PROPOSTE SISTEMA DI SERVIZIO
INTRODUZIONE
Si tratta della seconda bozza di proposta del Consiglio Mondiale sul sistema di
servizio. La prima bozza è stata rilasciata nel mese di agosto 2010. Abbiamo
distribuito la prima proposta di progetto il più ampiamente possibile, dopo averla
discussa negli Stati Uniti nel corso di cinque workshop; abbiamo fatto delle
sessioni durante una serie di convention internazionali e forum zonali; l‟abbiamo
inviata ai partecipanti alla conferenza, e pubblicata sul web
(www.na.org/servicesystem), insieme con i profili di sessione per i workshop locali.
Abbiamo chiesto input entro il 31 dicembre per la prima proposta di bozza e abbiamo
ricevuto risposta da 63 persone, 6 gruppi, 14 aree, 27 regioni, e 18 workshops
(escludendo i cinque workshops dell‟Ufficio dei servizi mondiali - NAWS - negli
Stati Uniti). L'input è venuto da 10 paesi: Canada (3 province), Finlandia, Honduras,
Messico, Panama, Sud Africa, Svezia, Stati Uniti (30 stati), Regno Unito e
Venezuela. Abbiamo esaminato i suggerimenti insieme con le nostre esperienze nei
workshops e parlando con membri. Infine abbiamo preso le decisioni che hanno
portato a questa seconda bozza di proposta.
La maggior parte delle modifiche proposte potrebbero essere definite più
"evolutive" che "rivoluzionarie", negli allegati vedrete come abbiamo cercato di
chiarire, per esempio, la funzione di una struttura intermedia. Abbiamo fatto ipotesi
su come un‟Unità di Servizio al Territorio (UST) potrebbe funzionare lavorando su
alcuni diversi fattori che possono far sì che una comunità propenda per un‟opzione
lineare piuttosto che per un‟opzione a doppio binario. Abbiamo anche aggiunto un
quinto "principio fondamentale": collaborazione. L'idea che tutti gli elementi del
sistema di servizio lavorino insieme per raggiungere il nostro scopo primario che è
alla base del nostro pensiero, e sembrava giusto richiamarla nelle proposte.
Anche se non riteniamo necessaria, o utile, in questo momento un‟opzione
particolare, lineare o a doppio binario, per i servizi locali, raccomandiamo però un
modello “con unico rappresentante” (single seating model). In seguito si vedrà che
consigliamo di creare delle strutture di servizio in base a province/regioni/nazioni (di
seguito anche richiamato come basato su confini geografico-politici). Ci rendiamo
conto che questo modello può essere solo una soluzione a breve termine a causa delle
dimensioni della Conferenza Mondiale dei Servizi (WSC). Continueremo a esplorare
qualcosa di simile riferendoci a un modello "zonale" (con la consapevolezza che le
"zone", per come sono ora, potrebbero aver bisogno di essere riviste per rendere tale
modello applicabile). Al momento, però, il modello province/regioni/nazioni sembra
il più pratico.
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Nonostante le numerose discussioni, c'è ancora molto da discutere e da
chiarire nelle seguenti proposte. Tra quelle che conosciamo, le seguenti hanno
bisogno di ulteriori chiarimenti e discussione:
 Flusso dei fondi (incluso come viene finanziata l‟Unità di Supporto ai Gruppi –
USG).
 Distribuzione della letteratura - dove comprano i gruppi la loro letteratura?
 Questioni giuridiche: associazione, assicurazione ecc.
 Organizzare cicli di pianificazione di tutto il sistema.
 Chi crea la struttura intermedia?
 Chi determina i confini dell‟UST?
 Come ripartire il lavoro dei comitati ?
 Problemi di nazioni/regioni ad esempio, in Brasile, Messico, India, Russia.
 Ulteriori criteri sul modello di rappresentanza.
Queste proposte rappresentano un lavoro in divenire. Se avete qualche idea su
qualunque argomento tra quelli sopra citati o qualsiasi altro aspetto delle proposte, vi
preghiamo di scrivere al Consiglio Mondiale. Questa "seconda bozza" dovrebbe
costituire la base di comunicazione che contribuirà a dar forma al materiale del
Conference Agenda Report (CAR). A questo punto, ci aspettiamo di includere una
serie di "linee di principio" da decidere durante la Conferenza.
Ci aspettiamo inoltre di presentare un progetto per una sorta di gruppo di
lavoro (workshop). Questo progetto dovrebbe essere incluso insieme con altri
materiali nel Conference Approval Track (CAT).
Grazie per il vostro aiuto prestatoci finora nel diffondere questo progetto,
organizzando workshop e cercando idee nei vostri comitati di servizio, inviando
suggerimenti e in generale cercando di aiutarci a progredire in questo processo.
Dobbiamo lavorare tutti insieme per avere successo: insieme possiamo realizzare la
nostra Visione. Quindi, per favore, continuate a inviarci le vostre idee e input per il
sistema di servizio. Che tipo di miglioramenti possiamo apportare per diffondere più
efficacemente il messaggio?
UNA BREVE STORIA
Negli anni, a partire dalla prima riunione di NA nell‟ottobre 1953, la nostra
fratellanza è cresciuta da pochi gruppi nei sobborghi di Los Angeles a una
fratellanza globale di oltre 58 mila riunioni ogni settimana. Mentre crescevamo, i
servizi, che abbiamo creato per aiutare i gruppi a concentrarsi sul loro obiettivo
principale, sono cresciuti con noi.
Oggi ci sono oltre 1.000 comitati d‟area in oltre 100 regioni. Per molti versi, siamo
un‟immagine di successo. Siamo in grado di trasmettere il messaggio a tanti
dipendenti in tanti luoghi del mondo. Ma è passato il tempo, e dobbiamo dare uno
sguardo d‟insieme alla nostra struttura di servizio. Abbiamo applicato lo stesso
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sistema di servizio a un insieme sempre più eterogeneo di circostanze, e in molti casi
non funziona bene come potrebbe.
Per anni abbiamo sentito le stesse problematiche nelle comunità locali di NA:
comunicazione inefficace, risorse insufficienti, servitori di fiducia frustrati, poca
atmosfera di recupero nelle riunioni di servizio.
I risultati di due recenti workshop sugli argomenti di discussione – le
infrastrutture e il nostro sistema dei servizio – hanno espresso le stesse fatiche e lo
stesso obiettivo, per meglio allineare le nostre pratiche con i nostri principi.
Naturalmente, per alcuni di noi il sistema che abbiamo funziona, ma per altri no.
Le proposte descritte nella presente relazione sono offerte nella speranza
che possano migliorare l'efficacia dei servizi in tutto il sistema,
indipendentemente da come ogni particolare struttura di servizio sia o non sia
efficiente. Il Service System Project, adottato in occasione della Conferenza di
Servizio Mondiale del 2008 come un progetto di quattro anni e rinnovato alla WSC
2010, è stato proposto come un modo per cominciare a risolvere alcuni dei nostri
problemi. Con questo progetto si vuol dare uno sguardo al sistema di servizio nel suo
complesso, e suggerire idee per le modifiche che potrebbero migliorare la nostra
capacità di lavorare insieme, per trasmettere il messaggio e realizzare la nostra
Visione.
Il nostro sistema è stato progettato nel 1970 per una fratellanza molto diversa
dalla Narcotici Anonimi di oggi. Tra le differenze ci sono:
 Siamo cresciuti, e abbiamo oltre 58.000 riunioni ogni settimana;
 NA è presente in più paesi rispetto al passato;
 NA è presente in società che, oggi, hanno una visione molto diversa della
dipendenza e del recupero rispetto agli anni Settanta.
L‟inventario e la successiva ristrutturazione dei servizi mondiali alla fine
degli anni Novanta ha contribuito a consentire all‟Ufficio dei Servizi Mondiali
(WSO) di diventare più efficace a livello globale, ma fino ad ora non abbiamo dato
uno sguardo d‟insieme per migliorare il sistema a livello locale. La parte strutturale
del sistema di servizio è stata creata molto prima dell'introduzione dei Dodici
Concetti di Servizio in NA, nel 1992. La nostra speranza è che le revisioni proposte
sul sistema di servizio ci permetteranno di avvicinarci ad alcuni dei principi espressi
nei passi, nelle tradizioni e nei concetti.
Il progetto del 2008 spiega che il primo compito è quello di "fornire
indicazioni e raccomandarne la discussione tramite la conferenza e la fratellanza." La
prima bozza pubblicata in agosto 2010 ha costituito la base per gli inizi di questa
discussione all'interno della fratellanza. In questa "seconda bozza" (marzo 2011),
abbiamo inserito e pubblicato alcune delle idee che abbiamo sentito su come
migliorare le proposte.
Vogliamo continuare a sottolineare che queste sono idee da discutere
insieme, non un “insieme di modelli definitivi”. Se vogliamo riuscire a portare
un ampio cambiamento nel servizio in NA dobbiamo avere una discussione
ampia in tutta la fratellanza.
Questo cambiamento, che è globale, ha bisogno di essere organizzato e
coordinato a livello mondiale. Un coordinamento di questo tipo è anche il modo
migliore per garantire che eventuali proposte siano sufficientemente flessibili per
essere adottate in ogni comunità di NA, e in pratica non c'è altro modo di apportare
un tale cambiamento, il quale interessa le regioni di tutto il mondo, se non attraverso
la Conferenza. Naturalmente, il sistema di servizio appartiene a tutti noi, e la
cooperazione e la comunicazione in tutta la fratellanza sono essenziali per qualsiasi
modifica del sistema stesso: non cambierà nulla se non lavoriamo insieme.
Per un resoconto più dettagliato della storia del nostro sistema di servizio e
del progetto, vedere il CAR 2010 sulla pagina web Service System Project:
www.na.org/servicesystem.
Una visione per il servizio in NA
Tutti gli sforzi di Narcotici Anonimi
sono ispirati dall’obiettivo primario dei
nostri gruppi. Su questo terreno comune
rimaniamo impegnati.
La nostra visione è che un giorno:
- Ciascun dipendente nel mondo abbia
l’opportunità di provare il messaggio
nella propria lingua e cultura, e di
trovare un nuovo modo di vivere;
- Ciascun membro, ispirato dal dono del
recupero, possa sperimentare crescita
spirituale e realizzazione tramite il
servizio;
- I servizi mondiali di NA lavorino
insieme in uno spirito di unità e
cooperazione al fine di supportare
sostenere i gruppi nel trasmettere il
nostro messaggio di recupero;
- Narcotici Anonimi abbia riconoscimento
universale e rispetto come programma
di recupero attuabile.
Onestà, fiducia e buona volontà sono le
fondamenta dei nostri sforzi nel
servizio, dei quali tutti quanto fanno
fede alla guida di un Potere Superiore
amorevole.
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CREARE UNA VISIONE COMUNE
Una delle prime cose che abbiamo fatto è stato creare una "visione comune per tutti i
servizi di NA." Poiché la visione dei nostri servizi nel mondo, è stata abbracciata da
molti, l‟abbiamo usata come base per "Una visione per il servizio in NA", che è stata
approvato all'unanimità alla WSC 2010. Ci auguriamo che questa visione comune
costituisca un punto focale per guidarci e ispirarci in tutti gli sforzi nel servizio e
diventi una parte fondamentale di un sistema di servizio rinnovato.
ELEMENTI BASE DEL SISTEMA
Come vi abbiamo segnalato più volte, abbiamo pensato che il sistema sia costituito da
quattro componenti principali: struttura, processi, risorse e persone. Tutti questi
dovrebbero lavorare in armonia per raggiungere il nostro scopo primario e realizzare
la nostra visione.
Abbiamo prima offerto idee sulla struttura. In alcuni casi il cambiamento
strutturale può essere la modifica più impegnativa da attuare, e abbiamo pur dovuto
iniziare da qualche parte, in modo da avere un punto su cui concentrarci per lavorare
alla prima bozza. In verità però in queste proposte è impossibile separare
completamente le idee "strutturali" da quelle "di processo ". Per esempio, la creazione
dell‟USG, un organismo dedicato esclusivamente alle esigenze del gruppo, è sia
un‟idea strutturale che di processo. Sappiamo che le modifiche ai nostri processi e il
modo in cui facciamo le cose nel servizio in NA possono influire sul successo nella
realizzazione dei servizi. Questa bozza delle proposte contiene piuttosto idee sui
processi. All'interno della descrizione dei servizi al territorio, delineiamo alcune idee
su come la pianificazione, la leadership e la comunicazione potrebbero essere
migliorati nei servizi locali. Abbiamo anche incluso una serie di principi che
dovrebbero guidarci in alcuni dei processi più importanti:
Leadership
Comunicazione
Pianificazione
Processo decisionale
Gestione delle informazioni
Tutte
le
idee
strutturali
contenute in queste proposte si basano
sull‟idea di una struttura orientata dal
processo. La forma segue la funzione. Continuando a discutere come fratellanza su
come migliorare il nostro sistema di servizio, speriamo di sviluppare insieme altre
idee su come innestare questi principi di processo in una pratica concreta. Strutturare
i principi è un buon inizio, ma non vediamo l‟ora di mettere in pratica più idee in
futuro.
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PRINCIPI FONDAMENTALI PER UN RINNOVATO SISTEMA DI SERVIZIO
Poiché il servizio in NA deve essere sempre guidato da principi spirituali, prima di
cominciare a discutere del cambiamento strutturale, abbiamo fatto molte riunioni
parlando dei principi fondamentali che stanno alla base di un sistema di servizio di
successo. Ci sono cinque caratteristiche fondamentali per il nostro pensiero, e che
sono comuni a ciascuno dei cambiamenti strutturali proposti:
Collaborativo: il successo del servizio dipende da tutti gli elementi di un sistema di
servizio che lavorano insieme verso un obiettivo comune. Questo significa che
processi, persone e risorse devono lavorare insieme, e che i componenti del sistema
devono collaborare sia "verticalmente" che "orizzontalmente " in tutta la struttura.
Guidato da uno scopo: ciascun‟unità del sistema di servizio proposto è stata
progettata per rispondere a un bisogno specifico o a molteplici necessità; le
responsabilità di ogni unità dovrebbero essere chiaramente definite e comprese.
Focalizzato sul gruppo: l'unità di supporto al gruppo (USG) in ogni modello si
concentra sull‟aiuto ai gruppi nel loro intento di trasmettere il messaggio.
Definito da confini geografici: ove possibile, far coincidere le nostre strutture di
servizio con confini riconosciuti ci permetterà di comunicare meglio con i
professionisti e con le realtà territoriali e governative, rendendo più semplice per il
pubblico e per i professionisti trovarci e dialogare con noi.
Flessibile: le proposte contengono un'idea di strutture di servizio opzionali, o
"strutture intermedie", per rispondere a specifiche esigenze se il modello generale
USG-UST provincia/regione/nazione non può sopperire a distanza, densità, o
esigenze linguistiche in una determinata comunità. In senso generale, crediamo
fortemente che la forma dovrebbe seguire la funzione e vogliamo trovare un modo
per garantire che le comunità abbiano la flessibilità necessaria per creare una struttura
che funzioni al meglio per loro.
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Sfide presenti
Soluzioni nel modello USG
I gruppi non sempre ricevono aiuto per
affrontare questioni specifiche, come ad
esempio chi frequenta le riunioni su
ordine delle autorità.
Il supporto al gruppo è l‟obiettivo
principale.
L‟USG è un organo informale, basato
sulla discussione, aperto a tutti gli
interessati a partecipare.
I membri sono spesso riluttanti o
L‟USG aumenta l'unità all'interno delle
disinteressati al servizio.
comunità locali di NA riunendo gruppi e
C'è spesso una mancanza di unità in NA rafforzando la loro capacità di
trasmettere il messaggio di NA.
e di un comune scopo.
I membri non sono sempre ben informati L‟USG offre l'opportunità di introdurre
nuovi membri al servizio e di aiutarli a
sulle nozioni di base del servizio.
conoscerne i principi di base.
L‟atmosfera aperta dell‟USG idealmente
aiuta a rafforzare, coinvolgere e
valorizzare
ogni
partecipante,
assistendolo nella sua crescita personale.
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PROGETTO DEL SISTEMA DI SERVIZIO
GRUPPO E SERVIZI TERRITORIALI
Localmente, molti comitati di area hanno una doppia funzione: offrire supporto ai
gruppi e svolgere un servizio amministrativo. Il comitato di un‟area piccola,
fornendo al contempo un forum in cui gruppi possono condividere la loro
esperienza l‟uno con l'altro, ha spesso difficoltà a portare avanti gli aspetti
amministrativi e gestionali di NA. Un comitato particolarmente grande, d'altra
parte, può avere un sacco di soldi e servitori, ma essere troppo grande per offrire
sessioni di condivisione di cui i gruppi hanno bisogno per sostenersi l'uno con
l'altro. (Da Guida ai servizi locali. “Il comitato di Servizio di Area” (CSA) – non
tradotto in italiano)
Sin dai primi giorni di NA, i nostri manuali di servizio
hanno descritto il CSA come una struttura che sostiene
i gruppi e che offre servizi sul territorio. Questo doppio
scopo non sempre funziona bene, cosicché spesso
entrambi vengono trascurati. La complessità di alcuni
dei servizi forniti dalle aree spesso impedisce ai gruppi
di avere il tempo di cui hanno bisogno durante una
riunione di area per condividere problemi che
condizionano la loro capacità di trasmettere il
messaggio. Questo può dare ai gruppi la sensazione che le loro esigenze vengano
considerate poco.
A volte in alcune riunioni d‟area si incontrano difficoltà quando si parla degli
aspetti pratici di alcuni servizi complessi – come negoziare contratti con hotel per
convention e provvedere a servizi di PR a organismi professionali – all'interno di una
riunione di servizio composta da molti membri nuovi nel servizio. Ciò può rendere
difficile prendere decisioni, far sentire i servitori frustrati e demotivati, e far sentire
confusi, e quindi distanti dal processo, i GSR.
Vogliamo tutti la stessa cosa – trasmettere il messaggio al dipendente che
soffre ancora – ma la nostra struttura attuale a volte
Nona Tradizione
sembra renderlo difficile. Il “Progetto del Sistema di NA per principio, non
Servizio” mira a portarci verso gli ideali espressi in Una dovrebbe
essere
mai
organizzata,
ma
si
potranno
Visione del Servizio in NA. Servizi territoriali rinnovati
ed evoluti sono la chiave per raggiungere questo costituire strutture o comitati
di servizio, direttamente
obiettivo. Noi speriamo di:
responsabili verso coloro che
Aumentare il volume e l‟efficacia dei servizi che essi servono.
possiamo offrire;
Rendere il servizio un processo più gratificante;
Accrescere l‟unità in NA;
Primo Concetto
Per compiere lo scopo
primario
della
nostra
fratellanza, i gruppi di NA
hanno riunito le loro forze
per costituire una struttura
che sviluppi, coordini e
mantenga dei servizi per
conto di NA nel suo insieme.
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-
Migliorare la reputazione di NA come solido programma di recupero.
L‟Unità di Supporto ai Gruppi (USG) proposta, e l‟Unità di Servizio
Territoriale (UST) si dividono le responsabilità del nostro attuale Comitato di Area.
Ogni unità ha un obiettivo principale: l’USG è dedicata al supporto di gruppo e
l’UST a fornire i servizi al territorio. Nel linguaggio dei nostri principi fondanti,
queste sono strutture orientate da un obiettivo, il quale, quanto meglio è definito,
tanto più aumenta la possibilità di successo nell‟adempimento delle responsabilità.
L’UNITÀ DI SUPPORTO AI GRUPPI – TRASMETTERE IL MESSAGGIO
Focalizzata sul gruppo: L'unità di supporto ai gruppi (USG) in ogni modello si
concentra sul favorire i gruppi nel loro intento di trasmettere il messaggio.
Come fratellanza, il gruppo sarà sempre il modo più efficace che abbiamo di
trasmettere il messaggio. Molti degli argomenti nelle nostre discussioni alle
conferenze si sono concentrati sul rafforzamento dei gruppi. Troppo spesso, infatti,
nella nostra struttura di servizio attuale si ritiene che i gruppi non siano supportati,
quasi come se non avessero un posto dove trattare le questioni che li riguardano più
da vicino.
L’USG è destinata ad aiutare i gruppi a trasmettere al meglio il messaggio
all’interno delle loro riunioni, separando la funzione di sostegno del gruppo dagli
"affari" di NA. L‟USG dà ai gruppi la possibilità di condividere i problemi che si
possono incontrare e di cercare soluzioni comuni, evitando la distrazione delle
discussioni sui servizi forniti fuori dal gruppo. Funzionando come un incontro basato
sulla discussione della comunità locale di NA, l‟USG offrirà un'alternativa attraente
che completa altri incontri più orientati sugli affari di servizio.
L‟USG può inviare o non inviare un delegato all‟UST, a seconda di quale
opzione strutturale funzioni meglio per i gruppi della comunità locale. Un‟unica
modalità può non andar bene per tutti, e queste proposte sono destinate a essere
accolte in modo flessibile per meglio soddisfare le esigenze di ciascuna comunità. La
sezione sottostante, dedicata alle opzioni "lineare e a doppio binario", offre più idee
su queste opzioni. Qualsiasi opzione si scelga, l‟USG non deve essere inteso come un
altro livello di servizio. Alcune delle cose che accadono durante le riunioni dell‟USG
includono:
-
Formazione informale e “mentoring”;
Discussione di problemi di gruppo, gruppo di condivisione senza “affari”;
Raggiungimento e accoglienza di gruppi e membri;
Orientamento e introduzione al servizio (letteratura di recupero e letteratura di
servizio, tradizioni, concetti, ecc.);
- Condivisione delle informazioni (ad esempio prossimi eventi, attività dell‟UST,
letteratura nuova, argomenti e questioni del NAWS);
- Per alcuni problemi o in alcune circostanze, all‟USG può essere chiesto di
svolgere alcuni servizi (ad esempio, distribuire volantini di PI nella comunità).
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Dimensioni e presenze
La frequentazione all‟USG è aperta: i gruppi inviano un delegato, ma qualsiasi
membro interessato vi può partecipare. In alcuni casi una comunità può decidere di
inviare un collegamento dall‟UST, o, per fare un evento
Quinta Tradizione
particolare, può invitare membri “anziani” nel servizio o Ogni gruppo ha un solo
membri con particolare esperienza in un campo fine primario, trasmettere
specifico. Questo tipo di inviti è lasciato alla discrezione il
messaggio
al
dipendente
che
soffre
della comunità locale; resta comunque fondamentale che
i gruppi inviino un servitore di fiducia e che chiunque ancora.
voglia partecipare è il benvenuto. L‟USG è destinata a
essere una struttura di servizio a dimensione di quartiere, saldamente radicata nella
sua comunità locale. Tipicamente nell'area geografica dell‟UST si troverà un certo
numero di USG. Tuttavia, la relazione tra USG e UST varierà secondo le condizioni
locali. In molti casi, l‟USG sarà più piccolo e più a livello locale di alcune delle aree
attualmente esistenti, e la partecipazione può comportare meno viaggi per i delegati
dei gruppi.
L‟UST d'altra parte ha l‟obiettivo di fornire servizi e quindi è “tagliata”,
laddove sia possibile e pratico, in modo da conformarsi a confini riconosciuti, come
comuni, province e così via.
L‟USG ha un'atmosfera meno formale di quella che troviamo in molte
riunioni di servizio attuali. La struttura e le procedure devono essere il più possibile
informali. Le riunioni delle USG non solo aiuteranno i gruppi, ma serviranno anche a
introdurre nuovi membri ai principi fondamentali del servizio. La nostra speranza è
che un clima migliore incoraggi molti membri, sia esperti che nuovi nel servizio, a
partecipare, e che li prepari a farlo presso altri comitati o strutture di servizio.
Lo scopo primario di un gruppo NA è quello di trasmettere il
messaggio di recupero al dipendente che soffre ancora. Il
gruppo fornisce a ogni membro l'opportunità di condividere e di
ascoltare l'esperienza di altri dipendenti che stanno imparando
un migliore stile di vita senza l'uso di droghe. Il gruppo è il
mezzo primario attraverso il quale viene trasmesso il nostro
messaggio. Esso fornisce un ambiente in cui il nuovo venuto si
può identificare con il dipendente in recupero e trovare
un'atmosfera di recupero. (Il Manuale del Gruppo)
Amministrazione dell’USG
C‟è una serie di possibilità alternative per amministrare un‟USG. Le sedi dei gruppi
potrebbero a turno ospitare l'USG; oppure, l‟UST potrebbe svolgere una parte
nell‟amministrare o anche ospitare l‟USG; o ancora ci potrebbe essere qualche tipo di
componente amministrativo all'interno dell‟USG. La chiave sta nel fare cose semplici
e informali, e nel mantenere l‟obiettivo dell‟USG il più possibile focalizzato sul
supporto al gruppo e non sulla propria amministrazione. Ci dovrebbe essere un
formato per le riunioni, ma non molto strutturato. In sostanza, non deve essere più o
meno formale di una riunione di recupero. Ci dovrebbe essere un facilitatore, ma tale
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funzione può essere a rotazione, come essere una persona incaricata: si sceglierà ciò
che ha più senso per l‟USG e che chiede la minor distrazione sul piano
amministrativo.
Opzioni per l’USG: lineare, a doppio binario, e altre combinazioni
Nella prima bozza avevamo delineato due opzioni possibili per la relazione tra USG e
UST: l‟opzione a doppio binario e l‟opzione lineare. Entrambe permettono ai gruppi
di scegliere se inviare un delegato dalle loro USG al servizio territoriale, pianificando
conferenze e riunioni (l'opzione lineare), oppure se inviare un delegato sia alla
riunione dell‟USG che alla conferenza dei servizi locali (opzione a doppio binario).
Inizialmente avevamo pensato che forse saremmo stati in grado di restringere le
opzioni e semplicemente suggerire una configurazione unica in questa seconda bozza
di proposte, ma, dopo aver discusso le opzioni nei workshop, e aver ricevuto
contributi da molti membri, ci rendiamo conto che ogni comunità ha esigenze
differenti e il modello lineare può andare meglio in una realtà, mentre il modello a
doppio binario potrebbe funzionare meglio in un'altra. Inoltre, qualche combinazione
delle due potrebbe funzionare meglio per una terza. Al momento, non pensiamo che
possa essere necessario o utile raccomandare una particolare opzione piuttosto che
un‟altra. Ciò che ci sembra più importante sottolineare è che una struttura come
l‟USG sia chiaramente focalizzata sui gruppi.
Opzione lineare: L'opzione lineare rende l‟USG una parte del "flusso di delega" tra il
gruppo e il resto della struttura di servizio di NA. L‟USG
Secondo Concetto
avrebbe la responsabilità di scegliere un delegato che La responsabilità e
partecipi all‟UST. Noi lo chiamiamo "flusso di delega" autorità finali per i
perché il delegato (un servitore di fiducia scelto per servizi di NA spettano
partecipare a nome del gruppo o dell‟USG) è quello che ai gruppi di NA
collega il gruppo all‟UST, l‟UST alla struttura di servizio di
provincia/regione/nazione, e la struttura di provincia/regione/nazione al livello
globale di NA. Ciò è come la voce del gruppo viene sentita e come incide sul
processo decisionale. Le risorse e il flusso di informazioni vanno avanti e indietro
attraverso il flusso di delega, e una delega attenta permette ai gruppi di essere
informati.
Tra i vantaggi del modello lineare c‟è che un gruppo deve inviare solo un
servitore di fiducia a una struttura, l‟USG. È anche possibile, per il fatto di trovarsi
all'interno del flusso di delega, che l‟USG funzioni meglio come una sorta di campo
di allenamento o di orientamento verso i servizi prestati nell‟UST.
Questa stretta connessione all‟UST, tuttavia, è anche uno degli svantaggi. È
possibile che l‟obiettivo dell‟USG scivoli in secondo piano quando vi è la
responsabilità di scegliere un delegato per lo scambio di informazioni con l‟UST.
Bisogna evitare con cura di far tornare la scelta del delegato, e la discussione delle
informazioni e delle idee dell‟UST, a essere questioni d‟affari che decentrino il
lavoro dell‟USG. Infatti, vogliamo assicurare che l‟USG conservi il suo scopo
primario nel supporto del gruppo. Inoltre, in base a come l‟UST è impostata e dal
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modo in cui la comunicazione funzionerà all'interno della comunità, è anche possibile
che l'opzione lineare possa far sentire i gruppi più distanti dall‟UST, l'organismo che
fornisce servizi per loro conto.
Opzione a doppio binario: Nell'opzione a doppio binario, il gruppo invia un
delegato sia all‟USG che all‟UST. Forse il maggior vantaggio di questa opzione è che
l‟USG potrebbe concentrarsi esclusivamente sulla discussione delle questioni dei
gruppi e non avrebbe bisogno di inviare un delegato all‟UST. Questo preserverebbe
la semplicità della riunione dell‟USG. Lo svantaggio tuttavia è che i gruppi
dovrebbero trovare un delegato a partecipare alla riunione dell‟UST, o chiedere alla
stessa persona di partecipare sia all‟USG che all‟UST. Se la riunione dell‟UST fosse
una conferenza pianificata che si tiene tre o quattro volte l'anno come di seguito
illustrato, piuttosto che un incontro mensile o bimestrale, ciò potrebbe rendere meno
scoraggiante per i gruppi inviare un servitore di fiducia per entrambe. Certamente, la
decisione tra l‟opzione a doppio binario e quella lineare dovrebbe essere presa in
relazione a tutto il sistema di servizio. Avere un delegato del gruppo durante una
conferenza territoriale pianificata tre o quattro volte l'anno è una prospettiva diversa
rispetto all'invio di un servitore di fiducia del gruppo a un CSA (Area) una volta al
mese, come avviene in molti luoghi oggi.
Variazioni: In alcune realtà si può decidere di tenere riunioni dell‟USG meno
frequenti (ogni due mesi invece che ogni mese) per alleggerire il peso sulle risorse
umane. Piccole comunità possono anche decidere di alternare incontri con l‟USG e
incontri con l‟UST, o dedicare la prima metà di una riunione di servizio all‟USG e la
seconda metà all‟UST. In molti luoghi ci saranno diversi USG per ogni UST, ma nei
rari casi di comunità piccole o rurali, i componenti potrebbero essere più o meno gli
stessi. Nella zona rurale di uno stato dove ci sono, ad esempio, otto incontri in una
determinata regione, le stesse otto riunioni possono riunirsi per coordinare i servizi a
livello di zona e di discutere le esigenze dei gruppi. È importante notare che questo
sarebbe eccezionale. Indipendentemente da quale opzione una comunità scelga, due
modi per migliorare la comunicazione, e per rafforzare il legame tra gruppo e
struttura di servizio, sono rappresentati dall‟utilizzo della tecnologia e dalla
partecipazione all'assemblea annuale. Per tutto il sistema, si potrebbe utilizzare la
tecnologia informatica in modo più efficace per distribuire informazioni e discutere le
idee. E l'assemblea annuale pianificata descritta in seguito offre un forum per tutti i
membri interessati in una comunità locale per raccogliere e discutere le tematiche e
fissare le priorità. Sia i gruppi che l‟USG invierebbero un delegato all'assemblea
programmata.
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Nel modello lineare, i gruppi mandano Nel modello a doppio binario, i gruppi
un delegato all‟USG, che a sua volta ne mandano un delegato sia all‟USG che
manda uno all‟UST.
all‟UST.
Ciò aiuta l‟USG a funzionare come un
percorso formativo di base, per far sì che
i membri interessati al servizio possano
“bagnarcisi i piedi”, apprenderne il
linguaggio e i modi con cui relazionarsi
in una riunione con questo tipo di
obiettivo.
Ciò assicura che l’USG si concentri
pienamente sul sostegno ai gruppi, ma
significa anche che l’USG e l’UST
devono alternare le loro riunioni e/o
che i gruppi devono trovare due
delegati da mandare.
Un potenziale svantaggio è che questa
opzione tende a separare i gruppi dalla
struttura (UST) che offre servizi per loro
conto.
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L’UNITÀ DI SERVIZIO TERRITORIALE – LA DISTRIBUZIONE EFFICACE
DEI SERVIZI
Orientato allo scopo: Ognuna delle unità di servizio suggerite è pensata per
rispondere a una necessità specifica o a un insieme di bisogni, e le responsabilità di
ogni unità dovrebbero essere chiaramente definite e comprese.
L‟UST è il cavallo da traino del sistema di servizio e ha la responsabilità di
trasmettere il messaggio di NA all‟esterno delle riunioni. La maggior parte dei
membri di NA sono coinvolti nel servizio a questo livello. L‟UST sarà responsabile
per la distribuzione dei servizi al territorio, mentre i gruppi resteranno responsabili
per il finanziamento dei servizi attraverso il contributo all‟UST.
L‟UST dovrebbe rifarsi a un processo di pianificazione strategica e i servizi
dovrebbero essere portati a termine attraverso l‟opera di
Sesto Concetto
un mix di gruppi di lavoro basati su progetti e servizi
La coscienza di gruppo è il
mezzo spirituale attraverso continui o di routine (vedi sotto per qualche esempio); la
il quale invitiamo un Dio forma, come si è detto, dovrebbe essere conseguenza
d‟amore a influenzare le della funzione. Laddove possibile, le decisioni dell‟UST
nostre decisioni.
saranno prese utilizzando un processo basato sul
consenso anziché sulle mozioni, rendendo così la struttura di servizio più inclusiva e
attrattiva. (Per una lista delle funzioni dell‟UST, vedi appendice 1 [non inclusa nella
presenta bozza di traduzione])
Il processo di pianificazione consente un utilizzo più efficace della nostra
risorsa più preziosa: le persone. Per un verso, utilizzare il processo di pianificazione e
organizzare le strutture di servizio secondo confini geografici dovrebbe ridurre il
numero delle duplicazioni di servizi. Una migliore pianificazione ci consentirebbe di
offrire gli stessi servizi con minor lavoro (minori “ore/uomo”). D‟altro canto, bacini
di risorse di membri esperti, qualificati e disponibili possono essere organizzati per
fornire le risorse umane necessarie tanto per singoli progetti quanto per servizi
duraturi. In questo modo, possiamo capitalizzare le abilità che i nostri membri
acquisiscono durante le loro esperienze di servizio e continuare a renderle disponibili
per il servizio in NA. Un progetto di servizio di breve durata potrebbe rivelarsi più
attrattivo per membri che sono solitamente impossibilitati o non desiderosi di
impegnarsi a presenziare alle riunioni di un sottocomitato per tutti i mesi e per uno o
più anni, ma può comunque avere un‟esperienza utile e vitale da offrire.
Definito da confini geografici: Ove possibile, far coincidere le nostre strutture di
servizio con confini riconosciuti ci permetterà di comunicare meglio con i
professionisti e con le realtà territoriali e governative, rendendo più semplice per il
pubblico e per i professionisti trovarci e dialogare con noi.
Dimensione e frequenza
Laddove sia possibile e pratico, l‟UST si conformerà a un confine geografico
riconosciuto, come un comune, una città, una provincia o una regione. In questo
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modo, l‟UST sarà equipaggiata al meglio per fornire servizi nel suo territorio,
relazionandosi più facilmente con i professionisti e gli organismi pubblici che
interagiscono più di frequente con i dipendenti. Questo genere di confini sarà
fondamentale per rendere più facile ai dipendenti trovare le nostre riunioni.
Idealmente, l‟UST sarà composta da membri
Terzo Concetto
la cui esperienza nel servizio potrebbe prepararli al I gruppi di NA delegano alla
meglio per fronteggiare i problemi talvolta complessi struttura di servizio l‟autorità
che si incontrano a questo livello. La partecipazione necessaria a portare a termine
responsabilità
loro
sarà aperta a tutti, ma l‟UST intende essere un‟entità le
assegnate.
di servizio efficiente, focalizzata sulla pianificazione
e sull‟erogazione di servizi. L‟UST servirà anche come collegamento della
comunicazione e della delega tra i gruppi e il resto della fratellanza, inviando un
proprio delegato alla struttura di servizio provinciale, regionale, nazionale ecc. I
servizi saranno assegnati attraverso una miscela
di lavori e progetti stabili e continui, ognuno dei Seconda Tradizione: Per il fine
quali avrà un proprio coordinatore che è del nostro gruppo, non esiste che
membro dell‟UST e che relazionerà a essa. una sola autorità suprema: un Dio
comunque
possa
L‟UST, inoltre, includerà conferenze di amorevole,
manifestarsi nella coscienza di
pianificazione frequentate dai delegati dei gruppo. I nostri incaricati sono solo
gruppi e delle USG, e uno staff servitori di fiducia, essi non
“amministrativo” con la responsabilità di governano.
organizzare e facilitare le riunioni dell‟UST
stessa. Alla programmazione delle conferenze può partecipare ogni membro
interessato, mentre il livello della partecipazione è determinato dall‟UST, che utilizza
i principi delle Tradizioni e dei Concetti come guida. L‟assemblea annuale dovrebbe
cercare di mettere insieme il più ampio spettro di esperienze possibile.
Composizione dell’UST
L‟Unità di servizio territoriale è composta da un consiglio dei servizi locali e prevede
una conferenza di programmazione da tenersi regolarmente (da tre a quattro volte
l‟anno), includendo anche un evento annuale come assemblea generale, o di
programmazione.
Consiglio dei Servizi Territoriali (CST)
Include coordinatore, vice, tesoriere, segretario, delegati e dei coordinatori per i
servizi essenziali;
Si incontra mensilmente o secondo necessità;
Sovraintende ai gruppi di lavoro e alle routine di servizio; coordina le assemblee
di programmazione; sviluppa preventivi e piani strategici da essere poi rivisti,
proposti e approvati dalla conferenza di programmazione; aiuta ad assicurarsi
che le priorità stabilite vengano portate a termine; mantiene relazioni con
l‟esterno; manda delegati al più prossimo livello di servizio (per una più
completa lista delle funzioni dell‟UST, vedi Appendice 1).
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Esempi di servizi di routine gestiti dal consiglio:
Comitati/gruppi di O&I;
Linee telefoniche;
Rifornimento di letteratura;
Elenco di gruppi e riunioni.
Esempi di servizi “a progetto” che dovrebbero far parte del processo di
programmazione strategica:
Lavoro di PR, ad esempio tenere un banchetto a un evento di professionisti;
attività di fratellanza come picnic e giornate dell‟unità;
Convention;
Miglioramento delle comunicazioni, ad esempio creando modelli per le
relazioni o favorendo il progresso nell‟uso delle tecnologie.
Conferenza di programmazione
Consiste di delegati di gruppo e/o di USG, membri del CST, coordinatori di
progetti e membri interessati;
Si incontra tre o quattro volte all‟anno;
Inizia con l‟assemblea annuale (vedi sotto) per riunire le proposte e mettere a
punto gli obiettivi di pianificazione. Le conferenze di programmazione seguono
gli stadi del ciclo di programmazione. Inoltre, vengono usate per trovare le
priorità, approvare i gruppi di lavoro e i preventivi creati dall‟UST, monitorare e
relazionare, cambiare direzione se necessario, valutare l‟offerta di servizi ed
eleggere il consiglio;
Possono anche esserci delle sessioni di training/formazione e una sessione di
interfaccia con i livelli di servizio intermedi, cittadini, regionali, statali (come un
seminario sul CAR – vedi pag. 2);
Come in tutto il resto del sistema, le decisioni verranno prese per consenso
laddove possibile.
Assemblea annuale
L‟assemblea annuale è l‟evento per la pianificazione che riunisce le proposte di
tutti per stabilire le priorità dei
Settimo Concetto
servizi (come l‟analisi ambientale Tutti i membri di un settore di servizio
assumono la stessa sostanziale responsabilità
fatta a livello dei servizi mondiali);
Essa comprende tutti coloro che per le decisioni che riguardano quel settore e
partecipano alle conferenze di dovrebbero essere in grado di partecipare pienamente ai processi decisionali stessi.
programmazione,
siano
esse
quadrimestrali o finanche triennali.
Tutti i membri interessanti sono incoraggiati a prendervi parte.
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17
Sfide presenti
Soluzioni dell’UST
Dato che molti membri non desiderano Fornire servizi “a progetto” risulta più
servire nei sottocomitati, abbiamo pochi attraente per alcuni membri.
servitori di fiducia.
Dove possibile, si utilizza il processo
L‟atmosfera di alcune riunioni di servizio decisionale basato sul consenso invece
è scoraggiante.
delle mozioni.
Complesse decisioni riguardanti il Tenere distinti gli affari di NA dalle
servizio sono spesso prese da servitori di questioni che riguardano i gruppi fa sì
fiducia inesperti.
che gli impegni assunti da e per NA nel
suo insieme siano portati a termine da
membri che si siano già impadroniti delle
fondamenta del servizio e che abbiamo
ricevuto una “sponsorizzazione sul
servizio” a livello di USG.
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PROGETTO DEL SISTEMA DI SERVIZIO
LA STRUTTURA INTERMEDIA
Alcune delle domande più ricorrenti riguardo alla proposta contenuta nella prima
bozza (agosto 2010) insistevano sulla difficoltà di capire che cosa si intende con
“struttura intermedia”. Perché veniva proposta? Quali funzioni deve compiere?
Flessibile: La proposta contiene l‟idea di poter optare tra diverse strutture di
servizio, o “strutture intermedie” per rispondere a bisogni specifici laddove il
modello di USG-UST provincia/regione/nazione non può farsi carico di necessità
dovute alla distanza, alla densità o alla lingua in un dato territorio. In generale,
siamo fermamente convinti che “la forma dovrebbe seguire la funzione” e vorremmo
trovare il modo di assicurarci che nei territori vi sia la flessibilità per creare una
struttura che lavori al meglio nell‟interesse dei territori stessi.
Venire incontro ai bisogni di una comunità variegata
Forse, il modo più semplice di pensare alle strutture intermedie è che essere siano
create per incontrare i bisogni relativi alla densità, alla distanza o al linguaggio. In
pratica, essere dovrebbero coprire lo spazio tra un livello di servizio e quello seguente
in posti dove NA è rigogliosa e forte, come a New York, o dove le distanze sono
grandi, come nel Texas, o in posti dove la popolazione è bilingue, come a Montreal.
Attualmente, alcune comunità di NA sono rurali e i loro appartenenti sono
distanti tra loro. Di conseguenza, spostarsi per le riunioni di servizio può essere
proibitivo sia per i costi che per i tempi. Altre comunità sono densamente popolate e
le loro strutture di servizio sono grandi e difficili da gestire. La nostra attuale struttura
presenta un numero limitato di opzioni per dar vita a nuove strutture di servizio e così
rispondere a questi problemi.
Ottavo Concetto
Le strutture intermedie sono pensate per offrire
La nostra struttura di
nuovi modi per strutturare i nostri servizi in modo da
servizio
dipende
rispondere meglio ai bisogni delle singole realtà.
dall‟integrità
ed
Esse occupano lo spazio intermedio tra le strutture di efficacia delle nostre
servizio esistenti, come fossero delle parti aggiunte a una comunicazioni.
fisarmonica, che consentono di mantenere i confini geografici
dentro le strutture di servizio con praticità, aggiustando e accordando le variabili di
distanza, densità e lingue parlate.
Le strutture intermedie fanno parte del flusso di delega. Primariamente,
servono a facilitare le comunicazioni e a condividere l‟esperienza, sebbene possano
anche servire a distribuire al meglio alcuni servizi. Mentre si potrebbe essere tentati
di rinominare una struttura di servizio esistente come “struttura intermedia”, per
minimizzare l‟impatto della ristrutturazione, questo non è lo spirito della proposta.
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Per creare una struttura intermedia dev‟essere stabilito chiaramente quali bisogni essa
dovrebbe soddisfare. Molte realtà non avranno bisogno di creare una tale struttura.
Più comunemente, le strutture intermedie
Quinto Concetto
dovrebbero essere create quando un gruppo di UST
Per ogni responsabilità
vicine vuole unirsi per mandare un delegato alla struttura assegnata alla struttura di
provinciale/regionale/nazionale. Questa potrebbe essere servizio si dovrebbe sempre
una soluzione pratica per realtà densamente popolate per definire con chiarezza un
le quali la presenza di un delegato da parte di ogni singola singolo punto di decisione e
UST renderebbe l‟assemblea regionale o nazionale troppo affidabilità.
grande, oltre a richiedere una quantità eccessiva di
risorse. Ciò potrebbe anche essere di aiuto in zone o paesi la cui popolazione sia
prevalentemente rurale, e quindi dove la distanza tra le varie UST e la struttura di
servizio regionale o nazionale resti comunque troppo grande.
Le strutture intermedie potrebbero anche formarsi quando gruppi che parlano
una lingua minoritaria volessero unirsi e collegarsi con la fratellanza di NA
mandando un delegato bilingue all‟UST.
Strutture di servizio condivise
Nell‟attuale sistema di servizio, alcuni gruppi dei comitati di area si mettono insieme
per condividere risorse e scambiarsi servizi l‟un l‟altro – ad esempio, una lista delle
riunioni che copra più di un‟area. Un organismo di questo tipo non ha delegati da
mandare al seguente livello dei servizi. Alcune realtà hanno vissuto difficoltà nel far
riferimento e affidamento a strutture di servizio di questo genere, in quanto esse sono
essenzialmente responsabili verso aree diverse. Al momento, questo genere di
situazioni non è stato preso in considerazione come parte del progetto.
Le strutture di servizio intermedie non sono state create per fornire servizi
condivisi al di fuori del flusso di delega. Esse non sono la stessa cosa delle “zone”,
delle “metropoli” o delle strutture di servizi condivisi. Da parte nostra, riconosciamo
che c‟è bisogno di spiegare come i servizi condivisi funzioneranno nel nuovo sistema
e speriamo che alcuni di voi che hanno avuto esperienze in tal senso vogliano
condividerle con noi.
[Le “zone”, in NA, sono strutture di servizio intermedie tra le regioni e la WSC. D‟altra parte, per
“metropoli” intendiamo strutture di servizio a metà strada tra il gruppo e l‟area, che sono presenti
nei grossi centri abitati dove la nostra fratellanza conta molti gruppi – Nota di Traduzione (NdT)]
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PROPOSTA NUOVA
STRUTTURAINTERMEDIA
Le strutture intermedie sono un sistema flessibile, “a fisarmonica”, da inserire
nel più ampio sistema di servizio, se necessario (per motivi di densità, distanza o altri
fattori).
Dove serva, diverse UST potrebbero mandare un singolo
rappresentante alla struttura nazionale e regionale. Tipicamente,
ciò servirebbe a risparmiare in risorse per i viaggi e a rendere
l‟assemblea nazionale meglio dimensionata dal punto di vista
della sua gestibilità.
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Sfide presenti
Soluzioni Struttura Intermedia
Spostarsi per le riunioni di servizio è
spesso problematico nei grandi paesi o in
territori dove le distanze sono molto
grandi.
Una struttura intermedia può funzionare
come una “stazione secondaria” che
permetta a diverse UST di incontrarsi e
mandare un solo delegato all‟assemblea
provinciale / regionale / nazionale.
Anche le riunioni di servizio nelle aree
densamente popolate sono spesso troppo Le UST urbane possono formare una
grandi.
struttura di servizio intermedia per
mandare un singolo delegato alla
struttura provinciale/regionale/ nazionale,
risparmiando risorse e prevenendo
l‟eccessiva dimensione della struttura
stessa.
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PROGETTO SISTEMA DI SERVIZIO
SERVIZI NAZIONALI, REGIONALI E PROVINCIALI
Un comitato di servizio, a questo livello, può essere costituito da una provincia, una
regione o uno stato (o una combinazione di questi), seguendo confini geografici
noti. Per molte collettività ciò non comporterà alcun cambiamento, mentre in altre
rappresenterà un cambiamento fondamentale.
Definito da confini geografici: Ove possibile, far coincidere le nostre strutture di
servizio con confini riconosciuti ci permetterà di comunicare meglio con i
professionisti e con le realtà territoriali e governative, rendendo più semplice per il
pubblico e per i professionisti trovarci e dialogare con noi.
Definire i confini più adatti
Iniziare un po‟ alla volta la modifica dei confini della nostra struttura di servizio
rappresenta uno dei maggiori cambiamenti strutturali all‟interno della revisione che ci
siamo proposti. Se come fratellanza decidiamo di proseguire con questi cambiamenti,
dovremo discutere come riunire alcune delle nostre attuali regioni. Attualmente,
tendiamo troppo spesso a strutturarci secondo i nostri desideri personali più che
secondo le necessità di un servizio efficiente e per meglio trasmettere il messaggio.
Quando decidiamo dove mettere i confini o se dobbiamo mantenerne altri,
convenienze, risentimenti e inerzia sono spesso i nostri criteri guida. Qualche volta, a
rendere difficile il servizio alla fratellanza, sono proprio i confini che ci siamo posti.
Ad esempio una struttura di servizio, radicata solo in una parte di uno stato, non sarà
in grado di interfacciarsi efficientemente con una struttura di professionisti nazionale
come potrebbe farlo una che si rivolga all‟intero stato.
Fortunatamente questo non è il caso della maggioranza delle regioni
attualmente esistenti: più della metà degli stati americani sono inclusi ciascuno in una
regione a sé, così come nella maggior parte delle regioni fuori degli Stati Uniti. Se la
fratellanza deciderà di muovere in questa direzione, per alcune regioni sarà una
grossa sfida, mentre la maggior parte è già strutturata su confini geografici.
Uno dei principali obiettivi della riforma dei nostri confini è una più
efficiente struttura di servizio di pubbliche relazioni, resa possibile quando le
nostre strutture di servizio incrociano i professionisti e gli organismi pubblici e
governativi che operano con i dipendenti. Sarà molto più facile per il pubblico e
per i potenziali membri trovarci, e per noi comunicare con loro, se abbiamo confini e
nomi delle strutture di servizio più riconoscibili.
Una struttura che segue determinati confini ha anche l‟evidente responsabilità
di provare a fornire servizi a tutte le zone dell‟area che copre. La nostra attuale
struttura tende a focalizzare i servizi nelle aree in cui NA già esiste, più che
incoraggiare l‟espansione e lo sviluppo della fratellanza.
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Mentre il comitato di servizio locale offre la maggior parte dei servizi al
territorio, ha senso che alcuni di questi siano coordinati a livello nazionale; in
particolare ci si riferisce ad alcune funzioni di relazioni pubbliche così come al
coordinamento di questo servizio. Esempi di ciò sono:




Collaborare con strutture governative, territoriali e professionali;
Organizzare assemblee e convention;
Coordinare risorse centralizzate quali servizi telefonici, siti web, servizi
accessori come l‟organizzazione e l‟assicurazione di eventi;
Fornire un punto di connessione tra la WSC e le comunità locali di NA.
Come a livello locale, molto dell‟attuale lavoro di servizio sarà portato avanti
da una combinazione di gruppi di lavoro “a progetto” e coordinatori focalizzati su
specifiche aree di servizio. Molti dei servizi forniti da strutture nazionali o regionali
richiederebbero preparazione, conoscenze ed esperienze esterne che noi tutti
otteniamo come dipendenti in recupero. Vengono acquisite attraverso il servizio e la
vita professionale, accresciute dalle doti che possiamo possedere naturalmente. Non
tutti siamo adatti per ogni incarico all‟interno di NA. Ma c‟è un incarico per ogni
membro di NA.
Collaborativo: L‟efficiente erogazione di servizi dipende da tutti i componenti di un
sistema di servizio, che lavorano insieme e con un obiettivo comune. Ciò significa
che strutture, processi, persone e risorse devono lavorare insieme, e che i
componenti del sistema devono collaborare sia verticalmente che orizzontalmente
all‟interno della struttura.
Dimensione e frequenza
Il comitato di servizio nazionale o regionale sarà composto dai delegati dei comitati
locali, da un comitato amministrativo che organizzi e faciliti gli incontri, dai
coordinatori di servizio o di progetto necessari, e dai membri interessati. Così come
nei servizi territoriali, la partecipazione dipende dal comitato di servizio stesso e le
decisioni saranno prese per consenso ogni volta che sarà possibile.
Generalmente questo tipo di comitato di servizio consiste in un‟intera regione o
provincia. È importante notare che i termini „stato‟ e „provincia‟ si possono applicare
anche al di fuori degli USA e delle province canadesi. Alcuni tipi di approccio
„statale‟ ai comitati di servizio possono essere applicabili in stati come il Brasile,
Russia, Messico e India, che attualmente hanno molte riunioni e molteplici regioni
all‟interno dei confini nazionali. Allo stesso tempo può essere pratico riunire piccoli
stati in zone, ad esempio, come il New England. Il principio di flessibilità permette a
province, regioni e nazioni di riunirsi per formare un‟unica struttura di servizio, se ciò
ha senso in termini di offerta di servizi e di uso delle risorse. Inoltre alcune realtà di
confine saranno meglio servite se in collegamento con province, regioni o nazioni
confinanti, sempre che ciò comporti una più pratica fornitura di servizi e un più
efficiente uso di risorse. Sappiamo che i termini „provincia‟, „regione‟ e „nazione‟
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potrebbero beneficiare del chiarimento di cosa sia uno stato e di cosa una nazione.
Questo è un livello di chiarimento che non abbiamo ancora discusso in dettaglio.
Zone
Queste proposte non affrontano per ora la possibilità di cambiamento del ruolo delle
zone. Al momento le zone svolgono una varietà di funzioni che vanno dal
raggruppare informalmente dei delegati perché condividano risorse ed esperienze fino
a comitati di servizio che vengono coinvolti in pubbliche
Prima Tradizione
relazioni e/o sviluppo della fratellanza. Anche il livello di Il nostro
comune benessere
formalità e la gestione di fondi può variare enormemente dovrebbe venire al primo
da zona a zona. Non abbiamo dedicato abbastanza tempo posto.
Il
recupero
dipende
alla discussione delle zone, perciò, al momento di questa individuale
dall‟unità
di
NA.
seconda bozza di proposte, non abbiamo motivi per
cambiare.
Sfide presenti
Soluzioni basate sui comitati geografici
Confini dei sottocomitati di servizio non
chiari rendono difficili da coordinare le
pubbliche relazioni con associazioni
professionali nazionali, regionali o
provinciali ed enti governativi.
Basare i confini dei comitati su quelli
geografici rende le comunicazioni con il
pubblico molto più semplici, e per il
dipendente sarà più facile trovare NA.
I comitati di provincia, regione e nazione
Nelle attuali Regioni ci sono spesso zone saranno responsabili per i servizi rivolti
non adeguatamente servite.
all‟intero stato, assicurando che tutte le
sue aree ne siano coinvolte.
Servizi come i siti web sono spesso
duplicati, creando confusione nella Avere un solo comitato di servizio a
diffusione dei servizi e un uso non coprire una provincia, una ragione o una
efficace dei fondi.
nazione aiuterà a eliminare alcune
duplicazioni di iniziative.
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Nella struttura attuale alcune Regioni*
hanno difficoltà a erogare servizi per un
paese intero.
Nella struttura attuale ogni Regione
rappresentata manda un delegato al
WSC.
Le zone servono da gruppi di
discussione, potendo anche produrre
servizi per lo sviluppo della fratellanza e
le PR.
Le riunioni di zona relazionano al WSC,
anche se non ne sono partecipanti
ufficiali.
* Qui come altrove il termine “Regione”
ha il senso correntemente usato in NA.
[NdT]
Nella nuova struttura che si propone, i
comitati di regionali o nazionali hanno la
sola responsabilità di incombenze di
portata di regionale o nazionale.
Ogni comitato regionale o nazionale invia
un delegato al WSC.
La rappresentanza numerica presso il
WSC di nazioni vaste al di fuori degli
USA è ancora da decidere.
Il ruolo delle riunioni di zona rimane
pressoché invariato.
* Anche in questo caso, il termine
“regione/regionale”
ha
significato
letterale, geografico. [NdT]
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Sfide presenti
Crescita del WSC senza limiti, con
conseguenti problemi di risorse e di
gestibilità.
Non ci sono criteri di rappresentanza
ampiamente condivisi.
È percepita una ineguaglianza tra gli
Stati Uniti e altre nazioni.
La mancanza di criteri di rappresentanza
è un fattore che può incoraggiare
divisioni
all‟interno
dei
comitati
nazionali, creando ostacolo alla nostra
capacità di fornire servizi e di
raggiungere il dipendente.
Soluzioni per la rappresentanza
Un limite massimo di collettività
rappresentate è posto da un numero
definito comitati di province, regioni e
nazioni.
Per stabilire l‟eleggibilità, prima di
qualunque altro criterio, vengono
esaminati alcuni criteri obiettivi, per
allontanare ogni influenza personale
dalle decisioni di rappresentanza.
Il numero di delegati USA si ridurrà.
La rappresentanza a livello di provincia,
regione e nazione incoraggerà le
riunificazioni all‟interno di alcune aree
e/o regioni.
PROGETTO SISTEMA DI SERVIZIO
PARTECIPAZIONE ALLA CONFERENZA DEI
SERVIZI MONDIALI
La questione di come stabilire chi viene rappresentato alla WSC può far sorgere
alcuni gravi dubbi. Poter affermare che „Sei una Regione quando dici di esserlo‟, e
che per questo hai titolo per sedere alla WSC, è una parte della nostra storia, e ha
puntellato la formazione di molte delle nostre attuali Regioni.
Con la nostra crescita e diffusione in tutto il mondo, partecipando alla WSC e
incrementando il numero delle nazioni rappresentate, sono diventate evidenti le
nostre carenze nell‟approccio al problema della rappresentatività. L‟irruenta crescita
della WSC crea un problema finanziario e ne rende difficile la gestione.
Nonostante si sia discusso di questi punti in molteplici occasioni, non siamo
mai riusciti a definire dei criteri di rappresentanza applicabili a tutti i candidati, e che
da tutti venissero considerati equi ed esaurienti. Cercando di venirne fuori, e
all‟interno di un più ampio Progetto di Sistema dei Servizi, nella prima bozza che
pubblicammo nel 2010, offrimmo due alternative: una opzione di rappresentanza per
zona e una per provincia/regione/nazione. Dopo ulteriori discussioni sia nel comitato,
sia all‟interno della fratellanza, in questa seconda bozza abbiamo risolto con
l‟indicazione della soluzione per confini geografico-politici. Riconosciamo che, date
le dimensioni della WSC questa proposta può diventare poco pratica, per cui saremo
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sempre interessati a valutare un modello basato sulla „zona‟ (ma tenendo conto che le
„zone‟ come le conosciamo ora andrebbero rimodulate per ottenere un modello
praticabile). Per ora, comunque, il modello per confini geografico-politici pare il più
adatto.
Rappresentanza nazionale, regionale e provinciale
Per farla semplice, questo modello fa sì che ogni comitato di
provincia/regione/nazione sia rappresentato alla WSC. Ogni comitato elegge un
delegato alla conferenza. Questo modello ci permette di dare una rappresentanza a
nuove collettività di NA limitando la partecipazione a quei comitati formati da
collettività già rappresentate. Il principio fondante di un sistema flessibile permette a
molti piccoli stati di continuare ad aggregarsi con l‟obiettivo di mandare un delegato
alla WSC, così come di produrre servizi, se ciò è conveniente e fattibile.
Questo criterio di rappresentatività non comporterà differenze per la maggior
parte dei partecipanti alla conferenza, ma per quelli che ne avranno costituirà un
grande cambiamento. Molte delle nostre attuali divisioni (es. le Aree) dovranno
ricostituirsi come unità geografico-politiche [es. le regioni in senso geograficopolitico – NdT], o incontrarsi come organismi intermedi per le riunioni di lavoro.
Auspicabilmente, incontrarsi come una regione o una provincia a sé stanti sarebbe
visto come un‟opportunità per fornire servizi a livello di provincia o di regione.
Adottare confini geografici riconoscibili e condivisi ci darà un chiaro
prerequisito sul quale basare l‟eleggibilità della rappresentanza, togliendoci almeno
parte del peso di quel processo decisionale spesso abbondantemente emozionale di
decidere chi dovrebbe e chi non dovrebbe prendervi parte.
Dovremo ancora creare alcuni ulteriori criteri per la rappresentanza,
compreso, ma non solo, una migliore definizione di „stato‟ e „nazione‟ (vedi la
sezione precedente di questo documento). Ci aspettiamo di aver bisogno di qualche
mezzo per mettere insieme, ad esempio, grandi nazioni con gruppi di piccole nazioni
strettamente uniti tra loro. Inoltre, ci aspetteremmo di avere un qualche requisito per
tale partecipazione sotto forma di esperienza minima di servizio.
La rappresentanza in base a criteri geografici potrebbe rallentare la crescita
della WSC. Tuttavia, se ci fosse la necessità di ridurre ulteriormente la dimensione
della conferenza, non includere più i “vice” potrebbe essere un'opzione, sebbene non
sia stata qui elaborata.
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PROGETTO SISTEMA DI SERVIZIO
PROCESSI
Abbiamo promesso ulteriori informazioni sui processi in questa revisione delle
proposte sul sistemadi servizio. Tra i processi di cui abbiamo parlato ci sono i
seguenti:
Comunicazione
Leadership
Processo decisionale
Pianificazione
Gestione delle informazioni
Abbiamo compiuto progressi reali nel corso dei cicli di lavoro degli ultimi anni, nel
delineare alcuni cambiamenti concreti per processi come la pianificazione e il
processo decisionale. Per esempio, abbiamo aggiunto materiale alla Guida ai Servizi
Mondiali in NA sul processo decisionale basato sul consenso e abbiamo continuato a
migliorare la Conferenza Mondiale di Servizio al riguardo. Riguardo alla
pianificazione, abbiamo pubblicato Strumento di Pianificazione del Territorio e
stiamo lavorando ad una Guida alla Pianificazione di Base. Ma nel caso di molti altri
processi, inerenti soprattutto la leadership e la comunicazione, i cambiamenti
sistemici di cui avremo bisogno sono così fondamentali e ampi che ci sembrava
opportuno fare un passo indietro, dare suggerimenti concreti e giungere a un accordo
condiviso sui principi di un sistema funzionale.
Le sezioni che seguono illustrano alcuni di questi principi. Se possiamo essere
d'accordo su queste regole basilari, possiamo cominciare a entrare nei dettagli
specifici di come questi processi funzioneranno nel sistema in futuro.
COMUNICAZIONE INTERNA
La comunicazione continua ad essere un punto dolente per tutto il sistema del
servizio in NA. Il nostro attuale sistema è antiquato in molti modi, e funziona più
come un flusso di deleghe che di comunicazioni. Il passaggio da un sistema di
comunicazione passivo a uno attivo coinvolgerà tutti gli aspetti del sistema di
servizio. Dal momento che tanto lavoro è stato fatto di recente sulle comunicazioni
esterne (ad esempio, il Manuale di PR), adesso ci siamo concentrati principalmente
sulla comunicazione all'interno di NA.
Alcuni principi che dovrebbero guidare la comunicazione in un sistema di
servizio efficace (con alcuni esempi di possibili modi di realizzare i principi):
Collaborativa: i membri devono avere un senso di appartenenza.
 Alternare i luoghi dove si tengono gli incontri di servizio, una prassi
consolidata utilizzata con successo da alcune regioni esistenti e aree.
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Rafforzare il quadro generale: la comunicazione deve essere più legata alla
Visione e a un ciclo di pianificazione periodico. Attualmente essa dipende soltanto
dall‟operato dei rappresentanti e da questioni amministrative.
 Assicurarsi che tutti capiscano di come il piano strategico si riferisce a loro.
 Enfatizzare l'interconnettività del nostro servizio nelle comunità locali. Pensare
globale ma agire locale.
Reattiva: i gruppi devono essere in grado di esprimere le loro esigenze ed essere
consapevoli di ciò che le strutture di servizio stanno facendo a loro nome per
rispondere a queste esigenze. La comunicazione è una strada a doppio senso.
Dobbiamo imparare a "trasmettere" meglio a tutti i livelli di servizio, ascoltare
meglio e a migliorare gli strumenti per raccogliere informazioni dai gruppi e
membri.
 Coinvolgere i gruppi nelle indagini sul territorio, e nelle priorità e fasi di
valutazione del processo di pianificazione.
Rilevante: rendere la comunicazione più importante per i membri.
 Dare strumenti alle persone per meglio comprendere e selezionare le
informazioni.
 “Spingere” le informazioni quando possibile, rendendo più facile per i membri
riceverle, piuttosto che andarle a cercare.
 Mettere le informazioni su siti internet (a livello regionale e nazionale) in
modo standardizzato e facilmente aggiornabile.
Accessibile: ampliare i canali di comunicazione: ci dovrebbero essere altri modi per
comunicare oltre al “ flusso di delega”.
 Le UST potrebbero avere un "coordinatore delle comunicazioni" che riferisce a
tutti i nodi del sistema.
 Sarebbe meglio utilizzare la tecnologia: conferenze on line, social network,
newsletter, cellulari (inclusi gli applicativi per gli smart phones, podcasting per
i moduli formativi, di comunicazione e così via).
 Si potrebbero utilizzare le conferenze di servizio locali o assemblee come un
modo per comunicare meglio. Invece di fare incontri mensili che si occupano
principalmente della lettura di rapporti, le conferenze di pianificazione locale
potrebbero essere eventi che durano un'intera giornata ma meno frequenti e
che comprendono workshop. Inoltre si potrebbe prevedere anche attività di
intrattenimento, oltre alle attività di pianificazione per l'erogazione dei servizi
locali.
Chiara: i processi devono essere chiari ed i ruoli devono essere ben definiti.
 Creare una sorta di calendario per il ciclo di pianificazione in modo che i
servitori di fiducia possano sapere meglio cosa ci si aspetta da loro, quando si
tratta di fornire e ricevere informazioni. Tale calendario potrebbe includere
date chiave per progetti ed eventi, come la pianificazione delle revisioni e
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periodi di input per i progetti di letteratura e le date per la preregistrazione alla
Conferenza mondiale. Le singole comunità potrebbero aggiungere altre date
per i servizi che forniscono a livello locale.
 Sincronizzare i cicli di pianificazione in tutto il sistema.
Mirata: la comunicazione dovrebbe essere meglio adattata ai diversi "pubblici" sarebbe meglio prendere in considerazione ciò che comunichiamo, come e a chi. Non
tutti hanno bisogno (o voglia) di conoscere tutto. La gente dovrebbe capire quali
sono le priorità e come sono inerenti alla propria parte.
 “Spingere” le comunicazioni: non solo un flusso di comunicazione passiva.
 Costruire archivi di informazioni e indirizzarci i membri.
Coerente: ci dovrebbe essere una certa uniformità nel modo di comunicare
attraverso il sistema.
 Utilizzare modelli standard in tutto il sistema di servizio (ad esempio, per i
report e le newsletter).
 Archiviare le comunicazioni.
Coordinata: La funzione di formazione, supervisione e gli standard per la
comunicazione devono essere coordinati a ogni livello di servizio. In questo
momento, tale funzione non è coperta in alcun modo.
 Supervisionare la comunicazione all'interno di una struttura di servizio e
formare i membri alla comunicazione (potrebbe essere un buon modo per
impiegare i membri più esperti).
LEADERSHIP
Quattro componenti di un sistema di sviluppo della leadership:
1.
2.
3.
4.
Identificazione
Sviluppo
Formazione
Coordinamento di talenti
Principi che un sistema efficace di sviluppo della leadership dovrebbe
incorporare:
(con alcuni esempi)
Dinamico: identificazione leadership più attiva e sviluppo a livello locale; diligenza
nella scelta dei membri che hanno qualità di leadership, come indicato nel Quarto
Concetto.
 Metodi di identificazione della leadership (ad esempio, le candidature); non ci
dovrebbero essere esclusivamente auto candidature.
Confidenziale: si dovrebbero utilizzare processi di selezione confidenziali, ma non
necessariamente anonimi.
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 Si potrebbe utilizzare un database.
 Si potrebbe utilizzare un team di persone a livello regionale o locale per
aiutare a identificare i leader.
Adattare le capacità ai compiti: usare i talenti e le diverse capacità che i nostri
membri possiedono e trovare il modo in cui possono meglio servire a NA. Coltivare le
migliori qualità delle persone piuttosto che cimentarsi in ruoli impropri.
 Utilizzare curriculum online prima delle elezioni. Si potrebbe utilizzare un
modello come il WPIF
(http://www.na.org/index.php?ID=se&words=WPIF&logic=any&where_all=o
n) che era adattabile a diversi livelli di servizio o comunità diverse.
 Utilizzare anche metodi non tecnologici: parlare con i membri delle loro
capacità e pensare a quali compiti sarebbero adatti. Strategie su misura per le
esigenze di strutture o livelli di servizio diversi: i curriculum online possono
funzionare meglio, a livello di stato/nazione/provincia dove ci si aspettano
persone con più esperienza di servizio e che siano abituatate a sistemi più
complessi.
 Spiegare chiaramente i compiti e i requisiti per le posizioni di servitori di
fiducia.
Egualitario: apprezzare tutti i contributi al servizio, non solo quelli di chi che ha
titoli; apprezzare i membri ad ogni livello. Lavorare per conservare i leader
precedenti.
 Premiare la partecipazione.
 Fornire opportunità di imparare a servire al di fuori delle posizioni formali.
 Le posizioni formali sono quelle in cui vengono poste le persone che possono
coordinare i servizi. Idealmente, molte più persone lavoreranno al servizio
rispetto ai servizi di coordinamento.
 Si potrebbero utilizzare i leader precedenti in ruoli di primaria importanza nei
sistemi di formazione o di tutoraggio o in comitati di altro tipo.
PIANIFICAZIONE
Questa seconda bozza delle proposte per una struttura di servizio di secondo livello
offre alcune idee concrete su come la pianificazione dovrebbe aver luogo nel sistema,
in particolare a livello di UST. Qui menzioniamo alcuni principi che guidano tali
processi. Abbiamo già fatto grandi progressi in NA per migliorare la nostra
pianificazione. Il presente documento ha lo scopo di integrare e complementare il
materiale sia in Pianificazione di Base che il Manuale di Pubbliche Relazioni.
“Pianificazione prima delle individualità”: principi di base della pianificazione
Promuove l'unità: incrementiamo l‟unità collaborando per realizzare il nostro scopo
comune primario. La Prima Tradizione, in Funziona: Come e Perché, spiega,
"Lavorare insieme per il comune benessere è un‟ importante fonte di unità in
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Narcotici Anonimi".
Anonima: l'anonimato significa che ogni membro di NA è uguale a ogni altro, e la
possibilità di avere input da tutti è preziosa; non ci si rende mai abbastanza conto di
quanto tutti noi possiamo fare insieme. Possiamo mettere questo principio in azione
utilizzando un processo di pianificazione oggettivo allo scopo di fornire direzione alle
strutture di servizio. Questo orientamento viene dalla nostra esperienza combinata
piuttosto che dalle opinioni individuali.
Collaborativa: il servizio di pianificazione è un compito che svolgiamo insieme,
abbracciando gli ideali di anonimato e unità. Non solo traiamo beneficio a
collaborare in NA, i servizi che forniamo traggono vantaggio dai nostri sforzi
quando lavoriamo insieme.
Dinamica: idealmente la pianificazione è un processo dinamico che ha lo scopo di
aiutarci ad affrontare le questioni prima che diventino problemi. Affrontare i
problemi nella fase iniziale è spesso più efficace sia in termini di esiti che di utilizzo
delle risorse.
Spinta dagli obiettivi: una chiara comprensione degli obiettivi conferisce struttura e
orientamento al nostro sistema di servizio. Definendo chiaramente i bisogni e le
priorità, e chiarendo le funzioni di ogni struttura di servizio, i ruoli e le
responsabilità dei servitori di fiducia coinvolti, la pianificazione può aiutarci a
mantenere un sistema che risponda alle nostre esigenze.
Efficace: la pianificazione aiuta ad aumentare sia l'efficacia che l'efficienza dei
servizi che possiamo fornire. Ci aiuta anche a gestire meglio le risorse della
fratellanza.
Sostenibile: i piani di azione formati a seguito di un regolare processo di
pianificazione strategica devono prendere in considerazione le risorse disponibili, sia
umane che finanziarie. I servizi dovrebbero contare su una fonte stabile di
finanziamento, come i contributi dei membri, piuttosto che su attività di raccolta
fondi, che sono soggette a imprevisti.
Coerente: la profondità e la complessità dei processi di pianificazione varia a
seconda di come la struttura di servizio li esegue. Si applicano gli stessi principi di
base sia che la pianificazione venga decisa dal nostro gruppo che dal piano
strategico del NAWS.
Inclusiva: un processo di pianificazione accessibile utilizza metodi quali lo
“scanning” e il “brainstorming”, favorendo un'ampia base di partecipazione e
permettendo a tutti di esprimere i propri punti di vista e le proprie idee. I principi di
apertura mentale e tolleranza possono anche aiutarci a prendere in considerazione
tutte le informazioni e punti di vista con più attenzione.
Onesta: un elemento chiave della pianificazione è valutare e misurare regolarmente i
servizi che forniamo per aiutarci a determinare dove sono necessarie modifiche.
Queste possono essere basate su cambiamenti nei requisiti, nelle risorse disponibili o
del contesto di utilizzo. L'onestà incoraggia anche la flessibilità e l‟adattabilità
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quando è necessario modificare i nostri servizi.
Centrata sul gruppo: la pianificazione garantisce che il sistema di servizio
consideri le esigenze del gruppo, dalla raccolta di informazioni su questioni del
gruppo da parte dei membri a incontri di gruppo e di qualsiasi altra fonte
disponibile.
PROCESSO DECISIONALE
Che cosa si intende realmente con “Processo decisionale”?
Il processo decisionale in NA può essere semplice come una discussione informale
tra i membri del gruppo sulle modifiche al formato di un riunione, o molto complesso
come l‟approvazione dei piani di bilancio e dei progetti del NAWS per un ciclo di
servizio. Qualunque sia la portata della decisione, gli stessi principi di recupero
guidano il processo. Il processo decisionale è uno sforzo collaborativo. Lavoriamo
insieme per decidere cosa è meglio per NA, sia a livello locale che globale.
Il processo decisionale è di solito più di una semplice votazione. Spesso la decisione
è solo una fase del processo. Cominciamo con la raccolta di informazioni e di
esperienze, per aiutarci a prendere decisioni informate. Dobbiamo poi prenderci del
tempo per discutere le idee e condividere le prospettive. Preparandoci in questo modo
possiamo garantire che le nostre decisioni sosterranno la nostra Visione e saranno in
armonia con i nostri principi.
Il processo non si conclude una volta presa una decisione. C'è la responsabilità di
comunicare in modo chiaro e spiegare i dettagli della decisione a coloro che ne
saranno coinvolti. In questo modo siamo in grado di onorare il principio di
responsabilità e contribuire a garantire sia la fiducia che il supporto per le decisioni
che prendiamo.
Principi base del processo decisionale
(con alcuni esempi di come ciò può essere realizzato)
Affidabile: senza fiducia ci sono poche possibilità che un processo decisionale sarà
efficace. Come possiamo raggiungere e nutrire la fiducia dipende da certe pratiche
chiave.
 Selezionare con cura i servitori di fiducia, facendo attenzione sia alle qualità
personali che alle competenze necessarie.
 Comunicare la natura e le implicazioni delle decisioni in modo chiaro e
completo, utilizzando una varietà di metodi.
 Offrire opportunità a tutti i membri di partecipare in qualche modo al processo
decisionale.
Responsabile: le strutture di servizio sono responsabili verso i gruppi che le hanno
create e le sostengono. Questo non significa necessariamente che i gruppi devono
supervisionare ogni decisione, ma dà ai gruppi la possibilità di esercitare l'autorità
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in caso di necessità.
 Garantire un chiaro punto di responsabilità è necessario quando si prende una
decisione per fare qualcosa.
 Spiegare chiaramente cosa stanno facendo le strutture di servizio a chiunque
sia coinvolto nelle loro decisioni.
Pratiche di delega: anche se i gruppi hanno l'autorità finale sui servizi di NA,
devono delegare ad altri la possibilità di servire in modo che questi servizi siano
effettivamente svolti. Questo permette ai gruppi stessi di focalizzare la loro attenzione
sul trasmettere il messaggio durante le riunioni.
 Fare attenzione nella scelta dei servitori di fiducia, ricorrendo al saggio sul
Quarto Concetto come guida.
 Lasciare il tempo per riferire ai delegati durante qualsiasi riunione di servizio.
Inclusivo: in teoria, ogni processo decisionale ha una larga base di partecipazione,
garantendo la considerazione di tutte le esperienze rilevanti, e che i membri più in
vista non abbiamo influenze indebite sulle decisioni o non monopolizzino il tempo a
disposizione dei partecipanti.
 Effettuare assemblee di pianificazione che consentano la massima
partecipazione su questioni che riguardano NA.
 Utilizzare tecniche come il brainstorming per incoraggiare gli input e perché
questi siano liberamente condivisi.
 Utilizzare tecniche come piccoli gruppi di discussione per consentire alle voci
dei membri più silenziosi di essere ascoltate. Utilizzare un processo basato sul
consenso, quando pratico, nel prendere decisioni.
 Usare il voto segreto/chiuso quando è necessario per incoraggiare i delegati a
partecipare liberamente senza sentirsi influenzati da altri.
Guidato da un piano: le decisioni devono prima di tutto far fronte ai nostri bisogni
più urgenti. Pianificare aiuta a collegare le nostre decisioni con il quadro più ampio
dei servizi di NA e aiuta a lavorare in armonia come fratellanza.
 Utilizzare un processo di pianificazione concordato.
 Dare priorità alle attività di servizio e prendere in considerazione le decisioni
da un punto di vista globale.
 Prendersi il tempo di chiedere: "Questo ci aiuta a portare avanti l'ideale
espresso nella nostra Visione?"
 Creare un piano strategico per aiutare a mettere a fuoco gli obiettivi principali
del gruppo.
Sostenibile: quando si prendono decisioni, dobbiamo considerare se abbiamo le
risorse per la loro attuazione su base continuativa.
 Creare i budget in modo che siano chiare le implicazioni finanziarie degli
impegni in corso.
 Determinare quali sono le risorse umane necessarie a soddisfare le decisioni.
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GESTIONE DELLE INFORMAZIONI
La gestione delle informazioni è un termine generale per il processo di trattare con i
diversi tipi di informazioni relative al servizio di NA. Migliorare la qualità e la
disponibilità delle informazioni rilevanti può influenzare positivamente quasi ogni
aspetto del servizio.
I principi e le pratiche di gestione delle informazioni si sovrappongono con molti dei
processi chiave, in particolare con la comunicazione e il processo decisionale. Il
Nono Concetto offre questo pensiero:
Una coscienza di gruppo efficace è una coscienza di gruppo pienamente informata.
Funzioni base di un Sistema di Gestione Informazioni
La maggior parte dei processi di gestione delle informazioni possono essere
generalmente suddivisi in cinque fasi:
1. Acquisire le informazioni
 Prendere appunti.
 Tenere un registro delle decisioni.
 Fare sintesi delle esperienze di servizio. Raccogliere materiali di servizio come
linee guida, descrizioni delle posizioni dei servitori di fiducia, bollettini su temi
specifici ecc.
 Eseguire una indagine sul territorio per raccogliere informazioni per riunioni di
programmazione - ad esempio, raccogliere informazioni come problemi di
gruppo, informazioni finanziarie, tendenze interne ed esterne che possono
influenzare NA nel servizio.
2. Gestire le informazioni
 Catalogare o indicizzare singole parti di informazione.
 Aggiornamento continuo delle risorse come le liste di riunioni, i contatti dei
servitori di fiducia, contatti di pubbliche relazioni ed eventi, calendari di eventi
della fratellanza.
3. Immagazzinare le informazioni
 Archiviare file negli uffici o abitazioni dei servitori ecc.
 Archivi elettronici su computer e siti web
 Database
4. Conservare le informazioni
 Scansione di copie cartacee dei documenti o volantini; conservazione di
materiali delicati o degradabili
 Utilizzare back-up, opzioni di archiviazione ecc.
5. Fornire le informazioni
 Mantenere i collegamenti con altri database - per esempio un elenco regionale
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delle riunioni.
 Rendere disponibili le informazioni quando necessario - ad esempio, un elenco
online delle riunioni.
 Fornire informazioni al pubblico - per esempio, notizie su NA ai media o centri
di trattamento ecc.
Queste procedure dovrebbero svolgersi con continuità, seppur variando in base a ciò
che è appropriato per le diverse comunità e le strutture di servizio. In generale la
gestione delle informazioni sarà più efficace se è un lavoro di squadra in cui tutti
servitori di fiducia giocano un ruolo, piuttosto che sulla responsabilità di un solo
membro.
Principi base di un Sistema di Gestione Informazioni
(con alcuni esempi di come queste possono essere realizzate)
Accessibile: le informazioni dovrebbero essere facilmente disponibili in caso di
necessità e in grado di essere condivise:
 Creare archivi online protetti da password per gli appunti e il materiale di
servizio sui siti web gestiti a livello centrale.
 Fornire moduli formativi di orientamento per i nuovi servitori di fiducia.
 Utilizzare impianti di condivisione delle risorse sui siti web gestiti a livello
centrale (ad esempio, www.na.org) consentendo alle diverse strutture di
condividere il materiale di servizio.
 Integrare la gestione delle informazioni e la pianificazione come un punto
chiave, quando le informazioni devono essere capite e pianificate, come ad
esempio nella fase di indagine sul territorio del ciclo di pianificazione.
Selettivo: tendiamo a conservare ogni foglio di carta o a buttare via tutto quando
finisce un impegno di servizio. Un sistema pratico decide cosa conservare, tenendo
conto delle esigenze a lungo e breve termine, della rilevanza storica e dei posti di
immagazzinamento disponibili.
 Conoscere i requisiti di legge su quanto tempo le informazioni finanziarie
devono essere conservate.
 Offrire criteri chiari per determinare l‟importanza storica.
 Valutare lo spazio fisico e virtuale a disposizione.
Aggiornato: ovunque possibile le informazioni devono essere aggiornate.
 Datare le informazioni.
 Fare regolarmente l'inventario delle informazioni memorizzate.
Coerente: dovrebbero essere utilizzati processi coerenti e modelli su tutta la linea al
fine di consentire la condivisione diffusa di informazioni provenienti da una vasta
gamma di fonti.
 Sviluppare modelli di fare rapporti.
 Creare procedure e criteri, coerenti, di archiviazione.
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Adattabile: gli aspetti di formazione e tutoraggio del sistema possono essere adattati
per comunità di dimensioni diverse.
 Opzioni con diverse gamme di sofisticazione potrebbero soddisfare le esigenze
di comunità e livelli di servizio diversi.
Coordinato: diversi livelli del sistema lavorano insieme per raggiungere un obiettivo
comune. La comunicazione deve fluire in tutto il sistema.
 La formazione e il reclutamento possono essere eseguite a livello locale, ma
coordinate a livello nazionale. Il livello nazionale potrebbe implementare
moduli di formazione o corsi e le UST potrebbero implementare la formazione
(formazione dei formatori).
 Potrebbe esserci un servitore di fiducia o un team che identifica i leader locali,
se è un metodo praticabile.
Coltiva i membri: migliore formazione e mentoring: se prepariamo le persone nel
modo giusto non avremo bisogno di molte risorse.
 Si potrebbero utilizzare moduli di formazione in qualche modo formale o corsi
(possibilmente online) con linee guida standard e con certificazione a fine
corso.
 L‟USG potrebbe funzionare in qualche modo come un campo di allenamento.
 Condurre delle sessioni di orientamento per i nuovi servitori di fiducia, che
includano la rotazione dei membri stessi per fornire un cambio di
responsabilità invece di un passaggio freddo.
 Potrebbe esserci una sovrapposizione standard (ad esempio, di 14 mesi) per il
termine del servizio. Necessità di migliorare con un tutoraggio in itinere.
 Si potrebbe anche creare un'ulteriore opportunità di mentoring informale
facendo interagire ex servitori di fiducia con i nuovi o potenziali servitori di
fiducia.
 Stabilire chiare aspettative per le prestazioni e l'utilizzo di strumenti di
autovalutazione a medio termine, di strumenti di valutazione per determinare
come stiamo realizzando i nostri impegni e dove possiamo migliorare.
Accogliente: ispirare le persone a servire e fornire opportunità per questo. Dovrebbe
essere facile per i membri servire, offrendo ampi spazi e percorsi per il servizio, con i
requisiti di base che non sembrino schiaccianti. Il gruppo di appartenenza è un punto
di accesso al servizio; inoltre, il servizio è parte del recupero e non è qualcosa da cui
"ritirarsi" quando termina.
APPENDICE 1
FUNZIONI DELLE UST
L‟UST può svolgere i seguenti compiti:




Fornire formazione, compreso orientamento, mentoring, e sviluppo della leadership
Servire come collegamento di comunicazione e responsabilità
Pianificare, compreso lo sviluppo di piani strategici e piani di azione
Fornire il supporto alle USG, tra cui alcuni o tutti questi:
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









 Facilitazione
 Supporto, personale e/o finanziario
 Assistenza nella fornitura di servizi locali
Amministrare i propri affari ad esempio facilitando incontri, la locazione dello spazio,
impostare agende ecc.
Organizzare eventi per la comunità (convegni, giornate di formazione e workshop)
Coordinare il lavoro di traduzione, ad esempio, dialetti locali nei paesi multilingue, risorsa o
servizio di traduzione per la condivisione con altre UST
Condotta PR, tra cui:
o Collegamento istituzionale
o Eventi PI
Coordinare le risorse umane come un pool di risorse umane
Supervisionare le risorse finanziarie
Partecipare allo sviluppo della fratellanza e sostenere, anche con lavoro di sensibilizzazione,
le comunità isolate di NA
Mantenere un elenco delle riunioni
Distribuire letteratura ai gruppi
Eleggere un delegato alla struttura di servizio stato/regione/provincia
APPENDICE 2
FUNZIONE STRUTTURA DI SERVIZIO NAZIONALE/REGIONALE/PROVINCIALE
I ruoli di questo organismo sono flessibili a seconda delle esigenze locali. Alcuni dei compiti che la
struttura di servizio nazione/regione/provincia potrebbe intraprendere sono:
 Esecuzione su larga scala di PR, a livello provinciale o nazionale
 Assistere i servizi locali, per esempio aiutando un O&I locale, lavorando con gli enti
pubblici o con i reparti provinciali degli istituti correttivi
 Pianificazione, tra cui:
 Indagine territoriale
 La creazione di piani d'azione
 Assistere sforzi di pianificazione locale
 Formazione
 Servire come anello di comunicazione in modo da diffondere le informazioni, soprattutto da
e verso il livello globale
 Sostenere responsabilità giuridiche, ad esempio, darsi una qualche forma di personalità
giuridica, per essere un‟associazione legale
 Mantenere un ufficio di servizio con funzioni multiple, come gli ordini della letteratura
 Tenere convegni/eventi, con una struttura a progetto, piuttosto che un comitato permanente
 Impegnarsi per lo sviluppo e la valorizzazione delle comunità emergenti
 Gestire la tecnologia dell'informazione, tra cui un sito web, gruppi di discussione e una
banca dati delle riunioni
 Archiviare e gestire le informazioni
 Coordinare le risorse umane, come ad esempio un pool di risorse umane
 Verificare le risorse finanziarie
 Coordinare il lavoro delle traduzioni
 Eleggere un delegato per la struttura di servizio mondiale
Inviaci le tue idee:
NA World Services, 19737 Nordhoff Place, Chatsworth, CA 91311
TEL (818) 773 9999 EMAIL [email protected]
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Proposta Sistema di-Servizio - opuscolo 2011