====== INVESTIRE INFORMATI ================
Informazione sulla gestione del risparmio.
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- Alessandro Pedone, pianificatore finanziario
- Giuseppe D'Orta, consulente finanziario indipendente
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------------------------------------------Archivio dal 22-04-2010 al 05-05-2010
2010-09
EDITORIALI
- Consob: l'autorita' di vigilanza... vigila! Sta cambiando qualcosa?
http://investire.aduc.it/editoriale/consob+autorita+vigilanza+vigila+sta+cambiando_17476.php
COMUNICATI
- Tango bond: aderire all'offerta e' la strada piu' logica
http://investire.aduc.it/comunicato/tango+bond+aderire+all+offerta+strada+piu+logica_17460.php
NOTIZIE
- Libertà di stampa, rapporto mondiale Rsf: Italia solo parzialmente libera, 72mo posto
http://investire.aduc.it/notizia/liberta+stampa+rapporto+mondiale+rsf+italia+solo_117658.php
- Risparmio: buon livello di solidita' delle famiglie. Rapporto Abi
http://investire.aduc.it/notizia/risparmio+buon+livello+solidita+famiglie+rapporto_117613.php
- Arbitro bancario-finanziario: mille ricorsi in meno di sei mesi
http://investire.aduc.it/notizia/arbitro+bancario+finanziario+mille+ricorsi+meno+sei_117587.php
- Cala la fiducia nell'euro e nella Ue
http://investire.aduc.it/notizia/cala+fiducia+nell+euro+nella+ue_117551.php
- Mutui immobiliari: +8,5% a febbraio
http://investire.aduc.it/notizia/mutui+immobiliari+febbraio_117518.php
- Anche Banca d'Italia nel mirino del phishing
http://investire.aduc.it/notizia/anche+banca+italia+nel+mirino+phishing_117431.php
- Carte revolving 'usuraie': Draghi striglia banche e altri intermediari finanziari
http://investire.aduc.it/notizia/carte+revolving+usuraie+draghi+striglia+banche_117425.php
- Commissioni massimo scoperto. Antitrust: aumenti fino al 1.600%
http://investire.aduc.it/notizia/commissioni+massimo+scoperto+antitrust+aumenti+fino_117423.php
LETTERE
- Sono sicuri i miei soldi investiti in titoli di Stato?
http://investire.aduc.it/lettera/sono+sicuri+miei+soldi+investiti+titoli+stato_219791.php
- Pagamento Bollettini Postali
http://investire.aduc.it/lettera/pagamento+bollettini+postali_219756.php
- Riscatto polizza FIP ante 2007
http://investire.aduc.it/lettera/riscatto+polizza+fip+ante+2007_219748.php
- Un consiglio su come investire una somma
http://investire.aduc.it/lettera/consiglio+come+investire+somma_219713.php
- Cisalpina ARES FIP - riscatto
http://investire.aduc.it/lettera/cisalpina+ares+fip+riscatto_219711.php
- Liguria Vita
http://investire.aduc.it/lettera/liguria+vita_219670.php
- Azioni Alitalia
http://investire.aduc.it/lettera/azioni+alitalia_219668.php
- BancoPosta Monetario
http://investire.aduc.it/lettera/bancoposta+monetario_219665.php
- Poste vita programma dinamico formula 7
http://investire.aduc.it/lettera/poste+vita+programma+dinamico+formula_219645.php
- "valore risparmio plan" Ass. Generali
http://investire.aduc.it/lettera/valore+risparmio+plan+ass+generali_219638.php
- Tasso mutuo USURA
http://investire.aduc.it/lettera/tasso+mutuo+usura_219619.php
------------------------------------------EDITORIALI
05-05-2010 12:22
Consob: l'autorita' di vigilanza... vigila! Sta cambiando qualcosa?
Dall'ultimo notiziario settimanale della Consob, l'Autorità di Vigilanza che ha come obiettivo
istituzionale “la tutela degli investitori e l'efficienza, la trasparenza e lo sviluppo del mercato mobiliare”
apprendiamo, con soddisfazione, che finalmente la Consob sta prendendo qualche decisa iniziativa
preventiva.
Vediamo cosa è successo. La Consob ha ordinato a cinque grandi banche (Intesa San Paolo, Unicredit
Banca, Mps, Banca Popolare di Verona, Bnl) di convocare gli organi amministrativi definendo i temi all'ordine
del giorno che riguarderanno “i criteri di definizione delle politiche commerciali alla luce del dovere di
assicurare la cura dell’interesse della clientela e di contenere e gestire i conflitti d’interesse; le modalità di
prestazione dei servizi e di valutazione”.
Questa iniziativa è stata assunta a seguito di una serie di accertamenti ispettivi durante i quali l'Autorità ha
riscontrato la presenza di “campagne commerciali aventi ad oggetto specifiche categorie di prodotti finanziari
con l’obiettivo di sostenerne la vendita e di favorire il raggiungimento degli specifici obiettivi di budget. La
verifica dell’adeguatezza degli investimenti è risultata talvolta disattivata attraverso il ricorso ad una presunta
'iniziativa del cliente', difficile da dimostrare specie in presenza di una campagna di offerta 'direzionale'
dell’intermediario. In alcuni casi le procedure preposte alla valorizzazione delle informazioni sul cliente e sui
prodotti trattati ed alla conseguente valutazione di adeguatezza sono risultate carenti, specie sotto il profilo
dell’autonoma valorizzazione del profilo di liquidità o illiquidità del titolo rispetto al cosiddetto holding period a
tutela dell’investitore”.
In altre parole, la Consob ha accertato quello che anche i muri sapevano: se vai in banca a chiedere un
consiglio su come investire i tuoi soldi, ti rifilano i prodotti finanziari che devono vendere in base ai budget
imposti dall'azienda.
Questa pratica dei budget, conosciuta da anni ed anni, è certamente in contrasto con lo spirito (e la
lettera) della normativa in materia d'investimenti finanziari che impone di operare “nell'interesse del
cliente” e di verificare l'adeguatezza della proposta fatta dalla banca rispetto alle caratteristiche del cliente. E'
ovvio che se l'intermediario vuole “spingere” per vendere un certo prodotto, questo non può essere adeguato
a tutti i clienti e solitamente non è nell'interesse del cliente.
Se la Consob non ci avesse abituati a ben altri comportamenti, nei passati anni, questa iniziativa non
avrebbe niente di speciale. Siamo invece favorevolmente colpiti, in particolare per l'iniziativa
preventiva. Il compito principale di un'autorità di vigilanza, infatti, dovrebbe essere proprio quello di porre in
essere comportamenti preventivi che orientino il modus operandi dei soggetti vigilati al fine di renderlo
aderente con lo spirito delle norme in essere. Quando questa attività di vigilanza fallisce o non è sufficiente,
allora dovrebbero intervenire le sanzioni.
In questo caso, la Consob ha operato in modo encomiabile e ci piace sottolinearlo.
Speriamo che possa essere l'inizio di un nuovo corso dall'Autorità di Vigilanza.
Alessandro Pedone
------------------------------------------COMUNICATI
03-05-2010 10:39
Tango bond: aderire all'offerta e' la strada piu' logica
E' stato pubblicato il prospetto informativo relativo all'offerta pubblica di scambio dei bond
promosso dalla Repubblica Argentina e relativo ai titoli non scambiati nell'offerta del 2005.
L'offerta è sostanzialmente simile a quella del 2005 e prevede due opzioni: discount e par.
Nel primo caso si ricevono titoli aventi scadenza 2033 con un valore nominale pari al 33,7% del valore di
scambio delle obbligazioni esistenti ed un tasso d'interesse del 7,82% (1).
Nel secondo caso si riceveranno titoli per un valore nominali pari al valore di scambio, ma i titoli hanno una
scadenza più lunga, 2038, ed un tasso più basso pari al 2,26% fino al 2018, poi 3,38% fino al 2028 e poi il
4,74% fino alla scadenza.
In entrambi i casi vengono riconosciuti una parte di interessi non percepiti: nel caso dell'offerta discount
l'ammontare ricevuto è in titoli, nel caso dell'offerta PAR in denaro. Ovviamente gli interessi pagati in denaro,
a parità di titoli scambiati, sono inferiori rispetto a quelli pagati in titoli.
Il prospetto informativo completo è reperibile anche sul sito della Consob.
Nel 2005, quando l'Argentina propose la prima offerta pubblica di scambio, noi usammo la metafora del
“dilemma del prigioniero” ovvero quella situazione tipica, studiata in economia, nella quale l'esito di una
scelta dipende dal comportamento degli altri.
In questo caso, non si può parlare di dilemma del prigioniero. Nel 2005 un fallimento dell'offerta di
scambio (improbabile, ma possibile) avrebbe avuto come conseguenza possibile un cambiamento dell'offerta
stessa. Oggi questa ipotesi è da escludere e l'unica alternativa sarebbe la strada giudiziaria contro la
Repubblica Argentina.
Consigliamo, quindi, chi non ha aderito all'offerta del 2005 di farlo ora.
(1) Precisamente: 7,82% annuo, con decorrenza dal 31 dicembre 2009. Per i periodi fino al 31 dicembre
2013 escluso, la Repubblica Argentina corrispondera' in danaro il 5,45% annuo di interessi, mentre il
rimanente 2,37% annuo sarà capitalizzato. A partire dal 31 dicembre 2013, incluso, tutti gli interessi saranno
corrisposti in danaro.
Alessandro Pedone
------------------------------------------NOTIZIE
04-05-2010 10:19 Libertà di stampa, rapporto mondiale Rsf: Italia solo parzialmente libera, 72mo
posto
L'Italia è un paese la cui stampa è parzialmente libera, come il Sudafrica, le Filippine, il
Congo, la Thailandia e il Nepal, classificandosi al 72esimo posto nel mondo, dopo Suriname, Trinidad e
Tobago ma anche Israele, Grecia e Cile.
Lo dice il rapporto di Freedom House, organizzazione indipendente Usa fondata nel 1941 per garantire nel
mondo le libertà, diffuso oggi in occasione della giornata mondiale della libertà di stampa e visualizzabile
qui .
"La libertà d'espressione è fondamentale per tutte le altre libertà. L'ordinamento legislativo, le elezioni libere,
i diritti delle minoranze, la libertà d'associazione, e un governo responsabile dipendono da una libertà di
stampa che può mettere in pratica la sua funzione di controllo e vigilanza", ha detto Jennifer Windsor,
direttore esecutivo di Freedom House.
I paesi con una maggiore libertà di stampa sono, secondo il rapporto 2010, la Finlandia, l'Islanda, la
Norvegia e la Svezia mentre gli Stati Uniti si classificano 24esimi e la Gran Bretagna 26esima.
Continua...
30-04-2010 12:04 Risparmio: buon livello di solidita' delle famiglie. Rapporto Abi
Presentato il primo “Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane”. Un
nuovo strumento di monitoraggio trimestrale dei rischi connessi alle conseguenze della crisi. Tra le novità
analitiche l’indice di accessibilità all’abitazione: resta elevato per il totale delle famiglie ma evidenzia difficoltà
per quelle giovani, senza casa di proprietà e concentrate nelle grandi città.
Famiglie italiane solide sul fronte finanziario nonostante una fase estremamente difficile del ciclo economico.
Una rilevante capacità di risparmio e una forza patrimoniale tra le maggiori dei paesi avanzati, accanto alla
robustezza del sistema bancario e alla tenuta dei conti pubblici, sono i fattori principali che hanno consentito
di mitigare i costi della crisi. Questa l’analisi contenuta nel primo “Report trimestrale – indicatori di
indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane” realizzato da ABI in collaborazione
con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il report rappresenta un nuovo strumento di monitoraggio trimestrale che, alla luce delle conseguenze dello
shock macroeconomico 2008-2009, consentirà di tenere sotto stretta osservazione i rischi potenzialmente
connessi con la crescita dell’indebitamento e con l’acuirsi dei fattori di difficoltà economica. Le analisi hanno
passato in rassegna un ampio set di indicatori in grado di segnalare lo stato delle condizioni finanziarie delle
famiglie quali: indicatori di indebitamento, vulnerabilità, patologia finanziaria, domanda e offerta di credito.
Tra gli indicatori di vulnerabilità è stato preso in considerazione l’indice di accessibilità all’abitazione il quale,
costruito dal Centro studi dell’ABI sulla base di prassi metodologiche internazionali e stime su dati
dell’Agenzia del territorio, dell’Istat e della Banca d’Italia, permette di misurare l’apporto del credito bancario
nonché dei livelli di reddito e dell’andamento del mercato immobiliare alla possibilità di acquisto della casa.
Il report segnala che nell’ultimo trimestre 2009 i mutui per l’acquisto di abitazioni sono cresciuti dell’8,2%
rispetto al 2008, per un ammontare di circa 247 miliardi di euro. Nello stesso periodo il credito al consumo ha
avuto un incremento del 6,7% a quota 113 miliardi di euro. Per effetto della crisi, tuttavia, lo stato delle
sofferenze ha raggiunto l’1,19% a fine 2009, in crescita dello 0,33% sul 2008.
Le famiglie sono mediamente in grado di acquistare un’abitazione al prezzo medio di mercato: l’indice di
accessibilità è basato sull’idea che l’acquisto sia sostenibile quando la rata del mutuo non supera il 30% del
reddito. L’anno scorso il 58% delle famiglie italiane, circa 15 milioni di nuclei, disponeva di un reddito
sufficiente per sostenere i costi di un mutuo. L’indice di accessibilità, invece, risulta molto più basso e
negativo a partire dal 2006 per le famiglie giovani e senza una casa di proprietà: in particolare nelle grandi
città dove il relativo vantaggio di un maggior reddito disponibile viene contrastato dalle più alte quotazioni
immobiliari. Nella fase più recente, comunque, sia il dato nazionale che quello relativo
alle grandi macroaree geografiche ed alle famiglie giovani registrano un relativo miglioramento a cui
contribuisce soprattutto il basso livello dei tassi di interesse.
Complessivamente emerge un buon livello di solidità delle famiglie italiane, anche se la crisi induce a
monitorare con attenzione tutti i possibili fronti di vulnerabilità. Di fronte a questo, le sole politiche di credito
non possono fornire una risposta globale, ma sono necessarie soluzioni più specifiche. Per quanto riguarda
la politica economica generale, il tema della perdita di potere di acquisto dei redditi è importante: richiede
risposte tese al rafforzamento delle capacità competitive del sistema Paese e quindi delle capacità di
crescita, e non meri incrementi salariali che in assenza di aumenti di produttività si tradurrebbero in recuperi
effimeri.
Per quanto attiene alle politiche mirate, esse dovrebbero includere da un lato interventi volti a sostenere
ulteriormente soprattutto le famiglie giovani e senza casa di proprietà, cioè la tipologia di famiglia che risulta
più penalizzata; dall’altro politiche di investimenti nell’edilizia agevolata e misure che possano facilitare
l’accesso al credito mediante la costituzione di fondi di garanzia, campo nel quale vi sono già consolidate
esperienze e varie forme di collaborazione tra istituzioni ed industria bancaria.
(comunicato Abi). Qui l'intero rapporto
29-04-2010 10:50 Arbitro bancario-finanziario: mille ricorsi in meno di sei mesi
Nel periodo dal 15 ottobre 2009 (data di avvio dell’attività dell’ABF, Arbitro bancario-
finanziario) al 31 marzo 2010 sono pervenuti al sistema stragiudiziale 1.052 ricorsi. In media, il tasso mensile
di crescita è stato pari al 26,5 per cento. Lo comunica Banca d'Italia.
Le controversie hanno riguardato prevalentemente il sistema bancario, che ha assorbito l’87 per cento circa
dei ricorsi; seguono, in ordine di importanza, le finanziarie iscritte nell’elenco di cui all’art. 107 del Decreto
Legislativo 1° settembre 1993 n. 385 (7 per cento) e Poste Italiane S.p.a (4 per cento). A meno dell’1 per
cento si attestano le controversie relative a società finanziarie iscritte nell’elenco di cui all’art. 106 del
menzionato Decreto. La distribuzione dei ricorsi risulta essere concentrata in capo a un numero ristretto di
gruppi bancari. L’oggetto dei ricorsi riguarda principalmente problematiche relative a conti correnti, mutui e
credito al consumo, carte di pagamento e trasparenza.
I dati del periodo considerato, scrive Bankitalia, "denotano risultati pienamente soddisfacenti dal punto di
vista del rispetto delle scadenze previste dalla procedura: nessun ricorso infatti e' stato deciso in ritardo e il
tempo medio impiegato per istruire e decidere un ricorso e' stato pari a circa due terzi di quello massimo
consentito. L'Abf ha assunto oltre 250 decisioni. Se si considerano sia i casi di accoglimento sia quelli nei
quali i Collegi hanno dichiarato la cessazione della materia del contendere per intervenuto accordo tra le
parti, risulta che in oltre il 60 per cento dei casi i ricorsi hanno avuto esito positivo per i clienti.
Nel 30 per cento circa dei casi i Collegi hanno dato ragione all'intermediario; meno del 10 per cento dei
ricorsi sono stati respinti per ragioni diverse (incompetenza, irricevibilita', ecc.)".
Tutti i procedimenti attivati davanti all'arbitro bancario-finanziario e la sintesi sono pubblicati sul
sito http://www.arbitrobancariofinanziario.it.
28-04-2010 12:48 Cala la fiducia nell'euro e nella Ue
Una larga maggioranza dei tedeschi ha perso fiducia nella moneta unica e nella Banca
centrale europea ed e' in aumento lo scetticismo anche verso l'Ue. E' questo il sorprendente risultato di un
sondaggio condotto dall'Istituto Allensbach per conto del quotidiano 'Frankfurter Allgemeine Zeitung', da cui
emerge che in seguito alla crisi greca meno di un terzo dei tedeschi (32%) dichiara di aver fiducia nell'euro,
mentre il 45% ne ha poca e il 14% nessuna.
Atteggiamento analogo nei riguardi della Bce, nella quale ripone grande fiducia solo il 31% dei cittadini.
Ugualmente critica e' la posizione della maggioranza dei tedeschi nei confronti dell'Ue: solo uno su cinque
ritiene che la Germania abbia tratto vantaggio dall'appartenza all'Unione, con un 28% convinto che
prevalgano gli svantaggi e il 42% per il quale vantaggi e svantaggi si bilanciano.
Alla domanda se la Germania starebbe meglio fuori dall'Ue, il 28% risponde in modo affermativo, il 27% che
non ci sarebbero differenze, mentre a temere conseguenze negative e' solo un tedesco su cinque. Il crollo
della fiducia nell'euro e' sottolineato anche dal dato che una maggioranza dei tedeschi (47%) preferirebbe
tornare al vecchio marco, mentre per il 41% questo e' ormai un capitolo storicamente accantonato. In merito
agli aiuti da fornire alla Grecia, quasi due terzi dei tedeschi (65%) esprimono un atteggiamento decisamente
negativo, mentre solo una piccola minoranza del 16% si dice favorevole, con il 19% di indecisi. Dalla
rilevazione Allensbach emerge anche il fatto che per il 61% dei tedeschi la crisi greca e' solo l'inizio e che a
far ricorso agli aiuti europei potrebbero essere soprattutto Spagna e Portogallo, ma anche Paesi fortemente
indebitati come l'Italia e l'Irlanda.
27-04-2010 09:28 Mutui immobiliari: +8,5% a febbraio
Nello scorso febbraio i mutui immobiliari sono stati l'8.5 in piu' rispetto al medesimo mese del 2009. Cosi' i
dati dell'Ine. Il secondo aumento dopo il +2,3% di gennaio. L'importo medio e' stato di 118.185 euro, il 4,6%
in meno rispetto all'anno prima. Il capitale prestato e' invece cresciuto del 3,5% a 6.478 milioni. La
compravendita immobiliare a febbraio ha fatto registrare +18,7%.
22-04-2010 12:28 Anche Banca d'Italia nel mirino del phishing
Dopo Poste italiane e praticamente tutte le banche, anche la Banca centrale è entrata
nel mirino di chi diffonde mail, simulando un falso mittente al fine di acquisire coordinate bancarie e codici
d'accesso (phishing). Tramite la rete internet sono stati diffusi messaggi di posta elettronica fraudolenti che,
utilizzando il nome della Banca d'Italia, comunicano ai destinatari il diritto a ricevere rimborsi di imposta. A
tale scopo, i destinatari sono invitati a collegarsi al sito web
"https://registration.bancaditalia.it/login/faces/public/login.jspx" e a compilare un modulo di rimborso che
riporta il logo della Banca d'Italia e che richiede dati personali e informazioni relative a carte di credito.
La Banca d'Italia avverte che i messaggi di posta elettronica e il sito sono contraffatti e che essi non sono in
alcun modo riferibili alla Banca d'Italia, né sono stati da essa autorizzati.
Al fine di tutelare gli utenti, la Banca d'Italia ha provveduto a segnalare gli episodi alle competenti Autorità di
Polizia, riservandosi ogni altra iniziativa a tutela delle proprie ragioni e della propria immagine.
22-04-2010 12:03 Carte revolving 'usuraie': Draghi striglia banche e altri intermediari finanziari
La Banca d'Italia, in una comunicazione a firma del governatore Mario Draghi (foto), ha
richiamato gli intermediari bancari e finanziari al pieno rispetto delle norme che regolano il credito concesso
attraverso l'emissione di carte di credito a rimborso rateale (cd. revolving). "Lo specifico comparto del credito
revolving - si legge - e' da tempo oggetto di una particolare attenzione da parte dell'Organo di Vigilanza che,
nel corso dei controlli svolti, ha rilevato numerose anomalie. In esito a tali controlli oltre all'irrogazione di
sanzioni e' stata anche inibita ad alcuni operatori la possibilita' di emettere nuove carte fino a quando non
saranno eliminate le carenze riscontrate".
Con la comunicazione odierna la Banca d'Italia "richiama gli emittenti di carte di credito revolving sugli assetti
organizzativi e di controllo interni e chiede agli operatori del settore di adottare i seguenti comportamenti:
assicurare il pieno rispetto della normativa civilistica e di quella in materia di usura, garantendo, in
particolare, la corretta imputazione degli interessi di mora per inadempimento; fornire alla clientela una
informativa chiara e semplice in merito alle caratteristiche del prodotto collocato e alle condizioni applicate;
astenersi dalla prassi di inviare carte revolving non specificamente richieste dalla clientela; adottare
comportamenti corretti e trasparenti nel collocamento di prodotti assicurativi connessi al finanziamento;
avvalersi, per l'attivita' di promozione e conclusione di contratti relativi a carte di credito revolving, degli
agenti in attivita' finanziaria e non dei fornitori di beni e servizi". La Vigilanza "verifichera' il rispetto delle
disposizioni vigenti da parte degli intermediari e adottera' le conseguenti iniziative sanzionatorie e di rigore
qualora dovesse rilevare una non piena e sostanziale aderenza agli obblighi di legge e alla disciplina di
vigilanza ovvero dovesse riscontrare comportamenti elusivi in materia". La Banca d'Italia auspica, infine,
"che a seguito dell'adozione di prassi maggiormente corrette e pienamente rispettose delle norme e in
considerazione di una maggiore efficienza e incisivita' dei controlli, possa anche ridursi il costo dei prestiti a
carico della clientela".
22-04-2010 11:17 Commissioni massimo scoperto. Antitrust: aumenti fino al 1.600%
Sono 'allarmanti' i risultati di un'indagine dell'Antitrust sui costi trimestrali delle commissioni
con le nuove modifiche al massimo scoperto: 'essi presentano valori compresi tra +37% e +1.600%' nel caso
di cinque gruppi bancari sui sette esaminati dall'Autorita'. Lo ha detto il presidente Antitrust Antonio Catricala'
(foto) ascoltato in audizione presso la Commissione Finanze del Senato in relazione al sistema delle
commissioni sul massimo scoperto.
------------------------------------------LETTERE
04-05-2010 00:00 Sono sicuri i miei soldi investiti in titoli di Stato?
Spett. ADUC,
ho tutti i miei risparmi, una somma di circa Euro 370.000,00 investiti in titoli di stato italiani. Con quello che
sta succedendo in Grecia sono a rischio i miei soldi? E' preferibile che disinvesta i miei risparmi, intascando
delle perdite per investire in titoli di stato francesi e/o tedeschi?
RingraziandoVi della Vostra professionalità, Vi saluto cordialmente.
Risposta:
ciò che succederà non è dato sapere, se tuttavia si vuole puntare ad una maggiore sicurezza è naturale
puntare su prodotti che il mercato ritiene più sicuri.
La prima cosa è fare le scelte avendo cura di puntare a fare esattamente ciò che riteniamo soddisfi meglio le
nostre esigenze.
Fondamentale a tale proposito è domandarsi se per lei è importante la maggiore sicurezza e fino a che
punto.
Una volta trovata la risposta a questa domanda saprà esattamente cosa fare.
Ha risposto Roberto Cappiello
------------------03-05-2010 00:00 Pagamento Bollettini Postali
Buon giorno,
a fine anno dai media venne tanto decantata la fine del monopolio delle Poste Italiane in merito ai pagamenti
dei bollettino di conto corrente, operazione da fare solo presso i loro ufficio con consistente spesa.I bollettini
si disse, che dal 1 aprile 2010 dovevano riportare non solo il numero di conto corrente ma anche un codice a
barre e il relativo IBAN.
Fu detto che riportando l'IBAN era possibile sempre dal 1 aprile, effettuare il pagamento non solo
monopolisticamente presso le Poste Italiane ma presso qualsiasi banca.
Chiaramente effettuando il pagamento presso la propria banca specialmente se è sul web diventa un
operazione a costo zero e senza perdita di tempo con lunghe file di attesa.
Io fino adesso di tali bollettini non ne ho visti e per quante informazioni abbia chiesto non si capisce se tale
norma è o non è entrata in vigore e perchè.
Proprio stamattina ho effettuato il pagamento del canone Rai trimestrale e i bollettini prestampati inviatomi
sono alla vecchia maniera e quindi si possono pagare solo presso le poste con aggravio di spese di 1,10 €
Ho provato a consultare anche il sito dell'autorità garante della concorrenza e del mercato ma non sono
riuscito a trovare nulla in merito.
Su tale sito viene riportato un numero verde che dovrebbe servire a chiedere informazioni, ma dopo
numerose chiamate non rispondeva mai nessuno.
Voi che siete così ben informati, potete trattare l'argomento e dare un chiarimento?
Distinti saluti
Biagio Cuoco
Garbagnate Milanese
Biagio, da Garbagnate Milanese
Risposta:
ringraziamo della segnalazione che approfondiamo. Gli impegni erano effettivamente quelli da lei indicati. Ci
sono gia' alcune banche che consentono questi pagamenti (Unicredit). Nella fattispecie potrebbe essere che
la Rai, che su autorizzazione delle Poste si stampa i bollettini da sola, avesse da smaltire ancora vecchi
stock.
------------------03-05-2010 00:00 Riscatto polizza FIP ante 2007
Ho una polizza FIP INA EUROPENSIONEFORTE del 2004 scadenza 2031. Ho pagato per cinque anni, poi
ho saltato l'ultimo anno. A fine maggio 2010, per dimissioni volontarie, cesserò il mio rapporto di lavoro e,
almeno per il momento, resterò a casa a "seguire" i miei bambini.
Ho chiesto ad INA se posso riscattare totalmente la polizza ma mi è stato risposto di no perchè dovrei
attendere di restare disoccupata per 48 mesi ed altre clausole che non ho ben comprese.
Io ho sempre saputo che le vecchie polizze FIP sono regolate non dal Dlgs 252/05 (salvo la parte fiscale dal
2007 in poi) ma dal decreto precedente (n. 124/93)
Anche la risposta dell'8/4 di un Vs. consulente ad un utente confermava la possibilità di riscatto totale di
simile polizza in caso di cessazione del rapporto di lavoro (non mi pare previo un certo periodo di
inoccupazione.
All'art. 18 delle CONDIZIONI DI POLIZZA viene detto che il contratto è riscattabile parzialmente o totalmente
dopo 8 anni, ma anche prima nel caso di "cessazione dell'attività lavorativa" o decesso dell'assicurato.
Poi aggiunge: "il è ammesso esclusivamente nei casi previsti dal decreto e dalla normativa vigente in
materia di previdenza complementare"
Che significa questa aggiunta?
Posso chiedere il riscatto subito oppure devo sottostare ad una diversa interpretazione e attendere (non so
bene cosa e quanto tempo)?
Ringrazio anticipatamente della cortese risposta.
Cordiali saluti.
Claudio, da Monza (MI)
Risposta:
Il d.lgs. 124/93 sulla regolamentazione dei Fondi Pensione stabiliva all'art.10 la possibilità di riscattare
quanto versato ai fondi Pensione in caso di cessazione dei requisiti di partecipazione.
Il d.lgs. 47/00 che ha istituito la disciplina delle Forme Individuali di Previdenza ha invece stabilito che
l'aderente su base individuale, dopo otto anni di partecipazione al fondo, può esercitare il riscatto, anche
parziale, della propria posizione individuale per l'acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli,
ovvero per eventuali spese sanitarie, per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti
strutture pubbliche".
-------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------01-05-2010 00:00 Un consiglio su come investire una somma
Salve.
Gentilmente vorrei un vostro consiglio su come investire 15/20 mila euro per 3 al max 5 anni con un
rendimento sicuro (ovviamente il più alto possibile).
Io ho il c/c e il libretto alle poste, posso trovare li qualche buon prodotto o sapete consigliarmi qualche
banca?
Su che tipo di prodotti mi devo orientare per avere interessi sicuri?
Mio padre mi parlava di btp, cosa nè pensate?
Prestiti obbligazionari?
So che la domanda è un pò vaga ma se potete darmi un consiglio generico mi aiutereste molto!!!
Nel ringraziarvi anticipatamente vi porgo distinti saluti.
Marco, da Roma (RM)
Risposta:
come abbiamo più volte ripetuto non diamo consigli specifici su dove investire il proprio denaro in quanto
sono troppi gli elementi di cui non siamo a conoscenza per poter dare un'indicazione.
Le suggeriamo di leggere qui per capire come va utilizzato il sito
http://investire.aduc.it/info/Iniziainvestire.php e qui per capire su quali strumenti potersi orientare
http://investire.aduc.it/articolo/decalogo+investitore+finanziario+esperto_5632.php
------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------01-05-2010 00:00 Cisalpina ARES FIP - riscatto
Buongiorno ho sottoscritto nel 2001 un fondo pensione cisalpina "ARES FIP".
Ho finalmente superato gli 8 anni di partecipazione ed ho quindi la possibilità di riscattare la polizza.
Volevo chiedere se era possibile considerare come "acquisto della prima casa", - uno dei tre motivi possibili
per il riscatto totale - l'acquisto di un box come pertinenza dell'abitazione principale intestata ai miei genitori
dove ovviamente io ho la residenza.
Grazie per il vostro prezioso aiuto.
Roberta, da Roma (RM)
Risposta:
Non è possibile. L'anticipazione vale solo per acquisto di immobile adibito a prima casa.
-------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------29-04-2010 00:00 Liguria Vita
gentilissimi esperti ADUC
vorrei un vostro parere su un fondo comune di investimento della "Liguria Valore Chiaro tariffa 540 - vita
intera a premio unico".
Sergio, da Occhiobello (RO)
Risposta:
è una polizza caso morte a vita intera con rivalutazione annua del capitale.
Abbiamo più volte sottolineato l'inutilità di questi prodotti caratterizzati da elevati costi (caricamenti sul
premio versato compresi tra 1,5% e 3,5% commissioni di gestione comprese tra 0,6% e 0,9%).
Le suggeriamo di leggere qui per capire come orientarsi utilizzando strumenti efficienti
http://investire.aduc.it/articolo/decalogo+investitore+finanziario+esperto_5632.php
-------------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------29-04-2010 00:00 Azioni Alitalia
Possiedo ancora n.5.000 azioni Alitalia, non avendo potuto aderire all'offerta di parziale risarcimento in titoli
di stato dell'agosto 2009 (ero in vacanza e ne sono venuto a conoscenza solo a termine scaduto).
So che vi sono molti altri risparmiatori nella mia stessa situazione: cosa posso/possiamo fare per non
riprenderci qualcosa?
Franco, da Viareggio (LU)
Risposta:
l'offerta del Ministero scadeva il 31 Agosto 2009, ora non le restano che le vie legali, però complesse da
seguire.
-----------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------28-04-2010 00:00 BancoPosta Monetario
Buongiorno, da circa 5 mesi ho destinato una somma nel Fondo monetario Bancoposta, ma sinceramente
non ne capisco tanto e leggendo qua e la nei forum ho trovato molto spesso commenti negativi.
Se possibile avrei bisogno di un consiglio in materia, magari con qualche comparazione con altre possibilità
di investimento.
A me serve esclusivamente un deposito che mi dia un minimo interesse e che sia certo di non incorrere in
rischi e perdite di denaro.
Confido in voi per indicarmi un sentiero in questa giungla! Grazie anticipatamente, saluti.
Andrea, da Neviano (LE)
Risposta:
le suggeriamo di leggere qui
http://investire.aduc.it/articolo/conti+deposito+non+sono+solo+parcheggio+liquidita_17336.php
------------------28-04-2010 00:00 Poste vita programma dinamico formula 7
ho una polizza "PROGRAMMA DINAMICO FORMULA 7" scadenza maggio 2010.
La posta, tramite lettera mi propone, in alternativa alla liquidazione tre alternative in successione:
- opzione di conversione in rendita annuale/mensile che consentirà di ricevere in luogo del capitale, una
rendita per tutta la vita.
Per la conversione in rendita è indispensabile che per ogni beneficiario, l'importo della prima annualità di
rendita sia almeno di 3000,00 euro. In caso di adesione la rendita verrà calcolata in base al capitale
maturato a scadenza e in funzione dell'età e del sesso del beneficiario. il costo dell'opzione è dello 0,5% una
tantum del capitale maturato. In più annualmente, ci sarà una commissione di gestione dell'1% annuo.
- Posta futuro fedeltà
- posta previdenza valore.
Che ne pensate...mi aiutate a capire dove era la fregatura? Come beneficiario, si tratta di una persona di
circa anni 50
Gerardo, da Santa Paolina (AV)
Risposta:
la fregatura sta nel fatto che le propongono di continuare ad acquistare i loro prodotti al fine di incassare
ancora commissioni dal suo denaro.
Si faccia restituire quanto maturato e se poi ha necessità di effettuare una conversione in rendita si faccia
fare dei preventivi da diverse compagnie assicurative scegliendo quella che le applicherà costi inferiori e
coefficienti di trasformazione a lei più favorevoli. In alternativa legga qui per capire come orientarsi usando
strumenti efficienti http://investire.aduc.it/articolo/decalogo+investitore+finanziario+esperto_5632.php
-----------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------28-04-2010 00:00 "valore risparmio plan" Ass. Generali
Nel ringraziare per le informazioni ricevute su di una pensione integrativa, sono a chiedere delucidazioni su
di un'altra forma di risparmio che mi è stata proposta dalle Ass.GENERALI denominata "Valore risparmio
PLAN". In particolare, alla luce della mia età (43 anni), orizzonte temporale (circa 20 anni), ed intenzione di
investimento medio annuo di circa 3000,00 euro, è stata individuata la gestione separata "GESAV". Quali i
vantaggi e quali gli svantaggi di tale gestione? conviene integrarla con una assicurazione accessoria che
copra la premorienza specie se per incidente della strada?
Ringrazio nuovamente per la consueta sollecitudine con la quale rispondete ai quesiti e comunico di avere
volentieri inviato un contributo volontario.
Cordiali saluti
Nicola, da S Maria Cv
Risposta:
la ringraziamo per il contributo inviatoci.
Se l'obiettivo è di copertura dei rischi puri (premiorienza invalidità ecc) le conviene stipulare un prodotto ad
hoc anzichè una polizza mista in quanto caratterizzata da elevato contenuto finanziario su cui la compagnia
preleva commissioni. Se invece l'obiettivo è di investimento le suggeriamo di leggere qui per capire come
orientarsi utilizzando strumenti efficienti,
http://investire.aduc.it/articolo/decalogo+investitore+finanziario+esperto_5632.php
-------------Ha risposto Matteo Piergiovanni
http://www.aduc.it/info/mpiergiovanni.php
------------------27-04-2010 00:00 Tasso mutuo USURA
Buonasera, anzi data l'ora buonanotte. Vi scrivo perchè ho un dubbio che mi assale sul mio mutuo Unicredit
ex Banca di Roma.
Per farla breve la situazione è questa.
Nel gennaio del 2008 rinegozio il mio mutuo con Banca di Roma, perchè mi occorreva un tasso fisso (quello
precedente di mutuo era a tasso misto). I dati relativi al mutuo del 2008 sono i seguenti:
Tasso d'interesse=5,95% -----Spread=1,20%--------durata=360 rate--importo richiesto 150,950€. La mia
domanda è, se faccio i conti della serva, ossia sommando la mia rata mensile pari a 900,44€ per 360 rate mi
viene un totale di 324.000€ ossia più del doppio del mutuo concessomi. E' normale? E' corretto dargli
174.000€ di interessi????Ho anche utilizzato un tool on line presente al seguente indirizzo
http://www.inetitalia.com/html/tasso-interesse-effettivo.html dove inserendo i dati richiesti mi da un tasso di
usura del 12,24% annuale, quando quello attuale è circa del 8%, quindi mi stanno applicando un tasso di
usura?
Scusate ma una rata così alta e talmente tanti interessi restituiti mi sembra un po' eccessivo per 150950€ di
mutuo richiesto. Grazie per la vostra disponibilità
Cordialmente
Tatalena
Risposta:
purtroppo è proprio così, a quel tasso lei restituirà più del doppio della somma presa a prestito.
Ciò è stato possibile perchè la banca non le ha erogato la consulenza, non l'ha messa in condizione di
comprendere appieno quello che stava facendo.
Questo ovviamente non è solo colpa della banca, è anche colpa del fatto che molto spesso si è concentrati
sul risultato finale, voglio il mutuo perché per esempio ho già firmato il preliminare, o perché temo che quella
casa la prenda qualcun altro.
Non so da dove tira fuori l'8%, le posso assicurare che un tasso nominale del 5,95% nominale, se teniamo
conto del frazionamento mensile, corrisponde al 6,11 % . Se vuole avere un informazione più precisa
riguardo al costo del suo mutuo , deve cercare l'ISC (indicatore sintetico di costo) nel suo atto di mutuo.
Ha risposto Roberto Cappiello
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