0.1 Richiami preliminari Lezione 0 © 1999 di V.M. & J.H. 1 0.2 Indirizzi [email protected] elearning.unibg.it elearning.unibg.it/lspace/mmmf2/schedule.nsf www.unibg.it/maths/staff/moriggia/MMMF2 © 1999 di V.M. & J.H. 2 0.3 Leggi Finanziarie Capitalizzazione: M t C m(t ) Attualizzazione: C M t v(t ) C capitalizzazione Mt 0 attualizzazione t © 1999 di V.M. & J.H. 3 0.4 L.F. di Capitalizzazione ogni metodo di valutazione che soddisfi: – Il montante di C per un investimento di durata nulla è C: m(0) = 1 – Il trascorrere del tempo non fa diminuire gli interessi maturati: m(t) 0 © 1999 di V.M. & J.H. 4 0.5 L.F. di Attualizzazione Legge univocamente associata (o coniugata) alla legge finanziaria di capitalizzazione: Se Mt è il montante di C, allora C è il valore attuale di Mt: Mt M t C m(t ) C C M t v(t ) m(t ) 1 dove: v(t ) m(t ) © 1999 di V.M. & J.H. 5 0.6 Regimi di Capitalizzazione Interesse semplice m(t ) 1 i t } } regime misto Interesse composto m(t ) (1 i) t (equivalenti) Interesse continuo m(t ) eit Interesse anticipato 1 m(t ) 1 d t © 1999 di V.M. & J.H. 6 0.7 Regimi di Attualizzazione Sconto razionale: Sconto composto: 1 v(t ) 1 it 1 v(t ) t (1 i ) e t Sconto commerciale: v(t ) 1 dt © 1999 di V.M. & J.H. 7 0.8 Proprietà dei Regimi Finanziari Traslabilità nel tempo Mt Mt+a MT MT+a t t+a T T+a Scindibilità nel tempo C Mt MT 0 t T © 1999 di V.M. & J.H. 8 0.9 Traslabilità o Uniformità m(t , T ) m(t a , T a ) t , T 0 t T ,a t s.s.e tasso i costante © 1999 di V.M. & J.H. 9 0.10 Scindibilità m(0, t ) m(t , T ) m(0, T ) t , T 0 t T s.s.e fattore di capitalizzazione esponenziale: m(t ) eit © 1999 di V.M. & J.H. 10 0.11 Tassi d’Interesse Composti Continuamente La frequenza con cui viene composto un tasso d’interesse è l’«unità di misura» La «differenza» tra un tasso composto trimestralmente e un tasso composto annualmente è «analoga» alla differenza tra miglia e chilometri © 1999 di V.M. & J.H. 11 0.12 Equivalenza tra Capitalizzazione Esponenziale e Composta Supponiamo che la variazione istantanea del montante Δm(t) sia proporzionale: – al montante stesso m(t) per un valore costante δ – e alla variazione del tempo Δt a meno di un o(Δt): m(t ) m(t ) t o(t ) m(t ) dm(t ) lim lim m(t ) o(t ) m(t ) t 0 t 0 t dt dm(t ) dm(t ) eq.diff. dt dt ln m(t ) t k m(t ) m(t ) 1 / t m(t ) e t k 0 k 0 k m(t ) et m ( 0 ) e 0 t k 1 © 1999 di V.M. & J.H. 12 0.13 Formule di Conversione – – Sia: Rc un tasso d’interesse composto continuamente Rm il tasso d’interesse equivalente composto m volte l’anno Le formule di conversione sono: Rm Rc mln 1 m (3.3) p. 47 Rm m e Rc / m 1 (3.4) p. 47 © 1999 di V.M. & J.H. 13 0.14 Definizioni OPERAZIONE FINANZIARIA: successione di importi anche di segno opposto che si manifestano in epoche diverse RENDITA: successione di importi di uguale segno che si manifestano in epoche diverse © 1999 di V.M. & J.H. 14 0.15 Impiego delle Rendite COSTITUZIONE DI CAPITALE: rendita in cambio di un importo finale Quale rendita R equivale alla somma MT in T? AMMORTAMENTO: importo iniziale in cambio di una rendita Quale rendita R equivale alla somma C disponibile oggi? © 1999 di V.M. & J.H. 15 0.16 Tipi di Rendite Perpetua o temporanea: n < A rata costante o variabile: Ri = R,i periodica o aperiodica: ti = t, i anticipata o posticipata: R0 in t0 immediata o differita: prima rata in t1 © 1999 di V.M. & J.H. 16 0.17 Tipi di Ammortamento a quote capitale costanti (all’italiana) – la quota interessi decresce a rate costanti (alla francese) – la quota capitale cresce – la quota interessi decresce con quote di accumulazione (americano) – la quota capitale è costante e viene depositata in un conto fruttifero – quote interessi costanti perché il capitale è versato © 1999 di V.M. & J.H. 17 0.18 Progetto d’investimento Successione di introiti (positivi) ed esborsi (negativi) certi Fk, k=1,…,n, di cui sono note le scadenze tk, k=1,…,n. Distinguiamo: – operazione d’investimento: F0 < 0 Fk > 0, k > 0 – operazione di finanziamento: F0 > 0 Fk < 0, k>0 © 1999 di V.M. & J.H. 18 0.19 Criteri di scelta fra investimenti (o finanziamenti) Metodo del Risultato Economico Attualizzato n REA Fk (1 i ) ? ( t k t0 ) k 0 Metodo del Tasso Interno di Rendimento n TIR i * REA 0, i.e. F0 Fk (i i * ) (tk t0 ) k 1 © 1999 di V.M. & J.H. 19 0.20 La Natura dei Derivati I derivati sono strumenti il cui «valore» dipende dai «valori» di altre variabili fondamentali dette sottostanti © 1999 di V.M. & J.H. 20 0.21 Esempi di Derivati Opzioni Contratti Forward (o Forwards) Contratti Futures (o Futures) Swaps © 1999 di V.M. & J.H. 21 0.22 Perché si Usano i Derivati Per proteggersi dai rischi Per «concretizzare un’opinione» circa la futura evoluzione del «mercato» (scommessa) Per «bloccare» un profitto di arbitraggio Per «cambiare la natura» di una «passività» Per «cambiare la natura» di un «investimento» «senza» incorrere nei «costi» connessi con la vendita di un portafoglio e l’acquisto di un altro Elusione del carico fiscale © 1999 di V.M. & J.H. 22 0.23 Terminologia La parte che ha deciso di comprare ha una posizione lunga La parte che ha deciso di vendere ha una posizione corta © 1999 di V.M. & J.H. 23 0.24 Opzioni Le calls sono opzioni Le puts sono opzioni per vendere per acquistare una certa «attività» una certa «attività» a (o entro) una certa «data» a (o entro) una certa «data» ad un certo «prezzo» ad un certo «prezzo» © 1999 di V.M. & J.H. 24 0.25 Una Call «Lunga» sull’IBM – Figura 1.2 p. 6: «Acquisto» di una call europea sull’IBM (prezzo dell’opzione $5, prezzo d’esercizio $100) Profitto ($) 90 80 70 0 -5 -10 Prezzo finale dell'azione ($) 70 80 90 100 110 120 © 1999 di V.M. & J.H. 130 25 0.26 Una Put «Lunga» sulla Exxon – Figura 1.3 p. 6: «Acquisto» di una put europea sulla Exxon (prezzo dell’opzione $7, prezzo d’esercizio $70) Profitto ($) 60 50 40 0 -7 -10 Prezzo finale dell'azione ($) 40 50 60 70 80 © 1999 di V.M. & J.H. 90 100 26 0.27 Una Call «Corta» sull’IBM – Figura 1.4 p. 7: «Vendita» di una call europea sull’IBM (prezzo dell’opzione $5, prezzo d’esercizio $100) 5 0 Profitto ($) 70 Prezzo finale dell'azione ($) 80 90 100 110 120 130 -70 -80 -90 © 1999 di V.M. & J.H. 27 0.28 Una Put «Corta» sulla Exxon – Figura 1.5 p. 7: «Vendita» di una put europea sulla Exxon (prezzo dell’opzione $7, prezzo d’esercizio $70) 7 0 Profitto ($) 40 Prezzo finale dell'azione ($) 50 60 70 80 90 100 -40 -50 -60 -40 © 1999 di V.M. & J.H. 28 0.29 Payoffs delle Opzioni Valore finale Valore finale ST ST X X Call corta (b) Call lunga (a) Valore finale Valore finale ST ST X Put lunga (c) X Put corta (d) – Figura 1.6 p. 8 © 1999 di V.M. & J.H. 29 0.30 Operatori Hedgers – ridurre un rischio al quale sono esposti Speculatori – scommettitori Arbitraggisti – operatori che traggono profitto privo di rischio senza investire © 1999 di V.M. & J.H. 30 0.31 Vendita allo Scoperto La vendita allo scoperto: – consiste nel vendere titoli che non si posseggono – I titoli vengono «presi in prestito» attraverso un broker – e vengono venduti nel modo consueto – Il venditore allo scoperto potrà essere chiamato a chiudere la propria posizione (in ogni momento) qualora il broker si trovasse senza azioni © 1999 di V.M. & J.H. 31 0.32 Vendita allo Scoperto (continua) – – Chi vende allo scoperto dovrà prima o poi ricomprare i titoli per «restituirli» al broker da cui li ha presi in prestito deve pagare i «dividendi» e gli altri eventuali proventi al legittimo proprietario dei titoli © 1999 di V.M. & J.H. 32 0.33 Tasso di Riporto (Repo) – Il tasso di riporto è il tasso d’interesse rilevante per molti arbitraggisti – I contratti di riporto (repos o repurchase agreements) sono accordi con i quali un’istituzione finanziaria vende titoli spot ad un’altra istituzione finanziaria e li riacquista a termine ad un prezzo che in genere è lievemente più alto – La «differenza» tra il prezzo di riacquisto a termine e il prezzo di vendita spot è l’«interesse» percepito dalla controparte © 1999 di V.M. & J.H. 33