Liceo Scientifico «S. Giuseppe» Progetto educativo Piano dell’offerta formativa Anno Scolastico 2007/2008 Via Bolzano, 1 - 37135 VERONA Tel 045/500398 fax 045/582246 www.scuolasangiuseppeverona.it PRINCIPI GENERALI Le finalità educative della scuola si rifanno all’opera e al pensiero del Beato Don Giuseppe Baldo, fondatore della Congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe nel 1894. Educare la mente ed educare il cuore: è questa la convinzione di Don Baldo che vede queste due facoltà umane come i pilastri della formazione della persona. Il suo progetto è quello di «guadagnare il cuore » dei giovani per educare e non istruire soltanto. Di conseguenza “L’educatore non crea il giovane, ma si sforza di formarlo; egli deve imprimervi la bellezza, l’elevatezza, la nobiltà, la perfezione, la maestà” La scuola S. Giuseppe, quindi, si identifica come luogo privilegiato di formazione integrale dell’uomo, proponendosi come centro di cultura completo, attento alla realtà e alle problematiche attuali, in cui l’impegno educativo viene vissuto con serietà, chiarezza e serenità, nel rispetto di tutti. Il Progetto Educativo sottolinea l’esigenza di un patto di corresponsabilità tra scuola e genitori, fondato sui seguenti principi educativi: 1. EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DELLA VITA Seguendo l’insegnamento della Chiesa, la scuola è attenta anzitutto alla persona e alla crescita interiore di alunne e alunni: gli interventi educativi mirano gradualmente a riproporre quei VALORI UMANI e CRISTIANI che permettono di dare significato alla vita di ognuno. 2. SOSTENERE LA COSTRUZIONE DELL’ IDENTITA’ I ragazzi devono essere aiutati a cercare e a “strutturare” la propria identità, riconoscendo le proprie risorse, le proprie 2 inclinazioni, le proprie attitudini, per valorizzarle in maniera armonica, in modo che possano guardare fiduciosamente a se stessi e al futuro da costruire. 3. EDUCARE ALLA CONVIVENZA E’ importante favorire nelle ragazze e nei ragazzi il “senso” dell’altro, inteso come capacità di relazione e accoglienza verso il prossimo, anche se portatore di diversità, in modo da attuare una convivenza democratica mediante la realizzazione di un clima sociale positivo. 4. GUIDARE AL CONFRONTO CON LA REALTA’ Educare alla realtà vuol dire aiutare i ragazzi ad assumere consapevolezza della realtà sociale, anche nella sua dimensione mondiale, e senso di responsabilità, in un contesto di persone, di problemi, di obblighi, di compiti veri. OBIETTIVI FORMATIVI Più specificamente, il gruppo dei docenti ha individuato i seguenti obiettivi, verso i quali indirizzare l’azione educativa: 1.EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DELLA VITA L’insegnante diventa “maestro” quando propone una testimonianza di vita e non la sicurezza di un sapere neutrale e nozionistico. Don Baldo insegna che “doppio è il fine dell’educazione: arricchire la mente di buone virtù e utili cognizioni e guidare la volontà per la via della virtù; duplice deve essere anche il mezzo a conseguirla: l’uno l’intelletto, l’altro riguarda il cuore. L’uno la scienza, l’altro la pietà”. Rispetto all’educazione ai valori cristiani, si cercherà di aiutare ragazze e ragazzi a: • riflettere sui valori umani e cristiani; 3 • raggiungere autonomia di giudizio, di scelta, di assunzione d’impegno; • acquisire responsabilità nelle proprie azioni, agendo coerentemente con i valori riconosciuti; • collaborare in spirito di fratellanza. 2. SOSTENERE LA COSTRUZIONE DELL’ IDENTITÀ I ragazzi sono accompagnati verso lo sviluppo di un’adeguata percezione di sé, dei propri cambiamenti, dei fattori che in questi intervengono, della propria storia personale, dei propri atteggiamenti, delle proprie reazioni ai diversi tipi di esperienze (sociali, di studio, di impegno, di responsabilità) per imparare a: • riconoscere le proprie potenzialità e attitudini; • riconoscere e accettare i propri limiti; • reagire positivamente rispetto alla sconfitta, all’insuccesso, alle aspettative non soddisfatte; • maturare un atteggiamento di curiosità, non accontentarsi, desiderare di progredire; • attuare scelte di orientamento universitario e professionale 3. EDUCARE ALLA CONVIVENZA I ragazzi sono accompagnati a sviluppare le capacità di comunicare e di socializzare le proprie esperienze, di confrontare con altri le proprie reazioni e i propri atteggiamenti, di sostenere le proprie idee, di mantenere il proprio stile. I risultati attesi sono: • rispettare le regole di convivenza; • acquisire consapevolezza della diversità come valore; • aiutare i compagni in difficoltà; • contribuire attivamente al lavoro comune; • mettere a disposizione le proprie risorse; 4 • imparare ad aprirsi al mondo, ai problemi della vita, dell’uomo, dei popoli, assumendo un atteggiamento di tolleranza come regola di convivenza civile. 4. GUIDARE AL CONFRONTO CON LA REALTÀ I ragazzi sono accompagnati ad acquisire mezzi e strumenti per la lettura critica della realtà materiale e sociale in cui viviamo, per l’utilizzazione degli stimoli provenienti dall’ambiente e per un’ efficace azione su di esso. I risultati attesi sono: • porsi in atteggiamento riflessivo nei confronti di ciò che si fa e di ciò che accade; • prendere coscienza delle diverse realtà sociali; • raggiungere la motivazione al capire e all’operare costruttivo; • acquisire una adeguata capacità di pensare e di progettare il futuro; • maturare interessi sulle problematiche sociali e di attualità. • valorizzare l’ambiente naturale come patrimonio delle generazioni presenti e future • imparare a non subire passivamente e acriticamente il mondo naturale e quello della tecnica nel suo evolversi nonché il patrimonio storico-artistico-culturale; • aprirsi alla cultura apprezzandola nelle sue molteplici forme METODO EDUCATIVO Per rendere possibile questa disponibilità all’apprendimento e alla sicurezza emotiva, l’insegnante deve possedere alcune caratteristiche: • ACCETTARE L’ALUNNO come una persona che ha un suo valore intrinseco, manifestando un atteggiamento di fiducia nei confronti delle capacità dell’individuo di sviluppare le proprie risorse, procurandogli occasioni e permettendogli di 5 scegliere da sé la propria strada, rispettando i tempi di maturazione di ciascuno • MANTENERE UN ATTEGGIAMENTO INCORAGGIANTE sottolineando soprattutto la riuscita e il successo; • VALORIZZARE LE QUALITA’ DI TUTTI GLI ALUNNI, dando ad ognuno la possibilità di esprimersi liberamente • AVERE UN ATTEGGIAMENTO DI RIDIMENSIONAMENTO, teso a sdrammatizzare esperienze di insuccesso (gli insuccessi ripetuti portano i ragazzi a dubitare delle loro capacità di controllare le situazioni, bloccando ulteriori tentativi di superamento); • STABILIRE UN RAPPORTO CONTINUATIVO e di collaborazione con i colleghi per attuare una valida azione educativa-didattica • ORGANIZZARE VARIE E SIGNIFICATIVE ESPERIENZE per rendere i ragazzi coscienti, aperti alle novità. Ciò implica che gli educatori per primi siano aperti e flessibili, partecipi dei processi di trasformazione. 6 INTRODUZIONE Il Piano dell’Offerta Formativa, elaborato dal Collegio dei docenti, intende presentare a genitori e alunni la proposta didattica del Liceo Scientifico San Giuseppe, indicando le finalità, gli obiettivi e i metodi di insegnamento e specificando le scelte relative all’anno scolastico 2003/2004. Esso integra perciò il Progetto Educativo, nel quale sono esposti i principi educativi assunti dalla scuola, secondo un ideale educativo cristiano, fondato sui valori della dignità della persona e dell’amore del prossimo. BACINO D’UTENZA La scuola “San Giuseppe”, che opera sul territorio con la scuola materna ed elementare fin dal 1940, si trova ubicata in Via Bolzano, 1 a sud-est della città, nel quartiere Borgo Roma. Nel 1968, su richiesta dell'autorità ecclesiastica locale, è stato aperto il Liceo Scientifico, riconosciuto legalmente con DD. MM. del 30/05/68 e del 29/05/71 Nel territorio circostante hanno sede diverse aziende pubbliche e private di importanza nazionale (Glaxo, Zuegg, Ospedale “Rossi”, Fiera, F.S.). La maggior parte degli utenti del Liceo Scientifico provengono dalla città e da paesi limitrofi. La scuola è gestita dalla Congregazione delle “Piccole Figlie di San Giuseppe”, che impiega personale laico e religioso. PATTO FORMATIVO 7 PRINCIPI GENERALI La scuola S. Giuseppe si propone innanzitutto di educare al senso cristiano della vita sulla base di una formazione umana e culturale, dove tutti i componenti, genitori, docenti e alunni, devono riconoscersi come comunità attenta alle esigenze della realtà attuale. Nel patto formativo si esplicitano quindi l’insieme dei diritti e dei doveri che legano tutte le componenti scolastiche e si evidenziano le linee di tendenza formative, attente alla promozione e alla crescita dei soggetti educanti nel rispetto dei principi democratici sia nei confronti dell’ambiente che delle persone. I principi fondamentali dell’azione formativa si riferiscono in particolare ai valori: della “ dolce fermezza “, dove emerge il prevalere della testimonianza piuttosto che quello dell’imposizione; della trasparenza dei comportamenti; della coerenza; della capacità di riconoscere i propri errori; della collegialità; IMPEGNI Agli alunni è richiesto: volontà di collocarsi come soggetti attivi della propria educazione; rispetto delle persone, dei coetanei e degli ambienti fiducia e collaborazione con le varie componenti della comunità educante; assunzione di responsabilità dei propri doveri; 8 conoscenza e applicazione del regolamento d’Istituto garanzia della buona convivenza; Il clima di lavoro e di formazione nella scuola sarà garantito se ogni alunno si sentirà coinvolto in prima persona. Ai docenti è richiesto: di offrire agli alunni la propria competenza scientifica e pedagogica; di aggiornare la propria professionalità, collaborando alla formazione della comunità educante; di stabilire un rapporto continuativo e di reciproco aiuto con i colleghi e disponibili a partecipare in modo costruttivo agli organismi di gestione collegiale; di essere consapevoli del ruolo di educatori, finalizzato alla formazione di personalità responsabili, capaci di scelte libere e giuste; Il personale docente sa che non tutto dipende dalla propria azione competente, sa che sugli alunni agiscono anche realtà diverse, ma riconosce che questo non può essere un alibi per mancare al proprio dovere. Ai genitori è richiesto: di stabilire un confronto continuo con gli insegnanti, soprattutto in occasione delle verifiche quadrimestrali e nei vari colloqui prospettati; di collaborare alla realizzazione del progetto educativo, partecipando alle varie iniziative scolastiche; di portare la propria esperienza di vita cristiana di vita e di lavoro a servizio degli alunni anche nella scuola durante le lezioni; di appoggiare con la propria adesione l’associazione AGeSc con la quale la scuola collabora. 9 ORGANI COLLEGIALI La partecipazione diretta di docenti, genitori, alunni all’ organizzazione della scuola, avviene mediante il Consiglio d’Istituto, il Collegio Docenti e i Consigli di Classe, modalità, queste, previste dai Decreti Delegati ( cfr DPR, 31 maggio 1974, n° 416 ) e attuate in modo continuo e stabile nella Scuola S. Giuseppe. Inoltre ogni componente dell’organizzazione scolastica si impegna ad essere presente agli incontri di formazione proposti. Per i docenti sono previsti momenti di aggiornamento didattico in collaborazione con altre scuole non statali presenti sul territorio. Il Collegio Docenti, all’inizio di ogni anno scolastico, definisce la programmazione su: obiettivi, livelli di standard minimo nell’ apprendimento dei contenuti, approfondimenti e aree di ricerca, strategie metodologiche, che verranno poi applicate in ciascuna disciplina. Tale programmazione viene presentata ai genitori nei primi giorni di ottobre, oltre che agli alunni in classe. RAPPORTO CON LA FAMIGLIA La scuola è consapevole di svolgere un ruolo complementare a quello della famiglia, con la quale si propone di condurre, nel riconoscimento di ruoli e compiti distinti, un lavoro di collaborazione, finalizzato al bene delle ragazze e dei ragazzi. Per questa ragione, i genitori svolgono un ruolo attivo all’interno della vita scolastica, che si attua in primo luogo negli organi rappresentativi sopracitati (consiglio di istituto e consigli di classe). I genitori sono inoltre convocati all’inizio di ogni anno scolastico per la presentazione della programmazione educativa e didattica, sono invitati a dialogare con gli 10 insegnanti in occasione delle udienze settimanali e delle udienze generali pomeridiane. Per ogni esigenza di relazione con i docenti i genitori possono far riferimento all’insegnante coordinatore-tutor di classe, alla Preside prof.ssa Bertilla Beghini e alla Vicepreside prof.ssa Antonietta Corazza. Riportiamo pertanto l’elenco degli insegnanti CoordinatoriTutor per l'anno in corso: Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Insegnante Rita Corazza M. Grazia Casato Claudia Spelta Sara Aspetti Antonietta Corazza Classe PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA METODOLOGIA DIDATTICA La metodologia in generale offre la possibilità di individuare le strategie più utili e gli strumenti didattici più idonei per il raggiungimento di quegli obiettivi generali ritenuti validi sul piano educativo/didattico. L'attenzione rivolta alla scelta metodologica permette di attuare in classe un lavoro organizzato e significativo per il processo di apprendimento dello studente. Il docente, perciò, avrà come punto di riferimento, nelle scelte, l'alunno con la sua esperienza e le sue conoscenze. Si mirerà, quindi, a fare del soggetto educante l'elemento attivo del processo apprendimento/insegnamento, per favorire l'assimilazione dei contenuti disciplinari in modo personale e non ripetitivo, e per soddisfare le esigenze del gruppo classe e della disciplina. La scelta delle strategie metodologiche, come l’analisi del testo, il lavoro di gruppo, le ricerche, le lezioni interattive, sarà attuata in modo diverso da ogni insegnante. 11 Del resto la metodologia in generale non ha tanto l’obiettivo di far raggiungere agli alunni un livello medio di apprendimento ( il livello della sufficienza ), ma la padronanza della materia, cioè le competenze. L’esigenza sentita dal nostro gruppo docenti in questi ultimi anni è quella di individuare una metodologia che garantisca a ciascun allievo un sostegno adeguato al proprio cammino di formazione. Per far questo è necessaria una pianificazione dei contenuti e dei mezzi, definiti in base al graduale sviluppo intellettivo dell’alunno, un continuo controllo dei processi di apprendimento e un loro eventuale recupero. VALUTAZIONE La valutazione è un processo per mezzo del quale è possibile quantificare il raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi- formativi affinchè l'alunno possa prendere coscienza dei propri limiti e capacità. E’ quindi un momento altamente formativo nel processo di apprendimento. Nella valutazione, intesa anche come verifica di quanto gli alunni abbiano conseguito gli obiettivi previsti dalla programmazione, confluiscono: OBIETTIVI FORMATIVI - EDUCATIVI - - Impegno: l’alunno/a dimostra uno studio condotto con responsabilità e continuità; segue le lezioni prendendo appunti in modo autonomo; è puntuale nello svolgimento dei compiti assegnati. Partecipazione: l’alunno/a segue con attenzione le attività didattiche; interviene in modo pertinente e rispettoso; collabora con docenti e compagni. Interesse: l’alunno/a approfondisce gli argomenti proposti e dimostra motivazione nell’apprendimento Frequenza 12 OBIETTIVI DIDATTICI: - Conoscenza dei contenuti Capacità di analisi Capacità di sintesi Comprensione, esposizione Tali obiettivi verranno usati in tutte le discipline le quali, a loro volta, stabiliranno descrittori specifici. Per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti dall’alunno, il Collegio Docenti ha stabilito quanto segue: OTTIMO : voto 9/10 L’alunno dimostra una conoscenza completa e approfondita dei contenuti; evidenzia capacità di analisi, sintesi, confronto e collegamento sicure e autonome, sostenute da apporti personali, espone con fluidità e ricchezza linguistica. BUONO: voto 8 L'alunno conosce gli argomenti in modo sicuro ed esauriente; dimostra capacità di analisi e di sintesi e sa operare collegamenti anche tra le discipline; espone con proprietà di linguaggio DISCRETO: voto 7 L’alunno conosce gli argomenti in modo corretto; sa operare semplici collegamenti; ed espone con chiarezza. SUFFICIENTE: voto 6 L’alunno conosce i contenuti in modo semplice e mnemonico; l’analisi e la sintesi risultano parziali; espone in modo lineare ed essenziale. INSUFFICIENTE: voto 5 La conoscenza dei contenuti è parziale; l’alunno presenta difficoltà di analisi e di sintesi; espone in modo confuso. 13 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: voto 4/3 Le conoscenze sono frammentarie; l’alunno non sa operare confronti; espone in modo stentato. INCLASSIFICABILE: voto 1/2 Le prove scritte o orali risultano estremamente lacunose; l’alunno , se interrogato, non risponde o si rifiuta di uscire. Si riporta la griglia di valutazione in quindicesimi e trentacinquesimi, utilizzata nelle prove scritte per il triennio in preparazione dell’Esame di Stato. Tabella di conversione delle valutazioni 10/mi 15/mi 35/mi 1-3 1-3 1-5 4 4-5 6-10 4,5 6 11-15 5 7-8 16-19 5,5 6 7 9 10 11-12 20-21 22 23-27 8 9 13 14 28-32 33-34 10 15 35 Per verificare il raggiungimento degli obiettivi gli insegnanti useranno prove scritte ed orali nonché tutti gli strumenti utili (test, questionari, schemi, schedatura di testi, rielaborazioni grafiche, ricerche personali e di gruppo, discussioni, compiti svolti a casa) per conseguire un giudizio il più possibile globale e oggettivo. Il voto di condotta riguarderà: - Il comportamento corretto e rispettoso nei confronti di docenti e alunni e di tutto il personale presente nella scuola; - Il rispetto del regolamento dell’Istituto (vedi allegato) - Le assenze, i ritardi e le uscite non giustificate. 14 STRUTTURA DIDATTICA L’anno scolastico viene diviso in un trimestre (settembre/dicembre) ed un pentamestre (gennaio/giugno); al termine di essi sarà redatta regolare pagella. I voti indicheranno il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici ed formativi. Sarà inoltre presentata alla famiglia una valutazioni intermedia a fine marzo. L'orario settimanale sarà distribuito in cinque giorni per il biennio, in sei giorni per il triennio. Le lezioni iniziano alle ore 8.00 e terminano alle ore 13.00; l'intervallo previsto è di 12 minuti. In questo anno scolastico la scuola secondaria di secondo grado imposta l’attività didattica nel seguente modo: ogni giorno della settimana è suddiviso in 6 unità didattiche, della durata di 48 minuti ciascuna, durante le quali gli insegnanti svolgono il programma della propria disciplina come dalla tabella seguente, DISCIPLINE Religione Italiano Latino Lingua straniera Storia Geografia Filosofia Matematica Fisica Scienze Disegno Educazione Fisica Orario annuale I II III 33 33 33 132 132 132 132 165 132 99 132 99 99 66 66 66 66 165 132 99 66 66 99 66 66 66 66 66 66 15 IV 33 99 132 99 66 99 99 99 99 66 66 V 33 132 99 132 99 99 99 99 66 66 66 all’interno dell’orario scolastico si svolgeranno alcune attività di approfondimento disciplinare e di laboratorio. Per il biennio è stato inserito l’insegnamento curricolare della seconda lingua straniera, tedesco e spagnolo, (2 ore settimanali). ATTIVITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO I ragazzi che non raggiungeranno gli obiettivi minimi previsti nelle singole discipline, potranno usufruire di: a. Recupero in itinere all’interno della normale attività didattica del docente b. Sportello “ Help “ in orario extrascolastico su richiesta degli alunni c. Pausa didattica effettuata durante l'orario curricolare In riferimento alla situazione personale dell'alunno, i docenti suggeriranno i tipi di intervento necessari al recupero stesso, secondo la seguente tabella: Tipi di intervento 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Maggior impegno nello studio personale. Intervento individualizzato in classe durante le lezioni. Alcune lezioni in piccolo gruppo. Interventi individualizzati sul metodo di studio. Interrogazioni su parti di studio assegnate. Lavori di ricerca e di approfondimento. Altro: 16 Per gli alunni promossi con debito formativo si attiverà la seguente procedura: - nel verbale di scrutinio finale saranno riportate le discipline insufficienti con il voto reale; nelle pagelle e nel registro generale dei voti, alla voce "note", si indicheranno le discipline che risultano insufficienti; sul tabellone nella colonna dei risultati finali si indicherà "Promosso" con riferimento al comma 4 art. 2 dell' O.M. 128/99; all’inizio dell’anno scolastico verrà somministrata all’alunno una prova per il superamento del debito ed il risultato verrà comunicato alla famiglia. per gli alunni che hanno raggiunto gli obiettivi previsti nelle singole discipline verranno proposte attività di potenziamento: a. in itinere b. approfondimenti specifici secondo gli interessi degli alunni CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI Per l'attribuzione dei crediti scolastici si seguirà quanto indicato dalla normativa relativa all’Esame di Stato (art.5, legge 425 del 10/12/1997 ). I crediti scolastici saranno attribuiti in base alla media dei voti di fine anno scolastico in riferimento alle bande fornite dal Ministero della Pubblica Istruzione. Per la definizione del punteggio si terrà conto, inoltre, della frequenza, della partecipazione, dell'interesse nonché dell'impegno dimostrato dall'alunno. 17 I crediti formativi sono relativi ad attività extrascolastiche che verranno riconosciute a condizione che l'alunno abbia condotto con responsabilità il suo impegno scolastico. E' inoltre necessario che l'attività, relativa al corso di studi, sia certificata e presentata entro il 15 maggio 2008. Le attività riconosciute sono: Corsi di approfondimento Corsi di lingua all'estero Master e stages Attività sportive agonistiche Il Consiglio di Classe verificherà la pertinenza e la consistenza delle certificazioni. APPROFONDIMENTI CURRICOLARI AREA UMANISTICA LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE Le classi 3°-4° -5° liceo partecipano ad una iniziativa promossa dall’Osservatorio Permanente GiovaniEditori, che farà arrivare gratuitamente a scuola più testate giornalistiche per tutto l’anno scolastico. Il progetto mira a sviluppare le capacità critiche confrontando più testate giornalistiche sullo stesso argomento, scelto dai ragazzi durante la lezione. Lettura della Rivista “NATIONAL GEOGRAPHIC” in lingua inglese (classi 4° e 5° Liceo) LABORATORIO DI STILISTICA: per potenziare la scrittura e l’esposizione orale e per migliorare lo stile con cui si prendono gli appunti, si espone… (classe 3° liceo). 18 LABORATORIO DI SCRITTURA: esplora le possibilità infinite dell’uso della parola, con l’ambizione di sollecitare la riflessione sull’utilizzo etico degli strumenti della comunicazione (classi 4° e 5°). ORIENTAMENTO L’attività si propone di aiutare gli studenti, a partire dai loro interessi personali, a riflettere, conoscere, scoprire le possibilità offerte attualmente dal mondo dell’Università e del lavoro per orientarli nelle scelte future sia in campo scolastico che professionale. Destinatari: terza, quarta, quinta liceo. AREA SCIENTIFICA LABORATORIO DI INFORMATICA: CABRI GEOMETRE L’attività si propone di far acquisire un metodo per riorganizzare contenuti noti, per stimolare la curiosità e l’attitudine alla ricerca autonoma, per rendere consapevoli delle interazioni della matematica con il resto del sapere. Lo strumento utilizzato in questo percorso è il software didattico “Cabri Geometre”, una lavagna interattiva dove i ragazzi potranno verificare le proprietà delle figure geometriche studiate parallelamente nel corso curricolare di geometria. All’insegnante di informatica si affiancherà l’insegnante di Disegno e storia dell’arte con il laboratorio “La geometria disegnata a computer” per supportare la conoscenza grafica svolta con l’uso di strumenti di disegno con la conoscenza informatica mediante lo stesso software. Destinatari: classe prima LABORATORIO DI SCIENZE (classe 2° 3° 5°) 19 LABORATORIO DI CHIMICA (classe 4° liceo) LABORATORIO DI FISICA (classe 3° 4° 5° liceo) LABORATORIO DI MATEMATICA: matematica (classe 2° liceo). la magia della LE FORME DELLA NATURA: per osservare negli elementi della natura la forma geometrica e saperla riprodurre con le regole proprie del disegno tecnico (classe 2° liceo). IMPARIAMO A PROGETTARE: per trasformare un’idea in un disegno di progetto, seguendo le fasi scientifico- tecniche di questa procedura (classe 4° liceo). ATTIVITA’ EXTRA-CURRICOLARI CORSO DI LINGUA INGLESE In collaborazione con la British School of Verona si effettuerà un corso pomeridiano con insegnante madrelingua (10 lezioni settimanali dalle ore 14.00 alle ore 15.00) Al termine del corso/anno scolastico è possibile sostenere l’esame Europeo Trinity. Destinatari: tutte le classi del liceo ECDL – PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER La European Computer Driving Licence (ECDL), ossia la Patente Europea di Guida del Computer, è un sistema di certificazione che attesta la capacità di saper usare il personal computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione. (classi 1° e 2° liceo) 20 LABORATORIO PITTORICO: si analizzerà e si applicherà una tecnica scelta con il gruppo fra olio, acquerello e affresco (durata 20 ore) CORSO PER IL CONSEGUIMENTO DEL PATENTINO: il corso si terrà nei mesi di novembre e dicembre, il lunedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00. Alcune lezioni saranno svolte da Istruttori di Autoscuole e Polizia Municipale. (classi 1° e 2° liceo) CORSO DI DANZA CONTEMPORANEA Il corso si prefigge di avvicinare le alunne al complesso linguaggio della danza sia da un punto di vista tecnico che creativo. Le lezioni sono tenute in palestra e in teatro il mercoledì pomeriggio. AMBIENTI La scuola dispone di strutture adeguate e moderne per lo svolgimento delle varie attività didattiche e di gioco/ allenamento Laboratorio di informatica Laboratorio di fisica / chimica Aula multimediale Sala video Aula di disegno tecnico Biblioteca Palestra attrezzata Aula studio Ampi spazi esterni con attrezzature sportive Teatro 21 CALENDARIO a.s. 2007/2008 INIZIO ANNO SCOLASTICO: 10 SETTEMBRE 2007 PONTE DI TUTTI I SANTI: dal 1 al 4 Novembre (compreso) IMMACOLATA: 8 Dicembre NATALE: Dal 24 Dicembre 2007 al 6 Gennaio 2008 CARNEVALE: Pomeriggio 1 Febbraio PASQUA: Dal 17 al 25 Marzo (compresi) FESTA DELLA LIBERAZIONE: 25 – 26 Aprile FESTA DEL LAVORO: 1 – 3 Maggio FESTA DI SAN ZENO: 21 Maggio FESTA DELLA REPUBBLICA: 2 Giugno FINE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA: 7 Giugno (Primaria e Secondaria) 27 Giugno (Scuola dell’Infanzia) BUON ANNO SCOLASTICO! 22 REGOLAMENTO D’ISTITUTO a.s. 2007/2008 1. Gli alunni dovranno essere in aula alle ore 7.55 per consentire il regolare inizio delle lezioni alle ore 8.00. 2. Le assenze e i ritardi vanno giustificati dai genitori o dalla persona esercente la patria potestà. Al rientro di un’assenza durata cinque giorni per motivi di salute(compresa la domenica), deve essere presentato il regolare certificato medico. Le richieste di uscita anticipata devono essere debitamente motivate e documentate. Quando l’alunno/a arriva a scuola in ritardo rimarrà per tutta l’ora nella sala della biblioteca, e sarà ammesso alle lezioni a partire dall’ora successiva. Tutte le giustificazioni e i permessi devono essere firmati dal genitore che ha sottoscritto il libretto personale. 3. Gli alunni devono presentarsi a scuola con abbigliamento decoroso e decente. I genitori sono invitati a far rispettare tale prescrizione, evitando certe tenute da spiaggia che non si addicono ad un luogo di educazione e formazione come la Scuola. 4. Nel cambio dell’ora gli alunni sono tenuti a rimanere nella propria aula. 23 5. I luoghi ove si può fare ricreazione sono i corridoi e il cortile. 6. E’ vietato fumare all’interno di tutta la struttura scolastica. 7. Al termine delle lezioni gli alunni saranno tenuti a lasciare in ordine l’aula e l’insegnante presente ne vigilerà l’uscita. 8. Ogni alunno deve portare il materiale necessario per lo svolgimento delle singole attività didattiche. Non è ammesso l’uso di materiale extra-scolastico (I-pod, MP3, riviste…) 9. I danni recati agli ambienti o alle suppellettili dovranno essere risarciti. 10. E’ vietato l’uso del cellulare durante tutto l’orario scolastico. All’entrata in classe ogni alunno è tenuto a depositare il cellulare in un contenitore apposito che sarà custodito e riconsegnato al termine delle lezioni. Qualora il cellulare suonasse durante le lezioni sarà immediatamente ritirato e consegnato successivamente ad un genitore. 24 11. La Scuola non risponde per la scomparsa di beni ed oggetti personali (portamonete, telefoni cellulari, oggetti preziosi) lasciati incautamente incustoditi in aula. Lo stesso dicasi per testi, vocabolari e attrezzature didattiche personali lasciati nelle aule al termine delle lezioni. 12. Gli alunni che chiedono l’Esonero dall’attività di Educazione Fisica devono produrre specifica istanza sottoscritta dal genitore o da chi esercita la patria potestà o dalla persona affidataria se minorenne, allegando un analitico certificato medico dal quale si evince il motivo dell’impedimento temporaneo o permanente. La concessione dell’esonero, tuttavia, non impedisce di frequentare regolarmente le lezioni di Educazione Fisica nel corso delle quali il docente provvederà a coinvolgere gli alunni esonerati in attivitàalternative. 25