Mensile gratuito della Pro-Loco di Cese dei Marsi Anno X Numero 105 – 1 febbraio 2015 Eugenio Cipollone 13 gennaio 1915 - 13 gennaio 2015 PERCHÉ NON RIMANGA UNA COMMEMORAZIONE FINE A SE STESSA La copertina del libro di Roberto e Osvaldo Il monumento, posto alle porte del cimitero, costituito da parti del vecchio lavatoio, cimeli dell’antico portale d’ingresso del cimitero e la prima stele cittadina dedicata ai Cesensi caduti in guerra Una pagina rimasta bianca per troppo tempo. Non credo di essere l’unico ad essersi stupito del fatto che a Cese non ci fosse un segno, una traccia a memoria del terremoto del 1915, tragico evento che ha cambiato la fisionomia del paese e la storia dei suoi abitanti. Sicuramente diverse idee già bollivano in pentola ben prima di questo 2015, ma credo che sia stato giusto attendere il centenario di quella tragedia per concretizzare un lavoro iniziato tempo fa, e portato avanti sotto traccia. Si è arrivati così alla mattina del 13 gennaio scorso, quando i semplici rintocchi delle 7.52 hanno ricordato che a quell’ora, di 100 anni fa, la storia di Cese prese il corso di cui tutti abbiamo sentito parlare. Senza dubbio, la posa alle porte del cimitero del monumento alla memoria delle vittime, e il libro di Osvaldo e Roberto “13 gennaio 1915, una cicatrice lunga un secolo”, ci hanno reso più consci della portata di ciò che successe e delle difficoltà che i nostri avi hanno dovuto affrontare, soprattutto nei primi giorni dopo il disastro. Giorni, già, non ore. Perché il sole dovette nascere e scomparire almeno due volte, prima che i primi soccorsi arrivassero al di qua del Salviano. E tra i primi soccorritori c’era anche Nazario Sauro, il cui nipote, Romano, è stato protagonista di uno dei momenti più toccanti della presentazione del libro, a cui hanno partecipato, contate dal sottoscritto, circa 120 persone. Mi riferisco, in primis, a quando ha mantenuto la promessa di riportare nel nostro paese il libricino (“Vedo – Penso – Scrivo”) che suo nonno salvò dalle macerie, e che la famiglia Sauro ha custodito per questi cento anni, così come già scritto ne La Voce nr 90 (ottobre 2013), e come vi riporto di seguito: “Carissimi amici cesensi, venni qualche anno fa nel vostro paesino. Portai con me anche la famiglia. Volevo conoscere meglio quei posti tanto cari a mio nonno Nazario Sauro. Era una giornata fredda e tersa. Natale. Un leggero strato sottile di neve copriva tetti, comignoli e strade, dando al paese un non so che di magico. Con il calare delle tenebre tutto appariva più bello; le ombre delle case, dei lampioni e dei campanili erano svanite, come neve al sole, col sole dietro la montagna. Le lucine delle case, il Santuario della Madonna di Pietraquaria, gli alberi sullo sfondo e la piazzetta del villaggio con il suo bel campanile e la chiesa conferivano al paese un fascino particolare, sino a farlo sembrare un grande presepe. … Ci sono ritornato recentemente, … Per tutto il tempo che – la mia famiglia ed io – siamo rimasti lì, tra Le Cese, Sante Marie e Avezzano (accompagnati… (continua a pag.2) (…continua da pag.1) …dal Presidente della Proloco di Sante Marie, Alberto Guerra), la mia immaginazione e la mia mente erravano riconducendomi a quel triste e lontano 13 gennaio 1915 quando il sisma distrusse la terra della Marsica causando più di trenta mila vittime cancellando decine di paesi e demolendo centinaia di abitazioni. E come fosse un tuffo nel passato, pensavo a mio nonno che soccorreva, in mezzo alla neve alle macerie ai detriti ai cadaveri, quella povera gente così duramente colpita… A Cese accadde, infatti, un episodio, insignificante per molti, ma che riporterà Nazario Sauro, col pensiero, alla propria famiglia. Fu il ritrovamento, in mezzo alle macerie, di un quaderno d’italiano, appartenuto a chissà quale alunno, «che egli voleva portare ai propri figli affinché si esercitassero nell’uso della lingua. Era una sorta di metodo di composizione, scritto dal prof. Primo Guadagno per gli alunni delle prime classi delle elementari dal titolo Vedo-Penso-Scrivo» … Quel libretto che Nazario Sauro raccolse tra le macerie e tenne con grande cura tra le sue mani in quei giorni tristi e di dolore, ora lo conservo io. Faccio qui una promessa… parola di marinaio! … anche questo documento lo riporterò un giorno ad Avezzano – nel centesimo anniversario del terremoto della Marsica. Da dove proviene. Si chiuderà così quel cerchio ideale che si è creato nel tempo tra Nazario Sauro, la mia famiglia e la generosa gente abruzzese. Non è solo il pensiero – coinvolto – di un momento, ma forse anche, per lo meno io spero, il sogno ancora inconsapevole di molti abruzzesi. E mi auguro anche vostro. Romano Sauro”. Momenti della presentazione del libro - gli autori, Osvaldo e Roberto - Nel vedere quel libricino (consegnato simbolicamente alla Pro Loco) si è avuta davvero l’impressione forte che un cerchio si chiudesse, anche perché si tratta di uno dei pochi reperti certamente attribuibili a quegli anni. L’altra forte emozione, l’abbiamo provata quando Sauro ha lasciato in dono il suo ultimo libro “Nazario Sauro. Storia di un marinaio” a Maria e Mario, i genitori di Alessio, scomparso nella tragedia del 2009, a L’Aquila. Alla presentazione del libro “13 gennaio 1915, una cicatrice lunga un secolo”, hanno partecipato, oltre agli autori Roberto e Osvaldo Cipollone, e a Romano Sauro di cui si è detto, il giornalista Marino Di Marco, Giovanbattista Pitoni, presidente dell’Istituzione Centenario del Terremoto, l’Arcivescovo di Lanciano e Ortona Mons. Emidio Cipollone, Arianna, Angelo, Emilio e Manuela. La pagina ora è scritta. Il monito sempre lo stesso: “chi non conosce la propria storia, è costretto a riviverla”. Nelle foto: Romano Sauro consegna il suo libro a Mario e Maria. Il libricino che Nazario Sauro salvò dalle macerie dopo il terremoto e che ha riportato a Cese. Foto di gruppo dei partecipanti alla presentazione del libro (manca Angelo) LA MEMORIA IN DIRETTA (di Angelo Torge) Durante le celebrazioni per il centenario del terremoto e grazie alla collaborazione gratuita della società Witel di Avezzano (sociètà operante nel settore delle telecomunicazioni), l’evento presentazione del libro di Osvaldo e Roberto Cipollone: “13 gennaio 2015 una cicatrice lunga un secolo” è stato trasmesso in diretta streaming. Con il termine streaming, nel campo delle telecomunicazioni, si identifica un flusso di dati audio/video trasmessi da un sorgente a una o più destinazioni tramite una rete telematica. Praticamente, mentre l’evento si svolgeva in chiesa, si poteva osservare in qualsiasi parte del mondo. Nonostante, l’appuntamento streaming, fosse stato pensato e organizzato all’ultimo momento, ci sono stati picchi di 62 collegamenti in diretta, cioè almeno 62 compaesani, da Roma a Milano, fino a raggiungere l’Argentina e l’Australia hanno potuto seguire in diretta l’evento. Ancora oggi è possibile fruire delle immagini e delle emozioni che abbiamo provato il 17 gennaio su internet al canale https://new.livestream.com/accounts/3955918/events/3730380(ad oggi abbiamo circa 400 visualizzazioni). Un ringraziamento particolare va a Maurizio Di Cintio (Proprietario della società Witel), Davide Lomoro (Responsabile commerciale Witel), Alex Lomoro e Livio Buschi (tecnici) che hanno dato la loro collaborazione e strumentazione gratuitamente. 2 LoRenzo Cipollone CIÒ CHE VORREMMO FARE NEL MESE DI FEBBRAIO 2015 2015 1 febbraio, febbraio, Domenica MARCIA DELLA PACE dell’A.C. ad Avezzano, dall’Ospedale alla Campana della Pace (nella zona Nord della città di Avezzano, all’interno della rotonda di piazza Ercole Nardelli, nei pressi di via Massimiliano Kolbe.) 11 febbraio, febbraio, mercoledì GIORNATA DEL MALATO Per dare la possibilità a tutti di partecipare, la Santa Messa sarà celebrata alle 11,00. 11,00 Anche la tradizionale processione dalla Madonnina sarà effettuata in questa ora. Il Consiglio Pastorale si mette a disposizione per accompagnare in Chiesa tutti i malati e gli anziani che potrebbero e vorrebbero partecipare ma che per vari motivi non possono. Durante la celebrazione sarà impartita l’Unzione per gli Infermi. 15 febbraio, febbraio, Domenica ORE 11,00: 11,00: durante la Santa Messa, saranno presentati alla comunità i Bambini che quest’anno (21 giugno) riceveranno la PRIMA COMUNIONE. 15 febbraio, Domenica di CARNEVALE Festa di Carnevale per i bambini e i ragazzi delle CESE 18 febbraio, mercoledì LE CENERI, CENERI Memento, homine, quia pulvis es et in pulvere reverteris. 21 febbraio, sabato - ore 18,00 Incontro di Formazione della Confraternita della SS Trinità. SALVO ERRORI OD OMISSIONI E SEMPRE “SE DIO VUOLE” Auguri a… • Alessia e Valerio per Federica • Antonio ed Elide per il 50° di matrimonio ATTENZIONE… … al baratro che pian piano si sta formando all’incrocio tra il corso e via San Sebastiano (poco sopra dell’entrata ajji Parioli) . Sembra sia dovuto a un intervento eseguito da operatori del CAM che, come in altre occasioni già segnalate, evidentemente non hanno ultimato i lavori, limitandosi esclusivamente ad “attappare” lo scavo e non ultimando l’opera preoccupandosi di rimettere in sesto il manto stradale. Per ironia della sorte, diciamo così, proprio nei giorni passati, molti cittadini si sono visti recapitare degli avvisi di pagamento per mancati versamenti al CAM stesso, e risalenti anche agli anni 2008-2009… 3 Cristina Cipollone RACCONTI E NOTE INTORNO AL PRESEPIO È questo il titolo dell'esibizione natalizia eseguita lo scorso 28 Dicembre, per il secondo anno consecutivo, dai bambini di Cese. Un momento di incontro, condivisione e soprattutto di festa, che richiama, a mio avviso, le famiglie a vivere momenti di autentica rievocazione del Natale. Bello è percepire l'entusiasmo dei ragazzi nell'assecondare quest'iniziativa; bello è vederli che aspettano ansiosi gli incontri di preparazione; bello è vederli partecipare emozionati all'agognata esibizione. Lo spettacolo, che l'anno scorso ha girato con semplicità intorno al racconto della natività (una piccola stella cometa indicava ai magi, ai pastori o poi agli uomini del nostro tempo, la strada per incontrare Gesù), quest'anno è stato costruito intorno ad argomenti più impegnati, per proporre di allargare a tutto l'anno le emozioni che crediamo tipiche del periodo natalizio. Una serie di racconti ha anticipato l'esibizione dei singoli brani. I temi: l'umiltà di un Dio che si è fatto bambino; la necessità di renderci tutti utili alla costruzione della pace; l'urgenza di abbandonare la sete di volere e gli egoismi che ci rendono protagonisti di una vita solitaria non di una vita in comunità; l'esigenza di capire che Dio si incontra nella quotidianità della nostra vita. Confermata anche quest'anno la graditissima partecipazione dei genitori, che si sono esibiti, unitamente ai loro figli, nel brano Non Vale, esemplificazione topica del tema di quest'anno. Al loro impegno si deve inoltre, il rinfresco che ha seguito il concerto. Ma la vera soddisfazione di quest'anno, lasciatemelo dire, è stata la partecipazione dei ragazzi adolescenti del nostro paese, che ha dato anche a me, nei parecchi momenti di sconforto, l'entusiasmo di continuare. Li ho cercarti io, all'inizio. Li ho cercati per chiedere loro di chiudere in bellezza lo spettacolo con una canzone che probabilmente i bambini, supportati dai grandi, avrebbero eseguito meglio. Poi, dopo le prime prove, coinvolti anche dall'entusiasmo di ritrovarsi insieme in un Foto di gruppo dei bambini, con Cristina e Rossella I bambini e i genitori I bambini insieme ai ragazzi contesto diverso dal solito, mi cercavano loro... a che ora ci vediamo? ... a quando le prossime prove? ... io leggo...! ... ti prego a me non farmi leggere...! a distanza di un mese sorrido ancora rileggendo i loro messaggi. Questi ragazzi hanno dimostrato, nella complessità della loro età, che basta chiamarli perché rispondano, basta coinvolgerli perché partecipino, basta assegnare loro un ruolo perché lo assolvano con entusiasmo e responsabilità. Essenziale, come sempre, la presenza di Rossella. Io non azzarderei nemmeno l'idea di organizzare un concerto se non avessi il suo supporto; i suoi consigli e la sua esperienza con i ragazzi sono condizioni imprescindibili alla buona riuscita di questo evento. Fondamentale, infine, il lavoro dei musicisti, Eugenio Di Matteo, Eugenio Cipollone e Diana Torge. C'è il loro silenzioso ed indispensabile lavoro dietro ogni singolo brano eseguito. Permettete che ringrazi in particolare Eugenio Di Matteo per la comprensione e la pazienza che ha dimostrato nei confronti delle mie goffe insicurezze. ... direi che i presupposti affinché, a Cese, il Concerto di Natale diventi un appuntamento annuale ci sono tutti ... la seconda edizione è andata ... allora al prossimo anno ... se Dio vuole! 4 Cristina Cipollone …Un Un libro al mese “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro (Umberto Eco) Donatella Di Pietrantonio: Bella Mia Credo che una cara amica riconoscerà in questo articolo il libro che mi ha regalato non più di qualche mese fa. Quando me lo ha portato le dissi che io con L'Aquila c'entravo poco. Vivo a Cese da 10 anni eppure L'Aquila l'ho visitata una sola volta... e dopo il terremoto per giunta. Non ho familiarità con quelle strade, non ne conosco i monumenti, non ho neanche idea del grande patrimonio architettonico e affettivo che questa città ha perso il 6 aprile del 2009. Strano per una persona che ci vive a poco più di mezz'ora di strada. Per me L'Aquila è estranea. ... e francamente avrei voluto saperne di più leggendo questo bellissimo libro ambientato proprio tra le macerie lasciate dal sisma. Caterina è un’artista, una donna dalla spiccata sensibilità che evita qualsiasi legame relazionale se non con la propria famiglia. Il suo animo è stato piegato dal terremoto che ha colpito la sua città nell'aprile del 2009, quando la crudeltà della terra le ha non solo tolto una casa ma ha trascinato con sé la vita della sua gemella Olivia. Caterina e Olivia... o meglio Olivia e l'altra, Olivia e la gemella. E la protagonista di questa storia è proprio l'altra, quella gemella che non risaltava mai agli occhi della gente, la gemella debole, fragile, piccola. Caterina. Olivia è morta. La scossa l'ha presa per la mano e l'ha portata con sé, verso la trappola mortale di una trave assassina, che ha schiacciato il suo corpo ed il cuore di tutti quelli che le volevano bene. Lascia suo figlio, Marco, un adolescente dai pazzi capelli ricci e l'acne giovanile in piena espressione. Caterina deve improvvisarsi madre. Una maternità capitata per caso. Una maternità di cui non si sentiva la necessità. Una maternità che non voleva. Eppure, il nipote adolescente che le piomba in casa questo fa: crea una famiglia. Con tutte le gioie e i dolori che ne derivano. Spesso Caterina prova una sensazione di non-amore, quasi di risentimento per quel capellone che lascia le scarpe in giro per casa e che combina bravate e guai. Di frequente Marco è solo sorgente di ricordi più felici, o comunque distanti. Caterina, la madre anziana e Marco, vivono da quattro anni negli stabili C.A.S.E. in attesa di una ricostruzione che non arriva. Le loro abitazioni, come il laboratorio della protagonista, si trovano nella zona rossa. Ma sia Caterina sia Marco evadono le pattuglie dell’esercito che sorvegliano il perimetro per rivedere quei luoghi dove regna il silenzio, dove i lucchetti che serrano i portoni dovrebbero tener lontani gli sciacalli. La vita nelle C.A.S.E., come nei M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori), procede lenta e immutabile, senza prospettiva di cambiamento, per una popolazione che negli occhi ha ancora il terrore della forte scossa delle 3.32. Caterina ha trovato il modo di continuare la sua attività, nel frattempo dovendo fare da madre allo scapestrato nipote, il cui padre musicista (separatosi da Olivia prima del sisma) vive a Roma, quasi come un estraneo. Sua madre scandisce le sue giornate tra la cucina e il cimitero, dove va insieme a Lorenza, che ha perso la figlia di sei anni nel terremoto. Caterina vive però ancora schiacciata dal peso di essere la seconda, sopraffatta dai sensi di colpa, e intrappolata in una pausa dalla sua vera vita (basti pensare che dopo il terremoto, trascorreva i suoi compleanni, che erano anche quelli della sorella, chiusa in un albergo di Roma, resa incosciente dai farmaci, in attesa che quel giorno trascorresse). È una donna che non esiste più, assottigliata da una perenne identità mozza, annebbiata dal ricordo della sorella, quella forte, quella protettiva, quella sempre avanti a lei di un passo. Ed è proprio questa donna che, attraverso il dramma della morte, recupererà la voglia di agire nel mondo e di costruirsi qualcosa intorno. Dopo tutto il dolore, dopo tutte le lacrime, arriva alla consapevolezza di non essere morta anche lei, quel giorno maledetto. E c'è una cosa che Caterina comprende, e cioè che un figlio è amore. La sua è una maternità particolare. Non c'è dubbio. Ma c'è. È forte. E contribuisce alla rinascita. 5 Notizie dal Comune… (vi invitiamo a leggere l’intero bando, sul sito del Comune) CONTRIBUTO PER I LIBRI DELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO Avviso rivolto alle famiglie degli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado residenti nel Comune di Avezzano Fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo. Anno Scolastico 2014/2015 L’Amministrazione Comunale di Avezzano ai sensi dell'art. …omissis… pubblica il presente avviso riguardante la concessione del beneficio della fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo nella Scuola dell’obbligo e secondaria superiore A.S. 2014/2015, 2014/2015 a favore degli alunni residenti nel territorio comunale. QUANTO CIÒ PREMESSO, SI COMUNICA QUA NTO SEGUE: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Possono fruire del contributo i genitori degli studenti o coloro che rappresentano i minori, residenti in questo Comune e frequentanti la scuola dell’obbligo e secondaria superiore, appartenenti a famiglie, con l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE ISEE ) che risulti inferiore inferiore o pari a €. 10.632,94, calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi 2014 - periodo d'imposta 2013 - oppure di quello indicato nell'ultima certificazione sostitutiva ricevuta se non è stata presentata la dichiarazione (CUD - periodo d'imposta 2013), ai sensi dei D.Lgs 109/98 e 130/2000.. Le domande di ammissione al contributo di cui all’oggetto, redatte su apposita modulistica (da compilare secondo le istruzioni nella stessa contenuta) dovranno essere presentate , entro il termine perentorio del 12/02/2015 presso le segreterie delle scuole di appartenenza. Farà fede in qualsiasi caso il timbro di ricezione della Scuola. Le stesse dovranno essere fatte pervenire a cura delle scuole all’Ufficio Politiche Scolastiche del Comune, sito in Via Vezzia, entro il 24/02/2015. 24/02/2015 …omissis… L'importo del beneficio non potrà superare il costo della dotazione dei testi della classe frequentata, come stabilito per l'anno scolastico 2014-2015 con D.M. n. 781/2013 di definizione dei tetti di spesa della dotazione libraria di ciascuna classe di primo e secondo grado. Ai fini del rimborso totale o parziale della spesa in base alla disponibilità finanziaria, le istanze vanno corredate da idonea documentazione fiscale comprovante la spesa sostenuta e riportante l’indicazione di ciascun testo acquistato con relativo prezzo unitario. Se nella documentazione fiscale non risultano indicati i suddetti elementi, l’istanza deve essere corredata dall’apposito modello (Documento di vendita) debitamente compilato dalla libreria. …omissis… Ulteriori informazioni relative ai contributi per libri di testo possono essere richieste al Comune di Avezzano Ufficio Politiche Scolastiche, Via Vezzia n. 32/A ( 0863/501323 - 0863/501377– Sig.ra Franchi – Sig.ra Ria). La Modulistica per la domanda può essere ritirata direttamente presso le Scuole o presso L’URP (ufficio relazioni con il pubblico) Piazza della Repubblica, n.8 (tel.0863-501239) nei giorni dal lunedì al venerdi dalle ore 8,30 – 13,30; può essere altresì scaricata dal sito www.comune.avezzano.aq.it. del Comune di Avezzano. IL CONCERTO DELL’EPIFANIA DELLA FISORCHESTRA HESPERION Davvero un bel momento di musica, quello di cui abbiamo goduto in chiesa nel giorno dell’Epifania. I musicisti, guidati dal Maestro Fina, hanno eseguito un repertorio impegnativo, considerando anche gli strumenti che compongono il gruppo, 7 fisarmoniche, basso, tastiera, percussioni e una voce soprano. La bravura dei componenti ha permesso l’esecuzione di diversi stili di musica, passando anche dalla sinfonica all’opera (notevoli le esecuzioni di capovalori di Gioacchino Rossini). RICONOSCIMENTO PER GLI ATLETI MARSICANI, TRA CUI ANCHE IL NOSTRO DAVIDE Il Castello Orsini è stato la cornice della manifestzione “La città incontra i suoi campioni”, in occasione della quale sono stati premiati gli atleti che hanno conseguito importanti risultati nel 2014. Tra gli altri, non poteva mancare Davide Cipollone, che si è distinto nel suo sport, il nuoto, a buonissimi livelli. A lui, e ai suoi genitori, va il nostro incoraggiamento “ad majora”. 6 Lo sport GS Cese Il primo resoconto di questo 2015 inizia col dire che gli strascichi “da panettone” sono stati ben contrastati da un buon richiamo della preparazione atletica svolto durante le vacanze natalizie. L’impegno è stato notevole e costante e ciò ha permesso ai nostri ragazzi di disputare buone partite P G al rientro. Pratola 1910 35 13 Le due sconfitte con le prime della classe (a Pero dei Santi per 1 a 0, e a Pratola Pero Dei Santi 23 13 per 4 a 1) non sono infatti scaturite da prestazioni scadenti, bensì per episodi Marruvium 22 13 (nel primo caso) e per una superiorità confermata sul campo contro i Peligni, Castronovo 22 13 non a caso primi in classifica con un distacco importante (12 punti) già nel Cese 21 13 girone di andata appena concluso. Insomma, come si dice in gergo, esiti che “ci Guido Liberati 20 13 stanno”. Deportivo Luco 20 13 La conferma del buon lavoro eseguito è la vittoria di Domenica scorsa, quando Ovidiana 19 13 è stata battuta la quotata Marruvium (fino ad allora terza in classifica) per Massa D’Albe 17 12 1 a 0, in una partita giocata molto bene, senza rischiare nulla e non avara Forme 14 13 nemmeno di sostituzioni. Non trascurabile quest’ultimo aspetto, perché denota Cansano 10 13 che, da parte dell’allenatore, c’è la disponibilità di dare a tanti ragazzi la Campo Di Giove 10 12 possibilità di giocare e divertirsi. Cosa per nulla scontata nemmeno in queste Manaforno 7 12 categorie. Pacentro Calcio 6 12 In virtù di questi ultimi risultati, il Gs Cese arriva al giro di boa al 5° posto, ma a sole due distanze dal secondo. Graduatoria molto corta, infatti, dalla seconda all’ottava piazza, dato che in 4 punti si raccolgono ben sette formazioni. Si ricomincia oggi, sempre in casa, contro il Cansano, che non va affatto sottovalutato sebbene occupi le ultime posizioni e, quanto meno, perché all’andata ha sconfitto i giallo-verdi. Amatori Cese Comincia in questi giorni il girone di ritorno del campionato UISP Amatori Marsicano. La nostra squadra sta soffrendo un pò l’alto livello della competizione, nelle ultime sei gare il tabellino vede 5 sconfitte ed una sola vittoria. La classifica mostra bene lo stato delle cose. Purtroppo stiamo soffrendo una scarsa attitudine al goal e purtroppo vincere le gare diventa difficile senza mettere la palla nel sacco. Comunque la compagine del Cese non si scoraggia e continua questo percorso, cercando di maturare l’esperienza di questo campionato e guardare al futuro con le idee più chiare. L’obiettivo del campionato rimane comunque quello di arrivare prima delle piccole squadre di paese al nostro livello (vedi Massa, Metrò, Villa S.Sebastiano) rendendo però la vita difficile ai gruppi più blasonati come l’Avezzano, il Capistrello, Luco, ecc… Come sempre per tutti gli aggiornamenti settimanali visitate il nostro blog www.amatoricese.it Foto di gruppo prima della partita di sabato 24 gennaio, contro Metrò 7 Dal numero scorso… Rossella di Pino Tonino (fruttivendolo) Articoli e rubriche curati da Cristina, Eugenio, Francesco, Lorenzo, Manuela Cipollone; Angelo Torge. Grazie ad Adele, Alfredo e Pino per le foto ed ai “consulenti” per il prezioso supporto. Per informazioni, proposte, commenti e suggerimenti scrivete a: Redazione “La Voce delle Cese”, Pro Loco Cese dei Marsi, Via C.Cattaneo 2, 67050 Cese di Avezzano (AQ) oppure a: [email protected] . Sito web: www.lavocedellecese.it .