Anno 2 ‐ N. 5 La Vergine di Pentecoste e i suoi Servi
Maggio 2013 Dialogo on Line
Provincia di Piemonte e Romagna & Francia
Forlì
Scorrendo le pagine della Legenda de Origine il lettore rimane impressionato di quante volte viene nominata
la Persona dello Spirito Santo, eppure
siamo in tempi ben lontani da quelli
del rinnovamento carismatico e della
rifioritura dei movimenti pentecostali. I
Fondatori vissero in un’epoca dove i
misteri della passione del Signore erano al centro della spiritualità popolare
e cristiana, tant'è vero che sorsero
gruppi e confraternite che si chiamano, nel Medio Evo, "della penitenza",
"dei poveri di Cristo", "umiliati",
"battuti", ecc. . Lo Spirito Santo era
ancora quasi uno sconosciuto.
Non deve meravigliare questo fatto, perché se osserviamo attentamente il rapporto del tutto singolare di Maria con lo Spirito Santo, appare evidente che per i suoi Servi Ella desiderasse la sua medesima famigliarità con la Persona Divina. Chi più di Maria era stato plasmato dalla sapienza e dall'azione santificante dello Spirito? Fin dal suo concepimento immacolato Maria assaporò l'effluvio divino dell'Amore che generava in
lei la nuova creatura quale Dio aveva pensato da tutta l'eternità: santa, libera, aperta al volere di Dio, amorosa. Tali dovevano essere i suoi Servi. Ne scelse sette,
proprio per significare i doni dello Spirito Santo: Volle poi la Nostra Signora dar
principio al suo Ordine e a quello dei suoi Servi con sette uomini di numero, per
dimostrare a tutti, con assoluta chiarezza, che essa voleva adornare il suo Ordine,
dotandolo in modo speciale dei sette doni dello Spirito Santo (cfr 47). … Con questo rendeva a tutti evidentissimo che il detto Ordine, mediante i sopraddetti doni,
sarebbe stato a lei sempre ben accetto fino alla settima età. LO 15.
Ma l'incontro personale, più intimo e sconvolgente, di Maria con lo Spirito Santo avvenne al termine del colloquio con l'Angelo quando accolta la missione della
divina e verginale maternità la forza dello Spirito adombrò il grembo di Maria facendo fiorire in lei la carne nuova e Santa del Figlio di Dio. L'abbraccio sponsale e fecondo rese il cuore di Maria palpitante con ritmo all'unisono con il cuore di Dio: fuoco ardente irrefrenabile che incendiò d'amore divino tutta la persona di Maria, corpo, anima, spirito, sentimenti, rendendola capace della missione più alta che mai
fosse stata affidata a creatura umana. Anche ai Servi, mossi dallo Spirito Santo
(cfr. LO43), è stata affidata la missione di prolungare nel tempo ed in ogni angolo
della terra la missione di Maria, ricevuta ai piedi della Croce, di essere cioè Colei
che con braccia di Misericordia accoglie i figli dispersi a causa del peccato, del dolore, discriminazione.
Anche nella Visitazione lo Spirito Santo è il protagonista dell’incontro gioioso di
due madri, che avrebbero sconvolto il ritmo della storia.
Sono convinto però che l'esperienza più forte della presenza e potenza dello
Spirito Santo, Maria l'abbia avuta ai piedi della Croce. Attorno alla croce si condensa in maniera massimale tutto il Male ma anche tutto il Bene, Satana e Dio. Il Figlio, in perfetta obbedienza alla volontà del Padre si addossa, per amore, tutto il
male dell'umanità; il Padre per amore dell'uomo, sacrifica il suo Unigenito Figlio, da
cui riceve ogni compiacenza; lo Spirito Santo, Amore sussistente del Padre e del
Figlio, suscita, infiamma, e con fuoco ardente travolge e consuma la Vittima divina
offerta per espiare il peccato del mondo, e col Figlio avvolge anche colei che accanto a Lui era stata prescelta come “Socia”, “Novella Eva”, “Figlia di Sion”. Temperata dall’Amore dello Spirito Maria riceve dal Figlio in Croce la missione di essere
la madre di tutti i viventi e questa specifica missione la trasmette a noi, suoi Servi,
quando apparendo a Pietro da Verona “ dichiarò che quest’abito che ora rivestivano i frati del nostro Ordine lo avrebbero dovuto in seguito indossare sempre per
manifestare l’umiltà della stessa Vergine Maria e per chiaramente significare il dolore che essa soffrì
nell’amarissima passione del Figlio suo (LO 52).
Il giorno di Pentecoste Maria è con gli Apostoli, timorosi e impauriti, per incoraggiarli e sostenerli
nell’attesa del Paraclito, che Gesù aveva loro promesso. Solo Maria poteva essere con loro, perché Ella
era in attesa non di uno sconosciuto ma dello Sposo che l’anima sua conosceva bene. Una bellissima
tradizione dice che il Fuoco dello Spirito Santo, si raccolse sulla sua Sposa cingendo, come un serto
d’amore, il capo di Maria, incoronando Regina la Figlia, la Madre, la Sposa di Dio, l’incorruttibile
Vergine, la Tutta Bella, l’eterna Amata; poi il Globo di Fuoco scindendosi in tante fiamme scese a
baciare la fronte di ogni Apostolo.
Non è difficile pensare che questa potrebbe essere anche la nostra Pentecoste!
L.G.
CONSIGLIO PROVINCIALE
Convento dei Servi di Maria – Marina di Massa, 15 aprile 2013
1. Dopo l’approvazione dei Verbali del precedente Consiglio
provinciale tenutosi a Bologna lo scorso 18-19 marzo e il 3
aprile si passa ai temi dell’OdG.
2. Riunione Provinciale a Monte Senario 11- 14 giugno 2023.
Fr. Cesare M Antonelli presenta una informativa sui temi delle precedenti Riunioni provinciali. Il Consiglio, considerato il
luogo scelto, decide che il tema di fondo della riunione sia la
spiritualità servitana. Ci sarà una mezza giornata di ritiro tenuta da fra Hubert M. Moons e, come spunto di formazione permanente, una riflessione sulla fede di Maria: nel Concilio Vaticano II (fr. Cesare), nel Magistero (fra Noel M. Rath) e nei
santi Padri (fr. Angelo M. Gila). Il Consiglio decide che ci sia poi uno spazio per dialogare sullo stato
della Provincia, un pomeriggio da trascorrere alle Stinche. Inoltre si indica che l’invito sia esteso ai laici
della Famiglia dei Servi. Il Priore provinciale e fra Cesare si incaricano per stendere il programma definitivo.
3. Centro Studi Storici e Biblioteca a Bologna – Santa Maria dei Servi. Il Priore provinciale informa sul
lavoro svolto da fr. Silvano M. Danieli e dal prof. Corrado Pin ( con il prezioso aiuto dei pre-novizi) per
valorizzare il fondo sarpiano, il fondo storico prezioso e la sistemazione dei grandi libri. È stata fatta anche una prima scelta e sistemazione dei libri della Biblioteca. Il Consiglio decide di restituire all’Archivio
generale dell’Ordine il materiale preso in prestito da fr. Pacifico M. Branchesi e che la documentazione
fotografica dell’iconografia e storia dell’Ordine in possesso di fr. Pacifico possa essere riunita nell’unico
centro presso l’Archivio fotografico della Biblioteca della Pontificia Facoltà “Marianum” – Roma.
4. Francia e studenti africani. Il Priore provinciale legge una lettera del Priore provinciale Veneto, fr.
Lino M. Pacchin, nella quale chiede alla nostra Provincia di accogliere due studenti del Togo appartenenti alla Delegazione East Africa e figli della Provincia veneta. I due studenti dovrebbero essere ospitati in un convento della Francia (Saint-Ortaire?), le spese per il loro mantenimento agli studi a carico della Provincia madre, la responsabilità di ammissione al rinnovo dei voti e alle tappe successive sempre
della Provincia madre. Il Consiglio si confronta su questa richiesta e si orienta ad accogliere la richiesta. Dialogo on Line
5. Il Consiglio provinciale discute poi il problema della proprietà di St-Ortaire, ed in particolare pone la
sua attenzione su una lettera del Vicario Episcopale della diocesi di Sées, nella quale si vorrebbe che,
al ritiro eventuale dei frati, tutta la proprietà passasse gratuitamente alla Diocesi. L’Orientamento del
Consiglio chiaramente è quello di rifiutare tale richiesta, di cercare altre vie di soluzione e incarica fr.
Gino e fr. Cesare a stilare una risposta da inviare alla Diocesi.
6. Il Consiglio provinciale autorizza, con voto unanime, la permuta di un piccolo pezzo del terreno
dell’allora nostra Parrocchia “Santa Maria dei Servi” in Ancona a conclusione di lunghe trattative che
erano ancora in corso.
7. Si parla poi di altre questioni private e personali.
COMMISSIONE LITURGICA ITALIANA OSM
Prima riunione: Roma, 26 aprile 2013
Venerdì 26 aprile 2013 si sono incontrati presso la sede del Collegio internazionale Sant’Alessio a Roma i frati Paolo Orlandini (CLIOS), Francesco Scorrano (ANN), Roberto Cocco (VEN), Lino Pacchin
(VEN) e le suore Elena Zecchini (SMR), Maria Mosca (COM) essendo assenti giustificati p. Angelo
Gila (PRG) e Marialetizia Pergolotti (OSSM) per la prima riunione della Commissione liturgica italiana
OSM in vista di una nuova pubblicazione del sussidio contenente la Liturgia delle ore e il Messale proprio
dell’OSM in italiano, secondo quanto chiesto dai Priori provinciali OSM italiani.
La commissione ha cominciato il proprio lavoro valutando l’opportunità se conviene pubblicare i nuovi
testi perfettamente uguali a quelli approvati nel 1978 o se è opportuno aggiungere o modificare qualcosa. In particolare si sono interrogati se
 mantenere gli inni in latino o eliminarli o mettere una traduzione di questi in italiano
 lasciare le preghiere dei fedeli così come sono o modificarle
 mantenere l’orazione su salmo o sul cantico, anche se poco o nulla usate
 lasciare la traduzione vecchia della Bibbia CEI o adottare quella nuova
 aggiungere nuove letture per l’ufficio di lettura
 modificare gli inni delle varie feste (composti prevalentemente da Turoldo) o introdurre le correzioni
metriche curate recentemente dalla comunità di Sotto il Monte.
Alla fine si è convenuto nel dire che sarà bene fare una nuova pubblicazione, mantenendo tutto quanto
già pubblicato nell’edizione del 1978, senza alcuna modifica sostanziale, perché
 una revisione dei testi comporterebbe la richiesta di una nuova approvazione da parte della Sacra
Congregazione dei Riti e questa (in questi tempi di maggior rigore liturgico) non approverebbe certo
più tante particolarità concesse allora, come prefazi propri delle feste, excursus biografici dei santi e
beati OSM, preghiere proprie del messale, ecc.
 la CLIOS sta studiando una revisione di tutti i testi italiani della liturgia OSM, con nuove traduzioni e
aggiunta di inni e letture particolari. Ciò richiede ancora del tempo e richiederà poi una nuova approvazione da parte della Congregazione competente; quindi anni di lavoro e di attesa.
 la CEI sta preparando un nuovo messale per l’Italia, anzi sembra che sia già in fase avanzata di approvazione. Questo comporterà che si avranno presto (almeno entro qualche anno) nuovi testi specialmente per le parti fisse della messa.
Quindi se vogliamo pubblicare un libretto contenente la Liturgia delle ore e il Messale proprio OSM conviene non inserire le parti fisse della messa. Va inserito invece il Rituale OSM dei defunti. Nei testi della
Liturgia delle ore occorre valutare se le correzioni recenti apportate dalla comunità di Sotto il Monte agli
inni di Turoldo sono marginali (anche se utili per il canto) o sono decisamente innovative: nel secondo
caso non potranno esser accolte.
Si è d’accordo che conviene aggiungere (come già nell’edizione precedente) un’appendice al testo ufficiale, dove riportare i Salmi tradotti da Turoldo (solo quelli usati per la liturgia OSM), alcuni suoi inni alla
Vergine e alcuni testi sulla Madonna desunti dai volumi “Fonti storico-spirituali dei Servi” e che potrebbero costituire delle letture alternative per la liturgia di Santa Maria in sabato. Per queste letture si attende
che ciascuno dei membri della commissione proponga dei testi che ritiene adatti. Si valuterà in seguito
se e quali testi introdurre nella nuova pubblicazione.
Liturgia delle ore, rituale dei defunti e Messale OSM con preghiere e letture, più l’appendice vanno pubblicati in un unico volume. Le biografie brevi di introduzione alle feste e alle memorie saranno riprese dal
Messale proprio OSM.
Prossima riunione della commissione: Roma, Marianum, venerdì 5 luglio 2013, ore 9.
Sintesi a cura di Lino Pacchin
Dialogo on Line
CONFERENZA REGIONALE EUROPEA
Dal 29 aprile al 1 maggio 2013 si è svolta a Ronzano
l’incontro della Conferenza Regionale Europea, a cui
hanno partecipato fr. Franco M. Azzalli, Vicario generale e consigliere di riferimento, i Priori provinciali e gli animatori della pastorale giovanile e vocazionale, in tutto
una quindicina di persone. Il tempo soleggiato, il clima
mite, il risveglio della Primavera e il cibo ben preparato
hanno reso questi giorni indimenticabili per quanti non
conoscevano l’Eremo di Ronzano. Fr. Eugene M.
Smith, OSM, consigliere generale e fr. Prospero Rivi,
ofm capp., hanno offerto due importanti conferenze sulla formazione iniziale e il collegamento fra le varie tappe formative. È seguito uno scambio di notizie sul cammino delle nostre Province, si è parlato
dell’importanza del prossimo Capitolo Generale a Pietralba, con un’attenzione particolare alle implicanze sulla realtà europea. Infine si è deciso che il Noviziato inizierà a Monte Senario il 14 agosto, durante
i primi vespri della solennità dell’Assunta, con Fr. Piergiorgio M. Di Domenico, maestro e fr. Hubert
M. Moons, vice maestro.
Dai Conventi
UNA PROVA DI FORZA SULLA DUREZZA DEGLI ELEMENTI.
Mi sono sempre domandato quali sono gli elementi più duri e, a parte il diamante in assoluto il più
inattaccabile, non v'è certezza sull'esattezza di una graduatoria. Uno direbbe che il cemento armato di
un pilastro è più duro del cranio di una persona normale, ma non sempre è così: se il cranio in causa è
quello di fr. Ettore M. Turrini allora fondati dubbi possono sorgere. La prova è avvenuta lo scorso mese di aprile: nel desiderio di salutare il Priore provinciale, prima di prendersi un periodo di riposo, fr. Ettore, con occhi chiusi, testa bassa e passo gagliardo, non si è accorto del restringimento del corridoio
ed ha dato una poderosa capocciata contro uno spigolo in cemento. La colonna ha resistito all'urto, così pure il cranio - lo hanno poi confermato i medici dell'Ospedale Maggiore di Bologna - ciò che invece
ha ceduto sono state le parti molli della testa, il cuoio capelluto, e soprattutto un' arteria ribelle della
fronte, che non voleva smettere di irrorare il pavimento del sangue del frate “imprudente”. L'immediato
aiuto di fr. Wilson M. Da Silva Bruno, il tempestivo arrivo dell'autoambulanza, il sapiente primo soccorso degli infermieri e la corsa a sirene spiegate verso l'ospedale, hanno impedito a fr. Ettore di passare
a miglior vita per dissanguamento. Ora fr. Ettore sta bene, e con orgoglio mostra la cicatrice attraverso
la quale pensa di avere battezzato il convento di Bologna. Ettore, non sei più un giovanotto, tieni gli occhi ben aperti e modera il passo, perché ... Il Cielo può aspettare!
GENOVA - VERSO UNA NORMALIZZAZIONE
Il 23 aprile 2013 è arrivato all'aeroporto di Bologna. Gregorio M.
Obejas, proveniente da Manila, dove stava completando il suo anno
sabbatico. Dopo un viaggio di una quindicina di ore, stanco e con tre
sacche di effetti personali è stato accolto da fr.Gino M. Leonardi e dal
prenovizio Giacomo Malaguti ed insieme hanno raggiunto la Basilica
dei Servi.
Alla morte di fr. Giovanni M. Mercurio, nell'impossibilità di trovare un
immediato sostituto per la comunità di Genova, il Priore provinciale si è
rivolto al Vicariato filippino, fr. Benito M. Isip, per un aiuto. La pronta
disponibilità di fr. Benito, prima, e di fr. Gregorio, poi, ha permesso di
risolvere un problema immediato, ma che, purtroppo, e' destinato a riproporsi a causa del nostro esiguo numero di frati. Fr. Gregorio oltre ad
aver compiuto i suoi studi di specializzazione in Catechesi a Roma, ha
vissuto per molti anni ad Ancona ricoprendo il ruolo di vice parroco, poi,
dopo un triennio di ministero pastorale come parroco nella Parrocchia di
S. Pellegrino a Manila, ha offerto il suo servizio nelle case di formazione di Jinja (Uganda) e Nairobi
(Kenya). Fu poi eletto Vicario del Vicariato Filippino per un triennio, poi Maestro dei Novizi ed infine ha
chiesto un anno sabbatico.
Il 24 aprile, Fr. Gino ha accompagnato fr. Gregorio, in auto, a Genova, atteso a braccia aperte da fr.
Sergio M Sassatelli e da fr. Onorato M. Lovera, ricomponendo così la comunità ligure. Il giorno seguente, festa nazionale, fr. Sergio, fr. Gregorio e fr. Gino, approfittando della bella giornata primaverile,
si sono recato a Saluzzo per incontrare il nostro confratello fr. Lorenzo M. Merivot, visitare la stupenda
chiesa e l'ex convento dei frati ed infine per pregare sulla tomba dei frati dell'ex Provincia di Piemonte
ed in particolare sulla salma di fr. Giovanni M. Mercurio.
Grazie, fr. Gregorio, della tua generosità e buon lavoro!
Dialogo on Line
Fr. Philip Chukwuma M. Anaele
Sono nato in Nigeria, il 27 aprile 1978, nella città di Amanator, nello Stato di Aba Abia
Sono nato in una famiglia cattolica, dove ho imparato e conosciuto Gesù e Maria. La fede cattolica
nel mio contesto famigliare mi fu data da quando ero bambino, mia madre tutti giorni andava alla Messa la mattina, portandoci insieme a lei. Ed io facevo il chierichetto nella santa Messa, siamo in nove,
quattro ragazzi e cinque ragazze, di cui una è suora.
A sei anni, attraverso mio padre, che è ufficiale dell’esercito (colonnello) entrai nella scuola militare
67 Infantry Battalion(Army Barrack) Aba Abia Stato. Restai in questa scuola per sei anni; un sistema
militare molto rigido, che mi ha insegnato molte cose per quanto riguarda obbedienza, amore e disciplina. Dopo le scuole secondarie ho ricevuto il diploma in Education / Economia, il diploma in latino e mi sono
poi laureato in Scienze Politiche. I primi segni della mia vocazione,
sull’esempio della religiosità materna e di mia zia (suora), si verificarono
all’età di 14 anni; fin dall’inizio senti il desiderio di farmi missionario. Ho
conosciuto un missionario irlandese, che veniva nella nostra Chiesa,
una volta ogni due mesi, per celebrare la messa. Mi stupii al vederlo
celebrare; il suo vigore ed entusiasmo mi colpirono, incuriosendomi sulla vita consacrata.
Trovai alcune difficoltà nella famiglia quando parlai della vocazione
che avevo nel cuore; la mia famiglia non era molto d’accordo, i miei non
volevano che andassi via di casa; la mia scelta preoccupava specialmente mio padre e mia nonna. Al contrario mia madre sosteneva e appoggiava al cento per cento tale scelta. All’età di 27 anni, sono riuscito
ad arrivare in Italia, e l’8 settembre 2005, festa della natività di Maria, sono andato alla chiesa della Ghiara, a Reggio Emilia; il primo frate che ho conosciuto fu fra Fiorenzo Gobbo, dopo trovai altri frati dell’
Ordine dei Servi di Maria. Per mezzo di Sofia ( una sorella dell’OSSM) ho conosciuto fra Jeffrey e poi
Lorenzo, che mi hanno fatto conoscere p. Girolamo Iotti. Da quel momento in poi, con l’ausilio di padre
Girolamo insieme ad altri frati, ho deciso di dare il mio sì, e fare una prima esperienza nell’OSM.
La mia prima accoglienza fu a Reggio Emilia nel settembre del 2005, dove ho avuto la possibilità di
vivere un’esperienza importante presso il santuario della Madonna della Ghiara. Nel 2006 fr. Mario Azzario, ex provinciale, mi ha inviato a Ronzano per il pre-noviziato, poi ho vissuto ad Ancona presso il
convento del Sacro Cuore, ed infine nel 2009 andai a Siena in preparazione al noviziato.
Nell’agosto del 2010, raggiunsi Monte Senario per l’anno di noviziato. Con una celebrazione presieduta da fra Angel M. Ruiz Garnica, priore generale, abbiamo iniziato questo importante cammino formativo il 23 agosto, festa di san Filippo Benizi, nella cappella dei Sette Santi Fondatori. Eravamo in sei:
due dal Brasile, tre italiani ed io. Nostro maestro è stato fra Piergiorgio di Domenico.
Il 20 agosto 2011 abbiamo emesso in sei la professione temporanea a Monte Senario, celebrazione
presieduta da fra Angel, priore generale. Un giorno molto importante per noi: festeggiavano insieme a
noi la nostra prima emissione dei voti i nostri familiari, amici, fratelli e sorelle del nostro Ordine.
Ora mi trovo nella comunità internazionale di Sant’ Alessio, a Roma e sto facendo il secondo anno di
filosofia nella Pontificia Facoltà Urbaniana e ho concluso il biennio di Storia e Spiritualità dell’OSM presso la nostra Facoltà Marianum. A Dio piacendo e con la preghiera dei miei confratelli desidero essere
perseverante, fedele e forte per proseguire il mio cammino come frate servo di Santa Maria, disponibile
ad andare in ogni luogo del mondo a proclamare la parola di Dio ad ogni creatura, sicuro che ovunque io
vada Lui sarà sempre con me, insieme a Maria, nostra Madre e protettrice.
Fr. Philip Chukwuma M. Anaele
Brevissime e Varie
 Fr. Giustino M. D’Orazio, fin dai primi giorni di maggio, come concordato, si è trasferito nella comunità di Ancona, alla quale era stato assegnato.
 Il prenovizio Giovanni Ponzelli, per motivi di salute, interrompe momentaneamente l’iter formativo,
che, a Dio piacendo, riprenderà a completa guarigione.
 Il 15 Maggio si è aggiunto ai nostri prenovizi un candidato della Provincia Veneta, Luis De Luca, per
favorire una reciproca conoscenza in vista del prossimo Noviziato a Monte Senario.
 I nostri malati sono in fase stazionaria, da segnalare una caduta di Fr. Venanzio M. Ramasso, che si
è lussato il polso della mano sinistra.
Dialogo on Line
 La notte tra il 18 e il 19 Maggio si è svolta a Napoli la tradizionale Marcia Notturna dei Servi, a cui
hanno partecipato alcuni nostri frati e un certo numero di suore e laici operanti nel nostro territorio.
Assieme alla Provincia Veneta gli organizzatori sono riusciti a riempire un pullman e rendere più piacevole il lungo viaggio. Il Card. Crescenzio Sepe ha celebrato la S. Messa di apertura, dichiarandosi
amico dei Servi.
 Il programma delle celebrazioni per il centenario della presenza dei Servi a Reggio continua secondo
programma. Lo scorso sabato 11 Maggio un buon gruppo di membri della Famiglia servitana si è ritrovata nell’ex convento S. Giuseppe di Sassuolo, dove lo storico sassolese Giuseppe Gazzadi ha tenuto una interessante conferenza sulla presenza dei Servi a Sassuolo. Il Priore provinciale ha poi presieduto una concelebrazione nella Chiesa parrocchiale di S. Giorgio.
 Lo scorso 7 Maggio, finalmente, il Priore provinciale ha terminato in Ancona lil ciclo delle visite canoniche, di cui darà notizia durante la Riunione annuale a Monte Senario.
 Le due veneratissime immagini della Madonna di S. Luca e dell’Olmo, patrone rispettivamente di Bologna e Budrio sono scese in Città. Anche i nostri frati hanno partecipato alle varie manifestazioni.
 Dal 27 al 30 Maggio 2013, Fr. Bruno M. Castriccini e fr. Gino M. Leonardi, si recheranno in Albania
per vedere lo stato delle nostre proprietà a seguito del ritiro dei frati da Valona.
Dalla Famiglia dei Servi
PROMESSA NELLA FRATERNITÀ DI SANTA MARIA DEI SERVI A BOLOGNA
Il giorno 5 maggio 2013 è stata una giornata di gioia
nella nostra fraternità: dopo diversi anni abbiamo
avuto una nuova promessa, quella della nostra sorella Elisabetta Menozzi.
La cerimonia è avvenuta durante la Santa Messa
celebrata dal Priore provinciale P. Gino Leonardi e
concelebrata dal nostro assistente P. Bruno Zanirato. Erano presenti: il nuovo priore prov. OSSM Marco Lapponi con Licia e Claudia, la Fraternità della
Basilica, alcune consorelle di S. Antonio Pucci, la
famiglia di Elisabetta.
Sono stati momenti molto emozionanti, ricchi di gratitudine per la Nostra Signora, che ci ha concesso la
grazia di avere una nuova appartenente nell’ Ordine
Secolare.
Purtroppo siamo in un piccolo numero ma orgogliose
e felici di essere Serve di Maria! Confidiamo in Maria
affinché altri possano sentire la Sua chiamata e risponderLe: si.
Terminata la santa Messa ci siamo ritrovati in una sala della basilica per un momento di agape fraterna con i Frati e tutti quelli che hanno partecipato alla cerimonia.
La Vergine Maria continui a proteggerci e a guidarci nel nostro cammino verso il Suo Gesù.
Rita Monticelli, priora della fraternità
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UNI.FA.S.I. — UNIONE DELLA FAMIGLIA SERVITANA IN ITALIA
Ai fratelli e alle sorelle della Famiglia Servitana
Carissimi fratelli e carissime sorelle, come consuetudine, anche quest’anno ci incontreremo, come
Famiglia Servitana, alla festa comunitaria che si terrà a Monte Senario il giorno 7 luglio (prima domenica di luglio).
La giornata nazionale, giunta quest’anno alla sua nona celebrazione, avrà come tema generale Insieme sul Monte a 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II. Il programma è stato preparato ricordando
questa importante ricorrenza che in questo anno della fede ci ha visti coinvolti, insieme a tutte le comunità ecclesiali, in un cammino di rinnovamento e di comunione.
Il consiglio ha ritenuto opportuno dare al momento del pranzo il significato dell’agape e della condivisione, pertanto invitiamo i fratelli e le sorelle a portare, per il pranzo al sacco, qualcosa da mettere in comune. Sr. Amalia Simonetta Mantovani e Remigio allestiranno il salone (ex ristorante, a fianco del
bar), dove i convenuti potranno lasciare il cibo che in
seguito sarà condiviso.
L’angolo del buon umore
Fiduciosi che anche quest’anno saremo in molti vi
chiediamo la cortesia di diffondere il programma nelle “Cari fratelli e
comunità, fraternità, famiglie, gruppi dei Servi e delle sorelle - disse un
Serve di Maria, nonché tra i vostri conoscenti, fami- giorno un prediliari ed amici, attraverso le modalità di informazione catore dal pulpito
che solitamente usate.
- ho avuto una
Ci affidiamo a voi perché la sensibilizzazione pos- settimana partisa essere capillare e perché la partecipazione possa colarmente carica
essere numerosa.
di impegni e non
Vi ringraziamo fin d’ora ed attendiamo che ci pos- ho avuto il tempo
siate comunicare, entro il 10 giugno, il numero ap- di preparare, come mia abitudine, la predica
per oggi. Vi chiedo dal profondo del mio cuoprossimativo dei partecipanti.
Ci accompagni e ci benedica Santa Maria, la ma- re di perdonarmi. Eccezionalmente, così, questa domenica mi lascerò guidare dallo Spirito
dre del Signore e madre nostra.
Santo… ma non preoccupatevi, da ora in
Rosanna Marchionni, Presidente UNIFASI
avanti non lo farò più!”.
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