====== INVESTIRE INFORMATI ================ Informazione sulla gestione del risparmio. Edito da ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze URL: http://investire.aduc.it A cura di: - Alessandro Pedone, pianificatore finanziario - Giuseppe D'Orta, consulente finanziario indipendente Sede Aduc Investire Informati di Napoli Viale Albino Albini 22, 80127 Napoli Email: [email protected] ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in formato TXT o PDF: http://investire.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Investire-2012-06.txt http://investire.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Investire-2012-06.pdf ------------------------------------------Servizio di consulenza: http://sosonline.aduc.it/info/consulenza.php Archivio dal 15-03-2012 al 28-03-2012 2012-06 EDITORIALI - BTP Itala e l'ipotesi dei mercati efficienti http://investire.aduc.it/editoriale/btp+itala+ipotesi+dei+mercati+efficienti_20175.php ARTICOLI - Andando in banca...... http://investire.aduc.it/articolo/andando+banca_20147.php - Conti deposito: ancora convenienti? http://investire.aduc.it/articolo/conti+deposito+ancora+convenienti_20144.php - Conti deposito o BTP Italia? http://investire.aduc.it/articolo/conti+deposito+btp+italia_20139.php COMUNICATI - Commissioni di Massimo Scoperto. Com'era prevedibile, il Governo accontenta le banche http://investire.aduc.it/comunicato/commissioni+massimo+scoperto+com+era+prevedibile_20169.php - La Repubblica Italiana ha perso 31 miliardi di dollari in derivati? http://investire.aduc.it/comunicato/repubblica+italiana+ha+perso+31+miliardi+dollari_20121.php - Bond Grecia di diritto estero: fare una scelta consapevole. Le Banche diano le informazioni adeguate http://investire.aduc.it/comunicato/bond+grecia+diritto+estero+fare+scelta+consapevole_20112.php LETTERE - libretto deposito http://investire.aduc.it/lettera/libretto+deposito_245119.php - Spese c/c e deposito titoli http://investire.aduc.it/lettera/spese+deposito+titoli_245099.php - Disdetta assicurazione TCM e CPI legata al Mutuo http://investire.aduc.it/lettera/disdetta+assicurazione+tcm+cpi+legata+al+mutuo_245094.php - IMPOSTA DI BOLLO C/C http://investire.aduc.it/lettera/imposta+bollo_245091.php - contratto estorto http://investire.aduc.it/lettera/contratto+estorto_245019.php - Diritto di recesso da finanziamento http://investire.aduc.it/lettera/diritto+recesso+finanziamento_245017.php - MINUSVALENZA ING DIRECT http://investire.aduc.it/lettera/minusvalenza+ing+direct_244998.php - Prelievo buoni fruttiferi http://investire.aduc.it/lettera/prelievo+buoni+fruttiferi_244997.php - banche http://investire.aduc.it/lettera/banche_244772.php - alleanza assicurazioni http://investire.aduc.it/lettera/alleanza+assicurazioni_244695.php - obbligazioni in V.E. http://investire.aduc.it/lettera/obbligazioni_244650.php - Garanzia interbancaria http://investire.aduc.it/lettera/garanzia+interbancaria_244605.php - cassazione for you banca 121. http://investire.aduc.it/lettera/cassazione+for+you+banca+121_244587.php - richiesta di rimborso della parte di premio assicurativo pagato non goduto http://investire.aduc.it/lettera/richiesta+rimborso+della+parte+premio+assicurativo_244583.php - Azioni BPB http://investire.aduc.it/lettera/azioni+bpb_244582.php - Euramerica Holdings http://investire.aduc.it/lettera/euramerica+holdings_244568.php - Comprare un'obbligazione dopo l'emissione http://investire.aduc.it/lettera/comprare+obbligazione+dopo+emissione_244437.php - polizza d'oro di alleanza http://investire.aduc.it/lettera/polizza+oro+alleanza_244320.php - Nuova fiscalità OICR NON Armonizzati http://investire.aduc.it/lettera/nuova+fiscalita+oicr+non+armonizzati_244311.php - Btp Italia http://investire.aduc.it/lettera/btp+italia_244273.php - Sottoscrizione fuori sede e negozi finanziari http://investire.aduc.it/lettera/sottoscrizione+fuori+sede+negozi+finanziari_244272.php - My Way e sentenza della Cassazione http://investire.aduc.it/lettera/my+way+sentenza+della+cassazione_244249.php - Bollo conto di deposito http://investire.aduc.it/lettera/bollo+conto+deposito_244248.php - Obbligazioni in Real Brasiliani http://investire.aduc.it/lettera/obbligazioni+real+brasiliani_244148.php - Linea forte 70 e http://investire.aduc.it/lettera/linea+forte+70_244147.php - garanzia interbancaria http://investire.aduc.it/lettera/garanzia+interbancaria_244085.php ------------------------------------------EDITORIALI 28-03-2012 15:02 BTP Itala e l'ipotesi dei mercati efficienti Chi si occupa professionalmente di finanza ha sentito parlare molto volte della così detta “ipotesi dei mercati efficienti”. Anche in questo sito ce ne siamo occupati più volte. Inserendo nel motore di ricerca in alto le parole “mercati efficienti” si possono leggere molti articoli al riguardo. Si tratta di un argomento giustamente molto dibattuto in finanza. Nelle università che hanno sfornato i professionisti della finanza di oggi e che sforneranno quelli di domani, tale ipotesi è data come una sorta di assioma, ma nella vita reale, un po' tutti gli operatori dei mercati finanziari, dopo qualche anno di esperienza, considerano i mercati finanziari tutt'altro che efficienti (dal punto di vista informativo). In ogni periodo storico ci sono chiare evidenze di prezzi di questo o quello strumento finanziario assolutamente incomprensibili. Questi prezzi che potremmo definire “irrazionali” o “non-efficienti” accadono solitamente quando i mercati hanno subito qualche choc dovuto a cause che possono essere le più varie. Un esempio di questi giorni è relativo ai BTP italiani. Non voglio, in questa sede, entrare nell'argomento relativo alla possibilità o meno che l'Italia non rimborsi il debito; l'ho fatto molte altre volte ed invito quindi chi lo desidera a rileggersi gli articoli che pubblicavo tra settembre e dicembre, quando in molti sostenevano l'ipotesi che un default dell'Italia era non solo possibile, ma addirittura probabile. M'interessa, invece, sottolineare come fra i titoli di stato italiani il mercato esprima rendimenti significativamente diversi per obbligazioni dello stesso emittente. Prendiamo il BTP scadente il 15 Aprile 2016 con cedola 3,75% (ISIN IT0004712748). Mentre sto scrivendo il titolo è scambiato ad un rendimento pari al 3,6%. Il nuovo BTP Italia, scadente, il 26 Marzo 2016 (quindi pochi giorni prima dell'altro) ha un rendimento reale (cioè al quale si deve aggiungere l'inflazione) pari al 2,3%. Ciò significa che il fantomatico “mercato efficiente” si attende un'inflazione italiana nei prossimi 4 anni pari all'1,3% (3,6% meno il 2,3%). Poiché oggi partiamo da un'inflazione tendenziale del 3,3% dobbiamo ipotizzare che nei prossimi 4 anni l'inflazione scenda sotto l'1% affinché il prezzo del BTP Italia sia giustificato rispetto al BTP tradizionale. E' razionale, ragionevole, efficiente, tutto questo? Restando sui BTP e andando indietro nel tempo di circa tre mesi possiamo vedere che c'è stato un breve periodo di 15 giorni alla fine di Novembre 2011, nonché un paio di giorni a metà Gennaio 2012, nel quale il rendimento reale dei BTP legati all'inflazione a 5 e 10 anni era superiore al rendimento nominale dei BTP tradizionali di pari scadenza. Ciò significa che il fantomatico “mercato efficiente” si attendeva una inflazione negativa per i prossimi 10 anni. E' razionale, ragionevole, efficiente, tutto questo? Chiaramente no, ma la domanda interessante è: se è vero, come è vero, che nei mercati finanziari operano molte persone assolutamente preparate e con mezzi, sia informativi che economici, molto rilevanti, come è possibile che queste anomalie non vengano sfruttate? Rispondere a questa domanda è importante anche per non trarre la conclusione, semplicistica e affrettata, che si possa fare un sacco di soldi semplicemente approfittando delle presunte inefficienze dei mercati finanziari. Il primo errore che compie la teoria classica dei mercati efficienti è quella di considerare gli operatori tutti alla stessa stregua: tutti uguali come le particelle di un gas nel moto browniano. La realtà è molto più complicata. E' vero che nei mercati ci sono molti operatori assolutamente preparati e con mezzi, sia informativi che economici, di primaria rilevanza. Ma è vero anche che il mercato è composto di operatori che rispondono a logiche molto diverse le une dalle altre. Un fondo pensione, ad esempio, ha esigenze diverse da un hedge fund. Un fondo comune d'investimento di una grande banca, con un preciso benchmark ed un determinato regolamento, non può neppure prendere in considerazione determinati investimenti che invece potrebbero essere vagliati da un family office che gestisce un patrimonio di famiglia senza particolari vincoli sugli strumenti da utilizzare. In altre parole, senza scomodare le teorie della finanza comportamentale (che dimostrano che gli operatori finanziari sono tutt'altro che razionali) vista la grande varietà di obiettivi e caratteristiche degli operatori finanziari può essere del tutto razionale, per determinate categorie di investitori, non approfittare di una presunta inefficienza su certi prezzi una volta che si considera tutto il contesto nel quale operano (regole dell'organizzazione per la quale operano, obiettivi personali, metri di valutazione del lavoro dei singoli operatori, ecc.). Un secondo errore della teoria dei mercati efficienti è quello di non considerare sufficientemente il problema della dimensione dei flussi finanziari. Il prezzo rimane sempre, alla fine della fiera, il risultato dell'incrocio fra domanda e offerta. I meccanismi con i quali si effettuano le negoziazioni fanno si che se la dimensione fra flusso di domanda e flusso di offerta è molto diversa, i prezzi possono risultare inefficienti. Ci sono strumenti finanziari o mercati per i quali un problema di dimensione dell'offerta li rende di fatto inaccessibili a determinate categorie di investitori (una delle possibili spiegazioni sui rendimenti così diversi tra il BTP Italia ed il BTP tradizionale può risiedere proprio nel fatto che gli investitori istituzionali non stanno ancora acquistando i BTP Italia). Questi sono solo due dei molti aspetti che spiegano determinati prezzi di strumenti finanziari che possono sembrare a prima vista del tutto incomprensibili. E' importante, però, non cadere nel facile errore di considerare sempre questi prezzi anomali come occasioni di acquisto. In alcuni casi possono esserlo, ma non è assolutamente detto che sia sempre così. In primo luogo bisogna considerare che certi prezzi possono risultare anomali per molto tempo. Quindi l'investitore deve avere la possibilità di rimanere nell'investimento per tutto il tempo necessario a far cessare l'anomalia (o, nel caso delle obbligazioni, fino alla scadenza naturale del titolo). Secondariamente, in finanza esistono meccanismi auto-alimentanti per i quali il persistere di un determinato prezzo inizialmente anomalo fa mutare determinati valori che incidono sulla valutazione del prezzo stesso rendendolo, col tempo, non più anomalo. In altre parole, il prezzo anomalo che persiste nel tempo tende a giustificare se stesso anche razionalmente. In conclusione, quindi, i mercati finanziari spesso, non sono efficienti, ma non è così facile – come può sembrare – trarne profitto. Alessandro Pedone ------------------------------------------ARTICOLI 22-03-2012 12:07 Andando in banca...... L'altro giorno mentre facevo la fila allo sportello in banca ho sentito, non volendo, un addetto family che parlava al telefono con un cliente. Le parole pronunciate sono state all'incirca queste “Buonasera la chiamavo perché guardando la sua posizione mi sono reso conto che lei possiede dei fondi che sono ormai un po' vecchiotti e che andrebbero sostituiti perché non hanno reso un granché”. Mi sono indignata pensando alla buona fede dell'interlocutore all'altro capo del telefono per diverse ragioni che vorrei elencare: 1. il presupposto secondo il quale un fondo di investimento vada sostituito perché vecchio è senza fondamento, ancor più se la sua cattiva performance viene attribuita alla sua anzianità e non alla sua gestione e ai suoi costi impliciti e/o espliciti 2. immagino che dietro questa telefonata ci sia stata la finalità di indurre il cliente a smobilizzare gli investimenti (indipendentemente dalla loro natura) al fine di dirottarli verso prodotti a budget. In banca, infatti, ciascun dipendente ha un budget di vendita da raggiungere che viene stabilito dalla direzione a seconda del collocamento della filiale, della numerosità dei suoi clienti.... I tre pilastri dell'offerta bancaria sono generalmente: le obbligazioni della casa in collocamento, i fondi della casa e i prodotti di bancaassicurazione. A seconda del momento e delle indicazioni provenienti dalla direzione centrale il dipendente deve “spingere” sull'uno o sull'altro. 3. in questa fattispecie non si scorge né l'approccio dell'analista finanziario, che effettua la scelta dei migliori prodotti esistenti sul mercato per il cliente, né quello del pianificatore finanziario che studia le esigenze del cliente e in base a queste determina la composizione del suo portafoglio. L'unica direttiva guida che si scorge è quella della vendita. Non è mia intenzione fare polemica gratuita sui dipendenti bancari, che hanno avuto in passato ed avranno sempre questo tipo di approccio, ma piuttosto esortare i clienti ed i risparmiatori ad adottare comportamenti più consapevoli ed attivi nei confronti dei propri investimenti. Innanzi tutto questo deve avvenire attraverso la presa di coscienza che rivolgersi a un istituto bancario per ottenere indicazioni su come investire i propri risparmi non significa ricevere una consulenza personalizzata ma essere dirottati verso l'offerta del momento. Lo stesso vale per le offerte dei promotori finanziari che, ricevendo un ritorno maggiore in termini di retrocessione quando collocano prodotti della casa piuttosto che altri, a rigor di logica saranno sempre più propensi ad offrire i prodotti che determinano per loro un maggior guadagno. Il risparmiatore non può prescindere dal prendersi delle responsabilità in termini di valutazione ex-ante dei prodotti di investimento prima della sottoscrizione, e dato che giustamente non tutti hanno la stessa cultura finanziaria, bisogna che ciascuno investa in prodotti alla propria portata dei quali capisca il funzionamento, la rischiosità, i costi impliciti ed espliciti. E' buona norma non sottoscrivere il prodotto lo stesso giorno in cui viene fatta l'offerta, basta andare a casa e con un po' di pazienza ricercare maggiori informazioni sullo stesso e solo quando si pensa di avere le idee chiare decidere se effettuare o meno l'operazione. Frasi del tipo “ho il prodotto adatto per lei” o “ ha poco tempo per effettuare la scelta” devono suonare come un campanello di allarme indicatore che dall'altra parte c'è qualcuno che sta facendo pressione affinché quell'operazione venga effettuata. Su questo tema si consiglia di leggere il nostro decalogo per l'investitore non esperto. Concludo dicendo che con questo non voglio deresponsabilizzare i comportamenti di alcune banche non proprio ottemperanti il principio giuridico della buona fede, vedi i recenti casi BPM, Bank of Ireland, ma qui la responsabilità non è, ovviamente, tanto del dipendente bancario quanto degli organi direttivi ed è un'altra storia..... Marianna D'Alessandro 21-03-2012 16:52 Conti deposito: ancora convenienti? Con l'inizio del 2012 sembrava che la corsa dei conti deposito fosse destinata a continuare, spinti anche dalla riduzione della ritenuta fiscale sugli interessi maturati in essere dal 1 gennaio, ma l'estensione dell'imposta di bollo prevista per gli strumenti finanziari ai conti deposito ne ha causato una brusca frenata. Se negli ultimi anni infatti avevamo di fatto assistito ad un trend crescente dei tassi di interesse su questi prodotti, che aveva invogliato un numero sempre maggiore di italiani a dirottare i propri risparmi verso questa forma di impiego, adesso questa tendenza si sta lentamente invertendo. Ciò è imputabile in primis alle misure introdotte dall'attuale Governo relativamente all'imposta di bollo: prima che venisse applicata la nuova imposta ai conti deposito (spiegata dettagliatamente nella scorsa pubblicazione) essi erano soggetti solamente ad un bollo pari a 1,81 euro e, vista la sua esiguità, la maggior parte degli istituti se ne faceva carico per invogliare la clientela alla sottoscrizione. Con l'attuale normativa invece l'imposta è decisamente lievitata e molte banche hanno rivisto e stanno rivedendo le loro politiche, prevedendo che il nuovo bollo sia addebitato al cliente e non più a loro carico. Fra gli istituti di credito che hanno intrapreso questo cambio di rotta troviamo Banca Marche, Banca Generali, WeBank e Banca Mediolanum ed è possibile che anche altri istituti, che al momento non si sono ancora espressi sull'argomento, possano seguire questa strada. Dovrebbero rimare invariate le condizioni contrattuali per i vecchi clienti, ossia per quei clienti che hanno sottoscritto un conto deposito “con imposta di bollo a carico della banca”. Ricordiamo però che la banca ha comunque la facoltà di apportare modifiche unilaterali al contratto e quindi – qualora volesse – potrà prevedere l'addebito al cliente della nuova imposta. Nel caso in cui vi siano modifiche unilaterali, la banca dovrà darne comunicazione al cliente, il quale avrà 60 giorni per accettare le nuove condizioni o per recedere dal contratto senza spese di chiusura e senza alcuna penale. Nel caso di mancata risposta da parte del cliente vale la regola del silenzio assenso. Visto l'aumento dell'imposta e la contestuale e diffusa diminuzione dei tassi, è facile comprendere perché l'interesse a sottoscrivere questo tipo di prodotto stia andando scemando. Numerosi istituti di credito, sulla scia di altri che lo avevano già fatto nei mesi scorsi, hanno riveduto al ribasso i rendimenti dei propri prodotti: il tasso per il vincolo annuale di Deposito certo di Banca Etruria è passato dal 5,50% al 5,00%. Fineco Bank ha ridotto i tassi di Cash park vincolato e di Cash park svincolabile (i rendimenti del vincolo annuale sono passati rispettivamente al 2,50% e al 2% dal 3,25% e dal 2,75%), idem per Unicredit con Money plus flexi (attualmente 2,50% dal 3,25% della scorsa pubblicazione) e Generali con BG-Champion (sceso dal 4,00% all'attuale 3,00%). Banca Marche ha presentato la promozione “Pasqua ti sorprende” che promette un tasso del 4,60% per i vincoli con durata biennale accesi dal 09 marzo al 30 aprile. Banca Mediolanum ha invece aumentato il rendimento del vincolo annuale che è passato dal 3,75% al 4,00% (ricordiamo però che nel contempo ha previsto l'addebito del bollo al cliente) ed ha previsto l'iniziativa che potremmo definire “porta un amico in Mediolanum”: dal 20 marzo infatti, chi sottoscrive il conto deposito InMediolanum vincolato a 12 mesi riceve un premio pari allo 0,20% per ogni amico presentato che sottoscrive anch'esso il conto, fino ad un massimo dello 0,60%. In conclusione invitiamo i risparmiatori interessati a sottoscrivere un conto di deposito a valutare sempre accuratamente le varie offerte, considerando quelli che sono i costi effettivi dei conti, che vanno ad influenzare il reale rendimento del prodotto nonché la durata del vincolo e il versamento degli interessi (anticipato o posticipato). Sul tema dei conti deposito rimandiamo anche all'articolo pubblicato stamattina sul nostro sito dal titolo "Conti deposito o Btp Italia?" Di seguito il podio per le principali categorie: 12 MESI Banca Conto Tasso netto Banca Etruria Deposito Certo 4,00% Banca Sistema Siconto 3,84% Bcc Fornacette Time deposit web 3,76% Rendimento netto bot 12 mesi 1,23% 6 MESI Banca Conto Tasso netto Bcc Fornacette Time deposit web 3,68% WeBank/ Bcc Fornacette WeBank–promozione/Conto deposito web closed 3,60% Banca Sistema Siconto 3,52% Rendimento netto bot 6 mesi 1,05% LIBERO Banca Conto Tasso netto Banca Ifis Rendimax Like 3,40% Ibl Banca Conto su Ibl 2,84% Banca Mediocredito Conto forte 2,42% Barbara Auricchio 21-03-2012 09:19 Conti deposito o BTP Italia? Mentre scriviamo il BTP Italia è ancora per poco tempo in collocamento. Il rendimento reale effettivo del titolo non è ancora determinato, abbiamo solo la cedola reale minima (che potrebbe essere quella definitiva, vista la grande richiesta del titolo) e possiamo quindi affermare che il rendimento reale (cioè quello al netto dell'inflazione) sarà, come minimo il 2,25%. A tale rendimento reale dobbiamo aggiungere, per calcolare il rendimento nominale (da confrontare con le normali obbligazioni a tasso fisso), l'inflazione. Ricordiamo che non si parla dell'inflazione europea, ma di quella italiana. In questo periodo si aggira intorno al 3%. Prudenzialmente potremo ipotizzare una inflazione media, nei prossimi 4 anni relativi alla durata del titolo, intorno al 2,5%. I migliori conto di deposito, oggi, offrono circa il 5% di rendimento lordo. Se consideriamo che la tassazione sui titoli di stato è al 12,5%, contro quella sui conti di deposito che è al 20%, vediamo che il 4,75% (2,25% di cedola reale + 2,5% di stima dell'inflazione media del periodo) diventa un 4,16% netto, mentre il 5% di un ipotetico ottimo conto di deposito diventa un 4% netto. Ma quand'anche il rendimento netto del BTP Italia fosse leggermente inferiore ad un conto di deposito che offre una promozione eccellente, il BTP Italia rimarrebbe preferibile. I conti di deposito, infatti, offrono rendimenti allettanti per periodi limitati di tempo. E' ragionevolmente da escludere che il tasso offerto oggi dai migliori conti di deposito si possa mantenere per 4 anni (come nel caso del BTP Italia). Secondariamente il BTP Italia offre una protezione contro l'inflazione. Nel caso (non probabile, ma neppure da escludere) che nei prossimi anni l'inflazione si faccia più preoccupante e si mantenga più nell'aria del 3% che in quella del 2%, il rendimento nominale del BTP Italia crescerebbe automaticamente, mentre per i conti di deposito bisognerebbe saltare da una promozione all'altra per tentare di recuperare l'inflazione. I conti di deposito ed un BTP a 4 anni rispondono a logiche di impiego del denaro diverse. Un conto di deposito è sostanzialmente un parcheggio della liquidità. I rendimenti allettanti di questo periodo, e la crisi finanziaria del 2011, li hanno resi anche strumenti da prendere in considerazione per l'impiego temporaneo di una parte importante del portafoglio finanziario. Restano però strumenti validi tipicamente nel breve o brevissimo periodo. Un titolo come il BTP Italia, invece, è una scelta d'investimento di medio termine. Storicamente ottenere dai propri investimenti il 2,25% aggiuntivo all'inflazione su un titolo di stato di soli 4 anni è un eccellente risultato, reso possibile oggi solo grazie ai rendimenti eccezionalmente elevati che l'Italia deve pagare sul proprio debito (per quanto siano scesi enormemente da Novembre scorso). Si tratta, quindi, di un'opportunità d'investimento che ci sentiamo di consigliare un po' a tutti i comuni risparmiatori e certamente preferibile rispetto ai conti di deposito, se l'idea è quella di parcheggiare la liquidità su questi conti per diversi anni. Alessandro Pedone ------------------------------------------COMUNICATI 27-03-2012 12:36 Commissioni di Massimo Scoperto. Com'era prevedibile, il Governo accontenta le banche Non avevamo creduto allo sbraitare dell'Associazione delle Banche Italiane (ABI) (“I banchieri protestano perché vogliono il 'diritto' d'ingannare i clienti!”) che hanno minacciato dimissioni per l'annosa vicenda delle ex-commissioni di massimo scoperto (CSM), commissioni che hanno la sola funzione di far pagare i crediti molto più di quanto espresso dal tasso d'interesse. La norma che tanto aveva fatto arrabbiare le banche, inserita nel così detto “decreto liberalizzazioni” convertito in legge (dalla L. 27/12), è stata immediatamente modifica con un nuovo decreto legge (DL 29/12) che le ha re-introdotte con alcune irrilevanti limitazioni. Siamo stati, purtroppo, facili profeti nel dire che questa norma non sarebbe mai entrata in vigore per la pressione delle lobby dei banchieri al quale, anche questo Governo purtroppo, si è dimostrato più che sensibile. Alessandro Pedone 16-03-2012 10:24 La Repubblica Italiana ha perso 31 miliardi di dollari in derivati? Secondo un articolo pubblicato da Bloomberg Businessweek oggi a firma di Nicholas Bunbar e Elisa Martinuzzi, sarebbero confermate le voci in base alle quali ad inizio anno l'Italia avrebbe chiuso un contratto derivato sui tassi d'interesse con Morgan Stanley pagando l'astronomica cifra di 3,4 miliardi di dollari. Una cifra pari alla metà dell'incremento della tassazione di quest'anno! Secondo quanto risulta a Bloomberg l'Italia avrebbe subito perdite su derivati, complessivamente, per 31 miliardi di dollari. Come dire che senza le perdite su questi derivati si sarebbe potuto evitare il decreto “SalvaItalia”. Queste informazioni ci confermano che è sempre più urgente che il Governo faccia chiarezza sul portafoglio in derivati così come abbiamo chiesto attraverso l'interrogazione parlamentare dello scorso 23 febbraio depositata dai grazie ai senatori Donatella Poretti e Marco Perduca. Alessandro Pedone 15-03-2012 10:31 Bond Grecia di diritto estero: fare una scelta consapevole. Le Banche diano le informazioni adeguate La questione della ristrutturazione del debito Greco non è completamente conclusa, come molti pensano. E' conclusa certamente la parte maggioritaria che riguarda le obbligazioni di diritto greco, quelle -per semplificare- il cui codice ISIN inizia con “GR”. Per tali titoli, come sappiamo, sono scattate le famigerate CAC (Clausole di Azione Collettiva) che hanno imposto la scambio anche a coloro che hanno rifiutato l'offerta (o semplicemente si sono astenuti dal rispondere come avevamo consigliato con un nostro comunicato del primo Marzo 2012). La questione non è ancora conclusa per le obbligazioni di diritto estero. Per queste obbligazioni, infatti, non esistono le CAC e se non si aderisce entro il termine delle ore 9 di venerdì 23 Marzo 2012 (molte banche chiedono di fare la scelta prima, per avere il tempo materiale di trasmettere la documentazione) si rischia di rimanere con un titolo che non verrà onorato. Sulla borsa italiana erano scambiati due titoli di questo tipo. Uno a tasso fisso con cedola 5% e scadenza 11 Marzo 2019, avente codice ISIN IT0006527532 ed uno con cedola variabile (così detti CMS) scadente il 13 Luglio 2020 ed avente codice ISIN XS0224227313. Per il primo titolo, fra l'altro, la Grecia ha pagato la cedola prevista e questo ha fatto pensare ad alcuni risparmiatori che forse potranno ottenere il rimborso completo del titolo. E' bene che questi investitori siano pienamente consapevoli che la possibilità di rimanere indenni dalla ristrutturazione del debito non aderendo alla proposta, è decisamente bassa. Se un investitore sceglie di non aderire all'offerta deve essere pronto ad affrontare cause legali internazionali (che in questo caso, diversamente dagli obbligazionisti che avevano titoli di diritto greco, sono almeno ipotizzabile, sebbene molto difficoltose) con i tempi, i costi ed i rischi connessi. Specialmente per i piccoli risparmiatori non ci sentiamo di consigliare questa scelta. Il nostro consiglio dello scorso 1 Marzo 2012, quindi, era valido nelle condizioni di allora perché non implicava nessun rischio reale. Oggi le condizioni sono diverse. Chi decide di non aderire all'offerta (rifiutando o non rispondendo) corre un serio rischio e lo deve fare in maniera consapevole. Le banche che hanno i clienti con questi titoli non stanno dando le corrette informazioni in merito e ciò è molto grave. Dovrebbero avere l'obbligo di informare che non aderendo all'offerta i clienti corrono un serio rischio di vedere svanire anche quel 30% circa del capitale che viene offerto dallo Swap. In sintesi, quindi, se un investitore fa la scelta di non aderire all'offerta di scambio deve essere pronto ad affrontare una causa contro la Grecia. Alessandro Pedone ------------------------------------------LETTERE 28-03-2012 00:00 libretto deposito Sono in possesso di un libretto di deposito nominativo del banco di sicilia, aperto nel 1968 e contenente £ 10.000. Posso fare qualcosa per recuperare con eventuali interessi la somma? Grazie Alb, da Enna (EN) Risposta: considerando le tabelle di rivalutazione ufficiali le 10 mila lire di allora sarebbe oggi 189.294 che corrisponderebbero ad euro 97,76. Rinunci ad ogni velleitario tentativo, rischia di perdere del tempo per una cifra, tutto sommato, irrisoria. ---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php ------------------28-03-2012 00:00 Spese c/c e deposito titoli Da buon ignorante, mi sono abbastanza allarmato, come credo buona parte della gente "normale" sentendo e leggendo quanto veniva man mano annunciato in merito alle imposte che la manovra del governo tecnico avrebbe inserito, tendenti a "prosciugare" i depositi dei risparmiatori. Sono quindi andato a dare un'occhiata a quanto pagavo finora e, come prima scoperta, ho visto che le imposte non sono mai state una percentuale, ma una cifra fissa, sia per il c/c che per i titoli: è giusto così?; dopo di che, ho aspettato di vedere gli estratti conto di dicembre e gennaio, per capire dove sarei stato colpito. La seconda domanda, quindi è: è troppo presto? La salassata arriverà a fine 2012, dopo che l'inquisitore avrà tenuto sott'occhio la media di quanto tengo in banca/posta e simili? Ho comunque trovato, a gennaio, una sorpresa in positivo, perchè da non so quale strano conguaglio, ho recuperato una 20na di €uro di imposte..... Mi sapreste dare una spiegazione (servono dati piu' precisi?)? Grazie Antonio, da Monticello (LC) Risposta: Prima della riforma, l'imposta di bollo aveva un costo pari a 34,20 euro sia sul dossier titoli (a prescindere dal contenuto), sia sul conto corrente. A partire da gennaio 2012 vengono stabilite nuove metodologie per il calcolo dell'imposta che per il dossier titoli sarà determinata con l'aliquota dell0 0,1% nel 2012 e 0,15% dal 2013 L’imposta è dovuta nella misura minima di euro 34,20, e limitatamente all’anno 2012 nella misura massima di euro 1.200. L'aliquota sarà applicata sul complessivo valore di mercato o, in mancanza, sul valore nominale o di rimborso alla data di chiusura del periodo di rendiconto ( trimestrale, semestrale, annuale). Difficile darle una spiegazione del rimborso senza avere maggiori informazioni. ---------------Ha risposto Marianna D’Alessandro: http://investire.aduc.it/info/dalessandro.php ------------------28-03-2012 00:00 Disdetta assicurazione TCM e CPI legata al Mutuo Nel 2010 ho sottoscritto con la BPM un mutuo, La banca inzialmente ha acconsentito alla mia domanda di solo mutuo, in seguito prima della stipula mi ha obbligato ad accettare anche una assicurazione TCM sulla vita ed una di protezione rischi CPI. Facendo seguito all'articolo 36 Bis del Decreto Salva Italia "È considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario" mi domandavo se era possibile chiedere la disdetta della polizza. Io rientro perfettamente nella pratica commerciale scorretta. Ringrazio anticipatamente per la vostra risposta. Cordiali saluti Francesco, da Roma (RM) Risposta: la normativa non è retroattiva. ------------------28-03-2012 00:00 IMPOSTA DI BOLLO C/C Salve, la mia banca mi sta addebitando mensilmente l'imposta di bollo sul conto corrente, ma avendo una giacenza media sotto i €5000 non mi aspetterebbe in base al decreto "Salvaitalia" Cordiali saluti Pasquale, da Bonate Sopra (BE) Risposta: confermiamo l'esenzione dall’imposta di bollo per i conti correnti e libretti di risparmio con giacenza media annua non superiore ai 5mila euro e solo se intestati a persona fisica. Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell'anno l'imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo. Chieda spiegazioni alla sua banca sulle motivazioni di questo addebito mensile e ci faccia sapere. ---------------Ha risposto Marianna D’Alessandro: http://investire.aduc.it/info/dalessandro.php ------------------27-03-2012 00:00 contratto estorto Verso febbraio un sedicente agente INA mi propose di cambiare la polizza che avevo con l'INA per farne un'altra più vantaggiosa. Mi fece firmare delle carte, ma io, presa da problemi personali, mi sono distratta e non so cosa ho firmato. Una disdetta all'INA sono sicura, ma a tutt'oggi, marzo 2012, più volte richiesto al sedicente agente di portarmi copia del contratto, non me l'ha mai portato. Io, ripeto, presa da altri pensieri, francamente mi sono fidata, anche consigliata da una conoscente (che probabilmente si è fatta fregare anche lei) e non ho approfondito la cosa. Oggi non so di cosa si tratti. Cosa posso fare per fermare tutta l'operazione, se mi trovassi addebitato sullo stipendio una cifra 'strana' (lui mi aveva detto che dovevano essere 100 euro) che non ho intenzione di pagare perché il contratto mi è stato estorto con l'inganno, mille promesse, senza una copia in mano mia? Michela, da Roma (RM) Risposta: Se ha inviato la richiesta per iscritto, la compagnia deve rispondere entro 45 giorni. In mancanza di ciò, può segnalare il tutto all'Isvap e poi eventualmente anche agire per il risarcimento del danno. La compagnia non deve dar luogo al contratto perché il cliente ha esercitato il diritto di ripensamento. Lasci perdere l'assicuratore, invece, che sta dimostrandosi della peggiore specie: ha incassato il nuovo contratto con la solita pessima trasformazione di polizza ed ora si disinteressa del cliente. ------------------27-03-2012 00:00 Diritto di recesso da finanziamento Vi disturbo per sapere una cosa: dato che la legge Bersani prevede il diritto di recesso da un finanziamento, per quale motivo se nel contratto non è previsto il recesso, uno non può fare nulla? Esiste o no una legge? E perché alcuni devono rispettarla ed altri no? E se fosse così, il che mi sembra molto italiota, come posso recedere lo stesso? Michela, da Roma (RM) Risposta: Spetta entro 14 giorni dalla stipula, approfondimenti nella scheda pratica a questo indirizzo: http://sosonline.aduc.it/scheda/credito+al+consumo+finanziamenti+carte+revolving_13441.php Se nel contratto non vi è indicazione del diritto di recesso, può agire perché la legge impone la presenza della clausola. ------------------27-03-2012 00:00 MINUSVALENZA ING DIRECT Buongiorno, l'anno scorso ho venduto una parte fondo investimento denominato Dividendo Arancio di Ing Direct. A febbraio di quest'anno ho ricevuto loro comunicazione di minusvalenza di 700 euro circa. Ho telefonato a Ing Direct per chiedere se è possibile compensarla entro 4 anni in qualche modo. Loro mi dicono di no perchè Sicav estera. Sono in regime amministrativo. L'unica cosa forse è aprire trading on line con loro, ma doveva verificare. Io ho altri fondi presso di loro e conto arancio. In caso di vendita fondi in plusvalenza perche' non si puo' compensare? Conto arancio è tassato al 20% perchè non si puo' compensare? Grazie Simona, da Lezzeno (CO) Risposta: occorre specificare che la normativa che regolamenta i fondi e Sicav estere differenzia la tipologia di reddito dando quindi origine a un reddito da capitale in caso di “delta NAV” positivo (plusvalenza) o a un reddito diverso in caso di “delta NAV” negativo (minusvalenza). Per questo motivo un sottoscrittore di sicav che realizzi una minusvalenza non potrà mai compensare una plusvalenza sempre realizzata con un altro comparto sicav. Altresì potrà compensare, come suggerito da Ing Direct, realizzando plusvalenze su azioni o obbligazioni ad esclusione delle cedole incassate. ---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php ------------------27-03-2012 00:00 Prelievo buoni fruttiferi Buongiorno,Sono cointestataria con mia madre, ancora vivente, di alcuni buoni fruttiferi postali. Per mie neccessità son andata nell'ufficio postale dove sono stati emessi, per riscuoterne alcuni. Mi è stato rifiutato il rimborso motivando che tali buoni sono stati bloccati per opposizione da parte dei miei fratelli con relativa denuncia ai carabinieri. Possono rifiutarmi il rimborso o hanno fatto un abuso? Cordiali saluti Monica, da Longare (VI) Risposta: è assai difficile risponderle visto che la descrizione della vicenda non è completa. Infatti i Buoni postali fruttiferi cointestati prevedono la facoltà di rimborso disgiunto per ciascun intestatario, fatta salva la possibilità di escludere detta facoltà all’atto della sottoscrizione e noi non conosciamo la condizione scelta. Inoltre lei menziona una denuncia senza specificarne la motivazione addotta dai suoi fratelli. Tutto questo le fa comprendere come per noi sia impossibile darle un suggerimento in merito. ---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php ------------------24-03-2012 00:00 banche gentile interlocutore che ne sai di più secondo te dal punto di vista dell'affidabilità la banca IFI può essere paragonata ad esempio a unicredit, banca intesa, che banca etc etc? cordiali saluti Augusto, da Roma (RM) Risposta: al momento non ci sono motivi che ci portano a ritenere Banca Ifis meno affidabile rispetto ad altri istituti di credito. Ricordiamo comunque che la che la banca aderisce al Fondo Interbancario di tutela dei depositi per cui, in caso di ipotetico default dell'istituto, il Fondo corrisponderà al depositante un rimborso nel limite massimo di 100.000 euro. ---------------Ha risposto Barbara Auricchio: http://investire.aduc.it/info/auricchio.php ------------------23-03-2012 00:00 alleanza assicurazioni ciao sono Nadia ed ho un problema con Alleanza assicurazioni. Mia figlia ed io da circa un anno stiamo cercando di rintracciare i versamenti del T.F.R. che dovrebbero risultare in carico ad Alleanza ma che a quanto pare sono svaniti. A causa di numerose circostanze negative nelle procedure dell'agenzia di riferimento abbiamo deciso entrambe di cambiare azienda assicurativa ed in questa circostanza abbiamo scoperto che i suoi soldi non si trovano e a quanto pare nessuno, neanche l'ag. centrale di Milano, si preoccupa di fornirci alcuna spiegazione o riferimento per rintracciare questi versamenti che risultano regolarmente effettuati dal datore di lavoro. Come ci dobbiamo comportare? Grazie per l'eventuale risposta Nadia, da Miasino (NO) Risposta: prima cosa dovete inviare formale reclamo scritta alla direzione di Generale di Alleanza Assicurazioni, per conoscenza la inviate anche all'Agenzia di competenza (raccomandata con A/R). Nella lettera di reclamo citate il vostro caso e spiegate cosa è accaduto. Attendete 45 giorni e se non ricevete risposta, o la risposta non vi soddisfa, manderete formale reclamo all'ISVAP (Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni Private). Per la prima lettera utilizzi la lettera che trova a questo link dell'Isvap: http://www.isvap.it/isvap_cms/docs/F12643/Allegato1_Guida%20ai%20reclami.pdf Per la seconda, vada a questo link: http://www.isvap.it/isvap_cms/docs/F2180/Allegato2_Guida%20ai%20reclami.pdf Ha risposto Roberto Cappiello ------------------23-03-2012 00:00 obbligazioni in V.E. PER DIVERSIFICARE, VORREI INVESTIRE QLC IN OBBLIGAZIONI IN VALUTA ESTERA CON SCADENZA MEDIO TERMINE (3 / 6 ANNI). in particolare sono interessato a lire turche e real brasiliani. Visto che la banca mi da' poche informazioni al riguardo, Vi chiedo in quale sito posso trovare un'elenco di titoli in questione. Giancarlo, da Merano (BZ) Risposta: può trovare qualcosa sul sito dell'EuroTLX affinando i criteri di ricerca attraverso la selezione della valuta. La stessa cosa può esser fatta sul sito di Borsa italiana effettuando la ricerca avanzata. ---------------Ha risposto Marianna D’Alessandro: http://investire.aduc.it/info/dalessandro.php ------------------22-03-2012 00:00 Garanzia interbancaria abbiamo capito che la garanzia interbancaria è di centomila euro per depositante la domanda è ma se tizio ha investito totale di 140000 euro su una banca di 70000 euro e su un'altra 70000 euro in caso di malaugurato default è coperto integralmente? Il fondo interbancario fa la ricognizione del depositante? Naturalmente in caso di default totale di tutte le banche Speriamo che tale apocalisse sia solo fantascienza!!!!! Augusto, da Roma (RM) Risposta: La copertura riguarda ciascun depositante in ciascun istituto aderente, quindi nel suo esempio ci sarebbe rimborso integrale per entrambi i depositi. Facciamo come sempre notare che in caso di dissesti di dimensioni non piccole -anche di un singolo istitutonon c'è fondo che tenga. La "garanzia" è più che altro un placebo per i clienti, quindi. ------------------- 22-03-2012 00:00 cassazione for you banca 121. ho una causa in corso con la banca mps per un for you,sottoscritto fuori sede, nel mio ufficio, con un promotore finanziario.poichè la sentenza di primo grado, non è ancora nota, essendo trascorsi 7 anni, dall'inizio della causa, vorrei sapere se la sent. della cassazione 1584 del 03/02/2012, potra' influire sulla sentenza del giudice di primo grado e produrre l annullamento del contratto in oggetto. in caso contrario che cosa mi conviene fare? grazie, cordiali saluti Rocco, da Cassano Murge (BA) Risposta: il 4You collocato fuori sede da un promotore finanziario di Bca121 non presenta alcuna irregolarità. Infatti detto contratto a differenza del MyWay, suo predecessore, prevede fra le varie clausole contrattuali quella necessaria per il collocamento fuori dei locali della banca. Per questo motivo la sentenza di cassazione non ha alcuna rilevanza sulla causa da lei intrapresa. Non conoscendo la sua situazione specifica l'unica cosa che possiamo consigliarle è quelle di continuare ad aver fiducia dei propri legali magari chiedendogli maggiori informazioni su quello che è stato fatto e del perché. ---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php ------------------22-03-2012 00:00 richiesta di rimborso della parte di premio assicurativo pagato non goduto Buongiorno, ho visto in altri post che è possibile richiedere parte di premio assicurativo pagato relativa al periodo residuo rispetto alla scadenza originaria. Questo in caso di estinzione anticipata della cessione del quinto dello stipendio per rinnovo ante termine. Mi sono informato ed effettivamente, con specifico riferimento ai costi assicurativi, occorre fare riferimento all’accordo ABIAnia del 22 ottobre 2008 “Linee guida per le polizze assicurative connesse a mutui e altri contratti di finanziamento”. La regola è stata da ultimo recepita dal regolamento ISVAP n. 35 del 26 maggio 2010 che, all’art. 49, statuisce: “Nei contratti di assicurazione connessi a mutui e ad altri finanziamenti per i quali sia stato corrisposto un premio unico il cui onere è sostenuto dal debitore/assicurato le imprese, nel caso di estinzione anticipata o di trasferimento del mutuo o del finanziamento, restituiscono al debitore/assicurato la parte di premio pagato relativo al periodo residuo rispetto alla scadenza originaria. IL RIMBORSO E' SUBORDINATO AD UNA ISTANZA SCRITTA. Ora mi chiedo questa istanza scritta deve essere fatta all'assicurazione ? C'è un modulo prestampato di riferimento? Io ho anche letto in un articolo sulla possibilità di rivolgersi all’ABF nel caso che la presentazione di un reclamo e cioè -secondo la definizione datane dalla Banca d'Italia- "ogni atto con cui un cliente chiaramente identificabile contesta, in forma scritta, (es. lettera, fax, e-mail) all'intermediario, un suo comportamento o un'omissione" (Provv. 18 giugno 2009 SEZ. VI par. 3)non venga poi seguita da un positivo riscontro. Ma per INTERMEDIARIO COSA SI INTENDE? LA FINANZIARIA?? E quindi dovrei formulare l'istanza come reclamo? Non quindi all'assicurazione di riferimento ma alla finanziaria?Potreste aiutarmi?? Vorrei recuperare un po' di soldini ma vorrei evitare di seguire un iter sbagliato che mi dia come risultato un rigetto e di conseguenza una perdita di tempo. GRAZIE a chi voglia aiutarmi. Simona, da Aversa (CE) Risposta: Per evitare perdite di tempo, invii la richiesta sia all'assicurazione, sia alla finanziaria. Oltre le linee guida che ha consultato, ma che non sono vincolanti, sussistono precedenti di Cassazione che hanno sancito il rimborso della quota-parte di premio assicurativo non goduto dopo l'estinzione anticipata del finanziamento. Ciò in quanto, sebbene si tratti di due contratti separati, sono per forza di cose da considerarsi abbinati. E' sufficiente fare riferimento al mutuo ed alla polizza, chiedendo la restituzione dell'importo relativo alla parte di copertura assicurativa pagata e non goduta. ------------------22-03-2012 00:00 Azioni BPB Fui convinto qualche anno fa a comprare azioni della banca Popolare di Bari. Mi fu solennemente affermato che in caso di bisogno le azioni sarebbero state rimborsate nel giro di 3-4 giorni al massimo. Sono andato in banca qualche mese fa con l'intento di vendere le azioni e mi stan menando il can per l'aia, ma le azioni non me le rimborsano. E' legale quello che stanno facendo? Li posso denunciare per comunicazione fraudolenta? Giuseppe, da Jelsi (PR) Risposta: le azioni della Popolare di Bari, infatti, non sono liberamente vendibili in quanto non quotate. La regola dei tre giorni indicatale dal dipendente vale esclusivamente per le azioni e i titoli quotati. Infatti nel suo caso e' la stessa banca che si occupa di fare da mediatrice nelle transazioni tra clienti ed il prezzo -come spesso avviene in questi casi- viene fissato dal CdA in occasione dell'approvazione del bilancio annuale o in occasione di eventi particolari. In genere queste cessioni sono relativamente agevoli, evidentemente la banca si trova a gestire numerosissime richieste di disinvestimento e pochissime richieste di acquisto. Da qui le difficoltà a riscontrare le richieste della clientela. La procedura era sicuramente presente nel prospetto informativo che avrebbero dovuto consegnarle prima della sottoscrizione, e che probabilmente ha dichiarato di aver ricevuto e letto quando ha sottoscritto le azioni. ---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php ------------------22-03-2012 00:00 Euramerica Holdings Vi contatto perchè vi seguo da diversi anni e recentemente mi è stato proposto di investire in una società Euramerica Holdings che ha anche presentato domanda alla SEC http://www.sec.gov/cgi-bin/browse-edgar? company=euramerica&match=&CIK=&filenum=&State=&Country=&SIC=&owner=exclude&Find=Find+Comp anies&action=getcompany per una futura quotazione. Questa società che si occupa di estrazioni petrolifere in USA propone di investire in associazione sulla ABC Project che ha per oggetto trivellazione di 10 pozzi in Kansas. Promette ritorni decisamente interessanti ed inoltre l'associazione in partecipazione non deve essere regolamentata da Consob. Cosa ne pensate? Michele, da Rubano Risposta: Non abbiamo elementi per giudicare la proposta, ma di sicuro possiamo dire che anche i contratti di associazione in partecipazione rientrano nella disciplina dell'offerta al pubblico. Più volte la Consob è dovuta intervenire per bloccare offerte simili che non erano provviste dei documenti di legge. Di conseguenza, l'attività che la società sta ponendo in essere può essere considerato un collocamento abusivo. ------------------20-03-2012 00:00 Comprare un'obbligazione dopo l'emissione Cari/e amci/e Vorrei sapere le spese per comprare un'obbligazione dopo l'emissione, perchè la mia banca, Carige di Genova, sostiene che se si compra all'emissione un'obbligazione le spese sono inferiori, mentre aumentano se si compra dopo l'emissione, poichè voi sconsigliate l'acquisto in emissione, vorrei avere un vostro titolato parere su questo argomento, Grazie Franco, da Genova (GE) Risposta: dipende molto da che tipo di obbligazione viene acquistata. Se stiamo parlando di obbligazioni emesse dalla stessa Carige probabilmente sarà come dicono ma se si tratta di obbligazioni corporale emesse da altri emittenti e collocate da Carige molte volte le commissioni sono incluse nel prezzo di emissioni del titolo. La presenza di queste commissioni si possono rilevare nel prospetto informativo obbligatorio per il collocamento del titolo. La miglior cosa da fare, senza fidarsi di nessuno, è farsi consegnare il prospetto informativo, leggerlo e decidere sul da farsi. ---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php ------------------20-03-2012 00:00 polizza d'oro di alleanza cortesemente ho bisogno di un consiglio, in data 20 gennaio mio fratello ha firmato un a proposta di polizza alleanza che non ha pagato subito ma ha attivato il rid bancario per il pagamento a rate che non attivandosi ha spostato il pagamento (doppia rata) questo mese. Nel frattempo sono subentrate altre spese e la sua intenzione è quella di interrompere tutto. proprio ieri si fa sentire il responsabile che intima il pagamento della rata /polizza. visto che non ha inviato ne il recesso ne la revoca, può ritirarsi dalla stipula del contratto? visto che non ha ancora versato nessuna rata è il funzionario dice che per l'art.1924 del c.c ha l'obbligo di pagare l'annualità. sono perplesso, perchè leggendo poi la nota informativa risulta che per avere qualcosa di ritorno devo pagare per almeno due anni. ma se pago un anno, perdo tutto! ma allora non gli conviene pagare nemmeno la prima.... e il contratto è valido senza il pagamento di nessuna rata? come posso pare per aiutarlo? grazie Federico, da Padova (PD) Risposta: nel caso delle polizze vita miste, il perfezionamento del contratto avviene in due fasi. La prima è la proposta di assicurazione che viene firmata dal contraente (si hanno 30 gg di tempo per la revoca della proposta), una volta che la compagnia di assicurazione accetta la proposta di assicurazione, viene consegnata l'originale del contratto di polizza assicurativa. Dal momento della ricezione (di solito si firma per ricevuta se la consegna un agente assicurativo), si hanno ulteriori 30 giorni per il recesso dal contratto. Non indugi oltre e mandi richiesta di recesso alla Compagnia assicurativa (direzione generale) e per conoscenza all'Agenzia di competenza (ufficio in cui opera l'agente assicurativo. In caso di problemi, le consiglio di utilizzare questo modulo predisposto dall'ISVAP (Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni Private) a questo link: http://www.isvap.it/isvap_cms/docs/F12643/Allegato1_Guida%20ai%20reclami.pdf Ha risposto Roberto Cappiello ------------------20-03-2012 00:00 Nuova fiscalità OICR NON Armonizzati Buongiorno, con la cosiddetta Manovra Bis del precedente Governo (D.L. 13 agosto 2011, n. 138) c'è stata una "rimodulazione" della fiscalità dei vari OICR, a partire dal 1^ gennaio 2012. Non mi è chiaro se ci sono stati cambiamenti per quanto riguarda OICR NON armonizzati (tipicamente ETF). Mi SEMBRA (ma appunto mi sembra solo) di capire che gli OICR NON armonizzati basati in Stati nella cosiddetta White List (che è presente nel Vs. sito) dovrebbero ora essere tassati in regime di sostituto d'imposta al 20%. Onestamente è una mia interpretazione di articoli trovati in Internet. Vorrei, se possibile, avere la Vs. opinione. Grazie & Cordiali Saluti Marco, da Vigevano (PV) Risposta: a seconda che l'ETF sia armonizzato o non armonizzato varierà l'aliquota d'imposta applicata in sede di tassazione. Il risparmiatore che detiene un ETF armonizzato in regime fiscale amministrato, vedrà applicata dalla banca, sui redditi da capitale e sui redditi diversi, una ritenuta a titolo d'imposta con aliquota del 20%. La tassazione degli ETF non armonizzati risulta invece più sfavorevole. Sempre in ipotesi di regime fiscale amministrato, la banca applicherà ai "redditi da capitale" una ritenuta a titolo di acconto del 20% , ma tali redditi dovranno poi essere indicati in sede di dichiarazione dei redditi e saranno assoggettati ad aliquota marginale sul reddito. Sui redditi diversi, invece, l'intermediario applicherà un'imposta sostitutiva del 20% e tali redditi non dovranno essere indicati in sede di dichiarazione dei redditi. A livello fiscale, quindi, gli ETF non armonizzati risultano penalizzati rispetto a quelli armonizzati in quanto i redditi da capitale sono assoggettati all'aliquota marginale, di norma superiore al 20%. Per distinguere con certezza un ETF armonizzato da uno non armonizzato è necessario leggere il prospetto informativo e il regolamento ma, volendo semplificare, possiamo affermare che tutti gli ETF quotati al di fuori dell'Unione Europea non sono armonizzati. Mentre tutti gli ETF quotati in Borsa Italia sono armonizzati. ---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php ------------------20-03-2012 00:00 Btp Italia Cara ADUC, vorrei un vostro parere sul nuovo BTP Italia indicizzati all'inflazione italiana: tale titolo è conveniente acquistarlo in collocamento o sul mercato? Faccio questa domanda perchè ho notato che i BTP a tasso fisso con pari scadenza hanno un rendimento che non copre l'inflazione. Distinti saluti Roberto, da Caerano Di San Marco (TV) Risposta: noi riteniamo un buon titolo questo BTP, a differenza degli altri BTP indicizzati all'inflazione che la capitalizzano e la liquidano a scadenza, questo BTP paga una cedola fissa (che sarà determinata a fine asta) e una quota variabile indicizzata all'inflazione di periodo. Naturalmente richiamiamo sempre l'attenzione ad una adeguata pianificazione finanziaria per obbiettivi basata su una buona diversificazione, per emittenti, per durate, per tipologie di titoli ecc. Ha risposto Roberto Cappiello ------------------19-03-2012 00:00 Sottoscrizione fuori sede e negozi finanziari Come si dimostra, in fase di reclamo, che il contratto 4You è stato stipulato "fuori sede"?...." e cosa si intende per "fuori sede" e se gli uffici dell'allora Banca 121 possono definirsi "fuori sede". Giuseppe, da San Nicola La Strada (CE) Risposta: I negozi finanziari di Banca 121 non sono da considerarsi sede dell'intermediario. Esiste una comunicazione Consob che specifica cosa sia una sede e cosa non lo sia, ed i negozi finanziari non rispettano le caratteristiche di una sede. La prova che si sia sottoscritto il contratto fuori sede è a carico del cliente, ed allo scopo si possono utilizzare tutti i mezzi possibili, testimonianze incluse. ------------------19-03-2012 00:00 My Way e sentenza della Cassazione Alla luce della recente sentenza della cassazione chiedo se nel secondo grado (tutt'ora in corso e nel quale non sono state ancora presentate le memorie conclusive) vi sarà la certezza di una conclusione favorevole (esito negativo nel primo grado). la sottoscrizione del prodotto è avvenuta in un negozio finanziario quindi tramite promotore. è opportuno inviare una comunicazione alla banca per una transazione? Pasqualino, da Venafro (IS) Risposta: La certezza non può offrirla nessuno ma è ovvio che adesso le possibilità di vittoria si fanno altissime, ancora più di quanto non fossero prima. Sulla strategia da seguire nel caso specifico occorrerebbe saperne di più ma è ovvio che è possibile parlare col legale della banca per sondare il terreno, sapendo di essere in una condizione di forza ancora maggiore. ------------------19-03-2012 00:00 Bollo conto di deposito Ho letto il vostro post di oggi "Ciò significa che per quest'anno non saranno tassati i depositi di importo superiore a 1.200.000 euro ". E' corretto? Io pensavo che gia' quest'anno i conti di deposito saranno oggetto di bollo, sbaglio? Marco, da Milano (MI) Risposta: Nell'articolo ci si riferisce agli importi che eccedono il milione e duecentomila euro, in virtù del tetto massimo previsto per l'imposta. Fino a quella cifra, invece, l'imposta si applica. ------------------17-03-2012 00:00 Obbligazioni in Real Brasiliani Mi potreste sottoporre alcune obbligazioni in Real Brasiliani scadenti 2015/2018???? Giancarlo, da Merano (BZ) Risposta: Non rispondiamo a domande riguardanti singoli titoli azionari o obbligazionari. Questo perche' e' impossibile fornire informazioni accurate su tutti i singoli titoli presenti sul mercato (e sarebbe anche dannoso fornire questa informazioni ad investitori non esperti). Non possiamo, inoltre, fornire consigli su come meglio investire le proprie disponibilita' finanziarie perche' per fornire consigli professionali a riguardo e' necessario conoscere approfonditamente la situazione personale e patrimoniale del singolo investitore. Questo richiede il lavoro di un professionista. Lo scopo di Investire Informati e' quello di permettere a ciascun investitore non professionista di compiere da solo le proprie scelte d'investimento attraverso la lettura degli articoli come: http://investire.aduc.it/articolo/decalogo+investitore+finanziario+esperto_5632.php http://investire.aduc.it/articolo/regola+conosci+te+stesso_5848.php ------------------17-03-2012 00:00 Linea forte 70 e Nel 2002 ho sottoscritto una polizza "linea forte 70 e" di € 100.000,00. Dopo 15 anni sarò rimborsato per € 170.000,00 (70% in più del versato) oppure questo prodotto ha già dato origine a delle problematiche ? E in questo caso dovro' muovermi per tempo, magari avvalendomi della vostra consulenza? Cordiali Alessio, da Firenze (FI) Risposta: Il contratto linea forte prevede un rendimento lordo minimo garantito nei 15 anni pari al 70%, ovvero circa il 3,25% annuo netto. Considerando che l'anno indebitata al tasso del 6,5% circa, e' una vera presa in giro. Questa particolare forma di 4You e' una doppia "fregatura" nel senso che non solo ci sono tutti i difetti del 4You ma il finanziamento e' destinato all'acquisto di un'assicurazione a capitale garantito, cioe' quelle forme di "investimento" che di per se' andrebbero assolutamente evitate perche' cariche di costi e di rischi del tutto inutili. Fra l'altro questi strumenti non sono soggetti alla legislazione a favore dei risparmiatori prevista dal testo unico della finanza e quindi, anche legalmente, non sono attaccabili con i forti strumenti giuridici introdotti nel 1998. Noi non consigliamo, in questo specifico caso di adire le vie legali. Ha ben poco da fare, deve pagare sapendo che a scadenza avra', in termini reali, meno di quanto ha pagato. Ci spiace, ma e' la triste verità'. ---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php ------------------16-03-2012 00:00 garanzia interbancaria la garanzia interbancaria per cliente è fino a centomila euro la domanda è: riguarda ogni cc o conto deposito oppure si riferisce alla persona? mi spiego meglio se una persona fisica ha piu contisulla stessa banca la garanzia interbancaria vale per ogni conto? ipotesi ho tre conti con la banca tizia quindi posso essere garantito 100000 x 3 cioè trecentomila euro ? o riguarda la persona? cioè non si puo essere garantiti per piu di centomila euro? grazie per l aTTENZIONE ATTENDO UNA VOSTRA RISPOSTA CORDIALI SALUTI Augusto, da Roma (RM) Risposta: la garanzia del FITD è per depositante non per conto corrente. Ciò significa che se un conto è cointestato con più persone ciascuna di queste persone ha diritto ad un rimborso fino al massimo di 100.000 euro. Al tempo stesso, se una persona ha più conto presso lo stesso istituto, la garanzia è sempre nel limite dei 100.000 euro, indipendentemente dai conti. Trova tutti i riferimenti normativi qui: http://www.fitd.it/garanzia_depositanti/cointestati.htm ---------------Ha risposto Alessandro Pedone: http://investire.aduc.it/info/pedone.php ------------------------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------