EMILIA
ERRER"
CAELO DICKENS
CON
PREFAZIONE
ANGIOLO
DI
ORVIETO
BOLOGNA
DITTA
NICOLA
ZANICHELLI
1903
D.3l.za..y
D.3l.za..y
PREFAZIONE
D.3l.za..y
.y
Ut". COM.
LIBERMA
SEPrEMBER
1928
17636
II
silenzioso recinto destinato
piccoloe
Ebi'ei
nel cimitero
la tomba
sostenuta
stile,
puro
e
quanti fiori!
due
e
due
lampade
Emilia
e
in
Una
Errer"
fugace visione
assorta
in
un
luce
intorno
tutte
avvivate:
da
le allieve
ideale;
non
anima
sua
consuma.
pass" sulla
di purezza
sogno
a
ardente
anni
altezza
ma
i fratelli:
cesa
ac-
cile
Diffi-
"
di cosi.
meglio
Emilia
XXXV
scintilla della
arde
noi
dir
ogni
illuminano,come
nell'una
Dicon
vissuta
di
nell'altra:
iscrizioni Io
votive.
di
un'urna
cro,
vigilaquel sepol-
L'amore
Errer"
pensosa
Errer";
coglie
ac-
colombi. Quanto verde
da
"
brevi
di Milano
monumentale
d" Emilia
agli
s". La
la casa,
scuola
il
luce
casa
soave
ove
e
come
di nobilt"
e
di
terra
una
ideale,
raggiando la
e
la scuola
ogni sera
ardore
ne
eran
ella
cava
re-
dell' anima
.
D.3l.za..y
al
accesa
scuola, ove
la
buona
intimiti
scuola
la
amarla
vita
fu
d' offerte benefiche
lei: In
memoria
alunne:
in
la Biblioteca
fu ietta
onore
suo
elogi
vibranti
il
che
fratello
il
notevoli
gran
nel
nel
cosa
le
adamantina
:
bont"
del
nuove
in
Errer";
dalla
Scuola
suo
colo
fasci-
un
d' entusiasmo.
sorelle
della
Emilia
paragone
s" ricca
una
contrasti
scritti
a
teca
biblio-
una
per
suo
Naturale
tributi di spontaneo omaggio
le
e
quanto
di
nome
vogliano aggiungere
volume
loro, raccogliendo in questo
Certo
"
tanti
a
giornalidi
nei
e
e
pubblica commemorazione;
una
stampato
dunque
pi"
Emilia
onore
d'
settimane
Errer";
le antiche
per
dire
gentile;
scuola' Piatti
nella
circolante
voleva
per
fatte
e
confortata
reverenza
di Emilia
s'aperse
nella
famiglia
tra
leggere
Milano
nome
a
la
casa
ritemprata
morta,
a
da
portava
trascorse
affetto misto
si continua
mesi
giovanili
;
Conoscerla
sentimenti.
quand' ella
onde,
ella
dolcezza
breve
d'un
cuori
famigliare.E
sua
pi" puri
per
mattina
ogni
profonda
sua
dai
i3i tanti
contatto
cara
Errer"
di
i
estinta.
ha
lasciato
quanto avrebbe
natura
fatta dei
delicata
dell'animo
carattere, piet"
non
tuto
po-
pi" deliziosi
e
saldezza
profonda
D.3l.za..y
per
ogni
sventura
umana
atto
uomini
e
a
e
cogliere
dello cose,
e
quadratura
nei
il lato
che
infantile
tenerezza
di
virile dell'intelletto, che
frase
stile efficacemente
la
morte
in
cuore
si
velava
ri-
incisiva
e
sintetico. Gran
le abbia
non
precoce
di concentrare
consentito
degli
umoristico
giudizisicuri,nella
limpida,nello
peccato
mente
spiritoarguto, singolar-
libro
un
quel pacato
ardore, quella infinita dolcezza, quella
fragranza squisitadell'anima
pagine
tali da
spiritualed'
anche
i
pochi
di concorsi
perch"
un' idea
delle
del
a
stimolata
del
vari
ventenne,
del
aveva
magistero, sotto
edito
alacre
pure
e
in
cuori
figie
l'ef-
Pure
lei
composti
riluttanza, o per
ragione
ella sempre
vinceva,
bastano
della
a
darci
cultura,
sua
della
vita:
sua
i
primi due,
1891, quand'olia, poco
appena
la
compiuto
guida
del
il terxo,
il
fervente, continuava
alle
non
pitiche
quellosu
d"
corso
Nencioni
1895, quando, gi" da tempo
mezzo
sciato
la-
qualit" moi-ali. Appartengono
insigni maestri;
nel
di ci-itica da
ingegno,
momenti
e
nei
elettissima.
dagliamici,
suo
elette
1890
altri
lavori
che
scolastici,
sue
essi
donna
la naturale
superando
o
imprimer
una
Avrebbe
sua.
e
di
Dickens
maestra
gli stadi prediletti
lievi faticlie dell' inse-
D.3l.za..y
che
gnamento,
ella considerava
un'alta
come
missioue
d'amore
sociale; gli ultimi del
la
ripresa
di alcuni
perch"
di
Emilia
di
I suoi
ben
com'
Traiano
a
Pietra
rif"lsero
il
lava,
distil-
di dir
la
tezza
lenverit"
le
scritti
pi"
limpidamente
sicuro.
e
Alessandro
Tassoni;
del
Paragone
politicodi
si
la
il fato
anime
si
di servit"
sciaguratapenisola,che
desimo
me-
dominazione
simi
tristis-
generose
piegarono
ebbero
non
pre
sem-
un
quel tempi
alcune
non
per
illustrano
in Italia. In
non
aggirano intorno
ferm"
argomento,
abiezione, che
eterno
rica
sto-
s'intitola dalle
l'uno
Sposi;
per"
d'indole
sono
ad
superiori, che
ed
detto
certa
suoi
il Manzoni
Promessi
degli Spagnuoli
sulla
ai
Entrambi
che
doloroso
comune
era
insieme:
quel periodo
menti
articoli
una
con
lavori
primi
Boccalini.
nei
di
,
due
dalla
qualche
riflettessero
Filippiche attribuite
l'altro
.per
didattica. Ho
contornato
letteraria
e
quando,
tuale
raccoglimentointellet-
lavorava
affinch"
cure,
pensiero
un
anni
d'operosit"
del 1901
serie
dirla bene, dava
minute
e
una
preoccupata
e,
e
in
d'esperienza
e
1900
esercitava
e
abbandonata
penna
tempo, distillava
succo
ed
per
che
e
nella
tabile
inelutgravava
disperarono
D.3l.za..y
del
al tutio
valore
addormentate,
non
Ma
le
sono
del
le cred"
attribu"
"
orazioni,
fonde
pro-
Traiano
al
e
questi.
Emilia
ed
rer"
Er-
Tassoni
le
lavoro, che
suo
un'acuta
di
certo
"
coscienziosa
una
Boccalini
Filippiche?
Tassoni,
stesso
pi"
nostre
nel t"tolo del
anche
al tempo
spente, le
Filippichefaron
delle
di chi
anji
nazionali.
enei^ie
l'autore
italiano,che sperarono
analisi
quelle
di
illustrazione
storica
'
di
ed
esse
l'opera
il
non
E
l'ottimo
edizione
una
sieno
opera
utilmente
sempre
anche
se
di
da
il
quell'argomento,per
scritti del
Bartoli
Sulla
che
Filippiche
campo
Pietra
ora
pi"
che
mia
s' abbia.
quista un'idea
di
ma
Errer"
chi
sar"
diare
vogliastu-
quale, dopo gli
mai
vivo
e
del
resse
l'inte-
degli studiosi.
del
Paragone
Politico
Boccalini, l'analisi dell'Errer"
a
carle
ripubbli-
Gabotto, del Rua, del Belloni
stesso, "
nel
di
Tassoni,
Emilia
consultato
come
"
le
"
di Alessandro
sul-
e
Bartoli, che
pensiero
popolare
Testi, il lavoro
Fulvio
vita
professore Francesco
di recente
in
sulla
saggio
dei Modenese.
sostiene
ebbe
nitido
un
notizia, la pi" minuta
Leggendo
esattissima
queste
di
di Traiano
resta
e
pagine
cora,
an-
fedele
s' ac-
quella singoiar
D.3l.za..y
vili
"
parte dei Ragguagli
il titolo di
del
tempo,
i nobili slanci
bene
altri
studio
sulle
ed
di
disse
colleganzecolle
patrio amore.
in
"
persone
cognizionedelle
di
v'".
giudizio;
in
l'icoinporsi
rapido e
dal
dal
soggetto e
nutriva
per
del
Pietra
dei fatti studiati,profonda
r
essere
bene
e
di
della
storia
d' arte.
da
un
meno
che
L' autore
per", fra
dalla
romanzi
a
alle
un
e
parlaredi questi
ingegno
un
ricerche
severe
e il
Filippiche
tante differenze,
di
piccola certo;
"
Iato, e Carlo Dickens
pur
l'Errer"
alle fini analisi della
delle
gentilite
rag-
viene
che
amore
nella scrittrice
atto
ma
Filippichee
non
con
doti si ammirano
Paragone politicoai
quelledimostra
corre
inutili,
per
che
genialit"
Dalle
riuscita tanto
che
Dickens,
su
Dickens, la distanza
versatile,non
pienezzavirile'
quali
grande
esso.
e
d'analisi
stile. Le
pi" amabile
nello
limpida e serrata,
negli Studi
anche
come
come
chiacchiere
sintesi
satiriche
percezionechiara
fonti
senza
vibrato
di
e
se
vicende
Ve
"
questo,
lavoro
un
dritto allo scopo
prende
Paragone Politico,
una
Filippiche,
delle
acuta
cfae
Parnaso
pregiano le finezze
ne
se
di
del
le
comprendono
ne
e
Pietra
"
critica
Boccalini
hanno
dall'altro,
puuto di
contatto
D.3l.za..yGOO^^k
che
Non
della
a
di un'idea.
ella
Le
due
delle
E
scrive
sapere,
Studi
prima
e
per
volta
le
ami
legger"
di
opera
contorni,
con
lui
nella
da
il
stati
grande
viva
multiforme
si
mondo
un'alto
creato
e
e
della
cacia
effi-
gli altri.
Signorine.
scritti.
Ma
inglese,
essi
magine
l'im-
simpatica, e
delinea
vissuto
da
Dickens,
la
nitidi
con
aveva
vivace
ne
e
il proprio
romanziere
diietto, perch" da
Errer"
originali,
pubblicati
per
delie
Rivista
suo
critica
mostrare
furono
balza
Emilia
nel
animato
Dickens
la
convincere
giovinette erano
chiunque
sua
su
il
d'istruzione,
chi, persuaso
vuol
che
distanza
e
lavori
voglia
idea, ne
autori
a
lasciata
e
come
ma
d'un'
la
chi
come
riusciti.
attenzione
sua
d'educazione
non
Gli
essi,anche
altrui, comincia
ella scrive
li
ad
ben
quegli
per
perci", quando
opere
di Emilio
Nencioni, ai qualipure
sono
anni^si rivolge la
studio.
dirsi
loro
apostoli
tre
e
medaglioni assai
operare;
per
tutti
sono
artisti
l'arte
adoperan
di Enrico
e
tutti
sono
questo pu" anche
simpatie
scrivono
di
morale;
e
consacra
sue
essi
poeti,ma
e
E
Marchi
De
soltanto
parola
fine civile
l'Errer".
credei-e,le predilezionidel-
mio
spiega,a
mente
lungamondo
spirito,in
cui
D.3l.za..y
la
delicatezza
l'arguzia, la
e
potenza tragica si
il
lei
per
la
con
forza
gioiaal l'amm
con
in Dickens
degl'intenti
dell'animo
dell'uomo.
da
imparare
giovani
r
g"'intenti
rali,
mo-
ondel'Er-
sua;
molto
d' istillarne
cercava
scritti, lo
di
abbiamo
l'altro
Questo
storia.
"
meditato
essere
il
da
un
errore
mento
dell'insegnapi" importante,
chi
mente
vogliautil-
insegnare quella disciplina,tanto
acute
ai
e
giuste le
programmi
ora
le riforme
dire, il
senza
nei
gi" detto,
di
tratta
uno
moderna,
della
degno
l'arte
monia
l'ar-
amore.
dell'istruzione
e
e
pedagogici.L'
sono
con
dello
Perfetta
gl'Italianipotessero
lui
ultimi
Gli
con
suo
p"itpiena perch"
appariva degno
artistici
che
credeva
ir aziono
le
1' uomo
scrittore, lo scrittore
rera
bont", del
dell' arte.
creatrice
potenza
la
umano,
la
con
present"
rap-
donarsi
turbava, ed ella poteva abban-
in lui la
Niente
Dickens
ideale
supremo
la
e
zano
raffor-
si
e
che
quasi
della
perfetta fusione
carattere
penetrano
com
Direi
vicenda.
a
comica
vena
suo
critiche
ai
mosse
vigenti, tanto
da
testamento
lei
sono
metodi
savie
e
e
tiche
pra-
vagheggiate. F.u, si pu"
vi lavor",
intellettuale;
poterlo finire,tutta
la
sera
del
venerd"
D.3l.za..i.G00
4
la mattina
dicembre;
alta, il
12
la febbre
aveva
morta.
era
scritto
Qoesto
dopo
"
documento
di
felici attitudini didattiche,poich",
di
una
collega:
sua
alla
attinse
ebbe
e
la
vero,
quale
dignit" morale
Preziosa
opera
s"
induce
stra:
mae-
femminilit"
Da
natura
ci"
che
ad operare
di
ella
" nobile
un'alta
per
indi quell'abitoincontaminato
spirituale,
quel
sua
vivo
come
ella
di
quotidiana; di
chi
fuoco
sacro
non
alle
per
si
splendeva
esen^piodi
testimonianza
ma
illuminava
cui
per
alle allieve
"
verso
Errer"
d'essere
esige
d'intelletto.
quell'orientazione
finalit"
di
virilit"
e
che
arte,
parole
son
questo Emilia
genialit";nell'arte
severa
cuora
in
"
di
e
sapere
profondo
chi
la
senti
che
di
estingueva mai,
anime
virtii.
vide
vicino
rado
e
*
l'
ala
vampava,
di-
nicandosi
comu-
giovaniliie
riscaldava
Angiolo
Orvieto.
sempre.
D.3l.za..y
nanzi
di-
ed
^yGooi^Ie
CARLO
DICKENS
D.3l.za..y
.y
Dickens
Carlo
cominciato
aveva
gli
autobiografla,
quando
sua
l'idea
dare
di
alcuni
narrare
dunque
romanzo
un
fra Davide
'pascoloalia
fondamento
con
senza
riosit"
cu-
Copperfield.Il quale "
il David
cominciato
e
mente
vita
sua
la
l' autobiografia
fu interrotta
pubblico.Allora
del
in
s" atesso
tutto
questo
per
nella
sorse
della
casi
acrivere
a
Copperfielde
di
verit",perch"
Carlo Dickens
esistono
punti di somiglianza,sopratutto nelle vicende
molti
dell' infanzia
dell'adolescenza.
e
la
successivi,
intima
vita
principalmente nelle
confidente
Carlo
citt"
Dickens
nacque
rimase
di certe
solo
corse
ammirata
Forster, piene d"
al
come
due
con
casa,
e
nebbia
pareva
mamma
a
rivista
una
molto
memorie, gli sar"
sue
di
Copperfield,
Davide
all' altra,
vacillando
colo
pic-
militare
anche, cercando
dere
rive-
a poca
inginocchiata
riceverlo,mentr'
a
si ricordava
sorella nel
una
la bambinaia
e
distanza,
pronte
delle
1812. Nella
nel
anni; eppure
d'
istrada. Fors'
per
'addietro nella
dall' una
si rileva
autore
Portsea
a
fatte
^ardinedella
la
anni
abbandono,
natale
parso,
del nostro
lettere
agli
Quanto
eglitrotterellava
sulle
gambette
mal
sicure.
Trasferitosi
Dar"
a
a
Chatam
leggere da
e, scriveva
I
in
[uando guardo
mi
pare
sua
eglimolto
cui mia
che
famiglia,il piccolo
la
con
madre
madre.
Mi
ricordo
pi" tai-di al Forster,
m'insegnava
le grosse
la
"
lettere
nere
singolare no^'it"
Dgliza..!.
l'alfad'
iin
della
loro
la
fonna, e
dell' -S mi
e
La
divenne
lui
in
il
leggere
i
le
sur
che
lette
cose
canzoni
della
od
si distraeva
E
una
rosse
dei
diva
applau-
e
liete
alunni
questa
per
Medway,
cose
affari
Dickens
alla
a
scuola:
i boschi
bimbo
un
Chatam,
voleva
e'
e
piccolo Cario!
un
gran
erano
le
que
ac-
bene.
il padre
Londra.
Cominciarono
giorni tristi. Egli avrebbe
eia
dalle guan-
bisogn" lasciare,perch"
a
e'
mente
potevano facil-
si
e
trasferirsi
verse
di-
suoi.
ed
e
corso
tendenze
e
c'erano
cose
maestro
seguire il
indole
infantili,
Carlo
cui
povero
tui i
mente
facil-
e
il buon
per
soldati,i campi
della
a
dovette
per
attento
rappresentazionidrammatiche,
correnti
Oh
brevi
cantava
o
piccolo discepolo,
dove
grande, disabitata,
tutte
quando poi,
intorno
nel
forse
facilmente
molte
gli esercizi
Ma
storie
scuola, e
quelle degli altri
dare
cine
padre
suo
seggiola,egli ripeteva
una
agli allegri compagni
casa
di
Ma
prestati.
a
cosi
riflessioni
sue
ancora
oltre
disparte a
in
biblioteca
gli si stringeva
mandato
anche
da
trastullavano
si
piccolo pubblico
gli s' affezion",trovando
delle
gli piaceva
anni:
fine.
senza
che
e
seduto
improvvisava
entusiasta
Fu
rimaner
libri
buffe, un
grande amore,
mentre
gli venivan
e
".
una
suo
quei primi
tavola
una
il
compagni
pochi
volta
come
spirito d' osservazione,singolarmente
chiasso,e
gli altri
ritto
Io
i suoi
facendo
simpatica fisonomia dell' 0
subito
J"n da
acuto
guardare
e
colpiscanoancora
lettura
aliment"
e
buona
avuto
D.3l.za..y
alloia,
un
graii
molto
bisogno d' affetto,
senatbilisstmo
e
buono,
vita
i
leggiero e
ma
presto
in
messa
a' avvide
che
l' indole
il
die
particolare,
acuto, richiedeva
che
si
non
le
strare
qual
sui
posar
e
sulle
che
Londra
di
e
o
che
poi
sentirsi
protese,
che
mamma
fni-
E
cuore.
bisogno di
(e Carlo
mai
di
per riceverne
sanano
fu
vi
Poi
and"
shalsea,prigione
per
tardi.
aveva
ha
la
letto
Dorrit
delle
pose
pro-
fatto mai
minacciosi, il
nella Mai--
famiglia lo
Pii:ktcik
sa
vinette
gio-
manifesti);
lungamente
debiti,dove
Dickens
nella speranza
preparativofu
Little
e
Cojipei-field
i
i
si fecero
a
accade,
istituto per
case
colo
pic-
economiche
mai, nessun'alunna
ritenuto
Chi
il
sensibile
sempre
un
per le
" creditori
e
pi"
signora Dickens,
distribu"
ne
arrestato
pi"
La
cui
in
condizioni
come
andare, nessun
".
farsi
utile,aperse
un'alunna
ness
morale
avranno,
caratteri.
di rendersi
David
amorosa,
dimenticare
padre
della
peggiorate
le
famiglia,che
padre
del
mano
viveva, dovette
]ier
inaspritoi
"
squisitezza
una
abbia
non
specie d' abbandono
Dickens
ina
colpa
senza
la
nessuno
piccolepiaghe?
Questa
della
aveva
e
guida intelligente
guaneie le labbra
le
tutte
lui
n"
fu
che
Fanny,
di musica,
attitudini di mente
capelli
della
cure
spirito d' osservazione,cos"
suo
una
il bambino-
"
tutti,tranne
di
potevano
sue
stituzione
co-
padre,
il
nelle
assorto
conservatorio
un
n"
di
madre, fredda,quasi dura,
di lui
miDOri
fratelli,
delicato
era
invece
s
:
tutto
la
materiale.De
eh'
pi"
che
Papers,
profonda
prigioniper
D.3l.za..y
giunse
rag-
debiti ;
7
"
e
cerio
fra
esiste
della
isfu^e
non
i
somiglianzache
la
nessuno
a
della
casi
"
famiglia Dickens
famiglia Micawber
nel
secondo
quelli
e
dei
romanzi
eitati.
Carlo
and"
non
alla
Marabalsea:
lo misero
in
.
pensionein
in
una
d"
romanziere, bambino
da
cera
offerto d'
s' era
lo mandarono
e
casa,
fabbrica
una
parente
suo
povera
a
dove
scarpe,
un
il futuro
LI
impiegarlo;
allora di dieci
vorare
la-
gente,
intelli-
anni, "
fisicamente
pronto, facile agli entusiasmi,delicato,
e
sensibile
moralmente
egli stesso),
passava
di
carta
"
non
certa
poi
istintiva
taglio secco, di modo
un
bottegad'
cartellino
passata,pure
la
ma
rozza
era
stampato. I
lo
suoi
sua
parte ad" altri de'
il
senso
bisogno
{stranacosa
in
un
sua
lare
partico-
con
di gente
rante
igno-
il
supplizioindicibile,
lui
la trascuratezza
di
famiglia,l'impossibilit"
suoi
pensierie
insodisfatto
d' infinita
una
della
rimpianto del passato gli stringeva l' anima,
della
pagni
com-
egli,
per
trattavano
dimestichezza
per
e
speziale,
uno
parlassemai
non
fierezza,
riguardo;
e
un
una
a tagliar
cordoncino,
un
cattivi,e quantunque
erano
condizione
con
toli
barat-
oliata,
poi con
carta
una
usciti dalla
paressero
ad incollarvi
con
torno
torno
giornataa coprirei
la
legarlicon
e
azzurra,
la carta
che
prima
cera
descrive
(cosisi
"
d' amore,
desolazione.
bambino
come
intellettuale,
delle
I)
se
sue
gli
Anche
angoscie,
davano
egli
tutto
quanto
prima imparato,pensato,imaginato,svanisse
D.3l.za..y
un
sentiva
specie di
una
far
dimento
decaaveva
a
poco
a
dalla
poco
dovette
Egli
dal
Forster
ne
fanno
hini
la
"
non
quel
che
la
meno
fare
della
dolci
al
di
mento
senti-
che, non
lottare.
ed"
di
vivere
inesperto com'
sei
la
(la pigione
settimana
padre),e
suo
era,
scellini
sette
o
reaiatere
potendo
intorno
adolescenza,
sua
talvolta
-
alle tentazioni
appetitosedei pasticcieri,
spendesse in
del
desinare.
povero
avveniva
che
mangiare
per
bere
un
una
Quando
solo
fetta
bicchier
di
le donne
giorno (')capit" nella pi"
Johnson, portando
"'"Quesl*
debolezza, per
modo
perch"
conti
guardava meravigliata;
locanda
che
ham-
esso
racconta
suo
la pagava
camera
birreria
t"
la
Dickens
Piccolo
il
trattoria,
Un
dei
anzi,
;
per
al vitto d" tutta
eccezionali,per
con
l' animo
periodo della
cuore.
i danari
una
Copperfield
di dolore
l' impossibilit"
di
i suoi
delle mostre
lo
accresce
piccoli
episodiche
gli bastassero
una
s'
particolariintorno
acoadeva
citate
questo sentimento
degli adulti
questo tristissimo
doveva
pi".
colpiscespesso, quantunque fuggevolmente,
stringono il
in
di
capace
timideaza,per
certi
di David'
disperazione,
poich"
mai
Memorie
sue
acutezza
q^uell'
con
e
solitudine,
Certi
a
)
(le
analoghi
sia l'animo
li
nella
i casi
e
tornarvi
non
per
soffrire
allora
fede
raggiunge
mente,
sua
aiwddato
medasim*
con
eil i) sagiuDte
parola,
iwUe
sue
s" da
nelle
di
giornate
lesso,o
in
birra,la gente
talvolta
bella
casa
ti satra
Mamorie
entrava
s' intenerivano..
sala della
una
fetta
egli stesso, qutsl
e
io
Dattid
perfleld.
D.3l.za..y
Cop-
di pane, rinvoltata
fosse stata
se
taoza
Non
"
so,
guardarmi,
chiamare
spalancati,e
che
Un'altra
costa
faccia
schiuma.
"
il
Il
le stava
che
domande
suo
fi
sul
suo
di
e
femminile!
di
Quanto
confessa
di
il
gli port"
piccolo Dickens
Marslialsea
campo
tempo
non
sua
sua
"
lora
Al-
naolta
con
glie;
mo-
piccino
gli fecero
piet",ma
pi"
"
"
il
et", la
sua
con
la
ospiti di quel triste luogo ed
largo
uno,
echiam"
due
e
al padrone:
molte
il
casa,
la
birra,
bacio
un
cosi buono
*
domenica
alla
ora,
ci sia?
lui,chinatasi, gli dette
e
dasse
guar-
birra
che
curiosamente
l' oste
di ammirazione
misto
La
la
Finalmente
moglie
"
della
padrone.
il
sorrise
tutti
nome,
disse
e
buona
pi"
guard"
davanti,e
impiego.
la
bicchiere
un
padrone
questa venne,
perch"
birreria
piacere di portarmene
^
gli occhi
con
giorno di festa)il
esser
una
delta
derlo
ve-
"
soldi," rispose
Quattro
"
"
in
proprio
ma
".
di
ancora
par
soldo,e vorrei,
un
(doveva
entr"
Quanto
"
buona,
preso
volta
piccolo,Carlo
diedi
insieme.
piccolo cliente
e
mi
impoi'-
il servitore
cosa
l'altro servitore
lui. Gli
l' avesse
non
che
mangiavo,
mentre
d'
tono
mangiare
strano
solo;ma
solo
compariva
anche
eoa!
un
fogliocome
un
con
da
manzo
aggiunge Dickens,
pensato di
abbia
che
libro, e ordin"
un
porzione di
una
in
accuratamente
al
suo
famiglia,e
sua
il
nare
desi-
a
gli
vano
luogo stesso, offri-
spiritod'osservazione.
questo stato
sapere:
andava
forse
di
un
cose
anno,
durasse, egli
forse
D.3l.za..y
molto
10
^
pi", forse
di
cugino
prigione,venne
madre
il
e
riconciliazione,
di lei. In
contro
torn"
a
pi"
fu
e
anni
voluto
della
dopo
modo
ogni
parole col
a
il
impiegato,e
avrebbe
cugino
tentare
una
insistenza irrigidiva
sua
l'anima
alla
mente
final-
del
figliuolo
fabbrica
egli non
tempo dopo, rimandato
invece, poco
scuola.
Ma
allora co' s noi
ne
amici
e
con
di bocca
aveva
tanto
col
malincuore, come
qualche
se
di
cosa
il
nel
Marzials)
in
vanit"
0
cerchia
del
ci
vi
fosse in
le virt"
nell' uomo
delle
ripens"
quel
o
pi"
e
sempre
triste passato
di vergognoso.
naturale
adulto
che, giunto
cosi
del povero
genio
almeno
bimbo
riarsi
esistenze. Glo-
sarebbe
stato
l'attere
di
tanto
nel
parlarne nella
segreto del
abbandonato,che
cosi
un
naturale
Dickens!...
stata
gli
famiglia,aprirsene con
ad
destinava
ma
nota
dirittamente
pubblico di quei,patimenti sarebbe
ristretta della
nel
(come
umili
leggerezza colpevole;
Ma
e
non
lontariamente
vo-
invece
gloria,sapeva
sua
rogato,
interi"arl",
Memorie,
sue
cui
tempo in
ne
sola
disonorevole
strano
amici,intenerirsi
sorte
le
sola
giovinetto,
appare
all' apice della
apprezzare
al
di "ripugnanza, cosi
Questo sentimento
e
intorno
volta
Forster, una
suoi
figliuoli,
gli usci
volta
una
sofi'erto;
poi co'
co' suoi
o
parola
una,
scrivendo
lanciullo
compagni, n"
moglie
sua
mai
a
padre,uscito
giorno
era
ricordo
molti
ancora
il
un
cui Carlo
presso
licenzi". La
lo
" che
Certo
meno.
-r
cuore
la
sulla
potenza
grande avvenire,
tanto- conforme
ai
ca-
giova ragguagliar
D.3l.za..i-G00gl
12
"
ammaestrati
erano
n'
tirava
che
era
mira
la
avuto
con
carri
Dalle
di
le stesse,non
di
tutte
che
ai facevano
una
speciedi
parole
di
scopo
lamaio
ca-
gato.
affo-
e
scuola
di
sono
tempo
rider
Un
tanto
e
Non
suo
ai
r altifl
come
gli
inventato
nell' allungar
compagni, allo
giorno
in
lo
vigliate,
guai'davanomera-
risata
una
a
compagno,
non
aveva
furon
e
la dava
se
ora
proposito delle
precedenti,per
per"
per
tate
pa-
poco
compagni,
e
di
'novelle
e
nelle
tare
recibrevi
medie
com-
principale.
che
quanto
lerie
monel-
erano
raccontare
scriveva
la parte
questo dimostra
fece
e
cacciati' di chiesa.
divertimenti
tra' suoi
sempre
di
propose
giorno alla predica rise
rimasto:
circolavano
vano
servi-
ne
se
passanti,
specialmente alle
queste. Il gusto di
era
gravi
meno
Aveva
i suoi
queste
se
tutti i snoi
Tutto
o
l'aspettavanoa desinare, che
che
njio
altro
un
ed
forestieri. Un
egli scoppiava
gambe.
pi"
desinenze;e
strane
tutti i
caporione di
classe.
sua
strada,egli
signore vecchie;e,
anni
di
il quale consisteva
gergo,
sembrar
il
le monellerie
l' elemosina
chieder
che
un
nero
le differenze
fosse
nella
certe
con
la
per
r
in
prodezze dei
le
ragazzi
ostante
Dickens
che
giuochi e
a
che
di
avreblw
luogo.
Pare
le
si vede
quelle dei
e
caduto
fosse tinto
si
quali cose
topi bianchi
ce
saliva scale,prentrionfali,
deva
fucile,
girava ruote, e
col
profondo,non
e
Uno
particolare.
cura
splendidoavvenire, se,
uno
sempre
"
le sofferenze
destinate,come
D.3l.za..y
degli
ve-
-
urealo
la-
"
di
carattere
tavia
uomo
di
e
nulla
per
non
scrittore,
alterato il
suo
sul
"
che
umore
tut^
la
e
sua
anzi
eh'
eglis"
fosse fatto
grado.
rohusto
pi"
lute,
sa-
di dimenticare
in cosi alto
giovani hanno
suo
avevano
facolt"
toltagli
quellaprovvidenziale
n"
Pare
lasciar traecie durevoli
"
seguito,
in
pi"
e
allegro.
Aveva
poco
anni quando
pi" di quattordici
sci"
la-
Wellington House.
II.
coltura
La
di
House, doveva
egli non
aveva
non
aveva
dell'inglese,ohe
serio
tardi
Del
resto, in ohe
jwtuto giovatali!Forse
p^F
lui
nel
mondo
fardello
un
limitata:
o
solo
non
fatto
doveva
dio
stu-
uno
diventare
nelle
mani
sue
pi"
d'
l'erudizione
sarebbe
il
stata
cammino
suo
aprirseloin ogni
modo
bisogno di gradi accademici;e quanto
s", senza-
grande appagamento
pu" dare,quellodi
il
nella mente
bisogno,intento
com'
che, essenzialmente
dare
al
pi"
alto.
suo
contribuire
allo studio del
uguale
da
l'
al-
intellettuale che l'erudizione
passato,eglinon
era
tista.
ar-
gli studi regolari
avrebbero
inutile,dacch"
egli doveva
gton
Wellin-
gue
quasi nulla di lin-
neppur
eoe! docile strumento
un
unico
molto
essere
imparato nulla
classiche,ma
lasci"
Dickens,quando
in
a
ne
far rivivere
sentiva
cuore
ogni tempo,
il
umano
doveva
spiritoun appagamento pi" completo e
UjL.:a..i.
14
"
quindici anni
A
come
gazzo
ce
ne
d'entrar
roso
prese allora in
e
che
pare
spiritod'
e
in
la
qualit"di
commesso
nel
fosse contento
osservazione
stava
Nickleby
nel
impiegato.Ancbe
dell' umile
ed
persone
l'amore
durava
drammatiche
-
posto.
avvocati
il
all' erta, tanto
ufficio
suo
studio,
suo
q[uandoDickens
le
per
forte in
Papers
lui note
a
suo
che. lo
poi in Pickwick
riconobbe
accaduti
i
famiglia di lui, lo
notai
procuratori,
Nicholas
era
procuratore Edoardo
Il
conosceva
Blackmore
stesso
vita.
Dickens
fra
Ma-^nche
Dickens
reato
tanti,vivace,pronto, e
aon
nella
che
Blackmore,
del
"
e
v'
cidenti
inera
rappresentazioni
i
lui,e
frequentatori
'
d'un
che
il
principalene
vedevano
lo
secondario
teatro
sapesse
spesso,
senza
nulla,spettatore ed
attore alternativamente.
Cos"
s" delineavano
perch"
lo due
il
ed
fortunatamente
la
fosse
de' suoi
le
il
dall'infanzia,
sin
vita d'artista;
sua
ma
riportare il trionfo,
di
romanzi, e
e
si rafforzavano,
teatro,la prima delle qualidoveva
farsi attore
E
principiovenuta.
sa
come
interessante
la
fatioa
senza
anzi
spirito,
delineate
s' eran
tentazione
da
vivace
suo
pi" grandi passionidella
romanzo
che
nel
e
drammatico
senza
gli
legge i dialoghi
fosse straordinariamente
sua
che, recitate
partiumoristiche
chi
non
le
da
conversazione,capisce
lui,le partipatetiche,
partibuffe
dovevano
avere
potenza irresistibile.
una
Neil' ufficio di
pi"
d'
un
anno,
e
Blackmore, Dickens
lo lasci"
per
rimase
poco
seguire la profes-
D.3l.za..y
15
"
sione
gi" da
cui
a
padre, quella
1
qualche tempo
Comuni
affaticandosi
giornali,
al quale
stenografia,
di notte
sognava
le
dato
(').E quando
stenografate
tutti i
ed
di
ore
sulla
Per
della
quanto il lavora
una
della
"
vita
lo
balda
e
dopo, quando
lentamente
seguendo
mano
sul
"
;
Mr.
faceva
Mentre
per
Minns
and
vide
-
I')Tedi
le
his
d'ingannare
nel
l' oratore
si
cousin
vecchio,vecchio
imaginarie
anno
Forster
e
".
cominci"
primo racconto,
suo
nell' Old
la
con
( Il signor Minns
ventun
dal
lunghi
il tempo
sorprendeva "
stampe. Il
la luce
viL
l'energia
discorsi
MomMy
Daoid
e
suo
tine,
Maga-
(dicembre
Racconta
grandi trepidazioni.
Igemorie
l' attivit"
e
il reporter, Dickens
quand'egliaveva
cost"
prontezza
Ancora
giovinezza.
tappeto, a prender note
cugino),che
gli
terna,
lan-
una
materiale,
nella
ascoltava
jjualchevolta
e
scrivere
a
d'
e
eseguiva;
monotoni, gli accadeva
"
luce
scarsa
ore
appunti
giornalistica
appagava
vivace
sua
anni
modo
i suoi
fosse umile
cui
con
quasi febbrile della
e
passione,
con
ginocchio,
per
sodisfazione
gran
nella celerit"
molti
alla
mano
rati
impa-
carrozza.
egli provava
e
in
che
parole
n'ebbe
seguito,e copiandotalvolta
palma
in
finalmente
piedi,o
io
relazioni
delle
mosca
fece il reporter
segreti,-
ritto
stenogiiifando
sedute
tale ardore
con
di
zampine
suo
nello studio della
intanto
s' era
alle
scriveva
ne
e
dato
s' era
reporter. Assisteva
dei
della Camera
per
del
-^
1833
egli
stesso
Copperfield.
D.3l.za..y
),
ti'
le-
"
averlo
impostatofurtivamente
in
crepuscolo,
cassetta
una
in
postale,situato
lo seppe
un
passeggi" mezz'
annebbiati
dalla
in
e
tollerare la vista della strada
Il
primo
fu
racconto
di
Boz,
eh'
il
era
Gli
Sketckes
mesi
prima
d'un
suo
eh'
ad
eglisposasse
Club
mese
in
dell'
non
un
blicazione
subito
fra
tutta
tratti
earte
postume
Boz), che
che
1'opera,
dovevano
sparse
vero
dei PicAicick
e
i
e
dimostrino
piuttostodi
l'attrattiva
i
of the
la fama
in Scozia,in Irlanda,in
Inghilterra,
romanzo
conseguenza
ziava
annun-
pubblicazionedel
{Le
ingegno di Dickens,il lato
di
del
dispense.
particolarmodo,
quantunque si
Times
Papers
l'opera
Quantunque
in
la
edite da
Questa " veramente
America.
per
Hogarth, figlia
Caterina
Bos
hy
Pickwick
in
casa
ricercata,
e, pochi
esser
Posthumous
edited
]joiuscire ogni
d" Dickens
in
Carlo,Augusto,
1836
marzo
dei
numero
del Circolo
nimo
pseudo-
lo
con
piacquero, la collaborazione
il 31
Pickwick
potavano
non
dato
colleganel giornalismo,il
per
primo
di
cominci"
giovineautore
vi
e
intitolati
seguitoda altri,
nomignolo
al fratello minore
vezzo
Hall
".
e firmati
bozzetti)
(Schizzi,
Sketckes
quando
e
;
gi",perch" gli occhi
dall' oi^glio
gioiae
"
del
ufficio
oscuro
un
Westminster
a
su
all'ora
sera
cortile
oscuro
in
ora
d'
scura
and"
stampato, "
una
"
primi
lato solo
un
comico
e
scene
proprio,e
satirico,
staccate
che
manchi
per
.
dell' intreccio,
pure
Papers mise
la
Dickens
pi" grandi scrittori inglesidel
D.3l.za..y
meri
nu-
pabd' un_
suo
17
"
tempo
gli dette
e
dire che
del
"
popolarit"straordinaria.
una
primo
furon
numero
sti
Ba-
tirate
trocento
quat-
copie,del quindieea"mopi" di quarantamila.
La
gente
mandavJHio
di
parlava d' altro,i negozianti racco-
non
le loro mercanz"e
PJckwick,
la risata
e
riso tanto
aveva
I P"ckwick
e
dava
ne
sue
erano
mai
dovevano
mettersi
a
dava
se
ne
le
pagine
d'
moglie,e
(')Il
cbe
terminato
Fiirster
gli
venne
in
"
Grazie
modo
al
al
la
vita
i
a
qnesto
riuscir
profondamente
cosi
interessanti
.di lei
propositoun
quanto
esce
stabilito
personaggi, quantunque
riEerito dal Cariale. " Un
cielo, Pickiviek
non
mente,
serenadifficolt",
passi pi"
sudisraveiite, a
a
pronte.
de' suoi
dalla commozione
dta
mano
momento
sempre
loro
le
tore
stampa-
dispensa.Ma
giorno, senza
pi."taMi. Leggeva
come
capitoli a
sola
una
s'affezionasse
non
i
Twist
tutte
senza
pubblicati,
erano
di
lo
cos",con
pensiero,e
necessarie
vivendo
doto,
scrisse
E
numeri.
primi
esser
avanti
alcun
Componeva
sua
i
stampe
pubblicati
ancora
principiavaOliver
spalle,terminando
che
mano
la vecchia
che
lettori,
non
giovanili le
opere
e
scrivendo!
Papers
alle
alle
mare:
di
che gi" Dickens
intero,
per
nome
tutta (').
Dickens
rallegrarsene
Inghilterrasembrava
stesso
col
scoppiava cosi cordiale
classe
spontanea da ogni
battezzandole
fra
e
dalla pro-
rarattertstico
grave
ecviesi
pensava,
il
ilieci
a
aii
giorni, "
D.3l.za..y
18
"
"
del pubblico.
Scriveva
pria giudicavadi iiuella
amici
al
con
franchezza
una
Maclise
i
per
al
e
grato
era
giudizi e
se, ci"
anche
de' suoi
zioni
indica; al
romanzi
.
della pubblica^iriiiia
zione,
i manoscritti
chiedeva
affettuosa:
e
dava
Cattermole,pittori,
disegniillustrativi
inviava
Forster
confidente
agli
e
consigli,
accadeva
che
gli uni
per
di
navano
rado, so-
disapprovazione,
glialtri seguivadocilmente,
con
degna .della sua
modestia
una
di questa deferente
E
debba
secondo
lo
avevano
dato
Forster,le
stesso
di
al carattere
energia
nel
bene,
qualsiasiindugio
talvolta
davano
di
cosa
cosa
se
pareva
alle
di
Io
di
e
un
vit" eccessiva
momenti
Tali
in
generoso,
e
un
nel
giovanili
con
con
grande
una
eccessiva
nelle
esagerata del
impaziente
determinazioni
qualche
parole qualche
sue
ricordo
a
quando,
del passato, egli
bisogno di solitudine,una
gran
di
iusieme
s"
stesso,una
un'ardente
dovevano
sete
suscettidi
tuttavia
essere
patia.
sim-
molto
Dickens,allegroper natura,
ardente,pieno
buono
simili,
quanto che,
aggressivo.A quando
come
uomo
si
e
qualsiasiirresolutezza,
sorprendesseil
sentire
in
lo rendevano
sue
sfiducia di tutti fuorch"
rari
forse
troppo assoluto,alle
di duro
come
e
e
quasi
coscienza
morale,che
che
pare
Dickens, insieme
fiducia
una
proprie forze,una
proprio valore
mi
sofferenze
di tempra
singolarerobustezza
una
di
modestia
maggior conto,
tanto
tenere
grandezza.
d' istintiva
fiducia ne' suoi
significato
pi" completo della
D.3l.za..y
pa-
20
"
esempio, "
prima
in
messo
scrivania
E
una
uomini
ordine
in
cui
della
la
per
le
gnata dalla
mobili
in
mare
trasforvoltura.
disin-
tutta
con
sua
quei rari
di
quasi perfettamente
sono
intelligenzasviluppatasisenza
e
sentire
accoppiata con
aver
gusto la
uno
come
le facolt"
bellezza
capacit" di
salotto
un
insomma
appare
equilibrate: l'alta
piet"
molto
con
senz'
negli alberghi sapeva
anche
camera
in
danno
mai
dei
miglioratola disposizione
e
generale".
Egli
n" beveva
mangiava
non
"
della robustezza
la
fisica;
durevolmente
profondamente e
spensierata gaiezza giovanile;!a
grandi
miserie
piccola e
umane
non
necessaria
bont"
iscompadi
tutti
i
giorni.
Dickens, continuando
Frattanto
senza
il
interruzione
The
scriveva
Old
luce le
che
nuovi
dell' argomento,
Papers,
non
una
nelle
un
del
nessuno
mettevano
vizio
ideali
dei romanzi
e
l'Antiquario
delin
ingegno,
natura
particolare
nelle
di
educativo
abbietto
suo
e
profonda dell'animo
un'altezza
valore
pensava
mostravano
potuto esplicarsi
; di-
avevano
pi"
sue
gran
la
per
conoscenza
e
manifestazioni,
dava
romanzi
e
Oliver
(Il Negozio
qualit"patetiche e tragichedel
in Pickwick
umano
Nickleby,
Curiositi/Shop
Questi
.
lavoro,terminava
suo
Nicholas
Twist, componeva
alacremente
e
cui ho
sue
senso
anche
pi" brutali
morale
che
zione
alla rivela-
volgare. E, quantunque
accennato
fosse accolto
..y
21
"
r entusiasmo
con
"
cui era
eoa
(alla gente piace ridere,e,
non
altro
aveva
ridere),pure
caldissimi
Il -modo
mensili
cui
desta
dar
la curiosit"
personaggi venivan
agli occhi
ancora
che
ci
fissata,
sorte
Il Talfourd
r ardore
in
rispettabile
scrivono
a
Dickens
r infelice vittima
NicMeby;
dir
con
il destino
maestro
della
cava
suppli-
modificare
in
sera
giovine e
cui
di
o
non
piccolaNeil
un
signore
Smike,
in
che
in
in Oliver
difeso
ammazzi
Squeera
ramente
inte-
non
Fagin
avrebbe
tare.
mu-
Dickens
casa
l'Inghilterra
spera
tutta
pendo
pubblico, sa-
tribunale;molte
perch"
del
cosi, vivi
irrevocabilmente
volerla
una
mantener
commoveva,
Batea, ladro
accusato
suo
discussione.
il
e
era
si
a
la
della combriccola
corrotto
Twist, con
di
sostiene
di Carlo
causa
non
accalorava,ci
si
il
nienti
inconve-
gravi
alimentare
pubblico;
persinol'autore
la
i
presentati,
per
del
la loro
rit"
popola-
a
pubblicazione,
dispense
luogo, giovava
ad
e
"
devoti.
della
poteva
far
ammiratori
nuovi
aettimanali,nonostante
0
la
diffondeva
Inghilterra,
amici
stesso
quello di
che
confermava
gli procurava
nuovi
e
opera
in
all' estero,
nome
1
ciascuna
detto,Pickwick
ho
come
apparente
scopo
Bickens
di
stato accolto Pickwick
Nicholas
sia
Old
giurato
scon-
siti/
Curio-
Shop.
Inutile
A
cosa
mano
del restp
a
mano
blico!
queste preghieredel pubche
1" vita artistica di
Dickens
della
pi" integi'ante
sua
vita
il
tempo
diventa
passa
e
che
parte sempre
morale,eglis' aifez"ona
D.3l.za..y
22
"
cosi vivamente
che
"
alle
"
le sacriflca
non
richiesto
della
creature
Twist
cholas
"^iickleby,
percli"all'una
" divenuta
del
Dickens
in
quelladi
e
gli anni
Neil
e
della
"
e
pi"
di vederlo
egli intraprendeun
moglie; assiste
a
non
lettere
popolare,che
1841
in
Iscozia
con
non
Scozia),scrive agli
della
e
quanti
so
edimburghese, visita,
rincasa
l'idea d'
lui
pennettere
quantibanchetti,ascolta
d' assenza, felice di riabbracciare
s' impossessa di
e
tare
visi-
Nel
parlargli.
la cittadinanza
appena,
personaggi
perch" volesse
e
e
pienedi spirito,
tornato
fine-
paesidove
cosi
viaggio
so
H"ffAlands(Terre Alte
Ma,
ca
i
quanti discorsi,risponde a
so
brindisi,riceve
mese
i suoi
Scozia, l' Irlanda,l' America,
dilatti
amici
vissuta,la
tutti
inviti
ammiratori
le
rimorso, come
potuto scongiurare.
divenuto
a' suoi
tristezza,
cupa
lettura de' suoi romanzi
In
cara.
mette
indescrivibile^
vago
per
la
naturale,
gli giungevano insistenti
non
Nancy
realmente
di Dickens
parla l' ingleseegli era
sua
rezza
pu-
di
specie di
di persona
attraente
la
l'immacolata
gli costa giornidi
una
Quest'amore
pi"
non
morte
quale egli avrebbe
rendeva,com'
Neil, perch"
stato di commozione
uno
si trattasse
precoce
la
ma
cuore;
notti insonni
se
le sfiorino
in Ni-
all' altro la vita
e
muore
intollerabile;
che
avvenga
quietamente Smike
muore
in
tragicamente Nancy
Oliver
.
il sacrifizio
necessit" dalle
un'assoluta
come
zione,
immagina-
quando
non
se
esigenze dell'arte. Muore
e
sua
non
un
dopo qualche
i suoi
piccini.
viaggioin
gli d"
D.3l.za..y
Ame-
posa. Gli
33
"
scrive
pure
un
Giovanni
oscuro
aulle rive
del
gioie che
la
procurato nella
da
gli scrive,
"
dalle verdi
de' suoi
lettura
romanzi
solitaria,lontana
qualegrande citt",Washington
so
di tutta
difficolt": la
la
propria
1' America.
ripugnanza
"
accompagnarlo,
i
del 1842
delle buone
piccolezzadella
pi"
ostante
il
compagni
vedo
del
cabina
agitatoe
mare
che
andare
nei
" mai
che
lo
glid"
nei
offende
il
lo trovano
lui
a
punito
cuoco
eco
vede
a
per
sua
aver
tchist
non
co' suoi
lo circonda
primi giorni la
che
lo
da
lo
coscienza
in
una
stanca.
appartntly Ihunderstruck
gere
leg-
vata
societ" cosi ele-
circonda
compare
Il
a
Inghilterraegli
in
orgoglionazionale;il
quando
sodisf"-
spontanea. Ma
e
*
in America,
la
accompagna,
certo
circondato
quella
sempre
V
e
insieme
rotola
quest'ammirazione
stato
suo
destinata
illimitata
che
giornali,
come
Sento
mare.
bordo, quando
a
la folla che
ancora
d' un' ammirazione
lungo
partenza stabilito.
porta della sala.
fino alla
intima
il
nata,
appigio-
signoree della
dovere,quando giuoca al
l'entusiasmo
zione
in
Dickens
moglie,quando guarda
bevuto
del
cure
ch'egli fa
risate
di Londra
casa
il giorno della
ecco
deve
moglie, che
sua
batnbini affidatialle
Il 2
E
di
vinta,la
signora Macreadj,
non
mondo;
Dickens, impaziente d'indugi,appiana ogni
E
la
gli ha
dal
Irving, gi" famoso, esprimendogli con
l' ammirazione
reste
fo-
delle
Missiasipi,
ringraziandolo
casa
non
Tonilin
America
"
sentir dire che
in
lidissimo,
pubblico,pal-
(quasicolpita
D.3l.za..y
24
"
fulmine)e
dal
ci"
che
vede
americana
meravigliatoper
sente, gli dimostra
e
da
da
York,
altamente
s' unisce
r andare
"
Nuova
Boston, da
a
York
Boston
sempre
Luigi
Nuova
a
Filadelfia
il
per
a
di l"
fino
e
boria
poi quel-
Baltimora,e
a
S.
Pittsburg,a Cincinnati,a
Niagara,
E
da
Filadelfia,
a
Washington, da Washington
del
molta
l' ammirazione.
con
Halifax
che
tutto
alla
a
scata
ca-
pubblico e
col
pubblico,gli riesce insopportabile.
Non
"
scrive
in
da
al Forster
di ci" che
sto
indirizzano
cosi
sono
e
bisogna
al mio
banco
una
mi
e
non
un
e
il
lascia
posso
di
in
bere
la bocca
la mia!
sopra
mi
si muta
a
per
E
lettere:
immediata
si
e
ferrovia,
Scendo
pace.
bicchier
un
mi
nessuna
ad
una
subito
mi
fuori,
tutti. Vado
in
d' intorno
ressa
Prendo
me.
il
neppure
a
e
aera:
gente, che
duttore
con-
stazione,
una
d' acqua
che
senza
guardino la gola quando
Pensa
inghiottire.
poi
in
lina festa la
fa
folla
istituto pubblico
un
pastore predica per
centinaio di persone
apro
strada,la
d' aria. Pranzo
quieto, e
carrozza
nulla
la
parli di tutto, con
starci
veder
i direttori arrivano
mancanza
per
che
per
casa
andare
posso
sofi'ocato dalla
e
vorrei,egli
posso
per
discorso. Vado
serrato
chiesa
posto in
vado
non
ci viene. Se visito
un
svenire
senix)
vorrei,non
amico,
un
ci" che
York,
casa, la
a
tanta gente
fiera,
con
di
Nuova
vorrei. Se
Se
segue.
m'
nulla
luogo dove
nessun
mi
fare
posso
ogni posta
dice
Uno
risposta.
che
vita dev'
aiTivano
nulla,ma
tutte
s' ofi'ende
lettere
dono
richie-
perch"
D.3l.za..y
sere
es-
non
25
"
perch"
voglio
non
Non
serata.
una
in
d' abitare
accetto
Aggiungete
sua
;
altro si
un
disgusta
pi" di quattro volte in
uscire
riposone,
ho
tormentato
sempre
casa
"
inaomma,
pace
e
sono
".
ci"
a
la stanchezza
disagioe
il
sica
f"-
dai lunghi viaggi,un'antipatia
inseparabili
viva
profonda ma
non
un
senso
il carattere
per
inconfeasato
e
vago
di
il
nostalgia,
in
Inghilterra;
pensierodel figliuoli
piccinirimasti
e
vi
benevolo
che
Mondo,
"
A
mano
a
assaliva
Dickens,
i
le dolci
cose
che
cosi
al Forster:
"
Bacia
presto,se
"
contenti
di
vita
^-
home
del
di
sempre
desiderio
Oh
"
Home
borile
bimbi
siamo
home
!!!!!!!!!!!
casa, tutte
nella
parola
lettera dall' America
vuole,e
"
pi"
bisogno irresistibile di
un
" nostri
quello che
ritorno
il momento
l'ultima
Dio
Notes
Chuzzlewit.
g"'Inglesiriassumono
termina
Nuovo
nelle American
Marlin
febbre
nel
Dickens
a
bambini, gliamici, la patria,la
rivedere
E
in
che
mano
avvicinava,una
intensa
latta
giudicatal'America
(Note Americane) e
coglienza
ostante l'ac-
cui,non
con
straordinaria
home.
del modo
renderete,in parte almeno, ragione
tutt' altro
s'
ricani,
degli Ame-
per
pi"
saremo
mai
"
noi. Ci
felici
stati nella
home
"
vedremo
ri-
stra
no-
home
"
III.
Tornato
al
dall' America, Dickens
lavoro,raccoglie e
si rimette di lena
pubblica American
D.3l.za..y
Xates,
26
"
Martin
compone
e
il
amici
simpatica
e
ufficiali.Del
"
paese
trovando
grande
citt"
Broadstairs
ai
miglia,o
di
di
bagni:
passeggiaper
aera
dalle
e
1-ondra
a
le vie
polose,
po-
della
vita
potenza d'
una
i-
mai;
al tocdO, fa il
nove
o
a
bagno,
sostanzioso,
passeggia,talvolta
il sole
brucia,per
una
sulla sabbia
distende
libert"
di
piena e
dozzina
di
leggere,felice
a
sturbato
di-
essere
non
bagnante quando
nessun
ha
non
voglia
parlare.
le
Intanto
suci^edevano
dispense di
Martin
regolarmente,ed
ma
si vendevano
del
suo
Non
"
romanziere,
lette
erano
(juaaiche
poco,
Chuszlewit
s' andasse
il
qui il luogo d' esaminare
le
dubbio,tanto
consideri
Christmas
conte
che
mporaneam
vibrante
cuore
letto
grave
ente, sebbene
di
commozione
entusiasmo,non
con
se
anche
ne
in
la
stanco,
pubblico,
da
eause
di
lui.
questo-
pi" quando
s"
Carol, pubblicato-
fosse stato scritto col
e
venisse
accolto
e
ebbe la riuscita finanziaria
poteva sperare.
quanto che
si
gustate;
e
allontanando
fatto,singolaresenza
che
Londra
luogo gli dar"
altro
nessun
godere d' una
da
di
riposo mentale
lunch
un
abita
quell'
agitarsi
pieno di
compone
quando
anche
in
un
spirazioneche
prende
la
offrono banchetti
non
Dickens
resto
giorno,e
con
bello,la compagnia
gli abitanti
e
Broadstairs,piccola stazione
scrive di
di fare
viaggio in Cornovaglia,al-'
breve
un
il tempo
trova
legroviaggio,perch" il
" briosa
tra la fine d' un' opera-
Chuzzlewil,e
principiodell' altra
alcuni
"
.La
cosa
era
famigliacrescente
tanto
e
D.3l.za..y
le
pi"
con-
28
"
mare
quel
assunse
alTascina
e
i
verde
farsi
del latto
di
nel
:
quando
gente del
paese
risolti
cipi"
prin-
paretinude, gli alti
soffitti
dolci fichi
i domestici
per
farsi
fossero
sordi
la vita della Riviera
piacevolie
delle
di casa,
di
tentar
a
diti,
gra-
gelatae
fresche,
uova
delle buone
dorle
man-
inglesiebbero
so
smes-
e
capire,"
e
come
parlarela
si
e
lingua;
nuova
e
la
se
italiani ",
non
fece dolce
si
parve
ap-
il caldo
vantaggi dell'acqua
pozzo
gridar forte
furono
la campagna
divennero
i
fresco,dei
verdi
le
marmo
si conobbero
attinta
pura
smagliante che
azzurro
all'intorno;
quando
sentire,e
pavimenti di
e
colore
glisguardi e l'anima, e
tutta
a
"
alla famiglia
cara
Dickens.
Il
scrivania
lo
a
romanziere
grande
davanti
non
era
avvezzo;
nel modo
che
e
che
glierano
Ma
al
lavoro
la
gli
mare
l'aria
e
molli
E
delicate
con
posto
dis-
aveva
e
penne,
figurinedi
bronzo
s"
via^i
ne' suoi
divenute
indispensabili,
quando
volont"
di
sia
sua
mezzogiorno
carta, calamaio
certe
mancava,
riposo mentale,
del
sulla scrivania
e
di portar
costume
aveva
mare
consueto
aggiungendovi forse
la
finestra,
per godere,lavorando,
alla
di queir azzurro
spettacolo
cui
fatto metter
aveva
che
satura
sia
rimettersi
che
assiduamente
bisogno di
avesse
l' eccitassero
di
poneva.
com-
la
vista
saline
emanazioni
del
e
di
profumi meridionali.
lo stesso
si 'stabil"
con
per
avvenne
la
quando egli lasci"
fam"gliaa
in
Genova
passarvi l'inverno.
Gli
Albaro
e
schiere,
palazzo Pe-
dava
D.3l.za..y
noia
il
delle campane
suono
nel
porto
per le vie
e
pi" potente
l'affaccendarsi
e
Se
dei Genovesi
lo compensava
non
cittadina
vita
dall'infanzia.
sin
;
cui
a
che
non
di
stato
era
avvezzo
mente,
improvvisa-
aera,
una
quella
'
quello atesso
di campane
suono
odioao
diacorde,
nato, sgradevole,
prima
d'
cosi
aveva
di
racconto
gliene
d"
rimette
dell'
accumulato
poveri gli
Tke
auscita
in
la
visita
con
lo
nel
negli
ricchi
in
appositamente
va
che
la
ghilterra,
In-
lettura
mostra
ascoltatori,
gli di-
altri
trasfuso
veramente
e
leggere agli
Per
cuore.
nelle
parole
sua
moglie
Dickens
definitivamente,
le
pi" grandi
colpiscono soprattutto
la
e
di
e
grandi ingiustizieumane
di lasciar l' Italia
Prima
sparsa
egli ha
la
che
generoso
profonda commozione,
e
anni
dell'anima.
l'impeto
Roma
desta
Carlyle
eh'
ne
delle
vi-
dalla
primi
dai
e
nato
passio-
diseredati
sin
sdegno
Chimes, egli
e
ardore
dei
consapevoleo inconsapevole
della tirannia
amici
i
per
lo
secondo
suo
costringenella
e
nell'anima
adolescenza,tntto
contemplazione
sui
l'amore
fibra
sua
(Le Campane),
Chimes
all' opera,
parola tutto
fortuna
del
titolo
prima ispirazione.Con
egli si
"brante
il
Natale, The
la
irritato la
profondamente
artista,
gli suggerisce
qualche giorno
che
"
secco, sto-
"
grandiosa
solitudine
rovine; Napoli
gli rimane
dei
pi"
odiosi
che
la bellezza
la
poi
lo
nella
luoghi sulla
mente
losso)
Co-
il sudiciume
come
globo ",
potenza
a
Campagna,
disguata per
faccia del
del golfo abbia
del
maest"
della
citt":
*
uno
senza
di tenipe-
D.3l.za..y
rare
ae-
"
Firenze
quell'impressione;
(')col
lasciato nella
qualche
-si vide
in
"he
da
di
nova,
Ge-
ama
gli aveva
WiSkie
e
dette
Collins
dagli amici
la
Johnson,
chiasso
gran
durante
attore, da
e
le prove
direttore
di
a
tutto
pi"
stesso
rappresentazione
piacque
mente.
immensa-
sapeva
forse
fatto,pi"
da
scena,
suoi
l'anno
aveva
scenografo,da suggeritore,da
tutto, e
Dickens
tempo,
pubblico plaudentenon
il
Dickens
breve
questi recit"
d" Ben
quale fece
a
Ma
primo soggiorno
suo
circondato
alcuni
con
E
misteri.
giudizioeh' egline
Inghilterra,
per
commedia
della
di
ch'essa
Bggs
nezia
Ve-
pi" tardi.
nuovamente
"ari,e
una
Augusto
con
anno
Reduce
dal
il
la
con
prima
Dickens
bellezza
dopo
mente
fu confennata
Italia,
rivisitandola
affascinato
forse
italiane,
l'impressionedi
e
affascina
splendore pieno
suo
le citt"
tutte
aopra
in
l' aveva
come
gentilezza,
"u"
lo
che
da
legnaiuolo,
capomusica,provvedendo
bastando
la
con
sua
mara-
vigliosaattivit".
Attivit"
"he
volta
mentre
alle stesse
scriveva
Cricket
"
maravigliosadavvero,
malessere
di
non
lui ; il
della
sua
la novella
violento,ma
che
di Natale
Io
del
del
(Il Grillo
quale, unendosi
indole
superiorequal-
forze fisiche. Infatti poco
the Hmrth
on
e
dopo,
IS-iS,Ths
un
Focolare),
generale,s' impadron"
con
quell'
irrequietezza
spingeva a
cercar
D.3l.za..y
luoghi
e
31
"
villetta
Una
sua
dal
famiglia:l'aria
dalle
e
la salute
il corpo
il
lo
and
e
Figlio),
Battaglia della
di Natale
che
vivacissima
in
lui
concepire,fosse
la
gli dette
facilit"
un
senso
d'
suoi
ne
mai
d' allora
la fatica mentale
gli procurava
che
d' acqua
col
prima
la
l' insonnia
vista
dare
proponeva,
andar
a
valle
era
un
di
senso
se
stare
come
o, net
"
cima
se
rimanendo
questa
al Forster
sonno,
lago
cosa
sua
e
che
ben
due
sieme,
in-
grande )
l' incubo
Ginevra
vava
; tromassa
finiva
e
d'indolenza;si
in
di
quei luoglii,
collina,
perch" gi"
qualche
e
(egli non
quella gran
di
di
e
d' irritazione
essere
sgomento
alla
campo
cominciati
di
il
un
romanzi
doveva
fosse tornato
mai
in
due
continua
tranquillaeh'
di
Scr"veva
pensiero de'
dalla
d'ordinare
penoso
talvolta il
e
mettersi
ri-
romanzo
d'immaginare
la coscienza
e
;
passeggieroavvilimento.
aveva
con
Battte
trae occasione
carezzata
facolt"
scemata
esprimer le idee
di
la
The
), forte
Vita
battagliail secondo,gli parve che, pur
debolezza
in
quand'egli volle
e
pitturalungamente pensata e
d'
gli ridette
gite alpine fatte
Ma
spirito.
(Dombey
Son
primo, racconto
di
spirava
cognata, i suoi amici, gli ritemprarono
e
of Life (La
"
che
con
scrivere,
principiando
contemporaneamente
a
Dombet/
le
la forza:
e
aveva
Dickens
pura
vicine
grandi Alpi
moglie, sua
"u"
Losanna, che
fiorito di rose, accolse
numerosa
lago
breve
la
partenza per
sua
graziosapresso
giardino tutto
la
la
(1846),
Svizzera
il
determin"
nuove,
persone
"
nella
dell' influenza
D.3l.za..y
dei
32
"
dei cretini assalisse
gozzutie
con
pensava
vie di
"
singolareardore
un
Londra,
atfollate
di
senso
un
volta ritrovare
di s"
del
e
scienza,perch" esse
della
vita
sua
moto
di
e
alle
vero
aveva
solo ambiente
e
bisogno di
aveva
infatti,a
sua
imperfettaco^
un'
artistica. Dickens
Ginevra,
la
vista
la luce del gas
folla,per iscuoterlo
di torpore intellettuale che
della
creature
non
il
volta
a
quali egli non
corrente,bastarono
della
rumore
se
erano
vita; bast"
del Rodano
le
dalle
lontano
egli potava
sera,
perdere
ingegno
suo
di desiderio
completo riposo,perch" passeggiandovi,
e
immaginazione,e
spirito;
suo
vano
che -glidaaffaccendate,
e
specialmente la
a
talora il
da
il
e
quella specie
sembrava
essersi
dronito
impa-
di lu".
In
ci"
tutto
hanno
sempre
i loro
evocatrice
sia la stessa
loro
artistica.
vita
di Dickens
anima
n"
degeneravano
cos"
in
In
ogni
modo
la
dal
gli artisti
potenza creatrice
principio alla
quel
ed
serena
saldi
era
e
di sfiducia
senso
nei
poeti e
restavano
di scrittore
che
Anzi, nella
propria energiamorale
sua
di strano:
in
lui
romanzieri
la
Bomhey
di verit"
and
energica
San
e
rari,
di dubbio
d'
coscienza
il convincimento
opera
e
ed
t"ne della
ben
gliscoraggiamentierano
frequente nei
sempre
nulla
periodi di scoraggiamento,e
richiedere
s" pu"
non
v'"
non
oggi:
della
che l'opera
di
moralit".
damente
procedeva,cal-
applauditodalla piccola colonia inglese di
Losanna,
e
dalla
a
cui
Dickens
ne
lesse
grande patrialontana,che
alcuni
la morte
D.3l.za..y
capitoli,
di Paul,
m
~
il
delicato
piccoloe
la
Soltanto
fu scritta
Losanna
a
Losanna,
ritornava
Londra
si
e
la
passati
Londra
tra
le
nel
della
vita
sua
quando
il momento
febbrile attivit"
della
le facoltii intellettuali
\"\Q
in
forze del cuore,
divenute
nulla
sue
dello
pi" profonde e
gloria piena
ebbe
mai.
chiaro
ch'egli
quella morale
dell' opera
bagni
stia
Egli
ai
era
pi"
risentisse
era
fatte
sato;
pas-
denti
pi:i ar-
la piet"
genei'osit;'',,
giovanile;la
in
perder
senza
fama
delle opere
tava
Inghilterradiven-
i-enderidolo
incontrastata,
e
tributo
un
riore
supe-
razione
d'ammi-
che forse neasiino scrittore vivente
amore
La
ne
mature
all' invidia,
procumndogli
.
se
s'erano
la bontJi,la
slancio
d'
vei-o
jjassatoviaggiando in Europa ;
s'allargavain EiiTOpa, e
e
suo
quel periodi)di preparazionee
riposoeh' egliaveva
eran
1847.
gii reggeva
talvolta
le
del
belli.
pi"
lavori,quantunque
di
Parigi,
le stazioni di
e
assidui
pi"
" buoni
a
Marzo
volta
fiore della virilit": la salute
e
di tristezza
ore
mesi
tre
mirava
am-
l'estate,BroadEtaii-s,
Brighton,Bon-
church, gli anni
nel
Iiondra.
a
lago,salutati
del
San
Svizzera,che
ostante
un'altra
ritrov"
cui andava
Parigi e
nel
Inghilterra
in
elemento,e pass"
in
rive
and
Dombey
a
malincuore
a
sulle
provate
A
il resto
entusiasmo,non
con
di
:
ne!
sventiira.
inibblica
una
prima pai-tedi
Perch", lasciata
Dickens
t"gliodi Dombey, piomb"
si fosse trattato d'
lutto,come
amici
"
siia
vita
sentiva
alta
come
e
privata,cosi
e
pura,
diceva
praticava i principiidi
assoluta,eh'
scrittore. Per
"
il fondamento
questo le amicizie
D.3l.za..y
eh'
egli
formate
aveva
l'afforzarono
giovinezza si
quelle se
a
rotte
se
dalla
di
In
Bleak
amici
il
Parole
( Casa
House
di
vero;
di
e
attivit",
scrive
in
della
vita
gli sfugga
o
il dolore
ti dicessi solo
e
nella
scopo
comica
al
"
l'anima
la
gioia.Oh
met"
di
mio
quello
mi
che
tre
sento
le
sta
della
cosa
in
caro
tutt"
quando
a
Forster,e
sempre
mente
"piena-
lavoro
Sono
e
pensa
vita del
mettendo
qualche
spezzi:
riva,egliscrive
esso
iniziativa
pi",
e
virilit". E
che
par
combattuto, come
fm
eh'
quel
quel grande
si
"
pi"
con
a
citt",
brio,spirito d'
potente
terminare,gli
far
sentendo
particolare,
in
sua
alcuni
eon
e
colte, primo
intelligenti
per
minimo
per
dalla
di
varie
propria vita,
sua
appagate
energie
in
e
pone
),com-
di renderlo
*
Copperfield,rivivendo
ogni
sarebbe
piccola compagnia
una
instancabile;e
'David
quella
(letteralmente:
e
possibile
recita
tutti
protagonistala
sua
Words
persone
egli fra
sempre
casa
termina
), fonda
Triste
sia
"
beneficenza,con
improvvisata,
forse
Dickens
domestiche),proponendosi
bene
lui
{ l'Allucinato
periodicoHousehold
po' di
in
altrimenti
Man
allegro e gradito che
un
figliuoli
gli
i
viva
tempo
Haunted
The
e
scemando.
o
questo periodo di
pubblica
tempo,
buoni,riempiendo la
e
che
giovinezza
mancando
venuta
del
intanto
mantenendo
d'allegre risate,e
fioritura
E
morte.
intorno,forti
cresceva"io
colf andar
prima
sua
aggiunsero altre,salde, fedeli,non
ne
non
della
negli anni
sria
pagine
namente
stra-
questi casi,
Forster,se
io
Copperfield mi
D.3l.za..y
36
"
in
vm
e
progressi,
lodi che
e
della
N"
il
Mamey.
ingegno
pubblicoclie
ed eschisiva
Del
rimanere, ed
Dickens
l'aria
come
era
al
mezzo
jiasso
d'
s'erano
come
sonno,
Tina
e,
volevano
letto,nella
(e
temendo
d'aver
molto
da
fare
con
e
colazione
una
Huoi
di
di
Eton,
e
a
suli'erba
della
se
uno
sacra
di que-
quanta
ai
gione!)
ra-
bambiiii
volta si desta in
dimenticato
piccola Mary
e
dopo, salta
sera
il
Kate
e
insegnargli
per
la
che
dal
invernale,per esercitarsi.
fare
una
vogata sul fiume
Charley e
descrive,in
brio, (che tradurrei
li avvenimenti
lui
notte
l'n' altra volta conduce
rimasta,
con
Una
la
fredda
"
il pane.
che
ballare
a
affatto
carattere
necessaria
polka
date
s
semplicee
una
dubbio
senza
l'allegria sia
e
Child'
famiglia.
jrlieducatori,i quali pensano
che
loro,
a
quattro Evangeli,intitolata
eredit" d"
resto
sacrarlo
con-
E
poi pubblicata.
dedicato
aveva
doveva
tempo di
il
di
(Vita di Cristo),
Lifu of Christ
che
lip"vato,
pienamente dedicato
A
Inghilterra,
fu
che
esposizione dei
dico
io
Pensando
figliuoli.
storia d'
esclusivamente
facile
cosi
ai
History of Englartd,
loro
imparerai
quelloeh'
gli rimanesse
non
breve
una
che
semplici
"
era
talvolta anche
scrisse
So
"
Quest' "
attenta.
mia
suo
delle
rallegravaeerto
le scriveva:
l'inglesee
t' insegneranno,
perch" sei sempre
tutto ci" che
sempre
si
padre
suo
buona, attiva
jil
studiava
collegioa Eton; Mary
faceva
bene
"
una
condiscepoli
tre
lettera scintillante
la trovassi
traducibile),
giornata:l'arrivo
al
D.3l.za..y
collegio,
37
"
dove
i
"
ragazzi aspettavano da
la
commozione
loro
di
provvigioni
;
la
dei
vista
alia
troppo,
li
che
inzupp"
clie i
Ma
il
della
le
essere
Recitavano
erba,
vessero
ragazzi be-
fu il divertimento
e
giornata.
i bambini
Dickens
rappresentazionidrammatiche.
il
tutti,compreso
tre anni ;
ancora
sull'
temporale ultimo
fino alle ossa,
tutti
piacere maggiore per
dovevano
aveva
il
finaimente
e
piligrande
paniericarichi
vogata, la colazione
turbata, per Dickens, dalla paura
e
ore
dell' attesa ;
l' ansia
gli occhi spalancati
per
avevano
quante
so
non
'
annunziava
il
e
pi" piccolo,che
babbo, allegi'Oe
le recite
lettere cubitali in cui
con
non
piacente,
com-
grandi
avvisi
nomi
dei
apparivano i
a
pi"
importantiattori:
Nuooa
dell' irresistifiilr conimedianle
scrittura
SlG.
Nuova
co"nparsa
Ritorno
del Sic. H. che
cosi
grande
del
Sic.
da' suoi
Scrittura
le
della
dest" l'anno
Carlo
Dickens
in
Sia. Kate
(che
con
Carlo
Sic
comparsa
jl'niore
Germania.
che
munificTteoffertedell'ultima
del
scorso
entusiasmo.
impegni
Prima
E
AlNGER.
sulle
ha
declinato
stagione di'"
scene
Ploknishmaroontiooonter
grande
Dickens
spesa
s'" potuto
recitava
leoatii).
tener
egli pure,
dirigeva
rideva.
D.3l.za..y
"
IV.
e
Chi
legga,
dalla
cognata
da
Londra,
nell'
di
da
field, e
Forster
!a
non
avvede
s
di
spinto
54,
del
dove
"Vi
mutamento
nessun
lui
due
la
con
sulla
55
solito
spiritonarrando
della
fama
ai
dovunque;
modestia
eh' "
di
(') A
Daniele
ziane
dignitosa
e
pi" simpatiche, e
superbia
pi"
Haain.
le
de'
Bgliuole
Dickens
t?), il migliore ed
ne
il
o
pi" grandi
di Dickens
parla
pi"
breve,
sua
d'invidia
le opere
col
precede
va
e
nendo,
compo-
delle
una
di
"
fra
_
gli
stica;
arti-
pedanteria
suoi
Manin,
lit"
qua-
amore
sincerit"
atadiaroua
cesi:
nabile
quella
con
quel profondo
con
della
sicura
senz'ombra
Pitrigl
(Quadri,
difficili) e Little Dorrit
in
semplice
lo
che
(La piccola Dorrit), accenna
loda
zioni
rappresenta-
che
romanzi
( Tempi
Times
eh' " la prova
('),sulle
politicidel giorno; sclierza
avvenimenti
sue
di Parigi,
vita
sui libri,
assistette,
sui
cui
cessivamente
suc-
nelle estati
al Sf"
sulle
conobbe,
gli
con
famiglia
dal
al
vole
note-
ville abitate
dilunga
si
anni
dirette
Intrattenendosi
le
scritte
Copper-
di
vi
sugli
Hard
David
intiine
56,
che
drammatiche
l'accompagna
di
figlia
primi
quelle pi"
l' inverno
pass"
di
nei
Parigi
descine
del
celebri
persone
da
Boulogne
a
del
lui
lettere
pubblicazione
lontanargli
amici
le
Dickens,
conosca
non
nello
dalla
Boulogne,
seguirono
che
epistolariocompilato
o
contempo-
l' Italiano
di
esuli
D.3l.za..y
funa
"
ven
italiani.
l'anei, e incoraggia senz'adularli,quando li ritiene
i
degni,
giovani
lettere
Nelle
liiacenzade'
il
il
portava
Maroon.
ghenter ad
lui,e
si trova.
gli
nei
si
sino
eoli' andar,
f"duciosa. Invece
Da
che
ho
nel
Plornisli-
ricevere
altro
un
romanzi
quanta
cin-
ragazzo
sostanza)
sua
ed
allora;ma
le
sere
es-
di
vita
scritti jn questo tempo
parrebbe
naturale
anni
vi
satira
che
pi"
di
sufficiente
matura
quel
ricercarsi
le
lettere
si
non
dell' anima, che
cagioni vere
cui
la
un'amarezza
acquista
degli
dovettero
agitati nella
manifesta,poich"
dolorosissimo,di
il lento
parlato
e
quell'agitazionedevono
rivelano
nera
te-
e
d'inserire
presentare il
si trova
se
insolitamente
Forse
avuto
intimo
ne
chiamava
scherzosa
Penso
"
di
di cui
anni
pi" pungente
di
e
"
spiegarla l' evoluzione
e
commedia,
Lytton
cinque (tuttala
di pagarne
mutamento
aveva
della
puj"blica,di
gara
sterline
turbati
fa
dimentica
famiglia si
in
padre!
suo
ima
Eppure
nn
studiando
non
Bulwer
ammirazione
che
mila
Dickens.
che
avviso, offrendo
un
non
Edoardo
ma
nome,
scrive
ne
se
ishmaroont"goonter
Con
Timeii
vita; e
eom-
Plorn, Plornish,Plomiahghenter, Plornish-
il nobile
come
nella
entrar
figliocciodi
ch'era
manifesta
si preparano,
ragazzi,clie
suoi
Plora
all' arte.
consacrano
famigliari parla con
seriamente, ad
mai
si
che
e
a
viene
di-
meno
turbamento
in
un
al
fatto
Forster
processo.
qualche tempo
aiydie negli anni
l'irrequietezza
fisica
precedenti aveva
e
cosi
D.3l.za..y
morale
spesso
40
"
allontanato
Dickens
aumentando,
nuova,
un
lontano
per
sui
delle
lettoi-a:
un
mai
e
tormentarsi.
una
la
rimedio
mai
s
ci
"
siamo
non
a
un
pagno
com"
Per
riposare,
affanni dietro
sempre
1 ai"enipe,
ci oppi-ima
di cure,
dev'essere
che
per
i
me
cagione d'
sfogo:
e
pi" tardi :
po=sa
e
che
la
non
di apidisposizione
uno
tutto
La
]JOvera
uno
certo.
no
stato d' animo
rivela, per
ci". Non
alcuni
giornipassati! i giorni
s"
fatti
ferini e
star
non
parte forse,in
kirmentoso
io
amico
E
forto
scon-
felicit" che
una
riposo!...
per
al
Oh
mai
In
Finalmente
ed
d'
al
potenza irresistibile finch" il
glio
non
sia
compiuto' " molto me-
mondo
d'allora?
di
a
sto
pre-
un'altra
di
tosi
toiinentaisi
Torner"
in
nei momenti
si
che
andar
come
sempre
chiaio
Quanto
riposoa!
bisogno
E
ora
come
non
convento
un
me
disegniper
della vita
andare
v' ha
the
di
attirati da
e
in
"
vuole
cessibile,
luogo inac-
un
che
d'itraggiungibile,
d'impicci,com'"
passati!
avviene
che
sodisfatti,
i! peso
cammino
muoio.
crescioso
in-
un
che
posso
vita,e d'un
strano
qualche cosa
siamo
Scrive
non
avnto. niai ?"
ho
non
esser
nuovo
Se
opprime
nella
quanto sia
rito
mesi, solo,in
ghiacci."
m'
" mancata
e' "
sei
che
Copperfleld,
senso
che
a
solitudine.
Perch"
"
Davide
povero
mai
i
scontentezza
nell" anima,
d"
lontano,scoppio e
e
mi
di vuoto
Pirenei, jjer esempio, o
Alpi, fra
andata
Inghilterra,era
aggiuntiuna
senso
penoso
bisogno
andar
dall'
le s' erano
e
"
cos"
irresistibile
un
Caterina
per
"
glie)
(sua mo-
e
l'altro,
solo ella rende
D.3l.za..y
me
non
scon-
41
"
tento
in
io faccio
ma
infelice,
e
Dio
grado maggiore
sarebbe
stata
Il dolore
ae
come
nel
e
un
grande sventura,
lui
da
in
e
anno:
dal
che
difficolt" di
tare
tutto
Il Forster
ogni
la
tentativo
altro
in
grande
di
gi",
prima
scorde
ne' suoi
di pace,
cui
lo
portavano
si
di
casa
ed
della
scrive
come
cosa,
il
suo
l'aveva
spirito,non
per
gli piaceva
accogliere con
Dickens,
nna
lui, perdevano
e
la
oi-a
gno,
biso-
d"famiglia,
carattere
sacro
mondana,
le
popolarit" e
sua
"
liare:
conci-
esercitato
intollerabile. Iji vita
la
cosa.
di
e
mii-
famigliaegliaveva
ogni altra
componeva
d'amici, che
mitigare
mille
pu"
ogni
muta
di
capi,perdeva
diveniva
doti
societ"
d'
che
da
(Juelle considerazioni
*
suU' anima
ogni valore, giacch"
rattere
ca-
sostanziale
di
capricci,
avrebbero
momento
influenza
lottare,e
sola forza
una
fine che
era
di
pretendo d'essere
non
invano
cerc"
che
an-
colpevoleanch' io,colpevole
sono
disperatamente esaurito.
clie
sia cos"
Io
"
carattere;ma
"
nasce
lentamente, d'anno
incertezze,di mille
ci", ed
acuto
di
l'incompatibilit"
moglie
sua
biasimo:
di mille
come
ed
irritante
stesso
pi" la forza
ha
rimedio.
ammetter
immune
"
e
lacerante
e
pi" grande perch"
tanto
s'abbandona, convinto
non
profondo
"
dispetto:egli ha sentito questa
non
fra lui
altr'uomo
un
lui,avvicinarsi
per
ora
"
!ei,e
con
quanto pi" felice ella
sa
tempo
di
senso
altrettanto
sposato
avesse
di Dickens
rimorso
un
"
mai
sue
a
lari
singo-
attirato:
la
lui d' un' eletta cerchia
vederai
intorno
nella
signorilee larga e
D.3l.za..y
sua
cordiale
42
"
oap"talitti.
Neppur ta
prefonda
Ond'"
nulla
che
perduta;
pi" lunga
una
separava
convivenza
distrazioni:
altre
dalla
sua
in
in
grado
d'
Carot
lontanasse
l'al-
che
la
bambini
stato
del
lettura
da lui allora allora
tenuta
dello
sarebbe
eglinon
poich"
ed
fortemente,
l' occupasse
momento
lo
Un
compensi
lavoro
un
cui
da
un'applicazionesoverchia
ospedaleper
un
e
sopportare. E
di
Ckristmas
cerc"
casa
quel
mestica
do-
morale.
altri
"ercato
Dickens
senz'obbligarload
che
spirito,
la donna
con
profondo disaccordo
volgare avrebbe
uomo
allora;
intimit"
serena
il
poteva renderglisopportabile
nulla
cosi
un
sua
fin
tenuto
a
conforto.
e
nell'anima
aveva
pot"ya compensarlodella
nulla
oblio
trovare
tenere
poteva
mondo
ereai^liun
a
famiglia vi
la
spirito,
per quanto
dello
egli potesse
cui
che
luogo
vita
piena, bastava
e
parte, in
"
poveri,
a
ficio
bene-
aveva
scitato
su-
grande entusiasmo,e gli giungevano d'ogni
part:e inviti
gli parve
ed
ed
che
oiferte per
buona
una
altre letture
occasione
si
le rimostranze
accett",nonostante
pubbliche,
presentasse,
del
Forster,il
quale reputava questo leggerepubblicamentea
di lucro
In
ogni modo
moglie
era
nel
ad
degno
non
abitare
padre,
di
Dickens
dell' amico
una
maggio
con
liberi
avvenne,
del 58. Il
sua
suo.
separazionefra
necessaria,e
per
avessero
e
comune
comunicare
voluto.
loro
con
lo
la
sua
cordo,
ac-
figliomaggiore
tuttavia,
poich" l' et"
quando
Dickens
madre; gli altri rimasero
corrisponderee
scopo
and6
col
teva,
permetsignora
Gioi^ina Hogarth,
Dgl.iec.yGoO'^l
la
della
casa,
desiderata
serra
nell'ultimo
costrutta
Le
I^a
le
casa,
in
stalle,1' orto,
cure
la
per
giate nei
dintorni
mostrando
loro
giardino, le
'cani suoi
La
e
con
gli
e
dirgli che
eh'
e
loro
z"a
sua
la
malato
poi
corpo
cui
di
alla
egli trattava
dei
per
le letture
egli
dintorni
si riflettevano
e
e
" vasti
siglio
con-
lo fermavano
mano
bonda
erra-
condusse
lo
che
Gadshill, sentiva
si
e
sereno
il
lo
mente,
rifrangevanogaia-
cinque grandi specchi del
fogliedegli alberi
volgevano
in-
costringevano,
io
piftealmo
divenir
rafforzarsi,e
nei
a
per
e
della vita
cuore
tornava
si
poveri
libri.
pubbliche
di
bont",
vera
stringerglila
i suoi
conoscevano
con
malattie
nelle
aiuto
quella malattia
spirito.Come
grossi
perduta. Le
vicini
affezionate,i
passeggiava
tomba,
villa,il
la
l'aiutavano,
pace
Sicch", ogni qual volta, stanco
a
,
buona, graziosa ed
negl'impKci, gli operai
mentre
le passeg-
fierezza
una
sorella
fra
lui per
a
era
sua
sen'izio,
molto
erano
posizione
com-
maggiore.
piccolo della figliuola
ritrovava
di
persone
giornata fra le
i due
circostanti,
vedute
cane
massaia;
Dickens
la
fosse
tutto
novelle, e
certa
una
figliuolamaggiore
esperta
bisogni.
periodico,la
suo
o
pagna
cam-
accoglieva gaiamente gli amici,
;
belle
il
e
che
della
del
romanzi
nuovi
e
lavoro,visitava
al
resto
compilazione
di
a' suoi
assicurarsi
per
il
divideva
ordine;
gusti ed
a' suoi
di mettersi
mattina, prima
tempo
della
metodiche
semplici e
rispondevano
molto
di vita.
anno
consuetudini
da
campi
di
suo
studio,le
grano
oiideg-
volavano
presso
le finestfe aperte
farfalle!
Come
odoravano
giante! Come
uccelli
le
e
giardinoe
la
Ma
vecchio
Pi"
faccio
cui
voleva
non
di
accett"
alla
che
aveva
ima
che
dal
fam"glia,pi"
"
per
e
t"gl"uoli
intima
il
veder
di
de" suoi
cuore
dal
per
del
sollevarsi
quegli uomini,
nelle
forme
scemare,
e
L'entusiasmo
in
fono
ha
non
Egli
jior
era
viva
che
ma
guadagnare
d' entusiasmo
nell'enei^ia
egli
era
uno
di
quali pu" manifeatarai
pu"
non
sino
le letture
spegnersi
alla
n"
morte.
di Dickens
suseita-
in Iscozia,
in Irlanda,in America,
Ingliilteri-a,
forse
ad
riscontro
un
r intensit"
nella
con
storia letteraria
il creatore
tempo
cui
sentiva
pei' la
singolarit"delle
la
interpretazionedoveva
sua
quello
lontano, incou-
timore
feconda
e
da
sodisfazione
indebolimento
l'attiviti'i dei
cui
d'allontanarsi
di
un' onda
con
alto,proveniva,
meno
dalla
spirito.Perch"
pi" varie,
dura
tanto
che
in
uditori,dal
suo
diverso
desiderio
s", pi"
l'idea
sue, dando
opere
primitivobisogno
che
la
perch"
l'ardore
tanto
volta, e
fessato,inavvertito,d'un
creatrice
Forse
indirizzo
un
avuto
ci"
a
intellettuale,
o
leggere pubblicamente le
pi"
dalla
fisico
abbandonarsi.
attivit"
sua
amico, pi"
un
E
Dickens.
e lo spaventava
dall'ozio,
possibiledecadimento
d'un
di
ad
"
poteva
non
inclinazioni
lavoro.
attivamente
abborriva
natura
sua
Oadsli"ll
divento, scrive egli
pi"
e
di
le
i fiori del
d' intorno !
tranquilla vita
pienamente
appagare
"
la campagna
tutta
gli
sue
e
essere
l'interprete;e
l' opera
attitudini
inglese.
propria e
drammatiche,
inarrivabile.
D.3l.za..y
46
"
Egli
e
due
tenne
[latria,fu
Le
interrotta
letture
viaggi,e
ciie
dello
al
la
il lettore
lettura
ed
il
Dickens, anche
fisico
suscitava
Ma
e
il
Nichleby, d"
di
la
ogni
A
e
zione
commo-
simpatia fra
che
irresistibile,
cosa,
il
tranne
pagane di
ceri*
.
d" malessere
e
ritto davanti
trascinato,
e,
uditorio.
locale
per
stanchezza
giorni'di
nei
suo
la difflcolt"i
talvolta nell' anima
cos"
era
tavolino,dimenticava
libro
disagio dei
nuovo
la corrente
pubblico
veniva
ne
al
in
dalla morte.
gola, e per
voce
'
Unito
cominciatA
il
e
uditorio,
nuovo
Dickens.
stesso
la
sei"
per
Regno
e
e per
faticose,
erano
sera
l' intonazione
nel
dalla malattia
lo sforza della
per
di adattare
di letture
serie
America; la quarta,
in
terza
una
"
ano
alsuo
Xieholas
ChuzsleicH, di Dornhey and
Marlin
violenta,che
Son, V ilarit" scoppiava cosi intera
e
Dickens
s'interrompeva
per
di
t"mpo
aver
Paolo
vinto
era
ne
Dombey
egli pure
ricomporsi.La
riempiva
desolatamente:
una
altri
guardavano
s' egli si fosse trovato
letto di morte
fremito
su
di
intellettuale
era
un
interrotta
non
di
senso
piccolo
occhi
di
conoscono
Dickens
di fiducia,
e
loro al
con
piccolo
pianto.Talvolta
sull'
vandolo
uditorio,solle-
coqipletoappagamento
pai-eva
da
conforto
avevano
passava
morale
e
elle
pi"
cui certo
sdegno
; talvolta
lettura
lagrime gli
singolareespressionedi
come
un
di
del
morte
samente,
alcuni, abbrunati, piangevano forte, affanno-
tutti:
con
e
quei
calmarlo; spesso la
violenti
freno
mirazione
scoppi d'am-
neppur
nel
blico
pub-
calmo.
D.3l.za..yGpOglc
47
_
Per
dice:
istrada
amici?
che
E
ini
popolato la
ha
di tanti
casa
raggiunge meutr' egli torna
all' albergo e
la
stringergli
di
benedica, signor Dickens,
letture,
chiede
aggiungendcf:"
mano,
solo
non
gli
toccai"
assistito alle
qualcuno,
che
mia
e-
di
permette
ha
"
l'onore
la
gente del popolo lo ferma
la
Signor Dickens,
"
quella mano
lo
"
D""
la luce
per
^
ch'ella
che
ha
d"
alla
sul
slanciate
serbarli
La
non
famigliada
molti
anni.
E
*
a
blino
Du-
garofano
un
la
lettura,
palco per raccogliernei petali
ricordo.
come
dei
richiesta
si trovava
contentar
quella
per
le signore,
finita
all'occhiello,
teneva
s'erano
e
mia
anche
stasera,ma
me
a
sfiorato
mattina, esseudoglisi
una
che
dato
mai
tutta
era'
biglietti
sala
una
la
gente;
cosi
furiosa, che
abbastanza
moltissimi
capace
per
rimanevano
fuori,rumoreggiando,spingendosiper entrare, strappando
e
vestiti;
i fortunati
posto s'addossavano
che
alle
riuscivano
pi" piccolivani, invadevano
cui
))ickens
persino
il
segretariodi Dickens
pubblicamente nei giornali "
riusciva
di far entrare
sala che
ne
palco su
due
racconta
che
a
matlina,
una
far
sin dalla
lunga
ad
principiarono
mila.
Nuova
York
aprirealle
fila
d"
mezzanotte
arrivare
persone
E
"
nove
tato
insul-
era
perch"
quattro mila
conteneva
dovendosi
biglietti
coda
il
sedeva.
In America
dei
der
pren-
pareti,si stringevano
nei
oculare
a
non
in
alcuni
una
un
testimonio
"
la vendita
del venerd"
speculatoricominci"
di
gli
gioved"; alle
a
due
compratori onesti;
UjL.:a..i.
48
"
alle
"
e
cinque s[)eeulatori
compratori
circa
mille
sei cento
circa
erano
d'una
cinc[uemila
di
lunga pi"
due
in
davano
famigliasi
servitori delle .locande vicine
le
fredda
aperta, nella
eccitati
[lift
ottenere
avanti.
quelli eli'erano
])09liicon
si
i
pi"
pu" darsi clie siano. Ma
dirii,e
due
di
saccone,
da
mangiare
d'
e
freddo
fuoco
per
coperte,d'una
di whisky
bottiglia
una
accendevano
in
zare,
scher-
non
provvistadi
all'aria aperta, e che
la notte
molto
di
forniti ciascuno
gli speculatorierano
un
roba
[ter poter
quando faceva
alla via
mezzo
di
un
gran
riscaldarsi.
durante
dopo
e
le letture
l' entu.iiasmo,anche
America, raggiungeva il delirio.
Ora
io
non
questo
opere.
Ma
dei
a' suoi
morale
che
degli anni
danno
luce ai
fedeli le
quando
penso
allo
magia della
pereonaggi,e
doveva
avere
cedenti,
pre-
cuori,
case
dei
ricclii,sia pi" grande di
degli ultimi anni, lettore
artistico clie la
dare
che
legioned'amici
quelle
Dickens
il Dickens
di romanzi
popolano d'una
poveri come
che
nego
scrittore
e
all'aria
dollari solo per
egli stesso,assicurando
narrsi
che
in
vire
ser-
per
"
Dickens
E
i
coda;
colazione
dieci
cinque o
cambiar
Atnericanalc,
passare
nella
mentre
giornatadi- dicembi'e,
offrivano
di
era
membi'i
accorrevano
facevano
die
compagnie
vari
il cambio
otto
Ala
ciascuna
nove
miglio. I
di
erano
lunghe file;alle
; alle
quarti
tre
onesti
delle proprie
sfi-aordinario rilievo
stia
voce
alla straordinaria
sulle
sue
labbra
D.3l.za..y
doveva
efficacia
ogni
con-
del vizio
danna
nacita dalla
nel
ricacciato
rialzato
e
che
quando
penso
grande
ammirazione
non
mai
aveva
fondo
la sembianza
la
posposto
verit"
che
trovo
della
momento
anni
della
di
unico
e
romanzi
in
ogni
una
serie
e
scrisse
dal
59
Gadahill,fra
Crttes
e
( Storia
di
due
di
al
A
Mutual
coi
i) fine
vit"
atti-
sua
letture,egli
Tuie
of
two
Expectations
Friend
Amico), pregevoli romanzi
paragonati
posizione
com-
quiete di
nella
l'altra
09,
ogni
ultimi
La
pi"
era
Citt"), Greoi
Our
(Grandi Aspettazioni),
comune
modo,
la
sto,
que-
in
negli
scrivere.
non
e
di Diekena
principale della
l' intento
ma
letteraria;
imagin"
avesse,
a
mai
vera.
eh'
nuovi
neppur
",
alle letture
vita, rinunziato
sua
tutto
a
e
sotto
piacere
intorno
egli
istinto
male,
Dickens
vita,grandezza
sua
far credere
deve
di
penso
di
grandezza
detto
ho
Quanto
non
la
che
il bene
del
desiderio
al
cos"
una
all' uomo
nascosto
proprio ; quando
all' utile
ed
volgare
attraente
spesso
pensiero
ogni aifetto buono;
lusingato nessun
moralit"
ogni
tributati
erano
cos"
tir
sola, sen-
ora
grandeamore
passioneignobile,mai
nessuna
un'
pure
rafforzato
cosi
un
leggere dovevano,
dell' anima
e
virt"
gliaia
che. le mi-
penso
l'udivano
che
giorno solo,sia
un
'malvagio,
quando
mente;
sua
di persone
s"a pure
della
ogni glorificazione
ed
stro
(Il no-
tutti,
quantunque,
precedenti, dimostrino
D.3l.za..y
una
50
"
coDcezione
-
rapida,un' imaginazionemeno
meno
viva
dall'arte,un'originalit"meno
nata
fre-
e
meno
geniale.
qualunque
sotto
Ma,
s'andasse
esplicando,lo
ch'eglivolontariamente
diveniva
La
prima
di
e
del
n"
agli altri
egli
un' insonnia
combattere
levandosi
che
notte, ma
imaginato e
seppe
sentito.
disse,scrive eglia
_
Sembra
dipendere
che
ci sia
S' intende
cuore
ostinata,eh' eglicercava
di
di
"
medico
suo
Ci"
gi"
che
Frank
che
che
se
non
che
non
da supporre
senza
portare in qualche modo
che
avrei
mi
sconcert"
non
unica.
causa
funzioni
mai
potuto
la
avesse
fenomeni
una
sono
non
mi
certi
da
Londra,
Beard
degenerazionenelle
pazzo
attivit".
d"
cognata, non
bene
quando,
in
fatica intellettuale.
lui nulla
sua
punto, perch" sapevo
potevano
; lo
il
da
di
neve
eccesso
seriamente
non
consuetudine
passeggiando lungamente la
e
un
s"
a
piede sinistro,
ricompariva di quando
soprattuttodopo
Consultato
al
n"
l' inverno, nella
anche
tormentava
Dickens
dolore
corpo
saliva
saluto. L'as-
sua
cagionato dalla
molto
suo
poteva nascondere
della
della
Dickens
l'energiadel
l'indebolimento
credeva
sebbene
e,
tutta
frequente un
camminar
grave.
scomparsa;
non
spirito,
suo
le forze fisiche
e
degli anni giovanili
reagire con
di
eh'
era
il lavoro
squilibriotra
ogni giorno pi"
virilit"
l'attivit" di Dickens
s'imponeva e
bella robustezza
cercasse
forma
stato
lavorar
pena
"
UjL.:a..i.
del
cos"
tanto
della mia
52
"
di cuore,
mal
serie di
a.
costretto
ad
letture,
ritirarsi nella
interrompere la quarta
a
ogni
villa,"
fra i boschi
sua
alcuni
mesi
quasi completo,Dickens
che
Drood
Altre
Degli amici
un
turba
vedono
che
spesso
le persone
s'avvicina
fermamente
che
ricordare
e
marciare
",
la
d'
i
quanto
fosse
certa
una
lasciato
quando
et"
se,
pi"
d'un
anche
ma
e
dare
di sottrarre
Egli credeva
loro.
"
amico
ad
un
alla
esso
bisogna
le file
serrar
il
poich" nulla,nemmeno
ventidue
anni
migliori e
il diritto
"omo
societ"
amici,
prediletti
quando
tar mai
fosse divenuto
a
Calcutta,non
uomo
uomo
frutto
il
sia.
prima, imposto il
non
e
meno
dolore,nem-
il secondogenito,a
figliuolo,
ragione di pi" di
sleale
ferma.
sentimento,
egoistico
la morte
dopo
vecchiezza,pu"
un
de' auoi
ma!
morti, lasciando
si
per
proprio lavoro,qualunque
aveva,
salute
coetanei,come
anche
piangere,
di aceasciarai-
una
ed
doloroso
tanto
in-
s' erano
perditafetta,
pensassero sgomenti al giorno
alla
Poi
vere,
scri-
a
vuoto, sebbene, a
gran
intorno
mancarsi
fatale che
dei
alla
lettere,
egli non
sue
da quel
sopraffare
che
lettuale
riposo intel-
ai rimette
pi" intimi parecchieran
le
mostrano
campi
interruppe.
aggiungendo
di lui
cuore
di
pi" gravi cagionidi dolore
e
i
e
primi capitolidi queir Edio"n
la morte
andate
nel
i
compone
viaggi,
"
Li, passatiappena
e
idea di
abbandonare
di Gadshill.
benedetti
"
"
per
egli
d'une
nome
dargli
indegna o
cosa
",
cui
gli mori
ancora,
D.3l.za..y
provvisamente
im-
lontjyio
53
"
da
"
E glialtri figliuoli
dalla patria.
lui,dai fratelli,
Carlo
tutti,tranne
eiie rimase
in
erano
Inghilterra,
partiti0 partironodipoi anch'essi
quali
le
per
Indie,qualiper
loro inclinazione
da
e
"
come
lacrime
propria: *
cose
benedica
E
!
sul
prima
che
le
capo
fede;e
Vieni
o
a
degli
non
me,
divina
altri
dure
Dio
far
se
egli aveva
lo
figliuoli,
salutandoli,
gli
e
raccoglieva
ultimi
padre, piena
d' amore,
mai
lontano
esser
ed
abbi
finora
e
forza,
mente
rebbero
parole sa-
sue
stato
presa^
qualche
E
"
Ti esorto
a
ad
ci"
non
esser
mai"
scopo
dunque
a
in
a
che
me.
imbarazzo
Plorn:
uno
quanto devi il meglio possibile.Non
aff'are e
di
dalla
troverai
leale.
"
quelle
in
confidenza
in
mi
non
consigli.
scriveva
Soprattutto,'
*
ti trovi
forte
le
giorno
un
debiti
determinazione
nessun
invocato
lettere in cui
!
pubblicate
finch" sarai
in
l'anima
solitudine
del
immutabile, costante.
nessuno
and",
dalla
vibrare
pensiero che
che t'" mancato
nella
ebbe
sentir
figliuoli
perplessit"
grave:
teco
n'
se
i
doveva
come
state
Enrico,
e
molto
raccomandazioni
dovevano
di lui il
lui
dure,
con
partissero,
lettere l' anima
di
Dickens
versamente
di-
ben
"
ultime
Come
di
qu"sta benedizione
anche
Plorn
anche
bambino,
angosciatadalle
Son
giovani
g"'Inglesi secondano
che
un
d" tutti i
propria
di noi. Quando
piangendo
l' Australia,
spintidalla
l'
quell'ansia di lanciarsi Del-
ignoto avvenire,che
intraprendentie
dopo l'altro,
uno
severo
Quello
fermo,
perseverare
tu
faccia
ingannar mai
mai
duro
verso
D.3l.za..yt"
54
"
quelli che
in
sono
eh'
t' offendono
se
essi,non
r
uno
enerva
l'-uno
cui
con
Testamento,
vita,"
e
ha
non
Il formalismo
di
lettere in cui
ritorna
spera.
poche
Drood
se
r
recitare
morte
d'
una
della
{Dio
you!
e
sera
eh'
egli
forte
e
per
Risurrezione
prima
cosciente,affermare
forse
presentimento,pi"
.
cara
nella vita
benedica!)vi
di chi crede
l'S
della
sione
profes-
una
pagina
e
1870
giugno
contiene
del
nelle
di
"dtcin
Vita, come
corpo
l'avvicinarsi
voluto, nell'estrema
avesse
fatale,
Eppure nulla, tranne
Sempre,
iede
vi
e
cato
cer-
persona
convinto
in Cristo ; l'ultima
anima, avvertendo
di vita
ogni
che intenerisce.
vita.
lettera,scritta
parla della
al-
nella
lettera morta
sua
prima della morte,
fede
e
Nuovo
sicura
grande
di puro
calmante
dless
L'ultima
dell'istante
ora
la
spesso, coli' accento
di
mondo;
del
guida
"
pratiche era
piange la
il God
ora
passato
suo
nel
quest'uomo
tutta
l' influenza
futura,e
il
spiritodella religioneegli aveva
di conformare
si sente
"
di
profondo e
delle
allo
lui, ma
massima
mai.
fede
di
sco-
meglio
preghiera,consuetudine
una
cosa
"
gran
lo studio
quelloeh'
abhandonata
qualche
ti
"
ricorda
la consuetudine
" nella
C
pi"
tri
aglial-
non
volta,
farai strada
seppe
come
mattina
ogni
Salvatore.
all'altro raccomanda
e
t", e
a
alla
all' altro
e
di fare
Cerca
qualche
te, manchino
stabilita dal nostro
All'
tao.
poter
vorresti facessero
quello che
raggire
"
la
propria fede.
queir intimo
e
sterioso
mi-
della sensazions
acuto
"
D.3l.za..i.G00gl
55
"
far credere
fisica,
poteva
"
cos'i vicina la morte.
Hogarth, la cognata
essendo
Gadshill,Mary
andata
a
faceva
Io
pallidoe stravolto,
solo allora comprese
avveniva.
infatti
E
quando egli cadde
si
le
e
figliuole
il
Chi
sa
la
le finestre
di
tremito
sparsi
di
tanto
aveva
lo
scosse
petto; poi
piene
a
e
dolcemente
E
amati!
dov'
stanza
gliavano
vee
l' ombra
bello.
quella
Gadshill,gli usignuoli
il
giorno dopo,
liberamente
entrO
spalancate,
giugno nella
furono
il
cantato
notte,nel piccolobosco
per
la cognata lo
e
s" distese sul volto calmo
avranno
Dickens
dopo, mentre
sera
figliomaggiore
come
che
sorreggerlo,
lora
pesantemente; n" da al-
terra
profondo sospiro gli sollev"
della morte
lui ai
di terribile
lui per
a
pieni d' angoscia,un
un
il viso di
qualche cosa
pi". Soltanto
mosse
compagnarvi
riac-
parlarebalbettando,
ud"
accorreva
a
per
a
Sedendoglisidi
che
che
sola
era
Londra
a
ella s' accorse
contro
e
Dickens,
sorella maritata.
sua
tavola
d"
gina
Gior-
egligiaceva;
mani
i
pi"
e
bei
il sole
sul letto
fiori
del
giardino.
Forse
egli avrebbe
desiderato
piccoloe tranquillocimitero
Gadshill
(tante
volte
e
con
descritto ne' suoi romanzi
poich"
nessun
dove
relative ai
cenno
pure
sono
di
di
di
campagna,
tenerezza
sepolto nell'Abbazia
un
presso
cosi dolce
aveva
quei luoghi di pace!);ma
ci"
minute
era
e
fatto nel
assolute
l" famiglianon
funerali,
al desiderio del
riposarein
di Westminster.
disposizioni
pot"
popolo inglese,che
mento,
testa-
non
lo
rire
adevoleva
E nell'Abbazia
D.3l.za..y
56
"
di Westiuinster
sino
e
a.
avviso
pubblicos"
desse
al
sul
gli
monumento
della morte, cosi
profanassela
fossero
al
Quanto
fosse
er"tto,
pietra,fuorch" il nome
voluto
avea
non
che
avrebbe
voleva
non
memoria
sua
non
avesse
suo
nome,
non
serbato
delle
a
dolore
un
monumenti
sue
opere
e
di
lutto
al
che
dell'anima.
doveva
vani
al ricordo che
altri
che
ora
segni
con
di
l'espressione
raccomandato,ma
esser
suna
nes-
amate, l'indilferenza parendogliun'offesa alla
santit"
non
la.
tempo della
il
luogo e
assistere ai funerali di persone
molto
informate
sepolcro,nessun
semplicilettere inglesi.Come
mai
sincerit"
dispostoperch"
iscrizione incisa sulla
nessun'
dele
che, fe-
non
sempre
egli aveva
nessun
sepoltura,
sua
state
erano
sua,
Se
quei principiidi
a
r accompagnasse
pompa
in
cui
]'opera
e
sepoltodifatti.
alla morte
di verit"
vita
fu
"
l'Inghilterra
memore
fetto
af-
degli amici.
E
umili
che
intanto
che
poveri ch'egli aveva
rialzati
potentiai quali
dette
e
molti
soccorsi,gli
dignit" nuova,
a
nella lettura de' suoi
i
state
aveva
i
libri
molte
nuovi
trovato
avevano
verit"
amare
doveri
dei
grandi e
che
forto,
conerano
coraggiosamente
lo piangevano insieme,vinti
additati,
commozione
girafflitti
da
accompagna
dei buoni.
D.3l.za..y
resistibile
quell'irla morte
STUDI
SULLE
Caratteri
OPERE
g^enerali.
I.
La
della
conoscenza
aumentare
o
diminuire
che
biettiva.
la
morale
delicata,che
e
talvolta
che
ancora:
in
cui
l'autore
scriveva
dubbio
in
facolt",eh' egli "
anche
lui
un
senta
scriveva,la
tale
sicch"
pi" disparati,
o
cio"
essa
intuisca
che
Ma
basta
non
impressionabile,
predominio sulle
capace
i sentimenti
nell'animo
di
e
altre
provare
vari
pi"
suo
nel
di
convinzione
suo.
" cos"
veramente
breve
cosi
"iatura
solo pu" bastare
il lettore
nell'animo
era
sub-
distruggerla.Perch"
la fibra dell'artista
la tikntasia ha
tempo
che
considerazione
" di
tistico,
ar-
stessa,
se
per
dell'opera, si pe^uada
sincerit"
ci"
a
il valore
l' opera
pu"
dell' opera
morale
invece
un
scrittore
uno
noti, non
qualunque
completa, bisogna
momento
e
e
menomarla
sia
da
L' efficacia
complessa
ai
riguarda
questo
indipendentemente
d'
l' efficacia
L'efficacia morale,
*ua.
a
vita
nelle
D.3l.za..y
e
in
talora
sue
pa-
role
pu"
soltanto
capriccio passegg"ero
artisticamente
opera
ma
;
sincera
gi"
non
l' opera
sua
informate
le azioni.
Se
l' uomo
r
e
profonda
cosi
ci" che
Cario
esiste
se
la vita
l' uomo
"
Dickens
scrittore
uno
della parola,epper"
significato
Il
modo
ed
pi"
gli
effetti
lui ben
Io
o
evidente
il male.
fattore
di
spiego.Un
eterna
nella
di
sua
del bene.
prima
del
che
E
caso
sol
" sincera
sua
chiarissimo
caso;
e
senza
romanzo,
buono
diventa
lo
o
di
e
pensa
una
conformi
dalla
legge
rattere
personaggi:il ca-
nella
dubbi
mente
e
moralmente
segno,
siano
nell'
atti disformi
disegna
nel
egli
mentalmente
" de' suoi
ne
alla mente
categorie:atti
bene,
nel
sta
concepisce il bene
sempre
cosi
moralmente
il
tal
in
considerare
l' opera
essenza:
queste.due
eterna
loro si
lui
agli
convinto,nel pieno
e
pratici,si presenta
chiaro
legge
tra
l'efBcacia
atto, qualunque
giudica insieme,ponendolo
alla
anche
s' informi
quest'efficacia
intende
Dickens
Mi
nell'altra
e
che
elficace.
cui
con
modo
le opere,
fatto
sua
dualismo
Meglio
ha
la
detto.
ha
moralmente
in
un
non
cui s' informano
che
ci" che
parole,ma
le
necessariamente.
scema
ignorare ci"
e
egli far"
quando
non
solo
",
non
se
durevole,
e
non
talch"
artista,
a
principii
morale
sar"
non
ne
vengano
toria
transi-
sincera. Moralmente
moralmente
sia
tanto
sensazione
o
sincera,perch" esprime
convinzione
atessi
ci" eh' "
impressione fugace. In ctuesto caso
0
sente
di convinzione
carattere
assumer
senza
cattivo
prima
D.3l.za..y
che
di
tazioni,
esicondo
se-
del-
infelice da
Bclla
incontrarne
non
In
vita ? E
veramente
modo
ogni
d' avvicinar
cosi
s"
di
perfezione
quella
sforzarsi
di
cosi
Non
nella
e
pensiero,a
ciascuno
dovrebbe
nei romanzi
sul
scuaa
di
una
capo
essi:
per
loro
la
"
.piet",in
colpa.
o
discussione
una
atto,
nuova
Ch"lons, della quale
Borrii,
all' assassino
di Dickens
ogni
loro
debolezza
locanda
Piccola
intorno
l' ideale
intera, che
c'"
questi casi,sarebbe
una
reale
col
che
sono
parola chiama
maledizione.
In
dal
raggiungere.
tipi di malvagit"
loro
negato mai
almeno
bont"
contrapposto ci
Per
ogni
noi,
e
ha
nessuno
all' artista il diritto di trarre
una
neppur
Rigaud, fuggito
si
parla
s' accende
di
prigione 4
Marsiglia.
"
"
"
sorridente
ed
Svizzero
uno
stato
li presente.
cattivo
destino
essere
"
che
"
Pu"
"
buono
"
filosofica insegna
filantropia
"
un
vediamo
e
"
il
carattere
suo
darsi
in
che
esclama
sia
ci sia
zitto
lei
la locandiera.
"
io, e
"
qualche
"
me,
"
questo, che
in
nulla
so
non
cosa
ho
son
darsi
circostanze,
qualche
cosa
la
delle
La
"
filantropia!
sua
io
sono
una
donna,-
filantropiafilosofica.
in cui
di
"
Senta:
d"
anche
poterlo trovare.
a
con
"
delle
ci sia
e
Pu"
suo.
imparato, guardando
questo mondo
ci
stato
sponde
po'", ri-
un
Potrebbe
"
il
fi'utto
starebbe
lui : tutto
Stia
"
"
locandiera,eh'
allegra.
Adagio, signora,
"
"
scellerato ", dice la
uno
mi
persone
trovo.
Ma
intomo
E
le dico
(tanto uomini
D.3l.za..y
a
61
"
"
"
quanto donne, purtroppo) che
"
nulla
*
che
bisogna detestare
"
son
delle persone
"
mici
dell' umanit"
"
noM
hanno
"
sere
schiacciate
"
parte. Sono
"
ne
*
numero
di
umano
dubito
non
qui che
nella dirittura del
animo
suo.
bene
del
e
come
ne-
che
dovrebbero
ea-
buttate
e
veduto
da
che
ce
sia del
quest'uomo
di Dickens ha radice
carattere
suo
i
di chi
dalle opere
e
e
solleva
scetticiamo,
cumulo
di
falsit"
a
netta
ci"
la
soffio
nebbie
vizi
valore
che
si
vigorosoe
sano
morale
sprigiona
di
e
ralit",
mo-
dello
fosaero
getta lontano,come
e
sorga
dell' indiiferenza
un
fogliemorte, pregiudizi,
rispettiumani,
noi, pura
rinnova
dentro
la luce del
come
di noi
sole,la
e
visione
della verit".
colpiscetanto pi",che
i romanzieri
maggior parte stabiliscono fra
un' infinita variet"
(')La
l'
del-
immutabili
dubbio
un
al
intorno
piccole e grandi,e
intorno
E
e
e
preferisceesagerare
legge
un
bont"
dottrine filosofiche tendenti
dei fatti. Ond' "
di lu"
nella
principiiassoluti
disperdele
che
male
che
!a severit"
male,
peraonaggie
per
ho
ci
persone
feroci
piuttostoche permettereche
nella mente
ben
che
ma
Egli rigettale
confondere
a
dei
delle
bestie
poche, spero;
trattare
aon
e
come
che
(')".
Si aente
yirtft
ci
s"
delle persone
aon
bisogna
; che
in
compromessi;
senza
che
cuore
E
sono.
de!
ci
buono, nulla;che
hanno
non
piccola
Borrii.
Voi.
e
d'oggi
il bene
ed
il
quantit" di sfumature,
I, rap.
XI.
UjL.:a?.l.
02
"
talch"
la linea di
del lettore
diviajone
rimane
ne
molto
spregevolesembra
" cosi
vi
l' azione
trovare
scusa,
aembra
d'
perdere la
questo scetticismo
odierni
romanzi
e
che
virt"
nel bene
di
d"
generale un
in
smarrimento,
si hanno
sulta
rimanessero
come
scienze
bens"
psicologiche,
e
dell' uomo,
sereno
Con
del
del
e
la netta
bene,
di
opere
e
male
un
sempre
limitato,ma
dell'eredit"
a
e
non
Non
i
forto
scon-
questo,
giudiziopi"
un
ardente
morale
la
a
progressidelle
equo
desiderio
concezione
del
si
male
di
e
colleganelle
convinzione
della
sponsabilit"
re-
ogni personaggio de' suoi
che
uomo,
gli impulsidel
secondo
cuore
per volont"
personalmente.Secondo
"
"
In
noi sentiamo
di
comprensione pi"
una
pi"
un
ed
Dickens,
ragione,ma
a
assoluta
umana.
romanzi
condurre
altro carattere
un
morali
im-
le idee fondamentali
se
male,
a
male'
la lettura dei
senso
offuscate.
e
scosse
Dickens,dovevano
bene
sua
verit",sulla moralit",sulla
secondo
larga del
la
ugualmente
sono
e
sentimento
un
indulgenzanel
e perci"appunto
corruttori,
e
tiforme,
mul-
l'azione
mentre
spontaneit"e
sua
e
pi" malvagia
a
ispirata
essere
grandezza.Ora questa soverchia
e
uomo
complessa e
spesso
pi" generosa
e
giudizio
traviato. L'
inceppatoo
dell' ambiente, 1' anima
egoismo
il
e
scompare
soggetto alle forze dell'eredit"
vi " siffattamente
che
"
opera
i dettami
o
o
della
propria,liberamente,
Dickens, il
distrutto,dalle
dell'ambiente;e
bene
per
libero arbitrio
forze
esterne
questo appunto
D.3l.za..y
delle azioni
la moralit"
questa moralitii
su
"
e il giudizio
a^solui",
cosa
pu"
esser
senz'
severo
essere
ingiusto.
Aroldo
il
Skimpole, in
tipo dell' uomo
che
Casa
s"
serio.
'
chi
a
Sono
"
atloni d"
bambino,
un
denaro.
gaiamente
me.
male
dei
proteste di
Dickens
voleva
dell'
assoluta
relativa,poich"
i
trista
tipo d'
esiate. E
tale influenza
la
forza
almeno
pura
e
rimedio
buona
col
che
li rialza dal
coloro
consapevolmente,per impulso
S" dir":
Se
scoperte della
Dickens
si ride
e
volgari e
lo abbandona
avesse
"
Non
d'
l' illusione
un
uomini,
cosi
moda
co-
l' irresponsabilit"
esiste
della
volont"
a
sono
vincere
hanno
ha
quegli
che
le
stessi
stati
forze
conosciute
senza
il male
operano
di volont"
dimono
re-
un'azione
fango.Perduti
che
una
peccato, ai
pentimento, o compiono
soltento
sono
classe
dall' educazione
se
non
buisce
volgarit",contri-
povero.
umane,
trascinano,o,
e
lui l' irresponsabilit"
neppure
sulle azioni
li
azioni
un' intera
predisposti al vizio, riescono
che
e
togliere
quali dalla famiglia e
cieche
di debiti
la
Per
irresponsabilit".
non
bisogna
non
giovine inespertoe
lo vede
il
e
"
le que-
bambino,
un
vive
intesa
d'un
reale,ma
cui
Cos"
".
averne
non
quando
a
Sono
"
da
pratico e
capisco
non
bambino,
un
ritenuto
discorso
un
e
"
come
aspettate da me?
creditori,compie
alla rovina
uomo
Sono
"
fare alcun
posso
vi
gli rivolge
esigenticon
essere
ritiene,ed
Che
"
molti, irresponsabile.
egli dice
Triste, appare
propria.
le ultime
e
fisiologia,
particolarmentequelle
D.3l.za..y
che
l' influenza
riguardano
psiche,la
sarebbe
fede
sua
stata
suoi, d'
nella
classe
quali
esistono
il
che
modo
e
a
di
che
-
gher"
ne-
grande
un
i
personaggi
in g"-
nature
lo
fede
aver
quella
numerosissime
il forte
e
accettare
non
era
sempre
apparteneva
ad
spinto
nessuno
pi", sono
ed esisteranno
cui
a
Ma
ne
grandi complicazioni nervose,
forte carattere
suo
nazione
lo
sulla
dell' arbitrio
darsi.
umana;
per
semplici,senza
rale
nervosi
ignorandole,Dickens
dell'anima
umile
centri
libert"
Pu"
scoasa.
che, pur
conoscitore
dei
n"
in
ogni
energia della
nell'
tutte
filosofia che
della
carattere
avrebbero
n"
intere
'
lont"
vo-
le
clusioni
con-
il libero
all' uomo
nega
;
arbitrio.
In
ogni
ronmnzi
in
modo
questo "
di Dickens
noi
e
morale
per
di volere
e
induce, com'
"
il
la
o
l' azione
fiodisfazione
buoni,
la
il
se
disaccordo
di lui
l'anima
e
lettore
fosse
liberamente, ed
operare
un
forza
nostra
intimo
dei
e
stesse
esistanziale
so-
persona^
davanti.
fede nella
premio
d"
eOHseguenza
gli stanno
La
della
avverrebbe
non
fra r anima
che
energia nel bene, i"ducia
negli altri, coscienza
; il che
incapace
infonde
la lettura dei
che
certo:
umana
pienezza della responsabilit"
naturale,in
buona
della
morte,
succede; la pena
espiazione,sar"
debbano
pena
o
cui
sar"
necessariamente
cattiva.
coscienza, la
a
il
Il
stima
vita
una
premio
e
pi"
che
guire
se-
la
sar"
l' amore
e
nuova
rimorso,
l' odio, la
la credenza
Dickens
dei
serena
eh' "
principiodi
la
morte, oltre
vendetta,
D.3l.za..y
la
quale
l' ignoto,
"
vita. Nessuno
tutti i buoni
per
l'ora
i eattivi
esse
"nte, della
del
tuoso, r anima
commozione
di
da
al
lezione
Jo,
povero
se
vissuto
di
Jo
povero
che
dall'agoniadomanda
Allan
Woodcourt
stenti
pi" giorno?
Presto.
per
il
Per
lacrime,
pr"-'
polizia che
lo
di
al'
nuocere,
resi
e
se
verr"
giorno
s' " fatto buio
Il
giorno presto
verr"
"
carro
tutto
ciechi'
giorno,
" vicino.
! Non
'
verr"
a
".
la scabrosa
pezzie
via
l"niro.
"
Jo, figliuolomio!
"
Sento
mano
la
sua
"
in
voce
questo buio,signore,ma'
debole, tanto debole
tanto
La
mi
prego,
dia;"
".
"
Jo, puoi ripeterequello che
"
Ripeter"
cose
*
di
e
erranti
che
sicura.
"
S", Jo,
"
risponde
pu" con-'
tetto, senza
affannosamente
signore,come
Oh
"
"
occhi
gli
con
di
compensata
non
egli sia incapace
quantunque
infi^t-
in un' onda
perseguitato dalla
nessuna,
teme
la
mondo
trion-
dolore
si solleva
famiglia,senz' amici, senza
senza
Bono
vizio
giustiziasuperiore,lontana,ma
una
questo
sta
del
talch" egli non
ribellione,
cepire l' ingiustiziadel
tutti
gioia,per
castigo. All'idea
di Dickens
e
della
volontarie;
e
disconosciuta,del
virt"
delle^
conseguenze
libere
sono
l' ora
spaventoso della
e
alle
sottrarsi
pu"
proprie azioni,poich"
vierr"
tetro
pi"
Padre
tutto
belle
nostro
quello che
certo
....
dico io?
dice
"
ranno
lei,signore:sa-
",
"
D.3l.za..y
Padre
"
Che
sei
"
Che
sei nel
"
Ora
viene.
"
Sia
Il
nel
Ma
giorno
in
della
Cielo
Sla
e
risplende nella
hanno
inesauribile
di
maestro
un
giustiziatrionfa
fantasia
della
ladri,
ha
ipocrita Pecksniff
E
che
Tr"te,
casa;
Quilp, nano
Voi.
cose
crudele,affoganel Tamigi;
nella
miseria
trista
sua
l' ultimo
soltanto
le mani
esseri
elemento
lorde
della
casa
ricatto.
suo
anche
ma
qualche
ha
nel
e
vita;Rigaud
le macerie
nell' animo
(') Qua
delle
aua
a
ladro
fa mercato
sepolto tra
umani;
che la.
godono
non
che
sono
suo
pi" spesso
d' industria
tentare
puniti non
pi" bestiali
avendo
a
nel
o
patibolo;Ralph
sul
trascina
rimane
una
buoni
d' infamia
creati
muore
fango gli ultimi giornidella
Blandois, cavalier
ed
malvagit": Fagin,
nella
s'impicca
dov' " andato
tore
crea-
che
molto
mostri
loro
grottesco e bestialmente
di sangue,
alle
gli atti
modo
per
Nickleby, usuraio infame, che
sacre,
brosa.
tene-
compenso
questa vita per
reale. Quei
il frutto
di dare
ama
compiuti;
ideale la
sua
via
"
in
nel mondo
tuo
"
immaginazione
ohe
nome
(')
*
sua
giorno,signore? "
il
generale Dickens
cattivi che
lui^
benedetto
" venuto
punizioneanche
mondo
Vien
benedetto
Morto!
r
bella
una
Cielo
"
pi"
"
signore".
"osa,
e
si, questa
oh
nostro!....
come
questi,
coloro,che, pur
d"
bene, hanno
II, Gap. VI.
D.3l.za..y
care
e
comincia
il
e
grado
suo
"
tempo in
seconda
una
Cos\
della
basta
la verit"
farla
talvolta
fuggevolmente
la virt"
niaco
e
nel
comune
cosi
dando
alta
a
la
della
si dica
nella
una
buono,
la
e
parola
animato
esaltare
per
piccola Dorrit;
che
che
per
vecchio
sente
un
ma-,
in luce
metter"
bambini, tutti
i
conduce
al bene.
finale
giustizia
all' efficacia
vane
brutte
tante
cose
le
scordano
si che
morale
illusioni
vita,appunto perch"
di
tantenne
paraliticoot-
Cbuzzlewit;un
spiegazione
dolorosamente,
v'ha
l' oscura
pi" impensato
povero
della
si
o
questo sostituire all'ingiustizia
legge
Appunto perch"
falso cade
spirito ai
la via
mondo
chi
sul
signora Strong;
che
nuoce
che diventa
grande energia
una
additano
sempre,
N"
da
disconosciuta
l'Illibatezza
" opera
coli' andar
serena
memoria
nello
e
determina
e
mezzo
rifulgere:un
nel corpo
debole
il
Giona
parricidio
di
eh'
altrui,
illuminando
rifulge,
riacquista la
accusare
dolce
altri
in loro cosi
si muta
fondato
eh' "
vita. E
a
molti
natura..
ci"
tutto
mentre
sfascia,
via
mestizia
una
nell' infimo
"
virt"
la sofferenza
o
frapperai"a
questi e
la felicit"
grande che, o
vatala,
ritro-
vita;
nuova
caduta
tutti
abbiezione,
una
vede
donna
una
loro, li appaga,
lei
per
rassegnatamente,e la
veramente
quasi
e
colpevole,
e,
operaia che
amore
dell'
soffrono
del
lei
con
la povera
Rachele,
lei
la fanciulla
perdonare
a
lo
o
ci
rette
spesso
cos"
pura
e
dell' opera,
vane
speranze.
sono
in realt"
pite
coscienze,colci"
scoraggiamento
D.3l.za..y
che
pur
le turba.
le vince,
e
appunto
dimostri
meglio
r
r
dalla
che
sociale.
di
si
Non
dei
operaia forma
direttamente
il
esperieoza
che
aveva
fatto di
poi, i
gli erano
cosi
che
preoccupano
classi sociali
del
da
nello
e
pi"
e
iin
la
romanzo);
bambino
studio
dolorosi
egli
che
della vita
ne
ciale
so-
generato in lui
avevano
violenta,ehe
tutta
egli s"
nobilt"
di
vedeva
l'operasua
dinanzi
sangue,
per
ingegno, e quella degli umili, dei
fortuna,dei semplici.Tra
eglisentiva
la
informata.
esseme
dei potenti per
dalla
lati
apparsi
commozione
per
sione
profes-
affrontasse
principaleargomento
acquistatadel mondo,
Due
la questione
facesse
Dickens
aveva
doveva
cui vi " trattata
la questione
(soloin Tempi Difficili
nella triste
una
non
colpito
rimane
modernamente
che
o
essere,
debolezza.
profondit" con
gravi problemi
"societ" odierna
ma
gi"
da
manzo
ro-
stizia
giu-
forza,che
eh' "
Dickens
chiama
socialismo
discussione
di
dalla
larghezza e
quella
scetticismo
opere
ha
fede eh' "
esagerazionedella
legge le
possibilit" della
esagerazione ci
se
esagerazionedello
Chi
la
almeno
E
umana.
il
questo bisogna che
per
passare
d'antipatia;ma,
come
un
democratico
fremito
in
di
fondo
quella
ricchezza,
diseredati
classe
una
:
e
l'altra
sospettoe
all'anima,
70
-
democratico
e
della
nel
"
miglioreeignificato
pi"
vero
e
parola,attribuiva
la
colpa
solo
potente, non
perch"
quellestesse
la
fuori della retta
trag^no
giudicare e
d' operare
morale.
vede
non
V
Egli
un'attivit"
e
nel
solo
la
bene
ammirazione
sono
per
la
a
Kit
e
a
alla
gli umili
Grillo
del
Focolare.
voglia
col
hanno
quellicui
suo
dolcemente
bambini
in Casa
amore
la loro
il Ges"
per
nella
nel
questo non
amore
e
del
d'
sua
venti
mo-
carattere,la
ogni
virt". Pensate
Negozio
quario,
dell'Anti-
in
Davide
direbbe
Copper-
i
Plummep
che
di
nega
sua
la
semplicit"dei
Triste, a Caleb
Si
sangue
ci"
suoi
fantasia
Dickens
che
non
beni, cod
le teste del
abbandonati,cos" pietosamentepiange sulle
dei
loro
virtt".Quel
Cristo
che
coglie
trionfalmente
grande Ingleseche
della
soffrono
bonariamente
cosi
difetti,
questo appunto,
coloro
franca
11 mondo
colpe dei poveri,cosi
comico
suo
compensare
carezza
del
; in loro " la boat"
famiglia Peggotty
field,a Charley
nel
il
madre
legge
pu" dare, che
non
fiori
delicatezza,
sua
alla
nobilt"
la dirittura
degl'intenti,
e
gentilezza
tolgano di
dare. Per
a
ancora
impulsiva ed ingenua, la
e
la
che
potente
un' attitudine al bene
la ricchezza
piet",ma
sua
le
e
conformemente
" sufficiente
non
rendono
via
negliumili
pu" dare, che
ingegno
la
volta
tal-
perch"
aacora
che
cause
alla classe
ci"
obblighimaggiori
ha
essa
ma
maggior responsabilit",
e
di
"
letteratura
che
l'amore
ha
il
lato
esalta
l'ha chiamato
colto nel segno
di lui
verso
tutti
largo,pietoso,evangelico.
D.3l.za.;y
n
-
Ma
spiega Dickens
come
idegliumili
sui
l'altezza del
grado, la
che
il
ambizioni
sano
e
morali
la
di
", secondo
cuore
quella
bene
"
che
se
dove
"
di
impotente
la scienza
bont"
da
meglio
del
Il
se
stesso
e
dare
a
di
la
a
stia la
di
disgustoe
ritenere
causa
d'
cos" fisso
cosi,dalla
quella
ogni
suo
male.
costante,che
di
lui,e,
pura
amore
e
senza
scienza
nella
ricordanza
gli d"
del
senso
un
angoscia, talch" egli"
in
mente
fuori di
d'
e
ricordanza
di
sdoppiamento,gli appare
se
stesso,divenuto
un
spettro
dotto
in-
appunto
venta
Questo pensierodisi
stacca,
misterioso
dinanzi
visibile
come
e
per
colore
Redlaw, prende
per
l"
Redlaw,
chimica
la
ma
fatto che
semplice e
senz'
che
e
questa.
e che
felicit",
la
passato lo perseguitanondimeno
continuo
vien
via del
da
del
dimenticare
sventure;
sue
la
non
fantastica
professoredi
cercato
le
che
Natale, 1' Allucinato,non
infelice sin dall' infanzia,
vissuto
fam"glia,ha
con-
indurrebbero
ragione, e
fallisce trionfa
cuore.
ma
animo,
a
luce
quellache
la dimostrazione
la scienza
La
cuore.
V
induca
cui
spesso
bene;
traviar
e
quelle
dalla
dei racconti
non
del
mille
Dickens, pi" limpida e uguale
emana
b'illumina
Uno
di
pregiudizi,
natura,
da
diverse
lui,
la ricchezza,
sangue,
concetto
gl'impulsispontanei del
dal
del
falsano
ingenerose,
puro
secondi
non
"Ins"oni
nobilt"
potenza dell'ingegno pu"
la
quando
aolo, secondo
fonte di mille
sono
nell'uomo
Huperiorit"morale
la
potenti? Non
vanit",di mille
ancora
-
e
dir
stanza
so-
fenomeno
un
altro
La
parlante.
D.3l.za..y
72.-^
."
spettropropone
e
Redlaw
e
terr"bile: l'oblio del
accetta
passato. Ma
.jnente l'idea
che
.per lui
d' ogni male
causa
fino ad
la
passato tutti gli
di
d'un' idea generale,
che
cordanza
la ri-
per
dovessero
uomini
gliconferisce
spettronon
anche
ma
dimenticare,
largata
al-
poco
a
quellodi
(are
altri dimentichi.
che
Ricordati
"
"
Il dono
di
questo,
o
eh' io rinnego.
uomo
fatto tu
t' ho
che
vada.
tu
hai
lo
passato fosse
poco
conT"nto
cosi
ugualmente soffrire,
solo il dono
a
l'eatenaione
egli era
del
a' era
nella su"
come
del
ricordanza
assumer
sicch"
patto solenne'
nn
dovunque
farai,
lo
pure
ricuperareil potere al quale
Senza
rinunziato,tu distruggeraid' ora
in avanti
desto
co-
potere in tutti quellicui t'avvicinerai. Poich"
la tua
con
dei
hai
saggezza
la memoria
"
delle agitazioni
dolori,delle ingiustizie,
di
pi"
tutta
r
felice
senza
Libero
liberazione. La
jabile
E
da
dono
in
e
si
con
11)L-
AUutinaU,.
C"p.
insepa-
Sii felice nel hene
forai I
(')*
"
infatti,terribilmente.
Redlaw,
le memorie
distru^e anche
tale
d'una
benefizio "
quello che
propaga
rebbe
sa-
ricordanza,
porta
il benefizio
te. Va'l
Poich", dovunque vada
costi,insieme
codesta
te
con
1' amanita
talo
re-
que!
va', beneficala dun-
difi'usione del
ottenuto
il
che
e
di essa,
inalienabile da
e
che hai
umanit",
fin d'ora
involontariamente
.
scoperto che
le dolci
a
chiunque
dolorose
la
ricordanze
L
D.3l.za..y
sua
s'ac-
senza
pre-
del bene
-^
-
fatto
del bene
e
doloroso
sentimenti:
pensierie
n"
velo
Un
amore.
vedono
ricevnto,che
hanno
un
i
infinito
l'uno
che
di
sentimento
dente,eh'
di ottant' anni, che
viveva
di
passato
mali, un'amarezza
pi"
si
picchiano
giovinestn-
pi"
memorie,
vivere;persin
cadute
odio
un
nuovo
e
irritante.
Redlaw
s' avvede
della
maledizione
che
.
con
pi"
rincrudimento
un
grave,
del custode
solo di
le persone
genera
batamente
sgar-
salvato;un
e
di
ogni ragione
oblio del
d' attraente
trovato
Milly,moglie
curato
tratto
miserie,
allontana
lunga malattia,
una
l'ha
basso,r
loro
bambini
fra
luoghipi" dolorosi,
nei
le
impertinenti,perdono ogni
che
dell'universit",
un
sono
noa
figliuoli,
abbiano
cosa
da s" la buona
perde a
di
un
rispettoe d'affetto;
da
esce
unito
nell'altra;i
piet", diventano
nasconde
coniugi Tetterby,che
pi" perch" abbiano
vecchio
d' c^ni
cansa
di nebbia
come
numero
comprendono pi"
senza
la
sono
l'
delbuono, della piet",della gratitudine,
sentimento
poveri e
-
a",
e
il dono
Perch"
trema.
ne
fatale
"'estenda maggiormente, soprattuttoperch" non
la dolce
di
d' umano,
piccolo mostro,
un
che
Milly, eglisi riduce
sente, non
non
quale il potere di
lui
" gi"
egli'
nelle ultime
di ci" che
Redlavr
M"llj, che
il
ha
non
aa,
pu"
cuore
solo
non
ha
non
rompa
cor-
pagnia
com-
nulla
ricorda,e sul
non
esercitarsi,
poich"
il
conseguenze
desiderate
alla sola
che
porta
d'
tipo perfetto
essere.
guida e
Ma
conduce
tanto
fratnella
vita,acquistail potere di distruggere
glieffetti della
D.3l.za..y
74
"
di
presenza
e
per
l'amore
"
dall'impulsodel
piet", la gratitudine,
ella vada.
dovunque
Cosi
cuore;
la
potere ella
suo
"
sua
ma
di benedizioni
coro
del passato,
memoria
apent".Del
parevano
"ffetti,
poich" un
spontanea
vede
ne
gli
l'accompagna,
semplice bont"
trionfa
soflami della scienza.
n
medesimo
e
intento
alle
chiaramente.
due
Luisa
figliuoli,
quelle
sui
del
fatti
eh'
e
a' suoi
zione
un' educasulle
egli
cifre,
ginazione
ima-
o
reazione
ha
creduto
lu"
morti
l'educazione
"
pi" volgaree pi"
morta
veramente
pi" elementari
i
tema
pa-
estreme,
conseguenze
sue
idealit"
sono
quale
il delitto
cinicamente
insieme
anche
lei,fin suU' Orio della colpa: mentre
basso,perch" ogni
e
dato
condotta,dalla
naturali
" riuscita fino alle
commette
arriva
sentimento
idealit",
Luisa
nell' anima
Tommaso,
ha
Tommaso,
ciO eh' "
tendenze
ucciso in
aver
e
vede
pura,
di
conclusioni
unicamente
togliendonetutto
ficili,
Tempi dif-
romanzo
signor Gradgrind, che
Il
fondata
il
ha
medesime
pi"
d'
la
la
conseguenza
che
muove
dei
di r"d"r
coscienza,poich" ogni azione
ha
non
Redlaw,
"
in
princip"i
dell' onest".
Colpevole
principalee
suo
d'
d'
un
povero
e
un
d" voci
virtuoso
Al padre che
fuggire.
un
fulmine
meno
contro
mi
furto
fosse
commesso
danno
a
calunniose
sparse sul conto
operaio, Tommaso
desolatamente
caduto
"
sbalordito,
"
gli argomenti
del
sta per
glidice:
addosso, ne
"
"
Se
sarei rimasto
dogli
eglirisponde,ritorcenche
tante
volte
D.3l.za..y
aveva
(
E
;
"
"
quei fiori
Se
le loro
."
in
"
levo
-"
r ultima
cui
giorno,
un
dall'abisso
Non
vita....
mia
la
in
insieme
parlammo
vo-
del-
ti ricordi
padre; ma
dirti queste cose,
che
petto.
salverebbero
mi
precipita ora
volta
e"l
germogliati
fossero
sole
ceneri
"
le mani
ambe
B" batteva
questa
stanza?
"
Egli
che udiva
di
sarebbero
'"
mi
-"
m' avessi
non
,"
oh
:*
una
li bai
Dio!....
mio
volta,o
a
"
buona!
"4
Padre,
pensato
sarei
pi"
ora
nie,
ma....
coltivarli
a
abbandonata
avessi
mi
almeno
avessi
insieme
mentre
"
mia
"
pulso spontaneo
"
se
"
me
"
tar forze
"
d'odiare)
cercavo
infanzia,ho
saputo,
qui,
d"
"
avessi
sulle mani
la testa
tu
se
stati
tu
avessi
te;
felice
pi"
e
alle
queste parole,tristo compenso
egli chin"
siamo
in
neppure
tu
rimprovero,
bai educati in
non
tu
"
Sentendo
i
se
se
stessa, come
me
"
cure,
mai
educati
ti
Non
che
ora,
allora, se
labbra
momento.
sentimenti
alle labbra
venute
alle
un
la forza
appena
",
son
venute
aiutata
padre. Quei
:"
mi
parole che
Le
"
ci"
.impreparato a
eh' ebbe
quel momento,
in
risponderei * S", Luisa
,'
"
assolutamente
cosi
era
ci"
lottare
che
saputo
io
che
sentivo
pure
contro
nel
mio
rimanevano
data all' uomo
dalla
sin
ogni
ancora
che
"
D.3l.za..y
"m-
cuore);
capaci d"
debolezze,,
sensibili^,affetti,
m' avresti
che
volta
(sempre,
sorgesse
che
gemetta forte.
l' uHima
lottare
dovuto
e
sue
ora
in
divensento
77
_
.
Egli disse:
M'avresti
"
interno
gelo
dura
avresti
m'
mia
le
"attivo,dell'unica
ad
della
mi
che
"
Oh
"
Kppure,
la mia
no.
no,
strada
se
a
d'esercitare
intorno
alle
forma
e
la
cose
Luisa
No,
gi" pei^
non
dare
me
a
a
e
pifipro-j
avrei
potuto
avere
di
sordido
e
sperare
di)
rare
potuto impadi
nella
renderle^
"
".
e
costretta
qualche
modo
avrei
non
sarei
superficie,
stata
la
a
cercar
bera
lasciata li-
m'avessero
tentoni, e
di cui
resff
pi" fiducia
fossi stata cieca
in
hanno
dell' energia della
aver
quanto potevo, migliori?
per
mi
in cui avrei
a
intorno,
stanno
quel
parte immaterialai
reali hanno
scuola
poi, a
desolazione
una
pi" umile, ad
esser
persone
per
rifugioche
cose
e
"
vita,della giovinezzae
ci" che
contro
che
derubata
derubata
avresti
fede,dell'unico
mia
prima
e
soltanto
circondano
".
figliuola
povera
quell'aridit"
a
mi
quelliche
della
e
altri,ma
arricchirne
"
No,
condannata,
cattiva ? M'
e
fonda
No.
*
"
mia
fantasia
conosciuto
mille
che "tt
volte
pitf
saggia,pi" felice,
pi" afi'ettuosa,
pi" sodisfatta,
pi"'
innocente,pi"
"ono,
E
virt"
vedendoci
per
donna
{')."
di quelloche
ogni rispetto,
i
"
contrapposto trionfa
di Stefano, di
r anima
per
tranquillae
colpa,perch"
Ci Tempi
in
lai
Tempi Difficili
Cecilia,di Rachele, che
forte contro
nessuno
d^fieiU. Libro
mai
IL
ha
hanno
le tentazioni della
cercato
di spegnere
Cap. Xlt.
D.3l.za..y
a
78
"
mai
nessuno
" riuscito
tende
non
ram""^
degli alti
keoe, ae
vuole
dar
" fialsae
riflesso,
del
di
che
al
"riteneva
nulla
e
dimostrato
pu"
povere
dare
e
popolare
col
e
doversi
parole
coltura,sia
vite. Ma
pur
quanto
d'una
coltura
dell'anima;e
col
ne
cata
radi-
che, piuttostodi violentar
natura, fosse meglio abbandonaria
1*uomo
che
passar
s'era
dell'esperienza
crescer
in lui la convinzione
lasciare che
si
preferire
ardenti
con
una
che
altrettanto egli
gli pareva utile,
tendenze
le
coltura
umili
(atali le conseguenze
deglianni
e
disconosce l' ef-
pericolosauna
istruzione
anaturasse
la
pensiero
protestatocontro
elementi, sostenuto
alle pi"
limitata,
sana
o
nega
Manchester,aveva
quanta consolazione
ana
freddo
Anzi, dell' istruzione
chiamano
limiti ai soli
il poco
spontaneo per
e. nel 1843, all' inaugurazione
caldissimo,
deli'Ateneo
coloro
del
cattiva.
sapere.
fautore
ara
coltiva
non
entusiasmo
al
dovunque
questo Dickens
per
flcacia
il santo
e
quella
T educazione
Se
quellaluce,se
ideali
e
loro
cuore.
scalzare, il sentimento
luogo sempre
Non
dal
vien
mantener
a
in
spegnere
a
luce di verit" che
pura
"
se
a
s"iz'
seguisse,
altra
stessa
guida,
g"'impulsi.
In
meno
da
ci"
appunto sta, secondo
della
morale
superiorit"
sono
essi
pi"
ingannatida
sistemi
educativi
follarsinella
vita
lui,la pi"
degli umili
vicini alla natura
vane
apparenze,
e
meno
scopo
alla
gione
ca-
sul potenti:
verit",
traviati
inclinati
e
falsi,
perci"meno
uno
forte
efBmero
e
..y
a
aale, diverso dallo scopo
costante
naturale,eh'
e
"
il bene.
L'amore
le classi diseredate
e
conforto
buoni, a
dei
rossore
dietro
s' indovina
il
sentite
Non
vedete
li in fondo
va
di
di
perdendo
i
si
tratto
in
siete
La
folla che
nelle sofferenz"
minacciosa.
leva
non
Tempi Difficili?
Rudgef
la convinta
Voi
responsabili.
del nome,
bambini,
i
e
severa
o
soli,
avete
del
l'autorit"
tenti
po-
la ricchezza,
grado ; a
giovani, negli asili
i
vecchi,
occhi
maledire,
in Barna"a
ogni freno
affidati nelle scuole
carit"
tutti i
di ribellione!
ma
a
di codeste ribellioni voi
"
mondo,
sono
alzate
par che ammonisca
"
r autorit"
voi
tratto
rompe
Dickens,
del
e
ma^ior
a
profili,quanti
mani
rumoreggia
come
come
Ma,
"
voce
e
morale,
senso
sinistri
di tumulto
fremito
generale miti
glioppressie
minacciosi,quanta
e
che
romanzi
suoi
in
sono
profonda^
disprezzanogli umili;
superbi che
loro, quanti
a
ardenti
che
di tutti
sui loro vizi
anzi
turbato
quelle classi appartengono
a
rappresenta
e
cieco
personaggi principalide'
I
mente.
lo rende
non
colpe: egli n'"
sulle loro
6
studia
Dickens
cui
con
i
e
pi" quelli che
cittadini,
malati,nello
hanno
stato
maggior
sogno
bi-
d' aiuto.
Pensate
che
non
voi
vi
qualche
grava
dell' anima
volta all' immensa
addosso?
vostra
Sapete
soltanto
che
dovrete
bilit"
responsaun
render
D.3l.za..y
giorno
conto,
ma
so-
"
dell'anima
anche
in custodia
ci"
poich" a ci", a
la
quelli che
dovevate
che
e
di
proteggere ed
solo,Bio
in cui Oliviero
ogni giorno che
di
sferzati
sangue
a
il povero
Jo
Londra,temuto
Morto
*
i
borghesi.Morto
di
donne
nati
giorno ne
vedete
la divina
con
muoiono
la vecchia
sa
Non
che
di carit"
ch'essi
vi risuona
va
su
il vento
e
0
che
No,
e
(')".
di
il passo
e
tivi
cat-
uomini
E
cuore.
ogni
Non
"
disce
inorri-
che
carit",
perch"
altro che
hanno
non
fame, ricchi
fame,
noi
parlare d' asili
all'orecchio
1' umidit"
gli s' insinua
qualcuno gli dia
il nome?
d" Tobia
"
Veck
frattempo
nell' ossa,
tando
aspet-
commissione,e
una
come
un
povero
terellando
trot-
cavallo
stanco?
voi in
('I Do-tbe-baf
l'iCata
piet" nel
di
anche quando fischia
gi" per la strada,
nel
vecchio
di
a
dete
ve-
di fame?
fame, buoni
di Giovannino
nonna
al solo sentir
di
Morto
cosi, intorno
sono
lo strade
per
Morto
e
Non
"
e muor
malfattore,
un
rachitici
piet"?
errando
va
petersi
ri-
dalla
forca,e
di malattia
fame, Maest".
di
sentite il
poveri bimbi
senza
vilipesi
sacerdoti d' ogni ordine.
"
sulla
morta
vacca
che
come
ricchi
patrizie
e
bilt",
no-
ode
desolato,
e
morr"
dove
pensioneDotheboj ('),
carne
Non"
"
la
sale fino al cielo dal ricovero
Twist, affamato
mangiano
aiutare,
dato
aveva
ricchezza,l'alto grado?
gemito angosciosoche
"
vi
presi
avevate
generale
vale;
IVirifl. Voi.
falla
11.
V
non
at
Cap.
accorgete di nulla,
ragaeto,
XVI.
D.3l.za..y
81
"
la vostra
perch"
" altrove. E
mente
avviene
ae
volgiatelo aguardosui poveri,come
che
male, come
giudicate
come
poco,
"
volta
tal-
vedete
siete,anche
nella
compassione,egoisti!
"
Tobia
detto dal
Veck,
Trott;,mangia
d'
Meg, gli ha portato,e
chi
"
non
lo
avvezzo
sorridendo
tratto
un
villanamente
la
di
signorisuoi
Trotty,e
che
molto
coi
Il
in
della
che
la
i ricchi
trippa
e
senza
pi"
di cattivi sofismi
Veck
"
".
la
Intanto
guardato con
del
e
e
dubbio
quando
lano
par-
la
curiosamente
a
altrettanto.
spron
battuto
forza
si venda
di
calcoli
che
la
facchino,che
ansiosi
signor Filer
strampalatie
trippaTobia
sua
e
che
s'era
ne
meno
sui mercati
alle vedove
Cute
lativo
re-
vivande,osserva
il commestibile
che
conclude
occhi
da
degnazione aprezzante
delle altre
l'alderman
il
il padrone
colpisceil piatto
allora
strappa di bocca
pezzo,
lo
esamina
rovinoso
dell'Inghilterra,
e a
dina
or-
considerazioni sul prezzo
oscure
trippa "
economico
largo,e
assumono
si slancia
serie di
di
zato,
fidan-
suo
domestico
un
glialtri perch" facciano
signor Filer
una
di
poveretti,egli
chiama
trippae
Subito
quel fare
spesso
la volutt"
tanto
ghiotti.Meg in-
s' apre,
far
figliuola,
sua
Cute, esce, accompagnato
amici.
con
la
discorre col
Trotty di
a
sullo scalino
con
cosi
e
porta
della casa, l' alderman
due
1' assapora
hocconi
a
guarda
A
strada,seduto
piattodi trippache
porta, un
una
la
per
di camminare
modo
suo
e
fani
agli or-
mangia
l'ultimo
fin allora l' aveva
alle terribili
sentito
clusioni
con-
stringereil
D.3l.za..y
82
"
di dolore
cuore
di
e
"
rimorso, " quasi contento
quelboccone almeno non glirimanga auUa
innocente
Oh mite, debole,
Trotty!
signore,di
II terzo
ha
che
gli fosse
a"9uito
gelato il
cuore,
il sangue
vuoto
e
r occasione
calze da mettersi
da
in
mettersi
argomento
circolo
nella
I
bocca;
un
e
buon
erbe
della carit"
Trotty
di gran
tico,
an-
tempo
tico,
an-
ah camicia
n"
abbastanza
vili
il medesimo
ripete sempre
parole,chiudendosi
in
un
e vana
irragionevole
ai
volta
ragionamenti di questi due
povero
tempo
si rivolta
e
gabbia girante.
sua
nome
tutto
se
signore coglie
avevano
scoiattolo
povero
come
ma
testa, lasciandogli
il
la costanza
vizioso,con
cui
con
non
le medesime
e
il nome,
sa
il terzo
dosso,n"
in
coscienza.
antico, il nohile
tempo
" facchini
quando
alla
rimpiangere
per
il gran
si
non
singolarmente rosso,
viso
un
cui
che
in
uno
confusione
che
vi ritorna
possiamo
gi" altre
con
cosi vuoti
e
di
stato
mentale
volte
insistenza
far nulla di
di
in
carit",lasciano
gran
il
turbamento
morale.
e
Solo
balenato
gliera
e
signori,fatti
un
alla
vi si fissa: noi
e
siero,
pen-
mente,
poveri non
bene, perch",tanto,siamo
nati
cattivi.
Ma,
sebbene
persuaso
sopportare l'idea che la
di
sua
il dialogo
se n'era
precedente,
fitto fitto col
tristi ct"se che
la
-sua
ci", egli
Meg,
la
stata in
poteva
quale,durante
chierando
dispartechiac-
fidanzato,sentisse
suo
quei signoridicevano
giocondaserenit".
non
Stava
e
ne
le
perdesse
dunque accennando
..y
84
"
"
E
chezze.
".s"
poi
s" mette
parla di gente
"
farla finita anche
"
pito?
"
a' suoi
"
che
"
gliare*.
Diamine!
"
amici,
si vuole
quel
che
codesto
far
pu"
io
e
voglio
Avet"
gei^.
finire
ca-
di Meg
mano
che
non
e
saperlipi-
la
se
sapesse
quel
tutto
questa gente: basta
pass" sotto
lui
nemmen
faceva.
"
eh
figlia,
domand"
"
prendendolafamigliarmente
per
affabile
Sempre
Cute!
man
fame;
gergo,
aggiunse poi, rivolgendosi
si
pareva
Vostra
"
certo
un
di
muore
"
"
con
braccio,ma
di moda
con
Trotty prese la
il
che
~
Come
le
con
sapeva
il mento.
classi
fare
l' aldennan,
operaie l'alderloro! E
con
punto
perbo
su-
poi
E
"
" morta,
sua
datora,ed
"
"
" andata
Non
sar"
andata
in
e
la
4
E
tu
rammen-
quando Meg
l'alderman
lei. Ma
lass"
come
fai all'amore
se
Cute
"
ve-
beata
s"
lass",
samente.
spirit"-
potesse separare
non
moglie dell'alderman
Paradiso,l'alderman
altolocata
la
fer la rammendatora
a
osserv"
occupazionid"
se
Faceva
"
in Paradiso
Ora, pu" darsi che Tobia
l'idea di sua
moglie morta e
antiche
ancora.
".
figuro,"
u"i
domand"
"
risposeTobia.
al mondo
nuta
"
"
madre?
"
dall'idea delle
dare:
potrebbedomanCute
la sarebbe
fosse andata
ricca
figurata
nel mondo?
con
lei?
"
proseguiCute,
al giovine magnano.
rivolgendosi
D.3l.za..y
85
"
"
.
Si, " risposein
domanda.
"
"
E
Cornei
"
1
"
"
iacciano
ci sposeremo
4
e
"
rete!
"
r economia
"
loro
e
per Dio!
"
piacere ".
sar"
una
gran
bella
Vi
serete
spo-
E
ci
spic-
".
specie di gemito.
una
col
matrimonio,alderman,
Vi
cosa.
guardarli,e
pi"
Uno
sposerete! vi spose-
c'era
il
matrimonio
bella cui
di
gente
e
poter
come
bisogno di sposarsi,
"
ritto
"
sa
"
strato
"
tempo fai
che
non
ne
certezza
con
L' alderman
hanno
bisogno
nessun
e
di
pi"
cosa
"
la vita
tutta
questa, e raccogliere
.
non
di
diritto
avevano
di venire
mi-
cifre,a
e
sperare
nessun
hanno
Matusalemme,
faticare
nondimeno
"
bene
anni
cifre,dati
suaderli
non
la
pareva
come
*
e
che
davvero
Meritava
potassero pensare.
gli
cifre,dati
lioni,senza
la
malvagit",baeterebbero,
di strano?
signor Filer, "
benefizio
e
delprincipii
guardate codesta coppia,per
pu" viver
il
prosegui
loro
Ma
a,...
e
la
politicada parte di c[uesta gente,
imprudenza, la
naturale
."
"
che avanti
paura
L'ignoranza dei pi" elementari
Ebbene, che
dati
".
sposeremo.
con
faccia finita davvero
*
anno
F"ler.
col matrimonio
grid" Filer
"
La
a
d'
capo
vede,per
come
finita anche
Ahi
*
a
grid" aspramente
anche,
"
*
dalla
Riccardo, seccato
sicuro,padrone,ci
Ma
ciamo
di
iretta
"
"
"
"
pei'-
nessun
e
dt-
nessun
al mondo.
E
si
il diritto ! S' " dimo-
matematica
so
non
quanto
"
Cute
gongolava tutto,e
con
D.3l.za..y
l'indice
deatro
sul
datemi!
naso
Io
chiamd
Vien
"
ribollir nelle
presso
la
tener
a
giiardandosiintorno
Ora
t
ti
mia,
*
dar"
sono
vero?
che
Cute
di pace
attivo!
capace
di
man.
il
braccio,
trasognato.
buoni
gazza
consigli,racome
sempre.
consigli,perch"
giudice di
rispose di si, t"midamente.
sapevano
*
Trottj,
a
dice
giu-
sono
pace,
"
non
"
Meg
'
lei. Quanto
tre
o
che
Sai
nava,
s'avvici-
Meg
di lei sotto
dia
pace.
tuttavia;
confusamente, come
due
pareva
contenne
mentre
a
mano
" naturale,sai, che
di
Si
disse l' alderman, affabile
"
si sentiva
giovanile,non
innanzi,
passo
continuava
tratto
un
minuto
qualche
andare.
mettersi
per
A
"
Gnar-
"
".
il sangue
vene
un
mia
da
lasciarla
fece
amici:
pratico
qui, ragazza
disposto a
a'sao"
Meg:
fidanzato,che
n
solo
l'uomo
sono
s"
a
dire
pareva
Tu
*
giudicedi
era
Dove
si sarebbe
abbagliar la gente
dici che
" gi"
questo
ma
ragazza;
"
maritata,
"
nella
"
perch"
"
vanti
allora,perch"
"
tutte
le
mogli
cadute
"
gliuoli
dei
maschi
"
cattivi
e
poco
ti bisticcerai
miseria
te
trovato
lo dico
correranno
E che
giudice
magistrato
un
lui?
come
sconveniente
"
pace.
tutti
isposarti," prosegu" l'alder-
stai per
cosa
Diamine!
e
indelicata
importa. Quando
con
tuo
Non
credi?
io. E
bada
marito,
Eppure
di
non
e
in
sarai
cadrai
cos"*
sar"
da-
venirmi
risolto di farla finita
ho
nella
:
miseria.
codesti maschi
scalzi
per
le
Avrai
una
con
de' fi-
cresceranno
strade
D.3l.za..y
come
87
"
"
*
monelli.
Ebbene,
ricordati
"
ragazza
mia:
li condanner"
io
di
che
quel
ti
dico,
tutti sommaria-
"
ment", perch" voglio farla finita
*
nelli
"
("
"
bambino
"
ti caccer"
"
bendar
"
nella mia
"
di farla finita
con
"
bonde, si, con
tutte,a qualunque categoriaappar-
*
tengano, E
*
domi
di malattie
o
"
farla
finita
tutte
"
tutti
i bimbi
*
ricorressi ad
un
"
d'
d' impiccarti,
non
"
di
"
suicidio.
scalzi.
molto
Forse
probabile,anzi),e
sulle braccia:
v"a
"
farla
*
mozzarti
*
non
pi"
con
padrone
di
vada
tu
venire
non
con
atto
e' "
una
ingrato
fermamente
"
ed
empio
avr"
d"
cosa,
compiacenza,
malate
"
dunque
" vero?
non
0
con
tentassi
e
piet"
nessuna
farla
finita col
ripet" l' alderman
e' "
se
e
tu
poi, disperata,
se
determinato
ho
parlan-
piccoli,
perch" voglio
una
cosa
con
delle altre io abbia risolto di
" proprioil suicidio. Non
finita,
Tobia
risolto
giovani e vaga-
persone
piccoli. Che
Se
di
le
casa
vaga-
a
di commuovermi
di bimbi
un
vagabondar
a
le madri
tutte
credere
non
te, perch"
cui
che
resterai
circoscrizione,
per", percli"ho
o
affogarti
"
strade:
il
mo^
giovine
morr"
tu
allora
bisogner"
e
le
per
sorridendo
marito
tuo
tutti i
con
Ah!
ah!
d'am-
tentar
ci siamo
ora
intesi,
"
sapeva
disperarsivedendo
pallidae
lui
nemmeno
lasciar
doveva
diventare
Meg
cadere
se
la
mano
legrarsi
raltalmente
mor-
del
suo
fidanzato.
"
E
quanto
a
te, animale,
"
a^iunse
rivolgendosial giovine magnano
con
D.3l.za..y
man,
l'alder-
gaiezza
e
urbaoit"
"
testa
"
prender moglie,
sciocco?
"
notte
grosso
"
gnerei d'
"
tutto
"
non
"
ancora
"
con
*
bimbi
"
piangendo!
di
grande
il
che
E
moglie
tutta
Non
"
d'anno;
"
grazierete
"
girar la
"
vene
tenendosi
.
!
in
fatto
avevano
Non
I')Le
poi
E
tu sarai
allora
esercito
un
di
tutto,
per
la povera
gente
di
andatevene
da
penti-
e
sposarvi a
venturo
le ragazze
davvero.
Ma
!
.
.
mi
rin-
te, da far
come
.
capo
andate-
,
lui
lacrime,
due
No,
benedica!) era
Non
braccetto,n"
a
guardandosi negli Occhi;
n"
batter
Tobia?
"
"
"
quelli i
Erano
loro
e_
giovinetto
tutte
a
mano,
tutta
con
quando
d'anno
capo
.
andarono
per
lo
cucito
donna.
con
pazzi
bel
Un
.
testa
ne
cos"
prima del
e
dunque
Dio
vei^o-
star
seguirebbero da
scherzare
siate
.
stanco
di
una
cenciosa
egli riprese,
"
tevi.
lei
giovi-
Cutel
ora,
se
bel
figura faresti
bella
ti
d"
tu, mi
vecchia
gi"
hai
un
e
d'
in
"
sapeva
"
bassa.
lei sar"
Una
l'alderman
sei
come
sottane
giovane?
come
fossi
S'io
ti viene
bisogno
effeminato
che
strilloni,
Ob
ma
cos"
esser
giorno alle
la
E
e
mai
come
Che
prender moglie?
Tedi
"
crescenti,"
sempre
cuori
di
giovani
gioia
no.
il
la
con
cupo,
che
vecchio
L'alderman
riuscito
a
farla
Cute
testa
prima
cuore
(che
finita anche
{^).
temete
Campane.
"
per": i due
Primo
fidanzati
si rieoncQie-
quarla.
D.3l.za..y
ranno
punizione d'
per
avr"
lungo
un
guastando
dubitato
aver
ad
fino al suicidio
della
lo compenser"
nuovo
Cute
e
d'
e
si
non
Egli diceva
persino
scr"veva
che
convincimento
in
morir
debba
il sangue
Ora, Cute
di
di
fame,
morti,
"
nelle
i
la
sono
insieme
e
d' indifferenti
vivono
conseguenza
il negare
che
una
cosa
di
Dickens.
"
il
della
lazione
popo-
mite
cipio
prin-
ribollire
per lo
personificazione
appunto
di
schiera
li
poveri, o
pure
Ep-
di molti
questo
gli faceva
gittimi,
le-
pi"
vene.
Pilep
e
d"
mente
e
altri
morti.
loro
l' eccesso
paese
di vivere
sentimenti
nell' animo
un
quella numerosa
deridono
loro
desiderii
dei
della
esser
economico-sociale
sdegno
cine,
vi-
nozze
d' affamare
ai loro
astrazioni
e
le
il diritto
poveri
accusano
oppongono
r"dono
sono
accanto,
e glidar"
sofferto,
ha
loro, calpestanoi
pi" naturali,si
sventure
il vedersela
felicit" per
ai
li
felici,
di
giorno, lo
fede.
negano
esser
pi" poveri
a
di
di ci" che
nuova
F"Ict
e
del
poveri,
eccitata,
angosciosa di
Meg,
sua
fanlAsia
la
imagini
serie
una
ridestarsi,
raggiante
vigore
le
Tobia,
se
della virt" dei
cai
in
sogno,
fissato. E
giorno
corrompendo
e
farft assistere
nel
il
s" sposeranno
e
miseria
come
se
brutta
o
non
schiera
numerosa
non
che
li vorrebbero
disprezzano,o
quella pi"
nella
gaudenti
credono, e
per
esistesse,
quasi che
cattiva
potesse bastare
distruggerla.
Eppure
povere
"
il
miglioramento
secondo
Dickens
nello
stato
condizione
delle
classi
necessaria
D.3l.za..y
d'ogni
di veramente
potenti
aerie
s'affini nella
non
umane
Se
nello
e
Dickens
r odia
gi" perch"
del
nostro,
crudele
scienza
e
le
sembrano
verso
degne
umana
pu"
r
e
non
Come
che
non
nato
raffi-
meno
ha
se
fede
nel
della
l'
al-
naturali
nei
spera
trionfo
forze
concorre
singole
umano
della
per
ciet"
so-
Colui
"
quanto
rigenerazione; e
rimpianto della
vano
rimorso
vano
le
sentimento
di
per"
Es-
queste soie gli
di fratellanza.
opera
il
d'amore.
e
l' evoluzione
non
la morte
vita
delle miserie
duta
ve-
alleviate.
risuona
Natale, il grido
pente
e
ideale
frutto,il
senza
e
forze
tutte
del
bont"
un
vivere
aspetta dopo
tardi
d"
questa grande
a
spesa
di assorbire
verso
di
indegno
;
sacrificio
l'evoluzione
ideale
un
mi-
pi" oppressivo
" stato
dell' evoluzione
forme
collettive:
e
delle
nell'assoggettamento delle passioni
e
egoisticheallo spiritodi
tra
colto
perch"
ma
dei
e
antico,
tempo
l'assoggettamento delle
carit"
ricebi
gi" perch" sogni i! trionfo
l' ha
non
teressata
disin-
mitigarle.
meno
perch"
intelligenzaumana,
della
dei
le classi diseredate
verso
progresso,
per
buon
stato
ma
di benefi-.
contemplazione
il
"
provveduto
carit"
una
l'anima
sforzo
odia
sia
le opere
ispirinoad
s'
buono, di giusto,
ai
non
profonda, finch"
e
di
anche
abbandonata,
pubblica non
cenza
si far"
finch"
grande
all' infanzia
e
nulla
progreaso:
terribile
dell' anima
comprende quale
invano!
"
*
Oh
per
di
l'aria, la
Marley,
sia lo scopo
della
notte
che
di
troppo
vita,e
si
schiavo, incatenato, carico
D.3l.za..y
92
"
finissimi artisti
vantare
sacrifizio
il
senza
d'
gloria invece
ai
sifi'attie
d' uomini
una
ci
educatori,ma
gli
i due
saputo conciliare
l' uno
ottimi
e
assolutamente
quasi
mancano
"
nomini
ideali
numerosa
L'
Inghilterra
forte schiera
e
fra essi mette
raggiungere
e
dell' altro.
biano
ab-
che
Dickens
io
prima
linea.
Dickens
i lettori
affligga
conversazione
'
vi
e
Voi
lui note.
a
persone
voi
con
nana
in
le
di
avventure
vinti
ascoltate,
di
tale evidenza
una
sentimento,che
scoppia,il
vi si
vi
volto
quando
si
eh'
in
subito dalla
di
ardore
risata
una
sdegno, il
vedet"?
Colui
vostra,sicch"
egli erede,sentite
il racconto
e
vivo
quando
a
colora
l'anima
mano
cos"
un
stringe di piet".Non
parla ha
ci"
a
e
luomo
genti-
bonariamente
dalla commozione;
curiosit",poi soggiogati
ha
che
di tesi pedantesche
piuttostoun
eh' entra
galantuomo,
un
moralista
severo
dimostrazione
la
con
un
uggiose: lo direste
e
e
dunque
"
non
voi
cuore
che
vi
credete
egli sente, giudicate
com'
egli giudica.
com'
Effetti cos"
grande
una
grande
In
si
potenti non
forza
morale
non
raggiungono
se
congiunta
va
a
una
arte.
che
consiste
dunque
e
si manifesta
come
l'arte di Dickens?
Certo
"
ancora
r
organismo del
completamente
d'oggi.Quella
al
romanzo
l' organismo
subordinazione
del mondo
carattere,
dickensiano
continua
esterno
del
non
romanzo
dell'intreccio
al mondo
D.3l.za..y
interno,
a
cui
ci andiamo
ritiene che
tuttavia. Dickens
a
destar
il
valore
atti
diminuire
pi" avvezzando, mancano
sempre
l' interesse
del
di
questo aia prima
psicologico,dimodoch"
sehbene
aia la
r anello
di
d'
di
oggi, lo
dei
acopo
lo studio
Ma,
l' intreccio
cui
del
neir intreccio.
ist"
i suoi
per
racconto;
non
ne
i romanzi
Il modo
stesso
ma
di
mente
esclusiva-
eh'
egli si
tutta
procedendo,gliaccadeva
snlle
poteva tornare
le
collegarlecon
stampe
che l'intreccio
gi"
seguenti
imaginandone
con
sino
e
i nuovi
pi" tenacemente
intero,di
un
vivo
alla fine
loro,pure
cui
in
romanzo
per
in
la tela del
di modificarla,
modo
diverso
che
non
soltanto
da
l' autore
che fosse
stava
gi"
quanto egliaccompagnasse
i suoi
nel
commovesse
caratteri
a
.
intelletto d'amore
si
fosse
ne
parti gi" pubblicate
corso,
altro;e
pitolo
ca-
mettesse
prima
quelloprimitivamente ideato. Inoltre,
terminata) il
non
poneva
eglicom-
cui
alle
prima imaginata
se,
romanzi
Dickens
con
romanzi, licenziandoli
aver
modo
passati
i
essere
dirlo,l'arte
a
ormai
tutto,e
era
capitolo,impediva
eenz'
lo preoccupi
umano.
cuore
pienamente organico.Non
scrivere
all' intreccio,
in certo
dunque
quali sembra
affrettiamoci
romanzo
caratteri.
congiunzione fra
in
moda,
un
rinunzia
non
che
quando
che veramente
lui formano
di
anzi
anche
tutto
sopra
cosa
pittura dei
I romanzi
e
egli
l' unica
aumenti
romanzo,
tutto
menti
d'avveni-
se^ito
un
l'avvincevano
personaggi
distaccarsi
a
da
s" molto
gli altri,gi" disegnatiper
eran
da
narrare
le
ultime
94
"
vicende, conseguenza
aspettata delle
"
necessaria
anteriori.
vicende
condizione
questa particolare
d"
dove
le
bisogna chiarire
dell' intreccio
alle
difficolt"
parte d' un
situazioni
oscure
i
sciogliere
e
strapparne
senza
aggiungete
1'ultima
nell'inverosimile
cader
senza
Ora
cose
gravissimeche presenta sempre
romanzo,
quasi sempre
e
fili,e
i
nodi
vi
spi"-
gherete, in partealmeno, la relativa debolezza
romanzi
di Dickens
Di
pi"
il vecchio
mesi
smascherare
sua
che il signor Boffln simuli
piA sordida
fra Giovanni
Harmon
alla prova,
la virt"
nome,
ma
destinata,
e
false
e
di
siano
tenuti
ch'ella
abbia
il
la
della
romanzi
vicende
d'
un
v eras
imi
finali molto
e
strane:
altro
con
fanciulla che
tutto
glianza,
Enrico
Smike
gli "
ci" " cosi
che
intreccio,pieni di
direbbe
Giovanni
al solo scopo
Talvolta
impossibili.
come
l'avarizia
ra\'vicina mento
altre vesti
conosce;
raggio
co-
cenza^
propria inno-
lungamente
morto
della
ch'eglinon
o,
tonature
sotto
1*amore
poco nel dominio
gli antichi
moglie
Wilfer; che
si lasci credere
stesso
di mettere
Bella
e
affine di
tanto
per determinare
Harmon
si
per
dimostrare
spiegarloper
Chuzzlewit
Pecksniif;che
e
i limiti
assolutamente
rimbambito
e
malinteso,senza
un
di
Strong
clusione.
con-
complicatooltre
Martino
debole
1' ipocrita
tempo il dottore
lontani da
mesi
e
di
servono
talvolta
verosimiglianza,
artiflzioso. Che
per
che
capitoli
r intreccio " spesso
della
"nga
nei
dei
ricorda
situazioni
ci
sono
conoscimenti,
ri-
Nencioni,slot"
di Ralph
figlio
D.3l.za..y
Nickleby
"atroci
Rosa
carcere
dalla
"
piet",
inquilinodi
di Nellina
nonno
B
; Ester
di Lady Dedlock; Giorgio " figlio
figlia
cendo
r
combinazioni
parlodi
non
che
Dickens
certo
coincidenze
e
avrebbe
piftpiccolo di quel
attratti
spesso
misterioso
destino.
si
gli
pensi e
uni
" molto
gli uomini
che
gli altri
verso
Comunque,
lui nella
a
il mondo
soleva,che
che
nori,
mi-
addugiustificate
esempio di casi singolariaccaduti
vita,e ripetendo,come
ne' suoi
da
sono
debolezza
concepimento generale dell' oppra.
nel
Talvolta
d'una
nel
virt"
lettore
si
che
in iscena
"
atesso
tempo
Chuzzlewit
0
i
"Dickens,e
o
per
schiacciato.
se
i
fratelli
lo ti'"v"te in
quanto
del
a
la
suo
la
mostri
Che
l'intreccio
se
questa soluzione,
e
discordie,
giovani che s'amano;
i poveri,
caduti,soccorre
Martino
quest'uomo
Cheeryble o
quasi
sua
le
compone
fra i
rialza
dei
la forza
la ricerca
personaggio benefico
un
superbi. Sia
uno
voi
.Jamdyce,
giustiziae
misteri,
i matrimoni
possibili
abbatte
.muova
di
sete
presta da
svela
evidente
una
finale,che appaghi nell'autore
il vizio
e
vi mette
potente
nel
la
trionfante
Dickens
e
apparisce troppo
soluzione
non
rende
troppo frequenti,e rivelano
ancora
un
tali
romanzi
combinazioni
e
"
signora Rouncewell.
della
sono
Twist
femminile
con
il misterioso
morte;
" fratello del
Brasa
Summerson
salvato
fatto soffrir"
Oliviero
morali;
e
l' ha
che
e
Sampson
e gliha
perseguitato
fisici
patimenti
-nipotedi
dal
V ha
che
Giovanni
tutti i romanzi
alta idealit" vi
carattere
v'
imponga
D.3l.za..y
di
eom-
am-
m"razione,non
potetea
richiama
memoria
alla
antiche
"
sciolto
tali
che
mirabile
uni
la curiosit"
romanzi,
sentiti
desta ; "
manzo
ro-
che
che
in alcuni
tiquario,
dell'An-
Negozio
mente
intima-
pensati e pia
fetti
Copperfield,questi dinessun'
ma
gli
racconto
vero
il
il Davide
scompaiono quasi;
ne
del
semplicicome
come
un
compensati dalla
sono
pi" lungamente
a
d'
nalismo.
alquanto convenzio-
divezza
sempre
delle
gli episodi derivano
dalla
molto
o
cui
con
dagli altri, e
tien
mezzi
questi difetti
facilita
machina
ex
nell' intreccio
v' ha
che
vero
i
il deus
tragedie,e
con
di
meno
di Dickens
opera
del tutto esente.
va
conoscitore
Profondo
dell'anima
umana
tore
osserva-
e
,
dei
acutissimo
e
segni esterni
pensierisi manifestano,egli
facolt"
Ib
corpo,
di
di
in
e
persona
di
parola. Nulla
i
del
il
volto,
della
ogni figuraumana,
caratteri
distintivi
indimenticabilmente
gli sfugge,
premo
su-
attraverso
interne
singolarit"
atto
issarli
piccolee nascoste; ogni
e
le
del cuore, di afferrare in
ogni discorso,in ogni
della
la
e
grado
esterne
coglierenelle singolarit"
dell' andatura, delle vesti
mente
in
aveva
l'anima
veder
sentimenti
cui
con
le
neppure
minimo
con
pi"
cose
particolarespicca
risalta,
acquistando importanza
nella
pitturadel
carattere.
Gito
fra mille
la
a
il ritratto della
colpa del
conoscerla.
"
"
marito
Era
moglie
" antica
sulla
ed
sassino:
as-
ella " sola
quarantina
D.3l.za..y
d'un
e
aveva
'
97
""
l'aria
belle
di
che
allegra:le fattezze,
lontane,che
cure
in lei
per"
il
tempo
pi" allegra,senza
sentire
capacit" straordinaria
"a
che
non
:
alla
era
occhi
nella bocca
o
qualche
;
che
vedeva,confusamente,ma
sarebbe
d' un'
e
detta
la
debole
e
come
Bastano
tela
rimane
Minano
modo
delle
qualche cosa
Si
d'
intenso
orrore
luogo;
ma
per
stata,e la fissava
essere
in sogno.
"
(')
"
queste parole perch" il mistero che forma
del
romanzo
ne
che
Eccovi
sia
di
lo studio
del
noi:
del
molto
suo
pi"
dolore
ne
cuore
leggiamo per
queir infelice
il secreto
se
tale per
noi
tal
fondamente
pro-
non
ci
svelato.
ancora
il ritratto d'
anni, gi" ipocritaabbietto
(')Barnaba
pi"
ma
curiosit",
avvantaggia,che
neir anima
fosse stato
non
la
scemata
se
deva
risie-
fosse,
suggerival'idea di ci"
veduta
cosa
una
ombra
pallidissima
dato
doveva
queirespressione
nella mente
in
non
costantemente.
e
aver
t^n-ore.
nei solchi
o
momento
un
poteva solo
quanto indistinta
la
cui
espressionea
ineffabile
che
debolissima
aveva
altra;non
e' era,
cosa
guance
si
eppure
in un'
era
si sarebbe
non
e
superficie
parte del volto piuttostoche
negli
volto
suo
quest'impressione
nascesse
potuto dire
il
in cui
espr"mere il
per
si
colpiva: non
momenti
che
e
Una
dissipate.
e
nei
neppur
state
essere
d'afflizioni
aveva
appariva strana
poteva guardarla
una
dovevano
le tracce
volta,portavano
una
cosa
"
Bu4ge. Cap,
un
e
ragazzo
d"
dici
quin-
vile,quale appa-
V.
D.3l.!a..y
risce
agli occhi
accade
come
capelli rossi.
rossi
privo
di
stoppiaben
sopraccigliae
chi
me:
sa
ablKittonato
bianca
al
rossiccio,restavano
mi
e
Al
mano
d'
mano
di
per
del
quale
virt"
o
i
sono
""lo mette
il rettile
per
pia
davanti
nulla
con
si
mentre
presenta al
nel Club
" destinato
il
(1(Davidi
ad
che
del
"
(e
casi
porta il
suo
dire
segretariolegge un
Coppetfield. Voi.
I
nel-
-
visto.
per
e
nome
a
vizi
ve
sforzarsi
ora
Pickwick,
e
che
fare delle
disegno
nel-
s"ifatti uomini
possiede. Vedete
non
a
tratto
),Dickens
mondo
pubblico Samuele
altro che
un
uomo
un
risata,senza
una
che
prova
non
sia di notovole
ci
numerosi
la
ne
a
striacta
singolarit"di
d'attribuirgli
qualit"
come
che
"
come
gii sta davanti,e
che
esaere
misurasse
che
nero
(')."
fredda
e
personaggio ritratto
il
se
r anima
0
dell'
sentisse
Che
di
attenzione
umida
ribrezzo,
quasi
r abbiezione
l'uomo
Era
spettro,e ii piccoloDavide
uno
senso
un
"
dormirei
lunga, ossuta,
mano
attir" la mia
quella
sato
pen-
sottile cravatta
una
con
una
aveva
per
d'aver
decentemento
che
ischeletrita,
tocco
ricordo
far"
come
fino al mento,
collo,
quasi
era
rasa;
bruno
vestito
ossuto, aito di spalle,
e
capelli
i
doch"
dimoprivo di ciglia,
che
scopertie indifesi,
fra
hanno
affatto
gli occhi, d' un
cosi
che
infatti
aveva
ragazzo
come
Ifi di lentiggini,
e
qua
alle persone
spesso
Il
tagliatirasi
macchiato
II,volto
"
"
cadaverico,sebbene
era
i
Copperfleld:
di Davide
non
bellerie,
cor-
di lui sopra
Csp. XV.
D.3l.za..y
100
"
avrebbero
nano
(se
volontario ;
intorno
e
pericolide' suoi
voi
viaggi
r avete
eh'
e
il
Inghilterra,e
indicato
Lo
che
nella
solo
non
singolarit"interne
animali. Conoscete
del
il pony
da
0
un
quel
vecchia
che
pony
fa del
carrozzino
signora.Il
s'avanza
gli piace.
che
"
"
rispondeva scotendo
nel
la strada
per
sono
e
vecchio
un
" tirato
scomporsi
senza
pi"
il jiony
strada
che
il vecchio
di
traversata
traversata
affatto
breve
scotendo
avrebbe
a
".
per
il pony
redini,
vedeva
Si
consentito
E
che
chiaro
a
che
prender la
modo
convenuto
era
suo,
quando
il
il pony
"
sosta,riparti,
angolo acuto
le
ceva
signore fa-
derava
desisignore particolarmente
traversare;ma
r avrebbe
il vecchio
Se
la testa.
tutt' al
ad
Gariand
carrozzino
al passo
negli
carrozzino,del signoree della signoratutto
qualche rimostranza
una
"
le
tratto
ancora
signor
in cui
una
gi"
profondo,
e
un
esterne,ma
vede
un
"
vi "
cogliea
Kit
venire
a
fa ridere tutta
e
" cos" acuto
le
lui
con
protagonista.
uomini
e
che
destinati
romanzo
Negozio dell' Antiquario?
signore e
,
del
suo
di Dickens
negli
uomini
gloriosofondatore di
ha fatto
carattere
spetto
ri-
e
"
scoperte....
il
che
figuradel
sguardo
gli
erano
sue
dinanzi
quel Circolo Pickwicit
r
lui
a
parteciparealla gloriadelle
Ora
servirci
offerti d' affrontare
spontaneamente s' erano
i
ci " lecito
), ispiravanoterrore
espressione
simile
una
che,
ma
inosservati,
passare
Piekwick
vestivano
quando
d'
potuto
"
un
ispezionare
o
che, o
l'avrebbe
non
carrozzino,dopo
prese
la rincorsa
ianale dall' altra
D.3l.za..y
101
"
"
parte della strada,poi si slanci" lungo
verso
altro fanale
un
potuto assicurarsi
si ferm"
di
il
lettera
un
fare
un
triste
tutto
Dickens
felice di
scoprirla
vedono
non
intera
senza
della
basta
l'anima
Udite
"
mano
sta
d'aiutare,
l'altro si metta
che
che
dove
anche
vita
la
il
soifrono,
materiale
a
sua
dono
tri
gliale
bruta,
dere
permette di trasfon-
l'impressionedell' anima
perder nulla della
))ickens
cose, ed
il vento
che
di notte
Il vento
la
la
dell' arte
della natura
intorno
con
Il canino
quest'ultimafrase:
coloro
ancora.
delle
sentimento
gliato
ta-
stra,
no-
sua
profondit"
indovina
talvolta
vivezza.
sua
N"
"
farle
hanno
gliel'
e
o
vita morale
negli altri
Il
"
in
non
"
"
pu" lavorare:
non
desideroso
giorno
per
se
quella potenza
e
cos"
paio di zoccoli.
simpatia
o
mesi
e
un
ardente
e
in- profonda
pareva
(Questasettimana.
aspetto che
C'"
materiale,
Collina?
nella schiena
in
porta, cosi
Wilkie
a
da
ascesso
tre volte
m'
e, avendo
(*)."
malato
"
-avuto
che
quanto
a
tangente
cagnotto del ciabattino di cui " parlatonel
ciabattino
sulla
dello stesso
erano
botto,assorto
poscrittod'una
ha
opposto al primo;
eh'
meditazione
E
la
alle
ha
per questo
affatto moderno.
soffia in
ha
un
dell'
di
cliiesa,
modo
Antiqitario.Cap.
e
notte:
sinistro di
chiese, lamentandosi, di
invisibile le finestre
(')ZI Negozio
rispettoun
le
tentare
porte,di
XV.
D.3l.za..y
rare
er-
eer-
102
"
qualche fenditura
care
entrato,come
ch"
lamenta
aia,ai
s' eleva
sonoro,
in
e
tratto
i muri
gridacome
dove
sembra
Colpa
E
,
illuminava
e
tetti
derise
canti
"
da
la
l'altare,
la
e
un
lui
vecchio
asaas-
gli
gli uccelli
tavano,
can-
Si
campo,
devano
ve-
non
cose,
d"
coi
campanile grigio,
fra
s' innalzava
prima
una
morire
poveri contadini
croce,
profonda, guard"
Male
sole al tramonto
a
dei
sfuggite;ma,
Primo
presso
sta per
sopravveniente.
Egli
CaMpone.
produce
grande quiete della
che
una
e
"
come
case
uno
anche
Talvolta
splendore del
le
io
altre brontola
selvaggiamenteil
(').
iscrizioni
queate rompe
risata;ad
di queste
significato
o
(')la
di
fiorivano i dolci fiori di
notte
al
valle
alcune
coperti di paglia;e
la
mai
lungo
la fronte. Intorno
sormontato
e
nelle v"lte.
i marmi
nascostamente, sdrucciola
ancora
lontano
squarciare
tratto
una
che
"Lo
"
]'organo
Di
parla all' uomo
campagna
si sforza di
e
non
e,
le navate,
di tentare
e
fantasma,attardandosi
sentite
sioato:
Ad
i falsi Dei
e
pian piano traverso
si lamentose.
fruscio di
un
cerca, "hec-
le
leggerebisbigliando
come
se
i^uand'"
uscir di nuovo,
per
brontolando
sembra
strillo acuto
quel che
E
getta disperatamentefra
s' avanza
e
trova
fino al tetto
passa
ai morti.
sacre
non
alle colonne
i travicelli ; poi si
di aotto
entrare.
urla
e
intorno
scorrere
cui
per
di camminar
contento
di
che
uno
"
pensato
aveva
anzi
lui
le
scendere
aveva
nella
volta,dolorosamente,
quarto.
D.3l.za..y
103
"
la
all' intorno
campagna
Poi
aera.
eh' "
la
opere
d' arte.
condizione
"
mini
negli uo-
dell'anima
delle
creazione
"n lui
come
felice intuito
un
turale
na-
pazienteindagine psicologica,
e
d' analisi
davanti
sviscera
non
lunga
lavoro
il
poich"
alla
frutto di solo
ne' suoi romanzi
appare
addentro
questa visione,che
una
(')."
valle
quellavisione
artisti risulta da
da
e
cio"
essenziale
Ora
gli
in tutti
nella
bene
legge dunque
nelle cose, ha
dalld luce della
illuminata
gi", gi", gi"
acese
Dickena
e
"
intuito,
s" rivela. L' autore
non
ai nostri occhi l'anima
de' suoi
personaggi:bens" dalle parole e dagli atti,i quali
sentimenti,
egliintende
dei
e
del
E
carattere.
di
dire,r
noi
che
giudichiamo
infatti: anzi
pi", perch" ricostruiamo, se
anima
di cui Dickens
la sodisfazione
ci ha
dell'attivit"
Che
le
se
parole o
che
e
nostra
fra le
Come
le
conto
nostro
la
a
personaggi,tra
parole
costituisce
dell'autore
illusioni
indicate
e
e
il quale
i
del
manzo.
ro-
pensieri
tradizione
gli atti,quella con-
1' essenza
della menzogna
l'accento
metterci
nifestazioni
ma-
coscienza
lavoro
mente, ciuel
ci fosse nei
dell' ipocrisia,
basterebbe
ironico
sempre
ciamo
fac-
cosi posso
precedutola composizione
ha
Dickens
per
e
della
ci d"
che
pensieri
giudicare
si debba
esterne, ripigliando
per
con
dei
immediata
e
diretta,
conseguenza
sono
in
sdegnosamente
guardia
contro
le
g"'inganni.
o
r autore
Marlino
non
ChumleKit.
analizza
Voi
U
direttamente
-
",".
nel
ti)
ro-
104
"
de' suoi
l' anima
manzo
personaggi,cos"
s'analizzan da s". Sono
non
quellidei romanzi
con
"
casi in
e
le angosce
modo
di
del
parole e delle
loro
eh' essi dicono
n"
in altri n"
ci svelano
che
delle
sviscerare
quali
sulle
la
d'
davanti
ratteri
non
dal
lato
nella forte
che
v' ha
vulnerabili.
grado
dei
noi
in
Ho
supremo
singolarit"del
gi"
detto
e
ci
assalga,
ci avvilisca.
eccesso
che
Dickens
degli
mente
forte-
dal lato artistico.
di
questica'
che
un
la facolt" d"
dissertare
a
nell' operare,
morale
a
fin
sentimenti
caratteri, cio"
concezione
generale
possiamo
non
il dubbio
debolezza
diritti,
interi,costanti
concepitie
Se
a
scoste
na-
impareremo
i nostri
nostra
sensazioni
coscienza, quelle
in cui
che
prire
sco-
a
oggi,quellei"bre
terrore; non
fin tanto
della
disperazione
uomini
leggendo ci"
condotti
abbiamo
non
sul
delle
moventi
quelleseerete
pensierie
cagioni loro
avremo
sui
n"
perdano la spontaneit",
eh' essi
tanto
Ma
in noi
senza
" nostri
o
saremo
i romanzieri
gettar le sguardo
o
non
profondit" dell'anima
oscure
dissertano
loro azioni. Certo
fanno
e
dell'autocritica
non
loro
semplici,
assai
torture
dubbio,opper"
dell' anima
essere
personaggi
generale,
paragonati
creature
odierni,
quasi primitive;ignorano le
i
li rend"
possiedein
cogliere attraverso
le
volto,dell' andatura,delle vesti,le
interne dell'anima:
singolarit"
voglio parlare sta appunto
Studiando
singolarit".
un
ora
nella
l'eccesso
visione
Dickens
carattere,
D.3l.za..y
di cui
di queste
rimane
105
"
colpitoda
subito
il
meglio
parte da
la
il male
e
parola)
molto
di cui
specie di
una
conda,r"
accidentali.
e
fra
e
gli
altri
parola manca
perdoni
al senti-.
cui
uomini
de' suoi
"
se-
na^,
perso-
cosi diversi dal
che
stravaganti,
cos"
si domanda
a
la
viva
pi"
gli "
se
Dickens
il
il
mai
di simili nella vita. In
di rado
non
in
i sentimenti
quelliin
ammirando,
d' incontrarne
accaduto
si
intorno
alcuni
Epper"
talvolta addirittura
lettore,
pure
(mi
di vedere
dell' autore, sono
personalit"
comune,
concepire
piftaopra;
parlato
caratteristico
principalee
mento
di
la quale impedisce
artistica,
Dickens
a
lui
proviene senza
assoluto
ho
o
secondo
manca
unilateralit"
nella visione
spesso
qualit" interne
artistico. Ci"
e
di peculiare;
molti, gli sfu^e,
a
l'attira,
perch"
morale
ha
carattere
di
comune
parte da quel modo
in
il bene
eh' "
non
d' interesse
dubbio
quel
resto,ossia quel fondo
di atti esterni
o
ci" che
"
una
della
senso
.
misura.
Questa
personaggi(e
lato
comico.
et"
non
ostante
in
la
"
ne
una
) che
a
specialmentenei
Dickens
considera
del Circolo
membri
coinvolto,non
sempre
avventure
timidezza
che
dal
Piekwick,
la
ostante
e
amorose,
rasenta
la
Winkle,
nimit",
pusilla-
sportivealle qualis'abbandona
fama
di sporisman
dove; Joe, il grosso
"Wardle,dorme
ritto,dorme
sua
avventure
mantenere
come
i
matura, in
sua
so
molti
son
Fra
Tracy Tupman
per
si riscontra
mancanea
ogni volta
sedere,dorme
che
usurpata
domestico
lo
anche
del
non
signor
chiamano, dorme
mentre
D.3l.za..y
mangia ;
106
"
il
aigoor Grimwig
pu" dir quattro parole senza
non
acommettere, nel
calore
della
proponimento
suo
di
discussione,
Tapley ripete dieci
la testa ; Marco
giorno"il
"
di voler
giarsi
man-
volte
il
allegro
essere
,
ad
costo, in
ogni
dove
Sara
cita,ogni
che
dei
servetta
volta
parli
non
di cui le amiche
Harris
Ja
luoghi uggiosie
discorsi
maliziose
mobili:
moto
si
non
dinanzi
cacciar
alla
sua
Chivery
della
low
s"
antico
nei
e
pensa,
tristi
il
di
o
'
nei
in
sempre
funebre
lo
pi"
far"
che
incidere,
signorTwem-
spiritonella
amico
recente
lieti casi
nei
e
questo terribile problema:
o
non
gli asini che, passando sul prato
i suoi diritti;
vanni
Giocasa, usurpano
logora continuamente
di
pi"
nelle persone
pietra sepolcrale
; il timido
sua
se
volta sola che
una
capo
mi
(e
collo brani
in
Copperf"eld"
vita, all' iscrizione
sulla
tiene
.
aignora
bocca
apre
muove
di Davide
zia
la
per
giose,
ug-
l'esistenza;
negano
Peerjbingle non
uditi,e
s"
d' altri ), una
mai
gli faccia picchiareil
non
parla di
che
ripetereal piccinoche
per
persone
" pi" meritoria;l'infermiera
l'allegria
Gamp
sembra
fra
egli sia
se
del
zione
solu-
signor
11
Ve-
nering.
"
Ma
in ciascuno
di
questi personaggie
" colta
altri,l'originalit"
cos"
felice,e
resa
irresistibilmente
con
le
arte cosi
risa;n"
la
con
in
tissimi
mol-
penetrazione
fine,che strappa
ripetizione
togliealla
comicit".
Avviene
anche
talvolta che
dell'anima
s'impadroniscano
un
del
vizio
o
una
personale
Dgliza..!.
virt"
siffat-
108
~
V
originalit".Come
eg!iha
nulla
di
non
forza,elie
vorrebbe
infinita. La
di
straordinario
qui
quanto la
dei
del mondo
scena
gruppi: e
a
schizza
brevemente
i
alle
Dickens,
abbrunate
del
che
lano,
s' affol-
ritratto;
poi
i
mano
ne
affacciarsi,
invita
nanzi
farsi in-
a
bambini, sorride
al
sopravveniredi
portinsul
volto i
deformi
persone
la fronte
malate, corruga
o
samente
pieto-
se
scorge
segni della malvagit"
cuore.
Entrati
che
sta in
piena obbiettivit".
i timidi
finch"
liberamente
possano
proprietendenze,e
i vicini
pi"
Subito
arditi
non
gruppo
superbi camminano
in
sorridono
gl'ipocriti
stirando
gliocchi.
legami
d'amore
Poi
e
e
ti
in
in
indoli si
incoraggino;i
gi"
con
odio si
le
nifestano:
ma-
muoversi
sinvolti
di-
ciarlando;i
la testa
alta;
le labbra senz'alzare
i caratteri s' accentuano, "
di
agio
contemplare,
senza
gruppo
molto
loro
manifestare
le varie
sedere
a
su
a
disparte a
stanno
di
passano
li mette
Dickens
sono,
subito,perch"
con
vasta
gente grottesca o buffa,abbassa
il capo
uomini
"
ride fort" all'entrare
giovani fidenti,
ai
giovinette e
che
volta,a due, a tre,
li vede
timidi,prende per
di
0
il
che
via
aua
variet"
una
personaggi vi
alla
lo
vederci
a
dickensiani
; i
sopraggiungendouno
legge e
senza
insieme
romanzi
ginali
ori-
cose
sulla
incontrare
Dickens
acena
lo
ehi
pu"
grande originalit"e
Una
"
tal
singolareo
pensi:ci
originaledi
scrittore
una
veramente
gusta
"
primi
stringono;poi gliaf-
D.3l.za..yC00g
109
"
pi" tenaci,le passioni pi" violente,
fanno
fetti si
it dramma
"
pi" complicato,finch" le tendenze
umano
non
naturali,libere nel loro svolgersi,
a
delle tante
una
forme
tante
forme
della
Sulla
i
scena
che
da
pur
esempio,tutto
a
ha
secondo;
di
Chester
d'
Giovanni
n"
di
si coprono
Carter.
ra" Sikes
I
"
in rabbia
eambiano
in
o
che
amore,
condizioni
gli
e
figliuola
ai
d"
buono
la
sua
bella
lato lucrativo
della
e
del
per
rivale
'"uo
compiuti
di rimorso
C
"
"
che
una
funebri in Oliviero
e
non
asmatico
la
con
non
nipotina,
loro
detta
ven-
per
Headstone
" il senso
il grasso
coniugi Sowerberry,
recchi;
pa-
Chuzzlewit, un'altra
cuore,
"
impeto d'ira;
delittisono
pompe
in Martino
Copperfield;ma
cos"
i
rezza
sicu-
sono
di danaro
scherni
del
Giovanni
sangue
degliassassini,
famiglia d'appaltatoridi
Omer,
umilt"
di
ossequiosit"
violento
feroce,e
",
primo
disinvolta
e
delitti di
di spavento nell' animo
Davide
del
inganni di
diverso
e
diverse,
Twist, un'altra
a
boriosa
lungamente meditata,Biadlei
gelosia d'
C
Giovanni
e
per avidit"
vari,
Chester
la vile
per
cos"
Peclisniff
i basai
uccide
Chuzzlewit
seno
da
ipocriti,
superba
paragonarsi con
pu"
nel
e
fare coli' ostentata
la veste
cui
Giovanni
che
a
delle
una
si raccapezza,
untuosa
l'ipocrisia
nulla
tanti
son
non
gruppo
un
a
pace.
personaggi
da
Heep,
Carter; ma
Giona
ha
o
alla morte,
principioehi guarda
Uriah
non
dell' eroismo,
colpa, o
quale ogni cosa
della
siano arrivate
in
signor
allegra
sua
somigliapunto
vedono
ne
professione,
se
non
il
alla femi-
D.3l.za..y
"
no
"
"
glia Mould, che ingrassae floriscpin
piena indifferenza
le
da
casse
morto
la
ma
figliuoli;
la
uggiose che
e
a
moglie di
Joe
padrona;
Gargery
due, il bisognodi
i
buono
che
debole
e
sentono,
; e
In
"
maggior
tiranne^lan
le
del
signor Dombey
che
suo
grado
pi"
vuol
la
che
brutale
moglie
sua
della
la
con
con
cui
e
visetti
sulla
nelle
non
si
della
" la tirannia
di poter
volont"
n"
le
superba
piegare.a
dopo
fa
allegrerisata di
col
povera
scuole,
sono
una
rassomiglianoe
"
I
e
il delitto
narsi
parago-
forse
pi"
alla
lei nel
tempo
che Sikes
bambini,
legione;ma
le loro
che
acontare
dispoatiamocrudele
Nancy.
di No"
Rudge,
raffinata
Chuzzlewit
Giona
signora
femminile;
Barnaba
mantenga
terminabili
g"'in-
gli uomini
famiglia dell' ucciso,pu"
giovaneaposa
esercita
lo
fa
poi
la tirannia
tenace
persecuzionepi"
della promessa,
case
la
persecuzione feroce di
col danaro
sua
anche
la
per mettere
sono
crede
e
le altre
come
nessuna
ma
sopportabile
in-
pi"
l'altra
vigliacco,
numero
donne;
come
signoraBundle
non
Ciappole,\'ile e abbrutito,
n"
cameriera
al marito
una
ha,
e
uno
disposizione
sua
una
non
Non
"
mariti
non
discorsi
insopportabili
e
Nicklebj.
diversa.
tormentano
la
sumere
as-
botteghe 'e
tre
darsi l'aria di vittime
piedi sul collo,r
al marito
difesa
sua
della
a
sempre
pepsin
sembrano
aignoraSowerberry
aignora Varden,
svenimento
nelle
di commozione
cuore
sicch"
crespo
diverse
le donne
mancano
altrui:
i veli di
e
apparenze
stringereil
il male
per
di
stalo
uno
nelle
i loro
piccoleanime
D.3l.za..y
Ili
"
impronte speciali,
per
hanno
Paolo
e
perfield
Creackle
fa
carceriere
di
padre,Ta
a
visitare i
nelle
aua
con
collegio
i bambini
e
piccina del
collo da
diversa
suo
mente
infantil-
canta
dolce,tutti ci
fisonomia
la
momento
la
e
capo,
esile
una
riman-
spiccata.
e
commercianti,negli osti,nei
nei
infermiere,nei
impoveriti,nei
nobili
conduttori
che
maniaci,
nei
pazzi e
stri,
mae-
lords, nei gentle-
di
diligenze,
perain
sovrabbondante
variet"
tipil
doti
con
scende
i
basso
aenza
caratteri
dialogo,la
stile,anch'esso
In eerte
alla
assorge
caratteri,
sime
spiccatis-
e
grande originalit"
uno
riveate.
ginaliasimo,
dei
dickenaiana,a' accompagnano
una
sentimenti,che
ens"ano
variet"
dell' arte
naturalmente
del
ogni
prigionierie
voce
la
e
L'originalit"
di
del
Cop-
domestici,negli ecclesiastici,
negli attori
drammatici,
di
cui
Marsigliache, portata in
nel!' anima
nei
Davide
Cratchit,il piccinoin fasce
picchiare il
la
con
nei
bambini
i
bambinaia
E
che
i convittori
aignora Peerybinglea
della
men
Dombey,
modo
quellidel collegioBlimber,
e
Tetterby e
gon
"
vario
dick-
dignit" di tragedia;in
la
principali:
comicit"
che fa sorridere
strali dell'ironia
e
vivace
festivit"
quel leggeroaccento
non
offende. Talora
fanno
acuti
e
altre
dia
comme-
e
si
ori-
e
pagine il romanzo
volgarit",
togliendoalla
auoi
variet"
nico
iro-
i delicati
pungenti.
D.3l.za..y
112
"
colpiscononel
perch" il
sangue,
labbra
sulle
di
o
in
prende
chi
scrive
della
dalle
d" in
una
somiglialo scoppiod'
Traduco, a
chi
non
volte
gli strali
canto
un
lo
patetica,
tore
scrit-
ilarit" di
bambino.
un
delle mie
qualche
parole,
tutto
intesi
il
e
romanzo.
guatati anche
da
Comincer"
un
un
da
esempio di
patetica.
Giona
Chuzzlewit
assassinio
sta
e
a
ha
per
che
terreno
ordine
notte, e, s' egli
la
e
tutta
e
aspetta che
notte
lungamente
compierlo.D"
moglie, avvezza
ha
che
in
grandezza tragicae da
di
tenerezza
povera
legge.Altre
di
che
piena,gioconda,cordiale,
conferma
conosce
esempio
l'anima
tutta
tragiche,spuntate le
altezze
abbastanza
essere
possono
patetico
l",scegliendodi preferenzaquelliche
e
qua
il
allora
e
la commozione
risata
satirico ai
o
grido d'amore
un
di chi
dell' ironia,buttati
satira,vinta
passo
piet"o in
1' anima
tutta
e
disceso
frecce
ironico
sopravvento, assorbendo
il
ancora,
di
s' " mutato
violenta contrazione
una
di tenerezza;
mormorio
un
in
volte l'accento
fremito
un
rosaeggiandi
cuore,
di canzonatura
sorriso
di Dickens
sdegno.Altre
perde in
del
vivo
pi"
"
alla
di lasciarlo
non
lo
dove
e
tutta
tutto
il
sciaguratos"
non
la
pi" cieca
cesai dintorno.
rumore
d" sulla via " tarlato
e
dormire
chiama, anche
appresso,
ogni
sera, nella
d" sulla via
ormai
meditato
s'apre da
D.3l.za..y
un
meretta
casua
dienza,
obbe-
quella
giorno
traveste
L'uscio
lungo
113
"
Non
"
"
terribili.
chiesa
fare
sonanti!
che
vicolo: due
punta di
vederlo
l" senti
rinvenuto
il
giorno avanti
assassinato.
scoperti ",
di
si
credeva
Vedi,
"
in
non
si dissero
"
allora il silenzio
sembrare
gli
il preludio
S'udirono
rumore.
potuto
Mentre
legno.
vano,
passa-
scheletro ch'era
lavoro
un
fosse
di
stato
"
li
scavo
quellod'un
uomo
i delitti vengono
sempre
1' un
mai
quelliavessero
se
i battenti
campane
Egli si gett" indietro
discorrere d'uno
che
e
uomini!
piedi,come
traverso
presso,
chetate
qualche spaventoso
passinel
alle
era
stava origliando
ch'egli
terribile da
e
una
proclamassero con
e
e
finalmente,
_coainuovo
di
in
si sarebbero
cess"
suono
apparve
la citt"
in
delle campane
sapessero
per tutta
all' uscio. Non
Il
s'esercitavano
il clamore
e
lunghe,tristi,
erano
impazzire. Maledizione
Pareva
voci
ore
campanari
li presso,
tale da
mille
Certi
Le
lume.
aveva
"
l'altro
svoltando
l'.an-
la
uscio
golo.
Sss.
Mise
la
chiave
un
momento,
resistette
gli si
mescol"
aveva
in
nella
allora
bocca
un
toppa
e
poi s'aperse
quel
a
sapore
di
sabbia, di terra, di legno
senso
gir".L'
d'un
colpo; e
di febbre che
gi"
ruggine, di polvere,di
marcito.
Ouard"
fuori,
usc",richiuse.
Tutto
era
deserto
e
quietoquand' egli prese
la
fuga.
Nessuno
strade
buie
degli uomini
rabbrivid"
che
senza
camminavano
saperne
la
nelle
ragione
D.3l.za..yG00gl
"
114
"
meatr'
suo
visto
eglisgusciava npn
furtho
passare
accanto
bambino
nessun
percezione d'
r indistinta
"
cadendoglisul letto,gli turbasse
Nessun
abbai"
cane
catena
dietro
lui per
a
si preparava
alle
mota
che
bruttava
la
che
rami
che
le
alti
sue
gli
non
luci
una
luna
uccelli
e
le
spiga
di
grano
il
stelle,
che
non
umane.
mente,
vegliava solennela
intensit"
e'
nei
riposava nelle
gliocchi,se
vegliava.Non
e
sui
appollaiati
era
sua
un
oscurit"
uguale? Gli
vento
nell'ombra, la campagna
ci"
chi potrebbe
:
le creature
notte
guardavano con
immersa
chiara, tutto
mai
chiudeva
vero
ruscelli
il bestiame
la
arrivare
di lui?
pesci nei
dormivano
importava, se
la
albei'i,
la via
n"
freddi,e
"
comunemente
"
Non
meglio
i
negliovili,e
e
se
e
dorma.
degli alberi; forse
stalle
Ma
e
polveroso
per
s'immagina
sonnecchiavano
fiumi lucidi
rapidi
nemico.
suo
qualche cosa
saperne
Forse
il
Ci
di notte
guard"
" suoi
se
la notte
tutta
incontrer"
natura
si
e
di Caino?
piedinudi
i
la notte!
Tutta
"
volt"
che
impregnati di q^uellarossa
e
viaggia
luogo dove
passaggio
asciutti sul terreno
umidi
Chuzzlewit
al
stesse
nell' opera
aprirsiun
vedere
per
ancora
gi"
erano
la stridente
topo che
sangue
Quand'egli si
forse
spalle,era
se
riposo?
del ghiotto festino
profittare
loro?
passi cadevano
0
d'
.eglis' accingeva,t"Dt"
cui
l'innocente
di
sonno
colpevoleche,
Nessun
odor
nel
di rompere
sforz"
isbranarlo?
per
rintanarsi,i"utando
per
a
si
e
ebbe
un' ombra
loro ? AI
a
leggiero,
aperta
e
filo d' erba
vegliasse;e piil
D.3^l.za..y
nna
He-
-
parte della stanza,
dovuto
eaaer
Te*t"Ta
nei
si
l" deotro
sebbene
mmer"oai
U
mente
le
qnella;
luogo pieno
tenebrose
ore
raratre
devano
in
lo
li
dentro, diveniva
spettro e il fantasma
insieme
il persecutore
Arriva
il
sentiva
Mentre
gli si
e
dal
l"icken8
:
sembrano
eh' "
senso
vago
paurosa,
deve
che
la
matrntina
chiave
V
Per
"
fare
a
con
l'uscio,
nato
assassi-
uomo
"
spavento
potenza tragicadi
moglie
della povera
a
Chuz-
solenne,incessante
di
contro
una
ignota,
cosa
cui
ogni lotta
vana.
quanto
di
cercasse
d' ascoltare
v"ncersi,non
e
di
lasciar
Poi^esse orecchio
ai
discorsi
meno
ascoltava.
si
un
pieni di sospetto, e pi" ancora
nel cuore
di lui,quasi l'aspettazione
venire, che viene,e
riuscirebbe
bare
(or-
ascolt". Xon
che
inconsapevole,
glisguardidei famigliari
zlewit
di
bisognerebbe conoscere
riraorao
la chiamata
era
^n-
"
temesse
misterioso
quel
degnamente
apprezzare
ed
sna.
rizzasse davanti!
fasi di
le
tutte
casa
Rocchio
1' assalse. Se
paura
cre~
modo
certo
girava la
spingeva col
e
scompagnato
per
se
alcnn
fosse li
Ma
a
imaginar"o,e
mostrnosa
una
e
piedi,come
rumore.
lo
perseguitato."
Londra
a
di
di dne
medesimo,
se
propriosonno
tremante
mano
il
e
finalmente
sci/j snlla punta dei
di
quando
e
e lai lontano
notti,e il letto sfatto,
rincbiuso
arrebbe
ei to^se.a'"o-
non
tristo
d'inganni durante
e
che
cosa
di
terrori
nella
raffigurava
silenzio
qualche
intorno
a
lu"
o
cercasse
poteva
vedere
che
di pensare
D.3l.za..y
che
si facevano
ad altro
117
-
"
risolutamente
battiti d'
rauchi
magnetica, le
virt"
"centrarsi
in
che
la
sentirla venire
sua
la
pena,
venire, e
tortura,
sua
~
a
altrove
qui, come
che
me
degli elementi
idealistici
ci" che
r
realistici
dell'arte;poich"
colpa lo trascina,e
le voci
di febbre
senso
medita
il
e
ci" che
coscienza,della
della
che
e
delitto,
insieme
moralmente,quando
natura
ha
se
ascoltasse
di Dio, Quel
e
in
si mescola
quand' egli gira la
quella sensazione
e
fisicadel
bocca
a
un
il
e
la
" stato
per
silenziosa
camera
meditato,quel senso
cui sembra
mentre
e
ha
(')ItaHmo
a
legno
nella toppa, cio"
delitto
non
dir
piuto
com-
ancora
gli oggetti
innanzi
cosi,dell'assassino
fatale in cui l'assassinio
di
pauroso
di
la coscienza' d'esser
"
d"
chiave
Chuzzlewit
Chuaiemt.
di
colpevole;e pi"
quella compenetrazione,per
COR
mentre
saper
quella rispondenzafisica tra
complici della colpa
elementi
vede
ruggine, di polvere, di sabbia, di terra,
marcito
felice
una
gli
con
sarebbe
Clmzzlewit
che
in
Dickens
", fisicamente
uomo
romanzi
nei
Dickens, la potenza tragica stia
fusione
'
doveva
ch"
Per-
("}.
"
Pare
la
la
con-
per
ascoltazione.
cosa
per
man"a.
sua
Sss
di
finivano
intenta
qualche
era
quasi
sempre,
facolt"
sue
specie d'
una
egli sapeva
qnel
orologio
un
i
contare
a
Voi.
II.
star
sdoppiamento
l" rinchiuso
lontano, quella tor-
Gap.
XXI
e
XXII.
D.3l.za..y
1,18
"
"
d' una
aspettazione
mentosa
la
"
traduce
si
quale
l' orecchio
nel
venire,
fisico di
bisogno
tutto
ascoltare,
per
deve
che
cosa
ci"
"
d'
tender
realt"
una
spaventosa.
E
alta
vedet"
idealit". Quel
bambini
e
se
oneste
innocenti.
"
se
vincolo
uomini.
unisce
bosco,intorno
a
orrore
e
del cielo contro
A
ogni
l' uomo
colpevole.Dickens
piange
La
Dickens
grave
la
anzi
l'anima
degli
che
sangue
dal
si dilata
dell'assassinato,
.
estiva,esprime
notte
il delitto.
e
a
questa ribellione nulla toglie
ucciso
egli
era
si
s' indugia con
patetica,
un
che
crudelt"
scuote
in
trova
attutisce in lui
grado
pure
piange lui, ch'"
non
impressioni delicate
alto
nel
creata, la ribellione della terra
quand' egli
in cosi
di mille
suggestivadel
e
di
pozza
potente commozione
le
le anime
come
con
malvagit",la vilt",la
colpa,non
rale
mo-
tranquilla campagna
natura
la pura
cosa
quest'orrore
il fatto che
pia
sozza
tutta
r
d'
la
per
la
rivolta
'"
perseguitaChuzzlewit
al cadavere
contaminare
colpevole,non
colpa,
l'espressionealta
quella
E
della
pi"
cui uomini
della
esterna
che
notturno
non
che
del
la
con
per
Quella sensazione
intenti
aperti e
viaggio
non
il passar
turba, in presenza
e
fonde
s"
di ribrezzo
senso
avvertono
ohe
occhi
realt"
la manifestazione
non
suo
la
come
il dono
tanto
e
morto:
umana.
di
l' anima
presenza
la
gran
facolt"
d'
una
di
gentili.
Egli
della
affetto
su
sentire
riha
commozione
ci" che vale
D.3l.za..y
119,"
"
a
trae
auaeitarla,
da cosi
pi"
vere
profonde cose,
e
forse che
Lo
cuore.
Taine,che
stesso
restrizioni
senza
dice,qui
sache
pleurer,cela
on
E
n' y
la
"
a
belle
al nostro
doti artistiche
d'
pas
toucher
mieux
lode
attendrir;il
et
di
abbandonata
e
de
pitiedans
feit
l'avoir lu
le
coeur.
pi" patetico al
da
sofferente,
l'ispirazionead
gli
"crivain,egli
lettre;avant
v' ha
Dickens
questa via
questo proposito una
a
II
"
perch" nulla
tratto
pi"
:
est
dell' infanzia
d" lacrime
e
che' va, per
tante
sav^it pas tant de
se
ne
piet"
qualunque altra,diritto
per
negate, gli tributa
ha
di
argomento
alcune
"
mondo
ha
essa
le
fra
sue
pagine.
Volete
la
conoscere
piccola Carlotta
di
Casa
Triste?
Ester,Ada
chiedono
dei bimbi
d"
loro
rinchiusi. La
stanza
"
e
i
"
i nasetti rosai
"
sono
diciotto
scialli e
e
piccinodi
un
piccina di
le
cui
cinato
vi-
fredda
soffitta,
bimbi,
mesi,
mantelline,
personcinerattrappite.
Chi vi ha chiusi dentro
domandammo
"
e
del
in
sta|za
con
quantunque tutti rinfagottati
hanno
donna
una
povera
una
una
e
della
la chiave
sei anni
o
Neckett,
ammobiliata:
scarsamente
cinque
signor Jarndyee, loro tutore,
il
e
a
chiave
cosi soli? "
naturalmente.
Charley
",
fermandosi
rispose il ragazzo,
a
guardarci.
"
Chi "
*
No,
la chiamava
Charley"
" nostra
Vostro
"
sorella,
fratello?
la
"
Carlotta.
Charley, "
D.3l.za..y
Il babbo
120
^
*
Avete
"
Io ",
toccando
bimba
E
altri
oltre
fratelli,
risposeil ragazzo
la
con
che
la
mano
Charlej orat
Dov'"
"
" fuori
ricominci"
a
lavare
a
camminare
",
curiosamente
Noi
i due
ci
bimbi, quando
un
il
si sarebbe
in
e
Era
l'altro
nella
cui
da
da
e
camera
*
La
e
Oh
tutto
bianco
da
donna
di sapone. Col
anch' esso, la
se
a
in collo.
donnetta
che
fosse stato
non
riusciva
braccia
e
a
del
vicino
qualche luogo
non
Charley
vero.
correndo
pi"
aveva
parlare,e
guardandoci senza
ansava,
viglia.
mara-
disse il ragazzo.
cia
stese le brac-
ninnando
gridareperch" Charley se
le veniva
ancora,
giocasse a far la lavandaia
piccinaeh' egli stava
si mise
gazzina
ra-
pi" anni
bagnate fumava
Charley ",
ecco
una
specie di cuffia da
braccia ; e,
principionon
asciugandosile
guardavamo
e
quanto pi" presto poteva; sicch"
fiato
letto.
dimostrava
una
eran
di
ci"
e
figura infantile,
una
in
detto eh' ella
venuta
vandoci
gi", osser-
per
felice intuizione
e
intelligente
un'
con
d"
ranno
su
avvicinando
grembiule
piccinaa' asciugava le
che
in
entr"
troppo grande, e
grembiule,un
il ragazzo.
riaposeancora
1' un
chiuso
della
cuffietta
Charley. "
e
che
intelligente,
della persona,
donna
morbida
con
piccola,
bel visetto
aggiunse
",
piccinaal legno del
guardavamo
molto
l'Emma
"
"
e
della
testa
Charley?
a
"
;
collo;"
in
teneva
"
troppo la
"
la
prese,
dalla cuffia
con
e
dal
la prendesse
un' aria
di
grembiule,
D.3l.za..y
121
"
e
stette
che
la
guardarci di
a
intanto
serrava
"
la testa della
sopra
le
con
sorellina,
piccolebraccia,
sue
afTettuosainente.
innanzi
anche
le si
bambini
d" cosi
(intanto
la teneva
e
che q^uesta
bina
bampossibile
gli altri due? Guardateli,
per l'amor
che
d'
stretti
insieme, i due piccolicon
fiducioso
un'
sembrava
*
anni
esser
abbandono,
espressionedi
in
strana
C"iarley,
Charley",
hai?
"
Pi"
*
Oh
tutore, "
Non
di
E
"
Si
disse il mio
e
di
cosi
seriet",
tutore," quanti
come
sei vecchia!
stai
bambina.
veceliia,Charley ", risposeil mio
sei
ridire
"
la tenerezza
qui sola
del
questi bimbi?
con
accento
suo
compassionevolee
tanto
zevole.
carez-
riprese.
"
signore", ripet"lei,guardandolo fiduciosa;
come
fate
il babbo
a
vivere?
Jarndj'ce;poi, volta
ripet": * Oh
"
un' aria
maggiore,
fermezza
tre
quellafigura infantile.
come
sola,da quando
E
la
tredici,
signore ", rispose la
posso
"
e
quei
"
po'scherzoso,ma
"
guardati davvero
degni
giovine, con
"
sedere
Dio, guardateli!"
Eran
un
tutore,tirando
stringevaaddosso
grembiule),com'"
mantenga
di
il mio
facendovela
seggiolae
una
il ragazzo
il
per
disse
possibile-",
Com'"
"
Dacch"
Oggi,
il babbo
per
"
morto.
"
domand"
altrove
morto, vado
esempio, lavo.
il signor
ancora
la faccia
Charlej,come
"
"
fate
a
fuori
un
mento,
mo-
vivere?
a
"
rare.
lavo-
"
D.3l.za..yG"10
Dio
"
alta
neppur
abbastanza
ho
pronta. " Ne
E
"
quanto
Povera
mamma!
La
"
mor"
mamma
petto." E allora il babbo
che
procurassid'esser
io ho- cercato
in
di
fuori. E
per
questo
"
E
vai
fuori
*
Sempre quando
qualche
"
E
mamma.
la
"
?
mamma
di
prima
so
che
disse che
mi
che
bisognava
lei.
per
potevo ;
cosi
e
badando
e
cominciare
"
le posava
mamma
una
ai
lavorar
a
per
fa; capisce,signore?"
si
come
spesso? "
posso
sorridendo,"
lira.
testina
quel
l' Emma,
nacque
spazzando,lavando
casa,
molto
e
la
come
fare
bimbi,
gli occhi
della
morta
quando
sul
lavoravo
"
"
risposeCharlej, guardando
E
alla lontana!
chVeran
eh' "
"
tempo
sei
non
arrivo,signore ", rispos'ella
ci
paio alt!
un
tutore, "
arrivare
per
gli zoccoli
Con
"
", disse il mio
ti benedica
Charley aprendo
", disse
guadagnar
per
soldi
dei
e
"
quando esci,chiudi
sempre
cini?
pic-
i
chiave
a
"
"
Ogni
vien
Perch"
vien
tanto
su
il
si facciano
non
su
ha
vero,
di
paura
Tom?
loro
giocare,sa,
possono
rinchiuso
star
do
volta
a
e
chiave,
una
Tom
non
"
"
"
No
"
Quando
la strada
signoraBlimber, qualche volta
signor Grindley,e qualche
capatina io; e poi
non
la
male, capisce,signore?
",
e
risposeenet^camente
vien
ci
si
quasi benissimo, non
Tom.
'
lampioni
buio
accendono
i
vede
benissimo
anche
" vero,
Tom?
"
..y
qui
per
124
-
"
delicatezza
con
siano
non
perch" pi"
necessit"
alta di
fine. Pi"
cosi
generale i
in
sana
quello che
in
fisica,
facolt" mentali
Cos"
commozione
e
cenano,
una
che
letto
i
nata
e
cresciuta
accennate:
libera ;
qualche
di
sotto
vita
in
e
maltrattato
in
mezzo
allo studio
l'orfanello
un' aria accorata
sei
a
con
che
e
ai
ladri;il
la
sua
aria
stretta
speratamente
di-
; Davide
Cop-?
anni; la piccolaDorrit
benedice
che
coperte
moribonda; Tiny
grucce
solenne,
Negozio dell' Antiquario
maggiore
le
Dombey
delicate
certe
da
cosa
nell'asilo di
prigione,ignara
poi
quei
di calci. Tutti
pugni e
petto della madre
nella
una
di
nessuno
fanno
vivere
intento
senza
il fratello
genitori e
a
a
dar
obbligatoa reggersisulle
dell' aria
con
farsi
vecchino; Fiorenza
solo
perfield
sviluppodelle
quei piccoliTetterby che
a
Twist
costretto
al
Tim
dolorosa
per
gli altri,Oliviero
di
comune
condizioni
si possa pensare
nascosta
guerricciuola
dolorosa
eccessivo
negli intermezzi
piccoloBombey
alle
dovuta
un
non
forse
mentre
carit",poi
glialtri bambini
delle facolt" affettive.
non
dal
mangiare
a
profonda e
bambini, se
scappano
altri
o
avviene
Davide
bolezza
esistenza,in altri alla de-
breve
sua
delle
e
o
Dickens, Charlej ha
lei "
in
Domhey
tutti
con
lui,
d"
idealmente
meno
e
Paolo
questi e
precocit",che
della
speciali
non
siano
creati dalla fantasia di
la
che
(Quello
dei romanzi
bambini
vita, ella
Con
Copperfleld.
attiva di
pi" consapevoledei dolori
e
della
-
ha
dei
campi
figure appena
Oliviero
lo
una
e
Twist
scolaretto
del
cosi bella cal-
D.3l.za..y
125
"
il povero
che
e
ligrafia
che
Tominj
alla bella
come
signorina
Molti
con
agli occhi,tenendosi
sacri
alla
i
impallidisconoanche
v' ha
adulti. E
di
e
pati Carlo
cosi
del
pi"
nei
sano
pas-
pallidi,
po'languenti.
un
soffrono,talora
dolori
degliuomini
riflesso di ci" che
un
anni
primi
" l'angoscia,cos"
grande
mi
renze
pitturadi quellesoffe-
quella desolazione
Dickens
bacio
un
appetto alta quale
vivi
nella
sempre
e
tutti
morte;
intensit" di desolazione
una
piccolo
per mano,
di fiori delicati
corona
sono
il
questi bambini
tutti
"
una
adora,
maestro
all' ospedale lasciando
muore
davanti
"
della
vita:
sua
perfettal'intuizione
vero.
VI.
gi" detto
Ho
che
", a quando
Dickens
scrittore satirico. Concorrono
la
in
innata
disposizione
ogni individuo
e
e
in
la necessit"
scopo di moralit"
quasitutti i suoi
romanzi
eh' " caratteristica
r
limitata
la
a
non
ne
sia
dell' opera
una
cui
in
Dickens,
come
lo pone
in tutti
che
lo
o
in
satirica appare
inceppato l'intreccio
per le sventure
dickensiana.
parte del romanzo;
le sventure
gioni:
ra-
rabile,
il lato vulne-
intreccio,
perch" in generale
simpatia per
muove
coglierloin
l'intenzione
tale due
a cogliere
spirito
istituzione
quellasimpatia
menomata
suo
cui tende. Ond'"
evidente,
quantunque
n"
del
ogni
di
renderlo
a
quando,
a
umane,
Non
la
ceppato
in-
satira "
menomata
non
che
in tutti
umane
anzi
i
la
tira
sa-
grandi,da
D.3l.za..y
126
"
un
sentimento
da
un
nobile
carit",da
sdegno
Dickens
A
da
di
innocenti
e
cuore
eccita lo
Alla
maniera
la satira
piccoleborie,delle
circoli in cui
muni
co-
r"so,a
pi"
fonde
pro-
istituzioni umane,
appartienePickictck,eh'
gretto
delle
cui
assembramenti
Quando
nei
a
anni
primi
scrisse
satira
se
dei
pertinenze,
im-
non
toria
riportanovit-
inganni, dei
strati
magi-
pubblicoodono
dappertutto vedono
e
suo
affatto
del
presidente
della
Pickwick,
considerare
del
protagonisti
suoi
che
l'ordine
sediziose
tragicodella
ma
delle
sospetti.
Dickens
inclinato
d'
e
nel loro zelo per
dappertutto grida
v' ha
meschino
si scrivono
elettorali
partiti
"
dei
chiacchiere,
non
se
non
furia di mezzucci
che
di
e
piccoleambizioni,
si fanno
non
dei
e
il
piccole invidie; la
giornalipoliticiin
li lanci"
pi"
sdegno.
nel mondo:
mento,
dei
soltanto
nelle
e
di tirannia.
famigliare:
"
le radici del vizio
la satira di quanto di
il lato
forma
il lato comico
umano
prima
a
di satira
muove
difetti,
quella che, ricercando
nel
qualunque
contro
rilevando
bisognodi giustizia,
un
maniera
ogni
quella che,
"
vivace
era
senza
il lato comico
natura
primo
umana:
romanzo
incapaci di
circolo
sua
omonimo,
seguaci,Winkle, Tupman
sulla
scena
del
mondo,
piccoliborghesi,stette
a
in
dubbio
piuttostoche
scelse
perci" a
uomini
di poca
nuocere,
e
nezza
giovi-
i tre
e
mezzo
Pickwick,
pi"
siasti
entu-
Snodgrass,
a
lani
popo-
guardare quel
D.3l.za..y
che
127
"
seguiva,e,
vedendo
movimenti
goffie impacciati,ma
rise
male,
che
fece
e
allargail
Non
che
campo
d'
rapimento
dalla
Pickwick
delle
grandi
di paura,
tremi
sta
zitellona
ler,il
elmetto
tutto
lo
e
che
di
Job
e
la bella cameriera
i
cosa
a
ballo
un
d'
una
mascherato
; sia che
manca
ai
di cui "
concentra
lustri
Kckwickiani,
baci
piange,o
canzoni
dietro
innamorato;
stume
co-
Wel-
Sam
Pickwick, nel quale si
che
va
Tupmau,
completo
un
sopra
Joe
1'uscio
qualunque
ch"
chec-
lettore ride.
Monotono, direte voi, e
questo ridere
di fOa.
messa
pro-
personaggifacciano,dovunque vadano,
dicano,il
"
mancata
dei forestieri all' albergo, o
dorme
cesso
pro-
o che
Snodgrass,
ridicola;
greco
spirito che
le scarpe
supposto
cencio,quando
un
del Duecento
trovatore
domestico
il
duello ; sia che
poeta sentimentale, vada
da
tenti
o
manovre,
suo
Winkle, noto sportsman,
in
brutta,vecchia
portando un
il
del bel sesso, s' innamori
ammiratore
tenero
rincorra
caccia, quando pattina o
a
battersi
per
allegro
rimpianti.
per
pallidocome
va
riao
si lasci intentar
casa
; sia che
cavallo,quando
quando
di
padrona
sua
buon
impedire
per
signorina,o
una
matrimoniale
a
che
Sia
farsi alcun
senza
lascia
e
con
disagio,
a
non
cuore
spedizionenotturna
una
moveTano
ridere,di quel
vedete?
cappellosul
s"
"
cont"nuamente
pochino volgare,
im
per
due
grossivolumi
"
Volgare
" un' opera
no
d'
certo,prima
di tutto
arte; in secondo
perch" Pickwick
.
luogo perch"Dickens
D.3l.za..yG00g
128
"
"
i suoi
fra il
la risata
volgario
lo
se
leggiamo tradotto;ma
i
fu
quali
il
quale
la
per
fa i
volta
fra le
il
suo
"
Winkle
di studente
amico
4
Dev'
con
e
essere
un' indicazione.
serio,
verdi
la
voce
librone,si
per Bob
Sawjer,
amichevoli
conduceva
legra
un' al-
scapato.
Wintle
socio
il
relazioni
avuto
aveva
fa entrare
chiedere
in aria
conoscere
a
macista,
far-
sapendo
gliocchiali
con
nero,
e
giovinemolto
un
tempo addietro,quand'egli.Bob,
Bob
gusto
carriera.
sua
mani, il quale, sentita
ai d"
e
Winkle
vita
al
e
vandosi
Piclfwickiani,tro-
per
butta
riconosciutolo,
gliocchiali
cui
con
mai
parve
" non
Bristol,
a
farmacia
una
dignitosamentedi
librone
leva
non
scritto
dei
uno
Gli si fa incontro
e
il
Monotono
primi passi nella
prima
in
girare,entra
di lui
generata
un
presenti
giovine,medico
il signor Winkle,
un
spiccato
tira,
saesempio di questa lepidissima
un
lasciate che vi
e
signore
consentaneo.
Ora, se volete
vestito
che
Italiani,
specialmente
noi
a
polani
po-
satirica
fosse
insipidischerzi.
da
agi'Inglesiper
quali "
esserci
se'
a
mai
carattere
avrebbe
non
pud forse apparire
romanzo
dei
conviene
dimentica
acquistaun
che
intellettualit",
da lazzi
parlare e
perch" dall' intenzione
infine
giovinette
; e
tale
si
come
pubblico,ad ascoltare,
possono
dell' opera
-
personaggi
piccoliborghesi, non
e
d'
faccia
gentiluomo, e, quantunque
un
operare
e
"
nella
Beniamino
un
dov'"
retrobottega,
Alien.
bel mestiere
l'aria di chi
se
ne
il vostro
intende.
UjL.:a..i.
",
disse
129
"
Oh
"
bellissimo!
in capo
che
con
cassetti
"
Parola
d'onore!
negozio
quasi
sanguisughe,e
mano.
Non
"
sciam"
avrei
spero
Qui i due
tolte da
Acqua
in
Met"
dei-
finti. "
Sawyer,
nando
tor-
cassetti
affermazioni.
sue
reale nel
mai
creduto
negozio,tranne
abbiamo
tutto
stupito,
una
Altrimenti
giovani farmacisti
di
conda
se-
fanno
e
bollir
mezzo
per
simile!
cosa
a
a
Winkle
cui " scritto Digestivo
dell'acqua in
di
di cucchiaiate
contrassegnati)con
recipiente
di
Soda.
e
un
la
Mentre
berretto
lascuno
un
bone
car-
l'etl-
assapora
principiaad
conversa!
ragazzo
"
servirebbero
che
versano
su
bottiglia
una
un
bigia,col
*
prirli
co-
avete
maniglie dei
la verit" delle
bene!
entra
accalorarsi,
"
le
quelle le
propriabevanda
coperto
mio!
rispose Bob
anche
crogiuolochimico
livrea
"
di
brevettato
la
che
sono
niente
dell' acquaviteda
chetta;
e
"
Winkle
Lo
"
noce
"
tirando
e
dimostrare
e' "
roba
vuoti ; l' altra met"
Impossibile!"
Non
La
d'apparenza, caro
"
finti per
le
roba
sono
nel
*
credere.
altro...!
non
Tutta
"
potrebbero mettere
guscio d"
un
Tanto
"
fogliadi lampone. "
ci posso
negozio se
si
guadagni in
una
Non
"
risposeBob Sawyer.
"
qualche anno
a
tutti i nostri
"
vestiti
to
d'una
gallonato e
severa
panierino
un
al braccio.
Scommetto
che
ti sei fermato
su
D.3l.za..y
tutte
Iq
130
"
"
"
piazze di Bristol,pigraccioincorreggibile!
gli
grid" Sawjer.
"
No
"
Guai
te
a
ordinazioni
a
le medicine?
"
Si
"
Le
buttar
gambe
"
SI
"
Allora
il
garzone
le
e
portatole
hai
il
in
bambino
di
volte
11
quella
le
e
giorno
a
bada
al
casa
pilloleda
quel
vecchio
gotta? "
signore."
osserv":
chiudi' l' uscio
il garzone
si
e
cose
volevate farmi
come
Sawyer guard"
per
assicurarsi
non
estraneo
Le
le lasciamo
ordinate.
Winkle
non
medicine
la fessura
nessun
all'orecchio
medicine
Di
attraverso
che
poi tanto
vanno
credere.
udire;poi, chinandosi
"
negozio."
il signor Winkle
ritirava,
Dopo tutto,le
"
Bob
le ha
un
pietre nei tombini
g"'inquilini nuovi,
ha
Mentre
piano:
ha
dei cavalli f E
presine per
malato
uscio
che
mandi
che
signore."
prendersiquattro
male
le
vuoi
Chi
"
che
grande
"
farmacista
un
funicelle nelle
vero.
ti fermi!
se
quale giuoca a
pazzo
"
signore,non
di
l'
del-
potesse
Winkle,
gente che
a
ne
disse
non
"
capiva: Bob
Sawjer
e
il suo
amico
risero.
"
suona
Gi"
il
in
", continu"
Bob.
"
campanello,caccia
al domestico
mano
porta
il
Il ragazzo
un
e
va
in
una
pacchettosenz'
se
ne
va.
rizzo
indi-
Il domestico
pacchettoin salotto;il padrone
D.3l.za..y
casa,
apre
132
"
Di
si ride
chi
mente
di
vestito
all'amo?
nero
dell'arte
o
tutti noi al
espone
e
i clienti?
adescare
per
qui?
gravi
giovineserio dignitosa^
circondato
o
pericolo di
ha
in
di
spiritodi
ben
op^e
altra natura
r
farsi da
Non
si senta
ancora
antichit"
r
le
sia
possibile,
la
introduzione,
in
a
in
di
prima
in
sangue,
questo
prigione;e
r
aveva
i
satira
non
Pickwtck.
in cui "
in
e
concezione
a
troduzione
in-
punta la
di
Inghilterra,
il lontano
massima
capostipite
"
pi" gaiamente
Gli " che
sierata
spen-
dopo Pickwick
CAuszlewit, Dickens
Ticist
vace,
vi-
meno
vagabondo; persinoin quel-
un
collegi per
indotto
tratto
quella mirabile
aveva
Nickleby,sferzando
Nicola
quello g"'istituti cos"
la
o
ha
gi" ohe
famiglia alla
pure
Martino
Oliviero
in
vit"
gra-
la satira
freme, pi"
comune
origini della
brigante o
un
scritto
riso
Chuzzlewit
Martino
come
e
al
boria, tanto
far risalire
stato
vi
la
medesimo.
se
movente.
non
propria
serbare
a
ben diverso
indignazione.Persino
comicissima
la
a"
Dickens
e
uomini
Il povero
posterioridi
di sotto
a
da
seriet"?
" costretto
l'autore di Ptckwick
tratto;ma
che hanno
professionesola
ride allegramentedi
professionale,
Nelle
trettanto
granchi al-
posar
la loro
dignit" e
satira,e, qiiando non
abboccano
generale, che
pescar
clienti
senza
lo
che
della consuetudine
o
richiedesse
almeno
da barattoli vuoti
dei clienti
provetti,
quasi che
e
fra tutte
Bob
Del
farmaceutica
madornali?
i, giovani medici
"
detti di
caritA,
giovinetti,
peggiorid' ogni
di
due
considerazioni
romanzi
morali
ujiiia..!.
siffatti
e
8(
]33
"
dolorose,da
cosi
essergli
j)i"possibile
separare
non
completamente, nella
'dalla
la commedia
boria
vana
"
natura
tragedia.Ecco
pochi egli
di
nella
e
vede
societ" umana,
la
perch" dietro
la miseria
ora
di
molti.
" da notarsi che, essendoci
"
"
pi"
Adamo
di cui
Eva)
ed
doppio
antica
dell'assass"nio
carattere
Si pu" anzi
lunga
il
due
la
"
intento
l'attraente
Per
della
E
di
fonte
a
gli
ne
Pensate
(') Marlin
e
la violenza
andati
questi
grandi
nobile
un
sana.
in vari
momenti
attiva
iiarte
presero
cospirazioni
sanguinose,"
a
di
e
di
felicit"
loro
d' acciaio
volte
inesprimibili.
che, vestiti
tutta
a
da
prova,
invincibile
con
per
capo
a
sero
condus-
coraggio
i
copertida semplicigiacchettedi cuoio,
tornarono
amici
tiche.
fam"gliean-
rifare le sostanze
che
i Chuzzlewit
anche
pi"
morte
tempi
dei
vita
il trovare
gaudio
armature
loro soldati
se
e
ricordato
va
piedi di
"
storia
zuffe mortali
noi
nei
ricreazione
una
conseguenza
nostra
le
principiocfie,pi"
come
di
prospettiva
alla
insieme
e
vagabondaggio
la salubrit" dell' esercizio
riunendo
divertimenti,
con
del
e
e pi" gi'andi
sono
genealogia,
davano
dilapidate,
a
stabilire
(quelladi
vagabondo, questo
di tutte
vagabondaggio,perch"
fisico
notizia
assassino
un
riproduce nelle memorie
si
e
s'abbia
nella famiglia
stato
i
ora
poi gloriosamentea
casa,
presso
parenti" (').
'qualedebba
Chualeivil
"
essere
Voi.
I
"
la satira di Dickens
Cap. I.
D.3l.za..y
1S4
"
si
quando
e
di
si ribel"i la
libero
cittadino. In
esempio, egli sferza
la
a
alcuni
sangue
onesto
Chusslewit,
per
Martino
costumi
cani,
ameri-
eccessiva, il sudiciume, la superbia,
pubblicit"
l'aifarismo.
In
la Corte
tribunale
Cancelleria,
di
le
dove
cosi
d'uomo
coscienza
sua
colpe
di
d'abusi, d'ingiustizieo
tratta
cui
contro
"
che
Casa
cause
satira contro
le
per
vili,
ci-
cause
prolungate indefinitamente,
sono
solo i
non
rivolgela
Triste
profani,ma
il Gran
neppure
Cancelliere,
gli avvocati,i notai, i procuratorici
intanto
capisconpi" nulla; e
in
anni
0
si mutano
in
un
in
e
Nella
Ministero
arguzia del
nerazione
ge-
primi
talvolta mortale
alla
pazzia.
parimente l'invenzione
Dorrit
delle
)
nome
dei
speranze
disperatoe rabbioso,fino
alla
Piccola
rosee
di
querelanti,-
accasciamento
un
accanimento
monomania
un
generazione,le
nei
C"Vcom/ocm"/ow"
in
pone
(notatela
risalto
i danni
di
felice
di
quei
a cui glistati
complicatissimi
ingranaggiburocratici,
odierni affidano la
che
il
dersi
senz'avvegestione dei loro aifari,
giro delle innumerevoli
ritorno
ingliiottesenza
disperdeogni
provvedimento,
\
poich" ho
citato
seguiamo
per
uffici Arturo
ragioni
utile
ruote
iniziativa,
frangeogni tenace
genecosa
volont".
E
ogni
lentissime
e
un/
Clennam,
facciano
signor Dorrit.
nacle, che
iliMinistero
vi
Non
vorrebbe
che
in
trovando
occultava
in
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ritenere
delle Circonlocuzioni,
quei
sapere
prigioneper
al Ministero
allora
un
numerosi
quali
debiti
Tito
altissimo
il
Bar-
posto.
D.3l.za..i.G00g
135
"
Clennam, per
al
in
qual
ottenere
"
appuntamento, si fa presentare
un
figliodi lui,impiegatoegli pure
divisione:
del
reato
alla
nacle
juniore,giovane,magro,
a
ferma
star
all' occhio
della
d"
molto
"
"
padre
producendo un
giacchetta,
Vediamo.,.,
e' "
non
"
lente
No
dico....
gli
mio
diss'egli;"
"
Si
tratta
d'
una
juniore,tutto
Barnaele
poterlaritrovare).
aenza
il
vedere
signor
Lei
vediamo.
mento,
sgo-
Clennam
Barnaele
ha
non
;
"".
mento
appunta-
riprese l'altro.
Ma
uno
la
trovato
", disse
chiederne
"
che
gentile", risposeArturo
(Intantoaveva
).
"
toni
bot-
".
casca.
propriodi
Ma
",
far io?
" molto
desidero
"
sui
poco
rumore
verr".
non
tastandosi intorno
va
Lei
vediamo
oggi,e
possa
(Clic.La
"
gli vuole
non
ai nervi,
che
cosa
ogni
casca
e
Bar-
porta,
quasisbarbato,
lente cbe
una
cordoncino,
un
" in
famiglia Barnaele.
modo
appesa
infeudato
il Ministero
tutto
certo
ao
non
Clennam;
lente
"
e
l'era
se
vengo
appunto
tratta
d'un
messa
ri-
per
".
dico
vediamo.
Si
affare
pubblico? "
lente ricasca. Essendo
La
(Clic.
tutto
intento
afi'attoinutile
"
Forse
abbronzato
di
cercarla,
pare
a
rispondereper
", continu"
del
il
il
d'afi'ari simili
juniore
signor Clennam
momento).
il viso
giovinefissando
forse
"
visitatore,
tonnellaggioo
al
Barnaele
lei viene
".
D.3l.za..y
a
parlare
136
"
s'aperse
aspettar la risposta,
ad
(Fermandosi
la mano,
destro-con
l'occhio
d'
grazia
l'occhio
No
"
Allora
cosi
risposeArturo,
",
s"
non
"
tratta
di ton-
tratta d' affari di competenza
Si
vediamo.
che
infiammatorio,
pietosamente).
lacrimare
principi"a
la lente in
vi cacci"
e
procedimento
un
"
"
privata? "
Square.
venor
di
Sar"
Mio
ha
padre
gotta che Io tiene
(Il disgraziatoBarnacle
pi" dalla parte
*.
casa
ci vedeva
si vergognava
quel
in
Gros-
attacco
leggiero
un
juniore non
lente;ma
cambiamento
nuovo
un
della
Street,24,
avuto
in
lei vada
meglio che
New
ci passa:
nostra, se
casa
di
domandare
".
dir"
Le
Vediamo.
"
a
signor Dorrit
certo
un
Volevo
saprei veramente.
Non
"
doloroso
di far
di
stato
cose).
ci andr"
"
Grazie
Il
giovane Barnacle
8" fosse
per
:
rivederla.
A
ora.
sgomento,
parve
aspettatoassolutamente
davvero.
Clennam
*
se
come
quelloci
che
non
andasse
"
va,
trova
e
Barnacle
seniore
la
con
gnoso.
maestoso, massiccio,opprimente, sdegamba distesa,
Si sarebbe
fatto altro che
avesse
"
Il
"
Il
tutta
posare
per
signor Clennam!
signor Clennam
Lei
che
detto
" stato
a
"
la
sua
vita
non
farsi il ritratto.
domand"
egli."
Sieda
".
sedette.
cercarmi
all' ufficio
delle Cir-
D.3l.za..y
137
"
conlocuzioni
Mi
"
Il
pronunzi" questa parola
e
son
dire:
per
A
*
che
nego
mi
dica
farla bi-eve Clennam
non
ee
non
la
sua
a
di
dirimpettoa
uno
Il
I due
suo
andare
a
ulteriori
".
"
logo
dia-
tere
ripe-
che, ripetendola,
divisione
averlo
convenga
s"
si ri-
e
stupisce
verso
guardatotra-
bestia
una
se
lo
rara,
dal signor
spiegazioni
Segreteria.
a
trov"
grande
scrivania
stender
due
aignoriseduti
comoda,
e
fazzoletto
con
una
di
canna
della
stecca
una
tenti
in-
e
serva
con-
fetta di pane.
una
signor
lo
dal
al Ministero
guarda
col
stropicciare
a
pu"
dunque
si
una
fucile,l'altro
sur
che
quale
Entrato,Clennam
"
si tratta
ricava
lui,e, dopo
per
alla
di che
il capo,
libert":
una
juniore, il quale
come
fa accompagnare,
sia
Ministero,e
a
torna
Barnacle
a
la lente
r
al
sapere
dell'ostinazione
"
notizia:
domanda
rivolgersi.
Egli
Wobbler,
e
questa
verr"
presenta
se
".
solennement"
chin"
non
un'altra
prenda
"
questa libert"
pi"so
signor Barnacle
"ome
come
venticinquesillabe.
avuto
avesse
ne
"
"
Wobbler?
domand"
"
guardarono
e
Clennam,
stupitidella
parvero
sua
audacia.
"
E
che
cosi ", disse il
parlava a
conducendosi
nel
suo
tiran
dietro
signore
scatti,"
il
sul
riparto;si
slancia
conduce
and"
canna
da
suo
in ferrovia. Cane
cane
Si slancia
fuori. Lui
dalla
custode
sulla
mezza
quando
di
cugino
dinario.
straor-
lo mettono
guardia quando
dozzina
cile,
fu-
lo
di persone
D.3l.za..y
e
quant"tildi topi in
buona
una
il
molto
sul
Trovando
cane.
bene,
cane.
Al
comprano
un
Il
"
L'
pane,
signor Wobbler?
impiegato
il cane?
Grazioso,
zia
quella
di
Il
I
due
signor
e
del
fanno
cane
".
la
sul
conserva
"
Come
"
cui
Dice
"
Wobbler?
lei ha bevuto
risero
insieme
il parere
al suo,
miglianza
so".
e
un
gli sembr"
che
il fucile
si
poco.
dell' altro e, trovandolo
rimise
custodia,tir" fuori' l'asta
la
troppo
per
Quello dal fucile,
ispezionatala canna,
conforme
Trova
ripet" Clennam.
"
lucida,chiese
somiglia
che
aspetta l' eredit".
impiegati
abbastanza
cane
padrone
stendendo
quando
pi" spiecat-a
"
il
rispose l' altro.
"
cosa
ripet" Clennam.
"
stava
la
alzar la testa n" smettere:
riaposesenz'
si chiama
"
che
maestra
am-
altri
q^uegli
scommessa
del
tasche
e
punta forte
e
birbante,ubbriacano
piazza pulita nelle
fa
cane
scommessa
della
momento
i!
che
la
accetta
stanza,
una
dette
nella
sua
stropicciar
a
quella Aschiando.
*
Il
*
Che
bocca
signor Wobbler?
c'"?
macchinai
"
Non
dal
rispose il signor
"
me
Non
ne
ote ci"
posso
ho
"
sapere
signorWobbler,
"
ripet" Clennam.
Wobbler
con
la
piena.
Vorrei
"
"
mai
che
darle
ch'era
Arturo
avrebbe
Clennam
voluto
informazioni
tutto
sentito
signor Clive, secondo
dopo questo
e
dentro
parlare.Non
uscio
a
sapere.
",
alla
ripet"
sua
rispose il
merenda,
c'entro.
Provi
sinistra,
tolo
pianerot-
".
D.3l.za..y
140
"
vace,
di
bella
quale
disse
elegante, simpatico,
presenza,
molta
con
meglio
"
a
disinvoltura:
confondersi
non
Oh
"
il
lei farebbe
cenda!
questa fac-
con
"
"
Non
confondermi?!
"
Gi"!
Questo " il mio
tal
Un
cosi
modo
che
nuovo
d"
"
consiglio".
considerare
la
Clennam
sulle
Arturo
questione era
prime
rimase
interdetto.
Se
"
vuole, certo pu" proseguirle
dare
posso
dei
dozzina
Una
presto
quasi
il
credo che
Ma
vuole.
se
tanti!
".
presto.Del
Ci sar"
contratto
o
sia un'
con
s' intende
resto
di
cosa
Non
"
Ebbene, questo lo pu"
quale Divisione
pu"
trovare
"
Scusi,come
"
Ma
Quand'
neppur
quella Divisione
io
spettiil
quanto
posso
bisogna che
avr"
si stancher"
pu" far
come
nell' esecuzione
" vero?
simile, non
del
"
".
trovare.
contratto
le
Poi
occorre
trovare
trovare
sione
Divi-
".
tutte
domandi
(conforme
pu"
poi alla
;
queste cose?
finch"
trovato, presenter"
l"
spose
ri-
sincero.
che
che
fallimento
1
so
sorriso
un
lei. Credo
di
sopra
qualche
lo
impresa disperata,"
opinione sull'affare;
esprimo
mia
stato
io
Inghilterra".
quattro
numero
opinione
vuole.
in
che
esprimo la
Non
la mia
a
avere
straniero
dico
Non
"
a
n'"
riempire.Ce
" dunque un'impresa disperata?Scusi;ma
"
"
da
pu"
ne
si stancher"
sono
moduli
ricerche. Le
a
un
certe
le
"
dano.
rispon-
memoriale
regole che
D.3l.za..y
141
"
trover"
l'otterr"
il memoriale
poi
mandato
potr"
quella
a
per
".
l' atto
registrato,
poi
firmato, poi
dato
riman-
allora
controfirmato,e
del
alle due
e
il Barnacle
rende
la
ma
Ministero
compreso
che
da
una
Divisione
Divisioni
finch"
pere
sa-
l'
al-
le rispondano
{')
"
e.
lunghe
il permesso
quella Divisiono,
essere
passa
" finita ancora;
"
da
esser
esser
per
altra domandando
satira
riale
memo-
presentato regolarmente.Lei potr"
quando
Ci"
)
domande
un
qui. Se ottiene
questa per
a
esser
Non
presentare
sia accettato
questa
a
di
certo, dopo qualche tempo), bisogner"
che
rimandato
di
Divisione
questa
a
sistema, a furia
il permesso
ottenere
per
(e
lo stesso
con
"
abbiamo
di
tutti
gi"
i suoi
bastanza
abpiegati,
im-
elegantee spiritoso.
qui particolarmentesaporitala
memoria
anticamere
ne
eh'
risvegliain
essa
fatte,d'
uscieri
noi
sonnacchiosi
di
duti
ve-
negli uffici pubblicinostri,d' impiegati scortesi
e
fannulloni
d'
dunque g"'Italiani
solo
non
questo romanziere
Potrebbero
vi
(')La
certo;
cerca
frutto.
interrogatisenza
o^
ma
ancora
ma
lo
chi
Dorrit.
Voi.
civile,da
fa?
legge? e chi, leggendolo,
pi"
I.
stramento,
ammae-
ventisei anni
inglese morto
qualche cosa
picai"a
qualche
trarre
morale
Potrebbero
Cap.
che
un
diletto pas-
X.
D.3l.za..y
VII.
Il riso di
Tiene,
"
l'
essenzialmente
volte
quale pi"
finora
dargli
senza
del
Dickens,
che
epiteto
ho
gli
supremamente
e
lato
par-
si
con-
riso
un
utnoristico.
di
burlesco,
"
non
il
fisica delle
da
e
ci"
labbra
dell'
pi"
zonatara
o
le
fanno
C
meno
"
non
sentimento
in
un' altra
o
un
non
avviene
ha
difficile ad
e
il
un
per
ci"
eh' "
alcun
forma
di
un
un
s"
can-
senso
buffe,le
tesche
grot-
cose
suscitano
in
giocondit",o
elemento
di
r"so,
di tristezza.
molto
pi"
analizzarsi,alla quale
pensiero di
dolore
dolore
di
un
la
maggior
si
la
d"
burlesco
le
di
"
da
cose
che
mento
senti-
che
s' annette
riso
dere
ri-
comico
accento
un
senso
a"
fa
accompa^ata
a
non
contrazione
ci"
burlesche,
cose
con
bens"
complessa
che
qualunque
stupore. Le
ridere; e
s' accompagna
quento
ci"
ossia
gattesco
di
e
comiche,
ci
comico,
la
da
spiccato
meno
d'allontanamento
cose
labbra
intelligenza
;
ci" eh' "
a
;
"
d"
che
pensatamente,
fisica delle
moto
a^unge
come
significato
qualunque pensiero profondo ;
contrazione
vivo
ci"
buffb
scompagnata
Su ridere
che
il
non
bufi'o,
il grottesco:
non
senz'altro, ossia
noi
sul
questa parola.
L'umorismo
il
d' intenderci
anzitutto
Cerchiamo
mescola
severo
e
parte dei
..y
un
vitabilmente
ine-
sdegnoso,
casi
nella
143
"
di
s"tira, ma
piet"e
al
l' uomo
le facolt"
Mi
spiego con
d"
spettatorecolto
ogni
perch"
lo
il povero
vedere
a
clie vede
cosa
e
e
il
e
d'
e
pi"
dramma.
Quanto
il contadino
pi"
"
la
ideale che
capiti l'ia
caso
che
cosa
le
sente,
esigenze
di cui
dispone
la contradizione
l' interpretazione
e
foi'tisono
le tinte
recitazione,tanto
e
ha
gi"
e
pi"
pi" argutamente
tanto
deriva
la mente
lo
se
dei
uno
i miseri
spettatore guarda
la realt"
e
genza
indul-
con
cartellone
scenari
noscritto,
ma-
grotteschi
pietosamentealle ingenue fatiche
piccolacompagnia ;
vende
il
del
contradizione
s' " formato
costumi, gli
riflettere
caratteri
dalla
questa contradizione;se
che
fonda
pro-
spettatorecolto ride.
della vita. Ma
della
con
uno
ogni
ancora
ammira
umoristico,perch"
lo fanno
un
Invece
fra la vita
dramma,
questo riso
un
sentire
a
1' eaiguitA
dei mezzi
quanto pi" declamatoria
lo
e
colpiscela sproporzione f"
la vita
vivamente
nel teatrino d'
Se
che
intelligente
capocomico,
del
fra
prende il luogo
e
attenzione,ammirando.
e
teatro
vero
riso
morali,tanto pi"
rappresentazionedrammatica,
una
stanno
ride d'
esempio.
un
faticosa
e
Ora
le
e
'
spensieratoe giocondo.
i contadini
fra
intellettuali
alla
affinate nel-
sono
di riso si fa comune,
villaggiosi
del
indulgente,iDcline
perdono. E quanto pi"
questa forma
del riso
dolore
un
"
i
se
sul
volto
del
mico
capoco-
bigliettiall' ingresso,indovina
l'ansia,e sul volto degli attori le privazionie le
; allora
il
suo
riso,perduta ogni
vera
D.3l.za..y
le-
144
"
"
tizia,acquista anche
del
riso
l'altro
umoristico:
sostanziale
fondo
un
Ond' " clie molte
di
carattere
di tristezza.
piet" e
volte il riso umoristico
riso delia mente
quasi un
"
che
il
par
smentisce
cuore
e
condanna.
Nencioni,al quale deve
Enrico
d'umorismo
voglia parlar
meglio
forse d'
studiato
questo
dice
del
che
raro
"
della mente
o
a
indulgenza le
contradizioni
Ogni
riso
nostro
ha
di Don
di
paure
la meditazione
l' ideate
e
il
e
Ora
dono
quale
sotto
(') Lo
il
uno
un
vanti
i
di
fra la
vita
d'
dal
ogni
rismo;
umo-
che
spesso
umorista.
dalla
la-
una
fanno
che
e
nostre
vero
cuore
e
reale
e le
aspirazioni
altissimo
del
Falstaff,
Il sentimento
nasconde
personaggio
le allucinazioni
la loro sproporzione
per
fondo
scrittore
o
piani di battaglia
po'le cagioni
egli possiedein
zio Tobia,
Sancho,
cose.
pi"
il sorriso
Dicitens
di
disaccordo
nasce
considerate
eh'
delle
miserie, "
simpatica
con
divertono
fra le nostre
umano,
debolezze
mente,
del
disposizione
origine un'apparente
Abbondio,
la realt"
con
dell' arte,
le assurdit" della vita.
e
per
('),ci
dello zio Tobia
Carlo
osservare
i
Chisciotte,
Don
egli ha
nostro
naturale
c"ntradizione. I terrori
latente
le
scrittore
una
que
chiun-
Italia,perch"
in
finissimo elemento
e
l'umorismo
"
cuore
altro
ogni
ricorrere
Per
di
quel
gradodi cogliere
Tristano
Sandy
D.3l.za..y
di Starna.
545
"
le
attraverso
"
del
esterne
singol.aritJt
volto,dell'ali-
le singolarit"
delle vesti,
inteme
.datura,
disaccordo
nessun
fra
sfugge,e quindi il
nel
labbra;ma
le nostre
debolezze
sua
che
umane,
sarebbe
non
dove
terra
de'
uno
la
l'umorismo
stesso
nudo
a
le
cos'i indulgentela
di
Dickens
sofferenze,
grandi
crebbe
in
fosse cosi acnto
mettere
fosse
pi"
e
aspirazioni
piet" e gli spuntino
non
e
maniera
simpatia per ogni
lore
do-
vita, quanto
momento
Se
ricercare
non
sulle
.
lo vinca
se
gli
natura, gii
sua
nostre
nel
le lacrime.
spiritonel
suo
sia nella
debolezze;opper"
negli occhi
il
della
sproporzione fra le
cui ride avviene
l'ideale
e
e gequell'indulgente
nerosa
stesso
il fondo
"
reale
vita
gli fiorisce spontaneo
tristezza
quanta
nella
riso
tempo
piet" eh'
mostra
la
dell' anima,
umoristi
nella
fioritura
con
vigli
mara-
osa.
Rileggiamo quelloch'eglidice
nel
ciabattino
di
poscritto
11 ciabattino
"
lavorare:
ha
hanno
gl"el'
canino
sta
"
avuto
tagliatotre
a
volte in
un
paio di
cane
e
un
zoccoli
Gli
il contrasto
il lavoro
contrasto
zoccoli,
che
che
"
che,
genera
il
Wilkie
e
lins:
Col-
pud
non
schiena
a
questa settimana. li
e
cos"
giorno
desiderosa
o
l'altro si
".
riso,una
ci
mentre
fra la naturale
si richiede
a
mesi
queste paroledanno, nel
forte commozione?
la mente
che
cagnette d"i
nella
sulla porta, cosi triste
fare
Perch"
da
ascesso
che m'aspetto
d'aiutare,
metta
lettera
una
malato
un
del
per
cosi
colpisce
capacit"d' un
far
un
paiodi
riso, ci stringeil
D.3l.za..y
146
~
r
cuore
imaginazionedi
f""irein
e
quellasua
ci turba
noi la
perci"alla
miseria. E
nel
mente
pi"
tanto
la
nostra,
satira
che
gravi
colpe tanto
elementi
vi
non
mico.
E
quel
Sam
satira di
comico
lo
forte " in
umoristica
gran
i Pickwickiani
eh' "
l'autore
altri i Iati eontradittorii
perch" imagina
sicch"
risalto,
ma
Dickens
che
fa
veramente
dop-
carattere
vizi
Sam
di
un
si
dello
fondano
cosi
co-
s' agita e
vive
pi" geniale creazione
la
pi" geniale
colga in lui pi"
della
stesso
Sam
i due
l'elemento
appunto
la
o
umoristica,per
lunga
di Dickens:
della mente
gi" perch"
soffriamo
ne
vi
cosi
quasi
Pickwick, quantunque
.
Weller
sembra
rivolge contro
pateticonon
e
attiva
sdegno, nell'anima
predomini di
tra
e
l'indulgenza,"
soffochi
scrittore,
esempio,la
si
non
dolore
in
assume
umoristico,quando
natura
li
non
un
carattere,suo
padre, fiaccheraio,
gran
in
ma
l" metta
stico,
tipo umori-
tipo d' umorista.
questo rispetto,sebbene
che
umana,
colga e
somiglia per
gran
all'inazione
quella frase
non
se
suggestiva,il
nell' anima
nato
Anche
in
costretto
raffigurarsela;
sicch",nulla
detto lo scrittore
eminentemente
non
-
bandonata,
bottegucciaab-
povera
ciabattino
utile,
piet" per quella miseria,quanto pi"
avendoci
che
deve sof-
d' esser
incapacit"
i| pensierodella
" la nostra
esser
ci" ctke il canino
assoluta
del povero
e
"
con
E
a
diverso
fumatore
bevitore.
D.3l.za..y
lui
e
14"!
"
tito da
da
la
lettera
una
Sammj,
"
"
guardando
ad
come
fissamente
calma
Il
che
dopo
",
di
di fumo
e
sul
ad
gesto
come
"
Quali parole? "
"
Quelle che diceva
"
E
*
Qualche
che
Ora
quel
e
eh' "
i
che
chiuse in
una
il fumo
la
con
malata
".
"
Weller, dice,ho
"
una
cominci
dovevo
te:
per
la vita
moglie
paura
sei cosi
pi"
o
vuol
col fare
contenti
chiesa
ci vada
quelleche
facile
troppo tardi, dice, comincia
col render
in
d'as-
segno
sentimento
renderti
.
va
in
^endo
lungo silenzio,
che
dovuto
accorgermi che, se
se
che
dispiaciuta
quand'era
cosi:
cosa
avrei
comoda.
lei;e
m'"
fuoco,s"
di
un
diceva?
cosa
fatto
aver
casa
fermezza," Sammj,
allontanare
per
bisogna che
in
era
riflett" profondamente.
parolepiene
Erano
buono, che
e
pipa,
potesseparere,
il capo
chin"
poi fiss" gli occhi
non
la
dichiarazione,per
sua
tutto
sopra
risposeSam.
diceva," riprese dopo
un
la
incredibile
e
signor Weller,
di
figliuolo
clie
signor Weller
nuvola
eoa
pensieroso,
".
Naturale
^nso,
"
il
pronunziatacon
e
pensando
sia morta
"
cominci"
il
quanto straordinaria
stavo
tutto
"
assicurarlo
/atta con
lo trova
corre
ac-
bocca.
in
pipa
Sam
quagi jnciomprensibile,
padre, e
suo
"
all'oratorio
quando pu"
e
che
deve
stanno
con
quel
quelliche
non
giosa,
reli-
esser
che
o
se
ne
so
io,
serva
149
"
di
scusa
nascondere
per
la
Io, dice,facevo
tempo
denaro;
e
ma
quella gente
".
proprio dato
veramente
come
tuffo
un
me:
"
voglio che
non
voglio che
stia
tu
la testa
gins.
riso
Lei
il vecchio
morta
*
o
ha
lo stesso
Mahl
un
e
disse
"
Sam,
di
fumava
arrivar
l'altro
contrario,
vedermi
d"
Stig-
aggiunse
",
sospiro;"
un
vano
ave-
moglie
briccone
Samivel
poco,
arrischiandosi
silenzio
conforto,mentre
il capo
in
tura
na-
posso
buona
una
noscer
co-
"
ma
".
quattro minuti
di
non
sangue,
quel
soffocando
Weller,
parolem'
dica niente
a
ne
per
allegrae guarisca per
quando romper"
-^
al
speso
me
sono
sue
stata
tu
ho
vorare.
la-
prima di
com'ero
me
negarlo)Susanna, dico,sei
per
ci
che, quando
spero
e
voglia di
poca
Susanna, dico io, (le
"
"
sua
proprio cosi,e
andata, penseraia
sar"
"
il
buttar
a
vecchio
gravemente.
tutti
quel
a
"
dopo
l"
una
rola
pa-
piano
scoteva
Mahl
biamo
dob-
ci
giorno
un
passo
tre
o
".
"
Certo
"
Ci
",
cisposeil
si vede
il
vecchio
dito
della
Weller.
Provvidenza
giunse
", ag-
Sam.
"
Certo
",
solenne
cenno
becchini
a
la
ad
del capo,
vivere!
Perduto
dava
ripet" il padre approvando
*
Se
no,
sulla
attizzare
un
farebbero
come
i
"
nell' immenso
campo
d"
congetture cui
il vecchio
luogo questa riflessione,
pipa
con
tavola
e
con
Weller
aria meditabonda
il fuoco.
D.3l.za..y
pos"
si mise
150
"
Entra
ma
a
quellauna
in
con
girareintorno
di cui
moine,
allegro,la qualesi
al vecchio
Weller
eglifingedi
poveretto!Non
glielodicevo
farsi
anche
ragione
una
sua
e
disgrazia,
per
lui,e
mi
Qui la
siamo
dal
che
si trovi
altrimenti,
essere
Dio!
bisogna pur
compiangiamo
condizione
rimedio,come
mio
faccione
alla bocca, tossi di
la donna
la
per
pronti a fare qualunque cosa
quando mor"
cuoca
disse
"
santo
lo
nessuna
metter
disse
potrebbe
Tutti
....
mille
fargli
a
naturale
ieri. Ma
e' "
non
si possa
non
e
mette
accorgersi.
non
al figliuolo,
"
*
rivolgendosi
sperao,
abbrunata,
vicinato,
Vede, signor Samuele,
"
"
del
cuoca
faccione
un
~
degna
una
marito,buon'
allegro si
nuovo
nella vita cui
mise
sona
per-
anima
".
mano
una
guard" amorosamente
e
il
signorWeller.
Siccome
"
in
vuol
interessa,
m'
non
signora mia?
e
avere
domand"
"
lui
sua
sazione
conver-
la bont"
d'
con
grave
voce
darsene,
an-
ferma.
"
Ma
"
Persuasissimo
io
parloa
mivel, conduci
Quella
e
la
momento
questo
usc"
", ribatt"
fuori la
non
se
sbattendo
si lasciava
fin di bene
lo
il
",
dire
l' uscio, mentre
ricascar sulla
cuoca.
signorWeller.
signora
fece
risposela
e
chiudi
Sa-
porta
".
volte;s'alz"
due
il
la
"
signor Weller
affannato
seggiola,tutto
e-
sudato.
"
una
sposa
Sammj,
se
settimana
per
forza
resto
qui
senza
soltanto,
quel
prima
che
di te
una
demonio
settimana,
di donna
la settimana
finisca
mi
".
D.3l.za..yG00gl
151
"
"
Come!
"
Altro
bene
tanto
che
benel
Scommetto
cassa-forte
fuori.
Sam
ti vuole?
Non
anche
che, se
domand"
"
la posso
me
brevettata,lei
mi
Sam.
levar
chiudessi
arriverebbe
torno.
d'atin
una
scovarmi
a
"
si
Questo
"
"
chiama
desiderati
esser
osserv"
",
ridendo,
Oh
"
non
ripigli"il
i! fuoco.
"
fuori di
me.
me
ne
vecchio
"
Weller
La
tua
di conserva,
un'altra
mi
camomilla, e
un' altra
lo
me
a
un
porta con
del
Io
con
avrebbe
uii' occhiata
rotto
aver
di
la testa d'
rotto
di
rattolo
ba-
un
gelatina
di t" di
propriemani
".
botto,atteggi"il
"
una
di
ragazza
e
suo
significativa,
ostinato
un
slancio
stesso
manda
"
risposecon
padre,dopo
appena
vedove, Sam, tutte,fuorch"
camomilla, eh'
di
cinquantatr"anni.
Sam'
mette
aveva
bricco
sue
di
mi
e guardandosiintorno
disprezzo,
supremo
t"
le
",
veemenza
barattolo
un
si ferm"
aggiunse piano: " Tutte
quella
mi
maledetto
un
Qui il signor Weller
volto
matrigna
vecchia
prepara
con
che
orribile,
povera
una
l'assicuro
te
attizzando
situazione
una
l'anima, ehe
reso
tengo punto,
di carbone
pezzo
gioia maligna
delle
una
con
vedove
in
cui
stione,
que-
continu":
A
"
che
a
"
farla
cassetta
Come
io
breve, Sammy,
mi
non
sento
sicuro
".
mai
pi"
li che
in
un
altro
postot
"
interruppeSam.
"
Perch"
un
fiaccheraio
"
un
individuo
D.3l.za..y
privile-
152
"
r"8p"raeil signor Wetler,goardando
giat"^ "
figlio;" perch"
euo
sospettoquello
pc"
essere
che
nessuno
Ti
utia.
che
buon
gli
altri
abbia
che
citare
a
che:
fra
oengiunzione
Nei
dramma
"
varie
sull'elemento
pi"
viva
"
a
i
dove
in
suoi
ma
"
"
grandi
se
le
e-
io mi
per
Mi
carte
carte
qui
questo appunto
fossero
Voi.
II
si ferm"
onde
state
Capo
in
alle
nel riso.
al
colo
pic-
diligenza
all'albergo
da
fatto preparar
gli avevano
geografiche
in
viaggiava
collegio,
quando
entrare
"
minare
predo-
di
accadde
ci fossi trovato
(') PickKick.
comico
che
fecero
(')".
passionipi"'
anche
easa
tenza,
sen-
anello di
pateticodell'umorismo;
commozione
mangiare. La
te
piet" ci stringeil cuore
di
si
Picktoick,nei qualiil
1' elemento
che
Copperfield,
andare
per
questa
il celibato
e
Leggete per esempio quello
Davide
di cui
speciedi
una
pitipassionatoe
dolorose,eessa
e
senza
di aposarne
individuo
il matrimonio
umano
perch"
femmine,
Weller, con
successivi
romanzi
senza
possono;
intenzione
fisso
"
il fiaccheraio
"
non
altro
un
fare
pu"
di centomila
conclude, il vecchio
E
una
fiaccheraio
amico
pensi
sfido
un
dire altrettanto,".
possa
"
per forza d'
nasce
pi" intima
"
una
sala
viva.
grande, con
pareti,e
credo
che,
paesi stranieri
veramente
in mezzo,
e
titesi,
an-
non
avrei
XXIV.
D.3l.za..y
potuto
153
-
s^tirmi
gran
pi"
aperso. Mi
libert"
mettendomi
sulla
sano,
nacio;
apposta per me,
costolette
vi pose
patate
con
su
stese
non
d'
in
alla
tavola,e
di
forchetta
e
e
quell'altromi
stava
"osi
che
fissamente
dal
dei
con
polline
am-
tutto
dunque
seggiola
molto
aifabile:'
avanti I
posto;
ritto
mi
"
ma
come
disinvoltura
certa
spruzzarmi di
sugo,
s"'
davanti, guardandomi
sentivo
volta
avermi
piatto?Dopo
mio
paura
una
me
faccia
vassoi
gran
consolai
tono
una
non
capelliogni
una
per
con
cacio,si
potuto maneggiare
radice
quante
coperchio ai
offeso. Mi
sedetti al
ringraziaie
coltello
tovaglia
diventato
venne
Io udii dirmi
ora, soldino
avrei
l'
al-
port" delle piccole
lo vidi accostare
quando
Lo
vicina
una
so
esser
il
mi
modo
qualche
tutto
E
tolse
e
che
Impeto
tanto
d' averlo
"
servitore
Apparecchiato che ebbe, mi
con
una'
la vergogna,
per
"
prendermi
seggiola pi"
barattoli,credo
e
rosso
e
di
sedere,col cappelloin
a
il
quando
e
sembr"
della
sponda
-
fino alla
arrossire
che
alzavo
gli
guardato mangiare
occhi
la
conda
se-
disse:
costolettina,
C
"
oraf
"
birra
lei. La
per
vuole'
"
Lo
vers"
la
pinta di
mezza
ringraziaie
da
fece
eom'
era
un
risposi di
boccale
guardare
in
si. Al
bicchiere
un
la luce
attraverso
che
egli la
grande, e
me
perch" vedessi'
limpida.
"
Per
Baccol
*
Molta
"
esclam"
davvero,
"
"
"
molta, non
le
pare! "
risposi sorridendo,perch"'
D.3l.za..y
164
"
felice che
ero
mi
e
coa\
huon
stava, con
come
bicchiere
nell'
c'era
Ieri
signore grande
Forse
e
fianco
proprio
col
e
l'aria
d'
un
No,
"
"
Con
calzoni
per
No,
"
il
lo strozza....
risposi ancora
il
la
contro
servitore
luce,
sudicia
pi" giri
a
".
vergognandomi, "
non
Era
morto.
molto
dissi che
birra
continu"
" un
spillai^;
beper
fattoi
e
"
piace
tanto, ci
sono
avvezzo,
gi"
e
d'
un
birra
la
l'abitudine
dando
guar-
strizzando
che
si lasci U. Se n' hanno
piuttosto:k
butto
luce
padroni non
cosi
la
duro!)lo
troppo vecchia
la
Facciamo
tutto. Se
questa
il servitore,
sempre
attraverso
poi la
e
lui
di
birra
questo triste incidente^
da
ai nostri
la roba
la
sempre
"
preferito
dell'acqua.
Ma, vede, "
"
l'occhio,
dovuta
commosso
avrei
la
birra
qua,
venne
bicchiere
un
ma
sconsigliato,
la ai sarebbe
non
Fui
guardando
ordin"
"
(io l'avevo
vette,e cadde
"
ghette,cappelloa larghe
cravatta
una
".
".
piacere....
continu"
e
pare
Ebbene, quel signor Topsawyer
"
birra
mi
non
corti,e
non
"
Topsawyer,...
certo
un
un
"
*
risposi,
poco
signore." continu","
un
grosso,
lo conoscef
"
che
e
la
setole;
come
eul
mano
aveva
qui
tese,abito grigioe
lui
capelliritti
una
altra,mi
miccava
paria pari.Am-
amico.
"
ho
i
e
da
gli occhi, aveva
con
foruncoli
tutta
cosi
trattasse
continuamente
faccia
"
si
a
male.
bever"
vuol
fiato,rovesciando
D.3l.za..y
dini
or-
io;
dir
la
156
"
"
un
"i'pi'"prio
piidding! Impossibileper", * aggiunse
"r"ma!
"
vicino, "
da
guard^indolo
"
Ma
"
Cornei
si," risposiio,"
pudding
prediletto!Che
mi
spronava
che
cos'era
il mio
furia,il
sua
mio
Rimasi
al
Credo
di
cui
a
il
se
come
Trovandolo
inchiostro
penna,
solo mi
bont"
e
piacesse
port" ogni
carta
per
ma
alla
suo
tito!
appe-
e
Quand'ebbi
finito,mi
lo
non
veduto
suno
nes-
il pudding:
finito continu"
a
ancora.
affabile,gli
scrivere
a
chiesi
casa.
in che
domand"
Non
ebbe
ancora
guardarmi disopra la spallamentre
di
al
confronto
tanto
subito,ma
cosa
che
la gara;
mai
aver
gentile e
".
vero
boccone
piaceredurasse
cosi
pi"
pi". E
in
gli piaceva,che quand' ebbe
ridere
di
t" in confronto
primo
non
da
" il mio
se
appetito in confronto al
al
mondo
da
".
combinazione!
vincer
furia
mia
indietro
raggiunsi pi".
tanto
cucchiaio
minestra, la
da
di
mangi"
spicciarmi per
a
Ma
mangia
ne
crema
cucchiaio
un
fortunata
vediamo, piccino,chi
'ne
di
anpudding
di crema!
pudding
Il servitore certo
suo
"
grid" lui,afferrando
"
"' Un
ora
di
pudding
un
"
minestra.
E
sia
che
la
vevo.
scri-
collegio
andavo.
Risposi:
"
Vicino
a
Londra
", eh'
esclam"
quello con
era
tutto
quel
"che sapevo.
"
0
"
Me
ne
r"ncesce
Perch"?
"
domandai.
pressa.
"
D"ol
santo
"
tanto!
*
D.3l.za..y
aria de.
157
"
Signore! " riprese
O
"
proprioil collegioin
Avr"
piccolo.,..
quanti anni
avuto
ha "
Risposi che
Proprio
"
mesi
e
andavo
la
Cora'
lui;e,
se
parlavo),
"
C
"
servitore.
lei*
al servitore
furia di
busse
spose
ri-
",
imaginare,queste terribili
punto.
pensieri,il
di
della
corno
domandai,
e
qualcosa da
che
mi
mentre
pagare.
fogliodi
carta
Ha
comperato
mai
quel
con
insieme
sgomento
portuna
op-
da
"
lettere,
risposeil
carta
da
lettere
"
Io
mi
non
"
"
tasse
mancia.
rimetto
"
Poi
l' inchiostro
io di mio
Che
il
centesimi
direbbe
mai
comperata.
causa
delta
foglio.Governo
ladro!
soggiunse lui, "
ci mette!
Per
d'averne
rammentavo
cara,
Trenta
tasse.
"
c'era
"
n"
me
".
portamonete (e lo tirai fuori
un
un
a
A
"
dunque
orgoglio e
l'avere
dava
anni
coincidenza,e domandai
a' miei
diligenza;m'alzai
d'
la seconda
s^
e
proprio allora,
portandoun'
son"
diversione
misto
n"
facile
anni
otto
otto
prima costola,
rassicurarono
fortuna
Per
ragazzo
nove.
Aveva
la
cosa,
com'"
mi
parole non
ohe
et"!
dolorosa
seguitala
era
quel
a
lei
Aspetti....
poco....
i
per
sua
quellauna
era
le costole
'"
"
*.
potei nascondere
Non
eh'
press'a
quando gli ruppero
mesi
teafa:
gli ruppero! Un
quaado gli ruppero
otto
la
scotendo
cui ruppero
costole
Due
ragazzo....
.
"
non
c'"
lasci
correre
in
altro,eccetto
I"
quelloce
lo
;
".
che
si
Quanto
potesse....
potrei.,..
D.3l.za..y
158
"
dovrei.,.. Che
Quacto
di
Se
e
non
"
aveasi
non
la
avessero
accetterei
non
centesimo.
soldo. Se
un
e
Se
dovessi
non
Mi
gli
se
nuovi:
compunzione,
Pi"
che
po'male
un
credevano
solo.
pi"
avessi
Me
ne
scoppicodesto
di
serve
di me,
casa
come
Quel
se
pareva
univa
e
";
fuori
a
un
tavola
diligenza,
il pranzo
la
da
padrona grid"
anche
che
perch"
guardarmi
sua
e
servitore
rider
a
intanto,
commozione,
ci" che
le
v"vente.
fenomeno
amico
della
all' ammirazione
e
Giorgio,badate
"
punto maravigliatodi
anzi
lini
scel-
tre
sulla
tutto
perch"
disgraziatodel mio
completamente rimesso
cigno,
ma-
quellidell'albergo
mangiato
fossi stato
un
d'umilt"
salire in
che
ragazzo
vennero
mi
falso.
dalla finestra al conduttore:
non
un'aria
fecero
accorsi
sulla
lira. Tirai
una
rimbalzar
vedendo
che
d'
de' miei
uno
con
era
mi
duro
d'
meno
fece
non
tardi,quando
rimasi
me
dato
Io
dormo
e
di
per
disgrazie,che
cuore
ricevette
e
qualcosa io
sue
portamonete
egli lo
assicurarsi
il
avessi
fuori dal
dunqpe
per
d' avere
parso
solo
non
scoppi" a piangere.
alle
tanto
posto,
di avanzi
il servitore
commossi
sarebbe
di
darei
accetterei
non
"
buon
un
vivo
mantenere
vitore,
"
sorella,
(quiil ser-
cara
un
avessi
pi".Invece, siccome
"
Qui
paglia....
figliuoli
"
scarlattina,
risposeil servitore,
prendereimancie, ma
non
potreidar
m"ei
i
e
figliuoli,
principi"a commuoversi)
un
che
pare
balbettai arrossendo.
"
dei
madre
vecchia
una
le
cosa
favore?
mancia, per
"
non
accadeva:
generale, senz'
D.3l.za..y
avere
si
150
"
confusa.
r aria
Se
mi
lui, fu
dubbio
riguardo a
strano
contegoo; ma
che,
bambini
dubbio
la
con
serio
mi
chi
sia
nella
certo
qualche
mente
per
questo
inclinato
piuttosto
sotin
naturale
in
hanno
sorse
-
ingenua
fiducia
nato
Copperfidd. VoL
dere
cre-
i
che
superiored'et", neasua
"
nella
meato
neppur
(')".
"')David
a
suo
I, Cap. V.
D.3l.za..y
lora
al-
.y
Le
Una
da
la
sera
che
e
la
il
suo
hless
Lo disse
sa
piano
1 ) lo si
udito
da
e
pensare
Dio.
a
dal
remota
Tolger la
che
di
eerte
ore
affatica lo
fede
sodisfa
a
del
a
sembra
di
un
esteriorit"
non
cui
dal
lo
si deve
in
ricerti
problema
trovare
fa
" un'idea
giorno,
Cristo. E
vien
bont",
spirito moderno,
lui,la quale
di Cristo
viva
II terribile
occasioni.
appagamento nella
fede
dall' nomo,
in certe
come
tutto ci" che
lui l'idea di Dio
e
forse
ma
"
!)
del sentimento
ci" eh' " pura
e
grande
".
d", il carattere
un' intima
saluto
benedica
cielo
in
su
Tutto
Per
mondo
mente
luoghi,in
r anima
da
muove
la
(Dio
di culto lo lascia indifferente:
cuore
cosi
una
cattedrale
una
Dickens.
quel
con
prende
com-
dine
gratitu-
aua
aggiunge Dickens,
Quest' osservazione
religiosoin
ha
!
you
",
sar"
d" voci
pieno coro
la
tutta
crede
la
mondo
inconsapevole
amore
God
(chi
nel
conforta, esprime
di chi
*
solo
che
sulle lahhra
eloquenza:
"
piccola Dorrit, prendendo congedo
Clennam,
Arturo
e
religiosein Dickens.
idee
non
il suo
veramente
ligioso
re-
turba
pieno
la
quella eh' " la pi" viva fra
D.3l.za..y
le
aspirazioni:la
sue
potente cos"
fatta
e
io credo
Talch"
del
dii^
Venite,
del
egli
da
mini
gli uo-
tutti
a
il
rigenerare
mondo.
1' espressionecompleta
trovasse
nelle paroledell'Evangelio
religioso
che
coloro
a
benedetti
vi " stato
che
estesa
Matteo:
Il Re
regno
eh'
ideale
suo
di San
"
carit"
dal
alla
saranno
Padre
stra:
de-
sua
eredate
mio;
il
preparato fino dalla fondazione
mondo;
*
Perciocch"
io
ebbi
sete
mangiare;
forestiero
"
lo fui
veniste
a
quando
(t
verit"
i
noi
mi
da
deste
bere;
da
io fui
fermo
in-
rivestiste;io fui
fui
veduto
dato
da
bere?
in
voi
prigione e
accolto?
quando
ti abbiam
e
siamo
venuti
E
il Re
rispondendo dir" loro:
che
quando
di
M
alle
fatto ad
l' avete
pure
Dickens
S. UaUeo,
Gap.
o
in
gione
pri-
te?
l' avete
fratelli,voi
cos"
ti.
e
rivestito?
infermo
e
a
ti abbiamo
e
forestiere
ti abbiam
veduto
ti abbiamo
e
sete
aver
veduto
ignudo
o
fame
aver
ovvero
ti abbiamo
quando
Be,
mi
giusti gli risponderanno: Signore,
mangiare?
Attinto
ri
voi
me.
minimi
miei
dest*
voi
e
da
E
mi
voi
e
dato
E
e
visitaste;io
ti abbiamo
abbiamo
"
ignudo
Allora
"
fame
m'accoglieste;
voi mi
e
"
voi
e
ebbi
del
Io
vi dico
uno
di
fatto ame
fonti del
ha
"
questi
"
Vangelo, il
Vangelo
SSV.
D.3l.za..y
non
in
(').
stianesimo
Crisolo
164
"
In
"
luogo dell' opera
nessun
r antitesi " cos" evidente
Casa
cui
Triste,di
riassumo.
La
la
che
e
risparmi per
le
coi fatti
signora invita
la povera
la
signora,le
_cu" quellam"sera
Oltre
in
un
livido
a
fuoco,cullando
saniente;un
mota,
die
oziando
che
e
un
se
di bucato
"i
la
malsana
sudicio
la
lei
con
tutti insieme,
gazzi,
ra-
catapecchiain
c'erano
donna
una
sedeva
con
il
presso
respirava afi'annodi
calcina
e
di
lungo disteso per terra,
pipa: un giovinottonerobusto
collare al collo di
un
un
cane,
che faceva
troppo ardita,
quando entrammo,
il
e
tutto
in un' acqua
viso contro
lante
ze-
stava
ne
dall'aria
ragazza
la
parole,
vive.
che
fumando
afi"bbiava
piccoli
signorine,i quattro
bambino
uomo
cora,
an-
comprovar
Vanno
occhio, la quale
un
loro
visitare
a
e
quante
so
(parlaEster Summerson)
umida
quellastanza
Ada
e
riempiono
gente
noi
a
le
con
muratore.
un
due
tutti insieme
e
"
Ester
famigliad"
non
quote. Volendo
quanto ha dichiarato
carit"
bambini
sacrificare i
a
trovare
Jarndyce
di
opere
iscriversi in
societ" di beneficenza
parte
una
Ada
e
figliuoli,
che,
dei
pagarne
sue
di
nefica.
signora be-
una
Summerson
costretti ad
sono
"
e
a
quattro figliuoli
delle
di caritA
tuttavia
questo passo
parte traduco
una
volta Ester
prima
delle opere
in
come
co' suoi
parlad' altro
non
dicket"siana
signora Pardiggle
Andando
per
"
e
sudicia. Tutti
la donna
fuoco,come
per
parve
ci
una
e
una
specie
guardarono
che voltasse il
nascondere
il livido.
ci salut".
D.3l.za..y
"
165
"
diggle; ma
nulla
"
cari miei
Ebbene,
*
di
mi
non
? Son
va
detto che
parve
tomaia,
che
stava
reggendosi la
di fuori
No
"
tutti
qui
Ah
"
i denti
Il
del
vedete.
non
ci
mani,
Non
malora
nessuno
tro
al-
".
fossero
che
pareva
siamo
tutti
Allora
e
a
", continu"
", biontol"
mi
bestia teroce
1
due
sulla
fin
II
stavan
amici
porta
tratti
at-
le mani
con
farmi
la
perder
la
pazienza,
aignora Pardiggle."
son
Mi
difficili
e
".
di
uomo
far da
diano
Ora
fra
rumorosamente.
eco
a
pipa
chi,
po-
un' occhiata.
con
risero;e
venuti
cercher"
\enga
troppo
la
parlando con
presenza
prendo gusto
voglio che
alle
qualcun
altro,*
un
e pi"
piacciono le imprese difficili;
*
mi
guardava fisso
entrare?
rovesciandone
eran
riuscirete
gente
ci
l' ho
ve
mai
e' "
"
da
la ragazza
nostra
tasca, fecero
pi"
Gi"
manco
che
e
ancora
abbracciandoci
giovanottoe
buona
fredda.
e
risposela signora Pardiggle, sedendosi
eh'
giovinetto,
"
le
abbia
perch" mi
dalla
in
avesse
".
!
e
voce
interruppe brontolando"
",
soggiunse 1' uomo,
"
sua
stancarmi, perch"
terra
con
sgabelloe
uno
monotona
difficili e
per
testa
che
",
sopra
era
a
altro
qualcun
l' uomn
la
signora Par-
",
promesse
"C'"
la
che
come
riuscirete
non
piaccionole imprese
mie
", cominci"
tanto
affettuoso,'
Come
"
h
renderle
facile
disteso
padrone
citc"a
lei Lomincui
"
in
come
a
Non
casa
se
questa, alla
voglioche
Non
mia
fossi
ficcale il
na^o
una
f
t,:"OOgll_
166
"
far mille
Il
come
domande
s'incomodi:
che
bucato
l'acqua.Ci
metta
invece!
sudicia
morti
le pare
La
"
libro
libro da
lei mi
a
Tifa ho
ogni
lasciaci
avesse
cbe
che
il
anche
per
ad
pensato mai
; se
andare
ci
me.
"
all'occhio?
dice
una
S'
era
finito che
a
Come
mai
levato
".
la
ebbe, si
-E
"
in chiesa ?
cbe
la mia
fatto
che
stra.
no-
lasciato
lei?
che
ci
io, e
dovevo
termi
met-
vuol
sapere che
lei?
Ecco:
mi
ubbria-
quattrini.Ho
No,
"
bambino.
sarei
si
me.
per
un
mi
avuto
andassi,tutti
Gliel'ho
bugia
sono
venuta
perfino il sagrestano,
per
ha
bambola
quarto, se avessi
pensato mai
fortuna
adattato
giorni,e
tre
per
di noi
non
una
b
non
Abbiamo
capissequalche cosa, il
giuocare {"ev questo ?
fatto da
sudicia";
"
malsani,
mi
modo
io
quella
e
nessuno
ci si
bambini, e
ubbriacato
sono
in
Si,
il
l' acquavite
fare?
e
Fa
Guardi
meglio
sudici
loro
occorre
Di
piace?
posso
c'"
non
anche
se
sarebbe
non
un
cato
ci
non
bucato.
sudicia?
fortuna
letto:
capiscanulla,e
Se
che
e
il
sarebbe
"
bene
so
la fatica.
Le
letto il libro
ho
l'ho
IS'o,non
"
che
casa
tutti per
Se
"
fa
naso.
cinque bambini, pure
avuto
son
il
sa
malsana;
e
stavolta
figliuola?Si,
Non
beviamo.
! Ma
risparmier"io
le
la mia
il solito: oh
secondo
le faccende
vanno
"
ci
non
ho
bero,
vigilereb-
mara
tropjjo signore
moglie ha quel livido
se
lei dice
di
no,
-~
pipa
volt"
di
bocca
dall'altra
per
dir
jarte
e
questo ;
si rimise
fumare.
Credete
che
la
signora Pardiggle se
ne
D.3l.za..y
vada
o
167
"
"ambi
tono
di tasca
librone di
un
che
forte,senza
nei
quando,
il
le
Si
leva
anzi
a
legger
si mette
badi; solo
di
Ester
cane.
Ada
e
di
son
si trovano
troppo
iare
abba-
corgendosi
disagio,ac-
a
sentendo
e
in
quando
il giovinettofa
punti pi" salienti,
intorno
che
ogni parola della aignoraPardiggle aumenta
loro
Ja diffidenza
l'antipatia.
e
finalmente
Quando
la
signora Pardiggle
se
ne
promettendo di ritornare
va,
liell'uomo
si
davvero.
predichee
nessuno
che
a
No
questo?
per
"
steso
maledizione
( e una
l'accompagna)Ester e Ada
in terra
trattengono.
Appena
"
"
vuota, ci
il
presso
pot" rigirarsinella
si
alla donna
accostammo
che
domandarle
fuoco,per
rimasta
stanza
seduta
stava
il bambino
se
era
malato.
Ella
fissi in
continu"
ma
rispose,
non
lui,sul
grembo.
suo
prima che, ogniqualvoltaella
la
con
volesse
che
l'occhio
mano
il ["vero
all' idea
associato
di
a
tener
Avevamo
lo
gli occhi
osservato
guardava,
contuso,
piccinofosse
come
in
si
se
alcun
rumovi, di violenze,di
priva
conon
modo
cattivi
trattamenti.
Ada,
che
vedendolo,si
suo
n
chin"
Oh
bambino
Ester!
gentiles'era
cuore
toccataliil
per
compresi ci"
momento
*
nel
che
accadeva
commossa
visetto. In
e
la
quel
dietro,
tirai in-
moriva.
*
ginocchio accanto
esclam"
a
lui.
guardalo. Carino, com'"
Ada
*
lasciandosi
cadere
in
Ester, cara, guardalo,
pallido,com'"
D.3l.za..y
calmo
e
bello 1 Povero
mai
visto
!
piccino1
nulla
di cos"
con
jxisatola
mano
cui
s'
guard"
sforzammo
che
dolce
e
Ella
condotto
mi
mio
lo
zoletto,
faz-
del bambino
madre,
le
e
Salvatore
il nostro
lacrime.
in
copersi col
sonno
voltai,vidi
fuori
Ada
parisse
ape
io ci
ripetemmo
disse
rimase
occhi
la ragazza
lo
sguardo
continuava
a
silenziosamente
il
che
e, ritto sulla
il cane,
gli
con
madre
la
la
leggieropeso,
Poi
possibile.
sereno
donna
dei bambini.
nella stessa
piangendo.
Quando
Neppur
lo
risposenulla, ma
non
attitudine
e
l' ultimo
di consolare
piano le paroleche
il
grembo
tavoletta
una
cercando
pi"
dal
cos"
avrebbe-
la
infatti
aveva
era
materno
cuore
E
e
madre
stupita,poi scoppi"
momento
un
adagiaisopra
segni
ho
bino
bam-
1
piangendo
della
mano
nessun
le tolsi allora
Vi
Non
bambino
ciiinata
insens"bile.
potuto rimanere
e
triste 1 Ok
era
sulla
pietoso e dolce,che
teneva
!
mamma
"
L' atto
Io
Povera
asciutti,ma
si moveva;
fisso
la
fumar
seduta
pipa
eoa
commozione
? Oh
(') Ciwo
a
no
THalt.
s'
uomo
aria
era
di
levato
sfida,ma
stata
Voi.
a
1
"
morte, pi" gravi
gi" assai
quelle giovinette,per
parole; qualunque
sarebbe
disparte,
in
"
pianga davanti
delle loro
muoversi,
(*).
"
aspettavate,in faccia alla
di
aveva
porta, ci guardava
senza
terra. L'
a
giovane
la
effetto
altra effusione di sentimento
scapitodel
I, Cap.
che
vero.
Una
Vili,
D.3l.za..y
povera
donna
della
che
miseria
l'abbrutimento
che
del
avvicina
non
marito
altre
lia l'aria
l'anima
loro
conforto
cV"
E
che
a
dalle
dei
due
dir
per
che
stesso
sagrestano
cosi
subito
d'un
ricche,
nosciute
co-
lentamente
non
il
i
ciulli
piccolifan-
divietate,jierciocch"di
".
parole piamente
rate
mormo-
al bambino
morto
che
tal
di
nel
buono
nelle
nei ministri
della
ed
nome,
Amico,
l'ardente
che
guadagna
gli altri,figure appena
Pickwick
e
il
ligione.
re-
l'operadick-
d'idee
uomo
altri
Gli
ne
si-
il Reverendo
"
caritatevole.
hanno
fede
pi"
in tutta
uno
Comune
e
la mite
che
piet",ancor
condannabile
Stiggins in
Casa
il
la
sermoni
Lasciate
li
cieli
trovo
ne
vero,) non
n"
cui
se
"
non
vera
Milvey
ma
ristrette,
a
di
degno
Federico
che
nel!' avvenire.
benefiche "
ensiana
altri
giovinette dinanzi
L'assenza
Non
figliuoli,
queste parole del Vangelo
le dolci
la consoleranno
:gnore
in
e
nondimeno
ode
apre
credono:
me
il regno
"
in
intende
non
venire
dei
giovinettegentilie
appena,
le madri
per
non
chiesa
due
a
la morte
e
non
aristocratica,
sua
sublime
nella
pia atroci,
signore caritatevoli
signora Pardiggle, che
quellitenuti
i mali
conosce
fede
(pochi,
che
i cuori.
scina,
tra-
gano
val-
E
abbozzate,
il pastore
pastore Chadband
in
Triste.
Stiggins
gli occhi
da
ha
la
faccia
dura,
il
serpente a sonagli.Va
Weller,
pur
sapendo
ci sta
e
pu" soffrire,
ore
e
clie
ore,
il
naso
a
rosso
la signora
trovare
marito
seduto
e
non
davanti
D.3l.za..y
lo
a
ir"
-
buon
"n
fuoco, occupato
fette di pane
piena di
e
pane
-
bere
a
zelo,soffia
il t". Fra
prender parte
a
sottovesti
signora
casa,
di
ter,
Welil
l'altro
e
rabbiato
reprobo ar-
"
ostinatamente
fatta
sottoscrizione
una
di fornire
scopo
di
rare
imbur-
a
boccone
rifiuta
solo
non
e
fuoco, tosta
nel
un
Stiggiossparla del padrone
*, che
la
tostato,mentre
santo
prepara
punch
flanella
col
santo
fazzoletti
e
morali
ai
chiama
rompiscatole i negrettistessi. Rompiscatole
i
negretti dell' America
di
occidentale ? E
negrettidell' America
Weller
scetticismo
11
di
come
d' olio da
che
macchina.
dice
"
Figliuoli,
con
V ha
voi: col
invitato
padrone
a
calma
e
vostri
cari
".
qual
le ragazze.
serena
discorso
E
via di
questo passo
un
!
"
"
No.
la
pace?
bile
ama-
cosa
lieta?
la pace
i
Figliuoli,
una
e
pace
la padrona,
con
cos'"
Che
signor
la
colazione,"
con
o
edificati,
rispondonocon
del
tutto,poi
piacevolee
Al
con
indicare
e
nella' casa
io desidero
questo,figliuoli,
Per
silenzio
anzi
perch" vi desidero la pace?
" la guerra ? No. " la lotta ?
e
gesto
un
edificati.
entrando
poi coi giovani
che
quantit"
gran
un
chieder
certo
un
parla,fa
Quando
rimarranno
che
l'atroce
giallo,ride
e
ha
dentro
avesse
gli uditori
Snagsby,
insieme
tutto
quasi per
*
flia
se
e
" tondo
invece
nianona
sua
gnora
si-
signor Weller.
del
riso grasso,
un
ma
la
qui
pastore piangono insieme
pastore Chadband
di unto,
la
il
e
occidentale ;
a
padroni
voi
di
si.
Oh
e
ai
casa,
Amen.
I suoi nemici
negavano,
D.3l.za..y
"
172
"
noi
per
noi
sei per
E
perla, tu sei
una
Non
*
Ma
lo
sei per
tu
"
infatti chi
E
Un
No.
campi?
gloria
d'essere
sei
? No.
uomo!
Tu
!
E
della saggezza,
del
profittare
E
a
discorso
dritto dritto
"
"
Figliuolimiei,
giusto ch'io
Domenica
"
divino
mia
umiliazione.
! "
rallegriamoci
A
farla
d"
solo
eh' io
di
".
bocca
venga
Oh
accetta
liato,
umi-
il
per
corretto.
venga
orgoglio al
con
in
debito
ch'io
"
chiesa
a
pagato, il
compenso
questa
rallegriamoci!rallegriamoci!
"
breve, quali
vita?
io venga
tenuto
conforti
questo pastore modello
nella
il tuo bene
provato, " giusto
avevo
edificazione dei fedeli. Ora
Creditore
grado
riprende con
giusto eh'
venga
che
ore
mio
segnamenti
gl'in-
il ragazzo
peccai,pensando
scorsa
di tre
sermone
gloriarti
martire:
" giusto
mortificato,
venga
di
signora Snagshy, sean-
dall'inferno, Chadband
rassegnazioneda
"
la
l'opinione che
dolezzata,esprime
devi
Jo, istupidito,
apre la
sbadiglio,e
enorme
dei
uomo.
di ri"evere
faccio per
iello.
gio-
pesce
? Un
uomo
perch"
un
Un
perch" sei in
che
siccome, il povero
un
un
e
animale
un
".
ribatt"
",
gemma
sei capace
Perch"
nulla,io
nulla
Sei
sei
gioiello.
un
so
dell'aria? No.
uomo
esagre
Non
"
una
tu ?
noi
"
sai
non
noi
uccello
di fiume
o
Oh
rispondeJo.
",
appunto perch"
Chadband,
mare
so
diamante, tu
un
sei per
mio, perch" ?
perch",ragazzo
"
noi
per
tu
gemma,
una
"
La
promessa
materiali
al
povero
di
e
rali
mo-
orfano,
fargli sentire
UjL.:a..i.
173
"
prediche simili
molte
Fedele
avvenire.
porta;
e
se
alla
che
quella
tanta
con
Jo
povero
da
mai
s' era
affollate per
fermatosi
quando,
S,
Paolo,
sgomento,
confusione
ha
in
mano
se
ne
"
chi
nel
volto
come
della
dove
citt"
suoi
carit",di
Accanto
e
ai sacerdoti
Chadband,
fondate
personale.Ce
vanno
i
e
senso,
non
"
una
sulla
hanno
terra;
giare,
man-
paurosa
pu"
essere
sgomenti, simbolo
d"
di
a
Stiggins
degni, come
o
religiose
vanit"
e
Londra
negrettidell' America
Weller
a
e
ricca, cosi
non
di
galantuomini per
di fazzoletti
come
cosi paurosamente
la
raffigurata
e
non
scopo
n' "
seccare
a
a
mincia
Rico-
espressionedi
le associazioni
eccovi
vola
ta-
una
Londra,
solo
nanzi
in-
di fede.
o
speranza
pi"
poco
a
sottoposta.Cosi
disavvezzi
avanzi
di Dio.
nome
alta,cosi inafferrabile,
quella croce
agli occhi
marito,
gli
nuova
una
vi vedesse
se
alla
risplendesulla cupoladi
che
croce
gnora
si-
andrebbe
casa,
il
la
del
sul ponte di Blackfriars
la
guarda
bont"
nelle vie d"
errare
giorni
Jo
mettere
solennit",davanti
invocato
apparecchiata,
egli a
far
a
caccia
molti
per
Chadband,
fosse la t"mida
non
colazione,il
affamato
di
affretta
che, d" nascosto, gli
della
prima,
seguace
si
Snagsby
"
morali.
d' ambizione
le
cui
indurli
a
di sottovest"
Le
che
i
socie
vedere
provdi flanella
di
persone
padre,obbiettano
nitarie,
uma-
buon
negretti
dono
ripunto bisognodi coprirsidi flanella,
dei fazzoletti
morali,
e
osservano
che
sarebbe
D.3l.za.-.y
174
"
meglio provvedere
molto
Borrioboola
le
Gha
parlatoin
per
Triste,da quella
del
rive del
Stanno
a
di queste societil
capo
uggiose,che
lettere
al
diramano
e
prossimo,e
di
la strada
hanno
non
per
utile
seduta
e
cui
s"
alla
Le
spiritose.
piccolee
in
accorrono
di
far
non
donne
le
gioiae
d'
alla casa,
di
u"
accorg;er8"
conduce
non
a
poco,
di
di
Temperanza
Lane, la quale si propone
l'astinenza
(ah quanto
grandi
descrizione
la
Societ"
vanit"
bevono
folla,
ogni
n"
conseguenza
messe
durante
bene
dalle bevande
conosce
femminili
t"
d" fazzoletti per
mostra
trini
apillarquat-
d" badare
sono
Grande
diffondere
e
per
Pickwick
di propagare
mandano
di
reale beneficenza.
di Brick
gran
a
vono
giornata scri-
ne
figliuoli,
tempo
i
Ebenezer, sede
le
Niger,
signore insopportabilmente
circolari per
Bisogna leggere in
una
a
la
tutta
lavarsi,n" tempo
tempo d' educare
nessuna
e
di tabacco.
uso
che
caff"
s" affiliano soci
solennemente
cinque anni, obbligandoli
tempo
denti
indipensociet"
la coltivazione
Allegri,cui
Bambini
dato
hanno
numerose
Casa
degl'indigenisulle
r educazione
quella dei
"
"
"
senso
sono
religiosi,
di cui
filantropiche
mai
vicine
quest'asaociazione,quantunque
a
da consorzi
di
pi"
i fanatici
di buon
ascolto alle persone
Affini
miserie
a
mai
quando
pi" gravi; ma
"
i
a
tutt'
Dickens
! ) le donne
andare,
fanno
applaudireglioratori,
discorsi,
piccolegrida
ammirazione,pronte a slanciarsi avanti
D.3l.za..y
175
"
difendere
per
discussioni
Un
signor
quale
r animo
produce
Un
una
risulta
di
sarto
beveva
figli,
la destra
inclina
relatore
r assemblea
ha
che
bambino
e
di
che
" certa.
In
tutti
e
sempre
e
un
ha
un
occhio
salario novanta
un
suoi
dei
gni
compa-
nulla ;
il
ma
colpa della birra,
modo
ogni
il
sarto
beve
soldo,non
un
convertito.
di
mestiere,con
solo, si faceva
centesimi
il
dare
una
giorno,della
fa parte della
che
ciet"
So-
e
Temperanza, si fa dar quattrinisoltanto,
due
gli occhi,
astenuta
gamba
la comprava
ha
molto, lei
bevuto
avesse
dalla
e
che,
che
di
di
legno. Una
seconda
comprata
una
mano
nuova
dre
ma-
nata
con
si fosse
forse
mai
potuto
avuto.
della societ",ha
membro
volta
sua
lei stessa
se
aveva
non
se
sarebbe
birra, avrebbe
Burton, altro
Tommaso
ne
i
nito,
arruggi-
ago
sa
sia
pi"
dell' acquavite: ora,
l'occhio
riacquistare
ora
"
giorno
ne
non
due
moglie e
persuadendo ogni giorno pi" che,
va
non
una
ha
Martin, vedova, lavandaia
volta per
si
ne
che
destra
credere
dunque
acqua;
birra
a
nel-
convinzione,,
perduta.Colpa
pi" lavoro,non
Bella
un
"
proseliti
incalcolabile.
della birra % li sarto
o
non
razionale
quantit".Un
nella
fa
tato,
comi-
frutto
spiritose,
Walker,
nome
compagni gli ficcano
e
la societ"
di bene
birra in
sicch"
che
profonda e
somma
del
la relazione
dalle bevande
loro di
le
troppo.
legge
Humm
l'astinenza
che
frat"lli predilettiquando
s'accalorano
dalla
e
i loro'
"
la
gamba
gli
e
e
d"
durava
gli dura
D.3l.za..y
legno
poco;
il
dop-
176
"
merito
pio :
"
dall' acquavite, che, si
dell' astensione
capisce chiaro,gli corrodeva
Trionfali
risultati
applaude
credo
nella sala del
semblea
L'as-
che, di
in breve
nerata.
rige-
prodotto dall' apparire
solennemente
Stiggins,
rev.
entusiasticamente
ubbriaco
convinta
voce,
lo scandalo
che
legno.
vero?
"
questi, non
gran
di
gamba
sar"
l'Inghilterra
tutta
questo paaso,
N"
a
la
abbia
fradicio,
acclamato
potenza di
nunziato,
an-
(ahim"!)
e
scuotere
quella
convinzione.
pochi illusi
I
altri
continueranno
quando
ci
non
bere
a
danari
aon
quando
nascosto
uomo
ce
la satira del
Anche
11 Piccolo
vino
birra
o
alla
peggio
Bethel
nel
e
che
di
s' ine-
crede
d'
di
aver
che, nella
po'.Kit,
non
il
pi"
Kit,
la
commesso
e
fammi
devo
la
il
sua
piacered'
veder
ogni
va
peccato,
e
peccato ogni volta
monotona
buono
santuario
ci
un
un
e
nel
quale
vita, si
diverte
allegroragazzo
pu" soffrire il Piccolo
francamente
che, se
di
aver
povera
efficacia mirabile.
introdotto
viene
commesso
sua
Negozio
congregazionestrettamente
madre
crede
Piccolo
una
il lettore
grazia della
volta
b
Bethel
religiosae
mamma,
casa,
finezza ed
dell' Antiquario " per
mondo,
in
sono,
ne
ostensibilmente
acqua
di t".
brieranno
un
colpa d' un
gli
pu" far dubitare della santit" del sodalizio,
non
in
la
che
diranno
Bethel
avvers"orie:
andarci
rannuvolata
poco.
la
D.3l.za..y
del
e
festa
mani-
"
Senti,
T' assicuro
tua
cara
177
"
faccia che
"
il
diavolo
di
queste cose,
mi
una
paroledi
sera
d' andare
Da
mal
caccio
giovano a
la
una
mal
mi
viene
bisogno
Kit,
che
la
pressante,
e
nel
essere
figliuoli
il
e
grave
volta
prima
Per
sente
Dio,
a
cosa
santuario
di Piccolo
nome
cui
la
predica.La
doveva
condizioni
del
di
la
esser
era
un
visto
un
numero
che
la
questiultimi
piccolepanche
molto
maggior parte
difficile tener
gli strapazzi della
sera
secondata
dagli argomenti
del
nel
piccolo
uomo
giudicare dalle
fosse scarso,
di ascoltatori,
pit"scarso
la madre
sonnecchiavano.
di
Kit,
la
quale,
gli occhi aperti,dopo
avanti, e sentendosi
suo
era
grossa per", e molto
predica, a
ancor
era
non
piccolissime
dell'uditorio,
che,per quanto
comprendeva
trovando
voce
Bethel
d"
era
piccolonumero
un
piccolopulpito,su
un
lunga
di
vanti
apposta da-
co' suoi
di Kit
trovato,perch" il luogo
faceva
di
poco.
ostriche
perdono
parte, il
una
e
veder
che
cannone
ria
memo-
Bethel.
dimensioni,con
Fra
mi
e
mamma
parlarledi
piede per
Piccolo
Kit
chieder
a
per
mette
devo
Giacomino
anche
mangiar
a
amiche, la
cerca
pi"
palla da
prima
le
due
di
per
alla
".
Ma
stata
un' insolenza
faccio soldato
alla
incontro
e
"
figliuolodel
un
padre, buon'anima); se
suo
umore,
e
veder
dire che
sentir
piccolo,e
sarebbe
(e questa
devo
se
serena,
peccatore (benedettolui!)
un
e
stata
sempre
malinconico
crescere
"
desiderio
aveva
predicatore,
di
temente
potenchiuderli
ceduto
D.3l.za..y
alla
178
"
sonnolenza
la vinceva
che
coai
non
sentire
avvertito,quasi ad
Il
piccino eh'
sodo di lei ;
ella teneva
trovare
in
poteva
cos"
prolungato nulla
sera
avanti,era
il
che- il
a
lu"
E
ora
nel
sua
a
allusioni
che
madre, "
banco
Ma
ogni
cose
torio,e
la
di dne
met",
non
E,
la foccenda
provvedere
da
ci
siccome
condur
"erci",la prima
a
lei
finch"
via
volta
attir" r attenzione
avrebbe
perch" il predicatore
che
con
il
candone
dimenti-
pure
meno
tempo passava,
seria. Kit
Giacomo
uno
tutte
impiegato
madre
sua
a
quel giorno l'.udi-
dire,che,
d" farsi
Se
ora.
cominciassero
vana,
e
miglia
venti
com"nci
o
intanto
minacciava
a
da
s" dester"
che
era
quello di
a
scorgere
Non
convincere
tante
o
gesse
rivol-
enumerando
imperterrito,
aveva
ore.
dormire
dosi
Kit, insinuan-
fuori ! Fossi
momento,
di cui voleva
ne
deva
pren-
si
faccia
farmi
a
speranza
continuava
le
in
lui pare
un
di
ohe
sermone
pensava
",
lo stesso.
e
....
smettesse
"
venir
sarebbe
sia finita
cantare!
addormentato
suo
vuoto
far"
come
della
ostriche
p^psonali.
qui
sono
di
]ier8uaderla
almeno
le
pi"
spirituale
secondo
affatto,
nel
pastore
con
primo
d" distanza
non
nutrimento
valesse
desto
appena
giovane et"
sua
sopravvento in lu" la voglia di
la paura
"
la
d"
dell' oratore.
parole
alternativamente
profondo,o
sonno
e
collo dormiva
per
quel
che
debole
in
che
facesse
non
le
approvare
non
un
che
lamento
un
Giacomo,
e
addormentata;
s'era
e
profondamente per",
in tratto
tratto
"
in
dovette
ogni
si
Bt"muto,
e
modo,
dest". Kit
e
D.3l.za..y
gli fece
180
"
Benedetto
"
bles,che
come
davvero
Si, ai, lo
"
so
Cos"
Kit
mentre
se
in
I!
Cristoforo,
fretta;"
guardano.
bene
va
Fa'
ma
piano,
".
andava, il predicatoresi
ne
gridare;" Fermati, Satana,
a
"
ci
tutti
prendi Giacomino
mise
risposeKit
",
che
vieni, mamma,
Ma
Oh
parola. "
Nub-
edificata stasera!
stata
sono
ripet"la signora
"
la
colto
aveva
!
"
pastore dice che
tu
ti
fermati!
fermi,Kit, "
"
susurr"
la madre.
Fermati,Satana,fermati!
*
volta,
Non
che
chio,ma
che
"
nel
tempo
Ah
!
chiama.
pi"
forte
Kit
teneva
e
in
Tu
intomo,
i teneri
Kit
tu
lupo
buon
dalle
si volt"
bimbo
fra le
Questo
"
nella
notte, a l'apire
del
ragazzo
proprio
fratello !
"
" fratello
"
Niente
pu"
mio
",
una
"*'Cftimpertinenze,per
ile!
in
faccia
Non
sarei
ed
al
"
ma
essendo
del
mento,
mo-
pulpito,col
Non
"
vero.
"
grid" il predicatore.
affatto ", ribatt" Kit
sostenere
mondo,
condizioni
particolari
braccia, e grid" forte:
mio
agnello al
preziosoagnello.
agnello,un
un
piccino che
rapisciun
questo linguaggio minaccioso
po'eccitato
Come
ah
il
"
pi"
il
era
di Colui
voce
col dito teso
un
come
agnelli!
sentendo
un
portivia
la
l'orec-.
aggiunse poi, gridando anche
"
collo,"
Tu
che ti porge
ode
stesso
accennando
gregge.
vai
la donna
tentare
tra
quelloun'al-
tuon"
"
rosso
simile ?
cosa
di
E
piacere.Infine,che
venuto
a
sdegno.
non
mi
ho
fatto
prenderli,se
D.3l.za..y
non
181
"
ci fossi stato
se
nessuno
vuole,
pace.
fare,li
bere
a
condotti
avrei
invochi
Ora
accorgesse.
ne
la dia
e
chi
a
E
lei mi
se
via
Satana
quanto
lasci in
mi
vuole, e
che
senza
"
dicendo,Kit
Cosi
madre
sua
obbligato,gliel'assicuro.
lasciato
avesse
"
da
e
d'
dalla
usc"
cappella,
seguitoda
l' impressione indistinta
Giacomino, con
visto
aver
i fedeli
destarsi,e
guardarlo
".
stupefatti
Dopo questa
che
Bethel.
"
Tanto
credere
posso
siano
umore
che
che
di
cercar
i
che
Kit
che
della
cospetto di
al
inamidati
il buon
labbra
del
e
quale
forme
nel
umore,
".
cultura
le
e
idee
il riso
"
forse
acutamente
sua
mi
e
;
al
l'
del-
suscitato
dall' ingenuit"
religiosee
maggior parte dei credenti,tempera le
gli farebbero
se
alla
Dio
ragione
egli esprime qui
espressionidi sdegno
Ma
il buon
dei colletti inamidati
uso
grettezza delle
Non
"
e
altrettanta
converrebbe
ma
Piccolo
risponde Kit.
camicie
abbiano
dichiara
al
l'allegriainnocente
far
non
autore, sulle
solo
andare
distruggerel'allegriae
ingegno;
cieca
Nubbles
ragiona acutamente, pi"
quel
dalla
"
di
peccati pi" gravi
preti
quanta nel
suo
meglio !
i colletti delle
non
pare
di
pi" coraggio
avr"
non
la signora
scena,
che
crudele,allora
contro
i
e
l'ipocrisia
religiososcoppia
in
guerra
il riso
lo
sdegno
perdura.In Barnaba
la rivoluzione
fede
dall' anima.
prorompere
il fanatismo
la mala
muore
Rudge
e
Dickens
papistiin Londra,
D.3l.za..y
descrive
e
ne
ri-
182
"
gli orrori,che
leva
come
pi"
abbiette
modo
per
che
caratteristico
e
possa
di
pj" condannabili
in
Del
insorto
l' aveva
sfrenate
e
la sete
'
popolo
ideale che
qualunque
le
di carit".
e
il
sempre,
tanto
sono
commessi
quanto che vengono
di pace
"
nome
di
resto
anche
perde
gettar
ligione
re-
qui,
di vista
ispiratoda
quel
prima
passioni,la vilt",la
;
pidigia,
cu-
vendetta,prendono il sopravvento,
questa insurrezione
che
una
in
la
nuova
distinguada
non
ha
ntilla di
altre insurrezioni,
luce sulle idee
l'
religiosedel-
autore.
")
idee
poi
a
che
pr"
moltiplicaregli esempi !
di
religiose
Dickens
lasciano
luogo
che
non
chi
le^e.
sono
a
di per e" cos"
incertezza
chiare,
nell' anima
D.3l.za..y
I-e
d"
e
varie. In
mente,
alcune
le vede
e
di
follate sulla scala
violare
osato
di
Dickens,
quasi
poco,
notte,
di
molte
sono
i:mpBnsata-
il lettore " condotto
per
legio Smithers
ha
romanzi
scuole, nei
Le
il col-
s
le convit ttriei,
af-
mentre
sgomente, guardano l'uomo
e
il
del loro
recinto
sacro
'
che
giardino
tissimo Pickwiek!)(');
il collegiofemminile
(oh disgrazia
Monflathera
ove
sono
di
pieno giorno,in
le allieve
il collegio
femminile
aperti(');
per
la
partenza di Ester
della
aerale
e
di
bambini, pur
belle
(')It
Circolo
{'I n
Negoeio
(')Coso
(")Grati*
delV
"
del maestro
sui
pmti
e
Nellina,
gli arditi
Cap. XVI,
"
Antiquario.
Cap.
amico
(*);
compitando macchinalmente,
corse
PiefciiiH*.
triste.
mezzo
rurale
dove
le
scolari
scuola
affatto
scuola
sognano
gli
con
in lacrime
(^);la
Summerson
leggiato,
so-
ombrellini
l' insegnanteaddormentata
r umile
i
e
Etonny tutto
signora Wopale,
addormentati
libri
con
viale
un
"
Cap.
XXXI.
HI.
Aspettationi.
_
Gap.
VII.
D.3l.za..y
tufi!
184
"
nelle
de!
acque
della
l'idillica scuola
vicino (');
laghetto
signorinaPeecher,
pensando
scuola
suo
un
in
pui la maestra
lo compie
e
delitto,
senza
scuole
la tragica
cui il
Io
e
ricompie
buona
hanno
nom"a
parte nell' eco-
generatedei rispettivi
romanzi, e
gamente
lun-
sono
particolareggiatamentedescritte,con
e
morale
del
gl'istituti
satirica
e
Tali
evidentissima.
Blimber
dottor
stro
mae-
(').
posa
invece
fa lezione
e
infelice,
amore
Bradley HeadstODe,in
un
mentalmente,
Altre
ad
di
medita
"
in
Domhey
e
tenzione
insono
Figlio,
'
signor Gradgrind in Tempi
del
Creackle
Copperfield,del signorSqueers
in Davide
Nickl"by.
in Nicola
Neil' istituto del dottor
moglie e
loro
sua
Blimber,il direttore,sua
figlias'occupano
con
molta
non
possibile,
maggior profitto
dei
pi" di dieci. I^a
colazione
esagerata; i lettini
bei
con
paratibianchi
ogni dormitorio;
le pene
una
e
sono
e
ricercatezza
d'eleganza_phe
hanno
buoni
il pranzo,
e
serviti
pare
accettano
ne
abbondanti, vengono
per
cura
collegiali,
mento
e, perch" essi traggano dall'insegnail
mai
del signor
difficili,
dei
tre
giali
colle-
soltanto
corporalisembrano
completamente escluse.
Ma
il
collegioBlimber
"
una
serra
riscaldata
a
tratte
temperatura altissima,perch" le giovanipiante,sot-
al loro suolo
e
al loro
clima, vi
si
sviluppino
D.3l.za..y
185
"
nei minor
"
Il dottor Bl"mber, giartempo possibile.
diniere
attizza
solerte,
il
fuoco; sua
moglie
e
sua
figliavi aggiungono legna; i genitoridei collegiali
vi
soffian
ma
dentro
danno
non
col
n"
soffietto. Crescono
fiori n"
Paolino
Quando
collegioBlimber,
direttore
Dombey
la
incaricata
e
sappia nulla
vari
libri
altamente
fa
(il
reggerlitutti
nemmeno
un
di
po' di storia moderna,
Paolino
La
cosa.
senza
si rifaccia
delicato
da
capo:
alunno
cui
un
corso
di
non
vuol
bene, ma
mai,
non
lo
che
non
guarda
mai
misure.
pesi e
dimentica
e
lo
sgrida,ma,
il libro
cosi per
di studi che
egli sviene, nessuno
la
a' avvede
perch"
il
piccolo
ne
fiacca
al
giorno
del
carezza
dolcemente
mai,
perimento,
de-
suo
che
signorina Blimber
lo
nomi
sostantivi,
forze fisiche. Pino
scarse
nemmeno
di
e
confonde
comincia
e
gnandogli
se-
pu"
lette:
cose
spiegazione,
gli rida
completamentele
in
tavola
una
signorina Blimber
nessuna
non
po' di storia antica,un
un
ci si raccapezza,
non
egli
braccia)vari passi,
le
d'articoli
grammatica,
eh'
cos",
piccinonon
costringendolopoi a ripeterele
regole
dir
piccoloesame,
povero
con
d'oggetti, declinazioni
e
lidi
pal-
anni, nel
sei
entra, a
dell' istruzione,per
di latino. Gli
in
ogni
fiori
signorina Blimber, figliadel
elementare, si maraviglia
e
danno
o
frutti,
piante,
frutti acerbi.
e
'
le
gli-
lo bacia
non
attraverso
i suoi
rigidiocchiali.
Se
anni
r
imagine
su' suoi
libri
del
piccoloDombey,
malato
greci e latini,
curvo
di
D.3l.za..y
a
consun-
sei
zione
cosi
e
il
stringe
fa
serio
d"
cuore
d'
sala
da
Paolo
studio
"voltino curiosamente
fra
loro,
del
mondo?
Oh
stringerglila
davvero!
uomini
gi"
intomo
a
per
quarto, che si
,e
poi
delle
facolt"
bont"
del cuore,
studi
se
a
E
lo
very
Paolo
della
piccoli
s' affaticano
calda
come
spiegazionedi
d' inchiostro ;
nera
d'istupidimento
istintivamente
la
degli scolari,che
molto
con
una
lo
e
onore,
rimbecillito,s' occupa
gran
non
solleva
tra
a
small
chap,
Dombey,
in
con
sua
di
le
letargo
l'istintiva
braccia
accanto,
cosino
un
la
nia.
scriva-
rispetto
il
cui
soffoca
sedere
mette
che
persone,
molto
con
Toote,
e
ha
quantit" di lettere,
nella
guarda
intellettuali
lo
scuole
ghiaccio.
ammirazione,
e
che
la
accuratamente
venuto
poco
come
mano
stato
uno
si
dopo l'altro,
diverso, provenientida varie
nuovo
piccolo.
il
come
le rinchiude
molta
in
medesimo
se
a
d'argomento
Il
la
tutta
completamente
"
due,
invano
cerca
trova
propri
i
terminato
scrivere
hanno
intanto, il maggiore
Toots
perci"
vita ;
un
l' invito
freddi
e
impietrito,porge
parere
destra,fredda
e
che
prima
le altre
tutti,uno
l' ha
difficili,
versi
tale da
della
problema,
un
febbre ; uno,
alcuni
un
stanchi
pagni
com-
la
ridano
Seguendo
seri
mano,
de' suoi
per
in tutte
figliadel direttore,vengono
a
veechino,
un
collegio,i ragazzi
guardarlo e
a
no
entra
del
accadrebbe
come
parere
triste sorriso.
un
che, quando
nella
da
piet",il pensiero
sorridere,ma
Credete
volta
studioao
e
sua
aria
D.3l.za..y
tamente
delicamandolo
chiamolto
infan-
a
questione di figure geometriche
una
di calcoli
e
algebrici.
Nella
studiano
scuola
i
giovinetti,Bitzer
ossequenza
all' ordinamento
Fra
del
perfettariuscita
sistema
la
false
da
sentito
Bitzer
parati in
cui
sul
di
E
no,
sulle
esistere
pu"
fuori
gole
re-
stanza
una
sima
aridislaresca:
sco-
da
carta
con
cavalli?
Mezza
"
leggendo la disapprovazione
dell'interrogatore,
grida
pareti, e
della
un
aver
alla
perfetta,domanda
i
dev'essere,perch"
no
sulle
del cavallo
l'altra mezza,
volto
s'arrampicano
buona
scuola,dopo
la
dipinti dei
fossero
rispondesi ;
classe
coro
visita
Tappezzereste
"
namento
all'ordi-
dagli uomini.
definizione
una
vinette,
gio-
educativo,il
sistema
ogni
stabilite
cattive
scientificamente
e
fra le
perfettad'
provvidamente
ispettore che
Un
d'
la
e
opposto, o per dir
diametralmente
natura
o
scuola
Gradgrind;
metodo
negazione
della
trionfo
della
scuola,l' incarnazione
educativo
meglio,
rappresenta la perfetta
rappresenta la ribellione
Cecilia
della
giovinettie giovinette.
insieme
il
cavalli
buon
in
non
gusto
non
rappresentazionedei
fatti
reali,
Mettereste
"
per
l'ispettore,
"
fiori?
"
rispostagiusta
"
sia
No, signore,
"
i"; fra
la
sempre
Si
sente
gli altri quello di
Interrogatacon
accento
stanza,
una
tappeto
un
volta
Questa
in
terra
con
un
"
disegno di
classe, convinta
no,
grida
soltanto
tutta
mincia
rico-
ben
qualche
che
la
forte:
debole
Cecilia,
severo,
la
giovinettari-
D.3l.za..y
timidamente
sponde
anche
metterci
a
tappeto
si
non
eh' ella
L'
a'
descritta,ma
odiose
appassirebbero;
imaginazione !
Cecilia
per
tutto
il
educativo
diffondendo
la
gioia
figliuolodel direttore,Tommaso,
Bitzer
denunzia
il
posto,
sno
cosi
massime
solo
fa
non
dimostra
e
imparate
altro
dall' ultima
rovina
E
ci"
giovani
avviene
r
rimaata
"
ruba;
e
per
nere
otte-
che
rando
ope-
pratica le
Tommaso,
viva
in
soffocarla,ai
per
s",
a
lei,
salva
morale.
perch"
imaginazione
insieme
in
; la sorella di
fatti
sforzi
gli
giuoca
mettere
perch" qualche idealit"
nonostante
intorno
al direttore
che
tempo
un
forma.
la in-
che
lo fa arrestare
Tommaso,
le
cendo
tranquillae lieta,fa-
vive
Cecilia
" brevemente
ai risentono
romanzo
del sistema
e
a
punto persuasa.
e
signor Gradgrind
bene
"
si rimette
del
Mentre
il
I 1'
scandalizza,e
conseguenze
il
seggiole,quellidel
e
Ah
"
confusa
scuola
Ija
piacciono i fiori;che,
tavole
su
imagina
tutta
le
schiaccerebbero, n"
ispettore si
sedere
che
i
si
non
il
e
germi
pu"
uccidere
sentimento
della
bont"
senso
morale
senza
e
della
nei
struggere
dititudine.
ret-
(')
Nel
collegioBlimber
forse
delle
a
facolt"
soffocato
che
lungo
ha
andare
l'ottundersi
per
nella
intellettuali;
interamente
del
difficili.
"
scuola
l' inconsulta
per
l'educazione
(t) Tempi
il
raziocinio
C"i". I
e
si ottunde
progressivo
Gradgrind
"
prevalenza
sull' educazione
II.
D.3l.za..y
190
"
del
ma
cuore;
Blimbep
perch"
"
non
"
deliberatamente
tlradgrind sono,
e
volgare della parola,uomini
diversamente
Molto
offeso mai,
nel
significato
onesti.
le
vanno
cose
nel
collegio
che
richiede
Creackle.
Creackle, il direttore,in
piliscrupolososentimento
il
e
continuo
disonesti conclusi
in
una
inconsapevole,
la
commercio,
di
durezza
Badate
semestre.
Vi
le vostre
tutte
mie
forze vi
che
vi
a
consigliodi
Il
ora,
battuta:
di verga,
una
qual
senza
caso
sulle
ci
come
collegio,
vive
gi" da
su
le
inutile
"
dunque
"
i
colpi non
che la
roce
punizione, fe-
della
spiegabile,
secchi
e
prima
lezione
eh'
spalledi Davide Copperfleld
al
tutte
certo, i segni
una
moralmente
prima
con
trasgressionedel dovere,
colpa.Essi piovono invece, duri
grandine,ancor
nuovo
sar"
posso. Ma
apparirebbero come
dubbio, ma
nuovo
con
della scuola
non
della
conseguenza
un
tutti al lavoro!
principiofondamentale
quello di picchiarea pi"
sono
certo
esitazioni. E
freghiatela parte
per
studiare
a
e
alla
vacanze
armato
mettervi
forze,percii" io
punirO senza
cieco
fate in questo
che
quel
scompariranno.E
non
che
le
dopo
queste parole: " Ragazzi, comincia
semestre.
affari
spintasino
cuore
alunni, radunati
A' suoi
tenza
po-
da
egoismo
un
vivo
massima
macchiato
nome
un
prima volta,egli si presenta
con.
nel
dell'onore,il pi"
spiritodi abnegazione,la
d'affetto,
porta
ferocia.
ufHcio
un
quelledi
come
cominci,
" appena
vato
arri-
Traddles,
Tommaso
pi" anni, sulle
la
guance
D.3l.za..y
degli
191
"
alunni
pi" docili,eome
purch"
siano
guardano
fresche
egji
servile
di
convulso
piccolevittime
pienotte.Le
e
accompagna
e
quelle dei pi" riottosi,
su
affascinate il loro
come
colpiti,tremanti
cui
"
paura,
agli scherzi
i suoi
colpi,hanno
che
sulle
i
non
feroci
con
tiranno;
labbra dei
e
quel
riso
giovinetti"
triste fino alle lacrime.
gli alunni, uno
Fra
Steerforth
forte,esercita
autorit"
lo
il
braccio
tavola
e
compagni
su' suoi
la domenica
chiesa, e
di
alla
dei
mentre
essendo
due
la
le cose,
ci sia da
che
Steerfortli
e
sua
gli dava
madre
di sedere
istitutori,
uno,
1'altro,il
alla
il
mentre
direttore,"
pre
sema preferir
scegliere,
E
tal
a
punto
altercava
col
perch"
in
mendicit",licenzia
asilo di
vano
arripreso
sor-
signor Meli.
dell' accattone
un
sua
signor
giorno Creackle,avendo
un
durla
con-
signor Sharp,
del
mensa
fredda alla calda.
carne
dare
di
figliuola
per
sua
alla
ammesso
costretto,
quando
Questi
temente,
qualunque piatto indifferen-
coi ragazzi,e
Meli, niiingia
pure
direttore.
l' onore
gli permette
servirsi di
straordinaria
una
persino dal
mai, gli concede
batte
in
quattordici
anni, " bello,
ricco,
ha
si fa temere
e
non
" risparsolo, Steerforth,
miato.
fatto metter
aveva
su' due
forth
e ringrazia pubblicamente Steerpiedi l' istitutore,
d'essere
collegioun
era
poco
e' " nella
stato
uomo
che
scolaresca,a
solo
s'allontanasse
lo disonorava.
autorevole,ma
un
tirannico,
che
causa
buono
un
movimento,
e
atto
non
Il
signor Meli
mite ; eppui'e
cosi
dal
non
villanamente
dico di ribellione
D.3l.za..y
192
"
o
di sdegDO,
(solo
e
ma
Traddles
corrotto
Stando
r
se
collegio"
il
tutto
sola
di
rancido
"
con
di
e
vino, che
frequenza,
gran
di tensione
la
e
t"nua
con-
il modo
gaiezza dell'et"
la
testa
mostra, saltano
e
bevono, raccontano
il direttore
"
con
Ma
educativo
il burro
ostante il
non
vero,
ma
stu-^
loro: nelle
conservano
d" ricreazione,
ore
di Creackle
minacciosa
non
gridano; di notte, mangiano,
giorno
malato, cantano, ballano
cieca in
mosca
in cui
intorno
angolo
un
alla
della
gaiezza incredibile.
una
chi
vittori,
con-
la- voglia di fare il
lunghe storie;un
cattedra,giuocano a
i
delle sale da
e
imparano nulla,"
finch"
male,
a
zione
descri-
che
ostante
non
illuminazione
scarsa
ancora
la
" il vedere
busse,
puddtngs andati
.chiasso. Non
classe
dolci
uno
si fanno
rallegrilo spiritonella
le
ostante
dio, trovano
si
in
sono
gli alunni
stato
uno
questo triste luogo
e
almeno
clie
cosa
non
freddo
notte
in
rante
du-
dolorosa.
e
La
di
bevono
e
biente
dell'am-
morale.
le classi
provvisted"
nascosto
tanto
maraviglia se
completa rivolta,se
mangiano
forza
senso
nessuna
del direttore
assenza
di
fare
cose,
lacrime
di
angosciata);
L'anima
corruttore,il
le
cos"
di
stato
pieni di
quei giovinetti,per
e
d" rimpianto
simpatia o
^l" occhi
ha
sente
in
attenuato
di
nemmeno
Copperf"eldsi
s'"
"
pu"
misurare
gli
effetti d'
un
metodo
quellodel collegioCreackle,nell'et"
come
appunto
in
cui
le
sebbene
in
apparenza
impressionisono
tanto
fuggevoli,tanto
D.3l.za..y
vive, e,
durature?
chi
los-
"
pu" dire quanta parte abbiano
'successive
di
Steerforth,il
la
collegioe
nel
i suoi
una
consuetudine
Il
eh'
egli "
dinanzi
sdegno
e
"
;
d'
quale
d"
al
cuore
satirico
di
modi
EtlBEHA.
pi"
inutile
e
nociva
l'apparenza
"
scuola,non
una
d'
un
di mendicit":
"
del
orrore.
Dotheboys Hall {con questo
a
Do-the-boysv""e falla ai ragazzi
"
"
cadente
romanzo.
triviali del
CI Davide
idea di ci"
('),
ricovero
senso
Squeers designa,a Londra,
in cui risiede il
giovine istitutore,Nicola
del
chi
tormenti, la descrizione
dall'apparenzapomposa,
il fabbricato
santa
lo
colpa
commette
ancora
"
non
un
un
molti
scuola.
una
segue
la
conserva
neppure
Il lettore
nome
ma
luogo
orribile
un
"
anche
ribollire per
quella che
giovinettila
collegioSqueers
asilo,non
bisogno?
un
esiste infatti
di ci" eh' " onesto
l' ordinamento
11
gli fa
Non
vene.
dei
mondo
divenuta
aar"
Creackle:
collegio Creackle
del
pu6 dire per quanti
strisciando servilmente
come
vile di
mente
e
goduto
negli anni
dissimulazione
vita
nelle
pi"
e
eh' " buono
scuola
nella
il sangue
falsa nella
Il
Chi
l' imagine di lui
funesta
pi"
lu"
Copperfields" stringeal pensiero,
uomo
un
dopo
anni
la
e
entrato
a
da
la simulazione
compagni
di Davide
cuore
favore
sicurezza,dannosissima
giovanili,dell' impnoit"?
fra
avuto, nelle colpe
Nickleby,eh'
collegio)un
" il
nista
protago-
Questi si maravigliasubito dei
del lugubre aspetto del
direttore,
Copperfield.
-
Csp. V,
VI
e
Vii.
13
D.3l.za..yG00g
194
"
della
collegio,
ad
venuto
straordinaria
magrezza
si
Squeers, moglie del direttore,
e,
dei
dopo avergli
dato
che
il
maiali,racconta
d'ammalarsi
mai
che
ma
un
povero
un
cane
per
in
collegiocol
tutti
caldo
vicenda
sostanzioso
il
battuto
direttore
a
in
coricati
e
i
e
d'
una
fuoco
viva
da
egli
sa
si
gli alunni
un
lava;
sono
gran
sulla
lavarsi
finestra
d'
tutto
questo, il
capitatoin
esser
un
per
il
"
momento
peggio:non
gelata,nessun
un
ima-
quello ch'egli aveva
ancora
sa
sente
e
della pompa
non
deve
all'asciugamanisi provveder" il
diverso
l' acqua
pranzo
caminetto; quando
il sapone
nervosa.
quando
sono
perch" si tengano
trover"
che
non
arrivati
zuppa,
Nickleby che
eccitazione
Ed
e
intirizziti dal
avvisa
si lascia vincere
e
voglia
offensive
bambini
povera
nel
giovine istitutore comprende
ginato
preso
cane,
loro beli' agio un
giorno dopo; quando vede
molto
e
lavorar
a
parole pi"
solo letto
buon
che
della cucina
rito,
ma-
stico,
dome-
un
Nicklebj,
sognino a
e
un
pompa,
luogo
ha
un
come
cinque
e
cena
un
signor Squeers
alla
al
la
" veramente
in faccia le
serviti
e
a
piccoloPitcher
costretto
trovatello,
pi" dolorose; quando
freddo
fa incontro
notizie delle mucche
non
essere
Squeers glibutta
e
signora
forza di husse ; quando ricomico,
domest"
il
come
la
poi
[promette di fatalipassar
le febbri
pare
del domestico
porta. Quando
la
aprir
"
da
una
sa
che,
giale
colle-
che, ogni tanti giorni,tutti
costretti ad
cucchiaio
di
ingoiarein
zolfo
e
un
cone
sol boc-
di teriaca,il
D.3l.za..y
-
fettoso
e
sudicio,ci
o
"
196
ik
un
"
d'
senso
a.
profondo.
nel
Ora,
riuniti inaieme.
trovano
la massima
parte
I
i
deformi
illegittimi;
trascuranza
o
mali
per
anche
natura
per
o
quasi
le povere
hanno
per
gambe
ed
imprigionatein apparecchiortopedici,
gli
sempre
pi"
bini
bam-
genitorio
trattamenti,malati
tutti,deboli tutti;molti
difettose
dai
altri si reggono
seduti
o
gi" le
tracce
bieco
male
rannicchiati.
del
vizio:
col sangue
genitori;forse
li ha
in
le
viso d' alcuni appaiono
sembrano,
cattive
chio
all'oc-
Essi hanno
carcere.
guastisolo
quasi
stanno
e
Su!
sfuggente,ladri
e
forse ereditato
tendenze
la miseria
dei
fisica
nel loro piccolocuore
morale, risvegliando
malvagi
sentimenti
quasi tutti gli
educazione
che
riesce
che
e
soltanto
domare.
a
di
quest'infelici
impressione mista
la
Anche
lacrime I
"
Non
e
non
imenti
piet"e
insieme
orribile di
cos'i
ma
parlo
delle
che
direttore,
hanno
scolastici.
ribrezzo.
conda
fe-
Squeers?
di
cos" pieno
doloroso,
di
sono
Non
ceve
ri-
ne
lampeggia
scene
alcuna
di
cosi
renderla
come
ma
il sorriso dickensiano
quando;
figliadel
"'^he
la tirannia
qui
in
quando
di
piet"predomina;
sotto
di
buona
una
compassionevolee ripugnante, che Nick^ebj
un'
e
quei
nell'anima
sonnecchiano
uomini
L' avvilimento
Certo
si
orfani per
sono
collegiali
abbandonati
o
questi mali
tutti
collegioSqueers
fra
Niekleby e
irresistibilmente
relazione
parlo
diretta
nemmeno
D.3l.za..y
con
la
co-
gli
delle
197
"
prepotenze del
di
deve
avere
e
e
i vestiti
s"
con
e
o
il
che
le
e
bene
vanno
tutte
le scarpe
ricevono
via
che
via
da
riescono
non
lettore,
impressionatodalia
le ricevono
e
di
struttura
una
che
piuttostodelle lezioni,
far ridere
di coloro
d" capo
paterne
orme
singolari,perch" gli
tutti
cappelli,
Parlo
le
tutto
per
forma
collegiali
portano
casa.
a
tutto
molto
tutti "
Squeera, il quale promette
ragazzo
una
membra
i
in
seguire
"
debolezza
dir
devono, per
cosi,
studiare,
Squeers presenta a Nickleb,^gli alunni
classe,eh'
e
domanda
"
quella di grammatica
loro dove
il
sia
tima
dell'ul-
filosofia,
e
di essi
uno
capoclasse;
risponde:
noi
"
Signore,sta ripulendo i
"
Benone,
seguiamo
ri; p
u,
"
parlatorio.
replicaSqueers. " Vede, Nickleby,
"
R i,
d'insegnamentopratico:
metodo
un
l
pu;
vetri del
i, li;
r
re
e,
;
ripulire: \erbo
render netto,lucido.
aitiro,che significa
t
ha
r
I
v
i, tri; i vetri, cio" le finestre. Quando
imparato queste
Seguendo
sarchia
il
Squeera, e
acqua
giorno di
Ma
in
subito
metter
cose
pmtica
il medesimo
giardino,un
tutto
per
il resto
nel
le
e,
ve
;
l'alunno
libro,gli facciamo
suo
cognizioniacquistate".
altro alunno
sistema, un
altro
il
striglia
della classe
cavallo
va
ad
il domani
riempire i paiuoli,
di
gere
attin-
essendo
bucato.
la
scena
pi" profondamente
umoristica
quella in cui Squeers d" pubblica relazione
viaggioa
irna-
Londra.
Egli
ha
veduto
i
del
"
suo
di qualche
genitori
UjL.:a..i.
198
"
alunno
che
tutti sono
e
non
loro
di
"
pretestoche
solenne
la
che
dato
bere,
ottanta
C
rotto.
i
manda
eh' ella
sue
la
esprime
troppo
buono
lettera per
sentir dai
il
s' "
giornaliche
bere
picchiareil
non
so
lo tormenti
se,
ancora
veglia;
e
a
suo
lira
e
un
pagare
Graymarsh
:
contento,
e
signora Squeers
signor Squeers
evidentemente
"
C
anche
una
piccoloMobbs!):
letto per
di vacca,
il dolore
vuol
nipotenon
ragazzo
possa
e
di santa
la
di
mangiare
prega
Squeers
ragione
quando Nieklebylascia finalmente
1" imagine delle miserie
per
qualche tempo
s' egli risenta
impotentibattuti
"ini
il
povero
il brodo
Squeers,
collegio
nella
che
messa
s' "
angelo sulla terra, ed
un
{ah,
a
saperlo sano
alla
padre
una
lettera per
questo mondo.
per
lui
il grasso, n"
Io
come
Mobbs
di
voler
gli manda
lungo, quantunque egli sia
a
il
morta, che
una
Cobbej:
semplicemente
qnali serviranno
i
speranza
vivere
nonna
figliuoloriceve,
lettera per
rispettosisaluti
ai
sidera
con
"
lieta di
L
il
una
la sorella
" anche
la zia di lu.
di
della retta,
pagamento
letta,annunzia
Cohbey
centesimi,
vetro
di
C'"
che
tizie
no-
copertedi verruche,una
le mani
averla
di
nonna
a
il
mezzo:
e
bastonatura.
Squeers,dopo
toglierne"
a
Il padre
altre,spiacevoli!
lire
ha
Squeers,
collegio
gioiadi queste belle
la
ritardo,per
in
cinquantadue
col
che
da
sia turbata
del
lontanamente
neppur
Peccato
figliuoli.
Bolder
contenti
tanto
pensano
"
pallidinel
senza
sonno,
gli urli
dei
nel
vedute
sonno
o
bini
poveribam-
se
misericordia;
riveda,
con
la bocca
D.3l.za..y
aperta.
199
"
simili
e
piccolicadaveri,g"'infermi
a
litierato e
e
feliei,
la
pil bestialmente
Sulla fine del
qiialchegiorno
vicini
ritornano
pietosi,
ai loro
Il
di
parenti.Ma
che
E
(scuolea
voleva
che
una
nuova
caso
Entrato
la
sua
a
Cosi
Nitkleby
"
dai
loro
case
e
qualiparenti!
angoscia,
nuova
dolorosa
{'),
Dickens
aveva
visitato le
aver
l'anno
Cheap
eccitata
un
per
ricevesse
avanti, ne
e
du-
provvedimento radicale,
gogna.
quellagrande ver-
sempre
via,e sperimentati gli effetti
satira,Dickens
attenzione
educativi.
(')Mcola
d'una
avere
questa volta cosi violenta
e
in questa
sua
scoppia
mercato) del Yorkshire; e
occorsovi
tolta per
benefici della
a
pubblica opinione,gi"
condurre
fosse
e
si cancella
buon
scossa,
da
l'atura,
sicch"
la
uno
nutrite
allo
cancellarsi. Perch"
xchoolx
triste
finalmente
Nickleby dopo
scritto yicola
nn
nella campagna,
l'impressioneinfinitamente
doveva
non
contro
piccolevittime,dopo
cuore
provata leggendo non
aver
giali,
poveri colle-
ribellione
quali case
a
pensarcistringe il
modo
pensiero d'
dei
poi,una
le
quegl'in-
mai.
che
romanzo
Dotheboys Hall; e
errato
gioia d' aver
Squeers, che inferociva
bastonando
di loro
la
il
coscienza
sua
fatto le vendette
giorno
pi" aggravati
s" l'infelicissimo tra
portatocon
calma
r ultimo
a
lo consola
sofferenti. Certo
pi"
"
sopra
il campo
fu indotto
altre scuole
venne
Cap. VII, Vili, IX,
a
altri sistemi
e
a
XII
e
tare
por-
XIII,
D.3l.za..y
200
-
offerse
largamesse
-
di dolorose
osservazioni
di
e
tire
sa-
acerbissime.
Diverse
dall'altra
una
perch" fondate
scopo,
privatidirette
allora
nell' indirizzo
per iniziativa
condotte,le
e
(e
per
la
di
bene
o
nella
maggior parte
un
solo V
non
vincoli
essere
dei
volta
a
male.
gran
Ai
sete
piccoliperch"
ma
difendersi,
del
r indirizzo
vero
societ"
dottor Blimber, il
che
lavoro
soffocava
un' istruzione
meno
sicuro
Meditando
e
senza
di Dickens
era,
male, perch"
delt"
cru-
di tormentare
compiace
piccolinon
concetti
e
possono
di
vano
falsaeducativi,
l'allontanavano
non
che
le menti
quale esauriva
dal
in fondo
erano
quello
ogni
idealit"
dando
fossero il
giovanili
a' suoi
grettamente scientifica. Meno
non
clamoroso, il danno
il pericolopoteva
: anzi
cultura che
gran
o il signor Gradgrind,
troppo fatieo"?o,
pi" grave, perch"
pensava
dei
della scuola
alla
un
guadagno, la
si
fine. Squeerse Creackle
pi" dannosi
un
"
libert"
didattici,
l'ambizione,i pregiudizi
ancora
la meschinit"
con
regolamenti
volta
gran
che
vigliaccae bestiale,
suo
di
a
tempi
casi,un
ignoranza,la
"
gevano
svol-
inglesisi
programmi governativi. Ora, questa
quasi illimitata pu"
da
privata,e
maggior parte s" svolgono
ancora) liberamente, senza
e
scuole
nello
e
si celava
palesee
tuttavia
era
essere,
sotto
alunni
"da
meno
un
un' apparenza
lato,
di
ingannava il pubblicogrosso.
su
questo doloroso argomento, Dickens
dubbio
all'adolescenza
si
che
il male
perpetua
e
fatto all'infanzia
dura.
D.3l.za..y
201
"
Nei
bambini
"
sorriso
senza
pervertitiintellettualmente
la
carattere, vecchi
senza
fisica
nella
Finch"
non
morale
e
forma
sua
di
sarebbe
durata.
serio,ma
educati
la
fiessione,
direzione
uomini
d'
fra
A.
in Davide
che
i loro
e
che
si
vuole
indirizzo di seria
che
molti
il
eh' essi
assai
li
d'
bisogna
varia
l'affetto.
gl'istituti
se
attivit"
ha
ogni
zione
educa-
retta
mostrar
fiducia ai
rendano
ne
operando,se
degni,
va
si vuole
su
ha
un
di moralit"
che
carattere,
della
vita. Fondata
del dottore
e
preso
com-
pedagogistiignorano
guidi nella
scuola
Strong
presto la coscienza
assumono
coscienza
principi!,la
modo
e
fra
unico
dottore
che
cio"
bisogna dar loro
questa
a
superioriquella
la stima
nascono
" fondamento
pure
responsabilit"che
per
cui
la ri-
l'insegnamento affidati
e
piccolaverit"
giovani,se
tali
e
e
Dickens, il collegiodel dottore Strong,
morale:
che
studio
memoria
la
quanto
Copper/ield.11
una
e
caseggiati
copia, uno
gran
quest'ideales'informa,
descritti da
seria
mi-
l' imaginazione
eccessivo,
gli alunni
reciproca da
forte
e
d' idee larghe, di
integrocarattere,
coltura,e
fiducia
libera
voleva
in
dolorosa.
scuole,quellagran
Dickens
non
il sentimento
che
di vita
nuovo
in
ampi, esercizi ginnastici
e
visibile
paese,
pi" pietosae pi"
elemento
un
un
turi
ma-
la gran
indegni: tutta
si fosse introdotto nelle
attivo
giovani fiacchi
privi di generosientusiasmi,uomini
e
miseria
adolescenti
deva
moralmente, egli ve-
e
generazionedell'avvenire:
di corpo
germe
negli
e
Strong
elevatissima,
formandosi
negli
D.3l.za..yG00g
202
"
alunni
ne
giovinetti,
vigoroso e
Ma
cade
la natura
sua
nel
violenti,trae
dal
et
Donde
vero
non
onde
impulso provvidamente
un
{').
"
tale,che
falso,nuoce
", secondo
essenza:
riceve
sicuro
la scuola
se
"
e
va
secondi
la
distrutta. Perch"
Dickens,provvidae buona
ogni istituzione
1' uomo
fuori
fine,lo
Copperfleld
dalla
tura,
na-
umana
vera
nella
che
via,lo
la
tana
allon-
snatura.
"
C"p.
XVI
Dgl.iec.yGoO'^l
204
"
Della
di
vita
~
palcoscenicoDickens
aveva
personaleesperienza,poich",giovinettoe
del
teatro,s' era
volta
(gualche
aera
Ma
reali
p"l
nei
la
Trotters
Codlin,che
nel
burattini
fantasia
sua
il peso
dorso
di loro grava,
d'
uno
cascante
F^ilcinella,
le
con
dorsale,
e
un'aria
Ecco
rabberciavano
i loro
piccolocimitero
in via sotto
delia
come
campestre, rimettersi
loro
nella
e
Codlin
rannuvolato
sciocca,la quale
poi,a
uno
bene:
per
e
calda
e
lorosamente
do-
il
cielo
di
Poco
polverosa.
il verde
tra
la
Trotters
odorato
aJ collo
sotto
vanno
via
spina
contrasta
strada,appare
Codlin
diffonde nella cucina dal
vi
la
lo caratterizza
che
tutto il pomeriggiohanno
la zuppa
mente
Trotters
della
svolto
piccolaosteria.
una
e
caldo,sulla
e
scatola,
intorno
gambe attorcigliate
stracca
acena.
buia
sua
gli mancasse
se
sul
roba; e
povera
col brio inesauribile
sulla
vivono
creati. Guardate.
ora
pur
la
Londra.
egliconobbe
eh'
ha
simo
amantis-
gusto di recitare
sobborghi di
degli attori
quelliche
e
il
preso
una
conoscono
assaporato nella
il
che
profumo
si
Quando
paiuoloscoperchiale.
il lettore
giungono finalmente,fradici di pioggia,
sente
con
loro la
riparata,del
odora
d"
mangiano,
fuoco
sui
viver
n"
dell' ampia
altra
gente arriva, che
gigante
braccia,il quale
rovinino
che
Mentre
donnina
che
a
senza,
dissertare
bisogna
il
e
alla fiera: il
va
s' indugia
giganti vecchi, sostenendo
ritirati,
perch" non
minestra
d' erbe.
d'una
e
calda
stanza
della
scintillante,
trippa, di prosciuttoe
d'un
proprietario,
gambe
gioia
mestiere
D.3l.za..y
farli
col'
205
"
troppo
;
sfiguratoda
col viso
;
tenersi
dove
da
monete
vestiti di abitini di color
vecchio
paiuolofumante.
per
il
il
Quando
circondano
soldo,"
anche
a
costretto
girare, per
suona
mentre
le narici
aperte
non
si
padrone
si cancella
Tutti
Nellina
stesso
maggior
sua
imagine del
modo
il
a
vola,
ta-
mentre
giornataha
a
digiunare,
pena,
cane
la
novella
ma-
affamato,
gli altri mangiano, aspirandocon
la
fragranza della
dalla
la
sua
s' imbatte
zuppa
fumante,
memoria.
e
errare
casualmente, "n quell'
dopo
cui
verso
mette
la
solo
non
questi attori,uomini
campagna
un
ritti sulle
teso
muso
durante
pi" vecchio, che
cane
parte
una
guardandolo fiso,e mangiano
dell' organetto,L'
che
da
turno, obbedienti, aspettandoil cenno,
perduto un
ma
uniformemente
occhio,tutti
un
in fila,col
posteriori,
lo
ammaestrati,
dell'abito
copre
ghiottire
in-
menticabile,
tutto, indi-
pi" esperto,imberrettato,a
e
in
regge
personale dall' altra,guidatida
il berretto storto
zampe
cani
un
finge d'
sopra
vario,ma
la coda
inzaccherati,con
pi"
di
in
sedere
inghiotteo
compagnia
una
la loro coda
all' osteria,
tanto
a
soldo; e
un
zione
edifica-
per
gli bada,
nessuno
sul naso,
equilibriopiume
cane
giuochi fatti
certi
esercizio,messosi
in
caldo
cantuccio
e
personaggiosilenzioso,
un
pubblico,i" quale,anche
del
per
comuni
"
partenza da
nella
bestie,incontra
che
Londra.
fa
E
nella
nello
signora Jarley,1' uaica
Jarely,l'incomparabileJarlej',
predilettadalla
no-
D.3l.za..yG00
200
"
bilt"
dalla
e
dai
cantata
La
borghesia,protettadalla famigliareiile
trentaaei soldi l'acrostico-reclame.
poetia
signoraJarley vive
in
tendine
di
lucido
due
alle
bianche
sull'uscio.
da
relativamente
la
il contrasto
{grande e
alla
che
quale
con
riuscendo
quale misterioso
minuscola
occhio
Le
(un
la
fa
che
d'
mattina
di
donnone
un
capo
sconde
na-
bottigliad' acquavite,
cercarvi
per
vita
sua
sua
tura,
corpora-
d'un' invincibile
sempre
la sera,
(Dio
poi
in
sa
petenza,
inap-
graziadi
penetrare nella
la
tutta
russa
zione
consola-
errabonda,che
della
degna
di
"
arte,
che
sua
notte, salvo
ha
non
a
chiuso
insonnia.
perch" patisced' un' inguaribile
figure di
centinaio
e
"
la
cera
circa)
quando
fiera,vengono
Ecco
graziose
in
sempre
processo!) a
cuccetta,vi
dichiarare
quello
creazione
una
della
pur lamentandosi
che
cabina
una
due
e
in
piume oscillanti,che
voracit"
una
divisa
"
pare
Ma
rivolge spesso
si
negli affanni
mangia
che
porta
in tasca
sempre
baracca
una
cappello, con
enorme
la
niciate
incor-
d'ottone
signora del luogo: un
la
grosso,
dipinta,con
battente
cucina, tutf
casa
con
bei
un
comode.
minuscola
questa
e
camera,
bastimento, e
ben
tutta
Dentro,
la
stanzette:
ambulante,
finestre,
persiane verdi
vivo,
rosso
baracca
una
specie di piccolacasa,
una
e
"
eh' ella
s'arriva
rizzate
sventurata
che
reginaElisabetta,
in
stanno
in
alla
piccola
una
baracca
in
pubblico
altro
un
damigella
mori
al
mostra
d'
zone,
carroz-
citt"
onore
della
apposita.
della
seguitoalla puntura
D.3l.za..y
207
"
dito
d'un
signori,il
r ago
-*
e
la
con
Ecco
che
sangue
di atroce
il
dormivano
mentre
perch" vadano
il viso che
alto,r
anni
boschi, la
donzelle,
di fare
la
gioia
vecchia
il
del
vate
Osser-
e
solletico,
barbaro
l'uomo
magro,
che
mori
litto,
de-
cento-
a
mentre
ballava,il fanciullo selvaggio
donna
che
noci
con
della
e
le
tutte
grasso, 1' uomo
uomo
piccolo,la
uomo
trentadue
dei
r
cendo
tutte, fa-
piante dei piedi,
a
nell'atto
sogghigna per
Ecco
"
corteggi"
dell'innocenza
memento
e
quei tempi, *
ammazz"
le
sotto
dito,
nella scelta del marito.
caute
le dita ricurve
vate,
Osser-
che
memoria,
sonno
questo di
virt".' Serva
in
usava
mogli, e le
spos" quattordici
il solletico
domenica.
spiccia dal
d' oro, che
cruna
Barbabl",
loro
"
lavorato, di
aver
per
"
avvelen"
altri
ed
secche,
miglie
quattordicifarei
personaggi
storici.
Tutte
queste figuredi
guardano nel
o
e
un'
espressionedi
vuoto
viva
la
in
nott"
se
spettrale,
il dolce
ne
collezione
giorno
e
della
mezzo
sgomenta
non
della
dia
a
notte,
stessa,il lettino
i^uelpopolo bianco
ne
sogna
La
e
tutte
le
su
e
bato
tur-
signoraJarleynon
tutti, in
senso
ha
ne
la
per
Nel-
negliocchi.
che
un
dilatate
narici
supporre
come
ella rifarebbe
sospettasse,
la
e
stallo,
piede-
mendo
signora Jarley,dor-
a
riposo infantile.
sospetta di nulla:
le
con
sorpresa
tina,la piccolaaiutante
sul
tremano
cera
di
mirabile
gioia?
Nellina,nella
cui l'aveva
del
ore
ne
sua
mera
ca-
a
mire
dor-
messa
dai
prima notte,quando, impietosita
,".
Se
movi-
208
--
menti
stanchi
dal volto
e
offerto di tenerla
nella
sua
quale aveva
quelli che
lei,ma
anche
che
belli
posti pi"
pi"
rara
e
La
di
alla mente
di corda
per
di
la
in
camminata
membri
".
donna
richiama
mi
saltatrice
della
quale, seduta
la povera
a
prende congedo
0
cavallo ;
da
tre
compagnia:gente
un
o
che
coraggiosa
singolare
della
volte
da
riceve
esercizio
piccoloKidderminster,che
l'atto
le
il maestro
braccia
della
Sleary
di sollevarla
o
pericoloso;
fuor
gambe
l'abitudine
cui
con
terra, come
fra
le
hanno
del modo
Cecilia facendo
equitazionequando
dopo
vedere
bina,
bam-
si raggruppano
quanto volete
far
Cecilia
una
come
loro
a
vive
" per niente
ma
ordinata,ignorante,
ridere
tutti
gente che
non
e
cullandola
carezza
larghe e rigide per
due
bene
degli uomini, i qualitengono
di stare
solo
ambulanti, molto
le braccia
Intorno
pulita,poco
Potete
riguardi,la
Gordon, prima
terra,si stringetra
buona.
soro
te-
un
ens,
", dice Dick-
Era
del circo equestre Slearj, la
impietositigli altri
d'
essa
quest'umile
teneramente.
e
di
quell'Emma
abbandonata,e
poco
", anche
delle baracche
naturale
bont"
aveva
quest'ultima disposizione
e
singolaredella prima,
la conseguenza
cuore
far star
per
intorno!
aveva
bisogna notare
in
nel
"
gentile.
e
lei,le
non
particolaredisposizione,
una
star bene
per
ha
gentilee piena
persona
una
"
nascosta
di
le rifarebbe il lettino
certo
perch" ella
camera,
di bont"
delicato
s":
con
"
scena
D.3l.za..y
la
di
vallerizza
ca-
quel
ha
un
209
"
di veccliino,
pur
viao
a
"
rappresentandoperfettamente
di ali,di
riccioli,
forza di
bismuto
carminio, la parte di Cupido,con
Potete
tutte le mamme
spettatrici.
al
pudore femminile
ai
mostrino
al
che le donne
i
padri di famiglia non
elevato che
non
convenire
difesa della
qualcuno
sulle
regger
pili
spalle,
questipadriassistano
profondaai
Si
che
e
la
che
che
cela nella
nel
ci
faccia
una
vuole
per
divertire.
Certo
si
tra marito
male; gli uomini
n" credono
che la
guenza
conse-
N"
trete
po-
del
discorso
di
di
vallerizzo!
ca-
pu" far di pe^io. Le donne
donne
Sleary sono
do,
quan-
filosofica assai
verit"
conclusione
trete
po-
non
vero
pu" far di peggio che il mestiere
"
del circo
Sleary"
asserisce
professione,
sua
disconoscere
al
di
e
che
gente vuol divertirsi
"
ideale
un
e vi prendano parte. Ma
spettacoli
non
lui:
le
aspirinoa
di queste madri
figliuoli
a
compagnia
di
a
tali
contrario
trovar
trario
piramide,altri padri d" famiglia;coneducazione
che
i
ogni principiodi sana
in forma
a
di
gambe d'una
che
dignit" virile,
alla
quellodi
sia
di
e
entusiasmo
della
pubblicocoperte
semplicemaglia; contrario
bianco
e
oneste,e
senza
figliuoli
sostentan
s"
e
vivono
pur
la
tuosamente
affet-
pensare
ticando,
famiglia,fa-
che la loro fatica sia da tenere
con
vile; i ragazzi si snodano
gli esercizi le
giunturee si rafforzano i muscoli per arrivar a fare
a
un
giorno ci" che
altri
hanno
a
applausi,
essi tutti i
Erher*.
D.3l.za..y
210
"
del
mente
i caori
o
del
professorGradgrind,
di
forza
a
male
dalla madre
parla qui
inoralitA
in
i
da
a
disprezzati
ammirati
e
In
a
la
cui
che
gli umili
coltura
intesa
il mondo
fra la
dramma
un
in
balletti
un
e
paio
sarebbero
tradotto
di
rivela lo sforzo
quindi pi"
e
mette
" la
vera
tura
uguale disinvol-
con
e
dal francese
con
e
cosa
Crummles.
giorni,posdomani
ai combattimenti
tati
rispet-
qualche
vaudevitles:
domani
Sliakespeare,
con
esser
compagnia equestreSleary
tragedie e commedie, pantomime
a
pu6
diaprezza.
" nondimeno
serena
spesso
impacciato da
fosse
compagnia rappresenta
si cimenta
bene
sono
pitturadella compagnia drammatica
oggi
ancora
s'inchina,molti
che
voluto,di eccessivo,
la tesi. Pi"
ricca,
giud"ziodegli uomini
non
"l mondo
famigliaGradgrind
La
vita
molti
convenzionalismi,
quest'antitesi
nudo
male
"l
umane
che
munemente
co-
semplice,
povera,
vuole
dispregiatori,
corruzione,
che, se
preconcetti e
di
la
alle azioni
d'una
alla moralit"
opponendo la
loro
volta dimostrarci
intorno
Dickens
dei Gradgrind
ahim", disonesta,
e,
pi" puri, che
sono
bambino
alla
questi cavallerizzi,
Bounderbj
fonte di
e
e
si
non
materno?
superiore alla dignit" e
complicata,colta
una
chito
per essersi arric-
dignit"superioree
d'una
nome
ecientifica,
abbandonato
perfinol'amor
nega
vita di
dei
cultura
quale,
stato
essere
intese;
e
il
inaridisce
quale
lavoro, disprezzaquelli che
arricchitileper
onesta
il
intesa
signor Bounderby
col
"
le
si
e
cia
accon-
nato
raffazzo-
scender"
spade
D.3l.za..y
di
ai
legno.
212
"
dall'eatremit"
e
delle
un' altra che
le cameriere
di mussolina
corti
che
nastrini,
i
sarti,non
Camminano
che
fermata
consta
di
lungo passo
un
abbracciano
alternatamente;
d" tenerezza,
quel segno
bevono
tavola
a
di scherma
che
nelle
minacciante
e
tonante
Tutta
di
piccola
una
appoggiando la
cui
vogliono dare
sotto in su;
nei bicchieri
Folair
teatrali;
e
e
o
sulle
Lenville
la
tiranno
un
pare
signoraCrummles
s' avv"i,senz'altra
bisogno
un
cantonate
signor Crummles,
bambina
di tutti
difesa che
straordinario
della
della
grandi affisai col
Nieknome
signora Crummles,
dei
signorina Crummles, la
fenomeno, acr"tti molto
gli altri
felice
un'in-
al supplizio.
coscienza,
pura
signoriniCrummles,
nelle
li introduca: il signor
occasioni
questa gente ha
nota
come
d' aria prese
pubblicit".Fin da quando arriva,Nicola
leby
del
sua
d'
di Nicola,aspetpianerottolo
tando
grandi
perseguitatache
quella della
sorsate
l'uscio
questiapra
Crummles
punch
lunghe
sul
e
scenico,
palco-
da
guardandoladi
dei banchetti
d'oro
tirano
persona
e
sorsi di
si trattasse delle
coppe
buco, e
gran
un
quellacamminata
con
guancia alla spalladella
se
con
"l naso
sempre
vi prego, fuori del"
del teatro... Guardateli,
Fuori
teatro.
nate
or-
di lana.
berretta
una
piccoletasche
perch",hanno
sa
biuli
grem-
nella vita reale ha usato
piccolo fazzoletto
un
rosso,
mit"
capelliall'estre-
portano certi
con
corti,
nessuno
s"
punta dei capelli,
dei
punta
delle scarpe;
di
mai;
alla
scarpe
dalla
va
"
scritti molto
in
in
grande,e quelli
p"ccolo:e gli av-
L)ji.:a..i.
213
"
"
tutti i colori dell' iride,
le lettere
e
visi hanno
afflitteda tutte
le
deformit"
posaibili
durante
scena
della
spina.
Nicola,concepisce
Lenville,geloso dei successi di
r idea di ferirlo sulla
la
zione,
rappresenta-
affine di levarselo di tra' piediper
almeno; ed
mesi
il
"
compagno,
vedere
a
guadagnato
di
la
voce
Londra, tutti
agonia,
Londra.
che
e' "
nella
in teatro
fenomeno,
e
suoi
dieci sterline la settimana
conti:
meno,
venti per
se
ne
va,
e
la
e
nosa
pe-
e
tanto,
innuto
ve-
i
forse anche
facendo
stesso, va
il fenomeno
per
i
il t"no-
madre, trenta
per
intanto l' impresariodi
Senonch"
famiglia.
tutta la
Londra
lui
lui: Crumm-
quegli sia
la
e
presario
im-
guardarlo,e
per
ragazzi e
moglie
una
un
lunga
una
paterna illusione che
per scritturare il
ci avrebbe
Quando
"
recitano per
gli occhi
apre
egli "
dopo
ferito il
aveva
a
sulla scena,
les, morto
che
sai
scrittura
una
si spai^
seia
l'attore
forse,chi
e
"
paiodi
un
disgraziache glienemanciti
l'avesse fatto,
tutti sarebbero
*
una
coraggio,perch", se
accorsi
sono
si viene
a
durante
risapereche
cui
quellaparte dello spettacolo
aveva
assistito non
fatto altro che dormire.
aveva
Nicola
Quando
salutarlo co' suoi
e
diligenza:
parte, il signor Crummles
due
alla
figliuoli
It sulla strada
l'abbraccia violentemente
nel
tando
pi"
alto
in presenza
'
addii del
suo
stazione
del
a
della
pubblico
vnltA
pareccb"f^
stile melodrammati
contemporaneamente
va
tutti
repertorio
D.3l.za..y
Hi
fila,
Cimiteri
piccolo
Il
di
Lazzaro,
calmarlo
riceve
devono
metterlo
alla
che
per
fargli
e
nelle
i
sera
risurrezione
finestra
luna,
della
una
impressione,
quietamente
solenne
sentendo
della
storia
tale
una
dormono
luce
la
madre
sua
ne
come
alla
Copperfield,
Davide
da
raccontar
campestri.
loro
tombe,
del
morti
dere
ve-
vicino
camposanto.
Del
timore
senza
quflla,
che
e
egli
resto
ispirino
le
eh'
Cosi
al
luogo
quel
"
vita
che
in
luogo
pregare
erbe
l' idea
"
un
i
e
della
e
bambini
sepolcrali
pietre
carattere
cimiteri
ealma;
di
la
mattina
lit"
d" immobi-
Dickens
che
descrive:
dove
piccoli, quietissimi,
fiori
morte
di
v' entrano
a
di
verde
pi"
l' erba
e
morte.
cose
pensiero
aperto,
e
n"
pauroso
campestri
alte
crescono
erba
bracar
a
delle
dei
sempre
cimiteri
sono
a
entrano
camposanto
sentimento
pi" profondo
proprio
"
c'"
pi" ombrosi,
un
il
spesso
non
che
pecore
tolgono
il
alcuno:
alberi
D"
guarda
con
un
s'
tale
rigoglio
addolcisce,
plandoli,
contemE
esistenze.
nuove
gli
amici
trastullarsi, di
D.3l.za..y
di
dei
poi
defunti
modo
che
fra i morti
i
e
spiritualeche
Non
Kellina
vivi
scema
per
e
il
nonno,
i due
tombe
intenti
e
figliuolodi
il
diavolo,la
n"
in
fine
metta
i
delicatezza
ogni
raccomodato
stati
svelati
al
Non
"
hanno
NelUna
dimore
dei
le
La
alla
mattina
nello
tutto
silenzioso:
degli alberi,un
nei
Se
i
sulla
allora
"
il.vestito
burattinai
via
sulla
o
che
i
da
nasce
vie
illusioni!
addio
piet"
nostri
concede
preghiera di
mento
senti-
insieme
e
le
pone
battute,le
soltanto
morti
un
paesi
chiude
al dolore
convenzione.
poi prestissimoNellina
si ode
atto, si
suo
pi" profondo
umano
stesso
fesa;
punto of-
palcoscenico sarebbero
fuori delle
d"
sul
moglie
ricucire
a
attrice.
questa piet"
agli sguardi profani,le
personale e
ogni
tombe,
i burattini
quello che
morti
la
"
non
in
e
pubblico; e
religiosoe
di
pende,
seonvejiiente ch'ella, cosi
segreti del
vivi. E
pililargo
ter"
Trot-
e
disseminati
profanazione questa:
dei
fra
lapide,mentre
sono
di
cimitero, fra
i
Codlin
Pulcinella
una
pensiero
suo
piazza, tutti
seduti
personaggi della piccola
sicch"
strappato della prima
avessero
colo
pic-
un
il carnefice,
il
lui, i! forestiero,
il lettore trova
nel
burattinai
all' intorno
terreno
sacro
poveri
Quando
d'
trovano
contorto, da
bizzarramente
morte.
cimitero
Yorkshire
drammatica,
compagnia
della
nel
rabberciare
a
comunione
una
questo la solennit".
ne
suo
mantiene
l' orrore
attenua
villaggio del
le
ai
cimitero, che
soltanto
trillar d'uccelli
in
ora
a
va
a
queir
alto, sui
s
D.3l.za..y
seggiare
pasora
rami
"
216
"
Nellina
squillante,che
Mentr'
ella
guarda
morto
uomo
suoi
poveri occhi
*
Lei
era
"
Ero
cadente
alta
le
le si
volentieri
madre?
cui
piet"e
si mescola
tempo
un
quel
la
e
Nellina
i
dopo
In
invece
alcuni
le
presso
alla
vicino
conforto
il
e
care; alcuni
riposanoall'ombra
dalle persone
vita. Nel
dei
con
passionatoamore
dell' indifferenza
traccia
al
staccarsi
fra i morti
di
muro
passo
questa
di
delle persone
sorge
o
il sole
di essi ha avuto
nessuno
completamente
ripartodei bambini,
poter
degli alberi;altri
amate, dalle dolci
piccolimorti
quel
altri giacprotezione:
ciono
il noto
che
vedr"
Nellina
chiesa:
li saluti il sole che
Si direbbe
coraggiodi
",
quasimaterna,
sentiero,quasi credessero
nella morte
all'aperto, dove
tempo
trastullarsi. Anche
e
udire anche
muore.
del
proprio accanto
cercassero
buon
"
innanzi
pi"
correre
si stende
dormono
suo
dagli anni.
" bambini
cimitero
tacinque
cinquan-
veccliia si diffonde
qualche
altro cimitero
un
fatto
d' ammirazione
insieme
viene
di
fiorente di bellezza
qualche lampo
e
E
"
La
passati.
erano
d"
che
il
fa presso
domanda
"
sulla storia di
accento
che
un
permetton pi" di decifrare.
parlando del giovine marito
come
di
nome
l' iscrizione,
che
voce
moglie, cara.
sua
anni
d'
capo.
letto.
aver
un
il
anni
anni, cinquantacinque
non
sua
lapide il
una
leggerlead
di
prega
sur
vecchia
avanti, una
levando
ascolta
ventitr"
a
"
dal
mondo,
consuetudini
i
fratelli
si baloccano
e
della
i
pagni
com-
gaiamente
D.3l.za..y
fra
217
"
le
le
tombe,
quali
"
cos" da
coperte di fiori,
sono
giardinetti.
parer
chi " codesta
Di
"
tomba?
ragazzino, accennandone
un
Non
"
"
tomba
una
verde
di
risponde quello,*
",
e
dava
loro da
momento,
con
erba, poi
di
r andar
degU
la
Battaglia
imaginare quel
anni
scena
della
di
onore
in
di
rinnovazione
quale si svolgono
vita.
Cosi
morti.
a
vita:
pi" poderosa della
corpi
in
tomba,
di
verde
sulla
sformati, orr"bili
d'erba
forse per
campo
campo
un
anche
cimitero,in
pauroso
in
fu
quilli
tran-
cui
quel luogo
fertile,
i fatti della
nato
quello stermi-
i cadaveri
giacqiiero
lati,
violente,muti-
vedersi, emana
un'idea
vita
vero
e
col-
attitudini
che
alberi
larghe zolle
di terreno
spuntava; "
vero
che
di
tenace,
pi" larga, piili
perch"
comune,
"
da
titesi
an-
battaglia,
migliaia di morti, che, trasformato
cimitero
tanti
allegramente.
campestri,Dickens
a
un
la guancia Bulgesto carezzevole,
via, ridendo
corre
indotto
senz'
agliuccelli
bene
mangiare. "
un
cimiteri
e
fratello voleva
il
pi" agli
contemplazionedi questi piccolie
Dalla
diventa
di
piace
un
"
queste parole,il ragazzino appoggia
Detto
r
"
fratello. Ed
mio
tutti,e quello che
uccelli,perch" mio
a
una.
di
il giardinetto
giardinetto,
pi"
Nell"na
domanda
"
per
alimentata
lunghi anni
da
masero
ri-
chiate,
spezzati,siepisforacaii
per
cui
un
non
molto
giovinette rifuggironodall' intrecciarsi
tempo
nei
D.3l.za..y
filo
le
capelli
218
"
anche
i
pi"
soavi
credettero
d'
macchia
una
pi"
i fiori di
tra
le
che
la
macchiassero
terreno
alcuna
a
cresciute
protesa
mano
Ma
di
casa
ritte in
piedi sopra
alberi le mele
loro lavoro
per
mature,
terreno
che
i loro
hanno
per
s" la
di
queir esuberanza
a"
e
Ci"
vedono
"
intorno
dei
s", n"
"
un
essere
non
"
un
moto
distruzione.
cieco
forme
non
che
Epper"
nuove,
in
ma
definisce,
alla
forza
diatrug-
di cimiteri
L'
spregevole: la
tenda
a
il nostra
oltre la
morte.
della
e
dickensiana.
n"
un
di
e
corpo
che
con
una
uomo
vita
il nostro
vie
ignote,
forza che
tutta
vita
fine di brutale
morte, per
virt"
in
fonte di vita.
dell' uomo
meschino
di vita
sentono
nelle descrizioni
culto
spiritosi perpetuano
crede
che
pensano
eh' " caratteristico dell'opera
non
giovinette
gioia,godono
la
provvidenziale,
perch" la morte,
Si afi'erma cosi anche
il
poco
combattenti;ma
energia vitale
a
campestri quel
dagli
erba, ridendo,
sull'
gitricee rinnovatrice,
divenga
sotto
giovani donne,
dall' alto le due
ossa
nesso
an-
portico
pinoli,staccano
a
giovinezza e
di
ha il
agilipiedi frementi
calpestano,giacciono le
esse
frutteto
pietrache
ballano
che
sussiste
interrompono ogni
e
guardare
del padrone
figlie
Nel
scale
coglierle
a
un
inghirlandatodi madreselva,alcune
tadini
con-
quel
su
non
ora
del passato. In
vecchia
i
quei prati,e
more
troppo vivida.
memoria
una
"
l'anima
provvidenzialee benigna.
D.3l.za..y
ens
Dicksua
D.3l.za..y
Filippiche del
Le
altri
lai^hezza di vedute, per
pi" maschio
letterariamente
in
E
nel
in
tempo
ide".
Per
prima
Per
cui
questo
dell'
intomo
Filippiche
alla necessit"
ho
"
i
la
la
creduto
quale
di
partflquali relazioni
Spagna
d'
fino al
neil'
e
studiata
che
uomo
studio
breve
tempi,
le
parla
il
siccome
tra
vente
mo-
Spagna
e
af^ira principalmentfl
lega tra
una
l' Italia
dover
e
stato
1615
anno
vanno
guerra
l' argomentazione si
senza
lo
uomo.
quello che riguarda
Savoia,e
la
scritte
zioni
ora-
notevolissime
e
importante
un
notevoli
storicamente
e
Filippiche
furono
tempi, poi
delle
cosi
nell'
conseguenza
dei
Sarebbero
vibrato.
neroso
ge-
patria,per
belliasime
sono
dell' oratore, le
l' animo
di
per
pi"
un
perch" ritraggono insieme
politicodell'Italia
e
belle
qualunque tempo:
nel Seicento.
pi"
e
gli
sopra
dec"mosettimo
pi" profondo sentimento
e
accento
ai elevano
secolo
politicidel
scritti
maggiore
una
Tassoni
non
i
pu"
esaminare
passarono
Ifil5,anno
tra
zionali,
principina-
salute,
aver
nella
Carlo
in cui
prima
Emanuele
le
D.3l.za..y
due
Fi-
222
"
/ippichefurono
scritte,e nella seconda
fra Carlo
pasaai-ono
italiano
atatt"
nello
luel
che
Emanuele
le
e
1' uomo,
riguarda
tino alla ritrattazione
agli argomenti
anche
caso
dubitare
a
le
delle
che
della
cercando
di
di studiare
di
per
leghe.
nella
terza
di
casa
Savoia
costringonoin queato
parola
dell' autore.
carattere
esaminato
E
nella
sostanziale
le due
orazioni,
coglierne lo sp"ritoinformatore pi" che
i fatti accennativi,perch"
separatamente
questi
e
Filippiche, accennando
mi
tassoniana,ho
ho,
(a
con
quarta parte, tratteggiatoil
dell'opera
principale
opinioni politichedel
relazioni
sue
il
e
falliti i tentativi di
parte,eaposte brevemente
Taasoni
zioni
quali rela-
periodo di tempo,
st-easo
quali ragioni andaron
Per
"
gi" innanzi
avevo
avuto
di
occasione
parlare,
I.
Oarlo
BmBntiele
baaeitUori
della
ed
Veneti
Spagna
BpAenSt,
"
ipagnuolo
lorda
fra Spagna
Otterr"
"
l'ra tutte
l'altre servit"
lasci" scritto Carlo
propria
1HS5.
del
lirincipedi
Voi.
serenisi.
Piemonte
al
circa
in
una
principedi
llonarcMa
Appendice.
Buca
v' " la
non
Emanuele
della
III.
Le
"
preteee
Savoia
e
"
pi"
aspra
quella degli Spagnuoli
diretto
politico
(t) Ricolli, storia
gliAm-
1815.
che
insopportabile
Roib"rB,
aper"almente seeom"o
II matrimoHio
aperta fino al
Guerra
"
la
e
il modo
di
Piemonte
stamento
te-
('),
piemottteae. Firenze,
ecrilta
Istru"one
C. emanitele
specie di
",
primo,
regolarsi
di
man
per
il eerenitt.
con
altri
{1615).
D.3l.za..y
cipi
prin-
Il- duca
di Savoia
parlava
egli,principe grande
anzi
di
indipendente,il pi" grande
e
fosse allora in Italia per
che
famigliae
alla
nei
Paesi
monarchia
stati
indipendentiprendeva
mire
penisola.Cosi
d'
di
a
s";
Lerma,
resosi
chiaro
di
Bedmar
1)
stato
fama
re
di
di
Questa
di cui
che
lotta che
aver
data
I, di
derlo
ren-
lui
per
o
e
in
dito
sud-
a
1618
ai domini
godeva
spirito
per
come
credettenel
che
con
Emanuele,
le
armi,
poteva disporre. Fu
il matrimonio
dovette
tratti paresse
non
tera
in-
il conte
spagnuoli
Europa
una
prudente e sapiente grandezza.
Carlo
fece
vorrei
avesse
di
contro
le forze
con
lotta
una
al Duca
lunghi
di
ser\-ile,
mo-
che
e
il
guerra,
l' animo
intervalli
di
quasi,
dal
Carlo
essa
lunga
scoppiare in aperta
sopita,soffocata
dire
e
spaglinoloinaugiir" e
agitaresempre
quantunque
a
Filippo HI,
il disarmo
solo
di
di Brusolo
trattato
per
ingerenza spagnuola degenei'anle in oppressione
combatt", prima
lenta,che
Emanuele
poter aggiungere
temeva
T""i
degli
signoria dell'
grandi imprese
Spagna;
incontrastata
la
potere a quellostesso principe,
per
italiano
ruzione
cor-
baldanza
e
Filippo II,per
credette
di
nica,
Ma-
alla
accordo
poco
alla
Carlo
indipendenza,comandare
del
e
credette
nella
avviata
ardire
ambiziose
flgliuolaa
una
soggetto
gi"
dal
possessiitaliani,e
sue
tostare
sot-
spagnuola aggravava
sui
spingere le
gloriose
dovette
pensieri,
Bassi,e
mano
il duca
tradizioni
prepotenza spagnuola. Sconfitta
interna,la
moglie
di
magnanimit"
per
minacciata
in
esperienza propria:
per
neroso,
ge-
sosta,
tegno
con-
Emanuele,
D.3l.za..y
Successo
soli
a
diciannove
giovine principe parve
!o
li
Lorena;
il
gli offriva
di Francia
re
la
Spagna,
del matrimonio
stabilito
che
II
la
somma
fosse
non
(')."
cento
Napoli
die
ducati
(') Tra"t""
"trang"ru.
de
tnaHage
C
E.
vi
1S36.
I
due
de
Savoia
Ji
Carlo
a
e
avec
alla
tanta
set-
finch"
Emanuele
ragione
dell' otto
infelice d"
(*); queir infelice
che nel 1701
avee
Ie" puuianixi
^O-ait" d"
Chamb"rf
"
degli
affatto,
Savoie
ag.
nuele
Ema-
dote
",
tanto
('),
de
dizioni
con-
da tricento
rinunciarono
1681,
"
in
l'altre promesse
de ta maiion
pubtUi
Turin,
"
invisibile
cosa
Savoia
principidi
mai
sulle
sostanziali)
cose
ducato
a
subito
Carlo
quella dote
"
come
riuscito,
Spagnuoli,una
si mostr"
alle
consegnata
questa
leanza.
l'al-
di Mantova
discutere
ciascun
si paga
non
assegnamento
i
il duca
e
gli si passerebberog"'interessi
per
ancora
secondogenita,
sua
darebbe
"
figliuola
cinquecento mila
cinque maravedis
assicurarsi
era
(nel quale, come
Filippo
politicadi
principessaCristina di
diceva,bisogna attendere
fu
alla
motti
determinasse
molto
dopo
e
che
vero
Il giovineDuca
rispettive
figliuole.
incline alla
il
opinioni
siccome
la
di Toscana
granduca
padre,
aue
anzitutto
il matrimonio
che
Filippo
il
invece
grande stato,e
un
celibe,intendeva
Caterina;
"
incline
padre,
egli voleva
l'appoggio di
le
il
credettero,come
neutralit". Ma
nelle
mostrare
esitazione,tanto
di
momento
un
al
anni
Catherine
d' Autridie
Inf. d'Eapt^fnt.
(*)Le
Wtto
ed
prima,
il
paf.
FiUpptehe
centra
"ianifeato. Firenzs,
gli Spagnuoli,
Le
Honnier,
la
Sitpotta
IS"S.
77.
f) Finppica
seconda,
pag.
91.
UjL.:a..i.
"
al
Soc-
Filippica
Ma
un' altra
sopra
il Duca
doveva
pi" lungamente
li
grande
continuarsi
nella
Emanuele
ambiziosa
e
sua
il
casa
alla Corte
di poter asserire
II sarebbero
e
"
prima
sebbene
il
a^iungesse
non
anche
il
di costumi
che
alle
poteva
favore
dei
il che
fino ad
figlio
del
Signora Infanta
diritto
suo
Danna
Caterina
che
possa
(") Ricolti, Op. cit.
che
Voi.
danno
Ili, pag.
teneva
comune
diceva
e
del trattato
corpo
l'infanta
che
ai diritti ereditari
di
Filippo II. "
a
li detti
salvo
et
alla
sai
a
questa rinuncia
far
neva
te-
ne
punto dar
Emanuele,
discendenti
successori,senza
pregiudicare n"
scienza
clausola
certo
un
rina;
Cata-
cuore
voglia, mancando
il
rester"
et
fondo
rinunziare
non
po
Filip-
riferire si fatto presagio,
d'ingegno pi"
doveva
Dio
di
impressione,e alquanta ne
di Carlo
speranze
creduto
dominii
spregiudicato" (').La
Caterina
in
nel
pur
sebben
Duca,
spa-
suo
Pallavicini,
stimata
l'astrologia
essere
mediocre
di veder
poi passatiall' Infanta
o
ministro,nel
fallace ed incerta,
figliuole
Cattolica,avevano
g"'immensi
che
fermiccio,
in-
potere dei monarchi
dai
fu
carezzava
la speranza
consultati
gnuoli. Gli astrologhi,
ambasciatore
molto
principe che
fosse 'delle
Carlo
secondogenita, pure
nell'anima
trimoniale
ma-
figliodi Filippo II, era
(Quantunque Caterina
e
trattato
insistito
avere
tenacemente,
e
poi Filippo III, unico
la
del
clausola
in
per",
Im-
scendenti,
di-
detta
figliuoli
gli possa
maniera
ti.
D.3l.za..y
al-
qnalib"
Ma
fossero
le speranze
spagnuolo suscitava
esercit"
esso
i fotti successivi
straordinaria. 11
legato alla Spagna
trov"
monarchia
egli era
certo
con
anche
stato
involto
l' importanza. Senonch"
sperato vincoli
di
soggezione,
creduto
almeno
come
italiana,
intendeva
un
suo
Emanuele
genero
alla
giorno della
Francesco
corte
eerto
di
dal
di Savoia
le
sue
mandate
:
al
1587
azioni
di
venivano
"
"
o
ad
poich" Carlo
spesso, si umili"
in
amhaaciatore
cuor
suo
alla
al
quale
Spagna
"
agli
eh'
alle
(').E
alla
mente
personal-
aveva
scarsi aiuti che
nella
Duca, aggiunge
necessario
conforme
veneto
1589, parlando della
accennando
e
assistito,
relazione
egli aveva
lui, divenuto
pens" sempre
Vendramin,
Spagna
eh'
riscossa.
spedizione di Ginevra,
dalla
coli
presto vin-
politicaeuropea,
Francia, cedette
qualche volta,ma
il
aveva
bisogno degli aiuti spagnuoliper
aveva
far la guerra
egli
ben
vassallo. E
suo
e
cui
Filippoli,FilippoII
di
genero
esercitarla sopra
d"
tempo
sulla
politicadi
eh'
divennero
di poter esercitare
si
rar
grado di misu-
in
quell'influsso
e
suo
di
rapidit",
quelli
d' alleanza
del
divenivano
nella
una
prima
nuele,
Ema-
giovineDuca
vincoli che
con
e
ogni giorno pi" stretti,
quella grande
di Carlo
nell' animo
sopra
un' influenza
regno
il matrimonio
che
egli
pi"
regolando
vada
consulte
che
innanzi
D.3l.za..y
sua
gli son
l'amba-
la Francia
tra
marchegato
la Savoia
e
Saluzzo, Filippo
di
infelici condizioni
del
un'
fortezza,ora
una
del
Duca,
crebbe
e
Spagna
si
del
in
che
N"
capitolodel
appoggiassei
paro
a
de
Marquis
fr"re
Chr"tien
sa
LuUin,
le
la
V)
la
"
du
Cuusine
Seigneur Eoi
le renare
"
Rtl
Rei.
Alberi.
sul
il
non
chesato
mar-
umiliare
quel
di mettersi
de
qu' il
qu' Jcelui
d'estre
de
douoer
son
l'
tout
"
Seigneur Eoi
comme
l' advenir
di., pag.
solo
Germaine
et
d' amiti"
non
1" ardire
dit
est
recognoistre de
II
seguente
Vervina,
l'honneur
a
si
a
dichiarava
"
(').
"
Gaspard de Gen"ve,
Messire
eie.
niva,
conve-
lui, tutto
a
del
ad
sempre
intention
son
che
Emanuele
tendesse
BisayeuUe
de
observanoe
pour
Carlo
Maistre
son
que
d"t
au
parent
et
et
M"re,
ment
de
lui:
teresse
nell' in-
Contarini
concluso
Filippo
come
la
e
nuocere
pi" valido
togliergliper
con
o
Simon
parole di
diritti di
Seigneur due
du
zelo
quello
con
Saluzzo, ma
a
figli
(1598),
diportarono punto
di pace
chiaro
dei
Vervins
indietro,in quanto
trattato
quale mostra
principe e
d"
documento
potrebbe citare
di
il trattato
si
delle
ora
la Francia
gli potesse giovare
conferma
a
tra
signor Duca
futuro
la consegna
poi
non
lasciarono
Dia
chiedere
proporzione la prepotenza dei
in
spagnuoli.Quando
gli Spagnuoli
il
per
valse' delle
b"
per
altra, ora
concluse
guerra
II
Piemonte
ministri
"
si ruppe
plus
sera
content
IH.
D.3l.za..y
Tr"s-
la Re"ne
contente-
tr"s-hun^le
honneui;
lui
issu
service
possible,
de
lui
de
et
act"ons
ses
lui
pasa"es ne
Roi
gneor
la
qu' il
citt"
E
il castello
e
al
al
Duca
vedersi
come
del
dit Sei-
au
di Sa;TOia
cedesse
di Berre.
di
la
rimaneva
trattato
nel
t"moigner
poup
"
il duca
quale
i
di papa
una
non
cemente
sempli-
Clemente
Vili,
l'umiliazione
non
se
un
Salazzo,
questione veniva
all' arbitrato
non
(').E
"
cont"ntement
"
di Carlo:
rimessa
e
che
marchesato
fevore
a
donner
Tr"s-Chr"tien
quanto
parola
de
a
les occasione
et
de moyen
stabiliva
cap"toloseguente si
le d"air
tempe
donne
ont
en
le
que
di
indocile,nel
ragazzo
superiori abbiano
vedimento
rav-
certa
una
fiducia.
Quando
pot"
poi
condurre
aspettare,
a
la guerra
in
quel
volte
pi"
E
nella
gnuoli. Nel
violenza
i Francesi
avevano
eran
1600
l'IOp.
O
Bel.
cit.. Traile
Alberi,
paix
Rel..eit.
da'
sigli,
con-
fiume
un
anche
il
"
la
per
cadute
in
de
(*}.
sima
mas-
moHe
e
parti
pace,
e
denti
conten-
nel
Versilia.
(lESS-ieei).
le
potere degli Spa-
due
alta
un
grande,
nome
invasa
le
di
corso
piazze forti
inclinate
de
Cattolico;
molte
finalmente
si mostrarono
il debil
di
perde
Piemonte
Re
pretesti degli Spagnuol",
scontrandosi
Savoia,
mon
esagerando, Si-
continuamente
l'essere
parte la
citta del
da'
A.
non
gli conveniva
del
permissione
e
che,
con
se
difatti,
Carlo
ostilit",
modo:
suo
a
rapire 8.
speranze
modo
piccolo rivo
la
"
si lasci"
dalle
le
quanto asserisce,eerto
Contarini,
perch"
ricominciarono
pag.
Ul.
D.3l.za..y
1601
230
"
gli ambasciatori
contro
Carlo
di
legato del
papa
gli ordini
del
del Piemonte
da
di
Enrico
di
l"
Il
Saluzzo.
dal
dietro
Gex,
parte
per
Rodano, Bressa,
del
cessione
fiducioso com'
Duca,
dominii
che
irritato,
amtmsciatori,e
il
che
alla pace
anche
di Lione
cons"glioapprovava,
il
nella
un
quale s'afferma
breve
durante
pacifico,
ne! Piemonte
la
maresciallo
spazio di tempo,
di
s' afferm"
infetti i
egli aveva
guerra. E
la
pacifico,
perch"
la
e
di
ranza
prepondeconnivenza
Biron
e, dati
riempiono
il carattere
che
aggiungo
in
giovanifiglidel Duca, che
rifiutato di mandare
quei popoli: a
nel
1603
in
con
Valladolid
l'IRicotti, Op, cit.. Voi.
III. Lib.
la
e
fatti importanti
chiamarsi
possono
questo periodo
preponderanzaspagnuola nel
il Piemonte
periodo
relativamente
Ginevra
sopra
volta
una
breve
un
tentativo
politicadi Carlo, non
di
ad
relativamente
congiura del
tificato
no-
acquistatanegli
spagnuola.Dico
nuovo
ebbe
sottoscrisse
anche
avesse
Piemonte, accenna
ma
assolutamente,
il
agli
{').
quanta ingerenza la Spagna
non
fu talmente
testa
quando FilippoIII
fatto,ii quale dimostra
Questo
affari del
la
tagliar
di
dere
esten-
ne
d'Italia,
di
minacci"
soltanto
suo
fuori
chesato
mar-
era
poter conseguirepattimigliori,e intento ad
i suoi
dinale
car-
IV, convennero,
d" rinunciare
Duca,
e
stretti dal
Emanuele,
e
alle terre
Bngej, Geromey
"
Piemonte
intorno
:
al 1952
rono
Ispagna, lascia-
gran
furono
Vili, cap.
malcontento
ricevuti
IV,
D.3l.za..y
pag.
con
300.
231
~
grande
onore,
per
in Italia
che
paura
Duca.
Per
di Bari
Filippo III
e
stato; ma
uno
"
si occup"
volle
non
di
!a
Puglia
Castiglia e
molto
gli
e
nulla,
potenza del
maggiore:
dal
invece
concesse
Portogallo,che
alieno
importava un'
pure
al
concedere
le forze del
frattanto
principe Filiberto
scriveva:
in
mondo
la
accrescere
che
"
*
la
mira
serenissima
questa
al
figliuolocon
l'ambasciatore
in
quanto
Francesco
grandezza
sua
interessi che
sia per
caso
ai suoi
Contarini,non
senza
Spagna:
legato ed
d'esser
per
nato
ricevere
veniva
gusto
altri
qualche tempo
dopo
eesca
e
di
il
signor
Duca
anco
in
azione, che
sua
verso
av-
niera
ma-
gi"
Spagna
riformata,secondo
o
sospesa
in
scordatosi
che
interessato,
placet d' ogni
stato
uno
principe libero,ricorreva
relationi
Berchel.
Friuli
(^
il
esagerazione
certa
una
Rest"
per" procurano
volta
talil
quei consigli" (*).
di
{')Le
Barozzi
"
ad
ad
spiegabilissimanel rappresentante
alla
abbia
occhio
avere
(').E
"
Priuli
risplendente
sia
tanto
riputazioneal loro re, ma
nessun
Pietro
la
con
potuto
signori spagnuoli,che
in
ca^a
il
quelle del padre.
veneto
dei
trata
en-
mente
lunga-
si mostr"
questo
per
quello di
generalatodel Mediterraneo,il quale avrebbe
E
loro
questo negO al secondogenito il priorato
in
riunire
'
conceder
fosse accresciuta
ne
dar
Rei.
degli
Serie
USOl-lEOt),
Baroui
e
Stali
Ilf, Ital"B. Voi.
pa)^
Berchel.
letta
Eumpei
I.
al
Torino,
Senato
Rei.
ece.
di FraD.
49.
Rei.
di
Pietro
Contar"ai
D.3l.za..y
|160fi-8).
232
"
Un
tale stato
della
di
Capace
e
la
sua
per
aiuto
di
e
cose
so
per
averne
d'armi
gnuolo
doveva
fine,e
l'alleanza
esser
aiutarlo
doveva
cos"
ingegno,
s'era
secondo
il
di estendere
alla
che,
al
in
ha
d' Europa
i suoi
atto
di
trono
grande cuore
Francia, sper",
Germania,
di
biziosi
am-
Spagna.
pio-,
e
Bramoso
si in Italia che fuori
domimi
giudizio del Balbo,
a
spa-
grandezza,non
sua
tradurre
poi, in quello
i suoi
mit"
magnani-
per
il matrimonio
Friuli,in quello di
vedremo
come
concetto.
pi" potente monarchia
a
piccolostato. Aspir"
alto
imparentato con
sogni, sogni di principeche
e
egli,che
protezioneoppressiva,
denari:
mezzo
della
principi avrebbero
un
non
di
e
tabile
insoppor-
ribellione,non
ambizione, Carlo
per
riuscire
Altri
senza
casa
grandi
Spagna
ma
subirlo
potuto
aveva
doveva
cose
Carlo Emanuele.
a
forse
di
"
nocque
alla
sua
(il
dezza)
gran-
('),egli pretendeva il Monferrato, Albenga,
Ventimiglia,Savona, Monaco, Roccabruna, Mentono
il Finale
e
ancora
la
in
nella
Ginevra
Italia,
Cipro, Gerusalemme,
la
Svizzera,
dagli stranieri
e
dagl'Italiani
provincia,egli,conscio
della
la
intendimento
precedenza:era
"
mostrarsi
e
arbitro
al
della
(I)BMlbo,
O
Bel.
mondo
pace
Sommario
Baruizi
suo
"
scia
ai chiamava
stessi !a nostra
ambiva
superiorit",
e
speranza
sua
principe di grandi
d'Italia
"tlla
Bercbet;
"
poi
Tessaglia,la Morea,
Borgogna, la Brettagna.In quellache
allora
e-
(*);sua
Ilaria
d'Italia.
Bel.
di Simon
concetti
ambizione
ConlDrini
(1598-
tl), Iiag. SEE.
'
..yGooglc
trattato
esser
d'
Europa. "
ed
io
Vuole
voglio
molto
pari dai
come
eh'
inferiore
volta
una
Duca.
Il
andar
a
il
di
re
riceverlo
Sua
Santit"
non
andai"
'N"
nella
di fatto
e
giorno al
dominio
il
pi"
i
figlisuoi
ereditario
della
tutti
gli
Marino
relazioni,e
degli uomini
ammalata
nel
("I Rei.
che
*
Torino,
e
non
d'altro
Benbel,
Rei.
di
d'
s" acuoprono
*,
conta
rac-
giorno
dicendo
che
il
il
dico
me-
molto
uomo
Frtnteaco
sto
que-
perch"
"
entrava
aver
giungere
ag-
A
un
generi d'un
un
veneti
modo
Trovandosi
stimando
mente
Amedei
Cavalli,
Infanta, e
i
nella
ambasciatori
non
nire,
riu-
a
agli
Cr"stianit".
meglio
letto,dove
la Seren"ssima
Bbtui"
tre
: men-
potassero
forti
dei
stato
vasto
aneddoto:
in
prefer"
ambizione
sua
nome,
che
speranza
{cosi cercato) che
ricco
il Duca
il Piemonte
accennano
e
e
re,
avendo
di
questo
medico
E
aspiravano
operazioni private molto
S. A,
dei
poi Filippo HI
non
la
gli animi
pregato che
italiani.
questo la
a
8e
ambiziosa
loro
duchi
voler"
all' uso
spagnuoli,egli rivolgeva
altri dominii
nelle
dei
ed
fii
del
(').
si limitava
"tto
sala
", disse
Emanuele
Ferrara,
di
e
ambasciatori
agli
Carlo
me,
molto
inferiori
rispostonegativamente,
Filippo II
nelle
Francia
pari con
esser
de' miei
piedi a
ali' ordinario
non
riconosca
al quale
pontefice,
i
del
cozzar
molti
a
baciare
volesse
il Duca
egli
monarchi
pi" grandi
avuto
Priali
D.3l.za..y
la
IISOI-
234
"
"
tavano
parte che spettava alle figliuoleloro mogli, aspetla
desiderio
con
il loro,il signor Duca
in certa
maniera,
come
condizione
qui parmi risultino
Di
che
delle
una
i! Duca
alla
maggiore
in
francese;
furon
secondo
lasciato
spagnuola
e
dalla
appena
del
il
e
le
Francesco
Se
dipenderedalla
pur
M.
molta
rimasta
mai
innanzi
asserisce d'avere
con
FilippoII, che questiaveva
segreto il timore
di vedere
propria dignit"
prepotenza straniera,
continuare
amhasciatori
e
veneti,
progredire dell' influenza
di
malcontento
della lotta
"
1' umiliazione, alla
lotta,n"
senza
passo
relazione:
voler
tuale
even-
cominciarono
e
della
rihellione. Gli
passo
benevolmente,
sua
nata
gato
le-
trattative dell' alleanza
conscio
condurre
compiersi senza
seguendo
le
luogo,che
poteva iniziarsi
vicende
tenevan
d' un'
che,
vero
richiamati
insistenza
principecosi
quale un
non
che
la speranza
"
tutto
anzi-
cose:
figliadi Filippo III,i principifiglidi
Carlo Emanuele
s' era
due
cause
principali
successione,tanto
r infanta
{'}.
"
chiare
Spagna, era
Infanta
s" stessi dicessero
fra
se
conseguire
per
la Sereniasima
guard"
d'essere alla medesima
con
morte
sua
Carlo,
pi"
commentano
Vendramin
ha
n'"
un
esposto in
le
meno
nella
(ilDuca)
sodisfaz"one
udito da
o
scrive
mostrato
S., non
notano
di
per" questa
(').E piti
"
ministro
un
consiglio
il Duca^invadere
Cavalli (tS91-159S),pi".
D.3l.za..y
di
il Mici
MO-tl.
236
"
ben
comprendendo che
^i
avrebbe
tolto
lui
da
speranze
gnnola, e
r
da
Europa
non
fama
Biron,la
di
di
che
gli
una
le
all' eredit"
spaavere
dignit"d" principe
eh'
gnava
biso-
nato;
era
E
Saluzzo,i
mai
tentativi
Berchet,
e
Berchet,
il
e
la
sopra
nivenza
con-
perizia
lecito d' iniziare,
Spagna
ottenerne
1(505, sortagli forse
Rei.
SO.
Barocci
la
maresciallo
principele
potuto
aveva
e
gli era
funesta. La
poi
o
completa. Nel
BanuzI
verito
ri-
Europa grande fama
in
spesso
prima
il
gi"
stato
era
grandi imprese
dato
dacch"
sfuggito,
(")Rei.
ad
una
che
il dolore d'
padre
quelle che
di attivit"
04), pag.
di ferro
Spagnuoli ugualmente,
e
smania
gli avevano
(")Rei.
del governo.
cose
palesenella congiuradel
conduceva
e
teneva,per
dubitasse.
ne
del
tante
rappresen-
li
ad
non
sua
lico
Catto-
politicadi profondasimulazione,la
ormai
valore
ae
di
mano
grandi egli
Francesi
la
la
Re
in
officio in Piemonte
Cario
dalle
la
pel marchesato
cui
che
cadevano
capo:
cose
la
glorioso,
Ginevra,
d'aio
sotto
stranieri
agli
che
guerra
loro
concepite intorno
indipendente.A
nome
e
Milanese
del
il
gli rimaneva
non
umiliata
con
tutore
a^ravata sul
s' era
che
Duca
agitava il
quelle citt"
fronteggiareil
lontani
possibile,
era
di
cessione
principe" ('),e
d' altro
quanto
di
pi"
era
di
di
nascondcTano
non
S'
la
^');gliambasciatori
di guerra
caso
"
Rei.
i
di
prendeva
com-
sarebbe
la soggezione
per
la
237
"
volta
prima
nella mente
egli scrive che, fino
perch" sarebbe
la
sotto
l'idea delia
quando
a
bisogna levar
non
"
"
errore
lega
aia
non
Spagnuolidi Savoia,
i
assicuratici
dell'imperatore,o
le
cose
di
allor bisogna ringraziarli
n"
Francia,....
pi"....E
e
aopratutto
principe se
Nizza;
la
la
sarebbe
n" loro desiderano
ed
infatti il
Andate
e
i
in
disegniper
Oriente,il
Francia
stato
grande
Duca
nemico
della
di
di
non
assai
si ricordino
pi"
aspra
una
per
e
si
avvicinava.
lega italiana
suo,
ma
spedizione
fantastica
sempre
e
dalla
che
comprese
Enrico
IV,
mico
sopratutto ne-
Spagna, poteva venirgliquel!'ingrandimento
pi"
desiderii
stabilita
iniziata,fu
(')Doc.
in
territorio,
quella gloria militare,quel-
l'impresa
anco
ministri
v' " la
riscossa
Savoia
l'indipendenzadalla Corte
lui
o
questi stati;
soltanto,anzi precisamenteda
gi"
in
fatto grandissime
miei
non
mai
quella delli Spagnuoli " (').
tempo della
una
di
il
che
monti
questo. E
a
le trattative
vuoto
a
di Ih dai
ai
servit"
che
insopportabile
E
metterli
ruina
e
offerto
l'altre
tutte
di
tenerli
(e
avvertire
pi",havendomene
poter venire
per
tra
che
sua
cosa
istanze, ed
denari
da
ha
fortezza s" di qua
alcuna
che
si
guardi bene)
ne
piuta,
com-
(causail pericolod" cader
francese);" ma, assicurate
"
dominazione
di Roma
la
lega italiana,
cit
eh'
Cattolica,
ma
soltanto,
col
tronca
Ricotti, App.
trattato
erano
Senonoh"
bisogni.
di
Brusolo
improvvisamente
Voi.
per
III.
D.3l.za..y
e
per
non
la
di Enrico
morte
IV;
prevedere
risentimento
della
nella
fosse
che
mand"
di
in
e
in iscritto
a
nome
protestavache
mai
il conte
del
si sarebbe
III
Torino
avvilito
della
Langosco
Brusolo
a
voce
il Duca
drid
Ma-
cosi; a
Motta, ambasciatore
rifiutava recisamente,affermando
straordinario,
il Duca
riusc"
perderebbepiuttostolo
di far
anche
principeFiliberto
al
come
buona
non
di assalire
dovette
e
del
volont"
zio
a
la
Duca,
sua
{')Ricotti,
Recondite,
riparla
op.
il testo
nell' Arclilvio
al
della
suo
i
ni.
13. Il
in
molti,
agi'ocelli,confess"
con
le
le
colpe
Il
Il
di do-
caso
HI.
Re
Memorie
*!S-1S,
pag.
stesso
Don
narrava
Alonso
de
la
principe Filiberto, egli
ginocchia
del
carta
Siri, nelle
Firense
"
in Firenze.
la
e
pattiprecedenti,
Voi.
suaccennato.
anibascialore
di
pa^.
Crmnoisy, 1677,
scritto
di Stata
scrive, in presenza
lagrime
L-it.Val.
Parigi, Mabre
"juesti fatti
lui,esporgli
a
presentargliuna
e
il
ma
;
privata presentarsi
leggere (')." proprio il
senza
al governatore
sottomissione
firmata,che Filippo,secondo
lucer"
dato
il Piemonte
udienza
in
che
la vita. Gli
e
davanti
Re, inginocchiarsi
padre
a
stato
sospendere1' ordine
di Milano
il
pretese
perdono
padre.Da
simula,
dis-
Ispagna
principe Filiherto,dal quale Filippo
che, inginocchiato,gli domandasse
teva
po-
il Duca
il trattato
segreto; poi
non
esposto,solo,al
Spagna. Dapprima
speranza
rimasto
il Duca
Io lasciava
elie
e
che
sventura
Duca
in
[erra
et
et
domand"
..y
con
le
per
Emanuele
Carlo
a
il Re
e
vassallo?
suo
Terribile
che
rinnov"
gli si
anche
se,
Carlo
Emanuele
r
Europa
ad
d'
era
dinanzi
a
fece
Carlo
l' evoluzione
Emanuele,
compiutasi fino
precipitaa
acosse,
nella
(1903).Poich"
di
guerra
una
fosse
parole
et
dal
che
sari
et
ormai
nastro
niuD
vecchio,
travaglialo
di
animo,
ordini
ecc.
dati
al
Bocca.
1878. V.
pag.
della
II, pag;.
strano
mo-
sul
ferrato
Mon-
soltanto
occupato
pentimento.
resti
attribuire
oggi
di
ne
se
una
rispetto
certo
un
senza
l'oltraggiosubito
ed
et
habblamo
governatore
Filippica prima,
Storia
[') Carujti,
"
sotto
l'Italia
mai
possa
ecc.,
che
Carlo
e
mossa
fu
non
riscossa:
iimitiaziane
vera
principe
.
O
di
ottimo
turbata
gli
guerra
termiai
politica di
improvvisa
Per
inetto.
gli effetti
e
conquista, fu anche,
,
magnanimo
e
allora lentamente
questa
pressione,
im-
molta
1' umiliazione
era
nella
tratto,
un
dopo,
poco
noi
un
prepotente ed
conseguenza
di
piccolo pr"ncipe
monarca;
monarca
Ed
profondamente: per
sentirlo
per
l' odio
e
Spagna.
quei giorni
a
d'
un
suo
('),l' atto
principe indipendente, valoroso
un
noD
la
il Carutti
1' umiliazione
grande
un
al Duca
contro
cuore
egli dovette
tempo
terribile dovette
cost"
asserisce
non
moglie,
(').
essa
nel
come
medesimo
l'umiliazione:
eh'
Quando
"
figliuolaper
un
"
stata
era
il sacrifizio
essere
di disarmare:
la
forse di farlo in
disegn"
genero
l'ordine
padre gli diede
suo
mand"
quando Filippo III
il Tassoni
mandarsi, come
et
Onde
nella
noi
H
Hilano
mossi
quiete
sua
la
risaluto
altre
eoa
colpa
di
Senza
dere
sospen-
data.
..
77.
diphma"a
della
cartt
di
iOS.
D.3l.za..y
se
Savoia
240
"
da Carlo
ed
doveva
Emanuele
questo
a
Francia
o
purch" preparata e
iniziata
ministri
insaputa dei
aiuti
da
Costretto
le condizioni
clie la
febbrile
chiese
armi
nulla
avendo
giovava,
guerra
l'
PiemMite, al-
Cattolico.
Carlo
e
italiano
stato
disarmo,n"
Seooncb",
in
alleanze
forestiero.
o
volle accettare
le sole
1614
forze.
sue
Giovanni
E
di
all' intimazione
que
fare assegnamento
a
nel
quando
lui, s"
Don
di disarmare
burl"
delle
gli
Duca
glorioso,
prese
e
Cos"
Carlo
insieme
propria e
da s"
a
un
di tutti
da
tanto
Fu
una
contro
Emanuele
a
giorni(caso
d'oro.
la
tratto il peso
g"'insulti,di
necessaria
e
rino,
To-
Poi, solo
tutta
di
alla
e
tutti
tutti
dignit"
l'Italia,
e scuoteva
menti,
gli avvili-
g"'inganni
tempo la Spagna gli andava
reazione
a
Spagna.
provvedeva
quella di
di
delle offerte di
spagnuolo
il Toson
le armi
Carlo
a
sprezz" le minacce
rimostranze
rimand"
l'
del-
obbedisse
non
sei
entro
Luigi Gaetano, ambasciatore
e
tembre
set-
vadessero
gli Spagnuoliin-
cio"
il Duca
ove
obedesca),il
no
quasi
o
Mendozza, marchese
FilippoIII,che
il Piemonte
fuori,
e
Ynoj'osa,governatore di Milano, comunic"
gli ordini
tivit"
at-
con
Italia
ottenuto, si ridusse
ebbe
non
Spagna g"'imponeva ;
cerc"
l'appoggio
nel-
sperava
l'ebbe
non
la
Spagna,
denari,e finalmente,nulla
e
sopra
del
Spagna:
non
ritirarsi,
a
la
solo
sempre,
altro
nessun
dal
del Re
profondo dissimulatore
della
nemica
italiano,
ogni
stato
col sangue,
lavato
esser
fosse
scopo,
uno
"
imponendo.
benefica contro
D.3l.za..y
che
l' azione
241
"
violenta che la
fu
"
Spagna
pi" generale e pi"
esercitato sul
aveva
pi" grande
tanto
"
pi" gloriosaquanto
tanto
e
temuta
Piemonte,
in Italia la
era
potenza
spagnuola.
dell' Ynoyosa, varcata
Il marchese
il fiume
passava
nel
Careaana
a
in
le
del
mosse
mandava
avere
r
di Milano
il
Nani,
amico
e
ad
che
nulla
irritatiasimo
era
d'altri,ugualmente
mortificare
tant' oltre
trascorse,non
di
pene
di consolare
(!) Vitlaria
(")Nani,
L.
nella costruzione
del
nello
fatto. Vittorio
aver
la fama
che
traditore del
Stri
diceva
(');
Re
suo
ai
Carlo
contro
asserisce
latti,
Emanuele
I,
".
e
IBI*.
s'abborriva
potenza di
del
della
pe,g.
che
se
quel
occupare
lui conveniva
Duca,
le
glilasciavano
in
cui
offese
altro
mano
castighi" (').Solita boria,
gli Spagnuoli di
Siri, Memorie
Hiitoria
rispose"
acremente
alla
la contumacia
potere che
ISSO.
Spagna
Agostino Dolce,residente de' Veneziani,che
grandezza del Re
-capace
la
l'Ynoyosa, dopo
quasi contemporaneo
consigliavala calma,
dalla
e
rebbe
sa-
temuto
avesse
soccorsi
Recondite
del Duca
storico
che
non
si
Vercelli, ritornava
presso
senza
e
villaggi,
nondimeno
e
nelle Memorie
Ynojosa
se
qualche settimana
forte di Sandoval
scrive
alcuni
Novara,
mare,
il Dnca
punto, prendeva per
governatore. Nuovi
per
speso
stato
altro
un
gettato,sopra
loggi"
Sesia,al-
Vercellese,mentre
Palestro,bruciava
sorpresa
la
BeamdiU,
".
molte
disfatte.
1616, pag.
3S1.
Repubblica Veneta. Bologna. Longhi,
IT.
D.3l.za..y
242
"
Il Duca
invece
amhaaciatore
veneto:
avrei
avanti
Quanto
Novara
fiducia nelle
Emanuele, gli dettava
non
lo
di
lui, n"
Spagna. Si
alla
di guerra
di
cercato
Spagna
con
tanto, che
e
i due
Castiglione,
Asti:
voltaron
armi,
Duca
Dopo
non
con
(1) Rei.
le
pot"
arti
Barozzi
di ben
altro
stranieri
e
d' indurre
il Duca
il Re
che
d'Asti
trattato
i fatti d'
si
furono
resistere
uguali,hor
di
trattar
a
si
1615
di
arme
di
si ruppe
Bi.stagno
numero,
che
Berehel. Rei.
gettaron le
principe hor
di
Reoicr
Zen
D.3l.za..y
posto
com-
Francesi
agli Spagnuoli."
di
garono
prolun-
presso
di
respinti,
Svizzeri
di
con
pace
scontrarono
inferiore
spalle,di
e
italiani
mezzo
eserciti
quellodel Duca,
di Savoiardi
che
degli
il Piemonte
tutto
primavera del
nella
la guerra.
nuovo
guaggio,
lin-
il bando
ma
egliacconsenti,
negozi del primo
i
lui,-e
di
ogni
volle umiliarsi
non
franco
n"
trattava
degli stati
accomodamento:
un
il
parole.
Gli ambasciatori
avevano
nata
forze,in-
dichiarazione
che
Spagnaoli,allora pubblicata,
fosse devoluto
roso
nume-
cavalleria
sue
spaventavano
la
voluto
un
di
gente,e
in Carlo
imperialecontro
ad
aver
"
certo
loro,ed
avessi
se
trovo
di buona
(').La
io nel
facevo altri progressi.
e
sto bene
e
che
ed
inteso,e
mi
Zen,
armiito,gli Spa-
sono
stato
avr"
preso
tutto
e
mio
forze,io
a
esercito
anco
Io mi
"
quelloche
successo
andar
semplicemente aRenier
parsatinel
gnuoli sun
"
diceva
^
Solo
il
di sol-
|1G13-Iei5),
desiderato
sima
venga
alla
suddetta
Signor
di Venetia
fatto
occorrenze,
compiacere le
di
Maest"
Sua
quiete della Christian"t"
corrispondenteappunto
Ambasciatori
hanno
"
d"
contentata
un
dopo
le
tutte
li detti
piazze
delle prese,
fatti da
gn"tolicontro
la
parola
data
volessero
infestar Sua
'tro
Maest"
nella
di
dal
luoghi tolti,con
essi ritrovati
tutti li
di
sua
li
Spa-
scrittura,
al
Spagna
et
Re
mente
indiretta-
o
nella persona,
Christian"ssima
protettione
prigionieri
che
caso
direttamente
Altezza
fra
et
questa
Re
Prencipi,si
restituiranno
altra, et
la sostanza
Christtanissimo
Stati, Sua
dall'
et
parte
una
Signori
Si
anco
come
Stato,
prossimo dopo
mese
un
della
sarmare
promette di di-
come
armi, munitioni,in
l'artiglierie,
nel tempo
contro
suo
promettere
fra
palesar
per
del
tranquillit"
i loro
al
sempre
suo
essere
et
pubblica
Re-
confermar
per
quello che
a
versale,
uni-
Serenissima
il desiderio
della presente, etc
mese
tutte
et
esorlarla
servitio
et
Cattolica;
detto
effettivamente
et
presenti
che
particolare
maggiormente
ogniuno
la data
la
et
Venetia, et parimente
professatoa
le
riverire,servir"^
per
Maest"
dette
Ranier
Signor
offitii per
l' ossequioet devotione
mondo
ad
Altezza
del
mezzo
per
per
quiete,per bene,
et alla
pace
detta Sua
ha
straordinari
efScacissimi
la
havendo
del
mezzo
per
acquieti
et la Serenissima
Carleton,
Dudlei
ai
anco
Brettagna
Gran
Ambasciatori
loro
alla
della
Cavaliere
Repubblica
Zen
negotlatione.Come
del Re
Maest"
Altezza
Sua
che
e
negli
prender" l'uno,
et
dar"
D.3l.za..y
a
Sua
Al-
245
"
aiuto
necessario
alcune
modalit"
ogni
tezsa
(Seguono
del Duca
del
e
Sua
"
adesso
tutti
Francia
altri
dal
ordine
dalla
haoer
in
"
Gueffler,e
Zen,
Sua
soccorrere
aspettar
senza
nuovo
sero
quello che potes-
(')"
Il Ram-
Emanuele,
Carlo
poi separatamente
straordinario
d'
Dudlei
Inghilterrae
straordinario
ambasciatore
della
Spagnitol"
li
che
nonostante
contrario
a
Altezza,che,
Sua
caso
armata,
Carieton,ambasciatore
Ranier
pr" vi ne ie
lor canto, debbano
il trattato
il
e
di
sin
Dighiera, et
delle
Stati
Corte, et
Firmavano
bouillet
alli
gente
con
",
disarmo
comander"
della
lei quanto sopra,
da
mancassero
Altezza
Maresciale
Governatori
confinanti
effettuato
difesa
sua
riguardantiil
Christianissima
Signor
gli
la
per
governatore).
Maest"
al
"
della Serenissima
Repubblica di Venezia, promettendo ciascuno
a
Emanuele
Carlo
l' appoggio
governi,dato
ai
caso
l'aiuto dei
tivi
rispet-
sero
gliSpagnuolimancas-
che
patti.
Ognuno
coir animo
e
che
di
un' epoca
Filippo IH
guerra
le promesse
Venezia
ma
vane;
il
che
sa
di romper
e
possibile,
come
il
e
trattato
assentiva
al Duca
della
d' Asti
gloriosa,
poich" riusciva
di dettarne
"
quasi
chi
"
non
segni
appena
fosse
ghilterra
Francia, dell'In-
si mostrarono
nondimeno
al trattato
per
a
patti,e d' interessare
il
Carlo
ad
non
mente
interaveda
Piemonte
Emanuele
una
guerra
..y
246
"
mossa
combattuta
e
stati d'
la
pi" potenti
Carlo
Emanuele
la
e
lascer"
delle
due
dunque
che
affatto
orazioni
do-
Filippica,
a
passarono
essendo
Spagna,
successivi
degli eventi
intendimento
secooda
sua
prima.
I
d'Asti
pace
delle relazioni
l'esame
questo punto
la
scrivere
tempo innanzi
poco
studio
fra i
della seconda
ei trattava
vettfl il Tassoni
fra
lui alcuni
da
Europa.
Mentre
e
"
Io
l'
superfluoal-
di
cui
ci
cupiamo.
oc-
II.
Garlo
Hmaiiael"
eaaetiiiali
dti
lare
nella
nel
due
solo da
il
ci
probabilit"di
Durante
riuscita
ii regno
italiane
vicende
"Repubblicaal
""li
a
dare
un
Ducato
di
he tPop[Mj radicalmente
i
e
i caratteri di
poi quanta
Emanuele
non
alla loro
diversi
quei due
leghe.
le fortunose
la Serenissima
Savoia, ma
comune
nuele
Ema-
periodo di
i tentativi di
ravvicinarono
indirizzo
caldeggia
e
fra Carlo
veder
per
Carlo
di
teghe.
stati nel
avessero
e
quindi opportuno
passarono
essi
Piemonte
stati italiani possa
sembra
occupiamo,
in
esprime
di
lega
principaledi
di cui
tempo
Tassoni
una
spiritoinforma-
tiaiionale
di
Differetae
"
nello
e
Tentativi
"
quali relazioni
esaminare
ilati
idea
all'Italia: mi
salute
e
L'
Filippiche il
r idea die
due
"
muela
Bepubblica
Nelle
venir
dei
goeemo
governi
Veneta
Repabbllca
1"
e
erano
stati. Fedele
D.3l.za..y
giunsero
politica,
i fondaVenezia
247
"
al 3"3tema
sistema
della
da
neutralit"
della neutralit"
con
dei
uno
"
disarmata
armata
Savoia
e
dell'alleanza
o
grandi stati vicini;retta
il
di mente
il
del capo
nullo
al mestiere
della
ad
al
in Piemonte
che
tese
piemon-
mise
cadenza,
de-
i fondamenti
naturale
era
stati fossero
molto
stato;
quello alla
"
conseguenza
il
commercio,
grandezza italiana,
dei due
di
Cons"glio
grandezza
una
g"'intendimenti
por
del
dell'armi;avviato
questo
e
in Venezia
stato, massimo
anzi,
popolo veneziano
il
massimo
al potere
potere del principein opposizione
minimo, quasi
che
dello
valore
opposizione al potere
potere del Consiglio in
minimo
dato
di cuore;
e
cipe
prin-
un
grande per tradizioni di famiglia e per
straordinario
perta
sco-
Venezia
da
Saroia
un'oligarchia potentiasimae
al
molto
i
diversi
versi
di-
sistemi
politici.
Alla
massima
parte degli Italiani del
prostratidalla
tirannide
doveva
o
parere
un
stessi ambasciatori
pazzo
e
di
o
un
di tanta
qualche volta
sgomento.
Due
destare
l'assolutismo
d'
Al
di
Carlo
concentramento
alla
i sentimenti
imprese grandi
propriemolte
sua
dubbio
sua
cause
Emanuele
essi
della
e
sapienza
un
senso
tavano
interpre-
Repubblica):
la smania
e
pericolose.
d'
ogni potere
spingevano il Duca,
politicaessenzialmente
negli
soprattuttoli
cose
colpivanospiacevolmente(e in questo
senza
Emanuele
sognatore, E
veneti,uomini
politica,
eglisembra
di stupore
spagnuola, Carlo
Seicento,
nelle
mata
indo-
mani
dall' indole
militare,daN
248
"
r
del
esempio
Consiglio di
padre
Stato
al
"
sospetto che " membri
risentissero
flussi
troppo forti gli in-
spagnuoli0 francesi. Questo
dille relazioni
documenti,
"
per
che
Contarini
che
il Duca
usanza
e
che
li
di
pi"
ostile al
possiedela
bene
un'
Duca,
si
*
del Duca
il
stesso
non
in
Emanuele,
a
rar
ponde-
che
tutta
la politica
sapere
spiegarea
di governo,
utilit"
ne
abbia
e
sA
d"
tratto
luogo gli ambasciatori
generale l'ardore
le
veneti
provano
disap-
guerriero d" Carlo
imprese succedentisi
senza
tregua,gli
continuo, l' audacia
improvvisi,il parteggiare
spintafino
alla
temerit",tutto
(')Rei. Alberi,
("1 Re).
Baroui
Ct Rei. Baroui
leil),
il
Emanuele,
("J.
In secondo
assalti
cagionedi
gorio
gittarvisi(';; Gre-
maniera
potuto capireche
mai
Friuli,
si risolve nella mente
non
perch" di questa
aver
il Duca
di
la
necessaria
di
agita,ai disputae
", confessa
fa s[)esso il
e
Carlo
asserito
aver
"^
loro,tant'"
trova
fermezza
impresa prima
Barbarigo,dopo
ornamento
{');Francesco
questo fatto nella volubilit" di
quale non
altri
consiglieripiuttosto
interrogadistrattamente
o
da
e
questo proposito
a
"valersi di
contrario di quanto essi dicono
pitisevero
veneti
pittureper
muto
come
evidente
appare
asserisce
tiene i suoi
perch" intenda
non
vero
degli ambasciatori
Simon
del
p.
Rei.
e
di Simon
ci" insomma
CoDlariai
la
(I598-I"nl|, pHg. 19t.
Bervliet,Rei. di Kraaceaeo
e
che
Friuli llUOl-IEOt),
Berchet, Rei. di GregorioBarhirigD (ISOS-
145.
D.3l.za..y
Repubblica saggiamente prudente
neutrale
Stato.
doveva
" cosi applicatoa
"
Stato
suo
che
pari
massa
E
Duca
che
il capo
tralascia
pieno
l'esito
che
vede
quasi
0
si ravveda
consiglide'
passione d'
I
in tutte
suoi
"
separava
i due
soltanto
Bel.
"") Rei.
Stati.
Data
la coscienza
Baroni
id.. Bel.
e
Berdiet,
di
Vineenio
pi"
lontane
con
(').
"
licenziato
dal
sua
dante
abbon-
e
l' altro
in
giunge:
ag-
stabili
V anima
ora
cader
ogni tempo
n"
speranze,
ch"
per-
fallace," per" possibile
o
di
deli
i fe-
abbracci
quelliche
senza
alle relazioni
tutte
che
o
da
una
di
quasi
della
di
Giissoa"
necessit"
Francesco
basciatori
am-
tutte
distanza
gran
questa distanza,"
Bel.
d"
consigliano" {').
lo
apparisce evidente
lo
cosi ricco
o
eitati appartengono
pa.ssi
nondimeno
CI
cari
da
per
pascere
riesca
alcuno
interesse
ostili al duca:
che
di
dell'errore
pi"
reggendo
chiamarsi
fastose
ma
che
va
Monferrato,
per" d'avere
di vane,
confini al
consegue
del
l' uno
or
uno
degli altri,e probabilmente
severo
T invasione
mentre
di
quello
cose
che
disegni,de' quali
svanito, non
Va
"
quelle
instabilit",
gustando
di chimerici
si
pensieripossono
I suoi
"
di
imparziale, perch"
dopo
poco
nella
di
Gussoni, pi"
non
bene
nuovi
cupidit"delle
sodisfazione
Vincenzo
innanzi:
pi"
lui la
in
formar
disordini
gran
E
".
passo
la poca
con
al
il governo
cura
poco
cos"
possiede,e
questa
contrario
trovar
ostinatamente
e
chiaro
di lottare
Friuli
(ISII-ISISI.
Dgliza..!.
(16
pag.
S
250
"
insieme
e
accomunarli
alla Sereuissima
di nizionalit"
esisteva in Carlo
e
ambiziose
di
politicocompleto,
n"
si estendesse
patria che
L' Italia era, secondo
il
provincia,
Venezia
una
s"
a
ambizione
ma
stessa,e
ma
schiaviti!,
intendeva
non
voleva
era
il Piemonte.
l'idea di
delle
nei
lagune.
Seicento^
stava
Stato. Ella badi
momento
renderla
gi" pi"
la forza
mancavano
l"
uno
era
organismo
un
mai
questo di
per
dipendenteda lei,non
Venezia
per s"
datole
un
Nella
e
sua
grande
ella incontrava
soggetta
l'audacia
di
e
lo stato
a
a":
vincia
pro-
redenta. Inoltre
Stato
uno
nisola,
pe-
liberarla dalla
nazione
lunga
e
in terraferma,
gettato lo sguardo sull'intera
aveva
non
dominii
al di
nome
in
se
tempo l'ebbe
carezzato
aveva
che
mire, per quanto
sue
gi" di
formar
ne
invece,per quanto
i suoi
di estendere
sentiva
una
le
detto
ma
parziale,
suo
Venezia
potessero essere
steva
esi-
all' idea italiana
che
principidel
altamente,
la brama
Piemonte,
avrei
meglio
Piemonte;
Emanuele,
solo fra i
proclam"
chiara
nazionalit"
forse altre d' interesse
subordinava
sit"
neces-
al sentimento
nel
di
il sentimento
nel
germe
la
mai
apparve
in germe
grande
una
Ora
Duca,
Venezia.
a
detto che
primo
non
esisteva
esso
affatto
in
comune
il
e
gloriedi
Repubblica,e quanto
.
Ho
Veneto
gli oppressorid' Italia.
della lotta in
mancava
nelle
e
pericoli
nei
contro
guerra
viva
nazionale,avre1"-
profondo sentimento
un
potuto eongiangere il Senato
bero
da
-
giovane,e
cui
ancor
dava
le
segno
cadenza,
gloriosade-
sabaudo, che
D.3l.za..y
per-
di veder
siaai,timorosi
(l| Delle
fra
alcuni
l' inanima
gnalunente
in
libretto
un
d' edilore
nome
e
getta principale
paragonabili
Io
avendo
salUre
del'sno governo
titolo
Bagionamento
del
data
nocumento
re
delle
nella
d'
li
.-on
del
sangue
umano,
le
ha
e
Certo,
di
l' Italia
un
libero
neutraliti
avesae
ostinato,
fattili
autore
avrebbe
non
alla
parlare,
dovuto
l'egoismo
colma
d"
veri
seimi
da
e
lo
ecc.
non
della
ingiur"e,
afTiontt,
Veneiia
ecc..
avrebbe
vendicar
(di
le
preso
iena
cui
D.3l.za..y
piti
stre-
mento
spargi-
prepotenza
ha
poi. sUnca.
polulo
"
li tanti
parte
dinanzi
come
ricevute
.
dall' anonimo
Stai*
da
per
et in particolare
rumori
le tante
diggerendosi
unite:
si
grandemente
abborrire
piegala
offerfo
con
da
Filippo
gli aiuti
e
pace,
dimostrando
vicini,
danni
la
fosse
enumerando
ritrova
si
la
l' arciduca
che
ella,
tulli
con
e
loDlanf"iaima
Spagna
attribuitele
che
La
della
tutti,
di
e
la ne amente
Ha
per
firma
cerne
soggelta
altrettanto
offese, lasciando
lungamenle
se
parole
insulti
suoi
g"' innumerevoli
dissimulando
le
Unte
a
esaero
insieme
scordandosi
dunque
di
et
militari,
"
Principi
"
risentire.
deca"
ha
delta
seguita
andava
ri-
fanno
Venezia
e
quali,
che
cinque)
contro
ora-
civile
dell'Imperatore
spun
che
luce,
luogo
sono
le
coosidcrare
Uscocchi:
Sapientissimi,
perfetta cariti
nel
aog-
nou
pi"
e.
politica e
sua
per
Spagna,
si
senza
lianau
buona
porta
avevano
pteti, bramando
Cristiana
di
le
XVII
retoriche,
delle
Venezia
quali
secolo
due,
prima
prepotenza
si volesse
Padri
di
la
principi a
degli
Tassoal
la
in
difendevano
Europa
ch'ella
piena
la
questione
le saparehierie alle
il caso
[
che
Spagne
gli Stati
inviU
tutti
a
d'Austria
e
l' Italia
1615,
di
d'Italia
al
tirate
e
Filippica Ma
terza
Nella
attribuite
e
Venezia
se.
quali
altre
chiamarsi
e
le
Filippiche
alle
melter
XVII.
secalo
nei
Venezia
parlano
Spagna
cinque Filippiche
Questa
conto
di
scopa
del
fra
relmloni
nessun
i difetti
-denza.
"he
data.
politiche, potrebbero
rfoni
por
per
politiche
macchia
alia
senza
le
e
generalmente
quelle
stampato
la
Veoeiii
di
autore
rra
aggiunte
troTano
satire
d"
scr"ltor"
gli
fra
d'od[o
e^ooi
in
e
spagauola (').
Italia la potenza
tntta
in Piemonte
cresetere
l'Austria
dalarmi.
detto
Filippica^
senzc
dugi.
in-
qui incon-
Ma
non
"nni.
'
con
"
-
Veoeiia
difesa
rale
et
Romana
che
Spagna
Filippica,
dimostra
naia
BDonlma
ala
la
e
tirata
contro
storia
antica
la
necessit"
solito
contro
la
Spagna.
una
portano,
Libero
di
il
altre
primo
della
posto,
del
Repubblica
net
ParnOBO,
giunta
la
da
curioao
un
quel
la
degli Spa-
settima
si
termina
inveendo
la
dell' Innominato
nelle
Biblioteca
Filippiche
lippica
Fidemica
Acca-
Nazionale
del
Tassoni
dedicata
"
parola
una
al
setUma
firma
alla
quale
misere
pncbe
quanto
che
sesta
Filippica
sesta
esistente
nemmeno
clUto, si
nella
afFoganda
e
la
Savoia,
quinta
religione,della
La
"
la
con
.
nelle
cinque.
Il nome
di
di
anieinu-
test"
accordata
della
pace,
quarta,
(nell'edizione
Duca
libro
continua
senso.
Tanto
et
Nella
"
del
dove,
della
Corsari,
e
..
prime
gruerra,
la
come
Firenze). Al
tiene
la
orientale
religione
leone
con-
"
propuftnacolD
mezza
libert"
si
Veneta
infedeli. Herelici
protezione
il
Innominato
litentiosa
Caiotica
ad-
pi"
degl' Imperli
dimoHlrozioDe
inleadono
nnn
oriioote
I' argomento
Filippica, aggiungendoe-i
"
la
"eW
et
nezia
Ve-
Spagna,
dissi
Arnia
nuova
della
le tre
Infame
la
d' Itul"a,
.
che
Liberti
barbari,
et
come
la
et
volpe,
agli Uscocchi.
gli Spagnunli
ci"
innata
libert"
mezza
quanta
gnouli
a'
Chiesa
"
"
et
la
contro
porta
'
termine
della
riparo
della
1' antica
frontiera
occidentale,
che
si paragoDB
libero,
spagnuola
et
Filippica,
quarta
Accademico
odio
suo
ripeto qui
aveva,
NeUa
fronU
il
nonostante
di
Veneta
col
Filippiche
a
b"
di
novellieta
Fulvio
di
invece
"
la
racconta
Vtntiia
spagnuoto,
che, nel
Savola,
generalmente
e
al
dalla
Il
a
di
Duca
quale
attribuite.
Risposta
dove
Savoia,
ecritta
libello
autore
nome
D.3l.za..y
le
"
an-
le sne
evidente
Appare
il
fece
intorno
dice
che
Avvino
miseria
Manife$lo
Tassoni
quella
a
"nlitolato
povert"
il
e
accoppiato
libello
curioso
un
Savolano
principi
lui
Savoia
in
quale
Repubblica
Valerio
relazioni
Duca
di
delle
dal
Carlo
254
"
dietro,quel
la
contro
dalla
quale sperarono
ed
cui
torna
il
per
quali tutti
di
interessati
nemici, alla
cli" mal
anderia
in
mano
di
di
Spagna). Per
di
Granduca
di Toscana.
E
per
la
la pace
di
da
a
B
Antapoli
el Tassoni.
alle
ad
".use
una
dal
cinque
in
quello che
giunga anco
il
con
noi
Italia al beneficio
tutta
suo
seeonilo
Duca.
ed
resto
della
quello
h
che,
1618
Del
gli Stati,
tre
e
Venezia
unire
molti
che
pi"
desidera
proprioed
i
pi" pronti in questi Stati
la .'Spagna, e
leiia
e
secondogenita
sua
tutti
eh' " pure
sempre
aUeava
(di Francia
"
Emanuele
Uniti
"
d' Italia si
questiStati
cadessero
quellodella terzogenitacol
e
quasi ad
j
questi Stati,per-
Re
della
signoria di
cosi si viene
di
questo Carlo
it matrimonio
i
sero
essi ci fos-
ancorch"
"
questi due
di Mantova
sar"
Savoia
princ"pi italiani
fra
loro che i detti Stati
per
uno
che
di
il Duca
conservazione
col Duca
" forza
il Tassoni
e
accennare.
1605
lega
una
sono
vivamente
nel
lega
figlioPrincipe di Piemonte, si parla
insistenza
con
che
rivoluzione
vera
Emanuele
Carlo
opportuno
ora
Nell'Istruzione
scr"sse
una
ziatrice
farla ini-
e
l'impossibilit"
della
S["agna.Quindi
nella
a
neutralit"
sua
parte importantedi
o
solo avrebbe
nazionale,che
sentimento
potuto rimuoverla
~
"
Si
alcuni, quest'odio
DoU
Filippiche
pei-"
dubbia
seu"
gli
scritti
di
Repnbbl"i-a ael-
cui
cognij"one pi" chiara
del
ho
e
ad
che
muo-
il libello
posteriore alle
Savoiano
parlato pi"
un
d'Italia.
D.3l.za..y
ri
appasopra
gludiiio pi"
255
"
da
di
"
questi Principid' Italia
venisse il bisogno che
se
altra parte.Cosi
qualsivoglia
d' Italia
"
omettere
bene
che
importante e
niente
le speranze
trattative
di Toscana
alla
poggio
tengo che quest'ap-
finir di
per
sogna
bi-
non
stabilirlo ben
(').
"
Ma
Le
molto
io
di Carlo Emanuele
di matrimonio
andarono
fra
viva
Medici
vane.
granducale
casa
l'interesse
vuoto, cedendo
a
gelosiasempre
la
con
furono
Savoia
e
per
Le figliemagquestioni di precedenza(').
giori
le solite
di Carlo
andarono
di
Modena,
Mantova
e
valessero
la paura
della
invece
spose
che
per"
senza
stabilire alcun
a
di
trimoni
questima-
legame politico:
soffocava
Spagna
ai duchi
di
tentativo
ogni
alleanza.
Dalla
Corte
il
che
(") Doc.
cit.,Ricotti, App.
dall'
a m
cliiaro
Be
di
tm
Carlo
che
questi
duol
et stubillrnenlo
un
Spognuoli
pezzo
di
il Duca
Cattolico,
erano
Slato
baciviat ore
L' ambasciatore
di
Giovanni
Cattolico
re
(")"all' ArcbiTio
del
quasi nulla
o
di
salii
di
sicuro
e
in
ap-
d"-ipn-ito
questi
Duca
b"
dicendo
et
e
clie
il
quiete d'Italia;
Stato, n"
il
che
quali
al
opposto
tutti
con
parisce
ap-
con
trimonio.
ma-
gli Stati
ris tringt mento
Grandaca)
et
in
1' approvazione
semi)
fosse
"
doeumeoto
da^le
far
a
Spagnuoli
un
Emanuele,
Carla
conelude
di
am-
voi.. III.
quando
ragione
Mocenigo,
il solo
di Firepie,
era
Principi (il
della
aia
si poteva
la Corte di Roma
tutta
"
veneto, asserisce,
basciator
nunciale
nulla
perch",come
sperare
stima
di Roma
era
la gloria
questo
si dis"ie troppo
,.
Dgliza..!.
al discorse
bene
di
258
"
Sede
poggio della
Apostolica,e
lui per
procederecon
" sempre
tale concetto
:
Corte
di Roma
si sarebbe
Duca
di Savoia
co' suoi
principedi
sembrava
a
al
pi"
la
conciliare
sedare
ed
pontefice
il
peti
gli im-
ai cardinali
di
inquieta,
natura
sicura, di sentimenti
ed
sfatto
sodi-
in tutti li pontefici
adoperataa
al
venga
con-
cose
('),Tutt'
"
nemici
guerrieridi lui,che
le
tutte
stato
r effetto dimostra
come
per" le
che
e renderlo
ogni rispetto
ogni altro principe in
che
pi"
"
subordinati
religiosi
fede poco
alle
siderazioni
con-
politiche.
Tuttavia
le
maggiori
si concentravano
nacciata
nella
avere
tentativi fatti per
e
nel
riferisce
vedo
che
"onto
a
non
strada
ogni
dei
n"
con
assicurarsene
altro
nessun
unione
il
.
vuto
do-
nelle
Dei
del 22
tornar
maggiore ed
dicembre
Duca;
possa
non
Italia,
il
suo
con
1607,
Io
*
forse
non
pi"
a
repubblica,
pi" potente principe
ha da temere
n"
principiforestieri,
minor
zioni
rela-
Contarini,nel dispaccio
che alla serenissima
altro d'
che
avrebbe
veneti
queste paroledetteglidal
perch" essendo
se
ambasciatori
porta la data
questa
di
Spagna,
interesse.
particolare
dispacci.Pietro
in cifra che
nuele
Ema-
istringerla
parlano diffusamente
partitamentegli
e
dalla
lega un
Carlo
Venezia,la quale,mi-
sopra
continuamente
di
speranze
con
pi"
alcuno
sicura
pericolo
pu" compiutamente
una
lega
difensiva
D.3l.za..y
con
la
257
"
si renderebbero
quale
chi
macchinando
va
Stati per
altri
la
avere
pensieri di
i
volesse
principivi
stabiliti nelle
fossero
anche
che
volentieri
gli
(').
"
lega difensiva,in
una
con
relazioni
assicuro
mi
concorrerebbero
Qui si tratta di
come
sic-
monarchia, e
il passo libero ne' miei
darle
accordassero,cosi
si
vani
gente oltremontana
quanta
altri aiuti che
quei
tutto
per
obblighereia
mi
che
in
"
do
cui
'
tutti
entrare
vevano
Emanuele
dipoi Carlo
il concetto
; infine
Pietro
alla
strettamente
Considerino
"
con
i
tendano
fermezza
ci"
"
che
e
le
portando le
va
avendo
questa variet" altro
dato
(')Rei.
Urini, li
Baroizi
die.
avvantaggiare
per
dalla
16D7,
speranza
e
mia,
servendosi
mezzi
Berchet.
pag.
di
moto
di
garsi
le-
questa
e
pensare,
lentissime
Eccel-
prudenza
negozio e
questi
mand"
Di
si
fensiva
of-
dove
quale
con
risoluzioni,
perch" a
sue
tenendo
cogli Spagnuoli
viene
loro
la debolezza
signor Duca
che
Signorie Vostre
l' iniinito della
arrivando
il
che
sa
trasse
en-
lega
allo scopo
corona.
neto
ve-
cui
una
pensieridi questo principe,e
vada
non
Spagna,
non
in
Contarini
quella
a
political'ambasciatore
concludo:
difensiva
Francia, poi quellodi
asserisce
poco
:
all' ambasciatore
lega
una
proteste di amicizia
pi"
principiitaliani
esponeva
di
la
anche
soli i
e
dir"
soltanto
coi
Francesi
accortamente
i
che
suoi
d"
fini,non
quelloche
poter concludere
Dispacc
111.
D.3l.za..y
le
con
258
"
l' uno,
bene
dal
ovvero
l'altro
con
" chiaro
di
molti
fallita a
della
e
Francia,dalla
si
un
le esitazioni
che
principe abilissimo
accingevaad un'impresa gi"
dalla
difficilissima
resa
dall'
Spagna,
vedere
in
zione
l'ambi-
Emanuele
Carlo
senza
dissimulare,che
nel
di
inevitahili
reputava unico
Contarini
Pietro
dominio,
quasi
erano
poter term"Dare
non
(').
delle azioni
movente
di
timore
"
che
"
ingerenza
viva
sempre
federativo
di vincolo
mancanza
potenza
della
fra i
gelosia,dal
dalla
dal disaccordo,
principiitaliani,
sospettoreciproco,dalla sospensione apparente del
di nazionalit". E a Venezia,come
sentimento
negli
altri stati
le proposte
italiani,
ardentemente
comunque,
un
ed
lega fallj,
la
conseguenza
dolore. Senonch"
vivo
Francia,e
l'aveva
tratta
asserito
ad
ad altro che
di
lega
i
fra
(')Eel.
alla
che, egli
re
non
fra Carlo
state fino
il Duca
reverente
figliuolo
gli stati
e
si
mira
Rei.
Bit. Rieotti, App.
voi.
ai
professavain ogni
della
di
Venezia
allora,relazioni
italiani riconosceva
Berchet.
e
Repubblica,che
superiorea s",
I
"eV)). pai;. 113.
(') Dot.
l'aveva,
"
('),
inghiottirci
qualierano
Baoza
quel
con
qualchetempo prima, *
amicizia:
tranquilla
5
il principeche
eglisi volge
Italia,
le relazioni
Nondimeno
mantennero
una
respinte.Per
dovette provarne
desiderata,
non
gli espedientipolitici
in
deluso
gli mancavano;
furon
IH.
D.3l.za..y
260
"
della mia
si tratter"
mai
ha
non
bench"
pelo,io
Repubblica stata
Emanuele
51
sostenerla
amica;
sua
alla
maggior parte
ne' suoi
amore
in
alla libert"
e
e
r
pazzia, diceva
una
dei
('),
della
sciatore,
l'amba-
e
l'impresa
chiamava
quasi per rappresaglia,
del Monferrato
ogni
"
all'ambasciatore
fin allora
anno
sia per tentare
pericolosaper
parlava Carlo
in
riputazioneche
perduto un
risoluzione
Cosi
dove
che
confusione;bisogna persuadersi
in
andr"
"
il Duca
odioso
simo
instabilisprincipicristiani,
facile
affetti,
a
l' odio in
mutar
odio, colpevole d' aver
sicurezza
d'Italia
amore
pregiudicato
le
con
sue
mosse
repentinee imprudenti.
dopo (1614)Carlo
L'anno
prima
per
per
dell'abate
mezzo
('),le
Verrua
del senatore
mezzo
veneta:
di assicurarsi
relazioni
italiano. Il conte
Senato
in
e
'
che
ci
della
Pescina, poi
a
premeva
intenzioni
del
la necessit"
della guerra
lega bramata
la
blica
Republa
con
Carlo
con
gna
Spa-
Emanuele
maggiore
con
di
conte
con
guerra
Scaglia dimostr"
l'opportunit"della
G.
amichevoli
la rottura
delle
G.
riannodava,
Scaglia, figliodel
imminente, e
era
Emanuele
un
la
dal Duca.
stato
discorso
Spagna
"
Certo
soprastanno comuni, egli disse,i pi" gravi
261
"
travagli.Il
Toledo
Tra
la guerra.
di
che
Tra
grandi
e
e
Non
la
Europa. I
dignit",questa
felicit"
"
la servit"
alle
speranze
vostri
i vostri
non
mirano
che
Che
air Italia resta
a
Cosi, franco
e
contro
di Ubero
i timidi
habbiano
ad
a
debole,
potenza.
battuta
ab-
decoroso
la generosit"
coli
questi peri-
noi
ancora,
parlareNicol"
intendere
s" stessi da
noi medesimi
coi- nostri
Habbiamo
delle
Padri
o
"
Contarini
(').
e
ci
affari
prosperit",
con
trascurate
hora, progredite alle violenze,non
tre
Men-
*
gli
consiglifacciamo
talmente
:
lev"
presenti
cose
procedere
si
quando
nell'avvenire
che
da
nemici.
da
Amiamoci,
esitavano
perdiamo l' occasione
diamo
di
e
la
e
ste
giu-
certi
vigoroso,parlava lo Scaglia: gl'in-
e
di loro
Ho-
le
e
il
d'aiutar
l' autorit"
Principe? Lungo
loro
servit".
i sentimenti
vago
l'auguriomedesimo.
e
dalle
gloriadi questa Repubblicae
del mio
narchia
mo-
ragioni,assumono
vostre
fondar
pi"
alla
Archetipo della
citt"
divertiscono
interessi,
la
accendere
per
d' Italia " destinata
col titolo
piego
ri-
e' "
non
prede,agli incendi,alla
vendette,e
all'altro
i thesori,
la libert",
stati,
s' ingeriscono
nelle
ramai
o
uguali
conquista del Piemonte
medesima
del decoro
e
che
meno
poco
minaccia
o
perdersinell'uno
o
grado (allaSpagna)
un
il disarmo
impone
la guerra
mezzo....
d'
la
due
e'
il Duca
deve
pericoli
azzardarsi.
o
"
grandi i
1'offese,che
dovemo
Cl Nani, Op. cit.,
Dgliza..!.
pi"
tol-
lerare, n"
nostra
costanza
nei
generoso
ci d"
e
comuni
d' esercitar
per
patti,sforza
n"
anni
generosit"
dell' Italia
Si
Principe....Padri,
e
di trattenerla
di
Carlo.
di
ridurre
Se
"
la
da
cui
che
cosi
vivamente
ebbe
dalla
Torino
0) Nani.
a
bramata.
intanto
la
ordinario
di
una
delle
di
Carlo
Ranier
Antonio
pag.
viscere
di nodrirla
sono
altrove
forze
mettevano
la
in
e
SO,
D.3l.za..y
egli
come
poi
Ranier
il Senato
lega
danaro,
mandava
Zen
nudo
blica,
Repub-
tardi
pi"
gna
Spa-
a
della
Donato.
in cui
di
Emanuele
Repubblica
lettera
Op. clt, L. n,
degne
nelle
forte sussidio
un
a
negozio pretendiamo
Soltanto
straordinario
ambasciatore
latore
valsero
che
necessarie
afflitto il governo
era
neplacito;
be-
questa le diversioni
parole,che
Repubblica
ambasciatore
era
fatale
si
la
ragione, conviene
remora
non
a
col
o
a
(').Generose
ma
A
coli' armi
questa
piaga
Carlo
Repubblica ;
l' Arciduca
occupare
voci
risolverai
a
stro
no-
volia
una
vogliamo
non
lontana.... A
della
la pace
intendiamo
e
il
all' altrui
che
risveglia pure
se
voglia
a
potentatinon
attendere
habbiamo
guerra,
r assistenze
liberi
da
servili?
dere
atten-
alla fede ed
manca
giustissime
condizioni
la
da
s'havr"
forse
Savoia, minaccia
Dunque
le
nostre
Egli
principe
un
libert"
nostra
obbedire
ad
Dominio....
muoveranno
compagno
precaria la
alla
campo
interessi. Vorremo
del governator di Milano?
a'
presenta il
Dio
potemo.
pure
come
Zen
Veneto
263
"
il Duca
assicurava
affrontava
della
L' assicuro
prosperit"e
sua
d'Italia
la
e
abbiamo
bito
propriaamicizia,e poi su-
questione della
la
leghe."
a
della
"
ci stia
come
a
faremo
e
occasione
veri
effetti la
bont"
sua
l'A.
r ambasciatore
in
la solita
gli parl" con
del Monferrato,
ferrato
ad
il
resto,ma
il
ordine
di
per
fatto
S.
M.
fare
trattare,onde
che
sarebbe
ci
buone
bastanti
il Duca
tati dall'
(') Rei.
P"K.
fosse
da
"
Berebet,
che
che
io
lo
me
con
un
troppo inperiosomodo
ed
io nel
loro. Adesso
questo giogo che
le forze mie
e
questa parte
Inghilterra,dalla
dirmi
a
armato, gli Spagnuoli
stato
scuoter
aggiustando
uomini
Farmi
l'ambasciatore
Barozzi
tuito
resti-
comandava
re
vogliono mettere,
informando
dell 'occupazione
mand"
30,000
sono
mio
stranieri
e
anche
forza.
con
di
tempo
il
con
io mi
passati nel
sono
cevuto
(').Ri-
Preso, posso dire,il Mon
"
governator di Milano
principe libero questo
di
"
privata,il Duca
dignitosafierezza
s'andasse
disarmassi,altrimenti
avrebbe
dimostrare
degli Spagnuoli glieloho
istanza
pensieroche
con
udienza
ogni
in questa
v.
prudenza
e
quale
affetto
importante debba
tanto
la
per
grande
con
la pace
cuore
deposizionedelle armi,
fatto
nare
accen-
del desiderio che abbiamo
maggior officio,
persuadendone cbe
con
senza
pace,
gli
sono
('J.Seguitava
"
degli aiuti aspeU
Francia,dagli Svizzeri,
Lelt.
del
Sen.
Ven.
al
Duo,
"11.
Ci
Bel.
Bannzi
e
Berchet,
Dispaccio
d" Reoier
ZeD. pig.
D.3l.za..y
flS.
264
"
dai
Gr"gioni,senza
divertito
dal
"
contare
almeno
Piemonte,
spagnuole.E aggiungeva poi:
anche
che
ed io
la
e
d'Italia,
volere
poi
e
l'occasione
si
adesso
maniera
vanno
la serenissima
ed
ascolter"
(').La
come
riferiva
"
come
grande
in tutte
e
valoroso
ultimi affari
6
che
degna
non
di
le
senso
sue
si
di
donar
gloria,mostrando
cortese
di pace
era
"
principe eh'
la
e
quanto intrepido
infatti,
la pace.
sua
sceria,
ambache
mostrato
quel
stato, in questi
al
colmo,
pi" propria n" pi"
all'Italia
pace
a
s"
al mondo
nell'accettare
senso,
Emanuele
arrivato
azione
e
gli
consi-
era
della
Carlo
a
quiete ai sudditi,acquistando
trofeo
suoi
i
relazione
cogliSpagnuoli era
lui che
d'altro
raccomandava
e
azioni
poteva fare
potr" poi
libert";tuttavia
sempre
detto
aver
si
Repubblica
al Senato
d'
Italia,in
unirsi,operare,
la
abbraccer"
d' altro
Zen, dando
ad
in
in
non
Repubblica sia
serenissima
sempre,
ognigiorno, ed
s" vorr"
pensare
prima il
bisogna perder
non
conservarsi
conseguenza
"
Lo
quando
bene
"
vuole
avanzando
pi"
parte
una
si leverebbero
imprese ai
vengono
sempre
forze
necessario
da
movesse
E
potere.,..
il
tale che
quando
nelle
perch" non
ferlo,onde
io
Repubblica s"
Sarebbe
"
avrebbe
parte,le
in
dall'altra,
perch" "apoco tempo
costoro
per
la Fiandra
che
medesimo
di
le onorate
valoroso
essere
e
la
un
trettanto
al-
condizioni
nel!' abbracciare
D.3l.za..y
265
"
la guerra
"
certe
le forze dei
sono
Tali
la guerra
molti
fra
fra
di
pericolose,
simili,per
Spagna
il Senato
vivace
d'Italia,di
da
ardite
guerra,
speranza
piene
sono
ne
detto
fossero
ancorch"
che
furono
il Duca
e
le relazioni
di Savoln;
parte di Carlo, incitamenti
la guerra
giorno
un
grandi imprese,
gli Spagnuoli
veder
mutare
tempo che dur"
Piemonte,
e
proposte di
di
in guerra
il
tutto
veneto
richieste di alleanza
da
aggiungeva d'aver
rezza
sicu-
('),
"
0
reputazionae
sua
principistranieri
sempre
le storie
alla
con
(').L'ambasciatore
"
che
disarmare
e
"
di tutta
cacciati
del Piemonte
la nazione ; lodi moderate
parte di Venezia,consiglidi prudenza,rifiuti di
d'
stringer leghe palesi,promesse
garanzia
alla
tolta. Era
si sarebbero
non
Cosi,andato
evidente
intesi
vuoto
a
gloriosissimaguerra
Carlo
Emanuele
mano
i
quiete da
ebbe
propri diritti
naturale:
(1
W-,
ogni
la
tentativo
di
Venezia
lega,la
Piemonte; e quando
con
le armi
alhi
cipe
propria dignit" di prin-
lasci"
perch" avrebbe
p(".
e
da
nell' alleanza
nuovamente
(I)Belai. Barozzi
Piemonte
rivendicato
e
Emanuele
mai.
si limit" al
indipendente,si
attirare
cui Carlo
che
di
e
di veder
i trattati di pace, speranza
per
l'Italia tornare
l' aveva
appoggio
interessi
parziali
spagnuola. Era
egliposposto il
bene
e
SS6.
D.3l.za..y
pro-
266
"
prio al
bene
alla
rata
dell' Italia,
se
Tassoni
ToBioni
sulla
i
con
done
delle
autore
di Casa
doverne
(avori
o
che
ni'
indncano
scriveva:
Savoia
ricevuti,n"
da
da
nacque
il
per
Date
Re
maggior
della
dei
vit"
ser-
origine
speranza
un
di
affetto
puro
guerra
Duca
colosa
peri-
solamente
Cristianesimo,
"
propriariputazione
(').
letterato
del
cipi
prin-
La
invagh"della generosit"del
salvezza
r indole
"
ebbe
non
Carlo, veggendolo intraprendereuna
contro
nere
rite-
a
relazioni coi
sue
il Tassoni
ricevere; ma
volontario
le
Principi di
co'
ragioni
rUratta-
La
Filippiche,
intorno
Savoia
beneficii
delle
"
del
rela-
Sue
"
li ManUeato
Quali
"
Opinioni
"
Emanuele
Carlo
su
"
Filippiche
Manifesto
mia
b
EmanueU
il Ta"oni
Emanuele
Carlo
e
Spagna
Carlo
eioni
da
l'Italia
i
Alessandro
Nel
"
e
le azioni
grandi del
attendibilissima,
apparisce
principe,quest'asserzione
anzi
indiscutibile: l'odio
il Tassoni
Nato
nel
Carlo
a
1565
in
a
qualche
Bologna
anno
dove
Spagna
nava
ravvici-
Emanuele.
Modena
in
cattiva
sotto
orfano
com'egli asseriva,rimasto
vissuto
la
contro
in
giovane et",
patria,poi a Pisa, a
studi"
"
stella,
rara,
Fer-
leggi,poi a' Roma, poi
reUuioni
eoi
princlptdi Savoia,
D.3l.za..y
danti
il
esaminare
potendo
"om
soggiorno
la
per
documenti
nell' Archivio
Ad
III
uomo
lettere
del
Tassoni, an-
intorno
che
il Muratori
a
quanta
del Tassoni
vita ed
sua
alla
il Tiraboschi.
ed
l' autore
come
dubbio
senza
opere
alla
altri
gli
" attenersi
delle
esame
Non
Spagna.
lui esistono
a
Modena, meglio
ci danno
un
nella
parte inedite,n"
dall'
notizie
indole
sua
di
le
tutte
intorno
evidente
dalle
e
Tassoni
massima
che
risulta
del
delle Considei-az"ont
Petrarca, dei Quesiti,della Secchia
Rapita,
che
_
protestava
essere
swo
il dir
scopo
preferire* questa singularit"di
biasimala
non
in lodar
a
la
tutti
invincibile
Spagna
ignaro
dello
ancora
Non
:
"
vero.
istigazionedall'animo
aggiunta
spavento
la
conoscenza
teneva
Tutti
la
egli si
sent"
in Italia s'inchinavano
economico
Quando
poi
e
del
del
figuravano la
suo
di
naturale
questa
a
"
militare
e
popolo
soggetta l'Italia
pieg",
non
spinto a gridare,
sfato
suo
('),
nale
spiccasseorigi-
sua
Italia si
in
"
mune
co-
semplice
per
popoli: egli
umiliate
indomata;
e
essa:
le fronti
tra
biasima
che
cosa
la
con
non
naturale
lei, principie
una
concorrere
alcuno
era
verit", e
biasimare
fosse odiosa.
Spagna
a
perch"
al
quello che
dico,
quest'uomo,
reazione
alcuno
da
delle
ingegno
si fu
che
tanto
con
popolo
moralmente, civilmente,politicamente,
"
D.3l.za..y
corrotto
allora
il
209
"
iweta dovette
soJdisfazLone.
La
Spagna
pascersidi cipollee
tanto
ricchezza
vantata
di
A
cervelli
fors' aiiclie
e
Tassoni
ciel
a
avvezzi
vicer"
all' odio
ideo
la
contro
militare
boriose
vincere.
Certo
le armi
il
Spagna
umile,riverente,
dovette
aggiungersi
aver
Spagna. Egli
contrastarla
la
armato
Sia
per
quiete comune,
cosi
l' aveva
si
fosse
grande
il Duca
il
audace
e
non
riusciva
non
come
turbatore
per-
l'Ifalia doveva
"
gi"
che
improlfabile
gi" sdegnato di vedere
inchinarsi
Ginevra,
contro
; armato
il marchesato
di
Mantova,
Monferrato; l'aveva
disegnoalla
alla
reverente
agliSvizzeri
di
si poteva
Emanuele
maledirlo
veduto, armato
ostinatamente
contro
doveca
Spagna,
di Savoia
pure
Francia, invadere
con
la
parlatodi lui,e
principe
si
Carlo
dopo
del Duca
poeta modenese
le
patria,
in
concretate:
tempo
contro
nome
della
molto
Ascanio
gli oppressoristranieri
Pop"
al Tassoni.
nuovo
maginazioni
im-
illusioni.
cardinale
intorno
politiches'erano
contro
prendeva
a
('),!a
sereno
la forza
o
serta,
de-
lia,
abbietto,il popolo die calpestaval' Ita-
"ombattere
un
erranti
malati
si vide
landa
una
disprezzo.Sicch",quando egli torn"
sue
il
e
Saragozza,segretariodel
Colonna, il
il
gii parve
dormire
a
di dolorosa
senso
cavalieri
gli Spagnuoli
loro
strano
uno
provare
"
corona
tro
con-
Saluzzo;
provvisamente
im-
occupare
veduto
che
tendere
pre-
fu
..y
poi
270
"
di Enrico
IV
d' Austria
in
de'
scriveva
l'occhio
non
vede
ne
non
la
doveva
titolo di re,
alla
forma
grado
che
di averne,
e
quanto
era
e
di
alla
della
monarchi
di valutare
dalle
per
lui
sostanza
Francia
del Duca
il danno
non
"
di ottenere
il
senza
gono
popoliten-
delle
cose
e
nuele
pareggiatoCarlo Ema-
al
della
e
il Tassoni
Spagna.
non
maggiore, cio"
imposte gravissime
se
colpito;
smania
i
di
capitano,
anche
pensato che
degli eserciti veniva
non
il valore
averlo
esagerata la
aveva
Inoltre dell'ambizione
in
italiana. Ma
dignit"regia avrebbe
ai
anche
agli Spagnuoli,la politica
principe dovevano
come
l'occulta
Fora'
(').
"
mare,
la dissimulazione
Emanuele
reverenza
titolo,
gli onori,se
la
parte che
lunga maggiore
essergliparsa
il
che
tardi che
come
soldato,il genio strategico
come
sagacia
ne
mente
intera-
discorrere
si pud mai
tanta
schietlamente
sempre
lui
egli stesso pi"
mai
gli spiacevain Carlo
profonda,la
suoi
figli
a guisadel
verit",
perciocch",
di
sia di gran
non
de'
l'aveva
non
pensieride' Principinon
esattezza
con
Forse
regno.
compreso:
"
nella successione
spagnuola e
vastissimo
quel
della Casa
nell' estinzione
sperare
e
"
era
la miseria
dalle devastazioni
e
popolo,poich" questo
plebe,vile
di nascimento
spirito" (').
All'ammirazione
la
de!
simpatia del
Tassoni
Duca
per
per
il Duca
il Tassoni.
D.3l.za..y
spondeva
ri-
Nel
271
"
del
dicembre
avendo
in
di
lettera al conte
Verrua
"
seguente, che
in
Roma
ed
Polonghera e
sentimenti
i suoi
espresso
Carlo
per
la
il Poeta
1C13, trovandosi
una
di
conte
"
di
al
mirazione
am-
Emanuele, questi gli diresse
intero
riportataper
nel
festo
Mani-
:
Molto
"
MagnificoSignore,Dagli avvisi
consegnatimi dalli
eh' ella
porta alle
mostrarlene
dartene
di
mio
qui incluso
va
in
agente
volont"
della buona
prego
da
Dio
1613
11 Duca
lettera
Questa
un
che
pallone
il
al
della
lei. E
Da
quale
soltanto
"
del Duca
"*) Manifetto,
p^.
Reviglione,
quale
con
tanta
per segno
per fine la
16
bre
dicem-
e
cuore
ammirazione
l' acrimonia
lo
come
giova credere
restasse
vantaggi materiali
gli sarebbero
le far"
{*).
la ricevette ;
il Manifesto
i
si presenteranno
qui
principe di Savoia, ne
scriveva
d"
Torino
soddisfatto,
quantunque
moralmente
differire
dimostrazione.
inaspettatagonfi"il
colui che
a
di
mi
lettera al
di Savoia
Tassoni, il quale
guardava
la
Signore salute.
"
desidero
ella accetter"
di
verso
che
virt"
eh'
ducatoni,
Polonghera,
voluto
ampia
mia
una
Napoli, in
duecento
pagare
ho
farlene
,
singolareaffezione
mentre
caparra,
d"
e
ond' io che
:
non
gratitudine,
qualche
per"
mie
cose
occasioni
E
d" Verrua
certificato della
tuttavia
vengo
Conti
di V, S,
spinga a
che
venuti.
anche
con
mentare
ram-
nevolenza
dalla be-
Senonch",
Iti.
D.3l.za..y
effetti
gli
di
la fema
nonostante
altre
rinnova
o
miniatri
o
l'ordine
toni
oro
in
lettere
la
grandi, il
Duca
noti
nel
che
il
"
che
si desse
(').
"
l' aveva
i
fatti
il Tassoni
gi" punto quella
ingratitudini:della
avvenivano
cui
a
di Savoia.
Casa
ho
accennato, il
Tassoni, composte gi" le Filippiche,si volgeva
riconoscente
marzo
1616
reverenza
gli scriveva
questo passo, che
non
a
posso
offerire
come
vorrei
mi
Carlo
Emanuele,
e
con
il 19
dalla quale tolgo
lettera,
una
sembra
all' A.
gento
ar-
signor
queste parole scriveva
1626, quando
egli chiama
era
d'
monete
espressamente
e'
pi" gravi
mandosi,
chiedendo, infor-
gli dessero
non
in
pochi, le
altre
d'oro; invano, che
che
duca-
pezze
erano
da
scriveva
comandato
per"
trenta
i denari
che
di Savoia
duecento
prima
il
de' suoi
mezzo
per
distratto
letterato
che
aveva
Mentre
te l' autore
figliocardinal
effige.Ma
sua
quella moneta
eh'
producono
ni camen
argento, poi, ripetutamente,
invece
Si
o
al Tassoni
proponendo
di
o
agli
"
citate,nelle quali
sono
del
mezzo
per
occupazioni; il
Duca
promesse:
melane
direttamente
di pagare
con
spese
godeva,
Manifesto.
esso
In
duca
('),conclude
"
il Duca
fruttiferi
gli alberi
agricoltoriafortunati
del
che
corrisposero alle
non
bozzacchioni
liberalit"
V.
potere; ma
molto
eserciti
se
notevole:
armati
la devozione
D.3l.za..y
"
e
Io
gati,
pae
la
973
"
fede
luogo, io
havran
solamente
avr",
spontaneamente
che
me
che
io
far"
ne
la
a
Quello
"
di beneficio
favori
e
si
Reminiscenze
del
perch"
cava
ha
solito
richiesta.
esser
:
V.
guato
a
nire.
preve-
supplichee
n"
tanaglied'
merita
sioni
interces"
dantesche,nelle quali spiccail
Tassoni, rimasto
Gli
gna
vergo-
forza dall' altrui mani
a
a
sola ia
A.
hanno
compra;
con
fa, ma
son
forza di
dono, ma
quelloche
io
perch"
s'ottiene per
preghiere non
nome
d"
A.
che
n"
delle concessioni
altri donano
V.
negare:
non
maggiori,senza
ancora
aspetta d'
V. A.
Gli
donativi.
di
dell'altre
principifanno
altri
dei
n"
A.
mi
mano
generosa
richiegga.Perciocch"
domandare,
V,
impiegate le grazie,cii'ora
cosi
con
confido,che
mi
bene
per
"
integro e incorrotto
(').
tere
caratstante
nono-
la vita delle eorti.
Nel
1618
servigio attuale
"
fu
egli
definitivamente
della Casa
di
Segretariodell' Ambasciata
ordinario dei
Savoia,e
di Roma
PrincipeCardinale
(titolo
questo
che
destinato
il Tassoni
al
dichiarato
gentiluomo
e
del
figliuolo
accett",mentre
Duca
"
tava
rifiu-
La
quello di segretario).
provvisionedoveva
di
essere
nomina
trecento
firmato
ducati,,come
da
al servizio del
tanto
con
mesi
c"L
Emanuele.
Duca,
entusiasmo,emp)
prima di
{'I Leti.
Carlo
mettersi
in
dimostra
eh'
L' idea
egliammirava
il Tassoni
viaggio per
Tiraboschi. Biblioteca
l'atto di
modeneie.
di
di
trare
en-
allora
gioia:due
Torino
Tas:
D.3l.za..y
scri-
274
"
da
veva
veduto
fktto bene,
stare
in
Nel
di
Modena:
a
voialtri,n"
rita da
ho
Roma
alcun
ae
in
noD
sua
Modenese
il Tassoni
forte: Io
"
perch"
moriva
non
nelle
contento
almeno
voleva
desiderata
rimandarla
a
che
mattina
da
il Duca
luogo,seguitandoil
Nondimeno
occupazioni.
da
cinquanta
matematici
aspettando,coi
prontezza
0
e
e
o
Egli
sessanta
la
vivacit"
Lodi, Art.
riamente
va-
eerto
d'ingegno mirabile;perciocch"
di storie
d'astronomia,o
Ci "tanifetto,pug.
condato
cir-
di ciascuno,
e
professione
si trattasse
cit
sala
lieri,
vescovi, cava-
o
di
o
poesie,
d'alchimia,o
di
qualsivogliaaltra professione,
(')LetL
nella
desinava
"
tra
.
abituandosi,
lo condusse
tavola.
condo
se-
pappa-
medici,co' quali discorreva
e
secondo
0
a
una
e
nell'anticamera,
era
chiama
stava
deva
ve-
giorno all'altro col pretesto
un
il Tassoni
Scaglia lo
vi
non
vista
questa inter-
galli,alla compagnia dei quali andava
il conte
disse
dopo qualchegiorno
ebbe
non
il solito conversava,
di
a
Il Duca
e mi
spalle,
parlarglia lungo.Ma
delle moltissime
0
che
ridente mi
tutto
prima
se
e
aggiunse tornasse
('),
tanto
con
abbia
non
Torino.
a
grande accoglienza:"
una
incontro,m'abbracci"
dove
non
1620, dopo parecchie disgraziateavventure
gli fece
Duca
che
tutto,meglio
me
a
(').
"
viaggio,troviamo
venne
" abbor-
Quella corte
*
perch": in quanto
so
andarci
casa
"
Fanfulla
detta
UT.
D.3l.za..y
dicina,
me-
di guerra
tutto
Ddimuico.
di
diacor-
276
"
mi
trovo
giorno, finch"
Serenissimi
gli
havuta
qui
di darmi
Frattanto
cosa
mi
hanno
mille
il Tassoni
di ferlo
apparire
alla Corte
attribuendo
Cattolica,
fini per
principi di
Casa
altra,per
tempo
che
mi
avere
accennato
sino
relazioni,
le
ai
io
anche
tratti
al fatto che
gli
l' Ese-
e
coi
del
Tassoni
non
m'occuper"
fra
dal
pi"
l'uno
e
periododi
bastandomi
illustrare,
d'
pi" im[)0rtantidi
spinse
Tassoni
ingratitudine e
con
una
l'ira. Tuttavia
i
che
vibra
si ciie le asserzioni
esser
maggior
contro
passarono
proposta
son
naturale,il
Manifesto
sincerit"
la
uscite
ma
che
uscire
Casa
si riaccostava
lui
a
cavano
cer-
il Tassoni
esse
trattar
ri-
a
Filippiche.
Com'"
d'
quali
le
Spagna.
Savoia;
non
da chi
parlato il
essa
la servit"
questo
pi" oltre delle relazioni
r
sapere
aveva
erano
di
tjuiedella riputazione
Non
a
le Filippiche
particolare
in
e
S^)agnuol",
ordine
".
in cui
che
pi"
pericolosoalla
come
momento
scritture
aver
influenti
in
pili* delle
detto d'
cui
di Savoia
un
ben
se
riuscito
era
trattavagi d" persone
Duca:
questiPrincipi
alcuna,
ducatoni
l' opposizione di
veniva
qualche
per
assegninoda potermi trattenere,non
fin
S. A.
che
meglio,e
questifinanzieri
volte
di Torino
uscire
si trovi
m'
havend'io
da
ad
necessita
"
revocate
Carlo
accusa
parla
d"
lui
in
pacatezza forzata in
documenti
in tutta
del
in
citati
la
poeta
e
breve
nuele
Ematutto
cui si sente
l'accento
opera,
modenese
dubbio, quando
il
fanno
non
non
D.3l.za..y
di
sano
possi
d"-
277
"
iiientichi che
sentiraento
di
ammirazione,
sia pur
scopo,
di
varon
si
che
fronte,le
il
ugualmente, e
ad
che
odiare,si
quando
Ma
dello
si tro-
es-?i
gi" mutate;
eran
nel
operare
incapaceil letterato
e
l'altro
forse l'uno
drizzava
di
vano
continua-
fra
minacciosa
biar
cam-
odiato
avevano
l'altro
e
modo
politica.
mutato
principeaveva
l'uno
che
di lui
verso
dall'identit"
principedi
il letterato sperava,
Spagna,
vivace
un
riconoscersi, maravigliatiuno
dell' altr",incapaceil
La
parte
gran
da
il Duca
nasce
condizioni
senza
opinionicome
e
mouienfanea.
essa
guardarono
che
il Duca
verso
quella simpatia
egli ebbe
giudice imparziale.E^'li
esserne
trascinato
stato
era
da
nei fatti narrati
pot" quindi
non
e
"
loro:
r.igiondi Stato,superiore per Carlo Emanuele
stessa
e
r
lealt",
gli dettala
che
uomo
Filippiche
nella
corte
la
non
di
la
linea di
nuova
pubblica
voce
poteva pi"
hii,che
diceva
trovar
stava
alla
condotta,
delle
autore
ospitalit"
gratw
alla
riaccostarsi
per
la
Spagn,.
Ho
accennato
poco
alla ritrattazionti
sopra
il Tassoni
fece delle
ilcato che
quellescritture appunto
pT
sj
esporre
brevemente
erano
causa
questo ilmomento
i
giudizi che
Io posso
in
.c'lc
tal
la
anzitntto
furono
giurare a
materia
Dio
il testo della
di
non
Risposta
al
Soccino
se
portati
ne
cultarono.
oc-
ritmila zion
mai
aver
(contro la Spagna)
delhi
opportuno
([ucstoargomento dai pochi scrittori che
Ecco
"
Filippichequando glifu signi-
Mi sembra
disfjrazia.
sua
che
e.
composto
altra scrittura
Genovese
che
D.3l.za..y
aveva
278
"
aeritto contro
il
maniera.
Le
"
signor Duca
in assai villana
di Savoia
Filippiche
sette,la maggior
sono
de' signori
parte spettantiagl'interessi
la
con
alcuna
d'Austria, de' quali io
Casa
due
notizia. Le
prime, cbe
si
dall'altre,
fattura di
ebbi
non
Savoiano
mai
ferente
di stile dif-
sono
benissimo
conosce
Fulvio
quel
Veneziani
clie
ha
che
sono
composto
altre scritturo
pi" pungenti di quelleeontra g"'istessi
Spagnuoli.V
Eneqitiedella riputazione di Spagna
quei segretariebbero
a
avendo
non
me;
col
uscita di
mio
cosi
Ora,
Tassoni
loro
da
bella riuscita
vergogna,
noi "
una
"l
non
che
gloria,ma
brutturebbesi
vedere
vorremmo
saldi fondamenti
E
le prove
Le
non
era
teologo
altri rispetti
per
le
Filippiche
in
la
mento
giura-
un
pudore
il
gli Spagnuoliera
morte.
nome
D'
una
di
un
non
falsa la
sua
il
cbe
ricisamente
altri,senza
per
credere
per
e
per
litto
de-
macchia
uomo
che
ci fossero
asserzione.
mancano.
codici:
Ci Manifato,
che
incontaminato,se
naturalmente
sono
principali
dei
Padre
poi
ella
sospettodi quella colpa ohe
forse,con
punibile,
simile
quel
testimonio
a
falso,e gettava sopra
senza
mit"
confor-
che
affermare
Dio
alcuna
(').
"
ricisamente
chiamava
attribuire
essi
fece
cbe
amico,
Tassoni, "
volerle
sapendo
loro composta
affermare
del
sono
di
scrittura
quella
stile,e
casa
Francescano
il torto
il
Tiraboschi,e
fornite dal
dopo
IBfrS.
D.3l.za..y
lui
fronto
con-
altri,
279
"
quella di
a
la scrittura delle due orazioni
che
osservano,
altri scritti del Tassoni.
stampa
danno
non
delle
edizioni
"
alcun
nome
di autore
portano
non
n"
s'occuparono di questo argomento,
" (i. E.
Spaccini,il quale, nella
dice, alla
copia di
in
avvenute
tempo
suo
del
data
due
n"
data
tori che
a
altre
anche
stampatore. Quanto agli gerita-
di
o
copie
aiuto,perch" le prime
e
politiche
('),
opere
alle
Quanto
Filippiche contengono
brevi
somiglia
16
delle
Cronaca
cose
(1595-1636)
Modena
aprile 1615:
Filippichecontro
il primo
Seguita la
"
Spagna,
ed
" tenuta
siano
opinij)ne
del
perch"
reputate belle le ho volute registrar
vengono
Il
signor
nella
Muratori,che
qui
".
suo
carattere
delle
Filippiche
fede
negar
alla
Tassoni, che
l'autore
una
chiara
Meno
il 5
di
quello
che
passa
(1) Le
scritture
Cadacatoria
sano:
quarta
centuria
Biipoata
(-1 Uuralor",
qui,
contenute
prima;
de'
alle
Baguagli
*
me
nelle
si
egli stato
Sassi,scritta da
d"
Mi
fastidio
pi"
prime
alla
di Pomato,
quello che
"dizioni
Bi"poila
t
pag.
fanno
V.
delle
sonetti,
IB.
D.3l.za..y
7
S.
Filtp-
contro
Filippiche.
Op. cit,
cita
il Tirabosclii
per
Replica
pu"
medesimo
gli Spagnuoli
dove
di
contro
del
esserne
al canonico
luglio 1630:
grande istanza
non
generoso
lettera del Tassoni
Torino
di
del
proposito
a
Non
"
asserzione
assicura
ci
(') ".
Esequie:
e
polosamente
giudicarescru-
a
nota
giialtri,
AeW
e
Tassoni,
perfettadirittura
inclinato
" sempre
onesti "nclie
^
Alessiindro
la
pine.
filip-
280
"
sapr" poi. E
passare
l'indovinai
lo stato
per
aggiunge
boschi
E
conclude
da
fidar di loro nel
A
".
alle
prova
abbia
Se
*
:
Milano
come
che gli pare
stile,
mi
non
a
alludere
qnali sembrano
le
di
"
molto
queste parole,
Filippiche,il Tirela
somiglianza dello
di
quel del
maggior fede alle ragioni
debbasi
o alla protesta dal Tussoni,
poc'anzi allegate,
me
io lascio che
il decida
ognuno
per s" medesimo
Ugo Foscolo,parlando del Tassoni
dice
lo
Letterarie,
di
verso
noi
ed
tirannide
Discorso
sopra
letto le
bizzarro
"
",
aperto la
che
aggiunge
in
esse
scrittori di
lo
al
stile di
Pros:'
a
nel
Tassoni
viso
Secondo
dice
lui. Altri
{').
gigante
rivel"
d'Italia
servit"
storia
di
aver
d'aver
e
recenti
pi"
il Cant",
politicae letteraria,
il
Emiliani-Giudici,il Canestrini,
il
nelle
degli Spagnuoli.E
la
"
talvolta,ma
Filippiche attribuite
trovato
r
Tassoni.
tembrini,
pori,il Set-
Cam
Carducci, il Torraca, le
attr"bniscono
senz' altro al Tassoni,
alle
Quanto
de' nostri
nessuno
n"
teologo
autore.
Esequie
io ho
potnto
Francescano
Replica
de'
alla
CI Tirabosch], Op.
CI
A
risposta
nen"
ne
cupa,
oc-
quel Padre
dice
lo
trovare
se
esserne
scritto
che
espressioniriscontrate
contro
Partiaso
la quarta
turia
Cen-
inserita
(')(replica
cit.
questa Replica
ncrltti contenuti
sia
il Tassoni
alcuno
Ragliaglidi
critici
o
chi
trovare
potuto
ma
porta quel titolo,
nella
storici
che
ho
Nemmeno
riputazionedi Spagna,
della
II Tiroboachi. facendo
prime
edizioni
delle
la rassegna
Fi"ippidte,
Don
UjL.:a..i.
degli
accenna.
281
"
nelle
edizioni delle
prime
ca/oria
altro
mi
prima
titolo
la
delia
aperticati
di
dimostra
"
Questa
ma
pur
fu
sunnominata.
il
Consalvo
gran
monarchia
la
come
la Cadu-
la
Eccone
fa
elogi cos"
tutti temono
parlareEnrico
a
di Spagna
riputazione
apparente Principessa(la riputazione);
inchinata
per
nelle
vera;
uccisa, Anatomiata,
duello Consalvo
nei Paesi
d'Asti
campagne
sepolta
epitaff"ata".
et
-
tal
mi
che
di
nel
e
tartareo
di
e
fando
rrudo
pietade ignudo,
del
tempo
andava
Tassoni
Bseqttiedella riputazione
far
che
quale neg"
si trovano
nei
inedeainio
alla
che
libro
autore.
dubbio
che
d"
l'invenzione,
n"
n"
in
revocare
sostenibile
intorno
gli Spagnuoli.
impossibileaia questo appunto
al
credo
il
Aierni
di SpagDB,
pare
caso
vinto
avevano
a
i soldati
sfilare davanti
sepolto questa borrendo,
Mostro
nome
poi gli fa
Basai
Lagbi
Ne'
Giace
scritto
e
sfida
Giuatinopolitano
preconizza:
Infine il
Xon
IV
sia morta.
Apolloai persuade; il principe d' Orango
che
il
incorruttibile
stessa
si leva
sotto
questa
spagnuola,che
corrotta
Apollo,quando
e
sia
supporre
scrittura
vederne
d'
mente
Filippichedopo
fanno
In Parnaso
sunto:
"
sotto
pi"
lo stile possano
l'asserzione
del
Mentre
soni,
Tasrebbe
sa-
Filippiche,le quali
sette
volte
il
Spaimi. In
gli appartenessero. N"
le
lo
tutte del
sieno
citato,
le due
prime
pi" grande impresa del Duca
si
aggirano
di
..y
Savoia,
282
"
ed
alla
Repubblica di
incitarla
per
la
contro
Spagna
r
della
potenza
in
veneta
le due
nella
un
dei
e
e
tanto
di trarne
meno
procede sempre
nelle
di
d'
altre
zione
cogni-
una
gli avvenimenti
ed
efflcacisaima,
"
cinque poche idee affoganoin
frasi
parole,di
maestramenti;
am-
prime l'argomentazione
ed
serrata
mente
una
conseguenze
nelle due
mentre
d'
frutto di
sono
mente
uoa
bisognidell' Italia
incapace di giudicare rettamente
storici
di
insidiatriee
frutte di
generoso,
le altre
"
nemica
come
questione degli Uscoc-
delle condizioni
quel tempo
parlano
non
protezioneaccordata
sono
cuore
italiana
lega
Spagna
la
per
prime
equilibrata,d'
sicura
alla
Spagna
della
d' Austria
clii; mentre
ben
della
Italia, trattano
all' Arciduca
solamente
accennano
le altre di Savoia
"
che
tutta
Veoezia
prender parte
a
affatto,e, pi"
"
convenzionali,di
un
mar
esclamazioni
e
rettoriehe.
interrogazioni
le
Esequie
(dato ch'esse
facciano
opere,
alla
che
risposta contro
guagli
di
e
si
cosa
quarta
le
e
settima
questione
alla seconda
una
delle
esame
riputazione di Spagna
della
la
Parnaso)
quinte,sesta
La
il solo
dunque escluso,per
Resta
sola
laSffepJiCrt
con
dei
Centuria
Ra-
Filippiche terza,quarta,
sieno
riduce
opera
del Tassoni.
dunque
alla
prima ed
mostrare
Filippica.Ora, quando si potessedi-
che
tra
queste
dal Tassoni
riconosciuta
analogiedi
concetto
e
e
di
la
Risposta
al
per sua, esistono
Soccino,
importanti
la questione si
stile,
trebbe
po-
dire risolta,.Questeanalogiein realt" es"atono.
D.3l.za..y
zioni. Se
tratti dal confronto
fondamento
due
codici,si
che
chi
tale
s" tratta
ipotesisi
che
delle
Chi
"
da
composte
ha
Savoiano
le
scritto da
un
la
0
dell' Indie
che
nella
porta
il
seconda
(1) V.
hrevisn"iiia
nota
a
di
id.
paga-
genti
pun-
le scritture
di
di
titolo
Las
Fulvio
Parnaso
di
e
e
d"
italiana
delia
la risposta
Castigo
opere
concetto
traduzione
seconda
Valerio
(').Queste
del
edizione
ma
Fulvio
pi"
spagnuolo
col
irlaiione
ofcidenluU
pseudonimo
U
Avviso
analogie
(Venezia
di
all' Avrino
alla
il
della
stesso
qualisono
nome
Calunniatori
prima
testo
scritture
Xovstlista
prefazione
ffistoria
e
il
annotazioni
manifesto
con
mente
g"'istessi Spagnuoli ".
contra
sotto
curtono
dei
esemplare
delle
nasconda
si
Risponiliamo prima alla
quellostesso
a
altre
composto
lu"?
Vanno
autore
....quelValerio
"
il Savoiano?
domanda.
dice
senz'accusare;
nel
oppongono,
Filippiche
dunque
Valerio
quel
sia
dubbio)
senza
le parole;
ritrattazione,
Savoiano
ritengono
che
presenta subito alla
Si
Tassoni, il quale voglia scusarsi
a
quanto
questo pseudonimo (poich" d'un
sotto
pseudonimo
ohiaro
coloro
il Tassoni
prime Filippiche.
che
vedr"
quelli
a
Tassoni.
determinare
a
Savoiano
l'idea
del
Filippiche opera
Resterebbe
Fulvio
dei
ag^^iungano
l'opinionedi
abbia
le
essere
si
questi argomenti
sentano
prestile
della
Distrultione
Casas, traduKtone
(Venezia,
Ginammi, 1026,
Francesco
1C30)
il
Bersabita,e
nome
di
nella
Giacomo
152-53-5-
D.3l.za..y.G00g
285
-
Castellani
gi" sotto
"
"
Bersabita
di Francesco
nome
Queste
analogiee probabilmentequalche not"zia
io
ho
non
hanno
potuto rintracciare,
che
(e
voiano
non
Accademico
alcune
delle
i!
anche
che
nredere
invero
si d"
un
suo
qui,
la macchia
che
il
era
suo
vero
nobili di
ad
nelle
come
alla
"
scritture
profondo
con
Forse
Repubblica veneta.
l'unica
stampata
a
quella citt",un
che
opera
Venezia
e
dicata
de-
Barbar"goed
(*).
san
Checch"
calce
importanza nella po-
veneziano;
era
nome
due
Trevi
nato
d'Innomi-
in
troviamo
la massima
questo Castellani
a
Castellani
Filippiche che fanno seguitoa quelledel
lilica italiana d'allora
portiil
i pochissimi
il Sa-
che
pseudonimo
sunnominate, si parla della Spagna
disprezzoe
che
questa materia
il Castellani. Al
Libero
(').Ed
Tassoni
soltanto)a
sia altri che
poi attribuito
di
occupati
sono
essi di volo
anch'
hanno
si
indotto
".
aia di
d'aver
sua
merito
e
di
d'
ci",rimane
sul
rinnegata per
averne
accusato
oratore, non
nome
paura
del Tassoni
un'opera
altri. Resta
quello d'
intatto
italiano ;
D.3l.za..y
e
286
"
ebbe
ci addolora,dico,dover
generalerisveglio,
un
al
contestare
che
"
la
Tassoni
fama
di
i^nde
ital"ann,
quella ritrattazione gli andrebbe
senza
tributata
intera.
E
nondimeno
il solo
Hppicfie ne\Vlts.\i"
di eletta mente
segno
che
di
alla
ricordiamo
di
dare
con
il
di
Modena,
a
fra
decimosettimo
che il
i
di
n"
a
nelle
la
E
colpevolie
lo
di libert"
si
politico
privata persona,
non
e
figliuoli
che
dimentichiamo
al
Vero
"
di
con
soffocare,
colo
se-
tribunale
egli aveva
che
s", accusatore
scusar
cercava
a
pensatori italiani del
quali credeva.
Spagna
Boccalini,
Venezia,sacehettato
ritratt"" davanti
questisi fece,per
Cos"
dei
e
e
suoi scritti per
dell' inquisizione
le teorie scientifiche eh'
pensate
falso,
quale dedicava
allora i
dimostra.
grandissimo
si
gli amici, avvelenato
secondo
scrissero
nome
del paragone
pubblica
a
creda,
forse per veleno
e
la
con
misteriosamente
odierna
con
pubblicarei
voler
non
o
si
merosi
nu-
Testi,energico poeta
Pietra
sua
quelloche
la critica
che
il
lettera
sacchetti d'arena
secondo
Spagna, pi"
di vivere
Duca
disguston"
moriva
la
era
cordiamo
Ri-
corrotto.
non
generalmente
che
la
Rinuccini
attestasse
non
del
nella
quantunque
cuore
macchia, anonimi
anche
nelle carceri
B.
che
cessava
italiano,
generoso
G.
di
e
la i^(-
dagli Spagnuoli
gli scritti contro
quello
stampavano
e
dominata
scrivere
e
pensare
nessuno
di altri.
la morte
menti
quegli elespavento dei superstiti,
che
nell' Italia duravano
esplicavanoletterariamente
ancora
e
negliscritti del Testi,
D.3l.za..y
287
"
del
Boccalini,del
Tassoni
nelle
"
di
ricerche
scuola,politicamentenella
contro
lie
Flllpplohe
di
Alessandro
Tassoni
i Sonetti
"
Tassoni
delle
/
-
dal
lato
Fillpiilelie
e
senno
temporanei
politici con-
generali.
e
gli affari:
di
L'opere
serio
quando
ornato
di
lui danno
la filosofia usata
tiasimo
non
scienza
ed
r apparenza
genio
E
scienze,.,.
e
ch'eglipossedeva
eh'
egli
che
era
nella
andasse
e
sopra
natura
moderna
dal!"
quelloa
del Tassoni
era
costumi
che
di
delle
nella
mini.
degli uo-
lo studio l'avevan
e
d
tico,
giudizio cri-
un
distinguereil
sostanza
lettere
sapesse riflettere
i
genio piacevolee
versa-
innanzi
acutamente
come
per cui sapeva
umane....
egli
soprattuttola
un
arti
conoscere
quanto
e
politica
fornito di
molte
latore,
par-
lo richiedevano
o
Istoria,e specialmente dalle
scorge
Ma
voleva
quei tempi,
gliavvenimenti
sopra
gegno
d'in-
franco,bel
nell'antica
meno
erudizione
si
in
a
tonio
An-
Provveduto
"
volgare; uomo
non
faceto
lui:
rico
sto-
Foria
"
maggior biografode! Tassoni, Lodovico
di
Za
Qneeitl,
ilt scrittori
Consideraiioni
"
Muratori,scrive
sue
"
sua
baudo
principesa-
eontiderati
Cjfanont
argametitaiiione
della
e
del
governator di Milano,
al
Il
Galileo
guerra
Spirilo informatore
"
dell'
tificamente
minori, scien-
il
le Xiettare,
Sooohla,
d" altri
e
dal
\ero
cose
e
delle
falso
azioni
principalmentependeva
opporsi
alle
e
opinioni
il
\ol-
t,:"oo^le
288
"
gari
{').E
"
altra
cosa
scrittore
significatodella
nuova
Uf"Ue Considerazioni
nella
vie
nella
poesia e
originale
grandezza d'Omero,
al
nuove
nel
ogni
pi" largo
pensieroitaliano
idoli
critica,rovescia
esclusivamente
ed
" sopra
nella
Secchia
parola. Creatore
cr"tico indipendente
e
singolare,
sul Petrarca, ingegno bizzarro
Quesiti,egli apre
nei
il Tassoni
veramente
uno
d'un' epopea
~
adorati,non
piega li
non
mente
lunga-
riconosce
la
dinanzi
capo
ad
critica il Petrarca, si ride della Spagna,
Aristotile,
in dubbio
mette
l'autorit" della Crusca.
(ed egli lo proclama altamente,
era
franchezza)
dir
"
ai-eva
veramente
spiritobizzarro
lo rendeva
egli
aiutava
e
il
volere,come
"
trovar
nella
fino
poesia
allora,senza
poesiadel
il
Tassoni
in
catene; si
lo
che
che
ed
non
(1|Hurntori, Oli. cit,,pag.
e
sereno
suo
tazione
imi-
gegno.
in-
suo
dotto
intro-
usati
non
lo
nuovo
che
e
di
Colombo,
aveva
era
Si sente
alla
"
non
forma,
agitarsinella
della
spirito
rimpicciolitoe
ma
come
palpitarenell'operadel
sente
spiritodei
vit"
no-
detto
greci
s' arresta
grande
poesia cinquecentisfa,
stretto
metri
concetto.
Chiabrera
E
d'ogni
Cristoforo
quella poesia,
quella
penetrar nel
senza
italiana
di
golare
sin-
e
*.
aveva
affogare",
pensare
spiritoinformatore
originalit"vera
insofferente
Chiabrera
o
scopo
trovato, perc"i" il
concittadino
suo
mondo
nuovo
novit"
1' originaleversatilit" del
Gabriello
Anche
piena
con
delle
Il suo
tempi, giovine ancora,
29
e
30.
D.3l.za..y
ma
280
"
pronto
alt nel
spiegar le
a
sul
predominio della ragione
scientifica
lo scrittore c!ie
con
di
Cartesio
di
Rousseau
Cesarotti
nello
nella
carriera
flagellatocon
e
nelle
precursore
filosofare,
colle
e
si
non
mai
disse
mi
ed
Omero
nulla
di
"
perch"
buono, lo
altri scrittori spargano
volumi
che
loro
di tanti
come
porta anella
credito
buone, ma
appresso
chiar"
di-
(non tanto
il
dagli intendenti
dell' Iliade
a
componeva
disse
a
caso
Aristotile
perocch",come
".
e
saranno
e
farie
"
serendo
asse
N"
Plutarco
i loro
un
gioie false,
potr"
volgo
e
caso,
dei versi di Omero
fiori :
con
scuola)
maggior poeta epico
la favola
egliaggiunge, che
muove,
con
maggior lirico,si
assalire il
dell' antichitji,
censurando
che
aver
bella la dottrina del maestro,
gli paresse
perit"di
(').
nei
dopo
quanto perch" lo irritava la servilit" delia
e
e
derazioni
Consi-
talvolta
alla scolastica
contrario
"
la continu"
lettere varie:
il nostro,
sovercliia severit"
critico
Voltaire
Omero
su
in
letteraria
di
e
singolarissimo
acume
altamente
di
e
il Tassoni
Petrarca,
diversi
"
ligiosa,
re-
ora
splendidoparadosso,di
sua
sul
non
jiorcli"
libert"
giudizisugli anticfii
Iniziata" la
materia
materia
dice
Carducci
Gassendi
e
nei
Pensieri
il
in
affermandolo
Galileo,in
con
il
stabilito
aveva
dogma
l'Italia andava
cosi
de
campo
la Germania
della critica. Come
materia
"
ben
tener
per" sempre
D.3l.za..y
cipe
Prindar
per
co-
290
"
nosciute
false: cosi l'autorit" di Aristotile
per
Plutarco,che
nella
scritti
loro,potr"
farli tener
bene
chi
non
dall'aura
il
in
poi
le Lettere
fino
non
Repubbliche,a' Principi
possono
"
la buona
inclinazione
nei
e
ognun
alla
Quesiti dimostrato
sofista
Giovent", perch"
mai
non
alcune
fare
i
pagine,
state
neri,
fiori
all' indietro. Acuto
Tassoni
pre
semcome
era,
propositodi
suo
che
alle
perch" sieno
qualche volta, il
vede, fedele al
amico,
si trovino
non
vadano
i Gambari
perch"
ed
sostiene
e
necessarie
sono
{'),Svoltate
"
mosche,perch"
le
create
dimostra
aggiungere perfezione",
troveremo
il
all'irriverenza,
religiososuo
un
le Dottrine
e
e
vare
leggerezza solle-
per
cosi
Omero;
lettera ad
una
idioti
Cosi
dall'applausodel volgo " (').
e
saero
gli
abbaglier" mai
non
Quesiti i! Tassoni, mordace
censura
versi
ornarne
per
fra gli
accreditargli
si lascia
di
e
ebbero
non
Omero
divini,ma
per
giudiciodi
nei
lingua greca
miglioridi quellid'
eroici
"
dir
delle
novit".
(I) PennieH
"elI'JKode
{')Il
Discorso
sembra
traesse
quii
i
Tiraboschi
di
in
poi
,
fra
le opere
delle Lellete.
del
mano
recitasse
Pensieri.
ricurda
biasimo
in
deli' Omlorlo
eh* ei lo
divfr,
sia
come
afferma
Dell' Accademia
l' argomenlo
del
(Blbl. modenese,
del Tassoni
e
conservo,
il Muratori,
da
lui
V, |iag.
per
il
e
pubblicato
"07
).
D.3l.za..y
de"PP.
quale
che
uii
quanto
Vallicelliana
dcRli Umorisli
Quesito
Tomo
Si
inedite
Libreria
nella
Tassoni,
Roma,
'
da
erede
esso
tra' suoi
292
"
quello letterario
E
r
di mettere
distruggeridendo
dopo
Certo
ai fatti del
personaggi ed
in cui
raffiguratoil
"
Culagna, che
tiui
"
al
ferrarese,
nel
Per
stampa,
disegni
"
ne
il
e
nomi
a
sue
Secchia
al
ed
ohe
"
minare
ru-
"
regina del
della
e
allusioni,
cognomi
e
non
mar
prefazionead
una
scriveva,sotto
di
Roma
rappresentare le persone
delle
il
occhi
prime
di
nome
:
del
"
det-n" le faccie
antiche;perciocch""
stat". Per"
dove
I. Op.
stessi
sentiva
il
pubblico; e
edizioni
della
) nel
dai naturali
cavano
veggiamo,
egli ha
toccato
riU
6S.
Jiag.
se
passates' " servito di molte
pittoriche
di nostri
stanze
Egli {l' autore
i
ai
tasse
mu-
demico
Bisquadro, acca-
come
presenti,
quello,che
ivi
('),pure
"
lettere
nel poema
riconoscessero
dolersi di lui
umorista
nelle
alcune
togliesse
e
bisogno di giustificarsi
agli
nella
Dei
di
Brusan-
Spagna
Tassoni, quantunque
affinch" i viventi
avessero
"
conte
questo appunto gli editori rifiutavano
spiegasse talvolta le
vari
degli
da!
a
stoppa ",
Paolo
di
re
di
re
"
il conte
del
che
le allusioni
e
Cattolico,
concilio
alti
sedendo
d' Adria.
toson
"
riedi-
a
sorge?
tempo, dal
Re
che
dall' et"
Secchia
dubhio
senza
Apollo portava
Il
nella
mira
trarre
che
mitolog"a?
scettico
che
vero
l'et"
per
mancano
non
egli lo
a
distrutto,
nuovi
la
canzone
era
il poeta
o
aver
lumi
muore
in
elle lo scriveva
uomo
t"care
"
verisimile
altra
alcun
"
D.3l.za..y
che
volta
vizio
mo-
"
sia
da
293
~
che
considerare
del secolo, E
Culagna
e
le idee di
romanesco
.
che,
Titta,non
codardo
"
Per
(').
tempo,
e
vanagloriosoe
ignoranza.Inoltre
la Secchia
la vita italiana di
sembri
Questa,che
causa
Secchia
si
i mali
molte
lettere
del
del Tassoni
abbraccia
e
solo
stati
esse
della
Tassoni
d'Italia,volle
salire dal
cuore
l'amarezza
se
ne
tutta
il Poeta
Comune
e
ridicolo,
quando
sono
fermare
af-
politico
1'opera
ci" che
rovina
notevoli
si pu"
fine
Filippiche il
patriae
ci
spunterebbero
Forse
".
fra i vari
mesceva
della
Politicamente
e
col
gli facevan
vi
sorriso,
sa
della
vera
sferzare
concezioni
nelle
del
allusioni
un
satira
V Italia del
la discordia
uno
arrischiata l'asserzione
cui
agli Spagnuoliin
simile:
che
di
quel tempo
di ratTronfare
il
manchi
la
satirico,
poema
ubbidiente
fatto
non
Settembrini,il quale giudicava
"
zerbin
uno
documenti
strali satirici si
generale,quantunque
di
coi
prababilmente molte
la nostra
che
di
Rapita bisognerebheaverne
ancora
di
conte
giudicaredunque giustamente
sfugfj
irebbero,molti
davanti
il
muni
co-
determinate,ma
persone
profondo,confrontandola
studio
del
ma
particolari,
esempio,
per
sono
un
della Secchia
t"zi
sono
non
"
le
sue
alle
del
tendeva
in-
l'Italia
hanno
sola.
peniclam"
pro-
nella
stesse
labbra
cittadino
sdegna.
anche
alcuni sonetti
Tassoni, quelli editi
da
D.3l.za..y
Tom-
204
"
Casini
inaso
ste
qu
tato
mi
opport me
storico
mi
II
tto
r
FI
Ch
s
d
D
]
"
q
MI
in
Strano
sonetto
anim"
Forse
I
hi
P
Filippo II
p
novit"; forse
Tassoni,la
g
la
in
suolo
It
palo.
p
d
gli
pi
c"
11 I p
f 11
g
t
,
K
g
carsi
nella
tardi il Tassoni
come
( ).
lode sembrerebbe
chi
la
non
si
di
l'odio
e
Spagna.
l'idea d" dir
grandezza, qualunque
a
l'idea che
storia
contro
sempre,
ogni modo,
lippo
Fi-
lui
b
t
vivace
" rimasta
pi"
pi l"
p
m
1 r
11
g"
di
morte
in
paoo
ci
di
che
d'argomento
davvero, considerata
lo attraeva,
colpiva;ma
ti
t
mano
a
tt
m
r
h
g"
1
Delle
] 98
anno
11
nedite.
no
son
11
I
I
g
(
D
che
1 gg
d
Spi
d
ra
uno
qui
1
a
i
1 et
ppo
mp
S
Sol
Tra
appunto
Il g
0
pa
notarne
e
pia
8
q
parte
gran
1 he
lettere ho
tornava
in
"
delle
fosse,lo
conoscesse
il
probabilmenteservile.
D.3l.za..y
295
"
Manifesto, ai qualiho gi"
il
Essendo
accennare.
intendo
non
di cui
di
le due
mi
tratterr"
dole
orazioni,consideranche
generale pi"
e
fatti
nei
parla il Tassoni, perch"
gi" occupata nella prima
son
di
colari
parti-
questi
nella seconda
mi
parie
questo lavoro.
Lo
slancio
gravi
per
oratorio nelle
pi" hisogna
tanto
tenerne
inquantoch" mai,
conto
fiorire in Italia la
le
scrivere
Se
eloquenza politica.
orazioni,il
invece
d"
avesse
pronunziate,aiutando
sue
con
la
Tassoni
col
e
voce
le
gesto
0 la [lar"la
efSeace, l'impressione
insiiii-azione
l'alta
profonda, e, forse,salutare
stjita
sarebbe
Dico
Filippiche" grande, e
complesse ragioni storiche,pot"
molto
e
veramente
forse, perch" li Tassoni
in
cosi
un
i
tempi
vasto
non
paese
lo lasciarono
tale da
era
cosi
una
all' Italia.
gli ilett"
che
altro
in ben
Demostene
campo
di
e
inoltre
incorrotto,ma
quando questo
volont"
sperare
di
lasciarsi
nelle
prole affamata?
si addestrarono
un
non
solo
abbia
la
guidare. Che
a
siasmo
d'entu-
ad
essa
il
tosto:
di
e
guidare
P"tt.
un
polo,
po-
la
e
jiossibilit"
cosa
si
province soggette alla Spagna
N"
lo
g"'ingegni di
di Mirabeaa
domo
fluenza:
in-
non
Filippiche s'indebol"
Cicerone, e
basta
non
le
citare
eser-
grande
la fiamma
e
temprarono alle grandi lotte,
E
di
occasione
avuto
distesamente:
esaminare
nel concetto
SoccinO
posteriori alle Filippiche,
essi
occuparmene
piuttostoad
politico
Filippiche,la Risposta al
sono, oltre alle
ed
soggetto essenzialmeDte
scr"tti di
Gli
"
Tassoni
poteva
da
una
rivolge la
D.3l.za..y
200
"
nulla
parola,che
sua
ragione,nati
senza
pu" aspettarsida
faticare
per
tardi,quando la miseria
die
lotta
qualunque
feiibili a
di
piaporiquelliche, pi"
Spagna
mosse
tumulti.
Il
potevano
non
L'
dunque
il
per
avere
e
delle
di
se
la
parole,e
entusiasmo
guerra
contro
nemici
della
e
fede
nata
vera,
all' Italia:
Filippiche
di
popolo
senza
irresistibile
gi"
alla
"
delle orazioni
pug.
l'amore
dal-
serrata, il
foga
con
della
In
sempre.
non
contribuisce
improvvisate.L'esordio
(') Filippicaprima,
e
pi", qualche volta
lo
che
i
dalle parole
Spagna
sforzo,efficacissimo
rigorosamenteordinata,il
alla
contro
Clermont
l'argomentazione
la condotta
bero
li-
Filippiche V inspirazione
dall' odio
per
veva
do-
all'ardore
come
Italia,
nelle
"
non
patrio trascinato
a
un
Tassoni
impeto
un
som-
di pane.
un'onda
i convenuti
stile breve
qualche punto
sembrare
causa,
impetuoso,prorompente spesso
lo
giovanile,
abbondante
una
s'infiammasse
d'
Si sente
scop-
soggetto alla
popolo il
amor
i nemici
di Urbano.
sentimento
delle
fosse da
di
allora
le
non
al
popolo,ma
grande, il quale
sue
pre-
tali che
mancanza
a
scrivendole,
pensare
erano
italiano
condizioni
inspirataeloquenza
.
morte
si potrebber
rivoluzioni,
che
movente, un'occasione:
pi"
giunsero al punto
soltanto
cose,
popolo
allora in
era
la fame
e
animali
"
{')-Soltanto
"
qualunque
e
quellostato
chiamare
~
.appare
a
prima
69.
D.3l.za..y
farle
ram
297
"
la celebre
menta
"
CatilinaHa:
dir" dominati,
non
dal fasto de'
e
della
i
di
politici
in
isteccato
che
popolistranieri
scommettevano
di
di
capo
bello
che
base
fu
Spagna
elefante
che
braccia
di
sua,
l'anima
ha
Ogni
paura
n"
"
speranza
di
gnuola
sciocca
parte,
membri,
in
sano,
con
d'un
remi
a
dunque
trar
o
n"
a
vana
o
minaccia
(I)Filippica prima,
(') Filippica seconda,
(')Filippica prima,
anche
pag.
pag.
pa^.
diamo:
cre-
per
si
almeno
quel
la
"
un
lam^.o
gigante che
vele
vantaggio dalla
ridicola. E
la
nell'ozio
ha
"
le
di Areta
quellanave
vedere
a
noi
come
pulcino, un
filo : "
un
Filippiche "
etica di Fiandra
un
ferisce,
non
attaccate
che
voia,
Sa-
farsetto? Eccolo
intisichita
"
febbre
Fenicia,mirabile
ma
dall'altra
potente
ora,
nella
e
abbaglia,ma
che
"
non
volta:
d' Italia
di
e
C).
"
una
Spagna
il Duca
tutti li suoi
con
combattere
e
dell' argomentazione nelle
questa: La
lungo
pocliigiorni in
cinque mesi
vestito
e
La
re
in
la vivacit"
Or che diranno
Francia
dianzi
poco
dio
l'esor-
E
(').
"
tutta
*
:
assaltato dall' una, abbandonato
si rimarrebbe
Ui
italiani,
quelliche vogliono
le frazioni
per
?
solenne,ha
stile tassoniano
Roma?
quando
a
rigia
calpestatidall'alte-
ma
seconda, meno
propriadello
fino
Cavalieri
sopporteremo noi,Principie
essere
E
"
grandezza
moveva
"
C).
esagerata,ogni
dominazione
eh' "
spa-
pressione
peggio l'op-
gli stati indipendenti.Il
6".
Si.
l".
D.3l.za..y
298
"
solo
cui
che
iibbia compreso
si trova
senz'
"
l'Italia "
Emanuele
Carlo
aiuto, resiste alla Spagna
fra i
quale,
dunque,magnanimo
di tutta
r Italia ; "
"
ne-
m"nto
all'assoggetta-
possibile,
pereb",se Carlo
resistito solo
ha
liberazione
mira
Spagna
torno
in-
cacciarsi
voglia "
(').La
"
Ci'snar"a,percli" la
a
si
stringersi
quando
questa peste d'attorno
Emanuele
lui
:
il
principiitaliani,
bisogna seguire,
lui
a
le coniiizioni in
veramente
la
contro
resisterle
maggior ragione
Spagna,
tranno
po-
cacciarla
e
i
principicollegati.
sf
la
vede
Ognun
argomentazione.Dalle
e
scondnata
del!' Italia
e
l'efficacia di
semplicit"e
premesse
ambizione
della
generosit" di
Carlo
necessariamente,inevitabilmente
il
bisogno della
I.a verit" delle
da
quanto abbiamo
rafforzarle
opere
sin
la corruzione
ogni
germe
II Tassoni
la
Spagna
come
conseguenza
qui;-ma
perch" questipossano riceverne
torna
e
come
politicafosse
toria.
vit-
tuno
oppor-
passitolti
ai
molta
neppure
tale da
da altre
fatti,non
tanto
luce, quanto
quale indirizzo
opinioni in quel tempo
viene
apparisce evidente
citazioni di
esaminare
Emanuele,
della
possibilit"
politichecontemporanee
pei-cli"
giova
zioni
condimiseria
Spagna,
come
premesse
detto
con
la
e
guerra
cattive
:
que-
le
avessero
nel Seicento
soffocare
in Italia
di liberi sentimenti.
descrivendoci
una
(')Filippica prima,
landa
png,
nella seconda
deserta,dove
71.
D.3l.za..y
Filippica
le
cam-
300
-
a
discordie
quelle intestine
delie nazioni
iano
nella
affermare
vanagloria di
(').E
"
traduzione
quelleche
e
onde
le
che
da
che
dehiti,
di milioni
che
dotte;e quelloeh'
mai
sempre
Il secondo
il Tassoni
V) V.
Ib
nota
O
Avvilo
di
a
Giacomo
Isz"one
della
a
la
hanno
ha ricevuto
che
dall' eccoli,
.li Francesco
signor
Bersabitn,
tratto
conmero
nu-
dalle
riceve " speso
ne
giunga
"
Spagna
unnoliiiioDe,
all'
Indie
-
Istoria
a
b
ocridentali
,
itaUaiiD
verito
impo-
quel gran
della
PriniH
Pret.
deM'
state
{^).
siste
quale ripetutamente in-
ecr.
DistruziDne
cilmente
fa-
creduto
sono
"5"-53-5".
Gaatellani.
D"-
reale ha
hora
l'ambizione
pug.
Dio
forse
prima
sul
Parnaso
nella
anche
non
corona
avanzano
tempo
"
e
in tanti anni
punto
mente
probabil-
impoverendo la Spagna;
annualmente
molto
cipe
prin-
dalla
dell'Indie
in qua
quel tempo
tanti
(di cui
secreto
pii"vanno
sempre
per
cos'i gran
a
giustogiuditiodi
per
Corte,io
ma
cristiana,
dell' Istoria
ricchezze
rando
dimo-
perdoni,che
Comprenderanno
*
queste
pseudonimo)
nn
questo
(i lettori)
mister"o;
caritfi
per
che
"
dell' Indie:
struttione
di Parnaso
lo
me
Castellani
non
prefazione alla
Savo
allora risiedeva la
in oro; Dio
Giacomo
Savoiano
Fulvio
giuramento die,
fatto limosina
aver
serva
all' Avviso
con
glidiedi
non
resa
spagnuolo (') scrive
Vagliadoliddove
dire il vero
Valerio
annotazione
le diedi 10 scudi d'oro
a
l' han
die
E
".
Novelliata
Posso
parole:"
in
straniere
prima
del curioso
~
Giaramo
Vanelia,
CB^tenani
Ginammi,
gii
1030.
Dgliza..,
e
la
301
"
dominio.
di
sate
questo
"
lursi: il
signor
comandato
alla
signor duca
di
Duca
Modena,
in
spagnuola
d" Venezia
4
affatica di
altro strano
libretto
r Italiano a'
voi
e
l' autorit"
con
('),nella
Principidella
orecchie,anzi-
vediate,udiate
conosciate
e
c!ie
soggetta ad ogni altro,bench"
per
scrittura
il discorso
la Monarchia
d'
quella della
Ma
pi"
che
Cristianit"
ogni
sopra
altra
Tassoni
che
('(Filippica prima,
('lIn
canzoni
questo
Latiienlo
delV
L'Italiano
Italia
a'
intitolata
Havete
natione
quale
non
gi"
le
guita
susse-
".
gli scrittori
cosa,
sulla miseria
alla
di
l'
del-
Napoli
scritture
mBCi-liia. s" Irovaoo
in
a' principi della
piedi
un
78.
due
e
si
gli occhi,o
ilice il regno
libretto, slampatu
politiche anoninie
intilolate
pag.
lippica:
Fi-
aspira,e sospira
tutta?
d" questo periodoinsistono
politici
dal
Italia,
in
"
questa
la
(').
di Italia:
depravatoche
vile
Italia,
per
"
terza
E
".
cosi bendati
tutti,Signori Italiani,
eliiuae V
superbia
et
Provincia:
sua
la
spagnuola
la liberta di Venezia
strugger
la divisione
con
nella
la licenza
maniere
la
pit"oltre
Libero
bidisce;
ub-
credano
che
anche
signor
egli non
se
la Chiesa
e
Accademico
In due
stato
mette
al
colpita,non
voglia passare
non
r Innominato
E
comandare
levarglilo
e
al
ubbidito; ora
vuol
e
su,
aver
comand"
Lucca,
fu
disaimu-
pu"
Milano, dopo
di
questa gli va
se
Repubblica
di
e
n"
tutti
a
Governatore
Savoia,
e
tocca
Repubblica
di
piede pi"
un
Principi italiani,
egli grida,
*
punto che
~
del
sommo
prosa,
sua
pure
Procincia
FonUfice.
D.3l.za..y
due
nime,
anoa
302
"
deserto
la Lombardia
e
carico
succhiare
*
i
e
le borse
il sangue
"
di
di
sempre
un
"
fai " che
fuoco
pensi?
i!
a
",
E
e
venti
milione
e
e
Milano
pieni
e
di
sopportano
*
forma
di
patria,che
la
tua
vegli o vaneggi?
vicino?
il diluvio
del
sulla
di
milioni
d"
vede
subito
Per
distratti
popoli
che
il dominio
(')costituissero
puoi
il
merge?
som-
diarli,
rime-
Boccalini,quando
bilancia
tutti
Spagna,
che
la stadera
la corte
Lorenzo
dalle
un
montano
am-
il
gno
re-
di
d'Apollo "
spiega
forze
delle
gli
calare
tanta
con
in realt"
che
tu
ti
libbre,aggiunge
tutta
?
vedi
che
ti sovrasta?
ai dominii
"
fornito
ma
sotto
letargia "
che
maravigliagenerale,ma
Napoli
sotto forma
mia
cara
nel Parnaso
mezzo.
poi
ranza
spe-
genericod'Italiano:
nome
Magnifico pesa
Napoli, si
di
una
?
d'Europa
Stati
il
precipitioche
no
anche
lini
; dal Bocca-
"
Napoli
e
a
"
quale piange la propria miseria;
anzi
ti " tanto
il
Lorenzo
il
" cotesta?
che
0
di morso,
e
intenti
bavessero
impiagato,
e
provincia, grida,o
Bonnolentia
un
magrissimo
sere
es-
succhiare
se
"
il regno, di
che, sotto
Italia
0
afTerma
qualche vantaggio
cavezza
all'anonimo
che
di
agli sventurati
incatenato
re
Savoiano
bramosi
e
"
rappresenta
cavallo
un
al
cato,
scorti-
mezzo
grasso
governatorispagouoli
di ricavarne
che
coppo
di vespe,
i vicer"
"
di
mala
nazioni
peso
D.3l.za..y
come
gna
Spalont"
vo-
niere
stra-
negativo:
satira
questa del Boccalini
scopo
e
s'
non
in
distinzioni
Fra
e
sofistiche,
o
citati, di
occupano
soltanto,oltre
Savoiano
e
bravo
"
l'anonimo
il
pi"
Europa,
il
mondo
l'anonimo;
principe che
afuggirealla
fortuna
sua
doveva
col
la
nascere
Non
Spagna
mancano,
r
ii
valor
di
spagnuolo
elogio
col
concludendo
le
dire
ricchezze,dalla
pervenute
";
un
che
sola
altro
"
la
difesa
anonimo
pre
sem-
apos"
che
ne
sostenitori della
nell' Avviso
di Parnaso
d' Italia
pace,
di
del
cipe
Prin-
un
l' Italia
dominazione
"
3
(*).
regina
della
in
secondo
lui,prevedendo
"
anzi
pu"
non
quale
opposizione,i
per
"
Italia
dell'Italia
che
"
conosca
gloria d'
del
felicit"
sua
si
secentistica,"
nascita
i! Novellista
elaborato
oggid"
cipi
Prin-
Savoia
Savoiano,
Tassoni,
fa fare alla bellissima
ed
il
ai
di
ai
Fulvio
Valerio
Duca
braccio
rettorica
glorioso,nella
la
"a
sue
il solo
secondo
e
Il
dice
*
Emanuele
dell'Italiano
"
le opere
per
(');"
"
le
cura
questo appunto
Carlo
Tassoni,
autore
valore
suo
valoroso
e
il
Provincia.
sua
per
non
vivo.
gli scrittori
della
per
suo
allegorica,
veate
una
ragionamenti vani,
sottili
colpiscenel
diritta al
mira
coprendosi d'
che, pur
indugia
che
spagnuola,
la
Spagna
nella
Inngo
un
riputazione,
in
lei
son
Rispositialle
D.3l.za..y
304
"
scritture
Filippiche (')domanda
intitolale
r Italia abbia
mai
goduto
pi" graditalibert"
e
la
governano
roba
la
"
e
liuca
da
di
loro,ed
al
la
la
giudi;^!sulla
del
tedesche
e
e
s" tratta
ed
dei
armi
sulla
loro
nei
necessit"
di
discrepanze co-
mezzi
atti
tere:
combat-
a
pacifiche,secondo
o
le armi
il
affliate,
del Piemonte?
il sistema
Tassoni, ammira
che
fanno
Venezia
seguito
per
aver
rassegnatamente resistito alle ingiurie
spagnuole senza
i
e
cinque Filippiche
lamentandosi
l'Italia,
e
d'Italia
col Tassoni
Repubblica veneta,
delle
prese
".
aperto, secondo
lungamente
vese,
geno-
state
libert"
potenza spagnuola.Le
della
quelle
sieno
della
italiana
adopreranno le
L'autore
a
miseria
la
in campo
il Soccino
maggior parte degli scrittori politici
quando
sistema
lasciata
disturbata dal
quiete d' Italia,
questo periodo convengono
si
ai sudditi vien
giustamente
Savoia, Conservator
Tuttavia
mincian
sente
pre-
giustizia dell' impero delli Spagnuoli
essi per
abbassare
et
soave
mostra
quale risposeil Tassoni, di-
ingiustamenteintitolato
di
pi"
gode al
si
l'onore; infine
e
Italia,
quanto
r armi
cara,
quando
padroni del proprio
Principisono
discorso
un
pi"
"
quella che
di
modo
a
vita,la
in
in
"
perch"
",
"
evidentenieule
ai
guerra
romper
piedi del
falla
in
Pontefice
aperta;
(in un
rispoala alle due
D.3l.za..y
del
30D
"
anonimo) (')
altro scritto
Viva
"
.
d'
e
zioni
ripeti-
Italia,risorga il
diileso. Su
resta
le
diffetidasi il
membri,
braccio
solo
un
li
l'altro
E
".
principid' Italia
ai
libert"
la
guerra
simpatia per
stessa
viva
il corpo,
capo,
da
la
mostrare
:
parla
che
invece,
sembra
vorrebbe,noti
pace
chiede, pace
pace, pace
"
desidera,pace,
anonimo
"
che
cuore
sa
su, Italia,
Ppeocipi,su Popoli,all'arme,all'arme,alla difesa,
alla
difesa
Italia,della
Provincia,della
nostra
diffensiva
patria.Unione,Unione, Lega, Lega,
nostra
et
d'
alla Libert", alla Libert"; amazzasi,
offensiva;
uccidasi
chi
ci
vuol
far
fuori d' Italia li disturbatori
se
della
di
della guerra,
e
quanto all'ordine
la
di merito
l'unico
1'unica
e
guerra
l'unione.
freno
perch" siamo
Gli
"
discordi
eglipure,
(') Questo
lutu
11
pag.
i
vili
passi citati
riuscita delia
si
un
ci
tengono
secolo
prima
tro"
pag.
rolamo
Gi-
inspirato,
fiorentina,
predicata
).
(f)Filippicaprima,
a
peroli"siamo
altissimamente
nella cattedrale
scritto
SOI
il Tassoni
alla buona
dappoco,ma
e
a
d'Italia " la
{').Oltre
"
dine
or-
ai mali
Spagnuolinon
Savonarola,oratore
aveva
fra essi in
primo
bastano
rimedio
condizione
guerra
e
caldeggiaronol'idea
delle Filippiche.
Per
superiorit"
dunque
disuniti
il
quiete ".
il Tassoni;
ogni probabilit",
tempo ", secondo
mostrare
della nostra
altri scrittori
anche
lega
mere,
soppri-
eaterminar,vincer, oecider,cacciar
dobbiamo
Ila
ci vuol
servi,chi
I
D.3l.za..y
306
"
r unione.
Fate
*
fate elemosina,fitteorazione,
penitenza,
fate unione
dalla riforma
delle invasioni. E
Fate
"
la
plebe
il
giorno
vita
nati per
il
giorno,senza
per
faticare
('); non
"
i
primi
il loro
ma
unione
sono
dei
male
Unione
dunque
contro
il
gnuola
minaccia
comune
al
"
e
a
se
e
scersi
pa-
mena
ragione,
lici
quegli infemalgoverno loro
rocch"
questa mina, impe-
di
si
che
in natura
"
ne'
"
:
quali non
conservano
chi
per
"
(').
principie
sani
"
superba tirannide
",
tunque
quan-
timore, chi per
cavalieri
italiani
nemico, perch" la prepotenza spaanche
unione
glistati indipendenti:
Piemonte, perch"
questa guerra
che
senza
cavalieri
avarizia
gi"gloriosamente
prese
N"
di valore
queglispiriti
generosiche gi"
dalla
per
popoli,
ha
spirito,
cura
" convertito
l'adorino,*
ambizione,chi
di
lippiche:
Fi-
di
quali col
principie
incontaminati
intorno
gi"
il mondo
tutti
i
unione
tirarsi addosso
svaniti
ancora
dominarono
ed
a
aver
gli animali
popoli0 principi"
furono
di
pensieropi" alto
stento, come
a
e
qualsivogliastimolo
a
grande
flagello
il
unione
non
"
lendo
vo-
grida nelle
vile di nascimento
"
solleva
n"
"
la
Firenze
da
il Tassoni
anche
unione!
senso
di onore,
la
dei costumi
allontanare
e
politica
riforma
morto
egli dal pergamo,
", tuonava
cominciare
che
"
le armi
" stata rotta
(*)Filippinaprima,
p
(*)Filippicaprima,
p
il Duca
e
di Savoia
cominciata
ha
la guerra.
leggermentee
D.3l.za..y
per
una
fra due
come
e
distrutta
Ma
prendano
ci
comandano
d'esser
nostri
vassalli
mancarci,
che
lotta
ora
"
per
la
contro
com'era
alla violenza
noi;
e
non
come
la
ma
lunga
fino
servit"
rendevano
quel risveglio
nostra, la
per. l'Italia
Fiandra, popolo
religioso,
l'Italia doveva
che
a
sottosfare
sorta,
e
la morale
il
senza
quale
il Tassoni
di
cerca
"
per
valore
ha
il
sostenere
noi.
"
sione
oppres-
la liberazione
alcuno, se
oratorio,l' argomentazione con
mezzo
Se
suo
la
forte
Saraceni, 1
perch"
non
Greci
caceieremo
{') Fllippiea prima,
pag.
60.
(') Filippica pHma,
pag.
70.
^} Filippica prima,
pag.
83.
non
quale
grido
la
ciati
abbiamo, egli dice,cac-
gli Eruli, i Goti, i Vandali, gli Unni,
i
fede
una
impossibilenello spirito
poteva compiersi.N"
yiustizia
non
seotimento
fosse
politicanon
vittoria
giustizianella
vincere, mentre
e
riarsi
glo-
stata
la
profondo
un
solevan
casa
la
questi
degli stranieri. Certo, la giustiziaera
Hpagnuola
italiano
in
ma
lunghi anni,
per
morale
('),la
"
siamo
Fiandra;
scano
ricono-
contro
gi"
e
sarebbe
Spagna
da
le armi
(').Certo
"
potuto lottare
ancora
noi
"
noi
la
per
giovane,animato
per
consumata
g"'Italiani
faccia,ove
e
giustizia"
nuova
ai
1'unione
ove
popoli,che
aveva
finalmente
{').
"
le loro forze
pu"
rimarr"
lime, si
e
i Tedeschi
noi
e
gobardi,
i Lon-
i
gliSpagnuoli?
D.3l.za..y
cesi,
Fran"
(*),
309
"
Non
"
l'Italia
vero:
i
Eruli, n"
i
i
i
e
il dominio.
di
Sempre
concordia
che
non
il curioso
torto
a
in bocca
alla
quasi sempre
o
invocava
civili: sicch"
spagnuolo
io
ma
il
forestieri
soggett-a a
purtroppo,
verace
faccia,
radici
senza
(').Insulto pungente,
gli stranieri
che
salde
tanto
"
vo-.
fussi
non
vivere
signoreggiatadagli Spagnuoli io potessi
star
mette
queste parole:Ti
Venetia,se quando
o
teramente
in-
ottennero
ne
il Tassoni
Noi'eiJista
i
gli stranieri
discordie
d'Italia
Regina
glto domandare,
"
n"
nemmeno
Francesi,ma
stati soffocati dalle
erano
Greci,e
l'un l'altrodall'Italiae
stessi si cacciarono
quegli slanci
i
gli
purtroppo u"
Vandali, n" gli Unni,
Saraceni,n"
i TedescJii
successivamente
cacci"
non
Goti, n"
Longobardi,n"
"
tra
aveva
ci buttavano
noi
dine
l'abitu-
della servitii.
della
Colpevoli dunque
il
secondo
solo
e
da
non
quello
tale ",
questa
comprendono quello
che
eh' "
sanno,
bene,
ed
il
osserva
sentenza
in
sangue
sia
Meschino
stranieri
d' Italia
di
ma
voier
per
loro
anetie
quando
infelice " colui 'clje si
e
ai rimedi,
reputa
poi subito,applicando
"
degl'Italiani:
non
non
" male
additato,ricorrere
Tassoni,
di
nati,tutta
non
alato
ai casi
cuore
e
sono,
i quali
Tassoni, gl'Italianistessi,
altri il male
e
servit"
voler
esser
Se
ci mettiamo
soggettiagli
eleggere principidel
l'Europa, nonch"
tutta la
D.3l.za..y
nostro
Spagna,
310
"
ci far" violenza
non
d'Italia:
forza
alla
manca
di
accordo
sottostiamo
guidiun principevaloroso
lo animi
nella dignit" e nella forza
sua
di
fece il Piemonte,bench"
Ogni
qualche
"
volta
spirito",
di
della
nessuna
il
aveva
avuto
nobili
Filippiche
nei
d^lla
non
solo
meno
meno
generosidi
e
suoi
l'Italia
popolo.Per
violento
fiducioso nelle
chiarita
societ"
tro
con-
sorti
impossibile e in
il movimento
luogo.
pag.
se
Soocino, scritta nel 1618,
al
anche
Ci Filippiat prima,,
polo.
po-
sudditi,
agli occhi
del
concorso
patria:la lega s'era
classe
nelle
l' imposaibiliUi
di liberar
senza
ma
*
perch" anche
si dimostra
Spagna,
propriarivoluzione.
fiducia
aver
dice i Milanesi
questo nella Risposta
la
e
i!popolo,
e
egli ripone nei principi,
ci" avviene
il Tassoni
vera
Tassoni,che
mostra
stranieri
quanto al
iiifatti,
dispregiatore
superbodel
apparisceevidente
dagli
il
speranza
quando
come
di
comprese
apparisce,ed
stremato
slancio di libert" animava
fremito
Per
nazione.
aggravato dalle imposte. Ma
Questo
viva fiducia
una
dalle guerre
nessun
pu"
cose
cose
nessuno
d'Italia,
e
lione
ribel-
senza
questograndi
resto
inerzia
piccolostato,purch"
un
e
la
forza
una
consuetudine,per
il piccolopopolo di
e
ci lasciamo
solo
non
prepotenza straniera. Grandi
fere anche
lo
ci
la coscienza
per
di
mancanza
segreto dei mali
opprimono perch"
anche
attuale,ma
e perch"
possibile,
per
ci
pere ti"
opprimere,
il
(').Ecco
"
Btranieri
gli
"
S3.
D.3l.za..y
sperato
311
"
Come
la
Emanuele
nella
del
quella
la
la
noi.
giovinezzadel
" eoi
Boccalini
la Pietra
e
nei
pi"
le
e
mezzi
l' opera
del
Tassoni
Spagna
ha
al
Duca
di
ad
un' azione
Savoia
per
nell'insurrezione
questa
ha
fede
superba
concordia
oltre due
in
parve
Machiavelli
pi"
valore
Boccalini
il veltro
rinnovava:
che
di
far" morir
e
col
in campo
e
glie,
batta-
principifecero,
il Tassoni
divinare
lui l' idea
il
incita
ed incontaminati
!' Italia. Senonch"
del
intorno
razione
dichia-
Insurrezioni
patria.Per
si
sani
e
popolo oppresso,
nella guerra
mano.
popoli e
dopo,
unirsi
nel movimento
povero
",
alla
questo pi"
sua
del
tirannide
si credeva
quanto
ad un' inmiediata
principi"
di
secoli
destini della
"
nei
l'armi
aperto, con
non
diretto di provare
combatterla;quella
quella spera
;
tempo
del
forte
lenta, questa
di guerra
quali erano
portava all'Italia;
lo scopo
era
non
del Boccalini
spagnuolae quali
monarchia
dominazione
sua
le
feriscono
politico dif-
mostrare
a
a
mili
si-
nell' alto scopo,
spingere gli Stati indipendentiad
dalla
l"uo
grande prosatore
del paragone
colpe della
la
di
il solo
altro intesa
che
che
la
nel silenzio
nell' indole. L' opera
e
i danni
che
italiana,cosi
incorrotta
e
inspiratoree
concetto
Filippiche
i mali
distinta
Parnaso
questo periododi tempo. Senonch",
politico in
"
in
perde inascoltata
si
giunge
nel
svelare
a
la miseria
e
seicento,ma
Egli
entusiasmo,coma
suo
intento
spagnuola
del Tassoni
voce
Carlo
Testi, inneggiante a
Boccalini,
tirannide
del
del
voce
"
i futuri
di Dante
e
salvatore d'Italia;
di
dogliala lupa,
UjL.:a..i.
312
"
"
non
[li"il principe,forte
signori italiani
altri
gli
scala
al
intorno
trono,
Carlo
a
combattente
ha
"
"
ma
difesa
astratti
e
al
enti
come
del Alacliiavelli: non
0
ieW
siamo
se
per
maturi,
Tassoni
s'
non
mente
pi" nel
campo
grande
ingannava
la sua,
condizioni
fu, sotto
fatti successivi
fu
d'Italia
forma
idea
impugnate
per
piena
e
del
e
di Dante
ie"l'ideu
non
valore
fls/one
erano
cora
an-
clie il
liberatore dell'Italia
Savoia.
lucida
enti
come
dimostrarono
acclamando
Casn
Egli,che
quellodell'
quest'azionei tempi
principe di
un
razione
i
vivono
nella
in
Einannele,
tuisce
riscossa,si sosti-
die
principe,
siamo
a:iio"ie possibitc,
E
cadaveri
decoro.
della
desiderati
e
reale.
" Carlo
anzi
l' opera
ed
mezzo
lega di principiitaliani
una
del nazionale
gi", cominciata
al veltro
toglierdi
farsi dei loro
e
Emanuele,
a
cosi da
fu divi-
Non
delle
conoscenza
di Carlo
Emanuele;
oratoria,l' esposizione fedele della
la
qiialeil
Duca
di
Savoia
aveva
le armi.
( Dalla
Bassegiia Nanonalt,
D.3l.za..y
1880.
1
U
PIETRA DEL PARAGONE
TRAIANO
POLITICO
BOCCALINI
Di3liza..y
D.3l.za..y
316
"
delle idee
del
esposte nell' altro. Ma
si consideri
Paragone
quando
del
non
"
detto
del
I fatti
non
ordine
di
di
divisa
una
i
e
ne
Apollo quando
a
pag.
69
complir
dopo
Salviati.
E
leggiamo
Mora,
nel mondo
e
che
"
"
(')
pag. 33
signor
Mon-
parlato",
Spagnuoli
gli
riesce
l'eresie. ". E
il duca
", ci
il Boccaccio
D'Alva,
alle
venne
",
ad
inglese,domanda
ai Colonnesi
"
mal
aver
altro:
un
l'opera "
segretariodi
Sabioneda, n"
cesseranno
che
se
ordine
se
nel
mani
tir
stupiscesen-
viene
assassinato
"
nondimeno
autore,
il
castigatoper
per titoli defraudati
dal
"
Prospero Colonna,
con
determinato
un
determinato
un
intitolato:
apprendiamo
subito
secondo
secondo
Tomaso
"
nella
manchi.
apparente
a
fu
meno
al-
distinto.
Che
disparatissimi.
uno
altro:
un
fatto
scrittore,
V unit"
l'acquistodi
tentano
d'indipendenza,
cui
sembrano
dopo
l'affenna-
soggettidei capitoliin
di Guisa
subito
zionale
pensierona-
finitain si, quantunque
e
luogo, n"
soprattutto
come
dello
esposti n"
sono
troviamo
ne
pi"
e
Paragone
tempo:
conto
appare
nell'anima
pi" grande
Pietra
essa
la Pietra
sivamente,
esclupatriottico
finita in se, d'un ideale
nuovo
Ho
lato
storia del
nella
posto che merita
zione,una
dal
quando
voglia tener
si
italiano,allora
se
"
l'ordine
nella
esiste
il criterio direttivo dell' opera
("l Boccalini,
Pietra
del
Pan^a"
mente
pu" sfug-
Politico, UiUno,
"
UjL.:a..i.
l'
del-
Daelli,
S17
"
soltanto
gire
Boccalini
condizioni
indole,altro
dei
sereno
di
fa
commuoversi
de' suoi
che
solo
un
Spagna, alla
rende
che
luce sinistra
Italia
lo
stato
giustificare
ogni pid
violento
giudizio.Ma
avviene
nel
del
In
odio
suo
di
*
cesseranno
"
Tomaso
gli si
meglio
per
sopra
ogni
contro
la
quest'odioeglivede
del
Seicento.
nostro
Ne
ci"
e
!o
trista
allora tale da
era
supposizione,
ogni pi"
ci" lo rende
qualche volta
di
considerare
qualunque aspetto che
contro
la
Spagna.
ragguaglio della Pietra
un
eh' essi
1'odio
cuore
po'parziale,perch" g"'impedisce
fattistorici sotto
ranei
contempo-
gli oppressoridella patria,
ingiusto verso
purtroppo
sente
tutta,quando
sollevarsi
aspetto, o
1' Europa
e
Boccalini
poich", vivace
sentimento,gli sta
giudica r
altra
aspetto egli !i studii,li
solo
un
scruti,gli analizzi;e
altro
:
espositore
sereno
gli avvenimenti
patria.Cosi
sua
sotto
e
studi
presentino sotto
dire
e
politichegenerali,il
della
XVII
avrebbe
sua
fatti dell' antichit"
sua
scopo
deli' Italia
o
indirizzo,altro stile. Invece, giudice
massime
r anima
un
proposta,avrebbe
fosse
l'opera
e
raggiungerlo,
saputo
darci
del
principio
sul
o
questiscopieglisi
di
uno
vuol
dell' Europa
Il
politico,
trattato
storia,non
una
sullo scorcio del secolo XVI
se
meditarla.
senza
compilare un
narrare
delle
quadro
legga
la
vuol
non
vuol
non
chi
a
"
Moro
nel mondo
l' eresie
Allora,dilettissimo Tomaso,
Eccone
del
domanda
E
sia
un
i
quello
esempio.
Paragone
ad
".
non
un
tico,
Poli-
Apollo quando
Apollo risponde:
vedrai
cessare
D.3l.za..y
i mali
318
"
delle moderne
tandosi
eresie,quando gli Spagnuoli conten-
della sola
ad
Spagna loro
l'antico
aburgo, terminer"
r
l'ambizione
essendo
che
d' Austria
casa
La
rivoluzione
dominio
vasta
la
turb"
che
apprezzamento
secolo
XVI
(n"
so
quindi "
sola
"
che
gli
Pietra
del
cause
una
non
vie
nella
fortuna
di
smisurata
casa
il Boccalini
lega
una
che
Boccalini
mi
eminentemente
volta
vede
la
o
le
Spagna;
non
cura
le
civili:
eause
politiche,
quella
ambizione
e
nella
d' Austria.
tratta
quasi sempre
Paragone questioni cosi
meno
sino all'Italia
questo argomento
cause
profondamente spagnuole,che
cercar
la
religiosedel
o
morali,
davanti, fra le
consisteva
Tuttavia
ha toccato
della riforma
sta
smisurata
e
non
le
religiose,
eause
e
d'Austria !
casa
del
satirico
colpire anche
che
Olanda
" che
non
il concetto
se
l' autore
grottesco)
per
d'Europa, la
rifcwme
delle
qui eminentemente
non
spirituale
da Apollo un
potavamo aspettarci
non
esatto
sembri
!
durevolmente
e
grandezzadella
la
davvero
fece fremere
che
Spagna, altro
contro
potentati
oltre
sottrasse allo
lungamente
altro
grandezzadella
giudizioquesto
Svizzera,
alla
la
l'invitta
l'Inghilterra,
e
la
e
ed
se
presentieresie
il settentrione
tutto
Germania
Francia
Ma
le
che
religiosa,
di Roma
Svezia,che
di
Strano
".
d'Ab-
casa
ch'ella ha di dominare
lega di potentaticontro
una
pi" gelosia
d'Austria in Germania
casa
patrimonio della
suo
non
universo,....
daranno
non
la serenissima
alcuno;e
con
"
dirette per
essenzialmente
ha
non
dare
nella
bisogno d"
sfogo all'odio
"ujL.:a..i.
319
"
In
auo.
evidente
uno
Spagna
alcuni
in
se
e
parla affatto,
non
di
r intenzione
vuole
Vibra
in tutta
stento
l'opera
il velo
sotto
strappandolocon
sorriso
"
e
dolorosa,
che
De
nella
Sanctis
in
muta
Ma
del
concezione
la
e
"n
la
in
se
dipoi
cui
dei
satira
i
il
il
secondo
la sferza
gli si
Parnaso
l' indole
otterr"
fa
de' suoi
la
chiedono
e
avrebbe
maginato
im-
all'oracolo
signoriadel mondo,
il
il
suo
e
medico;
segreto della eoncia
Baldassare
errori tutti
secentistica "
parola, perch"
domanda
gettar dalla finestra
Francesi
nella
scrittore anteriore
parliamo
Spagna
mai
secentistica
quello del Boccalini,in
come
di
fa della Pietra
politicadel Seicento,non
di cui
secolo
guanti di Spagna,
censura
che
nello stile. Nessuno
monarchia
Delfo
poco
che
sente
come
Dante, "
d' odio
all' opera,
al
posteriore
di
di
mano
erompe
contrazione
una
nella mano,
questa violenza
Paragone
cui
violenza ; si
si cela
pugnale ".
toglie,parmi,
o
de' tiranni
s".
dell'autore
spesso
venga
passione che
una
della
perch" egli co-
ed
dell'allegoria,
talvolta
sulle labbra
da
eli'era
il libro
avviene
allontanarle
tra-
manifesta
scrivendo
se
l'unghie d'arpia rapacissime"
"
spagnuolie
a
vuol
ragguagli
permettereche
non
pubblicato lui vivente, ci"
noace
pazione,
preoccu-
il Boccalini
acopo:
e
suo;
una
il sentimento
degl'Italiani
afondere nell'animo
nell'animo
apparisce chiara
l' opera
tutta
"
da
Castiglione
via
glistati europei.Tutta-
nel migliorsignificato
della
l'opera
non
solo
non
" affetta dai
vizi
..y
pi"
320
"
"
gravi del Seicento,l'indifferenza
solo li
; dimodoeli"
contrarie
pur
ciualcbevolta
il fremito
alla
l'aureoladel
pre
^uasisem-
sente
scritta
in
un
sterebbe
bapolitica,morale, letteraria,
di
fronte
esterna,eh' "
questa, pensata e
fare del Boccalini
a
le virt"
passione.
come
sola
la forma
po' gonfia,ai
un
di decadenza
secolo
grado eminente
sotto
della
Uu' opera
Ma
lia in
combatte,ma
non
l'ipocrisia,
e
lui la
grande Italiano.
un
volle
Spagna
martirio,ben
altrimenti
aggiungere
luminosa.
II.
L'indole
della
alla mente
nel
del
spagnuola,quale appariva
" ritratta
Boccalini,
quarto ragguaglio della Pietra
Politico. La
segni
di
immensa
curiosit"
gratis la
descrive
",
con
"
"
d' un
"
mani
azioni
somma
"
"
di
per intero
Paragone
in Parnaso
accolta
pagna
l'accom-
reverenza:
le accomoda
e
con
il
porto
Il Boccalini
Genova.
1 modi
lungamente l'aspetto,
col solito
giovine d'anni
ma
colore cosi bruno
e
linguaggioallegorico;
di smisurata
che tira al
dezza
gran-
moro
",
sproporzionatamentelunghe e unghie
d'arpie rapacissime",
scopre
arriva
di
repubblica
qualit" dell'animo
la dice
che
armata
serenisima
ne
Spagna
del
e
aspettazione
pi"
grande
una
di
monarehia
precedutada
le
monarchia
avidit"
pi"
",
crudele
con
e
"
*
che
occhi
in cui si
neri
sguardobieco
severa
D.3l.za..y
",
"
",
Nelle
maestra
321
"
nell'arte
che
e
tagliar la
di
del
nell'arte
solo
testa
giardinide' suoi
ne'
mule
stati
d"
Ma
altra reina
di
saper col manto
una
carit"
traccia
l'odio
di
dei
Spagna.
d'
volte
D'
pi"
ha
un
gnu"li,con
gran
di
le acque
oceano;
ma
si scopre
non
"n
e
la
mano
prossimo
la.mano
pi" gravi della
e
innanzi, qualunque
ora
accenna,
sentendosi
amaro,
nuova
e
ferver
aguzzando
satira.
sua
guerre
gi"
del
Scoppia
civili? Gli
acqua,
gendo
t"n-
anzich"
crescono
i barili del
ma
Spa-
l'
Tago, dell'Ebro,del-
le fiamme
che
".
sopra
maraviglia di tutti,accorrono,
portare
contengono,
spese
armarsi
corona
messo
violenza
con
incendio
in Francia
diminuire, e
colore
ingannati, a
la
con
quanto pi" pu" gli strali della
immenso
che
ma^iore
ipocrisia
spagnuola,vi
riso
suo
nell'anima
di
tra
niun' al-
Francesi,sotto
pi" profonde
egliscorga
ridendo
i
suo,
ogni
che
di
buone,
il dilettissimo
verso
piaghe
monarchia
tutto
con
poco
il satirico
veramente
delle
ricoprirogni
negozi pieni di pretestidi religione
trattar
di santa
spettosa,
soirresoluta,
imparato d'allora
finalmente
le viziosissime
anche
ma
ostentazione
cavallo,quando
a
veggono
Qui
broccato
pretestitante
hanno
montar
fa
non
presentee passata,nel
coscienza; onde
sua
di santissimi
e
ella
per"
cosa
domato
"
sO[)rattuttoipocrita.
e
far azioni
si vegga
giorno
loro
doppio
ha
resto
e
diabolico,interesse;
ancorch"
della
cui
spagnuole; del
ogni
Avanza
gli altri
avanzano
Napoli,
crudele, avara.
"
quegliodiosi papaveri
a
cavalcare, per
generosi corsieri
i
"
pece,
Re
Cattolico
olio,tremen-
D.3l.za..y
322
"
tioa
diaboliche
e
corrieri
affrettano al
o
i
tutti
usare
di
suoi
gli
tribunale
artifizi
"
possibili
quanto ha
Parnaso
i Censori
Platone
comanda
nel
mondo
(I)Pidra
duole
fanno
che
del
sietia
la
le
cose
I cani
(')Id. Ragg.
Almansore,
Napoli,
listi di
Tacito,
Bilancia
"
ne' loro
{').
stati
questo
a
tare
trat-
delle
si
le^e
non
che
fu
tutte
le
in
l'ipocrisia,
a
tale,che
possono
i
eono
re
in
moderi, perche
fsbil".
Indie
('),
Quando
ridotte
sono
La
"
pi" pericolosoin
d(
ecc.
|*t Ruccsl"ni,
agli
muro
Sant'Uffizio
onesti
le sue
(^)Id. Ragg.
di
parere
legge contro
Ragg.
Paragone,
sroperle
per
le corrompe.
una
che
ormai
nemici
dimentica
virt",penetra
tutte
ipocrisia
gli uomini
senza
del
della
e
coi
resse
"
politiche,
coprendo l' inte-
abbietto,tanto
classi della societ"
(').
"
Francesi,quella
introducono
mantello
la veste
Dio
levano
vo-
rivolgonoa
dipintoal
dell' Inquisizione,
fanno
vizio
si
non
San Macario
un
po"iticocol
Questo
i
parenti, ma
"e faccende
anche
paroladi
s'accorda
quando gli Spagnuoli
il
mandano
do-
Piata, che
Napoli
Ferdinando
aciocchi
uomini
di
la santa
per aiuti contro
di
sant'anima
tradire
Spagnuoli si
ansiosamente
della
Rio
nuovo
seminarvi
a
quellidi Spagna
per
molto
e
quando gli Aragonesi
E
Gli
in Parnaso
nell'Indie s'era scoperto qualchealtro
se
andar
E
Indie?
palazzoreale
di Potossi
monte
Arrivano
(').
dissensioni
lettere delle
con
"
~
poliiiea,Oss.
|"Hg. 111.
UjL.:a..i.
man-
324
"
cieco
nell' anima
ogni
il
ijiii
goziatie agli impegni
di Tiberio
il
affermava
insieme
ciuesto il
Mi
Sant' Uffizio
non
"
di dover
parso
il Boccalini
tando
mu-
ai
"
n"-
(').In quel
"
crudelt"
rilascia
quanto
mai
non
Della
se
non
far notare
Paolo
"ix" Boccalini, pag.
(^ Ragguagli
intimo
il
Galateo
pi"
le
citata
I'
suo
1.
dal
Cent.
con
fosse
buon
un
Mestica
Il, Ragg.
"8\
..y
tata
ripu-
(^),
"
Annali
nel
un
boccone
vicino
degli
levato
sia
tavola
a
Per
monsignor
ne
creanza
piattodel
fornaio,
e
stretto.
di
che
ella
ad
sut
ha
23.
di
molteplici
pari: stende
velia
mano
Sarpi,
citazioni
all' ipocrisia
resto
una
mala
che
polilica,Oss.
a
i vizi
condizione
posto
per
veramente
come
senza
trovandosi
veduto nel
(') Baancia
Lettera
che
voleva
avesse
avesse
"
('),e
n"
stringe,
portata,afferra,
sua
a
*
egli
nelle
abbondare
accetta
capitolo;
principe,non
se
alla
e
questo ella
sol
lui
dice
morto.
un' avidit"
quello
Casa
come
aveva,
accoppia dei
ed
Boccalini,
protesta. Per
una
spagnuola, quello pi"
caratteristico. Ella
a
ed
del
cogliere,fra
sapesse
della monarchia
C)
mano
opinione di
questo proposito,per
eh'
autore,
morale
reazione
una
questo la Spagna lo volle
un
"
libert",
sotterfugiche pi"
alla
senso
stesso, " troppo buona
mani
soffocar
a
generale dell'ipocrisia
religiosa,
civile,politica,
era
una
nostro
cento
con
tengono sempre
si
a
di
senso
generoso
cito
faccia,"
ed
sudditi
crudele, costringendo i
"
trionfo
"
di
suo
Tacilo.
Diacono
325
"
tali
)n
fatta cosi vasta
stati
gli
di stato
poich"
ella
affermano
due
del
mondo,
Non
"
per
ode
sconfinata
il
che
malgoverno,
le forze di
poca
tremar
vi
esplicitamente,
questo
pace
governo
"
ma
fors' anco
come
e
capace
sotto
di tenere
il
mite
li-
un
struggeva
di-
e
la
la rivoluzione
non
le
o
mai
espresso
meno
conipenetra nondi-
Boccalini:
la forza
fiacca
il resto
bruta, destinata
?
Lombardia,
"
tosto
suscitato
dal
riale,
grandezza mateo
tardi
oppressi e di
proprio peso
vitale
nell'ipocrisia,
inattiva,nell' odio
tirannico; tutto
il mondo
Fiandre, gli arbitrii
spagnuola si
lenta
forza
signoria
le Indie
della
e
concetto
l'o[*ra del
nella
la
mettevano
angherie dei ministri. Dimodoch",
monarchia
non
colo
dall'ora-
va
tutto
disertava
Napoli
nelle
religiosa trionfante
della
andati
mai
compattezza del grande impero,
tutta
",
quella straordinaria
secpndo il Boccalini:
era,
maggiore
tempi
otterr"
potenza spagnuola che faceva
Non
cose
rispondersi
negativamente.
dunque
era
delle
i^uesti
tempi presenti
ne'
se
in tutti
terrore
(').E q^uandoella
sapere
si sia
Spagna
diverr"
non
dito,che
palmi
di Delfo
la
accidenti
gli
"
difficolt" in
mezzo
cresce
faceva
pure
eb'ella
pia
con
mezzi
potente da incuter
e
europei,
"
"
altri
a
care,
man-
scliiacoiare
popoli,deboli
r Italia.
Ei-a
questa la Spagna reale? Forse eli' era
D.3l.za..y
anche
forte, colosso dai piedi di
meno
quale
Spagna
la
se
nazionale
coscienza
coscienza
purtroppo
una
isolata
grande,
e
in
alcuni
fatto
nemmeno,
moralmente.
interpretare il
fosse
d' un'
italiano
siero
pen-
denza
indipenla
non
il
dunque
d'una
sentimento
di
cepiva
con-
mente,
politicamente,civil-
Poteva
Boccalini
breve
in
avuto
stato, avremmo
simile
battagliera,
Italia
quella del
a
ratura
lette-
una
secolo,
nostro
sprezzatricedella forma, sdegnosa d'ogni velo
intesa
nella
storia
da
ritrarre nella satira
a
nel
e
un
il Boccalini
capo
e
nella
romanzo,
i sentimenti
all'altro
della
avrebbe
non
di
schiera
gi" quello della patria:quando
non
politiciitaliani,
ci"
schiavo
esisteva,
uomini
e
la
allora
c'era
italiana:
unit"
popolo
q^uestain
Seicento
non
solitari
d'un'
il
possibili;ma
Ah!
nazionale
d'azione,l'idea
e
nel
rappresentava
italiana?
Era
creta.
scritto
gorico,
alle-
tragedia,
che
mevano
fre-
penisola.Allora
i
di
Ragguagli
III.
Nel
primo ragguaglio
della Pietra
Politico, il Boccalini, con
il regno
e
la
quanto
bestia
dolorosa
infelice
perch"
fella
era
di Roma
di
non
fatta
cercava
Napoli
ad
un
tra
Boccalini!
la correggevano
indomita
e
di metter
Paragone
allegoriadantesca, paragona
differenza
del
del
cavallo.
la fiera
dantesca
Quella
era
e
fetta
gli sproni imperiali,
selvaggia perch"
mano
quale
Ma
alla
la corte
briglia,e
D.3l.za..y
la
327
"
le
niano
maggiore, inquantocli"Giusti-
tanto
era
vergogna
altra
aveva
gagliarda:se
ferrata
di
la
Paragone
piedi
eran
di
segno
il regno
magrezza
che
a
le
gli contano
se
impiagando
vederlo
fosse pur
dando
le nari
e
i monarchi
suo
E
ed
quel
piedi,il
lo visitano
abbastanza
scarsa
la
alta
sua
Non
la
che
Dante
che
in
la
per
sua
cosi miserabile
",
gli s"
si
va
rebbe
vor-
destriero,
le
nari,
erano
aveva
infelice
ha
non
cora
an-
gli Spagnuoli gli tengono
sua
di
queir ardore
freno
tenersi
il generoso
cavallo
ogni sei
capriccioso amatore
".
" invece
Napoli
la schiena
eavezzone,
razione
qualit"del genio
giammai
del
Pietra
popoli stranieri!
i
finito di aoffrire:
ai
quanto
dilatando
briglia,
ne
a
poco
al vento, spaventando coli' impeto
nondimeno
pastoie
nella
di
ossa
ancora,
freno
la criniera
a
gli si tagliano.Come
correre
senza
zampa
distruggendo,
consumato
che
gli strapazzi sofferti,
per
queste
-fatica pu"
gran
rosa
gene-
sua
possente, per
una
malamente
cosi
"
in
se
e
per
scoppiavanolin
che
Il cavallo che
rappresenta
distrutto
",
colpi della
faville
vitalit".
disordinata,
cos"
libera
era
libert" italiana si veniva
vera
quei colpi
"
i
civili,e
guerre
il freno
acconciato
essa
sotto
si accendevano
incendi
poco
volta
a"meno
poterlaguidare.Ma
e
"
mesi
il
e
lui,ora
"
chiali,
gli oc-
e
trovano
non
rastrelliera
di biada. Ci"
di
morso
mai
abbastanza
e
per
la
pessima
pi" bizzarro,
sedizioso,
novitadi
che
fosse
dunque spentiancora
di vita
le
e
stato
ramente
inte-
di
quell'insofferenza
maledetti,e bisognava spe-
D.3l.za..y
328
~
gnerliad ogni
nella
che
trove
gnuoli; se
freno,ed
net
del
intorno
ed alle relazioni fra
Il dominio
in
dei
di
XVI
gli ambasciatori
i
tirannide
lasciano
il
ambiziosa
nazione
all'Italia
ed
stati
causa
unica
in
con
alla
venuti
il
nel termine
se
E
(').
quella
sua
le morti
storico
cui fu scoperto il Nuovo
perch"
inumana
ed
incognita
potenza
*,
sono
causa
"
a
care
ricer-
ragionidi quella
le altre
precocied
fino
d"
di tre
ci"
affatto
le
senza
pre-
anzi
Boccalini,tutto inteso
tutt*
di
reclamare
a
provincie d'Europa
qui
gl'inganni, e
sua
minaccia
e
spagnuola,prima
ogni singolofatto
determinarono:
e
attratta
gli
1282. Il ricordo
porto di Pindo
principaledella
potenza, dimentica
armi
la nave,
all'altre
anzi, poich"
Italia
consiglio
incauto
ammettere
spagnuola,
avendo
Siciliani,"
opinioni
Apollo, ch'eglirifiuta
siciliani
gettar a fondo
non
le
dove
Sicilia,
con
.Vespri,nel
secolo
ore
del Pu-
apagnuolo in
in
stati chiamati
erano
Pietra
tutte
al
avvezzo
gli oppressie gli oppressori.
in
farne
groppa.
al dominio
irrita siifattamente
la
sulla
germe
queir atto
contro
gi"
cominciato
era
dalla rivoluzione
pieno
s'era
cavaliere
racchiuse
del Boccalini
Aragonesi
non
della
primo ratjgiiaglio
sono
ragone
immaginazione degli Spa-
il cavallo
pure
e
pure
paurosa
al peso
"Cos"
Se
costo.
-
i
cause
che
la
parentadi,I"
quelle tre piccole navi
Mondo.
D.3l.za..y
329
"
Dalla
e
Sicilia
la loro
gli Spagnuoli passarono
dominazione,
quella che
che
Dio
gi"
doppiamente,perch"
fraudolenta.
alcuni
eh' "
quel
e,
Questo
ragguagli
ingiusta,come
era
popolo della Spagna,
al
Napoli,
a
fuori dei limiti niiturali assegnati
si estendeva
da
-
fu
dovuta
peggio, ad
concetto
della
ad
un'
della
e
un'
giusta
inpazione,
usur-
usurpazione
il Boccalini
espone
prima
divent"
seconda
in
turia,
cen-
'
dove
e
radice
vera
dei
universo
apollo
per
metta
1 ingres'-o
delle
di tiaditore
Dal
dice
il
liove
^
ad
un
anni
virtuoso
che
mente
fiera-
contrasta
chi abbia
a
di
pitano,
Cafama
Napoli gli Spagnuoli passarono
i Francesi.
Passarono
Refjno di Napoli ad Almansore
fu
pH'
di
Famtao,
Cent,
I. Ragg.
(=)liagguaBh
di
Parnaio.
Ceni.
II. Ragg.
i"''.
i')Bagguagh
di
ParHoao.
Cent.
II, Ragg.
S3.
uFcaaione
e"trto
menta
con'ro
ad
il
il titolo
un
tal
Pietra
sicura
7T".
"uesto
Sandarana
Bocca"iiii, d"iiiostrandu
di
de' Mori
re
giudicatacosa
a
Milano,
a
l'IBaggiiiigH
Cordova
stato
uno
il titolo di Gran
pu" convenirsi
Parnaso, " perch"
un
ia che
{')
regno
gitaglio drtte
l'
del-
tre
proibiscaper
di Cordova
Milano,cacciandone
lite
e
stanza
l'usurpazione di
essere
non
partirsiche
la
(')"
"
biblioteche
Gflnsdho
(he
di
il
glorioso acquisto " (');e- dove
a
io
il
gli diede
Idd"o
prigione
in
la
quelleleggisantissimo
abitazione
sua
assento
ave\a
da
"
ritenga esaere
"
del secolo
fatto
quali il grande
colle
Biante
come
mali
ha
umano
genere
"
narra
die
Magno.
D.3l.za..y
d"
Ragseri-
Goii^alvo
la
per
cadesse
in
in
dei
potere
dei
mano
della
nemmeno
a
stranieri
; tanto
servire,che
Sicilia
sul
Che
questo
Fiandra
in
un
riusc"
e
due
quello
in
un
non
dell'
di
libero
paese
mandano
voluto
hanno
il Boccalini
trarre
e
della
i
popolo
si
il
e
la
dai.
parisce
ap-
gna,
Spa-
popoli
danaro
per
pera
corte, ado-
opposto: (se
li farete
cani
pecore
loro
dat"
che
nelle
di
della
Ma
morire) (').
di forze com'
raggiunse lo
mezzo
guardi
e
i
la
come
minacciano
lupi 0
Fiamminghi,
esausto
giovane
sorvegliarle
a
fiamminga
quel tempo,
quando
i Presidii
e
pedire
scopi, quello d' im-
guerre
all'effetto
divorarle, dicono
presso
straniera
primo ragguaglio:
province soggette, diventano
vomica
a
solo,l'oppressione spietata.Mezzo
gli Spagnuoli
noce
nostro
che
giogo
pensasse
ne
delle
spese
mezzo
che
popolo
quantit" possibiledi
maggior
sopperirealle
il
Italia
le sollevazioni
un
savano
pen-
ambedue
quale dominazione
fin dal
proponendosi in
la
non
contro
il
avvezzo
colio
meritato.
evidente
vinti
armi
r"maso
fatte misere
erano
Sardegna, Napoli, Milano
e
almeno
era
in
ducato
garanzie maggiori di pubblica libert".
portano dunque
o
levarsi
fosse
se
g"'Italiani
patria,che
si discuteva
potesse dare
Tanto
",
quel
die
Spagnuoli che
Francesi
le condizioni
gli
"' Italia
libert"
pubblica
alle conseguenze
era
il nostro
scopo, almeno
morali
oppressione.
D.3l.za..y
e
mote
re-
332
"
gliono coprirsi tutti
me
vestir
per
rapacit"dei
mia, e
casa
di
e
che
li disse poi
"
di
cipollee
I Milanesi
i
sia
il
ch'io
possibile
al
"
principie popoliindipendenti:
"a
repubblica di \enezia,
secondo
sembra
entra
in
(Ielle
che
dieci
gli presenta
modo
di
tirar
la
Ma,
un
e
non
carrozza
questo va
si
Savoia,
apagnuoH
poeta italiano
un
grande
di
scudi
discorso
condizioni
lodi venti miserabili
di
Spagna colla
rendita
in cui
affliggere
maggiormente
costringendolo a
a
mila
bilt"
no-
l' Italia. Quando
molte
con
crea
una
di
scritto sulle misere
ducati, mentre
scersi
pa-
circondati
sono
il duca
oppressa
d"
province se-biave,
pensione di
hanno
monarchi
Parnaso, ad
gli presenta uno
a
"
Grigioni.
Boccalini,ai
sufficientemente
II
FilipiK)
che
il
i
e
"
(').
"
perch"
meni,
da
N",
affamati.
sereno
marresti
ri-
possa
Ttssoni, " avvezzi
risoluta
bizzana,libera,
"
in
rapine dei segretari
di tanti
dormire
soffiono
la
mandati
sono
mio, fortemente
sangue
l'ingorda voragine
Scalzi
*
vedessi
se
cortigianieli' egliconduce
meravigliatocome
saziare
ie
note
del
che
rifarsi
per
officiali e altri
tutti sitibondi
seco,
scalzi. Oltre
ti fossero
se
mille
d' oro,
tanti
vicer"
-
portare il basto
un
si tratta
il regno
e
la
politico
di
soma
del
Napoli,
e
fino
(*).
particolarmentenotato, V
esercitava
su
tutto
sione
oppres-
quanto il popolo,
D.3l.za..y
333
"
l^ensi
d'una
au
classe
"
quella dei piccoliproprietari,
aola:
degli operai,dei poveri.
degli agricoltori,
Auzi, in
mezzo
ricchezza
di
s'era
stranieri
da
u
sola
cosa
di
tempi
e
ideale
ogni
alto
le
mosse
da
ancora
il
Vi
stringedi
vedi
egli non
e
lettura finita te
a
un
ti danno
!e
e
pensieropi"
senz'aver
animali
di valore
alto che
cura
stesso
se
senza
gli
del
si
popolo.
del
ragone,
Pa-
impressione
argomento.
che
spirito,
stimolo
qualsivoglia
sdegno
volta,ora
Pietra
popolo dell' Italia
di
di
Filippiche del Tassoni,n" altri
sullo
tempo
il povero
nascimento
tuttavia,
cuore
resta un'
ne
ha
forse coscienza:
ha
bagliorenella
e
"eritti de!
chiama
l"
qua
non
gli
francese
alla vista della miseria
dolore
questo sentimento
che
di demo-
una
il
anche
si aggira
insiste,
non
accenna
pensierodella patria,cosi grande
ne
cui
a
glisi solleva
cuore
battuta,lacera,schiava,ma
il
intorno
negli animi.
soltanto
]ierch"non
l'op-
questa oppressione,
Boccalini
il
patria,
salda:
e
per
governi
di
quel largo sentimento
.fecondato il germe
Di
di
umanitaria, di cui la rivoluzione
cazia
che
pompe,
generoso
vera
e
l'opera manzoniana,
al
e
classi povere. Su
quale prende
lontano
vuote
tirannia
per
dolorosamente
era
delle
p.'essione
d.Ua
fastosa,di
impadronendo deglianimi, lontani
venuta
triste inilusao
la
di titoli altisonanti,
vanit"
quella grande
a
mena
a
ha
e
"
plebe
morto
vita
ragione, nati
il
vile
di
senso
a
di onore, n" solleva
pascersigiorno
la
Il Tassoni
per
a
per
giorno
stento,
faticare
(1) Filippica prima.
Dgliza..!.
come
"
(').
Il
in
popolo
e
dei
al
in
la pesa
forze
il ducato
e
distratti
che
mezzo
di
dalla
condita
nuovo,
in
conto
che
vide
non
popolare, in
avrebbe
di cui
del
nessuna
potuto avere,
di
Napoli
calare
d'
un
sembra
tenere
tico
poli-
un
rivoluzione
ha
non
f"-,
peso
si debba
grande
e
che
la
e
espresso
Seicento, in
concetto
un
devozione
il grave
sono
poli
po-
il dominio
Lorenzo,
credo
vera
scrittore
uno
alle
pieni di
e
La
"
Mi
{').
"
Italiano
un
liano,
ita-
fico
Magn"-
sopportano
".
Stati
degli
qui
gran
Spagna
volont"
la bilancia
concetto
il regno
sudditi,afferma
dei
il
la stadera
della
che fa traboccar
un
Lorenzo
glistati europei,e
straniere
l' unione
e
da
vede
mala
nazioni
la moltitudine
popolo
sue
libbre,perch" quei paesi sono
forza
tanta
le
tutte
appai^nere.
si aovrappougono
Milano, si
delle
del
tutti
di
con
parlato cos"
si "
generale di
spagnuole
milione
"
Parnaso
centurie
prime
in
d"
sentiva
quale
Quando
mai
due
democratici
governi
avrebbe
non
dispregiatoredel
ragguagli delle
alcuni
odiatore
opere,
e
b" mostri
Boccalini,per quanto
n"
ancora,
preciso della
vera
libert".
Ma
io
pi"
simpatia
di
oggi delia
Mediti
gli
un
stati
del
questo
popolo
gentiluomo
misera
del
vibrare
mali
Fiandra,
(')Pittra
e
i
per
ali' Italia da
guerre
sento
di
sono
italiano
:
"
fatto
Ecco
con
le
Portogallo,di Inghilterra,e
Francia
Paragone.
discorso
nel
di
accento
nuovo
questa
snervare
Ragg.
giiislamente
i
Tutti
con
la
prin"ip[,
stadera
pei^ate.
D.3l.za..y
quella
o
da
le
bliche
repub-
Lorenzo
delle
provincia
infelicemente
di
genti
frutto
senza
qual
riputazione.La
tutti
al
oltre
a
che
armiamo
mia,
in
le
quali
della
avviso
libert"
cara
che
( il
cura
di
te
a
di
nome
le
piangenti la
Se
della
dominazione
sociale
dei
che
doloroso
alle
prezzo
il Tassoni
quello
con
concetto
e
il Tassoni
di scopo
pensava
innocente
lacrime
delle
sparso
madri
figl"iioii.
potuto
Pietra
quella
crudelissimi,
certo
sangue
considera,trattando
non
o
del Seicento
alia
di
certi"
spagnuola
ha
come
lo scrittore
somiglianza
nano
ver-
reiterate
accoppia naturalmente
il Boccalini
dunque
barbari
Italia
Savoia, in
con
compra
"
di chi
ora
ricevono
(').Non
"
d'Italia,o
morte
pur
in
fermit",
in-
nemico
figliuoli;per
di
Filippiche al
fuori
invano
che
volte hai
non
politiche),
prose
scrivendo
per
dalle
e
Adunque,
"
madri
sangue
stessa
lui si
("pI Boccalini
nelle
ferro
figliuolo,
quelle lacrime
de' suoi
tante
cos'i abbondante
abbi
innanzi:
; per
strage
stessi; e
quello contro
che
misere
tante
noi
maggior
innocente
Francia
n"
verci
commuo-
chi il
figliuoliin Provenza,
tuoi
Fiandra,
molto
pi"
sangue
vittoria
pur
e
dal
e
che
E
".
quel
per
i
per
il padre
combattiamo
cui
di
a
morire
a
sentimmo, perdendo ogni
ne
considerar
quello per
u"
dovrebbe
cosa
crudelissimamenCe
lacerati
ci
alcuno
fratello,chi
il
mandarle
per
attentamente
pensar
danno
tratto,chi
sue,
del
in
Italia,la questione
saputo nel secolo
ebbe
Parago
l'intuizione
nostro
ii
per-
33f"
"
fetta,se
alla
la
lui
per
"
questione sociale
subordinata
e
convenire
bisogna nondimeno
questione politica,
vide
egli
clie
e
profonda radice
la
seppe
mali
dei
d'Italia.
'
nobilt" italiana fatto
Il Boccalini
dice
l'avere,in generale,la
mali
questi
A^ravava
causa
comune
glioppressori.
con
quella milanese
bizzarra,libera,
"
risoluta," quella napoletana inclinata
all'affettazione
e
com'"
la
mai
mano
"
a
di
speranze
loro!
fra
dell'alimentare
della
il
Ed
che
straniera
Tale
0)
Pi^ra
M^ri, iriFantra
alla
al
Seicento.
del
alla
di
o
classi
Ecco
scordie,
di-
nutrite
il nobile
tra
per
aver
meschine, in
di forza che
l'oppressione
patrianostra.
Boccalini
Se
noi
Paragone, Hagg.
il regno
(') Aggiunta
contra
di
plebei,e favorirsi
Lotte
popolare " {').
apparve
infatti nel
e
pane
mettere
"
e
pendi,
sti-
esserci
spagnuola.
nobili
tra
vassalli,
lasciava
signori
le diverse
disse niinate
logoravaquel tanto
si
questa de!
arte
principalmente il plebeo
cui
i
poteva
cosa
l'antagonismo fra
l'aura
dei
causa
vani, di tosoni,di
anche
studiosamente
seguitoe
la
popolo da! pensiero del
popolazione,era
principie
che
fautore
aggravi
non
popolo.Perduti
titoli
mancando,
veniva
comune
del
quella
preoccupato
che
lei,pur"sa
di
su
signori non
dietro
(').E quantunque,
"
dell'aristocrazia,
egli
sempre
zione
all'adula-
"
e
l'Italia,
guardiamo
Almanaore,
tale
era
'alle tristi
che
fu
re
[l"i
CTaiiol".
ere.
Pietra
del
Paragone,
Discorso
D.3l.za..y
fatlo
al-
337
"
Ticeude
di
quello della
le
fonti
della
d"
una
impotente
come
ridite
ina-
spagnuola. Sembrano
in
prosperit"nazionale,come
il sangue
rifluisca a
stento;
vinte le forze intellettuali,
spossatee i^uasi
in
vecchio
un
fiaccate
cijpre che
le
mancano
venerabile;
non
arditamente; sembrano
e
in
morali, come
un
generosie gagliardi,
pi" palpiti
abbia
non
il cervello
cui
le forze
quasi morte
e
in
capo
nettamente
concepiscapi"
E
vecchiezza
in cui
corpo
sembrano
come
di
dominazione
vecchio
un
per"odo,io credo, ci
lei,nessun
sensazione
penosa
"
della
qualit" proprie
l'esperienzapi"
sicura
vecchiezza
la fede
e
pi"
ferma.
qui del popoloitaliano
Parlo
elevandosi,ha
in
alle altre
mezzo
ci
appare
l'avrebbe
popolo
potuto,
affluire veloce
il
ridester"
alla
fremer"
Ma,
giogo
vita
voce
straniero
un
altro
un
sul
vene
che
suo
ci
non
forse
suno
nes-
letargoil
il sangue
ad
quando
giovanili,
lavoro
allora
nuova,
de' suoi
nonostante
dal
ricomincer"
all'usato
cervello
secolo
pot",e
non
scuotere
nelle
come
palpitidi
avr"
quel
in
Quando
schiavo.
fronte
sua
sia gloriaa lui; egli
prostrate,
altro;ma
un
generale.Se qualcuno,
diritta la
mostrato
pi" grande
apparirebbein
in
ed
il
si
cuore
soltanto,l'Italia
grandi.
cos"
terribile aggravarsidel
collo delle nostre
male, pi"
oscuro
e
misere
lazioni,
popo-
perci" appunto
D.3l.za..y
pi"
pauroso,
mire
della
Spagna
distonde
lunghe,che
penisola
che
tempo
In
mani
per
tutto, ella vorrebbe
il
sotto
di
spionaggio,n"
palazzo
di
lei
*
i
i
per
potentatitutti
d'
che
rimanente
quel
fabbricano
sono
Italia,a
fine di assicurar
la
aumeofano,
di temere
in
avanza
anni
ogni venticinqu'
che
che
catena
italiana
balordi,che
tanto
catena,
son
gli Spagnuoli,
che
libert" che
di
la servit"
per
cosi terribili che
mostra
loro
misurata
fosse
porte
pi" particolarmente
e
diligenza,da personaggi a
isquisiti
ss ima
della
di
tra
convennero
le
nel
vi si faccia. Inoltre
di tutta
dominio
all'assoluto
vero
un
de'Milanesi,apertamente aspiravano
la servit"
dopo
tutto
soprat-
di entrare
si avvidero
che
principiitaliani,
del
spagnuola
cattolica
quando
cosa
Europa,
Nessuno
Venezia
e
mancano
le finestre
vedere
di
ridurre
questo pericolo.
ambizione
Francia
sistema
chiuse,pur
di
monarchia
sulla
esercitano
mire
gher-
italiano
vero
coscienza
sospettie gelosie:
suscita
dominio.
suo
sterminata
la
Parnaso
gi"
sproporzionatamente
province [italiane e
abbia
non
alle terre
limitano
politico,nessun
storico,nessun
le ambiziose
sue
altre
le
anche
si
non
le
conquistate: con
l'intera
l'Italia. Certo
minaccia
e
loro
a
i
"
con
tati,
depu-
gli Spagnuoli
(').Ma
i
cipi
prin-
insaputaglianelli
destini
Apollo,alludendovi
ci"
lei,
d'Italia
sono
misteriosamente,
la totale servit" di lei. I
Siciliani,
D.3l.za..yt,:.OO
340
"
di
sull'Italia,
mire
eue
pi"
e
ormai
che
rapire
florida
"
cui
parte
possiedegi"
",
e
io cui
nelle
precipitare
e
"
non
quasi da grosaissimapiena
persona
si senta
non
della
vastit"
la maggiore
"
tirannide
spagnuola ".
Col
la
ella sottoponea a"
pretesto della religione,
Chiesa, s'ingeriscenella
vescovi,
cardinali,
assegna
dei
fa donativi
trae
ai
ma
stipendiai prelati,
da
nella
di
seguito simoniaco
quale pu" promettersiin qualsivoglia
di esecuzione
potenza dei quali il Boccalini
e
[wtute formulare
gentiluomo
faccia
in
del
di
mano
si vantano
di
alle eresie
dei nostri
tempi,
dei
corpi
e
fatti
le
invenzioni
e
in
servendo
Dio.
diamo
Ve-
"
roba
opporsi
per
agli umori
Si
padroni di
sono
molte
convocando
apparenza
fatti tiranni
della
grazia di
ed
mieramente
prilissime
nobi-
quali, erigendo tempii
pomposissimi, e
sono
parla un
proclamatosi
cattolico Nembrot.
entrate, con
loro
avrebbe
religiosiclaustrali che oggid"
arricchiti
popoli,si
la
che
accuse
stati auscitati da Dio
essere
pensieridi questo
monasteri
tire
presen-
quali le
XVI,
".
Gesuiti,
sembra
sono
secolo
cattolico per
una
fra i
Giansenista;eppure
un
italiano
prima
teressata,
gente in-
di servizio
Le violente
dell'ipocrisia.
egli scaglia loro
mille
zione,
riputa-
dalla
ogni sorte
di
ci"
un
il trionfo
IK)co
tutto
applauso universale
un
soprattuttoprofonda" la corruttela
Ma
papi,dei
anche
occasione
a'
dei
e
parentidei pontefici,
solo
non
"
nomina
a
sante
s"
i
e
con
poveri
delle anime,
spirituali
loro. Questi in
Polonia,in
D.3l.za..y
341
"
in
Germania,
introdottisi
in Portogallo,
in Francia,
Inghilterra,
servir
per
stesso, e
molto
trattando
successioni
cosi
dalle
fatti
di
regni
della citt"
dei
e
da
e
giudicato
le
paesi,e
loro
bene
Nelle
e
temere
Italia " fors' anche
spagnuole
fatto
e
maggiore.
cattoliche?
osteggiaticon
la
Dio,
ha
e
Chi
messo
vede
non
in
quello
queste volpi
vede
non
insidiati
i
come
copertamenteod
gentiluomoitaliano,e
ormai
veda
pio, eh'
entrato
al
mano
usurpatosi l'elezione
la fraudolente
d'ognuno, abbracciando
con
vuol
dell'universo,
acquisto di questa
gran
armato
e
1' autorit"
del
tremendo
al
l'ambizione
la
sigillarle imprese
poca
lenza
vio-
questo
re,
nel
cosi
tempio
santuario,disperso il
sacerdote, e fattosi finalmente
r
sua,
".
quale procede questo
principe tanto
di
que
dovun-
e
l'autorit"
tuttavia
Chi
*
il
cosi,conclude
con
tri
al-
aperte ?
guerre
argomenti ognuno
"
fanno
che
e
principi indipendentisono
E
molti
e
Italia
estende
degli
cose
temporali la potenza spagnuola
cose
hanno
sazione
conver-
quelloche
delle
tutta
per
stimare.
e
prima
segretitutti
questi tali
con
repubblica cristiana
tatti
sono
i
femmine,
servizio
per
seguaci in Roma,
la
*
Spagna,
imperi, paci,
intromettendovi
Spagnuoli: i quali,cosi
che
d'
e
di
re
loro domestica
certa
e
figliuoli
i
con
ai
al
tempo
un
cavando
maneggi temporali,
confessioni
han
servito
meglio,
'
in
Dio, hanno
a
leghe, ribellioni,
tradimenti,matrimoni, e
guerre,
altri
"
Italia,si
per
soro,
te-
sommo
cospetto
chia
monarsue
esser
D.3l.za..y
con
la
342
"
del
Vicario
lui;
a
nel poco circuito
della
mEbcchine
ma
anche
mali
e
dolorosa
solo
visione
fede
semhra
'avere
non
in
seguito.
concetto molto
un
tardi
a
tal
finire,
seriamente
asserisce
fiducia ch'esso
mostra
altra
minacciati
che
r altro da
lo
i
dice
formare
un
spagnuoloin
abbia
tosto
l"
principi indipendenti,
solo,capace
corpo
col-
uno
.legati
d'impedire
ogni ulteriore ingrandimento spagnuolo; altrove
che
la monarchia
"
alla nobilissima
dato
resa
bando
delie
serva
contraddizione
scrive
si
nazione
nazioni
del
di
italiana
discordie
straniere
spiegaquando
mentre
tutte
(')Pietra
universale
quelle intestine
a
ai
"
le alternative
Riigg.
quando
che
di timore
I-a monurihia
D.3l.za..y
avr"
l'hanno
(').Ma
e
ferma
afner"
tor-
nuovo
pensi che
" fatti avvengono,
Paragone,
o
eterno; qui trova
cosi strettamente
sono
tempo,
nei destini
sua
definito sulla stabilit" del dominio
Italia;talvolta
rosa
dolo-
venire.
pericoliav-
'
ben
e
suo
dei
patria! " quello che vedremo
Il Boccalini
piena
doli' Italia al
la
mostruose
".
non
nonostante
bordinato
su-
potenza che
una
opporsi alle
dunque
dei
netta
essere
per
yanagloria
ha
Resiste
della
Cristo,eli'egli vuole
vale per
sua
coscienza
di
come
suo
Il Boccalini
"
ogni
il Boccalini
ritrae
e
di
liticamente
ana-
spe-
spagtiuola
va
343
"
ranza
cui
per
Il lavoro
a
passa
mano
di sintesi esiste
gi" pi"
volte
"
l'anima
mano
a
nondimeno,
scorso,
Di-
nel
sta
e
sua.
del gentiluomo
citato,
italiano
all' Italia.
Io
"
non
cattolico
sono
avvertito
poaso,
e
(Dio grazia)e italiano,
in
"sperienza dell' infelice
d'
e
mia
i fratelli miei
Il
con
cattolico
essere
"'fratelli
disordine
isfogare questa
non
amici
medesimo
me
ed
agli
"
",
qualche
per
nel
quale et
viamo,
tro-
passionecon
gli
geritiluomoafferma
ed
e
italiano,,
parla agli amici
amici
a' fratelli di
ed
le
tutte
parti d'Italia.
dunque il
Ha
La
questione
Poich"
una
per
la
ci domandiamo
la
noi
risposta non
desideri
lo
0
lo
e
invochi,e
di
abita la
che
essere
il Boccalini
in
formare
un
tenga
rivenire
av-
lo
solo forte -stato,
se
un
in
e
questo
caso
risposta"
la
dubbia.
meno
Tuttavia
in
realt"
se
il nostro
(mi
si conceda
sottile di
meno
autore
ideale della
in
lontano
meno
se
tenga
ri-
sangue
mare
pu6
ci domandiamo
la gente italiana capace
pi"
il Boccalini
se
al
dall'Alpi
gente che
allora
affermativa;o
complessa quant'altre
e
grave
tradizione,per lingua,per
per
costumi
"
noi
o
penisola,e
per
patria
di
sentimento
un
nazionale?
veramente
mai.
Boccalini
quel tempo
non
questa distinzione
quel che
solleva
possa
lo
sembrare)
sguardo
patria unificata,
troppo alto
per
sembrar
eh' "
e
l'
fino alremoto
eglivuole
raggiungibile,
gl'Italianiaffratellati nell' odio
contro
il
comune
D.3l.za..y
344
"
nemico;
il concetto
se
"
della
nazionale
unit"
perfetta
di aspirazioni
gli sfugge,egli vagheggia quell'unit"
cIjo
il
bisogno dell'indipendenzanon
chiaro
non
luminoso
e
niente" nostra
e
realt"
velato
come
quale pu"
lo vede
che
credeva
di
nebbia.
il Boccalini
d'
ordito
aveva
nominalo
in
Ma
alto
loro
a
e
la
Spagna
volta
pi" grande?
rivoluzione
esser
con
indipendenza.
con
una
o
una
guerra
ad
che
conduca
nazionale
guerra
suscitata
uno
e
di
pi"
scopo
lenta
dotta
pro-
o
principi,
dei
che
scopo,
rivoluzione
una
tempo
l'autonomia
reale
e
mezzo
violenta
armi?
con
per tanto
raggiungere questo primo
sua
gnava
biso-
indipendentida
stati
assoluta
in
potesse
province soggette:
dall'opera riformatrice
una
tradurlo
per
d'intorno, mutare
piena ed
come
doveva
inganni che
N"
alla
simo
lontanis-
che il primo atto
prima sciogliere gli
quella rete
scitare.
su-
apparire
raggiunto;ma
la liberazione delle
essere
non
appunto, io credo,l'ideale del Boccalini,
"
Questo
pu"
diritto
con
alle
principiitaliani
alimentata
zione
dall'ambi-
francese?
Sono
abbastanza
nella
come
in cui
si
della
reverenza.
ambizione; ma
non
crede
del
Pietra
quale
Egli
la
turie
prime Cen-
due
i
Paragone
parla della Francia, per
ordinamenti
molta
frequentinelle
l'indole
il Boccalini
tiene
ragguagli
e
sembra
per
gli
avere
pari alla Spagna
in
pi" sincera,
pi" leale,
pi" coraggiosa;
eh' ella abbia
le faccia dire
che
rinunziato
l'aver
all' Italia,
quantunque
cercato
D.3l.za..y
di
soggio-
345
"
garla le
fa
si
alcuna
italiani
la
fa
in
colle
dato
comune
nemica,
forze
da
aspettatomai
o
materiali
di
di
gnuoli
Xon
dunque
armi
della
patria.
caso,
"
di
non
colpevole
molti
gli Spa-
odiare
saper
morali
dell'ambizione
generoso
parzialiamici
da
armi
straniere
francesi,e
de' Francesi
principinazionali
violenza
ai
dovevano
spagnuola
poteva
aver
Pietra
I-oracolo
del
Paragone,
meno
rimedio
Ragg.
Lh
sottrarsi
propria.In
nelle riforme
della
Parnaso,
Cent.
II.
guerra?
inonarcli
Ragg.
tal
pacifiche,
delfico, ecc.
!i di
da
la salute
dunque
virt"
per
fede
tanto
il Boccalini
sperava
l'estremo
CI
soccorsi
ignoranza di
comune
"
",
avrebbe
poteva egliesser
dichiararsi
altre
alla
pi"
della
(').
"
I
straniero
movente
lore
va-
Boccalini,politico
scetticismo, non
stato
uno
il
la
contro
la monarchia
aveva
che
allo
chiama
senza
la Francia
di tutti gliavversari
Non
conquista.
italiani
che
di guerra
europea
certo;
un
per
quella che
moderni
"
incline
ed
questisono
spagnuole.Rappresenti
caso
sostenitrice
cristianissima,
"
principi
rappresentisemplicementeil
o
nella bilancia
sagace
sguardo
tato dei
cui le forze di
all' Italia in
Spagna, questo
dal
aguardol'aiuto
poi queat'amorevole
avrebbe
amorevole
"
traboccare
bilancia
pesate insieme
che
perniciosissimo
(');non
riuscito
illusione suU'
ella
cui
con
" sempra
"
:
D.3l.za..y
3-iC,
"
Nella
suscita
riforma
mati
grau
ti
case
abbruciarli
per
"
di'
lamentano
Apollo, s"
di chi 1'ordina,ii
bene
aca
Parii.-j'
cos"
alle
corrono
accese
del
Pietra
'
deboli,lasciando
"
Mirandola,
della
Pico
"
appartato di Parnaso
qual problema,
quali in
palazzo^
un
stiere,di
taio
"
vieni'
continuali
(*) E
al
con
pi" triste,nella
dai
d
Sam
sette
matori
I
ord
pubblicata pe)
i sette Sa\i
C
hannc
s
pensano,
di esaminare
il P
maggior cognizio
sari;s' accorgono
poich" il
che
Secolc
ridai
possa
riduce
*
.
a
delle, ed
venduti
con
ni'
a
-"
S'-
D.3l.za..y
348
"
ai
lare,sembrava
Egli
fa
ne
in
centaria
nella
ma
elogi,^
di
non
una
in
che
solo
un
Nulla
grande
alla
servire
della
si
vi
non
che
sa
sarebbe
dev'
non
che
conquista, e
le condizioni
e
e
particolareggiati
e
Paragone
vede
prima
accenna
l' idea nazionale
inutile
aspettare
completo e perfettoIn s", il segnale
guerra
-di
Pietra del
Venezia, che
a
lei,stato
in
lunghi
volo,perch"
manca
da
pia, e jtarve al Boccalini,
perfetta.
[arecchi ragguagli delia
della seconda
se
"
essere
sostanzialmente
muter"
fondendo
penisola,
stato i
tosto
tardi
o
singolistati indipendenti.
da
poteva sperare
Spagna;
zione
ambi-
da
mossa
nulla dallo
Genova, pronta a
au
pontificio
Stato
gli oppressorid' Italia avevano
grande potere;
nulla dal granduca di Toscana
e
daglialtri principi
cui
minori, preoccupatida
interessi
armi, spagnuoliquasi tutti
Solo
rimaneva
Il Boccalini
lo
nell'anima
fa
da
delle
e
di
la
Savoia, Carlo Emanuele
I.
Apollo proclamare primo
notizia del
in
doppio
cui
arra
taliani
di
pace
e
" portata
matrimonio
figlie
primogenitedi lui coi duchi di
che parve
Modena, doppio matrimonio
'-
lungo
del
guerrieroitaliano,il giorno stesso
in Parnaso
il
co-
quasi vassallo
mostrato
di
nei
e
incorrotto,nonostante
periodo in cui s' era
il duca
Re Cattolico,
dalle
alieni
parziali,
Mantova
in
quel
di futura alleanza tra i
(').E quando
ai fa
la pesa
D.3l.za..y
della
349
"
monarchia
di
"
i duchi
potentatiitaliani,
e
Ji
questi,vogliono
messi
esser
di
nella
equilibrio alle forze spagnuole. E
far
principiavveduti,con
generosit"degna
"
di
pi" tempo
in
fatto
tutto
con
abbiamo
le mani
europea
s"
italiano
unite
sarebbero
pi"
fatto
ha
la
forze
forte
cui
allo
d'
vita
del
t
l'IS"
avfcva dato
un
giorno
fra
guerra
civile. E
a
qui
Culo
l' immensa
parrtclil unni
Spagna
Monferrato.
Bllude
la sua
a
nemica
la natura
che
e
quel
Emanuele
eredlt"
Ma
e
Savoia
credeva
rsmoso
patria,
teglleva
della
litica
po-
di
Spagtia, e
alla
per
lo scoppio
la questione
egli che questa
nintriinodiu
l' illusione
potitira servile
gli
probabilmentecon
quest'allegoriavolle il Boccalini adombrare
della
stato
uno
l' indipendenza,la vita
con
e
nella bilancia
grande
state
i
e
il vostro
le chiavi della
mano
cose
troppo tinte
forze
della
principea
in
delle
far i conti
pi" dunque
le
ranze:
spe-
chiariti del
carhone;perch"
omaggio
patria,insieme
e
il
dato
avevano
avrebbe
alla
le
vane
pentiamo
vogliamo
vedute
con
non
d'Italia;
ne
Non
".
dell' intrepidezza
con
ci siamo
ci
tanto
altro
un
quei
dito, "
uomini
adoperatofinora,ne
scottate
eventi
in
l'avvenire
per
disegni nostri
tutto
per
(').E
vostro
passate,che
che
e
il
gli
Signori Spagnuoli, non
gli
pascer
per
avendoli
mordendosi
dissero:
il
pesarai
bilancia
Spagnuoli minacciati
loro,cos"
cipi
prin-
Savoia, che
ricusato
quindennio precedente avevan
con
di tutti i
in paragone
Spagna
Corte
epsgnuuio,
ci:
poter raccc^liei
aveva
resa
Cattolica.
D.3l.za..y
pi
350
"
foase il
guerra
Nessun
r
principiodi
salute
gloriae
della
le
quelloin
a
" detto
essa
una
s"
possa
stesso
anni
lo
e
il dominio
Il modo
o
che
un'altra
di
grido d'
gli
"
non
italiano
Il
il
dico
Ed
perch"
Boccalini
eud
fu
glio
me-
finalmente
Spagna,
giungerlo
con-
per
dall'imperatore
da
lui.
parla qui
era
"
di Carlo
scoppiata,
ancora
suoi
come
l'avesse
una
l'in"zio
parsa
plice
sem-
veduta
sotto
di
una
il Discorso
d'
un
uscito
in
"n
grido d'ammirazione,
in
un
generosa,
all' Italia sarebbe
un
entusiasmo.
fosse
pi"
e
un
Milano, ed allargareoa!
conquista.Se
dell' impenitore
e
con
che, quando egli scr"veva,la
o
gioia,in
(") Qaesto
1698.
di
teriore
an-
principeitaliano
di
re
cui il Boccalini
luce, se
gentiluomo
Ecco
"
cosi avidamente
bramato
pi" grande
grido
di
il Monferrato
guerra
guerra
al
sulle
FilippoII ("),
di consegnare
presentava agli occhi
si
di
desiderato
Italia,
dimostra:
per
Paragone
tempo
un
Emanuele:
suo
stato
in
con
Emanuele
del regno
sar"
stato
Io
suo
padre, e
guerra
del
ch"
per-
e probascriveva,
bilmente
imbrogliatoun
sperare
con
suo
Pietra
opere,
importantissima;dalla quale
guerra
che
sue
idee fondamentali
sue
di Carlo
fastoso matrimonio
in
alla
il Boccalini
cui
agli ultimi
In
nelle
dell'Italia,
ai riferisce ad
condizioni
nale,
nazio-
patria?
ultima,V Aggiunta
riassume
lotta
grande
una
troviamo
ne
cenno
che
Politico,
"
" invece
pi"
innanzi
gemito.
un
si
parla
cl"] re
padre (Carlo V). Filippo
avvelenala
a
Venezia
nel
D.3l.za..y
di
II mori
IBIS
e
gna
SpaDel
mori
351
"
forse,nemmeno
0
Cattolico
del Re
nel
del
1614
allora
le
pi"
ma
principi,
bastasse
che
egli avrebbe
ricche
alto. E
in
guidassero
dev'essere
il
il
Da
ci" eredo che il Boccalini
dolorosa
la confessa
avendo
si
il
in
poco
a
non
a
nella
suo,
non
alla Pietra
dei
in
un
bocca
ad
mente
sua
pu"
sorgere.
ri-
ora
fa
forse il Boccalini
che
Data
di
una
colui
d' entusiasmo
che,
e
vendo
vi-
scetticismo,sente
labbra
occhi
incapace di
proprioardore.
animo
e
morirglisulle
stinte
e
freddo
di
perch" dubiti di ci"
il
della guerra.
non
condizione
spegnergliainegli
perch" si
rigenerazione
medesimo.
se
pieno d' ardire
poco
lo
l'indipendenza
tragga nella
mai,
nemmeno
ambiente
un
che
d' ideali che
della
l'Italia
espressa
trova
cuore
a
e
ma
"
servili i
mente, dico,perch" quest'idea
sua
disperatanon
e
pane
prodottoviolento
conseguenza:
Nella
Egli
che
soltanto
non
che
prodottospontaneo
popolo,pi"
non
luce
sapeva
de)
una
vedeva
lute
sa-
preoccupazioned' altro
miseria,senza
sua
forse
fede nella
popolo,senza
il
fiutar
ri-
tare
aspet-
e
nemico,
province italiane
sfamarlo,senza
della
FilippoHI,
avuto
egli
languente
a
di
dere
ve-
di Savoia
dell'esercito
patria.Poich"
tempo di
il duca
agli ordini
intrepido l' urto
schiave
lasciato il
gli avesse
di obbedire
della
la violenza dei veleni
quando
settembre
nemmeno
"
la
la
vace
parola vi-
sacra
volta ha
comunicare
fiamma,
creduto,
tri
agli al-
l'
delquesta disposizione
maraviglia che neW Aggiunta
Paragone
Politico
gentiluomoitaliano
l'autore,messa
la dolorosa
D.3l.za..y
enu-
merazione
rimedio.
quel
mali
dei
d'
Italia
Adunque,
"
figliuoliin
misere
tante
strage de'
hai
di sangue
stessa
mezzi?
di
con
barbari
Abbi
".
reiterate
cura
te
Il Boccalini
stessa!
dice
non
e
della
cura
Come?
non
quali
abbondante
cosi
prezzo
in
libert" che
crudelissimi,abbi
a
le
per
dolorosi avvisi
ricevono
compra
i tuoi
Fiandra,
in
figliuoli
; per quellacara
suoi
volte
tante
madri
nessun
versano
Savoia,
lacrime
Francia; per quelle
ora
pur
in
Provenza,
a
m"a, egli conclude, per
che
innocente
sangue
accenni
non
Italia,
sa.
te
a
quali
con
Conserva,
*
egli esclama, queste ricchezze, questi principi,questi
popoli
che
Dio
ti ha
dato
armati, combatti,
brama
non
farla
di
uscire
il
le
gli apra
porte delle
fede
ne
nell'avvenire
ir anima
E
lo
Carlo
la
colse
fuggevolmente
sua
nei
";
capelli per
Petrarca;
le
non
redentore, perch"
popoli,percli"la liberi
ad
puzza
patria
era
vendetta
levasse
sicch"
eh'
stranieri
"
ognuno.
veramente
La
scossa
sua.
Emanuele
quello
gli
citt",perch" gli faccia
sue
che
della
l'Italia;
grida al-
non
mani
il
da' suoi
dominio
barbaro
le
Machiavelli,un
giurare obbedienza
dal
scaccia
fango, come
dal
come
accenna,
avvolgerle
ma
";
non
in
il segno
alto
gli pot"
la speranza
stato
spagnuola prima
arridere
di veder
i' ideale
che
dell' indipendenza,
nemmeno
tradotto in realt"
supremo
di tutta
la
vita.
Milano,
Cooperativa
edilrUx
ilaliana,
1901.
Dgl.iec.yGoO'^lc
IL MAESTRO
(ENRICO
NENCIONI)
Di3liza..y
D.3l.za..y
350
"
rinch"nso
giovaniliera
ci"
s'allargava,
di
d' arte
come
ve\'a
essendo
giovani:soffocarlo
col
ne
una
colpa.La
Informato
la bellezza
che
e
una
della
di
voce,
la
ben
modulata
era
la
fusione
suo
cosa
e
di per)
la
tra
inflessione della
secreta
bellezza. La
sua
un
bito
su-
lettura
cos"
eloquente,
quasi
mobilissima
l'anima
d'
commento,
un
voce, cos"
sua
fascino
talvolta
mostrasse
sola
tir
sen-
per la sola
d' arte
se
sm-
di
modo
speciedi
una
"Li?inio,
plastico,il gesto della
piena
nel
bella. A
Bastava
suiieriorit".
suo
propria intima
era
cosa
Era
suscitare nei
a
violenza nessuna,
dolce
perch" la
del Nencioni
di vita.
ogni
parlarne,una
senza
parola,un
sua
sua
sua
altra
n"
filologia,
tutto
per
imporla.
si esercitava
forza
della
e
procedimento scienti-
fiamma
sopra
l'ammirazione
ad
a
stata
della storia
storia,n"
tendeva
sc"tarla,non
zionarlo
se-
questo principio,l'insegnamento
a
Nencioni
giovani
sarebbe
vitale,
talvolta il
"
luce," calore,
"
scienza:
o
della critica sino
1' essenza
n"
viva, do-
cosa
dell'erudizione
letteratura si vale
e
nemmeno
d'artista. Il lavoro
e
suoi
coltello anatomico
jion
e
gnando,
Inse-
presentatoagliocchi dei
sotto il peso
ammette
l"ioiogia,
lieo, ma
poeta
esser
fosse intaccata
che
del
di
agli occhi
viva
cosa
opera d' erudito
opera
gretto
era
s'illuminava.
oscuro
faceva
faceva
critico:
s' apriva,ci" eh'
ch'era
eglinon
"
sua
mano,
e
l'anima
cos"
del
poeta.
K
questo
ancora
JiCnamento; una
aveva
di
singolare il
grande larghezzadi
suo
inse-
criteri estatici
D.3l.za..y
357
"
insieme
con
Egli
ad
dissertava
non
stabiliva
non
grande
una
la bellezza
scuola.
discepolinon
piuttostoche
per
piuttostoche
dentro
L'
morali.
Pur
i
e
compiacente
da
ebbe
senso
d'
cosa
amore
sani
dalla via
riserbo
pi"
e
in
tenne
maggior
vibrante
suo
era
a
e
caldo
bont",
fierezza
giovani.
giovine. In
fosse lo
pi" vibrante
vent'anni
morali,
pi" squisito
l' anima
aveva
gi"
nessun
la
nobile
pi"
delle anime
egli
non
mai
conto
la purezza
raramente
chi in
neva
egli rite-
eh'
saldi criteri
rispett" con
anch'
azioni
il ano,
volgare,o
il
discepoli,
trovano
delle
e
colpevoleindulgenza;che
verit",per quanto
de' suoi
propria vita
discepolia condannare,
Benevolo
pi"
principii
poter condannare,n" di intere
si scostava
vera.
e
condotta
piet",la carit",o rifuggicon
Gli " che
Si
di
era
ammirazione
della
anche
non
l'
bellezza,
egli rifuggivadal-
di
e
maestro
ogni
prese
com-
naturale,
de' suoi
massima
sua
fecero
suoi
di moralit"
buona
la
si sentivano
severit"
la
che
credendo
nessun
d' arte
giudizioestetico
suo
giudice della
indurre
mai
de' suoi
forma
una
concetti
pre-
v"a d'aiate
una
per
ma
altra,
dalla
serbando
erigersi a
maestro
insegnava
nella loro inclinazione
di verit"
altrui,non
astratte,
le menti
che
altra, dentro
un'
nemmeno
un' opera
"tto
un'
assoluti:
rali.
mo-
fosse,
quei grandi
per
teorie
sopra
modo
indipendenzade!
limitata
mai
costrette
secondate
qualunque
di criteri
dovunque fosse, senza
Di
erano
"
e
rettitudine
principi!estetici
ammirar
di
"
una
e
spirito
pi" caldo.
cosi inesau-
D.3l.za..y
358
~
ribile
potenza d" ammirazione,
condizioDc
d'intuire
coa'i
commozione
una
tutte
le
e
lui
guardavano
de' suoi
c'"
e
a
pi" nobile,ma
anche
R
lui
non
della
sua
maestro
cosa
fremito
gli slanci:
come
a
diverso
da
d'insolitamente
che
della
loro.
vibra
voce
di
serbata
intimo
ancora
sua
ond' "
amico, pili
un
eh' essi hanno
caldo,qualchecosa
quasi un
ticolare
par-
di misurarne
discepoli,
secondarne
nella memoria
qualche
pronta. E questa
tutte
timidezze,tutti gli aconforti,
di
gli ardori contenuti,
eh' essi
facile entusiasmo,
cosi
un
permetteva al
li'animo
le sensibilit" eccessive
forte
~
e
una
e
e
nero
te-
s' accende,
tilla
scin-
anima.
Dal
Mariocco,
13
mmggio
.y
"9Q[".
EMILIO DE MARCHI
D.3l.za..y
D.3l.za..y
Emilio
Milano,
a
pochi.
Marchi,
De
ci"
E
noi
difficile
nativa
d"
anche
ma
del
pur
Marchi
che
e
convenzionale
cerchia
di artisti valenti,
scrittore
cio"
era
bardo,
lom-
pi"
milanesi
milanese
il buon
e
nese
profondo; milaassoluta
mancanza
; milanese
di
italiano:
locale,i tipi;
sicuro
a
di
presso
della
come
non
po' rude, la
un
delle forme
r
il De
praticougualmente
vernice
fuor
di letterati
nome
il color
vigore
conosciuto
consuetudini
le
perch"
la diffusione
milanese,
ambiente,
il
Milano
regionale e municipale,
anzi
senso
di
tissimo
moralista, no-
e
municipalismo rendono
perch"
veramente
r
solo
tarda
e
fuor
era
non
regionalismo e
romanziere
una
certa
milanese
artistiche,
di
tura
sprezza-
spesso
anche
espressione del pensiero.
Cosi
r opera
jierde in
che
hanno
i
ci"
sua
estensione.
i
pregi
e
quali sono
intimamente,
solo da
Dei
guadagna
che
suoi
romanzi
i difetti dei
in intflnait"
direi
quasi
componimenti
lettali,
dia-
gustati interamente,assaporati
coloro
che
sono
bene
addentro
D.3l.za..y
e
nella
e
nei
vita
della
citt"
in
cui
segreti del dialetto
il De
Quando
che
preferito,
stesso.
Marchi
la
"
parla quel dialetto
si
dal
esce
ambiente
suo
piccola borghesia milanese, piccoli
striali,
impiegati, piccoli commercianti, piccoli indu-
che
nel
come
Napoli
il
e
e
lavora
se
muovono
non
forza
fango,studiati
ambrosiano,
di
simpatia
quella
ad
sul
le
respiro di
il Demetrio
Nei
ma
sottile,
il De
r
e
nelle
limpida vena
miserie.
rattere
ca-
Di
di
e
qui
caratteri,
particolari,
quel largo
novelle
il
grado
a
atto
cuore
ch'" tanto
Marchi,
raro
anche
le
a
cune
aluna
Dell'umorista
ziali
qualit"essen-
coglieretutte
pietoso di quelle contraddizioni:
di lacrime
De
di umorismo.
intelligenzapronta
e
del
corre
gioielli,
in alto
aveva
umane
misto
del
compenetra, ad esempio,
veri
quali sono
Marchi
:
arte
PianelU.
romanzi
delle
di
vissuta,che
vita
ad
profondo senso
un
umane
quella precisionerealistica
che
donne
e
bruttati
da
naggi
perso-
citt"
grande
d' ambiente
determinatezza
suoi
la bonariet"
con
raffinata
biente,
am-
pieno di rilievo,
arte, non
vero
tutte
per
della
I
essi atessi uomini
sono
idealizzati
viva.
sfondo
attiva
ano
completa e perfetta
e
uno
scena
nel
rimane
sempi*
sopra
produce, e
e
reali,non
di
invece
Quando
dalla
animati
la
un
nobile,
'opera sbiadita
pi-otagonista
Prete,
composizione, colorita
si
dove
fa,
Duomo,
a
fa opera,
nella
del divino
"
del
Cappello
robusta.
men
all'ombra
vivono
le
scoprireil
onde
quel
negliscrittori
D.3l.za..y
traddizioni
con-
Iato
sorriso
nostri.
3fi4
"
che
nelle opere
paiono
Gi"
educare.
i
dentro
della
e
vita
coscienza
e
o
cieco
per
di
morale
fa
catda
pi"
" in
apostolo;ma
un
morale, una
cosi
pi" preciso,l'accento
cosi felice
cosi
cosi
un
insieme
pietoso,nn
fondale
la
sul
cos"
insegna con
nei
umile
io
non
delle
pi"
nobili ; nell' Eia
amore
la
alte
cos"
vero
dav-
so
sotto
possa
forse
non
pi" urgenti
paterno
umorismo
questo
il Gabelli.
giovine signore,
nn
patrimonio
ai
se
cos"
un
grandi doveri;
coi
gli
e
rivolte
a
qualit" avite,
necessit"
dell' oggi,
Preziosa,libro
seriet"
e
la
che
bont"
vita,egliparlaai giovinetti
d'ogni condizione;
modesti
alle
giusto apprezzamento
fine,un
italiano
a
delle
egli parla
pedanteriae
indulgenza, un
schietto,che
paragonato,
Lettere
coscienza
della
cosi
scrittore
rispettoessere
Nelle
di
benevola
cosi
arguzia
brio
quale
perfettoequilibrio
piccoleesigenze della vita,
un'
pi"
davanti
avete
assenza
garbato desiderio di accordarle
e
da
la ricerca
pi" efficace,'
pratico,un
senso
delle
lui
completa
d'intolleranza,una
per
educativo
opere
quasi ardente;
e
l'altro,
e
ottimismo, ma
Nelle
autorevole,la dimostrazione
del bene
tar
palpi-
rettitudine,rifugge
vizio.
ai
un
conoscendo
l' uno
pesa
di
pervasi da
che,
uomo
male,
diretto
vi s" sente
sana:
naturale
per
qualunque forma
r intento
e
un
il
e
retorica
per
non
di
il bene
tutti
sono
elevata
l'anima
l' intento
hanno
romanzi
soffio di moralit"
"
pi"
dei
opuscoli della
elette
idee
Buona
Parola
sociali,egli parla
lavoratori. Quest' ultima
ispirati
al
popolo
pubblicazione.
D.3l.za..y
365
"
che
periodicamente a
usciva
la buona
come
essere
dal simbolico
sulla
copertinad'ogni
del povero
cuore
Egli
la Buona
a
chi
dei
scuole,nei caff",nelle
Cosi
terra
a
italiana,ora
morto.
Perch"
che
quest'uomo,
che
pocliial mondo,
*
Se
derla.
diffon-
a
a
sapete
noti
delle botteghe,
vagoni,,nelle
trams, nei
L'agricoltoresparge
a
farla
crescere
spargerla su
".
"
pilibella
fu modesto
amato
e
e
questa,
e
l' Btd
con
pi" grande.Cosi
che
valoroso,
fu
quella propaganda
ideale di tutta
la
sua
come
cinarono,
pianto da quanti lo avvi-
sconosciuti
sopravviverebbein altri,
per
la
tutta
quel primo devoto agricoltore
veramente
Pre-iosa, l'operasua
aiuti
sui banchi
pensa
altri
pensassero
alla
i ricchi comprassero
osierie.
D"o
caso.
venissero
che
la donassero.
carrozze
la semente
che
spina
una
non
voluto
e
era
che
donarla, dimenticatela
nelle
"
Marchi
piene
a
raffigurato
sta
libretto. Ed
De
avrebbe
Parola
lanciata
sementa
pubblicazionepi" lodi
sua
veva
mitiaaimo, do-
prezzo
agricoltoreche
mani
al
"
del
bene,
eh'
e
egli fece
vita.
DhI
ManoccB,
17
febbraio
tani,
lon-
ISOI.
D.3l.za..y
D.3l.za..y
DN
ERRORE
NELL'ISTRUZIONE
MODERNA
D.3l.za..y
D.3l.za..y
Con
H.
occupi
chiunque, e
a
occhi
il
a
creare
mente.
migliaia
stesso
dalle
serio
al
donne
si
stampo
progresso
vigore
anno
della
licenziano
Tutti
hanno
d'un
Perdi
umano.
uniforme;
esercitare
"
migliaia
di
dalle
nostre
salsiccie
per"
op-
invece
geniali
originali e
uomini
sullo
da
una
la
cosi avviene
e
toria
fatdesima
me-
che
vidui
d'indi-
enorme
il medesimo
e
scuole
precisamente
numero
i
sotto
foggiati completamente
riempie
preparati a.
gi"
e
mediocrit"
provvistadi cognizioni;e
ai
presenta
grave,
sistema, il quale
un
inclinazioni
universit",come
americana.
il mercato
di
argomento
Inghilterrasoltanto,
Gorst, "
trionfo
Ogni
"
di
nostre
in
tipo mentale
un
incoraggiare le
della
il
in
messo
favoriamo
d'
uii articolo di
maggio
gravi mali;
ritarda
abbiamo
tende
non
Re-
Century
questioni pedagogiche.
di
gravi per"coli,
prepara
noi
di
numero
L'errore, secondo
nostri
Nineteenth
Gorst, il quale pu" dare
riflessione
s'
titolo la
pubblicanel
eie"c
P.
questo
ordine
D.3l.za..y
di
370
"
funzioni,"
lunga
alla
su|"er)ore
giA die, secondo
cui la
s'insegna
di
per
il modo
scrivere:
a
proprie,ad esplicarela
si continua
iscuola
se
anni
lo
e
in
spirito
formarsi
a
mente,
e
cosi
"
che
idee
le
tutte
se
annientano
facolt"
da
oziose.
una
originali
non
pure
strutte
di-
sono
nell' inazione,
s"
Si
fa
legger
le idee
s'impongono
proprie invece d'incoraggiarelo sviluppodelle
si costringon
originali,
mentale
senza
alle inclinazioni
per
una
tracciarsi
con
questo
richiederebbe
riguardo
o
quella che
ognun
propri,per
li prepara
alla
ai
idee
stesso
gusti e
si trascinano
gi" tracciata,invece
mezzi
sistema
nessun
ragazzi allo
i
loro,si guidano
via
in
amorosamente
tutti
in
e
con
le tendenze
troppo poco,
pensare
casa
combattendo
esse,
radice,si
in
sistema,e
aH'iiniversiyi,"
e
come
"N"
cio"
ziala
Inipiccolapersonalit".
sua
lo stesso
con
dalla
forza
gli
arresta
ne
la curiosit"
]ierverait"
quasi mali,';natutte
lavoro
n"
questo modo, falsamente,
l'operaeducativa,
in
troppo
logico
n"
speculazione,
eglicomincerebbe
della
incapace
ingleseha cinque
attivissimi
essere
diventa
vita:
sk
per
spontaneo proprio nell'et"
sviluppomentale
cui,per
sia
Xou
s'impartisce.
leggere e
a
gran
nella miseria.
e
alla
bambino
un
di
giovani,pur
Ciorat,l'istruzione
alla vita
con
Quando
lo
il
preparare
di preparare
sensato
molti
ricliiesta,
nell'oscurit"
cadono
laureati,
incapacedi
prtniuzioneessendo
aite, la
e
"
di
d'essi
iniziativa
vita,che
a
seguirli
dovrebbe
propria,
la vita
riflessione rapida.
pronta imaginazione,
D.3l.za..y
372
"
economiche
"
didattiche. Il Gorst
e
dell' individualismo.
in favore
lo ris"lve senz'altro
Se
rigorosadell'individualismo
delle
scuole,o quanto
essendo
non
scuola
scepoli,
singolidi-
molti
insieme
sociale
"
la
nostra
ragazzi
una
una
individuali,
scuola
necessario,i
fetto
un
merose,
nu-
Ora, poich" nella
personalit".
lesione della
eerta
stituzione
co-
rosa
pubblicanume-
fautori dell' ideale
del
potranno tutt'al pi" aspirarea un'applicazione
Gorst
individualistico.
del sistema
relativa
D' altra
i
parte
ragazzi hanno,
pi" degliuomini, bisogno di
collettiva
sodisfa
piace ai ragazzi, o
le
sodisfatte
"
superiorit",
e
tutto
lieta. Si direbbe
insegnamento
"
^olastico. Parlo
buoni
non
caratteristico
sopra
grande
delle
che, ove
comune
la gran
sono
il loro
l'adattabilit"
delie scuole
proprio,
amor
loro
sia indizio
delle
ciascuno
quel
ranza.
maggio-
spirito,
disciplinequell'equilibrio
assoluta
vita
una
di essi
che
tanto
dei
di
diocri;
meintelligenze
vi conducono
che
zione
l'educa-
piace ai ragazzi
meno
aspirazionidel
appagato nelle variet"
mentale
vita sociale:
eccitato
modeste
gliuomini,
come
questo bisogno, epper"
che
vi sentono
Essi
a
quanto
d'intelligenza
comune,
ano
di
maestro
delle tendenze
mortificazione
certa
"OSI
scuole
la disciplinaimplicando
e
disciplinarli
senza
e
delle
meno
le inclinazioni dei
pptendosimettere
n"
lizione
importerebbe l'abo-
al
possibile
secondare
e
conoscere
zione
l'applica-
che
non
varia
l'
tragga dal-
gli giova,
pi" all'ambiente
buone,
s'
intende,dove
maestri, che dalle altre nulla si ricava
D.3l.za..y
;^73
"
la
valga
elle
fatica
~
dell' insegnare da
parte,
una
dello studiare dall' altra.
le
Quali
scuola
graditaai ragazzi non
riuscir
pilio
di loro ? 0
la
cui
ha
niente
o
n
s
mb
t
la f
a
a
a
terzo, "
tti"b1
q
1
la
cosa,
Ha
la
sopra
riscontrano
forse
compensarli
vi
t izione.
T
strizione
co-
soffrono;
soltanto fa loro
tudine
n
cosa;
il
Ammesso
il
ammesso
il
necessaria;ammesso
quale,
radicalmente
dubbio
senza
tt tudini
comunque,
cattiva
cosa
vi
o
tali da
a
1
I Ila
va
distrutta,
K
1
za
p
secondo,"
la
h
e
esercita
sociale,estranei
e
d 11
p
la
quel pascolo di
bisogno;
morale
ta
possa
ostante
che
davvero
trovano
vantaggi d' indole
d Ila
sensibile
meno
essi vi
loro
al!
questo fatto,che
di
cause
potendo
non
esser
riformata.
il Gorst
propone
riforma
una
radicale,razionale,pratica applicabilesubito,ove
lo Stato
che
e
l'opinionepubblicaaiutino,consigliando
.
prima
libri,la
r
dia ai bambini
si
non
dei sette
dei
mente
originanti!di
sarebbe
forse
quale
mente
umana,
neir
organismo
svilupperebbetutta
e
capace,
a
quest'originalit"
determinare
l'indirizzo
successiva.
dovrebbe
razionale,cio"
della
"
male
for-
ceppi di
libera,senza
:
bambini
bastevole
dell' educazione
J^a
cui
anni
istruzione
nessuna
senza
dubbio
esser
pi" rispondente ai
per
della
mezzo
famiglia.Perch"
pift
bisogni della
profondimutamenti
di
scuola,
resa
e,
non
prima, nell' organismo
bisogna dimenti-
D.3l.za..y
374
"
che, nel
care
nostro
ai maestri
si
fa
molte
quale
tutti
non
e
ai doveri
di
sottrarvisi
a
il
dar
di tendenze
relativa
certa
che
discipline
le
d'uno
si
"
si
quali
le
escluse.
sociale
che
"
i
ogni
quali le
in
gl'insegnamenti
maestro, perch" lo
largo
pieno che
e
come
la
serie
una
sorgente
o
nanza
comu-
tendenze
non
die
ci
sua
criteri
insegnarecon
con
questa ferrea
disparatoper
alti
di
unit"
individuali
tendenze
moderna,
mantenere
una
dagli altri,escludentisi
uni
cosa
comprese,
Pure
fiume
in
di
gnerebbe
di comunicazioni;bisopossibilitji
o
sopra
dentro
simo
mas-
ricongiungonopoi perch"
sejiarati
gli
di foce
di
libert"
insegnano
non
soslanzialmente,
una
aenz'
gli uni gli altri,
esser
stesso
un
i rami
mezzo
cedere
diverae;bisognerebbecon-
discepoliuna
dirama,e
tutte
rispetto
il
come
ajiparisse
di canali
ugual
pi" jMssibJle
vari,clie appagassero
per
bisognerebbe creare
affini nello mani
coiTente
al
maestri
e
scuola; bisognerebbe raggruppare
si
poi con
nuovi
fra
a
la paternit"
e
tipi
ai
scibile
non
il
numero
scelta
e
loro
personalit"
umana,
esercitarlo
scuole
tutte
non
la maternit"
che
leggerezza,^-ducati genitori
la
paterno, il
e
buone; troppo spensieratamente
impongono, salvo
versii
genitori,
troppo
materno
suggerisce,ma
sempre
ci si sobbarca
ai
troppo poco
aull' istinto
cose
si domanda
al-meno,troppo
paese
e
fidanza
a
"
individuali potessero
criteri
ristretti dai
fossero
grettamente
necessit"
costringe ad
intima
Quello
gl'ideali.
gii!,
lar-
della, vita
adeguare
ci"
natura, si possono
che
nella
Dgliza..!.
scuola
e
375
"
in
lo
arresta
casa
sviluppo
mescliino,che
n"
nn
lampo
quello
nella scienza
"
che
la
di
comunque,
Jia
non
mentale
un
uccide:
l' insegnamento
smo,
d'entusian"
amore,
dimentica
storia
natura, nelle
"
accento
n"
genialitft,
nella
l'insegnamentocl"e
modo,
"
l' nomo,
lettere l' arte.
dovunque, esaere
Questo
pu"
in
fecondo
di
l'altro
dore;
ar-
ogni
germi
vitali.
r"Bl
Monocco.
30
giiittm. lilOl.
D.3l.za..y
D.3l.za..y
sull' insbgnimbnto
della
storia
nelle: scuole sggondarib
Di3liza..y
D.3l.za..y
completo
quali
pi" perfette idee
morali
le
prezioso patrimonio dello spiritonei
poli
po-
o
sono
di pivilt"
sociali
progredita.Ora
sembra
insegnando, di queste pi" complete
idee
o
sociali
di
si tenga
giud"zio,non
tutta
celebrazione
una
delle
racconto
guerre,
la descrizione
dei
rimane
abbastanza.
educativa
continua
uomini
nello
la guerra
solo modo
i
di
a
chiaro
da
che
considerarla
i
sente
gli
altri.
la faticosa
e,
o
il
come
care
peggio, l'edu-
tale, "
si
voler
un
vede
ormai
confusamente
meno
dell'industria,
progressi dell'agricoltura,
commercio
umano
o
gli
"
naturale
come
pi"
che
il considerare
tempi. Polche
dei
progressidelle
ingegno
nei secoli
stato
esposizione
lotte
nondimeno
e
ne
virt"
una
contro
dell'umanit",
molti, si
del
i
a
nella
uni
ve
popoli pi"
esse
non
di
queste opere
feroci
gli
lo
essere
ritroso
tutti
":
come
giovani
andare
delle
sostenuto
degli "omini
storia
glie
libri
poco
dei
di
morale
segnanti,
professoriin-
ben
anche
gorgoglia sangue
"
die
studio
maggiore
lianno
vero:
vita
sistematica
e
lari,
partico-
nei
dei
mente
H
guerra.
minuti
pacifiche.Eppure
sarebbe
molto
di
stato
loro
scuole,
nostre
programmi,
nella
nella
parte
una
e
bellicosi;
non
nei
le opere
per
Iiannu
da
conto
largo posto,
cosi
di scelta
il ritratto
battaglie,
delle
spesso
un
oggi
pi" perfette
o
elemento
nei
che,
me
nuovo
dello
pur
capitani, occupano
testo, e bene
"
a
storia,nella maggior parte delle
La
"
morali, come
e
e
sono
lianno
armi;
ben
che
maggior
le
valore
che
l'
conquiste del-
pi" grande
D.3l.za..y
e
durevole
che
cosa
conquiste de! la violenza.
le
non
guerra,
tranne
idealit"
o
il
in cui
abbiano
freddo
e
maestri
della
gnamento
nano
n"
pi"
grandezza
avviene
eh' "
che
che,
maggio 1898,
che
confusa
voleva
di tutti
dei
la vita
pi"
sposta
di rado
gli
giornate
striaci,
gli Au-
contro
combattere.
a
gran
luce
giovato
fatti
su
molti
lascia
e
di
quelle
costituiscono
che
celebrare
cosi
coi fatti ci"
e
belligerodella
morale.
Esso
uomini
che
fatti
molti
e
di sangue
invasori,di
atroci, di donne
conto
nell' ombra.
paesi devastati
eserciti
tien
e
parole.
falsa il criterio
di torrenti
di
a
insegnamento
all'umanit";e
le hanno
viene
le
con
un
o
si
se
altri elementi
popoli,si
si condanna
Di
da
gazzetto
ra-
piccolamente
andare
costo
quel
come
sua
le barricate
perch",
prepotenza;
pi" che
che
ogni
appassionarsi
le funeste
nella
Ma
basta, insegnando, riprovare la violenza
N"
ia
ad
ammirare
armata.
loro
intendere,
credendo
si facessero
l'inse-
primitiva di
forza
questo
Milano, durante
a
ad
dispone
della
piuttosto che
a
appassio-
quella forma
in
atto
qaelliriesce
i bambini
trionfo
alt"
accalorano
non
si limiti
l'et" li
cosa
il
spesso
fraintendano
del
storia che
altra
epico
discepoli;epper"
n"
perch"
ogni
sopra
inspiratida
carattere
un
inefficace. Solo
ancora,
siano
l' imaginazione,
colpire fortemente
"
in cui
caso
I fasti di
per
anni,
per
hanno
uomini
esso
passatia
non
ciuto
no-
che
tinuamente
con-
in
decine
pestilenzesenza
di bambini
getta
Parla
versati
ria
sto-
glia,
battad'anni
rimedio,
fll di
D.3l.za..y
spada
dopo lunghe
di
queste
si desta
ci"
inutili difese
e
ragionassimo
cose
in
noi
non
radice
larliamo
la
la
bili conseguenze:
almeno
fra i
la
colpe;
ci"
dovere
come
sovvertita
del
per
bisogno
colore
di
eroismo
oggi, davanti
un
nel
d"
senso
noi;
le
si
le
mentre
ne
teri'i-
di
"
guerra
punto
da
uno
quasi
aitile
imporre
punisce
come
pervertimento
un
giustificanoin
nome
atrocit", s'idealizzano
tutte
a
al
coscienze
cui
le
lutte
quasi
tutte
in casi ordinari
nelle
del
distanza
inevitabilmente
genera
che
morale
la
lutare
sa-
resto, ammessa
ammetterne
determina
delitto,
senso
che
grande colpa (da parte
colpa)
legge,
guerra
e
popoli belligerantila
una
sempre
pace
nazionale, una
lecita. Del
cose
bisogna pure
fjuerra,
di
ogni
contro
a
le trasportiamo
tempi
sicch"
indifferenti,
di
come
nostri
ulie
momento
un
la consuetudine
ci rendono
tempi
Se
quell'orrore
con
nel sentimento
reazione; ma
dei
nei
provoelieremmo
abbia
assediate.
aigniflcano,
appena
esse
la mente
con
citt"
riflettiamo
appena
elie veramente
operosa,
di
prepotenze. Ci"
sotto
avviene
l'Kuroiia guarda
con
raccapriccioall' Inghilterracombattente
Transvaal, la coscienza
nazionale
inglese
non
,
appare
polo s'esaltano
li
a
nella
guerra
lezioni di
vita
con
gara
delle
solo le crudelt"
non
della
nostre
turbata,
menomamente
comune
cTira
anzi
vittorie
che
storia,ma
ancora
celeremmo,
e
i nostri
altre
alle
i"o-
delle sconfitte,
necessaria
sono
riempiono
e
governo
seguenza
con-
testi
colpe
le
e
che
meno,
giovinette al-
gelosa.'Valga ad esempio
la
iiarra-
D.3l.za..yG00gle
383
"
romani.
Senza
"
retorica
il
delitti di
dei
zione
o
vela
tempo
la consuetudine
che
fascino
dalle
emanante
talvolta
e
compiuti oggi,ogni
i Cesari
macchiarono
nebbia, e' inducono
di
scusabili
come
s"
contare
certo
un
cui
"
sano
che
coae
atti
morale
e
la
considerare
a
commendevoli
uomo
o
che,
nerebbe
condan-
Il Manzoni, giudice acutissimo
raccapricciando.
in
ogni
scriveva
cosa
nel 1821
r ucciditrice di
in
era
e
pugno
bens"
latte
di
a
vinto
in
confittogli
perch"
troverebbe
padre
ma
che
80
con
in
si
le
della
Bibbia, a
genti
",
un
generale, nel
o
giustifica
che,
si
loda
di
se
o
nessun
far risalire,
"
eh' "
si
vita
chi ha
sofistici,
essere
tirannia,
opera
pur
si
troppa facilit",
con
esempio pu"
qualche volta,in tempi
se
della
conto
poco
regicidioad
esse
so
menti
avveni-
Il
d' ideale ; ma,
non
qiiel Dio
'
in
tenda
giudicare gli
ucciso.
era
possibilit"
delitto;
ragionamenti sottili
non
di
cosi mostruoso
di
the
lei
da
qualcuno disposto a
per v"a
assetate
stato
Io
terra.
si tien troppo
storici,
umana,
nemico
epper" si fidava di
piuolo della
un
ancora
fede
in
Sisera
padiglione,confortato
suo
s' inchiod"
di tutte
maglio
l'altra,
tempia, dovette trapassargli
una
oggi
sulla
il
Ora
panni,e poi ucciso,senza
sonno,
Giaele,
non
fuggitivo,era
e
nel
entrare
difesa,nel
posto
aveva
di Giaele:
simo,
severis-
maschia
ma
dogi'Israeliti,
casa
di caldi
e
alla
guidato il colpo.
nemico
della
^jcrsonale
invitato
che
Sisera, Dio
aveva
questa donna:
in fatto di moralit"
e
stato
di anime
potesse dimostrare
di
principio
morale
D.3l.za..y
per-
384
"
vei-timento,chi oserebbe
vantarle
ai
"
di
l'opportunit"
sostenei'e
in
giovani, segnatamente
cui
imperversa la follia anarchica?
che
non
in
sono
di
t"mpi e
lo
ravvicinamenti,
riuscir
studio
giova credere
che
nella loro mente
perch"
soltanto
riesca
in
giOTani,
le differenze
della storia
pericoloso.Ma
i
Se
grado di valutare
costumi,facessero
tempo
un
di
certi
vero
potrebbe davli
non
fanno,
inefficace.
ria
Questi vizi organicidell' insegnamento della sto-
utilit"
Che
dalla
e
di tanti fatti atroci
riferir"
la guerra.
contro
le ardenti
Esse
irebbero
r
accennare
del nostro
pi"
oltre
Citer"
di
ai
neUa
popoli che
sopra
che
o
che
d'
grottesco. A
il loro
orrore
guerra
guerra
voluto
"
mie
cosa
lui
terribile
moralmente
al mondo
e
coso
bellimolto
virt" ritem-
pi" salutare
non
di
la prepotenza
giudicavail culto
so
giovinettoerano
le conseguenze
nel-
Azeglio, il quale,pur
una
le tributano
cialismo
so-
intenzioni.
lungliepaci " ),odiava-
le
ogni
gli uomini
avessi
nelle
fosse
Tolstoi
anarchismo,
soverohianiente
carattere
Massimo
piuttosto
pratrice,
("la
di
insegnamento storico,andare
quel
riconoscendo
eh' io
di
solo di
non
ben anche
credere
questo
a
l"
del carattere
invettive
intinte
sono
ma
rivoluzionario,
epper"
per
dall'esposizione
e
guerre
nile.
femmi-
brutali?
e
qui
donna
una
la formazione
per
di tante
narrazione
Non
ricavare
pu"
pratica della vita
scuola
pi" gravi nella
appaiono anche
se
pi" colpevole
apparse
una
D.3l.za..y
delle
in tutto
imprese
385
"
"
d" guerra
pi" pazzamente arbitrarie che siano
compiute
mai:
spedizionedi Russia;
la
il
anni, scrivendone,
tanti
ricordo.
ni' "
poi
credo
Io
"
che
quelleprime impressioni
inchiodato
fisso
rimasto
ribadito
e
quell'odioprofondoch'io porto
agli ambiziosi,a
j)er levarsi
qui;
riuscita
della
senso
spezzatoil
"
che
quegli
milioni
ammirato
ha
lettore
sa
Edi^ard
mava
ho
non
che
d'
neppure
uomini,
tra
xntion
ricorrere
per
Dio
morte
sa
Ed
io stesso
quale
Jenner
Certo,ha
)
al Dict"onnaire
sforzo
sar"
da
pur
coti'
"
da
venire
pi"
venire. Ma
Se
quel
alto di
"
predico
concer-
l'umanit"
giorno nel
Napoleone
quando,se
non
il
Si ciiia-
la
che
non
loro
ohe
che
de
quanti
dei
si cbianaasse!
come
rammentarmelo!
pragredisce e ha
e
selvaggi;e
i
vaccino; scommetto
Jenner.
fatto
padri e madri. Napoleone
dalla
del
cui
a
ha
...
dovuto
finisse
al buon
asciugate le lagrime
ed
l'inventore
jiarenti,
Grazie
milione
persino
salvato
d'uomini
*
Napoleone
di tanti
cuore
a
uomini
tutti i balordi
altrove:
un
soddisfarsi,
ed
jamoso
E
"
specieumana.
morire, per
talvolta
ammirare,
perfinoa farsi celebrare,
le vene!
Ita vuotate
genia,
mila
dugento
dire,adorare da
sto per
solo
l'animo
nel-
statori,
conqui-
se
capriccio
; pazienza,ripeto,
un
"
ma
cento, di
di
il sangue
bersi
ai
quella mala
tutta
fosse riuscita
quale,pazienza se
la
dopo
e
gli sanguinava al
cuore
da
state
I
".
facciamo
per .avvicinarlo?
D.3l.za..y
II.
"
suir
che
noto
Educazione
r
inutile
non
"
sulla scienza
"
trigbi
di
sociale.
"
vi
stati
"
sulle
";
nete
"
le Quindici
"
narrazione
di
"
ricorda, il
vostro
"
forse
"
fatti,e
"
latti,se
"
delle
"
essere
*
afi'atto che
"
cuno
sono
di
decisive
fatti
interessanti.
non
finzioni, e
a
Sebbene
un
fatto
utili
nati
di
conoscenza
ci"
raccontarvi
sono
sia
dei
a
in
solamente
"
sono
essi
sono
tutto
in
o
fatto
parte,
anche
possono
nella
per
lo
sar"
voi, essi
per
nulla
Se
quaU
vicina
casa
gattini, voi
fatto,voi
inutile,un
la storia
conoscersi
che
la
ma
elezioni
implica
non
cosa
Suppo-
dubbio
menti
questo fatto
un
dite
o
certe
Ma
siano
prossime
che
gran
non
cura,
Senza
sono,
per
interessanti.
insegna
nazioni
Ma,
"
altre
personaggi
battaglieche
nelle
voto
tuttavia
g"'in-
battaglie del mondo,
le altre
tutte
venisse
me
ogni
con
pi" giudizioso?
alla vostra
la
letto
aver
dei
e'
luce
usurpazioni e
delle
progresso
molta
memoria
le
non
si dava
fanciulli
nostri
t
a
i nomi
compresi,
de!
cause
e
Sapere
tutti
simili, con
lo
quale
gettano
complotti,
i
corte,
libro
suo
scuole.
non
cosa,
un
giudica affatto
storia
delle
parte
altra
imparano
"
cose
della
1861
'biografiedei sovrani,
Le
"
nel
pubblicato
maggior
in'
Spencer
insegnamento
nella
allora
"
Erberto
direste
voi
senza
che
lore.
va-
considerereste
che
D.3l.za..y
non
pu"
in
Altra
infatti
"
cosa
sul concetto
storia
elementare,
della guerra,
fondarlo
"
cosa
alle
sul
menti
della
concetto
rioiltd,derivato,complesso, riflesso,epper"
solo
Se
alle
della
concetto
la
civilt"
quale potrebbe
ginnasio
scuola
avere
della
l' insegnamento
altro
indirizzo):ed
I
si
che
l"
se
contorni
nostre
a
e
nelle
a
vendere
elementi
nel
nella
storia
cosi
i
ragazzi non
quanto siano
per
costringiamo
pensano
personaggi
storici
loro
nomi
oggi
alla
sostanza:
nulla
pi".
senza
nelle
dei
nostri
nostre
monete
usiamo.
sia
alcun
libri,occupati a
creazione
che
affatto,
addirittura
nostri
le
impa-
sogno,
citt", vestiti
con
rispondente pi"
di
come
sui
noi
n"
merosi
nu-
d'imaginazione,
collocano
nostre
ad
in
essi,e
vivezza
ambienti
li
forma
per
vrebbe
do-
materiale
ci
studiare
quelli che
fornire
8to)'ico
in
definiti,o
comprare
li
maggior
figurano
abiti,intenti
simili
i
sono
hanno
case,
s",
danno
non
personaggi
Coloro
0
che
rappresentano
mente,
l'aspettoeste-
dir
per
intelligentinon
meno
luogo concreto,
quei
lato
"
gliersi,
co-
studio
della
Quell'ambiente
storici
a
complementare (non
dove
storico.
i fatti
non
scuola
di
argomento
nel
pur
nella
imprimersi
raffigurarseloda
possono
i-are.
a
v'ha
parte assai facile
una
civilt",il
dell'ambiente
consideri
divenire
nella
e
tecnica
l'iore
ben
chi
a
comprendersi,
a
sibile
acces-
intelligenzemature.
clie
non
della
primitivo, semplice
anche
intelligibile
epper"
triovinette;altra
l' inaegnamento
fondare
oggetti
Bisogna
d'un
que
dun-
ambiente
possibileal
vero:
D.3l.za..yG00gl
epper" dare
di
idea
un'
raffronti,
descrizioni,d'incisioni
di
via
per
fossero nei vari
che
quel
vesti, le armi, gli oggetti
le
vitto, le
le
case,
mezzi
citt",i
calendario,le misure, tutto
il
passati come
Dice
nostro.
tempo
sarebbero
"
il racconto
*
ghi politiciper
"
avevano
Gli
il
grati allo
"
storico
far
sarebbero
se
la vita
il
di
tempi
vita al
i
*
lettori
quale interrompesse
degl'intri-
e
che
conoscere
aspetto
loro antenati.
dei
camere
nei
la
che
vette
do-
che
s"
militari
loro
le
e
comunicazione,
insomma
Macaulay
delle evoluzioni
i salotti
di
riempie
e
occupa
tempi
domestico, il
uso
ci"
di
riempir
e
occupare
d'
di
e
grati I, lettori adulti
dire dei
che
:
"
ragazzi?
Preparato
vari
fossero
tempi, qualile
quali
mezzi
del
afondo
quali
dire
nei
lo
di
le
quadro, bisogner"
relazioni
descrivere
sussistenza;
il
grado
del
dell'industria,
condizioni
riserbando
l'esame
civili
religiose,
sociali,
loro
una
di
sviluppo
quali
e
dell'
anni
della
del
della
scuola
delle
nella
politiche
coltura,
agri-
blica,
pub-
nazionale.
media
loro
essenza
nomia
dell'eco-
indagine
Sarebbe
che
specie d' insegnamento ciclico,
o
istituzioni
studio
l'ardua
diritto,
coscienza
Iriti
difesa nazionale:
" la critica
e
i
!c
commercio, dell'arte,
reciprocherelazioni,lo
politicae
pensiero o
bri,
mem-
le costumanze
interna,della
ultimi
agli
all'universit"
nelle
i diversi
dell'igiene pubblica,dell'istruzione
della sicurezza
e
fra
famiglia
le distrazioni,
occupazioni e
religiosi
; ricercare
della
i costumi
marlo:
ani-
dal
del
questo
ginnasio
D.3l.za..y
390
"
e
dalla scuola
scuola
complementare s" allargherebbealla
media
aiutandosi
da
superioree
via
via
storia
tutto, la quale mostra
sopra
del
quanto
passatovive
abbracciando
surrezione
storia.
Troppo
hanno, in
una
della
nome
la
traversare
"
e
"
corona
"
modi
"
dello stato,in
sottoposti,
"
n"t"..,. La
*
grandi :
scena
regine,papi
"
tempo
per
che
che
un
e
che
deriva
dalla
Tuttavia,siccome
esser
colta
in
ri,secondo
la,un
un
la
potr" esser
veste
contemporanei
la storia dei
la storia d"
entro
la cultura
"
tutti,"
informato
limiti ben
a
minati
deter-
deglialunni,presenterebbe
gravi.
mancargli quellaunit"
regolaresuccessione
vita
e
dei
informarci
fu
di
un
popolo
solo momento,
ma
le sostanziali mutazioni
nesso
fatto at-
parola,dell' uma-
una
diventi
difficolt" troppo
a
re
appunto la
signori,in
gran
insegnamento
un
1'et"
verrebbe
nella
l'Azeglio,glistorici
pezzo
ristretto
e
questi principii,
secondo
consiste
di sentire de' loro
storia
credo
pi" compiuta,
semp)'e
degnarsidi
senza
trionfale,
e
giore
mag-
re
imperatorie imperatrici,
a
e
princ"pi
e
di vivere
sempre
*
dignit"della storia,
"
Certo
numero
un
lungo, dice
a
intenti
perpetua nei secoli;e
della vita dell'umanit"
"
Non
di questa
dell'arte,
vita dell'umanit". Perch"
della
resurrezione
si
e
ma
politici,
scienze,della
ai nostri occhi
gi"
cosi,non
di fatti
"
questa all'universit",
della storia delle
lettere,della
storia delle
"
luta
asso-
dei fatti.
non
deve
in momenti
cui and"
sog-
lti
logicoe cronologicofra questi mo-
costituito dai
grandi avvenimenti
D.3l.za..y
cambiar
politici:
guerre,
quali sar"
necesaario
pur
eh' essi hanno
a
sintesi,vedete
e
piccoli aneddoti
utile
periodo
storico!
cari ai
luce
darebbe
pi"
luminosa
dobbiamo
ha
He
d'
ammirare
e
della
ma^iore
et"
invece
alte
e
ci"
messe
questo campo
che
per
ha
del
campo
buttandole
a
strappare faticosamente
come
un
abbandoneranno
peso
grande
e
fatto
storia,
giovani di
i
maggior coltura. E noi
si sentiranno
che
sorti domani!
della
di
appena
via
di
ci"
di osservazioni
e
ch'essi
solitarie,
tra
nostra, che
amare
pia vasto, potrebberomietere
tanto
riosit",
cu-
forza
raffronto
l'et"
legger"le
ne
esuberante
in
desta la
quelle di oggi ! quanto
fuori
per
che
generazione
di riflessioni che
di
e
tero
in-
un
che
riflessione,
di far
sformarci
pure
parlo
tempo
un
gettano
di
notte
il continuo
balzerebbe
ne
di buono
alla
la
al criterio morale
le consuetudini
nella
e
quei
esso
ragazzi,che
quanto terrebbe
quanto eserciterebbe
lezza
agevo-
fatto!
insegnar sif-
un
acquisterebberoin
tanto
ia
piacevolesarebbe
come
spiragliodi
uno
p"poli.E
dei
questa minore
come
valore
quanto
talvolta
di
V influenza
per
sulla vita
compenso
interessante
come
ai
rivoluzioni,
accennare
esercitato
ogni modo,
di
di governo,
li costringiamo
poche spiche
sul
liberi di
margine
uscirne,
inutile!
III.
Per quanto
[....
s"
rigettare qualunque
voglia in
materia
convenzionalismo
pedagogica
insegnando
..y
392
"
solo ci" che
pu"
vi
utile,....
sono
cande
Se
moralmente
essere
nella
che
non
noi e'
air estensione
si possono
a
remoti
da
noi, epper"
sono
per
si
Non
Quarto
presso
dato
stato
lo
e
i
che
pi" vicini,
e
obelisco
un
cos'",nelle
del conte
ammettere
benissimo
Meloria,in
che
casa
Regno,
quelle,perch"
scuola
tecnica
storia
hanno
necessari
un
i meriti
Savoia
del
un
inalzato
di Cavour.
ragazzo
0
Ma
italiano
all'All"a
e
i demeriti
camp"
?i pu"
non
pia
sap-
qualiflotto
leggidelle
XII
vole
ta-
dei ministri
nel secolo XVIU.
studiate
"
meno,
generalial-
quale
ragazzisanno
le hanno
fluito
in-
scersi.
cono-
a
" stato
in
o
consistano le
" nostri
invece
e
""i.
che
quali siano
lungo
dono
per-
pi" degli
linee
sue
qualieserciti combatterono
di
non
commemorativo, da chi
l' azione
cose
pi"
cuore
sappia perch"
non
che
principidi
a
pi"
conseguenza
9' esercit"
dei
che
condizioni
odierne
ci stanno
del
e
intorno
spesso
fatti storici tanto
Statuto
alla
coltura]....
scarsa
pu" ammettere, ad esempio,che
italiano
ragazzo
vi-
permessn
di queste vicende
sulle
e' interessano
e
altri,
"
non
bene
paese
importanza relativa quanto pi" sonn
immediatamente
paese,
di
inganniamo
ignorare. I
della loro
che
persone
ai limiti
e
praticamente
e
storia di ciascun
salienti
politichecosi
ignorarlenemmeno
-
E queste
meglio
spesso
prima
e
pi"
n
affrettatamente.
Bisognerebbe,nelUi
almeno, limitare
"' insegnamentoalla
meno
contemporanea, dalla rivoluzione
dedicandovi
tutto
il terz'anno
francese
in
(nonil primo,
secondo, per l'et" troppo giovinettadeglial-
D.3l.za..y
far
lievi).Certo,
in che
il
francese
forse che
Francia
Spagna
e
suU'
predominio
tra
e
lo
noi
diamo
!i fa
non
epper"
Italia,li
la
della
differenza
narrazione
da
poi
della
forse
sono
storia?
E
le
noto
avvenimento
tenebre
"
Ma
eh'
dalle
s'inizia
ricavino
ne
dei
discorsi
quel
tanto
basta
non
l'amor
le condizioni
della
le
non
su
non
lontano
e
questo senz'allusioni
da
un
piuttostoda
un
mosse
della
ciie di
e
delle
storia contembasta
importa
feste
neppure
"
glorioso:e
ai fatti
che
i
alla
vani
gio-
prensione
com-
nazionali,dei
che
patria: bisogna
ne
che
luce
sentano
ai loro
dalle
dizioni
con-
oggi rtesce utile
sapersi pift di quanto fu ieri,si
passato
zione
narra-
"
che
quanto
principio
tenebre
presenti ricevano
passate. Tutto
il
lunque
qua-
Roma.
quelle la
da
utile,non
monumenti,
comuni:
rafforzato
occhi
veramente
importante
Roma
circondato
1" insegnamento
riesca
impreparati,
originidi
dalle
appena
preceduto e
perch"
lioranea
esce
quale
il cominciare
tra
fatto
un
chiaro,o
e
ciamo
ci fac-
Non
e
storica,si prendono forse
avvenimento
allo
della storia
originidi
quando
meglio
genesi degli avvenimenti,
sia, e il cominciarla
E
per
incendio?
ci sarebbe
storica
Austria
e
ragazzi immaturi
a
sar.l
non
delle guerre
prepara
l' insegnamento
padroni
poca
anteriori
Francia
te
amen
giovinetti
a
la narrazione
scoppio di quello spaventoso
illusioni:
mari
som
cons"sta
delle vicende
conoscono
facile;ma
cosa
tra
la rivoluzioDe
nulla
che
intendere anche
tratti pure
vorremo
di
im
dissertare
odierni,senza
Dgliza..!.
rav-
a
senza
vicinamenti,
della
papi, che
nostro
rafIVonti?
del
cessazione
le
notare, parlando del
ai risente
neir
lo
che
tuttaT"a,e
all' ozio,delle
amore
corruppero
avvertire, trattando della divisione
eh'
un
ha
essa
lasciato
i
quali,se
vari
in
la
si
non
fama,
eccetto
costituiscono
l'ha
nel
estendersi
a
storia
che
costumi, nella
fuori
della
vista nascere?
delle dominazioni
considerazione
la nazionalit"
di
fino
Malta
e
d' Italia
morale
alla
con
ed
che
si
non
raffrontare
le
presenti dal
in
regione
seguire alla
Italia
comhatte
qualche
e
d'idee
un
sulla
in alcune
Trento
a
le
e
lato sociale
e
non
pubblico'
a
ste?
Trie-
a
condizioni
passate
e
civile,
merciale,
com-
scientifico?
bisognerebbe dimenticare
dinanzi
"
della
periori,
su-
economico, industriale,
agricoloe
Certo, non
aver
o
far
non
italiana
artistico
letterario,
d"
veramente
ha
questione della lingua italiana
dell' universit"
Perch"
citt"
straniere
fondersi
a
sullo stato delle terre irredente
lotta per
esse,
differenze
difficolt" che
ingegni
Perch"
in
menti
degli ele-
la nazione
d'
non
esplicanoin
resistenza
caso
fluenze
in-
Perch"
nelle
tipo unico, nazionale,nella
un
che
di
e
perstizione,
su-
regionalismo e
appaiono tuttavia
aperte inimicizie,
di dialetti
nella
politicapassata,
in 'un
tracce
municipalismo
il Napoletano
malefiche
secoli?
per
fiir
non
camorra,
il
per
Perch"
nella
ancora
sono
borbonico,che
governo
posito
pro-
a
temporale dei
pericolocontinuo!
un
dire
non
dominio
pretese durano
paese
Perch"
ancora
generali, focile
a
un
momento
maturo
alla
a
fraintendere,
D.3l.za..y
366
"
elementare,che
quel
diritto elettorale
i
lier
di
preparazione al
dall'esame
imposto
inganna
nessuno,
programmi. N"
di
" da tacere
che
dei
che
gravi problemi
["ebbo durevoli
di
nostri
Io
morale,
e,
deglistudi
di
che
non
tarono
agimenu
il rafforzarsi dell'amor
vantaggi morali:
temprarsi del
senso
dei
e
studio,
agitano l' Italia nostra, porte-
patria fatto pi"
il
beneficio
padri
scioglimento
pro-
chi ha
neppure
quanto elementare,dei gravi problemi
l'Italia
del
simulacro
eh' "
non
compiuto
"
sicuro
perch" pi"
carattere,il disciplinarsi
" forse
quelloeh'
storici rettamente
collocare
sciente,
co-
alto
maggior
tudine
l'abiintesi,
ogni
sopra
il
cosa, il culto
della verit".
"cente
di
abbozzo
Questo
alle
scuole
maschili
che
Tuttavia,siccome
femminili.
si
cosi
giovinette,
potrebbetessere
pi"
dolcemente
la
per
loro
di
dovette
'
solito
o
a
moglie
Emilia
del
a
mori
ti-
il
da
Cairoli,
dalla madre
Settembrini,le
in rilievo
donne, di
solo
accenna
Adelaide
Manin,
degli
che
fam"glia,cht'
mettendo
nobili
tante
di cui si
Gonfalonieri
Teresa
rigidae
meno
di
ordito
piena d'ansie,di
generosientusiasmi,e
per
ibaldi
vita
essere
parte che vi ebbero
si tace
tela
una
sorgimento
ri-
anche
conoscere
sullo stesso
che
eon-
del nostro
colorita,parlando,oltre
quel tempo
e
io credo
pubblici,della
avvenimenti
in
fatta
pi"
alle scuole
non
la storia
dev'essere
politico
alle
sarebbe
programma
donne
cui
nome,
Anita
dell'Azeglio
degne
"li nota
Dgliiec^yCoOi^le
il
durante
in
periodo
nella
molte, e piene, pur
femminilit".
ideali
E
anche,
popolo:
e
al
poeta,gi" pensoso
; la
forti
solo
del
a
Berehet
s"
quale
non
sogna
atterrita
fasciato
cui
la sorte
l' uomo
ucciso
di
di dolcezza
come
storia
nostro
del
'icolarmente
luogo
]imodo
luce
di
darli
guar-
azzurri
essi; la
donna
tessuto
dal
quanta
belli
non
sulle
e
di
risorgimento che
la
un
questo
storico
molle
cui
dalla
di
tal
libro di storia. La
caso,
La
ne
forza
se
pieni d"
giovinette un
vigore, e
libro
un
a
la
che
di
fosse par-
esse
genere,
poesia, e
pu"
non
poesia,quand' ",
perfetta espressione
appartiene,d"
storia
per
ma
sano
ad
si obietti
poesia
destina,
po'romantiche,
un
versi
N"
la
che
quella Giulia
e
tepore d'intimit"
dedicato,
in
famiglia
fatto
figliuolo,
Figure
non
un
ispecialmodo
in
trecento
d' infamia
di nero;
rapisce l' ultimo
darebbero
l'ome
fra
la
fuoco, le quali eserciterebbero
aver
i
occhi
manto
cui
gialloe
in
vogliamo, tratteggiate
in
tori
domina-
straniero,ha
uno
un
a
dall'Austria.
fascino
Italia,
espongono
cessa
e
bosco,
e
potr" pi" liberarsi;
quella Matilde
i fianchi
soldato
d'
del
segue
Ponza,
mani
proprie
che
nute
dive-
dell' Ateardi
dagli Austriaci
che, sposando
le
con
poeti e
capitano dagli
cade
son
ardente
e
il sentiero
a
il bel
capelli d'oro
dai
dei
delle sventure
sbarcati
quando
soave
le tre fanciulle
spigolatricedi Sapri
[giovani e
e
fantasia
inflitte loro
le offese
l' Italia
figurereali quante figure
dolorosamente
".:he percorrono
coatitu"
forza,di
dalla
create
si
alle
accanto
nel
vive
cui
alla
storia
riceve.
D.3l.za..y
del
tanta
dalle figure femminili
Movendo
reali
differeDza
dei
alle
tempi
dei
e
rettitudine,di
la
nuova
ottenere
propaganda
nel
primo
Anche
inferiore
ni"n ai
studier",e
sar"
bene, che
dal
stesso, nella
s"
per
metodo,
studio
i
la
classe
sua
pi"
hanno
pi"
che
di guerra,
cui
ho
contemplare le
storia?
lo studio
nalmente
giorpotr"
a
scuola
Non
della
si
storia
fatta astrazione
proporzioni,uno
menti
discorso
dal
lato
tessere
storico
della
le
immature.
]
s'insegnasse
uomini
hanno
loro opere
di
dato
e
dal
citt"
lato artistico
in
biografiedegli
giovato all'umanit":
carit", artisti che
si
della
anno
essenza,
principalimonumenti
che
loro
tecnica, si potrebbero forse nelle
illustrare
scuola,e
loro
da
u"
gli ecceesi,
studier"
inadatto
di
forza,
aumentino
molto
qui
indirizzo,dalle
di ci"
terza
altre due
sede
dall'
assolutamente
Se
[....
nella
un
di
oggi
vengono
nel secondo
e
la
femminismo.
di
secondaria
"
virt"
si eviteranno
se
risaltare
loro doveri
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riconosciuti.
moralmente
i
come
proporzionalmenteai
gimento,
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di
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INDICE
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della
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storia
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nelle
Scuole
Secondarie
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377
.
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Carlo Dickens - Forgotten Books