PROPOSTE SISTEMA DI SERVIZIO INTRODUZIONE Si tratta della seconda bozza di proposta del Consiglio Mondiale sul sistema di servizio. La prima bozza è stata rilasciata nel mese di agosto 2010. Abbiamo distribuito la prima proposta di progetto il più ampiamente possibile, dopo averla discussa negli Stati Uniti nel corso di cinque workshop; abbiamo fatto delle sessioni durante una serie di convention internazionali e forum zonali; l‟abbiamo inviata ai partecipanti alla conferenza, e pubblicata sul web (www.na.org/servicesystem), insieme con i profili di sessione per i workshop locali. Abbiamo chiesto input entro il 31 dicembre per la prima proposta di bozza e abbiamo ricevuto risposta da 63 persone, 6 gruppi, 14 aree, 27 regioni, e 18 workshops (escludendo i cinque workshops dell‟Ufficio dei servizi mondiali - NAWS - negli Stati Uniti). L'input è venuto da 10 paesi: Canada (3 province), Finlandia, Honduras, Messico, Panama, Sud Africa, Svezia, Stati Uniti (30 stati), Regno Unito e Venezuela. Abbiamo esaminato i suggerimenti insieme con le nostre esperienze nei workshops e parlando con membri. Infine abbiamo preso le decisioni che hanno portato a questa seconda bozza di proposta. La maggior parte delle modifiche proposte potrebbero essere definite più "evolutive" che "rivoluzionarie", negli allegati vedrete come abbiamo cercato di chiarire, per esempio, la funzione di una struttura intermedia. Abbiamo fatto ipotesi su come un‟Unità di Servizio al Territorio (UST) potrebbe funzionare lavorando su alcuni diversi fattori che possono far sì che una comunità propenda per un‟opzione lineare piuttosto che per un‟opzione a doppio binario. Abbiamo anche aggiunto un quinto "principio fondamentale": collaborazione. L'idea che tutti gli elementi del sistema di servizio lavorino insieme per raggiungere il nostro scopo primario che è alla base del nostro pensiero, e sembrava giusto richiamarla nelle proposte. Anche se non riteniamo necessaria, o utile, in questo momento un‟opzione particolare, lineare o a doppio binario, per i servizi locali, raccomandiamo però un modello “con unico rappresentante” (single seating model). In seguito si vedrà che consigliamo di creare delle strutture di servizio in base a province/regioni/nazioni (di seguito anche richiamato come basato su confini geografico-politici). Ci rendiamo conto che questo modello può essere solo una soluzione a breve termine a causa delle dimensioni della Conferenza Mondiale dei Servizi (WSC). Continueremo a esplorare qualcosa di simile riferendoci a un modello "zonale" (con la consapevolezza che le "zone", per come sono ora, potrebbero aver bisogno di essere riviste per rendere tale modello applicabile). Al momento, però, il modello province/regioni/nazioni sembra il più pratico. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 2 Nonostante le numerose discussioni, c'è ancora molto da discutere e da chiarire nelle seguenti proposte. Tra quelle che conosciamo, le seguenti hanno bisogno di ulteriori chiarimenti e discussione: Flusso dei fondi (incluso come viene finanziata l‟Unità di Supporto ai Gruppi – USG). Distribuzione della letteratura - dove comprano i gruppi la loro letteratura? Questioni giuridiche: associazione, assicurazione ecc. Organizzare cicli di pianificazione di tutto il sistema. Chi crea la struttura intermedia? Chi determina i confini dell‟UST? Come ripartire il lavoro dei comitati ? Problemi di nazioni/regioni ad esempio, in Brasile, Messico, India, Russia. Ulteriori criteri sul modello di rappresentanza. Queste proposte rappresentano un lavoro in divenire. Se avete qualche idea su qualunque argomento tra quelli sopra citati o qualsiasi altro aspetto delle proposte, vi preghiamo di scrivere al Consiglio Mondiale. Questa "seconda bozza" dovrebbe costituire la base di comunicazione che contribuirà a dar forma al materiale del Conference Agenda Report (CAR). A questo punto, ci aspettiamo di includere una serie di "linee di principio" da decidere durante la Conferenza. Ci aspettiamo inoltre di presentare un progetto per una sorta di gruppo di lavoro (workshop). Questo progetto dovrebbe essere incluso insieme con altri materiali nel Conference Approval Track (CAT). Grazie per il vostro aiuto prestatoci finora nel diffondere questo progetto, organizzando workshop e cercando idee nei vostri comitati di servizio, inviando suggerimenti e in generale cercando di aiutarci a progredire in questo processo. Dobbiamo lavorare tutti insieme per avere successo: insieme possiamo realizzare la nostra Visione. Quindi, per favore, continuate a inviarci le vostre idee e input per il sistema di servizio. Che tipo di miglioramenti possiamo apportare per diffondere più efficacemente il messaggio? UNA BREVE STORIA Negli anni, a partire dalla prima riunione di NA nell‟ottobre 1953, la nostra fratellanza è cresciuta da pochi gruppi nei sobborghi di Los Angeles a una fratellanza globale di oltre 58 mila riunioni ogni settimana. Mentre crescevamo, i servizi, che abbiamo creato per aiutare i gruppi a concentrarsi sul loro obiettivo principale, sono cresciuti con noi. Oggi ci sono oltre 1.000 comitati d‟area in oltre 100 regioni. Per molti versi, siamo un‟immagine di successo. Siamo in grado di trasmettere il messaggio a tanti dipendenti in tanti luoghi del mondo. Ma è passato il tempo, e dobbiamo dare uno sguardo d‟insieme alla nostra struttura di servizio. Abbiamo applicato lo stesso Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 3 sistema di servizio a un insieme sempre più eterogeneo di circostanze, e in molti casi non funziona bene come potrebbe. Per anni abbiamo sentito le stesse problematiche nelle comunità locali di NA: comunicazione inefficace, risorse insufficienti, servitori di fiducia frustrati, poca atmosfera di recupero nelle riunioni di servizio. I risultati di due recenti workshop sugli argomenti di discussione – le infrastrutture e il nostro sistema dei servizio – hanno espresso le stesse fatiche e lo stesso obiettivo, per meglio allineare le nostre pratiche con i nostri principi. Naturalmente, per alcuni di noi il sistema che abbiamo funziona, ma per altri no. Le proposte descritte nella presente relazione sono offerte nella speranza che possano migliorare l'efficacia dei servizi in tutto il sistema, indipendentemente da come ogni particolare struttura di servizio sia o non sia efficiente. Il Service System Project, adottato in occasione della Conferenza di Servizio Mondiale del 2008 come un progetto di quattro anni e rinnovato alla WSC 2010, è stato proposto come un modo per cominciare a risolvere alcuni dei nostri problemi. Con questo progetto si vuol dare uno sguardo al sistema di servizio nel suo complesso, e suggerire idee per le modifiche che potrebbero migliorare la nostra capacità di lavorare insieme, per trasmettere il messaggio e realizzare la nostra Visione. Il nostro sistema è stato progettato nel 1970 per una fratellanza molto diversa dalla Narcotici Anonimi di oggi. Tra le differenze ci sono: Siamo cresciuti, e abbiamo oltre 58.000 riunioni ogni settimana; NA è presente in più paesi rispetto al passato; NA è presente in società che, oggi, hanno una visione molto diversa della dipendenza e del recupero rispetto agli anni Settanta. L‟inventario e la successiva ristrutturazione dei servizi mondiali alla fine degli anni Novanta ha contribuito a consentire all‟Ufficio dei Servizi Mondiali (WSO) di diventare più efficace a livello globale, ma fino ad ora non abbiamo dato uno sguardo d‟insieme per migliorare il sistema a livello locale. La parte strutturale del sistema di servizio è stata creata molto prima dell'introduzione dei Dodici Concetti di Servizio in NA, nel 1992. La nostra speranza è che le revisioni proposte sul sistema di servizio ci permetteranno di avvicinarci ad alcuni dei principi espressi nei passi, nelle tradizioni e nei concetti. Il progetto del 2008 spiega che il primo compito è quello di "fornire indicazioni e raccomandarne la discussione tramite la conferenza e la fratellanza." La prima bozza pubblicata in agosto 2010 ha costituito la base per gli inizi di questa discussione all'interno della fratellanza. In questa "seconda bozza" (marzo 2011), abbiamo inserito e pubblicato alcune delle idee che abbiamo sentito su come migliorare le proposte. Vogliamo continuare a sottolineare che queste sono idee da discutere insieme, non un “insieme di modelli definitivi”. Se vogliamo riuscire a portare un ampio cambiamento nel servizio in NA dobbiamo avere una discussione ampia in tutta la fratellanza. Questo cambiamento, che è globale, ha bisogno di essere organizzato e coordinato a livello mondiale. Un coordinamento di questo tipo è anche il modo migliore per garantire che eventuali proposte siano sufficientemente flessibili per essere adottate in ogni comunità di NA, e in pratica non c'è altro modo di apportare un tale cambiamento, il quale interessa le regioni di tutto il mondo, se non attraverso la Conferenza. Naturalmente, il sistema di servizio appartiene a tutti noi, e la cooperazione e la comunicazione in tutta la fratellanza sono essenziali per qualsiasi modifica del sistema stesso: non cambierà nulla se non lavoriamo insieme. Per un resoconto più dettagliato della storia del nostro sistema di servizio e del progetto, vedere il CAR 2010 sulla pagina web Service System Project: www.na.org/servicesystem. Una visione per il servizio in NA Tutti gli sforzi di Narcotici Anonimi sono ispirati dall’obiettivo primario dei nostri gruppi. Su questo terreno comune rimaniamo impegnati. La nostra visione è che un giorno: - Ciascun dipendente nel mondo abbia l’opportunità di provare il messaggio nella propria lingua e cultura, e di trovare un nuovo modo di vivere; - Ciascun membro, ispirato dal dono del recupero, possa sperimentare crescita spirituale e realizzazione tramite il servizio; - I servizi mondiali di NA lavorino insieme in uno spirito di unità e cooperazione al fine di supportare sostenere i gruppi nel trasmettere il nostro messaggio di recupero; - Narcotici Anonimi abbia riconoscimento universale e rispetto come programma di recupero attuabile. Onestà, fiducia e buona volontà sono le fondamenta dei nostri sforzi nel servizio, dei quali tutti quanto fanno fede alla guida di un Potere Superiore amorevole. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 5 CREARE UNA VISIONE COMUNE Una delle prime cose che abbiamo fatto è stato creare una "visione comune per tutti i servizi di NA." Poiché la visione dei nostri servizi nel mondo, è stata abbracciata da molti, l‟abbiamo usata come base per "Una visione per il servizio in NA", che è stata approvato all'unanimità alla WSC 2010. Ci auguriamo che questa visione comune costituisca un punto focale per guidarci e ispirarci in tutti gli sforzi nel servizio e diventi una parte fondamentale di un sistema di servizio rinnovato. ELEMENTI BASE DEL SISTEMA Come vi abbiamo segnalato più volte, abbiamo pensato che il sistema sia costituito da quattro componenti principali: struttura, processi, risorse e persone. Tutti questi dovrebbero lavorare in armonia per raggiungere il nostro scopo primario e realizzare la nostra visione. Abbiamo prima offerto idee sulla struttura. In alcuni casi il cambiamento strutturale può essere la modifica più impegnativa da attuare, e abbiamo pur dovuto iniziare da qualche parte, in modo da avere un punto su cui concentrarci per lavorare alla prima bozza. In verità però in queste proposte è impossibile separare completamente le idee "strutturali" da quelle "di processo ". Per esempio, la creazione dell‟USG, un organismo dedicato esclusivamente alle esigenze del gruppo, è sia un‟idea strutturale che di processo. Sappiamo che le modifiche ai nostri processi e il modo in cui facciamo le cose nel servizio in NA possono influire sul successo nella realizzazione dei servizi. Questa bozza delle proposte contiene piuttosto idee sui processi. All'interno della descrizione dei servizi al territorio, delineiamo alcune idee su come la pianificazione, la leadership e la comunicazione potrebbero essere migliorati nei servizi locali. Abbiamo anche incluso una serie di principi che dovrebbero guidarci in alcuni dei processi più importanti: Leadership Comunicazione Pianificazione Processo decisionale Gestione delle informazioni Tutte le idee strutturali contenute in queste proposte si basano sull‟idea di una struttura orientata dal processo. La forma segue la funzione. Continuando a discutere come fratellanza su come migliorare il nostro sistema di servizio, speriamo di sviluppare insieme altre idee su come innestare questi principi di processo in una pratica concreta. Strutturare i principi è un buon inizio, ma non vediamo l‟ora di mettere in pratica più idee in futuro. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 6 PRINCIPI FONDAMENTALI PER UN RINNOVATO SISTEMA DI SERVIZIO Poiché il servizio in NA deve essere sempre guidato da principi spirituali, prima di cominciare a discutere del cambiamento strutturale, abbiamo fatto molte riunioni parlando dei principi fondamentali che stanno alla base di un sistema di servizio di successo. Ci sono cinque caratteristiche fondamentali per il nostro pensiero, e che sono comuni a ciascuno dei cambiamenti strutturali proposti: Collaborativo: il successo del servizio dipende da tutti gli elementi di un sistema di servizio che lavorano insieme verso un obiettivo comune. Questo significa che processi, persone e risorse devono lavorare insieme, e che i componenti del sistema devono collaborare sia "verticalmente" che "orizzontalmente " in tutta la struttura. Guidato da uno scopo: ciascun‟unità del sistema di servizio proposto è stata progettata per rispondere a un bisogno specifico o a molteplici necessità; le responsabilità di ogni unità dovrebbero essere chiaramente definite e comprese. Focalizzato sul gruppo: l'unità di supporto al gruppo (USG) in ogni modello si concentra sull‟aiuto ai gruppi nel loro intento di trasmettere il messaggio. Definito da confini geografici: ove possibile, far coincidere le nostre strutture di servizio con confini riconosciuti ci permetterà di comunicare meglio con i professionisti e con le realtà territoriali e governative, rendendo più semplice per il pubblico e per i professionisti trovarci e dialogare con noi. Flessibile: le proposte contengono un'idea di strutture di servizio opzionali, o "strutture intermedie", per rispondere a specifiche esigenze se il modello generale USG-UST provincia/regione/nazione non può sopperire a distanza, densità, o esigenze linguistiche in una determinata comunità. In senso generale, crediamo fortemente che la forma dovrebbe seguire la funzione e vogliamo trovare un modo per garantire che le comunità abbiano la flessibilità necessaria per creare una struttura che funzioni al meglio per loro. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 7 Sfide presenti Soluzioni nel modello USG I gruppi non sempre ricevono aiuto per affrontare questioni specifiche, come ad esempio chi frequenta le riunioni su ordine delle autorità. Il supporto al gruppo è l‟obiettivo principale. L‟USG è un organo informale, basato sulla discussione, aperto a tutti gli interessati a partecipare. I membri sono spesso riluttanti o L‟USG aumenta l'unità all'interno delle disinteressati al servizio. comunità locali di NA riunendo gruppi e C'è spesso una mancanza di unità in NA rafforzando la loro capacità di trasmettere il messaggio di NA. e di un comune scopo. I membri non sono sempre ben informati L‟USG offre l'opportunità di introdurre nuovi membri al servizio e di aiutarli a sulle nozioni di base del servizio. conoscerne i principi di base. L‟atmosfera aperta dell‟USG idealmente aiuta a rafforzare, coinvolgere e valorizzare ogni partecipante, assistendolo nella sua crescita personale. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 8 PROGETTO DEL SISTEMA DI SERVIZIO GRUPPO E SERVIZI TERRITORIALI Localmente, molti comitati di area hanno una doppia funzione: offrire supporto ai gruppi e svolgere un servizio amministrativo. Il comitato di un‟area piccola, fornendo al contempo un forum in cui gruppi possono condividere la loro esperienza l‟uno con l'altro, ha spesso difficoltà a portare avanti gli aspetti amministrativi e gestionali di NA. Un comitato particolarmente grande, d'altra parte, può avere un sacco di soldi e servitori, ma essere troppo grande per offrire sessioni di condivisione di cui i gruppi hanno bisogno per sostenersi l'uno con l'altro. (Da Guida ai servizi locali. “Il comitato di Servizio di Area” (CSA) – non tradotto in italiano) Sin dai primi giorni di NA, i nostri manuali di servizio hanno descritto il CSA come una struttura che sostiene i gruppi e che offre servizi sul territorio. Questo doppio scopo non sempre funziona bene, cosicché spesso entrambi vengono trascurati. La complessità di alcuni dei servizi forniti dalle aree spesso impedisce ai gruppi di avere il tempo di cui hanno bisogno durante una riunione di area per condividere problemi che condizionano la loro capacità di trasmettere il messaggio. Questo può dare ai gruppi la sensazione che le loro esigenze vengano considerate poco. A volte in alcune riunioni d‟area si incontrano difficoltà quando si parla degli aspetti pratici di alcuni servizi complessi – come negoziare contratti con hotel per convention e provvedere a servizi di PR a organismi professionali – all'interno di una riunione di servizio composta da molti membri nuovi nel servizio. Ciò può rendere difficile prendere decisioni, far sentire i servitori frustrati e demotivati, e far sentire confusi, e quindi distanti dal processo, i GSR. Vogliamo tutti la stessa cosa – trasmettere il messaggio al dipendente che soffre ancora – ma la nostra struttura attuale a volte Nona Tradizione sembra renderlo difficile. Il “Progetto del Sistema di NA per principio, non Servizio” mira a portarci verso gli ideali espressi in Una dovrebbe essere mai organizzata, ma si potranno Visione del Servizio in NA. Servizi territoriali rinnovati ed evoluti sono la chiave per raggiungere questo costituire strutture o comitati di servizio, direttamente obiettivo. Noi speriamo di: responsabili verso coloro che Aumentare il volume e l‟efficacia dei servizi che essi servono. possiamo offrire; Rendere il servizio un processo più gratificante; Accrescere l‟unità in NA; Primo Concetto Per compiere lo scopo primario della nostra fratellanza, i gruppi di NA hanno riunito le loro forze per costituire una struttura che sviluppi, coordini e mantenga dei servizi per conto di NA nel suo insieme. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 9 - Migliorare la reputazione di NA come solido programma di recupero. L‟Unità di Supporto ai Gruppi (USG) proposta, e l‟Unità di Servizio Territoriale (UST) si dividono le responsabilità del nostro attuale Comitato di Area. Ogni unità ha un obiettivo principale: l’USG è dedicata al supporto di gruppo e l’UST a fornire i servizi al territorio. Nel linguaggio dei nostri principi fondanti, queste sono strutture orientate da un obiettivo, il quale, quanto meglio è definito, tanto più aumenta la possibilità di successo nell‟adempimento delle responsabilità. L’UNITÀ DI SUPPORTO AI GRUPPI – TRASMETTERE IL MESSAGGIO Focalizzata sul gruppo: L'unità di supporto ai gruppi (USG) in ogni modello si concentra sul favorire i gruppi nel loro intento di trasmettere il messaggio. Come fratellanza, il gruppo sarà sempre il modo più efficace che abbiamo di trasmettere il messaggio. Molti degli argomenti nelle nostre discussioni alle conferenze si sono concentrati sul rafforzamento dei gruppi. Troppo spesso, infatti, nella nostra struttura di servizio attuale si ritiene che i gruppi non siano supportati, quasi come se non avessero un posto dove trattare le questioni che li riguardano più da vicino. L’USG è destinata ad aiutare i gruppi a trasmettere al meglio il messaggio all’interno delle loro riunioni, separando la funzione di sostegno del gruppo dagli "affari" di NA. L‟USG dà ai gruppi la possibilità di condividere i problemi che si possono incontrare e di cercare soluzioni comuni, evitando la distrazione delle discussioni sui servizi forniti fuori dal gruppo. Funzionando come un incontro basato sulla discussione della comunità locale di NA, l‟USG offrirà un'alternativa attraente che completa altri incontri più orientati sugli affari di servizio. L‟USG può inviare o non inviare un delegato all‟UST, a seconda di quale opzione strutturale funzioni meglio per i gruppi della comunità locale. Un‟unica modalità può non andar bene per tutti, e queste proposte sono destinate a essere accolte in modo flessibile per meglio soddisfare le esigenze di ciascuna comunità. La sezione sottostante, dedicata alle opzioni "lineare e a doppio binario", offre più idee su queste opzioni. Qualsiasi opzione si scelga, l‟USG non deve essere inteso come un altro livello di servizio. Alcune delle cose che accadono durante le riunioni dell‟USG includono: - Formazione informale e “mentoring”; Discussione di problemi di gruppo, gruppo di condivisione senza “affari”; Raggiungimento e accoglienza di gruppi e membri; Orientamento e introduzione al servizio (letteratura di recupero e letteratura di servizio, tradizioni, concetti, ecc.); - Condivisione delle informazioni (ad esempio prossimi eventi, attività dell‟UST, letteratura nuova, argomenti e questioni del NAWS); - Per alcuni problemi o in alcune circostanze, all‟USG può essere chiesto di svolgere alcuni servizi (ad esempio, distribuire volantini di PI nella comunità). Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 10 Dimensioni e presenze La frequentazione all‟USG è aperta: i gruppi inviano un delegato, ma qualsiasi membro interessato vi può partecipare. In alcuni casi una comunità può decidere di inviare un collegamento dall‟UST, o, per fare un evento Quinta Tradizione particolare, può invitare membri “anziani” nel servizio o Ogni gruppo ha un solo membri con particolare esperienza in un campo fine primario, trasmettere specifico. Questo tipo di inviti è lasciato alla discrezione il messaggio al dipendente che soffre della comunità locale; resta comunque fondamentale che i gruppi inviino un servitore di fiducia e che chiunque ancora. voglia partecipare è il benvenuto. L‟USG è destinata a essere una struttura di servizio a dimensione di quartiere, saldamente radicata nella sua comunità locale. Tipicamente nell'area geografica dell‟UST si troverà un certo numero di USG. Tuttavia, la relazione tra USG e UST varierà secondo le condizioni locali. In molti casi, l‟USG sarà più piccolo e più a livello locale di alcune delle aree attualmente esistenti, e la partecipazione può comportare meno viaggi per i delegati dei gruppi. L‟UST d'altra parte ha l‟obiettivo di fornire servizi e quindi è “tagliata”, laddove sia possibile e pratico, in modo da conformarsi a confini riconosciuti, come comuni, province e così via. L‟USG ha un'atmosfera meno formale di quella che troviamo in molte riunioni di servizio attuali. La struttura e le procedure devono essere il più possibile informali. Le riunioni delle USG non solo aiuteranno i gruppi, ma serviranno anche a introdurre nuovi membri ai principi fondamentali del servizio. La nostra speranza è che un clima migliore incoraggi molti membri, sia esperti che nuovi nel servizio, a partecipare, e che li prepari a farlo presso altri comitati o strutture di servizio. Lo scopo primario di un gruppo NA è quello di trasmettere il messaggio di recupero al dipendente che soffre ancora. Il gruppo fornisce a ogni membro l'opportunità di condividere e di ascoltare l'esperienza di altri dipendenti che stanno imparando un migliore stile di vita senza l'uso di droghe. Il gruppo è il mezzo primario attraverso il quale viene trasmesso il nostro messaggio. Esso fornisce un ambiente in cui il nuovo venuto si può identificare con il dipendente in recupero e trovare un'atmosfera di recupero. (Il Manuale del Gruppo) Amministrazione dell’USG C‟è una serie di possibilità alternative per amministrare un‟USG. Le sedi dei gruppi potrebbero a turno ospitare l'USG; oppure, l‟UST potrebbe svolgere una parte nell‟amministrare o anche ospitare l‟USG; o ancora ci potrebbe essere qualche tipo di componente amministrativo all'interno dell‟USG. La chiave sta nel fare cose semplici e informali, e nel mantenere l‟obiettivo dell‟USG il più possibile focalizzato sul supporto al gruppo e non sulla propria amministrazione. Ci dovrebbe essere un formato per le riunioni, ma non molto strutturato. In sostanza, non deve essere più o meno formale di una riunione di recupero. Ci dovrebbe essere un facilitatore, ma tale Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 11 funzione può essere a rotazione, come essere una persona incaricata: si sceglierà ciò che ha più senso per l‟USG e che chiede la minor distrazione sul piano amministrativo. Opzioni per l’USG: lineare, a doppio binario, e altre combinazioni Nella prima bozza avevamo delineato due opzioni possibili per la relazione tra USG e UST: l‟opzione a doppio binario e l‟opzione lineare. Entrambe permettono ai gruppi di scegliere se inviare un delegato dalle loro USG al servizio territoriale, pianificando conferenze e riunioni (l'opzione lineare), oppure se inviare un delegato sia alla riunione dell‟USG che alla conferenza dei servizi locali (opzione a doppio binario). Inizialmente avevamo pensato che forse saremmo stati in grado di restringere le opzioni e semplicemente suggerire una configurazione unica in questa seconda bozza di proposte, ma, dopo aver discusso le opzioni nei workshop, e aver ricevuto contributi da molti membri, ci rendiamo conto che ogni comunità ha esigenze differenti e il modello lineare può andare meglio in una realtà, mentre il modello a doppio binario potrebbe funzionare meglio in un'altra. Inoltre, qualche combinazione delle due potrebbe funzionare meglio per una terza. Al momento, non pensiamo che possa essere necessario o utile raccomandare una particolare opzione piuttosto che un‟altra. Ciò che ci sembra più importante sottolineare è che una struttura come l‟USG sia chiaramente focalizzata sui gruppi. Opzione lineare: L'opzione lineare rende l‟USG una parte del "flusso di delega" tra il gruppo e il resto della struttura di servizio di NA. L‟USG Secondo Concetto avrebbe la responsabilità di scegliere un delegato che La responsabilità e partecipi all‟UST. Noi lo chiamiamo "flusso di delega" autorità finali per i perché il delegato (un servitore di fiducia scelto per servizi di NA spettano partecipare a nome del gruppo o dell‟USG) è quello che ai gruppi di NA collega il gruppo all‟UST, l‟UST alla struttura di servizio di provincia/regione/nazione, e la struttura di provincia/regione/nazione al livello globale di NA. Ciò è come la voce del gruppo viene sentita e come incide sul processo decisionale. Le risorse e il flusso di informazioni vanno avanti e indietro attraverso il flusso di delega, e una delega attenta permette ai gruppi di essere informati. Tra i vantaggi del modello lineare c‟è che un gruppo deve inviare solo un servitore di fiducia a una struttura, l‟USG. È anche possibile, per il fatto di trovarsi all'interno del flusso di delega, che l‟USG funzioni meglio come una sorta di campo di allenamento o di orientamento verso i servizi prestati nell‟UST. Questa stretta connessione all‟UST, tuttavia, è anche uno degli svantaggi. È possibile che l‟obiettivo dell‟USG scivoli in secondo piano quando vi è la responsabilità di scegliere un delegato per lo scambio di informazioni con l‟UST. Bisogna evitare con cura di far tornare la scelta del delegato, e la discussione delle informazioni e delle idee dell‟UST, a essere questioni d‟affari che decentrino il lavoro dell‟USG. Infatti, vogliamo assicurare che l‟USG conservi il suo scopo primario nel supporto del gruppo. Inoltre, in base a come l‟UST è impostata e dal Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 12 modo in cui la comunicazione funzionerà all'interno della comunità, è anche possibile che l'opzione lineare possa far sentire i gruppi più distanti dall‟UST, l'organismo che fornisce servizi per loro conto. Opzione a doppio binario: Nell'opzione a doppio binario, il gruppo invia un delegato sia all‟USG che all‟UST. Forse il maggior vantaggio di questa opzione è che l‟USG potrebbe concentrarsi esclusivamente sulla discussione delle questioni dei gruppi e non avrebbe bisogno di inviare un delegato all‟UST. Questo preserverebbe la semplicità della riunione dell‟USG. Lo svantaggio tuttavia è che i gruppi dovrebbero trovare un delegato a partecipare alla riunione dell‟UST, o chiedere alla stessa persona di partecipare sia all‟USG che all‟UST. Se la riunione dell‟UST fosse una conferenza pianificata che si tiene tre o quattro volte l'anno come di seguito illustrato, piuttosto che un incontro mensile o bimestrale, ciò potrebbe rendere meno scoraggiante per i gruppi inviare un servitore di fiducia per entrambe. Certamente, la decisione tra l‟opzione a doppio binario e quella lineare dovrebbe essere presa in relazione a tutto il sistema di servizio. Avere un delegato del gruppo durante una conferenza territoriale pianificata tre o quattro volte l'anno è una prospettiva diversa rispetto all'invio di un servitore di fiducia del gruppo a un CSA (Area) una volta al mese, come avviene in molti luoghi oggi. Variazioni: In alcune realtà si può decidere di tenere riunioni dell‟USG meno frequenti (ogni due mesi invece che ogni mese) per alleggerire il peso sulle risorse umane. Piccole comunità possono anche decidere di alternare incontri con l‟USG e incontri con l‟UST, o dedicare la prima metà di una riunione di servizio all‟USG e la seconda metà all‟UST. In molti luoghi ci saranno diversi USG per ogni UST, ma nei rari casi di comunità piccole o rurali, i componenti potrebbero essere più o meno gli stessi. Nella zona rurale di uno stato dove ci sono, ad esempio, otto incontri in una determinata regione, le stesse otto riunioni possono riunirsi per coordinare i servizi a livello di zona e di discutere le esigenze dei gruppi. È importante notare che questo sarebbe eccezionale. Indipendentemente da quale opzione una comunità scelga, due modi per migliorare la comunicazione, e per rafforzare il legame tra gruppo e struttura di servizio, sono rappresentati dall‟utilizzo della tecnologia e dalla partecipazione all'assemblea annuale. Per tutto il sistema, si potrebbe utilizzare la tecnologia informatica in modo più efficace per distribuire informazioni e discutere le idee. E l'assemblea annuale pianificata descritta in seguito offre un forum per tutti i membri interessati in una comunità locale per raccogliere e discutere le tematiche e fissare le priorità. Sia i gruppi che l‟USG invierebbero un delegato all'assemblea programmata. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 13 Nel modello lineare, i gruppi mandano Nel modello a doppio binario, i gruppi un delegato all‟USG, che a sua volta ne mandano un delegato sia all‟USG che manda uno all‟UST. all‟UST. Ciò aiuta l‟USG a funzionare come un percorso formativo di base, per far sì che i membri interessati al servizio possano “bagnarcisi i piedi”, apprenderne il linguaggio e i modi con cui relazionarsi in una riunione con questo tipo di obiettivo. Ciò assicura che l’USG si concentri pienamente sul sostegno ai gruppi, ma significa anche che l’USG e l’UST devono alternare le loro riunioni e/o che i gruppi devono trovare due delegati da mandare. Un potenziale svantaggio è che questa opzione tende a separare i gruppi dalla struttura (UST) che offre servizi per loro conto. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 14 L’UNITÀ DI SERVIZIO TERRITORIALE – LA DISTRIBUZIONE EFFICACE DEI SERVIZI Orientato allo scopo: Ognuna delle unità di servizio suggerite è pensata per rispondere a una necessità specifica o a un insieme di bisogni, e le responsabilità di ogni unità dovrebbero essere chiaramente definite e comprese. L‟UST è il cavallo da traino del sistema di servizio e ha la responsabilità di trasmettere il messaggio di NA all‟esterno delle riunioni. La maggior parte dei membri di NA sono coinvolti nel servizio a questo livello. L‟UST sarà responsabile per la distribuzione dei servizi al territorio, mentre i gruppi resteranno responsabili per il finanziamento dei servizi attraverso il contributo all‟UST. L‟UST dovrebbe rifarsi a un processo di pianificazione strategica e i servizi dovrebbero essere portati a termine attraverso l‟opera di Sesto Concetto un mix di gruppi di lavoro basati su progetti e servizi La coscienza di gruppo è il mezzo spirituale attraverso continui o di routine (vedi sotto per qualche esempio); la il quale invitiamo un Dio forma, come si è detto, dovrebbe essere conseguenza d‟amore a influenzare le della funzione. Laddove possibile, le decisioni dell‟UST nostre decisioni. saranno prese utilizzando un processo basato sul consenso anziché sulle mozioni, rendendo così la struttura di servizio più inclusiva e attrattiva. (Per una lista delle funzioni dell‟UST, vedi appendice 1 [non inclusa nella presenta bozza di traduzione]) Il processo di pianificazione consente un utilizzo più efficace della nostra risorsa più preziosa: le persone. Per un verso, utilizzare il processo di pianificazione e organizzare le strutture di servizio secondo confini geografici dovrebbe ridurre il numero delle duplicazioni di servizi. Una migliore pianificazione ci consentirebbe di offrire gli stessi servizi con minor lavoro (minori “ore/uomo”). D‟altro canto, bacini di risorse di membri esperti, qualificati e disponibili possono essere organizzati per fornire le risorse umane necessarie tanto per singoli progetti quanto per servizi duraturi. In questo modo, possiamo capitalizzare le abilità che i nostri membri acquisiscono durante le loro esperienze di servizio e continuare a renderle disponibili per il servizio in NA. Un progetto di servizio di breve durata potrebbe rivelarsi più attrattivo per membri che sono solitamente impossibilitati o non desiderosi di impegnarsi a presenziare alle riunioni di un sottocomitato per tutti i mesi e per uno o più anni, ma può comunque avere un‟esperienza utile e vitale da offrire. Definito da confini geografici: Ove possibile, far coincidere le nostre strutture di servizio con confini riconosciuti ci permetterà di comunicare meglio con i professionisti e con le realtà territoriali e governative, rendendo più semplice per il pubblico e per i professionisti trovarci e dialogare con noi. Dimensione e frequenza Laddove sia possibile e pratico, l‟UST si conformerà a un confine geografico riconosciuto, come un comune, una città, una provincia o una regione. In questo Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 15 modo, l‟UST sarà equipaggiata al meglio per fornire servizi nel suo territorio, relazionandosi più facilmente con i professionisti e gli organismi pubblici che interagiscono più di frequente con i dipendenti. Questo genere di confini sarà fondamentale per rendere più facile ai dipendenti trovare le nostre riunioni. Idealmente, l‟UST sarà composta da membri Terzo Concetto la cui esperienza nel servizio potrebbe prepararli al I gruppi di NA delegano alla meglio per fronteggiare i problemi talvolta complessi struttura di servizio l‟autorità che si incontrano a questo livello. La partecipazione necessaria a portare a termine responsabilità loro sarà aperta a tutti, ma l‟UST intende essere un‟entità le assegnate. di servizio efficiente, focalizzata sulla pianificazione e sull‟erogazione di servizi. L‟UST servirà anche come collegamento della comunicazione e della delega tra i gruppi e il resto della fratellanza, inviando un proprio delegato alla struttura di servizio provinciale, regionale, nazionale ecc. I servizi saranno assegnati attraverso una miscela di lavori e progetti stabili e continui, ognuno dei Seconda Tradizione: Per il fine quali avrà un proprio coordinatore che è del nostro gruppo, non esiste che membro dell‟UST e che relazionerà a essa. una sola autorità suprema: un Dio comunque possa L‟UST, inoltre, includerà conferenze di amorevole, manifestarsi nella coscienza di pianificazione frequentate dai delegati dei gruppo. I nostri incaricati sono solo gruppi e delle USG, e uno staff servitori di fiducia, essi non “amministrativo” con la responsabilità di governano. organizzare e facilitare le riunioni dell‟UST stessa. Alla programmazione delle conferenze può partecipare ogni membro interessato, mentre il livello della partecipazione è determinato dall‟UST, che utilizza i principi delle Tradizioni e dei Concetti come guida. L‟assemblea annuale dovrebbe cercare di mettere insieme il più ampio spettro di esperienze possibile. Composizione dell’UST L‟Unità di servizio territoriale è composta da un consiglio dei servizi locali e prevede una conferenza di programmazione da tenersi regolarmente (da tre a quattro volte l‟anno), includendo anche un evento annuale come assemblea generale, o di programmazione. Consiglio dei Servizi Territoriali (CST) Include coordinatore, vice, tesoriere, segretario, delegati e dei coordinatori per i servizi essenziali; Si incontra mensilmente o secondo necessità; Sovraintende ai gruppi di lavoro e alle routine di servizio; coordina le assemblee di programmazione; sviluppa preventivi e piani strategici da essere poi rivisti, proposti e approvati dalla conferenza di programmazione; aiuta ad assicurarsi che le priorità stabilite vengano portate a termine; mantiene relazioni con l‟esterno; manda delegati al più prossimo livello di servizio (per una più completa lista delle funzioni dell‟UST, vedi Appendice 1). Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 16 Esempi di servizi di routine gestiti dal consiglio: Comitati/gruppi di O&I; Linee telefoniche; Rifornimento di letteratura; Elenco di gruppi e riunioni. Esempi di servizi “a progetto” che dovrebbero far parte del processo di programmazione strategica: Lavoro di PR, ad esempio tenere un banchetto a un evento di professionisti; attività di fratellanza come picnic e giornate dell‟unità; Convention; Miglioramento delle comunicazioni, ad esempio creando modelli per le relazioni o favorendo il progresso nell‟uso delle tecnologie. Conferenza di programmazione Consiste di delegati di gruppo e/o di USG, membri del CST, coordinatori di progetti e membri interessati; Si incontra tre o quattro volte all‟anno; Inizia con l‟assemblea annuale (vedi sotto) per riunire le proposte e mettere a punto gli obiettivi di pianificazione. Le conferenze di programmazione seguono gli stadi del ciclo di programmazione. Inoltre, vengono usate per trovare le priorità, approvare i gruppi di lavoro e i preventivi creati dall‟UST, monitorare e relazionare, cambiare direzione se necessario, valutare l‟offerta di servizi ed eleggere il consiglio; Possono anche esserci delle sessioni di training/formazione e una sessione di interfaccia con i livelli di servizio intermedi, cittadini, regionali, statali (come un seminario sul CAR – vedi pag. 2); Come in tutto il resto del sistema, le decisioni verranno prese per consenso laddove possibile. Assemblea annuale L‟assemblea annuale è l‟evento per la pianificazione che riunisce le proposte di tutti per stabilire le priorità dei Settimo Concetto servizi (come l‟analisi ambientale Tutti i membri di un settore di servizio assumono la stessa sostanziale responsabilità fatta a livello dei servizi mondiali); Essa comprende tutti coloro che per le decisioni che riguardano quel settore e partecipano alle conferenze di dovrebbero essere in grado di partecipare pienamente ai processi decisionali stessi. programmazione, siano esse quadrimestrali o finanche triennali. Tutti i membri interessanti sono incoraggiati a prendervi parte. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 17 Sfide presenti Soluzioni dell’UST Dato che molti membri non desiderano Fornire servizi “a progetto” risulta più servire nei sottocomitati, abbiamo pochi attraente per alcuni membri. servitori di fiducia. Dove possibile, si utilizza il processo L‟atmosfera di alcune riunioni di servizio decisionale basato sul consenso invece è scoraggiante. delle mozioni. Complesse decisioni riguardanti il Tenere distinti gli affari di NA dalle servizio sono spesso prese da servitori di questioni che riguardano i gruppi fa sì fiducia inesperti. che gli impegni assunti da e per NA nel suo insieme siano portati a termine da membri che si siano già impadroniti delle fondamenta del servizio e che abbiamo ricevuto una “sponsorizzazione sul servizio” a livello di USG. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 18 PROGETTO DEL SISTEMA DI SERVIZIO LA STRUTTURA INTERMEDIA Alcune delle domande più ricorrenti riguardo alla proposta contenuta nella prima bozza (agosto 2010) insistevano sulla difficoltà di capire che cosa si intende con “struttura intermedia”. Perché veniva proposta? Quali funzioni deve compiere? Flessibile: La proposta contiene l‟idea di poter optare tra diverse strutture di servizio, o “strutture intermedie” per rispondere a bisogni specifici laddove il modello di USG-UST provincia/regione/nazione non può farsi carico di necessità dovute alla distanza, alla densità o alla lingua in un dato territorio. In generale, siamo fermamente convinti che “la forma dovrebbe seguire la funzione” e vorremmo trovare il modo di assicurarci che nei territori vi sia la flessibilità per creare una struttura che lavori al meglio nell‟interesse dei territori stessi. Venire incontro ai bisogni di una comunità variegata Forse, il modo più semplice di pensare alle strutture intermedie è che essere siano create per incontrare i bisogni relativi alla densità, alla distanza o al linguaggio. In pratica, essere dovrebbero coprire lo spazio tra un livello di servizio e quello seguente in posti dove NA è rigogliosa e forte, come a New York, o dove le distanze sono grandi, come nel Texas, o in posti dove la popolazione è bilingue, come a Montreal. Attualmente, alcune comunità di NA sono rurali e i loro appartenenti sono distanti tra loro. Di conseguenza, spostarsi per le riunioni di servizio può essere proibitivo sia per i costi che per i tempi. Altre comunità sono densamente popolate e le loro strutture di servizio sono grandi e difficili da gestire. La nostra attuale struttura presenta un numero limitato di opzioni per dar vita a nuove strutture di servizio e così rispondere a questi problemi. Ottavo Concetto Le strutture intermedie sono pensate per offrire La nostra struttura di nuovi modi per strutturare i nostri servizi in modo da servizio dipende rispondere meglio ai bisogni delle singole realtà. dall‟integrità ed Esse occupano lo spazio intermedio tra le strutture di efficacia delle nostre servizio esistenti, come fossero delle parti aggiunte a una comunicazioni. fisarmonica, che consentono di mantenere i confini geografici dentro le strutture di servizio con praticità, aggiustando e accordando le variabili di distanza, densità e lingue parlate. Le strutture intermedie fanno parte del flusso di delega. Primariamente, servono a facilitare le comunicazioni e a condividere l‟esperienza, sebbene possano anche servire a distribuire al meglio alcuni servizi. Mentre si potrebbe essere tentati di rinominare una struttura di servizio esistente come “struttura intermedia”, per minimizzare l‟impatto della ristrutturazione, questo non è lo spirito della proposta. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 19 Per creare una struttura intermedia dev‟essere stabilito chiaramente quali bisogni essa dovrebbe soddisfare. Molte realtà non avranno bisogno di creare una tale struttura. Più comunemente, le strutture intermedie Quinto Concetto dovrebbero essere create quando un gruppo di UST Per ogni responsabilità vicine vuole unirsi per mandare un delegato alla struttura assegnata alla struttura di provinciale/regionale/nazionale. Questa potrebbe essere servizio si dovrebbe sempre una soluzione pratica per realtà densamente popolate per definire con chiarezza un le quali la presenza di un delegato da parte di ogni singola singolo punto di decisione e UST renderebbe l‟assemblea regionale o nazionale troppo affidabilità. grande, oltre a richiedere una quantità eccessiva di risorse. Ciò potrebbe anche essere di aiuto in zone o paesi la cui popolazione sia prevalentemente rurale, e quindi dove la distanza tra le varie UST e la struttura di servizio regionale o nazionale resti comunque troppo grande. Le strutture intermedie potrebbero anche formarsi quando gruppi che parlano una lingua minoritaria volessero unirsi e collegarsi con la fratellanza di NA mandando un delegato bilingue all‟UST. Strutture di servizio condivise Nell‟attuale sistema di servizio, alcuni gruppi dei comitati di area si mettono insieme per condividere risorse e scambiarsi servizi l‟un l‟altro – ad esempio, una lista delle riunioni che copra più di un‟area. Un organismo di questo tipo non ha delegati da mandare al seguente livello dei servizi. Alcune realtà hanno vissuto difficoltà nel far riferimento e affidamento a strutture di servizio di questo genere, in quanto esse sono essenzialmente responsabili verso aree diverse. Al momento, questo genere di situazioni non è stato preso in considerazione come parte del progetto. Le strutture di servizio intermedie non sono state create per fornire servizi condivisi al di fuori del flusso di delega. Esse non sono la stessa cosa delle “zone”, delle “metropoli” o delle strutture di servizi condivisi. Da parte nostra, riconosciamo che c‟è bisogno di spiegare come i servizi condivisi funzioneranno nel nuovo sistema e speriamo che alcuni di voi che hanno avuto esperienze in tal senso vogliano condividerle con noi. [Le “zone”, in NA, sono strutture di servizio intermedie tra le regioni e la WSC. D‟altra parte, per “metropoli” intendiamo strutture di servizio a metà strada tra il gruppo e l‟area, che sono presenti nei grossi centri abitati dove la nostra fratellanza conta molti gruppi – Nota di Traduzione (NdT)] Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 20 PROPOSTA NUOVA STRUTTURAINTERMEDIA Le strutture intermedie sono un sistema flessibile, “a fisarmonica”, da inserire nel più ampio sistema di servizio, se necessario (per motivi di densità, distanza o altri fattori). Dove serva, diverse UST potrebbero mandare un singolo rappresentante alla struttura nazionale e regionale. Tipicamente, ciò servirebbe a risparmiare in risorse per i viaggi e a rendere l‟assemblea nazionale meglio dimensionata dal punto di vista della sua gestibilità. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 21 Sfide presenti Soluzioni Struttura Intermedia Spostarsi per le riunioni di servizio è spesso problematico nei grandi paesi o in territori dove le distanze sono molto grandi. Una struttura intermedia può funzionare come una “stazione secondaria” che permetta a diverse UST di incontrarsi e mandare un solo delegato all‟assemblea provinciale / regionale / nazionale. Anche le riunioni di servizio nelle aree densamente popolate sono spesso troppo Le UST urbane possono formare una grandi. struttura di servizio intermedia per mandare un singolo delegato alla struttura provinciale/regionale/ nazionale, risparmiando risorse e prevenendo l‟eccessiva dimensione della struttura stessa. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 22 PROGETTO SISTEMA DI SERVIZIO SERVIZI NAZIONALI, REGIONALI E PROVINCIALI Un comitato di servizio, a questo livello, può essere costituito da una provincia, una regione o uno stato (o una combinazione di questi), seguendo confini geografici noti. Per molte collettività ciò non comporterà alcun cambiamento, mentre in altre rappresenterà un cambiamento fondamentale. Definito da confini geografici: Ove possibile, far coincidere le nostre strutture di servizio con confini riconosciuti ci permetterà di comunicare meglio con i professionisti e con le realtà territoriali e governative, rendendo più semplice per il pubblico e per i professionisti trovarci e dialogare con noi. Definire i confini più adatti Iniziare un po‟ alla volta la modifica dei confini della nostra struttura di servizio rappresenta uno dei maggiori cambiamenti strutturali all‟interno della revisione che ci siamo proposti. Se come fratellanza decidiamo di proseguire con questi cambiamenti, dovremo discutere come riunire alcune delle nostre attuali regioni. Attualmente, tendiamo troppo spesso a strutturarci secondo i nostri desideri personali più che secondo le necessità di un servizio efficiente e per meglio trasmettere il messaggio. Quando decidiamo dove mettere i confini o se dobbiamo mantenerne altri, convenienze, risentimenti e inerzia sono spesso i nostri criteri guida. Qualche volta, a rendere difficile il servizio alla fratellanza, sono proprio i confini che ci siamo posti. Ad esempio una struttura di servizio, radicata solo in una parte di uno stato, non sarà in grado di interfacciarsi efficientemente con una struttura di professionisti nazionale come potrebbe farlo una che si rivolga all‟intero stato. Fortunatamente questo non è il caso della maggioranza delle regioni attualmente esistenti: più della metà degli stati americani sono inclusi ciascuno in una regione a sé, così come nella maggior parte delle regioni fuori degli Stati Uniti. Se la fratellanza deciderà di muovere in questa direzione, per alcune regioni sarà una grossa sfida, mentre la maggior parte è già strutturata su confini geografici. Uno dei principali obiettivi della riforma dei nostri confini è una più efficiente struttura di servizio di pubbliche relazioni, resa possibile quando le nostre strutture di servizio incrociano i professionisti e gli organismi pubblici e governativi che operano con i dipendenti. Sarà molto più facile per il pubblico e per i potenziali membri trovarci, e per noi comunicare con loro, se abbiamo confini e nomi delle strutture di servizio più riconoscibili. Una struttura che segue determinati confini ha anche l‟evidente responsabilità di provare a fornire servizi a tutte le zone dell‟area che copre. La nostra attuale struttura tende a focalizzare i servizi nelle aree in cui NA già esiste, più che incoraggiare l‟espansione e lo sviluppo della fratellanza. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 23 Mentre il comitato di servizio locale offre la maggior parte dei servizi al territorio, ha senso che alcuni di questi siano coordinati a livello nazionale; in particolare ci si riferisce ad alcune funzioni di relazioni pubbliche così come al coordinamento di questo servizio. Esempi di ciò sono: Collaborare con strutture governative, territoriali e professionali; Organizzare assemblee e convention; Coordinare risorse centralizzate quali servizi telefonici, siti web, servizi accessori come l‟organizzazione e l‟assicurazione di eventi; Fornire un punto di connessione tra la WSC e le comunità locali di NA. Come a livello locale, molto dell‟attuale lavoro di servizio sarà portato avanti da una combinazione di gruppi di lavoro “a progetto” e coordinatori focalizzati su specifiche aree di servizio. Molti dei servizi forniti da strutture nazionali o regionali richiederebbero preparazione, conoscenze ed esperienze esterne che noi tutti otteniamo come dipendenti in recupero. Vengono acquisite attraverso il servizio e la vita professionale, accresciute dalle doti che possiamo possedere naturalmente. Non tutti siamo adatti per ogni incarico all‟interno di NA. Ma c‟è un incarico per ogni membro di NA. Collaborativo: L‟efficiente erogazione di servizi dipende da tutti i componenti di un sistema di servizio, che lavorano insieme e con un obiettivo comune. Ciò significa che strutture, processi, persone e risorse devono lavorare insieme, e che i componenti del sistema devono collaborare sia verticalmente che orizzontalmente all‟interno della struttura. Dimensione e frequenza Il comitato di servizio nazionale o regionale sarà composto dai delegati dei comitati locali, da un comitato amministrativo che organizzi e faciliti gli incontri, dai coordinatori di servizio o di progetto necessari, e dai membri interessati. Così come nei servizi territoriali, la partecipazione dipende dal comitato di servizio stesso e le decisioni saranno prese per consenso ogni volta che sarà possibile. Generalmente questo tipo di comitato di servizio consiste in un‟intera regione o provincia. È importante notare che i termini „stato‟ e „provincia‟ si possono applicare anche al di fuori degli USA e delle province canadesi. Alcuni tipi di approccio „statale‟ ai comitati di servizio possono essere applicabili in stati come il Brasile, Russia, Messico e India, che attualmente hanno molte riunioni e molteplici regioni all‟interno dei confini nazionali. Allo stesso tempo può essere pratico riunire piccoli stati in zone, ad esempio, come il New England. Il principio di flessibilità permette a province, regioni e nazioni di riunirsi per formare un‟unica struttura di servizio, se ciò ha senso in termini di offerta di servizi e di uso delle risorse. Inoltre alcune realtà di confine saranno meglio servite se in collegamento con province, regioni o nazioni confinanti, sempre che ciò comporti una più pratica fornitura di servizi e un più efficiente uso di risorse. Sappiamo che i termini „provincia‟, „regione‟ e „nazione‟ Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 24 potrebbero beneficiare del chiarimento di cosa sia uno stato e di cosa una nazione. Questo è un livello di chiarimento che non abbiamo ancora discusso in dettaglio. Zone Queste proposte non affrontano per ora la possibilità di cambiamento del ruolo delle zone. Al momento le zone svolgono una varietà di funzioni che vanno dal raggruppare informalmente dei delegati perché condividano risorse ed esperienze fino a comitati di servizio che vengono coinvolti in pubbliche Prima Tradizione relazioni e/o sviluppo della fratellanza. Anche il livello di Il nostro comune benessere formalità e la gestione di fondi può variare enormemente dovrebbe venire al primo da zona a zona. Non abbiamo dedicato abbastanza tempo posto. Il recupero dipende alla discussione delle zone, perciò, al momento di questa individuale dall‟unità di NA. seconda bozza di proposte, non abbiamo motivi per cambiare. Sfide presenti Soluzioni basate sui comitati geografici Confini dei sottocomitati di servizio non chiari rendono difficili da coordinare le pubbliche relazioni con associazioni professionali nazionali, regionali o provinciali ed enti governativi. Basare i confini dei comitati su quelli geografici rende le comunicazioni con il pubblico molto più semplici, e per il dipendente sarà più facile trovare NA. I comitati di provincia, regione e nazione Nelle attuali Regioni ci sono spesso zone saranno responsabili per i servizi rivolti non adeguatamente servite. all‟intero stato, assicurando che tutte le sue aree ne siano coinvolte. Servizi come i siti web sono spesso duplicati, creando confusione nella Avere un solo comitato di servizio a diffusione dei servizi e un uso non coprire una provincia, una ragione o una efficace dei fondi. nazione aiuterà a eliminare alcune duplicazioni di iniziative. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 25 Nella struttura attuale alcune Regioni* hanno difficoltà a erogare servizi per un paese intero. Nella struttura attuale ogni Regione rappresentata manda un delegato al WSC. Le zone servono da gruppi di discussione, potendo anche produrre servizi per lo sviluppo della fratellanza e le PR. Le riunioni di zona relazionano al WSC, anche se non ne sono partecipanti ufficiali. * Qui come altrove il termine “Regione” ha il senso correntemente usato in NA. [NdT] Nella nuova struttura che si propone, i comitati di regionali o nazionali hanno la sola responsabilità di incombenze di portata di regionale o nazionale. Ogni comitato regionale o nazionale invia un delegato al WSC. La rappresentanza numerica presso il WSC di nazioni vaste al di fuori degli USA è ancora da decidere. Il ruolo delle riunioni di zona rimane pressoché invariato. * Anche in questo caso, il termine “regione/regionale” ha significato letterale, geografico. [NdT] Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 26 Sfide presenti Crescita del WSC senza limiti, con conseguenti problemi di risorse e di gestibilità. Non ci sono criteri di rappresentanza ampiamente condivisi. È percepita una ineguaglianza tra gli Stati Uniti e altre nazioni. La mancanza di criteri di rappresentanza è un fattore che può incoraggiare divisioni all‟interno dei comitati nazionali, creando ostacolo alla nostra capacità di fornire servizi e di raggiungere il dipendente. Soluzioni per la rappresentanza Un limite massimo di collettività rappresentate è posto da un numero definito comitati di province, regioni e nazioni. Per stabilire l‟eleggibilità, prima di qualunque altro criterio, vengono esaminati alcuni criteri obiettivi, per allontanare ogni influenza personale dalle decisioni di rappresentanza. Il numero di delegati USA si ridurrà. La rappresentanza a livello di provincia, regione e nazione incoraggerà le riunificazioni all‟interno di alcune aree e/o regioni. PROGETTO SISTEMA DI SERVIZIO PARTECIPAZIONE ALLA CONFERENZA DEI SERVIZI MONDIALI La questione di come stabilire chi viene rappresentato alla WSC può far sorgere alcuni gravi dubbi. Poter affermare che „Sei una Regione quando dici di esserlo‟, e che per questo hai titolo per sedere alla WSC, è una parte della nostra storia, e ha puntellato la formazione di molte delle nostre attuali Regioni. Con la nostra crescita e diffusione in tutto il mondo, partecipando alla WSC e incrementando il numero delle nazioni rappresentate, sono diventate evidenti le nostre carenze nell‟approccio al problema della rappresentatività. L‟irruenta crescita della WSC crea un problema finanziario e ne rende difficile la gestione. Nonostante si sia discusso di questi punti in molteplici occasioni, non siamo mai riusciti a definire dei criteri di rappresentanza applicabili a tutti i candidati, e che da tutti venissero considerati equi ed esaurienti. Cercando di venirne fuori, e all‟interno di un più ampio Progetto di Sistema dei Servizi, nella prima bozza che pubblicammo nel 2010, offrimmo due alternative: una opzione di rappresentanza per zona e una per provincia/regione/nazione. Dopo ulteriori discussioni sia nel comitato, sia all‟interno della fratellanza, in questa seconda bozza abbiamo risolto con l‟indicazione della soluzione per confini geografico-politici. Riconosciamo che, date le dimensioni della WSC questa proposta può diventare poco pratica, per cui saremo Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 27 sempre interessati a valutare un modello basato sulla „zona‟ (ma tenendo conto che le „zone‟ come le conosciamo ora andrebbero rimodulate per ottenere un modello praticabile). Per ora, comunque, il modello per confini geografico-politici pare il più adatto. Rappresentanza nazionale, regionale e provinciale Per farla semplice, questo modello fa sì che ogni comitato di provincia/regione/nazione sia rappresentato alla WSC. Ogni comitato elegge un delegato alla conferenza. Questo modello ci permette di dare una rappresentanza a nuove collettività di NA limitando la partecipazione a quei comitati formati da collettività già rappresentate. Il principio fondante di un sistema flessibile permette a molti piccoli stati di continuare ad aggregarsi con l‟obiettivo di mandare un delegato alla WSC, così come di produrre servizi, se ciò è conveniente e fattibile. Questo criterio di rappresentatività non comporterà differenze per la maggior parte dei partecipanti alla conferenza, ma per quelli che ne avranno costituirà un grande cambiamento. Molte delle nostre attuali divisioni (es. le Aree) dovranno ricostituirsi come unità geografico-politiche [es. le regioni in senso geograficopolitico – NdT], o incontrarsi come organismi intermedi per le riunioni di lavoro. Auspicabilmente, incontrarsi come una regione o una provincia a sé stanti sarebbe visto come un‟opportunità per fornire servizi a livello di provincia o di regione. Adottare confini geografici riconoscibili e condivisi ci darà un chiaro prerequisito sul quale basare l‟eleggibilità della rappresentanza, togliendoci almeno parte del peso di quel processo decisionale spesso abbondantemente emozionale di decidere chi dovrebbe e chi non dovrebbe prendervi parte. Dovremo ancora creare alcuni ulteriori criteri per la rappresentanza, compreso, ma non solo, una migliore definizione di „stato‟ e „nazione‟ (vedi la sezione precedente di questo documento). Ci aspettiamo di aver bisogno di qualche mezzo per mettere insieme, ad esempio, grandi nazioni con gruppi di piccole nazioni strettamente uniti tra loro. Inoltre, ci aspetteremmo di avere un qualche requisito per tale partecipazione sotto forma di esperienza minima di servizio. La rappresentanza in base a criteri geografici potrebbe rallentare la crescita della WSC. Tuttavia, se ci fosse la necessità di ridurre ulteriormente la dimensione della conferenza, non includere più i “vice” potrebbe essere un'opzione, sebbene non sia stata qui elaborata. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 28 PROGETTO SISTEMA DI SERVIZIO PROCESSI Abbiamo promesso ulteriori informazioni sui processi in questa revisione delle proposte sul sistemadi servizio. Tra i processi di cui abbiamo parlato ci sono i seguenti: Comunicazione Leadership Processo decisionale Pianificazione Gestione delle informazioni Abbiamo compiuto progressi reali nel corso dei cicli di lavoro degli ultimi anni, nel delineare alcuni cambiamenti concreti per processi come la pianificazione e il processo decisionale. Per esempio, abbiamo aggiunto materiale alla Guida ai Servizi Mondiali in NA sul processo decisionale basato sul consenso e abbiamo continuato a migliorare la Conferenza Mondiale di Servizio al riguardo. Riguardo alla pianificazione, abbiamo pubblicato Strumento di Pianificazione del Territorio e stiamo lavorando ad una Guida alla Pianificazione di Base. Ma nel caso di molti altri processi, inerenti soprattutto la leadership e la comunicazione, i cambiamenti sistemici di cui avremo bisogno sono così fondamentali e ampi che ci sembrava opportuno fare un passo indietro, dare suggerimenti concreti e giungere a un accordo condiviso sui principi di un sistema funzionale. Le sezioni che seguono illustrano alcuni di questi principi. Se possiamo essere d'accordo su queste regole basilari, possiamo cominciare a entrare nei dettagli specifici di come questi processi funzioneranno nel sistema in futuro. COMUNICAZIONE INTERNA La comunicazione continua ad essere un punto dolente per tutto il sistema del servizio in NA. Il nostro attuale sistema è antiquato in molti modi, e funziona più come un flusso di deleghe che di comunicazioni. Il passaggio da un sistema di comunicazione passivo a uno attivo coinvolgerà tutti gli aspetti del sistema di servizio. Dal momento che tanto lavoro è stato fatto di recente sulle comunicazioni esterne (ad esempio, il Manuale di PR), adesso ci siamo concentrati principalmente sulla comunicazione all'interno di NA. Alcuni principi che dovrebbero guidare la comunicazione in un sistema di servizio efficace (con alcuni esempi di possibili modi di realizzare i principi): Collaborativa: i membri devono avere un senso di appartenenza. Alternare i luoghi dove si tengono gli incontri di servizio, una prassi consolidata utilizzata con successo da alcune regioni esistenti e aree. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 29 Rafforzare il quadro generale: la comunicazione deve essere più legata alla Visione e a un ciclo di pianificazione periodico. Attualmente essa dipende soltanto dall‟operato dei rappresentanti e da questioni amministrative. Assicurarsi che tutti capiscano di come il piano strategico si riferisce a loro. Enfatizzare l'interconnettività del nostro servizio nelle comunità locali. Pensare globale ma agire locale. Reattiva: i gruppi devono essere in grado di esprimere le loro esigenze ed essere consapevoli di ciò che le strutture di servizio stanno facendo a loro nome per rispondere a queste esigenze. La comunicazione è una strada a doppio senso. Dobbiamo imparare a "trasmettere" meglio a tutti i livelli di servizio, ascoltare meglio e a migliorare gli strumenti per raccogliere informazioni dai gruppi e membri. Coinvolgere i gruppi nelle indagini sul territorio, e nelle priorità e fasi di valutazione del processo di pianificazione. Rilevante: rendere la comunicazione più importante per i membri. Dare strumenti alle persone per meglio comprendere e selezionare le informazioni. “Spingere” le informazioni quando possibile, rendendo più facile per i membri riceverle, piuttosto che andarle a cercare. Mettere le informazioni su siti internet (a livello regionale e nazionale) in modo standardizzato e facilmente aggiornabile. Accessibile: ampliare i canali di comunicazione: ci dovrebbero essere altri modi per comunicare oltre al “ flusso di delega”. Le UST potrebbero avere un "coordinatore delle comunicazioni" che riferisce a tutti i nodi del sistema. Sarebbe meglio utilizzare la tecnologia: conferenze on line, social network, newsletter, cellulari (inclusi gli applicativi per gli smart phones, podcasting per i moduli formativi, di comunicazione e così via). Si potrebbero utilizzare le conferenze di servizio locali o assemblee come un modo per comunicare meglio. Invece di fare incontri mensili che si occupano principalmente della lettura di rapporti, le conferenze di pianificazione locale potrebbero essere eventi che durano un'intera giornata ma meno frequenti e che comprendono workshop. Inoltre si potrebbe prevedere anche attività di intrattenimento, oltre alle attività di pianificazione per l'erogazione dei servizi locali. Chiara: i processi devono essere chiari ed i ruoli devono essere ben definiti. Creare una sorta di calendario per il ciclo di pianificazione in modo che i servitori di fiducia possano sapere meglio cosa ci si aspetta da loro, quando si tratta di fornire e ricevere informazioni. Tale calendario potrebbe includere date chiave per progetti ed eventi, come la pianificazione delle revisioni e Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 30 periodi di input per i progetti di letteratura e le date per la preregistrazione alla Conferenza mondiale. Le singole comunità potrebbero aggiungere altre date per i servizi che forniscono a livello locale. Sincronizzare i cicli di pianificazione in tutto il sistema. Mirata: la comunicazione dovrebbe essere meglio adattata ai diversi "pubblici" sarebbe meglio prendere in considerazione ciò che comunichiamo, come e a chi. Non tutti hanno bisogno (o voglia) di conoscere tutto. La gente dovrebbe capire quali sono le priorità e come sono inerenti alla propria parte. “Spingere” le comunicazioni: non solo un flusso di comunicazione passiva. Costruire archivi di informazioni e indirizzarci i membri. Coerente: ci dovrebbe essere una certa uniformità nel modo di comunicare attraverso il sistema. Utilizzare modelli standard in tutto il sistema di servizio (ad esempio, per i report e le newsletter). Archiviare le comunicazioni. Coordinata: La funzione di formazione, supervisione e gli standard per la comunicazione devono essere coordinati a ogni livello di servizio. In questo momento, tale funzione non è coperta in alcun modo. Supervisionare la comunicazione all'interno di una struttura di servizio e formare i membri alla comunicazione (potrebbe essere un buon modo per impiegare i membri più esperti). LEADERSHIP Quattro componenti di un sistema di sviluppo della leadership: 1. 2. 3. 4. Identificazione Sviluppo Formazione Coordinamento di talenti Principi che un sistema efficace di sviluppo della leadership dovrebbe incorporare: (con alcuni esempi) Dinamico: identificazione leadership più attiva e sviluppo a livello locale; diligenza nella scelta dei membri che hanno qualità di leadership, come indicato nel Quarto Concetto. Metodi di identificazione della leadership (ad esempio, le candidature); non ci dovrebbero essere esclusivamente auto candidature. Confidenziale: si dovrebbero utilizzare processi di selezione confidenziali, ma non necessariamente anonimi. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 31 Si potrebbe utilizzare un database. Si potrebbe utilizzare un team di persone a livello regionale o locale per aiutare a identificare i leader. Adattare le capacità ai compiti: usare i talenti e le diverse capacità che i nostri membri possiedono e trovare il modo in cui possono meglio servire a NA. Coltivare le migliori qualità delle persone piuttosto che cimentarsi in ruoli impropri. Utilizzare curriculum online prima delle elezioni. Si potrebbe utilizzare un modello come il WPIF (http://www.na.org/index.php?ID=se&words=WPIF&logic=any&where_all=o n) che era adattabile a diversi livelli di servizio o comunità diverse. Utilizzare anche metodi non tecnologici: parlare con i membri delle loro capacità e pensare a quali compiti sarebbero adatti. Strategie su misura per le esigenze di strutture o livelli di servizio diversi: i curriculum online possono funzionare meglio, a livello di stato/nazione/provincia dove ci si aspettano persone con più esperienza di servizio e che siano abituatate a sistemi più complessi. Spiegare chiaramente i compiti e i requisiti per le posizioni di servitori di fiducia. Egualitario: apprezzare tutti i contributi al servizio, non solo quelli di chi che ha titoli; apprezzare i membri ad ogni livello. Lavorare per conservare i leader precedenti. Premiare la partecipazione. Fornire opportunità di imparare a servire al di fuori delle posizioni formali. Le posizioni formali sono quelle in cui vengono poste le persone che possono coordinare i servizi. Idealmente, molte più persone lavoreranno al servizio rispetto ai servizi di coordinamento. Si potrebbero utilizzare i leader precedenti in ruoli di primaria importanza nei sistemi di formazione o di tutoraggio o in comitati di altro tipo. PIANIFICAZIONE Questa seconda bozza delle proposte per una struttura di servizio di secondo livello offre alcune idee concrete su come la pianificazione dovrebbe aver luogo nel sistema, in particolare a livello di UST. Qui menzioniamo alcuni principi che guidano tali processi. Abbiamo già fatto grandi progressi in NA per migliorare la nostra pianificazione. Il presente documento ha lo scopo di integrare e complementare il materiale sia in Pianificazione di Base che il Manuale di Pubbliche Relazioni. “Pianificazione prima delle individualità”: principi di base della pianificazione Promuove l'unità: incrementiamo l‟unità collaborando per realizzare il nostro scopo comune primario. La Prima Tradizione, in Funziona: Come e Perché, spiega, "Lavorare insieme per il comune benessere è un‟ importante fonte di unità in Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 32 Narcotici Anonimi". Anonima: l'anonimato significa che ogni membro di NA è uguale a ogni altro, e la possibilità di avere input da tutti è preziosa; non ci si rende mai abbastanza conto di quanto tutti noi possiamo fare insieme. Possiamo mettere questo principio in azione utilizzando un processo di pianificazione oggettivo allo scopo di fornire direzione alle strutture di servizio. Questo orientamento viene dalla nostra esperienza combinata piuttosto che dalle opinioni individuali. Collaborativa: il servizio di pianificazione è un compito che svolgiamo insieme, abbracciando gli ideali di anonimato e unità. Non solo traiamo beneficio a collaborare in NA, i servizi che forniamo traggono vantaggio dai nostri sforzi quando lavoriamo insieme. Dinamica: idealmente la pianificazione è un processo dinamico che ha lo scopo di aiutarci ad affrontare le questioni prima che diventino problemi. Affrontare i problemi nella fase iniziale è spesso più efficace sia in termini di esiti che di utilizzo delle risorse. Spinta dagli obiettivi: una chiara comprensione degli obiettivi conferisce struttura e orientamento al nostro sistema di servizio. Definendo chiaramente i bisogni e le priorità, e chiarendo le funzioni di ogni struttura di servizio, i ruoli e le responsabilità dei servitori di fiducia coinvolti, la pianificazione può aiutarci a mantenere un sistema che risponda alle nostre esigenze. Efficace: la pianificazione aiuta ad aumentare sia l'efficacia che l'efficienza dei servizi che possiamo fornire. Ci aiuta anche a gestire meglio le risorse della fratellanza. Sostenibile: i piani di azione formati a seguito di un regolare processo di pianificazione strategica devono prendere in considerazione le risorse disponibili, sia umane che finanziarie. I servizi dovrebbero contare su una fonte stabile di finanziamento, come i contributi dei membri, piuttosto che su attività di raccolta fondi, che sono soggette a imprevisti. Coerente: la profondità e la complessità dei processi di pianificazione varia a seconda di come la struttura di servizio li esegue. Si applicano gli stessi principi di base sia che la pianificazione venga decisa dal nostro gruppo che dal piano strategico del NAWS. Inclusiva: un processo di pianificazione accessibile utilizza metodi quali lo “scanning” e il “brainstorming”, favorendo un'ampia base di partecipazione e permettendo a tutti di esprimere i propri punti di vista e le proprie idee. I principi di apertura mentale e tolleranza possono anche aiutarci a prendere in considerazione tutte le informazioni e punti di vista con più attenzione. Onesta: un elemento chiave della pianificazione è valutare e misurare regolarmente i servizi che forniamo per aiutarci a determinare dove sono necessarie modifiche. Queste possono essere basate su cambiamenti nei requisiti, nelle risorse disponibili o del contesto di utilizzo. L'onestà incoraggia anche la flessibilità e l‟adattabilità Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 33 quando è necessario modificare i nostri servizi. Centrata sul gruppo: la pianificazione garantisce che il sistema di servizio consideri le esigenze del gruppo, dalla raccolta di informazioni su questioni del gruppo da parte dei membri a incontri di gruppo e di qualsiasi altra fonte disponibile. PROCESSO DECISIONALE Che cosa si intende realmente con “Processo decisionale”? Il processo decisionale in NA può essere semplice come una discussione informale tra i membri del gruppo sulle modifiche al formato di un riunione, o molto complesso come l‟approvazione dei piani di bilancio e dei progetti del NAWS per un ciclo di servizio. Qualunque sia la portata della decisione, gli stessi principi di recupero guidano il processo. Il processo decisionale è uno sforzo collaborativo. Lavoriamo insieme per decidere cosa è meglio per NA, sia a livello locale che globale. Il processo decisionale è di solito più di una semplice votazione. Spesso la decisione è solo una fase del processo. Cominciamo con la raccolta di informazioni e di esperienze, per aiutarci a prendere decisioni informate. Dobbiamo poi prenderci del tempo per discutere le idee e condividere le prospettive. Preparandoci in questo modo possiamo garantire che le nostre decisioni sosterranno la nostra Visione e saranno in armonia con i nostri principi. Il processo non si conclude una volta presa una decisione. C'è la responsabilità di comunicare in modo chiaro e spiegare i dettagli della decisione a coloro che ne saranno coinvolti. In questo modo siamo in grado di onorare il principio di responsabilità e contribuire a garantire sia la fiducia che il supporto per le decisioni che prendiamo. Principi base del processo decisionale (con alcuni esempi di come ciò può essere realizzato) Affidabile: senza fiducia ci sono poche possibilità che un processo decisionale sarà efficace. Come possiamo raggiungere e nutrire la fiducia dipende da certe pratiche chiave. Selezionare con cura i servitori di fiducia, facendo attenzione sia alle qualità personali che alle competenze necessarie. Comunicare la natura e le implicazioni delle decisioni in modo chiaro e completo, utilizzando una varietà di metodi. Offrire opportunità a tutti i membri di partecipare in qualche modo al processo decisionale. Responsabile: le strutture di servizio sono responsabili verso i gruppi che le hanno create e le sostengono. Questo non significa necessariamente che i gruppi devono supervisionare ogni decisione, ma dà ai gruppi la possibilità di esercitare l'autorità Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 34 in caso di necessità. Garantire un chiaro punto di responsabilità è necessario quando si prende una decisione per fare qualcosa. Spiegare chiaramente cosa stanno facendo le strutture di servizio a chiunque sia coinvolto nelle loro decisioni. Pratiche di delega: anche se i gruppi hanno l'autorità finale sui servizi di NA, devono delegare ad altri la possibilità di servire in modo che questi servizi siano effettivamente svolti. Questo permette ai gruppi stessi di focalizzare la loro attenzione sul trasmettere il messaggio durante le riunioni. Fare attenzione nella scelta dei servitori di fiducia, ricorrendo al saggio sul Quarto Concetto come guida. Lasciare il tempo per riferire ai delegati durante qualsiasi riunione di servizio. Inclusivo: in teoria, ogni processo decisionale ha una larga base di partecipazione, garantendo la considerazione di tutte le esperienze rilevanti, e che i membri più in vista non abbiamo influenze indebite sulle decisioni o non monopolizzino il tempo a disposizione dei partecipanti. Effettuare assemblee di pianificazione che consentano la massima partecipazione su questioni che riguardano NA. Utilizzare tecniche come il brainstorming per incoraggiare gli input e perché questi siano liberamente condivisi. Utilizzare tecniche come piccoli gruppi di discussione per consentire alle voci dei membri più silenziosi di essere ascoltate. Utilizzare un processo basato sul consenso, quando pratico, nel prendere decisioni. Usare il voto segreto/chiuso quando è necessario per incoraggiare i delegati a partecipare liberamente senza sentirsi influenzati da altri. Guidato da un piano: le decisioni devono prima di tutto far fronte ai nostri bisogni più urgenti. Pianificare aiuta a collegare le nostre decisioni con il quadro più ampio dei servizi di NA e aiuta a lavorare in armonia come fratellanza. Utilizzare un processo di pianificazione concordato. Dare priorità alle attività di servizio e prendere in considerazione le decisioni da un punto di vista globale. Prendersi il tempo di chiedere: "Questo ci aiuta a portare avanti l'ideale espresso nella nostra Visione?" Creare un piano strategico per aiutare a mettere a fuoco gli obiettivi principali del gruppo. Sostenibile: quando si prendono decisioni, dobbiamo considerare se abbiamo le risorse per la loro attuazione su base continuativa. Creare i budget in modo che siano chiare le implicazioni finanziarie degli impegni in corso. Determinare quali sono le risorse umane necessarie a soddisfare le decisioni. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 35 GESTIONE DELLE INFORMAZIONI La gestione delle informazioni è un termine generale per il processo di trattare con i diversi tipi di informazioni relative al servizio di NA. Migliorare la qualità e la disponibilità delle informazioni rilevanti può influenzare positivamente quasi ogni aspetto del servizio. I principi e le pratiche di gestione delle informazioni si sovrappongono con molti dei processi chiave, in particolare con la comunicazione e il processo decisionale. Il Nono Concetto offre questo pensiero: Una coscienza di gruppo efficace è una coscienza di gruppo pienamente informata. Funzioni base di un Sistema di Gestione Informazioni La maggior parte dei processi di gestione delle informazioni possono essere generalmente suddivisi in cinque fasi: 1. Acquisire le informazioni Prendere appunti. Tenere un registro delle decisioni. Fare sintesi delle esperienze di servizio. Raccogliere materiali di servizio come linee guida, descrizioni delle posizioni dei servitori di fiducia, bollettini su temi specifici ecc. Eseguire una indagine sul territorio per raccogliere informazioni per riunioni di programmazione - ad esempio, raccogliere informazioni come problemi di gruppo, informazioni finanziarie, tendenze interne ed esterne che possono influenzare NA nel servizio. 2. Gestire le informazioni Catalogare o indicizzare singole parti di informazione. Aggiornamento continuo delle risorse come le liste di riunioni, i contatti dei servitori di fiducia, contatti di pubbliche relazioni ed eventi, calendari di eventi della fratellanza. 3. Immagazzinare le informazioni Archiviare file negli uffici o abitazioni dei servitori ecc. Archivi elettronici su computer e siti web Database 4. Conservare le informazioni Scansione di copie cartacee dei documenti o volantini; conservazione di materiali delicati o degradabili Utilizzare back-up, opzioni di archiviazione ecc. 5. Fornire le informazioni Mantenere i collegamenti con altri database - per esempio un elenco regionale Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 36 delle riunioni. Rendere disponibili le informazioni quando necessario - ad esempio, un elenco online delle riunioni. Fornire informazioni al pubblico - per esempio, notizie su NA ai media o centri di trattamento ecc. Queste procedure dovrebbero svolgersi con continuità, seppur variando in base a ciò che è appropriato per le diverse comunità e le strutture di servizio. In generale la gestione delle informazioni sarà più efficace se è un lavoro di squadra in cui tutti servitori di fiducia giocano un ruolo, piuttosto che sulla responsabilità di un solo membro. Principi base di un Sistema di Gestione Informazioni (con alcuni esempi di come queste possono essere realizzate) Accessibile: le informazioni dovrebbero essere facilmente disponibili in caso di necessità e in grado di essere condivise: Creare archivi online protetti da password per gli appunti e il materiale di servizio sui siti web gestiti a livello centrale. Fornire moduli formativi di orientamento per i nuovi servitori di fiducia. Utilizzare impianti di condivisione delle risorse sui siti web gestiti a livello centrale (ad esempio, www.na.org) consentendo alle diverse strutture di condividere il materiale di servizio. Integrare la gestione delle informazioni e la pianificazione come un punto chiave, quando le informazioni devono essere capite e pianificate, come ad esempio nella fase di indagine sul territorio del ciclo di pianificazione. Selettivo: tendiamo a conservare ogni foglio di carta o a buttare via tutto quando finisce un impegno di servizio. Un sistema pratico decide cosa conservare, tenendo conto delle esigenze a lungo e breve termine, della rilevanza storica e dei posti di immagazzinamento disponibili. Conoscere i requisiti di legge su quanto tempo le informazioni finanziarie devono essere conservate. Offrire criteri chiari per determinare l‟importanza storica. Valutare lo spazio fisico e virtuale a disposizione. Aggiornato: ovunque possibile le informazioni devono essere aggiornate. Datare le informazioni. Fare regolarmente l'inventario delle informazioni memorizzate. Coerente: dovrebbero essere utilizzati processi coerenti e modelli su tutta la linea al fine di consentire la condivisione diffusa di informazioni provenienti da una vasta gamma di fonti. Sviluppare modelli di fare rapporti. Creare procedure e criteri, coerenti, di archiviazione. Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 37 Adattabile: gli aspetti di formazione e tutoraggio del sistema possono essere adattati per comunità di dimensioni diverse. Opzioni con diverse gamme di sofisticazione potrebbero soddisfare le esigenze di comunità e livelli di servizio diversi. Coordinato: diversi livelli del sistema lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune. La comunicazione deve fluire in tutto il sistema. La formazione e il reclutamento possono essere eseguite a livello locale, ma coordinate a livello nazionale. Il livello nazionale potrebbe implementare moduli di formazione o corsi e le UST potrebbero implementare la formazione (formazione dei formatori). Potrebbe esserci un servitore di fiducia o un team che identifica i leader locali, se è un metodo praticabile. Coltiva i membri: migliore formazione e mentoring: se prepariamo le persone nel modo giusto non avremo bisogno di molte risorse. Si potrebbero utilizzare moduli di formazione in qualche modo formale o corsi (possibilmente online) con linee guida standard e con certificazione a fine corso. L‟USG potrebbe funzionare in qualche modo come un campo di allenamento. Condurre delle sessioni di orientamento per i nuovi servitori di fiducia, che includano la rotazione dei membri stessi per fornire un cambio di responsabilità invece di un passaggio freddo. Potrebbe esserci una sovrapposizione standard (ad esempio, di 14 mesi) per il termine del servizio. Necessità di migliorare con un tutoraggio in itinere. Si potrebbe anche creare un'ulteriore opportunità di mentoring informale facendo interagire ex servitori di fiducia con i nuovi o potenziali servitori di fiducia. Stabilire chiare aspettative per le prestazioni e l'utilizzo di strumenti di autovalutazione a medio termine, di strumenti di valutazione per determinare come stiamo realizzando i nostri impegni e dove possiamo migliorare. Accogliente: ispirare le persone a servire e fornire opportunità per questo. Dovrebbe essere facile per i membri servire, offrendo ampi spazi e percorsi per il servizio, con i requisiti di base che non sembrino schiaccianti. Il gruppo di appartenenza è un punto di accesso al servizio; inoltre, il servizio è parte del recupero e non è qualcosa da cui "ritirarsi" quando termina. APPENDICE 1 FUNZIONI DELLE UST L‟UST può svolgere i seguenti compiti: Fornire formazione, compreso orientamento, mentoring, e sviluppo della leadership Servire come collegamento di comunicazione e responsabilità Pianificare, compreso lo sviluppo di piani strategici e piani di azione Fornire il supporto alle USG, tra cui alcuni o tutti questi: Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 38 Facilitazione Supporto, personale e/o finanziario Assistenza nella fornitura di servizi locali Amministrare i propri affari ad esempio facilitando incontri, la locazione dello spazio, impostare agende ecc. Organizzare eventi per la comunità (convegni, giornate di formazione e workshop) Coordinare il lavoro di traduzione, ad esempio, dialetti locali nei paesi multilingue, risorsa o servizio di traduzione per la condivisione con altre UST Condotta PR, tra cui: o Collegamento istituzionale o Eventi PI Coordinare le risorse umane come un pool di risorse umane Supervisionare le risorse finanziarie Partecipare allo sviluppo della fratellanza e sostenere, anche con lavoro di sensibilizzazione, le comunità isolate di NA Mantenere un elenco delle riunioni Distribuire letteratura ai gruppi Eleggere un delegato alla struttura di servizio stato/regione/provincia APPENDICE 2 FUNZIONE STRUTTURA DI SERVIZIO NAZIONALE/REGIONALE/PROVINCIALE I ruoli di questo organismo sono flessibili a seconda delle esigenze locali. Alcuni dei compiti che la struttura di servizio nazione/regione/provincia potrebbe intraprendere sono: Esecuzione su larga scala di PR, a livello provinciale o nazionale Assistere i servizi locali, per esempio aiutando un O&I locale, lavorando con gli enti pubblici o con i reparti provinciali degli istituti correttivi Pianificazione, tra cui: Indagine territoriale La creazione di piani d'azione Assistere sforzi di pianificazione locale Formazione Servire come anello di comunicazione in modo da diffondere le informazioni, soprattutto da e verso il livello globale Sostenere responsabilità giuridiche, ad esempio, darsi una qualche forma di personalità giuridica, per essere un‟associazione legale Mantenere un ufficio di servizio con funzioni multiple, come gli ordini della letteratura Tenere convegni/eventi, con una struttura a progetto, piuttosto che un comitato permanente Impegnarsi per lo sviluppo e la valorizzazione delle comunità emergenti Gestire la tecnologia dell'informazione, tra cui un sito web, gruppi di discussione e una banca dati delle riunioni Archiviare e gestire le informazioni Coordinare le risorse umane, come ad esempio un pool di risorse umane Verificare le risorse finanziarie Coordinare il lavoro delle traduzioni Eleggere un delegato per la struttura di servizio mondiale Inviaci le tue idee: NA World Services, 19737 Nordhoff Place, Chatsworth, CA 91311 TEL (818) 773 9999 EMAIL [email protected] Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 39 Versione definitiva (1° agosto 2011) - scaricabile da www.na-italia.org/download 40