====== INVESTIRE INFORMATI ================
Informazione sulla gestione del risparmio.
Edito da ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
URL: http://investire.aduc.it
A cura di:
- Alessandro Pedone, pianificatore finanziario
- Giuseppe D'Orta, consulente finanziario indipendente
Sede Aduc Investire Informati di Napoli
Viale Albino Albini 22, 80127 Napoli
Email: [email protected]
------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in formato TXT o PDF:
http://investire.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Investire-2012-20.txt
http://investire.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Investire-2012-20.pdf
------------------------------------------Servizio di consulenza: http://sosonline.aduc.it/info/consulenza.php
Archivio dal 29-11-2012 al 12-12-2012
2012-20
EDITORIALI
- Cosa c'importa dello spread?
http://investire.aduc.it/editoriale/cosa+importa+dello+spread_20928.php
ARTICOLI
- BTP: suonata la campanella dell'ultimo giro di pista?
http://investire.aduc.it/articolo/btp+suonata+campanella+dell+ultimo+giro+pista_20919.php
- Conti di deposito - Da gennaio l'aumento del bollo
http://investire.aduc.it/articolo/conti+deposito+gennaio+aumento+bollo_20909.php
LETTERE
- Libretto Postale "quasi" dormiente
http://investire.aduc.it/lettera/libretto+postale+quasi+dormiente_254079.php
- Finanziaria chiede soldi di altra persona
http://investire.aduc.it/lettera/finanziaria+chiede+soldi+altra+persona_253975.php
- Il fondo interbancario dei depositi copre i titoli?
http://investire.aduc.it/lettera/fondo+interbancario+dei+depositi+copre+titoli_253928.php
- Alle Poste cercano di vendere di tutto
http://investire.aduc.it/lettera/alle+poste+cercano+vendere+tutto_253927.php
- BTP Italia
http://investire.aduc.it/lettera/btp+italia_253880.php
- Come calcolare la rendita su polizza
http://investire.aduc.it/lettera/come+calcolare+rendita+polizza_253878.php
- Vecchie azioni Parmalat
http://investire.aduc.it/lettera/vecchie+azioni+parmalat_253869.php
- Bollo conti deposito e recesso
http://investire.aduc.it/lettera/bollo+conti+deposito+recesso_253867.php
- Btp e perdite
http://investire.aduc.it/lettera/btp+perdite_253866.php
- fondo pensione o fai da te?
http://investire.aduc.it/lettera/fondo+pensione+fai+te_253865.php
- ALLORO di Alleanza
http://investire.aduc.it/lettera/alloro+alleanza_253864.php
- Polizza unit con fondo comune disastroso
http://investire.aduc.it/lettera/polizza+unit+fondo+comune+disastroso_253863.php
- Odissea per l'incasso di Buoni Postali
http://investire.aduc.it/lettera/odissea+incasso+buoni+postali_253861.php
- Informazioni su DONAU assicurazioni
http://investire.aduc.it/lettera/informazioni+donau+assicurazioni_253860.php
- Fondo immobiliare Mediolanum Real Estate
http://investire.aduc.it/lettera/fondo+immobiliare+mediolanum+real+estate_253859.php
- Che banca e recesso su modifiche contrattuali
http://investire.aduc.it/lettera/che+banca+recesso+modifiche+contrattuali_253858.php
- Icsid cambio banca e minusvalenze
http://investire.aduc.it/lettera/icsid+cambio+banca+minusvalenze_253857.php
- Banca chiede somme riferite a conto estinto
http://investire.aduc.it/lettera/banca+chiede+somme+riferite+conto+estinto_253797.php
- Infarto e polizza infortuni
http://investire.aduc.it/lettera/infarto+polizza+infortuni_253769.php
------------------------------------------EDITORIALI
12-12-2012 16:06
Cosa c'importa dello spread?
Con la faccia di bronzo che solo Berlusconi
riesce ad indossare, ieri parlando dello spread è riuscito a dire: “Ma cosa ce ne importa? È un imbroglio,
un’invenzione.”
L'ex presidente ha iniziato la sua campagna elettorale che sarà basata su un attacco frontale al Governo
Monti il quale ha sicuramente fatto molte cose sbagliate, ma le ha fatte anche perché ha dovuto spegnere in
fretta e furia, pagando l'incendio che il precedente Governo aveva lasciato ed ha dovuto farlo anche
mediando con “la strana maggioranza” che si è trovato ad avere.
L'andamento dello spread fra i BTP ed i BONOS (cioè i corrispondenti titoli di stato Spagnoli) mostra l'effetto
del Governo Monti sui mercati finanziari molto meglio del più famoso spread BTP/BUND (cioè con i
corrispondenti titoli di stato Tedeschi).
Sul piano dei fondamentali, infatti, la situazione dei due Paesi oggi ed un anno fa non è molto diversa. Quello
che è profondamente diverso è la percezione che i mercati finanziari hanno dei due Paesi. Un anno fa il
Governo era totalmente screditato a livello internazionale e gli stranieri si chiedevano con sgomento come
fosse stato possibile che un capo del governo del genere fosse ancora a guidare una nazione come l'Italia.
Oggi i mercati guardano all'Italia certamente con preoccupazione (i rendimenti dei BTP sono ancora molto
alti, rispetto ai fondamentali), ma senza più quell'angoscia di un anno fa.
Il grafico che segue mostra nella parte superiore i rendimenti dei due titoli (BTP e BONOS decennali) a
confronto nell'ultimo anno, e nella parte inferiore il differenziale.
Come si può vedere, quando il Governo Monti si è insediato, i rendimenti dei titoli italiani viaggiavano sul 7%
mentre quelli spagnoli erano intorno al 5%. Lo spread ha toccato il massimo di 195 punti. Da quando il
Governo Monti si è insediato, la situazione si è ribaltata e lo spread fra i titoli italiani e quelli spagnoli è
costantemente negativo e quindi a favore dei BTP.
I BTP rendono oggi circa il 4,6% mentre i BONOS circa il 5,3%.
Qualche ignorante in materia potrebbe farsi la stessa domanda che Berlusconi fa non per ignoranza ma per
convenienza personale: “cosa c'importa dello spread?”.
C'importa e molto, perché lo spread significa poter aver accesso ai mutui in modo più facile ed a costi più
contenuti. Significa pagare, nel medio termine, costi inferiori sul debito pubblico e quindi tasse
potenzialmente inferiori, significa avere banche più solide, significa agevolare la ripresa economica di questo
Paese stremato da una recessione aggravata anche dai provvedimenti dell'attuale Governo che sono stati
obbligati per tentare di spegnere l'incendio causato principalmente dalla totale perdita di credibilità
internazionale del precedente Governo Berlusconi.
Che a Berlusconi non importi niente dello spread, possiamo anche capirlo poiché ha mostrato più volte in
passato - e sta mostrando anche in questa fase politica - che a lui importa solo dei propri interessi e non di
quelli dell'Italia e degli italiani (altrimenti non avrebbe avuto la sfacciataggine di ricandidarsi dopo tutto quello
che ha fatto, qualunque persona con un minimo di senso del pudore avrebbe avuto il buon senso di andare a
nascondersi per almeno un paio di lustri).
Agli italiani, però, dello spread dovrebbe importare e moltissimo poiché fino a quando le regole dell'economia
e della finanza sono quelle che sono (assolutamente sbagliate, ma questo è – purtroppo – un altro discorso
che andrebbe affrontato alla radice) lo spread incide nel vivo della carne degli italiani.
Alessandro Pedone
-------------------------------------------
ARTICOLI
10-12-2012 16:25
BTP: suonata la campanella dell'ultimo giro di pista?
Un anno fa, prima della nomina del Governo Monti, molti vendevano BTP sulla
spinta delle notizie catastrofiste che parlavano di un default dell'Italia quasi inevitabile, della distruzione del
progetto Euro e delle tipografia tedesche che già stavano, secondo queste voci, ristampando marchi.
Altri hanno seguito i consigli di chi, come chi scrive su questo sito, sosteneva che i prezzi dei BTP di allora
fossero irrazionali e che sarebbe stato preferibile non farsi prendere dal panico ed anzi, per chi non aveva
titoli di stato, cogliere l'occasione di acquistare a prezzi che difficilmente si sarebbero rivisti.
A distanza di un anno, le chiacchiere stanno a zero. Chi si è fatto prendere dal panico ha subito perdite
rilevantissime, gli altri hanno visto rendimenti, nell'ultimo anno, da azionario dei periodi buoni (ma anche
volatilità in tutto simili all'azionario).
Con l'ennesima giravolta di Berlusconi (e dei suoi sottoposti come Alfano) che ha determinato la fine del
Governo Monti nell'ultima settimana, si apre una possibile finestra di opportunità che potrebbe essere
l'ultima. Oggi i mercati azionari hanno aperto molto male (in particolare l'azionario) con un -3,5% nel
momento in cui sto scrivendo. Il rendimento del BTP decennale dopo aver toccato il 4,9% sta viaggiando
adesso sul 4,85%, pochi giorni fa era al 4,4%. Lo spread viaggia sui 360 punti quando pochi giorni fa era
sceso sotto i 300 punti.
E' chiaro che i mercati sono spaventati dall'incertezza politica, la perdita di un “garante” come Monti sta
ingenerando confusione e incertezza, la cosa maggiormente temuta dai mercati finanziari.
Più la situazione politica s'ingarbuglierà e più questa situazione potrà peggiorare.
Guardando le cose con maggiore lucidità e con un minimo di lungimiranza, però, la situazione non appare
per niente preoccupante. Il lavoro che doveva fare il Governo Monti di fatto è stato fatto. Al di fuori della
retorica politica di questa o quella parte, il ruolo del Governo Monti era uno solo: ridare all'Italia quella
credibilità internazionale che consentisse a Mario Draghi di far passare all'interno della BCE i provvedimenti
in grado di salvare l'Euro.
Quando alcune forze politiche sostengono che in realtà lo spread non si è abbassato grazie al Governo
Monti, ma grazie all'operato della BCE, dicono una cosa parzialmente vera, ma si dimenticano di dire che
senza il Governo Monti (e senza quei provvedimenti) la BCE non avrebbe mai preso quelle decisioni.
Adesso l'area Euro gode dello scudo protettivo della BCE ed il fatto di non averlo attivato immediatamente
sta consentendo di far affievolire sempre di più le voci politiche critiche verso questa nuova posizione della
banca centrale. A distanza di tempo si è capito, per evidente dimostrazione empirica, che il tallone d'Achille
dell'Euro sono i poteri della BCE ed ormai appare chiaro anche alla maggioranza dei politici tedeschi che il
ruolo della BCE deve necessariamente essere anche quello di prestatore di ultima istanza.
La sciagurata mossa politica di Berlusconi può spaventare nell'immediato, ma nel medio termine ha tutte le
caratteristiche perché sia ricordata coma una turbolenza passeggera di nessun rilevo, anzi potrà favorire un
quadro politico più favorevole alla normalizzazione dello spread BTP/BUND verso una quota più giustificata
dai fondamentali, ovvero nei pressi dei 200 punti base.
E' chiaro, infatti, che dopo l'ennesima ridiscesa in campo di Berlusconi, il nome di Monti avrà una risonanza
nella campagna elettorale che non ci sarebbe stata senza la dichiarazione in Parlamento da parte di Alfano
di conclusione dell'esperienza del Governo Monti.
Questo sgambetto ha dato a Monti uno spazio politico che prima non aveva (o non voleva prendersi per
rispetto del suo ruolo di capo di un Governo appoggiano dalla “strana maggioranza”). Vedremo nei prossimi
giorni se utilizzerà questo spazio per scendere direttamente in campo oppure per appoggiare indirettamente
una coalizione di centro che a lui fa riferimento. In entrambi i casi, dopo le elezioni, l'”agenda Monti” sarà
determinante per la costituzione del Governo e gli osservatori internazionali non potranno che constatare
che ci sarà piena continuità di azione politica fra il Governo Monti ed il prossimo Governo.
Non possiamo dire quando questo diventerà evidente ai mercati. Potrebbe accadere anche durante la
campagna elettorale, oppure potrebbe volerci più tempo.
Il vero evento dirimente del 2013, comunque, non sono le elezioni italiane bensì quelle tedesche.
Potrebbe accadere, nell'imminenza di quelle elezioni, che i toni politici in Germania facciano spaventare un
po' i mercati e ciò potrebbe far infiammare nuovamente gli spread, ma è ragionevole ritenere che passate le
elezioni tedesche non dovrebbero esserci più ostacoli ad una definitiva normalizzazione degli spread fra il
Bund ed i titoli di stato periferici.
Un governo tedesco con un respiro politico di qualche anno sistemerà definitivamente la questione greca
perché ciò è chiaramente nell'interesse della Germania. La questione Italia sarà di fatto già risolta da
qualche mese e finalmente si potrà mettere mano ad un nuovo ruolo (formale o sostanziale) delle BCE che
costituirà – come in parte sta già facendo adesso – l'ombrello di protezione sotto il quale tutti i governi
dell'area Euro potranno ripararsi dalle intemperie dei mercati.
Se questo scenario è ragionevole, come noi crediamo, con la fine del Governo Monti potrebbe essere
suonata la campanella che segnala l'ultimo giro di pista in questa folle corsa dei BTP.
Nello spazio che intercorre tra venerdì scorso e la costituzione del prossimo Governo, ragionevolmente,
vedremo i prezzi più bassi dei BTP rispetto a quelli che vi saranno per tutto il 2013 ed oltre con la possibile
eccezione, forse, delle poche settimane prima delle elezioni in Germania.
Gli investitori che non avessero ancora BTP in portafoglio avranno quest'ultima finestra di opportunità per
comprare BTP ed assicurarsi così rendimenti buoni per molti anni avvenire.
Qualcuno (crediamo però che questa volta saranno pochi) si farà di nuovo spaventare e scoraggiare dalla
situazione politica italiana (che è oggettivamente scoraggiante) e magari venderà su questa nuova fiammata
dello spread. Qualcuno, comprensibilmente, venderà BTP perché ha già guadagnato molto e vuole passare
una fine dell'anno tranquillo.
Chi non avesse BTP, però, farebbe bene – a nostro giudizio – a mettersene in portafoglio un po' proprio in
questa fase, mano a mano che i rendimenti si faranno sempre più interessanti.
Alessandro Pedone
06-12-2012 12:28
Conti di deposito - Da gennaio l'aumento del bollo
Con l'arrivo del nuovo anno scatterà l'aumento dell'imposta di bollo sui conti di
deposito.
Se fino ad oggi su questi strumenti era prevista un'aliquota pari allo 0,10% delle somme depositate, con la
previsione di un limite minimo (34,20 euro) e di un tetto massimo (1200 euro), dal prossimo 1 gennaio il bollo
passerà allo 0,15%; sarà mantenuto l'importo minimo mentre non sarà più previsto alcun tetto massimo.
Malgrado l'introduzione di questa imposta, avvenuta lo scorso febbraio, alcuni istituti hanno comunque
continuato a farsi carico del bollo per i loro clienti, ma non è detto che la stessa politica venga mantenuta per
il prossimo anno, dato il consistente aumento e l'eliminazione del tetto massimo di spesa.
Nella lista da noi analizzata rimangono ancora numerosi gli istituti che allo stato attuale continuano a non far
pagare l'imposta sui loro conti.
L'incremento dell'imposta influirà non poco sul rendimento effettivo dei conti di deposito, che già negli ultimi
mesi è andato lentamente a diminuire.
Nonostante ciò, essi continuano ad essere preferiti rispetto a strumenti alternativi di liquidità, quali
essenzialmente Bot a 12 e 6 mesi, dal momento che i rendimenti garantiti dai conti di deposito sono almeno
il doppio confrontati con quelli dei titoli di Stato.
Durante l'ultima asta tenutasi nel mese di novembre, i Bot con scadenza annuale sono stati collocati ad un
tasso dell'1,76%, di gran lunga inferiore rispetto al 4,50%, rendimento per la solita durata offerto allo stato
attuale da Banca Marche. Anche l'ultima asta dei Bot semestrali ha visto calare drasticamente il tasso
corrisposto, il quale ha sfondato la soglia dell'1% andandosi ad attestare a quota 0,919%, valore più basso
fatto registrare dall'aprile 2010.
Venendo ai cambiamenti più significativi di questa pubblicazione, menzioniamo in primis BCCFor Web che
ha apportato tagli ai rendimenti dei suoi conti di deposito su tutte le scadenze fino allo 0,60%. Il rendimento
di Time deposit web e di Conto deposito web a 12 mesi è passato dal 4,40% al 3,80% mentre per il conto
libero la remunerazione è scesa dal 3% al 2,50%. Così facendo l'istituto esce dal podio dei conti migliori,
lasciando il terzo posto per le scadenze annuali alla Banca Popolare di Vicenza, mentre per i conti con
durata semestrale alla nuova promozione di CheBanca!.
CheBanca! ha lasciato invariati i tassi del conto deposito vincolato, ma dà la possibilità, ai nuovi clienti che
apriranno il conto entro il 15 dicembre, di ricevere sulle somme vincolate per sei mesi il rendimento del 4%
annuo.
Anche Dolomiti Direkt non ha modificato i tassi previsti per il conto vincolato ed ha introdotto nel contempo
una nuova promozione natalizia per chi sottoscrive Depo Dolomiti Fix entro l'11 gennaio, la quale
garantisce il tasso del 3,25% annuo sulle somme lasciate in deposito per sei mesi.
Banca Unipol ha invece ridotto per Time Deposit i tassi per tutte le scadenze mentre per il conto Deposit@
ha ridotto solamente la remunerazione per le somme vincolate annualmente, remunerazione che passa dal
4,25% all'attuale 4%, mentre sono stati lasciati inalterati i tassi per i vincoli a 3 e 6 mesi.
Controtendenza invece Banca Sella che anche ha nuovamente aumentato, come già scritto nella
pubblicazione dello scorso 5 novembre, il rendimento dei suoi conti. Particolarmente significativo il fatto che
la banca abbia previsto una remunerazione più alta per il conto con durata annuale (3,70%) rispetto a quella
del conto con durata a 18 mesi (3,50%).
Il fatto che sia Banca Sella che Banca Unipol abbiano mantenuto più bassa la remunerazione dei propri conti
con durate più lunghe, potrebbe essere un segnale di spinta verso la sottoscrizione di strumenti con durata
inferiore. Questo potrebbe significare che le banche si aspettino una riduzione dei tassi a lungo termine e
che quindi vogliano evitare in un prossimo futuro, il rischio di dover corrispondere, per i conti di deposito con
durate pari o superiori ai 12 mesi, tassi più alti rispetto a quelli di mercato.
Barbara Auricchio
------------------------------------------LETTERE
11-12-2012 00:00 Libretto Postale "quasi" dormiente
I miei suoceri hanno ricevuto una comunicazione dalle Poste Italiane riguardo un libretto postale non
movimentato da quasi 10 anni, nella quale era richiesto di fornire istruzioni entro fine anno per evitare di farlo
ricadere nei conti dormienti.
Recatisi ad uno sportello per chiudere il Libretto e farsi accreditare l'importo, gli è stato comunicato che per
fare ciò dovremmo attendere il calcolo degli interessi stimato in circa tre mesi.
Mauro, da Nerviano (MI)
Risposta:
Il termine è 7 maggio 2013
http://www.poste.it/bancoposta/dormienti/libretti_dormienti.html
Tre mesi ci sembrano troppi, a meno che non ci sia qualche cosa che non quadra nella ricostruzione dei
movimenti del libretto. Comunque, possono sin da ora prelevare il grosso della somma e poi estinguere il
libretto con calma in seguito.
------------------07-12-2012 00:00 Finanziaria chiede soldi di altra persona
Da diversi mesi sul numero di cellulare privato di mio marito arrivano telefonate da una finanziaria (che
abbiamo scoperto solo da poco essere la consap), l’operatore dall’altra parte del telefono sostiene che il
numero chiamato apparterrebbe ad una “signora” che ha contratto con loro un debito e a quanto pare ora
non sta pagando le rate. Più volte mio marito ed io abbiamo spiegato di non aver nulla a che vedere con
questa fantomatica persona e abbiamo chiesto che il numero di telefono venisse rimosso dai loro archivi.
Purtroppo le nostre richieste restano inascoltate dato che ciclicamente ricominciano le telefonate, e sms con
richieste di pagamento. L’ultima ieri, l’operatore oltretutto sosteneva che mio marito stesse mentendo
negando di essere la persona che loro cercano; a questo punto mio marito ha chiesto di parlare con un
responsabile, anche costui continuava ad insistere alche’ alla richiesta di sapere il nome e cognome del
“fantomatico responsabile” quest’ultimo ha messo giù’ la cornetta. Abbiamo poi richiamato noi per chiedere
per l’ennesima volta di cancellare il numero di telefono dai loro archivi, minacciando una denuncia ai
carabinieri nel caso in cui fossimo nuovamente contattati e la persona con cui ho parlato ci ha assicurato che
lo avrebbero fatto, ma visto i precedenti non e’ che ci fidiamo piu’ di tanto ….
Ora mi chiedo, come possiamo fare per “obbligarli” a rimuovere il numero? Mio marito e’ esasperato e anche
a me la cosa da decisamente sui nervi.
Claudia, da Roma (RM)
Risposta:
Invii una diffida a mezzo raccomandata ar nella quale intima alla finanziaria di non telefonare e non
contattare in alcuna maniera: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
Potrà poi eventualmente agire per il risarcimento del danno ed anche segnalare l'accaduto al Garante
Privacy.
------------------05-12-2012 00:00 Il fondo interbancario dei depositi copre i titoli?
Vorrei sapere se il fondo tutela depositi che copre fino a 100000 eu tutela anche titoli e obbligazioni che la
banca mi ha venduto o solo il conto corrente e il conto deposito
Adolfo, da Granze (PD)
Risposta:
Copre il conto corrente ed il conto deposito, oltre anche i certificati di deposito nominativi e gli assegni
circolari.
Gli strumenti finanziari sono coperti da un altro fondo, anzi il termine preciso è sistema di indennizzo, il quale
copre un massimo di ventimila euro per ciascun depositante. Un tetto che in un futuro non vicinissimo
diventerà di cinquantamila euro in osservanza di una Direttiva UE. Precisiamo che tale fondo non copre il
default dell'emittente ma la eventuale indisponibilità dei titoli. Insomma, copre nel caso in cui i titoli
spariscano e non i casi in cui i relativi pagamenti non siano onorati.
------------------05-12-2012 00:00 Alle Poste cercano di vendere di tutto
Agli sportelli postali si viene subissati di informazioni commerciali non richieste: piani telefonici, assicurazioni
ecc.
Gli impiegati non ci chiedono il permesso: mentre fanno il servizio (posta o c/c) cominciano la vendita.
Ma non dovrebbero almeno chiederci se vogliamo o siamo interessati?
Mario, da Firenze (FI)
Risposta:
Le Poste sono da oltre un decennio divenute un'impresa "che sta nel mercato" e delle imprese che "stanno
sul mercato" in Italia copiano spesso i lati peggiori. Per ogni singolo ufficio postale sono previsti budget di
ogni singolo servizio prestato alla clientela, incluse raccomandate e pacchi. Ed ecco spiegato, ad esempio,
come mai spesso non ci trovano a disposizione i moduli per pacchi ordinari ma solo quelli per i pacchi più
costosi o anche -come accaduto a volte- si viene spinti a spedire tramite la Raccomandata 1 anche quando
non ve ne è effettivo bisogno. Si sfiora poi spesso il ridicolo quando si viene sollecitati a comprare oggetti
che non hanno niente a che fare col servizio postale, come ad esempio il Calendario di San Pio da
Pietrelcina!
Tornando alle vendite, una delle regole per fronteggiarle è quello di opporre un netto rifiuto all'inizio ed anche
immediatamente dopo che questi insisterà. Insistere, infatti, fa parte delle tecniche di vendita, ed un
atteggiamento di ferma chiusura è l'unico possibile.
Ecco alcuni degli articoli che da dieci anni pubblichiamo per far notare il fenomeno delle "Poste sul mercato"
e di cosa ciò rappresenti realmente:
http://investire.aduc.it/comunicato/poste+risanano+ma+spese+dei+risparmiatori_5428.php
http://investire.aduc.it/editoriale/fondi+immobiliari+venduti+dalle+poste+costo+della_10068.php
http://investire.aduc.it/articolo/se+sono+poste+cioe+stato+tirare+pacco+ai_15104.php
http://investire.aduc.it/comunicato/risparmio+tradito+quando+stato+approfittare+dei_6333.php
http://investire.aduc.it/comunicato/se+direttamente+stato+tradire+risparmiatori_7877.php
------------------04-12-2012 00:00 BTP Italia
Non avendo visto sul Vostro sito giudizi negativi sui BTP Italia, sono andato in banca per sottoscriverne nel
mercato secondario. Il consulente della banca mi ha tentato di convincere di cambiare idea, proponendomi
altre soluzioni. Io ho mantenuto la mia idea ed ho sottoscritto dei BTP Italia scadenti nel giugno 2016. Ho
scelto questi Buoni perché hanno un tasso di interesse superiore agli altri due, per un costo di 105 (gli altri
erano 103 e 102). Però adesso mi viene un dubbio: valeva la pena di comprare i più cari? Grazie e cordiali
saluti.
Piergiorgio, da Schio (VI)
Risposta:
purtroppo il prezzo incide sul rendimento e questo significa che più caro è il titolo e minore sarà il suo
rendimento a scadenza. Quindi l'obbligazione che ha acquistato ha una cedola superiore agli altri ma a
scadenza le restituirà meno capitale e per questo il rendimento medio annuo dell'intera operazione sarà
inferiore al rendimento che percepisce di anno in anno.
Il consulente (credo sia più appropriato definirlo dipendente bancario) invece di tentare di farla desistere
avrebbe dovuto spiegarle il funzionamento delle obbligazioni illustrandole il rendimento effettivo netto a
scadenza dei tre titoli così da rendergli possibile una scelta consapevole.
Di seguito trova l'elenco dei 3 BTP Italia con scadenze, cedole e rendimento effettivo lordo e netto a
scadenza
BTP Italia – 02/12/2012
ISIN Scadenza Cedola Prezzo Rend lordo annuo Rend netto annuo
IT0004821432 giugno 2016 3,55% 105,788 1,85% 1,41%
IT0004806888 marzo 2016 2,45% 102,297 1,73% 1,43%
IT0004863608 ottobre 2016 2,55% 102,704 1,83% 1,51%
Come può vedere comunque, almeno in questo momento, la differenza di rendimento è minima.
---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php
------------------04-12-2012 00:00 Come calcolare la rendita su polizza
Ho sottoscritto una polizza ina della durata di 20 anni il 11/09/2001.
La Polizza assicurativa e' 03fiw mista con premio annuo e capitale rivalutabili collegata alla gestione Nuovo
Fondo.
Io pago un importo pari a 211,85€ bimestrali.
Vorrei capire come calcolare la potenziale rendita portando a scadenza la polizza sottoscritta continuando a
versare.
Massimiliano, da Assago (MI)
Risposta:
E' il contratto a prevedere i coefficienti di conversione del capitale in rendita, deve quindi consultarlo o
chiederlo alla compagnia nel caso in cui non lo abbia a disposizione.
------------------04-12-2012 00:00 Vecchie azioni Parmalat
Ho purtroppo delle vecchie azioni Parmalat e sono le uniche che ho sul mio dossier titoli. Le ho su un conto
bancoposta ed ho chiesto l'abbandono di queste per non pagare più il dossier titoli. L'ufficio postale su cui è
poggiato il conto ha interpellato Roma e la risposta è che tali titoli, in quanto non vendibili, non possono
essere abbandonati o passati ad un conto di altro correntista. Motivo per cui devo perennemente pagare le
spese di gestione, è possibile chiudere il conto bancoposta. Cosa posso fare per risolvere il problema?
Luciano, da Oria
Risposta:
Non è obbligato a tenere aperto il dossier titoli. I titoli di società sottoposte a procedure concorsuali rientrano
infatti nella disponibilità dei titolare che facoltà di spostare i titoli altrove, come pure verificare la disponibilità
della banca ad acquisire essa stessa le azioni. Ancora, può vendere i titoli ad un amico, semplicemente
redigendo un atto contenente i dati, completi delle coordinate dei conti e dei dossier titoli, del venditore e del
compratore. La compravendita è esente da bollo e l'autentica della firma per girata essere fatta dalla banca
stessa. Trova il fac-simile qui:
http://investire.aduc.it/articolo/cessione+azioni+fallite+fac+simile+atto+vendita_10487.php
Un ostacolo a questa eventualità è rappresentato dall'imposta di bollo, che si applica anche sugli strumenti
finanziari emessi da società fallite. Il compratore, quindi, deve valutare l'impatto della eventuale tassazione
sulle azioni, in attesa che l'Agenzia delle Entrate chiarisca che il bollo non si applica sui titoli di società fallite,
come pare ovvio a tutti.
------------------04-12-2012 00:00 Bollo conti deposito e recesso
Ad inizio 2012 ho stipulato due contratti conto deposito rispettivamente con
In Mediolanum e con Che Banca e tutte due e i contratti oltre a proporre dei buoni tassi di investimento a 12
mesi proponevano anche il pagamento dell'imposta di bollo a carico della banca.
Visti i previsti aumenti di calcolo di tale tassa x il 2013 ho deciso di chiudere detti conti e di aprire un nuovo
conto con la certezza di spesa a carico della banca.
Che banca mi ha dato la possibilità di giro contare tutti i fondi sul mio conto ma per la chiusura ho dovuto
recarmi in filiale e versare 35 euro di imposta di bollo se no non mi chiudevano il conto!
Ora mi chiedo dovrò fare la stessa cosa con in Mediolanum e soprattutto
...... se il contratto diceva che la tassa sarebbe stata a carico loro non e' una modifica contrattuale che mi
permette di retrocedere da tali contratti e pretendere l'applicazione contrattuale fino in fondo?
Sonia
Risposta:
In questo caso, dobbiamo dire, vediamo poche responsabilità delle banche perché è stato il fisco a "mettersi
di mezzo".
Il punto è che il giustificato motivo alla base della modifica esiste ed è dovuto dall'imposta di bollo che si
applica sui conti di deposito altri prodotti finanziari. La decorrenza di tale imposta è 1 gennaio 2012, e quindi
giustifica -dal lato giuridico- la mosse di molte banche che non si fanno più carico dell'imposta come prima
accadeva. Deve però aver ricevuto l'apposita comunicazione con cui la banca annuncia la proposta
unilaterale di modifica.
------------------04-12-2012 00:00 Btp e perdite
Vorrei sapere se avendo io dei BTP e BTP Italia, e tenendoli fino alla scadenza, posso accumulare perdite in
conto capitale, perchè ho letto su un prestigioso giornale che alla scadenza la somma restituita dipende dal
disaggio (?) di emissione.
Franco, da Genova (GE)
Risposta:
Il disaggio di emissione è la differenza tra prezzo di rimborso a scadenza e prezzo di emissione, appunto.
Tale differenza è colpita dall'imposta sugli interessi, come se si trattasse di una cedola.
Perdite in conto capitale possono accadere nei casi in cui si sia comprato il titolo ad un prezzo superiore a
quello di rimborso.
------------------04-12-2012 00:00 fondo pensione o fai da te?
Cara ADUC, sono un ricercatore universitario di 37 anni, in ruolo da quattro. Sperando prima o poi di
diventare professore andrei in pensione a 70 anni, possibilmente riscattando i 5 anni di laurea in modo da
arrivare a 41 anni di contributi.
Al momento la mia famiglia risparmia circa 10,000 euro all'anno (cifra sperabilmente destinata ad aumentare
con gli stipendi) investiti in un portafoglio fai-da-te "alla ADUC".
Sto ragionando sull'opportunità o meno di aderire ad un fondo pensione (nel mio caso giocoforza aperto) con
5,000 euro annui, in modo da godere della deduzione fiscale al 38%. Ho però qualche dubbio.
Ho fatto una simulazione con SecondaPensione e 5,000 euro x 33 anni mi danno un versato di 165,000 euro
(circa 100,000 al netto della deduzione, cioè 3,000 euro annui) corrispondente ad un montante di 205,000
euro e una rendita lorda annua di 8,500 euro.
Immaginando di investire la stessa cifra (3,000 euro all'anno) come faccio ora, ipotizzando un rendimento del
2% netto annuo (ragionevole) arriverei ad un montante di circa 140,000 euro. Investendolo interamente in
titoli al 4% esso garantirebbe un flusso cedolare di 5,600 euro annui: circa i 2/3 di quello di
SecondaPensione ma con la non trascurabile differenza di avere mantenuto il capitale!
Alla peggio, con i 140.000 euro potrei coprire la differenza di rendita tra i due investimenti per 50 anni; più
probabilmente, avrei qualcosa da lasciare ai miei figli.
Sono consapevole che questa analisi sia elementare e che ci sia notevole incertezza in tutti gli elementi (dai
tassi di interesse ai coefficienti di rendita, al persistere nel tempo delle deduzioni). Detto questo, rimango un
po' perplesso circa la scelta di un fondo pensione, anche considerando i notevoli vincoli esistenti alla
fruizione del montante rispetto ad un investimento "libero".
Non vi chiedo una consulenza approfondita ma spero possiate dare un vostro commento sulla validità o
meno di questi ragionamenti, indicandomi se ravvisate qualche ingenuità macroscopica in essi.
Luca, da Busto Arsizio (VA)
Risposta:
in più di una occasione abbiamo espresso nelle risposte ad altri lettori come la pensiamo a riguardo. Quando
si parla di risparmio previdenziale, non necessariamente dobbiamo pensare ai fondi pensione, alle polizze o
altro, dobbiamo pensare ad una forma di risparmio (immobili, titoli azionari, obbligazionari ecc) che ci
consenta di accumulare e disporre di un certo capitale ad una certa data. Condivido il suo ragionamento
quando dice che se investisse in titoli oltre ad avere una certa rendita, disporrà anche del capitale che potrà
utilizzare come meglio crede. Naturalmente quando si tratta di pianificare bisogna mettere in conto tutte le
possibili soluzioni e pianificare un accumulo del risparmio tale da puntare ad ottenere il massimo risultato
possibile con il minimo impiego di mezzi. Ciò significa che non bisogna scartare a priori la possibilità di
sfruttare il vantaggio fiscale dei fondi pensione, ma bisogna trovare la "dose" giusta, lo stesso vale per le
altre forme.
Ha risposto Roberto Cappiello
------------------04-12-2012 00:00 ALLORO di Alleanza
Gentile Aduc,
a marzo 2013 scade la mia polizza assicurativa sulla vita con Alleanza. Il capitale maturato che avrò a
disposizione al netto delle spese sarà di € 20.900. La stessa agenzia mi ha proposto di non ritirare la somma
e di reinvestirla nel prodotto ALLORO con un interesse, dopo due anni, del 3,16% netto.
Inoltre a partire dal secondo anno in avanti l'interesse sarà del 5%.
E' verosimile che una polizza garantista un tasso di interesse pari al 5%??
Inoltre vi chiedo gentilmente quali sono i pro e i contro di questa offerta.
Al momento sul mercato c'è di meglio rispetto ALLORO?
Cordialmente
Giuditta, da Besana In Brianza (MB)
Risposta:
potrebbe essere un buon modo per parcheggiare della liquidità da prelevare al bisogno se non fosse per il
caricamento del 5% che grava sul premio fino a 25.000 euro. In sostanza lei versa 20900 euro e Alleanza le
trattiene 1045 euro di costo di sottoscrizione. C'è qualche compagnia assicurativa che offre lo stesso identico
prodotto con caricamenti prossimi allo zero.
Naturalmente se investe in titoli di stato ad esempio BTP decennali può avere un rendimento lordo del 4,5%
circa, ma dovrà mettere in conto la possibilità che in caso di vendita possa trovarsi con un prezzo più basso
o più alto a seconda dell'andamento del mercato. In questo caso però sa che non le preleverebbero 1045
euro.
Ha risposto Roberto Cappiello
-------------------
04-12-2012 00:00 Polizza unit con fondo comune disastroso
Buonasera,
due anni fa ho sottoscritto tramite il mio promotore di fiducia una polizza assicurativa Unit emessa
dacompagnia assicurativa Svizzera che a sua volta investiva in una sicav absolute return; nonostante la
promessa di bassa volatilità e guadagni onesti, l'investimento si è rivelato disastroso e sono arrivato a
perdere oltre il 30% in due anni, su un importo nominale di € 250.000 (duecentocinquantamila).
Strada facendo ho poi capito con colpevole ritardo che tale prodotto non aveva nulla a che fare con la banca
per cui lavorava il promotore ma apparteneva a realtà ben al di fuori del gruppo; ciò mi ha insospettito ed ora
voglio vederci chiaro.
Ho già scritto alla compagnia assicurativa, la quale mi hanno riferito che sul contratto da me firmato era
chiaramente espressa la mia volontà che il patrimonio non fosse gestito da loro ma direttamente dalla banca
depositaria, la quale ha successivamente delegato i gestori del fondo absolute..
Troppi passaggi che mi inquietano....quindi vi faccio la seguente domanda:
A chi posso richiedere la movimentazione del portafoglio fondi degli ultimi due anni? c'è un ente che mi
possa appoggiare in questa controversia?
La banca depositaria è tenuta a mandarmi tutta la documentazione?
Paolo, da Parma (PR)
Risposta:
E' titolare di una polizza, è quindi la compagnia assicurativa il suo interlocutore. Nel caso in cui tardino a
fornire spiegazioni o veda comunque situazioni poco trasparenti, può presentare prima reclamo e poi un
esposto all'Isvap.
------------------04-12-2012 00:00 Odissea per l'incasso di Buoni Postali
Mia moglie e mio cognato sono in possesso di vari buoni fruttiferi stipulati anni fa dai miei suoceri; scadono
in anni diversi, hanno tutti clausola PFR, 2 sono intestati solo ai suoceri, tutti gli altri sono intestati ai suoceri
a mia moglie e/o mio cognato. Alcuni sono scaduti quest'anno (prescriz.2022), ma è dei 2 buoni intestati solo
ai suoceri che vorrei parlare perché stanno per andare in prescrizione il 17 dicembre. Preciso che i suoceri
sono deceduti nel 2003 e 2005.
A febbraio con mia moglie e mio cognato siamo andati all'uff.postale di residenza (che è anche l'uff. di
emissione) per iniziare la pratica di rimborso dei buoni scaduti quest'anno e dei 2 buoni che si prescrivono a
dicembre. Avevamo davanti quasi un anno di tempo, eravamo tranquilli... Avuta la lista di doc. da preparare,
sono cominciati i ritardi, dovuti inizialmente ad una lunga malattia di mio cognato ma soprattutto alla
sostituzione della direttrice dell'uff., al posto della quale si sono succedute in questi mesi altre 4 (!) persone...
La prima nuova direttrice ha richiesto un'integr. alla successione perché i buoni non erano elencati. Siamo
andati all'ag. entrate e ci hanno dato i moduli da compilare, quando siamo tornati un'impiegata diversa ci ha
detto che non dovevamo fare l'integr. perché nel 2003/2005 il "decreto Prodi" prevedeva di elencare solo
beni IMMOBILI.
Detto questo alla direttrice, le abbiamo dato i doc. con l'accordo di richiamarci dopo le ferie con l'ok al
pagamento (era luglio). L'ultima settimana di settembre, non sentendola, siamo andati all'uff., abbiamo
trovato una direttrice diversa, e i doc. non erano neppure partiti... La settimana dopo la nuova dir. risultava
ricoverata per intervento e noi, in attesa dell'ennesima direttrice, siamo andati all'uff. del paese vicino, solo
per sentirci dire che sapendo che c'era di mezzo una successione loro si sarebbero cautelati prendendo
informazioni dall'uff. di residenza, e quindi tanto valeva aspettare la nuova sostituta...
La nuova direttrice (pro tempore) un mesetto fa, dopo l'ennesima integrazione (mancava una marca da
bollo), ha finalmente inviato il nostro incartamento a un ufficio di controllo di Trieste.
Oggi mi ha telefonato il nuovo direttore (il quinto dell'anno, un uomo, speriamo sia definitivo...) e domani
mattina prenderemo l'ennesimo permesso perché da Trieste è stato richiesto un ennesimo doc. in comune +
una firma.
Vorremmo cortesemente sapere: avendo già inviato la pratica all'uff. di Trieste, la prescrizione è da ritenersi
sospesa ? E se l'ok da Trieste arrivasse oltre il 17 dicembre ? Dobbiamo attivarci (come ?) per dimostrare
che circostanze dovute a disorganizzazione delle Poste ci hanno fatto perdere tempo prezioso?
Omar, da Arcore (MB)
Risposta:
Se, da come scrivete, siete in possesso di una ricevuta datata, non avete problemi relativi alla prescrizione.
In caso contrario, occorre che prima della scadenza inviate una comunicazione con cui chiedete il
pagamento dei buoni. L'odissea per l'incasso merita quantomeno il pagamento degli interessi, se non anche
il risarcimento per il disagio provocato.
------------------04-12-2012 00:00 Informazioni su DONAU assicurazioni
Buonasera,
possiedo tre polizze assicurazioni con Donau Versicherung AG Vienna Insurance Group.
Navigando su internet, aimè ho scoperto che alcuni cittadini hanno avuto e stanno avendo dei problemi per il
risarcimento danni da questa compagnia. Inoltre ho letto che la stessa compagnia è sotto controllo ISVAP.
Cosa vuol dire tutto questo?... la società Donau sta fallendo?
Help Help
Mirko, da Castel Focognano (AR)
Risposta:
che la compagnia è sotto osservazione dell'autorità di controllo. Le consigliamo pertanto di chiedere
informazioni direttamente all'Isvap, ci sono appositi moduli che può utilizzare andando sul sito www.isvap.it
------------------04-12-2012 00:00 Fondo immobiliare Mediolanum Real Estate
Avevo sottoscritto il fondo Mediolanum Real Estate fidandomi nell'investimento nel mattone, ed invece ora lo
vedo crollare in borsa. Che succede?
Aaa, da Roma (RM)
Risposta:
Come già accaduto per l'analogo Bnl Immobiliare Dinamico, è "semplicemente" accaduto che il fondo ha
iniziato ad essere scambiato in borsa. Per tutta una serie di motivi, i fondi immobiliari sono quotati sempre a
sconto - spesso notevole - rispetto al valore di bilancio (NAV) ma il mercato sconta anche e soprattutto
l'enorme incertezza riguardo il futuro del fondo ed in particolare l'incertezza relativa al prezzo cui il fondo
riuscirà a vendere gli immobili. Il fondo, infatti, distribuirà ai possessori di quote il ricavato delle vendite e non
vi è alcuna garanzia del capitale investito o di eventuale rendimento minimo. La scadenza è prevista per il
2021 ma tra proroga e periodo di grazia si può arrivare al 2027. Il fondo prevede delle "finestre" tramite le
quali si incasserebbe non il prezzo di borsa ma il valore di bilancio (NAV) ma è ovvio che nessuno comprerà
mai a quel prezzo e quindi la possibilità di uscita è puramente teorica.
------------------04-12-2012 00:00 Che banca e recesso su modifiche contrattuali
Il 1 Marzo 2012: Che Banca modifica il foglio informativo del conto deposito, variando le condizioni
sull'imposta di bollo che prima erano a carico della banca, mentre adesso sono a carico dei nuovi clienti.
Il 20 luglio 2012 Che banca, invia una email a tutti i vecchi clienti del Conto Deposito, dove afferma ciò che
aveva scritto nel foglio informativo,applicherà il bollo ai clienti e chi intende recedere puo' farlo entro il 9
ottobre.
Avevo un vincolo di 1636 euro scadente a dicembre con 52 euro di interessi oltre a 6 euro sul libero ma una
volta esercitato il recesso indicando che come da legge Bersani che la banca avrebbe dovuto non applicare
il bollo e garantire il 4% fino al momento del recesso, mi son visto accreditare una somma di 1573 euro.
La banca ha applicato il tasso dell'1%(come se avessi annullato il vincolo) ed inoltre applicato il bollo.
Questa "furbata" la sta facendo a tutti i clienti non aderendo a quanto disposto anche nella sua faq sul sito
che banca che le riporto:
"Se decidi di recedere dal contratto entro il 10 di ottobre 2012, a seguito della modifica unilaterale del
contratto sull'imposta di bollo, CheBanca! ti riconoscerà comunque il tasso del vincolo sottoscritto in
precedenza calcolato fino alla data di recesso."
Cosa possiamo fare noi poveri e miseri contribuenti di fronte a tanta arroganza di Che banca?
Maurizio, da Milano (MI)
Risposta:
Dato che lo scrivono anche nel sito, dovrebbe essere sufficiente un reclamo. In caso contrario, si potrà
rivolgere all'Arbitro Bancario Finanziario:
http://sosonline.aduc.it/scheda/arbitro+bancario+finanziario_16598.php
------------------04-12-2012 00:00 Icsid cambio banca e minusvalenze
Dopo aver ricercato nell'archivio, volevo chiedere consulenza circa una situazione ad "incastro".
Ho cambiato banca per cui ho trasferito tutti i titoli all'attuale nuova banca. Sono rimaste solo i Titoli
Argentina in quanto ho aderito all'ICSID. Ho richiesto la certificazioni delle minusvalenze ma la banca non
può darmela. I titoli Argentina più pochi altri erano in un conto cointestato, mentre molti altri erano su un
conto intestato solo a me.
Sono in un vicolo cieco.
1. Ho solo la possibilità di passare al regime dichiarativo in quanto la scelta di non chiudere il vecchio conto
titoli è legata solo all'ICSID?
2. Posso passare i titoli Argentini ad altra banca o altro modo per mantenere l'ICSID?
3. La dichiarazione di redditi da capitale si accumula con i redditi da immobili e pensione ai fini dell'IRPEF?
4. Ho letto che nel 2006 consigliavate di inviare lettera per l'Adesione all'ICSID e messa in mora per acquisto
obbligazioni Argentina. Io ho aderito anche se i fogli credo li abbia tenuti la banca. Sono ancora in tempo per
la messa in mora?
Maria Chiara, da Roma (RM)
Risposta:
Se il dossier non si estingue non è possibile chiedere la certificazione delle minus se non seguendo il
percorso già indicato di opzione al regime dichiarativo.
Il capital gain e gli interessi sono a tassazione separata (salvo casi particolari) e quindi non si cumulano.
L'opzione vale solo per la banca dove si esercita, quindi per i titoli posseduti altrove è possibile rimanere nel
regime amministrato. La stessa certificazione delle minus si può consegnare alla banca in regime
amministrato, per usarla presso quell'istituto.
Le regole dell'Icsid sono chiare nel dire che non si possono trasferire i titoli, e se proprio lo si vuole fare
occorre revocare l'adesione all'Icsid.
Se non ha inviato una precedente messa in mora, ora non è più in tempo.
------------------30-11-2012 00:00 Banca chiede somme riferite a conto estinto
A Gennaio 2012 chiudo il rapporto di correntista presso un Istituto di Credito e apro un nuovo conto corrente
on-line con un altro Istituto, trasferendo in modo on line le utenze legate al precedente conto/corrente.
A novembre 2012 ricevo una telefonata dal vecchio Istituto che mi informa della seguente problematica:
avendo addebitato alcune somme dal 2010 di una mia utenza ad un altro cliente dello stesso Istituto ora ne
pretendono la restituzione (circa 900 euro).
Premesso che non ho posto particolare attenzione agli estratti conti ricevuti, pertanto ignaro di questo
mancato addebito, vorrei conoscere se è legittima la richiesta avanzata dall’Istituto circa la restituzione totale
o parziale di questa somma nonostante sia già avvenuta la chiusura conto.
Maurizio, da Roma (IT)
Risposta:
La richiesta è legittima ed anche nei termini, dato che la prescrizione interviene soltanto dopo dieci anni dalla
data di estinzione del rapporto.
------------------30-11-2012 00:00 Infarto e polizza infortuni
Chiedo gentilmente un vs aiuto per sapere se la polizza vita di cui in allegato mi permette di avere un
risarcimento in caso di malattia in quanto a settembre sono stato colpito da IMA con conseguente invalidità.
Sicuro che mi vogliate consigliare la strada più giusta da percorrere.
Francesco, da Pompei (NA)
Risposta:
Non tutte le compagnie lo considerano infortunio, deve consultare il contratto completo. In caso contrario vi
sono anche sentenze che invece vedono l'infarto come conseguenza di una causa violenta e quindi da
considerare quale infortunio per il risarcimento.
------------------------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA!
Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti.
Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua
scelta:
- con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/
- CC/postale 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502
- CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00
(N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero)
-------------------------------------------
Scarica

INVESTIRE INFORMATI - ADUC