Istituto San Giuseppe
Via Bolzano, 1 – 37135 VERONA – TEL 045500398 Fax 045585955
e-mail: [email protected]
SCUOLA PRIMARIA
PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
a.s. 2011/12
CHE COS’E’ IL P.O.F. E LE SUE FINALITA’
a. Natura e scopo del documento
Il P.O.F si richiama al primo comma dell’art. 3 del Regolamento sull’Autonomia Scolastica.
Caratterizza l’identità culturale della scuola esplicitando la progettazione educativa, curricolare, extracurricolare ed organizzativa.
Il documento viene progettato e verificato dal Collegio dei Docenti ed è coerente con gli obiettivi
pedagogici ed educativi.
Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale e risponde ai
bisogni formativi del territorio.
Il sistema di idee, di valori, di procedure condivisi costituisce l’IDENTITA’ dell’UNITA’ SCOLASTICA.
b. Finalità educative del documento
1.
Promuovere lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi formativi, pedagogici,
didattici prescritti dai Nuovi Orientamenti della Scuola dell’Infanzia e dalle Indicazioni nazionali della Scuola Primaria, in sintonia con le esigenze territoriali locali.
2.
Favorire il successo formativo della persona, inteso come:
 maturazione dell’identità e delle competenze
 corporee
 intellettuali
 psicodinamiche
 conoscenza del sé
 scoprire e valorizzare le potenzialità creative proprie ed altrui
 educare alla salute e all’igiene nelle varie fasi di crescita
 conoscere le problematiche relative allo sviluppo psico-fisico
 raggiungimento dell’autonomia
 avviare ad una graduale responsabilizzazione nel vivere i valori universalmente
condivisibili
 promuovere lo sviluppo del pensiero critico e la capacità di compiere scelte autonome in contesti diversi
 maturare l’impegno ad agire per il bene comune
 educare alla convivenza democratica
 conoscenza dell’ambiente
 conoscere l’ambiente e le norme che lo regolano
 rispettare e tutelare la natura
1
3.
Formare il cristiano:
 stimolare alla ricerca di Dio per dare senso alla vita e trovare risposte vere nella
fede, speranza, carità…
 promuovere l’uomo integrale che in Cristo trova il modello e la sintesi di tutti i valori umani:
 amore
 amicizia
 libertà
 solidarietà
 accoglienza
 tolleranza
c. Incentivare il rapporto scuola-famiglia, attraverso:
 il coinvolgimento nell’attività educativa della scuola
 colloqui individuali
 dialogo e collaborazione
 incontri formativi su tematiche specifiche
d. Promuovere l’interazione formativa tra scuola e territorio
tramite:
 attività culturali (cineforum, teatro, biblioteca, concorsi….)
 uscite didattiche
 collegamenti con agenzie educative territoriali
 attività sportive
e. Favorire la continuità formativa
 attraverso il raccordo tra i diversi ordini di scuola dell’Istituto offrendo un servizio
scolastico di qualità nel rispetto delle tappe evolutive del singolo alunno.
f.
Creare una scuola aperta all’utilizzo delle nuove tecnologie.
IL P.O.F. è un documento aperto , soggetto ad interrogazioni, aggiunte e cambiamenti, in rispetto
alle sollecitazioni e alle richieste formative del territorio.
1. DIMENSIONE EDUCATIVA
a.
Finalità
Le finalità educative della scuola si rifanno all’opera e al pensiero del Beato Don Giuseppe Baldo,
fondatore, nel 1894, dell’ordine religioso delle Piccole Figlie di san Giuseppe.
La scuola si identifica come luogo privilegiato di formazione integrale dell’uomo, proponendosi come centro di cultura completo, attento alla realtà e alle problematiche attuali, in cui l’impegno educativo viene vissuto con serietà, chiarezza e serenità, nel rispetto di tutti.
Il Progetto Educativo sottolinea l’esigenza di un patto di corresponsabilità tra scuola e genitori,
fondato sui seguenti principi educativi:
EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DELLA VITA
Seguendo l’insegnamento della Chiesa, la scuola è attenta anzitutto alla persona e alla crescita interiore di alunne e alunni: gli interventi educativi mirano gradualmente a riproporre quei VALORI
UMANI e CRISTIANI che permettono di dare significato alla vita di ognuno.
2
SOSTENERE LA COSTRUZIONE DELL’ IDENTITA’
Gli alunni devono essere aiutati a cercare e a “strutturare” la propria identità, riconoscendo le proprie risorse, le proprie inclinazioni, le proprie attitudini, per valorizzarle in maniera armonica, in modo che possano guardare fiduciosamente a se stessi e al futuro da costruire.
EDUCARE ALLA CONVIVENZA
E’ importante favorire negli alunni il “senso” dell’altro, inteso come capacità di relazione e accoglienza verso il prossimo, diverso da sè, in modo da attuare una convivenza democratica mediante
la realizzazione di un clima sociale positivo.
GUIDARE AL CONFRONTO CON LA REALTA’
Educare alla realtà vuol dire aiutare gli alunni ad assumere consapevolezza della realtà sociale, anche nella sua dimensione mondiale, e senso di responsabilità, in un contesto di persone, di problemi,
di obblighi, di compiti veri.
b.
Obiettivi educativi
Più specificatamente, il gruppo dei docenti ha individuato i seguenti obiettivi verso i quali indirizzare l’azione educativa:
EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DELLA VITA
Don Baldo insegna che “doppio è il fine dell’educazione: arricchire la mente di buone virtù e utili
cognizioni e guidare la volontà per la via della virtù; duplice deve essere anche il mezzo a conseguirla: l’uno l’intelletto, l’altro riguarda il cuore. L’uno la scienza, l’altro la pietà”.
Si aiuteranno gli alunni a:




riflettere sui valori umani e cristiani;
raggiungere autonomia di giudizio, di scelta, di assunzione d’impegno;
acquisire responsabilità nelle proprie azioni, agendo coerentemente con i valori riconosciuti;
collaborare in spirito di fratellanza.
SOSTENERE LA COSTRUZIONE DELL’ IDENTITÀ
Gli alunni sono accompagnati verso lo sviluppo di un’adeguata percezione di sé, dei propri cambiamenti, della propria storia personale, dei propri atteggiamenti, delle proprie reazioni ai diversi
tipi di esperienze (sociali, di studio, di impegno, di responsabilità) per imparare a:





riconoscere le proprie potenzialità e attitudini;
riconoscere e accettare i propri limiti;
reagire positivamente rispetto alla sconfitta, all’insuccesso, alle aspettative non soddisfatte;
maturare un atteggiamento di curiosità e desiderio di progredire;
progettare e portare a termine ciò che si è prefissato.
EDUCARE ALLA CONVIVENZA
Si mira a far sviluppare negli alunni le capacità di comunicare e di socializzare le proprie esperienze, di confrontare con altri le reazioni e gli atteggiamenti, di sostenere le proprie idee nel rispetto
altrui per:





rispettare le regole di convivenza e le forme di cortesia;
acquisire consapevolezza della diversità come valore;
aiutare i compagni in difficoltà;
contribuire attivamente al lavoro comune;
mettere a disposizione le proprie risorse.
3
GUIDARE AL CONFRONTO CON LA REALTÀ
Gli alunni vengono stimolati a:





c.
porsi in atteggiamento riflessivo nei confronti di ciò che si fa e di ciò che accade;
prendere coscienza delle diverse realtà sociali;
raggiungere la motivazione al capire e all’operare costruttivo;
acquisire una adeguata capacità di pensare e di progettare il futuro;
maturare interessi sulle problematiche sociali e di attualità.
Orientamento metodologico
L’insegnante:
 RICONOSCE nel bambino valori e risorse da promuovere, rispettando i tempi di maturazione di ciascuno.
 MANTIENE UN ATTEGGIAMENTO INCORAGGIANTE sottolineando soprattutto la riuscita
e il successo.
 VALORIZZA LE QUALITA’ DI TUTTI GLI ALUNNI, dando ad ognuno la possibilità di esprimersi liberamente.
 HA UN ATTEGGIAMENTO DI RIDIMENSIONAMENTO, teso a sdrammatizzare esperienze di insuccesso.
 ORGANIZZA VARIE E SIGNIFICATIVE ESPERIENZE per rendere i bambini coscienti, aperti alle novità.
d.
Valutazione
L’osservazione e la valutazione sistematiche e continuative riguardano il rendimento e la maturazione del bambino. Esse avvengono mediante valutazioni orali e scritte in corso d’anno, e rilevamenti
significativi riguardanti le sue principali tappe di crescita culturale e personale.
In conformità alle leggi vigenti del D.M., la valutazione nelle aree disciplinari avverrà secondo il seguente schema:
Conoscenze, abilità e competenze disciplinari
Giudizio
Voto
Pienamente raggiunte con capacità critica
10
Pienamente raggiunte
9
Raggiunte con sicurezza
8
Raggiunte
7
Essenzialmente raggiunte
6
Permangono carenze da recuperare
5
Il voto in condotta sarà espresso secondo questa tabella:
Comportamento
Corretto
Appropriato
Essenzialmente appropriato
Poco appropriato
Carente
Al termine dell’anno scolastico, alle classi quinte, si somministreranno test oggettivi riguardanti alcune discipline al fine di sostenere la consapevolezza del passaggio dalla scuola Primaria alla scuola
Secondaria di 1° grado.
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2. IL CONTESTO
a. Note storiche
La Scuola Elementare “S. Giuseppe”, gestita dalla Congregazione “Piccole Figlie di San Giuseppe”, opera nel quartiere di Borgo Roma dal 1945.
E’ la continuazione storica, dinamica e istituzionalizzata dell’opera educativa del Beato Giuseppe
Baldo, fondatore della Congregazione.
Educatore forte e soave, per undici anni vice reggente e docente nel Collegio Vescovile di Verona,
trasmise la sua passione educativa alle prime suore che preparò e inserì come insegnanti qualificate nella Scuola Statale. La sua pedagogia mira a promuovere l’uomo integrale e partecipa alla
missione evangelizzante della Chiesa.
b. Spazi della scuola
Rispetto all’edificio originario, la scuola S. Giuseppe ha subito numerosi interventi di ristrutturazione che l’ hanno resa idonea alle nuove esigenze e alle normative di sicurezza vigenti.
Attualmente la scuola offre questi servizi e strutture:
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
aule
palestra
biblioteca
aula video
aula lingua Inglese
aula musica
aula informatica
saloni per i giochi
sale mensa
teatro
cortili e palestrina
cappella
atrio per l’accoglienza
sale riunioni
c. Il territorio
La scuola da anni mantiene esperienze di collaborazione con le diverse strutture socio-culturali
presenti nel territorio comunale ed in quelli limitrofi.
Perché l’alunno possa sperimentare un rapporto diretto con la realtà che lo circonda, la scuola
promuoverà:
 attività culturali (cineforum, teatro, biblioteca, concorsi…)
 uscite didattiche
 progetti
 collegamenti con agenzie educative territoriali
Durante il corso dell’anno si inseriscono attività proposte da enti esterni:
 concorsi
 feste
 manifestazioni
 uscite didattiche
 viaggi d’istruzione
 cineforum
 teatro
d. Rapporti di collaborazione
La scuola è consapevole di svolgere un ruolo complementare a quello della famiglia, con la quale
si propone di condurre, nel riconoscimento di ruoli e compiti distinti, un lavoro di collaborazione, finalizzato al bene dei bambini.
5
Per favorire l’effettiva compartecipazione di scuola e famiglia, vengono organizzati in corso d’anno
incontri con specialisti per affrontare tematiche e problematiche attuali inerenti la formazione e
l’educazione degli alunni/figli. I genitori svolgono inoltre un ruolo attivo all’interno della vita scolastica, che si attua in primo luogo negli organi rappresentativi ( Consiglio d’Istituto. Consiglio di Interclasse ).
I genitori sono inoltre convocati all’inizio di ogni anno scolastico per la presentazione della programmazione educativa e didattica, sono invitati a dialogare con gli insegnanti in occasione dei
colloqui periodici.
In occasione di momenti particolarmente significativi della vita della scuola, come le celebrazioni e
le feste della scuola, i genitori sono inoltre invitati a condividere il cammino di crescita e fraternità.
A partire dall’anno scolastico 2005/2006 si è formato un piccolo gruppo di teatro amatoriale, composto da alcuni genitori della scuola, che propone agli alunni a fine anno scolastico una rappresentazione teatrale.
In vista della conclusione dell’anno scolastico, le classi sono impegnate nella preparazione della
Festa della scuola, solitamente organizzata nell’ultima settimana di maggio o nella prima settimana
di giugno in collaborazione anche con l’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche). In questa occasione genitori, alunni e insegnanti si incontrano per un ringraziamento reciproco.
d. La popolazione scolastica e l’organico
Gli alunni/e iscritti/e sono 251, molti di loro, data la posizione geografica favorevole della scuola,
provengono da paesi esterni al comune di Verona.
Le classi sono 13, organizzate a tempo pieno con insegnante prevalente per le classi prime, seconde, terze e quarte, e per aree disciplinari nelle classi quinte. Operano 17 insegnanti di cui due
specialiste per la lingua inglese, una specialista per l’educazione al suono e alla musica ed una
specialista per le scienze motorie e sportive.
Sono presenti inoltre alcune maestre e personale non docente che, alternandosi o in compresenza
con le insegnanti di classe, svolgono la funzione di assistenza e sorveglianza durante le mense e
le ricreazioni, di sostegno e di eventuali supplenze.
e. Accoglienza
Per facilitare l’inserimento degli alunni iscritti alla classe prima, le insegnanti, in collaborazione con
la scuola dell’Infanzia, predispongono alcuni incontri per favorire la continuità educativa.
A settembre inoltre si svolge un incontro di presentazione dell’organizzazione e delle attività della
scuola per i genitori che hanno iscritto i propri figli in classe prima.
f.
Contratto formativo
 Impegni degli alunni
-
Agli alunni si richiede:
disponibilità alla proposta educativa cristiana;
volontà di collocarsi come soggetti attivi della propria educazione;
fiducia nei genitori e nei docenti e apertura con loro per un cammino più spedito verso
una maturazione umana;
accettazione dei principi della scuola e delle norme contenute nel regolamento come
mezzo per una crescita seria e responsabile.
Il clima di serenità e di formazione nella scuola sarà garantito se ogni alunno si sentirà
coinvolto con la sua persona e la sua vita.
6
 Impegni dei docenti
-
Sarà impegno dei docenti offrire agli alunni la propria competenza scientifica e pedagogica senza affidare nulla all’improvvisazione pur non rinunciando alla propria creatività. A tale fine sentiranno il dovere di aggiornarsi continuamente e di stabilire un rapporto di conoscenza e di reciproco aiuto tra di loro e con i docenti di altre scuole.
-
Saranno umili ricercatori della verità. Questo atteggiamento interiore li renderà consapevoli dei propri limiti e prudenti nel rapporto educativo così da eliminare ogni autoritarismo senza rinunciare tuttavia al proprio ruolo di educatori.
-
Avranno un profondo rispetto della persona umana; per questo tratteranno gli alunni
con bontà e dolce fermezza. Si sforzeranno di far proprio lo sguardo di misericordia
con cui Cristo guarda ogni uomo.
-
Consapevoli di essere non solo insegnanti, ma anche educatori, cercheranno, in linea
con il progetto educativo della scuola, di formare personalità forti e responsabili, capaci
di scelte libere e giuste.
Saranno disponibili a partecipare in modo costruttivo agli Organismi di Gestione Collegiale.
-
-
Ogni docente si sforzerà di operare in pieno accordo con i colleghi e non dimenticherà
che diventa “maestro” quando propone una testimonianza di vita e non la sicurezza di
un sapere neutrale e nozionistico. Poiché la testimonianza si esplica nella vita comune,
è chiesto ad ogni insegnante di collaborare attivamente alla formazione della “comunità
educante”.
-
La comunità educante non deve solo interessarsi dei problemi scolastici, ma deve, nello stesso tempo, essere formativa di tutti i docenti coinvolgendo la loro esistenza attraverso un clima di fede e di coscienza ecclesiale.
 Impegni dei genitori
-
-
-
I genitori sono i primi e i principali responsabili dell’educazione dei figli, pertanto essi
devono prendere coscienza del progetto educativo e del regolamento della scuola, partecipare agli incontri formativi e impegnarsi a sottoscriverli e a verificarli con periodicità.
Ogni genitore:
si impegna ad accogliere le insegnanti con atteggiamento di fiducia nei
confronti della loro professionalità, della metodologia educativa e nelle
proposte didattico-formative;
-
condivide gli obiettivi educativi finali della progettazione presentata nella riunione di inizio anno scolastico;
si impegna a rispettare il Regolamento della Scuola;
-
stabilisce un confronto con gli insegnanti nei vari colloqui prospettati;
-
collabora alla realizzazione del progetto educativo. A tale scopo propone e favorisce
una formazione permanente con incontri specifici, verifiche, momenti spirituali;
-
se richiesto, può portare la sua esperienza cristiana di vita e di lavoro a servizio degli
alunni nella scuola, durante le lezioni;
è invitato ad appoggiare, con la sua adesione, l’associazione AGeSC con la quale la
scuola collabora.
-
7
OFFERTA FORMATIVA
1) TEMPI
L’anno scolastico si divide in due quadrimestri:
1) Settembre – Gennaio;
2) Febbraio – Giugno.
La scuola inizia il 12 settembre 2011 e termina l’ 8 giugno 2012.
L’orario scolastico si articola dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.10 alle ore 16.00.
Le ore di lezione settimanali sono 27 curricolari e 3 facoltative per la famiglia, ma obbligatorie per
la scuola.
Orario delle attività dal Lunedì al Venerdì:
08.00 – 08.20
08.20 – 9.15
09.15 –10.10
10.10 –10.25
10.25 – 11.20
11.20 – 12.15
12.20 – 13.00
13.00 – 13.55
14.00 – 14.55
14.55 – 15.50
15.50 – 16.00
accoglienza
attività disciplinari
attività disciplinari
intervallo
attività disciplinari
attività disciplinari
mensa
intervallo
attività disciplinari
attività disciplinari
uscita
2) MENSA
Il servizio mensa è fornito dalla ditta “CIR” ( Cooperativa Italiana di Ristorazione) con sede legale a
Reggio Emilia ( centro di cottura: Provolo v. Berardi 37139 VR) e offre due menù (invernale – estivo), visionati da organi competenti. (Il menù viene affisso in bacheca)
Il tempo del pranzo è considerato momento educativo didattico.
3) ASSICURAZIONE ALUNNI
Tutti i bambini sono assicurati con la Compagnia Assicuratrice “CATTOLICA” che copre i danni derivanti dagli infortuni o quelli provocati a persone.
La famiglia per ottenere il rimborso delle spese effettivamente sostenute, deve:
 informare immediatamente l’amministrazione del fatto che si stanno sostenendo delle spese di cui si vuole avere il rimborso
 conservare fatture, ricevute, scontrini fiscali e certificati medici
 in caso di infortunio presentare alla Compagnia Assicuratrice la richiesta di rimborso accompagnata da certificazione medica, tramite l’amministrazione della scuola
4) SERVIZI AMMINISTRATIVI
La Segreteria si trova presso la scuola “San Giuseppe”. E’ aperta al pubblico dal lunedì al venerdì
dalle ore 7.45 alle ore 9.00
“
“ 11.00 “ “ 12.30
“
“ 14.00 “ “ 15.30.
Le nuove iscrizioni per le classi Prime si effettuano presso l’Amministrazione entro il mese di gennaio, con il versamento della quota prevista. (vedi circolare amministrativa)
Nella scuola operano delle collaboratrici scolastiche che si occupano del servizio e della sorveglianza degli alunni e personale per la pulizia degli ambienti messo a disposizione dalla ditta “Salus”.
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5) RISORSE UMANE FUNZIONALI AL CONTESTO
L’Organigramma dell’Istituto è così composto:
6) ITINERARIO EDUCATIVO
La scuola organizza la propria attività scolastica attraverso la progettazione annuale che prevede il
concorrere delle discipline e delle educazioni alla convivenza civile al fine di soddisfare i bisogni
degli alunni come esplicitato nelle indicazioni nazionali.
L’itinerario educativo viene programmato per classi parallele e in interdisciplinarietà, in sintonia con
tempi, spazi e necessità specifiche degli alunni.
La programmazione educativa, elaborata collegialmente, ha come fine la maturazione sociale, civile ed etica degli alunni ed interessa tre dimensioni personali:
cognitiva, affettiva, operativa.
Tale maturazione implica un cammino:
 dalla dipendenza all’autonomia
 dall’istintività alla responsabilità
 dalla superficialità al “dare senso”
 dall’egoismo all’altruismo.

La programmazione educativa è illustrata nell’assemblea di classe all’inizio dell’anno scolastico.
(vedi tabella seguente)
ITINERARIO EDUCATIVO
OBIETTIVO GENERALE:
AREA
OBIETTIVI
PERSONA
Riconoscere il valore della persona
FAMIGLIA
Vivere con generosità e altruismo
COMPAGNI
Accogliere ogni compagno
Crescere nel rispetto reciproco
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EDUCATORI
Stabilire rapporti autentici
AMBIENTE
Riconoscere il valore del creato
Riconoscere il valore dell’opera dell’uomo come collaboratore
di Dio nel creato
Gli obiettivi verranno perseguiti attraverso l’accoglienza e le modalità quali: ascolto, dialogo, esperienze scolastiche ed extrascolastiche, ricerca, lavori di gruppo, giochi.
7) PERCORSI EDUCATIVI E PROGETTI
La scuola organizza la propria attività scolastica in percorsi educativi che sorgono
dall’osservazione sistematica e continuativa dei bisogni degli alunni. Nelle proposte didattiche che
tendono a soddisfare i bisogni formativi concorrono da sfondo le discipline e le educazioni alla
convivenza civile, fornendo lo scenario su cui ambientare le diverse attività scolastiche e gli obiettivi specifici d’apprendimento da perseguire. Quest’ultimi possono essere affrontati secondo diverse
metodologie didattiche: le lezioni frontali, i laboratori per elezione o di livello e gruppi di lavoro.
Trovano spazio anche i progetti, ovvero brevi ed intensi momenti didattici riferiti al contesto ambientale, stagionale o valoriale degli allievi.
Progetti:
 concorso Beato Giuseppe Baldo
 progetto continuità
 auguri natalizi e saluti di fine anno



concorsi
progetto teatrale
scienze motorie: giochi sportivi
Prima di verificare il soddisfacimento dei bisogni formativi, vengono attivati dei gruppi di recupero
delle lacune o potenziamento delle abilità che possono interessare tutte le discipline. L’itinerario
formativo viene progettato in sintonia con tempi, spazi e necessità specifiche degli alunni.
Durante il corso dell’anno si inseriscono attività proposte da enti esterni:
 concorsi
 feste
 manifestazioni
 uscite didattiche
 cineforum
 teatro.
 viaggi d’istruzione: nel corso dell’anno scolastico possono essere programmate diverse
visite guidate in relazione ad eventi considerati di notevole importanza nell’ottica
dell’integrazione/approfondimento dell’attività svolta in aula. Per tali uscite è previsto l’uso
di mezzi di trasporto pubblici o privati. Per la scuola primaria è possibile una visita guidata di un’intera giornata. Nelle classi quinte se approvato dagli organi competenti il viaggio
d’istruzione può prolungarsi per più di un giorno. Tali visite/viaggi vengono proposti in
chiave interdisciplinare in rapporto alla programmazione e valorizzati con opportune attività didattiche.
PIANO DI STUDI A.S. 2011-2012
1) CRITERI GENERALI
Il piano di studi segue le Indicazioni Nazionali della riforma scolastica – Legge 53 del 2003 e del
Decreto 59 del 19 febbraio 2004.
2) STRUMENTI
Gli strumenti utilizzati nello svolgimento dell’attività didattica sono:
10




testi e sussidi, mezzi audio-visivi ed informatici, materiale didattico strutturato, attrezzature
sportive, materiale ludico, strumenti musicali e materiale scenico
Lavori individuali, colloqui, relazioni scritte e questionari
Lavori di gruppo, ricerche
Uscite e interventi di operatori esterni.
3) ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO
L’organico della Scuola Primaria Paritaria «S. Giuseppe» è a struttura «stellare».
Ogni classe vede la presenza di:
 un docente “prevalente” con un orario di 24 ore settimanali, come previsto dal Contratto
Nazionale A.G.I.D.A.E per le classi prime, seconde, terze e quarte;
 due docenti per aree disciplinari per le quinte;
 docenti specialisti in lingua Inglese, musica e scienze motorie e sportive;
 sono previsti inoltre vari laboratori.
Per l’educazione stradale, il cineforum, le uscite didattiche, la partecipazione a concorsi e manifestazioni culturali e sportive ci si avvale delle proposte che arrivano alla scuola da Enti esterni.
4)ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO SETTIMANALE E DELL’ORARIO CURRICOLARE.
Gli alunni frequentano la scuola dal lunedì al venerdì per 27 ore settimanali obbligatorie e 3 facoltative. La gestione delle 3 ore opzionali è in funzione di approfondimenti di contenuti affrontati nelle
ore obbligatorie e pertanto dipendenti dagli obiettivi specifici di apprendimento relativi al monoennio, al primo biennio e al secondo biennio. Per l’anno scolastico 2010-2011 saranno attivate le seguenti attività opzionali:
MONOENNIO
TITOLO
Mi racconto
Manipolando
Le mille e
una…storia!
OBIETTIVO
 Sviluppare le competenze autonarrative, conoscere i
compagni e costruire il gruppo classe
 Sviluppare la manualità, la coordinazione oculo-manuale
e la motricità fine attraverso attività creative.
 Sviluppare la capacità di ascolto e comprensione, stimolare la riflessione e la curiosità grazie all’ascolto di narrazioni di vario tipo.
classe
prima
PRIMO BIENNIO
TITOLO
Piccolo Genio
ITALIANO
OBIETTIVO
 Consolidare l’apprendimento di DIFFICOLTA’ ORTOGRAFICHE, PUNTEGGIATURA, SINTASSI, MORFOLOGIA attraverso esercizi di rafforzamento.
Piccolo Genio
 Consolidare l’apprendimento di NUMERI, OPERAMATEMATICA
ZIONI, PROBLEMI e i principali elementi di GEOMETRIA (lo spazio e le figure)
Documentando
 Scoprire la magnifica varietà della VITA sulla TERRA e
le tattiche di sopravvivenza di ANIMALI e PIANTE.
 Conoscere i diversi HABITAT del nostro pianeta.
La Grammatica del Ascolto e comprensione di storie e racconti, stimolando
la fantasia
la creatività individuale attraverso vari elaborati.
Il Piccolo Genio Ma Attività di recupero e potenziamento per consolidare le
tematico
conoscenze e le abilità acquisite attraverso l’uso del
sussidio.
Il Mondo delle Parole
 Uso del vocabolario per comprendere e ampliare il significato delle parole.
11
classe
seconda
classe
terza
SECONDO BIENNIO
TITOLO
OBIETTIVO
Le ali della lettura
 Lettura di brani tratti da testi di narrativa per consolidare
le competenze ortografiche e sintattiche.
Atelier di scrittura
 Acquisire le competenze necessarie per la produzione di
testi di vario genere approfondendone la conoscenza
morfologico-lessicale.
Numerolandia
 Operare con i numeri naturali.
 Risolvere situazioni problematiche.
Un mondo di numeri
 Operare con i numeri naturali.
e di figure!
 Operare con le misure e risolvere situazioni problematiche in ambienti reali.
 Consolidare la conoscenza delle figure geometriche.
Un mondo di emo Comprendere vari tipi di testi e riflettere sui contenuti inezioni tra le righe…
renti, attraverso dialoghi e discussioni.
 Raccontare le proprie esperienze con proprietà di linguaggio e organizzazione logica.
 Analizzare le frasi nelle sue funzioni.
classe
quarta
classe
quinta
5) ATTIVITA’ COLLEGIALI
Le attività collegiali funzionali all’insegnamento sono quelle proprie degli Organi Collegiali di gestione della scuola:
Consiglio d’Istituto
Collegio Docenti
Consiglio di Interclasse Docenti - Genitori
Consigli di Interclasse Tecnica (solo docenti)
Commissioni di docenti per l’organizzazione e la progettazione
Incontri con specialisti del settore medico - sociale
I genitori sono rappresentati da propri eletti nel Consiglio di Istituto e di Interclasse.
Sono previste per tutti i genitori Assemblee di Classe composte da tutti i genitori di una determinata classe.
I genitori hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola.
Nella prima assemblea dell’anno scolastico eleggono due rappresentanti di classe che avranno la
funzione di coordinatori.
L’assemblea di classe si riunisce su convocazione della direzione e quando viene giudicata necessaria o utile su richiesta dei genitori.
Colloqui individuali programmati con le insegnanti.
Sono previsti ricevimenti individuali su prenotazione, le cui date verranno comunicate sul libretto
personale e affisse in bacheca.
DIMENSIONE EXTRA-CURRICULARE
Oltre alle attività extracurriculari e a quelle opzionali facoltative (Progetti/attività trasversali) che si
svolgono in orario scolastico, verranno proposte attività aggiuntive facoltative che si svolgono in
orario extrascolastico, organizzate con contributo economico da parte degli iscritti.
La scuola in orario extra-scolastico propone le seguenti attività:
 gioco sport (Ottobre – Maggio)
 corso di chitarra (Ottobre – Maggio)
 corsi di danza classica e/o moderna
 corso di violino
 corso di karate
 coro (sospeso per quest’anno)
12
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teatro (sospeso per quest’anno)
corso madrelingua inglese
campiscuola (Giugno)
corsi di ricamo estivo
corsi di formazione per insegnanti e genitori
servizio assistenza pre-post orario scolastico
STRUMENTI PER L’INFORMAZIONE E LA PARTECIPAZIONE
Gli insegnanti comunicano con i genitori attraverso: bacheca in portineria, colloqui e assemblee,
libretto scuola-famiglia.
I genitori comunicano con gli insegnanti attraverso colloqui e assemblee, libretto scuola-famiglia e
il modulo “Indice di gradimento”.
Nel rispetto del lavoro degli insegnanti sono da evitare contatti telefonici.
Gli insegnanti comunicano tra loro attraverso: consigli di intersezione tecnica, collegi docenti, circolari e comunicati esposti in bacheca nell’aula insegnanti.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Una vera crescita non si identifica in una semplice acquisizione di conoscenze, ma si realizza attraverso un processo in cui i dati cognitivi si intrecciano e si fondono con quelli psicologici, affettivi,
relazionali.
E’ alla luce di tale dinamica evolutiva che acquista valore il rapporto scuola – famiglia.
La scuola, convinta che il contributo dei genitori sia fondamentale ai fini della risoluzione di problemi educativi, si impegna a ricercare un effettivo coinvolgimento delle famiglie.
Per rendere significativa la partecipazione dei genitori, la scuola provvede a :
 Convocare assemblee di classe per far conoscere ai genitori l’Offerta Formativa e permettere loro di esprimere proposte e pareri finalizzati a renderla più rispondente ai bisogni.
 Effettuare colloqui individuali, per consentire una reale compartecipazione nell’attuazione
dell’Offerta Formativa relativa a ciascun alunno.
 Convocare i genitori per la distribuzione dei documenti di valutazione .
 Inviare a casa, per visione e firma, gli elaborati svolti in classe.
 Richiedere autorizzazioni per effettuare visite guidate, permessi di entrata e uscita, dichiarazione di responsabilità, indice di gradimento.
 Favorire la presenza dei genitori nei Consigli di Interclasse.
 Sollecitare la collaborazione di genitori “volontari” per la realizzazione di particolari iniziative
didattiche.
 Convocare e sollecitare l’operatività del Consiglio d’Istituto.
 Studiare forme di comunicazione e di informazione sulla vita della scuola.
RAPPORTI CON L’EXTRA-SCUOLA
La scuola stabilisce rapporti con le molteplici risorse del territorio e programma l’uso del patrimonio
culturale e ambientale extra-scolastico, anche con la realizzazione di visite guidate e con la partecipazione a concorsi, nell’ ambito di Progetti didattici.
Calendario per l’Anno Scolastico 2011-2012
In ottemperanza al Calendario della Regione Veneto il Consiglio d’Istituto, in data 14 settembre 2011, ha deliberato il seguente calendario per l’a.s. 2011-12
Festività obbligatorie
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tutte le domeniche
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il 1° novembre, festa di tutti i Santi
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l’8 dicembre, Immacolata Concezione
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il 25 dicembre, Natale (domenica)
13
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il 26 dicembre
il 1° gennaio, Capodanno (domenica)
il 6 gennaio, Epifania
il giorno di lunedì dopo Pasqua
il 25 aprile, anniversario della Liberazione
il 1° maggio, festa del Lavoro
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
la festa del Santo Patrono
Giorni di vacanze scolastiche
12 SETTEMBRE
15 OTTOBRE
dal 30 OTT. al 1° NOV.
dall’ 8 all’11 DICEMBRE
dal 24 DIC. all’8 GEN.
dal 19 al 21 FEBBRAIO
19 MARZO
dal 5 al 9 APRILE
dal 29 aprile al 1 maggio
8 GIUGNO
9 GIUGNO
29 GIUGNO
Inizio delle lezioni
Sospensione delle lezioni per partecipazione dei docenti al Convegno di Congregazione
(compresi) Ponte di Ognissanti
(compresi) Ponte dell’Immacolata Concezione
(compresi) Vacanze natalizie. (Il 23 dicembre le lezioni terminano
a mezzogiorno)
Carnevale. (il 17/02 -Venerdì Gnocolar- le lezioni terminano a
mezzogiorno). Il mercoledì delle ceneri c’è scuola.
S. Giuseppe: FESTA DEL SANTO PATRONO
Vacanze pasquali ( Il 4 aprile le lezioni terminano a mezzogiorno)
Ponte del 1° maggio
Termine delle lezioni per la scuola PRIMARIA
Termine, a mezzogiorno, delle lezioni per la scuola SECONDARIA
Termine, a mezzogiorno, della scuola dell’INFANZIA
La Dirigente
Verona, 14 settembre 2011
14
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