A CURA DI: Bruna Codogno – Psicologa Cristina De Cal - Psicopedagogista UST di Belluno 1 INSEGNANTI SERVIZI SOCIALI e SOCIOSANITARI COMUNICAZIONE/COLLABORAZIONE CORRETTA ED EFFICACE ATTIVITA’ SOCIOSANITARIA ed EDUCATIVA 2 DISAGIO Situazioni «intermedie» (didattica, rapporti con i compagni, con gli insegnanti,…) INSEGNANTE Ascolto e eventuale intervento Base comune per il lavoro condiviso OPERATORE SOCIALE PROMOZIONE/SVIL UPPO DELLA PERSONALITA’ DEL MINORE EVITARE LA DELEGA DI RESPONSABILITA’ 3 PRESA IN CARICO CONDIVISA SCUOLA + SERVIZI CO-COSTRUZIONE = gruppo di lavoro per analizzare e definire il problema e costruire (co-costruire) poi un piano di intervento che tenga conto delle risorse (fattibilità) 4 LE 5 SCHEDE Scenari «normali» in cui l’insegnante percepisce il possibile sorgere di un RISCHIO O una condizione di grave disagio/disadattamento, che può sfociare in un danno effettivo per la salute psico-fisica del minore PREGIUDIZIO 5 SOSPETTI DI TRASCURATEZZA O DI REATI CONTRO IL MINORE Scenario: Evidenti sintomi di maltrattamenti, segnali di grave trascuratezza … Segnali di maltrattamento psicologico (scarsa autostima, pianti improvvisi,..); segnali di possibili abusi (comportamenti sessualizzati, conoscenze sessuali non adeguate all’età,..) INSEGNANTI UST o Prima analisi del problema o Rilevazioni rispetto ai comportamenti Procura della Repubblica UFFICIO TUTELA MINORI 6 CONDIZIONI FAMILIARI CARENTI Scenario: Igiene, abbigliamento, scarsa autonomia, difficoltà nella relazione, ritardi sistematici, trascuratezza nei compiti di casa, … INSEGNANTI o Prima analisi del problema o Rilevazioni rispetto ai comportamenti Piano di intervento cocostruito UST SERVIZI SOCIALI 7 CONFLITTI, AGGRESSIVITA’, ‘BULLISMO’, SCARSA DISCIPLINA - CLASSI E ALUNNI ‘FRAGILI’ e DIFFICOLTA’ APPRENDIMENTO - INSERIMENTO DEI BAMBINI/RAGAZZI STRANIERI DI RECENTE ARRIVO Scenario: Comportamenti aggressivi, non rispetto delle regole, alunni emarginati, alunni/gruppetti prepotenti, furti, danni a luoghi o arredi, … Alunni distratti, svogliati, che si impegnano il minimo indispensabile, che non partecipano, ‘dipendenti’ da TV, cellulare, Ipod, … Primo ingresso a scuola: status dei genitori, età, percorso scolastico, conoscenza lingua italiana, … Frequenza scolastica irregolare, saltuaria: bassa considerazione della scuola, fattori pratici, rientri in patria, … INSEGNANTI UST o Prima analisi del problema o Rilevazioni rispetto ai comportamenti • SERVIZI SOCIOSANITARI Piano di intervento cocostruito 8 DAGLI ORIENTAMENTI… I casi di disagio scolastico, la cosiddetta “zona grigia”, per la varietà e l’indeterminatezza delle situazioni richiedono un’attenta analisi delle problematiche espresse e una coprogettazione della presa in carico. La Scuola deve essere il primo attore di questo percorso, supportata dalla rete dei Servizi e dai consulenti dello Sportello di Ascolto. Sono situazioni che difficilmente si “risolvono”, a cui però spesso è possibile dare risposte, seppur parziali. 9 DATI ‘ORIENTAMENTI’ ’10/’11 10 % ULSS 1 delle 5 aree/tipologie di Disagio 11 % ULSS 2 delle 5 aree/tipologie di Disagio 12 Dati grezzi interventi UST 13 Dopo un anno di sperimentazione, sulla base del questionario di valutazione proposto a fine anno, vengono definite alcune variazioni: • Ricontattare la scuola dopo 1 e 3 mesi dalla conclusione dell’azione per avere un riscontro della “tenuta” degli interventi messi in atto e per un’eventuale ritaratura degli stessi; • Offrire sempre alla scuola la presenza degli operatori dell’UST durante i colloqui di restituzione con la famiglia; • Effettuare il primo e l’ultimo incontro presso l’UST • Non prese in carico di classi, ma solo singoli alunni 14 RUOLO DEL REFERENTE Conoscere le procedure di segnalazione e la relativa modulistica Essere di supporto ai colleghi nella compilazione delle schede e nell’indirizzarli nelle procedure Tenere i contatti con i Servizi ULSS e con lo Sportello di Ascolto dell’UST Acquisire, tramite la formazione, strumenti per la crescita professionale, da mettere a disposizione anche dei colleghi Partecipazione attiva nell’avvio delle prese in carico tramite coprogettazione nelle situazioni di disagio scolastico nelle proprie scuole 15 PARTNERSHIP Servizi ULSS 1 e ULSS 2: Servizio Età evolutiva, Unità Tutela minori, U.O. di Neuropsichiatria Infantile, Spazio Adolescenti, Spazio Incontro, U.O. Infanzia Adolescenza Famiglia, Consultori Familiari Procura della Repubblica, Ufficio Tutela Minori 16 1 - Alunni con diagnosi di DSA nelle scuole (statali e paritarie) Paritarie Tot. Alunni 1004 0% DSA * Monitoraggio MIUR-Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto. Anno Scolastico 2010-11 A cura del Gruppo di Lavoro Regionale sui D.S.A. 3 - Alunni con diagnosi di DSA divisi per ordine di scuola 7- % alunni con diagnosi DSA Secondaria 2°divisi per tipologia scuola DALLA 170/10 E DALLE LINEE GUIDA… L. 170/10: Le istituzioni scolastiche garantiscono: a) Didattica individualizzata e personalizzata b) Strumenti compensativi/misure dispensative c) Per le lingue straniere compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e anche ev l’esonero. 20 Linee guida 2011: Definizione dei DSA Presa in carico da parte della scuola dei DSA (riappropriarsi di competenze educativo-didattiche) Contenuti metodologie strumenti/misure: ‘…non differenziare gli obiettivi di apprendimento, ma la strada per raggiungerli’ PDP Compiti (chi fa cosa): USR, referente DSA, docenti, dirigente, famiglia, gli studenti 21 RUOLO DEL REFERENTE Insegnanti formati E in continua formazione, informati sulla normativa, con conoscenze su aspetti specifici legati all’insegnamento (didattiche speciali, strategie, strumenti,…) e agli strumenti compensativi e dispensativi, consapevoli delle opportunità presenti nel Territorio (CTI, CTS, CILP, Associazioni…), di supporto ai colleghi e coinvolti attivamente nelle situazioni di DSA delle proprie scuole 22 INIZIATIVE PREVISTE NELL’ANNO Formazioni: Valutazione e intervento didattico nell’apprendimento della lettura e della scrittura Laboratori sulle strategie metacognitive nel metodo di studio, in riferimento agli stili cognitivi e alle caratteristiche degli alunni con DSA Formazioni e attività proposte dall’USR Veneto Gruppo di docenti esperti, di riferimento alle scuole della provincia SITO 23 GRAZIE PER L’ATTENZIONE 24