Mensile gratuito della Pro-Loco di Cese dei Marsi
Anno X Numero 105 – 1 febbraio 2015
Eugenio Cipollone
13 gennaio 1915 - 13 gennaio 2015
PERCHÉ NON RIMANGA UNA COMMEMORAZIONE FINE A SE STESSA
La copertina del libro di Roberto e Osvaldo
Il monumento, posto alle porte del cimitero, costituito da parti del vecchio
lavatoio, cimeli dell’antico portale d’ingresso del cimitero e la prima stele
cittadina dedicata ai Cesensi caduti in guerra
Una pagina rimasta bianca per troppo tempo. Non credo di essere l’unico ad essersi stupito del fatto che a Cese
non ci fosse un segno, una traccia a memoria del terremoto del 1915, tragico evento che ha cambiato la
fisionomia del paese e la storia dei suoi abitanti.
Sicuramente diverse idee già bollivano in pentola ben prima di questo 2015, ma credo che sia stato giusto
attendere il centenario di quella tragedia per concretizzare un lavoro iniziato tempo fa, e portato avanti sotto
traccia.
Si è arrivati così alla mattina del 13 gennaio scorso, quando i semplici rintocchi delle 7.52 hanno ricordato che a
quell’ora, di 100 anni fa, la storia di Cese prese il corso di cui tutti abbiamo sentito parlare. Senza dubbio, la posa
alle porte del cimitero del monumento alla memoria delle vittime, e il libro di Osvaldo e Roberto “13 gennaio
1915, una cicatrice lunga un secolo”, ci hanno reso più consci della portata di ciò che successe e delle difficoltà
che i nostri avi hanno dovuto affrontare, soprattutto nei primi giorni dopo il disastro.
Giorni, già, non ore. Perché il sole dovette nascere e scomparire almeno due volte, prima che i primi soccorsi
arrivassero al di qua del Salviano. E tra i primi soccorritori c’era anche Nazario Sauro, il cui nipote, Romano, è
stato protagonista di uno dei momenti più toccanti della presentazione del libro, a cui hanno partecipato, contate
dal sottoscritto, circa 120 persone.
Mi riferisco, in primis, a quando ha mantenuto la promessa di riportare nel nostro paese il libricino (“Vedo –
Penso – Scrivo”) che suo nonno salvò dalle macerie, e che la famiglia Sauro ha custodito per questi cento anni,
così come già scritto ne La Voce nr 90 (ottobre 2013), e come vi riporto di seguito:
“Carissimi amici cesensi, venni qualche anno fa nel vostro paesino. Portai con me anche la famiglia. Volevo
conoscere meglio quei posti tanto cari a mio nonno Nazario Sauro. Era una giornata fredda e tersa. Natale.
Un leggero strato sottile di neve copriva tetti, comignoli e strade, dando al paese un non so che di magico.
Con il calare delle tenebre tutto appariva più bello; le ombre delle case, dei lampioni e dei campanili erano
svanite, come neve al sole, col sole dietro la montagna. Le lucine delle case, il Santuario della Madonna di
Pietraquaria, gli alberi sullo sfondo e la piazzetta del villaggio con il suo bel campanile e la chiesa conferivano al
paese un fascino particolare, sino a farlo sembrare un grande presepe. … Ci sono ritornato recentemente, … Per
tutto il tempo che – la mia famiglia ed io – siamo rimasti lì, tra Le Cese, Sante Marie e Avezzano (accompagnati…
(continua a pag.2)
(…continua da pag.1)
…dal Presidente della Proloco di Sante Marie, Alberto Guerra), la mia
immaginazione e la mia mente erravano riconducendomi a quel triste e
lontano 13 gennaio 1915 quando il sisma distrusse la terra della Marsica
causando più di trenta mila vittime cancellando decine di paesi e demolendo
centinaia di abitazioni. E come fosse un tuffo nel passato, pensavo a mio nonno
che soccorreva, in mezzo alla neve alle macerie ai detriti ai cadaveri, quella
povera gente così duramente colpita… A Cese accadde, infatti, un
episodio, insignificante per molti, ma che riporterà Nazario Sauro, col
pensiero, alla propria famiglia. Fu il ritrovamento, in mezzo alle macerie, di
un quaderno d’italiano, appartenuto a chissà quale alunno, «che egli
voleva portare ai propri figli affinché si esercitassero nell’uso della
lingua. Era una sorta di metodo di composizione, scritto dal prof. Primo
Guadagno per gli alunni delle prime classi delle elementari dal titolo
Vedo-Penso-Scrivo» …
Quel libretto che Nazario Sauro raccolse tra le macerie e tenne con grande
cura tra le sue mani in quei giorni tristi e di dolore, ora lo conservo io.
Faccio qui una promessa… parola di marinaio! … anche questo documento
lo riporterò un giorno ad Avezzano – nel centesimo anniversario del terremoto
della Marsica. Da dove proviene. Si chiuderà così quel cerchio ideale che si
è creato nel tempo tra Nazario Sauro, la mia famiglia e la generosa gente
abruzzese. Non è solo il pensiero – coinvolto – di un momento, ma forse
anche, per lo meno io spero, il sogno ancora inconsapevole di molti abruzzesi.
E mi auguro anche vostro. Romano Sauro”.
Momenti della presentazione del libro
- gli autori, Osvaldo e Roberto -
Nel vedere quel libricino (consegnato simbolicamente alla Pro Loco) si è avuta davvero l’impressione forte che un
cerchio si chiudesse, anche perché si tratta di uno dei pochi reperti certamente attribuibili a quegli anni.
L’altra forte emozione, l’abbiamo provata quando Sauro ha lasciato in dono il suo ultimo libro “Nazario Sauro.
Storia di un marinaio” a Maria e Mario, i genitori di Alessio, scomparso nella tragedia del 2009, a L’Aquila.
Alla presentazione del libro “13 gennaio 1915, una cicatrice lunga un secolo”, hanno partecipato, oltre agli autori
Roberto e Osvaldo Cipollone, e a Romano Sauro di cui si è detto, il giornalista Marino Di Marco, Giovanbattista
Pitoni, presidente dell’Istituzione Centenario del Terremoto, l’Arcivescovo di Lanciano e Ortona Mons. Emidio
Cipollone, Arianna, Angelo, Emilio e Manuela.
La pagina ora è scritta. Il monito sempre lo stesso:
“chi non conosce la propria storia, è costretto a riviverla”.
Nelle foto: Romano Sauro consegna il suo libro a Mario e Maria. Il libricino che Nazario Sauro salvò dalle macerie dopo il
terremoto e che ha riportato a Cese. Foto di gruppo dei partecipanti alla presentazione del libro (manca Angelo)
LA MEMORIA IN DIRETTA (di Angelo Torge)
Durante le celebrazioni per il centenario del terremoto e grazie alla collaborazione
gratuita della società Witel di Avezzano (sociètà operante nel settore delle
telecomunicazioni), l’evento presentazione del libro di Osvaldo e Roberto Cipollone:
“13 gennaio 2015 una cicatrice lunga un secolo” è stato trasmesso in diretta streaming.
Con il termine streaming, nel campo delle telecomunicazioni, si identifica un flusso di
dati audio/video trasmessi da un sorgente a una o più destinazioni tramite una rete
telematica. Praticamente, mentre l’evento si svolgeva in chiesa, si poteva osservare in
qualsiasi parte del mondo.
Nonostante, l’appuntamento streaming, fosse stato pensato e organizzato all’ultimo momento, ci sono stati picchi di
62 collegamenti in diretta, cioè almeno 62 compaesani, da Roma a Milano, fino a raggiungere l’Argentina e l’Australia
hanno potuto seguire in diretta l’evento. Ancora oggi è possibile fruire delle immagini e delle emozioni che abbiamo
provato il 17 gennaio su internet al canale https://new.livestream.com/accounts/3955918/events/3730380(ad oggi
abbiamo circa 400 visualizzazioni). Un ringraziamento particolare va a Maurizio Di Cintio (Proprietario della società
Witel), Davide Lomoro (Responsabile commerciale Witel), Alex Lomoro e Livio Buschi (tecnici) che hanno dato la loro
collaborazione e strumentazione gratuitamente.
2
LoRenzo Cipollone
CIÒ CHE VORREMMO FARE NEL MESE DI FEBBRAIO 2015
2015
1 febbraio,
febbraio,
Domenica MARCIA DELLA PACE dell’A.C. ad Avezzano, dall’Ospedale alla Campana della
Pace (nella zona Nord della città di Avezzano, all’interno della rotonda di piazza
Ercole Nardelli, nei pressi di via Massimiliano Kolbe.)
11 febbraio,
febbraio, mercoledì GIORNATA DEL MALATO
Per dare la possibilità a tutti di partecipare, la Santa Messa sarà celebrata alle
11,00.
11,00 Anche la tradizionale processione dalla Madonnina sarà effettuata in
questa ora.
Il Consiglio Pastorale si mette a disposizione per accompagnare in Chiesa tutti i
malati e gli anziani che potrebbero e vorrebbero partecipare ma che per vari
motivi non possono.
Durante la celebrazione sarà impartita l’Unzione per gli Infermi.
15 febbraio,
febbraio,
Domenica ORE 11,00:
11,00: durante la Santa Messa, saranno presentati alla comunità i Bambini
che quest’anno (21 giugno) riceveranno la PRIMA COMUNIONE.
15 febbraio, Domenica di CARNEVALE
Festa di Carnevale
per
i bambini e i ragazzi
delle CESE
18 febbraio, mercoledì LE CENERI,
CENERI Memento, homine, quia pulvis es et in pulvere reverteris.
21 febbraio, sabato - ore 18,00
Incontro di Formazione della Confraternita della SS Trinità.
SALVO ERRORI OD OMISSIONI E SEMPRE “SE DIO VUOLE”
Auguri a…
• Alessia e Valerio per Federica
• Antonio ed Elide per il 50° di matrimonio
ATTENZIONE…
… al baratro che pian piano si sta formando
all’incrocio tra il corso e via San Sebastiano
(poco sopra dell’entrata ajji Parioli) .
Sembra sia dovuto a un intervento eseguito da
operatori del CAM che, come in altre occasioni
già segnalate,
evidentemente non hanno
ultimato i lavori, limitandosi esclusivamente ad
“attappare” lo scavo e non ultimando l’opera
preoccupandosi di rimettere in sesto il manto
stradale.
Per ironia della sorte, diciamo così, proprio nei
giorni passati, molti cittadini si sono visti
recapitare degli avvisi di pagamento per
mancati versamenti al CAM stesso, e risalenti
anche agli anni 2008-2009…
3
Cristina Cipollone
RACCONTI E NOTE INTORNO AL PRESEPIO
È questo il titolo dell'esibizione natalizia
eseguita lo scorso 28 Dicembre, per il
secondo anno consecutivo, dai bambini di
Cese.
Un momento di incontro,
condivisione e soprattutto di festa, che
richiama, a mio avviso, le famiglie a vivere
momenti di autentica rievocazione del
Natale.
Bello è percepire l'entusiasmo dei ragazzi
nell'assecondare quest'iniziativa; bello è
vederli che aspettano ansiosi gli incontri di
preparazione; bello è vederli partecipare
emozionati all'agognata esibizione.
Lo spettacolo, che l'anno scorso ha girato
con semplicità intorno al racconto della
natività (una piccola stella cometa indicava
ai magi, ai pastori o poi agli uomini del
nostro tempo, la strada per incontrare
Gesù), quest'anno è stato costruito intorno
ad argomenti più impegnati, per proporre di
allargare a tutto l'anno le emozioni che
crediamo tipiche del periodo natalizio.
Una serie di racconti ha anticipato
l'esibizione dei singoli brani. I temi: l'umiltà
di un Dio che si è fatto bambino; la necessità
di renderci tutti utili alla costruzione della
pace; l'urgenza di abbandonare la sete di
volere e gli egoismi che ci rendono
protagonisti di una vita solitaria non di una
vita in comunità; l'esigenza di capire che
Dio si incontra nella quotidianità della
nostra vita.
Confermata
anche
quest'anno
la
graditissima partecipazione dei genitori, che
si sono esibiti, unitamente ai loro figli, nel
brano Non Vale, esemplificazione topica del
tema di quest'anno. Al loro impegno si deve
inoltre, il rinfresco che ha seguito il
concerto.
Ma la vera soddisfazione di quest'anno,
lasciatemelo dire, è stata la partecipazione
dei ragazzi adolescenti del nostro paese, che
ha dato anche a me, nei parecchi momenti
di sconforto, l'entusiasmo di continuare.
Li ho cercarti io, all'inizio. Li ho cercati per
chiedere loro di chiudere in bellezza lo
spettacolo
con
una
canzone
che
probabilmente i bambini, supportati dai
grandi, avrebbero eseguito meglio. Poi, dopo
le
prime
prove,
coinvolti
anche
dall'entusiasmo di ritrovarsi insieme in un
Foto di gruppo dei bambini, con Cristina e Rossella
I bambini e i genitori
I bambini insieme ai ragazzi
contesto diverso dal solito, mi cercavano loro... a che ora ci vediamo? ... a quando le prossime prove? ... io leggo...! ... ti
prego a me non farmi leggere...! a distanza di un mese sorrido ancora rileggendo i loro messaggi. Questi ragazzi hanno
dimostrato, nella complessità della loro età, che basta chiamarli perché rispondano, basta coinvolgerli perché
partecipino, basta assegnare loro un ruolo perché lo assolvano con entusiasmo e responsabilità.
Essenziale, come sempre, la presenza di Rossella. Io non azzarderei nemmeno l'idea di organizzare un concerto se non
avessi il suo supporto; i suoi consigli e la sua esperienza con i ragazzi sono condizioni imprescindibili alla buona riuscita
di questo evento.
Fondamentale, infine, il lavoro dei musicisti, Eugenio Di Matteo, Eugenio Cipollone e Diana Torge. C'è il loro silenzioso
ed indispensabile lavoro dietro ogni singolo brano eseguito. Permettete che ringrazi in particolare Eugenio Di Matteo per
la comprensione e la pazienza che ha dimostrato nei confronti delle mie goffe insicurezze.
... direi che i presupposti affinché, a Cese, il Concerto di Natale diventi un appuntamento annuale ci sono tutti ... la
seconda edizione è andata ... allora al prossimo anno ... se Dio vuole!
4
Cristina Cipollone
…Un
Un libro al mese
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria!
Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi
ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro
(Umberto Eco)
Donatella Di Pietrantonio: Bella Mia
Credo che una cara amica riconoscerà in questo articolo il libro che mi ha regalato non più di qualche mese
fa.
Quando me lo ha portato le dissi che io con L'Aquila c'entravo poco. Vivo a Cese
da 10 anni eppure L'Aquila l'ho visitata una sola volta... e dopo il terremoto per
giunta. Non ho familiarità con quelle strade, non ne conosco i monumenti, non
ho neanche idea del grande patrimonio architettonico e affettivo che questa
città ha perso il 6 aprile del 2009.
Strano per una persona che ci vive a poco più di mezz'ora di strada.
Per me L'Aquila è estranea. ... e francamente avrei voluto saperne di più
leggendo questo bellissimo libro ambientato proprio tra le macerie lasciate dal
sisma.
Caterina è un’artista, una donna dalla spiccata sensibilità che evita qualsiasi
legame relazionale se non con la propria famiglia. Il suo animo è stato piegato
dal terremoto che ha colpito la sua città nell'aprile del 2009, quando la
crudeltà della terra le ha non solo tolto una casa ma ha trascinato con sé la
vita della sua gemella Olivia.
Caterina e Olivia... o meglio Olivia e l'altra, Olivia e la gemella.
E la protagonista di questa storia è proprio l'altra, quella gemella che non
risaltava mai agli occhi della gente, la gemella debole, fragile, piccola. Caterina.
Olivia è morta. La scossa l'ha presa per la mano e l'ha portata con sé, verso la trappola mortale di una trave
assassina, che ha schiacciato il suo corpo ed il cuore di tutti quelli che le volevano bene.
Lascia suo figlio, Marco, un adolescente dai pazzi capelli ricci e l'acne giovanile in piena espressione.
Caterina deve improvvisarsi madre.
Una maternità capitata per caso. Una maternità di cui non si sentiva la necessità. Una maternità che non
voleva.
Eppure, il nipote adolescente che le piomba in casa questo fa: crea una famiglia. Con tutte le gioie e i dolori
che ne derivano.
Spesso Caterina prova una sensazione di non-amore, quasi di risentimento per quel capellone che lascia le
scarpe in giro per casa e che combina bravate e guai. Di frequente Marco è solo sorgente di ricordi più felici,
o comunque distanti.
Caterina, la madre anziana e Marco, vivono da quattro anni negli stabili C.A.S.E. in attesa di una
ricostruzione che non arriva.
Le loro abitazioni, come il laboratorio della protagonista, si trovano nella zona rossa.
Ma sia Caterina sia Marco evadono le pattuglie dell’esercito che sorvegliano il perimetro per rivedere quei
luoghi dove regna il silenzio, dove i lucchetti che serrano i portoni dovrebbero tener lontani gli sciacalli.
La vita nelle C.A.S.E., come nei M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori), procede lenta e immutabile, senza
prospettiva di cambiamento, per una popolazione che negli occhi ha ancora il terrore della forte scossa delle
3.32.
Caterina ha trovato il modo di continuare la sua attività, nel frattempo dovendo fare da madre allo
scapestrato nipote, il cui padre musicista (separatosi da Olivia prima del sisma) vive a Roma, quasi come un
estraneo.
Sua madre scandisce le sue giornate tra la cucina e il cimitero, dove va insieme a Lorenza, che ha perso la
figlia di sei anni nel terremoto.
Caterina vive però ancora schiacciata dal peso di essere la seconda, sopraffatta dai sensi di colpa, e
intrappolata in una pausa dalla sua vera vita (basti pensare che dopo il terremoto, trascorreva i suoi
compleanni, che erano anche quelli della sorella, chiusa in un albergo di Roma, resa incosciente dai farmaci,
in attesa che quel giorno trascorresse). È una donna che non esiste più, assottigliata da una perenne identità
mozza, annebbiata dal ricordo della sorella, quella forte, quella protettiva, quella sempre avanti a lei di un
passo.
Ed è proprio questa donna che, attraverso il dramma della morte, recupererà la voglia di agire nel mondo e
di costruirsi qualcosa intorno. Dopo tutto il dolore, dopo tutte le lacrime, arriva alla consapevolezza di non
essere morta anche lei, quel giorno maledetto.
E c'è una cosa che Caterina comprende, e cioè che un figlio è amore. La sua è una maternità particolare. Non
c'è dubbio. Ma c'è. È forte. E contribuisce alla rinascita.
5
Notizie dal Comune…
(vi invitiamo a leggere l’intero bando, sul sito del Comune)
CONTRIBUTO PER I LIBRI DELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO
Avviso rivolto alle famiglie degli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado residenti nel Comune di Avezzano Fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo. Anno Scolastico 2014/2015
L’Amministrazione Comunale di Avezzano ai sensi dell'art. …omissis… pubblica il presente avviso riguardante la
concessione del beneficio della fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo nella Scuola dell’obbligo e
secondaria superiore A.S. 2014/2015,
2014/2015 a favore degli alunni residenti nel territorio comunale.
QUANTO
CIÒ PREMESSO, SI COMUNICA QUA
NTO SEGUE:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Possono fruire del contributo i genitori degli studenti o coloro che rappresentano i minori, residenti in questo
Comune e frequentanti la scuola dell’obbligo e secondaria superiore, appartenenti a famiglie, con l’Indicatore
della Situazione Economica Equivalente (ISEE
ISEE ) che risulti inferiore
inferiore o pari a €. 10.632,94, calcolato sulla base della
dichiarazione dei redditi 2014 - periodo d'imposta 2013 - oppure di quello indicato nell'ultima certificazione
sostitutiva ricevuta se non è stata presentata la dichiarazione (CUD - periodo d'imposta 2013), ai sensi dei D.Lgs
109/98 e 130/2000..
Le domande di ammissione al contributo di cui all’oggetto, redatte su apposita modulistica
(da compilare
secondo le istruzioni nella stessa contenuta) dovranno essere presentate , entro il termine perentorio del
12/02/2015 presso le segreterie delle scuole di appartenenza. Farà fede in qualsiasi caso il timbro di ricezione
della Scuola. Le stesse dovranno essere fatte pervenire a cura delle scuole all’Ufficio Politiche Scolastiche del
Comune, sito in Via Vezzia, entro il 24/02/2015.
24/02/2015
…omissis…
L'importo del beneficio non potrà superare il costo della dotazione dei testi della classe frequentata, come stabilito
per l'anno scolastico 2014-2015 con D.M. n. 781/2013 di definizione dei tetti di spesa della dotazione libraria di
ciascuna classe di primo e secondo grado.
Ai fini del rimborso totale o parziale della spesa in base alla disponibilità finanziaria, le istanze vanno corredate
da idonea documentazione fiscale comprovante la spesa sostenuta e riportante l’indicazione di ciascun testo
acquistato con relativo prezzo unitario. Se nella documentazione fiscale non risultano indicati i suddetti elementi,
l’istanza deve essere corredata dall’apposito modello (Documento di vendita) debitamente compilato dalla
libreria.
…omissis…
Ulteriori informazioni relative ai contributi per libri di testo possono essere richieste al Comune di Avezzano
Ufficio Politiche Scolastiche, Via Vezzia n. 32/A ( 0863/501323 - 0863/501377– Sig.ra Franchi – Sig.ra Ria).
La Modulistica per la domanda può essere ritirata direttamente presso le Scuole o presso L’URP (ufficio
relazioni con il pubblico) Piazza della Repubblica, n.8 (tel.0863-501239) nei giorni dal lunedì al venerdi dalle
ore 8,30 – 13,30; può essere altresì scaricata dal sito www.comune.avezzano.aq.it. del Comune di Avezzano.
IL CONCERTO DELL’EPIFANIA DELLA FISORCHESTRA HESPERION
Davvero un bel momento di musica, quello di cui abbiamo goduto
in chiesa nel giorno dell’Epifania.
I musicisti, guidati dal Maestro Fina, hanno eseguito un repertorio
impegnativo, considerando anche gli strumenti che compongono il
gruppo, 7 fisarmoniche, basso, tastiera, percussioni e una voce
soprano.
La bravura dei componenti ha permesso l’esecuzione di diversi stili
di musica, passando anche dalla sinfonica all’opera (notevoli le
esecuzioni di capovalori di Gioacchino Rossini).
RICONOSCIMENTO PER GLI ATLETI MARSICANI, TRA CUI ANCHE IL NOSTRO DAVIDE
Il Castello Orsini è stato la cornice della
manifestzione “La città incontra i suoi
campioni”, in occasione della quale sono stati
premiati gli atleti che hanno conseguito
importanti risultati nel 2014.
Tra gli altri, non poteva mancare Davide
Cipollone, che si è distinto nel suo sport, il
nuoto, a buonissimi livelli.
A lui, e ai suoi genitori, va il nostro
incoraggiamento “ad majora”.
6
Lo sport
GS Cese
Il primo resoconto di questo 2015 inizia col dire che gli strascichi “da panettone” sono stati ben contrastati
da un buon richiamo della preparazione atletica svolto durante le vacanze natalizie. L’impegno è stato
notevole e costante e ciò ha permesso ai nostri ragazzi di disputare buone partite
P
G
al rientro.
Pratola 1910
35 13
Le due sconfitte con le prime della classe (a Pero dei Santi per 1 a 0, e a Pratola
Pero Dei Santi
23 13
per 4 a 1) non sono infatti scaturite da prestazioni scadenti, bensì per episodi
Marruvium
22 13
(nel primo caso) e per una superiorità confermata sul campo contro i Peligni,
Castronovo
22 13
non a caso primi in classifica con un distacco importante (12 punti) già nel
Cese
21 13
girone di andata appena concluso. Insomma, come si dice in gergo, esiti che “ci
Guido Liberati
20 13
stanno”.
Deportivo Luco
20 13
La conferma del buon lavoro eseguito è la vittoria di Domenica scorsa, quando
Ovidiana
19 13
è stata battuta la quotata Marruvium (fino ad allora terza in classifica) per
Massa D’Albe
17 12
1 a 0, in una partita giocata molto bene, senza rischiare nulla e non avara
Forme
14 13
nemmeno di sostituzioni. Non trascurabile quest’ultimo aspetto, perché denota
Cansano
10 13
che, da parte dell’allenatore, c’è la disponibilità di dare a tanti ragazzi la
Campo Di Giove 10 12
possibilità di giocare e divertirsi. Cosa per nulla scontata nemmeno in queste
Manaforno
7 12
categorie.
Pacentro Calcio
6 12
In virtù di questi ultimi risultati, il Gs Cese arriva al giro di boa al 5° posto,
ma a sole due distanze dal secondo. Graduatoria molto corta, infatti, dalla seconda all’ottava piazza, dato
che in 4 punti si raccolgono ben sette formazioni.
Si ricomincia oggi, sempre in casa, contro il Cansano, che non va affatto sottovalutato sebbene occupi le
ultime posizioni e, quanto meno, perché all’andata ha sconfitto i giallo-verdi.
Amatori Cese
Comincia in questi giorni il girone di ritorno del campionato UISP Amatori Marsicano. La nostra squadra
sta soffrendo un pò l’alto livello della competizione, nelle ultime sei gare il tabellino vede 5 sconfitte ed una
sola vittoria. La classifica mostra bene lo stato
delle cose. Purtroppo stiamo soffrendo una
scarsa attitudine al goal e purtroppo vincere
le gare diventa difficile senza mettere la palla nel
sacco. Comunque la compagine del Cese non si
scoraggia e continua questo percorso, cercando
di maturare l’esperienza di questo campionato
e guardare al futuro con le idee più chiare.
L’obiettivo del campionato rimane comunque
quello di arrivare prima delle piccole squadre
di paese al nostro livello (vedi Massa, Metrò,
Villa S.Sebastiano) rendendo però la vita
difficile ai gruppi più blasonati come l’Avezzano,
il Capistrello, Luco, ecc…
Come sempre per tutti gli aggiornamenti
settimanali
visitate
il
nostro
blog
www.amatoricese.it
Foto di gruppo prima della partita di sabato 24 gennaio, contro Metrò
7
Dal numero scorso…
Rossella di Pino
Tonino (fruttivendolo)
Articoli e rubriche curati da Cristina, Eugenio, Francesco, Lorenzo, Manuela Cipollone; Angelo Torge.
Grazie ad Adele, Alfredo e Pino per le foto ed ai “consulenti” per il prezioso supporto.
Per informazioni, proposte, commenti e suggerimenti scrivete a: Redazione “La Voce delle Cese”,
Pro Loco Cese dei Marsi, Via C.Cattaneo 2, 67050 Cese di Avezzano (AQ) oppure a: [email protected] .
Sito web: www.lavocedellecese.it .
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Numero 105