EMILIA ERRER" CAELO DICKENS CON PREFAZIONE ANGIOLO DI ORVIETO BOLOGNA DITTA NICOLA ZANICHELLI 1903 D.3l.za..y D.3l.za..y PREFAZIONE D.3l.za..y .y Ut". COM. LIBERMA SEPrEMBER 1928 17636 II silenzioso recinto destinato piccoloe Ebi'ei nel cimitero la tomba sostenuta stile, puro e quanti fiori! due e due lampade Emilia e in Una Errer" fugace visione assorta in un luce intorno tutte avvivate: da le allieve ideale; non anima sua consuma. pass" sulla di purezza sogno a ardente anni altezza ma i fratelli: cesa ac- cile Diffi- " di cosi. meglio Emilia XXXV scintilla della arde noi dir ogni illuminano,come nell'una Dicon vissuta di nell'altra: iscrizioni Io votive. di un'urna cro, vigilaquel sepol- L'amore Errer" pensosa Errer"; coglie ac- colombi. Quanto verde da " brevi di Milano monumentale d" Emilia agli s". La la casa, scuola il luce casa soave ove e come di nobilt" e di terra una ideale, raggiando la e la scuola ogni sera ardore ne eran ella cava re- dell' anima . D.3l.za..y al accesa scuola, ove la buona intimiti scuola la amarla vita fu d' offerte benefiche lei: In memoria alunne: in la Biblioteca fu ietta onore suo elogi vibranti il che fratello il notevoli gran nel nel cosa le adamantina : bont" del nuove in Errer"; dalla Scuola suo colo fasci- un d' entusiasmo. sorelle della Emilia paragone s" ricca una contrasti scritti a teca biblio- una per suo Naturale tributi di spontaneo omaggio le e quanto di nome vogliano aggiungere volume loro, raccogliendo in questo Certo " tanti a giornalidi nei e e pubblica commemorazione; una stampato dunque pi" Emilia onore d' settimane Errer"; le antiche per dire gentile; scuola' Piatti nella circolante voleva per fatte e confortata reverenza di Emilia s'aperse nella famiglia tra leggere Milano nome a la casa ritemprata morta, a da portava trascorse affetto misto si continua mesi giovanili ; Conoscerla sentimenti. quand' ella onde, ella dolcezza breve d'un cuori famigliare.E sua pi" puri per mattina ogni profonda sua dai i3i tanti contatto cara Errer" di i estinta. ha lasciato quanto avrebbe natura fatta dei delicata dell'animo carattere, piet" non tuto po- pi" deliziosi e saldezza profonda D.3l.za..y per ogni sventura umana atto uomini e a e cogliere dello cose, e quadratura nei il lato che infantile tenerezza di virile dell'intelletto, che frase stile efficacemente la morte in cuore si velava ri- incisiva e sintetico. Gran le abbia non precoce di concentrare consentito degli umoristico giudizisicuri,nella limpida,nello peccato mente spiritoarguto, singolar- libro un quel pacato ardore, quella infinita dolcezza, quella fragranza squisitadell'anima pagine tali da spiritualed' anche i pochi di concorsi perch" un' idea delle del a stimolata del vari ventenne, del aveva magistero, sotto edito alacre pure e in cuori figie l'ef- Pure lei composti riluttanza, o per ragione ella sempre vinceva, bastano della a darci cultura, sua della vita: sua i primi due, 1891, quand'olia, poco appena la compiuto guida del il terxo, il fervente, continuava alle non pitiche quellosu d" corso Nencioni 1895, quando, gi" da tempo mezzo sciato la- qualit" moi-ali. Appartengono insigni maestri; nel di ci-itica da ingegno, momenti e nei elettissima. dagliamici, suo elette 1890 altri lavori che scolastici, sue essi donna la naturale superando o imprimer una Avrebbe sua. e di Dickens maestra gli stadi prediletti lievi faticlie dell' inse- D.3l.za..y che gnamento, ella considerava un'alta come missioue d'amore sociale; gli ultimi del la ripresa di alcuni perch" di Emilia di I suoi ben com' Traiano a Pietra rif"lsero il lava, distil- di dir la tezza lenverit" le scritti pi" limpidamente sicuro. e Alessandro Tassoni; del Paragone politicodi si la il fato anime si di servit" sciaguratapenisola,che desimo me- dominazione simi tristis- generose piegarono ebbero non pre sem- un quel tempi alcune non per illustrano in Italia. In non aggirano intorno ferm" argomento, abiezione, che eterno rica sto- s'intitola dalle l'uno Sposi; per" d'indole sono ad superiori, che ed detto certa suoi il Manzoni Promessi degli Spagnuoli sulla ai Entrambi che doloroso comune era insieme: quel periodo menti articoli una con lavori primi Boccalini. nei di , due dalla qualche riflettessero Filippiche attribuite l'altro .per didattica. Ho contornato letteraria e quando, tuale raccoglimentointellet- lavorava affinch" cure, pensiero un anni d'operosit" del 1901 serie dirla bene, dava minute e una preoccupata e, e in d'esperienza e 1900 esercitava e abbandonata penna tempo, distillava succo ed per che e nella tabile inelutgravava disperarono D.3l.za..y del al tutio valore addormentate, non Ma le sono del le cred" attribu" " orazioni, fonde pro- Traiano al e questi. Emilia ed rer" Er- Tassoni le lavoro, che suo un'acuta di certo " coscienziosa una Boccalini Filippiche? Tassoni, stesso pi" nostre nel t"tolo del anche al tempo spente, le Filippichefaron delle di chi anji nazionali. enei^ie l'autore italiano,che sperarono analisi quelle di illustrazione storica ' di ed esse l'opera il non E l'ottimo edizione una sieno opera utilmente sempre anche se di da il quell'argomento,per scritti del Bartoli Sulla che Filippiche campo Pietra ora pi" che mia s' abbia. quista un'idea di ma Errer" chi sar" diare vogliastu- quale, dopo gli mai vivo e del resse l'inte- degli studiosi. del Paragone Politico Boccalini, l'analisi dell'Errer" a carle ripubbli- Gabotto, del Rua, del Belloni stesso, " nel di Tassoni, Emilia consultato come " le " di Alessandro sul- e Bartoli, che pensiero popolare Testi, il lavoro Fulvio vita professore Francesco di recente in sulla saggio dei Modenese. sostiene ebbe nitido un notizia, la pi" minuta Leggendo esattissima queste di di Traiano resta e pagine cora, an- fedele s' ac- quella singoiar D.3l.za..y vili " parte dei Ragguagli il titolo di del tempo, i nobili slanci bene altri studio sulle ed di disse colleganzecolle patrio amore. in " persone cognizionedelle di v'". giudizio; in l'icoinporsi rapido e dal dal soggetto e nutriva per del Pietra dei fatti studiati,profonda r essere bene e di della storia d' arte. da un meno che L' autore per", fra dalla romanzi a alle un e parlaredi questi ingegno un ricerche severe e il Filippiche tante differenze, di piccola certo; " Iato, e Carlo Dickens pur l'Errer" alle fini analisi della delle gentilite rag- viene che amore nella scrittrice atto ma Filippichee non con doti si ammirano Paragone politicoai quelledimostra corre inutili, per che genialit" Dalle riuscita tanto che Dickens, su Dickens, la distanza versatile,non pienezzavirile' quali grande esso. e d'analisi stile. Le pi" amabile nello limpida e serrata, negli Studi anche come come chiacchiere sintesi satiriche percezionechiara fonti senza vibrato di e se vicende Ve " questo, lavoro un dritto allo scopo prende Paragone Politico, una Filippiche, delle acuta cfae Parnaso pregiano le finezze ne se di del le comprendono ne e Pietra " critica Boccalini hanno dall'altro, puuto di contatto D.3l.za..yGOO^^k che Non della a di un'idea. ella Le due delle E scrive sapere, Studi prima e per volta le ami legger" di opera contorni, con lui nella da il stati grande viva multiforme si mondo un'alto creato e e della cacia effi- gli altri. Signorine. scritti. Ma inglese, essi magine l'im- simpatica, e delinea vissuto da Dickens, la nitidi con aveva vivace ne e il proprio romanziere diietto, perch" da Errer" originali, pubblicati per delie Rivista suo critica mostrare furono balza Emilia nel animato Dickens la convincere giovinette erano chiunque sua su il d'istruzione, chi, persuaso vuol che distanza e lavori voglia idea, ne autori a lasciata e come ma d'un' la chi come riusciti. attenzione sua d'educazione non Gli essi,anche altrui, comincia ella scrive li ad ben quegli per perci", quando opere di Emilio Nencioni, ai qualipure sono anni^si rivolge la studio. dirsi loro apostoli tre e medaglioni assai operare; per tutti sono artisti l'arte adoperan di Enrico e tutti sono questo pu" anche simpatie scrivono di morale; e consacra sue essi poeti,ma e E Marchi De soltanto parola fine civile l'Errer". credei-e,le predilezionidel- mio spiega,a mente lungamondo spirito,in cui D.3l.za..y la delicatezza l'arguzia, la e potenza tragica si il lei per la con forza gioiaal l'amm con in Dickens degl'intenti dell'animo dell'uomo. da imparare giovani r g"'intenti rali, mo- ondel'Er- sua; molto d' istillarne cercava scritti, lo di abbiamo l'altro Questo storia. " meditato essere il da un errore mento dell'insegnapi" importante, chi mente vogliautil- insegnare quella disciplina,tanto acute ai e giuste le programmi ora le riforme dire, il senza nei gi" detto, di tratta uno moderna, della degno l'arte monia l'ar- amore. dell'istruzione e e pedagogici.L' sono con dello Perfetta gl'Italianipotessero lui ultimi Gli con suo p"itpiena perch" appariva degno artistici che credeva ir aziono le 1' uomo scrittore, lo scrittore rera bont", del dell' arte. creatrice potenza la umano, la con present" rap- donarsi turbava, ed ella poteva abban- in lui la Niente Dickens ideale supremo la e zano raffor- si e che quasi della perfetta fusione carattere penetrano com Direi vicenda. a comica vena suo critiche ai mosse vigenti, tanto da testamento lei sono metodi savie e e tiche pra- vagheggiate. F.u, si pu" vi lavor", intellettuale; poterlo finire,tutta la sera del venerd" D.3l.za..i.G00 4 la mattina dicembre; alta, il 12 la febbre aveva morta. era scritto Qoesto dopo " documento di felici attitudini didattiche,poich", di una collega: sua alla attinse ebbe e la vero, quale dignit" morale Preziosa opera s" induce stra: mae- femminilit" Da natura ci" che ad operare di ella " nobile un'alta per indi quell'abitoincontaminato spirituale, quel sua vivo come ella di quotidiana; di chi fuoco sacro non alle per si splendeva esen^piodi testimonianza ma illuminava cui per alle allieve " verso Errer" d'essere esige d'intelletto. quell'orientazione finalit" di virilit" e che arte, parole son questo Emilia genialit";nell'arte severa cuora in " di e sapere profondo chi la senti che di estingueva mai, anime virtii. vide vicino rado e * l' ala vampava, di- nicandosi comu- giovaniliie riscaldava Angiolo Orvieto. sempre. D.3l.za..y nanzi di- ed ^yGooi^Ie CARLO DICKENS D.3l.za..y .y Dickens Carlo cominciato aveva gli autobiografla, quando sua l'idea dare di alcuni narrare dunque romanzo un fra Davide 'pascoloalia fondamento con senza riosit" cu- Copperfield.Il quale " il David cominciato e mente vita sua la l' autobiografia fu interrotta pubblico.Allora del in s" atesso tutto questo per nella sorse della casi acrivere a Copperfielde di verit",perch" Carlo Dickens esistono punti di somiglianza,sopratutto nelle vicende molti dell' infanzia dell'adolescenza. e la successivi, intima vita principalmente nelle confidente Carlo citt" Dickens nacque rimase di certe solo corse ammirata Forster, piene d" al come due con casa, e nebbia pareva mamma a rivista una molto memorie, gli sar" sue di Copperfield, Davide all' altra, vacillando colo pic- militare anche, cercando dere rive- a poca inginocchiata riceverlo,mentr' a si ricordava sorella nel una la bambinaia e distanza, pronte delle 1812. Nella nel anni; eppure d' istrada. Fors' per 'addietro nella dall' una si rileva autore Portsea a fatte ^ardinedella la anni abbandono, natale parso, del nostro lettere agli Quanto eglitrotterellava sulle gambette mal sicure. Trasferitosi Dar" a a Chatam leggere da e, scriveva I in [uando guardo mi pare sua eglimolto cui mia che famiglia,il piccolo la con madre madre. Mi ricordo pi" tai-di al Forster, m'insegnava le grosse la " lettere nere singolare no^'it" Dgliza..!. l'alfad' iin della loro la fonna, e dell' -S mi e La divenne lui in il leggere i le sur che lette cose canzoni della od si distraeva E una rosse dei diva applau- e liete alunni questa per Medway, cose affari Dickens alla a scuola: i boschi bimbo un Chatam, voleva e' e piccolo Cario! un gran erano le que ac- bene. il padre Londra. Cominciarono giorni tristi. Egli avrebbe eia dalle guan- bisogn" lasciare,perch" a e' mente potevano facil- si e trasferirsi verse di- suoi. ed e corso tendenze e c'erano cose maestro seguire il indole infantili, Carlo cui povero tui i mente facil- e il buon per soldati,i campi della a dovette per attento rappresentazionidrammatiche, correnti Oh brevi cantava o piccolo discepolo, dove grande, disabitata, tutte quando poi, intorno nel forse facilmente molte gli esercizi Ma storie scuola, e quelle degli altri dare cine padre suo seggiola,egli ripeteva una agli allegri compagni casa di Ma prestati. a cosi riflessioni sue ancora oltre disparte a in biblioteca gli si stringeva mandato anche da trastullavano si piccolo pubblico gli s' affezion",trovando delle gli piaceva anni: fine. senza che e seduto improvvisava entusiasta Fu rimaner libri buffe, un grande amore, mentre gli venivan e ". una suo quei primi tavola una il compagni pochi volta come spirito d' osservazione,singolarmente chiasso,e gli altri ritto Io i suoi facendo simpatica fisonomia dell' 0 subito J"n da acuto guardare e colpiscanoancora lettura aliment" e buona avuto D.3l.za..y alloia, un graii molto bisogno d' affetto, senatbilisstmo e buono, vita i leggiero e ma presto in messa a' avvide che l' indole il die particolare, acuto, richiedeva che si non le strare qual sui posar e sulle che Londra di e o che poi sentirsi protese, che mamma fni- E cuore. bisogno di (e Carlo mai di per riceverne sanano fu vi Poi and" shalsea,prigione per tardi. aveva ha la letto Dorrit delle pose pro- fatto mai minacciosi, il nella Mai-- famiglia lo Pii:ktcik sa vinette gio- manifesti); lungamente debiti,dove Dickens nella speranza preparativofu Little e Cojipei-field i i si fecero a accade, istituto per case colo pic- economiche mai, nessun'alunna ritenuto Chi il sensibile sempre un per le " creditori e pi" signora Dickens, distribu" ne arrestato pi" La cui in condizioni come andare, nessun ". farsi utile,aperse un'alunna ness morale avranno, caratteri. di rendersi David amorosa, dimenticare padre della peggiorate le famiglia,che padre del mano viveva, dovette ]ier inaspritoi " squisitezza una abbia non specie d' abbandono Dickens ina colpa senza la nessuno piccolepiaghe? Questa della aveva e guida intelligente guaneie le labbra le tutte lui n" fu che Fanny, di musica, attitudini di mente capelli della cure spirito d' osservazione,cos" suo una il bambino- " tutti,tranne di potevano sue stituzione co- padre, il nelle assorto conservatorio un n" di madre, fredda,quasi dura, di lui miDOri fratelli, delicato era invece s : tutto la materiale.De eh' pi" che Papers, profonda prigioniper D.3l.za..y giunse rag- debiti ; 7 " e cerio fra esiste della isfu^e non i somiglianzache la nessuno a della casi " famiglia Dickens famiglia Micawber nel secondo quelli e dei romanzi eitati. Carlo and" non alla Marabalsea: lo misero in . pensionein in una d" romanziere, bambino da cera offerto d' s' era lo mandarono e casa, fabbrica una parente suo povera a dove scarpe, un il futuro LI impiegarlo; allora di dieci vorare la- gente, intelli- anni, " fisicamente pronto, facile agli entusiasmi,delicato, e sensibile moralmente egli stesso), passava di carta " non certa poi istintiva taglio secco, di modo un bottegad' cartellino passata,pure la ma rozza era stampato. I lo suoi sua parte ad" altri de' il senso bisogno {stranacosa in un sua lare partico- con di gente rante igno- il supplizioindicibile, lui la trascuratezza di famiglia,l'impossibilit" suoi pensierie insodisfatto d' infinita una della rimpianto del passato gli stringeva l' anima, della pagni com- egli, per trattavano dimestichezza per e speziale, uno parlassemai non fierezza, riguardo; e un una a tagliar cordoncino, un cattivi,e quantunque erano condizione con toli barat- oliata, poi con carta una usciti dalla paressero ad incollarvi con torno torno giornataa coprirei la legarlicon e azzurra, la carta che prima cera descrive (cosisi " d' amore, desolazione. bambino come intellettuale, delle I) se sue gli Anche angoscie, davano egli tutto quanto prima imparato,pensato,imaginato,svanisse D.3l.za..y un sentiva specie di una far dimento decaaveva a poco a dalla poco dovette Egli dal Forster ne fanno hini la " non quel che la meno fare della dolci al di mento senti- che, non lottare. ed" di vivere inesperto com' sei la (la pigione settimana padre),e suo era, scellini sette o reaiatere potendo intorno adolescenza, sua talvolta - alle tentazioni appetitosedei pasticcieri, spendesse in del desinare. povero avveniva che mangiare per bere un una Quando solo fetta bicchier di le donne giorno (')capit" nella pi" Johnson, portando "'"Quesl* debolezza, per modo perch" conti guardava meravigliata; locanda che ham- esso racconta suo la pagava camera birreria t" la Dickens Piccolo il trattoria, Un dei anzi, ; per al vitto d" tutta eccezionali,per con l' animo periodo della cuore. i danari una Copperfield di dolore l' impossibilit" di i suoi delle mostre lo accresce piccoli episodiche gli bastassero una s' particolariintorno acoadeva citate questo sentimento degli adulti questo tristissimo doveva pi". colpiscespesso, quantunque fuggevolmente, stringono il in di capace timideaza,per certi di David' disperazione, poich" mai Memorie sue acutezza q^uell' con e solitudine, Certi a ) (le analoghi sia l'animo li nella i casi e tornarvi non per soffrire allora fede raggiunge mente, sua aiwddato medasim* con eil i) sagiuDte parola, iwUe sue s" da nelle di giornate lesso,o in birra,la gente talvolta bella casa ti satra Mamorie entrava s' intenerivano.. sala della una fetta egli stesso, qutsl e io Dattid perfleld. D.3l.za..y Cop- di pane, rinvoltata fosse stata se taoza Non " so, guardarmi, chiamare spalancati,e che Un'altra costa faccia schiuma. " il Il le stava che domande suo fi sul suo di e femminile! di Quanto confessa di il gli port" piccolo Dickens Marslialsea campo tempo non sua sua " lora Al- naolta con glie; mo- piccino gli fecero piet",ma pi" " " il et", la sua con la ospiti di quel triste luogo ed largo uno, echiam" due e al padrone: molte il casa, la birra, bacio un cosi buono * domenica alla ora, ci sia? lui,chinatasi, gli dette e dasse guar- birra che curiosamente l' oste di ammirazione misto La la Finalmente moglie " della padrone. il sorrise tutti nome, disse e buona pi" guard" davanti,e impiego. la bicchiere un padrone questa venne, perch" birreria piacere di portarmene ^ gli occhi con giorno di festa)il esser una delta derlo ve- " soldi," rispose Quattro " " in proprio ma ". di ancora par soldo,e vorrei, un (doveva entr" Quanto " buona, preso volta piccolo,Carlo diedi insieme. piccolo cliente e mi impoi'- il servitore cosa l'altro servitore lui. Gli l' avesse non che mangiavo, mentre d' tono mangiare strano solo;ma solo compariva anche eoa! un fogliocome un con da manzo aggiunge Dickens, pensato di abbia che libro, e ordin" un porzione di una in accuratamente al suo famiglia,e sua il nare desi- a gli vano luogo stesso, offri- spiritod'osservazione. questo stato sapere: andava forse di un cose anno, durasse, egli forse D.3l.za..y molto 10 ^ pi", forse di cugino prigione,venne madre il e riconciliazione, di lei. In contro torn" a pi" fu e anni voluto della dopo modo ogni parole col a il impiegato,e avrebbe cugino tentare una insistenza irrigidiva sua l'anima alla mente final- del figliuolo fabbrica egli non tempo dopo, rimandato invece, poco scuola. Ma allora co' s noi ne amici e con di bocca aveva tanto col malincuore, come qualche se di cosa il nel Marzials) in vanit" 0 cerchia del ci vi fosse in le virt" nell' uomo delle ripens" quel o pi" e sempre triste passato di vergognoso. naturale adulto che, giunto cosi del povero genio almeno bimbo riarsi esistenze. Glo- sarebbe stato l'attere di tanto nel parlarne nella segreto del abbandonato,che cosi un naturale Dickens!... stata gli famiglia,aprirsene con ad destinava ma nota dirittamente pubblico di quei,patimenti sarebbe ristretta della nel (come umili leggerezza colpevole; Ma e non lontariamente vo- invece gloria,sapeva sua rogato, interi"arl", Memorie, sue cui tempo in ne sola disonorevole strano amici,intenerirsi sorte le sola giovinetto, appare all' apice della apprezzare al di "ripugnanza, cosi Questo sentimento e intorno volta Forster, una suoi figliuoli, gli usci volta una sofi'erto; poi co' co' suoi o parola una, scrivendo lanciullo compagni, n" moglie sua mai a padre,uscito giorno era ricordo molti ancora il un cui Carlo presso licenzi". La lo " che Certo meno. -r cuore la sulla potenza grande avvenire, tanto- conforme ai ca- giova ragguagliar D.3l.za..i-G00gl 12 " ammaestrati erano n' tirava che era mira la avuto con carri Dalle di le stesse,non di tutte che ai facevano una speciedi parole di scopo lamaio ca- gato. affo- e scuola di sono tempo rider Un tanto e Non suo ai r altifl come gli inventato nell' allungar compagni, allo giorno in lo vigliate, guai'davanomera- risata una a compagno, non aveva furon e la dava se ora proposito delle precedenti,per per" per tate pa- poco compagni, e di 'novelle e nelle tare recibrevi medie com- principale. che quanto lerie monel- erano raccontare scriveva la parte questo dimostra fece e cacciati' di chiesa. divertimenti tra' suoi sempre di propose giorno alla predica rise rimasto: circolavano vano servi- ne se passanti, specialmente alle queste. Il gusto di era gravi meno Aveva i suoi queste se tutti i snoi Tutto o l'aspettavanoa desinare, che che njio altro un ed forestieri. Un egli scoppiava gambe. pi" desinenze;e strane tutti i caporione di classe. sua strada,egli signore vecchie;e, anni di il quale consisteva gergo, sembrar il le monellerie l' elemosina chieder che un nero le differenze fosse nella certe con la per r in prodezze dei le ragazzi ostante Dickens che giuochi e a che di avreblw luogo. Pare le si vede quelle dei e caduto fosse tinto si quali cose topi bianchi ce saliva scale,prentrionfali, deva fucile, girava ruote, e col profondo,non e Uno particolare. cura splendidoavvenire, se, uno sempre " le sofferenze destinate,come D.3l.za..y degli ve- - urealo la- " di carattere tavia uomo di e nulla per non scrittore, alterato il suo sul " che umore tut^ la e sua anzi eh' eglis" fosse fatto grado. rohusto pi" lute, sa- di dimenticare in cosi alto giovani hanno suo avevano facolt" toltagli quellaprovvidenziale n" Pare lasciar traecie durevoli " seguito, in pi" e allegro. Aveva poco anni quando pi" di quattordici sci" la- Wellington House. II. coltura La di House, doveva egli non aveva non aveva dell'inglese,ohe serio tardi Del resto, in ohe jwtuto giovatali!Forse p^F lui nel mondo fardello un limitata: o solo non fatto doveva dio stu- uno diventare nelle mani sue pi" d' l'erudizione sarebbe il stata cammino suo aprirseloin ogni modo bisogno di gradi accademici;e quanto s", senza- grande appagamento pu" dare,quellodi il nella mente bisogno,intento com' che, essenzialmente dare al pi" alto. suo contribuire allo studio del uguale da l' al- intellettuale che l'erudizione passato,eglinon era tista. ar- gli studi regolari avrebbero inutile,dacch" egli doveva gton Wellin- gue quasi nulla di lin- neppur eoe! docile strumento un unico molto essere imparato nulla classiche,ma lasci" Dickens,quando in a ne far rivivere sentiva cuore ogni tempo, il umano doveva spiritoun appagamento pi" completo e UjL.:a..i. 14 " quindici anni A come gazzo ce ne d'entrar roso prese allora in e che pare spiritod' e in la qualit"di commesso nel fosse contento osservazione stava Nickleby nel impiegato.Ancbe dell' umile ed persone l'amore durava drammatiche - posto. avvocati il all' erta, tanto ufficio suo studio, suo q[uandoDickens le per forte in Papers lui note a suo che. lo poi in Pickwick riconobbe accaduti i famiglia di lui, lo notai procuratori, Nicholas era procuratore Edoardo Il conosceva Blackmore stesso vita. Dickens fra Ma-^nche Dickens reato tanti,vivace,pronto, e aon nella che Blackmore, del " e v' cidenti inera rappresentazioni i lui,e frequentatori ' d'un che il principalene vedevano lo secondario teatro sapesse spesso, senza nulla,spettatore ed attore alternativamente. Cos" s" delineavano perch" lo due il ed fortunatamente la fosse de' suoi le il dall'infanzia, sin vita d'artista; sua ma riportare il trionfo, di romanzi, e e si rafforzavano, teatro,la prima delle qualidoveva farsi attore E principiovenuta. sa come interessante la fatioa senza anzi spirito, delineate s' eran tentazione da vivace suo pi" grandi passionidella romanzo che nel e drammatico senza gli legge i dialoghi fosse straordinariamente sua che, recitate partiumoristiche chi non le da conversazione,capisce lui,le partipatetiche, partibuffe dovevano avere potenza irresistibile. una Neil' ufficio di pi" d' un anno, e Blackmore, Dickens lo lasci" per rimase poco seguire la profes- D.3l.za..y 15 " sione gi" da cui a padre, quella 1 qualche tempo Comuni affaticandosi giornali, al quale stenografia, di notte sognava le dato (').E quando stenografate tutti i ed di ore sulla Per della quanto il lavora una della " vita lo balda e dopo, quando lentamente seguendo mano sul " ; Mr. faceva Mentre per Minns and vide - I')Tedi le his d'ingannare nel l' oratore si cousin vecchio,vecchio imaginarie anno Forster e ". cominci" primo racconto, suo nell' Old la con ( Il signor Minns ventun dal lunghi il tempo sorprendeva " stampe. Il la luce viL l'energia discorsi MomMy Daoid e suo tine, Maga- (dicembre Racconta grandi trepidazioni. Igemorie l' attivit" e il reporter, Dickens quand'egliaveva cost" prontezza Ancora giovinezza. tappeto, a prender note cugino),che gli terna, lan- una materiale, nella ascoltava jjualchevolta e scrivere a d' e eseguiva; monotoni, gli accadeva " luce scarsa ore appunti giornalistica appagava vivace sua anni modo i suoi fosse umile cui con quasi febbrile della e passione, con ginocchio, per sodisfazione gran nella celerit" molti alla mano rati impa- carrozza. egli provava e in che parole n'ebbe seguito,e copiandotalvolta palma in finalmente piedi,o io relazioni delle mosca fece il reporter segreti,- ritto stenogiiifando sedute tale ardore con di zampine suo nello studio della intanto s' era alle scriveva ne e dato s' era reporter. Assisteva dei della Camera per del -^ 1833 egli stesso Copperfield. D.3l.za..y ), ti' le- " averlo impostatofurtivamente in crepuscolo, cassetta una in postale,situato lo seppe un passeggi" mezz' annebbiati dalla in e tollerare la vista della strada Il primo fu racconto di Boz, eh' il era Gli Sketckes mesi prima d'un suo eh' ad eglisposasse Club mese in dell' non un blicazione subito fra tutta tratti earte postume Boz), che che 1'opera, dovevano sparse vero dei PicAicick e i e dimostrino piuttostodi l'attrattiva i of the la fama in Scozia,in Irlanda,in Inghilterra, romanzo conseguenza ziava annun- pubblicazionedel {Le ingegno di Dickens,il lato di del dispense. particolarmodo, quantunque si Times Papers l'opera Quantunque in la edite da Questa " veramente America. per Hogarth, figlia Caterina Bos hy Pickwick in casa ricercata, e, pochi esser Posthumous edited ]joiuscire ogni d" Dickens in Carlo,Augusto, 1836 marzo dei numero del Circolo nimo pseudo- lo con piacquero, la collaborazione il 31 Pickwick potavano non dato colleganel giornalismo,il per primo di cominci" giovineautore vi e intitolati seguitoda altri, nomignolo al fratello minore vezzo Hall ". e firmati bozzetti) (Schizzi, Sketckes quando e ; gi",perch" gli occhi dall' oi^glio gioiae " del ufficio oscuro un Westminster a su all'ora sera cortile oscuro in ora d' scura and" stampato, " una " primi lato solo un comico e scene proprio,e satirico, staccate che manchi per . dell' intreccio, pure Papers mise la Dickens pi" grandi scrittori inglesidel D.3l.za..y meri nu- pabd' un_ suo 17 " tempo gli dette e dire che del " popolarit"straordinaria. una primo furon numero sti Ba- tirate trocento quat- copie,del quindieea"mopi" di quarantamila. La gente mandavJHio di parlava d' altro,i negozianti racco- non le loro mercanz"e PJckwick, la risata e riso tanto aveva I P"ckwick e dava ne sue erano mai dovevano mettersi a dava se ne le pagine d' moglie,e (')Il cbe terminato Fiirster gli venne in " Grazie modo al al la vita i a qnesto riuscir profondamente cosi interessanti .di lei propositoun quanto esce stabilito personaggi, quantunque riEerito dal Cariale. " Un cielo, Pickiviek non mente, serenadifficolt", passi pi" sudisraveiite, a a pronte. de' suoi dalla commozione dta mano momento sempre loro le tore stampa- dispensa.Ma giorno, senza pi."taMi. Leggeva come capitoli a sola una s'affezionasse non i Twist tutte senza pubblicati, erano di lo cos",con pensiero,e necessarie vivendo doto, scrisse E numeri. primi esser avanti alcun Componeva sua i stampe pubblicati ancora principiavaOliver spalle,terminando che mano la vecchia che lettori, non giovanili le opere e scrivendo! Papers alle alle mare: di che gi" Dickens intero, per nome tutta ('). Dickens rallegrarsene Inghilterrasembrava stesso col scoppiava cosi cordiale classe spontanea da ogni battezzandole fra e dalla pro- rarattertstico grave ecviesi pensava, il ilieci a aii giorni, " D.3l.za..y 18 " " del pubblico. Scriveva pria giudicavadi iiuella amici al con franchezza una Maclise i per al e grato era giudizi e se, ci" anche de' suoi zioni indica; al romanzi . della pubblica^iriiiia zione, i manoscritti chiedeva affettuosa: e dava Cattermole,pittori, disegniillustrativi inviava Forster confidente agli e consigli, accadeva che gli uni per di navano rado, so- disapprovazione, glialtri seguivadocilmente, con degna .della sua modestia una di questa deferente E debba secondo lo avevano dato Forster,le stesso di al carattere energia nel bene, qualsiasiindugio talvolta davano di cosa cosa se pareva alle di Io di e un vit" eccessiva momenti Tali in generoso, e un nel giovanili con con grande una eccessiva nelle esagerata del impaziente determinazioni qualche parole qualche sue ricordo a quando, del passato, egli bisogno di solitudine,una gran di iusieme s" stesso,una un'ardente dovevano sete suscettidi tuttavia essere patia. sim- molto Dickens,allegroper natura, ardente,pieno buono simili, quanto che, aggressivo.A quando come uomo si e qualsiasiirresolutezza, sorprendesseil sentire in lo rendevano sue sfiducia di tutti fuorch" rari forse troppo assoluto,alle di duro come e e quasi coscienza morale,che che pare Dickens, insieme fiducia una proprie forze,una proprio valore mi sofferenze di tempra singolarerobustezza una di modestia maggior conto, tanto tenere grandezza. d' istintiva fiducia ne' suoi significato pi" completo della D.3l.za..y pa- 20 " esempio, " prima in messo scrivania E una uomini ordine in cui della la per le gnata dalla mobili in mare trasforvoltura. disin- tutta con sua quei rari di quasi perfettamente sono intelligenzasviluppatasisenza e sentire accoppiata con aver gusto la uno come le facolt" bellezza capacit" di salotto un insomma appare equilibrate: l'alta piet" molto con senz' negli alberghi sapeva anche camera in danno mai dei miglioratola disposizione e generale". Egli n" beveva mangiava non " della robustezza la fisica; durevolmente profondamente e spensierata gaiezza giovanile;!a grandi miserie piccola e umane non necessaria bont" iscompadi tutti i giorni. Dickens, continuando Frattanto senza il interruzione The scriveva Old luce le che nuovi dell' argomento, Papers, non una nelle un del nessuno mettevano vizio ideali dei romanzi e l'Antiquario delin ingegno, natura particolare nelle di educativo abbietto suo e profonda dell'animo un'altezza valore pensava mostravano potuto esplicarsi ; di- avevano pi" sue gran la per conoscenza e manifestazioni, dava romanzi e Oliver (Il Negozio qualit"patetiche e tragichedel in Pickwick umano Nickleby, Curiositi/Shop Questi . lavoro,terminava suo Nicholas Twist, componeva alacremente e cui ho sue senso anche pi" brutali morale che zione alla rivela- volgare. E, quantunque accennato fosse accolto ..y 21 " r entusiasmo con " cui era eoa (alla gente piace ridere,e, non altro aveva ridere),pure caldissimi Il -modo mensili cui desta dar la curiosit" personaggi venivan agli occhi ancora che ci fissata, sorte Il Talfourd r ardore in rispettabile scrivono a Dickens r infelice vittima NicMeby; dir con il destino maestro della cava suppli- modificare in sera giovine e cui di o non piccolaNeil un signore Smike, in che in in Oliver difeso ammazzi Squeera ramente inte- non Fagin avrebbe tare. mu- Dickens casa l'Inghilterra spera tutta pendo pubblico, sa- tribunale;molte perch" del cosi, vivi irrevocabilmente volerla una mantener commoveva, Batea, ladro accusato suo discussione. il e era si a la della combriccola corrotto Twist, con di sostiene di Carlo causa non accalorava,ci si il nienti inconve- gravi alimentare pubblico; persinol'autore la i presentati, per del la loro rit" popola- a pubblicazione, dispense luogo, giovava ad e " devoti. della poteva far ammiratori nuovi aettimanali,nonostante 0 la diffondeva Inghilterra, amici stesso quello di che confermava gli procurava nuovi e opera in all' estero, nome 1 ciascuna detto,Pickwick ho come apparente scopo Bickens di stato accolto Pickwick Nicholas sia Old giurato scon- siti/ Curio- Shop. Inutile A cosa mano del restp a mano blico! queste preghieredel pubche 1" vita artistica di Dickens della pi" integi'ante sua vita il tempo diventa passa e che parte sempre morale,eglis' aifez"ona D.3l.za..y 22 " cosi vivamente che " alle " le sacriflca non richiesto della creature Twist cholas "^iickleby, percli"all'una " divenuta del Dickens in quelladi e gli anni Neil e della " e pi" di vederlo egli intraprendeun moglie; assiste a non lettere popolare,che 1841 in Iscozia con non Scozia),scrive agli della e quanti so edimburghese, visita, rincasa l'idea d' lui pennettere quantibanchetti,ascolta d' assenza, felice di riabbracciare s' impossessa di e tare visi- Nel parlargli. la cittadinanza appena, personaggi perch" volesse e e pienedi spirito, tornato fine- paesidove cosi viaggio so H"ffAlands(Terre Alte Ma, ca i quanti discorsi,risponde a so brindisi,riceve mese i suoi Scozia, l' Irlanda,l' America, dilatti amici vissuta,la tutti inviti ammiratori le rimorso, come potuto scongiurare. divenuto a' suoi tristezza, cupa lettura de' suoi romanzi In cara. mette indescrivibile^ vago per la naturale, gli giungevano insistenti non Nancy realmente di Dickens parla l' ingleseegli era sua rezza pu- di specie di di persona attraente la l'immacolata gli costa giornidi una Quest'amore pi" non morte quale egli avrebbe rendeva,com' Neil, perch" stato di commozione uno si trattasse precoce la ma cuore; notti insonni se le sfiorino in Ni- all' altro la vita e muore intollerabile; che avvenga quietamente Smike muore in tragicamente Nancy Oliver . il sacrifizio necessit" dalle un'assoluta come zione, immagina- quando non se esigenze dell'arte. Muore e sua non un dopo qualche i suoi piccini. viaggioin gli d" D.3l.za..y Ame- posa. Gli 33 " scrive pure un Giovanni oscuro aulle rive del gioie che la procurato nella da gli scrive, " dalle verdi de' suoi lettura romanzi solitaria,lontana qualegrande citt",Washington so di tutta difficolt": la la propria 1' America. ripugnanza " accompagnarlo, i del 1842 delle buone piccolezzadella pi" ostante il compagni vedo del cabina agitatoe mare che andare nei " mai che lo glid" nei offende il lo trovano lui a punito cuoco eco vede a per sua aver tchist non co' suoi lo circonda primi giorni la che lo da lo coscienza in una stanca. appartntly Ihunderstruck gere leg- vata societ" cosi ele- circonda compare Il a Inghilterraegli in orgoglionazionale;il quando sodisf"- spontanea. Ma e * in America, la accompagna, certo circondato quella sempre V e insieme rotola quest'ammirazione stato suo destinata illimitata che giornali, come Sento mare. bordo, quando a la folla che ancora d' un' ammirazione lungo partenza stabilito. porta della sala. fino alla intima il nata, appigio- signoree della dovere,quando giuoca al l'entusiasmo zione in Dickens moglie,quando guarda bevuto del cure ch'egli fa risate di Londra casa il giorno della ecco deve moglie, che sua batnbini affidatialle Il 2 E di vinta,la signora Macreadj, non mondo; Dickens, impaziente d'indugi,appiana ogni E la gli ha dal Irving, gi" famoso, esprimendogli con l' ammirazione reste fo- delle Missiasipi, ringraziandolo casa non Tonilin America " sentir dire che in lidissimo, pubblico,pal- (quasicolpita D.3l.za..y 24 " fulmine)e dal ci" che vede americana meravigliatoper sente, gli dimostra e da da York, altamente s' unisce r andare " Nuova Boston, da a York Boston sempre Luigi Nuova a Filadelfia il per a di l" fino e boria poi quel- Baltimora,e a S. Pittsburg,a Cincinnati,a Niagara, E da Filadelfia, a Washington, da Washington del molta l' ammirazione. con Halifax che tutto alla a scata ca- pubblico e col pubblico,gli riesce insopportabile. Non " scrive in da al Forster di ci" che sto indirizzano cosi sono e bisogna al mio banco una mi e non un e il lascia posso di in bere la bocca la mia! sopra mi si muta a per E lettere: immediata si e ferrovia, Scendo pace. bicchier un mi nessuna ad una subito mi fuori, tutti. Vado in d' intorno ressa Prendo me. il neppure a e aera: gente, che duttore con- stazione, una d' acqua che senza guardino la gola quando Pensa inghiottire. poi in lina festa la fa folla istituto pubblico un pastore predica per centinaio di persone apro strada,la d' aria. Pranzo quieto, e carrozza nulla la parli di tutto, con starci veder i direttori arrivano mancanza per che per casa andare posso sofi'ocato dalla e vorrei,egli posso per discorso. Vado serrato chiesa posto in vado non ci viene. Se visito un svenire senix) vorrei,non amico, un ci" che York, casa, la a tanta gente fiera, con di Nuova vorrei. Se Se segue. m' nulla luogo dove nessun mi fare posso ogni posta dice Uno risposta. che vita dev' aiTivano nulla,ma tutte s' ofi'ende lettere dono richie- perch" D.3l.za..y sere es- non 25 " perch" voglio non Non serata. una in d' abitare accetto Aggiungete sua ; altro si un disgusta pi" di quattro volte in uscire riposone, ho tormentato sempre casa " inaomma, pace e sono ". ci" a la stanchezza disagioe il sica f"- dai lunghi viaggi,un'antipatia inseparabili viva profonda ma non un senso il carattere per inconfeasato e vago di il nostalgia, in Inghilterra; pensierodel figliuoli piccinirimasti e vi benevolo che Mondo, " A mano a assaliva Dickens, i le dolci cose che cosi al Forster: " Bacia presto,se " contenti di vita ^- home del di sempre desiderio Oh " Home borile bimbi siamo home !!!!!!!!!!! casa, tutte nella parola lettera dall' America vuole,e " pi" bisogno irresistibile di un " nostri quello che ritorno il momento l'ultima Dio Notes Chuzzlewit. g"'Inglesiriassumono termina Nuovo nelle American Marlin febbre nel Dickens a bambini, gliamici, la patria,la rivedere E in che mano avvicinava,una intensa latta giudicatal'America (Note Americane) e coglienza ostante l'ac- cui,non con straordinaria home. del modo renderete,in parte almeno, ragione tutt' altro s' ricani, degli Ame- per pi" saremo mai " noi. Ci felici stati nella home " vedremo ri- stra no- home " III. Tornato al dall' America, Dickens lavoro,raccoglie e si rimette di lena pubblica American D.3l.za..y Xates, 26 " Martin compone e il amici simpatica e ufficiali.Del " paese trovando grande citt" Broadstairs ai miglia,o di di bagni: passeggiaper aera dalle e 1-ondra a le vie polose, po- della vita potenza d' una i- mai; al tocdO, fa il nove o a bagno, sostanzioso, passeggia,talvolta il sole brucia,per una sulla sabbia distende libert" di piena e dozzina di leggere,felice a sturbato di- essere non bagnante quando nessun ha non voglia parlare. le Intanto suci^edevano dispense di Martin regolarmente,ed ma si vendevano del suo Non " romanziere, lette erano (juaaiche poco, Chuszlewit s' andasse il qui il luogo d' esaminare le dubbio,tanto consideri Christmas conte che mporaneam vibrante cuore letto grave ente, sebbene di commozione entusiasmo,non con se anche ne in la stanco, pubblico, da eause di lui. questo- pi" quando s" Carol, pubblicato- fosse stato scritto col e venisse accolto e ebbe la riuscita finanziaria poteva sperare. quanto che si gustate; e allontanando fatto,singolaresenza che Londra luogo gli dar" altro nessun godere d' una da di riposo mentale lunch un abita quell' agitarsi pieno di compone quando anche in un spirazioneche prende la offrono banchetti non Dickens resto giorno,e con bello,la compagnia gli abitanti e Broadstairs,piccola stazione scrive di di fare viaggio in Cornovaglia,al-' breve un il tempo trova legroviaggio,perch" il " briosa tra la fine d' un' opera- Chuzzlewil,e principiodell' altra alcuni " .La cosa era famigliacrescente tanto e D.3l.za..y le pi" con- 28 " mare quel assunse alTascina e i verde farsi del latto di nel : quando gente del paese risolti cipi" prin- paretinude, gli alti soffitti dolci fichi i domestici per farsi fossero sordi la vita della Riviera piacevolie delle di casa, di tentar a diti, gra- gelatae fresche, uova delle buone dorle man- inglesiebbero so smes- e capire," e come parlarela si e lingua; nuova e la se italiani ", non fece dolce si parve ap- il caldo vantaggi dell'acqua pozzo gridar forte furono la campagna divennero i fresco,dei verdi le marmo si conobbero attinta pura smagliante che azzurro all'intorno; quando sentire,e pavimenti di e colore glisguardi e l'anima, e tutta a " alla famiglia cara Dickens. Il scrivania lo a romanziere grande davanti non era avvezzo; nel modo che e che glierano Ma al lavoro la gli mare l'aria e molli E delicate con posto dis- aveva e penne, figurinedi bronzo s" via^i ne' suoi divenute indispensabili, quando volont" di sia sua mezzogiorno carta, calamaio certe mancava, riposo mentale, del sulla scrivania e di portar costume aveva mare consueto aggiungendovi forse la finestra, per godere,lavorando, alla di queir azzurro spettacolo cui fatto metter aveva che satura sia rimettersi che assiduamente bisogno di avesse l' eccitassero di poneva. com- la vista saline emanazioni del e di profumi meridionali. lo stesso si 'stabil" con per avvenne la quando egli lasci" fam"gliaa in Genova passarvi l'inverno. Gli Albaro e schiere, palazzo Pe- dava D.3l.za..y noia il delle campane suono nel porto per le vie e pi" potente l'affaccendarsi e Se dei Genovesi lo compensava non cittadina vita dall'infanzia. sin ; cui a che non di stato era avvezzo mente, improvvisa- aera, una quella ' quello atesso di campane suono odioao diacorde, nato, sgradevole, prima d' cosi aveva di racconto gliene d" rimette dell' accumulato poveri gli Tke auscita in la visita con lo nel negli ricchi in appositamente va che la ghilterra, In- lettura mostra ascoltatori, gli di- altri trasfuso veramente e leggere agli Per cuore. nelle parole sua moglie Dickens definitivamente, le pi" grandi colpiscono soprattutto la e di e grandi ingiustizieumane di lasciar l' Italia Prima sparsa egli ha la che generoso profonda commozione, e anni dell'anima. l'impeto Roma desta Carlyle eh' ne delle vi- dalla primi dai e nato passio- diseredati sin sdegno Chimes, egli e ardore dei consapevoleo inconsapevole della tirannia amici i per lo secondo suo costringenella e nell'anima adolescenza,tntto contemplazione sui l'amore fibra sua (Le Campane), Chimes all' opera, parola tutto fortuna del titolo prima ispirazione.Con egli si "brante il Natale, The la irritato la profondamente artista, gli suggerisce qualche giorno che " secco, sto- " grandiosa solitudine rovine; Napoli gli rimane dei pi" odiosi che la bellezza la poi lo nella luoghi sulla mente losso) Co- il sudiciume come globo ", potenza a Campagna, disguata per faccia del del golfo abbia del maest" della citt": * uno senza di tenipe- D.3l.za..y rare ae- " Firenze quell'impressione; (')col lasciato nella qualche -si vide in "he da di nova, Ge- ama gli aveva WiSkie e dette Collins dagli amici la Johnson, chiasso gran durante attore, da e le prove direttore di a tutto pi" stesso rappresentazione piacque mente. immensa- sapeva forse fatto,pi" da scena, suoi l'anno aveva scenografo,da suggeritore,da tutto, e Dickens tempo, pubblico plaudentenon il Dickens breve questi recit" d" Ben quale fece a Ma primo soggiorno suo circondato alcuni con E misteri. giudizioeh' egline Inghilterra, per commedia della di ch'essa Bggs nezia Ve- pi" tardi. nuovamente "ari,e una Augusto con anno Reduce dal il la con prima Dickens bellezza dopo mente fu confennata Italia, rivisitandola affascinato forse italiane, l'impressionedi e affascina splendore pieno suo le citt" tutte aopra in l' aveva come gentilezza, "u" lo che da legnaiuolo, capomusica,provvedendo bastando la con sua mara- vigliosaattivit". Attivit" "he volta mentre alle stesse scriveva Cricket " maravigliosadavvero, malessere di non lui ; il della sua la novella violento,ma che di Natale Io del del (Il Grillo quale, unendosi indole superiorequal- forze fisiche. Infatti poco the Hmrth on e dopo, IS-iS,Ths un Focolare), generale,s' impadron" con quell' irrequietezza spingeva a cercar D.3l.za..y luoghi e 31 " villetta Una sua dal famiglia:l'aria dalle e la salute il corpo il lo and e Figlio), Battaglia della di Natale che vivacissima in lui concepire,fosse la gli dette facilit" un senso d' suoi ne mai d' allora la fatica mentale gli procurava che d' acqua col prima la l' insonnia vista dare proponeva, andar a valle era un di senso se stare come o, net " cima se rimanendo questa al Forster sonno, lago cosa sua e che ben due sieme, in- grande ) l' incubo Ginevra vava ; tromassa finiva e d'indolenza;si in di quei luoglii, collina, perch" gi" qualche e (egli non quella gran di di e d' irritazione essere sgomento alla campo cominciati di il un romanzi doveva fosse tornato mai in due continua tranquillaeh' di Scr"veva pensiero de' dalla d'ordinare penoso talvolta il e mettersi ri- romanzo d'immaginare la coscienza e ; passeggieroavvilimento. aveva con Battte trae occasione carezzata facolt" scemata esprimer le idee di la The ), forte Vita battagliail secondo,gli parve che, pur debolezza in quand'egli volle e pitturalungamente pensata e d' gli ridette gite alpine fatte Ma spirito. (Dombey Son primo, racconto di spirava cognata, i suoi amici, gli ritemprarono e of Life (La " che con scrivere, principiando contemporaneamente a Dombet/ le la forza: e aveva Dickens pura vicine grandi Alpi moglie, sua "u" Losanna, che fiorito di rose, accolse numerosa lago breve la partenza per sua graziosapresso giardino tutto la la (1846), Svizzera il determin" nuove, persone " nella dell' influenza D.3l.za..y dei 32 " dei cretini assalisse gozzutie con pensava vie di " singolareardore un Londra, atfollate di senso un volta ritrovare di s" del e scienza,perch" esse della vita sua moto di e alle vero aveva solo ambiente e bisogno di aveva infatti,a sua imperfettaco^ un' artistica. Dickens Ginevra, la vista la luce del gas folla,per iscuoterlo di torpore intellettuale che della creature non il volta a quali egli non corrente,bastarono della rumore se erano vita; bast" del Rodano le dalle lontano egli potava sera, perdere ingegno suo di desiderio completo riposo,perch" passeggiandovi, e immaginazione,e spirito; suo vano che -glidaaffaccendate, e specialmente la a talora il da il e quella specie sembrava essersi dronito impa- di lu". In ci" tutto hanno sempre i loro evocatrice sia la stessa loro artistica. vita di Dickens anima n" degeneravano cos" in In ogni modo la dal gli artisti potenza creatrice principio alla quel ed serena saldi era e di sfiducia senso nei poeti e restavano di scrittore che Anzi, nella propria energiamorale sua di strano: in lui romanzieri la Bomhey di verit" and energica San e rari, di dubbio d' coscienza il convincimento opera e ed t"ne della ben gliscoraggiamentierano frequente nei sempre nulla periodi di scoraggiamento,e richiedere s" pu" non v'" non oggi: della che l'opera di moralit". damente procedeva,cal- applauditodalla piccola colonia inglese di Losanna, e dalla a cui Dickens ne lesse grande patrialontana,che alcuni la morte D.3l.za..y capitoli, di Paul, m ~ il delicato piccoloe la Soltanto fu scritta Losanna a Losanna, ritornava Londra si e la passati Londra tra le nel della vita sua quando il momento febbrile attivit" della le facoltii intellettuali \"\Q in forze del cuore, divenute nulla sue dello pi" profonde e gloria piena ebbe mai. chiaro ch'egli quella morale dell' opera bagni stia Egli ai era pi" risentisse era fatte sato; pas- denti pi:i ar- la piet" genei'osit;'',, giovanile;la in perder senza fama delle opere tava Inghilterradiven- i-enderidolo incontrastata, e tributo un riore supe- razione d'ammi- che forse neasiino scrittore vivente amore La ne mature all' invidia, procumndogli . se s'erano la bontJi,la slancio d' vei-o jjassatoviaggiando in Europa ; s'allargavain EiiTOpa, e e suo quel periodi)di preparazionee riposoeh' egliaveva eran 1847. gii reggeva talvolta le del belli. pi" lavori,quantunque di Parigi, le stazioni di e assidui pi" " buoni a Marzo volta fiore della virilit": la salute e di tristezza ore mesi tre mirava am- l'estate,BroadEtaii-s, Brighton,Bon- church, gli anni nel Iiondra. a lago,salutati del San Svizzera,che ostante un'altra ritrov" cui andava Parigi e nel Inghilterra in elemento,e pass" in rive and Dombey a malincuore a sulle provate A il resto entusiasmo,non con di : ne! sventiira. inibblica una prima pai-tedi Perch", lasciata Dickens t"gliodi Dombey, piomb" si fosse trattato d' lutto,come amici " siia vita sentiva alta come e privata,cosi e pura, diceva praticava i principiidi assoluta,eh' scrittore. Per " il fondamento questo le amicizie D.3l.za..y eh' egli formate aveva l'afforzarono giovinezza si quelle se a rotte se dalla di In Bleak amici il Parole ( Casa House di vero; di e attivit", scrive in della vita gli sfugga o il dolore ti dicessi solo e nella scopo comica al " l'anima la gioia.Oh met" di mio quello mi che tre sento le sta della cosa in caro tutt" quando a Forster,e sempre mente "piena- lavoro Sono e pensa vita del mettendo qualche spezzi: riva,egliscrive esso iniziativa pi", e virilit". E che par combattuto, come fm eh' quel quel grande si " pi" con a citt", brio,spirito d' potente terminare,gli far sentendo particolare, in sua alcuni eon e colte, primo intelligenti per minimo per dalla di varie propria vita, sua appagate energie in e pone ),com- di renderlo * Copperfield,rivivendo ogni sarebbe piccola compagnia una instancabile;e 'David quella (letteralmente: e possibile recita tutti protagonistala sua Words persone egli fra sempre casa termina ), fonda Triste sia " beneficenza,con improvvisata, forse Dickens domestiche),proponendosi bene lui { l'Allucinato periodicoHousehold po' di in altrimenti Man allegro e gradito che un figliuoli gli i viva tempo Haunted The e scemando. o questo periodo di pubblica tempo, buoni,riempiendo la e che giovinezza mancando venuta del intanto mantenendo d'allegre risate,e fioritura E morte. intorno,forti cresceva"io colf andar prima sua aggiunsero altre,salde, fedeli,non ne non della negli anni sria pagine namente stra- questi casi, Forster,se io Copperfield mi D.3l.za..y 36 " in vm e progressi, lodi che e della N" il Mamey. ingegno pubblicoclie ed eschisiva Del rimanere, ed Dickens l'aria come era al mezzo jiasso d' s'erano come sonno, Tina e, volevano letto,nella (e temendo d'aver molto da fare con e colazione una Huoi di di Eton, e a suli'erba della se uno sacra di que- quanta ai gione!) ra- bambiiii volta si desta in dimenticato piccola Mary e dopo, salta sera il Kate e insegnargli per la che dal invernale,per esercitarsi. fare una vogata sul fiume Charley e descrive,in brio, (che tradurrei li avvenimenti lui notte l'n' altra volta conduce rimasta, con Una la fredda " il pane. che ballare a affatto carattere necessaria polka date s semplicee una dubbio senza l'allegria sia e Child' famiglia. jrlieducatori,i quali pensano che loro, a quattro Evangeli,intitolata eredit" d" resto sacrarlo con- E poi pubblicata. dedicato aveva doveva tempo di il di (Vita di Cristo), Lifu of Christ che lip"vato, pienamente dedicato A Inghilterra, fu che esposizione dei dico io Pensando figliuoli. storia d' esclusivamente facile cosi ai History of Englartd, loro imparerai quelloeh' gli rimanesse non breve una che semplici " era talvolta anche scrisse So " Quest' " attenta. mia suo delle rallegravaeerto le scriveva: l'inglesee t' insegneranno, perch" sei sempre tutto ci" che sempre si padre suo buona, attiva jil studiava collegioa Eton; Mary faceva bene " una condiscepoli tre lettera scintillante la trovassi traducibile), giornata:l'arrivo al D.3l.za..y collegio, 37 " dove i " ragazzi aspettavano da la commozione loro di provvigioni ; la dei vista alia troppo, li che inzupp" clie i Ma il della le essere Recitavano erba, vessero ragazzi be- fu il divertimento e giornata. i bambini Dickens rappresentazionidrammatiche. il tutti,compreso tre anni ; ancora sull' temporale ultimo fino alle ossa, tutti piacere maggiore per dovevano aveva il finaimente e piligrande paniericarichi vogata, la colazione turbata, per Dickens, dalla paura e ore dell' attesa ; l' ansia gli occhi spalancati per avevano quante so non ' annunziava il e pi" piccolo,che babbo, allegi'Oe le recite lettere cubitali in cui con non piacente, com- grandi avvisi nomi dei apparivano i a pi" importantiattori: Nuooa dell' irresistifiilr conimedianle scrittura SlG. Nuova co"nparsa Ritorno del Sic. H. che cosi grande del Sic. da' suoi Scrittura le della dest" l'anno Carlo Dickens in Sia. Kate (che con Carlo Sic comparsa jl'niore Germania. che munificTteoffertedell'ultima del scorso entusiasmo. impegni Prima E AlNGER. sulle ha declinato stagione di'" scene Ploknishmaroontiooonter grande Dickens spesa s'" potuto recitava leoatii). tener egli pure, dirigeva rideva. D.3l.za..y " IV. e Chi legga, dalla cognata da Londra, nell' di da field, e Forster !a non avvede s di spinto 54, del dove "Vi mutamento nessun lui due la con sulla 55 solito spiritonarrando della fama ai dovunque; modestia eh' " di (') A Daniele ziane dignitosa e pi" simpatiche, e superbia pi" Haain. le de' Bgliuole Dickens t?), il migliore ed ne il o pi" grandi di Dickens parla pi" breve, sua d'invidia le opere col precede va e nendo, compo- delle una di " fra _ gli stica; arti- pedanteria suoi Manin, lit" qua- amore sincerit" atadiaroua cesi: nabile quella con quel profondo con della sicura senz'ombra Pitrigl (Quadri, difficili) e Little Dorrit in semplice lo che (La piccola Dorrit), accenna loda zioni rappresenta- che romanzi ( Tempi Times eh' " la prova ('),sulle politicidel giorno; sclierza avvenimenti sue di Parigi, vita sui libri, assistette, sui cui cessivamente suc- nelle estati al Sf" sulle conobbe, gli con famiglia dal al vole note- ville abitate dilunga si anni dirette Intrattenendosi le scritte Copper- di vi sugli Hard David intiine 56, che drammatiche l'accompagna di figlia primi quelle pi" l' inverno pass" di nei Parigi descine del celebri persone da Boulogne a del lui lettere pubblicazione lontanargli amici le Dickens, conosca non nello dalla Boulogne, seguirono che epistolariocompilato o contempo- l' Italiano di esuli D.3l.za..y funa " ven italiani. l'anei, e incoraggia senz'adularli,quando li ritiene i degni, giovani lettere Nelle liiacenzade' il il portava Maroon. ghenter ad lui,e si trova. gli nei si sino eoli' andar, f"duciosa. Invece Da che ho nel Plornisli- ricevere altro un romanzi quanta cin- ragazzo sostanza) sua ed allora;ma le sere es- di vita scritti jn questo tempo parrebbe naturale anni vi satira che pi" di sufficiente matura quel ricercarsi le lettere si non dell' anima, che cagioni vere cui la un'amarezza acquista degli dovettero agitati nella manifesta,poich" dolorosissimo,di il lento parlato e quell'agitazionedevono rivelano nera te- e d'inserire presentare il si trova se insolitamente Forse avuto intimo ne chiamava scherzosa Penso " di di cui anni pi" pungente di e " spiegarla l' evoluzione e commedia, Lytton cinque (tuttala di pagarne mutamento aveva della puj"blica,di gara sterline turbati fa dimentica famiglia si in padre! suo ima Eppure nn studiando non Bulwer ammirazione che mila Dickens. che avviso, offrendo un non Edoardo ma nome, scrive ne se ishmaroont"goonter Con Timeii vita; e eom- Plorn, Plornish,Plomiahghenter, Plornish- il nobile come nella entrar figliocciodi ch'era manifesta si preparano, ragazzi,clie suoi Plora all' arte. consacrano famigliari parla con seriamente, ad mai si che e a viene di- meno turbamento in un al fatto Forster processo. qualche tempo aiydie negli anni l'irrequietezza fisica precedenti aveva e cosi D.3l.za..y morale spesso 40 " allontanato Dickens aumentando, nuova, un lontano per sui delle lettoi-a: un mai e tormentarsi. una la rimedio mai s ci " siamo non a un pagno com" Per riposare, affanni dietro sempre 1 ai"enipe, ci oppi-ima di cure, dev'essere che per i me cagione d' sfogo: e pi" tardi : po=sa e che la non di apidisposizione uno tutto La ]JOvera uno certo. no stato d' animo rivela, per ci". Non alcuni giornipassati! i giorni s" fatti ferini e star non parte forse,in kirmentoso io amico E forto scon- felicit" che una riposo!... per al Oh mai In Finalmente ed d' al potenza irresistibile finch" il glio non sia compiuto' " molto me- mondo d'allora? di a sto pre- un'altra di tosi toiinentaisi Torner" in nei momenti si che andar come sempre chiaio Quanto riposoa! bisogno E ora come non convento un me disegniper della vita andare v' ha the di attirati da e in " vuole cessibile, luogo inac- un che d'itraggiungibile, d'impicci,com'" passati! avviene che sodisfatti, i! peso cammino muoio. crescioso in- un che posso vita,e d'un strano qualche cosa siamo Scrive non avnto. niai ?" ho non esser nuovo Se opprime nella quanto sia rito mesi, solo,in ghiacci." m' " mancata e' " sei che Copperfleld, senso che a solitudine. Perch" " Davide povero mai i scontentezza nell" anima, d" lontano,scoppio e e mi di vuoto Pirenei, jjer esempio, o Alpi, fra andata Inghilterra,era aggiuntiuna senso penoso bisogno andar dall' le s' erano e " cos" irresistibile un Caterina per " glie) (sua mo- e l'altro, solo ella rende D.3l.za..y me non scon- 41 " tento in io faccio ma infelice, e Dio grado maggiore sarebbe stata Il dolore ae come nel e un grande sventura, lui da in e anno: dal che difficolt" di tare tutto Il Forster ogni la tentativo altro in grande di gi", prima scorde ne' suoi di pace, cui lo portavano si di casa ed della scrive come cosa, il suo l'aveva spirito,non per gli piaceva accogliere con Dickens, nna lui, perdevano e la oi-a gno, biso- d"famiglia, carattere sacro mondana, le popolarit" e sua " liare: conci- esercitato intollerabile. Iji vita la cosa. di e mii- famigliaegliaveva ogni altra componeva d'amici, che mitigare mille pu" ogni muta di capi,perdeva diveniva doti societ" d' che da (Juelle considerazioni * suU' anima ogni valore, giacch" rattere ca- sostanziale di capricci, avrebbero momento influenza lottare,e sola forza una fine che era di pretendo d'essere non invano cerc" che an- colpevoleanch' io,colpevole sono disperatamente esaurito. clie sia cos" Io " carattere;ma " nasce lentamente, d'anno incertezze,di mille ci", ed acuto di l'incompatibilit" moglie sua biasimo: di mille come ed irritante stesso pi" la forza ha rimedio. ammetter immune " e lacerante e pi" grande perch" tanto s'abbandona, convinto non profondo " dispetto:egli ha sentito questa non fra lui altr'uomo un lui,avvicinarsi per ora " !ei,e con quanto pi" felice ella sa tempo di senso altrettanto sposato avesse di Dickens rimorso un " mai sue a lari singo- attirato: la lui d' un' eletta cerchia vederai intorno nella signorilee larga e D.3l.za..y sua cordiale 42 " oap"talitti. Neppur ta prefonda Ond'" nulla che perduta; pi" lunga una separava convivenza distrazioni: altre dalla sua in in grado d' Carot lontanasse l'al- che la bambini stato del lettura da lui allora allora tenuta dello sarebbe eglinon poich" ed fortemente, l' occupasse momento lo Un compensi lavoro un cui da un'applicazionesoverchia ospedaleper un e sopportare. E di Ckristmas cerc" casa quel mestica do- morale. altri "ercato Dickens senz'obbligarload che spirito, la donna con profondo disaccordo volgare avrebbe uomo allora; intimit" serena il poteva renderglisopportabile nulla cosi un sua fin tenuto a conforto. e nell'anima aveva pot"ya compensarlodella nulla oblio trovare tenere poteva mondo ereai^liun a famiglia vi la spirito, per quanto dello egli potesse cui che luogo vita piena, bastava e parte, in " poveri, a ficio bene- aveva scitato su- grande entusiasmo,e gli giungevano d'ogni part:e inviti gli parve ed ed che oiferte per buona una altre letture occasione si le rimostranze accett",nonostante pubbliche, presentasse, del Forster,il quale reputava questo leggerepubblicamentea di lucro In ogni modo moglie era nel ad degno non abitare padre, di Dickens dell' amico una maggio con liberi avvenne, del 58. Il sua suo. separazionefra necessaria,e per avessero e comune comunicare voluto. loro con lo la sua cordo, ac- figliomaggiore tuttavia, poich" l' et" quando Dickens madre; gli altri rimasero corrisponderee scopo and6 col teva, permetsignora Gioi^ina Hogarth, Dgl.iec.yGoO'^l la della casa, desiderata serra nell'ultimo costrutta Le I^a le casa, in stalle,1' orto, cure la per giate nei dintorni mostrando loro giardino, le 'cani suoi La e con gli e dirgli che eh' e loro z"a sua la malato poi corpo cui di alla egli trattava dei per le letture egli dintorni si riflettevano e e " vasti siglio con- lo fermavano mano bonda erra- condusse lo che Gadshill, sentiva si e sereno il lo mente, rifrangevanogaia- cinque grandi specchi del fogliedegli alberi volgevano in- costringevano, io piftealmo divenir rafforzarsi,e nei a per e della vita cuore tornava si poveri libri. pubbliche di bont", vera stringerglila i suoi conoscevano con malattie nelle aiuto quella malattia spirito.Come grossi perduta. Le vicini affezionate,i passeggiava tomba, villa,il la l'aiutavano, pace Sicch", ogni qual volta, stanco a , buona, graziosa ed negl'impKci, gli operai mentre le passeg- fierezza una sorella fra lui per a era sua sen'izio, molto erano posizione com- maggiore. piccolo della figliuola ritrovava di persone giornata fra le i due circostanti, vedute cane massaia; Dickens la fosse tutto novelle, e certa una figliuolamaggiore esperta bisogni. periodico,la suo o pagna cam- accoglieva gaiamente gli amici, ; belle il e che della del romanzi nuovi e lavoro,visitava al resto compilazione di a' suoi assicurarsi per il divideva ordine; gusti ed a' suoi di mettersi mattina, prima tempo della metodiche semplici e rispondevano molto di vita. anno consuetudini da campi di suo studio,le grano oiideg- volavano presso le finestfe aperte farfalle! Come odoravano giante! Come uccelli le e giardinoe la Ma vecchio Pi" faccio cui voleva non di accett" alla che aveva ima che dal fam"glia,pi" " per e t"gl"uoli intima il veder di de" suoi cuore dal per del sollevarsi quegli uomini, nelle forme scemare, e L'entusiasmo in fono ha non Egli jior era viva che ma guadagnare d' entusiasmo nell'enei^ia egli era uno di quali pu" manifeatarai pu" non sino le letture spegnersi alla n" morte. di Dickens suseita- in Iscozia, in Irlanda,in America, Ingliilteri-a, forse ad riscontro un r intensit" nella con storia letteraria il creatore tempo cui sentiva pei' la singolarit"delle la interpretazionedoveva sua quello lontano, incou- timore feconda e da sodisfazione indebolimento l'attiviti'i dei cui d'allontanarsi di un' onda con alto,proveniva, meno dalla spirito.Perch" pi" varie, dura tanto che in uditori,dal suo diverso desiderio s", pi" l'idea sue, dando opere primitivobisogno che la perch" l'ardore tanto volta, e fessato,inavvertito,d'un creatrice Forse indirizzo un avuto ci" a intellettuale, o leggere pubblicamente le pi" dalla fisico abbandonarsi. attivit" sua amico, pi" un E Dickens. e lo spaventava dall'ozio, possibiledecadimento d'un di ad " poteva non inclinazioni lavoro. attivamente abborriva natura sua Oadsli"ll divento, scrive egli pi" e di le i fiori del d' intorno ! tranquilla vita pienamente appagare " la campagna tutta gli sue e essere l'interprete;e l' opera attitudini inglese. propria e drammatiche, inarrivabile. D.3l.za..y 46 " Egli e due tenne [latria,fu Le interrotta letture viaggi,e ciie dello al la il lettore lettura ed il Dickens, anche fisico suscitava Ma e il Nichleby, d" di la ogni A e zione commo- simpatia fra che irresistibile, cosa, il tranne pagane di ceri* . d" malessere e ritto davanti trascinato, e, uditorio. locale per stanchezza giorni'di nei suo la difflcolt"i talvolta nell' anima cos" era tavolino,dimenticava libro disagio dei nuovo la corrente pubblico veniva ne al in dalla morte. gola, e per voce ' Unito cominciatA il e uditorio, nuovo Dickens. stesso la sei" per Regno e e per faticose, erano sera l' intonazione nel dalla malattia lo sforza della per di adattare di letture serie America; la quarta, in terza una " ano alsuo Xieholas ChuzsleicH, di Dornhey and Marlin violenta,che Son, V ilarit" scoppiava cosi intera e Dickens s'interrompeva per di t"mpo aver Paolo vinto era ne Dombey egli pure ricomporsi.La riempiva desolatamente: una altri guardavano s' egli si fosse trovato letto di morte fremito su di intellettuale era un interrotta non di senso piccolo occhi di conoscono Dickens di fiducia, e loro al con piccolo pianto.Talvolta sull' vandolo uditorio,solle- coqipletoappagamento pai-eva da conforto avevano passava morale e elle pi" cui certo sdegno ; talvolta lettura lagrime gli singolareespressionedi come un di del morte samente, alcuni, abbrunati, piangevano forte, affanno- tutti: con e quei calmarlo; spesso la violenti freno mirazione scoppi d'am- neppur nel blico pub- calmo. D.3l.za..yGpOglc 47 _ Per dice: istrada amici? che E ini popolato la ha di tanti casa raggiunge meutr' egli torna all' albergo e la stringergli di benedica, signor Dickens, letture, chiede aggiungendcf:" mano, solo non gli toccai" assistito alle qualcuno, che mia e- di permette ha " l'onore la gente del popolo lo ferma la Signor Dickens, " quella mano lo " D"" la luce per ^ ch'ella che ha d" alla sul slanciate serbarli La non famigliada molti anni. E * a blino Du- garofano un la lettura, palco per raccogliernei petali ricordo. come dei richiesta si trovava contentar quella per le signore, finita all'occhiello, teneva s'erano e mia anche stasera,ma me a sfiorato mattina, esseudoglisi una che dato mai tutta era' biglietti sala una la gente; cosi furiosa, che abbastanza moltissimi capace per rimanevano fuori,rumoreggiando,spingendosiper entrare, strappando e vestiti; i fortunati posto s'addossavano che alle riuscivano pi" piccolivani, invadevano cui ))ickens persino il segretariodi Dickens pubblicamente nei giornali " riusciva di far entrare sala che ne palco su due racconta che a matlina, una far sin dalla lunga ad principiarono mila. Nuova York aprirealle fila d" mezzanotte arrivare persone E " nove tato insul- era perch" quattro mila conteneva dovendosi biglietti coda il sedeva. In America dei der pren- pareti,si stringevano nei oculare a non in alcuni una un testimonio " la vendita del venerd" speculatoricominci" di gli gioved"; alle a due compratori onesti; UjL.:a..i. 48 " alle " e cinque s[)eeulatori compratori circa mille sei cento circa erano d'una cinc[uemila di lunga pi" due in davano famigliasi servitori delle .locande vicine le fredda aperta, nella eccitati [lift ottenere avanti. quelli eli'erano ])09liicon si i pi" pu" darsi clie siano. Ma dirii,e due di saccone, da mangiare d' e freddo fuoco per coperte,d'una di whisky bottiglia una accendevano in zare, scher- non provvistadi all'aria aperta, e che la notte molto di forniti ciascuno gli speculatorierano un roba [ter poter quando faceva alla via mezzo di un gran riscaldarsi. durante dopo e le letture l' entu.iiasmo,anche America, raggiungeva il delirio. Ora io non questo opere. Ma dei a' suoi morale che degli anni danno luce ai fedeli le quando penso allo magia della pereonaggi,e doveva avere cedenti, pre- cuori, case dei ricclii,sia pi" grande di degli ultimi anni, lettore artistico clie la dare che legioned'amici quelle Dickens il Dickens di romanzi popolano d'una poveri come che nego scrittore e all'aria dollari solo per egli stesso,assicurando narrsi che in vire ser- per " Dickens E i coda; colazione dieci cinque o cambiar Atnericanalc, passare nella mentre giornatadi- dicembi'e, offrivano di era membi'i accorrevano facevano die compagnie vari il cambio otto Ala ciascuna nove miglio. I di erano lunghe file;alle ; alle quarti tre onesti delle proprie sfi-aordinario rilievo stia voce alla straordinaria sulle sue labbra D.3l.za..y doveva efficacia ogni con- del vizio danna nacita dalla nel ricacciato rialzato e che quando penso grande ammirazione non mai aveva fondo la sembianza la posposto verit" che trovo della momento anni della di unico e romanzi in ogni una serie e scrisse dal 59 Gadahill,fra Crttes e ( Storia di due di al A Mutual coi i) fine vit" atti- sua letture,egli Tuie of two Expectations Friend Amico), pregevoli romanzi paragonati posizione com- quiete di nella l'altra 09, ogni ultimi La pi" era Citt"), Greoi Our (Grandi Aspettazioni), comune modo, la sto, que- in negli scrivere. non e di Diekena principale della l' intento ma letteraria; imagin" avesse, a mai vera. eh' nuovi neppur ", alle letture vita, rinunziato sua tutto a e sotto piacere intorno egli istinto male, Dickens vita,grandezza sua far credere deve di penso di grandezza detto ho Quanto non la che il bene del desiderio al cos" una all' uomo nascosto proprio ; quando all' utile ed volgare attraente spesso pensiero ogni aifetto buono; lusingato nessun moralit" ogni tributati erano cos" tir sola, sen- ora grandeamore passioneignobile,mai nessuna un' pure rafforzato cosi un leggere dovevano, dell' anima e virt" gliaia che. le mi- penso l'udivano che giorno solo,sia un 'malvagio, quando mente; sua di persone s"a pure della ogni glorificazione ed stro (Il no- tutti, quantunque, precedenti, dimostrino D.3l.za..y una 50 " coDcezione - rapida,un' imaginazionemeno meno viva dall'arte,un'originalit"meno nata fre- e meno geniale. qualunque sotto Ma, s'andasse esplicando,lo ch'eglivolontariamente diveniva La prima di e del n" agli altri egli un' insonnia combattere levandosi che notte, ma imaginato e seppe sentito. disse,scrive eglia _ Sembra dipendere che ci sia S' intende cuore ostinata,eh' eglicercava di di " medico suo Ci" gi" che Frank che che se non che non da supporre senza portare in qualche modo che avrei mi sconcert" non unica. causa funzioni mai potuto la avesse fenomeni una sono non mi certi da Londra, Beard degenerazionenelle pazzo attivit". d" cognata, non bene quando, in fatica intellettuale. lui nulla sua punto, perch" sapevo potevano ; lo il da di neve eccesso seriamente non consuetudine passeggiando lungamente la e un s" a piede sinistro, ricompariva di quando soprattuttodopo Consultato al n" l' inverno, nella anche tormentava Dickens dolore corpo saliva saluto. L'as- sua cagionato dalla molto suo poteva nascondere della della Dickens l'energiadel l'indebolimento credeva sebbene e, tutta frequente un camminar grave. scomparsa; non spirito, suo le forze fisiche e degli anni giovanili reagire con di eh' era il lavoro squilibriotra ogni giorno pi" virilit" l'attivit" di Dickens s'imponeva e bella robustezza cercasse forma stato lavorar pena " UjL.:a..i. del cos" tanto della mia 52 " di cuore, mal serie di a. costretto ad letture, ritirarsi nella interrompere la quarta a ogni villa," fra i boschi sua alcuni mesi quasi completo,Dickens che Drood Altre Degli amici un turba vedono che spesso le persone s'avvicina fermamente che ricordare e marciare ", la d' i quanto fosse certa una lasciato quando et" se, pi" d'un anche ma e dare di sottrarre Egli credeva loro. " amico ad un alla esso bisogna le file serrar il poich" nulla,nemmeno ventidue anni migliori e il diritto "omo societ" amici, prediletti quando tar mai fosse divenuto a Calcutta,non uomo uomo frutto il sia. prima, imposto il non e meno dolore,nem- il secondogenito,a figliuolo, ragione di pi" di sleale ferma. sentimento, egoistico la morte dopo vecchiezza,pu" un de' auoi ma! morti, lasciando si per proprio lavoro,qualunque aveva, salute coetanei,come anche piangere, di aceasciarai- una ed doloroso tanto in- s' erano perditafetta, pensassero sgomenti al giorno alla Poi vere, scri- a vuoto, sebbene, a gran intorno mancarsi fatale che dei alla lettere, egli non sue da quel sopraffare che lettuale riposo intel- ai rimette pi" intimi parecchieran le mostrano campi interruppe. aggiungendo di lui cuore di pi" gravi cagionidi dolore e i e primi capitolidi queir Edio"n la morte andate nel i compone viaggi, " Li, passatiappena e idea di abbandonare di Gadshill. benedetti " " per egli d'une nome dargli indegna o cosa ", cui gli mori ancora, D.3l.za..y provvisamente im- lontjyio 53 " da " E glialtri figliuoli dalla patria. lui,dai fratelli, Carlo tutti,tranne eiie rimase in erano Inghilterra, partiti0 partironodipoi anch'essi quali le per Indie,qualiper loro inclinazione da e " come lacrime propria: * cose benedica E ! sul prima che le capo fede;e Vieni o a degli non me, divina altri dure Dio far se egli aveva lo figliuoli, salutandoli, gli e raccoglieva ultimi padre, piena d' amore, mai lontano esser ed abbi finora e forza, mente rebbero parole sa- sue stato presa^ qualche E " Ti esorto a ad ci" non esser mai" scopo dunque a in a che me. imbarazzo Plorn: uno quanto devi il meglio possibile.Non aff'are e di dalla troverai leale. " quelle in confidenza in mi non consigli. scriveva Soprattutto,' * ti trovi forte le giorno un debiti determinazione nessun invocato lettere in cui ! pubblicate finch" sarai in l'anima solitudine del immutabile, costante. nessuno and", dalla vibrare pensiero che che t'" mancato nella ebbe sentir figliuoli perplessit" grave: teco n' se i doveva come state Enrico, e molto raccomandazioni dovevano di lui il lui dure, con partissero, lettere l' anima di Dickens versamente di- ben " ultime Come di qu"sta benedizione anche Plorn anche bambino, angosciatadalle Son giovani g"'Inglesi secondano che un d" tutti i propria di noi. Quando piangendo l' Australia, spintidalla l' quell'ansia di lanciarsi Del- ignoto avvenire,che intraprendentie dopo l'altro, uno severo Quello fermo, perseverare tu faccia ingannar mai mai duro verso D.3l.za..yt" 54 " quelli che in sono eh' t' offendono se essi,non r uno enerva l'-uno cui con Testamento, vita," e ha non Il formalismo di lettere in cui ritorna spera. poche Drood se r recitare morte d' una della {Dio you! e sera eh' egli forte e per Risurrezione prima cosciente,affermare forse presentimento,pi" . cara nella vita benedica!)vi di chi crede l'S della sione profes- una pagina e 1870 giugno contiene del nelle di "dtcin Vita, come corpo l'avvicinarsi voluto, nell'estrema avesse fatale, Eppure nulla, tranne Sempre, iede vi e cato cer- persona convinto in Cristo ; l'ultima anima, avvertendo di vita ogni che intenerisce. vita. lettera,scritta parla della al- nella lettera morta sua prima della morte, fede e Nuovo sicura grande di puro calmante dless L'ultima dell'istante ora la spesso, coli' accento di mondo; del guida " pratiche era piange la il God ora passato suo nel quest'uomo tutta l' influenza futura,e il spiritodella religioneegli aveva di conformare si sente " di profondo e delle allo lui, ma massima mai. fede di sco- meglio preghiera,consuetudine una cosa " gran lo studio quelloeh' abhandonata qualche ti " ricorda la consuetudine " nella C pi" tri aglial- non volta, farai strada seppe come mattina ogni Salvatore. all'altro raccomanda e t", e a alla all' altro e di fare Cerca qualche te, manchino stabilita dal nostro All' tao. poter vorresti facessero quello che raggire " la propria fede. queir intimo e sterioso mi- della sensazions acuto " D.3l.za..i.G00gl 55 " far credere fisica, poteva " cos'i vicina la morte. Hogarth, la cognata essendo Gadshill,Mary andata a faceva Io pallidoe stravolto, solo allora comprese avveniva. infatti E quando egli cadde si le e figliuole il Chi sa la le finestre di tremito sparsi di tanto aveva lo scosse petto; poi piene a e dolcemente E amati! dov' stanza gliavano vee l' ombra bello. quella Gadshill,gli usignuoli il giorno dopo, liberamente entrO spalancate, giugno nella furono il cantato notte,nel piccolobosco per la cognata lo e s" distese sul volto calmo avranno Dickens dopo, mentre sera figliomaggiore come che sorreggerlo, lora pesantemente; n" da al- terra profondo sospiro gli sollev" della morte lui ai di terribile lui per a pieni d' angoscia,un un il viso di qualche cosa pi". Soltanto mosse compagnarvi riac- parlarebalbettando, ud" accorreva a per a Sedendoglisidi che che sola era Londra a ella s' accorse contro e Dickens, sorella maritata. sua tavola d" gina Gior- egligiaceva; mani i pi" e bei il sole sul letto fiori del giardino. Forse egli avrebbe desiderato piccoloe tranquillocimitero Gadshill (tante volte e con descritto ne' suoi romanzi poich" nessun dove relative ai cenno pure sono di di di campagna, tenerezza sepolto nell'Abbazia un presso cosi dolce aveva quei luoghi di pace!);ma ci" minute era e fatto nel assolute l" famiglianon funerali, al desiderio del riposarein di Westminster. disposizioni pot" popolo inglese,che mento, testa- non lo rire adevoleva E nell'Abbazia D.3l.za..y 56 " di Westiuinster sino e a. avviso pubblicos" desse al sul gli monumento della morte, cosi profanassela fossero al Quanto fosse er"tto, pietra,fuorch" il nome voluto avea non che avrebbe voleva non memoria sua non avesse suo nome, non serbato delle a dolore un monumenti sue opere e di lutto al che dell'anima. doveva vani al ricordo che altri che ora segni con di l'espressione raccomandato,ma esser suna nes- amate, l'indilferenza parendogliun'offesa alla santit" non la. tempo della il luogo e assistere ai funerali di persone molto informate sepolcro,nessun semplicilettere inglesi.Come mai sincerit" dispostoperch" iscrizione incisa sulla nessun' dele che, fe- non sempre egli aveva nessun sepoltura, sua state erano sua, Se quei principiidi a r accompagnasse pompa in cui ]'opera e sepoltodifatti. alla morte di verit" vita fu " l'Inghilterra memore fetto af- degli amici. E umili che intanto che poveri ch'egli aveva rialzati potentiai quali dette e molti soccorsi,gli dignit" nuova, a nella lettura de' suoi i state aveva i libri molte nuovi trovato avevano verit" amare doveri dei grandi e che forto, conerano coraggiosamente lo piangevano insieme,vinti additati, commozione girafflitti da accompagna dei buoni. D.3l.za..y resistibile quell'irla morte STUDI SULLE Caratteri OPERE g^enerali. I. La della conoscenza aumentare o diminuire che biettiva. la morale delicata,che e talvolta che ancora: in cui l'autore scriveva dubbio in facolt",eh' egli " anche lui un senta scriveva,la tale sicch" pi" disparati, o cio" essa intuisca che Ma basta non impressionabile, predominio sulle capace i sentimenti nell'animo di e altre provare vari pi" suo nel di convinzione suo. " cos" veramente breve cosi "iatura solo pu" bastare il lettore nell'animo era sub- distruggerla.Perch" la fibra dell'artista la tikntasia ha tempo che considerazione " di tistico, ar- stessa, se per dell'opera, si pe^uada sincerit" ci" a il valore l' opera pu" dell' opera morale invece un scrittore uno noti, non qualunque completa, bisogna momento e e menomarla sia da L' efficacia complessa ai riguarda questo indipendentemente d' l' efficacia L'efficacia morale, *ua. a vita nelle D.3l.za..y e in talora sue pa- role pu" soltanto capriccio passegg"ero artisticamente opera ma ; sincera gi" non l' opera sua informate le azioni. Se l' uomo r e profonda cosi ci" che Cario esiste se la vita l' uomo " Dickens scrittore uno della parola,epper" significato Il modo ed pi" gli effetti lui ben Io o evidente il male. fattore di spiego.Un eterna nella di sua del bene. prima del che E caso sol " sincera sua chiarissimo caso; e senza romanzo, buono diventa lo o di e pensa una conformi dalla legge rattere personaggi:il ca- nella dubbi mente e moralmente segno, siano nell' atti disformi disegna nel egli mentalmente " de' suoi ne alla mente categorie:atti bene, nel sta concepisce il bene sempre cosi moralmente il tal in considerare l' opera essenza: queste.due eterna loro si lui agli convinto,nel pieno e pratici,si presenta chiaro legge tra l'efBcacia atto, qualunque giudica insieme,ponendolo alla anche s' informi quest'efficacia intende Dickens Mi nell'altra e che elficace. cui con modo le opere, fatto sua dualismo Meglio ha la detto. ha moralmente in un non cui s' informano che ci" che parole,ma le necessariamente. scema ignorare ci" e egli far" quando non solo ", non se durevole, e non talch" artista, a principii morale sar" non ne vengano toria transi- sincera. Moralmente moralmente sia tanto sensazione o sincera,perch" esprime convinzione atessi ci" eh' " impressione fugace. In ctuesto caso 0 sente di convinzione carattere assumer senza cattivo prima D.3l.za..y che di tazioni, esicondo se- del- infelice da Bclla incontrarne non In vita ? E veramente modo ogni d' avvicinar cosi s" di perfezione quella sforzarsi di cosi Non nella e pensiero,a ciascuno dovrebbe nei romanzi sul scuaa di una capo essi: per loro la " .piet",in colpa. o discussione una atto, nuova Ch"lons, della quale Borrii, all' assassino di Dickens ogni loro debolezza locanda Piccola intorno l' ideale intera, che c'" questi casi,sarebbe una reale col che sono parola chiama maledizione. In dal raggiungere. tipi di malvagit" loro negato mai almeno bont" contrapposto ci Per ogni noi, e ha nessuno all' artista il diritto di trarre una neppur Rigaud, fuggito si parla s' accende di prigione 4 Marsiglia. " " " sorridente ed Svizzero uno stato li presente. cattivo destino essere " che " Pu" " buono " filosofica insegna filantropia " un vediamo e " il carattere suo darsi in che esclama sia ci sia zitto lei la locandiera. " io, e " qualche " me, " questo, che in nulla so non cosa ho son darsi circostanze, qualche cosa la delle La " filantropia! sua io sono una donna,- filantropiafilosofica. in cui di " Senta: d" anche poterlo trovare. a con " delle ci sia e Pu" suo. imparato, guardando questo mondo ci stato sponde po'", ri- un Potrebbe " il fi'utto starebbe lui : tutto Stia " " locandiera,eh' allegra. Adagio, signora, " " scellerato ", dice la uno mi persone trovo. Ma intomo E le dico (tanto uomini D.3l.za..y a 61 " " " quanto donne, purtroppo) che " nulla * che bisogna detestare " son delle persone " mici dell' umanit" " noM hanno " sere schiacciate " parte. Sono " ne * numero di umano dubito non qui che nella dirittura del animo suo. bene del e come ne- che dovrebbero ea- buttate e veduto da che ce sia del quest'uomo di Dickens ha radice carattere suo i di chi dalle opere e e solleva scetticiamo, cumulo di falsit" a netta ci" la soffio nebbie vizi valore che si vigorosoe sano morale sprigiona di e ralit", mo- dello fosaero getta lontano,come e sorga dell' indiiferenza un fogliemorte, pregiudizi, rispettiumani, noi, pura rinnova dentro la luce del come di noi sole,la e visione della verit". colpiscetanto pi",che i romanzieri maggior parte stabiliscono fra un' infinita variet" (')La l' del- immutabili dubbio un al intorno piccole e grandi,e intorno E e e preferisceesagerare legge un bont" dottrine filosofiche tendenti dei fatti. Ond' " di lu" nella principiiassoluti disperdele che male che !a severit" male, peraonaggie per ho ci persone feroci piuttostoche permettereche nella mente ben che ma Egli rigettale confondere a dei delle bestie poche, spero; trattare aon e come che (')". Si aente yirtft ci s" delle persone aon bisogna ; che in compromessi; senza che cuore E sono. de! ci buono, nulla;che hanno non piccola Borrii. Voi. e d'oggi il bene ed il quantit" di sfumature, I, rap. XI. UjL.:a?.l. 02 " talch" la linea di del lettore diviajone rimane ne molto spregevolesembra " cosi vi l' azione trovare scusa, aembra d' perdere la questo scetticismo odierni romanzi e che virt" nel bene di d" generale un in smarrimento, si hanno sulta rimanessero come scienze bens" psicologiche, e dell' uomo, sereno Con del del e la netta bene, di opere e male un sempre limitato,ma dell'eredit" a e non Non i forto scon- questo, giudiziopi" un ardente morale la a progressidelle equo desiderio concezione del si male di e colleganelle convinzione della sponsabilit" re- ogni personaggio de' suoi che uomo, gli impulsidel secondo cuore per volont" personalmente.Secondo " " In noi sentiamo di comprensione pi" una pi" un ed Dickens, ragione,ma a assoluta umana. romanzi condurre altro carattere un morali im- le idee fondamentali se male, a male' la lettura dei senso offuscate. e scosse Dickens,dovevano bene sua verit",sulla moralit",sulla secondo larga del la ugualmente sono e sentimento un indulgenzanel e perci"appunto corruttori, e tiforme, mul- l'azione mentre spontaneit"e sua e pi" malvagia a ispirata essere grandezza.Ora questa soverchia e uomo complessa e spesso pi" generosa e giudizio traviato. L' inceppatoo dell' ambiente, 1' anima egoismo il e scompare soggetto alle forze dell'eredit" vi " siffattamente che " opera i dettami o o della propria,liberamente, Dickens, il distrutto,dalle dell'ambiente;e bene per libero arbitrio forze esterne questo appunto D.3l.za..y delle azioni la moralit" questa moralitii su " e il giudizio a^solui", cosa pu" esser senz' severo essere ingiusto. Aroldo il Skimpole, in tipo dell' uomo che Casa s" serio. ' chi a Sono " atloni d" bambino, un denaro. gaiamente me. male dei proteste di Dickens voleva dell' assoluta relativa,poich" i trista tipo d' esiate. E tale influenza la forza almeno pura e rimedio buona col che li rialza dal coloro consapevolmente,per impulso S" dir": Se scoperte della Dickens si ride e volgari e lo abbandona avesse " Non d' l' illusione un uomini, cosi moda co- l' irresponsabilit" esiste della volont" a sono vincere hanno ha quegli che le stessi stati forze conosciute senza il male operano di volont" dimono re- un'azione fango.Perduti che una peccato, ai pentimento, o compiono soltento sono classe dall' educazione se non buisce volgarit",contri- povero. umane, trascinano,o, e lui l' irresponsabilit" neppure sulle azioni li azioni un' intera predisposti al vizio, riescono che e togliere quali dalla famiglia e cieche di debiti la Per irresponsabilit". non bisogna non giovine inespertoe lo vede il e " le que- bambino, un vive intesa d'un reale,ma cui Cos" ". averne non quando a Sono " da pratico e capisco non bambino, un ritenuto discorso un e " come aspettate da me? creditori,compie alla rovina uomo Sono " fare alcun posso vi gli rivolge esigenticon essere ritiene,ed Che " molti, irresponsabile. egli dice Triste, appare propria. le ultime e fisiologia, particolarmentequelle D.3l.za..y che l' influenza riguardano psiche,la sarebbe fede sua stata suoi, d' nella classe quali esistono il che modo e a di che - gher" ne- grande un i personaggi in g"- nature lo fede aver quella numerosissime il forte e accettare non era sempre apparteneva ad spinto nessuno pi", sono ed esisteranno cui a Ma ne grandi complicazioni nervose, forte carattere suo nazione lo sulla dell' arbitrio darsi. umana; per semplici,senza rale nervosi ignorandole,Dickens dell'anima umile centri libert" Pu" scoasa. che, pur conoscitore dei n" in ogni energia della nell' tutte filosofia che della carattere avrebbero n" intere ' lont" vo- le clusioni con- il libero all' uomo nega ; arbitrio. In ogni ronmnzi in modo questo " di Dickens noi e morale per di volere e induce, com' " il la o l' azione fiodisfazione buoni, la il se disaccordo di lui l'anima e lettore fosse liberamente, ed operare un forza nostra intimo dei e stesse esistanziale so- persona^ davanti. fede nella premio d" eOHseguenza gli stanno La della avverrebbe non fra r anima che energia nel bene, i"ducia negli altri, coscienza ; il che incapace infonde la lettura dei che certo: umana pienezza della responsabilit" naturale,in buona della morte, succede; la pena espiazione,sar" debbano pena o cui sar" necessariamente cattiva. coscienza, la a il Il stima vita una premio e pi" che guire se- la sar" l' amore e nuova rimorso, l' odio, la la credenza Dickens dei serena eh' " principiodi la morte, oltre vendetta, D.3l.za..y la quale l' ignoto, " vita. Nessuno tutti i buoni per l'ora i eattivi esse "nte, della del tuoso, r anima commozione di da al lezione Jo, povero se vissuto di Jo povero che dall'agoniadomanda Allan Woodcourt stenti pi" giorno? Presto. per il Per lacrime, pr"-' polizia che lo di al' nuocere, resi e se verr" giorno s' " fatto buio Il giorno presto verr" " carro tutto ciechi' giorno, " vicino. ! Non ' verr" a ". la scabrosa pezzie via l"niro. " Jo, figliuolomio! " Sento mano la sua " in voce questo buio,signore,ma' debole, tanto debole tanto La mi prego, dia;" ". " Jo, puoi ripeterequello che " Ripeter" cose * di e erranti che sicura. " S", Jo, " risponde pu" con-' tetto, senza affannosamente signore,come Oh " " occhi gli con di compensata non egli sia incapace quantunque infi^t- in un' onda perseguitato dalla nessuna, teme la mondo trion- dolore si solleva famiglia,senz' amici, senza senza Bono vizio giustiziasuperiore,lontana,ma una questo sta del talch" egli non ribellione, cepire l' ingiustiziadel tutti gioia,per castigo. All'idea di Dickens e della volontarie; e disconosciuta,del virt" delle^ conseguenze libere sono l' ora spaventoso della e alle sottrarsi pu" proprie azioni,poich" vierr" tetro pi" Padre tutto belle nostro quello che certo .... dico io? dice " ranno lei,signore:sa- ", " D.3l.za..y Padre " Che sei " Che sei nel " Ora viene. " Sia Il nel Ma giorno in della Cielo Sla e risplende nella hanno inesauribile di maestro un giustiziatrionfa fantasia della ladri, ha ipocrita Pecksniff E che Tr"te, casa; Quilp, nano Voi. cose crudele,affoganel Tamigi; nella miseria trista sua l' ultimo soltanto le mani esseri elemento lorde della casa ricatto. suo anche ma qualche ha nel e vita;Rigaud le macerie nell' animo (') Qua delle aua a ladro fa mercato sepolto tra umani; che la. godono non che sono suo pi" spesso d' industria tentare puniti non pi" bestiali avendo a nel o patibolo;Ralph sul trascina rimane una buoni d' infamia creati muore fango gli ultimi giornidella Blandois, cavalier ed malvagit": Fagin, nella s'impicca dov' " andato tore crea- che molto mostri loro grottesco e bestialmente di sangue, alle gli atti modo per Nickleby, usuraio infame, che sacre, brosa. tene- compenso questa vita per reale. Quei il frutto di dare ama compiuti; ideale la sua via " in nel mondo tuo " immaginazione ohe nome (') * sua giorno,signore? " il generale Dickens cattivi che lui^ benedetto " venuto punizioneanche mondo Vien benedetto Morto! r bella una Cielo " pi" " signore". "osa, e si, questa oh nostro!.... come questi, coloro,che, pur d" bene, hanno II, Gap. VI. D.3l.za..y care e comincia il e grado suo " tempo in seconda una Cos\ della basta la verit" farla talvolta fuggevolmente la virt" niaco e nel comune cosi dando alta a la della si dica nella una buono, la e parola animato esaltare per piccola Dorrit; che che per vecchio sente un ma-, in luce metter" bambini, tutti i conduce al bene. finale giustizia all' efficacia vane brutte tante cose le scordano si che morale illusioni vita,appunto perch" di tantenne paraliticoot- Cbuzzlewit;un spiegazione dolorosamente, v'ha l' oscura pi" impensato povero della si o questo sostituire all'ingiustizia legge Appunto perch" falso cade spirito ai la via mondo chi sul signora Strong; che nuoce che diventa grande energia una additano sempre, N" da disconosciuta l'Illibatezza " opera coli' andar serena memoria nello e determina e mezzo rifulgere:un nel corpo debole il Giona parricidio di eh' altrui, illuminando rifulge, riacquista la accusare dolce altri in loro cosi si muta fondato eh' " vita. E a molti natura.. ci" tutto mentre sfascia, via mestizia una nell' infimo " virt" la sofferenza o frapperai"a questi e la felicit" grande che, o vatala, ritro- vita; nuova caduta tutti abbiezione, una vede donna una loro, li appaga, lei per rassegnatamente,e la veramente quasi e colpevole, e, operaia che amore dell' soffrono del lei con la povera Rachele, lei la fanciulla perdonare a lo o ci rette spesso cos" pura e dell' opera, vane speranze. sono in realt" pite coscienze,colci" scoraggiamento D.3l.za..y che pur le turba. le vince, e appunto dimostri meglio r r dalla che sociale. di si Non dei operaia forma direttamente il esperieoza che aveva fatto di poi, i gli erano cosi che preoccupano classi sociali del da nello e pi" e iin la romanzo); bambino studio dolorosi egli che della vita ne ciale so- generato in lui avevano violenta,ehe tutta egli s" nobilt" di vedeva l'operasua dinanzi sangue, per ingegno, e quella degli umili, dei fortuna,dei semplici.Tra eglisentiva la informata. esseme dei potenti per dalla lati apparsi commozione per sione profes- affrontasse principaleargomento acquistatadel mondo, Due la questione facesse Dickens aveva doveva cui vi " trattata la questione (soloin Tempi Difficili nella triste una non colpito rimane modernamente che o essere, debolezza. profondit" con gravi problemi "societ" odierna ma gi" da manzo ro- stizia giu- forza,che eh' " Dickens chiama socialismo discussione di dalla larghezza e quella scetticismo opere ha fede eh' " esagerazionedella legge le possibilit" della esagerazione ci se esagerazionedello Chi la almeno E umana. il questo bisogna che per passare d'antipatia;ma, come un democratico fremito in di fondo quella ricchezza, diseredati classe una : e l'altra sospettoe all'anima, 70 - democratico e della nel " miglioreeignificato pi" vero e parola,attribuiva la colpa solo potente, non perch" quellestesse la fuori della retta trag^no giudicare e d' operare morale. vede non V Egli un'attivit" e nel solo la bene ammirazione sono per la a Kit e a alla gli umili Grillo del Focolare. voglia col hanno quellicui suo dolcemente bambini in Casa amore la loro il Ges" per nella nel questo non amore e del d' sua venti mo- carattere,la ogni virt". Pensate Negozio quario, dell'Anti- in Davide direbbe Copper- i Plummep che di nega sua la semplicit"dei Triste, a Caleb Si sangue ci" suoi fantasia Dickens che non beni, cod le teste del abbandonati,cos" pietosamentepiange sulle dei loro virtt".Quel Cristo che coglie trionfalmente grande Ingleseche della soffrono bonariamente cosi difetti, questo appunto, coloro franca 11 mondo colpe dei poveri,cosi comico suo compensare carezza del ; in loro " la boat" famiglia Peggotty field,a Charley nel il madre legge pu" dare, che non fiori delicatezza, sua alla nobilt" la dirittura degl'intenti, e gentilezza tolgano di dare. Per a ancora impulsiva ed ingenua, la e la che potente un' attitudine al bene la ricchezza piet",ma sua le e conformemente " sufficiente non rendono via negliumili pu" dare, che ingegno la volta tal- perch" aacora che cause alla classe ci" obblighimaggiori ha essa ma maggior responsabilit", e di " letteratura che l'amore ha il lato esalta l'ha chiamato colto nel segno di lui verso tutti largo,pietoso,evangelico. D.3l.za.;y n - Ma spiega Dickens come idegliumili sui l'altezza del grado, la che il ambizioni sano e morali la di ", secondo cuore quella bene " che se dove " di impotente la scienza bont" da meglio del Il se stesso e dare a di la a stia la di disgustoe ritenere causa d' cos" fisso cosi,dalla quella ogni suo male. costante,che di lui,e, pura amore e senza scienza nella ricordanza gli d" del senso un angoscia, talch" egli" in mente fuori di d' e ricordanza di sdoppiamento,gli appare se stesso,divenuto un spettro dotto in- appunto venta Questo pensierodisi stacca, misterioso dinanzi visibile come e per colore Redlaw, prende per l" Redlaw, chimica la ma fatto che semplice e senz' che e questa. e che felicit", la passato lo perseguitanondimeno continuo vien via del da del dimenticare sventure; sue la non fantastica professoredi cercato le che Natale, 1' Allucinato,non infelice sin dall' infanzia, vissuto fam"glia,ha con- indurrebbero ragione, e fallisce trionfa cuore. ma animo, a luce quellache la dimostrazione la scienza La cuore. V induca cui spesso bene; traviar e quelle dalla dei racconti non del mille Dickens, pi" limpida e uguale emana b'illumina Uno di pregiudizi, natura, da diverse lui, la ricchezza, sangue, concetto gl'impulsispontanei del dal del falsano ingenerose, puro secondi non "Ins"oni nobilt" potenza dell'ingegno pu" la quando aolo, secondo fonte di mille sono nell'uomo Huperiorit"morale la potenti? Non vanit",di mille ancora - e dir stanza so- fenomeno un altro La parlante. D.3l.za..y 72.-^ ." spettropropone e Redlaw e terr"bile: l'oblio del accetta passato. Ma .jnente l'idea che .per lui d' ogni male causa fino ad la passato tutti gli di d'un' idea generale, che cordanza la ri- per dovessero uomini gliconferisce spettronon anche ma dimenticare, largata al- poco a quellodi (are altri dimentichi. che Ricordati " " Il dono di questo, o eh' io rinnego. uomo fatto tu t' ho che vada. tu hai lo passato fosse poco conT"nto cosi ugualmente soffrire, solo il dono a l'eatenaione egli era del a' era nella su" come del ricordanza assumer sicch" patto solenne' nn dovunque farai, lo pure ricuperareil potere al quale Senza rinunziato,tu distruggeraid' ora in avanti desto co- potere in tutti quellicui t'avvicinerai. Poich" la tua con dei hai saggezza la memoria " delle agitazioni dolori,delle ingiustizie, di pi" tutta r felice senza Libero liberazione. La jabile E da dono in e si con 11)L- AUutinaU,. C"p. insepa- Sii felice nel hene forai I (')* " infatti,terribilmente. Redlaw, le memorie distru^e anche tale d'una benefizio " quello che propaga rebbe sa- ricordanza, porta il benefizio te. Va'l Poich", dovunque vada costi,insieme codesta te con 1' amanita talo re- que! va', beneficala dun- difi'usione del ottenuto il che e di essa, inalienabile da e che hai umanit", fin d'ora involontariamente . scoperto che le dolci a chiunque dolorose la ricordanze L D.3l.za..y sua s'ac- senza pre- del bene -^ - fatto del bene e doloroso sentimenti: pensierie n" velo Un amore. vedono ricevnto,che hanno un i infinito l'uno che di sentimento dente,eh' di ottant' anni, che viveva di passato mali, un'amarezza pi" si picchiano giovinestn- pi" memorie, vivere;persin cadute odio un nuovo e irritante. Redlaw s' avvede della maledizione che . con pi" rincrudimento un grave, del custode solo di le persone genera batamente sgar- salvato;un e di ogni ragione oblio del d' attraente trovato Milly,moglie curato tratto miserie, allontana lunga malattia, una l'ha basso,r loro bambini fra luoghipi" dolorosi, nei le impertinenti,perdono ogni che dell'universit", un sono noa figliuoli, abbiano cosa da s" la buona perde a di un rispettoe d'affetto; da esce unito nell'altra;i piet", diventano nasconde coniugi Tetterby,che pi" perch" abbiano vecchio d' c^ni cansa di nebbia come numero comprendono pi" senza la sono l' delbuono, della piet",della gratitudine, sentimento poveri e - a", e il dono Perch" trema. ne fatale "'estenda maggiormente, soprattuttoperch" non la dolce di d' umano, piccolo mostro, un che Milly, eglisi riduce sente, non non quale il potere di lui " gi" egli' nelle ultime di ci" che Redlavr M"llj, che il ha non aa, pu" cuore solo non ha non rompa cor- pagnia com- nulla ricorda,e sul non esercitarsi, poich" il conseguenze desiderate alla sola che porta d' tipo perfetto essere. guida e Ma conduce tanto fratnella vita,acquistail potere di distruggere glieffetti della D.3l.za..y 74 " di presenza e per l'amore " dall'impulsodel piet", la gratitudine, ella vada. dovunque Cosi cuore; la potere ella suo " sua ma di benedizioni coro del passato, memoria apent".Del parevano "ffetti, poich" un spontanea vede ne gli l'accompagna, semplice bont" trionfa soflami della scienza. n medesimo e intento alle chiaramente. due Luisa figliuoli, quelle sui del fatti eh' e a' suoi zione un' educasulle egli cifre, ginazione ima- o reazione ha creduto lu" morti l'educazione " pi" volgaree pi" morta veramente pi" elementari i tema pa- estreme, conseguenze sue idealit" sono quale il delitto cinicamente insieme anche lei,fin suU' Orio della colpa: mentre basso,perch" ogni e dato condotta,dalla naturali " riuscita fino alle commette arriva sentimento idealit", Luisa nell' anima Tommaso, ha Tommaso, ciO eh' " tendenze ucciso in aver e vede pura, di conclusioni unicamente togliendonetutto ficili, Tempi dif- romanzo signor Gradgrind, che Il fondata il ha medesime pi" d' la la conseguenza che muove dei di r"d"r coscienza,poich" ogni azione ha non Redlaw, " in princip"i dell' onest". Colpevole principalee suo d' d' un povero e un d" voci virtuoso Al padre che fuggire. un fulmine meno contro mi furto fosse commesso danno a calunniose sparse sul conto operaio, Tommaso desolatamente caduto " sbalordito, " gli argomenti del sta per glidice: addosso, ne " " Se sarei rimasto dogli eglirisponde,ritorcenche tante volte D.3l.za..y aveva ( E ; " " quei fiori Se le loro ." in " levo -" r ultima cui giorno, un dall'abisso Non vita.... mia la in insieme parlammo vo- del- ti ricordi padre; ma dirti queste cose, che petto. salverebbero mi precipita ora volta e"l germogliati fossero sole ceneri " le mani ambe B" batteva questa stanza? " Egli che udiva di sarebbero '" mi -" m' avessi non ," oh :* una li bai Dio!.... mio volta,o a " buona! "4 Padre, pensato sarei pi" ora nie, ma.... coltivarli a abbandonata avessi mi almeno avessi insieme mentre " mia " pulso spontaneo " se " me " tar forze " d'odiare) cercavo infanzia,ho saputo, qui, d" " avessi sulle mani la testa tu se stati tu avessi te; felice pi" e alle queste parole,tristo compenso egli chin" siamo in neppure tu rimprovero, bai educati in non tu " Sentendo i se se stessa, come me " cure, mai educati ti Non che ora, allora, se labbra momento. sentimenti alle labbra venute alle un la forza appena ", son venute aiutata padre. Quei :" mi parole che Le " ci" .impreparato a eh' ebbe quel momento, in risponderei * S", Luisa ,' " assolutamente cosi era ci" lottare che saputo io che sentivo pure contro nel mio rimanevano data all' uomo dalla sin ogni ancora che " D.3l.za..y "m- cuore); capaci d" debolezze,, sensibili^,affetti, m' avresti che volta (sempre, sorgesse che gemetta forte. l' uHima lottare dovuto e sue ora in divensento 77 _ . Egli disse: M'avresti " interno gelo dura avresti m' mia le "attivo,dell'unica ad della mi che " Oh " Kppure, la mia no. no, strada se a d'esercitare intorno alle forma e la cose Luisa No, gi" pei^ non dare me a a e pifipro-j avrei potuto avere di sordido e sperare di) rare potuto impadi nella renderle^ " ". e costretta qualche modo avrei non sarei superficie, stata la a cercar bera lasciata li- m'avessero tentoni, e di cui resff pi" fiducia fossi stata cieca in hanno dell' energia della aver quanto potevo, migliori? per mi in cui avrei a intorno, stanno quel parte immaterialai reali hanno scuola poi, a desolazione una pi" umile, ad esser persone per rifugioche cose e " vita,della giovinezzae ci" che contro che derubata derubata avresti fede,dell'unico mia prima e soltanto circondano ". figliuola povera quell'aridit" a mi quelliche della e altri,ma arricchirne " No, condannata, cattiva ? M' e fonda No. * " mia fantasia conosciuto mille che "tt volte pitf saggia,pi" felice, pi" afi'ettuosa, pi" sodisfatta, pi"' innocente,pi" "ono, E virt" vedendoci per donna {')." di quelloche ogni rispetto, i " contrapposto trionfa di Stefano, di r anima per tranquillae colpa,perch" Ci Tempi in lai Tempi Difficili Cecilia,di Rachele, che forte contro nessuno d^fieiU. Libro mai IL ha hanno le tentazioni della cercato di spegnere Cap. Xlt. D.3l.za..y a 78 " mai nessuno " riuscito tende non ram""^ degli alti keoe, ae vuole dar " fialsae riflesso, del di che al "riteneva nulla e dimostrato pu" povere dare e popolare col e doversi parole coltura,sia vite. Ma pur quanto d'una coltura dell'anima;e col ne cata radi- che, piuttostodi violentar natura, fosse meglio abbandonaria 1*uomo che passar s'era dell'esperienza crescer in lui la convinzione lasciare che si preferire ardenti con una che altrettanto egli gli pareva utile, tendenze le coltura umili (atali le conseguenze deglianni e disconosce l' ef- pericolosauna istruzione anaturasse la pensiero protestatocontro elementi, sostenuto alle pi" limitata, sana o nega Manchester,aveva quanta consolazione ana freddo Anzi, dell' istruzione chiamano limiti ai soli il poco spontaneo per e. nel 1843, all' inaugurazione caldissimo, deli'Ateneo coloro del cattiva. sapere. fautore ara coltiva non entusiasmo al dovunque questo Dickens per flcacia il santo e quella T educazione Se quellaluce,se ideali e loro cuore. scalzare, il sentimento luogo sempre Non dal vien mantener a in spegnere a luce di verit" che pura " se a s"iz' seguisse, altra stessa guida, g"'impulsi. In meno da ci" appunto sta, secondo della morale superiorit" sono essi pi" ingannatida sistemi educativi follarsinella vita lui,la pi" degli umili vicini alla natura vane apparenze, e meno scopo alla gione ca- sul potenti: verit", traviati inclinati e falsi, perci"meno uno forte efBmero e ..y a aale, diverso dallo scopo costante naturale,eh' e " il bene. L'amore le classi diseredate e conforto buoni, a dei rossore dietro s' indovina il sentite Non vedete li in fondo va di di perdendo i si tratto in siete La folla che nelle sofferenz" minacciosa. leva non Tempi Difficili? Rudgef la convinta Voi responsabili. del nome, bambini, i e severa o soli, avete del l'autorit" tenti po- la ricchezza, grado ; a giovani, negli asili i vecchi, occhi maledire, in Barna"a ogni freno affidati nelle scuole carit" tutti i di ribellione! ma a di codeste ribellioni voi " mondo, sono alzate par che ammonisca " r autorit" voi tratto rompe Dickens, del e ma^ior a profili,quanti mani rumoreggia come come Ma, " voce e morale, senso sinistri di tumulto fremito generale miti glioppressie minacciosi,quanta e che romanzi suoi in sono profonda^ disprezzanogli umili; superbi che loro, quanti a ardenti che di tutti sui loro vizi anzi turbato quelle classi appartengono a rappresenta e cieco personaggi principalide' I mente. lo rende non colpe: egli n'" sulle loro 6 studia Dickens cui con i e pi" quelli che cittadini, malati,nello hanno stato maggior sogno bi- d' aiuto. Pensate che non voi vi qualche grava dell' anima volta all' immensa addosso? vostra Sapete soltanto che dovrete bilit" responsaun render D.3l.za..y giorno conto, ma so- " dell'anima anche in custodia ci" poich" a ci", a la quelli che dovevate che e di proteggere ed solo,Bio in cui Oliviero ogni giorno che di sferzati sangue a il povero Jo Londra,temuto Morto * i borghesi.Morto di donne nati giorno ne vedete la divina con muoiono la vecchia sa Non che di carit" ch'essi vi risuona va su il vento e 0 che No, e (')". di il passo e tivi cat- uomini E cuore. ogni Non " disce inorri- che carit", perch" altro che hanno non fame, ricchi fame, noi parlare d' asili all'orecchio 1' umidit" gli s' insinua qualcuno gli dia il nome? d" Tobia " Veck frattempo nell' ossa, tando aspet- commissione,e una come un povero terellando trot- cavallo stanco? voi in ('I Do-tbe-baf l'iCata piet" nel di anche quando fischia gi" per la strada, nel vecchio di a dete ve- di fame? fame, buoni di Giovannino nonna al solo sentir di Morto cosi, intorno sono lo strade per Morto e Non " e muor malfattore, un rachitici piet"? errando va petersi ri- dalla forca,e di malattia fame, Maest". di sentite il poveri bimbi senza vilipesi sacerdoti d' ogni ordine. " sulla morta vacca che come ricchi patrizie e bilt", no- ode desolato, e morr" dove pensioneDotheboj ('), carne Non" " la sale fino al cielo dal ricovero Twist, affamato mangiano aiutare, dato aveva ricchezza,l'alto grado? gemito angosciosoche " vi presi avevate generale vale; IVirifl. Voi. falla 11. V non at Cap. accorgete di nulla, ragaeto, XVI. D.3l.za..y 81 " la vostra perch" " altrove. E mente avviene ae volgiatelo aguardosui poveri,come che male, come giudicate come poco, " volta tal- vedete siete,anche nella compassione,egoisti! " Tobia detto dal Veck, Trott;,mangia d' Meg, gli ha portato,e chi " non lo avvezzo sorridendo tratto un villanamente la di signorisuoi Trotty,e che molto coi Il in della che la i ricchi trippa e senza pi" di cattivi sofismi Veck " ". la Intanto guardato con del e e dubbio quando lano par- la curiosamente a altrettanto. spron battuto forza si venda di calcoli che la facchino,che ansiosi signor Filer strampalatie trippaTobia sua e che s'era ne meno sui mercati alle vedove Cute lativo re- vivande,osserva il commestibile che conclude occhi da degnazione aprezzante delle altre l'alderman il il padrone colpisceil piatto allora strappa di bocca pezzo, lo esamina rovinoso dell'Inghilterra, e a dina or- considerazioni sul prezzo oscure trippa " economico largo,e assumono si slancia serie di di zato, fidan- suo domestico un glialtri perch" facciano signor Filer una di poveretti,egli chiama trippae Subito quel fare spesso la volutt" tanto ghiotti.Meg in- s' apre, far figliuola, sua Cute, esce, accompagnato amici. con la discorre col Trotty di a sullo scalino con cosi e porta della casa, l' alderman due 1' assapora hocconi a guarda A strada,seduto piattodi trippache porta, un una la per di camminare modo suo e fani agli or- mangia l'ultimo fin allora l' aveva alle terribili sentito clusioni con- stringereil D.3l.za..y 82 " di dolore cuore di e " rimorso, " quasi contento quelboccone almeno non glirimanga auUa innocente Oh mite, debole, Trotty! signore,di II terzo ha che gli fosse a"9uito gelato il cuore, il sangue vuoto e r occasione calze da mettersi da in mettersi argomento circolo nella I bocca; un e buon erbe della carit" Trotty di gran tico, an- tempo tico, an- ah camicia n" abbastanza vili il medesimo ripete sempre parole,chiudendosi in un e vana irragionevole ai volta ragionamenti di questi due povero tempo si rivolta e gabbia girante. sua nome tutto se signore coglie avevano scoiattolo povero come ma testa, lasciandogli il la costanza vizioso,con cui con non le medesime e il nome, sa il terzo dosso,n" in coscienza. antico, il nohile tempo " facchini quando alla rimpiangere per il gran si non singolarmente rosso, viso un cui che in uno confusione che vi ritorna possiamo gi" altre con cosi vuoti e di stato mentale volte insistenza far nulla di di in carit",lasciano gran il turbamento morale. e Solo balenato gliera e signori,fatti un alla vi si fissa: noi e siero, pen- mente, poveri non bene, perch",tanto,siamo nati cattivi. Ma, sebbene persuaso sopportare l'idea che la di sua il dialogo se n'era precedente, fitto fitto col tristi ct"se che la -sua ci", egli Meg, la stata in poteva quale,durante chierando dispartechiac- fidanzato,sentisse suo quei signoridicevano giocondaserenit". non Stava e ne le perdesse dunque accennando ..y 84 " " E chezze. ".s" poi s" mette parla di gente " farla finita anche " pito? " a' suoi " che " gliare*. Diamine! " amici, si vuole quel che codesto far pu" io e voglio Avet" gei^. finire ca- di Meg mano che non e saperlipi- la se sapesse quel tutto questa gente: basta pass" sotto lui nemmen faceva. " eh figlia, domand" " prendendolafamigliarmente per affabile Sempre Cute! man fame; gergo, aggiunse poi, rivolgendosi si pareva Vostra " certo un di muore " " con braccio,ma di moda con Trotty prese la il che ~ Come le con sapeva il mento. classi fare l' aldennan, operaie l'alderloro! E con punto perbo su- poi E " " morta, sua datora,ed " " " andata Non sar" andata in e la 4 E tu rammen- quando Meg l'alderman lei. Ma lass" come fai all'amore se Cute " ve- beata s" lass", samente. spirit"- potesse separare non moglie dell'alderman Paradiso,l'alderman altolocata la fer la rammendatora a osserv" occupazionid" se Faceva " in Paradiso Ora, pu" darsi che Tobia l'idea di sua moglie morta e antiche ancora. ". figuro," u"i domand" " risposeTobia. al mondo nuta " " madre? " dall'idea delle dare: potrebbedomanCute la sarebbe fosse andata ricca figurata nel mondo? con lei? " proseguiCute, al giovine magnano. rivolgendosi D.3l.za..y 85 " " . Si, " risposein domanda. " " E Cornei " 1 " " iacciano ci sposeremo 4 e " rete! " r economia " loro e per Dio! " piacere ". sar" una gran bella Vi serete spo- E ci spic- ". specie di gemito. una col matrimonio,alderman, Vi cosa. guardarli,e pi" Uno sposerete! vi spose- c'era il matrimonio bella cui di gente e poter come bisogno di sposarsi, " ritto " sa " strato " tempo fai che non ne certezza con L' alderman hanno bisogno nessun e di pi" cosa " la vita tutta questa, e raccogliere . non di diritto avevano di venire mi- cifre,a e sperare nessun hanno Matusalemme, faticare nondimeno " bene anni cifre,dati suaderli non la pareva come * e che davvero Meritava potassero pensare. gli cifre,dati lioni,senza la malvagit",baeterebbero, di strano? signor Filer, " benefizio e delprincipii guardate codesta coppia,per pu" viver il prosegui loro Ma a,... e la politicada parte di c[uesta gente, imprudenza, la naturale ." " che avanti paura L'ignoranza dei pi" elementari Ebbene, che dati ". sposeremo. con faccia finita davvero * anno F"ler. col matrimonio grid" Filer " La a d' capo vede,per come finita anche Ahi * a grid" aspramente anche, " * dalla Riccardo, seccato sicuro,padrone,ci Ma ciamo di iretta " " " " pei'- nessun e dt- nessun al mondo. E si il diritto ! S' " dimo- matematica so non quanto " Cute gongolava tutto,e con D.3l.za..y l'indice deatro sul datemi! naso Io chiamd Vien " ribollir nelle presso la tener a giiardandosiintorno Ora t ti mia, * dar" sono vero? che Cute di pace attivo! capace di man. il braccio, trasognato. buoni gazza consigli,racome sempre. consigli,perch" giudice di rispose di si, t"midamente. sapevano * Trottj, a dice giu- sono pace, " non " Meg ' lei. Quanto tre o che Sai nava, s'avvici- Meg di lei sotto dia pace. tuttavia; confusamente, come due pareva contenne mentre a mano " naturale,sai, che di Si disse l' alderman, affabile " si sentiva giovanile,non innanzi, passo continuava tratto un minuto qualche andare. mettersi per A " Gnar- " ". il sangue vene un mia da lasciarla fece amici: pratico qui, ragazza disposto a a'sao" Meg: fidanzato,che n solo l'uomo sono s" a dire pareva Tu * giudicedi era Dove si sarebbe abbagliar la gente dici che " gi" questo ma ragazza; " maritata, " nella " perch" " vanti allora,perch" " tutte le mogli cadute " gliuoli dei maschi " cattivi e poco ti bisticcerai miseria te trovato lo dico correranno E che giudice magistrato un lui? come sconveniente " pace. tutti isposarti," prosegu" l'alder- stai per cosa Diamine! e indelicata importa. Quando con tuo Non credi? io. E bada marito, Eppure di non e in sarai cadrai cos"* sar" da- venirmi risolto di farla finita ho nella : miseria. codesti maschi scalzi per le Avrai una con de' fi- cresceranno strade D.3l.za..y come 87 " " * monelli. Ebbene, ricordati " ragazza mia: li condanner" io di che quel ti dico, tutti sommaria- " ment", perch" voglio farla finita * nelli " (" " bambino " ti caccer" " bendar " nella mia " di farla finita con " bonde, si, con tutte,a qualunque categoriaappar- * tengano, E * domi di malattie o " farla finita tutte " tutti i bimbi * ricorressi ad un " d' d' impiccarti, non " di " suicidio. scalzi. molto Forse probabile,anzi),e sulle braccia: v"a " farla * mozzarti * non pi" con padrone di vada tu venire non con atto e' " una ingrato fermamente " ed empio avr" d" cosa, compiacenza, malate " dunque " vero? non 0 con tentassi e piet" nessuna farla finita col ripet" l' alderman e' " se e tu poi, disperata, se determinato ho parlan- piccoli, perch" voglio una cosa con delle altre io abbia risolto di " proprioil suicidio. Non finita, Tobia risolto giovani e vaga- persone piccoli. Che Se di le casa vaga- a di commuovermi di bimbi un vagabondar a le madri tutte credere non te, perch" cui che resterai circoscrizione, per", percli"ho o affogarti " strade: il mo^ giovine morr" tu allora bisogner" e le per sorridendo marito tuo tutti i con Ah! ah! d'am- tentar ci siamo ora intesi, " sapeva disperarsivedendo pallidae lui nemmeno lasciar doveva diventare Meg cadere se la mano legrarsi raltalmente mor- del suo fidanzato. " E quanto a te, animale, " a^iunse rivolgendosial giovine magnano con D.3l.za..y man, l'alder- gaiezza e urbaoit" " testa " prender moglie, sciocco? " notte grosso " gnerei d' " tutto " non " ancora " con * bimbi " piangendo! di grande il che E moglie tutta Non " d'anno; " grazierete " girar la " vene tenendosi . ! in fatto avevano Non I')Le poi E tu sarai allora esercito un di tutto, per la povera gente di andatevene da penti- e sposarvi a venturo le ragazze davvero. Ma ! . . mi rin- te, da far come . capo andate- , lui lacrime, due No, benedica!) era Non braccetto,n" a guardandosi negli Occhi; n" batter Tobia? " " " quelli i Erano loro e_ giovinetto tutte a mano, tutta con quando d'anno capo . andarono per lo cucito donna. con pazzi bel Un . testa ne cos" prima del e dunque Dio vei^o- star seguirebbero da scherzare siate . stanco di una cenciosa egli riprese, " tevi. lei giovi- Cutel ora, se bel figura faresti bella ti d" tu, mi vecchia gi" hai un e d' in " sapeva " bassa. lei sar" Una l'alderman sei come sottane giovane? come fossi S'io ti viene bisogno effeminato che strilloni, Ob ma cos" esser giorno alle la E e mai come Che prender moglie? Tedi " crescenti," sempre cuori di giovani gioia no. il la con cupo, che vecchio L'alderman riuscito a farla Cute testa prima cuore (che finita anche {^). temete Campane. " per": i due Primo fidanzati si rieoncQie- quarla. D.3l.za..y ranno punizione d' per avr" lungo un guastando dubitato aver ad fino al suicidio della lo compenser" nuovo Cute e d' e si non Egli diceva persino scr"veva che convincimento in morir debba il sangue Ora, Cute di di fame, morti, " nelle i la sono insieme e d' indifferenti vivono conseguenza il negare che una cosa di Dickens. " il della lazione popo- mite cipio prin- ribollire per lo personificazione appunto di schiera li poveri, o pure Ep- di molti questo gli faceva gittimi, le- pi" vene. Pilep e d" mente e altri morti. loro l' eccesso paese di vivere sentimenti nell' animo un quella numerosa deridono loro desiderii dei della esser economico-sociale sdegno cine, vi- nozze d' affamare ai loro astrazioni e le il diritto poveri accusano oppongono r"dono sono accanto, e glidar" sofferto, ha loro, calpestanoi pi" naturali,si sventure il vedersela felicit" per ai li felici, di giorno, lo fede. negano esser pi" poveri a di di ci" che nuova F"Ict e del poveri, eccitata, angosciosa di Meg, sua fanlAsia la imagini serie una ridestarsi, raggiante vigore le Tobia, se della virt" dei cai in sogno, fissato. E giorno corrompendo e farft assistere nel il s" sposeranno e miseria come se brutta o non schiera numerosa non che li vorrebbero disprezzano,o quella pi" nella gaudenti credono, e per esistesse, quasi che cattiva potesse bastare distruggerla. Eppure povere " il miglioramento secondo Dickens nello stato condizione delle classi necessaria D.3l.za..y d'ogni di veramente potenti aerie s'affini nella non umane Se nello e Dickens r odia gi" perch" del nostro, crudele scienza e le sembrano verso degne umana pu" r e non Come che non nato raffi- meno ha se fede nel della l' al- naturali nei spera trionfo forze concorre singole umano della per ciet" so- Colui " quanto rigenerazione; e rimpianto della vano rimorso vano le sentimento di per" Es- queste soie gli di fratellanza. opera il d'amore. e l' evoluzione non la morte vita delle miserie duta ve- alleviate. risuona Natale, il grido pente e ideale frutto,il senza e forze tutte del bont" un vivere aspetta dopo tardi d" questa grande a spesa di assorbire verso di indegno ; sacrificio l'evoluzione ideale un mi- pi" oppressivo " stato dell' evoluzione forme collettive: e delle nell'assoggettamento delle passioni e egoisticheallo spiritodi tra colto perch" ma dei e antico, tempo l'assoggettamento delle carit" ricebi gi" perch" sogni i! trionfo l' ha non teressata disin- mitigarle. meno perch" intelligenzaumana, della dei le classi diseredate verso progresso, per buon stato ma di benefi-. contemplazione il " provveduto carit" una l'anima sforzo odia sia le opere ispirinoad s' buono, di giusto, ai non profonda, finch" e di anche abbandonata, pubblica non cenza si far" finch" grande all' infanzia e nulla progreaso: terribile dell' anima comprende quale invano! " * Oh per di l'aria, la Marley, sia lo scopo della notte che di troppo vita,e si schiavo, incatenato, carico D.3l.za..y 92 " finissimi artisti vantare sacrifizio il senza d' gloria invece ai sifi'attie d' uomini una ci educatori,ma gli i due saputo conciliare l' uno ottimi e assolutamente quasi mancano " nomini ideali numerosa L' Inghilterra forte schiera e fra essi mette raggiungere e dell' altro. biano ab- che Dickens io prima linea. Dickens i lettori affligga conversazione ' vi e Voi lui note. a persone voi con nana in le di avventure vinti ascoltate, di tale evidenza una sentimento,che scoppia,il vi si vi volto quando si eh' in subito dalla di ardore risata una sdegno, il vedet"? Colui vostra,sicch" egli erede,sentite il racconto e vivo quando a colora l'anima mano cos" un stringe di piet".Non parla ha ci" a e luomo genti- bonariamente dalla commozione; curiosit",poi soggiogati ha che di tesi pedantesche piuttostoun eh' entra galantuomo, un moralista severo dimostrazione la con un uggiose: lo direste e e dunque " non voi cuore che vi credete egli sente, giudicate com' egli giudica. com' Effetti cos" grande una grande In si potenti non forza morale non raggiungono se congiunta va a una arte. che consiste dunque e si manifesta come l'arte di Dickens? Certo " ancora r organismo del completamente d'oggi.Quella al romanzo l' organismo subordinazione del mondo carattere, dickensiano continua esterno del non romanzo dell'intreccio al mondo D.3l.za..y interno, a cui ci andiamo ritiene che tuttavia. Dickens a destar il valore atti diminuire pi" avvezzando, mancano sempre l' interesse del di questo aia prima psicologico,dimodoch" sehbene aia la r anello di d' di oggi, lo dei acopo lo studio Ma, l' intreccio cui del neir intreccio. ist" i suoi per racconto; non ne i romanzi Il modo stesso ma di mente esclusiva- eh' egli si tutta procedendo,gliaccadeva snlle poteva tornare le collegarlecon stampe che l'intreccio gi" seguenti imaginandone con sino e i nuovi pi" tenacemente intero,di un vivo alla fine loro,pure cui in romanzo per in la tela del di modificarla, modo diverso che non soltanto da l' autore che fosse stava gi" quanto egliaccompagnasse i suoi nel commovesse caratteri a . intelletto d'amore si fosse ne parti gi" pubblicate corso, altro;e pitolo ca- mettesse prima quelloprimitivamente ideato. Inoltre, terminata) il non poneva eglicom- cui alle prima imaginata se, romanzi Dickens con romanzi, licenziandoli aver modo passati i essere dirlo,l'arte a ormai tutto,e era capitolo,impediva eenz' lo preoccupi umano. cuore pienamente organico.Non scrivere all' intreccio, in certo dunque quali sembra affrettiamoci romanzo caratteri. congiunzione fra in moda, un rinunzia non che quando che veramente lui formano di anzi anche tutto sopra cosa pittura dei I romanzi e egli l' unica aumenti romanzo, tutto menti d'avveni- se^ito un l'avvincevano personaggi distaccarsi a da s" molto gli altri,gi" disegnatiper eran da narrare le ultime 94 " vicende, conseguenza aspettata delle " necessaria anteriori. vicende condizione questa particolare d" dove le bisogna chiarire dell' intreccio alle difficolt" parte d' un situazioni oscure i sciogliere e strapparne senza aggiungete 1'ultima nell'inverosimile cader senza Ora cose gravissimeche presenta sempre romanzo, quasi sempre e fili,e i nodi vi spi"- gherete, in partealmeno, la relativa debolezza romanzi di Dickens Di pi" il vecchio mesi smascherare sua che il signor Boffln simuli piA sordida fra Giovanni Harmon alla prova, la virt" nome, ma destinata, e false e di siano tenuti ch'ella abbia il la della romanzi vicende d' un v eras imi finali molto e strane: altro con fanciulla che tutto glianza, Enrico Smike gli " ci" " cosi che intreccio,pieni di direbbe Giovanni al solo scopo Talvolta impossibili. come l'avarizia ra\'vicina mento altre vesti conosce; raggio co- cenza^ propria inno- lungamente morto della ch'eglinon o, tonature sotto 1*amore poco nel dominio gli antichi moglie Wilfer; che si lasci credere stesso di mettere Bella e affine di tanto per determinare Harmon si per dimostrare spiegarloper Chuzzlewit Pecksniif;che e i limiti assolutamente rimbambito e malinteso,senza un di Strong clusione. con- complicatooltre Martino debole 1' ipocrita tempo il dottore lontani da mesi e di servono talvolta verosimiglianza, artiflzioso. Che per che capitoli r intreccio " spesso della "nga nei dei ricorda situazioni ci sono conoscimenti, ri- Nencioni,slot" di Ralph figlio D.3l.za..y Nickleby "atroci Rosa carcere dalla " piet", inquilinodi di Nellina nonno B ; Ester di Lady Dedlock; Giorgio " figlio figlia cendo r combinazioni parlodi non che Dickens certo coincidenze e avrebbe piftpiccolo di quel attratti spesso misterioso destino. si gli pensi e uni " molto gli uomini che gli altri verso Comunque, lui nella a il mondo soleva,che che nori, mi- addugiustificate esempio di casi singolariaccaduti vita,e ripetendo,come ne' suoi da sono debolezza concepimento generale dell' oppra. nel Talvolta d'una nel virt" lettore si che in iscena " atesso tempo Chuzzlewit 0 i "Dickens,e o per schiacciato. se i fratelli lo ti'"v"te in quanto del a la suo la mostri Che l'intreccio se questa soluzione, e discordie, giovani che s'amano; i poveri, caduti,soccorre Martino quest'uomo Cheeryble o quasi sua le compone fra i rialza dei la forza la ricerca personaggio benefico un superbi. Sia uno voi .Jamdyce, giustiziae misteri, i matrimoni possibili abbatte .muova di sete presta da svela evidente una finale,che appaghi nell'autore il vizio e vi mette potente nel la trionfante Dickens e apparisce troppo soluzione non rende troppo frequenti,e rivelano ancora un tali romanzi combinazioni e " signora Rouncewell. della sono Twist femminile con il misterioso morte; " fratello del Brasa Summerson salvato fatto soffrir" Oliviero morali; e l' ha che e Sampson e gliha perseguitato fisici patimenti -nipotedi dal V ha che Giovanni tutti i romanzi alta idealit" vi carattere v' imponga D.3l.za..y di eom- am- m"razione,non potetea richiama memoria alla antiche " sciolto tali che mirabile uni la curiosit" romanzi, sentiti desta ; " manzo ro- che che in alcuni tiquario, dell'An- Negozio mente intima- pensati e pia fetti Copperfield,questi dinessun' ma gli racconto vero il il Davide scompaiono quasi; ne del semplicicome come un compensati dalla sono pi" lungamente a d' nalismo. alquanto convenzio- divezza sempre delle gli episodi derivano dalla molto o cui con dagli altri, e tien mezzi questi difetti facilita machina ex nell' intreccio v' ha che vero i il deus tragedie,e con di meno di Dickens opera del tutto esente. va conoscitore Profondo dell'anima umana tore osserva- e , dei acutissimo e segni esterni pensierisi manifestano,egli facolt" Ib corpo, di di in e persona di parola. Nulla i del il volto, della ogni figuraumana, caratteri distintivi indimenticabilmente gli sfugge, premo su- attraverso interne singolarit" atto issarli piccolee nascoste; ogni e le del cuore, di afferrare in ogni discorso,in ogni della la e grado esterne coglierenelle singolarit" dell' andatura, delle vesti mente in aveva l'anima veder sentimenti cui con le neppure minimo con pi" cose particolarespicca risalta, acquistando importanza nella pitturadel carattere. Gito fra mille la a il ritratto della colpa del conoscerla. " " marito Era moglie " antica sulla ed sassino: as- ella " sola quarantina D.3l.za..y d'un e aveva ' 97 "" l'aria belle di che allegra:le fattezze, lontane,che cure in lei per" il tempo pi" allegra,senza sentire capacit" straordinaria "a che non : alla era occhi nella bocca o qualche ; che vedeva,confusamente,ma sarebbe d' un' e detta la debole e come Bastano tela rimane Minano modo delle qualche cosa Si d' intenso orrore luogo; ma per stata,e la fissava essere in sogno. " (') " queste parole perch" il mistero che forma del romanzo ne che Eccovi sia di lo studio del noi: del molto suo pi" dolore ne cuore leggiamo per queir infelice il secreto se tale per noi tal fondamente pro- non ci svelato. ancora il ritratto d' anni, gi" ipocritaabbietto (')Barnaba pi" ma curiosit", avvantaggia,che neir anima fosse stato non la scemata se deva risie- fosse, suggerival'idea di ci" veduta cosa una ombra pallidissima dato doveva queirespressione nella mente in non costantemente. e aver t^n-ore. nei solchi o momento un poteva solo quanto indistinta la cui espressionea ineffabile che debolissima aveva altra;non e' era, cosa guance si eppure in un' era si sarebbe non e superficie parte del volto piuttostoche negli volto suo quest'impressione nascesse potuto dire il in cui espr"mere il per si colpiva: non momenti che e Una dissipate. e nei neppur state essere d'afflizioni aveva appariva strana poteva guardarla una dovevano le tracce volta,portavano una cosa " Bu4ge. Cap, un e ragazzo d" dici quin- vile,quale appa- V. D.3l.!a..y risce agli occhi accade come capelli rossi. rossi privo di stoppiaben sopraccigliae chi me: sa ablKittonato bianca al rossiccio,restavano mi e Al mano d' mano di per del quale virt" o i sono ""lo mette il rettile per pia davanti nulla con si mentre presenta al nel Club " destinato il (1(Davidi ad che del " (e casi porta il suo dire segretariolegge un Coppetfield. Voi. I nel- - visto. per e nome a vizi ve sforzarsi ora Pickwick, e che fare delle disegno nel- s"ifatti uomini possiede. Vedete non a tratto ),Dickens mondo pubblico Samuele altro che un uomo un risata,senza una che prova non sia di notovole ci numerosi la ne a striacta singolarit"di d'attribuirgli qualit" come che " come gii sta davanti,e che esaere misurasse che nero (')." fredda e personaggio ritratto il se r anima 0 dell' sentisse Che di attenzione umida ribrezzo, quasi r abbiezione l'uomo Era spettro,e ii piccoloDavide uno senso un " dormirei lunga, ossuta, mano attir" la mia quella sato pen- sottile cravatta una con una aveva per d'aver decentemento che ischeletrita, tocco ricordo far" come fino al mento, collo, quasi era rasa; bruno vestito ossuto, aito di spalle, e capelli i doch" dimoprivo di ciglia, che scopertie indifesi, fra hanno affatto gli occhi, d' un cosi che infatti aveva ragazzo come Ifi di lentiggini, e qua alle persone spesso Il tagliatirasi macchiato II,volto " " cadaverico,sebbene era i Copperfleld: di Davide non bellerie, cor- di lui sopra Csp. XV. D.3l.za..y 100 " avrebbero nano (se volontario ; intorno e pericolide' suoi voi viaggi r avete eh' e il Inghilterra,e indicato Lo che nella solo non singolarit"interne animali. Conoscete del il pony da 0 un quel vecchia che pony fa del carrozzino signora.Il s'avanza gli piace. che " " rispondeva scotendo nel la strada per sono e vecchio un " tirato scomporsi senza pi" il jiony strada che il vecchio di traversata traversata affatto breve scotendo avrebbe a ". per il pony redini, vedeva Si consentito E che chiaro a che prender la modo convenuto era suo, quando il il pony " sosta,riparti, angolo acuto le ceva signore fa- derava desisignore particolarmente traversare;ma r avrebbe il vecchio Se la testa. tutt' al ad Gariand carrozzino al passo negli carrozzino,del signoree della signoratutto qualche rimostranza una " le tratto ancora signor in cui una gi" profondo, e un esterne,ma vede un " vi " cogliea Kit venire a fa ridere tutta e " cos" acuto le lui con protagonista. uomini e che destinati romanzo Negozio dell' Antiquario? signore e , del suo di Dickens negli uomini gloriosofondatore di ha fatto carattere spetto ri- e " scoperte.... il che figuradel sguardo gli erano sue dinanzi quel Circolo Pickwicit r lui a parteciparealla gloriadelle Ora servirci offerti d' affrontare spontaneamente s' erano i ci " lecito ), ispiravanoterrore espressione simile una che, ma inosservati, passare Piekwick vestivano quando d' potuto " un ispezionare o che, o l'avrebbe non carrozzino,dopo prese la rincorsa ianale dall' altra D.3l.za..y 101 " " parte della strada,poi si slanci" lungo verso altro fanale un potuto assicurarsi si ferm" di il lettera un fare un triste tutto Dickens felice di scoprirla vedono non intera senza della basta l'anima Udite " mano sta d'aiutare, l'altro si metta che che dove anche vita la il soifrono, materiale a sua dono tri gliale bruta, dere permette di trasfon- l'impressionedell' anima perder nulla della ))ickens cose, ed il vento che di notte Il vento la la dell' arte della natura intorno con Il canino quest'ultimafrase: coloro ancora. delle sentimento gliato ta- stra, no- sua profondit" indovina talvolta vivezza. sua N" " farle hanno gliel' e o vita morale negli altri Il " in non " " pu" lavorare: non desideroso giorno per se quella potenza e cos" paio di zoccoli. simpatia o mesi e un ardente e in- profonda pareva (Questasettimana. aspetto che C'" materiale, Collina? nella schiena in porta, cosi Wilkie a da ascesso tre volte m' e, avendo (*)." malato " -avuto che quanto a tangente cagnotto del ciabattino di cui " parlatonel ciabattino sulla dello stesso erano botto,assorto poscrittod'una ha opposto al primo; eh' meditazione E la alle ha per questo affatto moderno. soffia in ha un dell' di cliiesa, modo Antiqitario.Cap. e notte: sinistro di chiese, lamentandosi, di invisibile le finestre (')ZI Negozio rispettoun le tentare porte,di XV. D.3l.za..y rare er- eer- 102 " qualche fenditura care entrato,come ch" lamenta aia,ai s' eleva sonoro, in e tratto i muri gridacome dove sembra Colpa E , illuminava e tetti derise canti " da la l'altare, la e un lui vecchio asaas- gli gli uccelli tavano, can- Si campo, devano ve- non cose, d" coi campanile grigio, fra s' innalzava prima una morire poveri contadini croce, profonda, guard" Male sole al tramonto a dei sfuggite;ma, Primo presso sta per sopravveniente. Egli CaMpone. produce grande quiete della che una e " come case uno anche Talvolta splendore del le io altre brontola selvaggiamenteil ('). iscrizioni queate rompe risata;ad di queste significato o (')la di fiorivano i dolci fiori di notte al valle alcune coperti di paglia;e la mai lungo la fronte. Intorno sormontato e nelle v"lte. i marmi nascostamente, sdrucciola ancora lontano squarciare tratto una che "Lo " ]'organo Di parla all' uomo campagna si sforza di e non e, le navate, di tentare e fantasma,attardandosi sentite sioato: Ad i falsi Dei e pian piano traverso si lamentose. fruscio di un cerca, "hec- le leggerebisbigliando come se i^uand'" uscir di nuovo, per brontolando sembra strillo acuto quel che E getta disperatamentefra s' avanza e trova fino al tetto passa ai morti. sacre non alle colonne i travicelli ; poi si di aotto entrare. urla e intorno scorrere cui per di camminar contento di che uno " pensato aveva anzi lui le scendere aveva nella volta,dolorosamente, quarto. D.3l.za..y 103 " la all' intorno campagna Poi aera. eh' " la opere d' arte. condizione " mini negli uo- dell'anima delle creazione "n lui come felice intuito un turale na- pazienteindagine psicologica, e d' analisi davanti sviscera non lunga lavoro il poich" alla frutto di solo ne' suoi romanzi appare addentro questa visione,che una (')." valle quellavisione artisti risulta da da e cio" essenziale Ora gli in tutti nella bene legge dunque nelle cose, ha dalld luce della illuminata gi", gi", gi" acese Dickena e " intuito, s" rivela. L' autore non ai nostri occhi l'anima de' suoi personaggi:bens" dalle parole e dagli atti,i quali sentimenti, egliintende dei e del E carattere. di dire,r noi che giudichiamo infatti: anzi pi", perch" ricostruiamo, se anima di cui Dickens la sodisfazione ci ha dell'attivit" Che le se parole o che e nostra fra le Come le conto nostro la a personaggi,tra parole costituisce dell'autore illusioni indicate e e il quale i del manzo. ro- pensieri tradizione gli atti,quella con- 1' essenza della menzogna l'accento metterci nifestazioni ma- coscienza lavoro mente, ciuel ci fosse nei dell' ipocrisia, basterebbe ironico sempre ciamo fac- cosi posso precedutola composizione ha Dickens per e della ci d" che pensieri giudicare si debba esterne, ripigliando per con dei immediata e diretta, conseguenza sono in sdegnosamente guardia contro le g"'inganni. o r autore Marlino non ChumleKit. analizza Voi U direttamente - ",". nel ti) ro- 104 " de' suoi l' anima manzo personaggi,cos" s'analizzan da s". Sono non quellidei romanzi con " casi in e le angosce modo di del parole e delle loro eh' essi dicono n" in altri n" ci svelano che delle sviscerare quali sulle la d' davanti ratteri non dal lato nella forte che v' ha vulnerabili. grado dei noi in Ho supremo singolarit"del gi" detto e ci assalga, ci avvilisca. eccesso che Dickens degli mente forte- dal lato artistico. di questica' che un la facolt" d" dissertare a nell' operare, morale a fin sentimenti caratteri, cio" concezione generale possiamo non il dubbio debolezza diritti, interi,costanti concepitie Se a scoste na- impareremo i nostri nostra sensazioni coscienza, quelle in cui che prire sco- a oggi,quellei"bre terrore; non fin tanto della disperazione uomini leggendo ci" condotti abbiamo non sul delle moventi quelleseerete pensierie cagioni loro avremo sui n" perdano la spontaneit", eh' essi tanto Ma in noi senza " nostri o saremo i romanzieri gettar le sguardo o non profondit" dell'anima oscure dissertano loro azioni. Certo fanno e dell'autocritica non loro semplici, assai torture dubbio,opper" dell' anima essere personaggi generale, paragonati creature odierni, quasi primitive;ignorano le i li rend" possiedein cogliere attraverso le volto,dell' andatura,delle vesti,le interne dell'anima: singolarit" voglio parlare sta appunto Studiando singolarit". un ora nella l'eccesso visione Dickens carattere, D.3l.za..y di cui di queste rimane 105 " colpitoda subito il meglio parte da la il male e parola) molto di cui specie di una conda,r" accidentali. e fra e gli altri parola manca perdoni al senti-. cui uomini de' suoi " se- na^, perso- cosi diversi dal che stravaganti, cos" si domanda a la viva pi" gli " se Dickens il il mai di simili nella vita. In di rado non in i sentimenti quelliin ammirando, d' incontrarne accaduto si intorno alcuni Epper" talvolta addirittura lettore, pure (mi di vedere dell' autore, sono personalit" comune, concepire piftaopra; parlato caratteristico principalee mento di la quale impedisce artistica, Dickens a lui proviene senza assoluto ho o secondo manca unilateralit" nella visione spesso qualit" interne artistico. Ci" e di peculiare; molti, gli sfu^e, a l'attira, perch" morale ha carattere di comune parte da quel modo in il bene eh' " non d' interesse dubbio quel resto,ossia quel fondo di atti esterni o ci" che " una della senso . misura. Questa personaggi(e lato comico. et" non ostante in la " ne una ) che a specialmentenei Dickens considera del Circolo membri coinvolto,non sempre avventure timidezza che dal Piekwick, la ostante e amorose, rasenta la Winkle, nimit", pusilla- sportivealle qualis'abbandona fama di sporisman dove; Joe, il grosso "Wardle,dorme ritto,dorme sua avventure mantenere come i matura, in sua so molti son Fra Tracy Tupman per si riscontra mancanea ogni volta sedere,dorme che usurpata domestico lo anche del non signor chiamano, dorme mentre D.3l.za..y mangia ; 106 " il aigoor Grimwig pu" dir quattro parole senza non acommettere, nel calore della proponimento suo di discussione, Tapley ripete dieci la testa ; Marco giorno"il " di voler giarsi man- volte il allegro essere , ad costo, in ogni dove Sara cita,ogni che dei servetta volta parli non di cui le amiche Harris Ja luoghi uggiosie discorsi maliziose mobili: moto si non dinanzi cacciar alla sua Chivery della low s" antico nei e pensa, tristi il di o ' nei in sempre funebre lo pi" far" che incidere, signorTwem- spiritonella amico recente lieti casi nei e questo terribile problema: o non gli asini che, passando sul prato i suoi diritti; vanni Giocasa, usurpano logora continuamente di pi" nelle persone pietra sepolcrale ; il timido sua se volta sola che una capo mi (e collo brani in Copperf"eld" vita, all' iscrizione sulla tiene . aignora bocca apre muove di Davide zia la per giose, ug- l'esistenza; negano Peerjbingle non uditi,e s" d' altri ), una mai gli faccia picchiareil non parla di che ripetereal piccinoche per persone " pi" meritoria;l'infermiera l'allegria Gamp sembra fra egli sia se del zione solu- signor 11 Ve- nering. " Ma in ciascuno di questi personaggie " colta altri,l'originalit" cos" felice,e resa irresistibilmente con le arte cosi risa;n" la con in tissimi mol- penetrazione fine,che strappa ripetizione togliealla comicit". Avviene anche talvolta che dell'anima s'impadroniscano un del vizio o una personale Dgliza..!. virt" siffat- 108 ~ V originalit".Come eg!iha nulla di non forza,elie vorrebbe infinita. La di straordinario qui quanto la dei del mondo scena gruppi: e a schizza brevemente i alle Dickens, abbrunate del che lano, s' affol- ritratto; poi i mano ne affacciarsi, invita nanzi farsi in- a bambini, sorride al sopravveniredi portinsul volto i deformi persone la fronte malate, corruga o samente pieto- se scorge segni della malvagit" cuore. Entrati che sta in piena obbiettivit". i timidi finch" liberamente possano proprietendenze,e i vicini pi" Subito arditi non gruppo superbi camminano in sorridono gl'ipocriti stirando gliocchi. legami d'amore Poi e e ti in in indoli si incoraggino;i gi" con odio si le nifestano: ma- muoversi sinvolti di- ciarlando;i la testa alta; le labbra senz'alzare i caratteri s' accentuano, " di agio contemplare, senza gruppo molto loro manifestare le varie sedere a su a disparte a stanno di passano li mette Dickens sono, subito,perch" con vasta gente grottesca o buffa,abbassa il capo uomini " ride fort" all'entrare giovani fidenti, ai giovinette e che volta,a due, a tre, li vede timidi,prende per di 0 il che via aua variet" una personaggi vi alla lo vederci a dickensiani ; i sopraggiungendouno legge e senza insieme romanzi ginali ori- cose sulla incontrare Dickens acena lo ehi pu" grande originalit"e Una " tal singolareo pensi:ci originaledi scrittore una veramente gusta " primi stringono;poi gliaf- D.3l.za..yC00g 109 " pi" tenaci,le passioni pi" violente, fanno fetti si it dramma " pi" complicato,finch" le tendenze umano non naturali,libere nel loro svolgersi, a delle tante una forme tante forme della Sulla i scena che da pur esempio,tutto a ha secondo; di Chester d' Giovanni n" di si coprono Carter. ra" Sikes I " in rabbia eambiano in o che amore, condizioni gli e figliuola ai d" buono la sua bella lato lucrativo della e del per rivale '"uo compiuti di rimorso C " " che una funebri in Oliviero e non asmatico la con non nipotina, loro detta ven- per Headstone " il senso il grasso coniugi Sowerberry, recchi; pa- Chuzzlewit, un'altra cuore, " impeto d'ira; delittisono pompe in Martino Copperfield;ma cos" i rezza sicu- sono di danaro scherni del Giovanni sangue degliassassini, famiglia d'appaltatoridi Omer, umilt" di ossequiosit" violento feroce,e ", primo disinvolta e delitti di di spavento nell' animo Davide del inganni di diverso e diverse, Twist, un'altra a boriosa lungamente meditata,Biadlei gelosia d' C Giovanni e per avidit" vari, Chester la vile per cos" Peclisniff i basai uccide Chuzzlewit seno da ipocriti, superba paragonarsi con pu" nel e fare coli' ostentata la veste cui Giovanni che a delle una si raccapezza, untuosa l'ipocrisia nulla tanti son non gruppo un a pace. personaggi da Heep, Carter; ma Giona ha o alla morte, principioehi guarda Uriah non dell' eroismo, colpa, o quale ogni cosa della siano arrivate in signor allegra sua somigliapunto vedono ne professione, se non il alla femi- D.3l.za..y " no " " glia Mould, che ingrassae floriscpin piena indifferenza le da casse morto la ma figliuoli; la uggiose che e a moglie di Joe padrona; Gargery due, il bisognodi i buono che debole e sentono, ; e In " maggior tiranne^lan le del signor Dombey che suo grado pi" vuol la che brutale moglie sua della la con con cui e visetti sulla nelle non si della " la tirannia di poter volont" n" le superba piegare.a dopo fa allegrerisata di col povera scuole, sono una rassomiglianoe " I e il delitto narsi parago- forse pi" alla lei nel tempo che Sikes bambini, legione;ma le loro che acontare dispoatiamocrudele Nancy. di No" Rudge, raffinata Chuzzlewit Giona signora femminile; Barnaba mantenga terminabili g"'in- gli uomini famiglia dell' ucciso,pu" giovaneaposa esercita lo fa poi la tirannia tenace persecuzionepi" della promessa, case la persecuzione feroce di col danaro sua anche la per mettere sono crede e le altre come nessuna ma sopportabile in- pi" l'altra vigliacco, numero donne; come signoraBundle non Ciappole,\'ile e abbrutito, n" cameriera al marito una ha, e uno disposizione sua una non Non " mariti non discorsi insopportabili e Nicklebj. diversa. tormentano la sumere as- botteghe 'e tre darsi l'aria di vittime piedi sul collo,r al marito difesa sua della a sempre pepsin sembrano aignoraSowerberry aignora Varden, svenimento nelle di commozione cuore sicch" crespo diverse le donne mancano altrui: i veli di e apparenze stringereil il male per di stalo uno nelle i loro piccoleanime D.3l.za..y Ili " impronte speciali, per hanno Paolo e perfield Creackle fa carceriere di padre,Ta a visitare i nelle aua con collegio i bambini e piccina del collo da diversa suo mente infantil- canta dolce,tutti ci fisonomia la momento la e capo, esile una riman- spiccata. e commercianti,negli osti,nei nei infermiere,nei impoveriti,nei nobili conduttori che maniaci, nei pazzi e stri, mae- lords, nei gentle- di diligenze, perain sovrabbondante variet" tipil doti con scende i basso aenza caratteri dialogo,la stile,anch'esso In eerte alla assorge caratteri, sime spiccatis- e grande originalit" uno riveate. ginaliasimo, dei dickenaiana,a' accompagnano una sentimenti,che ens"ano variet" dell' arte naturalmente del ogni prigionierie voce la e L'originalit" di del Cop- domestici,negli ecclesiastici, negli attori drammatici, di cui Marsigliache, portata in nel!' anima nei Davide Cratchit,il piccinoin fasce picchiare il la con nei bambini i bambinaia E che i convittori aignora Peerybinglea della men Dombey, modo quellidel collegioBlimber, e Tetterby e gon " vario dick- dignit" di tragedia;in la principali: comicit" che fa sorridere strali dell'ironia e vivace festivit" quel leggeroaccento non offende. Talora fanno acuti e altre dia comme- e si ori- e pagine il romanzo volgarit", togliendoalla auoi variet" nico iro- i delicati pungenti. D.3l.za..y 112 " colpiscononel perch" il sangue, labbra sulle di o in prende chi scrive della dalle d" in una somiglialo scoppiod' Traduco, a chi non volte gli strali canto un lo patetica, tore scrit- ilarit" di bambino. un delle mie qualche parole, tutto intesi il e romanzo. guatati anche da Comincer" un un da esempio di patetica. Giona Chuzzlewit assassinio sta e a ha per che terreno ordine notte, e, s' egli la e tutta e aspetta che notte lungamente compierlo.D" moglie, avvezza ha che in grandezza tragicae da di tenerezza povera legge.Altre di che piena,gioconda,cordiale, conferma conosce esempio l'anima tutta tragiche,spuntate le altezze abbastanza essere possono patetico l",scegliendodi preferenzaquelliche e qua il allora e la commozione risata satirico ai o grido d'amore un di chi dell' ironia,buttati satira,vinta passo piet"o in 1' anima tutta e disceso frecce ironico sopravvento, assorbendo il ancora, di s' " mutato violenta contrazione una di tenerezza; mormorio un in volte l'accento fremito un rosaeggiandi cuore, di canzonatura sorriso di Dickens sdegno.Altre perde in del vivo pi" " alla di lasciarlo non lo dove e tutta tutto il sciaguratos" non la pi" cieca cesai dintorno. rumore d" sulla via " tarlato e dormire chiama, anche appresso, ogni sera, nella d" sulla via ormai meditato s'apre da D.3l.za..y un meretta casua dienza, obbe- quella giorno traveste L'uscio lungo 113 " Non " " terribili. chiesa fare sonanti! che vicolo: due punta di vederlo l" senti rinvenuto il giorno avanti assassinato. scoperti ", di si credeva Vedi, " in non si dissero " allora il silenzio sembrare gli il preludio S'udirono rumore. potuto Mentre legno. vano, passa- scheletro ch'era lavoro un fosse di stato " li scavo quellod'un uomo i delitti vengono sempre 1' un mai quelliavessero se i battenti campane Egli si gett" indietro discorrere d'uno che e uomini! piedi,come traverso presso, chetate qualche spaventoso passinel alle era stava origliando ch'egli terribile da e una proclamassero con e e finalmente, _coainuovo di in si sarebbero cess" suono apparve la citt" in delle campane sapessero per tutta all' uscio. Non Il s'esercitavano il clamore e lunghe,tristi, erano impazzire. Maledizione Pareva voci ore campanari li presso, tale da mille Certi Le lume. aveva " l'altro svoltando l'.an- la uscio golo. Sss. Mise la chiave un momento, resistette gli si mescol" aveva in nella allora bocca un toppa e poi s'aperse quel a sapore di sabbia, di terra, di legno senso gir".L' d'un colpo; e di febbre che gi" ruggine, di polvere,di marcito. Ouard" fuori, usc",richiuse. Tutto era deserto e quietoquand' egli prese la fuga. Nessuno strade buie degli uomini rabbrivid" che senza camminavano saperne la nelle ragione D.3l.za..yG00gl " 114 " meatr' suo visto eglisgusciava npn furtho passare accanto bambino nessun percezione d' r indistinta " cadendoglisul letto,gli turbasse Nessun abbai" cane catena dietro lui per a si preparava alle mota che bruttava la che rami che le alti sue gli non luci una luna uccelli e le spiga di grano il stelle, che non umane. mente, vegliava solennela intensit" e' nei riposava nelle gliocchi,se vegliava.Non e sui appollaiati era sua un oscurit" uguale? Gli vento nell'ombra, la campagna ci" chi potrebbe : le creature notte guardavano con immersa chiara, tutto mai chiudeva vero ruscelli il bestiame la arrivare di lui? pesci nei dormivano importava, se la albei'i, la via n" freddi,e " comunemente " Non meglio i negliovili,e e se e dorma. degli alberi; forse stalle Ma e polveroso per s'immagina sonnecchiavano fiumi lucidi rapidi nemico. suo qualche cosa saperne Forse il Ci di notte guard" " suoi se la notte tutta incontrer" natura si e di Caino? piedinudi i la notte! Tutta " volt" che impregnati di q^uellarossa e viaggia luogo dove passaggio asciutti sul terreno umidi Chuzzlewit al stesse nell' opera aprirsiun vedere per ancora gi" erano la stridente topo che sangue Quand'egli si forse spalle,era se riposo? del ghiotto festino profittare loro? passi cadevano 0 d' .eglis' accingeva,t"Dt" cui l'innocente di sonno colpevoleche, Nessun odor nel di rompere sforz" isbranarlo? per rintanarsi,i"utando per a si e ebbe un' ombra loro ? AI a leggiero, aperta e filo d' erba vegliasse;e piil D.3^l.za..y nna He- - parte della stanza, dovuto eaaer Te*t"Ta nei si l" deotro sebbene mmer"oai U mente le qnella; luogo pieno tenebrose ore raratre devano in lo li dentro, diveniva spettro e il fantasma insieme il persecutore Arriva il sentiva Mentre gli si e dal l"icken8 : sembrano eh' " senso vago paurosa, deve che la matrntina chiave V Per " fare a con l'uscio, nato assassi- uomo " spavento potenza tragicadi moglie della povera a Chuz- solenne,incessante di contro una ignota, cosa cui ogni lotta vana. quanto di cercasse d' ascoltare v"ncersi,non e di lasciar Poi^esse orecchio ai discorsi meno ascoltava. si un pieni di sospetto, e pi" ancora nel cuore di lui,quasi l'aspettazione venire, che viene,e riuscirebbe bare (or- ascolt". Xon che inconsapevole, glisguardidei famigliari zlewit di bisognerebbe conoscere riraorao la chiamata era ^n- " temesse misterioso quel degnamente apprezzare ed sna. rizzasse davanti! fasi di le tutte casa Rocchio 1' assalse. Se paura cre~ modo certo girava la spingeva col e scompagnato per se alcnn fosse li Ma a imaginar"o,e mostrnosa una e piedi,come rumore. lo perseguitato." Londra a di di dne medesimo, se propriosonno tremante mano il e finalmente sci/j snlla punta dei di quando e e lai lontano notti,e il letto sfatto, rincbiuso arrebbe ei to^se.a'"o- non tristo d'inganni durante e che cosa di terrori nella raffigurava silenzio qualche intorno a lu" o cercasse poteva vedere che di pensare D.3l.za..y che si facevano ad altro 117 - " risolutamente battiti d' rauchi magnetica, le virt" "centrarsi in che la sentirla venire sua la pena, venire, e tortura, sua ~ a altrove qui, come che me degli elementi idealistici ci" che r realistici dell'arte;poich" colpa lo trascina,e le voci di febbre senso medita il e ci" che coscienza,della della che e delitto, insieme moralmente,quando natura ha se ascoltasse di Dio, Quel e in si mescola quand' egli gira la quella sensazione e fisicadel bocca a un il e la " stato per silenziosa camera meditato,quel senso cui sembra mentre e ha (')ItaHmo a legno nella toppa, cio" delitto non dir piuto com- ancora gli oggetti innanzi cosi,dell'assassino fatale in cui l'assassinio di pauroso di la coscienza' d'esser " d" chiave Chuzzlewit Chuaiemt. di colpevole;e pi" quella compenetrazione,per COR mentre saper quella rispondenzafisica tra complici della colpa elementi vede ruggine, di polvere, di sabbia, di terra, marcito felice una gli con sarebbe Clmzzlewit che in Dickens ", fisicamente uomo romanzi nei Dickens, la potenza tragica stia fusione ' doveva ch" Per- ("}. " Pare la la con- per ascoltazione. cosa per man"a. sua Sss di finivano intenta qualche era quasi sempre, facolt" sue specie d' una egli sapeva qnel orologio un i contare a Voi. II. star sdoppiamento l" rinchiuso lontano, quella tor- Gap. XXI e XXII. D.3l.za..y 1,18 " " d' una aspettazione mentosa la " traduce si quale l' orecchio nel venire, fisico di bisogno tutto ascoltare, per deve che cosa ci" " d' tender realt" una spaventosa. E alta vedet" idealit". Quel bambini e se oneste innocenti. " se vincolo uomini. unisce bosco,intorno a orrore e del cielo contro A ogni l' uomo colpevole.Dickens piange La Dickens grave la anzi l'anima degli che sangue dal si dilata dell'assassinato, . estiva,esprime notte il delitto. e a questa ribellione nulla toglie ucciso egli era si s' indugia con patetica, un che crudelt" scuote in trova attutisce in lui grado pure piange lui, ch'" non impressioni delicate alto nel creata, la ribellione della terra quand' egli in cosi di mille suggestivadel e di pozza potente commozione le le anime come con malvagit",la vilt",la colpa,non rale mo- tranquilla campagna natura la pura cosa quest'orrore il fatto che pia sozza tutta r d' la per la rivolta '" perseguitaChuzzlewit al cadavere contaminare colpevole,non colpa, l'espressionealta quella E della pi" cui uomini della esterna che notturno non che del la con per Quella sensazione intenti aperti e viaggio non il passar turba, in presenza e fonde s" di ribrezzo senso avvertono ohe occhi realt" la manifestazione non suo la come il dono tanto e morto: umana. di l' anima presenza la gran facolt" d' una di gentili. Egli della affetto su sentire riha commozione ci" che vale D.3l.za..y 119," " a trae auaeitarla, da cosi pi" vere profonde cose, e forse che Lo cuore. Taine,che stesso restrizioni senza dice,qui sache pleurer,cela on E n' y la " a belle al nostro doti artistiche d' pas toucher mieux lode attendrir;il et di abbandonata e de pitiedans feit l'avoir lu le coeur. pi" patetico al da sofferente, l'ispirazionead gli "crivain,egli lettre;avant v' ha Dickens questa via questo proposito una a II " perch" nulla tratto pi" : est dell' infanzia d" lacrime e che' va, per tante sav^it pas tant de se ne piet" qualunque altra,diritto per negate, gli tributa ha di argomento alcune " mondo ha essa le fra sue pagine. Volete la conoscere piccola Carlotta di Casa Triste? Ester,Ada chiedono dei bimbi d" loro rinchiusi. La stanza " e i " i nasetti rosai " sono diciotto scialli e e piccinodi un piccina di le cui cinato vi- fredda soffitta, bimbi, mesi, mantelline, personcinerattrappite. Chi vi ha chiusi dentro domandammo " e del in sta|za con quantunque tutti rinfagottati hanno donna una povera una una e della la chiave sei anni o Neckett, ammobiliata: scarsamente cinque signor Jarndyee, loro tutore, il e a chiave cosi soli? " naturalmente. Charley ", fermandosi rispose il ragazzo, a guardarci. " Chi " * No, la chiamava Charley" " nostra Vostro " sorella, fratello? la " Carlotta. Charley, " D.3l.za..y Il babbo 120 ^ * Avete " Io ", toccando bimba E altri oltre fratelli, risposeil ragazzo la con che la mano Charlej orat Dov'" " " fuori ricominci" a lavare a camminare ", curiosamente Noi i due ci bimbi, quando un il si sarebbe in e Era l'altro nella cui da da e camera * La e Oh tutto bianco da donna di sapone. Col anch' esso, la se a in collo. donnetta che fosse stato non riusciva braccia e a del vicino qualche luogo non Charley vero. correndo pi" aveva parlare,e guardandoci senza ansava, viglia. mara- disse il ragazzo. cia stese le brac- ninnando gridareperch" Charley se le veniva ancora, giocasse a far la lavandaia piccinaeh' egli stava si mise gazzina ra- pi" anni bagnate fumava Charley ", ecco una specie di cuffia da braccia ; e, principionon asciugandosile guardavamo e quanto pi" presto poteva; sicch" fiato letto. dimostrava una eran di ci" e figura infantile, una in detto eh' ella venuta vandoci gi", osser- per felice intuizione e intelligente un' con d" ranno su avvicinando grembiule piccinaa' asciugava le che in entr" troppo grande, e grembiule,un il ragazzo. riaposeancora 1' un chiuso della cuffietta Charley. " e che intelligente, della persona, donna morbida con piccola, bel visetto aggiunse ", piccinaal legno del guardavamo molto l'Emma " " e della testa Charley? a " ; collo;" in teneva " troppo la " la prese, dalla cuffia con e dal la prendesse un' aria di grembiule, D.3l.za..y 121 " e stette che la guardarci di a intanto serrava " la testa della sopra le con sorellina, piccolebraccia, sue afTettuosainente. innanzi anche le si bambini d" cosi (intanto la teneva e che q^uesta bina bampossibile gli altri due? Guardateli, per l'amor che d' stretti insieme, i due piccolicon fiducioso un' sembrava * anni esser abbandono, espressionedi in strana C"iarley, Charley", hai? " Pi" * Oh tutore, " Non di E " Si disse il mio e di cosi seriet", tutore," quanti come sei vecchia! stai bambina. veceliia,Charley ", risposeil mio sei ridire " la tenerezza qui sola del questi bimbi? con accento suo compassionevolee tanto zevole. carez- riprese. " signore", ripet"lei,guardandolo fiduciosa; come fate il babbo a vivere? Jarndj'ce;poi, volta ripet": * Oh " un' aria maggiore, fermezza tre quellafigura infantile. come sola,da quando E la tredici, signore ", rispose la posso " e quei " po'scherzoso,ma " guardati davvero degni giovine, con " sedere Dio, guardateli!" Eran un tutore,tirando stringevaaddosso grembiule),com'" mantenga di il mio facendovela seggiolae una il ragazzo il per disse possibile-", Com'" " Dacch" Oggi, il babbo per " morto. " domand" altrove morto, vado esempio, lavo. il signor ancora la faccia Charlej,come " " fate a fuori un mento, mo- vivere? a " rare. lavo- " D.3l.za..yG"10 Dio " alta neppur abbastanza ho pronta. " Ne E " quanto Povera mamma! La " mor" mamma petto." E allora il babbo che procurassid'esser io ho- cercato in di fuori. E per questo " E vai fuori * Sempre quando qualche " E mamma. la " ? mamma di prima so che disse che mi che bisognava lei. per potevo ; cosi e badando e cominciare " le posava mamma una ai lavorar a per fa; capisce,signore?" si come spesso? " posso sorridendo," lira. testina quel l' Emma, nacque spazzando,lavando casa, molto e la come fare bimbi, gli occhi della morta quando sul lavoravo " " risposeCharlej, guardando E alla lontana! chVeran eh' " " tempo sei non arrivo,signore ", rispos'ella ci paio alt! un tutore, " arrivare per gli zoccoli Con " ", disse il mio ti benedica Charley aprendo ", disse guadagnar per soldi dei e " quando esci,chiudi sempre cini? pic- i chiave a " " Ogni vien Perch" vien tanto su il si facciano non su ha vero, di paura Tom? loro giocare,sa, possono rinchiuso star do volta a e chiave, una Tom non " " " No " Quando la strada signoraBlimber, qualche volta signor Grindley,e qualche capatina io; e poi non la male, capisce,signore? ", e risposeenet^camente vien ci si quasi benissimo, non Tom. ' lampioni buio accendono i vede benissimo anche " vero, Tom? " ..y qui per 124 - " delicatezza con siano non perch" pi" necessit" alta di fine. Pi" cosi generale i in sana quello che in fisica, facolt" mentali Cos" commozione e cenano, una che letto i nata e cresciuta accennate: libera ; qualche di sotto vita in e maltrattato in mezzo allo studio l'orfanello un' aria accorata sei a con che e ai ladri;il la sua aria stretta speratamente di- ; Davide Cop-? anni; la piccolaDorrit benedice che coperte moribonda; Tiny grucce solenne, Negozio dell' Antiquario maggiore le Dombey delicate certe da cosa nell'asilo di prigione,ignara poi quei di calci. Tutti pugni e petto della madre nella una di nessuno fanno vivere intento senza il fratello genitori e a a dar obbligatoa reggersisulle dell' aria con farsi vecchino; Fiorenza solo perfield sviluppodelle quei piccoliTetterby che a Twist costretto al Tim dolorosa per gli altri,Oliviero di comune condizioni si possa pensare nascosta guerricciuola dolorosa eccessivo negli intermezzi piccoloBombey alle dovuta un non forse mentre carit",poi glialtri bambini delle facolt" affettive. non dal mangiare a profonda e bambini, se scappano altri o avviene Davide bolezza esistenza,in altri alla de- breve sua delle e o Dickens, Charlej ha lei " in Domhey tutti con lui, d" idealmente meno e Paolo questi e precocit",che della speciali non siano creati dalla fantasia di la che (Quello dei romanzi bambini vita, ella Con Copperfleld. attiva di pi" consapevoledei dolori e della - ha dei campi figure appena Oliviero lo una e Twist scolaretto del cosi bella cal- D.3l.za..y 125 " il povero che e ligrafia che Tominj alla bella come signorina Molti con agli occhi,tenendosi sacri alla i impallidisconoanche v' ha adulti. E di e pati Carlo cosi del pi" nei sano pas- pallidi, po'languenti. un soffrono,talora dolori degliuomini riflesso di ci" che un anni primi " l'angoscia,cos" grande mi renze pitturadi quellesoffe- quella desolazione Dickens bacio un appetto alta quale vivi nella sempre e tutti morte; intensit" di desolazione una piccolo per mano, di fiori delicati corona sono il questi bambini tutti " una adora, maestro all' ospedale lasciando muore davanti " della vita: sua perfettal'intuizione vero. VI. gi" detto Ho che ", a quando Dickens scrittore satirico. Concorrono la in innata disposizione ogni individuo e e in la necessit" scopo di moralit" quasitutti i suoi romanzi eh' " caratteristica r limitata la a non ne sia dell' opera una cui in Dickens, come lo pone in tutti che lo o in satirica appare inceppato l'intreccio per le sventure dickensiana. parte del romanzo; le sventure gioni: ra- rabile, il lato vulne- intreccio, perch" in generale simpatia per muove coglierloin l'intenzione tale due a cogliere spirito istituzione quellasimpatia menomata suo cui tende. Ond'" evidente, quantunque n" del ogni di renderlo a quando, a umane, Non la ceppato in- satira " menomata non che in tutti umane anzi i la tira sa- grandi,da D.3l.za..y 126 " un sentimento da un nobile carit",da sdegno Dickens A da di innocenti e cuore eccita lo Alla maniera la satira piccoleborie,delle circoli in cui muni co- r"so,a pi" fonde pro- istituzioni umane, appartienePickictck,eh' gretto delle cui assembramenti Quando nei a anni primi scrisse satira se dei pertinenze, im- non toria riportanovit- inganni, dei strati magi- pubblicoodono dappertutto vedono e suo affatto del presidente della Pickwick, considerare del protagonisti suoi che l'ordine sediziose tragicodella ma delle sospetti. Dickens inclinato d' e nel loro zelo per dappertutto grida v' ha meschino si scrivono elettorali partiti " dei chiacchiere, non se non furia di mezzucci che di e piccoleambizioni, si fanno non dei e il piccole invidie; la giornalipoliticiin li lanci" pi" sdegno. nel mondo: mento, dei soltanto nelle e di tirannia. famigliare: " le radici del vizio la satira di quanto di il lato forma il lato comico umano prima a di satira muove difetti, quella che, ricercando nel qualunque contro rilevando bisognodi giustizia, un maniera ogni quella che, " vivace era senza il lato comico natura primo umana: romanzo incapaci di circolo sua omonimo, seguaci,Winkle, Tupman sulla scena del mondo, piccoliborghesi,stette a in dubbio piuttostoche scelse perci" a uomini di poca nuocere, e nezza giovi- i tre e mezzo Pickwick, pi" siasti entu- Snodgrass, a lani popo- guardare quel D.3l.za..y che 127 " seguiva,e, vedendo movimenti goffie impacciati,ma rise male, che fece e allargail Non che campo d' rapimento dalla Pickwick delle grandi di paura, tremi sta zitellona ler,il elmetto tutto lo e che di Job e la bella cameriera i cosa a ballo un d' una mascherato ; sia che manca ai di cui " concentra lustri Kckwickiani, baci piange,o canzoni dietro innamorato; stume co- Wel- Sam Pickwick, nel quale si che va Tupmau, completo un sopra Joe 1'uscio qualunque ch" chec- lettore ride. Monotono, direte voi, e questo ridere di fOa. messa pro- personaggifacciano,dovunque vadano, dicano,il " mancata dei forestieri all' albergo, o dorme cesso pro- o che Snodgrass, ridicola; greco spirito che le scarpe supposto cencio,quando un del Duecento trovatore domestico il duello ; sia che poeta sentimentale, vada da tenti o manovre, suo Winkle, noto sportsman, in brutta,vecchia portando un il del bel sesso, s' innamori ammiratore tenero rincorra caccia, quando pattina o a battersi per allegro rimpianti. per pallidocome va riao si lasci intentar casa ; sia che cavallo,quando quando di padrona sua buon impedire per signorina,o una matrimoniale a che Sia farsi alcun senza lascia e con disagio, a non cuore spedizionenotturna una moveTano ridere,di quel vedete? cappellosul s" " cont"nuamente pochino volgare, im per due grossivolumi " Volgare " un' opera no d' certo,prima di tutto arte; in secondo perch" Pickwick . luogo perch"Dickens D.3l.za..yG00g 128 " " i suoi fra il la risata volgario lo se leggiamo tradotto;ma i fu quali il quale la per fa i volta fra le il suo " Winkle di studente amico 4 Dev' con e essere un' indicazione. serio, verdi la voce librone,si per Bob Sawjer, amichevoli conduceva legra un' al- scapato. Wintle socio il relazioni avuto aveva fa entrare chiedere in aria conoscere a macista, far- sapendo gliocchiali con nero, e giovinemolto un tempo addietro,quand'egli.Bob, Bob gusto carriera. sua mani, il quale, sentita ai d" e Winkle vita al e vandosi Piclfwickiani,tro- per butta riconosciutolo, gliocchiali cui con mai parve " non Bristol, a farmacia una dignitosamentedi librone leva non scritto dei uno Gli si fa incontro e il Monotono primi passi nella prima in girare,entra di lui generata un presenti giovine,medico il signor Winkle, un spiccato tira, saesempio di questa lepidissima un lasciate che vi e signore consentaneo. Ora, se volete vestito che Italiani, specialmente noi a polani po- satirica fosse insipidischerzi. da agi'Inglesiper quali " esserci se' a mai carattere avrebbe non pud forse apparire romanzo dei conviene dimentica acquistaun che intellettualit", da lazzi parlare e perch" dall' intenzione infine giovinette ; e tale si come pubblico,ad ascoltare, possono dell' opera - personaggi piccoliborghesi, non e d' faccia gentiluomo, e, quantunque un operare e " nella Beniamino un dov'" retrobottega, Alien. bel mestiere l'aria di chi se ne il vostro intende. UjL.:a..i. ", disse 129 " Oh " bellissimo! in capo che con cassetti " Parola d'onore! negozio quasi sanguisughe,e mano. Non " sciam" avrei spero Qui i due tolte da Acqua in Met" dei- finti. " Sawyer, nando tor- cassetti affermazioni. sue reale nel mai creduto negozio,tranne abbiamo tutto stupito, una Altrimenti giovani farmacisti di conda se- fanno e bollir mezzo per simile! cosa a a Winkle cui " scritto Digestivo dell'acqua in di di cucchiaiate contrassegnati)con recipiente di Soda. e un la Mentre berretto lascuno un bone car- l'etl- assapora principiaad conversa! ragazzo " servirebbero che versano su bottiglia una un bigia,col * prirli co- avete maniglie dei la verit" delle bene! entra accalorarsi, " le quelle le propriabevanda coperto mio! rispose Bob anche crogiuolochimico livrea " di brevettato la che sono niente dell' acquaviteda chetta; e " Winkle Lo " noce " tirando e dimostrare e' " roba vuoti ; l' altra met" Impossibile!" Non La d'apparenza, caro " finti per le roba sono nel * credere. altro...! non Tutta " potrebbero mettere guscio d" un Tanto " fogliadi lampone. " ci posso negozio se si guadagni in una Non " risposeBob Sawyer. " qualche anno a tutti i nostri " vestiti to d'una gallonato e severa panierino un al braccio. Scommetto che ti sei fermato su D.3l.za..y tutte Iq 130 " " " piazze di Bristol,pigraccioincorreggibile! gli grid" Sawjer. " No " Guai te a ordinazioni a le medicine? " Si " Le buttar gambe " SI " Allora il garzone le e portatole hai il in bambino di volte 11 quella le e giorno a bada al casa pilloleda quel vecchio gotta? " signore." osserv": chiudi' l' uscio il garzone si e cose volevate farmi come Sawyer guard" per assicurarsi non estraneo Le le lasciamo ordinate. Winkle non medicine la fessura nessun all'orecchio medicine Di attraverso che poi tanto vanno credere. udire;poi, chinandosi " negozio." il signor Winkle ritirava, Dopo tutto,le " Bob le ha un pietre nei tombini g"'inquilini nuovi, ha Mentre piano: ha dei cavalli f E presine per malato uscio che mandi che signore." prendersiquattro male le vuoi Chi " che grande " farmacista un funicelle nelle vero. ti fermi! se quale giuoca a pazzo " signore,non di l' del- potesse Winkle, gente che a ne disse non " capiva: Bob Sawjer e il suo amico risero. " suona Gi" il in ", continu" Bob. " campanello,caccia al domestico mano porta il Il ragazzo un e va in una pacchettosenz' se ne va. rizzo indi- Il domestico pacchettoin salotto;il padrone D.3l.za..y casa, apre 132 " Di si ride chi mente di vestito all'amo? nero dell'arte o tutti noi al espone e i clienti? adescare per qui? gravi giovineserio dignitosa^ circondato o pericolo di ha in di spiritodi ben op^e altra natura r farsi da Non si senta ancora antichit" r le sia possibile, la introduzione, in a in di prima in sangue, questo prigione;e r aveva i satira non Pickwtck. in cui " in e concezione a troduzione in- punta la di Inghilterra, il lontano massima capostipite " pi" gaiamente Gli " che sierata spen- dopo Pickwick CAuszlewit, Dickens Ticist vace, vi- meno vagabondo; persinoin quel- un collegi per indotto tratto quella mirabile aveva Nickleby,sferzando Nicola quello g"'istituti cos" la o ha gi" ohe famiglia alla pure Martino Oliviero in vit" gra- la satira freme, pi" comune origini della brigante o un scritto riso Chuzzlewit Martino come e al boria, tanto far risalire stato vi la medesimo. se movente. non propria serbare a ben diverso indignazione.Persino comicissima la a" Dickens e uomini Il povero posterioridi di sotto a da seriet"? " costretto l'autore di Ptckwick tratto;ma che hanno professionesola ride allegramentedi professionale, Nelle trettanto granchi al- posar la loro dignit" e satira,e, qiiando non abboccano generale, che pescar clienti senza lo che della consuetudine o richiedesse almeno da barattoli vuoti dei clienti provetti, quasi che e fra tutte Bob Del farmaceutica madornali? i, giovani medici " detti di caritA, giovinetti, peggiorid' ogni di due considerazioni romanzi morali ujiiia..!. siffatti e 8( ]33 " dolorose,da cosi essergli j)i"possibile separare non completamente, nella 'dalla la commedia boria vana " natura tragedia.Ecco pochi egli di nella e vede societ" umana, la perch" dietro la miseria ora di molti. " da notarsi che, essendoci " " pi" Adamo di cui Eva) ed doppio antica dell'assass"nio carattere Si pu" anzi lunga il due la " intento l'attraente Per della E di fonte a gli ne Pensate (') Marlin e la violenza andati questi grandi nobile un sana. in vari momenti attiva iiarte presero cospirazioni sanguinose," a di e di felicit" loro d' acciaio volte inesprimibili. che, vestiti tutta a da prova, invincibile con per capo a sero condus- coraggio i copertida semplicigiacchettedi cuoio, tornarono amici tiche. fam"gliean- rifare le sostanze che i Chuzzlewit anche pi" morte tempi dei vita il trovare gaudio armature loro soldati se e ricordato va piedi di " storia zuffe mortali noi nei ricreazione una conseguenza nostra le principiocfie,pi" come di prospettiva alla insieme e vagabondaggio la salubrit" dell' esercizio riunendo divertimenti, con del e e pi" gi'andi sono genealogia, davano dilapidate, a stabilire (quelladi vagabondo, questo di tutte vagabondaggio,perch" fisico notizia assassino un riproduce nelle memorie si e s'abbia nella famiglia stato i ora poi gloriosamentea casa, presso parenti" ('). 'qualedebba Chualeivil " essere Voi. I " la satira di Dickens Cap. I. D.3l.za..y 1S4 " si quando e di si ribel"i la libero cittadino. In esempio, egli sferza la a alcuni sangue onesto Chusslewit, per Martino costumi cani, ameri- eccessiva, il sudiciume, la superbia, pubblicit" l'aifarismo. In la Corte tribunale Cancelleria, di le dove cosi d'uomo coscienza sua colpe di d'abusi, d'ingiustizieo tratta cui contro " che Casa cause satira contro le per vili, ci- cause prolungate indefinitamente, sono solo i non rivolgela Triste profani,ma il Gran neppure Cancelliere, gli avvocati,i notai, i procuratorici intanto capisconpi" nulla; e in anni 0 si mutano in un in e Nella Ministero arguzia del nerazione ge- primi talvolta mortale alla pazzia. parimente l'invenzione Dorrit delle ) nome dei speranze disperatoe rabbioso,fino alla Piccola rosee di querelanti,- accasciamento un accanimento monomania un generazione,le nei C"Vcom/ocm"/ow" in pone (notatela risalto i danni di felice di quei a cui glistati complicatissimi ingranaggiburocratici, odierni affidano la che il dersi senz'avvegestione dei loro aifari, giro delle innumerevoli ritorno ingliiottesenza disperdeogni provvedimento, \ poich" ho citato seguiamo per uffici Arturo ragioni utile ruote iniziativa, frangeogni tenace genecosa volont". E ogni lentissime e un/ Clennam, facciano signor Dorrit. nacle, che iliMinistero vi Non vorrebbe che in trovando occultava in momento ritenere delle Circonlocuzioni, quei sapere prigioneper al Ministero allora un numerosi quali debiti Tito altissimo il Bar- posto. D.3l.za..i.G00g 135 " Clennam, per al in qual ottenere " appuntamento, si fa presentare un figliodi lui,impiegatoegli pure divisione: del reato alla nacle juniore,giovane,magro, a ferma star all' occhio della d" molto " " padre producendo un giacchetta, Vediamo.,., e' " non " lente No dico.... gli mio diss'egli;" " Si tratta d' una juniore,tutto Barnaele poterlaritrovare). aenza il vedere signor Lei vediamo. mento, sgo- Clennam Barnaele ha non ; "". mento appunta- riprese l'altro. Ma uno la trovato ", disse chiederne " che gentile", risposeArturo (Intantoaveva ). " toni bot- ". casca. propriodi Ma ", far io? " molto desidero " sui poco rumore verr". non tastandosi intorno va Lei vediamo oggi,e possa (Clic.La " gli vuole non ai nervi, che cosa ogni casca e Bar- porta, quasisbarbato, lente cbe una cordoncino, un " in famiglia Barnaele. modo appesa infeudato il Ministero tutto certo ao non Clennam; lente " e l'era se vengo appunto tratta d'un messa ri- per ". dico vediamo. Si affare pubblico? " lente ricasca. Essendo La (Clic. tutto intento afi'attoinutile " Forse abbronzato di cercarla, pare a rispondereper ", continu" del il il d'afi'ari simili juniore signor Clennam momento). il viso giovinefissando forse " visitatore, tonnellaggioo al Barnaele lei viene ". D.3l.za..y a parlare 136 " s'aperse aspettar la risposta, ad (Fermandosi la mano, destro-con l'occhio d' grazia l'occhio No " Allora cosi risposeArturo, ", s" non " tratta di ton- tratta d' affari di competenza Si vediamo. che infiammatorio, pietosamente). lacrimare principi"a la lente in vi cacci" e procedimento un " " privata? " Square. venor di Sar" Mio ha padre gotta che Io tiene (Il disgraziatoBarnacle pi" dalla parte *. casa ci vedeva si vergognava quel in Gros- attacco leggiero un juniore non lente;ma cambiamento nuovo un della Street,24, avuto in lei vada meglio che New ci passa: nostra, se casa di domandare ". dir" Le Vediamo. " a signor Dorrit certo un Volevo saprei veramente. Non " doloroso di far di stato cose). ci andr" " Grazie Il giovane Barnacle 8" fosse per : rivederla. A ora. sgomento, parve aspettatoassolutamente davvero. Clennam * se come quelloci che non andasse " va, trova e Barnacle seniore la con gnoso. maestoso, massiccio,opprimente, sdegamba distesa, Si sarebbe fatto altro che avesse " Il " Il tutta posare per signor Clennam! signor Clennam Lei che detto " stato a " la sua vita non farsi il ritratto. domand" egli." Sieda ". sedette. cercarmi all' ufficio delle Cir- D.3l.za..y 137 " conlocuzioni Mi " Il pronunzi" questa parola e son dire: per A * che nego mi dica farla bi-eve Clennam non ee non la sua a di dirimpettoa uno Il I due suo andare a ulteriori ". " logo dia- tere ripe- che, ripetendola, divisione averlo convenga s" si ri- e stupisce verso guardatotra- bestia una se lo rara, dal signor spiegazioni Segreteria. a trov" grande scrivania stender due aignoriseduti comoda, e fazzoletto con una di canna della stecca una tenti in- e serva con- fetta di pane. una signor lo dal al Ministero guarda col stropicciare a pu" dunque si una fucile,l'altro sur che quale Entrato,Clennam " si tratta ricava lui,e, dopo per alla di che il capo, libert": una juniore, il quale come fa accompagnare, sia Ministero,e a torna Barnacle a la lente r al sapere dell'ostinazione " notizia: domanda rivolgersi. Egli Wobbler, e questa verr" presenta se ". solennement" chin" non un'altra prenda " questa libert" pi"so signor Barnacle "ome come venticinquesillabe. avuto avesse ne " " Wobbler? domand" " guardarono e Clennam, stupitidella parvero sua audacia. " E che cosi ", disse il parlava a conducendosi nel suo tiran dietro signore scatti," il sul riparto;si slancia conduce and" canna da suo in ferrovia. Cane cane Si slancia fuori. Lui dalla custode sulla mezza quando di cugino dinario. straor- lo mettono guardia quando dozzina cile, fu- lo di persone D.3l.za..y e quant"tildi topi in buona una il molto sul Trovando cane. bene, cane. Al comprano un Il " L' pane, signor Wobbler? impiegato il cane? Grazioso, zia quella di Il I due signor e del fanno cane ". la sul conserva " Come " cui Dice " Wobbler? lei ha bevuto risero insieme il parere al suo, miglianza so". e un gli sembr" che il fucile si poco. dell' altro e, trovandolo rimise custodia,tir" fuori' l'asta la troppo per Quello dal fucile, ispezionatala canna, conforme Trova ripet" Clennam. " lucida,chiese somiglia che aspetta l' eredit". impiegati abbastanza cane padrone stendendo quando pi" spiecat-a " il rispose l' altro. " cosa ripet" Clennam. " stava la alzar la testa n" smettere: riaposesenz' si chiama " che maestra am- altri q^uegli scommessa del tasche e punta forte e birbante,ubbriacano piazza pulita nelle fa cane scommessa della momento i! che la accetta stanza, una dette nella sua stropicciar a quella Aschiando. * Il * Che bocca signor Wobbler? c'"? macchinai " Non dal rispose il signor " me Non ne ote ci" posso ho " sapere signorWobbler, " ripet" Clennam. Wobbler con la piena. Vorrei " " mai che darle ch'era Arturo avrebbe Clennam voluto informazioni tutto sentito signor Clive, secondo dopo questo e dentro parlare.Non uscio a sapere. ", alla ripet" sua rispose il merenda, c'entro. Provi sinistra, tolo pianerot- ". D.3l.za..y 140 " vace, di bella quale disse elegante, simpatico, presenza, molta con meglio " a disinvoltura: confondersi non Oh " il lei farebbe cenda! questa fac- con " " Non confondermi?! " Gi"! Questo " il mio tal Un cosi modo che nuovo d" " consiglio". considerare la Clennam sulle Arturo questione era prime rimase interdetto. Se " vuole, certo pu" proseguirle dare posso dei dozzina Una presto quasi il credo che Ma vuole. se tanti! ". presto.Del Ci sar" contratto o sia un' con s' intende resto di cosa Non " Ebbene, questo lo pu" quale Divisione pu" trovare " Scusi,come " Ma Quand' neppur quella Divisione io spettiil quanto posso bisogna che avr" si stancher" pu" far come nell' esecuzione " vero? simile, non del " ". trovare. contratto le Poi occorre trovare trovare sione Divi- ". tutte domandi (conforme pu" poi alla ; queste cose? finch" trovato, presenter" l" spose ri- sincero. che che fallimento 1 so sorriso un lei. Credo di sopra qualche lo impresa disperata," opinione sull'affare; esprimo mia stato io Inghilterra". quattro numero opinione vuole. in che esprimo la Non la mia a avere straniero dico Non " a n'" riempire.Ce " dunque un'impresa disperata?Scusi;ma " " da pu" ne si stancher" sono moduli ricerche. Le a un certe le " dano. rispon- memoriale regole che D.3l.za..y 141 " trover" l'otterr" il memoriale poi mandato potr" quella a per ". l' atto registrato, poi firmato, poi dato riman- allora controfirmato,e del alle due e il Barnacle rende la ma Ministero compreso che da una Divisione Divisioni finch" pere sa- l' al- le rispondano {') " e. lunghe il permesso quella Divisiono, essere passa " finita ancora; " da esser esser per altra domandando satira riale memo- presentato regolarmente.Lei potr" quando Ci" ) domande un qui. Se ottiene questa per a esser Non presentare sia accettato questa a di certo, dopo qualche tempo), bisogner" che rimandato di Divisione questa a sistema, a furia il permesso ottenere per (e lo stesso con " abbiamo di tutti gi" i suoi bastanza abpiegati, im- elegantee spiritoso. qui particolarmentesaporitala memoria anticamere ne eh' risvegliain essa fatte,d' uscieri noi sonnacchiosi di duti ve- negli uffici pubblicinostri,d' impiegati scortesi e fannulloni d' dunque g"'Italiani solo non questo romanziere Potrebbero vi (')La certo; cerca frutto. interrogatisenza o^ ma ancora ma lo chi Dorrit. Voi. civile,da fa? legge? e chi, leggendolo, pi" I. stramento, ammae- ventisei anni inglese morto qualche cosa picai"a qualche trarre morale Potrebbero Cap. che un diletto pas- X. D.3l.za..y VII. Il riso di Tiene, " l' essenzialmente volte quale pi" finora dargli senza del Dickens, che epiteto ho gli supremamente e lato par- si con- riso un utnoristico. di burlesco, " non il fisica delle da e ci" labbra dell' pi" zonatara o le fanno C meno " non sentimento in un' altra o un non avviene ha difficile ad e il un per ci" eh' " alcun forma di un un s" can- senso buffe,le tesche grot- cose suscitano in giocondit",o elemento di r"so, di tristezza. molto pi" analizzarsi,alla quale pensiero di dolore dolore di un la maggior si la d" burlesco le di " da cose che mento senti- che s' annette riso dere ri- comico accento un senso a" fa accompa^ata a non contrazione ci" burlesche, cose con bens" complessa che qualunque stupore. Le ridere; e s' accompagna quento ci" ossia gattesco di e comiche, ci comico, la da spiccato meno d'allontanamento cose labbra intelligenza ; ci" eh' " a ; " d" che pensatamente, fisica delle moto a^unge come significato qualunque pensiero profondo ; contrazione vivo ci" buffb scompagnata Su ridere che il non bufi'o, il grottesco: non senz'altro, ossia noi sul questa parola. L'umorismo il d' intenderci anzitutto Cerchiamo mescola severo e parte dei ..y un vitabilmente ine- sdegnoso, casi nella 143 " di s"tira, ma piet"e al l' uomo le facolt" Mi spiego con d" spettatorecolto ogni perch" lo il povero vedere a clie vede cosa e e il e d' e pi" dramma. Quanto il contadino pi" " la ideale che capiti l'ia caso che cosa le sente, esigenze di cui dispone la contradizione l' interpretazione e foi'tisono le tinte recitazione,tanto e ha gi" e pi" pi" argutamente tanto deriva la mente lo se dei uno i miseri spettatore guarda la realt" e genza indul- con cartellone scenari noscritto, ma- grotteschi pietosamentealle ingenue fatiche piccolacompagnia ; vende il del contradizione s' " formato costumi, gli riflettere caratteri dalla questa contradizione;se che fonda pro- spettatorecolto ride. della vita. Ma della con uno ogni ancora ammira umoristico,perch" lo fanno un Invece fra la vita dramma, questo riso un sentire a 1' eaiguitA dei mezzi quanto pi" declamatoria lo e colpiscela sproporzione f" la vita vivamente nel teatrino d' Se che intelligente capocomico, del fra prende il luogo e attenzione,ammirando. e teatro vero riso morali,tanto pi" rappresentazionedrammatica, una stanno ride d' esempio. un faticosa e Ora le e ' spensieratoe giocondo. i contadini fra intellettuali alla affinate nel- sono di riso si fa comune, villaggiosi del indulgente,iDcline perdono. E quanto pi" questa forma del riso dolore un " i se sul volto del mico capoco- bigliettiall' ingresso,indovina l'ansia,e sul volto degli attori le privazionie le ; allora il suo riso,perduta ogni vera D.3l.za..y le- 144 " " tizia,acquista anche del riso l'altro umoristico: sostanziale fondo un Ond' " clie molte di carattere di tristezza. piet" e volte il riso umoristico riso delia mente quasi un " che il par smentisce cuore e condanna. Nencioni,al quale deve Enrico d'umorismo voglia parlar meglio forse d' studiato questo dice del che raro " della mente o a indulgenza le contradizioni Ogni riso nostro ha di Don di paure la meditazione l' ideate e il e Ora dono quale sotto (') Lo il uno un vanti i di fra la vita d' dal ogni rismo; umo- che spesso umorista. dalla la- una fanno che e nostre vero cuore e reale e le aspirazioni altissimo del Falstaff, Il sentimento nasconde personaggio le allucinazioni la loro sproporzione per fondo scrittore o piani di battaglia po'le cagioni egli possiedein zio Tobia, Sancho, cose. pi" il sorriso Dicitens di disaccordo nasce considerate eh' delle miserie, " simpatica con divertono fra le nostre umano, debolezze mente, del disposizione origine un'apparente Abbondio, la realt" con dell' arte, le assurdit" della vita. e per ('),ci dello zio Tobia Carlo osservare i Chisciotte, Don egli ha nostro naturale c"ntradizione. I terrori latente le scrittore una que chiun- Italia,perch" in finissimo elemento e l'umorismo " cuore altro ogni ricorrere Per di quel gradodi cogliere Tristano Sandy D.3l.za..y di Starna. 545 " le attraverso " del esterne singol.aritJt volto,dell'ali- le singolarit" delle vesti, inteme .datura, disaccordo nessun fra sfugge,e quindi il nel labbra;ma le nostre debolezze sua che umane, sarebbe non dove terra de' uno la l'umorismo stesso nudo a le cos'i indulgentela di Dickens sofferenze, grandi crebbe in fosse cosi acnto mettere fosse pi" e aspirazioni piet" e gli spuntino non e maniera simpatia per ogni lore do- vita, quanto momento Se ricercare non sulle . lo vinca se gli natura, gii sua nostre nel le lacrime. spiritonel suo sia nella debolezze;opper" negli occhi il della sproporzione fra le cui ride avviene l'ideale e e gequell'indulgente nerosa stesso il fondo " reale vita gli fiorisce spontaneo tristezza quanta nella riso tempo piet" eh' mostra la dell' anima, umoristi nella fioritura con vigli mara- osa. Rileggiamo quelloch'eglidice nel ciabattino di poscritto 11 ciabattino " lavorare: ha hanno gl"el' canino sta " avuto tagliatotre a volte in un paio di cane e un zoccoli Gli il contrasto il lavoro contrasto zoccoli, che che " che, genera il Wilkie e lins: Col- pud non schiena a questa settimana. li e cos" giorno desiderosa o l'altro si ". riso,una ci mentre fra la naturale si richiede a mesi queste paroledanno, nel forte commozione? la mente che cagnette d"i nella sulla porta, cosi triste fare Perch" da ascesso che m'aspetto d'aiutare, metta lettera una malato un del per cosi colpisce capacit"d' un far un paiodi riso, ci stringeil D.3l.za..y 146 ~ r cuore imaginazionedi f""irein e quellasua ci turba noi la perci"alla miseria. E nel mente pi" tanto la nostra, satira che gravi colpe tanto elementi vi non mico. E quel Sam satira di comico lo forte " in umoristica gran i Pickwickiani eh' " l'autore altri i Iati eontradittorii perch" imagina sicch" risalto, ma Dickens che fa veramente dop- carattere vizi Sam di un si dello fondano cosi co- s' agita e vive pi" geniale creazione la pi" geniale colga in lui pi" della stesso Sam i due l'elemento appunto la o umoristica,per lunga di Dickens: della mente gi" perch" soffriamo ne vi cosi quasi Pickwick, quantunque . Weller sembra rivolge contro pateticonon e attiva sdegno, nell'anima predomini di tra e l'indulgenza," soffochi scrittore, esempio,la si non dolore in assume umoristico,quando natura li non un carattere,suo padre, fiaccheraio, gran in ma l" metta stico, tipo umori- tipo d' umorista. questo rispetto,sebbene che umana, colga e somiglia per gran all'inazione quella frase non se suggestiva,il nell' anima nato Anche in costretto raffigurarsela; sicch",nulla detto lo scrittore eminentemente non - bandonata, bottegucciaab- povera ciabattino utile, piet" per quella miseria,quanto pi" avendoci che deve sof- d' esser incapacit" i| pensierodella " la nostra esser ci" ctke il canino assoluta del povero e " con E a diverso fumatore bevitore. D.3l.za..y lui e 14"! " tito da da la lettera una Sammj, " " guardando ad come fissamente calma Il che dopo ", di di fumo e sul ad gesto come " Quali parole? " " Quelle che diceva " E * Qualche che Ora quel e eh' " i che chiuse in una il fumo la con malata ". " Weller, dice,ho " una cominci dovevo te: per la vita moglie paura sei cosi pi" o vuol col fare contenti chiesa ci vada quelleche facile troppo tardi, dice, comincia col render in d'as- segno sentimento renderti . va in ^endo lungo silenzio, che dovuto accorgermi che, se se che dispiaciuta quand'era cosi: cosa avrei comoda. lei;e m'" fuoco,s" di un diceva? cosa fatto aver casa fermezza," Sammj, allontanare per bisogna che in era riflett" profondamente. parolepiene Erano buono, che e pipa, potesseparere, il capo chin" poi fiss" gli occhi non la dichiarazione,per sua tutto sopra risposeSam. diceva," riprese dopo un la incredibile e signor Weller, di figliuolo clie signor Weller nuvola eoa pensieroso, ". Naturale ^nso, " il pronunziatacon e pensando sia morta " cominci" il quanto straordinaria stavo tutto " assicurarlo /atta con lo trova corre ac- bocca. in pipa Sam quagi jnciomprensibile, padre, e suo " all'oratorio quando pu" e che deve stanno con quel quelliche non giosa, reli- esser che o se ne so io, serva 149 " di scusa nascondere per la Io, dice,facevo tempo denaro; e ma quella gente ". proprio dato veramente come tuffo un me: " voglio che non voglio che stia tu la testa gins. riso Lei il vecchio morta * o ha lo stesso Mahl un e disse " Sam, di fumava arrivar l'altro contrario, vedermi d" Stig- aggiunse ", sospiro;" un vano ave- moglie briccone Samivel poco, arrischiandosi silenzio conforto,mentre il capo in tura na- posso buona una noscer co- " ma ". quattro minuti di non sangue, quel soffocando Weller, parolem' dica niente a ne per allegrae guarisca per quando romper" -^ al speso me sono sue stata tu ho vorare. la- prima di com'ero me negarlo)Susanna, dico,sei per ci che, quando spero e voglia di poca Susanna, dico io, (le " " sua proprio cosi,e andata, penseraia sar" " il buttar a vecchio gravemente. tutti quel a " dopo l" una rola pa- piano scoteva Mahl biamo dob- ci giorno un passo tre o ". " Certo " Ci ", cisposeil si vede il vecchio dito della Weller. Provvidenza giunse ", ag- Sam. " Certo ", solenne cenno becchini a la ad del capo, vivere! Perduto dava ripet" il padre approvando * Se no, sulla attizzare un farebbero come i " nell' immenso campo d" congetture cui il vecchio luogo questa riflessione, pipa con tavola e con Weller aria meditabonda il fuoco. D.3l.za..y pos" si mise 150 " Entra ma a quellauna in con girareintorno di cui moine, allegro,la qualesi al vecchio Weller eglifingedi poveretto!Non glielodicevo farsi anche ragione una sua e disgrazia, per lui,e mi Qui la siamo dal che si trovi altrimenti, essere Dio! bisogna pur compiangiamo condizione rimedio,come mio faccione alla bocca, tossi di la donna la per pronti a fare qualunque cosa quando mor" cuoca disse " santo lo nessuna metter disse potrebbe Tutti .... mille fargli a naturale ieri. Ma e' " non si possa non e mette accorgersi. non al figliuolo, " * rivolgendosi sperao, abbrunata, vicinato, Vede, signor Samuele, " " del cuoca faccione un ~ degna una marito,buon' allegro si nuovo nella vita cui mise sona per- anima ". mano una guard" amorosamente e il signorWeller. Siccome " in vuol interessa, m' non signora mia? e avere domand" " lui sua sazione conver- la bont" d' con grave voce darsene, an- ferma. " Ma " Persuasissimo io parloa mivel, conduci Quella e la momento questo usc" ", ribatt" fuori la non se sbattendo si lasciava fin di bene lo il ", dire l' uscio, mentre ricascar sulla cuoca. signorWeller. signora fece risposela e chiudi Sa- porta ". volte;s'alz" due il la " signor Weller affannato seggiola,tutto e- sudato. " una sposa Sammj, se settimana per forza resto qui senza soltanto, quel prima che di te una demonio settimana, di donna la settimana finisca mi ". D.3l.za..yG00gl 151 " " Come! " Altro bene tanto che benel Scommetto cassa-forte fuori. Sam ti vuole? Non anche che, se domand" " la posso me brevettata,lei mi Sam. levar chiudessi arriverebbe torno. d'atin una scovarmi a " si Questo " " chiama desiderati esser osserv" ", ridendo, Oh " non ripigli"il i! fuoco. " fuori di me. me ne vecchio " Weller La tua di conserva, un'altra mi camomilla, e un' altra lo me a un porta con del Io con avrebbe uii' occhiata rotto aver di la testa d' rotto di rattolo ba- un gelatina di t" di propriemani ". botto,atteggi"il " una di ragazza e suo significativa, ostinato un slancio stesso manda " risposecon padre,dopo appena vedove, Sam, tutte,fuorch" camomilla, eh' di cinquantatr"anni. Sam' mette aveva bricco sue di mi e guardandosiintorno disprezzo, supremo t" le ", veemenza barattolo un si ferm" aggiunse piano: " Tutte quella mi maledetto un Qui il signor Weller volto matrigna vecchia prepara con che orribile, povera una l'assicuro te attizzando situazione una l'anima, ehe reso tengo punto, di carbone pezzo gioia maligna delle una con vedove in cui stione, que- continu": A " che a " farla cassetta Come io breve, Sammy, mi non sento sicuro ". mai pi" li che in un altro postot " interruppeSam. " Perch" un fiaccheraio " un individuo D.3l.za..y privile- 152 " r"8p"raeil signor Wetler,goardando giat"^ " figlio;" perch" euo sospettoquello pc" essere che nessuno Ti utia. che buon gli altri abbia che citare a che: fra oengiunzione Nei dramma " varie sull'elemento pi" viva " a i dove in suoi ma " " grandi se le e- io mi per Mi carte carte qui questo appunto fossero Voi. II si ferm" onde state Capo in alle nel riso. al colo pic- diligenza all'albergo da fatto preparar gli avevano geografiche in viaggiava collegio, quando entrare " minare predo- di accadde ci fossi trovato (') PickKick. comico che fecero (')". passionipi"' anche easa tenza, sen- anello di pateticodell'umorismo; commozione mangiare. La te piet" ci stringeil cuore di si Picktoick,nei qualiil 1' elemento che Copperfield, andare per questa il celibato e Leggete per esempio quello Davide di cui speciedi una pitipassionatoe dolorose,eessa e senza di aposarne individuo il matrimonio umano perch" femmine, Weller, con successivi romanzi senza possono; intenzione fisso " il fiaccheraio " non altro un fare pu" di centomila conclude, il vecchio E una fiaccheraio amico pensi sfido un dire altrettanto,". possa " per forza d' nasce pi" intima " una sala viva. grande, con pareti,e credo che, paesi stranieri veramente in mezzo, e titesi, an- non avrei XXIV. D.3l.za..y potuto 153 - s^tirmi gran pi" aperso. Mi libert" mettendomi sulla sano, nacio; apposta per me, costolette vi pose patate con su stese non d' in alla tavola,e di forchetta e e quell'altromi stava "osi che fissamente dal dei con polline am- tutto dunque seggiola molto aifabile:' avanti I posto; ritto mi " ma come disinvoltura certa spruzzarmi di sugo, s"' davanti, guardandomi sentivo volta avermi piatto?Dopo mio paura una me faccia vassoi gran consolai tono una non capelliogni una per con cacio,si potuto maneggiare radice quante coperchio ai offeso. Mi sedetti al ringraziaie coltello tovaglia diventato venne Io udii dirmi ora, soldino avrei l' al- port" delle piccole lo vidi accostare quando Lo vicina una so esser il mi modo qualche tutto E tolse e che Impeto tanto d' averlo " servitore Apparecchiato che ebbe, mi con una' la vergogna, per " prendermi seggiola pi" barattoli,credo e rosso e di sedere,col cappelloin a il quando e sembr" della sponda - fino alla arrossire che alzavo gli guardato mangiare occhi la conda se- disse: costolettina, C " oraf " birra lei. La per vuole' " Lo vers" la pinta di mezza ringraziaie da fece eom' era un risposi di boccale guardare in si. Al bicchiere un la luce attraverso che egli la grande, e me perch" vedessi' limpida. " Per Baccol * Molta " esclam" davvero, " " " molta, non le pare! " risposi sorridendo,perch"' D.3l.za..y 164 " felice che ero mi e coa\ huon stava, con come bicchiere nell' c'era Ieri signore grande Forse e fianco proprio col e l'aria d' un No, " " Con calzoni per No, " il lo strozza.... risposi ancora il la contro servitore luce, sudicia pi" giri a ". vergognandomi, " non Era morto. molto dissi che birra continu" " un spillai^; beper fattoi e " piace tanto, ci sono avvezzo, gi" e d' un birra la l'abitudine dando guar- strizzando che si lasci U. Se n' hanno piuttosto:k butto luce padroni non cosi la duro!)lo troppo vecchia la Facciamo tutto. Se questa il servitore, sempre attraverso poi la e lui di birra questo triste incidente^ da ai nostri la roba la sempre " preferito dell'acqua. Ma, vede, " " l'occhio, dovuta commosso avrei la birra qua, venne bicchiere un ma sconsigliato, la ai sarebbe non Fui guardando ordin" " (io l'avevo vette,e cadde " ghette,cappelloa larghe cravatta una ". ". piacere.... continu" e pare Ebbene, quel signor Topsawyer " birra mi non corti,e non " Topsawyer,... certo un un " * risposi, poco signore." continu"," un grosso, lo conoscef " che e la setole; come eul mano aveva qui tese,abito grigioe lui capelliritti una altra,mi miccava paria pari.Am- amico. " ho i e da gli occhi, aveva con foruncoli tutta cosi trattasse continuamente faccia " si a male. bever" vuol fiato,rovesciando D.3l.za..y dini or- io; dir la 156 " " un "i'pi'"prio piidding! Impossibileper", * aggiunse "r"ma! " vicino, " da guard^indolo " Ma " Cornei si," risposiio," pudding prediletto!Che mi spronava che cos'era il mio furia,il sua mio Rimasi al Credo di cui a il se come Trovandolo inchiostro penna, solo mi bont" e piacesse port" ogni carta per ma alla suo tito! appe- e Quand'ebbi finito,mi lo non veduto suno nes- il pudding: finito continu" a ancora. affabile,gli scrivere a chiesi casa. in che domand" Non ebbe ancora guardarmi disopra la spallamentre di al confronto tanto subito,ma cosa che la gara; mai aver gentile e ". vero boccone piaceredurasse cosi pi" pi". E in gli piaceva,che quand' ebbe ridere di t" in confronto primo non da " il mio se appetito in confronto al al mondo da ". combinazione! vincer furia mia indietro raggiunsi pi". tanto cucchiaio minestra, la da di mangi" spicciarmi per a Ma mangia ne crema cucchiaio un fortunata vediamo, piccino,chi 'ne di anpudding di crema! pudding Il servitore certo suo " grid" lui,afferrando " "' Un ora di pudding un " minestra. E sia che la vevo. scri- collegio andavo. Risposi: " Vicino a Londra ", eh' esclam" quello con era tutto quel "che sapevo. " 0 " Me ne r"ncesce Perch"? " domandai. pressa. " D"ol santo " tanto! * D.3l.za..y aria de. 157 " Signore! " riprese O " proprioil collegioin Avr" piccolo.,.. quanti anni avuto ha " Risposi che Proprio " mesi e andavo la Cora' lui;e, se parlavo), " C " servitore. lei* al servitore furia di busse spose ri- ", imaginare,queste terribili punto. pensieri,il di della corno domandai, e qualcosa da che mi mentre pagare. fogliodi carta Ha comperato mai quel con insieme sgomento portuna op- da " lettere, risposeil carta da lettere " Io mi non " " tasse mancia. rimetto " Poi l' inchiostro io di mio Che il centesimi direbbe mai comperata. causa delta foglio.Governo ladro! soggiunse lui, " ci mette! Per d'averne rammentavo cara, Trenta tasse. " c'era " n" me ". portamonete (e lo tirai fuori un un a A " dunque orgoglio e l'avere dava anni coincidenza,e domandai a' miei diligenza;m'alzai d' la seconda s^ e proprio allora, portandoun' son" diversione misto n" facile anni otto otto prima costola, rassicurarono fortuna Per ragazzo nove. Aveva la cosa, com'" mi parole non ohe et"! dolorosa seguitala era quel a lei Aspetti.... poco.... i per sua quellauna era le costole '" " *. potei nascondere Non eh' press'a quando gli ruppero mesi teafa: gli ruppero! Un quaado gli ruppero otto la scotendo cui ruppero costole Due ragazzo.... . " non c'" lasci correre in altro,eccetto I" quelloce lo ; ". che si Quanto potesse.... potrei.,.. D.3l.za..y 158 " dovrei.,.. Che Quacto di Se e non " aveasi non la avessero accetterei non centesimo. soldo. Se un e Se dovessi non Mi gli se nuovi: compunzione, Pi" che po'male un credevano solo. pi" avessi Me ne scoppicodesto di serve di me, casa come Quel se pareva univa e "; fuori a un tavola diligenza, il pranzo la da padrona grid" anche che perch" guardarmi sua e servitore rider a intanto, commozione, ci" che le v"vente. fenomeno amico della all' ammirazione e Giorgio,badate " punto maravigliatodi anzi lini scel- tre sulla tutto perch" disgraziatodel mio completamente rimesso cigno, ma- quellidell'albergo mangiato fossi stato un d'umilt" salire in che ragazzo vennero mi falso. dalla finestra al conduttore: non un'aria fecero accorsi sulla lira. Tirai una rimbalzar vedendo che d' de' miei uno con era mi duro d' meno fece non tardi,quando rimasi me dato Io dormo e di per disgrazie,che cuore ricevette e qualcosa io sue portamonete egli lo assicurarsi il avessi fuori dal dunqpe per d' avere parso solo non scoppi" a piangere. alle tanto posto, di avanzi il servitore commossi sarebbe di darei accetterei non " buon un vivo mantenere vitore, " sorella, (quiil ser- cara un avessi pi".Invece, siccome " Qui paglia.... figliuoli " scarlattina, risposeil servitore, prendereimancie, ma non potreidar m"ei i e figliuoli, principi"a commuoversi) un che pare balbettai arrossendo. " dei madre vecchia una le cosa favore? mancia, per " non accadeva: generale, senz' D.3l.za..y avere si 150 " confusa. r aria Se mi lui, fu dubbio riguardo a strano contegoo; ma che, bambini dubbio la con serio mi chi sia nella certo qualche mente per questo inclinato piuttosto sotin naturale in hanno sorse - ingenua fiducia nato Copperfidd. VoL dere cre- i che superiored'et", neasua " nella meato neppur (')". "')David a suo I, Cap. V. D.3l.za..y lora al- .y Le Una da la sera che e la il suo hless Lo disse sa piano 1 ) lo si udito da e pensare Dio. a dal remota Tolger la che di eerte ore affatica lo fede sodisfa a del a sembra di un esteriorit" non cui dal lo si deve in ricerti problema trovare fa " un'idea giorno, Cristo. E vien bont", spirito moderno, lui,la quale di Cristo viva II terribile occasioni. appagamento nella fede dall' nomo, in certe come tutto ci" che lui l'idea di Dio e forse ma " !) del sentimento ci" eh' " pura e grande ". d", il carattere un' intima saluto benedica cielo in su Tutto Per mondo mente luoghi,in r anima da muove la (Dio di culto lo lascia indifferente: cuore cosi una cattedrale una Dickens. quel con prende com- dine gratitu- aua aggiunge Dickens, Quest' osservazione religiosoin ha ! you ", sar" d" voci pieno coro la tutta crede la mondo inconsapevole amore God (chi nel conforta, esprime di chi * solo che sulle lahhra eloquenza: " piccola Dorrit, prendendo congedo Clennam, Arturo e religiosein Dickens. idee non il suo veramente ligioso re- turba pieno la quella eh' " la pi" viva fra D.3l.za..y le aspirazioni:la sue potente cos" fatta e io credo Talch" del dii^ Venite, del egli da mini gli uo- tutti a il rigenerare mondo. 1' espressionecompleta trovasse nelle paroledell'Evangelio religioso che coloro a benedetti vi " stato che estesa Matteo: Il Re regno eh' ideale suo di San " carit" dal alla saranno Padre stra: de- sua eredate mio; il preparato fino dalla fondazione mondo; * Perciocch" io ebbi sete mangiare; forestiero " lo fui veniste a quando (t verit" i noi mi da deste bere; da io fui fermo in- rivestiste;io fui fui veduto dato da bere? in voi prigione e accolto? quando ti abbiam e siamo venuti E il Re rispondendo dir" loro: che quando di M alle fatto ad l' avete pure Dickens S. UaUeo, Gap. o in gione pri- te? l' avete fratelli,voi cos" ti. e rivestito? infermo e a ti abbiamo e forestiere ti abbiam veduto ti abbiamo e sete aver veduto ignudo o fame aver ovvero ti abbiamo quando Be, mi giusti gli risponderanno: Signore, mangiare? Attinto ri voi me. minimi miei dest* voi e da E mi voi e dato E e visitaste;io ti abbiamo abbiamo " ignudo Allora " fame m'accoglieste; voi mi e " voi e ebbi del Io vi dico uno di fatto ame fonti del ha " questi " Vangelo, il Vangelo SSV. D.3l.za..y non in ('). stianesimo Crisolo 164 " In " luogo dell' opera nessun r antitesi " cos" evidente Casa cui Triste,di riassumo. La la che e risparmi per le coi fatti signora invita la povera la signora,le _cu" quellam"sera Oltre in un livido a fuoco,cullando saniente;un mota, die oziando che e un se di bucato "i la malsana sudicio la lei con tutti insieme, gazzi, ra- catapecchiain c'erano donna una sedeva con il presso respirava afi'annodi calcina e di lungo disteso per terra, pipa: un giovinottonerobusto collare al collo di un un cane, che faceva troppo ardita, quando entrammo, il e tutto in un' acqua viso contro lante ze- stava ne dall'aria ragazza la parole, vive. che fumando afi"bbiava piccoli signorine,i quattro bambino uomo cora, an- comprovar Vanno occhio, la quale un loro visitare a e quante so (parlaEster Summerson) umida quellastanza Ada e riempiono gente noi a le con muratore. un due tutti insieme e " Ester famigliad" non quote. Volendo quanto ha dichiarato carit" bambini sacrificare i a trovare Jarndyce di opere iscriversi in societ" di beneficenza parte una Ada e figliuoli, che, dei pagarne sue di nefica. signora be- una Summerson costretti ad sono " e a quattro figliuoli delle di caritA tuttavia questo passo parte traduco una volta Ester prima delle opere in come co' suoi parlad' altro non dicket"siana signora Pardiggle Andando per " e sudicia. Tutti la donna fuoco,come per parve ci una e una specie guardarono che voltasse il nascondere il livido. ci salut". D.3l.za..y " 165 " diggle; ma nulla " cari miei Ebbene, * di mi non ? Son va detto che parve tomaia, che stava reggendosi la di fuori No " tutti qui Ah " i denti Il del vedete. non ci mani, Non malora nessuno tro al- ". fossero che pareva siamo tutti Allora e a ", continu" ", biontol" mi bestia teroce 1 due sulla fin II stavan amici porta tratti at- le mani con farmi la perder la pazienza, aignora Pardiggle." son Mi difficili e ". di uomo far da diano Ora fra rumorosamente. eco a pipa chi, po- un' occhiata. con risero;e venuti cercher" \enga troppo la parlando con presenza prendo gusto voglio che alle qualcun altro,* un e pi" piacciono le imprese difficili; * mi guardava fisso entrare? rovesciandone eran riuscirete gente ci l' ho ve mai e' " " da la ragazza nostra tasca, fecero pi" Gi" manco che e ancora abbracciandoci giovanottoe buona fredda. e risposela signora Pardiggle, sedendosi eh' giovinetto, " le abbia perch" mi dalla in avesse ". ! e voce interruppe brontolando" ", soggiunse 1' uomo, " sua stancarmi, perch" terra con sgabelloe uno monotona difficili e per testa che ", sopra era a altro qualcun l' uomn la signora Par- ", promesse "C'" la che come riuscirete non piaccionole imprese mie ", cominci" tanto affettuoso,' Come " h renderle facile disteso padrone citc"a lei Lomincui " in come a Non casa se questa, alla voglioche Non mia fossi ficcale il na^o una f t,:"OOgll_ 166 " far mille Il come domande s'incomodi: che bucato l'acqua.Ci metta invece! sudicia morti le pare La " libro libro da lei mi a Tifa ho ogni lasciaci avesse cbe che il anche per ad pensato mai ; se andare ci me. " all'occhio? dice una S' era finito che a Come mai levato ". la ebbe, si -E " in chiesa ? cbe la mia fatto che stra. no- lasciato lei? che ci io, e dovevo termi met- vuol sapere che lei? Ecco: mi ubbria- quattrini.Ho No, " bambino. sarei si me. per un mi avuto andassi,tutti Gliel'ho bugia sono venuta perfino il sagrestano, per ha bambola quarto, se avessi pensato mai fortuna adattato giorni,e tre per di noi non una b non Abbiamo capissequalche cosa, il giuocare {"ev questo ? fatto da sudicia"; " malsani, mi modo io quella e nessuno ci si bambini, e ubbriacato sono in Si, il l' acquavite fare? e Fa Guardi meglio sudici loro occorre Di piace? posso c'" non anche se sarebbe non un cato ci non bucato. sudicia? fortuna letto: capiscanulla,e Se che e il sarebbe " bene so la fatica. Le letto il libro ho l'ho IS'o,non " che casa tutti per Se " fa naso. cinque bambini, pure avuto son il sa malsana; e stavolta figliuola?Si, Non beviamo. ! Ma risparmier"io le la mia il solito: oh secondo le faccende vanno " ci non ho bero, vigilereb- mara tropjjo signore moglie ha quel livido se lei dice di no, -~ pipa volt" di bocca dall'altra per dir jarte e questo ; si rimise fumare. Credete che la signora Pardiggle se ne D.3l.za..y vada o 167 " "ambi tono di tasca librone di un che forte,senza nei quando, il le Si leva anzi a legger si mette badi; solo di Ester cane. Ada e di son si trovano troppo iare abba- corgendosi disagio,ac- a sentendo e in quando il giovinettofa punti pi" salienti, intorno che ogni parola della aignoraPardiggle aumenta loro Ja diffidenza l'antipatia. e finalmente Quando la signora Pardiggle se ne promettendo di ritornare va, liell'uomo si davvero. predichee nessuno che a No questo? per " steso maledizione ( e una l'accompagna)Ester e Ada in terra trattengono. Appena " " vuota, ci il presso pot" rigirarsinella si alla donna accostammo che domandarle fuoco,per rimasta stanza seduta stava il bambino se era malato. Ella fissi in continu" ma rispose, non lui,sul grembo. suo prima che, ogniqualvoltaella la con volesse che l'occhio mano il ["vero all' idea associato di a tener Avevamo lo gli occhi osservato guardava, contuso, piccinofosse come in si se alcun rumovi, di violenze,di priva conon modo cattivi trattamenti. Ada, che vedendolo,si suo n chin" Oh bambino Ester! gentiles'era cuore toccataliil per compresi ci" momento * nel che accadeva commossa visetto. In e la quel dietro, tirai in- moriva. * ginocchio accanto esclam" a lui. guardalo. Carino, com'" Ada * lasciandosi cadere in Ester, cara, guardalo, pallido,com'" D.3l.za..y calmo e bello 1 Povero mai visto ! piccino1 nulla di cos" con jxisatola mano cui s' guard" sforzammo che dolce e Ella condotto mi mio lo zoletto, faz- del bambino madre, le e Salvatore il nostro lacrime. in copersi col sonno voltai,vidi fuori Ada parisse ape io ci ripetemmo disse rimase occhi la ragazza lo sguardo continuava a silenziosamente il che e, ritto sulla il cane, gli con madre la la leggieropeso, Poi possibile. sereno donna dei bambini. nella stessa piangendo. Quando Neppur lo risposenulla, ma non attitudine e l' ultimo di consolare piano le paroleche il grembo tavoletta una cercando pi" dal cos" avrebbe- la infatti aveva era materno cuore E e madre stupita,poi scoppi" momento un adagiaisopra segni ho bino bam- 1 piangendo della mano nessun le tolsi allora Vi Non bambino ciiinata insens"bile. potuto rimanere e triste 1 Ok era sulla pietoso e dolce,che teneva ! mamma " L' atto Io Povera asciutti,ma si moveva; fisso la fumar seduta pipa eoa commozione ? Oh (') Ciwo a no THalt. s' uomo aria era di levato sfida,ma stata Voi. a 1 " morte, pi" gravi gi" assai quelle giovinette,per parole; qualunque sarebbe disparte, in " pianga davanti delle loro muoversi, (*). " aspettavate,in faccia alla di aveva porta, ci guardava senza terra. L' a giovane la effetto altra effusione di sentimento scapitodel I, Cap. che vero. Una Vili, D.3l.za..y povera donna della che miseria l'abbrutimento che del avvicina non marito altre lia l'aria l'anima loro conforto cV" E che a dalle dei due dir per che stesso sagrestano cosi subito d'un ricche, nosciute co- lentamente non il i ciulli piccolifan- divietate,jierciocch"di ". parole piamente rate mormo- al bambino morto che tal di nel buono nelle nei ministri della ed nome, Amico, l'ardente che guadagna gli altri,figure appena Pickwick e il ligione. re- l'operadick- d'idee uomo altri Gli ne si- il Reverendo " caritatevole. hanno fede pi" in tutta uno Comune e la mite che piet",ancor condannabile Stiggins in Casa il la sermoni Lasciate li cieli trovo ne vero,) non n" cui se " non vera Milvey ma ristrette, a di degno Federico che nel!' avvenire. benefiche " ensiana altri giovinette dinanzi L'assenza Non figliuoli, queste parole del Vangelo le dolci la consoleranno :gnore in e nondimeno ode apre credono: me il regno " in intende non venire dei giovinettegentilie appena, le madri per non chiesa due a la morte e non aristocratica, sua sublime nella pia atroci, signore caritatevoli signora Pardiggle, che quellitenuti i mali conosce fede (pochi, che i cuori. scina, tra- gano val- E abbozzate, il pastore pastore Chadband in Triste. Stiggins gli occhi da ha la faccia dura, il serpente a sonagli.Va Weller, pur sapendo ci sta e pu" soffrire, ore e clie ore, il naso a rosso la signora trovare marito seduto e non davanti D.3l.za..y lo a ir" - buon "n fuoco, occupato fette di pane piena di e pane - bere a zelo,soffia il t". Fra prender parte a sottovesti signora casa, di ter, Welil l'altro e rabbiato reprobo ar- " ostinatamente fatta sottoscrizione una di fornire scopo di rare imbur- a boccone rifiuta solo non e fuoco, tosta nel un Stiggiossparla del padrone *, che la tostato,mentre santo prepara punch flanella col santo fazzoletti e morali ai chiama rompiscatole i negrettistessi. Rompiscatole i negretti dell' America di occidentale ? E negrettidell' America Weller scetticismo 11 di come d' olio da che macchina. dice " Figliuoli, con V ha voi: col invitato padrone a calma e vostri cari ". qual le ragazze. serena discorso E via di questo passo un ! " " No. la pace? bile ama- cosa lieta? la pace i Figliuoli, una e pace la padrona, con cos'" Che signor la colazione," con o edificati, rispondonocon del tutto,poi piacevolee Al con indicare e nella' casa io desidero questo,figliuoli, Per silenzio anzi perch" vi desidero la pace? " la guerra ? No. " la lotta ? e gesto un edificati. entrando poi coi giovani che quantit" gran un chieder certo un parla,fa Quando rimarranno che l'atroce giallo,ride e ha dentro avesse gli uditori Snagsby, insieme tutto quasi per * flia se e " tondo invece nianona sua gnora si- signor Weller. del riso grasso, un ma la qui pastore piangono insieme pastore Chadband di unto, la il e occidentale ; a padroni voi di si. Oh e ai casa, Amen. I suoi nemici negavano, D.3l.za..y " 172 " noi per noi sei per E perla, tu sei una Non * Ma lo sei per tu " infatti chi E Un No. campi? gloria d'essere sei ? No. uomo! Tu ! E della saggezza, del profittare E a discorso dritto dritto " " Figliuolimiei, giusto ch'io Domenica " divino mia umiliazione. ! " rallegriamoci A farla d" solo eh' io di ". bocca venga Oh accetta liato, umi- il per corretto. venga orgoglio al con in debito ch'io " chiesa a pagato, il compenso questa rallegriamoci!rallegriamoci! " breve, quali vita? io venga tenuto conforti questo pastore modello nella il tuo bene provato, " giusto avevo edificazione dei fedeli. Ora Creditore grado riprende con giusto eh' venga che ore mio segnamenti gl'in- il ragazzo peccai,pensando scorsa di tre sermone gloriarti martire: " giusto mortificato, venga di signora Snagshy, sean- dall'inferno, Chadband rassegnazioneda " la l'opinione che dolezzata,esprime devi Jo, istupidito, apre la sbadiglio,e enorme dei uomo. di ri"evere faccio per iello. gio- pesce ? Un uomo perch" un Un perch" sei in che siccome, il povero un un e animale un ". ribatt" ", gemma sei capace Perch" nulla,io nulla Sei sei gioiello. un so dell'aria? No. uomo esagre Non " una tu ? noi " sai non noi uccello di fiume o Oh rispondeJo. ", appunto perch" Chadband, mare so diamante, tu un sei per mio, perch" ? perch",ragazzo " noi per tu gemma, una " La promessa materiali al povero di e rali mo- orfano, fargli sentire UjL.:a..i. 173 " prediche simili molte Fedele avvenire. porta; e se alla che quella tanta con Jo povero da mai s' era affollate per fermatosi quando, S, Paolo, sgomento, confusione ha in mano se ne " chi nel volto come della dove citt" suoi carit",di Accanto e ai sacerdoti Chadband, fondate personale.Ce vanno i e senso, non " una sulla hanno terra; giare, man- paurosa pu" essere sgomenti, simbolo d" di a Stiggins degni, come o religiose vanit" e Londra negrettidell' America Weller a e ricca, cosi non di galantuomini per di fazzoletti come cosi paurosamente la raffigurata e non scopo n' " seccare a a mincia Rico- espressionedi le associazioni eccovi vola ta- una Londra, solo nanzi in- di fede. o speranza pi" poco a sottoposta.Cosi disavvezzi avanzi di Dio. nome alta,cosi inafferrabile, quella croce agli occhi marito, gli nuova una vi vedesse se alla risplendesulla cupoladi che croce gnora si- andrebbe casa, il la del sul ponte di Blackfriars la guarda bont" nelle vie d" errare giorni Jo mettere solennit",davanti invocato apparecchiata, egli a far a caccia molti per Chadband, fosse la t"mida non colazione,il affamato di affretta che, d" nascosto, gli della prima, seguace si Snagsby " morali. d' ambizione le cui indurli a di sottovest" Le che i socie vedere provdi flanella di persone padre,obbiettano nitarie, uma- buon negretti dono ripunto bisognodi coprirsidi flanella, dei fazzoletti morali, e osservano che sarebbe D.3l.za.-.y 174 " meglio provvedere molto Borrioboola le Gha parlatoin per Triste,da quella del rive del Stanno a di queste societil capo uggiose,che lettere al diramano e prossimo,e di la strada hanno non per utile seduta e cui s" alla Le spiritose. piccolee in accorrono di far non donne le gioiae d' alla casa, di u" accorg;er8" conduce non a poco, di di Temperanza Lane, la quale si propone l'astinenza (ah quanto grandi descrizione la Societ" vanit" bevono folla, ogni n" conseguenza messe durante bene dalle bevande conosce femminili t" d" fazzoletti per mostra trini apillarquat- d" badare sono Grande diffondere e per Pickwick di propagare mandano di reale beneficenza. di Brick gran a vono giornata scri- ne figliuoli, tempo i Ebenezer, sede le Niger, signore insopportabilmente circolari per Bisogna leggere in una a la tutta lavarsi,n" tempo tempo d' educare nessuna e di tabacco. uso che caff" s" affiliano soci solennemente cinque anni, obbligandoli tempo denti indipensociet" la coltivazione Allegri,cui Bambini dato hanno numerose Casa degl'indigenisulle r educazione quella dei " " " senso sono religiosi, di cui filantropiche mai vicine quest'asaociazione,quantunque a da consorzi di pi" i fanatici di buon ascolto alle persone Affini miserie a mai quando pi" gravi; ma " i a tutt' Dickens ! ) le donne andare, fanno applaudireglioratori, discorsi, piccolegrida ammirazione,pronte a slanciarsi avanti D.3l.za..y 175 " difendere per discussioni Un signor quale r animo produce Un una risulta di sarto beveva figli, la destra inclina relatore r assemblea ha che bambino e di che " certa. In tutti e sempre e un ha un occhio salario novanta un suoi dei gni compa- nulla ; il ma colpa della birra, modo ogni il sarto beve soldo,non un convertito. di mestiere,con solo, si faceva centesimi il dare una giorno,della fa parte della che ciet" So- e Temperanza, si fa dar quattrinisoltanto, due gli occhi, astenuta gamba la comprava ha molto, lei bevuto avesse dalla e che, che di di legno. Una seconda comprata una mano nuova dre ma- nata con si fosse forse mai potuto avuto. della societ",ha membro volta sua lei stessa se aveva non se sarebbe birra, avrebbe Burton, altro Tommaso ne i nito, arruggi- ago sa sia pi" dell' acquavite: ora, l'occhio riacquistare ora " giorno ne non due moglie e persuadendo ogni giorno pi" che, va non una ha Martin, vedova, lavandaia volta per si ne che destra credere dunque acqua; birra a nel- convinzione,, perduta.Colpa pi" lavoro,non Bella un " proseliti incalcolabile. della birra % li sarto o non razionale quantit".Un nella fa tato, comi- frutto spiritose, Walker, nome compagni gli ficcano e la societ" di bene birra in sicch" che profonda e somma del la relazione dalle bevande loro di le troppo. legge Humm l'astinenza che frat"lli predilettiquando s'accalorano dalla e i loro' " la gamba gli e e d" durava gli dura D.3l.za..y legno poco; il dop- 176 " merito pio : " dall' acquavite, che, si dell' astensione capisce chiaro,gli corrodeva Trionfali risultati applaude credo nella sala del semblea L'as- che, di in breve nerata. rige- prodotto dall' apparire solennemente Stiggins, rev. entusiasticamente ubbriaco convinta voce, lo scandalo che legno. vero? " questi, non gran di gamba sar" l'Inghilterra tutta questo paaso, N" a la abbia fradicio, acclamato potenza di nunziato, an- (ahim"!) e scuotere quella convinzione. pochi illusi I altri continueranno quando ci non bere a danari aon quando nascosto uomo ce la satira del Anche 11 Piccolo vino birra o alla peggio Bethel nel e che di s' ine- crede d' di aver che, nella po'.Kit, non il pi" Kit, la commesso e fammi devo la il sua piacered' veder ogni va peccato, e peccato ogni volta monotona buono santuario ci un un e nel quale vita, si diverte allegroragazzo pu" soffrire il Piccolo francamente che, se di aver povera efficacia mirabile. introdotto viene commesso sua Negozio congregazionestrettamente madre crede Piccolo una il lettore grazia della volta b Bethel religiosae mamma, casa, finezza ed dell' Antiquario " per mondo, in sono, ne ostensibilmente acqua di t". brieranno un colpa d' un gli pu" far dubitare della santit" del sodalizio, non in la che diranno Bethel avvers"orie: andarci rannuvolata poco. la D.3l.za..y del e festa mani- " Senti, T' assicuro tua cara 177 " faccia che " il diavolo di queste cose, mi una paroledi sera d' andare Da mal caccio giovano a la una mal mi viene bisogno Kit, che la pressante, e nel essere figliuoli il e grave volta prima Per sente Dio, a cosa santuario di Piccolo nome cui la predica.La doveva condizioni del di la esser era un visto un numero che la questiultimi piccolepanche molto maggior parte difficile tener gli strapazzi della sera secondata dagli argomenti del nel piccolo uomo giudicare dalle fosse scarso, di ascoltatori, pit"scarso la madre sonnecchiavano. di Kit, la quale, gli occhi aperti,dopo avanti, e sentendosi suo era grossa per", e molto predica, a ancor era non piccolissime dell'uditorio, che,per quanto comprendeva trovando voce Bethel d" era piccolonumero un piccolopulpito,su un lunga di vanti apposta da- co' suoi di Kit trovato,perch" il luogo faceva di poco. ostriche perdono parte, il una e veder che cannone ria memo- Bethel. dimensioni,con Fra mi e mamma parlarledi piede per Piccolo Kit chieder a per mette devo Giacomino anche mangiar a amiche, la cerca pi" palla da prima le due di per alla ". Ma stata un' insolenza faccio soldato alla incontro e " figliuolodel un padre, buon'anima); se suo umore, e veder dire che sentir piccolo,e sarebbe (e questa devo se serena, peccatore (benedettolui!) un e stata sempre malinconico crescere " desiderio aveva predicatore, di temente potenchiuderli ceduto D.3l.za..y alla 178 " sonnolenza la vinceva che coai non sentire avvertito,quasi ad Il piccino eh' sodo di lei ; ella teneva trovare in poteva cos" prolungato nulla sera avanti,era il che- il a lu" E ora nel sua a allusioni che madre, " banco Ma ogni cose torio,e la di dne met", non E, la foccenda provvedere da ci siccome condur "erci",la prima a lei finch" via volta attir" r attenzione avrebbe perch" il predicatore che con il candone dimenti- pure meno tempo passava, seria. Kit Giacomo uno tutte impiegato madre sua a quel giorno l'.udi- dire,che, d" farsi Se ora. cominciassero vana, e miglia venti com"nci o intanto minacciava a da s" dester" che era quello di a scorgere Non convincere tante o gesse rivol- enumerando imperterrito, aveva ore. dormire dosi Kit, insinuan- fuori ! Fossi momento, di cui voleva ne deva pren- si faccia farmi a speranza continuava le in lui pare un di ohe sermone pensava ", lo stesso. e .... smettesse " venir sarebbe sia finita cantare! addormentato suo vuoto far" come della ostriche p^psonali. qui sono di ]ier8uaderla almeno le pi" spirituale secondo affatto, nel pastore con primo d" distanza non nutrimento valesse desto appena giovane et" sua sopravvento in lu" la voglia di la paura " la d" dell' oratore. parole alternativamente profondo,o sonno e collo dormiva per quel che debole in che facesse non le approvare non un che lamento un Giacomo, e addormentata; s'era e profondamente per", in tratto tratto " in dovette ogni si Bt"muto, e modo, dest". Kit e D.3l.za..y gli fece 180 " Benedetto " bles,che come davvero Si, ai, lo " so Cos" Kit mentre se in I! Cristoforo, fretta;" guardano. bene va Fa' ma piano, ". andava, il predicatoresi ne gridare;" Fermati, Satana, a " ci tutti prendi Giacomino mise risposeKit ", che vieni, mamma, Ma Oh parola. " Nub- edificata stasera! stata sono ripet"la signora " la colto aveva ! " pastore dice che tu ti fermati! fermi,Kit, " " susurr" la madre. Fermati,Satana,fermati! * volta, Non che chio,ma che " nel tempo Ah ! chiama. pi" forte Kit teneva e in Tu intomo, i teneri Kit tu lupo buon dalle si volt" bimbo fra le Questo " nella notte, a l'apire del ragazzo proprio fratello ! " " fratello " Niente pu" mio ", una "*'Cftimpertinenze,per ile! in faccia Non sarei ed al " ma essendo del mento, mo- pulpito,col Non " vero. " grid" il predicatore. affatto ", ribatt" Kit sostenere mondo, condizioni particolari braccia, e grid" forte: mio agnello al preziosoagnello. agnello,un un piccino che rapisciun questo linguaggio minaccioso po'eccitato Come ah il " pi" il era di Colui voce col dito teso un come agnelli! sentendo un portivia la l'orec-. aggiunse poi, gridando anche " collo," Tu che ti porge ode stesso accennando gregge. vai la donna tentare tra quelloun'al- tuon" " rosso simile ? cosa di E piacere.Infine,che venuto a sdegno. non mi ho fatto prenderli,se D.3l.za..y non 181 " ci fossi stato se nessuno vuole, pace. fare,li bere a condotti avrei invochi Ora accorgesse. ne la dia e chi a E lei mi se via Satana quanto lasci in mi vuole, e che senza " dicendo,Kit Cosi madre sua obbligato,gliel'assicuro. lasciato avesse " da e d' dalla usc" cappella, seguitoda l' impressione indistinta Giacomino, con visto aver i fedeli destarsi,e guardarlo ". stupefatti Dopo questa che Bethel. " Tanto credere posso siano umore che che di cercar i che Kit che della cospetto di al inamidati il buon labbra del e quale forme nel umore, ". cultura le e idee il riso " forse acutamente sua mi e ; al l' del- suscitato dall' ingenuit" religiosee maggior parte dei credenti,tempera le gli farebbero se alla Dio ragione egli esprime qui espressionidi sdegno Ma il buon dei colletti inamidati uso grettezza delle Non " e altrettanta converrebbe ma Piccolo risponde Kit. camicie abbiano dichiara al l'allegriainnocente far non autore, sulle solo andare distruggerel'allegriae ingegno; cieca Nubbles ragiona acutamente, pi" quel dalla " di peccati pi" gravi preti quanta nel suo meglio ! i colletti delle non pare di pi" coraggio avr" non la signora scena, che crudele,allora contro i e l'ipocrisia religiososcoppia in guerra il riso lo sdegno perdura.In Barnaba la rivoluzione fede dall' anima. prorompere il fanatismo la mala muore Rudge e Dickens papistiin Londra, D.3l.za..y descrive e ne ri- 182 " gli orrori,che leva come pi" abbiette modo per che caratteristico e possa di pj" condannabili in Del insorto l' aveva sfrenate e la sete ' popolo ideale che qualunque le di carit". e il sempre, tanto sono commessi quanto che vengono di pace " nome di resto anche perde gettar ligione re- qui, di vista ispiratoda quel prima passioni,la vilt",la ; pidigia, cu- vendetta,prendono il sopravvento, questa insurrezione che una in la nuova distinguada non ha ntilla di altre insurrezioni, luce sulle idee l' religiosedel- autore. ") idee poi a che pr" moltiplicaregli esempi ! di religiose Dickens lasciano luogo che non chi le^e. sono a di per e" cos" incertezza chiare, nell' anima D.3l.za..y I-e d" e varie. In mente, alcune le vede e di follate sulla scala violare osato di Dickens, quasi poco, notte, di molte sono i:mpBnsata- il lettore " condotto per legio Smithers ha romanzi scuole, nei Le il col- s le convit ttriei, af- mentre sgomente, guardano l'uomo e il del loro recinto sacro ' che giardino tissimo Pickwiek!)('); il collegiofemminile (oh disgrazia Monflathera ove sono di pieno giorno,in le allieve il collegio femminile aperti('); per la partenza di Ester della aerale e di bambini, pur belle (')It Circolo {'I n Negoeio (')Coso (")Grati* delV " del maestro sui pmti e Nellina, gli arditi Cap. XVI, " Antiquario. Cap. amico (*); compitando macchinalmente, corse PiefciiiH*. triste. mezzo rurale dove le scolari scuola affatto scuola sognano gli con in lacrime (^);la Summerson leggiato, so- ombrellini l' insegnanteaddormentata r umile i e Etonny tutto signora Wopale, addormentati libri con viale un " Cap. XXXI. HI. Aspettationi. _ Gap. VII. D.3l.za..y tufi! 184 " nelle de! acque della l'idillica scuola vicino ('); laghetto signorinaPeecher, pensando scuola suo un in pui la maestra lo compie e delitto, senza scuole la tragica cui il Io e ricompie buona hanno nom"a parte nell' eco- generatedei rispettivi romanzi, e gamente lun- sono particolareggiatamentedescritte,con e morale del gl'istituti satirica e Tali evidentissima. Blimber dottor stro mae- ('). posa invece fa lezione e infelice, amore Bradley HeadstODe,in un mentalmente, Altre ad di medita " in Domhey e tenzione insono Figlio, ' signor Gradgrind in Tempi del Creackle Copperfield,del signorSqueers in Davide Nickl"by. in Nicola Neil' istituto del dottor moglie e loro sua Blimber,il direttore,sua figlias'occupano con molta non possibile, maggior profitto dei pi" di dieci. I^a colazione esagerata; i lettini bei con paratibianchi ogni dormitorio; le pene una e sono e ricercatezza d'eleganza_phe hanno buoni il pranzo, e serviti pare accettano ne abbondanti, vengono per cura collegiali, mento e, perch" essi traggano dall'insegnail mai del signor difficili, dei tre giali colle- soltanto corporalisembrano completamente escluse. Ma il collegioBlimber " una serra riscaldata a tratte temperatura altissima,perch" le giovanipiante,sot- al loro suolo e al loro clima, vi si sviluppino D.3l.za..y 185 " nei minor " Il dottor Bl"mber, giartempo possibile. diniere attizza solerte, il fuoco; sua moglie e sua figliavi aggiungono legna; i genitoridei collegiali vi soffian ma dentro danno non col n" soffietto. Crescono fiori n" Paolino Quando collegioBlimber, direttore Dombey la incaricata e sappia nulla vari libri altamente fa (il reggerlitutti nemmeno un di po' di storia moderna, Paolino La cosa. senza si rifaccia delicato da capo: alunno cui un corso di non vuol bene, ma mai, non lo che non guarda mai misure. pesi e dimentica e lo sgrida,ma, il libro cosi per di studi che egli sviene, nessuno la a' avvede perch" il piccolo ne fiacca al giorno del carezza dolcemente mai, perimento, de- suo che signorina Blimber lo nomi sostantivi, forze fisiche. Pino scarse nemmeno di e confonde comincia e gnandogli se- pu" lette: cose spiegazione, gli rida completamentele in tavola una signorina Blimber nessuna non po' di storia antica,un un ci si raccapezza, non egli braccia)vari passi, le d'articoli grammatica, eh' cos", piccinonon costringendolopoi a ripeterele regole dir piccoloesame, povero con d'oggetti, declinazioni e lidi pal- anni, nel sei entra, a dell' istruzione,per di latino. Gli in ogni fiori signorina Blimber, figliadel elementare, si maraviglia e danno o frutti, piante, frutti acerbi. e ' le gli- lo bacia non attraverso i suoi rigidiocchiali. Se anni r imagine su' suoi libri del piccoloDombey, malato greci e latini, curvo di D.3l.za..y a consun- sei zione cosi e il stringe fa serio d" cuore d' sala da Paolo studio "voltino curiosamente fra loro, del mondo? Oh stringerglila davvero! uomini gi" intomo a per quarto, che si ,e poi delle facolt" bont" del cuore, studi se a E lo very Paolo della piccoli s' affaticano calda come spiegazionedi d' inchiostro ; nera d'istupidimento istintivamente la degli scolari,che molto con una lo e onore, rimbecillito,s' occupa gran non solleva tra a small chap, Dombey, in con sua di le letargo l'istintiva braccia accanto, cosino un la nia. scriva- rispetto il cui soffoca sedere mette che persone, molto con Toote, e ha quantit" di lettere, nella guarda intellettuali lo scuole ghiaccio. ammirazione, e che la accuratamente venuto poco come mano stato uno si dopo l'altro, diverso, provenientida varie nuovo piccolo. il come le rinchiude molta in medesimo se a d'argomento Il la tutta completamente " due, invano cerca trova propri i terminato scrivere hanno intanto, il maggiore Toots perci" vita ; un l' invito freddi e impietrito,porge parere destra,fredda e che prima le altre tutti,uno l' ha difficili, versi tale da della problema, un febbre ; uno, alcuni un stanchi pagni com- la ridano Seguendo seri mano, de' suoi per in tutte figliadel direttore,vengono a veechino, un collegio,i ragazzi guardarlo e a no entra del accadrebbe come parere triste sorriso. un che, quando nella da piet",il pensiero sorridere,ma Credete volta studioao e sua aria D.3l.za..y tamente delicamandolo chiamolto infan- a questione di figure geometriche una di calcoli e algebrici. Nella studiano scuola i giovinetti,Bitzer ossequenza all' ordinamento Fra del perfettariuscita sistema la false da sentito Bitzer parati in cui sul di E no, sulle esistere pu" fuori gole re- stanza una sima aridislaresca: sco- da carta con cavalli? Mezza " leggendo la disapprovazione dell'interrogatore, grida pareti, e della un aver alla perfetta,domanda i dev'essere,perch" no sulle del cavallo l'altra mezza, volto s'arrampicano buona scuola,dopo la dipinti dei fossero rispondesi ; classe coro visita Tappezzereste " namento all'ordi- dagli uomini. definizione una vinette, gio- educativo,il sistema ogni stabilite cattive scientificamente e fra le perfettad' provvidamente ispettore che Un d' la e opposto, o per dir diametralmente natura o scuola Gradgrind; metodo negazione della trionfo della scuola,l' incarnazione educativo meglio, rappresenta la perfetta rappresenta la ribellione Cecilia della giovinettie giovinette. insieme il cavalli buon in non gusto non rappresentazionedei fatti reali, Mettereste " per l'ispettore, " fiori? " rispostagiusta " sia No, signore, " i"; fra la sempre Si sente gli altri quello di Interrogatacon accento stanza, una tappeto un volta Questa in terra con un " disegno di classe, convinta no, grida soltanto tutta mincia rico- ben qualche che la forte: debole Cecilia, severo, la giovinettari- D.3l.za..y timidamente sponde anche metterci a tappeto si non eh' ella L' a' descritta,ma odiose appassirebbero; imaginazione ! Cecilia per tutto il educativo diffondendo la gioia figliuolodel direttore,Tommaso, Bitzer denunzia il posto, sno cosi massime solo fa non dimostra e imparate altro dall' ultima rovina E ci" giovani avviene r rimaata " ruba; e per nere otte- che rando ope- pratica le Tommaso, viva in soffocarla,ai per s", a lei, salva morale. perch" imaginazione insieme in ; la sorella di fatti sforzi gli giuoca mettere perch" qualche idealit" nonostante intorno al direttore che tempo un forma. la in- che lo fa arrestare Tommaso, le cendo tranquillae lieta,fa- vive Cecilia " brevemente ai risentono romanzo del sistema e a punto persuasa. e signor Gradgrind bene " si rimette del Mentre il I 1' scandalizza,e conseguenze il seggiole,quellidel e Ah " confusa scuola Ija piacciono i fiori;che, tavole su imagina tutta le schiaccerebbero, n" ispettore si sedere che i si non il e germi pu" uccidere sentimento della bont" senso morale senza e della nei struggere dititudine. ret- (') Nel collegioBlimber forse delle a facolt" soffocato che lungo ha andare l'ottundersi per nella intellettuali; interamente del difficili. " scuola l' inconsulta per l'educazione (t) Tempi il raziocinio C"i". I e si ottunde progressivo Gradgrind " prevalenza sull' educazione II. D.3l.za..y 190 " del ma cuore; Blimbep perch" " non " deliberatamente tlradgrind sono, e volgare della parola,uomini diversamente Molto offeso mai, nel significato onesti. le vanno cose nel collegio che richiede Creackle. Creackle, il direttore,in piliscrupolososentimento il e continuo disonesti conclusi in una inconsapevole, la commercio, di durezza Badate semestre. Vi le vostre tutte mie forze vi che vi a consigliodi Il ora, battuta: di verga, una qual senza caso sulle ci come collegio, vive gi" da su le inutile " dunque " i colpi non che la roce punizione, fe- della spiegabile, secchi e prima lezione eh' spalledi Davide Copperfleld al tutte certo, i segni una moralmente prima con trasgressionedel dovere, colpa.Essi piovono invece, duri grandine,ancor nuovo sar" posso. Ma apparirebbero come dubbio, ma nuovo con della scuola non della conseguenza un tutti al lavoro! principiofondamentale quello di picchiarea pi" sono certo esitazioni. E freghiatela parte per studiare a e alla vacanze armato mettervi forze,percii" io punirO senza cieco fate in questo che quel scompariranno.E non che le dopo queste parole: " Ragazzi, comincia semestre. affari spintasino cuore alunni, radunati A' suoi tenza po- da egoismo un vivo massima macchiato nome un prima volta,egli si presenta con. nel dell'onore,il pi" spiritodi abnegazione,la d'affetto, porta ferocia. ufHcio un quelledi come cominci, " appena vato arri- Traddles, Tommaso pi" anni, sulle la guance D.3l.za..y degli 191 " alunni pi" docili,eome purch" siano guardano fresche egji servile di convulso piccolevittime pienotte.Le e accompagna e quelle dei pi" riottosi, su affascinate il loro come colpiti,tremanti cui " paura, agli scherzi i suoi colpi,hanno che sulle i non feroci con tiranno; labbra dei e quel riso giovinetti" triste fino alle lacrime. gli alunni, uno Fra Steerforth forte,esercita autorit" lo il braccio tavola e compagni su' suoi la domenica chiesa, e di alla dei mentre essendo due la le cose, ci sia da che Steerfortli e sua gli dava madre di sedere istitutori, uno, 1'altro,il alla il mentre direttore," pre sema preferir scegliere, E tal a punto altercava col perch" in mendicit",licenzia asilo di vano arripreso sor- signor Meli. dell' accattone un sua signor giorno Creackle,avendo un durla con- signor Sharp, del mensa fredda alla calda. carne dare di figliuola per sua alla ammesso costretto, quando Questi temente, qualunque piatto indifferen- coi ragazzi,e Meli, niiingia pure direttore. l' onore gli permette servirsi di straordinaria una persino dal mai, gli concede batte in quattordici anni, " bello, ricco, ha si fa temere e non " risparsolo, Steerforth, miato. fatto metter aveva su' due forth e ringrazia pubblicamente Steerpiedi l' istitutore, d'essere collegioun era poco e' " nella stato uomo che scolaresca,a solo s'allontanasse lo disonorava. autorevole,ma un tirannico, che causa buono un movimento, e atto non Il signor Meli mite ; eppui'e cosi dal non villanamente dico di ribellione D.3l.za..y 192 " o di sdegDO, (solo e ma Traddles corrotto Stando r se collegio" il tutto sola di rancido " con di e vino, che frequenza, gran di tensione la e t"nua con- il modo gaiezza dell'et" la testa mostra, saltano e bevono, raccontano il direttore " con Ma educativo il burro ostante il non vero, ma stu-^ loro: nelle conservano d" ricreazione, ore di Creackle minacciosa non gridano; di notte, mangiano, giorno malato, cantano, ballano cieca in mosca in cui intorno angolo un alla della gaiezza incredibile. una chi vittori, con- la- voglia di fare il lunghe storie;un cattedra,giuocano a i delle sale da e imparano nulla," finch" male, a zione descri- che ostante non illuminazione scarsa ancora la " il vedere busse, puddtngs andati .chiasso. Non classe dolci uno si fanno rallegrilo spiritonella le ostante dio, trovano si in sono gli alunni stato uno questo triste luogo e almeno clie cosa non freddo notte in rante du- dolorosa. e La di bevono e biente dell'am- morale. le classi provvisted" nascosto tanto maraviglia se completa rivolta,se mangiano forza senso nessuna del direttore assenza di fare cose, lacrime di angosciata); L'anima corruttore,il le cos" di stato pieni di quei giovinetti,per e d" rimpianto simpatia o ^l" occhi ha sente in attenuato di nemmeno Copperf"eldsi s'" " pu" misurare gli effetti d' un metodo quellodel collegioCreackle,nell'et" come appunto in cui le sebbene in apparenza impressionisono tanto fuggevoli,tanto D.3l.za..y vive, e, durature? chi los- " pu" dire quanta parte abbiano 'successive di Steerforth,il la collegioe nel i suoi una consuetudine Il eh' egli " dinanzi sdegno e " ; d' quale d" al cuore satirico di modi EtlBEHA. pi" inutile e nociva l'apparenza " scuola,non una d' un di mendicit": " del orrore. Dotheboys Hall {con questo a Do-the-boysv""e falla ai ragazzi " " cadente romanzo. triviali del CI Davide idea di ci" ('), ricovero senso Squeers designa,a Londra, in cui risiede il giovine istitutore,Nicola del chi tormenti, la descrizione dall'apparenzapomposa, il fabbricato santa lo colpa commette ancora " non un un molti scuola. una segue la conserva neppure Il lettore nome ma luogo orribile un " anche ribollire per quella che giovinettila collegioSqueers asilo,non bisogno? un esiste infatti di ci" eh' " onesto l' ordinamento 11 gli fa Non vene. dei mondo divenuta aar" Creackle: collegio Creackle del pu6 dire per quanti strisciando servilmente come vile di mente e goduto negli anni dissimulazione vita nelle pi" e eh' " buono scuola nella il sangue falsa nella Il Chi l' imagine di lui funesta pi" lu" Copperfields" stringeal pensiero, uomo un dopo anni la e entrato a da la simulazione compagni di Davide cuore favore sicurezza,dannosissima giovanili,dell' impnoit"? fra avuto, nelle colpe Nickleby,eh' collegio)un " il nista protago- Questi si maravigliasubito dei del lugubre aspetto del direttore, Copperfield. - Csp. V, VI e Vii. 13 D.3l.za..yG00g 194 " della collegio, ad venuto straordinaria magrezza si Squeers, moglie del direttore, e, dei dopo avergli dato che il maiali,racconta d'ammalarsi mai che ma un povero un cane per in collegiocol tutti caldo vicenda sostanzioso il battuto direttore a in coricati e i e d' una fuoco viva da egli sa si gli alunni un lava; sono gran sulla lavarsi finestra d' tutto questo, il capitatoin esser un per il " momento peggio:non gelata,nessun un ima- quello ch'egli aveva ancora sa sente e della pompa non deve all'asciugamanisi provveder" il diverso l' acqua pranzo caminetto; quando il sapone nervosa. quando sono perch" si tengano trover" che non arrivati zuppa, Nickleby che eccitazione Ed e intirizziti dal avvisa si lascia vincere e voglia offensive bambini povera nel giovine istitutore comprende ginato preso cane, loro beli' agio un giorno dopo; quando vede molto e lavorar a parole pi" solo letto buon che della cucina rito, ma- stico, dome- un Nicklebj, sognino a e un pompa, luogo ha un come cinque e cena un signor Squeers alla al la " veramente in faccia le serviti e a piccoloPitcher costretto trovatello, pi" dolorose; quando freddo fa incontro notizie delle mucche non essere Squeers glibutta e signora forza di husse ; quando ricomico, domest" il come la poi [promette di fatalipassar le febbri pare del domestico porta. Quando la aprir " da una sa che, giale colle- che, ogni tanti giorni,tutti costretti ad cucchiaio di ingoiarein zolfo e un cone sol boc- di teriaca,il D.3l.za..y - fettoso e sudicio,ci o " 196 ik un " d' senso a. profondo. nel Ora, riuniti inaieme. trovano la massima parte I i deformi illegittimi; trascuranza o mali per anche natura per o quasi le povere hanno per gambe ed imprigionatein apparecchiortopedici, gli sempre pi" bini bam- genitorio trattamenti,malati tutti,deboli tutti;molti difettose dai altri si reggono seduti o gi" le tracce bieco male rannicchiati. del vizio: col sangue genitori;forse li ha in le viso d' alcuni appaiono sembrano, cattive chio all'oc- Essi hanno carcere. guastisolo quasi stanno e Su! sfuggente,ladri e forse ereditato tendenze la miseria dei fisica nel loro piccolocuore morale, risvegliando malvagi sentimenti quasi tutti gli educazione che riesce che e soltanto domare. a di quest'infelici impressione mista la Anche lacrime I " Non e non imenti piet"e insieme orribile di cos'i ma parlo delle che direttore, hanno scolastici. ribrezzo. conda fe- Squeers? di cos" pieno doloroso, di sono Non ceve ri- ne lampeggia scene alcuna di cosi renderla come ma il sorriso dickensiano quando; figliadel "'^he la tirannia qui in quando di piet"predomina; sotto di buona una compassionevolee ripugnante, che Nick^ebj un' e quei nell'anima sonnecchiano uomini L' avvilimento Certo si orfani per sono collegiali abbandonati o questi mali tutti collegioSqueers fra Niekleby e irresistibilmente relazione parlo diretta nemmeno D.3l.za..y con la co- gli delle 197 " prepotenze del di deve avere e e i vestiti s" con e o il che le e bene vanno tutte le scarpe ricevono via che via da riescono non lettore, impressionatodalia le ricevono e di struttura una che piuttostodelle lezioni, far ridere di coloro d" capo paterne orme singolari,perch" gli tutti cappelli, Parlo le tutto per forma collegiali portano casa. a tutto molto tutti " Squeera, il quale promette ragazzo una membra i in seguire " debolezza dir devono, per cosi, studiare, Squeers presenta a Nickleb,^gli alunni classe,eh' e domanda " quella di grammatica loro dove il sia tima dell'ul- filosofia, e di essi uno capoclasse; risponde: noi " Signore,sta ripulendo i " Benone, seguiamo ri; p u, " parlatorio. replicaSqueers. " Vede, Nickleby, " R i, d'insegnamentopratico: metodo un l pu; vetri del i, li; r re e, ; ripulire: \erbo render netto,lucido. aitiro,che significa t ha r I v i, tri; i vetri, cio" le finestre. Quando imparato queste Seguendo sarchia il Squeera, e acqua giorno di Ma in subito metter cose pmtica il medesimo giardino,un tutto per il resto nel le e, ve ; l'alunno libro,gli facciamo suo cognizioniacquistate". altro alunno sistema, un altro il striglia della classe cavallo va ad il domani riempire i paiuoli, di gere attin- essendo bucato. la scena pi" profondamente umoristica quella in cui Squeers d" pubblica relazione viaggioa irna- Londra. Egli ha veduto i del " suo di qualche genitori UjL.:a..i. 198 " alunno che tutti sono e non loro di " pretestoche solenne la che dato bere, ottanta C rotto. i manda eh' ella sue la esprime troppo buono lettera per sentir dai il s' " giornaliche bere picchiareil non so lo tormenti se, ancora veglia; e a suo lira e un pagare Graymarsh : contento, e signora Squeers signor Squeers evidentemente " C anche una piccoloMobbs!): letto per di vacca, il dolore vuol nipotenon ragazzo possa e di santa la di mangiare prega Squeers ragione quando Nieklebylascia finalmente 1" imagine delle miserie per qualche tempo s' egli risenta impotentibattuti "ini il povero il brodo Squeers, collegio nella che messa s' " angelo sulla terra, ed un {ah, a saperlo sano alla padre una lettera per questo mondo. per lui il grasso, n" Io come Mobbs di voler gli manda lungo, quantunque egli sia a il morta, che una Cobbej: semplicemente qnali serviranno i speranza vivere nonna figliuoloriceve, lettera per rispettosisaluti ai sidera con " lieta di L il una la sorella " anche la zia di lu. di della retta, pagamento letta,annunzia Cohbey centesimi, vetro di C'" che tizie no- copertedi verruche,una le mani averla di nonna a il mezzo: e bastonatura. Squeers,dopo toglierne" a Il padre altre,spiacevoli! lire ha Squeers, collegio gioiadi queste belle la ritardo,per in cinquantadue col che da sia turbata del lontanamente neppur Peccato figliuoli. Bolder contenti tanto pensano " pallidinel senza sonno, gli urli dei nel vedute sonno o bini poveribam- se misericordia; riveda, con la bocca D.3l.za..y aperta. 199 " simili e piccolicadaveri,g"'infermi a litierato e e feliei, la pil bestialmente Sulla fine del qiialchegiorno vicini ritornano pietosi, ai loro Il di parenti.Ma che E (scuolea voleva che una nuova caso Entrato la sua a Cosi Nitkleby " dai loro case e qualiparenti! angoscia, nuova dolorosa {'), Dickens aveva visitato le aver l'anno Cheap eccitata un per ricevesse avanti, ne e du- provvedimento radicale, gogna. quellagrande ver- sempre via,e sperimentati gli effetti satira,Dickens attenzione educativi. (')Mcola d'una avere questa volta cosi violenta e in questa sua scoppia mercato) del Yorkshire; e occorsovi tolta per benefici della a pubblica opinione,gi" condurre fosse e si cancella buon scossa, da l'atura, sicch" la uno nutrite allo cancellarsi. Perch" xchoolx triste finalmente Nickleby dopo scritto yicola nn nella campagna, l'impressioneinfinitamente doveva non contro piccolevittime,dopo cuore provata leggendo non aver giali, poveri colle- ribellione quali case a pensarcistringe il modo pensiero d' dei poi,una le quegl'in- mai. che romanzo Dotheboys Hall; e errato gioia d' aver Squeers, che inferociva bastonando di loro la il coscienza sua fatto le vendette giorno pi" aggravati s" l'infelicissimo tra portatocon calma r ultimo a lo consola sofferenti. Certo pi" " sopra il campo fu indotto altre scuole venne Cap. VII, Vili, IX, a altri sistemi e a XII e tare por- XIII, D.3l.za..y 200 - offerse largamesse - di dolorose osservazioni di e tire sa- acerbissime. Diverse dall'altra una perch" fondate scopo, privatidirette allora nell' indirizzo per iniziativa condotte,le e (e per la di bene o nella maggior parte un solo V non vincoli essere dei volta a male. gran Ai sete piccoliperch" ma difendersi, del r indirizzo vero societ" dottor Blimber, il che lavoro soffocava un' istruzione meno sicuro Meditando e senza di Dickens era, male, perch" delt" cru- di tormentare compiace piccolinon concetti e possono di vano falsaeducativi, l'allontanavano non che le menti quale esauriva dal in fondo erano quello ogni idealit" dando fossero il giovanili a' suoi grettamente scientifica. Meno non clamoroso, il danno il pericolopoteva : anzi cultura che gran o il signor Gradgrind, troppo fatieo"?o, pi" grave, perch" pensava dei della scuola alla un guadagno, la si fine. Squeerse Creackle pi" dannosi un " libert" didattici, l'ambizione,i pregiudizi ancora la meschinit" con regolamenti volta gran che vigliaccae bestiale, suo di a tempi casi,un ignoranza,la " gevano svol- inglesisi programmi governativi. Ora, questa quasi illimitata pu" da privata,e maggior parte s" svolgono ancora) liberamente, senza e scuole nello e si celava palesee tuttavia era essere, sotto alunni "da meno un un' apparenza lato, di ingannava il pubblicogrosso. su questo doloroso argomento, Dickens dubbio all'adolescenza si che il male perpetua e fatto all'infanzia dura. D.3l.za..y 201 " Nei bambini " sorriso senza pervertitiintellettualmente la carattere, vecchi senza fisica nella Finch" non morale e forma sua di sarebbe durata. serio,ma educati la fiessione, direzione uomini d' fra A. in Davide che i loro e che si vuole indirizzo di seria che molti il eh' essi assai li d' bisogna varia l'affetto. gl'istituti se attivit" ha ogni zione educa- retta mostrar fiducia ai rendano ne operando,se degni, va si vuole su ha un di moralit" che carattere, della vita. Fondata del dottore e preso com- pedagogistiignorano guidi nella scuola Strong presto la coscienza assumono coscienza principi!,la modo e fra unico dottore che cio" bisogna dar loro questa a superioriquella la stima nascono " fondamento pure responsabilit"che per cui la ri- l'insegnamento affidati e piccolaverit" giovani,se tali e e Dickens, il collegiodel dottore Strong, morale: che studio memoria la quanto Copper/ield.11 una e caseggiati copia, uno gran quest'ideales'informa, descritti da seria mi- l' imaginazione eccessivo, gli alunni reciproca da forte e d' idee larghe, di integrocarattere, coltura,e fiducia libera voleva in dolorosa. scuole,quellagran Dickens non il sentimento che di vita nuovo in ampi, esercizi ginnastici e visibile paese, pi" pietosae pi" elemento un un turi ma- la gran indegni: tutta si fosse introdotto nelle attivo giovani fiacchi privi di generosientusiasmi,uomini e miseria adolescenti deva moralmente, egli ve- e generazionedell'avvenire: di corpo germe negli e Strong elevatissima, formandosi negli D.3l.za..yG00g 202 " alunni ne giovinetti, vigoroso e Ma cade la natura sua nel violenti,trae dal et Donde vero non onde impulso provvidamente un {'). " tale,che falso,nuoce ", secondo essenza: riceve sicuro la scuola se " e va secondi la distrutta. Perch" Dickens,provvidae buona ogni istituzione 1' uomo fuori fine,lo Copperfleld dalla tura, na- umana vera nella che via,lo la tana allon- snatura. " C"p. XVI Dgl.iec.yGoO'^l 204 " Della di vita ~ palcoscenicoDickens aveva personaleesperienza,poich",giovinettoe del teatro,s' era volta (gualche aera Ma reali p"l nei la Trotters Codlin,che nel burattini fantasia sua il peso dorso di loro grava, d' uno cascante F^ilcinella, le con dorsale, e un'aria Ecco rabberciavano i loro piccolocimitero in via sotto delia come campestre, rimettersi loro nella e Codlin rannuvolato sciocca,la quale poi,a uno bene: per e calda e lorosamente do- il cielo di Poco polverosa. il verde tra la Trotters odorato aJ collo sotto vanno via spina contrasta strada,appare Codlin diffonde nella cucina dal vi la lo caratterizza che tutto il pomeriggiohanno la zuppa mente Trotters della svolto piccolaosteria. una e caldo,sulla e scatola, intorno gambe attorcigliate stracca acena. buia sua gli mancasse se sul roba; e povera col brio inesauribile sulla vivono creati. Guardate. ora pur la Londra. egliconobbe eh' ha simo amantis- gusto di recitare sobborghi di degli attori quelliche e il preso una conoscono assaporato nella il che profumo si Quando paiuoloscoperchiale. il lettore giungono finalmente,fradici di pioggia, sente con loro la riparata,del odora d" mangiano, fuoco sui viver n" dell' ampia altra gente arriva, che gigante braccia,il quale rovinino che Mentre donnina che a senza, dissertare bisogna il e alla fiera: il va s' indugia giganti vecchi, sostenendo ritirati, perch" non minestra d' erbe. d'una e calda stanza della scintillante, trippa, di prosciuttoe d'un proprietario, gambe gioia mestiere D.3l.za..y farli col' 205 " troppo ; sfiguratoda col viso ; tenersi dove da monete vestiti di abitini di color vecchio paiuolofumante. per il il Quando circondano soldo," anche a costretto girare, per suona mentre le narici aperte non si padrone si cancella Tutti Nellina stesso maggior sua imagine del modo il a vola, ta- mentre giornataha a digiunare, pena, cane la novella ma- affamato, gli altri mangiano, aspirandocon la fragranza della dalla la sua s' imbatte zuppa fumante, memoria. e errare casualmente, "n quell' dopo cui verso mette la solo non questi attori,uomini campagna un ritti sulle teso muso durante pi" vecchio, che cane parte una guardandolo fiso,e mangiano dell' organetto,L' che da turno, obbedienti, aspettandoil cenno, perduto un ma uniformemente occhio,tutti un in fila,col posteriori, lo ammaestrati, dell'abito copre ghiottire in- menticabile, tutto, indi- pi" esperto,imberrettato,a e in regge personale dall' altra,guidatida il berretto storto zampe cani un finge d' sopra vario,ma la coda inzaccherati,con pi" di in sedere inghiotteo compagnia una la loro coda all' osteria, tanto a soldo; e un zione edifica- per gli bada, nessuno sul naso, equilibriopiume cane giuochi fatti certi esercizio,messosi in caldo cantuccio e personaggiosilenzioso, un pubblico,i" quale,anche del per comuni " partenza da nella bestie,incontra che Londra. fa E nella nello signora Jarley,1' uaica Jarely,l'incomparabileJarlej', predilettadalla no- D.3l.za..yG00 200 " bilt" dalla e dai cantata La borghesia,protettadalla famigliareiile trentaaei soldi l'acrostico-reclame. poetia signoraJarley vive in tendine di lucido due alle bianche sull'uscio. da relativamente la il contrasto {grande e alla che quale con riuscendo quale misterioso minuscola occhio Le (un la fa che d' mattina di donnone un capo sconde na- bottigliad' acquavite, cercarvi per vita sua sua tura, corpora- d'un' invincibile sempre la sera, (Dio poi in sa petenza, inap- graziadi penetrare nella la tutta russa zione consola- errabonda,che della degna di " arte, che sua notte, salvo ha non a chiuso insonnia. perch" patisced' un' inguaribile figure di centinaio e " la cera circa) quando fiera,vengono Ecco graziose in sempre processo!) a cuccetta,vi dichiarare quello creazione una della pur lamentandosi che cabina una due e in piume oscillanti,che voracit" una divisa " pare Ma rivolge spesso si negli affanni mangia che porta in tasca sempre baracca una cappello, con enorme la niciate incor- d'ottone signora del luogo: un la grosso, dipinta,con battente cucina, tutf casa con bei un comode. minuscola questa e camera, bastimento, e ben tutta Dentro, la stanzette: ambulante, finestre, persiane verdi vivo, rosso baracca una specie di piccolacasa, una e " eh' ella s'arriva rizzate sventurata che reginaElisabetta, in stanno in alla piccola una baracca in pubblico altro un damigella mori al mostra d' zone, carroz- citt" onore della apposita. della seguitoalla puntura D.3l.za..y 207 " dito d'un signori,il r ago -* e la con Ecco che sangue di atroce il dormivano mentre perch" vadano il viso che alto,r anni boschi, la donzelle, di fare la gioia vecchia il del vate Osser- e solletico, barbaro l'uomo magro, che mori litto, de- cento- a mentre ballava,il fanciullo selvaggio donna che noci con della e le tutte grasso, 1' uomo uomo piccolo,la uomo trentadue dei r cendo tutte, fa- piante dei piedi, a nell'atto sogghigna per Ecco " corteggi" dell'innocenza memento e quei tempi, * ammazz" le sotto dito, nella scelta del marito. caute le dita ricurve vate, Osser- che memoria, sonno questo di virt".' Serva in usava mogli, e le spos" quattordici il solletico domenica. spiccia dal d' oro, che cruna Barbabl", loro " lavorato, di aver per " avvelen" altri ed secche, miglie quattordicifarei personaggi storici. Tutte queste figuredi guardano nel o e un' espressionedi vuoto viva la in nott" se spettrale, il dolce ne collezione giorno e della mezzo sgomenta non della dia a notte, stessa,il lettino i^uelpopolo bianco ne sogna La e tutte le su e bato tur- signoraJarleynon tutti, in senso ha ne la per Nel- negliocchi. che un dilatate narici supporre come ella rifarebbe sospettasse, la e stallo, piede- mendo signora Jarley,dor- a riposo infantile. sospetta di nulla: le con sorpresa tina,la piccolaaiutante sul tremano cera di mirabile gioia? Nellina,nella cui l'aveva del ore ne sua mera ca- a mire dor- messa dai prima notte,quando, impietosita ,". Se movi- 208 -- menti stanchi dal volto e offerto di tenerla nella sua quale aveva quelli che lei,ma anche che belli posti pi" pi" rara e La di alla mente di corda per di la in camminata membri ". donna richiama mi saltatrice della quale, seduta la povera a prende congedo 0 cavallo ; da tre compagnia:gente un o che coraggiosa singolare della volte da riceve esercizio piccoloKidderminster,che l'atto le il maestro braccia della Sleary di sollevarla o pericoloso; fuor gambe l'abitudine cui con terra, come fra le hanno del modo Cecilia facendo equitazionequando dopo vedere bina, bam- si raggruppano quanto volete far Cecilia una come loro a vive " per niente ma ordinata,ignorante, ridere tutti gente che non e cullandola carezza larghe e rigide per due bene degli uomini, i qualitengono di stare solo ambulanti, molto le braccia Intorno pulita,poco Potete riguardi,la Gordon, prima terra,si stringetra buona. soro te- un ens, ", dice Dick- Era del circo equestre Slearj, la impietositigli altri d' essa quest'umile teneramente. e di quell'Emma abbandonata,e poco ", anche delle baracche naturale bont" aveva quest'ultima disposizione e singolaredella prima, la conseguenza cuore far star per intorno! aveva bisogna notare in nel " gentile. e lei,le non particolaredisposizione, una star bene per ha gentilee piena persona una " nascosta di le rifarebbe il lettino certo perch" ella camera, di bont" delicato s": con " scena D.3l.za..y la di vallerizza ca- quel ha un 209 " di veccliino, pur viao a " rappresentandoperfettamente di ali,di riccioli, forza di bismuto carminio, la parte di Cupido,con Potete tutte le mamme spettatrici. al pudore femminile ai mostrino al che le donne i padri di famiglia non elevato che non convenire difesa della qualcuno sulle regger pili spalle, questipadriassistano profondaai Si che e la che che cela nella nel ci faccia una vuole per divertire. Certo si tra marito male; gli uomini n" credono che la guenza conse- N" trete po- del discorso di di vallerizzo! ca- pu" far di pe^io. Le donne donne Sleary sono do, quan- filosofica assai verit" conclusione trete po- non vero pu" far di peggio che il mestiere " del circo Sleary" asserisce professione, sua disconoscere al di e che gente vuol divertirsi " ideale un e vi prendano parte. Ma spettacoli non lui: le aspirinoa di queste madri figliuoli a compagnia di a tali contrario trovar trario piramide,altri padri d" famiglia;coneducazione che i ogni principiodi sana in forma a di gambe d'una che dignit" virile, alla quellodi sia di e entusiasmo della pubblicocoperte semplicemaglia; contrario bianco e oneste,e senza figliuoli sostentan s" e vivono pur la tuosamente affet- pensare ticando, famiglia,fa- che la loro fatica sia da tenere con vile; i ragazzi si snodano gli esercizi le giunturee si rafforzano i muscoli per arrivar a fare a un giorno ci" che altri hanno a applausi, essi tutti i Erher*. D.3l.za..y 210 " del mente i caori o del professorGradgrind, di forza a male dalla madre parla qui inoralitA in i da a disprezzati ammirati e In a la cui che gli umili coltura intesa il mondo fra la dramma un in balletti un e paio sarebbero tradotto di rivela lo sforzo quindi pi" e mette " la vera tura uguale disinvol- con e dal francese con e cosa Crummles. giorni,posdomani ai combattimenti tati rispet- qualche vaudevitles: domani Sliakespeare, con esser compagnia equestreSleary tragedie e commedie, pantomime a pu6 diaprezza. " nondimeno serena spesso impacciato da fosse compagnia rappresenta si cimenta bene sono pitturadella compagnia drammatica oggi ancora s'inchina,molti che voluto,di eccessivo, la tesi. Pi" ricca, giud"ziodegli uomini non "l mondo famigliaGradgrind La vita molti convenzionalismi, quest'antitesi nudo male "l umane che munemente co- semplice, povera, vuole dispregiatori, corruzione, che, se preconcetti e di la alle azioni d'una alla moralit" opponendo la loro volta dimostrarci intorno Dickens dei Gradgrind ahim", disonesta, e, pi" puri, che sono bambino alla questi cavallerizzi, Bounderbj fonte di e e si non materno? superiore alla dignit" e complicata,colta una chito per essersi arric- dignit"superioree d'una nome ecientifica, abbandonato perfinol'amor nega vita di dei cultura quale, stato essere intese; e il inaridisce quale lavoro, disprezzaquelli che arricchitileper onesta il intesa signor Bounderby col " le si e cia accon- nato raffazzo- scender" spade D.3l.za..y di ai legno. 212 " dall'eatremit" e delle un' altra che le cameriere di mussolina corti che nastrini, i sarti,non Camminano che fermata consta di lungo passo un abbracciano alternatamente; d" tenerezza, quel segno bevono tavola a di scherma che nelle minacciante e tonante Tutta di piccola una appoggiando la cui vogliono dare sotto in su; nei bicchieri Folair teatrali; e e o sulle Lenville la tiranno un pare signoraCrummles s' avv"i,senz'altra bisogno un cantonate signor Crummles, bambina di tutti difesa che straordinario della della grandi affisai col Nieknome signora Crummles, dei signorina Crummles, la fenomeno, acr"tti molto gli altri felice un'in- al supplizio. coscienza, pura signoriniCrummles, nelle li introduca: il signor occasioni questa gente ha nota come d' aria prese pubblicit".Fin da quando arriva,Nicola leby del sua d' di Nicola,aspetpianerottolo tando grandi perseguitatache quella della sorsate l'uscio questiapra Crummles punch lunghe sul e scenico, palco- da guardandoladi dei banchetti d'oro tirano persona e sorsi di si trattasse delle coppe buco, e gran un quellacamminata con guancia alla spalladella se con "l naso sempre vi prego, fuori del" del teatro... Guardateli, Fuori teatro. nate or- di lana. berretta una piccoletasche perch",hanno sa biuli grem- nella vita reale ha usato piccolo fazzoletto un rosso, mit" capelliall'estre- portano certi con corti, nessuno s" punta dei capelli, dei punta delle scarpe; di mai; alla scarpe dalla va " scritti molto in in grande,e quelli p"ccolo:e gli av- L)ji.:a..i. 213 " " tutti i colori dell' iride, le lettere e visi hanno afflitteda tutte le deformit" posaibili durante scena della spina. Nicola,concepisce Lenville,geloso dei successi di r idea di ferirlo sulla la zione, rappresenta- affine di levarselo di tra' piediper almeno; ed mesi il " compagno, vedere a guadagnato di la voce Londra, tutti agonia, Londra. che e' " nella in teatro fenomeno, e suoi dieci sterline la settimana conti: meno, venti per se ne va, e la e nosa pe- e tanto, innuto ve- i forse anche facendo stesso, va il fenomeno per i il t"no- madre, trenta per intanto l' impresariodi Senonch" famiglia. tutta la Londra lui lui: Crumm- quegli sia la e presario im- guardarlo,e per ragazzi e moglie una un lunga una paterna illusione che per scritturare il ci avrebbe Quando " recitano per gli occhi apre egli " dopo ferito il aveva a sulla scena, les, morto che sai scrittura una si spai^ seia l'attore forse,chi e " paiodi un disgraziache glienemanciti l'avesse fatto, tutti sarebbero * una coraggio,perch", se accorsi sono si viene a durante risapereche cui quellaparte dello spettacolo aveva assistito non fatto altro che dormire. aveva Nicola Quando salutarlo co' suoi e diligenza: parte, il signor Crummles due alla figliuoli It sulla strada l'abbraccia violentemente nel tando pi" alto in presenza ' addii del suo stazione del a della pubblico vnltA pareccb"f^ stile melodrammati contemporaneamente va tutti repertorio D.3l.za..y Hi fila, Cimiteri piccolo Il di Lazzaro, calmarlo riceve devono metterlo alla che per fargli e nelle i sera risurrezione finestra luna, della una impressione, quietamente solenne sentendo della storia tale una dormono luce la madre sua ne come alla Copperfield, Davide da raccontar campestri. loro tombe, del morti dere ve- vicino camposanto. Del timore senza quflla, che e egli resto ispirino le eh' Cosi al luogo quel " vita che in luogo pregare erbe l' idea " un i e della e bambini sepolcrali pietre carattere cimiteri ealma; di la mattina lit" d" immobi- Dickens che descrive: dove piccoli, quietissimi, fiori morte di v' entrano a di verde pi" l' erba e morte. cose pensiero aperto, e n" pauroso campestri alte crescono erba bracar a delle dei sempre cimiteri sono a entrano camposanto sentimento pi" profondo proprio " c'" pi" ombrosi, un il spesso non che pecore tolgono il alcuno: alberi D" guarda con un s' tale rigoglio addolcisce, plandoli, contemE esistenze. nuove gli amici trastullarsi, di D.3l.za..y di dei poi defunti modo che fra i morti i e spiritualeche Non Kellina vivi scema per e il nonno, i due tombe intenti e figliuolodi il diavolo,la n" in fine metta i delicatezza ogni raccomodato stati svelati al Non " hanno NelUna dimore dei le La alla mattina nello tutto silenzioso: degli alberi,un nei Se i sulla allora " il.vestito burattinai via sulla o che i da nasce vie illusioni! addio piet" nostri concede preghiera di mento senti- insieme e le pone battute,le soltanto morti un paesi chiude al dolore convenzione. poi prestissimoNellina si ode atto, si suo pi" profondo umano stesso fesa; punto of- palcoscenico sarebbero fuori delle d" sul moglie ricucire a attrice. questa piet" agli sguardi profani,le personale e ogni tombe, i burattini quello che morti la " non in e pubblico; e religiosoe di pende, seonvejiiente ch'ella, cosi segreti del vivi. E pililargo ter" Trot- e disseminati profanazione questa: dei fra lapide,mentre sono di cimitero, fra i Codlin Pulcinella una pensiero suo piazza, tutti seduti personaggi della piccola sicch" strappato della prima avessero colo pic- un il carnefice, il lui, i! forestiero, il lettore trova nel burattinai all' intorno terreno sacro poveri Quando d' trovano contorto, da bizzarramente morte. cimitero Yorkshire drammatica, compagnia della nel rabberciare a comunione una questo la solennit". ne suo mantiene l' orrore attenua villaggio del le ai cimitero, che soltanto trillar d'uccelli in ora a va a queir alto, sui s D.3l.za..y seggiare pasora rami " 216 " Nellina squillante,che Mentr' ella guarda morto uomo suoi poveri occhi * Lei era " Ero cadente alta le le si volentieri madre? cui piet"e si mescola tempo un quel la e Nellina i dopo In invece alcuni le presso alla vicino conforto il e care; alcuni riposanoall'ombra dalle persone vita. Nel dei con passionatoamore dell' indifferenza traccia al staccarsi fra i morti di muro passo questa di delle persone sorge o il sole di essi ha avuto nessuno completamente ripartodei bambini, poter degli alberi;altri amate, dalle dolci piccolimorti quel altri giacprotezione: ciono il noto che vedr" Nellina chiesa: li saluti il sole che Si direbbe coraggiodi ", quasimaterna, sentiero,quasi credessero nella morte all'aperto, dove tempo trastullarsi. Anche e udire anche muore. del proprio accanto cercassero buon " innanzi pi" correre si stende dormono suo dagli anni. " bambini cimitero tacinque cinquan- veccliia si diffonde qualche altro cimitero un fatto d' ammirazione insieme viene di fiorente di bellezza qualche lampo e E " La passati. erano d" che il fa presso domanda " sulla storia di accento che un permetton pi" di decifrare. parlando del giovine marito come di nome l' iscrizione, che voce moglie, cara. sua anni d' capo. letto. aver un il anni anni, cinquantacinque non sua lapide il una leggerlead di prega sur vecchia avanti, una levando ascolta ventitr" a " dal mondo, consuetudini i fratelli si baloccano e della i pagni com- gaiamente D.3l.za..y fra 217 " le le tombe, quali " cos" da coperte di fiori, sono giardinetti. parer chi " codesta Di " tomba? ragazzino, accennandone un Non " " tomba una verde di risponde quello,* ", e dava loro da momento, con erba, poi di r andar degU la Battaglia imaginare quel anni scena della di onore in di rinnovazione quale si svolgono vita. Cosi morti. a vita: pi" poderosa della corpi in tomba, di verde sulla sformati, orr"bili d'erba forse per campo campo un anche cimitero,in pauroso in fu quilli tran- cui quel luogo fertile, i fatti della nato quello stermi- i cadaveri giacqiiero lati, violente,muti- vedersi, emana un'idea vita vero e col- attitudini che alberi larghe zolle di terreno spuntava; " vero che di tenace, pi" larga, piili perch" comune, " da titesi an- battaglia, migliaia di morti, che, trasformato cimitero tanti allegramente. campestri,Dickens a un la guancia Bulgesto carezzevole, via, ridendo corre indotto senz' agliuccelli bene mangiare. " un cimiteri e fratello voleva il pi" agli contemplazionedi questi piccolie Dalla diventa di piace un " queste parole,il ragazzino appoggia Detto r " fratello. Ed mio tutti,e quello che uccelli,perch" mio a una. di il giardinetto giardinetto, pi" Nell"na domanda " per alimentata lunghi anni da masero ri- chiate, spezzati,siepisforacaii per cui un non molto giovinette rifuggironodall' intrecciarsi tempo nei D.3l.za..y filo le capelli 218 " anche i pi" soavi credettero d' macchia una pi" i fiori di tra le che la macchiassero terreno alcuna a cresciute protesa mano Ma di casa ritte in piedi sopra alberi le mele loro lavoro per mature, terreno che i loro hanno per s" la di queir esuberanza a" e Ci" vedono " intorno dei s", n" " un essere non " un moto distruzione. cieco forme non che Epper" nuove, in ma definisce, alla forza diatrug- di cimiteri L' spregevole: la tenda a il nostra oltre la morte. della e dickensiana. n" un di e corpo che con una uomo vita il nostro vie ignote, forza che tutta vita fine di brutale morte, per virt" in fonte di vita. dell' uomo meschino di vita sentono nelle descrizioni culto spiritosi perpetuano crede che pensano eh' " caratteristico dell'opera non giovinette gioia,godono la provvidenziale, perch" la morte, Si afi'erma cosi anche il poco combattenti;ma energia vitale a campestri quel dagli erba, ridendo, sull' gitricee rinnovatrice, divenga sotto giovani donne, dall' alto le due ossa nesso an- portico pinoli,staccano a giovinezza e di ha il agilipiedi frementi calpestano,giacciono le esse frutteto pietrache ballano che sussiste interrompono ogni e guardare del padrone figlie Nel scale coglierle a un inghirlandatodi madreselva,alcune tadini con- quel su non ora del passato. In vecchia i quei prati,e more troppo vivida. memoria una " l'anima provvidenzialee benigna. D.3l.za..y ens Dicksua D.3l.za..y Filippiche del Le altri lai^hezza di vedute, per pi" maschio letterariamente in E nel in tempo ide". Per prima Per cui questo dell' intomo Filippiche alla necessit" ho " i la la creduto quale di partflquali relazioni Spagna d' fino al neil' e studiata che uomo studio breve tempi, le parla il siccome tra vente mo- Spagna e af^ira principalmentfl lega tra una l' Italia dover e stato 1615 anno vanno guerra l' argomentazione si senza lo uomo. quello che riguarda Savoia,e la scritte zioni ora- notevolissime e importante un notevoli storicamente e Filippiche furono tempi, poi delle cosi nell' conseguenza dei Sarebbero vibrato. neroso ge- patria,per belliasime sono dell' oratore, le l' animo di per pi" un perch" ritraggono insieme politicodell'Italia e belle qualunque tempo: nel Seicento. pi" e gli sopra dec"mosettimo pi" profondo sentimento e accento ai elevano secolo politicidel scritti maggiore una Tassoni non i pu" esaminare passarono Ifil5,anno tra zionali, principina- salute, aver nella Carlo in cui prima Emanuele le D.3l.za..y due Fi- 222 " /ippichefurono scritte,e nella seconda fra Carlo pasaai-ono italiano atatt" nello luel che Emanuele le e 1' uomo, riguarda tino alla ritrattazione agli argomenti anche caso dubitare a le delle che della cercando di di studiare di per leghe. nella terza di casa Savoia costringonoin queato parola dell' autore. carattere esaminato E nella sostanziale le due orazioni, coglierne lo sp"ritoinformatore pi" che i fatti accennativi,perch" separatamente questi e Filippiche, accennando mi tassoniana,ho ho, (a con quarta parte, tratteggiatoil dell'opera principale opinioni politichedel relazioni sue il e falliti i tentativi di parte,eaposte brevemente Taasoni zioni quali rela- periodo di tempo, st-easo quali ragioni andaron Per " gi" innanzi avevo avuto di occasione parlare, I. Oarlo BmBntiele baaeitUori della ed Veneti Spagna BpAenSt, " ipagnuolo lorda fra Spagna Otterr" " l'ra tutte l'altre servit" lasci" scritto Carlo propria 1HS5. del lirincipedi Voi. serenisi. Piemonte al circa in una principedi llonarcMa Appendice. Buca v' " la non Emanuele della III. Le " preteee Savoia e " pi" aspra quella degli Spagnuoli diretto politico (t) Ricolli, storia gliAm- 1815. che insopportabile Roib"rB, aper"almente seeom"o II matrimoHio aperta fino al Guerra " la e il modo di Piemonte stamento te- ('), piemottteae. Firenze, ecrilta Istru"one C. emanitele specie di ", primo, regolarsi di man per il eerenitt. con altri {1615). D.3l.za..y cipi prin- Il- duca di Savoia parlava egli,principe grande anzi di indipendente,il pi" grande e fosse allora in Italia per che famigliae alla nei Paesi monarchia stati indipendentiprendeva mire penisola.Cosi d' di a s"; Lerma, resosi chiaro di Bedmar 1) stato fama re di di Questa di cui che lotta che aver data I, di derlo ren- lui per o e in dito sud- a 1618 ai domini godeva spirito per come credettenel che con Emanuele, le armi, poteva disporre. Fu il matrimonio dovette tratti paresse non tera in- il conte spagnuoli Europa una prudente e sapiente grandezza. Carlo fece vorrei avesse di contro le forze con lotta una al Duca lunghi di ser\-ile, mo- che e il guerra, l' animo intervalli di quasi, dal Carlo essa lunga scoppiare in aperta sopita,soffocata dire e spaglinoloinaugiir" e agitaresempre quantunque a Filippo HI, il disarmo solo di di Brusolo trattato per ingerenza spagnuola degenei'anle in oppressione combatt", prima lenta,che Emanuele poter aggiungere temeva T""i degli signoria dell' grandi imprese Spagna; incontrastata la potere a quellostesso principe, per italiano ruzione cor- baldanza e Filippo II,per credette di nica, Ma- alla accordo poco alla Carlo indipendenza,comandare del e credette nella avviata ardire ambiziose flgliuolaa una soggetto gi" dal possessiitaliani,e sue tostare sot- spagnuola aggravava sui spingere le gloriose dovette pensieri, Bassi,e mano il duca tradizioni prepotenza spagnuola. Sconfitta interna,la moglie di magnanimit" per minacciata in esperienza propria: per neroso, ge- sosta, tegno con- Emanuele, D.3l.za..y Successo soli a diciannove giovine principe parve !o li Lorena; il gli offriva di Francia re la Spagna, del matrimonio stabilito che II la somma fosse non (')." cento Napoli die ducati (') Tra"t"" "trang"ru. de tnaHage C E. vi 1S36. I due de Savoia Ji Carlo a e avec alla tanta set- finch" Emanuele ragione dell' otto infelice d" (*); queir infelice che nel 1701 avee Ie" puuianixi ^O-ait" d" Chamb"rf " degli affatto, Savoie ag. nuele Ema- dote ", tanto ('), de dizioni con- da tricento rinunciarono 1681, " in l'altre promesse de ta maiion pubtUi Turin, " invisibile cosa Savoia principidi mai sulle sostanziali) cose ducato a subito Carlo quella dote " come riuscito, Spagnuoli,una si mostr" alle consegnata questa leanza. l'al- di Mantova discutere ciascun si paga non assegnamento i il duca e gli si passerebberog"'interessi per ancora secondogenita, sua darebbe " figliuola cinquecento mila cinque maravedis assicurarsi era (nel quale, come Filippo politicadi principessaCristina di diceva,bisogna attendere fu alla motti determinasse molto dopo e che vero Il giovineDuca rispettive figliuole. incline alla il opinioni siccome la di Toscana granduca padre, aue anzitutto il matrimonio che Filippo il invece grande stato,e un celibe,intendeva Caterina; " incline padre, egli voleva l'appoggio di le il credettero,come neutralit". Ma nelle mostrare esitazione,tanto di momento un al anni Catherine d' Autridie Inf. d'Eapt^fnt. (*)Le Wtto ed prima, il paf. FiUpptehe centra "ianifeato. Firenzs, gli Spagnuoli, Le Honnier, la Sitpotta IS"S. 77. f) Finppica seconda, pag. 91. UjL.:a..i. " al Soc- Filippica Ma un' altra sopra il Duca doveva pi" lungamente li grande continuarsi nella Emanuele ambiziosa e sua il casa alla Corte di poter asserire II sarebbero e " prima sebbene il a^iungesse non anche il di costumi che alle poteva favore dei il che fino ad figlio del Signora Infanta diritto suo Danna Caterina che possa (") Ricolti, Op. cit. che Voi. danno Ili, pag. teneva comune diceva e del trattato corpo l'infanta che ai diritti ereditari di Filippo II. " a li detti salvo et alla sai a questa rinuncia far neva te- ne punto dar Emanuele, discendenti successori,senza pregiudicare n" scienza clausola certo un rina; Cata- cuore voglia, mancando il rester" et fondo rinunziare non po Filip- riferire si fatto presagio, d'ingegno pi" doveva Dio di impressione,e alquanta ne di Carlo speranze creduto dominii spregiudicato" (').La Caterina in nel pur sebben Duca, spa- suo Pallavicini, stimata l'astrologia essere mediocre di veder poi passatiall' Infanta o ministro,nel fallace ed incerta, figliuole Cattolica,avevano g"'immensi che fermiccio, in- potere dei monarchi dai fu carezzava la speranza consultati gnuoli. Gli astrologhi, ambasciatore molto principe che fosse 'delle Carlo secondogenita, pure nell'anima trimoniale ma- figliodi Filippo II, era (Quantunque Caterina e trattato insistito avere tenacemente, e poi Filippo III, unico la del clausola in per", Im- scendenti, di- detta figliuoli gli possa maniera ti. D.3l.za..y al- qnalib" Ma fossero le speranze spagnuolo suscitava esercit" esso i fotti successivi straordinaria. 11 legato alla Spagna trov" monarchia egli era certo con anche stato involto l' importanza. Senonch" sperato vincoli di soggezione, creduto almeno come italiana, intendeva un suo Emanuele genero alla giorno della Francesco corte eerto di dal di Savoia le sue mandate : al 1587 azioni di venivano " " o ad poich" Carlo spesso, si umili" in amhaaciatore cuor suo alla al quale Spagna " agli eh' alle (').E alla mente personal- aveva scarsi aiuti che nella Duca, aggiunge necessario conforme veneto 1589, parlando della accennando e assistito, relazione egli aveva lui, divenuto pens" sempre Vendramin, Spagna eh' riscossa. spedizione di Ginevra, dalla coli presto vin- politicaeuropea, Francia, cedette qualche volta,ma il aveva bisogno degli aiuti spagnuoliper aveva far la guerra egli ben vassallo. E suo e cui Filippoli,FilippoII di genero esercitarla sopra d" tempo sulla politicadi eh' divennero di poter esercitare si rar grado di misu- in quell'influsso e suo di rapidit", quelli d' alleanza del divenivano nella una prima nuele, Ema- giovineDuca vincoli che con e ogni giorno pi" stretti, quella grande di Carlo nell' animo sopra un' influenza regno il matrimonio che egli pi" regolando vada consulte che innanzi D.3l.za..y sua gli son l'amba- la Francia tra marchegato la Savoia e Saluzzo, Filippo di infelici condizioni del un' fortezza,ora una del Duca, crebbe e Spagna si del in che N" capitolodel appoggiassei paro a de Marquis fr"re Chr"tien sa LuUin, le la V) la " du Cuusine Seigneur Eoi le renare " Rtl Rei. Alberi. sul il non chesato mar- umiliare quel di mettersi de qu' il qu' Jcelui d'estre de douoer son l' tout " Seigneur Eoi comme l' advenir di., pag. solo Germaine et d' amiti" non 1" ardire dit est recognoistre de II seguente Vervina, l'honneur a si a dichiarava " ('). " Gaspard de Gen"ve, Messire eie. niva, conve- lui, tutto a del ad sempre intention son che Emanuele tendesse BisayeuUe de observanoe pour Carlo Maistre son que d"t au parent et et M"re, ment de lui: teresse nell' in- Contarini concluso Filippo come la e nuocere pi" valido togliergliper con o Simon parole di diritti di Seigneur due du zelo quello con Saluzzo, ma a figli (1598), diportarono punto di pace chiaro dei Vervins indietro,in quanto trattato quale mostra principe e d" documento potrebbe citare di il trattato si delle ora la Francia gli potesse giovare conferma a tra signor Duca futuro la consegna poi non lasciarono Dia chiedere proporzione la prepotenza dei in spagnuoli.Quando gli Spagnuoli il per valse' delle b" per altra, ora concluse guerra II Piemonte ministri " si ruppe plus sera content IH. D.3l.za..y Tr"s- la Re"ne contente- tr"s-hun^le honneui; lui issu service possible, de lui de et act"ons ses lui pasa"es ne Roi gneor la qu' il citt" E il castello e al al Duca vedersi come del dit Sei- au di Sa;TOia cedesse di Berre. di la rimaneva trattato nel t"moigner poup " il duca quale i di papa una non cemente sempli- Clemente Vili, l'umiliazione non se un Salazzo, questione veniva all' arbitrato non (').E " cont"ntement " di Carlo: rimessa e che marchesato fevore a donner Tr"s-Chr"tien quanto parola de a les occasione et de moyen stabiliva cap"toloseguente si le d"air tempe donne ont en le que di indocile,nel ragazzo superiori abbiano vedimento rav- certa una fiducia. Quando pot" poi condurre aspettare, a la guerra in quel volte pi" E nella gnuoli. Nel violenza i Francesi avevano eran 1600 l'IOp. O Bel. cit.. Traile Alberi, paix Rel..eit. da' sigli, con- fiume un anche il " la per cadute in de (*}. sima mas- moHe e parti pace, e denti conten- nel Versilia. (lESS-ieei). le potere degli Spa- due alta un grande, nome invasa le di corso piazze forti inclinate de Cattolico; molte finalmente si mostrarono il debil di perde Piemonte Re pretesti degli Spagnuol", scontrandosi Savoia, mon esagerando, Si- continuamente l'essere parte la citta del da' A. non gli conveniva del permissione e che, con se difatti, Carlo ostilit", modo: suo a rapire 8. speranze modo piccolo rivo la " si lasci" dalle le quanto asserisce,eerto Contarini, perch" ricominciarono pag. Ul. D.3l.za..y 1601 230 " gli ambasciatori contro Carlo di legato del papa gli ordini del del Piemonte da di Enrico di l" Il Saluzzo. dal dietro Gex, parte per Rodano, Bressa, del cessione fiducioso com' Duca, dominii che irritato, amtmsciatori,e il che alla pace anche di Lione cons"glioapprovava, il nella un quale s'afferma breve durante pacifico, ne! Piemonte la maresciallo spazio di tempo, di s' afferm" infetti i egli aveva guerra. E la pacifico, perch" la e di ranza prepondeconnivenza Biron e, dati riempiono il carattere che aggiungo in giovanifiglidel Duca, che rifiutato di mandare quei popoli: a nel 1603 in con Valladolid l'IRicotti, Op, cit.. Voi. III. Lib. la e fatti importanti chiamarsi possono questo periodo preponderanzaspagnuola nel il Piemonte periodo relativamente Ginevra sopra volta una breve un tentativo politicadi Carlo, non di ad relativamente congiura del tificato no- acquistatanegli spagnuola.Dico nuovo ebbe sottoscrisse anche avesse Piemonte, accenna ma assolutamente, il agli {'). quanta ingerenza la Spagna non fu talmente testa quando FilippoIII fatto,ii quale dimostra Questo affari del la tagliar di dere esten- ne d'Italia, di minacci" soltanto suo fuori chesato mar- era poter conseguirepattimigliori,e intento ad i suoi dinale car- IV, convennero, d" rinunciare Duca, e stretti dal Emanuele, e alle terre Bngej, Geromey " Piemonte intorno : al 1952 rono Ispagna, lascia- gran furono Vili, cap. malcontento ricevuti IV, D.3l.za..y pag. con 300. 231 ~ grande onore, per in Italia che paura Duca. Per di Bari Filippo III e stato; ma uno " si occup" volle non di !a Puglia Castiglia e molto gli e nulla, potenza del maggiore: dal invece concesse Portogallo,che alieno importava un' pure al concedere le forze del frattanto principe Filiberto scriveva: in mondo la accrescere che " * la mira serenissima questa al figliuolocon l'ambasciatore in quanto Francesco grandezza sua interessi che sia per caso ai suoi Contarini,non senza Spagna: legato ed d'esser per nato ricevere veniva gusto altri qualche tempo dopo eesca e di il signor Duca anco in azione, che sua verso av- niera ma- gi" Spagna riformata,secondo o sospesa in scordatosi che interessato, placet d' ogni stato uno principe libero,ricorreva relationi Berchel. Friuli (^ il esagerazione certa una Rest" per" procurano volta talil quei consigli" (*). di {')Le Barozzi " ad ad spiegabilissimanel rappresentante alla abbia occhio avere (').E " Priuli risplendente sia tanto riputazioneal loro re, ma nessun Pietro la con potuto signori spagnuoli,che in ca^a il quelle del padre. veneto dei trata en- mente lunga- si mostr" questo per quello di generalatodel Mediterraneo,il quale avrebbe E loro questo negO al secondogenito il priorato in riunire ' conceder fosse accresciuta ne dar Rei. degli Serie USOl-lEOt), Baroui e Stali Ilf, Ital"B. Voi. pa)^ Berchel. letta Eumpei I. al Torino, Senato Rei. ece. di FraD. 49. Rei. di Pietro Contar"ai D.3l.za..y |160fi-8). 232 " Un tale stato della di Capace e la sua per aiuto di e cose so per averne d'armi gnuolo doveva fine,e l'alleanza esser aiutarlo doveva cos" ingegno, s'era secondo il di estendere alla che, al in ha d' Europa i suoi atto di trono grande cuore Francia, sper", Germania, di biziosi am- Spagna. pio-, e Bramoso si in Italia che fuori domimi giudizio del Balbo, a spa- grandezza,non sua tradurre poi, in quello i suoi mit" magnani- per il matrimonio Friuli,in quello di vedremo come concetto. pi" potente monarchia a piccolostato. Aspir" alto imparentato con sogni, sogni di principeche e egli,che protezioneoppressiva, denari: mezzo della principi avrebbero un non di e tabile insoppor- ribellione,non ambizione, Carlo per riuscire Altri senza casa grandi Spagna ma subirlo potuto aveva doveva cose Carlo Emanuele. a forse di " nocque alla sua (il dezza) gran- ('),egli pretendeva il Monferrato, Albenga, Ventimiglia,Savona, Monaco, Roccabruna, Mentono il Finale e ancora la in nella Ginevra Italia, Cipro, Gerusalemme, la Svizzera, dagli stranieri e dagl'Italiani provincia,egli,conscio della la intendimento precedenza:era " mostrarsi e arbitro al della (I)BMlbo, O Bel. mondo pace Sommario Baruizi suo " scia ai chiamava stessi !a nostra ambiva superiorit", e speranza sua principe di grandi d'Italia "tlla Bercbet; " poi Tessaglia,la Morea, Borgogna, la Brettagna.In quellache allora e- (*);sua Ilaria d'Italia. Bel. di Simon concetti ambizione ConlDrini (1598- tl), Iiag. SEE. ' ..yGooglc trattato esser d' Europa. " ed io Vuole voglio molto pari dai come eh' inferiore volta una Duca. Il andar a il di re riceverlo Sua Santit" non andai" 'N" nella di fatto e giorno al dominio il pi" i figlisuoi ereditario della tutti gli Marino relazioni,e degli uomini ammalata nel ("I Rei. che * Torino, e non d'altro Benbel, Rei. di d' s" acuoprono *, conta rac- giorno dicendo che il il dico me- molto uomo Frtnteaco sto que- perch" " entrava aver giungere ag- A un generi d'un un veneti modo Trovandosi stimando mente Amedei Cavalli, Infanta, e i nella ambasciatori non nire, riu- a agli Cr"stianit". meglio letto,dove la Seren"ssima Bbtui" tre : men- potassero forti dei stato vasto aneddoto: in prefer" ambizione sua nome, che speranza {cosi cercato) che ricco il Duca il Piemonte accennano e e re, avendo di questo medico E aspiravano operazioni private molto S. A, dei poi Filippo HI non la gli animi pregato che italiani. questo la a 8e ambiziosa loro duchi voler" all' uso spagnuoli,egli rivolgeva altri dominii nelle dei ed fii del ('). si limitava "tto sala ", disse Emanuele Ferrara, di e ambasciatori agli Carlo me, molto inferiori rispostonegativamente, Filippo II nelle Francia pari con esser de' miei piedi a ali' ordinario non riconosca al quale pontefice, i del cozzar molti a baciare volesse il Duca egli monarchi pi" grandi avuto Priali D.3l.za..y la IISOI- 234 " " tavano parte che spettava alle figliuoleloro mogli, aspetla desiderio con il loro,il signor Duca in certa maniera, come condizione qui parmi risultino Di che delle una i! Duca alla maggiore in francese; furon secondo lasciato spagnuola e dalla appena del il e le Francesco Se dipenderedalla pur M. molta rimasta mai innanzi asserisce d'avere con FilippoII, che questiaveva segreto il timore di vedere propria dignit" prepotenza straniera, continuare amhasciatori e veneti, progredire dell' influenza di malcontento della lotta " 1' umiliazione, alla lotta,n" senza passo relazione: voler tuale even- cominciarono e della rihellione. Gli passo benevolmente, sua nata gato le- trattative dell' alleanza conscio condurre compiersi senza seguendo le luogo,che poteva iniziarsi vicende tenevan d' un' che, vero richiamati insistenza principecosi quale un non che la speranza " tutto anzi- cose: figliadi Filippo III,i principifiglidi Carlo Emanuele s' era due cause principali successione,tanto r infanta {'}. " chiare Spagna, era Infanta s" stessi dicessero fra se conseguire per la Sereniasima guard" d'essere alla medesima con morte sua Carlo, pi" commentano Vendramin ha n'" un esposto in le meno nella (ilDuca) sodisfaz"one udito da o scrive mostrato S., non notano di per" questa (').E piti " ministro un consiglio il Duca^invadere Cavalli (tS91-159S),pi". D.3l.za..y di il Mici MO-tl. 236 " ben comprendendo che ^i avrebbe tolto lui da speranze gnnola, e r da Europa non fama Biron,la di di che gli una le all' eredit" spaavere dignit"d" principe eh' gnava biso- nato; era E Saluzzo,i mai tentativi Berchet, e Berchet, il e la sopra nivenza con- perizia lecito d' iniziare, Spagna ottenerne 1(505, sortagli forse Rei. SO. Barocci la maresciallo principele potuto aveva e gli era funesta. La poi o completa. Nel BanuzI verito ri- Europa grande fama in spesso prima il gi" stato era grandi imprese dato dacch" sfuggito, (")Rei. ad una che il dolore d' padre quelle che di attivit" 04), pag. di ferro Spagnuoli ugualmente, e smania gli avevano (")Rei. del governo. cose palesenella congiuradel conduceva e teneva,per dubitasse. ne del tante rappresen- li ad non sua lico Catto- politicadi profondasimulazione,la ormai valore ae di mano grandi egli Francesi la la Re in officio in Piemonte Cario dalle la pel marchesato cui che cadevano capo: cose la glorioso, Ginevra, d'aio sotto stranieri agli che guerra loro concepite intorno indipendente.A nome e Milanese del il gli rimaneva non umiliata con tutore a^ravata sul s' era che Duca agitava il quelle citt" fronteggiareil lontani possibile, era di cessione principe" ('),e d' altro quanto di pi" era di di nascondcTano non S' la ^');gliambasciatori di guerra caso " Rei. i di prendeva com- sarebbe la soggezione per la 237 " volta prima nella mente egli scrive che, fino perch" sarebbe la sotto l'idea delia quando a bisogna levar non " " errore lega aia non Spagnuolidi Savoia, i assicuratici dell'imperatore,o le cose di allor bisogna ringraziarli n" Francia,.... pi"....E e aopratutto principe se Nizza; la la sarebbe n" loro desiderano ed infatti il Andate e i in disegniper Oriente,il Francia stato grande Duca nemico della di di non assai si ricordino pi" aspra una per e si avvicinava. lega italiana suo, ma spedizione fantastica sempre e dalla che comprese Enrico IV, mico sopratutto ne- Spagna, poteva venirgliquel!'ingrandimento pi" desiderii stabilita iniziata,fu (')Doc. in territorio, quella gloria militare,quel- l'impresa anco ministri v' " la riscossa Savoia l'indipendenzadalla Corte lui o questi stati; soltanto,anzi precisamenteda gi" in fatto grandissime miei non mai quella delli Spagnuoli " ('). tempo della una di il che monti questo. E a le trattative vuoto a di Ih dai ai servit" che insopportabile E metterli ruina e offerto l'altre tutte di tenerli (e avvertire pi",havendomene poter venire per tra che sua cosa istanze, ed denari da ha fortezza s" di qua alcuna che si guardi bene) ne piuta, com- (causail pericolod" cader francese);" ma, assicurate " dominazione di Roma la lega italiana, cit eh' Cattolica, ma soltanto, col tronca Ricotti, App. trattato erano Senonoh" bisogni. di Brusolo improvvisamente Voi. per III. D.3l.za..y e per non la di Enrico morte IV; prevedere risentimento della nella fosse che mand" di in e in iscritto a nome protestavache mai il conte del si sarebbe III Torino avvilito della Langosco Brusolo a voce il Duca drid Ma- cosi; a Motta, ambasciatore rifiutava recisamente,affermando straordinario, il Duca riusc" perderebbepiuttostolo di far anche principeFiliberto al come buona non di assalire dovette e del volont" zio a la Duca, sua {')Ricotti, Recondite, riparla op. il testo nell' Arclilvio al della suo i ni. 13. Il in molti, agi'ocelli,confess" con le le colpe Il Il di do- caso HI. Re Memorie *!S-1S, pag. stesso Don narrava Alonso de la principe Filiberto, egli ginocchia del carta Siri, nelle Firense " in Firenze. la e pattiprecedenti, Voi. suaccennato. anibascialore di pa^. Crmnoisy, 1677, scritto di Stata scrive, in presenza lagrime L-it.Val. Parigi, Mabre "juesti fatti lui,esporgli a presentargliuna e il ma ; privata presentarsi leggere (')." proprio il senza al governatore sottomissione firmata,che Filippo,secondo lucer" dato il Piemonte udienza in che la vita. Gli e davanti Re, inginocchiarsi padre a stato sospendere1' ordine di Milano il pretese perdono padre.Da simula, dis- Ispagna principe Filiherto,dal quale Filippo che, inginocchiato,gli domandasse teva po- il Duca il trattato segreto; poi non esposto,solo,al Spagna. Dapprima speranza rimasto il Duca Io lasciava elie e che sventura Duca in [erra et et domand" ..y con le per Emanuele Carlo a il Re e vassallo? suo Terribile che rinnov" gli si anche se, Carlo Emanuele r Europa ad d' era dinanzi a fece Carlo l' evoluzione Emanuele, compiutasi fino precipitaa acosse, nella (1903).Poich" di guerra una fosse parole et dal che sari et ormai nastro niuD vecchio, travaglialo di animo, ordini ecc. dati al Bocca. 1878. V. pag. della II, pag;. strano mo- sul ferrato Mon- soltanto occupato pentimento. resti attribuire oggi di ne se una rispetto certo un senza l'oltraggiosubito ed et habblamo governatore Filippica prima, Storia [') Carujti, " sotto l'Italia mai possa ecc., che Carlo e mossa fu non riscossa: iimitiaziane vera principe . O di ottimo turbata gli guerra termiai politica di improvvisa Per inetto. gli effetti e conquista, fu anche, , magnanimo e allora lentamente questa pressione, im- molta 1' umiliazione era nella tratto, un dopo, poco noi un prepotente ed conseguenza di piccolo pr"ncipe monarca; monarca Ed profondamente: per sentirlo per l' odio e Spagna. quei giorni a d' un suo ('),l' atto principe indipendente, valoroso un noD la il Carutti 1' umiliazione grande un al Duca contro cuore egli dovette tempo terribile dovette cost" asserisce non moglie, ('). essa nel come medesimo l'umiliazione: eh' Quando " figliuolaper un " stata era il sacrifizio essere di disarmare: la forse di farlo in disegn" genero l'ordine padre gli diede suo mand" quando Filippo III il Tassoni mandarsi, come et Onde nella noi H Hilano mossi quiete sua la risaluto altre eoa colpa di Senza dere sospen- data. .. 77. diphma"a della cartt di iOS. D.3l.za..y se Savoia 240 " da Carlo ed doveva Emanuele questo a Francia o purch" preparata e iniziata ministri insaputa dei aiuti da Costretto le condizioni clie la febbrile chiese armi nulla avendo giovava, guerra l' PiemMite, al- Cattolico. Carlo e italiano stato disarmo,n" Seooncb", in alleanze forestiero. o volle accettare le sole 1614 forze. sue Giovanni E di all' intimazione que fare assegnamento a nel quando lui, s" Don di disarmare burl" delle gli Duca glorioso, prese e Cos" Carlo insieme propria e da s" a un di tutti da tanto Fu una contro Emanuele a giorni(caso d'oro. la tratto il peso g"'insulti,di necessaria e rino, To- Poi, solo tutta di alla e tutti tutti dignit" l'Italia, e scuoteva menti, gli avvili- g"'inganni tempo la Spagna gli andava reazione a Spagna. provvedeva quella di di delle offerte di spagnuolo il Toson le armi Carlo a sprezz" le minacce rimostranze rimand" l' del- obbedisse non sei entro Luigi Gaetano, ambasciatore e tembre set- vadessero gli Spagnuoliin- cio" il Duca ove obedesca),il no quasi o Mendozza, marchese FilippoIII,che il Piemonte fuori, e Ynoj'osa,governatore di Milano, comunic" gli ordini tivit" at- con Italia ottenuto, si ridusse ebbe non Spagna g"'imponeva ; cerc" l'appoggio nel- sperava l'ebbe non la Spagna, denari,e finalmente,nulla e sopra del Spagna: non ritirarsi, a la solo sempre, altro nessun dal del Re profondo dissimulatore della nemica italiano, ogni stato col sangue, lavato esser fosse scopo, uno " imponendo. benefica contro D.3l.za..y che l' azione 241 " violenta che la fu " Spagna pi" generale e pi" esercitato sul aveva pi" grande tanto " pi" gloriosaquanto tanto e temuta Piemonte, in Italia la era potenza spagnuola. dell' Ynoyosa, varcata Il marchese il fiume passava nel Careaana a in le del mosse mandava avere r di Milano il Nani, amico e ad che nulla irritatiasimo era d'altri,ugualmente mortificare tant' oltre trascorse,non di pene di consolare (!) Vitlaria (")Nani, L. nella costruzione del nello fatto. Vittorio aver la fama che traditore del Stri diceva ('); Re suo ai Carlo contro asserisce latti, Emanuele I, ". e IBI*. s'abborriva potenza di del della pe,g. che se quel occupare lui conveniva Duca, le glilasciavano in cui offese altro mano castighi" (').Solita boria, gli Spagnuoli di Siri, Memorie Hiitoria rispose" acremente alla la contumacia potere che ISSO. Spagna Agostino Dolce,residente de' Veneziani,che grandezza del Re -capace la l'Ynoyosa, dopo quasi contemporaneo consigliavala calma, dalla e rebbe sa- temuto avesse soccorsi Recondite del Duca storico che non si Vercelli, ritornava presso senza e villaggi, nondimeno e nelle Memorie Ynojosa se qualche settimana forte di Sandoval scrive alcuni Novara, mare, il Dnca punto, prendeva per governatore. Nuovi per speso stato altro un gettato,sopra loggi" Sesia,al- Vercellese,mentre Palestro,bruciava sorpresa la BeamdiU, ". molte disfatte. 1616, pag. 3S1. Repubblica Veneta. Bologna. Longhi, IT. D.3l.za..y 242 " Il Duca invece amhaaciatore veneto: avrei avanti Quanto Novara fiducia nelle Emanuele, gli dettava non lo di lui, n" Spagna. Si alla di guerra di cercato Spagna con tanto, che e i due Castiglione, Asti: voltaron armi, Duca Dopo non con (1) Rei. le pot" arti Barozzi di ben altro stranieri e d' indurre il Duca il Re che d'Asti trattato i fatti d' si furono resistere uguali,hor di trattar a si 1615 di arme di si ruppe Bi.stagno numero, che Berehel. Rei. gettaron le principe hor di Reoicr Zen D.3l.za..y posto com- Francesi agli Spagnuoli." di garono prolun- presso di respinti, Svizzeri di con pace scontrarono inferiore spalle,di e italiani mezzo eserciti quellodel Duca, di Savoiardi che degli il Piemonte tutto primavera del nella la guerra. nuovo guaggio, lin- il bando ma egliacconsenti, negozi del primo i lui,-e di ogni volle umiliarsi non franco n" trattava degli stati accomodamento: un il parole. Gli ambasciatori avevano nata forze,in- dichiarazione che Spagnaoli,allora pubblicata, fosse devoluto roso nume- cavalleria sue spaventavano la voluto un di gente,e in Carlo imperialecontro ad aver " certo loro,ed avessi se trovo di buona (').La io nel facevo altri progressi. e sto bene e che ed inteso,e mi Zen, armiito,gli Spa- sono stato avr" preso tutto e mio forze,io a esercito anco Io mi " quelloche successo andar semplicemente aRenier parsatinel gnuoli sun " diceva ^ Solo il di sol- |1G13-Iei5), desiderato sima venga alla suddetta Signor di Venetia fatto occorrenze, compiacere le di Maest" Sua quiete della Christian"t" corrispondenteappunto Ambasciatori hanno " d" contentata un dopo le tutte li detti piazze delle prese, fatti da gn"tolicontro la parola data volessero infestar Sua 'tro Maest" nella di dal luoghi tolti,con essi ritrovati tutti li di sua li Spa- scrittura, al Spagna et Re mente indiretta- o nella persona, Christian"ssima protettione prigionieri che caso direttamente Altezza fra et questa Re Prencipi,si restituiranno altra, et la sostanza Christtanissimo Stati, Sua dall' et parte una Signori Si anco come Stato, prossimo dopo mese un della sarmare promette di di- come armi, munitioni,in l'artiglierie, nel tempo contro suo promettere fra palesar per del tranquillit" i loro al sempre suo essere et pubblica Re- confermar per quello che a versale, uni- Serenissima il desiderio della presente, etc mese tutte et esorlarla servitio et Cattolica; detto effettivamente et presenti che particolare maggiormente ogniuno la data la et Venetia, et parimente professatoa le riverire,servir"^ per Maest" dette Ranier Signor offitii per l' ossequioet devotione mondo ad Altezza del mezzo per per quiete,per bene, et alla pace detta Sua ha straordinari efScacissimi la havendo del mezzo per acquieti et la Serenissima Carleton, Dudlei ai anco Brettagna Gran Ambasciatori loro alla della Cavaliere Repubblica Zen negotlatione.Come del Re Maest" Altezza Sua che e negli prender" l'uno, et dar" D.3l.za..y a Sua Al- 245 " aiuto necessario alcune modalit" ogni tezsa (Seguono del Duca del e Sua " adesso tutti Francia altri dal ordine dalla haoer in " Gueffler,e Zen, Sua soccorrere aspettar senza nuovo sero quello che potes- (')" Il Ram- Emanuele, Carlo poi separatamente straordinario d' Dudlei Inghilterrae straordinario ambasciatore della Spagnitol" li che nonostante contrario a Altezza,che, Sua caso armata, Carieton,ambasciatore Ranier pr" vi ne ie lor canto, debbano il trattato il e di sin Dighiera, et delle Stati Corte, et Firmavano bouillet alli gente con ", disarmo comander" della lei quanto sopra, da mancassero Altezza Maresciale Governatori confinanti effettuato difesa sua riguardantiil Christianissima Signor gli la per governatore). Maest" al " della Serenissima Repubblica di Venezia, promettendo ciascuno a Emanuele Carlo l' appoggio governi,dato ai caso l'aiuto dei tivi rispet- sero gliSpagnuolimancas- che patti. Ognuno coir animo e che di un' epoca Filippo IH guerra le promesse Venezia ma vane; il che sa di romper e possibile, come il e trattato assentiva al Duca della d' Asti gloriosa, poich" riusciva di dettarne " quasi chi " non segni appena fosse ghilterra Francia, dell'In- si mostrarono nondimeno al trattato per a patti,e d' interessare il Carlo ad non mente interaveda Piemonte Emanuele una guerra ..y 246 " mossa combattuta e stati d' la pi" potenti Carlo Emanuele la e lascer" delle due dunque che affatto orazioni do- Filippica, a passarono essendo Spagna, successivi degli eventi intendimento secooda sua prima. I d'Asti pace delle relazioni l'esame questo punto la scrivere tempo innanzi poco studio fra i della seconda ei trattava vettfl il Tassoni fra lui alcuni da Europa. Mentre e " Io l' superfluoal- di cui ci cupiamo. oc- II. Garlo Hmaiiael" eaaetiiiali dti lare nella nel due solo da il ci probabilit"di Durante riuscita ii regno italiane vicende "Repubblicaal ""li a dare un Ducato di he tPop[Mj radicalmente i e i caratteri di poi quanta Emanuele non alla loro diversi quei due leghe. le fortunose la Serenissima Savoia, ma comune nuele Ema- periodo di i tentativi di ravvicinarono indirizzo caldeggia e fra Carlo veder per Carlo di teghe. stati nel avessero e quindi opportuno passarono essi Piemonte stati italiani possa sembra occupiamo, in esprime di lega principaledi di cui tempo Tassoni una spiritoinforma- tiaiionale di Differetae " nello e Tentativi " quali relazioni esaminare ilati idea all'Italia: mi salute e L' Filippiche il r idea die due " muela Bepubblica Nelle venir dei goeemo governi Veneta Repabbllca 1" e erano stati. Fedele D.3l.za..y giunsero politica, i fondaVenezia 247 " al 3"3tema sistema della da neutralit" della neutralit" con dei uno " disarmata armata Savoia e dell'alleanza o grandi stati vicini;retta il di mente il del capo nullo al mestiere della ad al in Piemonte che tese piemon- mise cadenza, de- i fondamenti naturale era stati fossero molto stato; quello alla " conseguenza il commercio, grandezza italiana, dei due di Cons"glio grandezza una g"'intendimenti por del dell'armi;avviato questo e in Venezia stato, massimo anzi, popolo veneziano il massimo al potere potere del principein opposizione minimo, quasi che dello valore opposizione al potere potere del Consiglio in minimo dato di cuore; e cipe prin- un grande per tradizioni di famiglia e per straordinario perta sco- Venezia da Saroia un'oligarchia potentiasimae al molto i diversi versi di- sistemi politici. Alla massima parte degli Italiani del prostratidalla tirannide doveva o parere un stessi ambasciatori pazzo e di o un di tanta qualche volta sgomento. Due destare l'assolutismo d' Al di Carlo concentramento alla i sentimenti imprese grandi propriemolte sua dubbio sua cause Emanuele essi della e sapienza un senso tavano interpre- Repubblica): la smania e pericolose. d' ogni potere spingevano il Duca, politicaessenzialmente negli soprattuttoli cose colpivanospiacevolmente(e in questo senza Emanuele sognatore, E veneti,uomini politica, eglisembra di stupore spagnuola, Carlo Seicento, nelle mata indo- mani dall' indole militare,daN 248 " r del esempio Consiglio di padre Stato al " sospetto che " membri risentissero flussi troppo forti gli in- spagnuoli0 francesi. Questo dille relazioni documenti, " per che Contarini che il Duca usanza e che li di pi" ostile al possiedela bene un' Duca, si * del Duca il stesso non in Emanuele, a rar ponde- che tutta la politica sapere spiegarea di governo, utilit" ne abbia e sA d" tratto luogo gli ambasciatori generale l'ardore le veneti provano disap- guerriero d" Carlo imprese succedentisi senza tregua,gli continuo, l' audacia improvvisi,il parteggiare spintafino alla temerit",tutto (')Rei. Alberi, ("1 Re). Baroui Ct Rei. Baroui leil), il Emanuele, ("J. In secondo assalti cagionedi gorio gittarvisi(';; Gre- maniera potuto capireche mai Friuli, si risolve nella mente non perch" di questa aver il Duca di la necessaria di agita,ai disputae ", confessa fa s[)esso il e Carlo asserito aver "^ loro,tant'" trova fermezza impresa prima Barbarigo,dopo ornamento {');Francesco questo fatto nella volubilit" di quale non altri consiglieripiuttosto interrogadistrattamente o da e questo proposito a "valersi di contrario di quanto essi dicono pitisevero veneti pittureper muto come evidente appare asserisce tiene i suoi perch" intenda non vero degli ambasciatori Simon del p. Rei. e di Simon ci" insomma CoDlariai la (I598-I"nl|, pHg. 19t. Bervliet,Rei. di Kraaceaeo e che Friuli llUOl-IEOt), Berchet, Rei. di GregorioBarhirigD (ISOS- 145. D.3l.za..y Repubblica saggiamente prudente neutrale Stato. doveva " cosi applicatoa " Stato suo che pari massa E Duca che il capo tralascia pieno l'esito che vede quasi 0 si ravveda consiglide' passione d' I in tutte suoi " separava i due soltanto Bel. "") Rei. Stati. Data la coscienza Baroni id.. Bel. e Berdiet, di Vineenio pi" lontane con ('). " licenziato dal sua dante abbon- e l' altro in giunge: ag- stabili V anima ora cader ogni tempo n" speranze, ch" per- fallace," per" possibile o di deli i fe- abbracci quelliche senza alle relazioni tutte che o da una di quasi della di Giissoa" necessit" Francesco basciatori am- tutte distanza gran questa distanza," Bel. d" consigliano" {'). lo apparisce evidente lo cosi ricco o eitati appartengono pa.ssi nondimeno CI cari da per pascere riesca alcuno interesse ostili al duca: che di dell'errore pi" reggendo chiamarsi fastose ma che va Monferrato, per" d'avere di vane, confini al consegue del l' uno or uno degli altri,e probabilmente severo T invasione mentre di quello cose che disegni,de' quali svanito, non Va " quelle instabilit", gustando di chimerici si pensieripossono I suoi " di imparziale, perch" dopo poco nella di Gussoni, pi" non bene nuovi cupidit"delle sodisfazione Vincenzo innanzi: pi" lui la in formar disordini gran E ". passo la poca con al il governo cura poco cos" possiede,e questa contrario trovar ostinatamente e chiaro di lottare Friuli (ISII-ISISI. Dgliza..!. (16 pag. S 250 " insieme e accomunarli alla Sereuissima di nizionalit" esisteva in Carlo e ambiziose di politicocompleto, n" si estendesse patria che L' Italia era, secondo il provincia, Venezia una s" a ambizione ma stessa,e ma schiaviti!, intendeva non voleva era il Piemonte. l'idea di delle nei lagune. Seicento^ stava Stato. Ella badi momento renderla gi" pi" la forza mancavano l" uno era organismo un mai questo di per dipendenteda lei,non Venezia per s" datole un Nella e sua grande ella incontrava soggetta l'audacia di e lo stato a a": vincia pro- redenta. Inoltre Stato uno nisola, pe- liberarla dalla nazione lunga e in terraferma, gettato lo sguardo sull'intera aveva non dominii al di nome in se tempo l'ebbe carezzato aveva che mire, per quanto sue gi" di formar ne invece,per quanto i suoi di estendere sentiva una le detto ma parziale, suo Venezia potessero essere steva esi- all' idea italiana che principidel altamente, la brama Piemonte, avrei meglio Piemonte; Emanuele, solo fra i proclam" chiara nazionalit" forse altre d' interesse subordinava sit" neces- al sentimento nel di il sentimento nel germe la mai apparve in germe grande una Ora Duca, Venezia. a detto che primo non esisteva esso affatto in comune il e gloriedi Repubblica,e quanto . Ho Veneto gli oppressorid' Italia. della lotta in mancava nelle e pericoli nei contro guerra viva nazionale,avre1"- profondo sentimento un potuto eongiangere il Senato bero da - giovane,e cui ancor dava le segno cadenza, gloriosade- sabaudo, che D.3l.za..y per- di veder siaai,timorosi (l| Delle fra alcuni l' inanima gnalunente in libretto un d' edilore nome e getta principale paragonabili Io avendo salUre del'sno governo titolo Bagionamento del data nocumento re delle nella d' li .-on del sangue umano, le ha e Certo, di l' Italia un libero neutraliti avesae ostinato, fattili autore avrebbe non alla parlare, dovuto l'egoismo colma d" veri seimi da e lo ecc. non della ingiur"e, afTiontt, Veneiia ecc.. avrebbe vendicar (di le preso iena cui D.3l.za..y piti stre- mento spargi- prepotenza ha poi. sUnca. polulo " li tanti parte dinanzi come ricevute . dall' anonimo Stai* da per et in particolare rumori le tante diggerendosi unite: si grandemente abborrire piegala offerfo con da Filippo gli aiuti e pace, dimostrando vicini, danni la fosse enumerando ritrova si la l' arciduca che ella, tulli con e loDlanf"iaima Spagna attribuitele che La della tutti, di e la ne amente Ha per firma cerne soggelta altrettanto offese, lasciando lungamenle se parole insulti suoi g"' innumerevoli dissimulando le Unte a esaero insieme scordandosi dunque di et militari, " Principi " risentire. deca" ha delta seguita andava ri- fanno Venezia e quali, che cinque) contro ora- civile dell'Imperatore spun che luce, luogo sono le coosidcrare Uscocchi: Sapientissimi, perfetta cariti nel aog- nou pi" e. politica e sua per Spagna, si senza lianau buona porta avevano pteti, bramando Cristiana di le XVII retoriche, delle Venezia quali secolo due, prima prepotenza si volesse Padri di la principi a degli Tassoal la in difendevano Europa ch'ella piena la questione le saparehierie alle il caso [ che Spagne gli Stati inviU tutti a d'Austria e l' Italia 1615, di d'Italia al tirate e Filippica Ma terza Nella attribuite e Venezia se. quali altre chiamarsi e le Filippiche alle melter XVII. secalo nei Venezia parlano Spagna cinque Filippiche Questa conto di scopa del fra relmloni nessun i difetti -denza. "he data. politiche, potrebbero rfoni por per politiche macchia alia senza le e generalmente quelle stampato la Veoeiii di autore rra aggiunte troTano satire d" scr"ltor" gli fra d'od[o e^ooi in e spagauola ('). Italia la potenza tntta in Piemonte cresetere l'Austria dalarmi. detto Filippica^ senzc dugi. in- qui incon- Ma non "nni. ' con " - Veoeiia difesa rale et Romana che Spagna Filippica, dimostra naia BDonlma ala la e tirata contro storia antica la necessit" solito contro la Spagna. una portano, Libero di il altre primo della posto, del Repubblica net ParnOBO, giunta la da curioao un quel la degli Spa- settima si termina inveendo la dell' Innominato nelle Biblioteca Filippiche lippica Fidemica Acca- Nazionale del Tassoni dedicata " parola una al setUma firma alla quale misere pncbe quanto che sesta Filippica sesta esistente nemmeno clUto, si nella afFoganda e la Savoia, quinta religione,della La " la con . nelle cinque. Il nome di di anieinu- test" accordata della pace, quarta, (nell'edizione Duca libro continua senso. Tanto et Nella " del dove, della Corsari, e .. prime gruerra, la come Firenze). Al tiene la orientale religione leone con- " propuftnacolD mezza libert" si Veneta infedeli. Herelici protezione il Innominato litentiosa Caiotica ad- pi" degl' Imperli dimoHlrozioDe inleadono nnn oriioote I' argomento Filippica, aggiungendoe-i " la "eW et nezia Ve- Spagna, dissi Arnia nuova della le tre Infame la d' Itul"a, . che Liberti barbari, et come la et volpe, agli Uscocchi. gli Spagnunli ci" innata libert" mezza quanta gnouli a' Chiesa " " et la contro porta ' termine della riparo della 1' antica frontiera occidentale, che si paragoDB libero, spagnuola et Filippica, quarta Accademico odio suo ripeto qui aveva, NeUa fronU il nonostante di Veneta col Filippiche a b" di novellieta Fulvio di invece " la racconta Vtntiia spagnuoto, che, nel Savola, generalmente e al dalla Il a di Duca quale attribuite. Risposta dove Savoia, ecritta libello autore nome D.3l.za..y le " an- le sne evidente Appare il fece intorno dice che Avvino miseria Manife$lo Tassoni quella a "nlitolato povert" il e accoppiato libello curioso un Savolano principi lui Savoia in quale Repubblica Valerio relazioni Duca di delle dal Carlo 254 " dietro,quel la contro dalla quale sperarono ed cui torna il per quali tutti di interessati nemici, alla cli" mal anderia in mano di di Spagna). Per di Granduca di Toscana. E per la la pace di da a B Antapoli el Tassoni. alle ad ".use una dal cinque in quello che giunga anco il con noi Italia al beneficio tutta suo seeonilo Duca. ed resto della quello h che, 1618 Del gli Stati, tre e Venezia unire molti che pi" desidera proprioed i pi" pronti in questi Stati la .'Spagna, e leiia e secondogenita sua tutti eh' " pure sempre aUeava (di Francia " Emanuele Uniti " d' Italia si questiStati cadessero quellodella terzogenitacol e quasi ad j questi Stati,per- Re della signoria di cosi si viene di questo Carlo it matrimonio i sero essi ci fos- ancorch" " questi due di Mantova sar" Savoia princ"pi italiani fra loro che i detti Stati per uno che di il Duca conservazione col Duca " forza il Tassoni e accennare. 1605 lega una sono vivamente nel lega figlioPrincipe di Piemonte, si parla insistenza con che rivoluzione vera Emanuele Carlo opportuno ora Nell'Istruzione scr"sse una ziatrice farla ini- e l'impossibilit" della S["agna.Quindi nella a neutralit" sua parte importantedi o solo avrebbe nazionale,che sentimento potuto rimuoverla ~ " Si alcuni, quest'odio DoU Filippiche pei-" dubbia seu" gli scritti di Repnbbl"i-a ael- cui cognij"one pi" chiara del ho e ad che muo- il libello posteriore alle Savoiano parlato pi" un d'Italia. D.3l.za..y ri appasopra gludiiio pi" 255 " da di " questi Principid' Italia venisse il bisogno che se altra parte.Cosi qualsivoglia d' Italia " omettere bene che importante e niente le speranze trattative di Toscana alla poggio tengo che quest'ap- finir di per sogna bi- non stabilirlo ben ('). " Ma Le molto io di Carlo Emanuele di matrimonio andarono fra viva Medici vane. granducale casa l'interesse vuoto, cedendo a gelosiasempre la con furono Savoia e per Le figliemagquestioni di precedenza('). giori le solite di Carlo andarono di Modena, Mantova e valessero la paura della invece spose che per" senza stabilire alcun a di trimoni questima- legame politico: soffocava Spagna ai duchi di tentativo ogni alleanza. Dalla Corte il che (") Doc. cit.,Ricotti, App. dall' a m cliiaro Be di tm Carlo che questi duol et stubillrnenlo un Spognuoli pezzo di il Duca Cattolico, erano Slato baciviat ore L' ambasciatore di Giovanni Cattolico re (")"all' ArcbiTio del quasi nulla o di salii di sicuro e in ap- d"-ipn-ito questi Duca b" dicendo et e clie il quiete d'Italia; Stato, n" il che quali al opposto tutti con parisce ap- con trimonio. ma- gli Stati ris tringt mento Grandaca) et in 1' approvazione semi) fosse " doeumeoto da^le far a Spagnuoli un Emanuele, Carla conelude di am- voi.. III. quando ragione Mocenigo, il solo di Firepie, era Principi (il della aia si poteva la Corte di Roma tutta " veneto, asserisce, basciator nunciale nulla perch",come sperare stima di Roma era la gloria questo si dis"ie troppo ,. Dgliza..!. al discorse bene di 258 " Sede poggio della Apostolica,e lui per procederecon " sempre tale concetto : Corte di Roma si sarebbe Duca di Savoia co' suoi principedi sembrava a al pi" la conciliare sedare ed pontefice il peti gli im- ai cardinali di inquieta, natura sicura, di sentimenti ed sfatto sodi- in tutti li pontefici adoperataa al venga con- cose ('),Tutt' " nemici guerrieridi lui,che le tutte stato r effetto dimostra come per" le che e renderlo ogni rispetto ogni altro principe in che pi" " subordinati religiosi fede poco alle siderazioni con- politiche. Tuttavia le maggiori si concentravano nacciata nella avere tentativi fatti per e nel riferisce vedo che "onto a non strada ogni dei n" con assicurarsene altro nessun unione il . vuto do- nelle Dei del 22 tornar maggiore ed dicembre Duca; possa non Italia, il suo con 1607, Io * forse non pi" a repubblica, pi" potente principe ha da temere n" principiforestieri, minor zioni rela- Contarini,nel dispaccio che alla serenissima altro d' che avrebbe veneti queste paroledetteglidal perch" essendo se ambasciatori porta la data questa di Spagna, interesse. particolare dispacci.Pietro in cifra che nuele Ema- istringerla parlano diffusamente partitamentegli e dalla lega un Carlo Venezia,la quale,mi- sopra continuamente di speranze con pi" alcuno sicura pericolo pu" compiutamente una lega difensiva D.3l.za..y con la 257 " si renderebbero quale chi macchinando va Stati per altri la avere pensieri di i volesse principivi stabiliti nelle fossero anche che volentieri gli ('). " lega difensiva,in una con relazioni assicuro mi concorrerebbero Qui si tratta di come sic- monarchia, e il passo libero ne' miei darle accordassero,cosi si vani gente oltremontana quanta altri aiuti che quei tutto per obblighereia mi che in " do cui ' tutti entrare vevano Emanuele dipoi Carlo il concetto ; infine Pietro alla strettamente Considerino " con i tendano fermezza ci" " che e le portando le va avendo questa variet" altro dato (')Rei. Urini, li Baroizi die. avvantaggiare per dalla 16D7, speranza e mia, servendosi mezzi Berchet. pag. di moto di garsi le- questa e pensare, lentissime Eccel- prudenza negozio e questi mand" Di si fensiva of- dove quale con risoluzioni, perch" a sue tenendo cogli Spagnuoli viene loro la debolezza signor Duca che Signorie Vostre l' iniinito della arrivando il che sa trasse en- lega allo scopo corona. neto ve- cui una pensieridi questo principe,e vada non Spagna, non in Contarini quella a political'ambasciatore concludo: difensiva Francia, poi quellodi asserisce poco : all' ambasciatore lega una proteste di amicizia pi" principiitaliani esponeva di la anche soli i e dir" soltanto coi Francesi accortamente i che suoi d" fini,non quelloche poter concludere Dispacc 111. D.3l.za..y le con 258 " l' uno, bene dal ovvero l'altro con " chiaro di molti fallita a della e Francia,dalla si un le esitazioni che principe abilissimo accingevaad un'impresa gi" dalla difficilissima resa dall' Spagna, vedere in zione l'ambi- Emanuele Carlo senza dissimulare,che nel di inevitahili reputava unico Contarini Pietro dominio, quasi erano poter term"Dare non ('). delle azioni movente di timore " che " ingerenza viva sempre federativo di vincolo mancanza potenza della fra i gelosia,dal dalla dal disaccordo, principiitaliani, sospettoreciproco,dalla sospensione apparente del di nazionalit". E a Venezia,come sentimento negli altri stati le proposte italiani, ardentemente comunque, un ed lega fallj, la conseguenza dolore. Senonch" vivo Francia,e l'aveva tratta asserito ad ad altro che di lega i fra (')Eel. alla che, egli re non fra Carlo state fino il Duca reverente figliuolo gli stati e si mira Rei. Bit. Rieotti, App. voi. ai professavain ogni della di Venezia allora,relazioni italiani riconosceva Berchet. e Repubblica,che superiorea s", I "eV)). pai;. 113. (') Dot. l'aveva, " ('), inghiottirci qualierano Baoza quel con qualchetempo prima, * amicizia: tranquilla 5 il principeche eglisi volge Italia, le relazioni Nondimeno mantennero una respinte.Per dovette provarne desiderata, non gli espedientipolitici in deluso gli mancavano; furon IH. D.3l.za..y 260 " della mia si tratter" mai ha non bench" pelo,io Repubblica stata Emanuele 51 sostenerla amica; sua alla maggior parte ne' suoi amore in alla libert" e e r pazzia, diceva una dei ('), della sciatore, l'amba- e l'impresa chiamava quasi per rappresaglia, del Monferrato ogni " all'ambasciatore fin allora anno sia per tentare pericolosaper parlava Carlo in riputazioneche perduto un risoluzione Cosi dove che confusione;bisogna persuadersi in andr" " il Duca odioso simo instabilisprincipicristiani, facile affetti, a l' odio in mutar odio, colpevole d' aver sicurezza d'Italia amore pregiudicato le con sue mosse repentinee imprudenti. dopo (1614)Carlo L'anno prima per per dell'abate mezzo ('),le Verrua del senatore mezzo veneta: di assicurarsi relazioni italiano. Il conte Senato in e ' che ci della Pescina, poi a premeva intenzioni del la necessit" della guerra lega bramata la blica Republa con Carlo con gna Spa- Emanuele maggiore con di conte con guerra Scaglia dimostr" l'opportunit"della G. amichevoli la rottura delle G. riannodava, Scaglia, figliodel imminente, e era Emanuele un la dal Duca. stato discorso Spagna " Certo soprastanno comuni, egli disse,i pi" gravi 261 " travagli.Il Toledo Tra la guerra. di che Tra grandi e e Non la Europa. I dignit",questa felicit" " la servit" alle speranze vostri i vostri non mirano che Che air Italia resta a Cosi, franco e contro di Ubero i timidi habbiano ad a debole, potenza. battuta ab- decoroso la generosit" coli questi peri- noi ancora, parlareNicol" intendere s" stessi da noi medesimi coi- nostri Habbiamo delle Padri o " Contarini ('). e ci affari prosperit", con trascurate hora, progredite alle violenze,non tre Men- * gli consiglifacciamo talmente : lev" presenti cose procedere si quando nell'avvenire che da nemici. da Amiamoci, esitavano perdiamo l' occasione diamo di e la e ste giu- certi vigoroso,parlava lo Scaglia: gl'in- e di loro Ho- le e il d'aiutar l' autorit" Principe? Lungo loro servit". i sentimenti vago l'auguriomedesimo. e dalle gloriadi questa Repubblicae del mio narchia mo- ragioni,assumono vostre fondar pi" alla Archetipo della citt" divertiscono interessi, la accendere per d' Italia " destinata col titolo piego ri- e' " non prede,agli incendi,alla vendette,e all'altro i thesori, la libert", stati, s' ingeriscono nelle ramai o uguali conquista del Piemonte medesima del decoro e che meno poco minaccia o perdersinell'uno o grado (allaSpagna) un il disarmo impone la guerra mezzo.... d' la due e' il Duca deve pericoli azzardarsi. o " grandi i 1'offese,che dovemo Cl Nani, Op. cit., Dgliza..!. pi" tol- lerare, n" nostra costanza nei generoso ci d" e comuni d' esercitar per patti,sforza n" anni generosit" dell' Italia Si Principe....Padri, e di trattenerla di Carlo. di ridurre Se " la da cui che cosi vivamente ebbe dalla Torino 0) Nani. a bramata. intanto la ordinario di una delle di Carlo Ranier Antonio pag. viscere di nodrirla sono altrove forze mettevano la in e SO, D.3l.za..y egli come poi Ranier il Senato lega danaro, mandava Zen nudo blica, Repub- tardi pi" gna Spa- a della Donato. in cui di Emanuele Repubblica lettera Op. clt, L. n, degne nelle forte sussidio un a negozio pretendiamo Soltanto straordinario ambasciatore latore valsero che necessarie afflitto il governo era neplacito; be- questa le diversioni parole,che Repubblica ambasciatore era fatale si la ragione, conviene remora non a col o a (').Generose ma A coli' armi questa piaga Carlo Repubblica ; l' Arciduca occupare voci risolverai a stro no- volia una vogliamo non lontana.... A della la pace intendiamo e il all' altrui che risveglia pure se voglia a potentatinon attendere habbiamo guerra, r assistenze liberi da servili? dere atten- alla fede ed manca giustissime condizioni la da s'havr" forse Savoia, minaccia Dunque le nostre Egli principe un libert" nostra obbedire ad Dominio.... muoveranno compagno precaria la alla campo interessi. Vorremo del governator di Milano? a' presenta il Dio potemo. pure come Zen Veneto 263 " il Duca assicurava affrontava della L' assicuro prosperit"e sua d'Italia la e abbiamo bito propriaamicizia,e poi su- questione della la leghe." a della " ci stia come a faremo e occasione veri effetti la bont" sua l'A. r ambasciatore in la solita gli parl" con del Monferrato, ferrato ad il resto,ma il ordine di per fatto S. M. fare trattare,onde che sarebbe ci buone bastanti il Duca tati dall' (') Rei. P"K. fosse da " Berebet, che che io lo me con un troppo inperiosomodo ed io nel loro. Adesso questo giogo che le forze mie e questa parte Inghilterra,dalla dirmi a armato, gli Spagnuoli stato scuoter aggiustando uomini Farmi l'ambasciatore Barozzi tuito resti- comandava re vogliono mettere, informando dell 'occupazione mand" 30,000 sono mio stranieri e anche forza. con di tempo il con io mi passati nel sono cevuto (').Ri- Preso, posso dire,il Mon " governator di Milano principe libero questo di " privata,il Duca dignitosafierezza s'andasse disarmassi,altrimenti avrebbe dimostrare degli Spagnuoli glieloho istanza pensieroche con udienza ogni in questa v. prudenza e quale affetto importante debba tanto la per grande con la pace cuore deposizionedelle armi, fatto nare accen- del desiderio che abbiamo maggior officio, persuadendone cbe con senza pace, gli sono ('J.Seguitava " degli aiuti aspeU Francia,dagli Svizzeri, Lelt. del Sen. Ven. al Duo, "11. Ci Bel. Bannzi e Berchet, Dispaccio d" Reoier ZeD. pig. D.3l.za..y flS. 264 " dai Gr"gioni,senza divertito dal " contare almeno Piemonte, spagnuole.E aggiungeva poi: anche che ed io la e d'Italia, volere poi e l'occasione si adesso maniera vanno la serenissima ed ascolter" (').La come riferiva " come grande in tutte e valoroso ultimi affari 6 che degna non di le senso sue si di donar gloria,mostrando cortese di pace era " principe eh' la e quanto intrepido infatti, la pace. sua sceria, ambache mostrato quel stato, in questi al colmo, pi" propria n" pi" all'Italia pace a s" al mondo nell'accettare senso, Emanuele arrivato azione e gli consi- era della Carlo a quiete ai sudditi,acquistando trofeo suoi i relazione cogliSpagnuoli era lui che d'altro raccomandava e azioni poteva fare potr" poi libert";tuttavia sempre detto aver si Repubblica al Senato d' Italia,in unirsi,operare, la abbraccer" d' altro Zen, dando ad in in non Repubblica sia serenissima sempre, ognigiorno, ed s" vorr" pensare prima il bisogna perder non conservarsi conseguenza " Lo quando bene " vuole avanzando pi" parte una si leverebbero imprese ai vengono sempre forze necessario da movesse E potere.,.. il tale che quando nelle perch" non ferlo,onde io Repubblica s" Sarebbe " avrebbe parte,le in dall'altra, perch" "apoco tempo costoro per la Fiandra che medesimo di le onorate valoroso essere e la un trettanto al- condizioni nel!' abbracciare D.3l.za..y 265 " la guerra " certe le forze dei sono Tali la guerra molti fra fra di pericolose, simili,per Spagna il Senato vivace d'Italia,di da ardite guerra, speranza piene sono ne detto fossero ancorch" che furono il Duca e le relazioni di Savoln; parte di Carlo, incitamenti la guerra giorno un grandi imprese, gli Spagnuoli veder mutare tempo che dur" Piemonte, e proposte di di in guerra il tutto veneto richieste di alleanza da aggiungeva d'aver rezza sicu- ('), " 0 reputazionae sua principistranieri sempre le storie alla con (').L'ambasciatore " che disarmare e " di tutta cacciati del Piemonte la nazione ; lodi moderate parte di Venezia,consiglidi prudenza,rifiuti di d' stringer leghe palesi,promesse garanzia alla tolta. Era si sarebbero non Cosi,andato evidente intesi vuoto a gloriosissimaguerra Carlo Emanuele mano i quiete da ebbe propri diritti naturale: (1 W-, ogni la tentativo di Venezia lega,la Piemonte; e quando con le armi alhi cipe propria dignit" di prin- lasci" perch" avrebbe p(". e da nell' alleanza nuovamente (I)Belai. Barozzi Piemonte rivendicato e Emanuele mai. si limit" al indipendente,si attirare cui Carlo che di e di veder i trattati di pace, speranza per l'Italia tornare l' aveva appoggio interessi parziali spagnuola. Era egliposposto il bene e SS6. D.3l.za..y pro- 266 " prio al bene alla rata dell' Italia, se Tassoni ToBioni sulla i con done delle autore di Casa doverne (avori o che ni' indncano scriveva: Savoia ricevuti,n" da da nacque il per Date Re maggior della dei vit" ser- origine speranza un di affetto puro guerra Duca colosa peri- solamente Cristianesimo, " propriariputazione ('). letterato del cipi prin- La invagh"della generosit"del salvezza r indole " ebbe non Carlo, veggendolo intraprendereuna contro nere rite- a relazioni coi sue il Tassoni ricevere; ma volontario le Principi di co' ragioni rUratta- La Filippiche, intorno Savoia beneficii delle " del rela- Sue " li ManUeato Quali " Opinioni " Emanuele Carlo su " Filippiche Manifesto mia b EmanueU il Ta"oni Emanuele Carlo e Spagna Carlo eioni da l'Italia i Alessandro Nel " e le azioni grandi del attendibilissima, apparisce principe,quest'asserzione anzi indiscutibile: l'odio il Tassoni Nato nel Carlo a 1565 in a qualche Bologna anno dove Spagna nava ravvici- Emanuele. Modena in cattiva sotto orfano com'egli asseriva,rimasto vissuto la contro in giovane et", patria,poi a Pisa, a studi" " stella, rara, Fer- leggi,poi a' Roma, poi reUuioni eoi princlptdi Savoia, D.3l.za..y danti il esaminare potendo "om soggiorno la per documenti nell' Archivio Ad III uomo lettere del Tassoni, an- intorno che il Muratori a quanta del Tassoni vita ed sua alla il Tiraboschi. ed l' autore come dubbio senza opere alla altri gli " attenersi delle esame Non Spagna. lui esistono a Modena, meglio ci danno un nella parte inedite,n" dall' notizie indole sua di le tutte intorno evidente dalle e Tassoni massima che risulta del delle Considei-az"ont Petrarca, dei Quesiti,della Secchia Rapita, che _ protestava essere swo il dir scopo preferire* questa singularit"di biasimala non in lodar a la tutti invincibile Spagna ignaro dello ancora Non : " vero. istigazionedall'animo aggiunta spavento la conoscenza teneva Tutti la egli si sent" in Italia s'inchinavano economico Quando poi e del del figuravano la suo di naturale questa a " militare e popolo soggetta l'Italia pieg", non spinto a gridare, sfato suo ('), nale spiccasseorigi- sua Italia si in " mune co- semplice per popoli: egli umiliate indomata; e essa: le fronti tra biasima che cosa la con non naturale lei, principie una concorrere alcuno era verit", e biasimare fosse odiosa. Spagna a perch" al quello che dico, quest'uomo, reazione alcuno da delle ingegno si fu che tanto con popolo moralmente, civilmente,politicamente, " D.3l.za..y corrotto allora il 209 " iweta dovette soJdisfazLone. La Spagna pascersidi cipollee tanto ricchezza vantata di A cervelli fors' aiiclie e Tassoni ciel a avvezzi vicer" all' odio ideo la contro militare boriose vincere. Certo le armi il Spagna umile,riverente, dovette aggiungersi aver Spagna. Egli contrastarla la armato Sia per quiete comune, cosi l' aveva si fosse grande il Duca il audace e non riusciva non come turbatore per- l'Ifalia doveva " gi" che improlfabile gi" sdegnato di vedere inchinarsi Ginevra, contro ; armato il marchesato di Mantova, Monferrato; l'aveva disegnoalla alla reverente agliSvizzeri di si poteva Emanuele maledirlo veduto, armato ostinatamente contro doveca Spagna, di Savoia pure Francia, invadere con la parlatodi lui,e principe si Carlo dopo del Duca poeta modenese le patria, in concretate: tempo contro nome della molto Ascanio gli oppressoristranieri Pop" al Tassoni. nuovo maginazioni im- illusioni. cardinale intorno politiches'erano contro prendeva a ('),!a sereno la forza o serta, de- lia, abbietto,il popolo die calpestaval' Ita- "ombattere un erranti malati si vide landa una disprezzo.Sicch",quando egli torn" sue il e Saragozza,segretariodel Colonna, il il gii parve dormire a di dolorosa senso cavalieri gli Spagnuoli loro strano uno provare " corona tro con- Saluzzo; provvisamente im- occupare veduto che tendere pre- fu ..y poi 270 " di Enrico IV d' Austria in de' scriveva l'occhio non vede ne non la doveva titolo di re, alla forma grado che di averne, e quanto era e di alla della monarchi di valutare dalle per lui sostanza Francia del Duca il danno non " di ottenere il senza gono popoliten- delle cose e nuele pareggiatoCarlo Ema- al della e il Tassoni Spagna. non maggiore, cio" imposte gravissime se colpito; smania i di capitano, anche pensato che degli eserciti veniva non il valore averlo esagerata la aveva Inoltre dell'ambizione in italiana. Ma dignit"regia avrebbe ai anche agli Spagnuoli,la politica principe dovevano come l'occulta Fora' ('). " mare, la dissimulazione Emanuele reverenza titolo, gli onori,se la parte che lunga maggiore essergliparsa il che tardi che come soldato,il genio strategico come sagacia ne mente intera- discorrere si pud mai tanta schietlamente sempre lui egli stesso pi" mai gli spiacevain Carlo profonda,la suoi figli a guisadel verit", perciocch", di sia di gran non de' l'aveva non pensieride' Principinon esattezza con Forse regno. compreso: " nella successione spagnuola e vastissimo quel della Casa nell' estinzione sperare e " era la miseria dalle devastazioni e popolo,poich" questo plebe,vile di nascimento spirito" ('). All'ammirazione la de! simpatia del Tassoni Duca per per il Duca il Tassoni. D.3l.za..y spondeva ri- Nel 271 " del dicembre avendo in di lettera al conte Verrua " seguente, che in Roma ed Polonghera e sentimenti i suoi espresso Carlo per la il Poeta 1C13, trovandosi una di conte " di al mirazione am- Emanuele, questi gli diresse intero riportataper nel festo Mani- : Molto " MagnificoSignore,Dagli avvisi consegnatimi dalli eh' ella porta alle mostrarlene dartene di mio qui incluso va in agente volont" della buona prego da Dio 1613 11 Duca lettera Questa un che pallone il al della lei. E Da quale soltanto " del Duca "*) Manifetto, p^. Reviglione, quale con tanta per segno per fine la 16 bre dicem- e cuore ammirazione l' acrimonia lo come giova credere restasse vantaggi materiali gli sarebbero le far" {*). la ricevette ; il Manifesto i si presenteranno qui principe di Savoia, ne scriveva d" Torino soddisfatto, quantunque moralmente differire dimostrazione. inaspettatagonfi"il colui che a di mi lettera al di Savoia Tassoni, il quale guardava la Signore salute. " desidero ella accetter" di verso che virt" eh' ducatoni, Polonghera, voluto ampia mia una Napoli, in duecento pagare ho farlene , singolareaffezione mentre caparra, d" e ond' io che : non gratitudine, qualche per" mie cose occasioni E d" Verrua certificato della tuttavia vengo Conti di V, S, spinga a che venuti. anche con mentare ram- nevolenza dalla be- Senonch", Iti. D.3l.za..y effetti gli di la fema nonostante altre rinnova o miniatri o l'ordine toni oro in lettere la grandi, il Duca noti nel che il " che si desse ('). " l' aveva i fatti il Tassoni gi" punto quella ingratitudini:della avvenivano cui a di Savoia. Casa ho accennato, il Tassoni, composte gi" le Filippiche,si volgeva riconoscente marzo 1616 reverenza gli scriveva questo passo, che non a posso offerire come vorrei mi Carlo Emanuele, e con il 19 dalla quale tolgo lettera, una sembra all' A. gento ar- signor queste parole scriveva 1626, quando egli chiama era d' monete espressamente e' pi" gravi mandosi, chiedendo, infor- gli dessero non in pochi, le altre d'oro; invano, che che duca- pezze erano da scriveva comandato per" trenta i denari che di Savoia duecento prima il de' suoi mezzo per distratto letterato che aveva Mentre te l' autore figliocardinal effige.Ma sua quella moneta eh' producono ni camen argento, poi, ripetutamente, invece Si o al Tassoni proponendo di o agli " citate,nelle quali sono del mezzo per occupazioni; il Duca promesse: melane direttamente di pagare con spese godeva, Manifesto. esso In duca ('),conclude " il Duca fruttiferi gli alberi agricoltoriafortunati del che corrisposero alle non bozzacchioni liberalit" V. potere; ma molto eserciti se notevole: armati la devozione D.3l.za..y " e Io gati, pae la 973 " fede luogo, io havran solamente avr", spontaneamente che me che io far" ne la a Quello " di beneficio favori e si Reminiscenze del perch" cava ha solito richiesta. esser : V. guato a nire. preve- supplichee n" tanaglied' merita sioni interces" dantesche,nelle quali spiccail Tassoni, rimasto Gli gna vergo- forza dall' altrui mani a a sola ia A. hanno compra; con fa, ma son forza di dono, ma quelloche io perch" s'ottiene per preghiere non nome d" A. che n" delle concessioni altri donano V. negare: non maggiori,senza ancora aspetta d' V. A. Gli donativi. di dell'altre principifanno altri dei n" A. mi mano generosa richiegga.Perciocch" domandare, V, impiegate le grazie,cii'ora cosi con confido,che mi bene per " integro e incorrotto ('). tere caratstante nono- la vita delle eorti. Nel 1618 servigio attuale " fu egli definitivamente della Casa di Segretariodell' Ambasciata ordinario dei Savoia,e di Roma PrincipeCardinale (titolo questo che destinato il Tassoni al dichiarato gentiluomo e del figliuolo accett",mentre Duca " tava rifiu- La quello di segretario). provvisionedoveva di essere nomina trecento firmato ducati,,come da al servizio del tanto con mesi c"L Emanuele. Duca, entusiasmo,emp) prima di {'I Leti. Carlo mettersi in dimostra eh' L' idea egliammirava il Tassoni viaggio per Tiraboschi. Biblioteca l'atto di modeneie. di di trare en- allora gioia:due Torino Tas: D.3l.za..y scri- 274 " da veva veduto fktto bene, stare in Nel di Modena: a voialtri,n" rita da ho Roma alcun ae in noD sua Modenese il Tassoni forte: Io " perch" moriva non nelle contento almeno voleva desiderata rimandarla a che mattina da il Duca luogo,seguitandoil Nondimeno occupazioni. da cinquanta matematici aspettando,coi prontezza 0 e e o Egli sessanta la vivacit" Lodi, Art. riamente va- eerto d'ingegno mirabile;perciocch" di storie d'astronomia,o Ci "tanifetto,pug. condato cir- di ciascuno, e professione si trattasse cit sala lieri, vescovi, cava- o di o poesie, d'alchimia,o di qualsivogliaaltra professione, (')LetL nella desinava " tra . abituandosi, lo condusse tavola. condo se- pappa- medici,co' quali discorreva e secondo 0 a una e nell'anticamera, era chiama stava deva ve- giorno all'altro col pretesto un il Tassoni Scaglia lo vi non vista questa inter- galli,alla compagnia dei quali andava il conte disse dopo qualchegiorno ebbe non il solito conversava, di a Il Duca e mi spalle, parlarglia lungo.Ma delle moltissime 0 che ridente mi tutto prima se e aggiunse tornasse ('), tanto con abbia non Torino. a grande accoglienza:" una incontro,m'abbracci" dove non 1620, dopo parecchie disgraziateavventure gli fece Duca che tutto,meglio me a ('). " viaggio,troviamo venne " abbor- Quella corte * perch": in quanto so andarci casa " Fanfulla detta UT. D.3l.za..y dicina, me- di guerra tutto Ddimuico. di diacor- 276 " mi trovo giorno, finch" Serenissimi gli havuta qui di darmi Frattanto cosa mi hanno mille il Tassoni di ferlo apparire alla Corte attribuendo Cattolica, fini per principi di Casa altra,per tempo che mi avere accennato sino relazioni, le ai io anche tratti al fatto che gli l' Ese- e coi del Tassoni non m'occuper" fra dal pi" l'uno e periododi bastandomi illustrare, d' pi" im[)0rtantidi spinse Tassoni ingratitudine e con una l'ira. Tuttavia i che vibra si ciie le asserzioni esser maggior contro passarono proposta son naturale,il Manifesto sincerit" la uscite ma che uscire Casa si riaccostava lui a cavano cer- il Tassoni esse trattar ri- a Filippiche. Com'" d' quali le Spagna. Savoia; non da chi parlato il essa la servit" questo pi" oltre delle relazioni r sapere aveva erano di tjuiedella riputazione Non a le Filippiche particolare in e S^)agnuol", ordine ". in cui che pi" pericolosoalla come momento scritture aver influenti in pili* delle detto d' cui di Savoia un ben se riuscito era trattavagi d" persone Duca: questiPrincipi alcuna, ducatoni l' opposizione di veniva qualche per assegninoda potermi trattenere,non fin S. A. che meglio,e questifinanzieri volte di Torino uscire si trovi m' havend'io da ad necessita " revocate Carlo accusa parla d" lui in pacatezza forzata in documenti in tutta del in citati la poeta e breve nuele Ematutto cui si sente l'accento opera, modenese dubbio, quando il fanno non non D.3l.za..y di sano possi d"- 277 " iiientichi che sentiraento di ammirazione, sia pur scopo, di varon si che fronte,le il ugualmente, e ad che odiare,si quando Ma dello si tro- es-?i gi" mutate; eran nel operare incapaceil letterato e l'altro forse l'uno drizzava di vano continua- fra minacciosa biar cam- odiato avevano l'altro e modo politica. mutato principeaveva l'uno che di lui verso dall'identit" principedi il letterato sperava, Spagna, vivace un riconoscersi, maravigliatiuno dell' altr",incapaceil La parte gran da il Duca nasce condizioni senza opinionicome e mouienfanea. essa guardarono che il Duca verso quella simpatia egli ebbe giudice imparziale.E^'li esserne trascinato stato era da nei fatti narrati pot" quindi non e " loro: r.igiondi Stato,superiore per Carlo Emanuele stessa e r lealt", gli dettala che uomo Filippiche nella corte la non di la linea di nuova pubblica voce poteva pi" hii,che diceva trovar stava alla condotta, delle autore ospitalit" gratw alla riaccostarsi per la Spagn,. Ho accennato poco alla ritrattazionti sopra il Tassoni fece delle ilcato che quellescritture appunto pT sj esporre brevemente erano causa questo ilmomento i giudizi che Io posso in .c'lc tal la anzitntto furono giurare a materia Dio il testo della di non Risposta al Soccino se portati ne cultarono. oc- ritmila zion mai aver (contro la Spagna) delhi opportuno ([ucstoargomento dai pochi scrittori che Ecco " Filippichequando glifu signi- Mi sembra disfjrazia. sua che e. composto altra scrittura Genovese che D.3l.za..y aveva 278 " aeritto contro il maniera. Le " signor Duca in assai villana di Savoia Filippiche sette,la maggior sono de' signori parte spettantiagl'interessi la con alcuna d'Austria, de' quali io Casa due notizia. Le prime, cbe si dall'altre, fattura di ebbi non Savoiano mai ferente di stile dif- sono benissimo conosce Fulvio quel Veneziani clie ha che sono composto altre scritturo pi" pungenti di quelleeontra g"'istessi Spagnuoli.V Eneqitiedella riputazione di Spagna quei segretariebbero a avendo non me; col uscita di mio cosi Ora, Tassoni loro da bella riuscita vergogna, noi " una "l non che gloria,ma brutturebbesi vedere vorremmo saldi fondamenti E le prove Le non era teologo altri rispetti per le Filippiche in la mento giura- un pudore il gli Spagnuoliera morte. nome D' una di un non falsa la sua il cbe ricisamente altri,senza per credere per e per litto de- macchia uomo che ci fossero asserzione. mancano. codici: Ci Manifato, che incontaminato,se naturalmente sono principali dei Padre poi ella sospettodi quella colpa ohe forse,con punibile, simile quel testimonio a falso,e gettava sopra senza mit" confor- che affermare Dio alcuna ('). " ricisamente chiamava attribuire essi fece cbe amico, Tassoni, " volerle sapendo loro composta affermare del sono di scrittura quella stile,e casa Francescano il torto il Tiraboschi,e fornite dal dopo IBfrS. D.3l.za..y lui fronto con- altri, 279 " quella di a la scrittura delle due orazioni che osservano, altri scritti del Tassoni. stampa danno non delle edizioni " alcun nome di autore portano non n" s'occuparono di questo argomento, " (i. E. Spaccini,il quale, nella dice, alla copia di in avvenute tempo suo del data due n" data tori che a altre anche stampatore. Quanto agli gerita- di o copie aiuto,perch" le prime e politiche ('), opere alle Quanto Filippiche contengono brevi somiglia 16 delle Cronaca cose (1595-1636) Modena aprile 1615: Filippichecontro il primo Seguita la " Spagna, ed " tenuta siano opinij)ne del perch" reputate belle le ho volute registrar vengono Il signor nella Muratori,che qui ". suo carattere delle Filippiche fede negar alla Tassoni, che l'autore una chiara Meno il 5 di quello che passa (1) Le scritture Cadacatoria sano: quarta centuria Biipoata (-1 Uuralor", qui, contenute prima; de' alle Baguagli * me nelle si egli stato Sassi,scritta da d" Mi fastidio pi" prime alla di Pomato, quello che "dizioni Bi"poila t pag. fanno V. delle sonetti, IB. D.3l.za..y 7 S. Filtp- contro Filippiche. Op. cit, cita il Tirabosclii per Replica pu" medesimo gli Spagnuoli dove di contro del esserne al canonico luglio 1630: grande istanza non generoso lettera del Tassoni Torino di del proposito a Non " asserzione assicura ci (') ". Esequie: e polosamente giudicarescru- a nota giialtri, AeW e Tassoni, perfettadirittura inclinato " sempre onesti "nclie ^ Alessiindro la pine. filip- 280 " sapr" poi. E passare l'indovinai lo stato per aggiunge boschi E conclude da fidar di loro nel A ". alle prova abbia Se * : Milano come che gli pare stile, mi non a alludere qnali sembrano le di " molto queste parole, Filippiche,il Tirela somiglianza dello di quel del maggior fede alle ragioni debbasi o alla protesta dal Tussoni, poc'anzi allegate, me io lascio che il decida ognuno per s" medesimo Ugo Foscolo,parlando del Tassoni dice lo Letterarie, di verso noi ed tirannide Discorso sopra letto le bizzarro " ", aperto la che aggiunge in esse scrittori di lo al stile di Pros:' a nel Tassoni viso Secondo dice lui. Altri {'). gigante rivel" d'Italia servit" storia di aver d'aver e recenti pi" il Cant", politicae letteraria, il Emiliani-Giudici,il Canestrini, il nelle degli Spagnuoli.E la " talvolta,ma Filippiche attribuite trovato r Tassoni. tembrini, pori,il Set- Cam Carducci, il Torraca, le attr"bniscono senz' altro al Tassoni, alle Quanto de' nostri nessuno n" teologo autore. Esequie io ho potnto Francescano Replica de' alla CI Tirabosch], Op. CI A risposta nen" ne cupa, oc- quel Padre dice lo trovare se esserne scritto che espressioniriscontrate contro Partiaso la quarta turia Cen- inserita (')(replica cit. questa Replica ncrltti contenuti sia il Tassoni alcuno Ragliaglidi critici o chi trovare potuto ma porta quel titolo, nella storici che ho Nemmeno riputazionedi Spagna, della II Tiroboachi. facendo prime edizioni delle la rassegna Fi"ippidte, Don UjL.:a..i. degli accenna. 281 " nelle edizioni delle prime ca/oria altro mi prima titolo la delia aperticati di dimostra " Questa ma pur fu sunnominata. il Consalvo gran monarchia la come la Cadu- la Eccone fa elogi cos" tutti temono parlareEnrico a di Spagna riputazione apparente Principessa(la riputazione); inchinata per nelle vera; uccisa, Anatomiata, duello Consalvo nei Paesi d'Asti campagne sepolta epitaff"ata". et - tal mi che di nel e tartareo di e fando rrudo pietade ignudo, del tempo andava Tassoni Bseqttiedella riputazione far che quale neg" si trovano nei inedeainio alla che libro autore. dubbio che d" l'invenzione, n" n" in revocare sostenibile intorno gli Spagnuoli. impossibileaia questo appunto al credo il Aierni di SpagDB, pare caso vinto avevano a i soldati sfilare davanti sepolto questa borrendo, Mostro nome poi gli fa Basai Lagbi Ne' Giace scritto e sfida Giuatinopolitano preconizza: Infine il Xon IV sia morta. Apolloai persuade; il principe d' Orango che il incorruttibile stessa si leva sotto questa spagnuola,che corrotta Apollo,quando e sia supporre scrittura vederne d' mente Filippichedopo fanno In Parnaso sunto: " sotto pi" lo stile possano l'asserzione del Mentre soni, Tasrebbe sa- Filippiche,le quali sette volte il Spaimi. In gli appartenessero. N" le lo tutte del sieno citato, le due prime pi" grande impresa del Duca si aggirano di ..y Savoia, 282 " ed alla Repubblica di incitarla per la contro Spagna r della potenza in veneta le due nella un dei e e tanto di trarne meno procede sempre nelle di d' altre zione cogni- una gli avvenimenti ed efflcacisaima, " cinque poche idee affoganoin frasi parole,di maestramenti; am- prime l'argomentazione ed serrata mente una conseguenze nelle due mentre d' frutto di sono mente uoa bisognidell' Italia incapace di giudicare rettamente storici di insidiatriee frutte di generoso, le altre " nemica come questione degli Uscoc- delle condizioni quel tempo parlano non protezioneaccordata sono cuore italiana lega Spagna la per prime equilibrata,d' sicura alla Spagna della d' Austria clii; mentre ben della Italia, trattano all' Arciduca solamente accennano le altre di Savoia " che tutta Veoezia prender parte a affatto,e, pi" " convenzionali,di un mar esclamazioni e rettoriehe. interrogazioni le Esequie (dato ch'esse facciano opere, alla che risposta contro guagli di e si cosa quarta le e settima questione alla seconda una delle esame riputazione di Spagna della la Parnaso) quinte,sesta La il solo dunque escluso,per Resta sola laSffepJiCrt con dei Centuria Ra- Filippiche terza,quarta, sieno riduce opera del Tassoni. dunque alla prima ed mostrare Filippica.Ora, quando si potessedi- che tra queste dal Tassoni riconosciuta analogiedi concetto e e di la Risposta al per sua, esistono Soccino, importanti la questione si stile, trebbe po- dire risolta,.Questeanalogiein realt" es"atono. D.3l.za..y zioni. Se tratti dal confronto fondamento due codici,si che chi tale s" tratta ipotesisi che delle Chi " da composte ha Savoiano le scritto da un la 0 dell' Indie che nella porta il seconda (1) V. hrevisn"iiia nota a di id. paga- genti pun- le scritture di di titolo Las Fulvio Parnaso di e e d" italiana delia la risposta Castigo opere concetto traduzione seconda Valerio (').Queste del edizione ma Fulvio pi" spagnuolo col irlaiione ofcidenluU pseudonimo U Avviso analogie (Venezia di all' Avrino alla il della stesso qualisono nome Calunniatori prima testo scritture Xovstlista prefazione ffistoria e il annotazioni manifesto con mente g"'istessi Spagnuoli ". contra sotto curtono dei esemplare delle nasconda si Risponiliamo prima alla quellostesso a altre composto lu"? Vanno autore ....quelValerio " il Savoiano? domanda. dice senz'accusare; nel oppongono, Filippiche dunque Valerio quel sia dubbio) senza le parole; ritrattazione, Savoiano ritengono che presenta subito alla Si Tassoni, il quale voglia scusarsi a quanto questo pseudonimo (poich" d'un sotto pseudonimo ohiaro coloro il Tassoni prime Filippiche. che vedr" quelli a Tassoni. determinare a Savoiano l'idea del Filippiche opera Resterebbe Fulvio dei ag^^iungano l'opinionedi abbia le essere si questi argomenti sentano prestile della Distrultione Casas, traduKtone (Venezia, Ginammi, 1026, Francesco 1C30) il Bersabita,e nome di nella Giacomo 152-53-5- D.3l.za..y.G00g 285 - Castellani gi" sotto " " Bersabita di Francesco nome Queste analogiee probabilmentequalche not"zia io ho non hanno potuto rintracciare, che (e voiano non Accademico alcune delle i! anche che nredere invero si d" un suo qui, la macchia che il era suo vero nobili di ad nelle come alla " scritture profondo con Forse Repubblica veneta. l'unica stampata a quella citt",un che opera Venezia e dicata de- Barbar"goed (*). san Checch" calce importanza nella po- veneziano; era nome due Trevi nato d'Innomi- in troviamo la massima questo Castellani a Castellani Filippiche che fanno seguitoa quelledel lilica italiana d'allora portiil i pochissimi il Sa- che pseudonimo sunnominate, si parla della Spagna disprezzoe che questa materia il Castellani. Al Libero (').Ed Tassoni soltanto)a sia altri che poi attribuito di occupati sono essi di volo anch' hanno si indotto ". aia di d'aver sua merito e di d' ci",rimane sul rinnegata per averne accusato oratore, non nome paura del Tassoni un'opera altri. Resta quello d' intatto italiano ; D.3l.za..y e 286 " ebbe ci addolora,dico,dover generalerisveglio, un al contestare che " la Tassoni fama di i^nde ital"ann, quella ritrattazione gli andrebbe senza tributata intera. E nondimeno il solo Hppicfie ne\Vlts.\i" di eletta mente segno che di alla ricordiamo di dare con il di Modena, a fra decimosettimo che il i di n" a nelle la E colpevolie lo di libert" si politico privata persona, non e figliuoli che dimentichiamo al Vero " di con soffocare, colo se- tribunale egli aveva che s", accusatore scusar cercava a pensatori italiani del quali credeva. Spagna Boccalini, Venezia,sacehettato ritratt"" davanti questisi fece,per Cos" dei e e suoi scritti per dell' inquisizione le teorie scientifiche eh' pensate falso, quale dedicava allora i dimostra. grandissimo si gli amici, avvelenato secondo scrissero nome del paragone pubblica a creda, forse per veleno e la con misteriosamente odierna con pubblicarei voler non o si merosi nu- Testi,energico poeta Pietra sua quelloche la critica che il lettera sacchetti d'arena secondo Spagna, pi" di vivere Duca disguston" moriva la era cordiamo Ri- corrotto. non generalmente che la Rinuccini attestasse non del nella quantunque cuore macchia, anonimi anche nelle carceri B. che cessava italiano, generoso G. di e la i^(- dagli Spagnuoli gli scritti contro quello stampavano e dominata scrivere e pensare nessuno di altri. la morte menti quegli elespavento dei superstiti, che nell' Italia duravano esplicavanoletterariamente ancora e negliscritti del Testi, D.3l.za..y 287 " del Boccalini,del Tassoni nelle " di ricerche scuola,politicamentenella contro lie Flllpplohe di Alessandro Tassoni i Sonetti " Tassoni delle / - dal lato Fillpiilelie e senno temporanei politici con- generali. e gli affari: di L'opere serio quando ornato di lui danno la filosofia usata tiasimo non scienza ed r apparenza genio E scienze,.,. e ch'eglipossedeva eh' egli che era nella andasse e sopra natura moderna dal!" quelloa del Tassoni era costumi che di delle nella mini. degli uo- lo studio l'avevan e d tico, giudizio cri- un distinguereil sostanza lettere sapesse riflettere i genio piacevolee versa- innanzi acutamente come per cui sapeva umane.... egli soprattuttola un arti conoscere quanto e politica fornito di molte latore, par- lo richiedevano o Istoria,e specialmente dalle scorge Ma voleva quei tempi, gliavvenimenti sopra gegno d'in- franco,bel nell'antica meno erudizione si in a tonio An- Provveduto " volgare; uomo non faceto lui: rico sto- Foria " maggior biografode! Tassoni, Lodovico di Za Qneeitl, ilt scrittori Consideraiioni " Muratori,scrive sue " sua baudo principesa- eontiderati Cjfanont argametitaiiione della e del governator di Milano, al Il Galileo guerra Spirilo informatore " dell' tificamente minori, scien- il le Xiettare, Sooohla, d" altri e dal \ero cose e delle falso azioni principalmentependeva opporsi alle e opinioni il \ol- t,:"oo^le 288 " gari {').E " altra cosa scrittore significatodella nuova Uf"Ue Considerazioni nella vie nella poesia e originale grandezza d'Omero, al nuove nel ogni pi" largo pensieroitaliano idoli critica,rovescia esclusivamente ed " sopra nella Secchia parola. Creatore cr"tico indipendente e singolare, sul Petrarca, ingegno bizzarro Quesiti,egli apre nei il Tassoni veramente uno d'un' epopea ~ adorati,non piega li non mente lunga- riconosce la dinanzi capo ad critica il Petrarca, si ride della Spagna, Aristotile, in dubbio mette l'autorit" della Crusca. (ed egli lo proclama altamente, era franchezza) dir " ai-eva veramente spiritobizzarro lo rendeva egli aiutava e il volere,come " trovar nella fino poesia allora,senza poesiadel il Tassoni in catene; si lo che che ed non (1|Hurntori, Oli. cit,,pag. e sereno suo tazione imi- gegno. in- suo dotto intro- usati non lo nuovo che e di Colombo, aveva era Si sente alla " non forma, agitarsinella della spirito rimpicciolitoe ma come palpitarenell'operadel sente spiritodei vit" no- detto greci s' arresta grande poesia cinquecentisfa, stretto metri concetto. Chiabrera E d'ogni Cristoforo quella poesia, quella penetrar nel senza italiana di golare sin- e *. aveva affogare", pensare spiritoinformatore originalit"vera insofferente Chiabrera o scopo trovato, perc"i" il concittadino suo mondo nuovo novit" 1' originaleversatilit" del Gabriello Anche piena con delle Il suo tempi, giovine ancora, 29 e 30. D.3l.za..y ma 280 " pronto alt nel spiegar le a sul predominio della ragione scientifica lo scrittore c!ie con di Cartesio di Rousseau Cesarotti nello nella carriera flagellatocon e nelle precursore filosofare, colle e si non mai disse mi ed Omero nulla di " perch" buono, lo altri scrittori spargano volumi che loro di tanti come porta anella credito buone, ma appresso chiar" di- (non tanto il dagli intendenti dell' Iliade a componeva disse a caso Aristotile perocch",come ". e saranno e farie " serendo asse N" Plutarco i loro un gioie false, potr" volgo e caso, dei versi di Omero fiori : con scuola) maggior poeta epico la favola egliaggiunge, che muove, con maggior lirico,si assalire il dell' antichitji, censurando che aver bella la dottrina del maestro, gli paresse perit"di ('). nei dopo quanto perch" lo irritava la servilit" delia e e derazioni Consi- talvolta alla scolastica contrario " la continu" lettere varie: il nostro, sovercliia severit" critico Voltaire Omero su in letteraria di e singolarissimo acume altamente di e il Tassoni Petrarca, diversi " ligiosa, re- ora splendidoparadosso,di sua sul non jiorcli" libert" giudizisugli anticfii Iniziata" la materia materia dice Carducci Gassendi e nei Pensieri il in affermandolo Galileo,in con il stabilito aveva dogma l'Italia andava cosi de campo la Germania della critica. Come materia " ben tener per" sempre D.3l.za..y cipe Prindar per co- 290 " nosciute false: cosi l'autorit" di Aristotile per Plutarco,che nella scritti loro,potr" farli tener bene chi non dall'aura il in poi le Lettere fino non Repubbliche,a' Principi possono " la buona inclinazione nei e ognun alla Quesiti dimostrato sofista Giovent", perch" mai non alcune fare i pagine, state neri, fiori all' indietro. Acuto Tassoni pre semcome era, propositodi suo che alle perch" sieno qualche volta, il vede, fedele al amico, si trovino non vadano i Gambari perch" ed sostiene e necessarie sono {'),Svoltate " mosche,perch" le create dimostra aggiungere perfezione", troveremo il all'irriverenza, religiososuo un le Dottrine e e vare leggerezza solle- per cosi Omero; lettera ad una idioti Cosi dall'applausodel volgo " ('). e saero gli abbaglier" mai non Quesiti i! Tassoni, mordace censura versi ornarne per fra gli accreditargli si lascia di e ebbero non Omero divini,ma per giudiciodi nei lingua greca miglioridi quellid' eroici " dir delle novit". (I) PennieH "elI'JKode {')Il Discorso sembra traesse quii i Tiraboschi di in poi , fra le opere delle Lellete. del mano recitasse Pensieri. ricurda biasimo in deli' Omlorlo eh* ei lo divfr, sia come afferma Dell' Accademia l' argomenlo del (Blbl. modenese, del Tassoni e conservo, il Muratori, da lui V, |iag. per il e pubblicato "07 ). D.3l.za..y de"PP. quale che uii quanto Vallicelliana dcRli Umorisli Quesito Tomo Si inedite Libreria nella Tassoni, Roma, ' da erede esso tra' suoi 292 " quello letterario E r di mettere distruggeridendo dopo Certo ai fatti del personaggi ed in cui raffiguratoil " Culagna, che tiui " al ferrarese, nel Per stampa, disegni " ne il e nomi a sue Secchia al ed ohe " minare ru- " regina del della e allusioni, cognomi e non mar prefazionead una scriveva,sotto di Roma rappresentare le persone delle il occhi prime di nome : del " det-n" le faccie antiche;perciocch"" stat". Per" dove I. Op. stessi sentiva il pubblico; e edizioni della ) nel dai naturali cavano veggiamo, egli ha toccato riU 6S. Jiag. se passates' " servito di molte pittoriche di nostri stanze Egli {l' autore i ai tasse mu- demico Bisquadro, acca- come presenti, quello,che ivi ('),pure " lettere nel poema riconoscessero dolersi di lui umorista nelle alcune togliesse e bisogno di giustificarsi agli nella Dei di Brusan- Spagna Tassoni, quantunque affinch" i viventi avessero " conte questo appunto gli editori rifiutavano spiegasse talvolta le vari degli da! a stoppa ", Paolo di re di re " il conte del che le allusioni e Cattolico, concilio alti sedendo d' Adria. toson " riedi- a sorge? tempo, dal Re che dall' et" Secchia dubhio senza Apollo portava Il nella mira trarre che mitolog"a? scettico che vero l'et" per mancano non egli lo a distrutto, nuovi la canzone era il poeta o aver lumi muore in elle lo scriveva uomo t"care " verisimile altra alcun " D.3l.za..y che volta vizio mo- " sia da 293 ~ che considerare del secolo, E Culagna e le idee di romanesco . che, Titta,non codardo " Per ('). tempo, e vanagloriosoe ignoranza.Inoltre la Secchia la vita italiana di sembri Questa,che causa Secchia si i mali molte lettere del del Tassoni abbraccia e solo stati esse della Tassoni d'Italia,volle salire dal cuore l'amarezza se ne tutta il Poeta Comune e ridicolo, quando sono fermare af- politico 1'opera ci" che rovina notevoli si pu" fine Filippiche il patriae ci spunterebbero Forse ". fra i vari mesceva della Politicamente e col gli facevan vi sorriso, sa della vera sferzare concezioni nelle del allusioni un satira V Italia del la discordia uno arrischiata l'asserzione cui agli Spagnuoliin simile: che di quel tempo di ratTronfare il manchi la satirico, poema ubbidiente fatto non Settembrini,il quale giudicava " zerbin uno documenti strali satirici si generale,quantunque di coi prababilmente molte la nostra che di Rapita bisognerebheaverne ancora di conte giudicaredunque giustamente sfugfj irebbero,molti davanti il muni co- determinate,ma persone profondo,confrontandola studio del ma particolari, esempio, per sono un della Secchia t"zi sono non " le sue alle del tendeva in- l'Italia hanno sola. peniclam" pro- nella stesse labbra cittadino sdegna. anche alcuni sonetti Tassoni, quelli editi da D.3l.za..y Tom- 204 " Casini inaso ste qu tato mi opport me storico mi II tto r FI Ch s d D ] " q MI in Strano sonetto anim" Forse I hi P Filippo II p novit"; forse Tassoni,la g la in suolo It palo. p d gli pi c" 11 I p f 11 g t , K g carsi nella tardi il Tassoni come ( ). lode sembrerebbe chi la non si di l'odio e Spagna. l'idea d" dir grandezza, qualunque a l'idea che storia contro sempre, ogni modo, lippo Fi- lui b t vivace " rimasta pi" pi l" p m 1 r 11 g" di morte in paoo ci di che d'argomento davvero, considerata lo attraeva, colpiva;ma ti t mano a tt m r h g" 1 Delle ] 98 anno 11 nedite. no son 11 I I g ( D che 1 gg d Spi d ra uno qui 1 a i 1 et ppo mp S Sol Tra appunto Il g 0 pa notarne e pia 8 q parte gran 1 he lettere ho tornava in " delle fosse,lo conoscesse il probabilmenteservile. D.3l.za..y 295 " Manifesto, ai qualiho gi" il Essendo accennare. intendo non di cui di le due mi tratterr" dole orazioni,consideranche generale pi" e fatti nei parla il Tassoni, perch" gi" occupata nella prima son di colari parti- questi nella seconda mi parie questo lavoro. Lo slancio gravi per oratorio nelle pi" hisogna tanto tenerne inquantoch" mai, conto fiorire in Italia la le scrivere Se eloquenza politica. orazioni,il invece d" avesse pronunziate,aiutando sue con la Tassoni col e voce le gesto 0 la [lar"la efSeace, l'impressione insiiii-azione l'alta profonda, e, forse,salutare stjita sarebbe Dico Filippiche" grande, e complesse ragioni storiche,pot" molto e veramente forse, perch" li Tassoni in cosi un i tempi vasto non paese lo lasciarono tale da era cosi una all' Italia. gli ilett" che altro in ben Demostene campo di e inoltre incorrotto,ma quando questo volont" sperare di lasciarsi nelle prole affamata? si addestrarono un non solo abbia la guidare. Che a siasmo d'entu- ad essa il tosto: di e guidare P"tt. un polo, po- la e jiossibilit" cosa si province soggette alla Spagna N" lo g"'ingegni di di Mirabeaa domo fluenza: in- non Filippiche s'indebol" Cicerone, e basta non le citare eser- grande la fiamma e temprarono alle grandi lotte, E di occasione avuto distesamente: esaminare nel concetto SoccinO posteriori alle Filippiche, essi occuparmene piuttostoad politico Filippiche,la Risposta al sono, oltre alle ed soggetto essenzialmeDte scr"tti di Gli " Tassoni poteva da una rivolge la D.3l.za..y 200 " nulla parola,che sua ragione,nati senza pu" aspettarsida faticare per tardi,quando la miseria die lotta qualunque feiibili a di piaporiquelliche, pi" Spagna mosse tumulti. Il potevano non L' dunque il per avere e delle di se la parole,e entusiasmo guerra contro nemici della e fede nata vera, all' Italia: Filippiche di popolo senza irresistibile gi" alla " delle orazioni pug. l'amore dal- serrata, il foga con della In sempre. non contribuisce improvvisate.L'esordio (') Filippicaprima, e pi", qualche volta lo che i dalle parole Spagna sforzo,efficacissimo rigorosamenteordinata,il alla contro Clermont l'argomentazione la condotta bero li- Filippiche V inspirazione dall' odio per veva do- all'ardore come Italia, nelle " non patrio trascinato a un Tassoni impeto un som- di pane. un'onda i convenuti stile breve qualche punto sembrare causa, impetuoso,prorompente spesso lo giovanile, abbondante una s'infiammasse d' Si sente scop- soggetto alla popolo il amor i nemici di Urbano. sentimento delle fosse da di allora le non al popolo,ma grande, il quale sue pre- tali che mancanza a scrivendole, pensare erano italiano condizioni inspirataeloquenza . morte si potrebber rivoluzioni, che movente, un'occasione: pi" giunsero al punto soltanto cose, popolo allora in era la fame e animali " {')-Soltanto " qualunque e quellostato chiamare ~ .appare a prima 69. D.3l.za..y farle ram 297 " la celebre menta " CatilinaHa: dir" dominati, non dal fasto de' e della i di politici in isteccato che popolistranieri scommettevano di di capo bello che base fu Spagna elefante che braccia di sua, l'anima ha Ogni paura n" " speranza di gnuola sciocca parte, membri, in sano, con d'un remi a dunque trar o n" a vana o minaccia (I)Filippica prima, (') Filippica seconda, (')Filippica prima, anche pag. pag. pa^. diamo: cre- per si almeno quel la " un lam^.o gigante che vele vantaggio dalla ridicola. E la nell'ozio ha " le di Areta quellanave vedere a noi come pulcino, un filo : " un Filippiche " etica di Fiandra un ferisce, non attaccate che voia, Sa- farsetto? Eccolo intisichita " febbre Fenicia,mirabile ma dall'altra potente ora, nella e abbaglia,ma che " non volta: d' Italia di e C). " una Spagna il Duca tutti li suoi con combattere e dell' argomentazione nelle questa: La lungo pocliigiorni in cinque mesi vestito e La re in la vivacit" Or che diranno Francia dianzi poco dio l'esor- E ('). " tutta * : assaltato dall' una, abbandonato si rimarrebbe Ui italiani, quelliche vogliono le frazioni per ? solenne,ha stile tassoniano Roma? quando a rigia calpestatidall'alte- ma seconda, meno propriadello fino Cavalieri sopporteremo noi,Principie essere E " grandezza moveva " C). esagerata,ogni dominazione eh' " spa- pressione peggio l'op- gli stati indipendenti.Il 6". Si. l". D.3l.za..y 298 " solo cui che iibbia compreso si trova senz' " l'Italia " Emanuele Carlo aiuto, resiste alla Spagna fra i quale, dunque,magnanimo di tutta r Italia ; " " ne- m"nto all'assoggetta- possibile, pereb",se Carlo resistito solo ha liberazione mira Spagna torno in- cacciarsi voglia " (').La " Ci'snar"a,percli" la a si stringersi quando questa peste d'attorno Emanuele lui : il principiitaliani, bisogna seguire, lui a le coniiizioni in veramente la contro resisterle maggior ragione Spagna, tranno po- cacciarla e i principicollegati. sf la vede Ognun argomentazione.Dalle e scondnata del!' Italia e l'efficacia di semplicit"e premesse ambizione della generosit" di Carlo necessariamente,inevitabilmente il bisogno della I.a verit" delle da quanto abbiamo rafforzarle opere sin la corruzione ogni germe II Tassoni la Spagna come conseguenza qui;-ma perch" questipossano riceverne torna e come politicafosse toria. vit- tuno oppor- passitolti ai molta neppure tale da da altre fatti,non tanto luce, quanto quale indirizzo opinioni in quel tempo viene apparisce evidente citazioni di esaminare Emanuele, della possibilit" politichecontemporanee pei-cli" giova zioni condimiseria Spagna, come premesse detto con la e guerra cattive : que- le avessero nel Seicento soffocare in Italia di liberi sentimenti. descrivendoci una (')Filippica prima, landa png, nella seconda deserta,dove 71. D.3l.za..y Filippica le cam- 300 - a discordie quelle intestine delie nazioni iano nella affermare vanagloria di (').E " traduzione quelleche e onde le che da che dehiti, di milioni che dotte;e quelloeh' mai sempre Il secondo il Tassoni V) V. Ib nota O Avvilo di a Giacomo Isz"one della a la hanno ha ricevuto che dall' eccoli, .li Francesco signor Bersabitn, tratto conmero nu- dalle riceve " speso ne giunga " Spagna unnoliiiioDe, all' Indie - Istoria a b ocridentali , itaUaiiD verito impo- quel gran della PriniH Pret. deM' state {^). siste quale ripetutamente in- ecr. DistruziDne cilmente fa- creduto sono "5"-53-5". Gaatellani. D"- reale ha hora l'ambizione pug. Dio forse prima sul Parnaso nella anche non corona avanzano tempo " e in tanti anni punto mente probabil- impoverendo la Spagna; annualmente molto cipe prin- dalla dell'Indie in qua quel tempo tanti (di cui secreto pii"vanno sempre per cos'i gran a giustogiuditiodi per Corte,io ma cristiana, dell' Istoria ricchezze rando dimo- perdoni,che Comprenderanno * queste pseudonimo) nn questo (i lettori) mister"o; caritfi per che " dell' Indie: struttione di Parnaso lo me Castellani non prefazione alla Savo allora risiedeva la in oro; Dio Giacomo Savoiano Fulvio giuramento die, fatto limosina aver serva all' Avviso con glidiedi non resa spagnuolo (') scrive Vagliadoliddove dire il vero Valerio annotazione le diedi 10 scudi d'oro a l' han die E ". Novelliata Posso parole:" in straniere prima del curioso ~ Giaramo Vanelia, CB^tenani Ginammi, gii 1030. Dgliza.., e la 301 " dominio. di sate questo " lursi: il signor comandato alla signor duca di Duca Modena, in spagnuola d" Venezia 4 affatica di altro strano libretto r Italiano a' voi e l' autorit" con ('),nella Principidella orecchie,anzi- vediate,udiate conosciate e c!ie soggetta ad ogni altro,bench" per scrittura il discorso la Monarchia d' quella della Ma pi" che Cristianit" ogni sopra altra Tassoni che ('(Filippica prima, ('lIn canzoni questo Latiienlo delV L'Italiano Italia a' intitolata Havete natione quale non gi" le guita susse- ". gli scrittori cosa, sulla miseria alla di l' del- Napoli scritture mBCi-liia. s" Irovaoo in a' principi della piedi un 78. due e si gli occhi,o ilice il regno libretto, slampatu politiche anoninie intilolate pag. lippica: Fi- aspira,e sospira tutta? d" questo periodoinsistono politici dal Italia, in " questa la ('). di Italia: depravatoche vile Italia, per " terza E ". cosi bendati tutti,Signori Italiani, eliiuae V superbia et Provincia: sua la spagnuola la liberta di Venezia strugger la divisione con nella la licenza maniere la pit"oltre Libero bidisce; ub- credano che anche signor egli non se la Chiesa e Accademico In due stato mette al colpita,non voglia passare non r Innominato E comandare levarglilo e al ubbidito; ora vuol e su, aver comand" Lucca, fu disaimu- pu" Milano, dopo di questa gli va se Repubblica di e n" tutti a Governatore Savoia, e tocca Repubblica di piede pi" un Principi italiani, egli grida, * punto che ~ del sommo prosa, sua pure Procincia FonUfice. D.3l.za..y due nime, anoa 302 " deserto la Lombardia e carico succhiare * i e le borse il sangue " di di sempre un " fai " che fuoco pensi? i! a ", E e venti milione e e Milano pieni e di sopportano * forma di patria,che la tua vegli o vaneggi? vicino? il diluvio del sulla di milioni d" vede subito Per distratti popoli che il dominio (')costituissero puoi il merge? som- diarli, rime- Boccalini,quando bilancia tutti Spagna, che la stadera la corte Lorenzo dalle un montano am- il gno re- di d'Apollo " spiega forze delle gli calare tanta con in realt" che tu ti libbre,aggiunge tutta ? vedi che ti sovrasta? ai dominii " fornito ma sotto letargia " che maravigliagenerale,ma Napoli sotto forma mia cara nel Parnaso mezzo. poi ranza spe- genericod'Italiano: nome Magnifico pesa Napoli, si di una ? d'Europa Stati il precipitioche no anche lini ; dal Bocca- " Napoli e a " quale piange la propria miseria; anzi ti " tanto il Lorenzo il " cotesta? che 0 di morso, e intenti bavessero impiagato, e provincia, grida,o Bonnolentia un magrissimo sere es- succhiare se " il regno, di che, sotto Italia 0 afTerma qualche vantaggio cavezza all'anonimo che di agli sventurati incatenato re Savoiano bramosi e " rappresenta cavallo un al cato, scorti- mezzo grasso governatorispagouoli di ricavarne che coppo di vespe, i vicer" " di mala nazioni peso D.3l.za..y come gna Spalont" vo- niere stra- negativo: satira questa del Boccalini scopo e s' non in distinzioni Fra e sofistiche, o citati, di occupano soltanto,oltre Savoiano e bravo " l'anonimo il pi" Europa, il mondo l'anonimo; principe che afuggirealla fortuna sua doveva col la nascere Non Spagna mancano, r ii valor di spagnuolo elogio col concludendo le dire ricchezze,dalla pervenute "; un che sola altro " la difesa anonimo pre sem- apos" che ne sostenitori della nell' Avviso di Parnaso d' Italia pace, di del cipe Prin- un l' Italia dominazione " 3 (*). regina della in secondo lui,prevedendo " anzi pu" non quale opposizione,i per " Italia dell'Italia che " conosca gloria d' del felicit" sua si secentistica," nascita i! Novellista elaborato oggid" cipi Prin- Savoia Savoiano, Tassoni, fa fare alla bellissima ed il ai di ai Fulvio Valerio Duca braccio rettorica glorioso,nella la "a sue il solo secondo e Il dice * Emanuele dell'Italiano " le opere per (');" " le cura questo appunto Carlo Tassoni, autore valore suo valoroso e il Provincia. sua per non vivo. gli scrittori della per suo allegorica, veate una ragionamenti vani, sottili colpiscenel diritta al mira coprendosi d' che, pur indugia che spagnuola, la Spagna nella Inngo un riputazione, in lei son Rispositialle D.3l.za..y 304 " scritture Filippiche (')domanda intitolale r Italia abbia mai goduto pi" graditalibert" e la governano roba la " e liuca da di loro,ed al la la giudi;^!sulla del tedesche e e s" tratta ed dei armi sulla loro nei necessit" di discrepanze co- mezzi atti tere: combat- a pacifiche,secondo o le armi il affliate, del Piemonte? il sistema Tassoni, ammira che fanno Venezia seguito per aver rassegnatamente resistito alle ingiurie spagnuole senza i e cinque Filippiche lamentandosi l'Italia, e d'Italia col Tassoni Repubblica veneta, delle prese ". aperto, secondo lungamente vese, geno- state libert" potenza spagnuola.Le della quelle sieno della italiana adopreranno le L'autore a miseria la in campo il Soccino maggior parte degli scrittori politici quando sistema lasciata disturbata dal quiete d' Italia, questo periodo convengono si ai sudditi vien giustamente Savoia, Conservator Tuttavia mincian sente pre- giustizia dell' impero delli Spagnuoli essi per abbassare et soave mostra quale risposeil Tassoni, di- ingiustamenteintitolato di pi" gode al si l'onore; infine e Italia, quanto r armi cara, quando padroni del proprio Principisono discorso un pi" " quella che di modo a vita,la in in " perch" ", " evidentenieule ai guerra romper piedi del falla in Pontefice aperta; (in un rispoala alle due D.3l.za..y del 30D " anonimo) (') altro scritto Viva " . d' e zioni ripeti- Italia,risorga il diileso. Su resta le diffetidasi il membri, braccio solo un li l'altro E ". principid' Italia ai libert" la guerra simpatia per stessa viva il corpo, capo, da la mostrare : parla che invece, sembra vorrebbe,noti pace chiede, pace pace, pace " desidera,pace, anonimo " che cuore sa su, Italia, Ppeocipi,su Popoli,all'arme,all'arme,alla difesa, alla difesa Italia,della Provincia,della nostra diffensiva patria.Unione,Unione, Lega, Lega, nostra et d' alla Libert", alla Libert"; amazzasi, offensiva; uccidasi chi ci vuol far fuori d' Italia li disturbatori se della di della guerra, e quanto all'ordine la di merito l'unico 1'unica e guerra l'unione. freno perch" siamo Gli " discordi eglipure, (') Questo lutu 11 pag. i vili passi citati riuscita delia si un ci tengono secolo prima tro" pag. rolamo Gi- inspirato, fiorentina, predicata ). (f)Filippicaprima, a peroli"siamo altissimamente nella cattedrale scritto SOI il Tassoni alla buona dappoco,ma e a d'Italia " la {').Oltre " dine or- ai mali Spagnuolinon Savonarola,oratore aveva fra essi in primo bastano rimedio condizione guerra e caldeggiaronol'idea delle Filippiche. Per superiorit" dunque disuniti il quiete ". il Tassoni; ogni probabilit", tempo ", secondo mostrare della nostra altri scrittori anche lega mere, soppri- eaterminar,vincer, oecider,cacciar dobbiamo Ila ci vuol servi,chi I D.3l.za..y 306 " r unione. Fate * fate elemosina,fitteorazione, penitenza, fate unione dalla riforma delle invasioni. E Fate " la plebe il giorno vita nati per il giorno,senza per faticare ('); non " i primi il loro ma unione sono dei male Unione dunque contro il gnuola minaccia comune al " e a se e scersi pa- mena ragione, lici quegli infemalgoverno loro rocch" questa mina, impe- di si che in natura " ne' " : quali non conservano chi per " ('). principie sani " superba tirannide ", tunque quan- timore, chi per cavalieri italiani nemico, perch" la prepotenza spaanche unione glistati indipendenti: Piemonte, perch" questa guerra che senza cavalieri avarizia gi"gloriosamente prese N" di valore queglispiriti generosiche gi" dalla per popoli, ha spirito, cura " convertito l'adorino,* ambizione,chi di lippiche: Fi- di quali col principie incontaminati intorno gi" il mondo tutti i unione tirarsi addosso svaniti ancora dominarono ed a aver gli animali popoli0 principi" furono di pensieropi" alto stento, come a e qualsivogliastimolo a grande flagello il unione non " lendo vo- grida nelle vile di nascimento " solleva n" " la Firenze da il Tassoni anche unione! senso di onore, la dei costumi allontanare e politica riforma morto egli dal pergamo, ", tuonava cominciare che " le armi " stata rotta (*)Filippinaprima, p (*)Filippicaprima, p il Duca e di Savoia cominciata ha la guerra. leggermentee D.3l.za..y per una fra due come e distrutta Ma prendano ci comandano d'esser nostri vassalli mancarci, che lotta ora " per la contro com'era alla violenza noi; e non come la ma lunga fino servit" rendevano quel risveglio nostra, la per. l'Italia Fiandra, popolo religioso, l'Italia doveva che a sottosfare sorta, e la morale il senza quale il Tassoni di cerca " per valore ha il sostenere noi. " sione oppres- la liberazione alcuno, se oratorio,l' argomentazione con mezzo Se suo la forte Saraceni, 1 perch" non Greci caceieremo {') Fllippiea prima, pag. 60. (') Filippica pHma, pag. 70. ^} Filippica prima, pag. 83. non quale grido la ciati abbiamo, egli dice,cac- gli Eruli, i Goti, i Vandali, gli Unni, i fede una impossibilenello spirito poteva compiersi.N" yiustizia non seotimento fosse politicanon vittoria giustizianella vincere, mentre e riarsi glo- stata la profondo un solevan casa la questi degli stranieri. Certo, la giustiziaera Hpagnuola italiano in ma lunghi anni, per morale ('),la " siamo Fiandra; scano ricono- contro gi" e sarebbe Spagna da le armi (').Certo " potuto lottare ancora noi " noi la per giovane,animato per consumata g"'Italiani faccia,ove e giustizia" nuova ai 1'unione ove popoli,che aveva finalmente {'). " le loro forze pu" rimarr" lime, si e i Tedeschi noi e gobardi, i Lon- i gliSpagnuoli? D.3l.za..y cesi, Fran" (*), 309 " Non " l'Italia vero: i Eruli, n" i i i e il dominio. di Sempre concordia che non il curioso torto a in bocca alla quasi sempre o invocava civili: sicch" spagnuolo io ma il forestieri soggett-a a purtroppo, verace faccia, radici senza (').Insulto pungente, gli stranieri che salde tanto " vo-. fussi non vivere signoreggiatadagli Spagnuoli io potessi star mette queste parole:Ti Venetia,se quando o teramente in- ottennero ne il Tassoni Noi'eiJista i gli stranieri discordie d'Italia Regina glto domandare, " n" nemmeno Francesi,ma stati soffocati dalle erano Greci,e l'un l'altrodall'Italiae stessi si cacciarono quegli slanci i gli purtroppo u" Vandali, n" gli Unni, Saraceni,n" i TedescJii successivamente cacci" non Goti, n" Longobardi,n" " tra aveva ci buttavano noi dine l'abitu- della servitii. della Colpevoli dunque il secondo solo e da non quello tale ", questa comprendono quello che eh' " sanno, bene, ed il osserva sentenza in sangue sia Meschino stranieri d' Italia di ma voier per loro anetie quando infelice " colui 'clje si e ai rimedi, reputa poi subito,applicando " degl'Italiani: non non " male additato,ricorrere Tassoni, di nati,tutta non alato ai casi cuore e sono, i quali Tassoni, gl'Italianistessi, altri il male e servit" voler esser Se ci mettiamo soggettiagli eleggere principidel l'Europa, nonch" tutta la D.3l.za..y nostro Spagna, 310 " ci far" violenza non d'Italia: forza alla manca di accordo sottostiamo guidiun principevaloroso lo animi nella dignit" e nella forza sua di fece il Piemonte,bench" Ogni qualche " volta spirito", di della nessuna il aveva avuto nobili Filippiche nei d^lla non solo meno meno generosidi e suoi l'Italia popolo.Per violento fiducioso nelle chiarita societ" tro con- sorti impossibile e in il movimento luogo. pag. se Soocino, scritta nel 1618, al anche Ci Filippiat prima,, polo. po- sudditi, agli occhi del concorso patria:la lega s'era classe nelle l' imposaibiliUi di liberar senza ma * perch" anche si dimostra Spagna, propriarivoluzione. fiducia aver dice i Milanesi questo nella Risposta la e i!popolo, e egli ripone nei principi, ci" avviene il Tassoni vera Tassoni,che mostra stranieri quanto al iiifatti, dispregiatore superbodel apparisceevidente dagli il speranza quando come di comprese apparisce,ed stremato slancio di libert" animava fremito Per nazione. aggravato dalle imposte. Ma Questo viva fiducia una dalle guerre nessun pu" cose cose nessuno d'Italia, e lione ribel- senza questograndi resto inerzia piccolostato,purch" un e la forza una consuetudine,per il piccolopopolo di e ci lasciamo solo non prepotenza straniera. Grandi fere anche lo ci la coscienza per di mancanza segreto dei mali opprimono perch" anche attuale,ma e perch" possibile, per ci pere ti" opprimere, il (').Ecco " Btranieri gli " S3. D.3l.za..y sperato 311 " Come la Emanuele nella del quella la la noi. giovinezzadel " eoi Boccalini la Pietra e nei pi" le e mezzi l' opera del Tassoni Spagna ha al Duca di ad un' azione Savoia per nell'insurrezione questa ha fede superba concordia oltre due in parve Machiavelli pi" valore Boccalini il veltro rinnovava: che di far" morir e col in campo e glie, batta- principifecero, il Tassoni divinare lui l' idea il incita ed incontaminati !' Italia. Senonch" del intorno razione dichia- Insurrezioni patria.Per si sani e popolo oppresso, nella guerra mano. popoli e dopo, unirsi nel movimento povero ", alla questo pi" sua del tirannide si credeva quanto ad un' inmiediata principi" di secoli destini della " nei l'armi aperto, con non diretto di provare combatterla;quella quella spera ; tempo del forte lenta, questa di guerra quali erano portava all'Italia; lo scopo era non del Boccalini spagnuolae quali monarchia dominazione sua le feriscono politico dif- mostrare a a mili si- nell' alto scopo, spingere gli Stati indipendentiad dalla l"uo grande prosatore del paragone colpe della la di il solo altro intesa che che la nel silenzio nell' indole. L' opera e i danni che italiana,cosi incorrotta e inspiratoree concetto Filippiche i mali distinta Parnaso questo periododi tempo. Senonch", politico in " in perde inascoltata si giunge nel svelare a la miseria e seicento,ma Egli entusiasmo,coma suo intento spagnuola del Tassoni voce Carlo Testi, inneggiante a Boccalini, tirannide del del voce " i futuri di Dante e salvatore d'Italia; di dogliala lupa, UjL.:a..i. 312 " " non [li"il principe,forte signori italiani altri gli scala al intorno trono, Carlo a combattente ha " " ma difesa astratti e al enti come del Alacliiavelli: non 0 ieW siamo se per maturi, Tassoni s' non mente pi" nel campo grande ingannava la sua, condizioni fu, sotto fatti successivi fu d'Italia forma idea impugnate per piena e del e di Dante ie"l'ideu non valore fls/one erano cora an- clie il liberatore dell'Italia Savoia. lucida enti come dimostrarono acclamando Casn Egli,che quellodell' quest'azionei tempi principe di un razione i vivono nella in Einannele, tuisce riscossa,si sosti- die principe, siamo a:iio"ie possibitc, E cadaveri decoro. della desiderati e reale. " Carlo anzi l' opera ed mezzo lega di principiitaliani una del nazionale gi", cominciata al veltro toglierdi farsi dei loro e Emanuele, a cosi da fu divi- Non delle conoscenza di Carlo Emanuele; oratoria,l' esposizione fedele della la qiialeil Duca di Savoia aveva le armi. ( Dalla Bassegiia Nanonalt, D.3l.za..y 1880. 1 U PIETRA DEL PARAGONE TRAIANO POLITICO BOCCALINI Di3liza..y D.3l.za..y 316 " delle idee del esposte nell' altro. Ma si consideri Paragone quando del non " detto del I fatti non ordine di di divisa una i e ne Apollo quando a pag. 69 complir dopo Salviati. E leggiamo Mora, nel mondo e che " " (') pag. 33 signor Mon- parlato", Spagnuoli gli riesce l'eresie. ". E il duca ", ci il Boccaccio D'Alva, alle venne ", ad inglese,domanda ai Colonnesi " mal aver altro: un l'opera " segretariodi Sabioneda, n" cesseranno che se ordine se nel mani tir stupiscesen- viene assassinato " nondimeno autore, il castigatoper per titoli defraudati dal " Prospero Colonna, con determinato un determinato un intitolato: apprendiamo subito secondo secondo Tomaso " nella manchi. apparente a fu meno al- distinto. Che disparatissimi. uno altro: un fatto scrittore, V unit" l'acquistodi tentano d'indipendenza, cui sembrano dopo l'affenna- soggettidei capitoliin di Guisa subito zionale pensierona- finitain si, quantunque e luogo, n" soprattutto come dello esposti n" sono troviamo ne pi" e Paragone tempo: conto appare nell'anima pi" grande Pietra essa la Pietra sivamente, esclupatriottico finita in se, d'un ideale nuovo Ho lato storia del nella posto che merita zione,una dal quando voglia tener si italiano,allora se " l'ordine nella esiste il criterio direttivo dell' opera ("l Boccalini, Pietra del Pan^a" mente pu" sfug- Politico, UiUno, " UjL.:a..i. l' del- Daelli, S17 " soltanto gire Boccalini condizioni indole,altro dei sereno di fa commuoversi de' suoi che solo un Spagna, alla rende che luce sinistra Italia lo stato giustificare ogni pid violento giudizio.Ma avviene nel del In odio suo di * cesseranno " Tomaso gli si meglio per sopra ogni contro la quest'odioeglivede del Seicento. nostro Ne ci" e !o trista allora tale da era supposizione, ogni pi" ci" lo rende qualche volta di considerare qualunque aspetto che contro la Spagna. ragguaglio della Pietra un eh' essi 1'odio cuore po'parziale,perch" g"'impedisce fattistorici sotto ranei contempo- gli oppressoridella patria, ingiusto verso purtroppo sente tutta,quando sollevarsi aspetto, o 1' Europa e Boccalini poich", vivace sentimento,gli sta giudica r altra aspetto egli !i studii,li solo un scruti,gli analizzi;e altro : espositore sereno gli avvenimenti patria.Cosi sua sotto e studi presentino sotto dire e politichegenerali,il della XVII avrebbe sua fatti dell' antichit" sua scopo deli' Italia o indirizzo,altro stile. Invece, giudice massime r anima un proposta,avrebbe fosse l'opera e raggiungerlo, saputo darci del principio sul o questiscopieglisi di uno vuol dell' Europa Il politico, trattato storia,non una sullo scorcio del secolo XVI se meditarla. senza compilare un narrare delle quadro legga la vuol non vuol non chi a " Moro nel mondo l' eresie Allora,dilettissimo Tomaso, Eccone del domanda E sia un i quello esempio. Paragone ad ". non un tico, Poli- Apollo quando Apollo risponde: vedrai cessare D.3l.za..y i mali 318 " delle moderne tandosi eresie,quando gli Spagnuoli conten- della sola ad Spagna loro l'antico aburgo, terminer" r l'ambizione essendo che d' Austria casa La rivoluzione dominio vasta la turb" che apprezzamento secolo XVI (n" so quindi " sola " che gli Pietra del cause una non vie nella fortuna di smisurata casa il Boccalini lega una che Boccalini mi eminentemente volta vede la o le Spagna; non cura le civili: eause politiche, quella ambizione e nella d' Austria. tratta quasi sempre Paragone questioni cosi meno sino all'Italia questo argomento cause profondamente spagnuole,che cercar la religiosedel o morali, davanti, fra le consisteva Tuttavia ha toccato della riforma sta smisurata e non le religiose, eause e d'Austria ! casa del satirico colpire anche che Olanda " che non il concetto se l' autore grottesco) per d'Europa, la rifcwme delle qui eminentemente non spirituale da Apollo un potavamo aspettarci non esatto sembri ! durevolmente e grandezzadella la davvero fece fremere che Spagna, altro contro potentati oltre sottrasse allo lungamente altro grandezzadella giudizioquesto Svizzera, alla la l'invitta l'Inghilterra, e la e ed se presentieresie il settentrione tutto Germania Francia Ma le che religiosa, di Roma Svezia,che di Strano ". d'Ab- casa ch'ella ha di dominare lega di potentaticontro una pi" gelosia d'Austria in Germania casa patrimonio della suo non universo,.... daranno non la serenissima alcuno;e con " dirette per essenzialmente ha non dare nella bisogno d" sfogo all'odio "ujL.:a..i. 319 " In auo. evidente uno Spagna alcuni in se e parla affatto, non di r intenzione vuole Vibra in tutta stento l'opera il velo sotto strappandolocon sorriso " e dolorosa, che De nella Sanctis in muta Ma del concezione la e "n la in se dipoi cui dei satira i il il secondo la sferza gli si Parnaso l' indole otterr" fa de' suoi la chiedono e avrebbe maginato im- all'oracolo signoriadel mondo, il il suo e medico; segreto della eoncia Baldassare errori tutti secentistica " parola, perch" domanda gettar dalla finestra Francesi nella scrittore anteriore parliamo Spagna mai secentistica quello del Boccalini,in come di fa della Pietra politicadel Seicento,non di cui secolo guanti di Spagna, censura che nello stile. Nessuno monarchia Delfo poco che sente come Dante, " d' odio all' opera, al posteriore di di mano erompe contrazione una nella mano, questa violenza Paragone cui violenza ; si si cela pugnale ". toglie,parmi, o de' tiranni s". dell'autore spesso venga passione che una della perch" egli co- ed dell'allegoria, talvolta sulle labbra da eli'era il libro avviene allontanarle tra- manifesta scrivendo se l'unghie d'arpia rapacissime" " spagnuolie a vuol ragguagli permettereche non pubblicato lui vivente, ci" noace pazione, preoccu- il Boccalini acopo: e suo; una il sentimento degl'Italiani afondere nell'animo nell'animo apparisce chiara l' opera tutta " da Castiglione via glistati europei.Tutta- nel migliorsignificato della l'opera non solo non " affetta dai vizi ..y pi" 320 " " gravi del Seicento,l'indifferenza solo li ; dimodoeli" contrarie pur ciualcbevolta il fremito alla l'aureoladel pre ^uasisem- sente scritta in un sterebbe bapolitica,morale, letteraria, di fronte esterna,eh' " questa, pensata e fare del Boccalini a le virt" passione. come sola la forma po' gonfia,ai un di decadenza secolo grado eminente sotto della Uu' opera Ma lia in combatte,ma non l'ipocrisia, e lui la grande Italiano. un volle Spagna martirio,ben altrimenti aggiungere luminosa. II. L'indole della alla mente nel del spagnuola,quale appariva " ritratta Boccalini, quarto ragguaglio della Pietra Politico. La segni di immensa curiosit" gratis la descrive ", con " " d' un " mani azioni somma " " di per intero Paragone in Parnaso accolta pagna l'accom- reverenza: le accomoda e con il porto Il Boccalini Genova. 1 modi lungamente l'aspetto, col solito giovine d'anni ma colore cosi bruno e linguaggioallegorico; di smisurata che tira al dezza gran- moro ", sproporzionatamentelunghe e unghie d'arpie rapacissime", scopre arriva di repubblica qualit" dell'animo la dice che armata serenisima ne Spagna del e aspettazione pi" grande una di monarehia precedutada le monarchia avidit" pi" ", crudele con e " * che occhi in cui si neri sguardobieco severa D.3l.za..y ", " ", Nelle maestra 321 " nell'arte che e tagliar la di del nell'arte solo testa giardinide' suoi ne' mule stati d" Ma altra reina di saper col manto una carit" traccia l'odio di dei Spagna. d' volte D' pi" ha un gnu"li,con gran di le acque oceano; ma si scopre non "n e la mano prossimo la.mano pi" gravi della e innanzi, qualunque ora accenna, sentendosi amaro, nuova e ferver aguzzando satira. sua guerre gi" del Scoppia civili? Gli acqua, gendo t"n- anzich" crescono i barili del ma Spa- l' Tago, dell'Ebro,del- le fiamme che ". sopra maraviglia di tutti,accorrono, portare contengono, spese armarsi corona messo violenza con incendio in Francia diminuire, e colore ingannati, a la con quanto pi" pu" gli strali della immenso che ma^iore ipocrisia spagnuola,vi riso suo nell'anima di tra niun' al- Francesi,sotto pi" profonde egliscorga ridendo i suo, ogni che di buone, il dilettissimo verso piaghe monarchia tutto con poco il satirico veramente delle ricoprirogni negozi pieni di pretestidi religione trattar di santa spettosa, soirresoluta, imparato d'allora finalmente le viziosissime anche ma ostentazione cavallo,quando a veggono Qui broccato pretestitante hanno montar fa non presentee passata,nel coscienza; onde sua di santissimi e ella per" cosa domato " sO[)rattuttoipocrita. e far azioni si vegga giorno loro doppio ha resto e diabolico,interesse; ancorch" della cui spagnuole; del ogni Avanza gli altri avanzano Napoli, crudele, avara. " quegliodiosi papaveri a cavalcare, per generosi corsieri i " pece, Re Cattolico olio,tremen- D.3l.za..y 322 " tioa diaboliche e corrieri affrettano al o i tutti usare di suoi gli tribunale artifizi " possibili quanto ha Parnaso i Censori Platone comanda nel mondo (I)Pidra duole fanno che del sietia la le cose I cani (')Id. Ragg. Almansore, Napoli, listi di Tacito, Bilancia " ne' loro {'). stati questo a tare trat- delle si le^e non che fu tutte le in l'ipocrisia, a tale,che possono i eono re in moderi, perche fsbil". Indie ('), Quando ridotte sono La " pi" pericolosoin d( ecc. |*t Ruccsl"ni, agli muro Sant'Uffizio onesti le sue (^)Id. Ragg. di parere legge contro Ragg. Paragone, sroperle per le corrompe. una che ormai nemici dimentica virt",penetra tutte ipocrisia gli uomini senza del della e coi resse " politiche, coprendo l' inte- abbietto,tanto classi della societ" ('). " Francesi,quella introducono mantello la veste Dio levano vo- rivolgonoa dipintoal dell' Inquisizione, fanno vizio si non San Macario un po"iticocol Questo i parenti, ma "e faccende anche paroladi s'accorda quando gli Spagnuoli il mandano do- Piata, che Napoli Ferdinando aciocchi uomini di la santa per aiuti contro di sant'anima tradire Spagnuoli si ansiosamente della Rio nuovo seminarvi a quellidi Spagna per molto e quando gli Aragonesi E Gli in Parnaso nell'Indie s'era scoperto qualchealtro se andar E Indie? palazzoreale di Potossi monte Arrivano ('). dissensioni lettere delle con " ~ poliiiea,Oss. |"Hg. 111. UjL.:a..i. man- 324 " cieco nell' anima ogni il ijiii goziatie agli impegni di Tiberio il affermava insieme ciuesto il Mi Sant' Uffizio non " di dover parso il Boccalini tando mu- ai " n"- (').In quel " crudelt" rilascia quanto mai non Della se non far notare Paolo "ix" Boccalini, pag. (^ Ragguagli intimo il Galateo pi" le citata I' suo 1. dal Cent. con fosse buon un Mestica Il, Ragg. "8\ ..y tata ripu- (^), " Annali nel un boccone vicino degli levato sia tavola a Per monsignor ne creanza piattodel fornaio, e stretto. di che ella ad sut ha 23. di molteplici pari: stende velia mano Sarpi, citazioni all' ipocrisia resto una mala che polilica,Oss. a i vizi condizione posto per veramente come senza trovandosi veduto nel (') Baancia Lettera che voleva avesse avesse " ('),e n" stringe, portata,afferra, sua a * egli nelle abbondare accetta capitolo; principe,non se alla e questo ella sol lui dice morto. un' avidit" quello Casa come aveva, accoppia dei ed Boccalini, protesta. Per una spagnuola, quello pi" caratteristico. Ella a ed del cogliere,fra sapesse della monarchia C) mano opinione di questo proposito,per eh' autore, morale reazione una questo la Spagna lo volle un " libert", sotterfugiche pi" alla senso stesso, " troppo buona mani soffocar a generale dell'ipocrisia religiosa, civile,politica, era una nostro cento con tengono sempre si a di senso generoso cito faccia," ed sudditi crudele, costringendo i " trionfo " di suo Tacilo. Diacono 325 " tali )n fatta cosi vasta stati gli di stato poich" ella affermano due del mondo, Non " per ode sconfinata il che malgoverno, le forze di poca tremar vi esplicitamente, questo pace governo " ma fors' anco come e capace sotto di tenere il mite li- un struggeva di- e la la rivoluzione non le o mai espresso meno conipenetra nondi- Boccalini: la forza fiacca il resto bruta, destinata ? Lombardia, " tosto suscitato dal riale, grandezza mateo tardi oppressi e di proprio peso vitale nell'ipocrisia, inattiva,nell' odio tirannico; tutto il mondo Fiandre, gli arbitrii spagnuola si lenta forza signoria le Indie della e concetto l'o[*ra del nella la mettevano angherie dei ministri. Dimodoch", monarchia non colo dall'ora- va tutto disertava Napoli nelle religiosa trionfante della andati mai compattezza del grande impero, tutta ", quella straordinaria secpndo il Boccalini: era, maggiore tempi otterr" potenza spagnuola che faceva Non cose rispondersi negativamente. dunque era delle i^uesti tempi presenti ne' se in tutti terrore (').E q^uandoella sapere si sia Spagna diverr" non dito,che palmi di Delfo la accidenti gli " difficolt" in mezzo cresce faceva pure eb'ella pia con mezzi potente da incuter e europei, " " altri a care, man- scliiacoiare popoli,deboli r Italia. Ei-a questa la Spagna reale? Forse eli' era D.3l.za..y anche forte, colosso dai piedi di meno quale Spagna la se nazionale coscienza coscienza purtroppo una isolata grande, e in alcuni fatto nemmeno, moralmente. interpretare il fosse d' un' italiano siero pen- denza indipenla non il dunque d'una sentimento di cepiva con- mente, politicamente,civil- Poteva Boccalini breve in avuto stato, avremmo simile battagliera, Italia quella del a ratura lette- una secolo, nostro sprezzatricedella forma, sdegnosa d'ogni velo intesa nella storia da ritrarre nella satira a nel e un il Boccalini capo e nella romanzo, i sentimenti all'altro della avrebbe non di schiera gi" quello della patria:quando non politiciitaliani, ci" schiavo esisteva, uomini e la allora c'era italiana: unit" popolo q^uestain Seicento non solitari d'un' il possibili;ma Ah! nazionale d'azione,l'idea e nel rappresentava italiana? Era creta. scritto gorico, alle- tragedia, che mevano fre- penisola.Allora i di Ragguagli III. Nel primo ragguaglio della Pietra Politico, il Boccalini, con il regno e la quanto bestia dolorosa infelice perch" fella era di Roma di non fatta cercava Napoli ad un tra Boccalini! la correggevano indomita e di metter Paragone allegoriadantesca, paragona differenza del del cavallo. la fiera dantesca Quella era e fetta gli sproni imperiali, selvaggia perch" mano quale Ma alla la corte briglia,e D.3l.za..y la 327 " le niano maggiore, inquantocli"Giusti- tanto era vergogna altra aveva gagliarda:se ferrata di la Paragone piedi eran di segno il regno magrezza che a le gli contano se impiagando vederlo fosse pur dando le nari e i monarchi suo E ed quel piedi,il lo visitano abbastanza scarsa la alta sua Non la che Dante che in la per sua cosi miserabile ", gli s" si va rebbe vor- destriero, le nari, erano aveva infelice ha non cora an- gli Spagnuoli gli tengono sua di queir ardore freno tenersi il generoso cavallo ogni sei capriccioso amatore ". " invece Napoli la schiena eavezzone, razione qualit"del genio giammai del Pietra popoli stranieri! i finito di aoffrire: ai quanto dilatando briglia, ne a poco al vento, spaventando coli' impeto nondimeno pastoie nella di ossa ancora, freno la criniera a gli si tagliano.Come correre senza zampa distruggendo, consumato che gli strapazzi sofferti, per queste -fatica pu" gran rosa gene- sua possente, per una malamente cosi " in se e per scoppiavanolin che Il cavallo che rappresenta distrutto ", colpi della faville vitalit". disordinata, cos" libera era libert" italiana si veniva vera quei colpi " i civili,e guerre il freno acconciato essa sotto si accendevano incendi poco volta a"meno poterlaguidare.Ma e " mesi il e lui,ora " chiali, gli oc- e trovano non rastrelliera di biada. Ci" di morso mai abbastanza e per la pessima pi" bizzarro, sedizioso, novitadi che fosse dunque spentiancora di vita le e stato ramente inte- di quell'insofferenza maledetti,e bisognava spe- D.3l.za..y 328 ~ gnerliad ogni nella che trove gnuoli; se freno,ed net del intorno ed alle relazioni fra Il dominio in dei di XVI gli ambasciatori i tirannide lasciano il ambiziosa nazione all'Italia ed stati causa unica in con alla venuti il nel termine se E ('). quella sua le morti storico cui fu scoperto il Nuovo perch" inumana ed incognita potenza *, sono causa " a care ricer- ragionidi quella le altre precocied fino d" di tre ci" affatto le senza pre- anzi Boccalini,tutto inteso tutt* di reclamare a provincie d'Europa qui gl'inganni, e sua minaccia e spagnuola,prima ogni singolofatto determinarono: e attratta gli 1282. Il ricordo porto di Pindo principaledella potenza, dimentica armi la nave, all'altre anzi, poich" Italia consiglio incauto ammettere spagnuola, avendo Siciliani," opinioni Apollo, ch'eglirifiuta siciliani gettar a fondo non le dove Sicilia, con .Vespri,nel secolo ore del Pu- apagnuolo in in stati chiamati erano Pietra tutte al avvezzo gli oppressie gli oppressori. in farne groppa. al dominio irrita siifattamente la sulla germe queir atto contro gi" cominciato era dalla rivoluzione pieno s'era cavaliere racchiuse del Boccalini Aragonesi non della primo ratjgiiaglio sono ragone immaginazione degli Spa- il cavallo pure e pure paurosa al peso "Cos" Se costo. - i cause che la parentadi,I" quelle tre piccole navi Mondo. D.3l.za..y 329 " Dalla e Sicilia la loro gli Spagnuoli passarono dominazione, quella che che Dio gi" doppiamente,perch" fraudolenta. alcuni eh' " quel e, Questo ragguagli ingiusta,come era popolo della Spagna, al Napoli, a fuori dei limiti niiturali assegnati si estendeva da - fu dovuta peggio, ad concetto della ad un' della e un' giusta inpazione, usur- usurpazione il Boccalini espone prima divent" seconda in turia, cen- ' dove e radice vera dei universo apollo per metta 1 ingres'-o delle di tiaditore Dal dice il liove ^ ad un anni virtuoso che mente fiera- contrasta chi abbia a di pitano, Cafama Napoli gli Spagnuoli passarono i Francesi. Passarono Refjno di Napoli ad Almansore fu pH' di Famtao, Cent, I. Ragg. (=)liagguaBh di Parnaio. Ceni. II. Ragg. i"''. i')Bagguagh di ParHoao. Cent. II, Ragg. S3. uFcaaione e"trto menta con'ro ad il il titolo un tal Pietra sicura 7T". "uesto Sandarana Bocca"iiii, d"iiiostrandu di de' Mori re giudicatacosa a Milano, a l'IBaggiiiigH Cordova stato uno il titolo di Gran pu" convenirsi Parnaso, " perch" un ia che {') regno gitaglio drtte l' del- tre proibiscaper di Cordova Milano,cacciandone lite e stanza l'usurpazione di essere non partirsiche la (')" " biblioteche Gflnsdho (he di il glorioso acquisto " (');e- dove a io il gli diede Idd"o prigione in la quelleleggisantissimo abitazione sua assento ave\a da " ritenga esaere " del secolo fatto quali il grande colle Biante come mali ha umano genere " narra die Magno. D.3l.za..y d" Ragseri- Goii^alvo la per cadesse in in dei potere dei mano della nemmeno a stranieri ; tanto servire,che Sicilia sul Che questo Fiandra in un riusc" e due quello in un non dell' di libero paese mandano voluto hanno il Boccalini trarre e della i popolo si il e la dai. parisce ap- gna, Spa- popoli danaro per pera corte, ado- opposto: (se li farete cani pecore loro dat" che nelle di della Ma morire) ('). di forze com' raggiunse lo mezzo guardi e i la come minacciano lupi 0 Fiamminghi, esausto giovane sorvegliarle a fiamminga quel tempo, quando i Presidii e pedire scopi, quello d' im- guerre all'effetto divorarle, dicono presso straniera primo ragguaglio: province soggette, diventano vomica a solo,l'oppressione spietata.Mezzo gli Spagnuoli noce nostro che giogo pensasse ne delle spese mezzo che popolo quantit" possibiledi maggior sopperirealle il Italia le sollevazioni un savano pen- ambedue quale dominazione fin dal proponendosi in la non contro il avvezzo colio meritato. evidente vinti armi r"maso fatte misere erano Sardegna, Napoli, Milano e almeno era in ducato garanzie maggiori di pubblica libert". portano dunque o levarsi fosse se g"'Italiani patria,che si discuteva potesse dare Tanto ", quel die Spagnuoli che Francesi le condizioni gli "' Italia libert" pubblica alle conseguenze era il nostro scopo, almeno morali oppressione. D.3l.za..y e mote re- 332 " gliono coprirsi tutti me vestir per rapacit"dei mia, e casa di e che li disse poi " di cipollee I Milanesi i sia il ch'io possibile al " principie popoliindipendenti: "a repubblica di \enezia, secondo sembra entra in (Ielle che dieci gli presenta modo di tirar la Ma, un e non carrozza questo va si Savoia, apagnuoH poeta italiano un grande di scudi discorso condizioni lodi venti miserabili di Spagna colla rendita in cui affliggere maggiormente costringendolo a a mila bilt" no- l' Italia. Quando molte con crea una di scritto sulle misere ducati, mentre scersi pa- circondati sono il duca oppressa d" province se-biave, pensione di hanno monarchi Parnaso, ad gli presenta uno a " Grigioni. Boccalini,ai sufficientemente II FilipiK) che il i e " ('). " perch" meni, da N", affamati. sereno marresti ri- possa Ttssoni, " avvezzi risoluta bizzana,libera, " in rapine dei segretari di tanti dormire soffiono la mandati sono mio, fortemente sangue l'ingorda voragine Scalzi * vedessi se cortigianieli' egliconduce meravigliatocome saziare ie note del che rifarsi per officiali e altri tutti sitibondi seco, scalzi. Oltre ti fossero se mille d' oro, tanti vicer" - portare il basto un si tratta il regno e la politico di soma del Napoli, e fino (*). particolarmentenotato, V esercitava su tutto sione oppres- quanto il popolo, D.3l.za..y 333 " l^ensi d'una au classe " quella dei piccoliproprietari, aola: degli operai,dei poveri. degli agricoltori, Auzi, in mezzo ricchezza di s'era stranieri da u sola cosa di tempi e ideale ogni alto le mosse da ancora il Vi stringedi vedi egli non e lettura finita te a un ti danno !e e pensieropi" senz'aver animali di valore alto che cura stesso se senza gli del si popolo. del ragone, Pa- impressione argomento. che spirito, stimolo qualsivoglia sdegno volta,ora Pietra popolo dell' Italia di di Filippiche del Tassoni,n" altri sullo tempo il povero nascimento tuttavia, cuore resta un' ne ha forse coscienza: ha bagliorenella e "eritti de! chiama l" qua non gli francese alla vista della miseria dolore questo sentimento che di demo- una il anche si aggira insiste, non accenna pensierodella patria,cosi grande ne cui a glisi solleva cuore battuta,lacera,schiava,ma il intorno negli animi. soltanto ]ierch"non l'op- questa oppressione, Boccalini il patria, salda: e per governi di quel largo sentimento .fecondato il germe Di di umanitaria, di cui la rivoluzione cazia che pompe, generoso vera e l'opera manzoniana, al e classi povere. Su quale prende lontano vuote tirannia per dolorosamente era delle p.'essione d.Ua fastosa,di impadronendo deglianimi, lontani venuta triste inilusao la di titoli altisonanti, vanit" quella grande a mena a ha e " plebe morto vita ragione, nati il vile di senso a di onore, n" solleva pascersigiorno la Il Tassoni per a per giorno stento, faticare (1) Filippica prima. Dgliza..!. come " ('). Il in popolo e dei al in la pesa forze il ducato e distratti che mezzo di dalla condita nuovo, in conto che vide non popolare, in avrebbe di cui del nessuna potuto avere, di Napoli calare d' un sembra tenere tico poli- un rivoluzione ha non f"-, peso si debba grande e che la e espresso Seicento, in concetto un devozione il grave sono poli po- il dominio Lorenzo, credo vera scrittore uno alle pieni di e La " Mi {'). " Italiano un liano, ita- fico Magn"- sopportano ". Stati degli qui gran Spagna volont" la bilancia concetto il regno sudditi,afferma dei il la stadera della che fa traboccar un Lorenzo glistati europei,e straniere l' unione e da vede mala nazioni la moltitudine popolo sue libbre,perch" quei paesi sono forza tanta le tutte appai^nere. si aovrappougono Milano, si delle del tutti di con parlato cos" si " generale di spagnuole milione " Parnaso centurie prime in d" sentiva quale Quando mai due democratici governi avrebbe non dispregiatoredel ragguagli delle alcuni odiatore opere, e b" mostri Boccalini,per quanto n" ancora, preciso della vera libert". Ma io pi" simpatia di oggi delia Mediti gli un stati del questo popolo gentiluomo misera del vibrare mali Fiandra, (')Pittra e i per ali' Italia da guerre sento di sono italiano : " fatto Ecco con le Portogallo,di Inghilterra,e Francia Paragone. discorso nel di accento nuovo questa snervare Ragg. giiislamente i Tutti con la prin"ip[, stadera pei^ate. D.3l.za..y quella o da le bliche repub- Lorenzo delle provincia infelicemente di genti frutto senza qual riputazione.La tutti al oltre a che armiamo mia, in le quali della avviso libert" cara che ( il cura di te a di nome le piangenti la Se della dominazione sociale dei che doloroso alle prezzo il Tassoni quello con concetto e il Tassoni di scopo pensava innocente lacrime delle sparso madri figl"iioii. potuto Pietra quella crudelissimi, certo sangue considera,trattando non o del Seicento alia di certi" spagnuola ha come lo scrittore somiglianza nano ver- reiterate accoppia naturalmente il Boccalini dunque barbari Italia Savoia, in con compra " di chi ora ricevono (').Non " d'Italia,o morte pur in fermit", in- nemico figliuoli;per di Filippiche al fuori invano che volte hai non politiche), prose scrivendo per dalle e Adunque, " madri sangue stessa lui si ("pI Boccalini nelle ferro figliuolo, quelle lacrime de' suoi tante cos'i abbondante abbi innanzi: ; per strage stessi; e quello contro che misere tante noi maggior innocente Francia n" verci commuo- chi il figliuoliin Provenza, tuoi Fiandra, molto pi" sangue vittoria pur e dal e che E ". quel per i per il padre combattiamo cui di a morire a sentimmo, perdendo ogni ne considerar quello per u" dovrebbe cosa crudelissimamenCe lacerati ci alcuno fratello,chi il mandarle per attentamente pensar danno tratto,chi sue, del in Italia,la questione saputo nel secolo ebbe Parago l'intuizione nostro ii per- 33f" " fetta,se alla la lui per " questione sociale subordinata e convenire bisogna nondimeno questione politica, vide egli clie e profonda radice la seppe mali dei d'Italia. ' nobilt" italiana fatto Il Boccalini dice l'avere,in generale,la mali questi A^ravava causa comune glioppressori. con quella milanese bizzarra,libera, " risoluta," quella napoletana inclinata all'affettazione e com'" la mai mano " a di speranze loro! fra dell'alimentare della il Ed che straniera Tale 0) Pi^ra M^ri, iriFantra alla al Seicento. del alla di o classi Ecco scordie, di- nutrite il nobile tra per aver meschine, in di forza che l'oppressione patrianostra. Boccalini Se noi Paragone, Hagg. il regno (') Aggiunta contra di plebei,e favorirsi Lotte popolare " {'). apparve infatti nel e pane mettere " e pendi, sti- esserci spagnuola. nobili tra vassalli, lasciava signori le diverse disse niinate logoravaquel tanto si questa de! arte principalmente il plebeo cui i poteva cosa l'antagonismo fra l'aura dei causa vani, di tosoni,di anche studiosamente seguitoe la popolo da! pensiero del popolazione,era principie che fautore aggravi non popolo.Perduti titoli mancando, veniva comune del quella preoccupato che lei,pur"sa di su signori non dietro (').E quantunque, " dell'aristocrazia, egli sempre zione all'adula- " e l'Italia, guardiamo Almanaore, tale era 'alle tristi che fu re [l"i CTaiiol". ere. Pietra del Paragone, Discorso D.3l.za..y fatlo al- 337 " Ticeude di quello della le fonti della d" una impotente come ridite ina- spagnuola. Sembrano in prosperit"nazionale,come il sangue rifluisca a stento; vinte le forze intellettuali, spossatee i^uasi in vecchio un fiaccate cijpre che le mancano venerabile; non arditamente; sembrano e in morali, come un generosie gagliardi, pi" palpiti abbia non il cervello cui le forze quasi morte e in capo nettamente concepiscapi" E vecchiezza in cui corpo sembrano come di dominazione vecchio un per"odo,io credo, ci lei,nessun sensazione penosa " della qualit" proprie l'esperienzapi" sicura vecchiezza la fede e pi" ferma. qui del popoloitaliano Parlo elevandosi,ha in alle altre mezzo ci appare l'avrebbe popolo potuto, affluire veloce il ridester" alla fremer" Ma, giogo vita voce straniero un altro un sul vene che suo ci non forse suno nes- letargoil il sangue ad quando giovanili, lavoro allora nuova, de' suoi nonostante dal ricomincer" all'usato cervello secolo pot",e non scuotere nelle come palpitidi avr" quel in Quando schiavo. fronte sua sia gloriaa lui; egli prostrate, altro;ma un generale.Se qualcuno, diritta la mostrato pi" grande apparirebbein in ed il si cuore soltanto,l'Italia grandi. cos" terribile aggravarsidel collo delle nostre male, pi" oscuro e misere lazioni, popo- perci" appunto D.3l.za..y pi" pauroso, mire della Spagna distonde lunghe,che penisola che tempo In mani per tutto, ella vorrebbe il sotto di spionaggio,n" palazzo di lei * i i per potentatitutti d' che rimanente quel fabbricano sono Italia,a fine di assicurar la aumeofano, di temere in avanza anni ogni venticinqu' che che catena italiana balordi,che tanto catena, son gli Spagnuoli, che libert" che di la servit" per cosi terribili che mostra loro misurata fosse porte pi" particolarmente e diligenza,da personaggi a isquisiti ss ima della di tra convennero le nel vi si faccia. Inoltre di tutta dominio all'assoluto vero un de'Milanesi,apertamente aspiravano la servit" dopo tutto soprat- di entrare si avvidero che principiitaliani, del spagnuola cattolica quando cosa Europa, Nessuno Venezia e mancano le finestre vedere di ridurre questo pericolo. ambizione Francia sistema chiuse,pur di monarchia sulla esercitano mire gher- italiano vero coscienza sospettie gelosie: suscita dominio. suo sterminata la Parnaso gi" sproporzionatamente province [italiane e abbia non alle terre limitano politico,nessun storico,nessun le ambiziose sue altre le anche si non le conquistate: con l'intera l'Italia. Certo minaccia e loro a i " con tati, depu- gli Spagnuoli (').Ma i cipi prin- insaputaglianelli destini Apollo,alludendovi ci" lei, d'Italia sono misteriosamente, la totale servit" di lei. I Siciliani, D.3l.za..yt,:.OO 340 " di sull'Italia, mire eue pi" e ormai che rapire florida " cui parte possiedegi" ", e io cui nelle precipitare e " non quasi da grosaissimapiena persona si senta non della vastit" la maggiore " tirannide spagnuola ". Col la ella sottoponea a" pretesto della religione, Chiesa, s'ingeriscenella vescovi, cardinali, assegna dei fa donativi trae ai ma stipendiai prelati, da nella di seguito simoniaco quale pu" promettersiin qualsivoglia di esecuzione potenza dei quali il Boccalini e [wtute formulare gentiluomo faccia in del di mano si vantano di alle eresie dei nostri tempi, dei corpi e fatti le invenzioni e in servendo Dio. diamo Ve- " roba opporsi per agli umori Si padroni di sono molte convocando apparenza fatti tiranni della grazia di ed mieramente prilissime nobi- quali, erigendo tempii pomposissimi, e sono parla un proclamatosi cattolico Nembrot. entrate, con loro avrebbe religiosiclaustrali che oggid" arricchiti popoli,si la che accuse stati auscitati da Dio essere pensieridi questo monasteri tire presen- quali le XVI, ". Gesuiti, sembra sono secolo cattolico per una fra i Giansenista;eppure un italiano prima teressata, gente in- di servizio Le violente dell'ipocrisia. egli scaglia loro mille zione, riputa- dalla ogni sorte di ci" un il trionfo IK)co tutto applauso universale un soprattuttoprofonda" la corruttela Ma papi,dei anche occasione a' dei e parentidei pontefici, solo non " nomina a sante s" i e con poveri delle anime, spirituali loro. Questi in Polonia,in D.3l.za..y 341 " in Germania, introdottisi in Portogallo, in Francia, Inghilterra, servir per stesso, e molto trattando successioni cosi dalle fatti di regni della citt" dei e da e giudicato le paesi,e loro bene Nelle e temere Italia " fors' anche spagnuole fatto e maggiore. cattoliche? osteggiaticon la Dio, ha e Chi messo vede non in quello queste volpi vede non insidiati i come copertamenteod gentiluomoitaliano,e ormai veda pio, eh' entrato al mano usurpatosi l'elezione la fraudolente d'ognuno, abbracciando con vuol dell'universo, acquisto di questa gran armato e 1' autorit" del tremendo al l'ambizione la sigillarle imprese poca lenza vio- questo re, nel cosi tempio santuario,disperso il sacerdote, e fattosi finalmente r sua, ". quale procede questo principe tanto di que dovun- e l'autorit" tuttavia Chi * il cosi,conclude con tri al- aperte ? guerre argomenti ognuno " fanno che e principi indipendentisono E molti e Italia estende degli cose temporali la potenza spagnuola cose hanno sazione conver- quelloche delle tutta per stimare. e prima segretitutti questi tali con repubblica cristiana tatti sono i femmine, servizio per seguaci in Roma, la * Spagna, imperi, paci, intromettendovi Spagnuoli: i quali,cosi che d' e di re loro domestica certa e figliuoli i con ai al tempo un cavando maneggi temporali, confessioni han servito meglio, ' in Dio, hanno a leghe, ribellioni, tradimenti,matrimoni, e guerre, altri " Italia,si per soro, te- sommo cospetto chia monarsue esser D.3l.za..y con la 342 " del Vicario lui; a nel poco circuito della mEbcchine ma anche mali e dolorosa solo visione fede semhra 'avere non in seguito. concetto molto un tardi a tal finire, seriamente asserisce fiducia ch'esso mostra altra minacciati che r altro da lo i dice formare un spagnuoloin abbia tosto l" principi indipendenti, solo,capace corpo col- uno .legati d'impedire ogni ulteriore ingrandimento spagnuolo; altrove che la monarchia " alla nobilissima dato resa bando delie serva contraddizione scrive si nazione nazioni del di italiana discordie straniere spiegaquando mentre tutte (')Pietra universale quelle intestine a ai " le alternative Riigg. quando che di timore I-a monurihia D.3l.za..y avr" l'hanno (').Ma e ferma afner" tor- nuovo pensi che " fatti avvengono, Paragone, o eterno; qui trova cosi strettamente sono tempo, nei destini sua definito sulla stabilit" del dominio Italia;talvolta rosa dolo- venire. pericoliav- ' ben e suo dei patria! " quello che vedremo Il Boccalini piena doli' Italia al la mostruose ". non nonostante bordinato su- potenza che una opporsi alle dunque dei netta essere per yanagloria ha Resiste della Cristo,eli'egli vuole vale per sua coscienza di come suo Il Boccalini " ogni il Boccalini ritrae e di liticamente ana- spe- spagtiuola va 343 " ranza cui per Il lavoro a passa mano di sintesi esiste gi" pi" volte " l'anima mano a nondimeno, scorso, Di- nel sta e sua. del gentiluomo citato, italiano all' Italia. Io " non cattolico sono avvertito poaso, e (Dio grazia)e italiano, in "sperienza dell' infelice d' e mia i fratelli miei Il con cattolico essere "'fratelli disordine isfogare questa non amici medesimo me ed agli " ", qualche per nel quale et viamo, tro- passionecon gli geritiluomoafferma ed e italiano,, parla agli amici amici a' fratelli di ed le tutte parti d'Italia. dunque il Ha La questione Poich" una per la ci domandiamo la noi risposta non desideri lo 0 lo e invochi,e di abita la che essere il Boccalini in formare un tenga rivenire av- lo solo forte -stato, se un in e questo caso risposta" la dubbia. meno Tuttavia in realt" se il nostro (mi si conceda sottile di meno autore ideale della in lontano meno se tenga ri- sangue mare pu6 ci domandiamo la gente italiana capace pi" il Boccalini se al dall'Alpi gente che allora affermativa;o complessa quant'altre e grave tradizione,per lingua,per per costumi " noi o penisola,e per patria di sentimento un nazionale? veramente mai. Boccalini quel tempo non questa distinzione quel che solleva possa lo sembrare) sguardo patria unificata, troppo alto per sembrar eh' " e l' fino alremoto eglivuole raggiungibile, gl'Italianiaffratellati nell' odio contro il comune D.3l.za..y 344 " nemico; il concetto se " della nazionale unit" perfetta di aspirazioni gli sfugge,egli vagheggia quell'unit" cIjo il bisogno dell'indipendenzanon chiaro non luminoso e niente" nostra e realt" velato come quale pu" lo vede che credeva di nebbia. il Boccalini d' ordito aveva nominalo in Ma alto loro a e la Spagna volta pi" grande? rivoluzione esser con indipendenza. con una o una guerra ad che conduca nazionale guerra suscitata uno e di pi" scopo lenta dotta pro- o principi, dei che scopo, rivoluzione una tempo l'autonomia reale e mezzo violenta armi? con per tanto raggiungere questo primo sua gnava biso- indipendentida stati assoluta in potesse province soggette: dall'opera riformatrice una tradurlo per d'intorno, mutare piena ed come doveva inganni che N" alla simo lontanis- che il primo atto prima sciogliere gli quella rete scitare. su- apparire raggiunto;ma la liberazione delle essere non appunto, io credo,l'ideale del Boccalini, " Questo pu" diritto con alle principiitaliani alimentata zione dall'ambi- francese? Sono abbastanza nella come in cui si della reverenza. ambizione; ma non crede del Pietra quale Egli la turie prime Cen- due i Paragone parla della Francia, per ordinamenti molta frequentinelle l'indole il Boccalini tiene ragguagli e sembra per gli avere pari alla Spagna in pi" sincera, pi" leale, pi" coraggiosa; eh' ella abbia le faccia dire che rinunziato l'aver all' Italia, quantunque cercato D.3l.za..y di soggio- 345 " garla le fa si alcuna italiani la fa in colle dato comune nemica, forze da aspettatomai o materiali di di gnuoli Xon dunque armi della patria. caso, " di non colpevole molti gli Spa- odiare saper morali dell'ambizione generoso parzialiamici da armi straniere francesi,e de' Francesi principinazionali violenza ai dovevano spagnuola poteva aver Pietra I-oracolo del Paragone, meno rimedio Ragg. Lh sottrarsi propria.In nelle riforme della Parnaso, Cent. II. guerra? inonarcli Ragg. tal pacifiche, delfico, ecc. !i di da la salute dunque virt" per fede tanto il Boccalini sperava l'estremo CI soccorsi ignoranza di comune " ", avrebbe poteva egliesser dichiararsi altre alla pi" della ('). " I straniero movente lore va- Boccalini,politico scetticismo, non stato uno il la contro la monarchia aveva che allo chiama senza la Francia di tutti gliavversari Non conquista. italiani che di guerra europea certo; un per quella che moderni " incline ed questisono spagnuole.Rappresenti caso sostenitrice cristianissima, " principi rappresentisemplicementeil o nella bilancia sagace sguardo tato dei cui le forze di all' Italia in Spagna, questo dal aguardol'aiuto poi queat'amorevole avrebbe amorevole " traboccare bilancia pesate insieme che perniciosissimo (');non riuscito illusione suU' ella cui con " sempra " : D.3l.za..y 3-iC, " Nella suscita riforma mati grau ti case abbruciarli per " di' lamentano Apollo, s" di chi 1'ordina,ii bene aca Parii.-j' cos" alle corrono accese del Pietra ' deboli,lasciando " Mirandola, della Pico " appartato di Parnaso qual problema, quali in palazzo^ un stiere,di taio " vieni' continuali (*) E al con pi" triste,nella dai d Sam sette matori I ord pubblicata pe) i sette Sa\i C hannc s pensano, di esaminare il P maggior cognizio sari;s' accorgono poich" il che Secolc ridai possa riduce * . a delle, ed venduti con ni' a -" S'- D.3l.za..y 348 " ai lare,sembrava Egli fa ne in centaria nella ma elogi,^ di non una in che solo un Nulla grande alla servire della si vi non che sa sarebbe dev' non che conquista, e le condizioni e e particolareggiati e Paragone vede prima accenna l' idea nazionale inutile aspettare completo e perfettoIn s", il segnale guerra -di Pietra del Venezia, che a lei,stato in lunghi volo,perch" manca da pia, e jtarve al Boccalini, perfetta. [arecchi ragguagli delia della seconda se " essere sostanzialmente muter" fondendo penisola, stato i tosto tardi o singolistati indipendenti. da poteva sperare Spagna; zione ambi- da mossa nulla dallo Genova, pronta a au pontificio Stato gli oppressorid' Italia avevano grande potere; nulla dal granduca di Toscana e daglialtri principi cui minori, preoccupatida interessi armi, spagnuoliquasi tutti Solo rimaneva Il Boccalini lo nell'anima fa da delle e di la Savoia, Carlo Emanuele I. Apollo proclamare primo notizia del in doppio cui arra taliani di pace e " portata matrimonio figlie primogenitedi lui coi duchi di che parve Modena, doppio matrimonio '- lungo del guerrieroitaliano,il giorno stesso in Parnaso il co- quasi vassallo mostrato di nei e incorrotto,nonostante periodo in cui s' era il duca Re Cattolico, dalle alieni parziali, Mantova in quel di futura alleanza tra i (').E quando ai fa la pesa D.3l.za..y della 349 " monarchia di " i duchi potentatiitaliani, e Ji questi,vogliono messi esser di nella equilibrio alle forze spagnuole. E far principiavveduti,con generosit"degna " di pi" tempo in fatto tutto con abbiamo le mani europea s" italiano unite sarebbero pi" fatto ha la forze forte cui allo d' vita del t l'IS" avfcva dato un giorno fra guerra civile. E a qui Culo l' immensa parrtclil unni Spagna Monferrato. Bllude la sua a nemica la natura che e quel Emanuele eredlt" Ma e Savoia credeva rsmoso patria, teglleva della litica po- di Spagtia, e alla per lo scoppio la questione egli che questa nintriinodiu l' illusione potitira servile gli probabilmentecon quest'allegoriavolle il Boccalini adombrare della stato uno l' indipendenza,la vita con e nella bilancia grande state i e il vostro le chiavi della mano cose troppo tinte forze della principea in delle far i conti pi" dunque le ranze: spe- chiariti del carhone;perch" omaggio patria,insieme e il dato avevano avrebbe alla le vane pentiamo vogliamo vedute con non d'Italia; ne Non ". dell' intrepidezza con ci siamo ci tanto altro un quei dito, " uomini adoperatofinora,ne scottate eventi in l'avvenire per disegni nostri tutto per (').E vostro passate,che che e il gli Signori Spagnuoli, non gli pascer per avendoli mordendosi dissero: il pesarai bilancia Spagnuoli minacciati loro,cos" cipi prin- Savoia, che ricusato quindennio precedente avevan con di tutti i in paragone Spagna Corte epsgnuuio, ci: poter raccc^liei aveva resa Cattolica. D.3l.za..y pi 350 " foase il guerra Nessun r principiodi salute gloriae della le quelloin a " detto essa una s" possa stesso anni lo e il dominio Il modo o che un'altra di grido d' gli " non italiano Il il dico Ed perch" Boccalini eud fu glio me- finalmente Spagna, giungerlo con- per dall'imperatore da lui. parla qui era " di Carlo scoppiata, ancora suoi come l'avesse una l'in"zio parsa plice sem- veduta sotto di una il Discorso d' un uscito in "n grido d'ammirazione, in un generosa, all' Italia sarebbe un entusiasmo. fosse pi" e un Milano, ed allargareoa! conquista.Se dell' impenitore e con che, quando egli scr"veva,la o gioia,in (") Qaesto 1698. di teriore an- principeitaliano di re cui il Boccalini luce, se gentiluomo Ecco " cosi avidamente bramato pi" grande grido di il Monferrato guerra guerra al sulle FilippoII ("), di consegnare presentava agli occhi si di desiderato Italia, dimostra: per Paragone tempo un Emanuele: suo stato in con Emanuele del regno sar" stato Io suo padre, e guerra del ch" per- e probascriveva, bilmente imbrogliatoun sperare con suo Pietra opere, importantissima;dalla quale guerra che sue idee fondamentali sue di Carlo fastoso matrimonio in alla il Boccalini cui agli ultimi In nelle dell'Italia, ai riferisce ad condizioni nale, nazio- patria? ultima,V Aggiunta riassume lotta grande una troviamo ne cenno che Politico, " " invece pi" innanzi gemito. un si parla cl"] re padre (Carlo V). Filippo avvelenala a Venezia nel D.3l.za..y di II mori IBIS e gna SpaDel mori 351 " forse,nemmeno 0 Cattolico del Re nel del 1614 allora le pi" ma principi, bastasse che egli avrebbe ricche alto. E in guidassero dev'essere il il Da ci" eredo che il Boccalini dolorosa la confessa avendo si il in poco a non a nella suo, non alla Pietra dei in un bocca ad mente sua pu" sorgere. ri- ora fa forse il Boccalini che Data di una colui d' entusiasmo che, e vendo vi- scetticismo,sente labbra occhi incapace di proprioardore. animo e morirglisulle stinte e freddo di perch" dubiti di ci" il della guerra. non condizione spegnergliainegli perch" si rigenerazione medesimo. se pieno d' ardire poco lo l'indipendenza tragga nella mai, nemmeno ambiente un che d' ideali che della l'Italia espressa trova cuore a e ma " servili i mente, dico,perch" quest'idea sua disperatanon e pane prodottoviolento conseguenza: Nella Egli che soltanto non che prodottospontaneo popolo,pi" non luce sapeva de) una vedeva lute sa- preoccupazioned' altro miseria,senza sua forse fede nella popolo,senza il fiutar ri- tare aspet- e nemico, province italiane sfamarlo,senza della FilippoHI, avuto egli languente a di dere ve- di Savoia dell'esercito patria.Poich" tempo di il duca agli ordini intrepido l' urto schiave lasciato il gli avesse di obbedire della la violenza dei veleni quando settembre nemmeno " la la vace parola vi- sacra volta ha comunicare fiamma, creduto, tri agli al- l' delquesta disposizione maraviglia che neW Aggiunta Paragone Politico gentiluomoitaliano l'autore,messa la dolorosa D.3l.za..y enu- merazione rimedio. quel mali dei d' Italia Adunque, " figliuoliin misere tante strage de' hai di sangue stessa mezzi? di con barbari Abbi ". reiterate cura te Il Boccalini stessa! dice non e della cura Come? non quali abbondante cosi prezzo in libert" che crudelissimi,abbi a le per dolorosi avvisi ricevono compra i tuoi Fiandra, in figliuoli ; per quellacara suoi volte tante madri nessun versano Savoia, lacrime Francia; per quelle ora pur in Provenza, a m"a, egli conclude, per che innocente sangue accenni non Italia, sa. te a quali con Conserva, * egli esclama, queste ricchezze, questi principi,questi popoli che Dio ti ha dato armati, combatti, brama non farla di uscire il le gli apra porte delle fede ne nell'avvenire ir anima E lo Carlo la colse fuggevolmente sua nei "; capelli per Petrarca; le non redentore, perch" popoli,percli"la liberi ad puzza patria era vendetta levasse sicch" eh' stranieri " ognuno. veramente La scossa sua. Emanuele quello gli citt",perch" gli faccia sue che della l'Italia; grida al- non mani il da' suoi dominio barbaro le Machiavelli,un giurare obbedienza dal scaccia fango, come dal come accenna, avvolgerle ma "; non in il segno alto gli pot" la speranza stato spagnuola prima arridere di veder i' ideale che dell' indipendenza, nemmeno tradotto in realt" supremo di tutta la vita. Milano, Cooperativa edilrUx ilaliana, 1901. Dgl.iec.yGoO'^lc IL MAESTRO (ENRICO NENCIONI) Di3liza..y D.3l.za..y 350 " rinch"nso giovaniliera ci" s'allargava, di d' arte come ve\'a essendo giovani:soffocarlo col ne una colpa.La Informato la bellezza che e una della di voce, la ben modulata era la fusione suo cosa e di per) la tra inflessione della secreta bellezza. La sua un bito su- lettura cos" eloquente, quasi mobilissima l'anima d' commento, un voce, cos" sua fascino talvolta mostrasse sola tir sen- per la sola d' arte se sm- di modo speciedi una "Li?inio, plastico,il gesto della piena nel bella. A Bastava suiieriorit". suo propria intima era cosa Era suscitare nei a violenza nessuna, dolce perch" la del Nencioni di vita. ogni parlarne,una senza parola,un sua sua sua altra n" filologia, tutto per imporla. si esercitava forza della e procedimento scienti- fiamma sopra l'ammirazione ad a stata della storia storia,n" tendeva sc"tarla,non zionarlo se- questo principio,l'insegnamento a Nencioni giovani sarebbe vitale, talvolta il " luce," calore, " scienza: o della critica sino 1' essenza n" viva, do- cosa dell'erudizione letteratura si vale e nemmeno d'artista. Il lavoro e suoi coltello anatomico jion e gnando, Inse- presentatoagliocchi dei sotto il peso ammette l"ioiogia, lieo, ma poeta esser fosse intaccata che del di agli occhi viva cosa opera d' erudito opera gretto era s'illuminava. oscuro faceva faceva critico: s' apriva,ci" eh' ch'era eglinon " sua mano, e l'anima cos" del poeta. K questo ancora JiCnamento; una aveva di singolare il grande larghezzadi suo inse- criteri estatici D.3l.za..y 357 " insieme con Egli ad dissertava non stabiliva non grande una la bellezza scuola. discepolinon piuttostoche per piuttostoche dentro L' morali. Pur i e compiacente da ebbe senso d' cosa amore sani dalla via riserbo pi" e in tenne maggior vibrante suo era a e caldo bont", fierezza giovani. giovine. In fosse lo pi" vibrante vent'anni morali, pi" squisito l' anima aveva gi" nessun la nobile pi" delle anime egli non mai conto la purezza raramente chi in neva egli rite- eh' saldi criteri rispett" con anch' azioni il ano, volgare,o il discepoli, trovano delle e colpevoleindulgenza;che verit",per quanto de' suoi propria vita discepolia condannare, Benevolo pi" principii poter condannare,n" di intere si scostava vera. e condotta piet",la carit",o rifuggicon Gli " che Si di era ammirazione della anche non l' bellezza, egli rifuggivadal- di e maestro ogni prese com- naturale, de' suoi massima sua fecero suoi di moralit" buona la si sentivano severit" la che credendo nessun d' arte giudizioestetico suo giudice della indurre mai de' suoi forma una concetti pre- v"a d'aiate una per ma altra, dalla serbando erigersi a maestro insegnava nella loro inclinazione di verit" altrui,non astratte, le menti che altra, dentro un' nemmeno un' opera "tto un' assoluti: rali. mo- fosse, quei grandi per teorie sopra modo indipendenzade! limitata mai costrette secondate qualunque di criteri dovunque fosse, senza Di erano " e rettitudine principi!estetici ammirar di " una e spirito pi" caldo. cosi inesau- D.3l.za..y 358 ~ ribile potenza d" ammirazione, condizioDc d'intuire coa'i commozione una tutte le e lui guardavano de' suoi c'" e a pi" nobile,ma anche R lui non della sua maestro cosa fremito gli slanci: come a diverso da d'insolitamente che della loro. vibra voce di serbata intimo ancora sua ond' " amico, pili un eh' essi hanno caldo,qualchecosa quasi un ticolare par- di misurarne discepoli, secondarne nella memoria qualche pronta. E questa tutte timidezze,tutti gli aconforti, di gli ardori contenuti, eh' essi facile entusiasmo, cosi un permetteva al li'animo le sensibilit" eccessive forte ~ e una e e nero te- s' accende, tilla scin- anima. Dal Mariocco, 13 mmggio .y "9Q[". EMILIO DE MARCHI D.3l.za..y D.3l.za..y Emilio Milano, a pochi. Marchi, De ci" E noi difficile nativa d" anche ma del pur Marchi che e convenzionale cerchia di artisti valenti, scrittore cio" era bardo, lom- pi" milanesi milanese il buon e nese profondo; milaassoluta mancanza ; milanese di italiano: locale,i tipi; sicuro a di presso della come non po' rude, la un delle forme r il De praticougualmente vernice fuor di letterati nome il color vigore conosciuto consuetudini le perch" la diffusione milanese, ambiente, il Milano regionale e municipale, anzi senso di tissimo moralista, no- e municipalismo rendono perch" veramente r solo tarda e fuor era non regionalismo e romanziere una certa milanese artistiche, di tura sprezza- spesso anche espressione del pensiero. Cosi r opera jierde in che hanno i ci" sua estensione. i pregi e quali sono intimamente, solo da Dei guadagna che suoi romanzi i difetti dei in intflnait" direi quasi componimenti lettali, dia- gustati interamente,assaporati coloro che sono bene addentro D.3l.za..y e nella e nei vita della citt" in cui segreti del dialetto il De Quando che preferito, stesso. Marchi la " parla quel dialetto si dal esce ambiente suo piccola borghesia milanese, piccoli striali, impiegati, piccoli commercianti, piccoli indu- che nel come Napoli il e e lavora se muovono non forza fango,studiati ambrosiano, di simpatia quella ad sul le respiro di il Demetrio Nei ma sottile, il De r e nelle limpida vena miserie. rattere ca- Di di e qui caratteri, particolari, quel largo novelle il grado a atto cuore ch'" tanto Marchi, raro anche le a cune aluna Dell'umorista ziali qualit"essen- coglieretutte pietoso di quelle contraddizioni: di lacrime De di umorismo. intelligenzapronta e del corre gioielli, in alto aveva umane misto del compenetra, ad esempio, veri quali sono Marchi : arte PianelU. romanzi delle di vissuta,che vita ad profondo senso un umane quella precisionerealistica che donne e bruttati da naggi perso- citt" grande d' ambiente determinatezza suoi la bonariet" con raffinata biente, am- pieno di rilievo, arte, non vero tutte per della I essi atessi uomini sono idealizzati viva. sfondo attiva ano completa e perfetta e uno scena nel rimane sempi* sopra produce, e e reali,non di invece Quando dalla animati la un nobile, 'opera sbiadita pi-otagonista Prete, composizione, colorita si dove fa, Duomo, a fa opera, nella del divino " del Cappello robusta. men all'ombra vivono le scoprireil onde quel negliscrittori D.3l.za..y traddizioni con- Iato sorriso nostri. 3fi4 " che nelle opere paiono Gi" educare. i dentro della e vita coscienza e o cieco per di morale fa catda pi" " in apostolo;ma un morale, una cosi pi" preciso,l'accento cosi felice cosi cosi un insieme pietoso,nn fondale la sul cos" insegna con nei umile io non delle pi" nobili ; nell' Eia amore la alte cos" vero dav- so sotto possa forse non pi" urgenti paterno umorismo questo il Gabelli. giovine signore, nn patrimonio ai se cos" un grandi doveri; coi gli e rivolte a qualit" avite, necessit" dell' oggi, Preziosa,libro seriet" e la che bont" vita,egliparlaai giovinetti d'ogni condizione; modesti alle giusto apprezzamento fine,un italiano a delle egli parla pedanteriae indulgenza, un schietto,che paragonato, Lettere coscienza della cosi scrittore rispettoessere Nelle di benevola cosi arguzia brio quale perfettoequilibrio piccoleesigenze della vita, un' pi" davanti avete assenza garbato desiderio di accordarle e da la ricerca pi" efficace,' pratico,un senso delle lui completa d'intolleranza,una per educativo opere quasi ardente; e l'altro, e ottimismo, ma Nelle autorevole,la dimostrazione del bene tar palpi- rettitudine,rifugge vizio. ai un conoscendo l' uno pesa di pervasi da che, uomo male, diretto vi s" sente sana: naturale per qualunque forma r intento e un il e retorica per non di il bene tutti sono elevata l'anima l' intento hanno romanzi soffio di moralit" " pi" dei opuscoli della elette idee Buona Parola sociali,egli parla lavoratori. Quest' ultima ispirati al popolo pubblicazione. D.3l.za..y 365 " che periodicamente a usciva la buona come essere dal simbolico sulla copertinad'ogni del povero cuore Egli la Buona a chi dei scuole,nei caff",nelle Cosi terra a italiana,ora morto. Perch" che quest'uomo, che pocliial mondo, * Se derla. diffon- a a sapete noti delle botteghe, vagoni,,nelle trams, nei L'agricoltoresparge a farla crescere spargerla su ". " pilibella fu modesto amato e e questa, e l' Btd con pi" grande.Cosi che valoroso, fu quella propaganda ideale di tutta la sua come cinarono, pianto da quanti lo avvi- sconosciuti sopravviverebbein altri, per la tutta quel primo devoto agricoltore veramente Pre-iosa, l'operasua aiuti sui banchi pensa altri pensassero alla i ricchi comprassero osierie. D"o caso. venissero che la donassero. carrozze la semente che spina una non voluto e era che donarla, dimenticatela nelle " Marchi piene a raffigurato sta libretto. Ed De avrebbe Parola lanciata sementa pubblicazionepi" lodi sua veva mitiaaimo, do- prezzo agricoltoreche mani al " del bene, eh' e egli fece vita. DhI ManoccB, 17 febbraio tani, lon- ISOI. D.3l.za..y D.3l.za..y DN ERRORE NELL'ISTRUZIONE MODERNA D.3l.za..y D.3l.za..y Con H. occupi chiunque, e a occhi il a creare mente. migliaia stesso dalle serio al donne si stampo progresso vigore anno della licenziano Tutti hanno d'un Perdi umano. uniforme; esercitare " migliaia di dalle nostre salsiccie per" op- invece geniali originali e uomini sullo da una la cosi avviene e toria fatdesima me- che vidui d'indi- enorme il medesimo e scuole precisamente numero i sotto foggiati completamente riempie preparati a. gi" e mediocrit" provvistadi cognizioni;e ai presenta grave, sistema, il quale un inclinazioni universit",come americana. il mercato di argomento Inghilterrasoltanto, Gorst, " trionfo Ogni " di nostre in tipo mentale un incoraggiare le della il in messo favoriamo d' uii articolo di maggio gravi mali; ritarda abbiamo tende non Re- Century questioni pedagogiche. di gravi per"coli, prepara noi di numero L'errore, secondo nostri Nineteenth Gorst, il quale pu" dare riflessione s' titolo la pubblicanel eie"c P. questo ordine D.3l.za..y di 370 " funzioni," lunga alla su|"er)ore giA die, secondo cui la s'insegna di per il modo scrivere: a proprie,ad esplicarela si continua iscuola se anni lo e in spirito formarsi a mente, e cosi " che idee le tutte se annientano facolt" da oziose. una originali non pure strutte di- sono nell' inazione, s" Si fa legger le idee s'impongono proprie invece d'incoraggiarelo sviluppodelle si costringon originali, mentale senza alle inclinazioni per una tracciarsi con questo richiederebbe riguardo o quella che ognun propri,per li prepara alla ai idee stesso gusti e si trascinano gi" tracciata,invece mezzi sistema nessun ragazzi allo i loro,si guidano via in amorosamente tutti in e con le tendenze troppo poco, pensare casa combattendo esse, radice,si in sistema,e aH'iiniversiyi," e come "N" cio" ziala Inipiccolapersonalit". sua lo stesso con dalla forza gli arresta ne la curiosit" ]ierverait" quasi mali,';natutte lavoro n" questo modo, falsamente, l'operaeducativa, in troppo logico n" speculazione, eglicomincerebbe della incapace ingleseha cinque attivissimi essere diventa vita: sk per spontaneo proprio nell'et" sviluppomentale cui,per sia Xou s'impartisce. leggere e a gran nella miseria. e alla bambino un di giovani,pur Ciorat,l'istruzione alla vita con Quando lo il preparare di preparare sensato molti ricliiesta, nell'oscurit" cadono laureati, incapacedi prtniuzioneessendo aite, la e " di d'essi iniziativa vita,che a seguirli dovrebbe propria, la vita riflessione rapida. pronta imaginazione, D.3l.za..y 372 " economiche " didattiche. Il Gorst e dell' individualismo. in favore lo ris"lve senz'altro Se rigorosadell'individualismo delle scuole,o quanto essendo non scuola scepoli, singolidi- molti insieme sociale " la nostra ragazzi una una individuali, scuola necessario,i fetto un merose, nu- Ora, poich" nella personalit". lesione della eerta stituzione co- rosa pubblicanume- fautori dell' ideale del potranno tutt'al pi" aspirarea un'applicazione Gorst individualistico. del sistema relativa D' altra i parte ragazzi hanno, pi" degliuomini, bisogno di collettiva sodisfa piace ai ragazzi, o le sodisfatte " superiorit", e tutto lieta. Si direbbe insegnamento " ^olastico. Parlo buoni non caratteristico sopra grande delle che, ove comune la gran sono il loro l'adattabilit" delie scuole proprio, amor loro sia indizio delle ciascuno quel ranza. maggio- spirito, disciplinequell'equilibrio assoluta vita una di essi che tanto dei di diocri; meintelligenze vi conducono che zione l'educa- piace ai ragazzi meno aspirazionidel appagato nelle variet" mentale vita sociale: eccitato modeste gliuomini, come questo bisogno, epper" che vi sentono Essi a quanto d'intelligenza comune, ano di maestro delle tendenze mortificazione certa "OSI scuole la disciplinaimplicando e disciplinarli senza e delle meno le inclinazioni dei pptendosimettere n" lizione importerebbe l'abo- al possibile secondare e conoscere zione l'applica- che non varia l' tragga dal- gli giova, pi" all'ambiente buone, s' intende,dove maestri, che dalle altre nulla si ricava D.3l.za..y ;^73 " la valga elle fatica ~ dell' insegnare da parte, una dello studiare dall' altra. le Quali scuola graditaai ragazzi non riuscir pilio di loro ? 0 la cui ha niente o n s mb t la f a a a terzo, " tti"b1 q 1 la cosa, Ha la sopra riscontrano forse compensarli vi t izione. T strizione co- soffrono; soltanto fa loro tudine n cosa; il Ammesso il ammesso il necessaria;ammesso quale, radicalmente dubbio senza tt tudini comunque, cattiva cosa vi o tali da a 1 I Ila va distrutta, K 1 za p secondo," la h e esercita sociale,estranei e d 11 p la quel pascolo di bisogno; morale ta possa ostante che davvero trovano vantaggi d' indole d Ila sensibile meno essi vi loro al! questo fatto,che di cause potendo non esser riformata. il Gorst propone riforma una radicale,razionale,pratica applicabilesubito,ove lo Stato che e l'opinionepubblicaaiutino,consigliando . prima libri,la r dia ai bambini si non dei sette dei mente originanti!di sarebbe forse quale mente umana, neir organismo svilupperebbetutta e capace, a quest'originalit" determinare l'indirizzo successiva. dovrebbe razionale,cio" della " male for- ceppi di libera,senza : bambini bastevole dell' educazione J^a cui anni istruzione nessuna senza dubbio esser pi" rispondente ai per della mezzo famiglia.Perch" pift bisogni della profondimutamenti di scuola, resa e, non prima, nell' organismo bisogna dimenti- D.3l.za..y 374 " che, nel care nostro ai maestri si fa molte quale tutti non e ai doveri di sottrarvisi a il dar di tendenze relativa certa che discipline le d'uno si " si quali le escluse. sociale che " i ogni quali le in gl'insegnamenti maestro, perch" lo largo pieno che e come la serie una sorgente o nanza comu- tendenze non die ci sua criteri insegnarecon con questa ferrea disparatoper alti di unit" individuali tendenze moderna, mantenere una dagli altri,escludentisi uni cosa comprese, Pure fiume in di gnerebbe di comunicazioni;bisopossibilitji o sopra dentro simo mas- ricongiungonopoi perch" sejiarati gli di foce di libert" insegnano non soslanzialmente, una aenz' gli uni gli altri, esser stesso un i rami mezzo cedere diverae;bisognerebbecon- discepoliuna dirama,e tutte rispetto il come ajiparisse di canali ugual pi" jMssibJle vari,clie appagassero per bisognerebbe creare affini nello mani coiTente al maestri e scuola; bisognerebbe raggruppare si poi con nuovi fra a la paternit" e tipi ai scibile non il numero scelta e loro personalit" umana, esercitarlo scuole tutte non la maternit" che leggerezza,^-ducati genitori la paterno, il e buone; troppo spensieratamente impongono, salvo versii genitori, troppo materno suggerisce,ma sempre ci si sobbarca ai troppo poco aull' istinto cose si domanda al-meno,troppo paese e fidanza a " individuali potessero criteri ristretti dai fossero grettamente necessit" costringe ad intima Quello gl'ideali. gii!, lar- della, vita adeguare ci" natura, si possono che nella Dgliza..!. scuola e 375 " in lo arresta casa sviluppo mescliino,che n" nn lampo quello nella scienza " che la di comunque, Jia non mentale un uccide: l' insegnamento smo, d'entusian" amore, dimentica storia natura, nelle " accento n" genialitft, nella l'insegnamentocl"e modo, " l' nomo, lettere l' arte. dovunque, esaere Questo pu" in fecondo di l'altro dore; ar- ogni germi vitali. r"Bl Monocco. 30 giiittm. lilOl. D.3l.za..y D.3l.za..y sull' insbgnimbnto della storia nelle: scuole sggondarib Di3liza..y D.3l.za..y completo quali pi" perfette idee morali le prezioso patrimonio dello spiritonei poli po- o sono di pivilt" sociali progredita.Ora sembra insegnando, di queste pi" complete idee o sociali di si tenga giud"zio,non tutta celebrazione una delle racconto guerre, la descrizione dei rimane abbastanza. educativa continua uomini nello la guerra solo modo i di a chiaro da che considerarla i sente gli altri. la faticosa e, o il come care peggio, l'edu- tale, " si voler un vede ormai confusamente meno dell'industria, progressi dell'agricoltura, commercio umano o gli " naturale come pi" che il considerare tempi. Polche dei progressidelle ingegno nei secoli stato esposizione lotte nondimeno e ne virt" una contro dell'umanit", molti, si del i a nella uni ve popoli pi" esse non di queste opere feroci gli lo essere ritroso tutti ": come giovani andare delle sostenuto degli "omini storia glie libri poco dei di morale segnanti, professoriin- ben anche gorgoglia sangue " die studio maggiore lianno vero: vita sistematica e lari, partico- nei dei mente H guerra. minuti pacifiche.Eppure sarebbe molto di stato loro scuole, nostre programmi, nella nella parte una e bellicosi; non nei le opere per Iiannu da conto largo posto, cosi di scelta il ritratto battaglie, delle spesso un oggi pi" perfette o elemento nei che, me nuovo dello pur capitani, occupano testo, e bene " a storia,nella maggior parte delle La " morali, come e e sono lianno armi; ben che maggior le valore che l' conquiste del- pi" grande D.3l.za..y e durevole che cosa conquiste de! la violenza. le non guerra, tranne idealit" o il in cui abbiano freddo e maestri della gnamento nano n" pi" grandezza avviene eh' " che che, maggio 1898, che confusa voleva di tutti dei la vita pi" sposta di rado gli giornate striaci, gli Au- contro combattere. a gran luce giovato fatti su molti lascia e di quelle costituiscono che celebrare cosi coi fatti ci" e belligerodella morale. Esso uomini che fatti molti e di sangue invasori,di atroci, di donne conto nell' ombra. paesi devastati eserciti tien e parole. falsa il criterio di torrenti di a insegnamento all'umanit";e le hanno viene le con un o si se altri elementi popoli,si si condanna Di da gazzetto ra- piccolamente andare costo quel come sua le barricate perch", prepotenza; pi" che che ogni appassionarsi le funeste nella Ma basta, insegnando, riprovare la violenza N" ia ad ammirare armata. loro intendere, credendo si facessero l'inse- primitiva di forza questo Milano, durante a ad dispone della piuttosto che a appassio- quella forma in atto qaelliriesce i bambini trionfo alt" accalorano non si limiti l'et" li cosa il spesso fraintendano del storia che altra epico discepoli;epper" n" perch" ogni sopra inspiratida carattere un inefficace. Solo ancora, siano l' imaginazione, colpire fortemente " in cui caso I fasti di per anni, per hanno uomini esso passatia non ciuto no- che tinuamente con- in decine pestilenzesenza di bambini getta Parla versati ria sto- glia, battad'anni rimedio, fll di D.3l.za..y spada dopo lunghe di queste si desta ci" inutili difese e ragionassimo cose in noi non radice larliamo la la bili conseguenze: almeno fra i la colpe; ci" dovere come sovvertita del per bisogno colore di eroismo oggi, davanti un nel d" senso noi; le si le mentre ne teri'i- di " guerra punto da uno quasi aitile imporre punisce come pervertimento un giustificanoin nome atrocit", s'idealizzano tutte a al coscienze cui le lutte quasi tutte in casi ordinari nelle del distanza inevitabilmente genera che morale la lutare sa- resto, ammessa ammetterne determina delitto, senso che grande colpa (da parte colpa) legge, guerra e popoli belligerantila una sempre pace nazionale, una lecita. Del cose bisogna pure fjuerra, di ogni contro a le trasportiamo tempi sicch" indifferenti, di come nostri ulie momento un la consuetudine ci rendono tempi Se quell'orrore con nel sentimento reazione; ma dei nei provoelieremmo abbia assediate. aigniflcano, appena esse la mente con citt" riflettiamo appena elie veramente operosa, di prepotenze. Ci" sotto avviene l'Kuroiia guarda con raccapriccioall' Inghilterracombattente Transvaal, la coscienza nazionale inglese non , appare polo s'esaltano li a nella guerra lezioni di vita con gara delle solo le crudelt" non della nostre turbata, menomamente comune cTira anzi vittorie che storia,ma ancora celeremmo, e i nostri altre alle i"o- delle sconfitte, necessaria sono riempiono e governo seguenza con- testi colpe le e che meno, giovinette al- gelosa.'Valga ad esempio la iiarra- D.3l.za..yG00gle 383 " romani. Senza " retorica il delitti di dei zione o vela tempo la consuetudine che fascino dalle emanante talvolta e compiuti oggi,ogni i Cesari macchiarono nebbia, e' inducono di scusabili come s" contare certo un cui " sano che coae atti morale e la considerare a commendevoli uomo o che, nerebbe condan- Il Manzoni, giudice acutissimo raccapricciando. in ogni scriveva cosa nel 1821 r ucciditrice di in era e pugno bens" latte di a vinto in confittogli perch" troverebbe padre ma che 80 con in si le della Bibbia, a genti ", un generale, nel o giustifica che, si loda di se o nessun far risalire, " eh' " si vita chi ha sofistici, essere tirannia, opera pur si troppa facilit", con esempio pu" qualche volta,in tempi se della conto poco regicidioad esse so menti avveni- Il d' ideale ; ma, non qiiel Dio ' in tenda giudicare gli ucciso. era possibilit" delitto; ragionamenti sottili non di cosi mostruoso di the lei da qualcuno disposto a per v"a assetate stato Io terra. si tien troppo storici, umana, nemico epper" si fidava di piuolo della un ancora fede in Sisera padiglione,confortato suo s' inchiod" di tutte maglio l'altra, tempia, dovette trapassargli una oggi sulla il Ora panni,e poi ucciso,senza sonno, Giaele, non fuggitivo,era e nel entrare difesa,nel posto aveva di Giaele: simo, severis- maschia ma dogi'Israeliti, casa di caldi e alla guidato il colpo. nemico della ^jcrsonale invitato che Sisera, Dio aveva questa donna: in fatto di moralit" e stato di anime potesse dimostrare di principio morale D.3l.za..y per- 384 " vei-timento,chi oserebbe vantarle ai " di l'opportunit" sostenei'e in giovani, segnatamente cui imperversa la follia anarchica? che non in sono di t"mpi e lo ravvicinamenti, riuscir studio giova credere che nella loro mente perch" soltanto riesca in giOTani, le differenze della storia pericoloso.Ma i Se grado di valutare costumi,facessero tempo un di certi vero potrebbe davli non fanno, inefficace. ria Questi vizi organicidell' insegnamento della sto- utilit" Che dalla e di tanti fatti atroci riferir" la guerra. contro le ardenti Esse irebbero r accennare del nostro pi" oltre Citer" di ai neUa popoli che sopra che o che d' grottesco. A il loro orrore guerra guerra voluto " mie cosa lui terribile moralmente al mondo e coso bellimolto virt" ritem- pi" salutare non di la prepotenza giudicavail culto so giovinettoerano le conseguenze nel- Azeglio, il quale,pur una le tributano cialismo so- intenzioni. lungliepaci " ),odiava- le ogni gli uomini avessi nelle fosse Tolstoi anarchismo, soverohianiente carattere Massimo piuttosto pratrice, ("la di insegnamento storico,andare quel riconoscendo eh' io di solo di non ben anche credere questo a l" del carattere invettive intinte sono ma rivoluzionario, epper" per dall'esposizione e guerre nile. femmi- brutali? e qui donna una la formazione per di tante narrazione Non ricavare pu" pratica della vita scuola pi" gravi nella appaiono anche se pi" colpevole apparse una D.3l.za..y delle in tutto imprese 385 " " d" guerra pi" pazzamente arbitrarie che siano compiute mai: spedizionedi Russia; la il anni, scrivendone, tanti ricordo. ni' " poi credo Io " che quelleprime impressioni inchiodato fisso rimasto ribadito e quell'odioprofondoch'io porto agli ambiziosi,a j)er levarsi qui; riuscita della senso spezzatoil " che quegli milioni ammirato ha lettore sa Edi^ard mava ho non che d' neppure uomini, tra xntion ricorrere per Dio morte sa Ed io stesso quale Jenner Certo,ha ) al Dict"onnaire sforzo sar" da pur coti' " da venire pi" venire. Ma Se quel alto di " predico concer- l'umanit" giorno nel Napoleone quando,se non il Si ciiia- la che non loro ohe che de quanti dei si cbianaasse! come rammentarmelo! pragredisce e ha e selvaggi;e i vaccino; scommetto Jenner. fatto padri e madri. Napoleone dalla del cui a ha ... dovuto finisse al buon asciugate le lagrime ed l'inventore jiarenti, Grazie milione persino salvato d'uomini * Napoleone di tanti cuore a uomini tutti i balordi altrove: un soddisfarsi, ed jamoso E " specieumana. morire, per talvolta ammirare, perfinoa farsi celebrare, le vene! Ita vuotate genia, mila dugento dire,adorare da sto per solo l'animo nel- statori, conqui- se capriccio ; pazienza,ripeto, un " ma cento, di di il sangue bersi ai quella mala tutta fosse riuscita quale,pazienza se la dopo e gli sanguinava al cuore da state I ". facciamo per .avvicinarlo? D.3l.za..y II. " suir che noto Educazione r inutile non " sulla scienza " trigbi di sociale. " vi stati " sulle "; nete " le Quindici " narrazione di " ricorda, il vostro " forse " fatti,e " latti,se " delle " essere * afi'atto che " cuno sono di decisive fatti interessanti. non finzioni, e a Sebbene un fatto utili nati di conoscenza ci" raccontarvi sono sia dei a in solamente " sono essi sono tutto in o fatto parte, anche possono nella per lo sar" voi, essi per nulla Se quaU vicina casa gattini, voi fatto,voi inutile,un la storia conoscersi che la ma elezioni implica non cosa Suppo- dubbio menti questo fatto un dite o certe Ma siano prossime che gran non cura, Senza sono, per interessanti. insegna nazioni Ma, " altre personaggi battaglieche nelle voto tuttavia g"'in- battaglie del mondo, le altre tutte venisse me ogni con pi" giudizioso? alla vostra la letto aver dei e' luce usurpazioni e delle progresso molta memoria le non si dava fanciulli nostri t a i nomi compresi, de! cause e Sapere tutti simili, con lo quale gettano complotti, i corte, libro suo scuole. non cosa, un giudica affatto storia delle parte altra imparano " cose della 1861 'biografiedei sovrani, Le " nel pubblicato maggior in' Spencer insegnamento nella allora " Erberto direste voi senza che lore. va- considerereste che D.3l.za..y non pu" in Altra infatti " cosa sul concetto storia elementare, della guerra, fondarlo " cosa alle sul menti della concetto rioiltd,derivato,complesso, riflesso,epper" solo Se alle della concetto la civilt" quale potrebbe ginnasio scuola avere della l' insegnamento altro indirizzo):ed I si che l" se contorni nostre a e nelle a vendere elementi nel nella storia cosi i ragazzi non quanto siano per costringiamo pensano personaggi storici loro nomi oggi alla sostanza: nulla pi". senza nelle dei nostri nostre monete usiamo. sia alcun libri,occupati a creazione che affatto, addirittura nostri le impa- sogno, citt", vestiti con rispondente pi" di come sui noi n" merosi nu- d'imaginazione, collocano nostre ad in essi,e vivezza ambienti li forma per vrebbe do- materiale ci studiare quelli che fornire 8to)'ico in definiti,o comprare li maggior figurano abiti,intenti simili i sono hanno case, s", danno non personaggi Coloro 0 che rappresentano mente, l'aspettoeste- dir per intelligentinon meno luogo concreto, quei lato " gliersi, co- studio della Quell'ambiente storici a complementare (non dove storico. i fatti non scuola di argomento nel pur nella imprimersi raffigurarseloda possono i-are. a v'ha parte assai facile una civilt",il dell'ambiente consideri divenire nella e tecnica l'iore ben chi a comprendersi, a sibile acces- intelligenzemature. clie non della primitivo, semplice anche intelligibile epper" triovinette;altra l' inaegnamento fondare oggetti Bisogna d'un que dun- ambiente possibileal vero: D.3l.za..yG00gl epper" dare di idea un' raffronti, descrizioni,d'incisioni di via per fossero nei vari che quel vesti, le armi, gli oggetti le vitto, le le case, mezzi citt",i calendario,le misure, tutto il passati come Dice nostro. tempo sarebbero " il racconto * ghi politiciper " avevano Gli il grati allo " storico far sarebbero se la vita il di tempi vita al i * lettori quale interrompesse degl'intri- e che conoscere aspetto loro antenati. dei camere nei la che vette do- che s" militari loro le e comunicazione, insomma Macaulay delle evoluzioni i salotti di riempie e occupa tempi domestico, il uso ci" di riempir e occupare d' di e grati I, lettori adulti dire dei che : " ragazzi? Preparato vari fossero tempi, qualile quali mezzi del afondo quali dire nei lo di le quadro, bisogner" relazioni descrivere sussistenza; il grado del dell'industria, condizioni riserbando l'esame civili religiose, sociali, loro una di sviluppo quali e dell' anni della del della scuola delle nella politiche coltura, agri- blica, pub- nazionale. media loro essenza nomia dell'eco- indagine Sarebbe che specie d' insegnamento ciclico, o istituzioni studio l'ardua diritto, coscienza Iriti difesa nazionale: " la critica e i !c commercio, dell'arte, reciprocherelazioni,lo politicae pensiero o bri, mem- le costumanze interna,della ultimi agli all'universit" nelle i diversi dell'igiene pubblica,dell'istruzione della sicurezza e fra famiglia le distrazioni, occupazioni e religiosi ; ricercare della i costumi marlo: ani- dal del questo ginnasio D.3l.za..y 390 " e dalla scuola scuola complementare s" allargherebbealla media aiutandosi da superioree via via storia tutto, la quale mostra sopra del quanto passatovive abbracciando surrezione storia. Troppo hanno, in una della nome la traversare " e " corona " modi " dello stato,in sottoposti, " n"t"..,. La * grandi : scena regine,papi " tempo per che che un e che deriva dalla Tuttavia,siccome esser colta in ri,secondo la,un un la potr" esser veste contemporanei la storia dei la storia d" entro la cultura " tutti," informato limiti ben a minati deter- deglialunni,presenterebbe gravi. mancargli quellaunit" regolaresuccessione vita e dei informarci fu di un popolo solo momento, ma le sostanziali mutazioni nesso fatto at- parola,dell' uma- una diventi difficolt" troppo a re appunto la signori,in gran insegnamento un 1'et" verrebbe nella l'Azeglio,glistorici pezzo ristretto e questi principii, secondo consiste di sentire de' loro storia credo pi" compiuta, semp)'e degnarsidi senza trionfale, e giore mag- re imperatorie imperatrici, a e princ"pi e di vivere sempre * dignit"della storia, " Certo numero un lungo, dice a intenti perpetua nei secoli;e della vita dell'umanit" " Non di questa dell'arte, vita dell'umanit". Perch" della resurrezione si e ma politici, scienze,della ai nostri occhi gi" cosi,non di fatti " questa all'universit", della storia delle lettere,della storia delle " luta asso- dei fatti. non deve in momenti cui and" sog- lti logicoe cronologicofra questi mo- costituito dai grandi avvenimenti D.3l.za..y cambiar politici: guerre, quali sar" necesaario pur eh' essi hanno a sintesi,vedete e piccoli aneddoti utile periodo storico! cari ai luce darebbe pi" luminosa dobbiamo ha He d' ammirare e della ma^iore et" invece alte e ci" messe questo campo che per ha del campo buttandole a strappare faticosamente come un abbandoneranno peso grande e fatto storia, giovani di i maggior coltura. E noi si sentiranno che sorti domani! della di appena via di ci" di osservazioni e ch'essi solitarie, tra nostra, che amare pia vasto, potrebberomietere tanto riosit", cu- forza raffronto l'et" legger"le ne esuberante in desta la quelle di oggi ! quanto fuori per che generazione di riflessioni che di e tero in- un che riflessione, di far sformarci pure parlo tempo un gettano di notte il continuo balzerebbe ne di buono alla la al criterio morale le consuetudini nella e quei esso ragazzi,che quanto terrebbe quanto eserciterebbe lezza agevo- fatto! insegnar sif- un acquisterebberoin tanto ia piacevolesarebbe come spiragliodi uno p"poli.E dei questa minore come valore quanto talvolta di V influenza per sulla vita compenso interessante come ai rivoluzioni, accennare esercitato ogni modo, di di governo, li costringiamo poche spiche sul liberi di margine uscirne, inutile! III. Per quanto [.... s" rigettare qualunque voglia in materia convenzionalismo pedagogica insegnando ..y 392 " solo ci" che pu" vi utile,.... sono cande Se moralmente essere nella che non noi e' air estensione si possono a remoti da noi, epper" sono per si Non Quarto presso dato stato lo e i che pi" vicini, e obelisco un cos'",nelle del conte ammettere benissimo Meloria,in che casa Regno, quelle,perch" scuola tecnica storia hanno necessari un i meriti Savoia del un inalzato di Cavour. ragazzo 0 Ma italiano all'All"a e i demeriti camp" ?i pu" non pia sap- qualiflotto leggidelle XII vole ta- dei ministri nel secolo XVIU. studiate " meno, generalial- quale ragazzisanno le hanno fluito in- scersi. cono- a " stato in o consistano le " nostri invece e ""i. che quali siano lungo dono per- pi" degli linee sue qualieserciti combatterono di non commemorativo, da chi l' azione cose pi" cuore sappia perch" non che principidi a pi" conseguenza 9' esercit" dei che condizioni odierne ci stanno del e intorno spesso fatti storici tanto Statuto alla coltura].... scarsa pu" ammettere, ad esempio,che italiano ragazzo vi- permessn di queste vicende sulle e' interessano e altri, " non bene paese importanza relativa quanto pi" sonn immediatamente paese, di inganniamo ignorare. I della loro che persone ai limiti e praticamente e storia di ciascun salienti politichecosi ignorarlenemmeno - E queste meglio spesso prima e pi" n affrettatamente. Bisognerebbe,nelUi almeno, limitare "' insegnamentoalla meno contemporanea, dalla rivoluzione dedicandovi tutto il terz'anno francese in (nonil primo, secondo, per l'et" troppo giovinettadeglial- D.3l.za..y far lievi).Certo, in che il francese forse che Francia Spagna e suU' predominio tra e lo noi diamo !i fa non epper" Italia,li la della differenza narrazione da poi della forse sono storia? E le noto avvenimento tenebre " Ma eh' dalle s'inizia ricavino ne dei discorsi quel tanto basta non l'amor le condizioni della le non su non lontano e questo senz'allusioni da un piuttostoda un mosse della ciie di e delle storia contembasta importa feste neppure " glorioso:e ai fatti che i alla vani gio- prensione com- nazionali,dei che patria: bisogna ne che luce sentano ai loro dalle dizioni con- oggi rtesce utile sapersi pift di quanto fu ieri,si passato zione narra- " che quanto principio tenebre presenti ricevano passate. Tutto il lunque qua- Roma. quelle la da utile,non monumenti, comuni: rafforzato occhi veramente importante Roma circondato 1" insegnamento riesca impreparati, originidi dalle appena preceduto e perch" lioranea esce quale il cominciare tra fatto un chiaro,o e ciamo ci fac- Non e storica,si prendono forse avvenimento allo della storia originidi quando meglio genesi degli avvenimenti, sia, e il cominciarla E per incendio? ci sarebbe storica Austria e ragazzi immaturi a sar.l non delle guerre prepara l' insegnamento padroni poca anteriori Francia te amen giovinetti a la narrazione scoppio di quello spaventoso illusioni: mari som cons"sta delle vicende conoscono facile;ma cosa tra la rivoluzioDe nulla che intendere anche tratti pure vorremo di im dissertare odierni,senza Dgliza..!. rav- a senza vicinamenti, della papi, che nostro rafIVonti? del cessazione le notare, parlando del ai risente neir lo che tuttaT"a,e all' ozio,delle amore corruppero avvertire, trattando della divisione eh' un ha essa lasciato i quali,se vari in la si non fama, eccetto costituiscono l'ha nel estendersi a storia che costumi, nella fuori della vista nascere? delle dominazioni considerazione la nazionalit" di fino Malta e d' Italia morale alla con ed che si non raffrontare le presenti dal in regione seguire alla Italia comhatte qualche e d'idee un sulla in alcune Trento a le e lato sociale e non pubblico' a ste? Trie- a condizioni passate e civile, merciale, com- scientifico? bisognerebbe dimenticare dinanzi " della periori, su- economico, industriale, agricoloe Certo, non aver o far non italiana artistico letterario, d" veramente ha questione della lingua italiana dell' universit" Perch" citt" straniere fondersi a sullo stato delle terre irredente lotta per esse, differenze difficolt" che ingegni Perch" in menti degli ele- la nazione d' non esplicanoin resistenza caso fluenze in- Perch" nelle tipo unico, nazionale,nella un che di e perstizione, su- regionalismo e appaiono tuttavia aperte inimicizie, di dialetti nella politicapassata, in 'un tracce municipalismo il Napoletano malefiche secoli? per fiir non camorra, il per Perch" nella ancora sono borbonico,che governo posito pro- a temporale dei pericolocontinuo! un dire non dominio pretese durano paese Perch" ancora generali, focile a un momento maturo alla a fraintendere, D.3l.za..y 366 " elementare,che quel diritto elettorale i lier di preparazione al dall'esame imposto inganna nessuno, programmi. N" di " da tacere che dei che gravi problemi ["ebbo durevoli di nostri Io morale, e, deglistudi di che non tarono agimenu il rafforzarsi dell'amor vantaggi morali: temprarsi del senso dei e studio, agitano l' Italia nostra, porte- patria fatto pi" il beneficio padri scioglimento pro- chi ha neppure quanto elementare,dei gravi problemi l'Italia del simulacro eh' " non compiuto " sicuro perch" pi" carattere,il disciplinarsi " forse quelloeh' storici rettamente collocare sciente, co- alto maggior tudine l'abiintesi, ogni sopra il cosa, il culto della verit". "cente di abbozzo Questo alle scuole maschili che Tuttavia,siccome femminili. si cosi giovinette, potrebbetessere pi" dolcemente la per loro di dovette ' solito o a moglie Emilia del a mori ti- il da Cairoli, dalla madre Settembrini,le in rilievo donne, di solo accenna Adelaide Manin, degli che fam"glia,cht' mettendo nobili tante di cui si Gonfalonieri Teresa rigidae meno di ordito piena d'ansie,di generosientusiasmi,e per ibaldi vita essere parte che vi ebbero si tace tela una sorgimento ri- anche conoscere sullo stesso che eon- del nostro colorita,parlando,oltre quel tempo e io credo pubblici,della avvenimenti in fatta pi" alle scuole non la storia dev'essere politico alle sarebbe programma donne cui nome, Anita dell'Azeglio degne "li nota Dgliiec^yCoOi^le il durante in periodo nella molte, e piene, pur femminilit". ideali E anche, popolo: e al poeta,gi" pensoso ; la forti solo del a Berehet s" quale non sogna atterrita fasciato cui la sorte l' uomo ucciso di di dolcezza come storia nostro del 'icolarmente luogo ]imodo luce di darli guar- azzurri essi; la donna tessuto dal quanta belli non sulle e di risorgimento che la un questo storico molle cui dalla di tal libro di storia. La caso, La ne forza se pieni d" giovinette un vigore, e libro un a la che di fosse par- esse genere, poesia, e pu" non poesia,quand' ", perfetta espressione appartiene,d" storia per ma sano ad si obietti poesia destina, po'romantiche, un versi N" la che quella Giulia e tepore d'intimit" dedicato, in famiglia fatto figliuolo, Figure non un ispecialmodo in trecento d' infamia di nero; rapisce l' ultimo darebbero l'ome fra la fuoco, le quali eserciterebbero aver i occhi manto cui gialloe in vogliamo, tratteggiate in tori domina- straniero,ha uno un a dall'Austria. fascino Italia, espongono cessa e bosco, e potr" pi" liberarsi; quella Matilde i fianchi soldato d' del segue Ponza, mani proprie che nute dive- dell' Ateardi dagli Austriaci che, sposando le con poeti e capitano dagli cade son ardente e il sentiero a il bel capelli d'oro dai dei delle sventure sbarcati quando soave le tre fanciulle spigolatricedi Sapri [giovani e e fantasia inflitte loro le offese l' Italia figurereali quante figure dolorosamente ".:he percorrono coatitu" forza,di dalla create si alle accanto nel vive cui alla storia riceve. D.3l.za..y del tanta dalle figure femminili Movendo reali differeDza dei alle tempi dei e rettitudine,di la nuova ottenere propaganda nel primo Anche inferiore ni"n ai studier",e sar" bene, che dal stesso, nella s" per metodo, studio i la classe sua pi" hanno pi" che di guerra, cui ho contemplare le storia? lo studio nalmente giorpotr" a scuola Non della si storia fatta astrazione proporzioni,uno menti discorso dal lato tessere storico della le immature. ] s'insegnasse uomini hanno loro opere di dato e dal citt" lato artistico in biografiedegli giovato all'umanit": carit", artisti che si della anno essenza, principalimonumenti che loro tecnica, si potrebbero forse nelle illustrare scuola,e loro da u" gli ecceesi, studier" inadatto di forza, aumentino molto qui indirizzo,dalle di ci" terza altre due sede dall' assolutamente Se [.... nella un di oggi vengono nel secondo e la femminismo. di secondaria " virt" si eviteranno se risaltare loro doveri diritti che riconosciuti. moralmente i come proporzionalmenteai gimento, risor- strare bisogni,ai potrebbe mo- gentilezza richieda patria, e [E ben giovinetteitaliane quali di si far" facendo ideali,e o del nostro uomini cui ha uomini di pace scienza,apostolidella al mondo la belle....] D.3l.za..y gioia di . INDICE Pag. PBErAuonE t Culo IKdieTU Sulle Mlippicht La Pietra Il maestro Emilio Un Siiir De errore i ., del di Alessandro Paragonif (Enrica Politico tlt" Tassoni di Traiano Boccalini. SIS . 353 Nencionit ,35" Harcbi nell' " Istnizime inaegnaniento della 367 moderna storia " nelle Scuole Secondarie D.3l.za..y 377 .