AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P
NUMERO 1601
DI
VENERDI 10
MARZO
2016
Il
Corpo
di
Polizia
Penitenziaria, una forza
importante
da
non
dimenticare
Si può definire difficile, impegnativo,
prezioso e spesso oscuro, dentro e anche
fuori dal carcere. Stiamo parlando del
lavoro della Polizia Penitenziaria, un
lavoro che visto dall’esterno potrebbe
sembrare facile e senza ostacoli, molto
diverso da quello che è in realtà. I media
ne parlano quasi in sordina, sono notizie
scarne, che si possono scorgere attraverso
una ricerca mirata, frutto della cronaca
regionale e poco alla ribalta in quella
nazionale.In questa sede lo scorso anno
abbiamo realizzato un Reportage su
questa forza di polizia, con l’impegno di
occuparcene ancora, e lo stiamo facendo.
Gli argomenti sono quasi sempre gli stessi,
alcuni irrisolti altri si sono aggiunti,
colorando un quadro a tinte fosche
posizionato in un tunnel dal quale non si
vede una via d’uscita.La questione annosa
e irrisolta dell’affollamento carcerario in
Italia rappresenta uno dei motivi di
malcontento, ma non è l’unico.Le recenti
cronache regionali lamentano disagi in
diverse carceri del Bel Paese. Ci sono
agenti che denunciano organici ridotti al
minimo, orari di lavoro massacranti,
utilizzo di furgoni che cadono a pezzi e
mancata
sostituzione
di
uniformi
consumate. Un disagio segnalato più volte
con le richieste sinora cadute nel
vuoto.Una protesta che mira a mettere al
centro
dell’attenzione
dell’opinione
pubblica le condizioni nelle quali sono
costretti a lavorare gli agenti che da tempo
chiedono più organici, trovandosi costretti
a orari massacranti, oppure con il
personale ridotto al minimo. A volte nei
bracci delle carceri, a tenere sotto
controllo circa trecento detenuti, che
adesso possono restare fuori dalle celle
per l’intera giornata, ci sono tre o quattro
agenti .
A
CURA DELLA
SEGRETERIA
GENERALE AD USO
In alcune realtà i conducenti dei mezzi
della Polizia penitenziaria sono costretti a
viaggiare in terraferma su mezzi che
hanno almeno vent’anni e migliaia di
chilometri di percorrenza, sono furgoni
utilizzati per trasferire i detenuti da un
carcere all’altro e, soprattutto, per
accompagnarli nei numerosi tribunali e
non dove vengono interrogati o
processati.Un’altra questione che alcuni
hanno fatto presente è quella delle divise
che indossano. I più anziani, da decenni,
hanno la divisa di ordinanza e quella da
lavoro, che prima veniva indossata
esclusivamente quando erano in servizio
nel carcere.Adesso, è facile vedere in
Tribunale che con la divisa di ordinanza
(giacca e cravatta) arrivano i più giovani,
ai quali è stata consegnata da pochi anni,
mentre gli altri, i più anziani, indossano
quella da lavoro perché l’altra è da
buttare o quasi.A volte stinta, senza i
bottoni e anche qualche strappo. Accade
anche su quella da lavoro, ma si vede
meno. L’Amministrazione penitenziaria,
evidentemente, non è in grado di fornire
altre divise. Ne hanno consegnata una per
tipo all’entrata in servizio e siccome gli
agenti non possono prestare lo stesso con
abiti civili si arrangiano come possono.
Sono alcuni esempi di un disagio che si
estende all’intero territorio nazionale.
L’auspicio è che chi di dovere prenda in
considerazione le proteste cercando di
mettere fine alle stesse, in un contesto nel
quale si deve rivendicare e riaffermare il
ruolo di una forza di Polizia senza la
quale non si può pensare di garantire la
sicurezza nelle carceri, un tassello
fondamentale del sistema giustizia.
(alessandraconcas.blog.tiscali.it)
INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO
DÌ
TUTTI_
Droga in carcere per il pentito Giuseppe
Barba: sequestro e denunci .Droga nel
carcere di Lecce, finisce nuovamente nei
guai il collaboratore di giustizia Giuseppe
Barba di Gallipoli. Nelle scorse ore, dopo
i colloqui con alcuni familiari, Barba è
stato
perquisito
dalla
polizia
penitenziaria nella casa di reclusione di
Borgo San Nicola e trovato in possesso di
6 grammi e mezzo di hashish. Un altro
quantitativo della stessa sostanza, circa
1,6 grammi, gli agenti hanno scoperto che
lo aveva già ceduto poco prima a un altro
detenuto. La droga è stata sequestrata e
Giuseppe Barba è stato accompagnato in
ospedale per essere sottoposto a controlli
più accurati, anche corporali, per scoprire
se avesse ulteriori dosi di droga nascoste.
Per lui, al momento, è scattata la
denuncia per detenzione di sostanze
stupefacenti. La polizia penitenziaria ha
anche eseguito una perquisizione della
sua casa a Gallipoli. Le indagini
continuano, anche per accertare le
responsabilità di chi ha portato in carcere
la droga al detenuto.(Nuovo Quotidiano
di Puglia)
Comunicato
dell’Ufficio
Stampa
e
Relazioni
Esterne
del
DAP
in
riferimento al servizio in
onda ieri al programma
“Le Iene”
Polizia
penitenziaria
denuncia detenuto per
detenzione di sostanze
stupefacenti
In riferimento al servizio mandato in
onda ieri sera dal programma “Le Iene”,
incentrato sui maltrattamenti ai danni di
due detenuti del carcere di Asti tra il
2004 e il 2005, fatti per i quali furono
rinviati a giudizio cinque agenti, il
Dipartimento
dell’Amministrazione
Penitenziaria chiarisce che il Tribunale di
Asti, con sentenza n. 78 del 3 febbraio
2012, riqualificando i fatti contestati,
assolveva un agente per non aver
commesso il fatto, dichiarava di non
doversi procedere per difetto di querela
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SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA-------------------------------------------
nei confronti di due agenti e il non doversi
procedere nei confronti di altri due a
seguito
del
decorso
del
termine
prescrizionale per il reato di cui all’art.
608 c.p. (abuso di autorità contro arrestati
o
detenuti).
A conclusione delle vicenda penale,
l’Amministrazione
Penitenziaria
ha
intrapreso le azioni disciplinari non
essendo ostative le pronunce giudiziarie e
ha adottato due provvedimenti di
destituzione
dal
servizio
e
due
provvedimenti
di
sospensione
dal
servizio.
A tutela dell’immagine del Corpo di Polizia
Penitenziaria il Dipartimento ribadisce
con fermezza che singoli condannabili
episodi, come quelli avvenuti nel carcere
di Asti, non devono e non possono
minimamente ledere l’onore e il prestigio
dei singoli appartenenti e del Corpo nel
suo insieme, cui va tributato il
riconoscimento per il difficile compito al
quale sono chiamati quotidianamente per
la tutela dei diritti e delle garanzie dei
principi costituzionali. Si ritiene singolare
che, nell’ambito del servizio televisivo, è
stato dato rilievo alle sole dichiarazioni
dell’agente decaduto dal servizio nel 2006
per gravi fatti accaduti nel corso della sua
carriera.
Polizia
penitenziaria
impegnata in trasferimento in
massa di detenuti dal carcere
di Porto Azzurro
Spostati in altre carceri e smembrati due
gruppi di detenuti in conflitto Momenti di
tensione in paese a Porto Azzurro, nelle
prime ore del pomeriggio di mercoledì 9
marzo: traffico bloccato all’accesso del
lungomare Paride Adami, all’ingresso
della zona portuale, agenti di Polizia
Penitenziaria con i loro mezzi in
movimento verso il porto, coadiuvati dai
Carabinieri e dalla Polizia Municipale. I
pochi presenti nella piazza del paese alle 3
del pomeriggio hanno cominciato a
preoccuparsi, soprattutto notando il
movimento intorno alla motovedetta della
Polizia Penitenziaria, che ha lasciato gli
ormeggi affiancandosi al distributore di
benzina,
davanti
al
Comune.
Fortunatamente si è trattato soltanto di un
trasferimento in massa di detenuti, legato
a quanto accaduto nello scorso fine
settimana quando si sono verificati
dapprima un duplice accoltellamento e poi
un pestaggio, facendo pensare ad una resa
dei conti all’interno dei corridoi di Forte
San Giacomo .Due i gruppi di detenuti
trasferiti: uno di nazionalità albanese, un
altro di nazionalità italiana, in particolare
di origini napoletane. Sei di loro sono stati
imbarcati sulla motovedetta, almeno
altrettanti
su
un
furgone
della
Penitenziaria diretto verso Portoferraio,
con l’obiettivo di prendere la nave della
Toremar in partenza alle 16. Si sarebbe
trattato, dunque, di un trasferimento per
lo smembramento dei due gruppi in
carceri diversi, anche se il direttore della
Casa
di
Reclusione,
Francesco
D’Anselmo, ci ha parlato di un “normale
avvicendamento in ambito regionale di
detenuti”. L’augurio, ovviamente, è che
questa operazione possa aver contribuito
a riportare la calma all’interno di Porta
Ergastolo, restituendo al penitenziario
longonese il proprio ruolo di carcere
dedito alla rieducazione dei detenuti e al
loro
reinserimento
nella
società
civile.(Tirreno Elba News)
Droga nel carcere, ecco le
prime verità dopo gli
interrogatori
Sono stati sentiti ieri mattina per
l’interrogatorio di garanzia due dei sedici
indagati per lo scandalo della droga e dei
telefonini fatti entrare nel carcere di
Velletri.C.P., 35 anni di Latina, e S.E., 40
anni, si trovano nella casa circondariale
di Latina dove sono stati ascoltati ieri. P.,
difeso dall’avvocato Sandro Marcheselli,
si è avvalso della facoltà di non
rispondere.L’uomo da detenuto presso il
carcere di Velletri è accusato di aver
ricevuto droga, in specie hascisc,
dall’assistente capo R.E.cui era stata
consegnata da E. A.. I fatti sarebbero
avvenuti a Latina il 19 e 20 febbraio del
2015. La droga arrivava, appunto, nel
carcere di Velletri attraverso alcuni agenti
della polizia penitenziaria nonché per il
tramite di due infermieri che la
distribuivano alla stessa ora in cui
passavano anche per la distribuzione
delle medicine.(Latina Oggi)
Presunti
pestaggi
in
carcere, interpellanza al
ministro della Giustizia
per
chiedere
se
sia
necessaria
un'ispezione
presso la Procura
parlamentari chiedono al ministro della
Giustizia di tutelare il detenuto che ha
fatto partire le denunce, ora in sciopero
della fame, e se non reputi necessaria
un'ispezione presso la Procura, che ha
chiesto l'archiviazione del caso.I deputati
del Movimento 5 stelle Ferraresi,
Agostinelli,
Bonafede,
Businarolo,
Colletti, Sarti e D'Incà hanno presentato
un'interpellanza
al
ministro
della
Giustizia in merito alle denunce del
detenuto
Rachid
Assarag
per
maltrattamenti, percosse e lesioni da
parte degli agenti di polizia penitenziaria
in diverse carceri, tra cui quello di Parma.
La procura di Parma aveva avviato
un'inchiesta, ma il sostituto procuratore
Emanuela
Podda
harichiesto l'archiviazione
del
caso.
I parlamentari pentastellati hanno
dichiarato che Assarag, attualmente
detenuto a Torino, sta portando avanti lo
sciopero della fame e che "dalle
conversazioni registrate con agenti,
medici, psicologi emerge un quadro
inquietante delle modalità di gestione
della popolazione carceraria nel carcere
di Parma, completamente affidate alla
sopraffazione, alla violenza ed alla
minaccia degli agenti ed al silenzio dei
sanitari su pratiche del tutto al di là della
legalità e del rispetto dei diritti dei
detenuti".Chiedono al ministro Orlando
"se sia stata effettivamente avviata e, in
caso affermativo, in quale stadio si
trovi, l'indagine ispettiva ministeriale sui
casi svoltisi presso i due carceri di Prato e
di Parma, denunciati dal detenuto rachid
assarag e, in caso contrario, se non
ritenga di doverla avviare", "se non
ritenga che la circostanza per la quale il
signor Lionello Catini, coordinatore del
nucleo scorte del ministero della
Giustizia, sia indagato per i fatti di Parma
non rappresenti un pregiudizio non solo
all'immagine del corpo di appartenenza
del
Catini,
ma,
soprattutto,
all'imparzialità e allo stesso corretto
svolgimento di qualsiasi attività ispettiva
interna e, in caso affermativo, quali
iniziative intenda adottare al riguardo",
"se non ritenga di dover approntare
apposite misure di tutela per il signor
Assarag al fine di scongiurare eventuali
atti
ritorsivi
nei
suoi
confronti
conseguenti alle denunce da lui
presentate", "se non reputi infine
necessario assumere iniziative ispettive
presso la procura di Parma ai fini
dell'esercizio di tutti i poteri di
competenza, ivi compresa la promozione
dell'azione disciplinare".(Repubblica.it)
Polizia penitenziaria di
Lodi al precetto pasquale
il 17 marzo
Presunti pestaggi nel carcere di Parma:
interpellanza
dei
deputati
5s.I
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Carabinieri, guardia di finanza, polizia,
con i corpi di polizia penitenziaria e
locale, associazioni dei combattenti e
reduci del territorio sono invitati a
prendere parte al Giubileo dei servitori
dello Stato in programma giovedì 17
marzo.I militari saranno accolti in
Cattedrale a partire dalle 15.30 per le
confessioni. Alle 16 si raduneranno nel
cortile dei Canonici all’interno della Curia
per varcare la Porta Santa guidati dal
vescovo monsignor Maurizio Malvestiti e
dai loro cappellani, tra cui don Enrico
Pirotta, cappellano della Finanza e decano
dei cappellani di Lombardia a cui è stato
affidato il coordinamento dell’evento.
Dopo il passaggio, in Cattedrale
prenderanno parte alla celebrazione detta
del “precetto pasquale”. (Il Cittadino)
nel coordinamento del progetto". Nel
mirino dei magistrati ci sono i "palesi errori
Informatizzazione al Dap,
spesi 2 milioni e il software
è in un cassetto
Entro il 2016 inizieranno i
lavori di ampliamento del
carcere di Verziano a
Brescia
"L'acquisizione
da
parte
dell'amministrazione penitenziaria di un
prodotto del tutto inidoneo alle esigenze
operative e non conforme ai requisiti
contrattuali". Il procuratore regionale
della Corte dei Conti, Raffaele De
Dominicis, illustra con parole amare il
progetto fantasma che avrebbe dovuto
permettere al Dap di dotarsi di un sistema
informatico
avanzato.
Già,
perché
nonostante l'esorbitante costo (2 milioni
di euro), e il tempo trascorso (16 anni),
quel software è ancora riposto in un
cassetto. La vicenda è narrata tra le pagine
che compongono la relazione relativa
all'inaugurazione dell'anno giudiziario dei
magistrati contabili laziali e nei documenti
a
disposizione
della
Corte
dei
Conti."Trattasi di un'ipotesi di danno
erariale - si legge negli atti - derivante
dall'inutile realizzazione e mancata
utilizzazione di un sistema informatico,
oggetto di due distinti progetti". Una
storia che inizia nel dicembre del 2000,
quando viene siglato un contratto con la
società Finsiel per l'informatizzazione del
Dap.In
particolare
il
software
commissionato sarebbe dovuto essere
rivolto al settore che cura l'esecuzione
penale esterna, ovvero tutto ciò che
concerne le misure alternative alla
detenzione. Il tempo passa, i soldi vengono
stanziati, ma il prototipo risulta inadeguato.
Così la società fa un secondo tentativo. Anche
in questo caso "il nuovo prototipo, visionato
nel corso del 2004, presentava le medesime
criticità riscontrate nella realizzazione del
primo progetto".Un risultato scadente sul
quale, già dal 2011, si erano accesi i
riflettori dei pm, anche in seguito alle
segnalazioni del Direttore dell'Ufficio per
l'attività Ispettiva del Dap. La corte dei
Conti sottolinea così i "gravissimi errori
metodologici e di governance della fornitura,
che ne hanno causato l'inidoneità, la mancata
accettazione ed il conseguente inutilizzo
totale", e il dirigente che "ha omesso di
imporre
all'impresa
l'osservanza
scrupolosa
degli
adempimenti
contrattuali, nonché di attenersi alle
numerosissime osservazioni dei Gruppi
di lavoro succedutisi nel corso degli
anni". Vicende che possono accadere se
"il collaudo vero e proprio dei due sistemi
non risulta essere mai avvenuto" e "il
Documento di Specifica dei Requisiti non
è stato approvato dall'amministrazione,
causando una rischiosa fluidità e
incertezza delle specifiche funzionali da
realizzare".(Il Tempo)
Brescia: ampliamento del carcere di
Verziano, inizio lavori entro il 2016.
Entro l'estate la stesura del progetto
definitivo ed esecutivo e l'affidamento dei
lavori prima che si chiuda il 2016. Al
centro c'è l'ampliamento del carcere di
Verziano, a Brescia, che sostituirà l'ormai
fatiscente Canton Mombello. Venerdì 4
marzo sono giunti in città i tecnici del
ministero
delle
Infrastrutture,
accompagnati dal sindaco Emilio Del
Bono per valutare le condizioni
dell'istituto di pena a sud della città e
studiare i dettagli dell'operazione di
allargamento.
L'edificio
dovrebbe
ospitare 400 detenuti (attualmente sono
120, nonostante il limite di 71), in parte
tra quelli già presenti e il resto in arrivo
da Canton Mombello che sarà chiuso. Per
quanto riguarda il progetto, al posto del
campo di calcio e pallavolo per i detenuti
in Verziano, saranno costruiti i nuovi
edifici per le celle. Saranno una sorta di
piccoli appartamenti dotati di aree di
lavoro e spazi comuni. Il carcere, quindi,
si allargherà all'interno del terreno di
proprietà dello Stato, senza dover
acquisire nuove aree private. Per queste,
potrebbe pensarci il Comune di Brescia
dando a chi viene espropriato nuovi
volumi da costruire a Sanpolino. Nelle
zone intorno a Verziano troverebbero
spazio i campi sportivi per i detenuti e
un'azienda agricola che sarebbe gestita
proprio da loro. I lavori prevedono una
spesa di circa 15 milioni di euro da parte
del Governo, nell'ambito del piano
nazionale delle carceri. Per Canton
Mombello, invece, sarà cambiata la
destinazione d'uso per procedere alla
vendita.
Potrebbe
diventare
una
palazzina residenziale, una struttura
ricettiva o dare spazio a uffici.
Cambia la sede della prova
scritta
del 23 marzo
prossimo del Concorso
interno a complessivi 643
posti da Vice Ispettore nel
Corpo
di
Polizia
penitenziaria.
Il Concorso interno a complessivi
643 posti di cui 608 uomini e 35
donne per la nomina alla qualifica
iniziale del ruolo maschile e
femminile degli Ispettori del Corpo
di Polizia penitenziaria pubblicato
nel
Bollettino
Ufficiale
del
Ministero della Giustizia del 15
giugno 2008 di cui le prove
preliminari furono svolte nel mese
di marzo 2010 , dove risultarono
circa 2.500 idonei , continuera’ il
suo iter concorsuale che verte sulla
espletamento prova scritta
a
partire dal prossimo 23 marzo
2016.La sede dello svolgimento
delle prove sara’ presso all' Hotel
Ergife e non più alla nuova Fiera di
Roma .
Segreteria Generale
Il 15 marzo prossimo
pubblicazione
dei
calendari per le prove
preselettive del Concorso
allievi agenti di Polizia
penitenziaria
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Dopo vari rinvii della pubblicazione
della sulla Gazzetta Ufficiale della
data dei calendari della prova
preselettiva del concorso pubblico,
per
titoli
ed
esami,
per
il
reclutamento, di 100 allievi agenti
del Corpo di polizia penitenziaria
del ruolo femminile, e 300 allievi
agenti
del
Corpo
di
polizia
penitenziaria del ruolo maschile
concorso bandito e pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 57 del 28 luglio
2015 - IV serie speciale .Ricordiamo
che la pubblicazione dei calendari
delle prove
erano previsti sulla
Gazzetta Ufficiale 4^ serie speciale
“Concorsi
ed
Esami”
del
27
novembre 2015 , poi rinviata al 22
gennaio 2016 ,adesso i diari delle
prove d'esame saranno pubblicati
nella Gazzetta Ufficiale - 4^ serie
speciale - Concorsi ed esami del 15
marzo 2016, e con ogni probabilita’ le
prove d’esame saranno espletate
dopo la meta’ di aprile con sede
ancora da definire . Per ulteriori
informazioni in merito scrivete
a:[email protected]
oppure
seguiteci sul nostro
sito: www.alsippe.it dove troverete
il
recapito
telefonico
della
Segreteria oppure sui profili di
Facebook e Twitter di Alleanza
Sindacale
Polizia
Penitenziaria
(Alsippe)
Segreteria Generale
Circolari ministeriali
note D.A.P. marzo 2016
e
Convenzioni nazionali e
regionali per gli iscritti
Alsippe
0139841 oppure
inviare
la
documentazione
direttamente
all’indirizzo
mail [email protected]
oppure al fax 081 0139841
documentazione richiesta sotto.
la
Documenti
preventivo
per
il
1)Fotocopia
del
libretto
circolazione fronte e retro
di
richiesti
2)Fotocopia dell’attestato di rischio
3)Certificato di proprieta’ dell’auto
da assicurare
La
Segreteria
Generale
in
collaborazione con i rappresentanti
regionali
provinciali
e
locali
presenti sul territorio ha stipulato
una serie di convenzioni per gli
iscritti Alsippe e i propri familiari ,
per usufruire di servizi con sconti
particolari.
Per
usufruire
dei
predetti sconti bastera’ esibire la
Tessera Servizi Alsippe che potra’
essere richiesta ai responsabili delle
Segreterie Sindacali . Cliccando il
link sotto potrete visionare i servizi
offerti
4)Attestato di Servizio e fotocopia
del tesserino di riconoscimento del
Corpo di Polizia penitenziaria
5) Codice fiscale
6) Documento di riconoscimento
Nel caso in cui sia un familiare
intestatario
della
polizza
un
autocertificazione che ne attesti la
parentela ai sensi della normativa
vigente, per altre informazioni
contattare l’ufficio ai numeri
indicati sopra
http://www.alsippe.it/it/category/c
onvenzioni/ oppure CONVENZIONI
del sito www.alsippe.it
Per
ulteriori
richieste
ed
informazioni contattate l’indirizzo
email:
[email protected]
Segreteria Generale
Convenzione tra Universita’
telematica
Unitelma
Sapienza e Alsippe
Segreteria Generale
Convenzione per la stipula
di polizze assicurative RC
auto per gli iscritti Alsippe
e propri familiari
Ministeriale
dell’8.3.2016
GDAP-0083284
Concorso a 643 posti per la nomina
alla qualifica iniziale del ruolo
maschile e femminile degli Ispettori
del Corpo di Polizia Penitenziaria
Convenzione
tra
Universita’
telematica Unitelma Sapienza e
Alsippe , per ulteriori informazioni
consultare il sito dell’Universita’
http://www.unitelmasapienza.it/
Leggi circolari ministeriali e note
sul sito www.alsippe.it
Clicca il link sotto per leggere la
convenzione stipulata
La Segreteria Generale Alsippe ha
definito con la
Allianz una
Convenzione Universita’ telematica
convenzione per la stipula di
Unitelma Sapienza e Alsippe
polizze assicurative RC auto e moto
Segreteria Generale
per gli iscritti Alsippe ed i propri
familiari. Per eventuali preventivi e
ulteriori informazioni chiamare al
Segreteria Generale
numero
di
telefono 081
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NotiziAlsippe del 11 marzo 2016.