1
INDICE PARTE PRIMA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 1.
2.
3.
4.
5.
Un po’ di storia……………………………………………………………………………………………………p. 4
Un po’ di numeri………………………………………………………………………………………………….p. 5
Le scuole dell’istituto…………………………………………………………………………………………...p. 6
Servizi amministrativi………………………………………………………………………………………….p. 8
Risultati scolastici degli anni precedenti……………………………………………………………….p. 9
PRINCIPI ISPIRATORI 6. Vision e mission………………………………………………………………………………………………….p. 11
7. Individuazione delle esigenze educative generali…………………………………………………p. 12
PROGRAMMAZIONE, METODOLOGIA E VERIFICA 8. La programmazione didattica……………………………………………………………………………p. 13
9. Definizione degli obiettivi educativi……………………………………………………………………p. 14
10. Valutazione del servizio scolastico………………………………………………………………………p. 18
ISCRIZIONI 11. Criteri generali………………………………………………………………………………………………….p. 19
12. Criteri di formazione delle classi………………………………………………………………………..p. 21
PROTOCOLLI ACCOGLIENZA 13. Protocollo per progettare l’integrazione degli alunni in situazione di handicap……p. 22
14. Protocollo per l’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri……………………….p. 24
REGOLAMENTI 15. Patto di corresponsabilità…………………………………………………………………………………p. 37
16. Regolamento alunni Scuola Primaria…………………………………………………………………p. 38
17. Regolamento alunni scuola secondaria……………………………………………………………...p. 40
18. Comportamento da tenere in entrata e in uscita da scuola………………………………….p. 42
19. Comportamento da tenere durante la ricreazione………………………………………………p. 42
PARTE SECONDA 1. Gestione dell’istituto…………………………………………………………………………………………p. 45
2 2.
3.
4.
5.
Organi collegiali……………………………………………………………………………………………..p. 45
Linee d’indirizzo………………………………………..…………………………………………………...p. 50
Funzioni strumentali, progetti, commissioni……………………………………………………p. 55
Gite scuola secondaria……………………………………………………………………………………p. 59
3
Parte prima
L’Istituto Comprensivo
“Anna Frank”
Montecchio Maggiore
Validità fino
a.s. 2013-2014
4 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
1. UN PO’ DI STORIA
L’Istituto Comprensivo Montecchio n°1° di Montecchio Maggiore, intitolato ad Anna Frank,
è di recente istituzione. Dal primo settembre 2004 sono state unificate alcune preesistenti Scuole
dell’Infanzia, Primarie e Secondaria di Primo Grado della zona Nord del Comune. L’Istituto
Comprensivo si articola in sei edifici scolastici. L’edificio centrale è ubicato in via Lorenzoni 2,
dove ha sede la Presidenza e la Segreteria e ospita la Scuola Primaria “A. Manzoni”.
5
2. UN PO’ DI NUMERI
Nell’anno scolastico 2013/2014 l’I.C. di Montecchio 1 è formato:
Classi
Tot.
Alunni
172
Ins.
Ata
23
6
Sc. Primaria 25
516
43
16
Sc. Second.
1° grado
485
41
5
Sc. Infanzia
7
21
La presenza degli alunni stranieri segue questo andamento:
a.s. 2007/08
a.s. 2008/09
a.s.2009/2010
a.s. 2010/2011 a.s. 2011/2012 a.s. 2012/2013 a.s. 2013/2014
16,27%
21,31%
22,53%
19,1%
24,9%
28%
Scuola
Primaria
7,75%
13,52%
14,2%
18,3%
15,87%
16%
Sc. Sec.1°
grado
8,9%
9,16%
13,43%
13,9%
13,86%
14%
S. Infanzia
Rodari 31,9%
S. Urbano 0%
S.Agnese 22%
Manzoni 22%
S.Frasncesco
8,5%
16%
Questo afflusso comporta notevole impegno di risorse umane e finanziarie , come pure rilevante
impegno è richiesto per garantire la frequenza degli alunni della comunità semi-stanziale Sinti.
Gli alunni diversamente abili con certificazione risultano essere
superiori alla percentuale
nazionale, dovuta alla presenza nel bacino di utenza delle tre comunità di accoglienza.
PLESSO
RODARI
PLESSO
MARAGA
PLESSO
SANT’AGNESE
PLESSO S.
FRANCESCO
PLESSO
MANZONI
PLESSO
ANNA FRANK
NUMERO ALUNNI
NUMERO ALUNNI
DISABILI
99
25
49
208
305
485
3
3
1
5
6
27
TOTALE ALUNNI ISTITUTO N.1
TOTALE ALUNNI DISABILI ISTITUTO N.1
1171
45
(3,8%)
Per gli alunni disabili sono effettuati una serie di iniziative e progetti volti a sostenere e ad ampliare
l’inclusione e il benessere.
6 3. LE SCUOLE DELL’ISTITUTO
Scuola dell’Infanzia
La scuola è aperta
“Rodari”
dal lunedì al venerdì,
dalle 8.00 alle 16.00.
Scuola dell’infanzia
La scuola è aperta
“F. Maraga”
dal lunedì al venerdì
frazione S. Urbano
dalle 8.00 alle 16.00.
Scuola dell’infanzia
La scuola è aperta
“S. Agnese”
dal lunedì al venerdì
frazione Val di Molino
dalle 8.00 alle 16.00.
Scuola primaria
Classi a 27 ore
dal lunedì al venerdì dalle 8:00
alle
13:00,
con
rientro
pomeridiano dalle 14:00 alle
16:00
lunedì,
mercoledì,
giovedì.
Classi a 40 ore
dal lunedì al venerdì dalle 8:00
alle 16:00.
“A. Manzoni”
Montecchio Maggiore
Scuola primaria
“San Francesco”
Montecchio Maggiore
Quartiere “Valle”
Classi a 27 ore
dal lunedì al venerdì
dalle 8.00 alle 13:00 con rientro
pomeridiano dalle 14:00 alle
16:00
lunedì,
mercoledì,
giovedì.
Classi a 40 ore
Dal lunedì al venerdì
Dalle 8.00 alle 16.00
7
Scuola secondaria di
primo grado
“Anna Frank”
Montecchio Maggiore
8 Dal lunedì al sabato
dalle 8.00 alle 13.00
al martedì, giovedì, venerdì
dalle 14.00 alle 16.00
laboratori.
4. SERVIZI AMMINISTRATIVI
SPREGGIERO ALDA- DSGA
responsabile ufficio amministrativo e personale
ausiliario - bilancio istituto - retribuzioni
personale
MARTINI DONATA- Assistente
gestione personale docente Scuola secondaria incarichi e FIS docenti - organico scuola
amministrativa
secondaria- progetti- bandi e contratti
TONIN BARBARA- Assistente amministrativa gestione alunni
PEOTTA SIMONA- Assistente amministrativa gestione personale docente Scuole dell'Infanzia
e Primaria - organico scuola infanzia e primaria
PESERICO ORIETTA- Assistente
protocollo - posta - organi collegiali - uso localiamministrativa
convenzioni- rapport con Ente Locale - corsi di
formazione/aggiornamento
GALIZIA VINCENZO- Assistente
protocollo – posta
amministrativo
STIO MARTA- Assistente amministrativa
GALLO CONCETTA- Assistente
amministrativa
gestione gite e acquisti- manutenzioneinventario e facile consumo
gestione personale ATA – incarichi e FIS
personale ATA – organico personale ATA
Orari di apertura al pubblico della segreteria:
•
dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00
•
il sabato dalle 10,30 alle 12,30
•
il martedì e il giovedì dalle 15,00 alle 17,00
Il dirigente scolastico riceve su appuntamento telefonico.
9
5. RISULTATI SCOLASTICI DEGLI ANNI PRECEDENTI
2004/05 Sc Infanzia 100%
Sc. 100%
Primaria 2005/06 100%
99,79%
2006/07 99%
100%
2007/08 100%
100%
2008/09 98,91%
99,61%
2009/10 100%
99%
2010/2011 100%
100%
2011/2012 100%
100%
2012/2013 100%
100%
La non promozione in questi ordini di scuola è determinata solo da situazioni e motivazioni
eccezionali.
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Licenziati o ammessi alla classe superiore
Cl 1 ^
Cl 2^
Cl 3^
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
98.54%
97.66%
96.58%
97.18%
95.5%
95.7%
97.7%
100%
94.4%
99.2%
100%
97.60%
2009/10
97,18%
99,15%
97,60%
2010/11
100%
99,28%
100%
ISCRIZIONI AGLI ISTITUTI SUPERIORI
% ISCRIZIONI obbedienza Licei al consiglio Istituti Profess. orientativo della scuola Istituti Tecnici C.F.P. Non iscritti 2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
66%
77%
68%
70%
73%
72%
75%
25%
23%
27%
18%
20%
13%
22%
26%
29%
28%
23%
31%
28%
28%
26%
26%
34%
39%
38%
34%
38%
43%
38%
35%
11%
8%
8%
16%
13%
16%
14%
13%
2%
1%
3%
2%
0
0
0
0
2009/10
71%
20%
19%
51%
10%
0
2010/11
69%
24%
34%
31%
11%
0
2011/12
74%
20,28%
34,97%
34,27%
9,09%
1,4%
2012/2013
75%
22%
27%
40%
11%
0
Nella Scuola Secondaria di Secondo grado, l’O.M. n. 92/2007 ha introdotto la “sospensione del
giudizio” di ammissione alla classe successiva per gli studenti con insufficienze, prevedendo la
possibilità del recupero delle varie discipline entro il 31 agosto.
Di conseguenza, la situazione rilevata ha fatto riferimento alle seguenti tipologie di esiti:
10 •
ammissione alla classe successiva
•
sospensione del giudizio
•
non ammissione alla classe successiva
ESITI PRIMA SUPERIORE
Promossi/ammessi a giugno 2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012 2013 48%
51%
53%
62%
53%
56%
59%
56%
84,4%
91%
64%
Con debito/giudizio sospeso 30%
38%
32%
18%
30%
21%
22%
28%
23%
Non ammessi Ritirati 21%
11%%
13%
19%
14%
18%
18%
16%
15,1%
9%
13%
1%
1%
2%
1%
3%
2%
1%
0%
0
1,4%
0%
11
PRINCIPI ISPIRATORI
6. VISION E MISSION
La nostra Vision, riportata nel logo la famosa frase di Quintiliano: “Maxima debetur puero
reverentia”, riflette l’intenzione di porre l’alunno al centro delle proprie attività, per cui l’intera
organizzazione delle risorse è finalizzata ad ottenere in ciascun alunno il massimo di preparazione
umana, sociale e culturale in relazione alle sue caratteristiche.
Gli obiettivi della Mission risultano perciò essere:
a. creare un ambiente di lavoro adeguato sia per il personale, sia per gli utenti, fondato sul
benessere individuale e collettivo e sulla condivisione;
b. fare massima attenzione all’utente attraverso l’individualizzazione dell’insegnamento;
c. creare un ambiente educativo stimolante per l’apprendimento e adatto allo sviluppo
affettivo, sociale e psicologico;
d. promuovere interessi affinché la qualità dei processi formativi sia la migliore possibile;
e. richiedere la collaborazione di tutte le componenti della scuola per un coinvolgimento attivo
nelle decisioni gestionali e di realizzazione;
f. assicurare la collaborazione con tutte le strutture del territorio;
g. sviluppare in tutto l’I.C. il benessere attraverso la formazione continua, la rilevazione del
grado di soddisfazione del personale e degli utenti per ricavare spunti necessari
all’autovalutazione e conseguenti decisioni di riorganizzazione.
I Valori di riferimento dell’Istituto sono:
• Uguaglianza: l’organizzazione del servizio scolastico dell’Istituto Comprensivo n. 1 Montecchio
Maggiore si fonda sul principio dell’uguaglianza di tutti gli utenti, senza alcuna discriminazione
per motivi riguardanti sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche
e socio-economiche.
• Accoglienza e integrazione: l’Istituto, con adeguati
interventi e atteggiamenti di tutti gli
operatori del servizio, favorisce l’accoglienza, l’integrazione e l’orientamento degli alunni, con
particolare riguardo alla fase di ingresso e di uscita verso il proseguimento degli studi e della
formazione professionale.
12 • L’Istituto pone l’alunno al centro delle sue attività. Principio conseguente é l’individualizzazione
dell’insegnamento, per cui si cercherà di rispondere in modo adeguato alla diversità dei bisogni
formativi, dalle situazioni di svantaggio socio-familiare, alle situazioni di eccellenza.
La predisposizione e condivisione dei valori, della vision e della mission, avviene attraverso
riunioni collegiali e di Dipartimento, di intersezione docenti e docenti-genitori, interclasse e di
classe. Sempre a livello collegiale sono inoltre sati elaborati i Regolamenti degli alunni, il Patto
di Corresponsabilità Scuola-famiglia , il Codice Deontologico degli insegnanti e la Carta dei
Servizi
7. INDIVIDUAZIONE DELLE ESIGENZE EDUCATIVE GENERALI
Le esigenze che emergono dalla lettura dei dati di contesto e dei risultati sono le seguenti:
1- esigenza di cogliere tempestivamente i segni rilevanti di situazioni di disagio e di
disadattamento e di fornire supporti che ne favoriscano il superamento, tanto in ambiente
scolastico che extra-scolastico, per promuovere un equilibrato sviluppo della personalità e un
positivo inserimento sociale;
2- esigenza di curare il dialogo con le famiglie, al fine di coinvolgerle nel raggiungimento degli
obiettivi formativi;
3- necessità di offrire agli alunni, che nel pomeriggio non sono seguiti da familiari, valide
alternative ad un eccessivo utilizzo dei mass-media, tramite prolungamento del tempo scolastico
o organizzazione di attività extra-scolastiche effettivamente accessibili a chi più ne ha bisogno;
4- esigenza di sostenere gli alunni nel percorso di interiorizzazione delle regole e degli impegni
assunti, nell’esercizio dei diritti e dei doveri.
5- necessità di migliorare i rapporti interpersonali attraverso l’autocontrollo dell’aggressività, la
disponibilità alla collaborazione, l’apertura al dialogo, l’accettazione delle diversità e il rispetto
reciproco.
In risposta alle esigenze educative è stato attuato il “progetto benessere” che prevede
interventi con una educatrice per i casi di difficile gestione in classe; in particolare si attivano
gruppi di arte-terapia, sia alla primaria sia alla secondaria, mirati a creare rapporti positivi nel
gruppo di pari. L’educatrice si fa carico anche di un progetto volto a evitare l’abbandono scolastico
di un minore in collaborazione con la famiglia e con la comunità dei Padri Giuseppini.
13
PROGRAMMAZIONE, METODOLOGIA E VERIFICA
8.
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
A livello nazionale sono definite le finalità del percorso formativo, gli obiettivi e gli standards
generali in termini di competenze e sono indicate le linee generali delle discipline organizzate per
aree e per ambiti.
I Consigli di classe, sulla base del Pof, predispongono la Programmazione annuale specificando gli
obiettivi, i metodi e la verifica. I consigli e i moduli di classe definiscono anche le attività
aggiuntive e di arricchimento dei curricoli che permettono, tramite visite guidate esterne alla scuola
e incontri con esperti locali, di approfondire alcuni argomenti di particolare interesse e valenza
formativa.
I singoli insegnanti , a loro volta, sviluppano i progetti didattici disciplinari in singole unità
didattiche/di apprendimento, individuando i saperi e le competenze degli alunni, i contenuti
specifici delle disciplina, i metodi/tecniche, gli strumenti e i linguaggi funzionali allo stile cognitivo
degli allievi, i tempi di attuazione del percorso e le modalità di valutazione e verifica.
Nello specifico gli elementi costitutivi dell’unità didattica sono suddivisi in :
a. Prerequisiti: intesi come conoscenze, competenze e capacità indispensabili per affrontare
l’Unità di Apprendimento
b. Obiettivi: - conoscenze – competenze-capacità oppure espressi in “saper” e “saper fare”
c. Contenuti
d. Metodologia:
1. Lezione frontale: percorso deduttivo (dal generale al particolare- struttura a cascata);
percorso induttivo (dal particolare al generale- struttura a radice)
2. “Esercitazioni”: case method, problem solving, role playing, questionari, libere
produzioni.
e. Strumenti: libri di testo, lucidi per lavagna luminosa, lavagna multimediale, utilizzo di
strumenti multimediali e tradizionali, cartelloni, manuali, uso di internet…
f. Tempi: di svolgimento delle U.A. espressi in ore
g. Verifica: formativa, sommativa. Tramite prove strutturate, semistrutturate, non strutturate
14 9. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI
Facendo riferimento ai programmi e alle direttive ministeriali e alla situazione socio-ambientale,
vengono proposte le seguenti finalità generali:
Scuola dell’Infanzia
Il profilo formativo integra le tre aree di sviluppo: identità / autonomia /competenza
Si tende a formare un bambino che riconosca se stesso, le proprie capacità e si dimostri disponibile
verso la scuola e verso l’apprendere, che riconosca le regole nei vari contesti scolastici e si sforzi di
rispettarle.
In relazione all’autonomia, si forma un bambino che sia responsabile della propria persona, del
proprio materiale e di quello della scuola, che sia capace di portare a termine un lavoro assegnato.
In relazione alla competenza, si promuove un bambino che, attraverso il percorso trasversale nei
vari campi di esperienza, abbia acquisito le abilità necessarie per osservare, ascoltare, memorizzare,
sperimentare, esprimere verbalmente e rappresentare graficamente, costruire.
Scuola Primaria
Continua la promozione dell’identità personale,curando :
ƒ la percezione di sé, l’autostima, la capacità di ascoltare e comunicare
ƒ il riconoscimento degli altri
ƒ il rispetto della diversità.
Sarà sviluppata la competenza per raggiungere gli
obiettivi :
ƒ comunicare in modo adeguato al contesto e in modo corretto
ƒ acquisire gli elementi di base per l’avvio al personale metodo di studio
ƒ saper usare semplici strumenti di indagine per conoscere la realtà circostante
Sul piano dell’autonomia l’alunno saprà :
ƒ utilizzare i materiali previsti per lo svolgimento delle consegne
ƒ organizzare il tempo destinato ai compiti
ƒ cercare aiuto quando è in difficoltà
ƒ portare a termine gli impegni presi
Gli obiettivi per le abilità sociali :
ƒ individuazione delle regole di classe
15
ƒ rispetto delle regole condivise nella classe e del regolamento generale
ƒ capacità di ascolto e di interazione con i compagni
ƒ potenziare la relazione di aiuto
ƒ utilizzare strategie positive per il superamento del conflitto
Scuola Secondaria di 1° grado
In continuità con gli ordini precedenti, la scuola media rafforzerà tutte le aree di crescita personale,
sviluppandole ulteriormente, verso :
ƒ la capacità di vivere insieme nel rispetto e nell’accettazione degli altri, con spirito di solidarietà e
collaborazione
ƒ la conoscenza e valutazione di sé anche al fine dell’orientamento e scelta scolastica e
professionale
ƒ l’inserimento attivo e positivo nella realtà territoriale dello sport, divertimento, associazionismo
ƒ l’educazione alle problematiche dell’Europa e del mondo
ƒ l’acquisizione del senso di responsabilità personale nel rispetto della legalità in tutti gli ambiti
della vita sociale
ƒ l’acquisizione delle abilità di base e di metodo per la formazione permanente e per sapersi
muovere nelle diverse aree del sapere
ƒ la maturazione della capacità di farsi delle opinioni e di assumere comportamenti consoni al
benessere psicofisico personale e di gruppo.
INDICAZIONI METODOLOGICHE GENERALI
Scuola dell’Infanzia , Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado
Valorizzare e rispettare:
° le diversità interpersonali
° i tempi e gli stili dell’apprendimento
° le diverse opinioni.
Aiutare e facilitare :
° la costruzione e la scoperta dell’identità personale
° lo sviluppo dell’autonomia e della responsabilizzazione delle proprie scelte
° l’acquisizione di un metodo personale di approccio allo studio
16 Scegliere e utilizzare :
° esperienze e contenuti significativi per l’età mentale e psicologica degli alunni
° schemi e mappe concettuali
° impostazione dialogica e interattiva della lezione
° tutti i tipi di linguaggio, compreso quello informatico e multimediale.
I curricoli disciplinari sono allegati al POF.
VALUTAZIONE E SISTEMI di VERIFICA
La valutazione degli alunni
Scuola dell’Infanzia
La valutazione globale di abilità/competenze avviene attraverso l’osservazione della:
ƒ
esperienza diretta (il fare del bambino)
ƒ
verbalizzazione dell’esperienza
ƒ
la rappresentazione dell’esperienza
strumenti:
ƒ griglie per la registrazione degli “indicatori di riscontro”: Sì – No – Parziale
ƒ osservazioni sistematiche ed occasionali durante attività libere e guidate
ƒ schede di verifica
ƒ elaborati dei bambini
ƒ confronto e scambio di informazioni con le famiglie
tempi:
dopo una prima valutazione globale dei prerequisiti di bambini di tre anni nuovi iscritti, nell’ambito
dell’autonomia, della maturità emotiva-affettiva e dei comportamenti relazionali, si procede con
verifiche e valutazioni quadrimestrali:
ƒ
1° q: vengono somministrate le prove di verifica
su alcuni obiettivi minimi irrinunciabili
ƒ
2° q: si procede con la somministrazione delle
17
prove sugli obiettivi minimi e su quelli
che non sono stati raggiunti o non hanno ottenuto
un accettabile livello di acquisizione.
Scuola Primaria
Il sistema di valutazione si avvale prioritariamente delle osservazioni sistematiche che forniscono
continui elementi informativi sui processi di apprendimento, allo scopo di intervenire per facilitare
il percorso di ciascun alunno. Inoltre ci si avvale anche di prove comuni alle classi, per rilevare i
risultati sommativi.
In particolare nelle classi 2a e 5a si effettueranno le prove Invalsi di italiano e matematica. I dati
risultanti saranno oggetto di discussione e raffronto per rimodulare la programmazione curricolare.
Gli alunni che risulteranno non aver raggiunto gli obiettivi cognitivi previsti, potranno recuperare
alcune abilità di base in italiano e matematica, durante il periodo estivo, nel corso organizzato
presso la scuola.
Per quanto riguarda la valutazione del comportamento, la scuola Primaria e Secondaria attivano gli
stessi indicatori:
-
Partecipazione
-
Impegno
-
Relazione con i compagni
-
Relazione con gli insegnanti
-
Rapporto con l’Istituzione Scolastica
Scuola Secondaria di 1°grado
La valutazione permette di comporre in un quadro unitario elementi informativi sui processi di
formazione e di apprendimento, raccolti in periodi di tempo brevi (verifiche sul profitto) e in
periodi di tempo più lunghi (valutazione globale).
•
Alle classi 1^ saranno somministrate le prove dell’INVALSI per italiano, matematica e scienze,
oltre alle prove di profitto delle singole materie e di autovalutazione delle abilità di ascolto e del
metodo di studio;
18 •
Alle classi 2^ saranno somministrate delle prove per italiano, matematica e lingua straniera,
oltre alle prove di profitto delle discipline e alla autovalutazione dell’autostima;
•
Alle classi 3^ saranno somministrati questionari di autovalutazione ai fini dell’orientamento
scolastico professionale e in uscita le prove comuni d’esame, compresa la prova nazionale
Invalsi.
I dati raccolti e i risultati delle prove nazionali restituite dall’Invalsi saranno oggetto di un attento
esame collettivo. Ogni Consiglio di Classe potrà predisporre delle prove trasversali per la
programmazione di inizio anno e per una valutazione globale verso il termine delle lezioni. Il
collegio ha optato per la suddivisione dell’anno in quadrimestri, con due valutazioni intermedie, per
dare una scansione più utile del tempo ai fini della rilevazione dei dati in ingresso e della
valutazione finale. Dopo la consegna delle pagelline intermedie saranno organizzati corsi di
recupero in italiano e matematica e laboratori operativi per rinforzare le abilità di base e sostenere la
motivazione. Saranno organizzati corsi di recupero anche nel periodo estivo, soprattutto per gli
alunni con debiti formativi. Per una maggior omogeneità e condivisione dei criteri di valutazione e
di osservazione degli alunni è stato approntato un “Registro del professore” comune a tutti gli
insegnanti, che riporta il sistema di valutazione adottato dal Collegio Docenti.
10. VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO
I docenti verificheranno alla fine dell’anno scolastico il piano di lavoro programmato per la classe e
il piano specifico della materia, confrontando i risultati nei dipartimenti e nei Consigli di Classe.
La scuola valuterà anche il proprio operato tramite verifiche del Piano dell’Offerta Formativa:
1. elaborando dati e riflessioni sugli esiti scolastici e sul proseguimento alle scuole superiori;
2. acquisendo pareri sul grado di soddisfazione espresso dai docenti, dai genitori e dagli alunni
attraverso questionari interni ;
I dati, tabulati e commentati saranno discussi in Collegio dei docenti e restituiti ai genitori ed al
personale scolastico per i necessari adattamenti del Piano dell’Offerta Formativa dell’anno
successivo.
La valutazione dell’Istituto sarà consegnata all’Assessore all’Istruzione e al Presidente del
Consiglio di Istituto, oltre che pubblicata all’Albo e nel sito dell’Istituto.
19
ISCRIZIONI
11. CRITERI GENERALI
Il Consiglio di Istituto ha individuato i seguenti criteri, in ordine di priorità, per le iscrizioni alle
classi prime dei vari ordini di scuola:
• Priorità agli studenti in età dell’obbligo scolastico (sei anni entro il 31 dicembre 2013);
• Priorità per la provenienza dalle scuole primarie dello stesso istituto;
• Residenza nel Comune;
• Viciniorietà della residenza dell’alunno alla scuola;
• Presenza di altri fratelli nella stessa sede o Istituto;
• Particolari impegni lavorativi dei genitori:
1. Entrambi i genitori lavorano;
2. Presenza di un solo genitore lavoratore nell’affidamento o nel nucleo familiare.
Se sarà necessario redigere una lista d’attesa si seguiranno i seguenti criteri:
Scuola dell’Infanzia
•
•
•
•
•
•
•
alunni con fratelli nella stessa sede- punti 8
bambino di età maggiore- punti 7
alunni con entrambi i genitori che lavorano- punti 5
alunni affidati a un solo genitore lavoratore- punti 5
alunni iscritti nell’anno precedente e non accolti- punti 3
alunni che hanno scelto orario intero- punti 2
alunni che si iscrivono entro il termine di legge- punti 1
Zone scuola dell’Infanzia
Maraga: S. Urbano, S.S. Trinità, Ghisa, Montecchio M., Monte Schiavi, Castelgomberto, Vigo di
Sovizzo.
S. Agnese: Valdimolino, Montecchio M., Peschiera dei Muzzi, Valle di Castelgomberto,
Montemezzo, Sovizzo, Castelgomberto.
Rodari: Valle, S. Vitale, S. Pietro. Nel caso di posti liberi al termine delle iscrizioni, si darà la
precedenza agli alunni extracomunitari delle altre zone.
Scuola Primaria
• Alunni con fratelli nella stessa sede e residenti nel comune- punti 6
• Alunni residenti nel comune- punti 4
• Alunni che si iscrivono entro i termini di legge- punti 1
20 Zone con diritto di precedenza per accettazione delle domande di iscrizione presso la scuola
Primaria S. Francesco
Valle, S.S. Trinità, S. Urbano, Bernuffi.
Scuola Secondaria di primo grado tempo prolungato
•
•
•
•
•
1.
2.
Provenienza dalle scuole primarie dell’Istituto- punti 5
Alunni residenti nel comune- punti 2
Viciniorietà della residenza dell’alunno alla scuola- punti 3
Presenza di altri fratelli nella stessa sede o nell’Istituto- punti 1
Particolari impegni lavcorativi:
Entrambi i genitori lavorano- punti 1
Presenza di un solo genitore lavoratore nell’affidamento o nel nucleo familiare- punti 1
In caso di parità di punteggio, sarà data precedenza agli alunni provenienti dallo stesso Istituto. In
casi estremi si provvederà all’estrazione del nome dell’alunno.
21
12. CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
Scuola dell’Infanzia
Al momento dell’iscrizione le sezioni vengono formate, ove possibile per età omogenea oppure
nella formazione di classi eterogenee per età si tiene conto del semestre di nascita e del sesso del
bambino.
La scuola somministra le prove in uscita: prove SALI (scala – abilità) che servono sia per una
valutazione finale della Scuola dell’Infanzia, sia per costruire le classi prime alla Scuola Primaria.
Si svolge inoltre un colloquio diretto con le insegnanti della sc. Primaria per il passaggio di
informazioni.
Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado
Le classi sono formate secondo i criteri di equieterogeneità suggeriti dalla ricerca pedagogica e
dalla normativa, in modo che in ognuna di esse siano presenti i diversi livelli di capacità e di ritmo
di apprendimento, le diverse modalità di comportamento e un pari numero di maschi e femmine.
Le modalità di raccolta e di passaggio dei dati sono concordati dai due ordini di scuola. I dati per le
classi provengono dalla scheda di valutazione dei risultati del test “Otis”, del test “Almy” e dalle
osservazioni dei docenti.
Per i casi di grave incompatibilità tra alunni si terrà conto dei suggerimenti indicati dai docenti.
Una volta formate le classi, sarà sorteggiata, alla presenza dei genitori, la sezione da attribuire alla
classe.
22 PROTOCOLLI ACCOGLIENZA
13. PROTOCOLLO PER PROGETTARE L’INTEGRAZIONE DEGLI
ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
• Premessa
La parità dei diritti/doveri di tutti gli studenti è l’idea guida su cui si fonda la scuola secondo i
vigenti riferimenti normativi.
Il processo di integrazione si basa sul coinvolgimento di tutti i docenti della classe nel progetto
educativo individualizzato con il quale l’alunno viene messo in condizione di partecipare alle
attività e alla vita della scuola.
Per favorire il processo formativo dell’alunno con disabilità viene strutturata una programmazione
individualizzata che consente a ciascuno di lavorare secondo le proprie possibilità.
Per rendere il progetto educativo individualizzato rispondente alle effettive esigenze dell’alunno, si
consiglia ad inizio anno scolastico di analizzare collegialmente la diagnosi funzionale e acquisire
qualsiasi altro dato utile al caso.
Importante è che la scuola si organizzi per effettuare incontri con le famiglie, le ULSS, le strutture
e/o le Associazioni di competenza.
Nel caso di passaggio di ordine di scuola, si consiglia di seguire le indicazioni fornite dal seguente
protocollo per l’integrazione degli alunni in situazione di handicap, appositamente predisposto dal
Gruppo di Lavoro del progetto I CARE.
• Indicazioni operative
-
Lo specialista di una struttura pubblica o convenzionata fa gli accertamenti che attestano la
patologia del minore che necessita dell’integrazione scolastica.
-
I genitori formulano la domanda di attivazione della UVMD presso l’Ufficio per
l’Integrazione scolastica dell’ASL, allegando il documento con la Diagnosi Clinica ed
eventuali altri documenti utili all’accertamento.
-
L’Ufficio per l’Integrazione Scolastica dell’ASL certifica lo stato di disabilità ai sensi della
legge 104/92.
-
Acquisita la certificazione la famiglia la consegna alla scuola che potrà procedere alla
richiesta dell’insegnante di sostegno.
-
La scuola acquisisce dall’equipe medica la Certificazione e la Diagnosi Funzionale (DPR
24/2/92, art. 3, c.1) entro l’inizio dell’anno scolastico.
23
-
All’inizio dell’anno scolastico vengono assegnati alla scuola docenti specializzati e non, al
fine di garantire l’attività di sostegno per l’integrazione degli alunni in situazione di
handicap (legge 104/92, art. 13).
-
Il Dirigente scolastico assegna a ciascun docente nominato per le attività di sostegno alle
classi con alunni diversamente abili.
-
L’insegnante di sostegno è contitolare della classe in cui l’alunno certificato è inserito,
partecipa alle operazioni di valutazione di tutti gli alunni, compresi gli scrutini e gli esami
finali.
-
L’insegnante di sostegno, dopo la fase di conoscenza e osservazione, cura il programma di
inserimento nella classe dell’alunno in collegamento con i docenti che in essa operano, con
gli specialisti e con la dirigenza scolastica. È compito dell’insegnante di sostegno presentare
l’alunno ai docenti all’inizio dell’anno, raccogliere informazioni sulla situazione dai colleghi
delle varie discipline e comunicare a questi eventuali difficoltà rilevate, fare da tramite con
gli specialisti che seguono l’alunno.
-
Gli insegnanti curricolari hanno il compito, in collaborazione con l’insegnante di sostegno,
di predisporre il programma individualizzato, di preparare le verifiche da svolgere in corso
d’anno e di attuare una didattica che permetta l’effettiva integrazione scolastica dell’alunno
con handicap /art. 12 comma 3 e 4 Legge 104/92). L’insegnante curricolare ha nei confronti
dell’alunno certificato le stesse responsabilità che ha per tutti gli altri allievi.
-
Sulla base della Diagnosi Funzionale viene stilato il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.)
in appositi incontri ai quali partecipano congiuntamente famiglia, specialisti, insegnanti di
sostegno e curricolari.
-
Il P.D.F., formulato per la prima volta dopo la prima certificazione, viene verificato
orientativamente ogni due anni e successivamente aggiornato. Il P.D.F. indica il prevedibile
sviluppo dell’alunno diversabile nei tempi brevi (6 mesi) e medi (2 anni) (art. 4 del DPR
24/2/92).
-
Sulla base del P.D.F. negli incontri già ricordati viene definito ogni anno anche il Piano
Educativo Individualizzato (P.E.I.) che indica con precisione le aree di intervento
individuate nel P.D.F., ne definisce gli obiettivi, i tempi, le modalità e i sussidi da impiegare
per la loro realizzazione (L.104/92 art.12).
-
A conclusione dell’anno il P.E.I. viene verificato in un incontro che vede riuniti gli
insegnanti di classe, la famiglia e gli esperti.
24 14. PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA E L’INSERIMENTO DEGLI
ALUNNI STRANIERI
1. CHE COSA É IL PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA Considerato il numero di alunni stranieri iscritti nelle nostre scuole e prevedendone l’aumento, è
necessario definire un PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA.
Il protocollo d’accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio Docenti, contiene
criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati, definisce
compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle
attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana e i criteri d’intesa tra le scuole del
CTF “Vicenza Ovest” per una equilibrata distribuzione delle iscrizioni nell’ambito dello stesso
comune.
Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che pertanto viene integrato e rivisto sulla base
delle esperienze realizzate. La sua adozione consente di attuare in modo operativo le Linee guida
per l’Accoglienza degli alunni stranieri CM n° 24 del 01/03/2006 e le indicazioni normative
contenute nel DPR n° 394 del 31/8/99.
25
Il protocollo d’accoglienza si propone di:
-
-
Definire pratiche condivise all’interno
delle scuole in tema d’accoglienza di
alunni stranieri, aperte anche alla rete
Facilitare l’ingresso di bambini e
ragazzi di altra nazionalità nel sistema
scolastico e sociale
Sostenere gli alunni neoarrivati nella
fase di adattamento al nuovo contesto
Favorire un clima d’accoglienza e di
attenzione alle relazioni che prevenga
e rimuova eventuali ostacoli alla piena
integrazione
Costruire un contesto favorevole
all’incontro con le altre culture e con le
“storie” di ogni ragazzo
Promuovere la comunicazione e la
collaborazione fra scuola e territorio
sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale
nell’ottica di un sistema formativo
integrato
Il protocollo d’accoglienza
prassi condivise di carattere:
delinea
amministrativo e burocratico:
definire le procedure di iscrizione e
la raccolta della documentazione
•
accertare la scolarità precedente,
lo stato di salute, la situazione
giuridica e familiare, l’identità
comunicativo e relazionale:
•
facilitare l’informazione e la
comunicazione tra scuola e
famiglia straniera facendo anche
ricorso ad interpreti e/o mediatori
culturali
•
prestare attenzione agli aspetti
non verbali della comunicazione
•
prestare attenzione al clima e alla
relazione per ridurre stati di ansia,
di diffidenza, situazioni di rifiuto,
non accettazione e chiusura
•
prestare attenzione particolare ai
momenti iniziali di socializzazione
del ragazzo e ai rapporti con i
compagni
•
offrire un supporto alle famiglie
•
prestare attenzione alle specificità
culturali (religiose, alimentari…)
educativo – didattico:
•
rilevare le capacità e i bisogni
specifici di apprendimento
•
individuare la classe e la sezione in
cui inserire il bambino
•
elaborare percorsi didattici
individualizzati
sociale:
•
•
•
26 prendere contatti con enti e
associazioni del territorio per
collaborazioni e intese
acquisire materiali, risorse e testi
presso centri di documentazione o
altre scuole e metterli in rete
2. L’ISCRIZIONE
L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d’accoglienza dell’alunno straniero e della
sua famiglia. Il personale di segreteria è incaricato del ricevimento delle iscrizioni degli alunni
stranieri e rappresenta il primo luogo di interazione tra la scuola e i “nuovi utenti”.
UFFICI DI SEGRETERIA:
COMPITI
MATERIALI
•
iscrivere l’alunno utilizzando la
•
modulistica bilingue, ove presente
raccogliere documenti e
autocertificazioni relativi alla precedente
scolarità (se esistente)
acquisire l’opzione di avvalersi o non
avvalersi della religione cattolica
informare la famiglia sull’organizzazione
della scuola (orari,rientri,mensa...)
consegnando,quando è possibile, note
informative nella lingua d’origine
fornire ai genitori modulistica bilingue
per facilitare loro la comunicazione con
gli insegnanti, ove presente
informare i genitori del tempo che
intercorrerà tra l’iscrizione e l’effettivo
inserimento nella classe (una settimana
circa)
Fissare un primo incontro tra famiglia
alunno e commissione d’accoglienza.
Avvisare tempestivamente i docenti
della commissione
Individuare tra il personale ATA un
incaricato del ricevimento delle iscrizioni
al fine di affinare progressivamente
abilità comunicative e relazionali che
aiutano l’interazione con i cittadini
immigrati, se possibile
•
•
•
•
•
•
•
•
•
moduli d’iscrizione (in più lingue)
scheda di presentazione della scuola
italiana e del proprio istituto
27
NORME PER L’ISCRIZIONE SCOLASTICA (T.U. art. 38-D.P.R. 394/99, art. 45)
I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione
indipendentemente dalla loro regolarità, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini
italiani. L’iscrizione può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico. I
minori stranieri sono soggetti all’obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in
materia. L’iscrizione nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene alle condizioni e
nei modi previsti per i minori italiani e ai minori stranieri si applicano tutte le disposizioni
vigenti in materia di diritto all’istruzione, d’accesso ai servizi educativi e di partecipazione
alla vita della comunità scolastica.
Se privi di documentazione anagrafica o in possesso di documentazione irregolare o
incompleta, sono iscritti con riserva e questo non pregiudica il conseguimento dei titoli
conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado. In mancanza di
accertamenti negativi sull’identità dichiarata dell’alunno il titolo viene rilasciato
all’interessato con i dati identificativi acquisiti al momento dell’iscrizione.
Per l’iscrizione degli alunni stranieri alla scuola dell’obbligo si applicano anche le
disposizioni in materia di vaccini obbligatori, salvo le deroghe disposte per attestazione di
esonero rilasciata dal medico dell’U.S.L.
2. LA COMMISSIONE D’ACCOGLIENZA
Considerato che l’iscrizione di alunni stranieri avviene anche nel corso dell’anno, si rende ormai
necessaria l’attivazione di una specifica Commissione, quale gruppo di lavoro e articolazione del
Collegio che, come è noto, si avvale di numerosi compiti deliberativi e di proposta in merito
all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri (CM. n° 24 del 01/03/2006 e DPR n° 394 del
31/08/1999).
La commissione è composta dal dirigente scolastico o delegato, dalla funzione strumentale per
l’intercultura o il disagio, da altro/i docenti che si occupano dell’alfabetizzazione. Le competenze
del gruppo di lavoro hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale.
28 La commissione si riunisce nei casi d’inserimento di alunni neoarrivati, per progettare azioni
comuni, per monitorare i progetti esistenti, per operare un raccordo tra le diverse realtà. Si occupa,
inoltre, dei rapporti con le amministrazioni, se delegata.
Nell’arco dell’anno si prevedono incontri di commissione e incontri di inserimento di alunni
stranieri.
COMPOSIZIONE
COMPITI
•
dirigente
scolastico
•
•
insegnanti
•
•
•
•
•
•
•
•
esamina la prima
documentazione raccolta in
Segreteria all’atto
dell’iscrizione
effettua un colloquio con la
famiglia nel quale raccoglie
informazioni su situazione
familiare, storia personale,
storia scolastica e
situazione linguistica
dell’alunno
opera un primo
accertamento di
competenze, abilità,
bisogni specifici di
apprendimento ed interessi
dell’alunno
propone l'assegnazione alla
classe
fornisce le informazioni
raccolte ai docenti che
accoglieranno il ragazzo in
classe (vedi Questionario
Informativo)
individua, su richiesta, con
i docenti percorsi di
facilitazione e di
inserimento
raccoglie monitoraggi sul
percorso
funge da tramite iniziale
tra scuola e famiglia
su delega funge da tramite
tra la scuola ed il territorio
(contatta le associazioni
che operano sul territorio,
attiva collaborazioni con le
amministrazioni locali)
INCONTRI
•
incontri
secondo
necessità
MATERIALI
•
elenco
mediatori
locali
•
questionario
in più lingue
rivolto agli
alunni neo
arrivati, ove
presente
•
schede per
la
rilevazione
di abilità e
competenze
non verbali
•
scheda sulla
“Biografia
linguistica”
29
•
organizza percorsi
formativi per il personale
docente
3. LA PRIMA CONOSCENZA DELL’ALUNNO
La commissione, attraverso un colloquio con la famiglia e con il ragazzo, raccoglie una serie
d’informazioni sulla storia personale e scolastica dell’alunno. In questa fase sarebbe auspicabile, se
necessario, avvalersi di un mediatore linguistico o di traduttore.
La commissione osserva l’alunno in situazione e attraverso la somministrazione di semplici prove
esprime una prima valutazione delle competenze dell’alunno.
Gli elementi raccolti consentono di assumere decisioni in merito alla classe d’inserimento.
Questa fase, detta di “prima conoscenza dell’alunno”, si articola prima dell’effettivo inserimento
nella classe.(doc: QUESTIONARIO INFORMATIVO – aprile 07)
4. PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE
I criteri di riferimento per l’assegnazione alla classe vengono devono deliberati dal Collegio
Docenti sulla base di quanto previsto dall’art. 45 del DPR 31/8/99 n° 394:
Gli individui soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente
all’età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l’iscrizione a una classe
diversa.
Va tenuto conto:
-
dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare
l’iscrizione a una classe diversa da quella corrispondente all’età anagrafica,
- dell’accertamento di competenze, abilità, e livelli di preparazione dell’alunno;
- del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza;
- del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.
Il Collegio dei docenti formula proposte in ordine ai criteri e alle modalità per la
comunicazione tra la scuola e le famiglie degli alunni stranieri. Se necessario, attraverso
intese con l’ente locale, l’istituzione scolastica si avvale dell’opera di mediatori culturali
qualificati.
30 La commissione propone la classe e la sezione tenendo conto dell’età anagrafica, dell’ordinamento
degli studi del paese di provenienza, dell’accertamento di competenze e abilità, del titolo di studio
eventualmente già posseduto dall’alunno, del mese di arrivo nella scuola italiana, delle aspettative
familiari emerse nel colloquio; ripartisce gli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni
con predominanza di alunni stranieri; fornisce i primi dati raccolti ai docenti che accoglieranno il
ragazzo neoarrivato.
6. L’INSERIMENTO NELLA CLASSE
La decisione sull’assegnazione a una classe viene accompagnata dall’individuazione dei percorsi di
facilitazione che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili.
La scuola annualmente è in grado d’attivare varie tipologie d’intervento sia attingendo a risorse
professionali ed economiche interne sia mediante accordi e convenzioni con enti locali. Vi è una
pluralità di modelli d’intervento che coniugano in modo diversificato disponibilità di risorse,
bisogni specifici, obiettivi didattici perseguibili.
Essenziale è un’articolazione flessibile dell’orario scolastico alternando:
•
LABORATORI SPECIFICI dedicati allo studio della lingua italiana, alla frequenza delle
attività di classe.
•
INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO o per piccoli gruppi in una situazione di
laboratorio linguistico con utilizzo di materiali e di testi specifici.
•
UN GRUPPO DI ORE IN CLASSE (fase della socializzazione) avendo cura di scegliere le
materie più facilmente accessibili (educazione all’immagine, educazione fisica, educazione
musicale), le materie con un forte legame con la pratica (laboratori di attività manuali,
esperimenti di scienze, etc.), le materie nelle quali l’allievo può avere già delle competenze, o
che può iniziare a studiare con i suoi compagni italiani partendo da analoghi livelli di
competenza (lingue straniere), nei limiti delle concrete possibilità.
7. IL CONSIGLIO DI CLASSE O TEAM DOCENTE
•
Il Consiglio di classe o team docente predispone un’accoglienza adeguata, tenendo conto delle
emozioni che vive il ragazzo, dell’ambientazione quotidiana e della costruzione di nuove
relazioni con coetanei e altri adulti, promuove un atteggiamento di fiducia nei confronti del
nuovo ambiente e attua un inserimento sereno e stimolante.
31
•
Il team docenti favorisce l’integrazione nella classe promovendo attività di piccolo gruppo, di
cooperative learning, di contesto variato, individua modalità di semplificazione o facilitazione
linguistica per ogni disciplina, rileva i bisogni specifici d’apprendimento, elabora percorsi
didattici personalizzati di L2
32 •
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
aiutare il ragazzo a superare il senso di
smarrimento e di abbandono
aiutare il ragazzo a conoscere gli spazi
scolastici e ad orientarsi in essi
promuovere
e
favorire
la
personalizzazione dell’inserimento
approfondire la conoscenza della storia
individuale e familiare del ragazzo
attuare strategie di gestione del gruppoclasse e delle dinamiche interpersonali tra
ragazzi
favorire l’inserimento e l’integrazione dei
nuovi genitori nell’ambiente facendo anche
ricorso a mediatori culturali.
rilevare le capacità e i “bisogni specifici” di
apprendimento (=bisogni formativi)
favorire l’apprendimento della lingua
italiana nei suoi aspetti fonologici,
morfosintattici e lessicali di base.
favorire
l’apprendimento
del
lessico
disciplinare fondamentale e delle abilità
operative in campo logico, matematico,
tecnico e scientifico.
favorire il possesso di abilità linguistiche
essenziali
legate
alla
comunicazione
informale.
reperire informazioni sui sistemi scolastici
dei paesi di provenienza, sulla tipologia dei
loro curricoli, sulla durata e sul calendario
scolastico, al fine di predisporre interventi
personalizzati e preparare la classe
prescelta ad accogliere il nuovo arrivato
Tutti gli insegnanti devono promuovere
l’apprendimento della lingua italiana.
Come la didattica insegna, infatti, non è
più compito specifico del solo insegnante
d’italiano favorire l’alfabetizzazione, che è
intesa non come neutra “materia”, ma
come reale competenza comunicativa e
linguistica.
Il muro di silenzio linguistico che
caratterizza la prima fase dell’inserimento
può
essere
rotto
dall’atteggiamento
comunicativo che gli insegnanti assumono;
é dunque necessario che l’apprendimento
della nuova lingua passi inizialmente
attraverso la “relazione affettiva”.
Ogni docente della classe potrà dedicare,
nella prima settimana, alcuni minuti di
lezione per favorire la conoscenza del
nuovo compagno; sarebbe utile poi
individuare tra i membri della classe una
figura sensibile che funga da “tutor”, ed un
traduttore della stessa etnia, anche di
classi diverse, che si renda disponibile
nelle necessità.
Nella fase di accoglienza si cercherà di
stabilire con esattezza il livello di
competenza linguistica e cognitiva di cui i
ragazzi sono in possesso. Ogni consiglio di
classe o
team docente compilerà la
scheda di “Rilevazione del comportamento
linguistico1 e relazionale2” che permetterà
di registrare le osservazioni sistematiche
dell’allievo nel contesto “classe”, sia dal
punto
di
vista
delle
capacità
di
socializzazione, sia dal punto di vista
È
uno
linguistico
e
comunicativo.
strumento
didattico
strutturato
appositamente
per
annotare
le
osservazioni relative alla situazione di
partenza del discente, ai suoi progressi o
alle
difficoltà
nell’apprendimento
dell’italiano e nel suo inserimento nella
vita di classe, pertanto si rivela efficace
non solo in fase di accoglienza, ma anche
in itinere durante tutto il percorso di
alfabetizzazione.
33
Si stabilirà quanto prima il livello
dell’alunno e si programmeranno attività e
interventi personalizzati.
I livelli di conoscenza della lingua italiana
ai quali si può ricondurre l’allievo dopo la
ricognizione sono: Livello 0; Livello 1;
Livello 2; Livello3; Livello 4. I livelli fanno
riferimento a una “classificazione delle
competenze”,
a
ciascuno
di
essi
corrisponde un tipo di attività da
privilegiare.
Stabilito il livello di conoscenza della lingua
italiana si suggeriscono le seguenti
procedure: gli alunni di livello 1, 2, 3, 4
seguiranno percorsi
individualizzati
in
ogni singola disciplina. Sarà compito
specifico del consiglio di classe o team
docente consolidare e potenziare le abilità
di base acquisite nel percorso di
alfabetizzazione degli anni precedenti.
Gli alunni di livello 0, invece, seguiranno
un percorso individualizzato unico e
comune a tutte le discipline, orientato alla
pura alfabetizzazione, per un arco di
tempo che garantisca l’apprendimento
della lingua del quotidiano; ciò significa
che gli obiettivi di valutazione saranno
uguali per tutti i docenti.
Nelle ore di alfabetizzazione “Livello 0”
ogni insegnante avrà cura di registrare
l’attività svolta.
Il coordinatore proporrà ai colleghi il
percorso da seguire in occasione della
programmazione
settimanale
o
del
consiglio di classe che delibererà.
Il percorso si svolgerà nel rispetto dei
tempi individuali del ragazzo.
34 8. VALUTAZIONE
La valutazione iniziale delle competenze degli alunni non italofoni o bilingui è necessaria per poter
garantire un adeguato inserimento all’interno del percorso scolastico che permetta la migliore
valorizzazione delle competenze già possedute dall’allievo e la diagnosi dei suoi bisogni.
Gli scopi della valutazione iniziale o diagnostica sono principalmente due:
-
la stesura di un profilo iniziale dello studente
-
la programmazione di un percorso didattico individualizzato che risponda tanto ai bisogni
linguistici quanto a quelli disciplinari
Il profilo iniziale è il primo passo verso un profilo dinamico che si costruisce durante tutto l’arco
dell’anno; tale profilo conterrà tutte le informazioni personali e scolastiche che si possono ottenere.
Inoltre, per elaborare una programmazione efficace, occorre conoscere i bisogni di apprendimento
degli alunni; tale conoscenza ci permette di elaborare attività che siano adeguate al livello di
competenza dell’alunno.
È importante che, sia la scelta dell’assegnazione alla classe, sia la stesura del profilo dell’alunno,
debbano essere il risultato di rilevazioni effettuate attraverso una pluralità di strumenti e di canali.
Questo per riflettere la complessità delle competenze linguistiche e generali, ma anche per rispettare
i diversi stili cognitivi di ciascun alunno.
Infine, nella valutazione delle competenze scolastiche di alunni non italofoni occorre tenere ben
presenti alcune condizioni:
-
l’acquisizione linguistica segue un percorso non del tutto lineare ed è vincolata a fattori
interni (psicolinguistici) ed esterni (contesto socioculturale, scolarizzazione)
-
l’acquisizione linguistica è dunque solo in parte condizionata dalla lingua madre
-
le competenze disciplinari vanno lette oltre la forma linguistica in cui si manifestano.
Specularmene una programmazione efficace di italiano lingua seconda non può limitarsi
all’ambito informale della comunicazione. Essa deve anche prevedere interventi didattici
mirati allo sviluppo di competenze linguistiche per accedere all’acquisizione della lingua
italiana (competenza metalinguistica), apprendere i contenuti disciplinari (competenze
linguistico-cognitivo-scolastiche, per la comprensione e produzione di linguaggi specifici
nella lezione e nei manuali, tipologie testuali differenti, ecc), partecipare attivamente al
processo didattico (competenze conversazionali e comunicative).
35
L’osservazione e la valutazione iniziali dell’alunno non italofono vengono effettuate durante
l’incontro iniziale e dopo l’inserimento in classe.
Tipi di valutazione consigliati, se possibili:
-
valutazione della padronanza della lingua madre (con l’aiuto di una mediazione
linguistica)
-
valutazione delle competenze e delle conoscenze scolastiche pregresse (in L1 o attraverso
supporti extralinguistici). Si procederà a forme di valutazione più o meno approfondita
delle abilità scolastiche (matematiche, scientifiche, storiche, ecc.) attraverso prove
strutturate, prove autentiche, prove di lettura e comprensione, prove non verbali
-
valutazione iniziale della padronanza della seconda lingua (sia BICS che CALP):
•
prove di comprensione orale (semplici comandi/istruzioni da eseguire)
•
prove di comprensione e produzione orale (conversazione personale)
•
prove di competenza linguistica globale
•
prove di competenza lessicale (abbinamento immagine-parola, numerazione)
•
prove di comprensione scritta (semplici storie illustrate e no)
•
prove di produzione scritta (continuazione della storia, stimoli visivi)
•
schede per l’osservazione del comportamento (socializzazione in classe)
•
griglie per la valutazione analitica
Le valutazioni quadrimestrali e interquadrimestrali verranno formulate attraverso un giudizio
sintetico e un giudizio globale. Nel giudizio sintetico, che sarà espresso per ogni singola disciplina,
si potrà specificare la dicitura “Obiettivi personalizzati”. Il giudizio globale, invece, sarà elaborato
per fasce di livello (livello 0,1,2,3,4, in base alle competenze dell’alunno secondo FAVAROBALBONI o A1-A2, B1-B2, C1-C2 secondo il QUADRO EUROPEO), sul modello della proposta di
B
valutazione della commissione (in allegato)
9. LA COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO
Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per realizzare un
progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola
ha bisogno delle risorse del territorio che le consentano di costruire una rete d’intervento che
rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio culturale.
36 La commissione intercultura attiva una collaborazione con le amministrazioni locali per costruire
percorsi comuni di formazione, per proporre servizi (Centri di Documentazione) ed esperienze
comuni (corsi di formazione).
Almeno un referente-facilitatore, rappresentante di ogni scuola, è disponibile a momenti di
confronto, interscambio e stesura di materiali comuni presso il CTF Vicenza Ovest.
37
REGOLAMENTI
15. PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1 – A. FRANK
Cod. Fisc. 90003440246 – Cod. Mecc. VIIC876008 – E-mail: [email protected]
Via Lorenzoni n. 2 – 36075 Montecchio Maggiore (VI) – Tel. 0444/696076 – Fax 0444/695699
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA –FAM IGLIA
Il Consiglio d’Istituto in ottemperanza alla nota MIUR n° 3602/31 luglio 2008 nella seduta del 29/9/2008 adotta il seguente Patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia
allo scopo di realizzare un’alleanza educativa che permetta, nel rispetto dei diritti degli alunni e in osservanza dei regolamenti, di conseguire il pieno sviluppo formativo e
di favorire l’assunzione di comportamenti responsabili degli studenti.
Responsabilità e impegni della Scuola
Responsabilità e impegni della Famiglia
(discendenti dalle leggi in materia d’istruzione, dal Codice deontologico, dal CCNL, (discendenti dagli art. 30, 147, 155, 317 della Costituzione, dai Codici Penale e
Carta dei Servizi)
Civile)
- riconoscere l’importanza della famiglia e sostenerne l’azione educativa
- informare le famiglie sul funzionamento generale della scuola tramite i
documenti (regolamento alunni, POF, Carta dei Servizi e del sito della scuola)
- presentare il piano di lavoro aggiornato agli alunni e ai genitori in occasione
delle assemblee di classe
- dare informazioni sul percorso formativo dell’alunno tramite le
comunicazioni sul libretto, i colloqui e le schede di valutazione
- sorvegliare gli alunni in tutti gli ambienti della scuola (aule, spazi interni ed
esterni) durante le lezioni, nella pausa mensa e nella ricreazione
- informare i genitori su eventuali problemi e/o infrazioni coinvolgendo,
qualora necessario, anche gli esperti del servizio psicologico e sociale.
- ascoltare esigenze e pareri degli alunni e dei genitori nel rispetto della
riservatezza su dati e informazioni personali e sensibili
- valutare i progressi di ciascun alunno nell’apprendimento e nel
comportamento, favorendo l’assunzione di responsabilità e l’effettuazione di
scelte consapevoli e condivise con i genitori
- assegnare compiti a casa adeguati alla capacità degli alunni e finalizzati al
rafforzamento di quanto appreso a scuola, nel rispetto dei loro tempi di vita
complessiva
- certificare le competenze acquisite dagli alunni con obiettività, imparzialità e
trasparenza
Firma del coordinatore di classe______________________
Data__________________
38 - riconoscere e promuovere il ruolo educativo dell’istituzione scolastica,
rappresentata dal Dirigente, dai docenti e dal personale ATA
- leggere, condividere e far rispettare il Regolamento degli alunni
- tenersi informati sul percorso formativo del proprio figlio tramite il dialogo
con il ragazzo e i colloqui con gli insegnanti (almeno uno per quadrimestre e
ogni qualvolta si viene convocati)
- controllare quotidianamente il libretto scuola-famiglia, firmare le
comunicazioni, fornire tempestivamente la giustificazione delle assenze e dei
ritardi e ritirare e riconsegnare entro tre giorni le schede di valutazione
- collaborare con i docenti nel mettere in pratica le sanzioni disciplinari
- informare sempre la scuola di eventuali problemi degli alunni (situazioni
fisiche, familiari, esperienze extrascolastiche impegnative)
- fornire dati e informazioni corrette e veritiere nei documenti (domanda
d’iscrizione, richiesta nulla osta, questionari vari)
- condividere premi e sanzioni dati dalla scuola
- condividere le valutazioni sui progressi nell’apprendimento e nel
comportamento e favorendo le strategie d’intervento proposte dalla scuola
- incoraggiare e controllare il proprio figlio nell’esecuzione dei compiti a casa,
sostenerlo con la fiducia e il dialogo
- assumere la propria responsabilità di educatori in caso di gravi mancanze
commesse dal proprio figlio nell’ambito scolastico (art. 20048 del Codice
Civile)
Firma del genitore_________________________
16. REGOLAMENTO ALUNNI SCUOLA PRIMARIA
39
40 17. REGOLAMENTI ALUNNI SCUOLA SECONDARIA
1
41
2
42 18. COMPORTAMENTO DA TENERE IN ENTRATA E IN USCITA DA
SCUOLA
Vista l’impossibilità di aprire i cancelli alle 7.55, causa traffico e confusione all’esterno della
scuola, l’istituto ha deciso di aprire i cancelli alle 7.40.
Quindi si invitano gli studenti a rispettare le seguenti regole per garantire la sicurezza di tutti:
• Gli studenti che al mattino arrivano a scuola con la bicicletta devono scendere dalla propria
bici e proseguire a piedi fino al parcheggio. Stesso comportamento deve essere tenuto anche
all’uscita.
• Gli studenti che usufruiscono dello scuolabus, arrivati a scuola, devono recarsi verso l’atrio
e rimanerci fino al suono della prima campanella; è tassativamente proibito per questi
studenti, una volta entrati, uscire dalla scuola.
• Gli studenti che arrivano a piedi o accompagnati dai genitori devono recarsi verso la zona
della pista d’atletica e rimanervi fino al suono della campanella.
• Gli studenti, entrati nella scuola, non devono assolutamente sostare davanti ai cancelli, per
permettere un accesso regolare e sicuro a tutti.
Si auspica la collaborazione di tutti per non incorrere nelle seguenti sanzioni:
• Gli alunni che verranno segnalati dai sorveglianti verranno annotati nel registro di classe.
• Se si ripetono costantemente comportamenti di entrata non regolari l’alunno indisciplinato
dovrà aiutare alla sorveglianza il personale addetto.
19. COMPORTAMENTO DA TENERE DURANTE LA RICREAZIONE
Dall’inizio dell’anno scolastico sono stati posizionati quattro nuovi contenitori per i rifiuti nelle
aree in cui si svolge la ricreazione all’aperto per evitare che il cortile si trasformi in una
discarica.
Gettare i propri rifiuti per terra e non negli appositi contenitori o addirittura di rovesciare (senza
motivo) i contenitori colmi di rifiuti, è segno di inciviltà, di poca educazione, mancanza di
rispetto nei confronti di chi dopo deve pulire e dell’ambiente in cui vive.
43
Perciò si invitano gli studenti a gettare cartacce, confezioni di merenda, di succhi di frutta, carte
di caramelle etc. negli appositi contenitori. Chi non rispetta questa regola verrà sanzionato
secondo il seguente provvedimento:
•
Gli alunni che saranno visti dai docenti sorveglianti saranno segnalati nel registro di
classe e sanzionati con la pulizia dello spazio di ricreazione; inoltre, dovranno effettuare
ricerche sul danno che può provocare l’inquinamento sull’ambiente. Queste ricerche
dovranno poi anche essere esposte ed espletate in classe.
44 Parte seconda
•organi dell’istituto
•progetti
•uscite, gite
a. s. 2013/2014
45
1. GESTIONE DELL’ISTITUTO
Dirigente Scolastico: dott. Anna Maria Tamiozzo
2. ORGANI COLLEGIALI
•
Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto Comprensivo di Montecchio Maggiore per il triennio 2013/20142014/2015- 2015/2016 è così composto:
COMPONENTI GENITORI
COMPONENTI DOCENTI
•
Tecchio Giovanni
•
Centomo Antonella
•
Campigotto Claudio
•
Ursino Carla
•
Pavan Arrigo
•
Catapano Margherita
•
Carretta Gabrilele
•
Chilese Luisa
•
Zenere Erika
•
Bisazza Giuseppina
•
Rasia Edoardo
•
Cappozzo Elisa
•
Gozzi Fabiola
•
Zini Sonia Cattani
MEMBRO DI DIRITTO
•
COMPONENTE PERSONALE A.T.A.
•
Dott. Anna Maria Tamiozzo
Stilo Domenica
È stato nominato presidente del Consiglio d’Istituto Gozzi Fabiola.
•
Collegio docenti
Fanno parte del Collegio dei Docenti tutti i docenti in servizio nell’Istituto. Il Collegio si può
riunire in sessione plenaria oppure per ordine di scuola ogni qualvolta si debba prendere una
decisione relativa ai singoli problemi.
46 •
Consigli di interclasse/plesso/intersezione
CONSIGLIO D’INTERSEZIONE- SCUOLA DELL’INFANZIA
Il Consiglio d’intersezione è costituito dai docenti di un plesso con i rappresentanti eletti dai
genitori (uno per sezione).
Elenco genitori rappresentanti di sezione
Scuola dell’infanzia
Valdimolino
Scuola dell’infanzia
Valdimolino
Classe U^ sezione A
Dal Zovo Matteo
Classe U^ sezione B
Schiavo Benedetta
Scuola dell’infanzia
Rodari
Classe U^ sezione A
Carretta Gabriele
Scuola dell’infanzia
Rodari
Classe U^ sezione B
Criaco Laura
Scuola dell’infanzia
Rodari
Classe U^ sezione C
Carretta Maura
Scuola dell’infanzia
Rodari
Classe U^ sezione D
Silvagni Francesca
CONSIGLIO D’INTERCLASSE- SCUOLA PRIMARIA
È formato dai docenti delle classi di un plesso e da un rappresentante dei genitori per classe, eletto
annualmente.
Elenco genitori rappresentanti di classe
Scuola primaria “A. Manzoni”
Classe prima sezione A
Peotta Federica
Classe prima sezione B
Eco Veronica
Classe prima sezione C
Lovato Marica
47
Classe seconda sezione A
Boeche Emanuela
Classe seconda sezione B
Carlotto Luigino
Classe terza sezione A
Castegnaro Barbara
Classe terza sezione B
Gualdo Cecilia
Classe terza sezione C
Peripolli Sheila
Classe quarta sezione A
Borghero Paola
Classe quarta sezione B
Fusato Silvia
Classe quarta sezione C
Fioraso Nadia
Classe quinta sezione A
Aglietto Silvia
Classe quinta sezione B
Policastro Alessandro
Classe quinta sezione C
Cracco Monica
Scuola primaria “San Francesco”
Classe prima sezione A
Mosele Roberta
Classe prima sezione B
Vergolani Emanuela
Classe seconda sezione A
Popa Daniela
Classe seconda sezione B
Chilese Alessia
Classe seconda sezione C
De Cao Andrea
Classe terza sezione A
Tecchio Giovanni
Classe terza sezione B
Balzarin Marzia
Classe quarta sezione A
Starace Simone
Classe quarta sezione B
Gozzi Fabiola
Classe quinta sezione A
Berdin Raffaella
Classe quinta sezione B
Longo Barbara
CONSIGLIO DI CLASSE- SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
È costituito da tutti i docenti operanti nella classe e quattro rappresentanti dei genitori.
Scuola secondaria di primo grado “Anna Frank”
Classe 1^ sezione A
Griffante Patrizia
Frigo Anita
48 Mondin Monica
Affolati Silvia
Classe 1^ sezione B
Cornale Marika
Gaianigo Renato
Zarantoniello Gianni
Classe 1^ sezione C
Pavan Arrigo
Tecchio Giovanni
Volpato Maria Rosa
Classe 1^ sezione D
Maule Romina
Campigotto Claudio
Borghero Laura
Bortolan Stefano
Classe 1^ sezione E
Tamiozzo Stefano
Ruffo Alessandro
Cecconato Veronica
Classe 1^ sezione F
Lorenzi Corrado
Blanquez Cabalero Nuria
Battocchio Sandra
Pasetto Fabiola
Classe 1^ sezione G
Bruttomesso Barbara
Golin Martina
Peretti Olivo
Giurato Omero
Classe 2^ sezione A
Dalla Vecchia Isabella
Nodari Ivo
Bernardini Michela
Avati Vincenzo
Classe 2^ sezione B
Meggiolaro Maria Margherita
Massignani Marta
Balzarin Barbara
Tomasi Alessandra
Classe 2^ sezione C
Zaro Lorena
Nicoletti Lara
49
Classe 2^ sezione D
Bogoni Agnese
Scalabrin Patrizia
Sola Monica
Zito Emanuela
Classe 2^ sezione E
Dal Maso Sonia
Zattera Monica
Parise Pierangelo
Marchetto Nicoletta
Classe 2^ sezione F
Bedin Michela
Cracco Monica
Dal Toso Marzia
Classe 2^ sezione G
Marchetto Marta
Vantin Anastasia
Classe 3^ sezione A
Pana Enrico
Guiotto Paola
Marchezzolo Patrizia
Classe 3^ sezione B
Serafini Chiara
Fichera Alfio
Genovese Adriana
Classe 3^ sezione C
Soldà Ivona
Frigo Michela
Zarantoniello Giovanni
Zambon Antonia
Classe 3^ sezione D
Gasparella Barbara
Sinico Roberto
Bicego Paolo
Iloveri Brunella
Classe 3^ sezione E
Magnaguagno Diego
Brun Cristina Sonia
Moschetta Simona
Classe 3^ sezione F
Frigo Silvia
Frigo Stefania
Classe 3^ sezione G
50 Acierno Loretta
Frealdo Massimo
Borghero Annamaria
•
Collaboratori e Coordinatori di plesso
Collaboratore con Funzioni Vicarie
Fedrigo Livio
Secondo Collaboratore
Boschetti Marilisa
Coordinatori di plesso:
Primaria “San Francesco” Netti Maria Francesca
Primaria “Manzoni” Ursino Carla
Scuola dell’infanzia “Rodari” Parisotto Arianna
Scuola dell’infanzia “Maraga” Sabadin Elena
Scuola dell’infanzia “S. Agnese” Butturini Paola
3. LINEE D’INDIRIZZO
Per l’Istituto Comprensivo n.1 di Montecchio Maggiore, che si estende su una vasta superficie
territoriale che va dalla Ghisa e da tutta la zona collinare (a Nord) fino a Via Veronese,
si individuano come priorità educative per l’anno scolastico 2013/14
1. arricchimento dei curricoli disciplinari
2. accoglienza ed inserimento alunni stranieri e sinti
3. accoglienza e integrazione alunni disabili/piano di inclusione (B.E.S.)
4. benessere: star bene a scuola e sviluppo di una positiva autostima nelle relazioni con gli altri
5. organizzazione delle risorse umane rispondente ai criteri di efficacia ed efficienza
6. promozione della continuità tra ordini di scuole.
51
Sono state elaborate le indicazioni nazionali per il curricolo. L’estratto che segue è tratto dal
paragrafo “Un nuovo umanesimo” (pp.11-12)
“E’ quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia,
in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo.
In tale prospettiva, la scuola potrà perseguire alcuni obiettivi:
• insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza – l’universo, il pianeta, la natura, la
vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia- in una prospettiva complessa, volta
cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri di insieme;
• promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti
essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione
umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e
le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo
cambiamento;
• diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il
degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle
risorse, la salute e la malattia, l’incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi
bioetici, la ricerca di una nuova qualità della vita) possono essere affrontati e risolti
attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra
le culture”.
Le priorità educative si traducono in progetti ed iniziative che coinvolgono la scuola
dell’infanzia, la primaria e la secondaria con criteri di sviluppo consoni a ogni fascia di età.
Il significato di questa scelta è riconoscibile e rispondente alla tradizione dell’Istituto in
continuità con la gestione precedente, con le competenze e le professionalità raggiunte dai docenti e
con le richieste e le attese degli utenti.
In particolare, il Consiglio di Istituto individua come priorità nella gestione delle risorse
finanziarie i fondi destinati a una serie di progetti volti a potenziare e ad approfondire lo studio
52 delle scienze, della matematica, delle lingue straniere, la pratica dello sport, l’attività musicale e
teatrale, la continuità tra i vari ordini di scuola oltre che il raccordo con le iniziative del territorio. Si
ritiene particolarmente da privilegiare questo ultimo aspetto per la ricchezza delle offerte culturali
della Biblioteca Civica, del Museo Zannato e delle Associazioni quali Artemide, Anpi, Protezione
Civile, Pro Loco, Associazione genitori…
Si rileva che, per il consolidamento e il potenziamento delle lingue straniere, si sono
organizzate attività di lettorato con interventi in classe di lettori in madrelingua. Inoltre si è data la
possibilità, agli studenti della scuola secondaria, di partecipare a due settimane di vacanza studio ad
Alton (GB) nel mese di luglio, accompagnati da una docente. L’iniziativa è coordinata con il
Comitato Gemellaggio del Comune.
Per la pratica sportiva si attiva il progetto regionale “Più sport @ scuola” per la scuola
primaria e, per la scuola secondaria si organizza il Centro Sportivo Scolastico.
L’investimento di risorse umane e finanziarie privilegia, inoltre, i corsi di recupero per gli
studenti in difficoltà di apprendimento. E’ una scelta ben precisa che connota il corpo docente e la
dirigenza nella convinzione che il successo scolastico deve coinvolgere tutti gli utenti, in particolare
l’utenza più debole per condizioni socio-familiari o per sviluppo psico-mentale.
Si favoriscono, inoltre, tutte le attività e le iniziative per l’accoglienza, l’inserimento e
l’inclusione degli alunni disabili; una specificità dell’Istituto è il corso di acquaticità condotto in
orario scolastico dalle insegnanti di sostegno nella piscina comunale. Una particolare attenzione
viene data agli alunni con D.S.A. vista la legge 170/2010 dove viene riconosciuta la dislessia, la
disgrafia, la disortografia e la discalculia impegnando la scuola in un contratto formativo con le
famiglie. Nell’Istituto sono attivi il Gruppo H e GLI (gruppo per l’inclusione), che comprendono
genitori, docenti e specialisti.
Sono stati attivati, inoltre, corsi di potenziamento per gli alunni particolarmente dotati. Il
progetto Eccellenze comprende:
• Trinity
• Patentino per il computer
• Problem solving e giochi matematici
Questa istituzione è caratterizzata da una serie di iniziative didattiche e sociali a favore degli
studenti di recente immigrazione. Date le alte percentuali di residenti non cittadini italiani, che
53
fanno si che il comune di Montecchio superi le medie nazionali, è doveroso farsi carico
dell’alfabetizzazione dei nuovi arrivati e sostenere questi alunni.
Infine grande attenzione e notevole investimento economico viene riservato al cosiddetto
“progetto benessere” nell’ottica della prevenzione dei comportamenti devianti, delle dipendenze,
della gestione dei conflitti e delle difficoltà relazionali.
La costituzione di uno “Sportello Ascolto” con lo psicologo, per la scuola secondaria,
avente funzione di supporto e sostegno per docenti, studenti e genitori, offre immediate consulenze
sia a livello individuale che collettivo. Il progetto, complesso e di durata annuale, è possibile perché
sostenuto e finanziato dall’Ente Locale.
Per gli alunni con DSA, le insegnanti saranno supportate da una specialista, Elisa Maule.
La scuola promuove la consapevolezza che l’ambiente che ci circonda ha delle regole che lo
determina e può nascondere dei rischi che è bene conoscere, per adottare comportamenti corretti in
caso di pericolo. Da qui nascono e vengono attuati i progetti quali “Bambini/Ragazzi Pedoni”,
“Ciclisti” e “Motociclisti”, simulazioni di evacuazione dagli edifici grazie anche al coinvolgimento
di importanti istituzioni come Protezione Civile, Vigili del fuoco, Polizia Locale, Autoscuole,
Genitori Volontari.
Sempre in collaborazione con l’Amministrazione si è attivato un doposcuola pomeridiano
(Faccio i compiti e mi diverto) per rispondere a una precisa richiesta e necessità delle famiglie: per
tutta la settimana, circa 60 alunni della scuola primaria rimangono a scuola assistiti da una
insegnante che li aiuta nello studio.
L’organizzazione delle risorse umane in modo efficiente ed efficace è condizione per la
realizzazione di quanto programmato; gli incarichi dati all’inizio dell’anno scolastico (vedi
organigramma allegato) hanno l’obiettivo di consentire a tutta la scuola di funzionare in raccordo
con l’ufficio di direzione e di segreteria.
4. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ RIFERITO A TUTTI GLI ALLIEVI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES).
Per Bisogni Educativi Speciali si intendono tutti gli studenti che presentano, anche in via
temporanea:
54 • Svantaggio sociale e culturale
• Svantaggio derivante dalla non conoscenza della lingua italiana
• Disabilità
• Disturbi evolutivi specifici
o
DSA
o
ADHD
o
Funzionamento cognitivo limite
Per tali alunni la scuola è attenta alle nuove disposizioni inviate dal Ministero, sensibilizzando gli
insegnanti sui contenuti che tali circolari comunicano (circolare n° 8 del 13-03-2013 e D.M. 27-1212). In particolar modo si sottolinea l’importanza di pensare in una logica di personalizzazione degli
interventi (dove è possibile) e di progettazione dell’offerta formativa in senso inclusivo, attraverso
lo sviluppo di una didattica attenta ai bisogni di ciascuno per realizzare gli obiettivi comuni.
La scuola è inoltre presente sul territorio aderendo alle iniziative proposte e avvalendosi di
consulenze esterne.
DSA – Per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento s’intendono gli alunni dislessici,
disgrafici, disortografici o discalculici aventi capacità cognitive adeguate, assenza di patologie
neurologiche e deficit sensoriali.
Quando gli insegnanti, dopo aver fatto un lavoro di recupero mirato, registrano ancora difficoltà
nella lettura, scrittura e calcolo, consigliano il genitore di prendere contatti con l'equipe ULSS per
una valutazione.
Il genitore, giunto in possesso della relazione dichiarante quali sono le difficoltà del figlio, deve
portarla in segreteria dove sarà protocollata. A questo punto, per rispondere alle esigenze di questi
allievi, gli insegnanti del team o il Consiglio di classe si attivano per favorire il successo formativo
di tali allievi. Dopo un’attenta lettura della relazione, in accordo con la famiglia, si stabiliscono le
strategie più opportune e le necessarie misure dispensative e compensative previste dalla
legislazione.
Tutto ciò è raccolto e documentato nel PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP), un
documento che vuole essere un patto di collaborazione fra scuola e famiglia, depositato insieme
alla relazione dell’ULSS.
A favore degli studenti con DSA si possono programmare adeguate forme di verifica e di
55
valutazione, in linea con quanto stabilito nel PDP.
Per rispondere meglio alle crescenti difficoltà di apprendimento, gli insegnanti sono orientati verso
scelte didattiche e metodologie allargate a tutto il gruppo classe.
L’Istituto Comprensivo 1 Montecchio Maggiore, in questi anni, ha cercato di sensibilizzare docenti
e famiglie sulle tematiche dei Disturbi Specifici di Apprendimento attraverso momenti di
aggiornamento e autoaggiornamento (vedi materiale presente nel sito della scuola), in linea con le
disposizioni della Legge 170 del 2010..
56 5. FUNZIONI STUMENTALI, PROGETTI,
COMMISSIONI
FUNZIONI STRUMENTALI
Rapporti con il territorio
Handicap e disagio – D.S.A.
Intercultura
Benessere
Mantiero
Alessandra
Nardi Flora
Pilotto Katia
Butti Giuseppe
Criseo Giuseppe
Ursino Carla
Orientamento
Informatica
P.O.F.
COLLABORATORI SCUOLA
E COORDINATORI SECONDARIA
DI PLESSO
Collaboratore D.S.
di Fedrigo Livio
Coordinatore
didattico
Scuola Infanzia
Elaborazione orario
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
INFANZIA
“RODARI”
SCUOLA
Infanzia Primaria
Secondaria
Infanzia Primaria
Secondaria
Infanzia Primaria
Secondaria
Secondaria
Secondaria
Secondaria
Infanzia Primaria
Infanzia Primaria
Secondaria
SCUOLA
INFANZIA
“S.
AGNESE”
SCUOLA
INFANZIA
“MARAGA”
Butturini
Paola
Sabadin Elena
Masiero
Rosetta
Masiero
Rosetta
Fedrigo
Vicario
Coordinatore
plesso
UDOCENTE
Cailotto Rosella
Pavan Cecilia
Nembri Sara
Farinello Nerina
Bufali A. Maria
Pozza A.
Boschetti
Marilisa
Ursino Carla Parisotto
Arianna
(Manzoni)
Netti Maria
Francesca (S.
Francesco)
Masiero
Rosetta
Boschetti
Marilisa
57
SCUOLA
SICURA
Referenti
responsabili
sicurezza
SCUOLA
SECONDARIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
INFANZIA
“RODARI”
Bertarelli
Simonetta
Criseo
Giuseppe
(Manzoni)
Filotto Silvia
(S. Francesco)
Catapano
Margherita
Sandri
Gabriella
Bisazza
Giuseppina
SCUOLA
INFANZIA
“S.
AGNESE”
Cappozzo
Elisa
Bisazza
Giuseppina
Cappozzo
Elisa
Commissione
mensa
SCUOLA
INFANZIA
“MARAGA”
Sabadin Elena
Sabadin Elena
FORMAZIONE
E
AGGIORNAMENTO
SCUOLA
SECONDARIA
Comitato
di Chilese
valutazione
Tutors in anno di Marisotto
formazione
Mentori
per
tirocinanti esterni
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
INFANZIA
“RODARI”
SCUOLA
INFANZIA
“S.
AGNESE”
SCUOLA
INFANZIA
“MARAGA”
Agosti
Carlotto
Ricciuti
Docenti
scuola
primaria
INTEGRAZIONE
ALUNNI
STRANIERI
SCUOLA
SECONDARIA
Integrazione
alunni sinti-rom
Alfabetizzazione
L2 ed intercultura
Alfabetizzazione e Centomo
integrazione
alunni stranieri e
sinti
58 SCUOLA
PRIMARIA
Vantin
Roberta
Bufali Anna
Maria
SCUOLA
INFANZIA
“RODARI”
SCUOLA
INFANZIA
“S.
AGNESE”
SCUOLA
INFANZIA
“MARAGA”
ATTIVITA’
COMPLEMENTARI
DI ED. FISICA
SCUOLA
SECONDARIA
Centro
scolastico
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
INFANZIA
“RODARI”
SCUOLA
INFANZIA
“S.
AGNESE”
SCUOLA
INFANZIA
“MARAGA”
sportivo Quercioli Paola
INTEGRAZIONE
ALUNNI
DISABILI
SCUOLA
SECONDARIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
INFANZIA
“RODARI”
SCUOLA
INFANZIA
“S.
AGNESE”
SCUOLA
INFANZIA
“MARAGA”
Farinello Nerina
Integrazione
alunni
disabili
secondaria
59
1.
EDUCAZIONE SESSUALE – VALORE
DEL CORPO
2.
LABORATORI SCUOLA / FAMIGLIA
(FESTE)
3.
ALFABETIZZAZIONE
ALUNNI
STRANIERI
4.
BIBLIOTECA
5.
PROGETTO “NONNI” collaborazione
con la Casa di Riposo “La Pieve” di Montecchio Maggiore
6.
MUSEO / TERRITORIO
7.
UN
DIVENTARE
60 BRAVO
CITTADINO
VOGLIO
1.
LETTURA “Città della Speranza” –
Manzoni e San Francesco
2.
PIU’ SPORT @ SCUOLA – Manzoni e
San Francesco
3.
LABORATORIO
SCIENTIFICO
-
Manzoni e San Francesco
4.
INTEGRAZIONE ALUNNI SINTI E ROM
- Manzoni e San Francesco
5.
INTERCULTURA “ Paese che vai ….
famiglia che trovi” - San Francesco
6.
GIOCHI MATEMATICI - Manzoni e San
Francesco
7.
FORMAZIONE
CLASSI
PRIME
-
Manzoni e San Francesco
8.
BIBLIOTECA – San Francesco
9.
PENFRENDSHIP - Manzoni
10.
ENGLISH SUMMER CAMP
11.
TEATRO IN LINGUA INGLESE
12.
MUSEO – Manzoni, San Francesco e
scuola infanzia
13.
PEDIBUS - Manzoni e San Francesco
61
14.
SICUREZZA – Manzoni, San Francesco
e infanzia
15.
AMBIENTE – Manzoni, San Francesco
e infanzia
16.
GLI
INSETTI
-
Manzoni
e
San
Francesco
17.
INVALSI - Manzoni e San Francesco
18.
ALFABETIZZAZIONE IN L2 –
19.
CONOSCIAMO
IL
SANGUE
con
Associazioni Donatori - Manzoni e San Francesco
20.
IL VIAGGIATORE ESPERTO – Manzoni
21.
D.S.A - Manzoni e San Francesco
22.
FACCIO I COMPITI E MI DIVERTO Manzoni e San Francesco
23.
EDUCAZIONE
AFFETTIVO/
SESSUALE - Manzoni e San Francesco
24.
IO (DI)SEGNO – Manzoni
25.
P.O.F.
26.
LETTURA CON GLI SCOUT 1^C
MANZONI
1.
POTENZIAMENTO
lettorato classi seconde
62 LINGUISTICO
–
2.
POTENZIAMENTO
LINGUISTICO
–
POTENZIAMENTO
LINGUISTICO
–
POTENZIAMENTO
LINGUISTICO
–
lettorato classi terze
3.
teatro in lingua
4.
Trinity
5.
GIOCHI MATEMATICI
6.
GIOCHI SCIENZE SPERIMENTALI
7.
POTENZIAMENTO
CURRICOLI
SCIENZE
8.
ORIENTAMENTO
–
imparare
a
scegliere
9.
DIGITALIZZAZIONE CLASSI PRIME
10.
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
11.
LA SCUOLA SI – CURA
12.
CITTADINANZA ATTIVA
13.
INTEGRAZIONE
ALUNNI
DISABILI
(corso nuoto e cucina)
14.
STRUMENTI DIDATTICI PER DSA
15.
JUNIOR BAND
16.
OLIMPIADI DEL PROBLEM SOLVING
17.
INTRODUZIONE AL LATINO
18.
TEATRO
19.
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E
ALLA SESSUALITA’
20.
SPAZIO ASCOLTO
21.
PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA
PRIMARIA – SECONDARIA
22.
EDUCAZIONE INTECULTURALE
63
23.
INTEGRAZIONE ALUNNI ITINERANTI,
SINTI E ROM
24.
COLLABORAZIONE CON DOCENTI
PENSIONATI
ALTRI
PROGETTI
SCUOLA
SECONDARIA
Supporto
coordinatori
interclasse
Supporto
coordinatori
di
intersezione
Somministrazione
prove S.A.L.I.
Coordinamento
prove INVALSI
scuola primaria
Gruppo
H Tutto l’istituto
d’istituto
Agosti
Supporto
all’attività degli
organi collegiali
Doposcuola
Ed. Sessuale
Recupero estivo
Psicomotricità e
musica
Patente europea Fedrigo
64 SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
INFANZIA
“RODARI”
SCUOLA
INFANZIA
“S.
AGNESE”
SCUOLA
INFANZIA
“MARAGA”
Docenti
scuola
infanzia
Docenti
scuola
infanzia
Docenti
scuola
infanzia
Agosti
Agosti
Agosti
Docenti primaria
Ricciuti- Albertin
Masiero Katia
Agosti
Contributo
dell’amministrazione
locale e genitori
Classi quinte con
esperti esterni
Boschetti
Esperti
esterni
per PC
POTENZIAMENTO LINGUA INGLESE
VACANZA STUDIO “ALTON”
Città gemellata con Montecchio Maggiore, nel
periodo dal 28 giugno al 13 luglio.
Parteciperanno quattordici ragazzi della scuola
secondaria, accompagnati da un professore
dell’Istituto e da un rappresentante dei genitori.
PROGETTO LINGUA INGLESE
Lettorato scuola secondaria, Teatro in lingua,
“English Camp” con London School. Referenti
ins. Mantoan, ins. Carlotto.
6. GITE SCUOLA SECONDARIA
DATA
22/04/2014
02/05/2014
CLASSE
1C- 1D
3F- 3D- 3C
09/05/2014
3A- 3E
09/05/2014
2B- 2F
05-08-09/05/2014
3G- 3B
14/05/2014
1B- 1F
24/04/2014
1A- 1E
DESTINAZIONE
Diga del Vajont
Rovereto: Trincee
Nagià
GromMuseo
Grande
Guerra
Rovereto: Trincee
Nagià
GromMuseo
Grande
Guerra
BellunoVilla
Buzzati- Diga del
Vajont
Trieste- Risiera di
San
Sabbapullman attrezzato
VeronaMuseo
Naturalistico
e
visita città
Ferrara/
porto
Caleri
65
22/04/2014
2A-2E
12/05/2014
1G- 2G
66 Crespi
D’AddaBergamo
Ferrara/
Porto
Caleri
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protocolli accoglienza - Istituto Comprensivo 1 Montecchio Maggiore