Il Piano dell’Offerta Formativa POF a.s. 2014-15 Settembre 2014 Piazza S. G. Bosco, 3 - Varese tel 0332/234011 - fax 0332/289148 mail: [email protected] web: www.salesianivarese.it Il “Piano dell’Offerta Formativa” della Scuola Secondaria di Primo Grado Paritaria dell’Istituto “A. T. Maroni” di Varese esige un richiamo preliminare sull’identità della scuola salesiana, contenuto nello “Statuto” e nel “Progetto Educativo d’Istituto” (PEI). La nostra scuola è scuola paritaria, scuola cattolica, suola salesiana, scuola dell’autonomia. E’ scuola Secondaria di Primo Grado che accoglie ragazzi e ragazze del circondario di Varese che, dopo la quinta elementare, intendono percorrere, negli anni delicati e importanti della loro crescita di preadolescenti, un cammino di piena educazione. Un’educazione integrale che sappia sviluppare armonicamente la personalità di ragazzi/e in tutte le direzioni: intellettuali, affettive, culturali, sociali, operative, creative, etiche, religiose. Un’educazione che Don Bosco sintetizzava familiarmente nell’espressione: formare “onesti cittadini e buoni cristiani”. E’ scuola legalmente riconosciuta con Decreto Ministeriale del 14 giugno 1947 e, dall’anno scolastico 2001/2002, è sancita come scuola paritaria. Scrutini ed esami hanno quindi valore legale nella nostra scuola, come nella scuola statale. E’ scuola cattolica, perché trova le sue ispirazioni e ideali nel Vangelo, proponendo la visione cristiana della realtà, di cui Cristo è il centro, e facilitando l’incontro con il Signore, mentre accompagna ragazzi/e a essere presenza attiva in parrocchia. E’ scuola salesiana perché, nel raggiungere le sue finalità, si avvale dell’esperienza educativa di don Bosco, al cui stile, spirito e metodo si rifanno salesiani e laici che dirigono e insegnano. Il santo dei giovani ci ha lasciato in eredità il “sistema preventivo”, che fa appello alle risorse dell’intelligenza (ragione), del cuore (amorevolezza) e del desiderio di Dio (religione) che ogni persona porta nel profondo di se stessa. Essa si mette in dialogo con le esigenze e le sfide dei ragazzi/e e delle famiglie. Accoglie la sfida della vita, che si configura come ricerca di qualità dell’esistenza quotidiana, esplorando valori come la giustizia, la solidarietà, la pace, l’ecologia; la sfida delle diverse povertà: intellettuale e affettiva, sociale ed economica, umana e spirituale; la sfida della fede, come ricerca di senso dell’esistenza e come cammino illuminato dall’evangelo di Gesù. E’ una scuola aperta a tutti, perché privilegia il criterio promozionale rispetto a quello selettivo. Richiede però l’accoglienza sincera del suo progetto educativo e la disponibilità a camminare sulla via della crescita umana e cristiana. E’ scuola dell’autonomia riconosciuta dalla legge (n. 59/1997), che riconosce i suoi riferimenti gestionali nell’Ente Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana (con sede a Milano, Via Copernico 9) e i suoi legami associativi sia con le scuole salesiane nel “Cnos-scuola” (Centro nazionale opere salesiane-Scuola), sia con le scuole cattoliche nella “Fidae”(Federazione degli Istituti di attività educativa). Documento ” fondamentale, obbligatorio e pubblico “che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”, il “Piano dell’Offerta Formativa” (POF)intende esplicitare la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa (dpr n. 275/1999 e legge n. 62/2000) della nostra scuola. Il POF diviene pertanto la risposta pubblica che la nostra Scuola offre alla domanda educativa dei genitori e dei ragazzi/e, secondo il nostro “Progetto Educativo di Istituto” (PEI), in armonia con i principi della Costituzione e ai sensi delle recenti disposizioni legislative. Il nostro POF viene articolato in cinque sezioni che rappresentano i punti più significativi di ogni organizzazione scolastica. 1 Il profilo formativo, da perseguire da parte dell’allievo/a, posto al centro dell’azione formativa, come traguardo di educazione integrale della persona e di un percorso formativo scandito nei tre anni previsti di permanenza nella nostra scuola. 2 Il percorso formativo, che traccia il cammino che ogni allievo/a è tenuto a compiere, in relazione educativa ed empatica con i docenti-educatori e in sintonia partecipativa con la comunità educativa, per realizzare il profilo proposto. 3 I fattori formativi, che costituiscono insieme i punti fondamentali dell’intervento educativo e dell’azione didattica, quali la qualità dei processi di insegnamento-apprendimento, l’impostazione cordiale e famigliare dell’ambiente, la varietà dei momenti educativi, il modello comunitario dello stile di educazione. 4 Le risorse formative, che sono strumenti indispensabili per l’attuazione del POF, come il personale direttivo, docente e non docente; le strutture con aule speciali e ambienti di studio, con il cortile e la palestra, la cappella e la mensa; le attrezzature didattiche consuete e speciali. 5 La valutazione formativa, che, alla luce della nuova concezione della intelligenza multipla del ragazzo/a, controlla processi di apprendimento; verifica conoscenze, abilità e competenze; accerta il loro livello di qualità in vista della progettazione ricorrente. 1. IL PROFILO FORMATIVO 1.1 Il profilo formativo che qualifica la nostra Scuola nasce dall’incontro del Progetto Educativo Salesiano con le esigenze del Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP) stabilito dal Ministero della Pubblica Istruzione (cfr, DL 59/2004, All. D) riletto alla luce del D. M. del 16/11/12 Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di istruzione), e si pone come risposta alla domanda educativa delle famiglie e alle richieste del territorio. Il profilo raccoglie in modo organico le competenze e i comportamenti che un alunno deve acquisire lungo il suo cammino formativo attraverso le attività e gli insegnamenti curricolari e le esperienze extracurricolari. La realizzazione di tale profilo si avvale del sistema educativo salesiano, il sistema preventivo, che evidenzia in modo originale i valori «della religione, della ragione e dell’amorevolezza», mirando ad uno sviluppo completo della persona mediante un rapporto individuale e di gruppo, basato sulla fiducia reciproca e sul dialogo. La prassi salesiana non fa appello all’imposizione e alla costrizione, ma alla responsabilità e alla convinzione personale, secondo la gradualità del preadolescente, ritenute fondamentali per una crescita sempre più completa. 1.2 Profilo formativo in uscita del preadolescente al termine della scuola secondaria di primo grado. (Documenti di riferimento: legge 53/03; DL 59/04; PECUP del I° ciclo; C.M. n.° 49 del 31/05/12 e D. M. del 16/11/12 Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di istruzione) La nostra scuola fa propri gli obiettivi del Profilo Educativo, culturale e Professionale del I° ciclo. In particolare “ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui” al termine della scuola secondaria di primo grado. Secondo il testo di legge il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso) sono diventate competenze personali di ciascuno. Un ragazzo è riconosciuto "competente" quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: - esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; -interagire con l'ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente; - risolvere i problemi che di volta in volta incontra; - riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre; - comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali; - maturare il senso del bello; - conferire senso alla vita. 2. IL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo indica il cammino che conduce e guida il preadolescente della nostra scuola a realizzare il profilo formativo delineato. Viene strutturato e organizzato in “unità formative” (disciplinari), in “moduli” (pluridisciplinari) e in “itinerari” (educativi). Di tale percorso illustriamo le tipologie e le modalità operative. 2.1 Le Attività Scolastiche In conformità con lo Schema di Regolamento del 27\02\09 all’art. 5, la nostra scuola, nell’esercizio dell’autonomia didattica ed organizzativa (L. 19 marzo 1997, n.59), ha provveduto ad organizzare l’orario scolastico in sintonia con le finalità generali dell’Istituto e sulla base dei bisogni formativi degli alunni. E’ prevista un’articolazione flessibile dell’orario secondo le normative della legge sull’Autonomia del 15\03\97, n.59. L’orario settimanale si compone di 30 moduli, delle attività scolastiche svolte durante alcuni sabati e della presenza alle assemblee di inizio anno scolastico per un totale annuo di 990 ore. 2.1 Le Attività Scolastiche Attività curricolari: • discipline: religione, italiano, storia-cittadinanza e costituzione, geografia, inglese, spagnolo, matematica e scienze, tecnologia, arte e immagine, musica e educazione fisica; Prospetto delle materie di studio Materia Religione cattolica Italiano, Storia-C. e C., Geografia Inglese Spagnolo Matematica e Scienze Arte e immagine Tecnologia Musica Educazione fisica Prima 1 10 3 2 6 2 2 2 2 Seconda 1 10 3 2 6 2 2 2 2 • progetti: orientamento e diagnostica psico-intellettiva e attitudinale. Terza 1 10 3 2 6 2 2 2 2 Attività formative Le diverse attività concorrono al processo formativo della persona che in una istituzione scolastica in primo luogo si realizza nello stesso percorso didattico secondo la valenza educativa specifica di ogni disciplina curricolare. Prima però del percorso didattico, si evidenziano quei percorsi trasversali che concretizzano i profili propri della scuola cattolica e salesiana. Ogni percorso sarà accompagnato, in alcuni momenti del suo svolgimento e alla conclusione, da appropriati strumenti di verifica, che avranno il triplice scopo di valutare il raggiungimento del profilo da parte degli studenti, di stimolare la consapevolezza degli allievi a proposito del cammino che stanno percorrendo, e infine di monitorare la coerenza del percorso con le aspettative dei ragazzi. La nostra scuola propone i seguenti percorsi: • Educazione stradale, Educazione al primo soccorso, Educazione all’ambiente, Educazione alla salute, Educazione all’affettività • Educazione alla fede attraverso l’accoglienza quotidiana del “buongiorno”, il pellegrinaggio d’inizio anno, la celebrazione di feste liturgiche e salesiane, le giornate di spiritualità di amicizia e di solidarietà; e i gruppi formativi organizzati e liberi. Attività formative di recupero e potenziamento • attività integrative che sono iniziative per il potenziamento dell’inglese del latino o che si attuano in laboratori specifici di strumenti musicali e sportivi • attività di recupero che verranno attivate per recuperare italiano, inglese, spagnolo e matematica solo su specifica indicazione dei Consigli di classe; • studio guidato e assistito nel quale l’alunno viene accompagnato nell’apprendimento e nell’esecuzione degli impegni scolastici oppure viene opportunamente assistito nello studio individuale da educatori/docenti delle materie curricolari; N.B. la scuola non può assicurare il completo svolgimento dei compiti assegnati per il giorno successivo, per motivi legati all’impegno dell’alunno e alla quantità del lavoro da svolgere. Orario della giornata: MATTINO 7.30 - 8.10 Accoglienza con avvio nella sala-studio 8.10 - 13.30 Attività scolastica curricolare (6 ore di lezione con adeguato intervallo) POMERIGGIO (facoltativo ma raccomandato) 13.30 - 14.30 mensa e attività ricreative 14.30 - 15.30 studio guidato e/o assistito 15.30 - 16.30 studio guidato e/o assistito 16.30 - 17.30 studio assistito 2.2 La famiglia compie la scelta di una delle seguenti “opzioni” proposte dalla scuola, sapendo che la settimana scolastica inizia lunedì e termina venerdì: 1) Frequenza delle sole lezioni curricolari (senza la mensa) dalle 8,00 alle 13,45. 2) Frequenza delle lezioni curricolari con mensa e ricreazione dalle 8,00 alle 14,30. 3) Frequenza delle lezioni curricolari con mensa e ricreazione dalle 8,00 alle 14,30 e del pomeriggio scolastico dalle 14,30 alle 17,30 con possibilità di uscita secondo le esigenze stabilite dai genitori e da comunicare alla scuola. 2.3 Le Comunicazioni tra Scuola e Famiglia sono strumenti privilegiati per l’accompagnamento formativo di ogni alunno: • Il “libretto personale”, il “diario”, scelto e adottato ogni anno dalla scuola, il colloquio individuale dei genitori con i docenti, gli incontri periodici collettivi; le “lettere circolari; il “calendario-agenda” mensile e il registro elettronico e iniziative finalizzate all’accompagnamento dei genitori nell’azione educativa.. 3. I FATTORI FORMATIVI La nostra Scuola realizza i profili e i percorsi formativi descritti, mediante alcuni fattori emergenti che vengono presentati ampiamente nel “Progetto Educativo”: • la Comunità Educativa Pastorale (CEP); • i Processi di insegnamento e di apprendimento; • l’Ambiente scolastico, culturale ed educativo, salesiano. 3.1 Nella Comunità Educativa entrano a far parte, a diverso titolo, con pari dignità e nel rispetto delle vocazioni, dei ruoli e delle competenze specifiche: gli allievi, i genitori, i docenti ed educatori laici, i dirigenti e la comunità religiosa, tutti impegnati nel comune processo di formazione. Ogni componente svolge compiti specifici nella comunità: • gli allievi/e partecipano attivamente, soprattutto con l’impegno nello studio e con l’approfondimento creativo e critico proporzionato alla loro età, ai processi di insegnamento-apprendimento attuati dalla scuola: in tal modo acquistano coscienza di essere protagonisti del proprio cammino formativo • i genitori, quali primi responsabili dell’educazione dei propri figli/e, nel dialogo costante con gli insegnanti-educatori condividono personalmente e tramite gli organismi di partecipazione, la vita della scuola • i docenti-educatori, con la loro qualifica professionale, sono impegnati nel progettare, attivare e verificare in forma collegiale profili e percorsi • la comunità religiosa è la titolare del servizio scolastico: ne promuove l’identità, ne assume la direzione, si occupa dell’animazione, ne cura la gestione L’organizzazione della Comunità Educativa prevede secondo il progetto educativo nazionale della Scuola salesiana e il progetto educativo d’Istituto (PEI): Le figure della Comunità Educativa Pastorale (CEP) della scuola: • la figura del Direttore, primo responsabile ed educatore, principio di unità e di interazione all’interno della Comunità Educativa; • la figura del Preside, ha il compito di animare e organizzare la partecipazione, avendo una responsabilità di carattere scolastico di fronte all’autorità civile; • la figura del Consigliere/coordinatore della disciplina, collabora con il preside e coordina l’ambito disciplinare • il Consiglio di coordinamento della CEP è formato dal Direttore, dal Preside, dal Catechista e dal Responsabile amministrativo. Le strutture di partecipazione, secondo il modello comunitario di educazione: ° il Consiglio di Istituto che esplica funzioni di stimolo e di verifica nel campo delle problematiche e delle modalità dell’educazione; ° il Collegio dei docenti, cui compete, per professione, la programmazione degli orientamenti didattici ed educativi nei loro momenti di proposta, discussione e verifica; ° il Consiglio di classe che rappresenta il primo luogo di analisi dei problemi della classe e di ricerca di soluzioni adeguate; ° l’Assemblea di classe dei genitori con compiti di proposta riguardo a problemi di ordine generale e alle diverse attività e iniziative; ° la Consulta dei rappresentanti dei genitori (quattro per ogni classe) che si fanno portavoce di questioni riguardanti la classe; 3.2 L’ambiente della casa-scuola salesiana si connota come luogo educativo, offrendo spazi di vita più ampi di quelli strettamente didattico-culturali, in cui si verificano spontanei e amichevoli rapporti interpersonali tra docenti, educatori e allievi. - Le attività scolastiche non sono ridotte allo svolgimento di programmi didattici, ma si rivolgono anche ad altre esigenze dell’allievo/a, per cui il tempo di permanenza nella scuola si estende oltre l’orario curricolare con la proposta di attività culturali e sociali, sportive e ricreative, linguistiche e musicali; di attività per gruppi spontanei e associati; di impegno di studio guidato o assistito. Spazio e tempo, rapporti e amicizie, insegnamento e studio, attività e laboratori fanno interagire ragazzi, docenti, educatori, personale direttivo in un clima di serenità e di impegno. Le attività integrative, dal cinema al teatro, dalle gite scolastiche ai pellegrinaggi, dalle uscite guidate alle giornate di solidarietà e spiritualità, essendo altamente formative, concorrono alla costruzione del curricolo, integrando profili e percorsi educativi. - L’orientamento è ritenuto essenziale nella nostra scuola e si colloca nel processo educativo come un modo permanente di far crescere la persona nelle sue potenzialità, preparandola a conoscere, motivare e scegliere il proprio futuro professionale in una concreta scelta scolastica o formativa. L’azione orientativa si qualifica come una modalità educativa permanente, volta alla costruzione dell’identità personale e sociale del soggetto, traducendolo in un concreto “progetto di vita”. Nei suoi interventi infatti la nostra Scuola opera per far maturare nell’allievo/a un “progetto di sé” realistico, orientato verso gli altri: ciò richiede capacità di scelta e di decisione riguardo alla propria vita affettiva-sessuale, al percorso ulteriore di studio o professionale, all’impostazione della vita in senso solidale e per il bene comune, a ricercare e accogliere il significato ultimo e totale dell’esistenza in un cammino progressivo di consapevolezza e di scelte precise. La nostra Scuola programma un’azione orientativa esplicita, tenendo conto dell’età dell’allievo, mediante le opportunità orientative offerte dalle discipline e dalle esperienze scolastiche e con lo specifico servizio specializzato psicopedagogico o di orientamento, usufruendo del Centro Salesiano Cospes di Milano. 4. LE RISORSE FORMATIVE Per realizzare quanto è previsto dal POF, la Scuola, come Ente gestore dell’Istituto, mette a disposizione ogni risorsa necessaria e funzionale, in modo da conseguire con efficacia le finalità previste secondo la programmazione educativa annuale. Le risorse sono di diverso tipo: risorse di personale, risorse di immobili, di strutture e di attrezzature, risorse finanziarie, risorse di collaborazioni e di volontariato. 4.1 Risorse di personale: • Salesiani della Comunità religiosa, che garantiscono le finalità ideali e valoriali della scuola, rifacendosi al carisma di don Bosco, e assicurano le presenze essenziali nell’impegno educativo e apostolico di animazione; • Docenti laici, che sono forniti dei titoli richiesti, dei titoli scientifici e professionali, e dei requisiti necessari (legge 62/2000) coerenti con l’impegno educativo dei ragazzi/e, per la realizzazione delle attività formative di competenza: didattiche e curricolari, multidisciplinari e integrative, ricreative e formative, di recupero e potenziamento, di studio guidato e assistito, ; • Educatori laici, che collaborano nell’animazione di determinate attività educative e formative di aggregazione, di tempo libero e di accompagnamento; • Personale non docente, che svolge il compito dei servizi necessari al buon funzionamento della scuola, quali la portineria e la pulizia degli ambienti. Il personale laico della scuola, agli effetti remunerativi e sindacali, è personale dipendente con CCNL/Agidae, che ne assicura lo stato giuridico e ne precisa i diritti-doveri in rapporto all’istituzione scolastica. 4.2 Risorse di immobili, strutture e attrezzature Gli immobili comprendono locali esclusivamente usati per la attività scolastica. Questi sono le aule didattiche, le sale-studio, la palestra, l’aula informatica e multimediale, i laboratori musicale e artistico; la sala professori, la sala dei consigli e del collegio docenti, le salette di ricevimento, gli uffici direzionali e amministrativi, la segretaria; l’auditorium, le sale giochi, la sala mensa, l’infermeria, i campi da gioco, il cortile, la cappella, la portineria. Le attrezzature corrispondono a quanto viene richiesto dalle leggi vigenti per una scuola secondaria di primo grado paritaria. In particolare citiamo gli arredi necessari nelle aule comuni e speciali, gli strumenti informatici e multimediali (computer, proiettori, lavagne multimediali, lettori dvd, sistema internet), i sussidi didattici e scolastici, le attrezzature ludico-sportive, le bacheche espositive, gli strumenti moltiplicatori, il sistema di servizio selfservice. 4.3 Risorse finanziarie Sono le risorse che provengono dalle quote scolastiche stabilite annualmente sulla tipologia dell’utenza: il tempo solo curricolare, il tempo curricolare con mensa e ricreazione, il tempo di studio nel pomeriggio. Le quote annuali di essi vengono commisurate alle esigenze di bilancio. Esse sono adeguate alle finalità apostoliche e sociali della scuola e vengono calcolate sui costi reali di gestione, distinguendole come descritto sopra. Vengono decise dal Direttore con il Consiglio dell’Istituto salesiano. Il bilancio è reso pubblico ai fini della trasparenza amministrativa, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, lettera a) della legge n. 62/2000. 4.4. Risorse di collaborazioni Sono previste: • Collaborazioni con diverse scuole sul territorio: da una parte le elementari di provenienza dei nostri allievi/e e dall’altra le medie secondarie di secondo grado o i centri di formazione professionale in cui, dopo la licenza, allievi/e possono proseguire i loro studi. Sono potenzialmente in rete le scuole associate al Cnosscuola e alla “Fidae” e le scuole statali in Varese città e provincia, in particolare ai fini dell’orientamento scolastico-professionale. Inoltre si è collegati a scuole parallele, statali e non, per comuni iniziative di carattere sportivo (Giochi studenteschi) e di aggiornamento docenti; • Collaborazione di rilievo e di qualità è quella del Centro Salesiano Cospes di Milano per l’assistenza psico-diagnostica delle varie classi per tutto il triennio. Mediante i tests psico-intellettivi e attitudinali, i reattivi sociometrici, i questionari d’interesse e le prove oggettive, e con il conseguente confronto sui risultati si intende fornire ai docenti e ai genitori un supporto conoscitivo scientifico, dall’ingresso in prima media sino all’orientamento scolastico-professionale di terza media. Servono allo scopo gli incontri con il Collegio docenti e i Consigli di classe, come pure le assemblee e gli incontri con i Genitori insieme o in gruppo classe. • Collaborazione per la promozione di iniziative viene messa in atto con l’associazione locale “Ex allievi di Don Bosco”, con l’associazione “Agesc” (Associazione genitori scuole cattoliche), con il Centro ispettoriale di “Pastorale Giovanile” di Milano, con le associazioni del Movimento Giovanile Salesiano (“MGS”) e con “In Missione” (Amici del Sidamo-Etiopia). 5. LA VALUTAZIONE FORMATIVA La scuola secondaria di primo grado è per definizione educativa e orientativa. Il processo di valutazione risulta lo strumento privilegiato per la crescita reale del ragazzo/a. La valutazione riguarda tutti i processi attivati nella scuola a livello didattico-educativo. 5.1 La valutazione degli alunni/e è globale poiché investe gli aspetti didattici ed educativi, curricolari e integrativi, di relazione e di comportamento, ed è individuale poiché ogni alunno è valutato sugli obiettivi programmati e i progressi compiuti nel corso dell’anno. - I criteri di valutazione indicati dal Consiglio di classe in fase di programmazione:: • il progresso documentato rispetto alla situazione didattico-educativa di partenza; • l’impegno dimostrato nel percorso formativo e del curricolo scolastico; • le eventuali difficoltà derivate da problemi di famiglia e/o di salute. - La valutazione accompagna tutto il percorso e si articola sui vari momenti: • la valutazione iniziale serve a definire la situazione di partenza di ciascun alunno/a e a individuare il percorso formativo personale per il conseguimento degli obiettivi; • la valutazione intermedia del processo d’apprendimento e dello sviluppo dell’alunno si realizza con la raccolta delle informazioni di verifica: colloqui, elaborati, prove, etc; • valutazione finale accerta l’esito del rapporto tra gli obiettivi programmati e i risultati conseguiti al termine del singolo anno scolastico. 5.2 La valutazione è una tappa fondamentale del processo educativo, perché permette all’allievo/a di verificare la sua reale situazione, conoscendo il suo profitto nelle varie discipline e ravvisando il suo comportamento. L’allievo/a si può così confrontare con le difficoltà esistenti e i progressi compiuti per programmare la sua crescita e il suo impegno. Seguono le schede valutative che riguardano gli obiettivi educativi che si intendono raggiungere, i livelli di giudizio del comportamento e i criteri per l’interpretazione dei voti di apprendimento degli allievi/e. OBIETTIVI EDUCATIVI E LORO LIVELLI La valutazione del comportamento si riferisce in particolare a questi aspetti: • condotta • partecipazione • applicazione • frequenza. Tavola per la valutazione del comportamento Voto 10 Condotta Condotta esemplare per responsabilità e correttezza 9 Condotta ordinariamente corretta e disciplinata 8 Presenza di ripetuti richiami verbali da parte di uno o più docenti 7 Frequente disturbo delle attività didattiche. Carente rispetto delle persone e delle regole Reiterato disturbo delle lezioni. Mancanza di rispetto per i docenti e i compagni 6 5 Partecipazione Partecipazione attiva e continua al dialogo didattico- educativo. Contributo positivo al percorso umano e culturale della classe Partecipazione disponibile e collaborativa al dialogo didatticoeducativo Generale disponibilità al dialogo didatticoeducativo Applicazione Studio personale costante e metodico Frequenza Frequenza assidua e puntuale alle attività scolastiche Studio personale costante . Rispetto delle consegne ordinariamente puntuale Studio personale e rispetto delle consegne non sempre puntuale Frequenza costante alle attività scolastiche Partecipazione discontinua al dialogo didattico- educativo Studio personale discontinuo . Carente rispetto delle consegne Atteggiamento passivo nei confronti delle sollecitazioni didattico- educative Studio personale deficitario e inadempienza nel rispetto delle consegne Frequenza discontinua alle attività scolastiche e ritardi ripetuti Assenze e ritardi ripetuti e immotivati Assenze e ritardi ripetuti e funzionali a evitare verifiche o ad ostacolare il regolare percorso didattico Assenze e ritardi ripetuti che non consentono il raggiungimento minimo delle ore di presenza a scuola. Reiterato disturbo Atteggiamento Studio personale delle lezioni. oppositivo nei mancante e totale Mancanza di confronti delle inadempienza delle rispetto per i sollecitazioni didatticoconsegne docenti e i educative compagni. Atteggiamenti pericolosi e/o aggressivi verso di loro. N.B. In base alla normativa vigente con il 5 in comportamento l’allievo/a non è ammesso/a alla classe successiva CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE Elementi di valutazione Voto Rendimento Conoscenze Abilità Competenze 10 Eccellente Complete e approfondite e articolate Comprensione e analisi sicure , autonome e approfondite Capacità di sintesi autonoma 9 Ottimo Complete e approfondite 8 Buono Puntuali e complete, ma non sempre approfondite 7 Discreto Essenziali e schematiche Comprensione e analisi sicure e autonome, rielaborate in modo abbastanza personale Comprensione e analisi sicure, ma non sempre rielaborate in modo personale Capacità di analisi e sintesi abbastanza corretta e sicura Prontezza intuitiva nel procedere nelle applicazioni. Lessico proprio ricco e specificamente pertinente Sicuro e autonomo nelle applicazioni. Lessico proprio e articolato 6 Sufficiente Quasi sempre corrette, ma non approfondite, mnemoniche e ripetitive Comprensione elementare e analisi parziale e a volte disarticolata 5 Insufficiente Lacunose e frammentarie, parziali e raramente corrette 4 Gravemente insufficiente Quasi nulle, gravemente lacunose anche a livello elementare Evidenzia mancanza di abilità nell’analisi e nella sintesi. Non individua concetti chiave e ha difficoltà nel collegarli Evidenzia gravi mancanze di abilità nell’analisi e nella sintesi Non individua concetti chiave e ha evidenti difficoltà nel collegarli Sicuro e quasi sempre autonomo nelle applicazioni. Lessico proprio Nessuna difficoltà di rilievo nel procedere nelle applicazioni. Lessico adeguato ma con incertezze Generale incertezza nel procedere nelle applicazioni se non guidato dall’insegnante. Lessico accettabile Difficoltà nel procedere nelle applicazioni Lessico limitato, inesatto e ripetitivo Gravi difficoltà nel procedere nelle applicazioni. Lessico molto limitato, inesatto e ripetitivo 5.3 Il piano di valutazione del POF che la scuola programma per la verifica globale dei suoi interventi formativi (area profili, percorsi, fattori, risorse) realizzati nel corso dell’anno scolastico-educativo si pone a diverso livello. E’ attivata dalla nostra Scuola in forme di monitoraggio in itinere e di verifica mirata a fine anno: -In itinere sono previsti periodici interventi valutativi delle molteplici attività: nel Consiglio di coordinamento, in momenti specifici programmati con gli Organismi del Collegio Docenti, del Consiglio d’Istituto, dei Consigli di Classe e dei Rappresentanti dei Genitori. Vengono così attivati preziosi momenti di riflessione, di approfondimento e di disponibilità alla innovazione per intervenire sulla realtà scolastica in modo condiviso, mirato e strategico su singoli e su classi in modo da raggiungere gli obiettivi educativi e didattici e l’efficacia delle metodologie adottate; - Alla fine dell’anno formativo sono previste relative inchieste che interpellano tutti i componenti della Comunità Educativa: i docenti di tutte le discipline, gli educatori delle attività integrative e dei gruppi liberi, i genitori degli allievi. Gli organismi di partecipazione della scuola dedicheranno l’ultima seduta dell’anno alla verifica e valutazione generale e alla indicazione di possibili miglioramenti; - Il parametro di riferimento e lo strumento base sia per la valutazione globale tecnico-didattica che per quella educativo-pastorale è il “Progetto Educativo”: si tratta di discernere sull’andamento della scuola nell’anno e di orientarsi sulle scelte opportune in vista della riprogettazione formativa per l’anno successivo. La nostra scuola prende in seria considerazione le conquiste scientifiche e intende essere all’avanguardia, come voleva don Bosco. Le nuove concezioni sull’intelligenza umana, gli strumenti tecnici più aggiornati, la qualità degli interventi educativi e apostolici, la qualificazione dei rapporti scuola-famiglia rimangono punti di riferimento fondamentali per il futuro di una scuola che voglia essere davvero salesiana. Varese, 3 settembre 2014 Il Direttore, don Claudio Ghisolfi