluppare delle buone idee e farle diventare oggetti di business. In linea di massima i centri di
co­locazione sono costituiti da una cordata internazionale composta da università, centri di ricerca e
imprese, ovvero tutti gli attori del «triangolo dell' innovazione». In ciascun centro di co­locazione
vengono svolte attività di education, research e business coordinate con il piano di lavoro della KIC di
riferimento. La roadmap futura dell' EIT è strettamente legata al processo di approvazione di Horizon
2020 (con un budget pari a circa il 3,5 per cento di quello totale di Horizon 2020) e prevede il
consolidamento delle tre KICs già attive e funzionanti e il lancio di bandi competitivi per la costituzione
di ulteriori KICs Le KICs, sono realtà create per operare su tematiche di importanza strategica europea,
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con la consapevolezza che l' interconnessione dei tre aspetti del «triangolo della conoscenza»:
istruzione, ricerca­innovazione e business, sono elementi indispensabili alla creazione di un ecosistema
favorevole allo sviluppo di nuove forme di cooperazione e sinergie A chi rivolgersi: www.apre.it Settore
COOPERAZIONE Anticipazione Grado di difficoltà HHH L. 3 TITOLO ricerca Contenuto: è aperto un
bando relativo a un premio della Banca europea per gli investimenti 2014 per l' economia, innovazione,
struttura del mercato e competitività. Si tratta di un premio economico, assegnato per la prima volta nel
2013, con il quale intende riconoscere e promuovere l' eccellenza nel campo della ricerca economica e
sociale, la sua attuazione e la sua diffusione. Sarà assegnato a lavori di ricerca condotti al fine di
valutare l' interazione esistente tra la dimensione dell' azienda e la struttura del mercato e l' impatto
delle decisioni d' investimento sull' innovazione e la produttività nei diversi settori. Particolare interesse
sarà rivolto a quegli studi che raffrontano l' esperienza europea con quella delle altre grandi economie
avanzate o emergenti. Possono partecipare studiosi, economisti, senza distinzione di nazionalità o di
luogo di lavoro, che abbiano ottenuto notevoli risultati empirici sulla base di solide fondamenta teoriche
in settori collegati col tema dell' anno. Sono previsti due riconoscimenti, ovvero un Premio per l'
eccezionale contributo del valore di 40mila euro e un Premio al giovane economista del valore di 25mila
euro. Il Premio per l' eccezionale contributo rappresenta un riconoscimento al contributo di una carriera
scientifica su materie correlate al tema del premio, mentre il Premio al giovane economista sarà
assegnato a studiosi che il 31 dicembre 2014 avranno un' età inferiore ai 40 anni. A chi rivolgersi:
www.eib.org ­ http://institute.eib.org/programmes/knowledge­2/eib­prize/2014­eib­prize/ Settore
COOPERAZIONE Anticipazione Grado di difficoltà HHH L. 3 TITOLO sociale Contenuto: è aperto il
bando per un progetto pilota di analisi delle politiche sui minori non accompagnati nell' Unione Europea.
La Direzione Generale Affari interni della Commissione europea vuole contribuire all' attuazione del
Piano d' azione dell' Unione Europea 2010­2014 sui minori non accompagnati attraverso l'
individuazione di buone pratiche inerenti le politiche di prevenzione, accoglienza, protezione e
integrazione di queste persone. In particolare, i progetti proposti dovranno con un approccio innovativo
individuare politiche e azioni di prevenzione che mettano a confronto il gruppo al quale appartengono i
minori non accompagnati richiedenti asilo, vittime della tratta, bambini che entrano illegalmente nell'
Unione Europea e/o il Paese o la Regione di origine; individuare buone pratiche nelle misure a sostegno
di programmi di protezione per i minori non accompagnati nei Paesi terzi; evidenziare le migliori
pratiche in materia di accoglienza e protezione del minore e anche in materia di ricostituzione del
nucleo familiare. I progetti proposti devono prevedere una durata di diciotto mesi. I risultati poi saranno
oggetto di scambio di informazioni e di conferenze informative e di scambio di know how. Possono
partecipare al bando autorità nazionali, regionali e locali, ong, organismi pubblici o privati, università,
centri di ricerca aventi personalità giuridica e comprovata esperienza e competenza nella materia
coperta dal bando. Questi soggetti devono essere stabiliti in uno degli Stati comunitari esclusa la
Danimarca. I progetti devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno quattro differenti
organizzazioni di quattro diversi Paesi ammissibili, di cui due devono essere autorità governative a
livello centrale quali per esempio ministeri o agenzie nazionali. Il contributo comunitario potrà coprire
fino al 90 per cento dei costi totali ammissibili del progetto; la sovvenzione richiesta dovrà essere
compresa tra un minimo di 200mila euro e un massimo di 500.676,70 euro. Oltre alle politiche sui minori
sia il Parlamento europeo che la Commissione europea sono attivi per tutelare sistemi di welfare e diritti
dei cittadini e delle famiglie compresi quelli dei pensionati. Di recente a Milano il movimento nazionale
dei pensionati per l' Italia ha organizzato una tavola rotonda in cui sono stati presentati dai comunitari
sui sistemi pensionistici. L' Europa ha stati sociali diversificati ma occorre tener presente che l' Europa
può aiutare a trovare le soluzioni migliori confrontando le buone pratiche anche nei sistemi pensionistici,
ha sottolineato l' on. Patrizia Toia, del Parlamento europeo, che ha evidenziato come occorra un
maggiore ascolto, dialogo e rispetto tra le varie generazioni, come la qualità di vita abbia portato all'
invecchiamento attivo; come l' indice di natalità sia basso e occorra anche una politica per la natalità
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con maggiori aiuti per la famiglia. A chi rivolgersi: ec.europa.eu ­ http://ec.europa.eu/dgs/home­
affairs/financing/fundings/migration­asylum­borders/other­programmes/pilot­project­unaccompanied­
minors/calls/call­2013/ppuam2/index_en.htm Settore COOPERAZIONE Anticipazione Grado di difficoltà
HH L. 2 TITOLO sperimentazione Contenuto: è aperto un bando (rif. EACEA/10/14 ) sul tema
sperimentazione di politiche innovative nel campo dell' istruzione, formazione e gioventù. Vengono
finanziati progetti di cooperazione transnazionale per l' attuazione di politiche innovative condotte da
autorità pubbliche ad alto livello per sostenere e monitorare la riforma delle politiche tramite metodi di
valutazione validi e ampiamente riconosciuti, basati su prove sul campo. I progetti devono riguardare la
valutazione di abilità trasversali nell' istruzione primaria e secondaria; esperienze imprenditoriali
pratiche a scuola; cooperazione in materia di metodi innovativi per il riconoscimento accademico
transfrontaliero rapido e omogeneo a livello di istruzione superiore; riduzione del numero di adulti poco
qualificati; promozione dello sviluppo e dell' internazionalizzazione del volontariato giovanile. Le attività
finanziabili devono comprendere lo sviluppo di prove sul campo relative all' attuazione di misure
innovative. Possono essere cofinanziate attività di analisi e valutazione sulla stessa metodologia di
sperimentazione, delle condizioni per la scalabilità e il trasferimento transnazionale delle lezioni
apprese e delle buone prassi (apprendimento tra pari); progetti di sensibilizzazione, divulgazione dei
suoi risultati a livello regionale, nazionale ed europeo promuovendo la trasferibilità tra settori, sistemi e
politiche differenti. Il tutto in linea con i metodi aperti di coordinamento nell' ambito dell' istruzione, della
formazione e della gioventù e in relazione agli obiettivi della strategia Europa 2020. Possono
partecipare al bando autorità pubbliche di massimo livello (Ministero o equivalente) responsabili per l'
istruzione, la formazione o la gioventù, organizzazioni pubbliche o private, associazioni, organizzazioni
o istituzioni pubbliche o private che svolgono attività legate all' istruzione, alla formazione e/o alla
gioventù in altri settori socioeconomici quali pmi, centri di riconoscimento, camere di commercio,
organizzazioni commerciali, organizzazioni culturali, organismi di valutazione, organismi di ricerca,
ecc.). Il contributo comunitario copre fino al 75 per cento dei costi ammissibili del progetto, per un
massimo di due milioni di euro. Sono stati stanziati dieci milioni di euro. A chi rivolgersi: EACEA ­
Agenzia esecutiva per l' istruzione, l' audiovisivo, la cultura eacea.ec.europa.eu Settore
COOPERAZIONE Anticipazione Grado di difficoltà HH L. 3 TITOLO sviluppo Contenuto: si possono
presentare progetti per il Programma di cambiamento presentato dalla Commissione europea per
rivedere i principi strategici sui quali si basa la politica di sviluppo. Le misure sono razionalizzate e più
efficaci. Saranno cofinanziati progetti su due priorità tematiche da un lato progetti per promuovere i
diritti dell' uomo, la democrazia e il buon governo; dall' altro progetti per sostenere interventi volti a una
crescita inclusiva e sostenibile per lo sviluppo umano perché la popolazione sia in grado di partecipare
alla creazione di benessere e posti di lavoro e di beneficiarne. In particolare l' Unione Europea
cofinanzierà progetti inerenti ambiti quali la protezione sociale, la sanità e l' istruzione nei paesi poveri;
progetti anche in agricoltura e per l' energia sostenibile, oltre a progetti di cooperazione e integrazione
regionale. Saranno quindi finanziati partenariati differenziati con i Paesi in via di sviluppo, concentrando
le risorse in settori che ne hanno più bisogno per la riduzione della povertà o nei quali possano ottenere
maggiori risultati. Assieme al programma per il cambiamento è stato pubblicato anche un altro
documento in materia di cooperazione allo sviluppo, sul futuro approccio per il sostegno al bilancio dei
Paesi terzi, un importante strumento della politica di sviluppo dell' Unione Europea che prevede
trasferimenti finanziari ai bilanci dei Paesi in via di sviluppo, dialogo politico, valutazione delle
prestazioni e sviluppo di capacità nei Paesi partner sulla base di un rapporto di partenariato e della
responsabilità reciproca. A chi rivolgersi: http://eur­lex.europa.eu BANDI E FONDI regionali e strutturati
Settore ACQUACOLTURA Regione UMBRIA Contenuto: si possono presentare domande per
richiedere contributi per investimenti produttivi nel settore dell' acquacoltura. La Regione Umbria, al fine
di tendere al completo utilizzo delle risorse ancora disponibili sul P.O.R. 2007­2013 ­ F.E.P. e tenuto
conto delle esigenze avanzate dai rappresentanti degli operatori del settore, ha disposto la riapertura
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dei termini per la presentazione delle domande di aiuto a valere sul bando della misura in oggetto,
approvato con Det. 25 febbraio 2011, n. 1151. Riferimenti: Det. 17 febbraio 2014, n. 1106, Regione
Umbria, B.U.R. 26 febbraio 2014, n. 9, s.o. 2 ­ www.regione.umbria.it ­ Regione Umbria ­ Servizio
Agricoltura sostenibile e gestione delle procedure P.S.R., Via Mario Angeloni, 61 ­ 06124 Perugia
Settore AGRICOLTURA Regione PUGLIA Contenuto: è aperto un bando nel settore della agricoltura
biologica. Possono presentare domanda le imprese agricole per l' annualità 2014, relativamente alla
misura 214 ­ Azione 1 ­ Agricoltura Biologica­ prosecuzione impegni bandi 2010/2012, secondo le
procedure stabilite da AGEA mediante il portale Siani (rif. determinazione n. 64/2014 dell' Autorità di
Gestione PSR Puglia). Inoltre per pagamenti agro­ambientali nel settore della tutela della biodiversità
animale si possono presentare domande di aiuto per l' annualità 2014 relativamente alla misura 214
PSR Azione 7 Tutela della biodiversità animale utilizzando le procedure informatiche indicate nel
portale SIAN. Riferimenti: Det. 25 febbraio 2014, n. 64, Regione Puglia, B.U.R. 6 marzo 2014, n. 32 ­
Regione Puglia ­ Area Politiche per lo Sviluppo Rurale ­ Det. 25 febbraio 2014, n. 63, Regione Puglia,
B.U.R. 6 marzo 2014, n. 32­ www.regione.puglia.it Settore AGRICOLTURA Regione SARDEGNA
Contenuto: si possono richiedere fondi relativi alla misura 1.2.4 del P.S.R. Sardegna 2007/2013 ­ linea
'Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare,
forestale'. Sono stati stanziati tre milioni e 244.823 mila euro. Viene dato sostegno a progetti di
cooperazione tra imprese del settore agricolo, alimentare e forestale, non avviati prima della domanda
di aiuto. Riferimenti: www.regione.sardegna.it Settore AGRO­AMBIENTE Regione PROV. AUTONOMA
DI TRENTO Contenuto: sono aperti due bandi per i pagamenti agro­ambientali per il 2014 e con
riferimento al nuovo P.S.R. 2014­2020. La misura 2.1.4, in linea con la prossima programmazione in
materia di sviluppo rurale, contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento dell' obiettivo di
mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento e finanzia progetti sui problemi di natura
ambientale, ricompresa tra gli interventi del nuovo P.S.R. Non saranno accolte domande di aiuto che
instaurano nuovi impegni quinquennali. Riferimenti: Comunicato 7 marzo 2014, n. 521, Provincia
Autonoma di Trento www.provincia.trento.it Settore AGRICOLTURA Regione UMBRIA Contenuto: è
aperto un bando per lo sviluppo di nuovi mercati e campagne rivolte ai consumatori. La Regione
Umbria, al fine di tendere al completo utilizzo delle risorse ancora disponibili sul P.O.R. 2007­2013 ­
F.E.P. e tenuto conto delle esigenze avanzate dai rappresentanti degli operatori del settore, ha disposto
la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di aiuto a valere sul bando della misura in
oggetto, approvato con Det. 25 febbraio 2011, n. 1151. I fondi attualmente disponibili ammontano
complessivamente a euro 77.858,80. Riferimenti: Det. 17 febbraio 2014, n. 1106, Regione Umbria,
B.U.R. 26 febbraio 2014, n. 9, s.o. 2 ­ www.regione.umbria.it ­ Regione Umbria ­ Servizio Agricoltura
sostenibile e gestione delle procedure P.S.R., Via Mario Angeloni, 61 ­ 06124 Perugia Settore
INNOVAZIONE Regione ABRUZZO Contenuto: sono stati stanziati oltre sei milioni e 800mila euro per la
Sovvenzione Globale denominata Più ricerca e Innovazione, finanziata dalla Regione Abruzzo ­
Assessorato al Lavoro e alla Formazione con risorse del Fondo Sociale Europeo P.O.R. 2007/2013, a
sostegno della ricerca e dell' innovazione delle imprese abruzzesi. Sono previste quattro macroazioni
che sosterranno progetti di ricerca industriale, trasferimento tecnologico e sviluppo precompetitivo;
progetti di impresa ad alto contenuto tecnologico e/o innovativo; progetti di mobilità interregionale e/o
transnazionale; progetti di innovazione organizzativa e manageriale. I bandi aperti sono uno con oltre un
milione di euro per l' attivazione di novanta borse di ricerca destinate a laureati residenti in Abruzzo che,
per otto mesi, prenderanno parte a progetti di ricerca industriale, trasferimento tecnologico e sviluppo
precompetitivo. L' importo di ciascuna borsa è di 12mila euro. Sono previste anche tre azioni formative
da 120 ore sulle IMT (Innovation Management Technology). Il bando è rivolto ai soggetti attuatori degli
interventi progettuali, che potranno essere Università e/o i Centri di Ricerca, in forma singola o
associata, accreditati come organismi per la formazione superiore. Mentre il secondo bando ha un
budget di 930mila euro per l' attivazione di sessanta borse lavoro (10mila euro l' importo di ciascuna)
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rivolte a giovani professionisti abruzzesi (laureati, disoccupati o inoccupati, lavoratori autonomi con
reddito inferiore a 30mila euro nell' anno precedente) per la partecipazione, all' interno di imprese locali,
a progetti di sviluppo e trasferimento di competenze innovative, organizzative o manageriali. Destinatari
dell' avviso sono soggetti singoli o in ATI/ATS che, in ragione del proprio ordinamento giuridico o
statutario, sono abilitati a rendere servizi e attività previsti dall' avviso stesso. Inoltre si aprono altri due
bandi con cui saranno finanziati quaranta nuovi progetti d' impresa ad alto contenuto tecnologico o
innovativo e 130 voucher per la mobilità interregionale. Riferimenti: Organismo Intermedio: R.T.I.
Ass.For.SEO ­ KPMG Advisory S.p.A. e Metron S.r.l presso Metron S.r.l Via Italia ­ Ermes Center ­
64023 Mosciano Sant' Angelo (TE) ­ www.piuricercaeinnovazione.it ­ www.regione.abruzzo.it/fil Settore
INNOVAZIONE Regione LAZIO Contenuto: è aperto un bando da dieci milioni di euro rivolto alle
imprese già esistenti per incentivare l' adozione di nuove strumentazioni e metodologie Ict. Possono
presentare domanda le imprese già esistenti e finalizzato a incentivare l' adozione di nuove
strumentazioni e metodologie Ict (Information, and Communication Technologies) per migliorare e
ottimizzare a tutti i livelli la gestione del processo produttivo. Possono presentare domanda le micro, le
piccole e medie imprese esclusivamente in forma singola; le imprese sociali; le cooperative sociali; le
imprese artigiane; le attività commerciali e turistiche. Sono finanziabili i progetti di importo non inferiore
a 20mila euro della durata massima di dodici mesi, che prevedano l' adozione di soluzioni Ict in
impresa. Possono essere coperte spese per prodotti e/o servizi quali tecnologie open source, uso di
Internet per semplificare e migliorare la gestione aziendale; progetti per migliorare le relazioni con
fornitori e clienti, di marketing e di gestione della comunicazione aziendale basate sull' interazione e la
collaborazione attraverso Internet; fatturazione elettronica da parte delle imprese; gestione di processi
interni dell' impresa basati sull' erogazione di servizi attraverso Internet, seguendo tipologie di utilizzo
del servizio tipiche del modello SaaS ­ Software as a Service; progetti per ottimizzare prodotti e/o
processi produttivi; strumenti e apparecchiature, hardware e software, che favoriscano dei prototipi e la
produzione di oggetti ingegneristici e artigianali, secondo i principi dei makers. Il contributo viene
elargito a titolo de minimis e può arrivare fino a un massimo di 100mila euro. Riferimenti: www.filas.it ­
Det. 9 dicembre 2013, n. G03766, Regione Lazio, B.U.R. 17 dicembre 2013, n. 103 ­
www.regione.lazio.it Settore INNOVAZIONE Regione LAZIO Contenuto: è aperto un bando, emanato
nell' ambito del P.L.U.S. Città di Guidonia, cofinanziato dal POR FESR Lazio e destinato alla
valorizzazione e l' implementazione delle iniziative imprenditoriali finalizzate a valorizzare l' Area target
del PLUS attraverso la riqualificazione delle imprese esistenti, la creazione di nuove imprese, l'
attuazione di iniziative imprenditoriali nell' ambito delle attività produttive, commerciali e i servizi anche
al fine di favorire lo sviluppo dell' occupazione. Sono previsti finanziamenti a fondo perduto di progetti
imprenditoriali per un importo complessivo di 200mila euro a cui concorre un Fondo di Garanzia per un
importo complessivo di due milioni e 500mila euro gestito da Unionfidi Lazio S.p.A. Possono
partecipare al bando le pmi costituite o costituenti, aventi sede operativa nell' area target individuata dal
Comune in sede di predisposizione del dossier definitivo di candidatura del Plus. Viene data priorità a
progetti che prevedano l' introduzione di tecnologie finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti che
presentino caratteristiche di innovatività rispetto alla qualità, alle applicazioni e alla valorizzazione del
prodotto stesso; a utilizzare applicazioni Internet relative all' e­commerce, al networking, all'
acquisizione di dotazioni che possano permettere la migliore fruizione delle Tic e l' implementazione di
sistemi digitali di business. Le agevolazioni saranno riconosciute a fronte delle spese sostenute e sono
costituite da una quota a fondo perduto, pari al 50 per cento dell' investimento ammissibile a contributo
e comunque per un importo non inferiore a euro cinquemila euro e non superiore a 20mila euro che sarà
corrisposto esclusivamente a titolo di saldo; garanzie pubbliche a valere sul Fondo di Garanzia 'Aiuti
alle pmi interessate dai Plus comunali', gestito da Unionfidi Lazio SpA, Societa regionale di Garanzia
Fidi. La garanzia coprirà l' 80 per cento del finanziamento erogato dagli istituti bancari convenzionati
con Unionfidi Lazio S.p.A. Le garanzie saranno prestate su finanziamenti di importo minimo pari 10mila
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euro e massimo di 500mila euro da rimborsare in cinque anni. Le domande di agevolazione saranno
accolte, nel limite delle risorse finanziarie disponibili, e comunque entro il primo marzo 2015.
Riferimenti: Comune di Guidonia tramite posta elettronica certificata email
comuneguidoniamontecelio.rm.dirigentellpp@pa.postacertificata.gov.it Settore
INTERNAZIONALIZZAZIONE Regione CALABRIA Contenuto: possono presentare domanda per il
finanziamento di programmi promozionali di internazionalizzazione consorzi costituiti o costituendi.
Riferimenti: Avviso, Regione Calabria, B.U.R. 14 febbraio 2014, n. 7 parte III ­ www.regione.calabria.it
Settore PESCA Regione TOSCANA Contenuto: è aperto un bando della Regione Toscana relativo alla
misura 1.4 'piccola pesca costiera' del P.O.R. 2007­2013 ­ F.E.P., cui è destinata un importo pari a euro
775.927,42. La misura prevede l' erogazione di premi a favore di pescatori e proprietari che praticano la
piccola pesca costiera. Detti premi contribuiranno alla realizzazione di progetti finalizzati a iniziative
tendenti alla salvaguardia delle risorse biologiche, a migliorare le competenze professionali e la
formazione e a promuovere l' organizzazione di filiera. Possono essere finanziate iniziative presentate
dagli operatori della piccola pesca costiera che, in forma collettiva, incoraggino iniziative volontarie di
riduzione dello sforzo di pesca (con sospensioni dell' attività che non rientrano tra le tipologie di arresto
temporaneo di cui all' art. 24 del Reg. Ce n. 1198/2006); iniziative presentate dagli operatori della
piccola pesca costiera che, in forma collettiva, promuovano l' organizzazione della catena di
produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della piccola pesca costiera; l' utilizzo di
innovazioni tecnologiche che non aumentino lo sforzo di pesca. Possono accedere al regime
contributivo pescatori, proprietari o armatori di pescherecci che pratichino la piccola pesca costiera.
Riferimenti: D.Dirig. 29 febbraio 2012, n. 838, Regione Toscana ­ www.regione.toscana.it ­
https//servizisicuri.it/apaci Settore TURISMO Regione CAMPANIA, CALABRIA, PUGLIA, SICILIA
Contenuto: è aperto un bando sul tema 'Attrattori culturali, naturali e turismo' e sono finanziabili 46 nuovi
interventi di restauro nelle Regioni dell' Obiettivo convergenza. Il MiBACT ha firmato il decreto che
autorizza nuovi interventi di restauro nelle regioni dell' Obiettivo convergenza: Campania, Calabria,
Puglia e Sicilia. Il valore complessivo degli interventi, tutti immediatamente cantierabili, è di oltre 135
milioni di euro. Essi si aggiungono agli 87 interventi già finanziati a settembre 2013 per 222 milioni di
euro, con procedure in corso di attuazione. Per la Campania sono in programma interventi per un valore
complessivo di 43,1 milioni di euro. Per la Calabria sono in programma interventi per un valore
complessivo di 26,8 milioni di euro. Per la Puglia sono in programma interventi per un valore
complessivo di 31,8 milioni di euro. Per la Sicilia sono in programma interventi per un valore
complessivo di 33,7 milioni di euro. A livello di valorizzazione turistica molti sono anche i progetti nel
settore turistico con una sinergia tra settore enogastronomico e arte come quelli realizzati dalla Società
Umanitaria con l' associazione Arte da mangiare e i progetti in divenire che saranno realizzati da Arte in
Arte in vista di EXPO 2015. «Serve una riscossa competitiva delle piccole e medie imprese sul
territorio», dice Paolo Ricotti, Fondatore di Planet Life Economy e autore di un libro proprio su questo
tema,»anche i fondi comunitari puntano a valorizzare le pmi che hanno un ruolo specifico, direi
rigenerativo dell' ambiente in cui operano: si parte dal piccolo per svilupparsi verso il grande. Ho
analizzato casi di eccellenza delle pmi italiane in cui coraggio, passione e generosità di intenti sono
risultati alla base del loro successo e ritengo che la rotta strategica di sviluppo sia applicare processi
che facciano leva sulle forze del territorio e il suo patrimonio esclusivo catena del valore compatibile».
Riferimento: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo www.beniculturali.it Settore
PESCA Regione UMBRIA Contenuto: è aperto un bando relativo alla pesca nelle acque interne. La
Regione Umbria, al fine di tendere al completo utilizzo delle risorse ancora disponibili sul P.O.R. 2007­
2013 ­ F.E.P. e tenuto conto delle esigenze avanzate dai rappresentanti degli operatori del settore, ha
disposto la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di aiuto a valere sul bando della
misura in oggetto, approvato con Det. 25 febbraio 2011, n. 1151. I fondi attualmente disponibili
ammontano complessivamente a euro 67.682,27. Riferimenti: Det. 17 febbraio 2014, n. 1106, Regione
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Umbria, B.U.R. 26 febbraio 2014, n. 9, s.o. 2 ­ www.regione.umbria.it ­ Regione Umbria ­ Servizio
Agricoltura sostenibile e gestione delle procedure P.S.R., Via Mario Angeloni, 61 ­ 06124 Perugia
Settore PESCA Regione EMILIA­ROMAGNA Contenuto: è aperto un bando della Regione Emilia
Romagna a valere sul P.O.R. 2007­2013 ­ F.E.P. ­ Asse I ­ Misura 1.3 per la voce 'Investimenti a bordo
e selettività'. Vengono dati fondi per lavori di armamento e ammodernamento per adeguare i
pescherecci alle esigenze ambientali e per consentire il rispetto degli ecosistemi acquatici. Possono
essere elargiti aiuti finanziari anche per favorire l' evoluzione dello sforzo di pesca verso sistemi di
cattura più sostenibili e con sistemi di pesca selettivi. Possono presentare domanda proprietari,
armatori di imbarcazioni da pesca Le spese possono essere coperte sino a un massimo di centomila
euro. Riferimenti: Regione Emilia­Romagna ­ Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività
faunistico­venatorie Servizio Sviluppo dell' economia ittica e delle produzioni animali ­ Viale della Fiera
8 ­ 40127 Bologna ­ Det. 28 febbraio 2014, n. 2567, Regione Emilia­Romagna, B.U.R. 4 marzo 2014, n.
66 ­ www.regione.emilia­romagna.it Settore RICERCA Regione EMILIA­ROMAGNA Contenuto: è aperto
un bando per l' integrazione dei programmi di ricerca dei laboratori dei tecnopoli per la realizzazione di
studi di fattibilità funzionali alla presentazione di progetti nell' ambito del programma Horizon 2020. Con
la misura I.1.1 del POR­FESR 2007­2013 'Creazione di tecnopoli per la ricerca industriale e il
trasferimento tecnologico', la Regione Emilia Romagna, ha avviato un percorso che ha portato nell' arco
degli ultimi quattro anni all' attivazione e al consolidamento della Rete Regionale dell' Alta Tecnologia.
La Regione ha l' obiettivo di sostenere ulteriori attività di ricerca dei laboratori insediati nei tecnopoli.
Possono partecipare al bando università, enti e organismi di ricerca titolari di convenzioni con la
Regione Emilia­Romagna, unicamente per conto di laboratori di ricerca industriale e trasferimento
tecnologico. Le manifestazioni di interesse dovranno riferirsi all' ampliamento dei programmi di ricerca
in corso e dovranno riferirsi a un massimo di quattro studi di fattibilità per ciascun laboratorio. Possono
essere coperte spese di personale per ricercatori dedicati alla realizzazione dello studio di fattibilità, per
la durata massima di dodici mesi/uomo e sono ammissibili assegni di ricerca, contratti a progetto,
assunzioni a tempo determinato, co.co.co.; consulenze esterne, per un massimo di cinquemila euro;
spese di missione, esclusivamente se finalizzate alla presentazione del progetto nell' ambito di Horizon
2020 (ad es. riunioni fra i partner di progetto), per un massimo complessivo di duemila euro. Il
contributo concesso sarà pari al 100 per cento delle spese sostenute, con un massimo di 30mila euro
per ogni studio di fattibilità. Le spese riconosciute ed i massimali potranno essere proporzionalmente
raddoppiati qualora si intenda presentare il progetto su Horizon 2020 in qualità di leader. Le attività
dovranno concludersi entro il 31 marzo 2015. Riferimenti: www.regione.emilia­romagna.it­ Delib.G.R.
13 gennaio 2014, n. 22, Regione Emilia Romagna Settore RICERCA Regione TUTTE Contenuto : sono
aperti i bandi del programmi di ricerca e sviluppo nel settore aeronautico. Il Ministero dello Sviluppo
Economico ha pubblicato la proroga dei termini per la presentazione delle domande a valere sui
programmi di ricerca e sviluppo nel settore aeronautico ai sensi della legge 24 dicembre 1985, n. 808.
Riferimenti: D.Dirett. 20 febbraio 2014, n. 915 Settore SVILUPPO Regione UMBRIA Contenuto: è aperto
un bando per manager a tempo e consulenza direzionale per interventi temporanei di potenziamento
del management finalizzati a favorire processi di innovazione produttiva, organizzativa e commerciale. Il
bando fa riferimento al P.O.R. FSE 2007­2013 con il quale si intende rafforzare tessuto produttivo
regionale attraverso interventi di potenziamento del management delle pmi, finalizzati a favorire
processi di innovazione produttiva, organizzativa e commerciale delle singole realtà produttive e delle
rispettive filiere di riferimento. Sono previste due tipologie di intervento ovvero un intervento (1) di
manager a tempo a cui sono destinati euro 400mila euro per supportare le piccole e medie imprese nell'
acquisizione di interventi temporanei di manager qualificati della durata massima di dodici mesi allo
scopo di avviare un processo di ristrutturazione ed introdurre innovazioni produttive; sperimentare nuovi
settori e mercati emergenti ed innovativi; accompagnare il passaggio generazionale favorendo l'
introduzione di modelli innovativi; trasferire buone pratiche sviluppate presso strutture nazionali o estere
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(ad es. imprese, parchi tecnologici, ecc.). In presenza di un progetto comune è prevista la possibilità
per le imprese beneficiarie di condividere un manager a tempo al fine di creare nuove reti di impresa. In
questo caso le imprese interessate dovranno costituirsi in A.T.I. e la richiesta di contributo dovrà essere
presentata dall' impresa capofila. Poi c' è l' intervento (2) ovvero quello della consulenza direzionale a
cui sono destinati 475.110 euro per supportare le piccole e medie imprese nell' acquisizione di interventi
di consulenza direzionale della durata massima di nove mesi, allo scopo di individuare problemi,
analizzarli, suggerire opportune soluzioni. Il contributo pubblico, finalizzato alla copertura parziale del
costo del manager a tempo o di un consulente direzionale individuato dall' impresa richiedente, è
concesso a titolo de minimis ed è pari a 30mila euro ad impresa o per raggruppamento di imprese nel
caso si tratti di intervento di manager a tempo, e comunque nel limite massimo del 50 per cento della
spesa sostenuta per l' intervento; il restante 50 per cento del costo della prestazione del soggetto
prescelto dovrà essere erogato da parte dell' impresa beneficiaria. In ogni caso, per entrambi gli
interventi, il costo complessivo (contributo pubblico e cofinanziamento privato) non può comunque
essere inferiore ad 30mila euro ad impresa o raggruppamento di imprese nel caso si tratti di intervento
di manager a tempo. Per il consulente direzionale il costo massimo riconoscibile per ogni singola
giornata (contributo pubblico aggiunto al cofinanziamento privato) è pari a 500 euro massimo, al lordo
di Irpef, al netto di Iva e della quota di contributo previdenziale obbligatorio. Le imprese che verranno
ammesse a finanziamento dovranno obbligatoriamente aderire alla Carta per le pari opportunità e l'
uguaglianza sul lavoro compilando on line l' apposito form sul sito www.cartapariopportunita.it
Riferimento normativo: Det. 4 febbraio 2014, n. 765, Regione Umbria, B.U.R. 19 febbraio 2014, n. 8 s.o.
5 ­ www.regione.umbria.it Settore SVILUPPO Regione LAZIO Contenuto: è aperto un bando per la
realizzazione di progetti strategici nelle aree interessate dalla crisi del sistema locale del lavoro di
Frosinone­Anagni e Comune di Fiuggi. Le agevolazioni passano tramite lo strumento dei contratti di
sviluppo. Sono stati stanziati quaranta milioni di euro, di cui trenta a valere sulle risorse del Fondo per la
crescita sostenibile e dieci messi a disposizione dalla Regione Lazio. Possono essere finanziati
programmi di sviluppo industriale o turistico. L' importo minimo dell' investimento è di 30 milioni di euro
per i programmi di sviluppo industriale e 22,5 milioni per i programmi di sviluppo turistico. L' intervento
prevede specificamente l' impegno dei soggetti beneficiari, nell' ambito del rispettivo fabbisogno di
addetti, a procedere, previa verifica della sussistenza dei requisiti professionali, prioritariamente all'
assunzione di personale appartenente al bacino di riferimento, costituito dai lavoratori provenienti dalla
società VDC Technologies, nonché dai lavoratori residenti, alla data di stipula dell' Accordo di
programma (2 agosto 2013), in uno dei comuni elencati nel bando, di età superiore a 50 anni e in
mobilità da oltre due anni alla data di assunzione. Riferimenti: Circ. 19 febbraio 2014, n. 5810 ­
www.regione.lazio.it ­ www.invitalia.it Settore SVILUPPO Regione MARCHE Contenuto: è aperto un
bando per il sostegno alla nascita di nuove cooperative. Il budget ammonta a tre milioni di euro per gli
interventi a sostegno degli investimenti delle società cooperative. Tra gli interventi previsti, una quota
sarà finalizzata a contribuire alla costituzione di nuove cooperative (art. 5, L.R. 5/2003), concedendo un
contributo a fondo perduto per gli investimenti effettuati, in misura proporzionale al numero dei soci
lavoratori e dei dipendenti impiegati; per le spese di gestione sostenute nel primo anno di attività,
escluse quelle riferite al costo del lavoro; per l' assistenza tecnica attraverso un tutor in fase di avvio
dell' attività, per un periodo non superiore ad un anno. Possono accedere al contributo le cooperative ed
i loro consorzi. Possono essere coperte spese quali installazione di impianti finalizzati all' espletamento
dell' attività tipica della cooperativa, sia in immobili di proprietà, sia in immobili in locazione; acquisto di
attrezzature e macchinari finalizzati all' espletamento dell' attività della cooperativa; acquisto di nuovi
autoveicoli, sono finanziabili esclusivamente quelli strumentali al tipo di attività espletata; acquisto
attrezzature e macchine per ufficio; marchi, brevetti e licenze d' uso; hardware, software e allacciamento
a reti telematiche. Il contributo sarà concesso sulla base del numero dei soci e/o dipendenti indicato nel
progetto ed erogato dopo la presentazione della documentazione relativa all' investimento effettuato,
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commisurato al numero effettivo dei soci lavoratori e/o dei dipendenti in forza a tale data. Almeno il 50
per cento degli addetti previsti dovranno essere stati assunti al momento della presentazione della
domanda. Per gli investimenti il contributo a fondo perduto è concesso fino al 50 per cento delle spese
per gli investimenti e comunque non oltre il tetto di 40mila euro per ogni cooperativa, commisurato a
10mila euro per ogni socio lavoratore dipendente a tempo pieno e/o dipendente non socio previsto nel
progetto d' impresa. Riferimenti : Delib.G.R. 4 novembre 2013, n. 1507, Regione Marche ­
www.regione.marche.it Settore SVILUPPO Regione MARCHE Contenuto: è aperto un bando per la
concessione di contributi a favore degli investimenti innovativi e degli interventi sperimentali. Sono stati
stanziati sinora 840mila euro. In particolare, la Regione Marche concede alle cooperative e loro
consorzi, alle cooperative sociali contributi in favore degli investimenti in conto capitale in relazione ad
investimenti innovativi ; contributi per l' attuazione di progetti sperimentali volti a sostenere iniziative di
aggregazione tra cooperative, programmi di internazionalizzazione, sviluppo di nuove forme di
cooperazione tra utenti nei settori delle telecomunicazioni, dell' energia e del gas. Vengono elargiti
contributi in conto capitale per gli investimenti innovativi e sperimentali relativi a innovazione di
prodotto/servizio; innovazione organizzativa e/o di processo compresi i processi di aggregazione;
incremento della sicurezza dell' ambiente di lavoro; innovazione commerciale e internazionalizzazione. I
contributi sono concessi a titolo de minimis ai sensi del Reg. Ce n. 1998/2006, nella misura del 40 per
cento del costo dell' investimento ammissibile. Sono ammissibili programmi di investimento di importi
non inferiori ad 15mila euro e non superiori ad 150mila euro. Riferimenti: Regione Marche Giunta
Regionale ­ Servizio Industria, Artigianato ed Energia ­ Funzione Cooperazione nei Settori Produttivi, via
Tiziano, 44 ­ 60125 Ancona ­D.Dirig. 19 febbraio 2014, n. 46/ACF, Regione Marche Settore SVILUPPO
Regione LIGURIA Contenuto: è aperto un bando per infrastrutture connesse allo sviluppo e all'
adeguamento dell' agricoltura e della silvicoltura. La Giunta regionale della Liguria ha riattivato il bando
a valere sulla misura 1.2.5 "Infrastrutture connesse allo sviluppo e all' adeguamento dell' agricoltura e
della silvicoltura" del programma regionale di sviluppo rurale per il periodo 2007­2013. I fondi
ammontano a 5.628.421 euro. Riferimenti: www.regione.liguria.it ­ www.sian.it ­Regione Liguria ­
Settore Ispettorato Agrario Regionale Settore SVILUPPO Regione FRIULI VENEZIA GIULIA Contenuto:
è aperto un bando a favore della promozione dell' occupazione e di nuove attività imprenditoriali. Sulla
base del Programma triennale regionale di politica del lavoro 2013 ­ 2015, riferito all' annualità 2013,
approvato in via preliminare con Delib.G.R. 25 ottobre 2013, n. 1976 e definitivamente con Delib.G.R.
29 novembre 2013, n. 2229, è stato formulato il nuovo regolamento per la concessione e l' erogazione
degli incentivi. Le agevolazioni, corrisposte nella forma di contributo in conto capitale, sono concesse a
titolo de minimis e sono articolate in funzione della tipologia di intervento. Sono ammissibili a contributo
le spese per la costituzione dell' impresa, relative a consulenze legali, notarili, tecnico­amministrative e
fiscali, sostenute nei sei mesi antecedenti all' iscrizione, rispettivamente per le imprese, per le imprese
artigiane, per le cooperative. Riferimenti: www.regione.fvg.it EUROAPPUNTAMENTI Ogni mese
vengono evidenziati alcuni eventi, manifestazioni, iniziative, progetti a cui le aziende possono
partecipare gratuitamente e che riguardano finanziamenti e settori di ricerca europei. COOPERAZIONE
Area tematica: ALIMENTARE Data: 21 maggio 2014 Sede: Novi Sad, Serbia Contenuto: si chiama Agro
B2B@NSFair 2014 e prevede un evento di brokerage per aziende fornitrici e produttrici del settore
alimentare. E' organizzato dalla Camera di commercio serba, membro della rete EEN. Possono aderire
aziende del settore alimentare ed agroalimentare. L' obiettivo e favorire la cooperazione transfrontaliera,
accordi commerciali soprattutto nel settore alimentare al dettaglio e per gli alimenti freschi. Riferimenti:
http://agrob2b­nsfair.talkb2b.net COOPERAZIONE Area tematica: INNOVAZIONE Data: 22­24 maggio
2014 Sede: Berlino Contenuto: si tratta di un evento di brokerage per le aziende per il settore
aeronautico e aerospaziale in occasione della partenza dell' ILA Berlin Airshow, Organizzano l' iniziativa
Berlin Partner for Business and Technology GmbH e ZAB Brandenburg Economic and Development
Board in collaborazione con Veneto Innovazione membro della rete Enterprise Europe Network Italia.
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Italia Oggi Sette
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Possono aderire imprese, centri di ricerca che desiderino avviare collaborazioni internazionali.
Riferimenti: www.een­italia.eu ­ http://www.b2match.eu/ila2014business COOPERAZIONE Area
tematica: INNOVAZIONE Data: 12 giugno 2014 Sede: Trieste Contenuto: si intitola ICT4inclusion ed è
un evento di brokerage per le aziende del settore Ict che si svolge in occasione della Conferenza State
of the Net. E' organizzato da Area Science Park in collaborazione con Veneto Innovazione, membri della
rete EEN Italia voluta dalla Commissione europea. La finalità è favorire lo scambio di tecnologie e l'
avvio di collaborazioni e progetti congiunti tra aziende e tra queste e potenziali partner scientifici
provenienti da tutta Europa Riferimenti : http://sotn.it ­ http://ict4inclusion.talkb2b.net COOPERAZIONE
Area tematica: INNOVAZIONE Data: 3­4 luglio 2014 Sede: Sheefield, South Yorkshire, UK Contenuto:
intitolato Sport Tech Match è un evento di brokerage nel settore delle tecnologie per lo sport in
occasione della partenza del Tour de France 2014 organizzato da RTC North in collaborazione con
Veneto Innovazione membro EEN Italia. Possono aderire pmi e centri di ricerca del settore tecnologie
per lo sport interessati a progetti di cooperazione, trasferimento di know how, accordi commerciali.
Riferimenti: www.sporttechmatch.talkb2b.net.
A CURA DI CINZIA BOSCHIERO
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
Il Russi fa secco l' Alfonsine
Al 56' sullo 0­1 Salomone si fa parare un rigore dall' ex Minguzzi.
compie l' impresa in casa dell' Alfonsine (0­2)
che dopo essere caduta a Castelmaggiore si
ripete nel derby. I padroni di casa con la
vittoria avrebbero potuto avvicinarsi alla
salvezza, invece, così il discorso si allunga.
Per i falchetti tre punti che danno respiro e
mantengono viva la speranza.
Il Russi già in partenza appare più spigliato e
propositivo dell' Alfonsine, tanto da proporsi
spesso in area avversaria. Al 4' Rinaldini dal
limite non centra la porta, poi all' 8' con un'
incursione supera Manaresi, entra in area e
con il diagonale prima colpisce il palo poi la
palla rimbalza in campo e viene allontanata.
A questo punto la squadra di Orecchia si
scuote e reagisce impostando qualche azione
in avanti.
All' 11' Salomone di tacco restituisce palla a
Gardenghi che in area tira, Minguzzi però si
esalta e devia volando. Alla mezzora è ancora
protagonista Salomone con un pallonetto sul
suo marcatore ALFONSINE: Tusoni, Ciappini,
Fontana, Fantinelli, Foschini, Manaresi, Cacchi
(41' st Di Loreto), Lucatini (31' st Ciarlariello),
Salomone, Innocenti, Gardenghi. A disp.:
Fabbri, Bottini, Temporin, Versari, Cassani.
All.: Orecchia.
RUSSI: Minguzzi, Rusticali, Vasumini,
Braccini, Piolanti, Spazzoli, Pezzi Fabio (33' pt Battiloro; 35' st Gaddoni), Rinaldini (20' st Gualandi),
Drei, Pezzi Marco, Coralli. A disp.: Ercolani, Francisconi, Focaccia, Bertilotti. All.: Bagnara.
ARBITRO: Cappabianca di Terni.
RETI: 40' pt Drei, 24' st Battiloro.
AMMONITI: Gardenghi, Braccini, Gualandi, Cacchi, Minguzzi.
ESPULSO: 23' st Coralli.
e tiro rasoterra che sfiora di poco il palo. Solo un fuoco di paglia, perché al 33' è ancora il Russi che con
il nuovo entrato Battiloro dal limite spara un destro che Tusoni è bravo a respingere. Al 40' il Russi con
una rapida azione in avanti si porta in van taggio: Braccini pesca in area Drei che s' incunea con
tempismo e al volo di destro infila Tusoni.
Si riparte dopo l' intervallo sotto il segno dei falchetti che dopo due minuti con una combinazione
Rinaldini­Drei si fanno pericolosi. Drei va al tiro ma non centra la porta.
L' Alfonsine si sveglia e prende in mano le redini del gioco: Gardenghi servito da Salomone sfiora la
traversa. Al 50' Gardenghi con un pallonetto fa ballare la traversa. Al 56' Cacchi in area è affiancato da
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
Rusticali e si guada gna un rigore, che Salomone batte. Il tiro è debole e centrale, così l' ex Minguzzi di
piede prima e poi con le mani blocca la palla. L' Alfonsine accusa il colpo e va in confusione, neppure l'
espulsione di Coralli che lascia il Russi in dieci, la rimette in carreggiata. Al 69' Battiloro dal limite
raddoppia. All' 85' una punizione di Innocenti finisce in rete, ma l' arbitro annulla il gol. Nel finale il Russi
sfiora la terza rete con Drei.
Gabriele Rossi.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
IL DOPO ­PARTITA.
Bagnara: «I ragazzi sono eroici» Orecchia: «Non
siamo stati lucidi E il Russi ha vinto con merito»
ALFONSINE. Il tecnico arancione Paolo
Bagnara è euforico: «Ho un gruppo di ragazzi
che non esagero a definire eroico ­ sostiene ­
capace di mostrare un carattere che ci ha
permesso di vincere una partita che sulla carta
ci vedeva chiusi in partenza.
Questo per noi deve essere un punto di
partenza per arrivare alla salvezza».
L' allenatore Andrea Orecchia non cerca scuse
per le assenze di Ceroni, Fusconi e Troncossi:
«Non siamo stati fortunati negli episodi
decisivi. La squadra si è impegnata ma non
con la lucidità necessaria, cosa che è riuscita,
i n v e c e , a l Russi c h e a l l a f i n e h a v i n t o
meritatamente». (g.r.
)
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
Real Dovadola in Promozione
Il Savarna supera il San Pancrazio e il Cotignola vince il set con le Stuoie.
DOVADOLA. Bastava un pareggio per avere
la certezza matematica del primo posto, e un
pareggio è arrivato. A fine partita, è quindi
iniziata la festa: la neopromossa Real
Dovadola vince il girone G di Prima Categoria
con ben tre turni d' anticipo e conquista la
seconda promozione consecutiva, bissando
quella della passata stagione.
Contro il Del Duca finisce come all' andata,
con uno 0­0 che va comunque bene a
entrambe, visto che gli ospiti, già salvi, non
hanno più ambizioni di classifica.
Nel primo tempo, gara equilibrata, con
occasioni da ambo le parti, anzi, è il Del Duca
a essere più arrembante, arrivando più volte a
sfiorare i pali della porta di Grisolini, il quale,
tuttavia, non deve mai intervenire. La capolista
fa più possesso palla, arriva con facilità sino
alla tre quarti avversaria poi, però, si perde,
faticando a concretizzare.
Nella ripresa, ritmo e intensità dell' incontro
scemano progressivamente.
Il Real Dovadola bada a contenere il Del Duca,
cercando di rischiare il meno possibile.
Davanti ha qualche palla interessante e riesce
anche a segnare, con Carbonari, ma l' arbitro
annulla ravvisando un fallo di mano. Negli
ultimi venti minuti, entrambe le compagini
tirano i remi in barca, e, al triplice fischio finale, scatta la festa.
REAL DOVADOLA: Grisolini, Urban, Romualdi, Garretti, Mengozzi (30' st Andreini), Bombardini,
Mambelli (12' st Tessaro), Forlivesi (45' st Gardini), Serri, Sozzi, Carbonari. A disp.: Betti, Collini,
Sandu, Sansone. All.: Fabbri.
DEL DUCA: Placuzzi, Greco, Rossi (22' pt Sintoni), Tiranti, Catapane, Fantini, Sacchetti, Benedetti (40'
st Polini), Zamagna, Salceanu, Savorelli. A disp.: Rinaldi, Daga, Iuzzolino, Leone, Rossi. All.
: Montanari.
ARBITRO: Milana di Bologna.
COTIGNOLA: Menghi, Drei, Massarenti (8' pt Mazzoni), Hdada (6' st S. Minardi), G. Giunchi, Donati,
Nannini, Paganelli, De Donato (16' st L. Minardi), Mazzolani, Palladino. All.: Folli.
SAVARNA: Senofieni, Mancino, Spani, Giannotti (41' st Viviani), Scarlatella, A. Placci, Spurio (5' st
Canducci), Iurescia (28' st Magnani), D' Amico, Berti, Cafà. All.: Dal Pozzo.
COTIGNOLA. Primo tempo super per il Cotignola che rifila un 'set' alle Stuoie. Apre le marcature Hdada
di testa, su cross di Palladino. Al 7' De Donato raccoglie il tiro respinto a Mazzolani e mette di potenza
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
sotto la traversa, mentre al 14' Palladino supera Montanari, dopo che De Donato aveva preso il palo con
un tiro dal limite. Anche G. Giunchi partecipa alla goleada con un colpo di testa sul secondo palo, da
corner di Nannini. Hdada allunga con un tocco morbido da dentro l' area, mentre al 45' De Donato
chiude con un tiro al volo. Nella ripresa le Stuoie si mettono in evidenza solo al 37' quando Mezzetti
calcia una punizione fuori.
SAVARNA. Convincente vittoria del Savarna che, contro un opaco San Pancrazio, avrebbe potuto
realizzare una goleada. Onore infatti al portiere Furone, molto preciso nei suoi interventi.
Nel primo tempo da segnalare in particolare due occasioni: al 23' quando D' Amico sfiora il palo con un
tiro dall' altezza del dischetto e al 34' con la forte punizione di Berti, deviata in extremis dal portiere. Il
gol del vantaggio arriva solo al 28' della ripresa: Berti sulla fascia sinistra serve Cafà che scambia in
velocità con D' Amico, abile a mettere in rete di piatto. La partita finisce qui.
STUOIE: Montanari, Lusa, Ravaglia, Balteanu, Biagi, Donati, Baccarini, Zarzouras (15' st Savorani),
Moretti, Samaritani, Taraschi. All.: Camorani.
luccio (32' st Masetti), Amadori, Marfella, V. Gianorio, F. Amadori, Bassetti (23' st Dal Re), Babini,
Salzano, Gioia (28' st Gondoni), M. Gianorio. All.: Guberti.
ARBITRO: Cuzzani di Bologna.
RETI:2' pt Hdada, 7' pt De Donato, 14' pt Palladino, 27' pt G. Giunchi, 28' pt Hdada, 45' pt De Donato.
ARBITRO: Aziz di Imola.
RETE: 28' st D' Amico. PINARELLA: Cortesi, Mazzavillani, Milzoni, Succi, Focaccia, Piraccini,
Pagliarani (22' st Filipi), Casetti (36' st Esperti), Solfrini, Golinucci, Bondi (25' st Ndoka). All.: M.
Piraccini.
SAN LEONARDO: Agostini, Giulianini, Ferrini, Fiore, Silvani, Montalti, Fontana, Persiani, Sorrentino,
Senni (3' st Orioli), Testa. All.: Vitozzi.
ARBITRO: Palma di Bologna.
RETI: 4' pt Pagliarani, 33' pt Testa, 9' st Mazzavillani, 20' st Persiani, 32' st Golinucci, 48' st Solfrini.
ESPULSI: 27' pt Sorrentino, 38' st Silvani. toria del Pinarella sul San Leonardo (4­2) che resta in dieci al
27' e in nove all' 83. I padroni di casa passano al 4' con Pagliarani, poi gli ospiti pareggiano al 33' con
Testa.
Nella ripresa sl 54' Mazzavillani raddoppia, ma al 65' il 2­2 è firmato da Persiani. Nel finale i ragazzi di
Mirco Piraccini approfittano del calo del San Leonardo e segnano con Golinucci e Solfrini.
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La Voce di Romagna
sport
Russi, tre punti d' oro per allontanare la zona rossa
L' ALFONSINE CADE ANCORA Minguzzi para un rigore Drei e Battiloro segnano le due
reti del successo.
Alfonsine 0 Russi 2 ALFONSINE: Tusoni,
Ciappini, Fontana, Fantinelli, Foschini,
Manaresi, Cacchi (41' st Di Loreto), Lucatini
(30' st Ciarlariello), Salomone, Innocenti,
Gardenghi. A disp.: Fabbri, Bottini, Temporin,
Versari, Cassani. All.: Orecchia.
RUSSI: Minguzzi, Rusticali, Vasumini,
Braccini, Piolanti, Spazzoli, Fa. Pezzi (32' pt
Battiloro, 35' st Gaddoni), Rinaldini (21' st
Gualandi), Drei, M. Pezzi, Coralli.
A disp.: Ercolani, Francisconi, Focaccia,
Bertilotti. All.: Bagnara.
ARBITRO: Cappabianca di Terni.
RETI: 42' pt Drei, 24' st Battiloro.
NOTE: All' 11'st Minguzzi para un rigore a
Salomone. Espulso Coralli al 23' st per doppia
ammonizione. Ammoniti: Cacchi, Gardenghi,
Minguzzi, Braccini, Spazzoli.
ALFONSINE Brutto pesce d' aprile anticipato
quello del Russi che espugna per 2­0 il Brigata
Cremona di fronte ad un Alfonsine poco
brillante. Sono due i punti chiave del match a
tagliare le gambe ai biancoazzurri: il rigore
sbagliato da Salomone all' 11' della ripresa
sullo 0­1 ed il raddoppio dei falchetti proprio
pochi istanti dopo essere passati in inferiorità
numerica.
Nella prima frazione di gioco è il Russi a
sembrare più pimpante, mentre i padroni di casa provano a proporsi dalle parti di Minguzzi
scavalcando il centrocampo con numerosi lanci dalle retrovie a cercare le punte. Dopo due pericoli per
parte prodotti da Rinaldini per il Russi e da Gardenghi per l' Alfonsine i falchetti passano con Drei, che
in piena area riceve e prolunga in porta un suggerimento di Rinaldini e sblocca il punteggio. Nella
ripresa l' Alfonsine inizia a macinare gioco e sui piedi di Gardenghi capitano due ottime occasioni, una
delle quali vede il suo tiro ­cross incocciare sulla traversa. All' 11' invece arriva l' occasione d' oro su un
penalty discusso, ma Salomone sceglie la battuta centrale e Minguzzi intercetta con i piedi. Al 23' Coralli
rimedia il secondo giallo e lascia il Russi in dieci uomini, ma inaspettatamente gli uomini di Bagnara
raddoppiano sugli sviluppi di una punizione dal limite per l' Alfonsine ribattuta dalla barriera sulla quale
il Russi si distende e Battiloro, dal limite dell' area, con un tiro a giro sorprende Tusoni. L' Alfonsine
prova a recuperare e schiaccia un Russi sempre più in apnea, ma dopo un tiro di Salomone al 44' che
sfila di poco oltre il palo servono tutti i centimetri di Tusoni per deviare in angolo un siluro di Drei da
fuori area e limitare il passivo.
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31 marzo 2014
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La Voce di Romagna
sport
Daniele Pompignoli.
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Pagina 23
La Voce di Romagna
sport
Bomber ancora sugli scudi.
Sammaurese, un volo d' Angelini per restare in vetta
San Antonio 0 Sammaurese 3 SAN ANTONIO:
Di Leo, L. Gabrielli, Cornacchia, Monti,
Alberoni, Amadori (22' st Belcastro), Elmi, Fe.
Rambaldi (1' st Marocchi), Kula, Ricupa,
Zucchini. A disp.: Cesari, Merola, Marocchi.
All.: A. Rambaldi.
SAMMAURESE: Andreani, Mantovani, Buda,
Mastronicola, Bezzi, Babbini (30' st Nanni),
Scarponi, Golinucci, Angelini (25' st Rossi),
Bonandi (22' st M. Vitaioli), Gjordumi. A disp.
: Barbanti, Prodan, Battistini, Gaveglia. All.:
Protti.
ARBITRO: Poentini di Pesaro.
RETI: 4' pt Angelini, 42' pt Bonandi, 18' st
Angelini.
SANT' ANTONIO Troppo divario tra le due
squadre ­ fisico, tecnico, d' organico e di
classifica ­ per pensare ad un risultato diverso
dalla vittoria giallorossa. La Sammaurese ci ha
messo pochissimo a portare dalla sua parte il
match, 4', col 18° gol di bomber Angelini, e a
trasformare la gara di Sant' Antonio in una
passeggiata di salute. Bonandi, l' altro
elemento di grande classe della Sammaurese,
ha raddoppiato al 42', e in quell' accademia
che è diventata la ripresa, c' è stato spazio
anche per il terzo sigillo ospite, firmato ancora
da Angelini, che sale così a 19 reti. Poi altre
occasioni assortite ma non trasformate dalla Sammaurese che mette il sigillo al 12° risultato utile di fila.
Il San Antonio non ha armi per impensierire la capolista e il successo del Russi ad Alfonsine lo mette
sull' orlo del baratro: a 5 dalla fine sono 5 i punti che deve recuperare per agganciare i playout.
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31 marzo 2014
Pagina 28
La Voce di Romagna
sport
Savarna Col San Pancrazio difende il 2° posto
RAVENNA Il Savarna vince ma recrimina
poiché ha avuto la possibilità e le occasioni
per arrotondare un risultato che alla fine sta
"stretto" agli uomini di mister Sauro Dal Pozzo.
L' 1­0 è stato frutto di tante imprecisioni degli
avanti di casa, mentre il portiere Furone è
risultato il migliore di una San Pancrazio che
ha fatto anche ben poco per pareggiare. Ora il
Savarna difende il secondo posto e si affida
agli spareggi.
SAVARNA: Senofieni, Mancino, Spani,
Giannotti (41'st Viviani), Scarlatella, Placci,
Spurio (5'st Canducci), Iurescia (27'st
Magnani), D' Amico, Berti, Cafà. A disp. Pini,
Palumbo. All.
Dal Pozzo.
SAN PANCRAZIO: Furone, Galluccio C.,
Amadori R., Marfella, Giagnorio V., Amadori
F., Bassetti (20'st Dal Re), Babini (40'st
Masetti), Salzano, Gioia (30'st Gondoni),
Giagnorio M. A disp. Rubboli, Di Cesare,
Dumini, Laklaai. All. Guberti.
ARBITRO: Aziz di Imola.
RETI: 28'st D' Amico.
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31 marzo 2014
Pagina 16
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Alfonsine 0 Russi 2 ALFONSINE: Tusoni, Ciappini,
Fontana, Fantinelli, Foschini, Manaresi, Cacchi ...
Alfonsine 0 Russi 2 ALFONSINE: Tusoni,
Ciappini, Fontana, Fantinelli, Foschini,
Manaresi, Cacchi (41' st Di Loreto), Lucatini
(31' st Ciarlariello), Salomone, Innocenti,
Gardenghi. All. Orecchia.
RUSSI: Minguzzi, Rusticali, Vasumini,
Braccini, Piolanti, Spazzoli, Pezzi Fabio (33' pt
Battiloro, dal 35' st Gaddoni), Rinaldini (20' st
Gualandi), Drei, Pezzi Marco, Coralli. All.
Bagnara.
Arbitro: Cappabianca di Terni.
Reti: 40' pt Drei, 69' Battiloro.
Note: ammoniti Gardenghi, 4' st Coralli, 10' st
Braccini, 26' st Gualandi, 37' st Cacchi, 40' st
Minguzzi. Espulso Coralli 23'.
Alfonsine ALFONSINE sfortunato nel match
che porta in dote al Russi una vittoria
importante per la salvezza. Al 6' gli ospiti
colpiscono un palo con Rinaldini. Al 40',
mentre Manaresi è ancora fuori dal campo
dopo le cure mediche ricevute, Braccini crossa
in area, e Drei al volo punisce Tusoni. Al 50'
Gardenghi fa tutto da solo: si allarga, cerca il
cross e la palla colpisce la parte alta della
traversa. Al 56' scontro di gioco in area tra Cacchi e Rusticali, e l' arbitro decreta un dubbio rigore per l'
Alfonsine. Il tiro dello specialista Salomone è basso centrale, e Minguzzi riesce a respingere di piede. Al
68' seconda ammonizione di Coralli, e il Russi resta in 10, ma un minuto dopo gli ospiti raddoppiano
con Battiloro. L' Alfonsine insiste, ma non trova la rete.
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Endas M. Monti 2 Godo 2 ENDAS M.
Endas M. Monti 2 Godo 2 ENDAS M. MONTI:
Rosetti, Del Gaudio, Guerrini, Di Donato,
Grana, Ponti, Koraqi (10' st Hoxha), Bartolini
(34' st Incorvaia), Giambi (20' st Ramirez
Tobon), Cinque, Pagliai. All. Stucci.
GODO: Censi, Petronici (30' st Bertozzi), Celli,
Graziani, Borghesi, Martinasco, Perrucci,
Iervasi (23' st Casali), Monaco, La Guardia (32'
st Giani), Di Pardo. All. Santini.
Arbitro: Severi di Ravenna.
Reti: 6' st Borghesi (G), 38' st Pagliai (E), 40'
st De Donato (E), 44' st Bertozzi (G).
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31 marzo 2014
Pagina 16
Il Resto del Carlino (ed.
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Sammaurese e Ribelle a braccetto
Coppia di ferro in testa. Il Ravenna vince con Noschese e resta terzo. In coda colpaccio
del Russi.
S. Antonio 0 Sammaurese 3 S. ANTONIO: Di
Leo, Gabrielli L., Cornacchia, Monti, Alberoni,
Amadori (22' st Balcastro), Elmi , Rambaldi F.
(1' st Marocchi), Kula, Ricupa, Zucchini. All.
Rambaldi.
SAMMAURESE: Andreani, Mantovani, Buda,
Mastronicola, Bezzi, Babini (30' st Nanni),
Scarponi, Golinucci, Angelini (25' st Rossi),
Bonandi (22' st Vitaioli), Gjordumi. All. Protti.
Arbitro: Poentini di Pesaro.
Reti: 4'pt e 18'st Angelini e 43'pt Bonandi.
Medicina (Bologna) FACILE vittoria per 0­3
della capolista Sammaurese su un San
Antonio sempre più in difficoltà. Sono bastati
infatti solo 4' agli ospiti per portarsi in
vantaggio con Angelini che si libera del suo
marcatore e poi infila la sfera alle spalle di Di
Leo. Andata in vantaggio, la Sammaurese ha
potuto gestire la gara a suo piacimento. La
partita va ancora più in discesa per i ragazzi di
mister Protti quando al 43' Bonandi sfrutta uno
scambio con Angelini e trafigge nuovamente il
portiere di casa che può solo raccogliere la
palla da in fondo alla rete. Il primo tempo
scivola via e lascia spazio ad una ripresa nella quale le azioni gol sono scarse da entrambe le parti e il
San Antonio si affida alle palle ferme per impensierire gli avversari; la rete del definitivo 0­3 arriva al 18'
quando, ancora Angelini, arriva per primo su una palla servitagli da Golinucci ed è lesto e bravo ad
incrociare il tiro e infilare la sfera dove il portiere non può arrivare.
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31 marzo 2014
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Savarna 1 San Pancrazio 0
Savarna 1 San Pancrazio 0 SAVARNA: Senofieni,
Mancino, Spani, Giannotti (41' st Viviani), Scarlatella,
Placci A., Spurio (5' st Canducci), Iurescia (27' st
Magnani), D' Amico, Berti, Cafà. All. Dal Pozzo.
SAN PANCRAZIO: Furone, Galluccio (35' st Masetti),
Amadori R.
, Marfella, Giagnorio V., Amadori F.
, Bassetti (20' st Dal Re), Babini, Salzano, Gioia (28' st
Gondoni), Giagnorio M. All. Guberti.
Arbitro: Boumazzoug di Imola.
Reti: 28' st. D' Amico.
Note: ammoniti Giannotti e Gondoni. ù PARTITA
dominata dal Savarna che però esce vittorioso con un
solo gol di scarto e con il contestuale pareggio del
Dovadola, non può più puntare alla promozione diretta.
Nel primo tempo è il Savarna a fare la partita ma spreca
diverse azioni da gol. La ripresa ricomincia col Savarna
all' attacco, e al 28' arriva il gol del vantaggio. Berti vola
sulla sinistra, cross per la testa di Cafà che scambia con
D' Amico che trafigge il portiere. Termina uno a zero una
partita ben diretta dall' arbitro.
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Rassegna stampa 31-03-2014