N° Titolo
Testata-Edizione
Data
1
Congelate l'entrata
Il Friuli
08-06-2007
2
Gherghetta: mi attendevo piu' donne
Il Piccolo Gorizia
08-06-2007
3
Segnaletica inesistente, pericolo a Lucinico
Il Piccolo Gorizia
08-06-2007
4
Riforma Tfr e previdenza complementare
Il Piccolo Gorizia
08-06-2007
5
Lavoro garantito ai disabili
Il Piccolo Gorizia
08-06-2007
6
Libro sul Nad Logem
Il Piccolo Gorizia
08-06-2007
7
Romans, 350 spettatori al musical
Il Piccolo Gorizia
08-06-2007
8
Sagrado, un assessorato al socialista Boschin
Il Piccolo Gorizia
08-06-2007
9
Sul porta a porta a Staranzano il comitato all'attacco
Il Piccolo Gorizia
08-06-2007
10 Porta a porta, gia' 200 richieste di esenzione
Il Piccolo Monfalcone
08-06-2007
11 Il ruolo della Provincia
Il Piccolo Monfalcone
08-06-2007
12 Rifiuti, la raccolta porta a porta e la politica
Il Piccolo Monfalcone
08-06-2007
13 Ronchi, futuro incerto per 110 ex dipendenti
Il Piccolo Nazionale
08-06-2007
14 Il bus della notte per Sistiana
Il Piccolo Trieste
08-06-2007
15 Lo sfidante di Illy
Il Piccolo Trieste
08-06-2007
16 Protocollo per i disabili
Messaggero Veneto Gorizia
08-06-2007
17 Bravi a scuola e nello sport
Messaggero Veneto Gorizia
08-06-2007
18 Libro di Juren
Messaggero Veneto Gorizia
08-06-2007
19 Brundibar attiva
Messaggero Veneto Gorizia
08-06-2007
20 Il porta a porta
Messaggero Veneto Gorizia
08-06-2007
21 Province unite
Messaggero Veneto Nazionale
08-06-2007
22 Commercio, poltrona
Messaggero Veneto Pordenone
08-06-2007
23 Kosovo: il caso
Voce Isontina
08-06-2007
24 Quando le oche
Voce Isontina
08-06-2007
8 GIU 2007
Il Friuli Isontino
pagina 17
gherghetta, provincia di gorizia
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Spalla destra
8 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Citta'
pagina 21
Gherghetta: mi attendevo più donne
nella squadra del nuovo primo cittadino
Quale è il giudizio sulla giunta
scelta dal sindaco Ettore Romoli
per amministrare la città nei
prossimi cinque anni?
Per il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta la nuova giunta tiene conto delle allenaze strette dal primo cittadino nel corso della campagna
elettorale: «La qualità la vedremo
strada facendo - commenta -. Forse mi sarei aspettato una maggior presenza di donne, ma per
questo ci vuole ancora del tempo.
Ci sono degli elementi di sicura
qualità e alcuni volti nuovi a cui
bisogna dare la possibilità di dimostrare sul campo le competenze possedute».
Uno dei referati più importanti
per il rilancio della città è senza
dubbio quello al commercio affidato al vicesindaco Fabio Gentile assieme a quelli alle attività produttive, alla polizia municipale, al decentramento e alla programmazione economica. In merito, il presidente dell’Ascom Pio Traini
preferisce commentare tenendo
un basso profilo: «Il nostro settore - dice - è rilevante ed ha una
sua identità peculiare. È evidente che oltre a una persona che
sappia fornire un apporto prettamente politico, abbiamo bisogno
di un assessore che conosca le
questioni tecniche. Al momento
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
non sono in grado di valutare le
competenze di Fabio Gentile, ma
mi auguro che possa esserci quanto prima un confronto. Noi diamo
fin da ora la nostra disponibilità».
Anche se le posizioni politiche
tra il presidente del Coni Giorgio Brandolin e il neoassessore
alla gestione degli impianti e delle attività sportive Sergio Cosma
sono diametralmente opposte,
Brandolin è sicuro che tra loro
non ci saranno problemi: «Cosma
è un uomo di sport. Lo conosco
perché quando ero presidente della Provincia ho potuto aiutarlo
nella sua attività. Anche se le nostre idee sono agli antipodi, non
significa che non possiamo collaborare. L’importante è lavorare
per il bene comune della città. Il
suo compito non sarà semplice.
Con il Palaconi da sistemare, il rilancio dello sport goriziano è una
vera e propria gatta da pelare».
Soddisfatta della scelta fatta
da Romoli in campo sociale la responsabile dell’Ufficio servizi alla
persona del Comune Manuela
Salvadei: «Silvana Zamparo è
una persona che conosce già la città e le sue strutture, per cui ci sono tutti i presupposti per lavorare in modo concreto. Sono sicura
che entrerà nel vortice delle nostre attività senza difficoltà».
s.b.
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8 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Citta'
pagina 24
Il presidente Stabon si fa portavoce delle richieste del quartiere. «In piazza San Giorgio si rischia l’incidente»
Segnaletica inesistente, pericolo a Lucinico
«I pedoni sono in difficoltà
e gli automobilisti
trasgrediscono le regole»
di Francesco Fain
Fioccano le proteste a Lucinico. Sempre più forti e
sempre più insistenti. La
segnaletica orizzontale in
piazza San Giorgio è completamente sparita. Il problema - già segnalato nelle
scorse settimane - non è
stato ancora risolto: anzi si
è aggravato perché non c’è
nemmeno più la «parvenza» delle strisce a terra. E
senza indicazioni precise,
vige l’anarchia: le auto imboccano contromano la piccola piazza, ci sono parcheggi selvaggi un pò ovunque,
c’è il rischio continuo di incidenti.
gente è scorretta: parcheggia l’auto da tutte le parti.
Non c’è rispetto per nessuno». Come si ricorderà quand’era ancora assessore
comunale alla Polizia municipale Maurizio Di Matteo vennero rifatte completamente le strisce orizzontali
in piazza San Giorgio: non
fu un banale rifacimento
ma cambiò anche la loro sistemazione nel senso che
fu rivoluzionata la viabilità
in piazza San Giorgio. In altre parole, in uscita verso
via Udine venne introdotta
la corsia unica indipendentemente dalla svolta a destra o a sinistra: accanto
venne ricavata una corsia
in entrata. Per farci l’abitu-
dine passò del tempo: si registrarono anche proteste
per la cancellazione della
doppia corsia d’uscita. Ma
da alcuni mesi ormai, le
strisce sono praticamente
tutte cancellate e vige la
più completa «anarchia».
Le auto che si fermano allo
stop contravvengono a quello che erano le direttive della segnaletica orizzontale.
I RISCHI. «Prima o poi
succede un incidente - ha
segnalato di recente un
gruppo di lucinichesi -. Non
si capisce perché non sono
ancora intervenuti per ripristinare quelle strisce:
senza contare che in vari
punti del paese le zebre pedonali sono diventate an-
L’ILLUMINAZIONE. Altra questione è quella relativa alla carenza di illuminazione pubblica. Le situazioni peggiori sono in via
Visintin, in via Boemo, in
via delle Chiese Antiche:
pur essendo vie secondarie
sono piuttosto trafficate e
ci vorrebbe più luce. «Nel
bilancio previsionale del Comune di Gorizia, sono state
inserite molte vie ma, francamente, non so quando potrà essere realizzato l’intervento. Non vorrei succedesse come con le fognature
messe a bilancio già 10 anni fa e oggi stralciate perché la responsabilità è di
Irisacqua», conclude Stabon.
LA DENUNCIA. A farsi
portavoce delle lamentele è
il presidente uscente del
Consiglio circoscrizionale,
Giorgio Stabon che - praticamente a cadenza giornaliera - registra le proteste
dei suoi concittadini. «Il
problema l’abbiamo segnalato più volte al Comune.
Le strisce sono completamente sparite e gli automobilisti sono disorientati. Il
rischio di incidenti è altissimo. Anche i pedoni sono in
difficoltà - sottolinea Stabon -. A questo problema
va aggiunto il fatto che la
ch’esse invisibili. Abbiamo
appreso che il Comune intende utilizzare parte dell’incasso delle multe ai semafori per rifare la segnaletica: speriamo che i lavori
inizino da Lucinico». La
giunta Brancati ha lasciato
in eredità a Romoli un progetto (supportato da un maxistanziamento da 500 mila euro) per sostituire la segnaletica verticale usurata
e poco visibile. L’amministrazione comunale investe
sulla sicurezza stradale,
consapevole dell’importanza che hanno le indicazioni
per limitare al massimo i rischi della strada. «Speriamo inizino i lavori», l’auspicio dei lucinichesi.
Segnaletica stradale invisibile in piazza San Giorgio
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8 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Citta'
pagina 24
Oggi in Provincia
Riforma Tfr
e previdenza
complementare:
un incontro
Tutti i lavoratori dipendenti devono decidere entro il
30 giugno (o entro sei mesi
dall’assunzione) dove destinare il proprio trattamento
di fine rapporto. Dare una
risposta non è facile. L’Ente bilaterale del commercio, turismo e servizi del
Friuli Venezia Giulia, consapevole della complessità
della materia ha voluto organizzare, con il patrocino
della Provincia e dell’Ordine dei consulenti del lavoro, il convegno «La riforma
del Tfr e della previdenza
complementare» per approfondire tutte le tematiche
relative a questi importanti temi. L’intento è quello
di aiutare i lavoratori e le
aziende ad avere un quadro di riferimento che sia il
più completo possibile in
modo che la scelta di ognuno tenga conto di tutte le
possibili alternative.
L’incontro che si terrà oggi, dalle ore 9.30, nella sala
consiliare della Provincia
in corso Italia 55, aperto a
tutti gli interessati che entro il 30 giugno soono chiamati ad una importante
scelta: entro quella data
ogni lavoratore dovrà comunicare al datore di lavoro la
propria scelta sulla destinazione del Tfr maturato da
quest’anno. Dopo i saluti
del presidente della Provincia Enrico Gherghetta, dell’assessore alle Politiche
del lavoro Marino Visintin
e del presidente Ebiter
Friuli Venezia Giulia Giuseppe Bortolussi, interverranno Alessandro Vecchietti, responsabile area legislazione d’impresa della Confcommercio e consigliere
Fondo Fon.Te., Franco Russo, dirigente sede regionale
Inps e, infine, Luigi Meneghini, docente di Diritto del
lavoro dell’università di Trieste.
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Spalla destra
8 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Citta'
pagina 24
L’obiettivo degli enti è assorbire tutte le richieste
Lavoro garantito ai disabili,
accordo tra Provincia e Inps
Provincia di Gorizia e Inps collaboreranno per favorire l’inserimento
dei disabili nel mondo del lavoro. È
stato firmato ieri mattina nella sede di corso Italia un protocollo tra
l’amministrazione provinciale e
l’Inps per la fornitura dei dati relativi ai lavoratori disabili operanti
nelle imprese dell’Isontino.
Le caratteristiche della collaborazione sono state illustrate dall’assessore provinciale al Lavoro Marino Visintin, da Antonia Barillari,
referente dell'ufficio coordinamento e programmazione politiche sociali della Provincia, e da Valdi
Ronco, direttore dell’Inps di Gorizia. Il protocollo avrà una durata
iniziale di tre anni, e prevede che
l’Inps trasferisca agli uffici della
Provincia per via telematica, con
cadenza semestrale, i dati in suo
possesso relativi ai lavoratori dipendenti operanti in ciascuna impresa della provincia di Gorizia. In
questo modo, evitando sovrapposizioni e inutili lungaggini, i centri
per l’impiego saranno in grado di
monitorare la situazione di ogni
singola impresa, inserendo dove
possibile i disabili iscritti nelle liste di collocamento, che attualmente sono 712. La legge obbliga infatti le imprese ad assumere un diver-
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so numero di dipendenti disabili a
seconda delle loro dimensioni: per
le aziende con meno di 15 dipendenti non esiste alcun obbligo, ma
quelle che hanno da 15 a 35 dipendenti devono avere almeno un lavoratore disabile, quelle che hanno fino a 50 dipendenti ne devono avere almeno 2, mentre le imprese più
grandi, con più di 50 dipendenti,
devono presentare personale disabile pari al 7 per cento del proprio
organico.
Soddisfatto della collaborazione
il presidente della Provincia Gherghetta: «Questo protocollo rientra
nel più ampio progetto che stiamo
portando avanti per cancellare la
disoccupazione tra i disabili: ogni
anno la Provincia ne riesce ad inserire nel mondo del lavoro quasi
120. Vogliamo combattere in tutti i
modi quella che io chiamo ’evasione sociale’, ovvero il fatto che
un’impresa non assuma il numero
di lavoratori disabili che la legge
impone. Prossimamente pubblicheremo una lista di aziende inadempienti, che si dovranno mettere in
regola, perché i problemi sociali devono essere affrontati tanto dagli
enti pubblici quanto da quelli privati».
Marco Bisiach
Taglio medio
8 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Agenda e Taccuino
pagina 25
Libro sul Nad Logem
Nell’ambito della rassegna
culturale «Voliamo la pace»
oggi alle 17.30 in Provincia
verrà presentato il libro di
Mitja Juren «Nad Logem,
la collina fra due mondi».
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Breve
8 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Isontino
pagina 29
In scena i due attori Giorgio Monte e Manuel Buttus con un coro di una cinquantina di voci bianche
Romans, 350 spettatori al musical
Il Teatrino del Rifo ha raccolto uno straordinario successo
ga, rappresenta l’eterna
lotta tra il bene e il male e
viene raccontata in modo
suggestivo attraverso gli
occhi e i canti dei bambini.
Molto apprezzato è stato
pure il luogo in cui si è
svolta l’opera, ovvero un
edificio storico per il paese, noto per l’attività casearia avviata prima dalla
ditta «Ferrarin e fratelli
Bolzan», poi dall’Industria
casearia e affini, l’Icea di
Trieste. Un luogo inutilizzato da diverso tempo e
riaperto grazie alla disponibilità della famiglia Sartori, attuale proprietaria
dello stabile. Un modo,
questo, anche per riscoprire un sito locale dal passato produttivo importante,
che fa parte della storia locale.
e.c.
La storia è ambientata
nel ghetto di Terezin.
Apprezzata la disponibilità
della famiglia Sartori
di aprire il suggestivo
cortile dell’ex caseificio
ROMANS Ha raccolto uno
straordinario successo di
pubblico e di critica, l’altra sera nel suggestivo cortile dell’ex caseificio Icea
di via Cividale a Romans
d’Isonzo, dove è stato presentato per la seconda volta in regione e per la prima nella provincia di Gorizia, lo spettacolo teatrale
del «Teatrino del Rifo»,
che assieme all’Associazione Artemia di Torviscosa,
ha presentato «Brundibár
- Una favola per sopravvivere: la musica nella città
di Terezin», opera in due
atti tratta dal libretto del
ceco Adolf Hofmeister, con
musiche di Hans Krása.
All’interessante appuntamento con il musical dei
ragazzi hanno infatti assistito circa 350 persone,
che hanno gremito l’ampio
spazio del cortile interno
del vecchio stabilimento
caseario romanese, mostrando ampio apprezzamento per questa favola
che ha visto in scena, oltre
ai due attori-registi del Rifo, Giorgio Monte e Ma-
Un parte dei protagonisti del musical «Brundibar»
nuel Buttus, anche un ensemble strumentale e un
coro composto da una cinquanta di voci bianche.
Per tutti loro, alla fine della rappresentazione, c’è
stato il lungo caloroso applauso da parte del pubblico presente, entusiasta di
questa iniziativa che, come ha ricordato all’inizio
di serata l’assessore comunale alla cultura Michele
Calligaris, è stata promossa dal Comune di Romans,
attraverso il suo assessorato, e inserita nell’ambito
della rassegna regionale
denominata «Teatro nei
Luoghi», realizzata con il
patrocinio della Provincia
di Gorizia e il contributo
della Regione.
La delicata vicenda, che
è ambientata nel ghetto di
Terezin, nei pressi di Pra-
Lo spettacolo si è tenuto nell’ex caseificio
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Taglio medio
8 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Isontino
pagina 29
Lo Sdi sollecita il sindaco Elisabetta Pian a premiare l’esponente eletto a Poggio Terza Armata
Sagrado, un assessorato al socialista Boschin
SAGRADO I socialisti della sezione di Sagrado hanno deciso di proporre al neoeletto
sindaco Elisabetta Pian il
consigliere Alberto Boschin
per la carica di assessore comunale. La decisione di presentare Alberto Boschin,
che è risultato eletto nella
frazione di Poggio Terza Armata, è stata presa all’unanimità nel corso di una riunione a cui hanno partecipato oltre al segretario Giorgio Zimolo anche gli altri
due consiglieri eletti dallo
Sdi, Simonetta Visintin e
Stefano Pian.
Nel corso della riunione,
poi, i socialisti hanno deciso
di prendere una posizione
su alcune delle polemiche
che hanno avvelenato la vita politica del comune isontino nelle ultime settimane.
In particolare, con riferimento alla campagna elettorale, il segretario Giorgio Zimolo ha voluto sottolineare
come la lista Orizzonti Comuni abbia vinto le elezioni
in modo chiaro e senza bisogno di aiuti esterni: infatti
secondo Zimolo «la contestata lista capeggiata da Pierina Zulian ha raccolto i suoi
consensi in tutto l’arco politico e non solo nell’ambito
del centrodestra come sostengono gli esponenti delle
liste sconfitte».
Per quanto riguarda la ri-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
chiesta da parte di alcuni
componenti dell’opposizione
di porre come primo punto
all’ordine del giorno del
prossimo consiglio comunale la tanto discussa questione della discarica che qualcuno insiste a vedere come
in fase di realizzazione nell’ex cava di calcare Calcisonzo, i Socialisti tengono a precisare come si tratti solo di
una «strumentalizzazione
poco credibile di un argomento che era stato chiuso
più di un anno fa con la delibera comunale del 31 maggio 2006». Già quella volta,
infatti, prendendo atto della
posizione assunta dal presidente della Provincia Enri-
co Gherghetta, la giunta comunale considerava «superata la possibilità di realizzare un deposito di ceneri e
demandava ad Agenda 21
comunale il compito di definire le proposte più consone
per il recupero di tutta
l’area della cava e del piazzale antistante».
Sempre secondo Zimolo i
problemi che affliggono oggi
il comune isontino sono ben
altri ed alcuni sono stati «aggravati dal lungo periodo di
commissariamento provocato proprio da coloro che,
usciti sconfitti dalle elezioni, pretendono di imporre ai
vincitori le loro scelte».
Roberto Visintin
Taglio basso
8 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Provincia
«Non è stata ancora fissata la data del referendum»
Sul porta a porta a Staranzano
il comitato all’attacco del Comune
STARANZANO Completamente
ignorato dopo la consegna
ufficiale delle firme per il
referendum, avvenuta lo
scorso 23 aprile alla segreteria comunale. Il Comune
nicchia e non risponde. E
parte l’attacco del comitato
Staranzano pulita, che ha
proposto l’abolizione del
porta a porta, anche al presidente della Provincia di
Gorizia, Enrico Gherghetta, il quale ha dichiarato
nei giorni scorsi che il porta a porta spinto, in tutto il
Goriziano, tranne che per
Grado e Monfalcone, non è
stata una proposta voluta
dalla coalizione dell’Ulivo.
«Dice il vero – afferma la
presidente del comitato
Giuliana Gordini – solo riguardo al termine “Ulivo”.
Mentre nella sostanza, il
servizio è stato voluto dalle
sinistre che hanno creato
Iris. Sinistre che a quell’epoca e ancora oggi governano in tutto il territorio
provinciale». «Mai avremmo immaginato – afferma
ancora la Gordini – di subire questa ennesima imposi-
zione del porta a porta da
quella corrente politica che
storicamente ha dato, come
suo primo ideale, enorme rilevanza al confronto con la
“base”, sia essa la cittadinanza, sia l’elettorato. Al
presidente Gherghetta diciamo che accettiamo di
buon grado la volontà di effettuare cambiamenti che
siano opportuni, sensati,
economici e soprattutto accettati dalla popolazione».
Protesta, dunque, il comitato Staranzano pulita, promotore del referendum per
l’abolizione del porta a porta, per il lungo silenzio del
Comune, sulla definizione
della data della consultazione referendaria e per il fatto che nell’ultimo consiglio
comunale non sia stato neanche accennato il periodo
probabile per lo svolgimento del referendum. Nessun
consigliere, infatti, ha solle-
Un giovane getta i rifiuti in un cassonetto (Foto Altran)
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
pagina 30
«Le modifiche proposte
per la raccolta
dei rifiuti non sono
sufficienti
a evitare i disagi
sopportati dai cittadini»
citato la giunta a dare una
risposta su un problema
che da un anno sta provocando accese polemiche, accompagnate da un malcontento generale perché non
si intravede una soluzione.
«Cercano tutti di guadagnare tempo – dice la presidente Giuliana Gordini – sperando che la cosa vada nel
dimenticatoio. Prima l’amministrazione è d’accordo a
portare delle migliorie. Poi
ci convocano per illustrare
quello hanno intenzione di
proporre. Quindi dicono di
avviare una campagna di
informazione, ma fino a oggi nessuno ha ricevuto niente. Sperano di stancarci.
Ma noi non molliamo perché questa situazione sta logorando la gente giunta al
limite della sopportazione.
E il Comune fa finta di
niente». Al sindaco di Staranzano, il comitato ribadisce che le modifiche escogitate dall’amministrazione
non allevieranno i cittadini
dal sostituirsi agli operatori ecologici e dal dover convivere con la spazzatura,
ma verranno chiamati «a
sborsare più quattrini». Sulla questione del referendum il comitato tranquillizza la gente. «Secondo le norme vigenti, entro il 22 giugno – dice la Gordini – l’amministrazione deve riunire
la Commissione di garanzia e definire la data della
consultazione referendaria
che si farà».
Ciro Vitiello
Taglio medio
8 GIU 2007
Il Piccolo Monfalcone Citta'
pagina 21
Preso d’assalto l’Ecosportello
Deroga per gli ultra 75enni
Porta a porta,
200 richieste
di esenzione
Alcuni cassonetti per i rifiuti in città
MONFALCONE Sono quasi 4 mila, secondo
quanto risulta all’anagrafe cittadina, gli
anziani sopra i 75 anni a Monfalcone.
Sono quindi altrettanti i possibili esentati dal sistema di raccolta differenziata, che però devono chiedere l’esenzione
al Comune. E lo hanno già fatto almeno
in 200. Non è un caso se l’Ecosportello
che il Comune ha provveduto ad attivare per venire incontro alle esigenze della popolazione prima della partenza del
nuovo sistema è stato preso d’assalto dagli over 75. Con il previsto avvio del
«porta a porta», il 18 giugno, in città s’è
scatenata la corsa all’esenzione.
Elena Orsi a pagina 21
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Apertura
8 GIU 2007
Il Piccolo Monfalcone Citta'
pagina 21
Si avvicina la data del 18 giugno che vedrà l’avvio anche a Monfalcone del nuovo sistema di raccolta differenziata
Porta a porta, già 200 richieste di esenzione
Segreteria telefonica e sportello intasati dagli over 75 che vantano questo diritto
Sono quasi 4mila, secondo quanto risulta all’anagrafe cittadina, gli anziani sopra i 75 anni a Monfalcone. Sono quindi altrettanti i possibili esentati dal sistema di raccolta differenziata, che però devono
chiedere l’esenzione al Comune. E lo hanno già fatto almeno in 200. Non è un caso se l’Ecosportello
che il Comune ha provveduto ad attivare per venire incontro alle esigenze della popolazione prima
della partenza del nuovo sistema è stato letteralmente preso d’assalto dagli over 75.
ESENZIONE. Centinaia
di richieste in tale senso sono piovute sul Comune di
Monfalcone. Tanto che, sulla segreteria telefonica registrata che risponde al numero corrispondente allo
sportello (0481 494435) lo
stesso messaggio avverte
che «se si telefona per le
esenzioni, sacco verde, contenitore per pannolini e
pannoloni, e contenitore
per siringhe, lasciare il proprio nome e numero di telefono e verrete richiamati».
Alla notizia della partenza
del servizio, il prossimo 18
giugno, in effetti si è scatenata una vera e propria corsa all’esenzione. Che però
prevede, secondo una recente delibera di giunta, dei parametri ben precisi per la
sua attivazione. Ne sono
compresi gli ultrasettantacinquenni sia single che in
coppia, i disabili al 75%
(con documentazione medica) single oppure con un nucleo famigliare che abbia accesso o che giustifichi
l’esenzione. Attenzione: il
provvedimento non è, come
si è capito, automatico: deve essere richiesto dal destinatario direttamente al Comune.
ITER PER L’ESENZIONE. Le persone esentate
dal sistema di raccolta porta a porta potranno astenersi dalla raccolta differenziata dell’umido, del secco residuo, e delle altre tipologie
di rifiuti. Entreranno in
possesso di un sacco verde,
che verrà ritirato due volte
la settimana, che funzionerà praticamente come un
normale sacco dell’immondizia. Al momento del conferimento del sacco verde sarà anche consegnato il calendario delle giornate di ritiro, che saranno ovviamente diverse da quelle degli altri tipi di rifiuti. Nulla però
vieta all’utente esente di
conferire separatamente,
con l’ausilio degli altri appositi contenitori, una o più
frazioni di rifiuto oggetto
della raccolta differenziata.
DISTRIBUZIONE. A mettere in crisi molte persone
che chiedono l’esenzione
dal porta a porta è il fatto
che il sacco verde non viene
consegnato direttamente
dall’Iris. Gli over 75 si vedranno infatti recapitare lo
stesso materiale delle altre
famiglie. Poi saranno loro,
eventualmente, a dover restituire il bidoncino e i vari
sacchetti all’Ecosportello
del Comune per ricevere in
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
cambio la dotazione di sacchi verdi, nei casi in cui vogliano essere esentati dall’obbligo della raccolta porta a porta.
«Non possiamo procedere
direttamente alla consegna
del sacco verde per due motivi – spiega l’Iris -. Il primo riguarda la privacy, il
secondo invece è che al momento noi non sappiamo se
la persona ha richiesto o
meno l’esenzione. Ci sono
infatti over 75 che comunque non trovano difficoltà
nel fare la differenziata, e
quindi non hanno intenzione di richiedere l’esenzione». La distribuzione del
materiale andrà quindi
avanti secondo le linee
standard, e sarà completata, spiega Iris, entro la partenza del nuovo servizio.
«In ogni caso, per il primo
periodo verranno mantenuti i cassonetti sulla strada
– spiega l’Iris – e quindi anche chi non è ancora entrata in possesso del materiale, non dovrebbe avere problemi di sorta».
QUARTIERI. Finora comunque, come si è visto, la
corsa all’esenzione non è
mancata di certo. E si è concentrata in alcuni quartieri
periferici dove la percentuale di anziani - molti dei quali vivono da soli - è più alta,
ovvero Panzano e via Romana-Solvay. Ma, secondo
quanto riferito dagli stessi
Comitati di quartiere, la
tendenza è piuttosto omogenea sull’intero territorio comunale.
Elena Orsi
Rifiuti sparsi a Monfalcone
Apertura
8 GIU 2007
Il Piccolo Monfalcone Citta'
pagina 21
TRATTATIVE
Si profila un riavvicinamento tra la giunta e le forze di opposizione
Centrodestra: troviamo insieme una soluzione
Il sindaco: è ragionevole, possiamo discuterne
«Con il porta a porta non faccio crociate. Il problema di
fondo è un altro: il risultato
da dover garantire per ottenere minori costi e minore
impatto ambientale. Ed è il
raggiungimento di oltre il
60% di differenziata». Il sindaco Gianfranco Pizzolitto
sgombera il campo da polemiche e «aleatorie» dichiarazioni d’intenti, per aprire invece nuovamente al dialogo.
Sul porta a porta si può ancora discutere. Pone però
esplicite «condizioni», dettate dalle leggi economiche e
dalle risorse ambientali.
Nessun pregiudizio, dunque, al confronto. Nessuna
presa di posizione preconcetta. Ma cifre e obiettivi da
centrare. Pizzolitto si pone
pragmaticamente di fronte
alla questione-rifiuti. Disponibile a dialogare con tutti,
anche con l’opposizione, pur-
chè si ragioni su di un piano
credibile e fattibile. «Il vero
problema - sottolinea - è
mettere in campo, in tempi
ragionevoli, un progetto che
possa garantire il raggiungimento di una percentuale di
differenziata di oltre il 60%,
proprio in riferimento all’abbattimento dei costi e all’impatto ambientale. Si trovi
anche un’alternativa, ma
che sia fattibile entro questi
termini». Perchè il sindaco
lo fa notare: «Le metodologie alternative oggi disponibili dimostrano tuttavia che
non si riesce a raggiungere
il 40% di differenziata».
Apertura al dialogo, pertanto, ma piedi per terra. E
le «integrazioni» restano ancora possibili. Comprese le
raccomandazioni espresse
dall’Azienda sanitaria, «delle quali terremo debitamente conto». Apertura al con-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
fronto anche con l’opposizione. Con il consigliere della
Lega Nord, Federico Razzini, che ha proposto la mozione, sottoscritta altresì da
Giuseppe Nicoli di Fi e da
Maurizio Volpato di Città comune: «La mia mozione - sottolinea il capogruppo del
Carroccio - vuole essere
l’estremo tentativo di comporre il cambiamento nel migliore dei modi e in termini
”bipartisan”, per il bene di
Monfalcone. Con ciò alla luce dei mutati scenari politici, l’elezione del sindaco di
Gorizia Romoli, e delle dichiarazioni del presidente
della Provincia, Gherghetta». Per questo, aggiunge
Razzini, la mozione assume
la valenza «mediatoria» di
chi non intende, su un problema così delicato e impegnativo per i monfalconesi,
cercare la «conta» tra vincito-
ri e vinti. E il sindaco risponde: «La proposta del consigliere Razzini, che questa
volta non è aggressiva, sarà
tenuta in considerazione.
L’ho già portata all’attenzione della maggioranza. È mio
dovere ragionare sulle richieste avanzate». Margini
di cambiamento, dunque,
per il porta a porta? Pizzolitto non si sbilancia, ma fa capire che la disponibilità al
confronto rimane coerente.
«I cambiamenti però - aggiunge riferendosi al presidente della Provincia - non
possono avvenire attraverso
dichiarazioni. L’intervento
di Gherghetta mi è sembrato intempestivo. Vuole rivedere il piano? Si convochino
i soggetti interessati. Nessuno vuole impedire al presidente di fare le sue riflessioni, ma ci sono le sedi opportune per discuterne».
Apertura
8 GIU 2007
Il Piccolo Monfalcone Agenda e Taccuino
pagina 25
Il ruolo
della Provincia
Desidero
innanzitutto
esprimere compiacimento
per il tono garbato con cui
il presidente Gherghetta
ha risposto alla mia denuncia. Sappiamo che il tema
della soppressione delle
Province è privo di significato, in assenza di una revisione del dettato costituzionale. Inoltre il dibattito
sull'utilità delle Province
non deve nascondere tutti i
costi improduttivi, diretti e
indiretti, a mio giudizio
ben più gravi, che la politica, a tutti i livelli, ha generato negli anni, in molti enti cosiddetti inutili.
Nell'attuale quadro istituzionale, quindi, è importante che la Provincia di
Gorizia rafforzi il suo ruolo
di coordinamento: non ho
mai pensato né operato
(spero) a favore della sua
scomparsa. Bisogna anche,
però, riconoscere che, nella
nostra regione, la costituzione degli Aster ha modificato l'assetto degli enti, influenzando implicitamente
il campo di azione e il ruolo
della Provincia.
In definitiva prendo atto
della risposta di Gherghetta: è assolutamente ragionevole che iIl presidente difenda il suo operato. Apprendo anche, con piacere,
dei riscontri positivi da parte dell'opinione pubblica,
anche se mantengo il mio
giudizio che riguardo a dinamismo e concretezza ci
sono grandi margini di miglioramento (anch'io non
credo nei sondaggi, bisogna
evitare di diventarne schiavi, ma non si possono neppure ignorare).
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Nel merito potrei avanzare alcune controdeduzioni,
ma rinuncio volentieri perché il tutto rischia poi di risultare assolutamente stucchevole. I mesi e gli anni a
venire saranno buoni testimoni e giudici dell'attività
dell'ente ed esprimo nuovamente l'augurio personale
al presidente Gherghetta
di buon lavoro.
Riguardo al rammarico
che io non partecipi alla
maggioranza provinciale, ritengo che il mio sia un gesto di coerenza che va mantenuto, pur ribadendo la
mia disponibilità a fornire
ogni contributo che l'amministrazione ritenesse utile
e nella consapevolezza che
il 2008 (purtroppo) incombe. Colgo infine l'occasione,
riferendomi ad un argomento di attualità quale la prospettata revisione del piano provinciale dei rifiuti,
per invitare Gherhetta, anche se non ce ne sarà bisogno, a valutare con attenzione le considerazioni del
sindaco di Monfalcone Pizzolito. È sempre indice di
intelligenza riflettere sulle
opinioni altrui.
Luciano Migliorini
consigliere provinciale
Cittadini per il Presidente
Gorizia
Spalla sinistra
8 GIU 2007
Il Piccolo Monfalcone Agenda e Taccuino
pagina 25
IL CASO
Rifiuti, la raccolta porta a porta e la politica
Non mi stupisce il cambiamento di opinione sul porta a porta del presidente della
provincia, Enrico Gherghetta. La secca
sconfitta delle sinistre a Gorizia e il governo Prodi che scricchiola sempre di più,
nonché gli umori della gente su questa
imposizione indica poltrone locali a rischio. Gherghetta che agli inizi era sulle
posizioni del sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto ora ha probabilmente intuito che la minaccia dei «scovazoni» farà
traballare sicuramente qualche poltrona,
perché a mio vedere, tra circa 3 o 4 mesi
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
la tensione sarà alle stelle! Non si discute la differenziata, ma tutto il resto è nebbia fitta! Chiudo con una speranza, tutto
è da verificare ma, se si parla di rinnovamento o simili, questi personaggi, se sarà
fallimento abbiano l'accortezza di tornare al lavoro che svolgevano in precedenza
e lascino per sempre le scene della politica, ora si può dire che chi fallisce se ne deve andare, la caccia ai fantasmi del fascismo mi sembra chiusa definitivamente,
servono solo fatti, competenza e buon governo.
Giovanni Menon
Box
8 GIU 2007
Il Piccolo Nazionale Primo Piano
pagina 3
Tiziana Cozzi della Fim-Cisl: «I beni sequestrati servano a sanare almeno in parte i problemi degli operai del gruppo»
Ronchi, futuro incerto per 110 ex dipendenti
La cassa integrazione scadrà il 31 agosto: nessuna certezza sulla proroga
MONFALCONE È una soddisfazione, ma davvero amara e pagata a caro prezzo, quella che gli
ex dipendenti e i cassintegrati
di Finmek Access Media di
Ronchi dei Legionari hanno
provato ieri, apprendendo dell’arresto di Carlo Fulchir, l'imprenditore friulano che alla fine degli anni ’90 costruì dal
nulla un vero e proprio impero
dell’elettronica. In modo per
nulla limpido, come sta confermando l’indagine della Procura di Padova. «Se provo soddisfazione? Vediamo se prima
Fulchir si farà qualche giorno
di carcere - afferma Tiziana
Cozzi, coordinatrice della FimCisl nella Rsu dello stabilimento, in cui non è ancora rientrata dopo il cambio di proprietà
-. Non ha ammazzato nessuno,
ma ha rovinato la vita di tremila famiglie, ha ridotto sul lastrico tante persone». Tiziana
Cozzi si augura inoltre che i beni sequestrati a Fulchir e agli
altri indagati servano per sanare almeno in parte i problemi creati ai dipendenti del
gruppo, che quasi sicuramente
non si vedranno rinnovata per
un altro anno la cassa integrazione straordinaria. «A dispetto di quanto sembrava a fine
Una delle proteste dei dipendenti davanti alla Finmek di Ronchi
inverno - spiega la delegata
sindacale - al 99% la Cigs non
sarà prorogata dopo il 31 agosto e quindi i cassintegrati passeranno direttamente alla mobilità. Dei 110 di Ronchi dei
Legionari la maggior parte è
costituita da donne e giovani.
Diventa quindi fondamentale
l’azione della Provincia per il
ricollocamento di queste persone». La Provincia sta già garantendo sgravi fiscali da mille a 8 mila euro l’anno alle imprese che assumono cassintegrati Finmek, ma a tempo indeterminato. Il 18 giugno, alle
14, l’Ufficio del lavoro di Monfalcone ospiterà invece un incontro rivolto proprio ai cassintegrati dello stabilimento di
Ronchi e centrato sui corsi attivati per la loro riqualificazione.
«Senza essere giustizialisti,
viene da dire che così doveva
essere», commenta
anche
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Gianpaolo Giuliano, coordinatore della Fiom-Cgil nella Rsu
dello stabilimento, da inizio
aprile dipendente di Mw, la
nuova proprietà, che entro fine anno completerà il riassorbimento di 140 lavoratori Finmek. «Negli Stati Uniti per reati del genere - ricorda Giuliano - la legge è molto più rigida.
Non possiamo giudicare fino
alla sentenza definitiva, ma
gli farà bene fare un po’ di carcere. Per ora in Italia hanno
pagato solo i dipendenti, che
attendono ancora di ottenere
quanto Finmek loro deve». In
questi giorni i dipendenti Mw
e quanti hanno cambiato comunque lavoro negli scorsi mesi hanno comunque firmato un
accordo con l’Inps per ottenere
il Tfr loro dovuto per il periodo
che va dall’assunzione nello
stabilimento di Ronchi alla
conclusione del loro inserimento nell’amministrazione straor-
dinaria di Finmek. Ci sono però altre pendenze di cui i lavoratori attendono il saldo. «Bisogna sempre ricordare di questa vicenda che 110 persone sono rimaste a casa e che lo stabilimento è arrivato a superare i 500 dipendenti, mentre
ora arriverà a 140 - aggiunge
Giuliano -. Siamo rimasti tutti
profondamente segnati. Anche
chi è ritornato a lavorare continua a vivere il futuro con la paura di vederselo nuovamente
cancellare da un momento all'
altro". Il sequestro di beni per
15 milioni di euro operato dalla Gdf di Venezia nei confronti
di alcuni indagati del crac Finmek, tra i quali il fondatore
Carlo Fulchir, era stato accolto con soddisfazione dagli ex
dipendenti della società, rientrati in fabbrica con Mw e
Nest Origin nemmeno due mesi fa.
la. bl.
Taglio medio
8 GIU 2007
Il Piccolo Trieste Provincia
pagina 29
GIOVANI
Il bus della notte
per Sistiana farà
tappa a Gorizia
DUINO AURISINA Partirà il
16 giugno, e si concluderà il primo settembre, il
servizio di collegamento
Overnight che anche
per quest’estate, sulla
scia del successo della
precedente
edizione,
unirà Monfalcone e Sistiana ampliando il suo
raggio di azione anche a
Gorizia.
La Provincia isontina
aveva promesso che quest’anno Overnight, che
funziona tramite pullman gratuiti messi a disposizione dall’Apt per i
giovani, sarebbe stato
anticipato rispetto al
2006 (era partito a luglio). E così è stato. Il
servizio sarà presentato
oggi nella sede dell’amministrazione provinciale isontina.
Quest’anno Overnight, oltre che a Monfalcone, farà tappa anche
a Gorizia. La Provincia
ha provveduto a individuare due nuove fermate, alla Casa Rossa e in
piazza Vittoria.
Nel 2006, l’Overnight
è stato usato per oltre il
60% da utenti compresi
nella fascia dai 15 ai 18
anni, proprio quella che
si vuole tenere lontana
dai pericoli della strada.
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Spalla sinistra
8 GIU 2007
Il Piccolo Trieste Agenda e Taccuino
pagina 32
Lo sfidante
di Illy
Sul Piccolo del 31 maggio
ho letto in prima pagina il titolo «Strassoldo sfida Illy» e
sono sobbalzato sulla sedia
dicendomi: ma come è possibile che il plurieletto presidente della Provincia di Udine che da sempre, almeno
leggendo i giornali locali, vede il capoluogo regionale come un’inutile appendice al
grande Friuli si candida a sedersi in piazza Oberdan a
Trieste come presidente della Regione?
Ricordo le frasi del tipo «Il
Friuli va da Monfalcone (ovviamente anche da Grado) a
Sacile»! A alla Trieste mutilata dalla storia dico io e tutti i
triestini di buon senso direbbero cosa rimane, e la Venezia Giulia cosa rappresenta
per l’esimio presidente della
Provincia di Udine? Ricordo
la campagna incessante sui
media per la costituzione dell’Assemblea delle province
friulane che secondo il candidato a presiedere la Regione
dovrebbe essere composta
dalle Province di Pordenone,
Udine e Gorizia. E alla Trieste mutilata dalla storia dico
io e tutti i triestini di buon
senso direbbero, cosa rimane
se per l’esimio presidente della Provincia di Udine alla Venezia Giulia non appartiene
Gorizia? Meno male che la
provincia di Gorizia, tramite
il suo presidente Gherghetta, non ha mangiato la foglia
e ha rifiutato di fare parte di
questa Assemblea delle province friulane ritenendosi, a
parer mio, ovviamente giuliana e non friulana. Per non
parlare del tam tam incessante della lingua friulana
in ogni luogo con i relativi costi che ne discendono di cui il
presidente udinese ne è il
massimo promotore.
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Leggo anche sul Piccolo
del 31 maggio che alla domanda perché Antonione e
Gottardo non sono candidati
presentabili per sfidare Illy,
l’esimio presidente udinese
ha risposto testuale: «Perché
Antonione è triestino (sic) e
Gottardo è un politico di alto
livello ma poco conosciuto».
Io gli rispondo che per quanto riguada Antonione essere
triestino non è una colpa e
per il sacilese Gottardo, che
personalmente stimo, non è
vero che non sia conosciuto,
anzi appare su giornali e sulle televisioni molto più del
presidente udinese, anche
perché lui siede in piazza
Oberdan e conosce bene cosa
significa la città di Trieste
per la Regione tutta.
Sono però abbastanza d’accordo con il professor Strassoldo che per equità ad un
presidente della Regione triestino si dovrebbe far succedere un presidente della regione friulano e allora, naturalmente è una mia personale
opinione, chi meglio del carnico Renzo Tondo potrebbe
essere adatto a sfidare Illy,
anche perché più volte ha affermato che Trieste rappresenta per la Regione un valore aggiunto e non il contrario!
Sono altresì convinto che
il professor Marzio Strassoldo sarebbe un buono, anzi
un ottimo presidente della regione Friuli ma se vogliamo
aggiungere a questa regione
anche la Venezia Giulia dubito molto dei vantaggi che
quest’ultima avrebbe da questa candidatura.
Francesco Spadavecchia
Taglio basso
8 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 2
Protocollo per i disabili
E’ stato sottoscritto tra la Provincia e l’Inps
per un maggior inserimento nel mondo del lavoro
Sono 712 gli iscritti allalistadelserviziodisabili del centro per l’impiego della Provincia e di
questi solo circa 120 l’anno sono inseriti nel mondo del lavoro. Per permettere a un numero
maggiore di persone di
trovare un’occupazione
e per far sì che le aziende
rispettino quanto imposto dalla legge l’amministrazione provinciale e
l’Inps hanno firmato un
protocollo d’intesa.
In base all’accordo, il
31dicembreeil 30giugno
l’Istitutodiprevidenzasociale invierà i dati sui lavoratori impegnati nelle
imprese pubbliche e private operanti nell’Isontino. Sempre per spronare
le aziende locali a sottostarealleleggirelativeall’assunzione di disabili, a
breve sarà pubblicato sul
sito Internet della Provincia
l’elencodellerealtàinadempienti.
«Il protocollo d’intesa risponde alla volontà di trovare sempre nuovi mezzi per
l’inserimentodiinvalidiedisabili nel mondo del lavoro.
C’è ancora molto da fare per
incrementare il numero di
assunzioni in provincia», ha
rimarcatol’assessoreprovincialealLavoro,MarinoVisintin. E ha spiegato: «Appena
silibera unpostonelleaziende isontine bisogna cogliere
l’occasionee proporre ilavoratori disabili, ma il Centro
per l’impiegonon riescea intervenire in tempi rapidi.
L’Inps però ha tutti i dati relativi ai dipendenti delle imprese e comunicandoceli ci
consented’intervenireinmodo tempestivo e coerente
con le professionalità».
Delle finalità dell’accordo ha parlato anche il presi-
dente della Provincia, Enrico Gherghetta: «La Provincia vuole combattere quella
che chiamo “evasione sociale”,cioèilfattochemolteimprese non rispettano quanto
previsto dalla legge sull’assunzionedidisabili.Perquestoabbiamodecisodirendere noto, attraverso il nostro
sito, l’elenco delle aziende
inadempienti. Il protocollo
conl’Inps rientra nel progetto con cui ci proponiamo di
arrivare alla disoccupazione zero tra i disabili, sia intervenendo con le aziende
esistenti sia creando posti di
lavoro nuovi».
L’importanzadelprotocollo è stata ricordata anche
daldirettoreprovincialedell’Inps, Valdi Ronco: «Lo
scambio di informazioni per
ilcollocamentodeilavoratori è un’attività altamente positiva, che ci pone in linea
congli obiettivi richiestidal-
l’Europa. Mensilmente i datori di lavori ci inviano per
viatelematical’elencodeilavoratoricontuttiidatirelativi, quindi abbiamo le indicazioni a costo zero. Abbiamo
ritenuto opportuno rendere
leinformazioni disponibilia
tutti, in modo da evitare alla
Provincia di dover richiedere alle aziende i dati».
Secondo la legge 68 del
1999,ilnumerodidisabiliassuntiinogniimpresadev’essere proporzionale alla
quantità di dipendenti. Grazie all’accordo, per due volte l’anno l’Inps comunicherà all’amministrazione il numero di dipendenti, la loro posizione e
lo stipendio. L’obiettivo
dell’accordo,chesaràvalido per tre anni, non è
quello di sanzionare le
imprese non rispettose
delle norme, ma di informarle sul comportamento da tenere, visto che sono numerose le realtà
che non rispettano la leggepermancanza diconoscenza.
Francesca Santoro
L’assessore
provinciale
Marino
Visintin ha
illustrato ieri
l’accordo
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Taglio medio
8 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 4
Doppia cerimonia, ieri, in Provincia e nel quartiere fieristico
Bravi a scuola e nello sport
Riconoscimenti a oltre 400 ragazzi dell’Isontino
Premiati anche 20 studenti degli istituti superiori
Gli studenti bravi sia sui libri sia sui campi sportivi ieri
mattina sono stati doppiamente protagonisti. Oltre 400
sono stati gli allievi delle elementari e delle medie che
hanno partecipato nel quartierefieristicoallepremiazioni di “Profitto e sport”, la manifestazione promossa dall’Atletica Gorizia Friulcassa
conlacollaborazionedellaFidal provinciale, mentre ai ragazzi delle superiori è stato
dedicato il premio “Scuola e
sport” indetto dalla Provincia.
Alla presenza, fra gli altri,
del presidente dell’Atletica
Gorizia, Bruno Leon, dei due
neoassessori comunali Sergio Cosma e Silvana Romano
e dell’assessore provinciale
Mara Cernic, in via della Barcaèstatoresomeritoa14classi degli istituti isontini. La
consegna dei riconoscimenti
è cominciata con la II della
scuola elementare “Pitteri”
diFarra, di cui faparte anche
Angelo Clede, premiato nei
giorni scorsi anche dal ministro Fioroni per il gesto di altruismo sportivo compiuto in
marzo nella corsa campestre,
quandosièfermatoperaiutare un compagno che si era infortunato.
È stata poi la volta delle
classi quarte delle elementaridi largoIsonzo diMonfalcone, e, tra i ragazzi delle medie, della III G della “Ascoli”,
dellaIIIAdella“Trinko”,della II A della “Perco”, della III
D di Cormòns, della I B della
“Alighieri” di San Canzian,
delle prime della “Da Vinci”
di Ronchi, delle prime della
“Marco Polo” di Grado, della
I A della “Corridoni” di Fogliano Redipuglia, della I D
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
diMariano,diunarappresentanza della “Dante Alighieri”
diStaranzano, dellaIIBdella
“Giacich”diMonfalcone, della I F della “Randaccio” sempre di Monfalcone.
Venti sono stati, invece, gli
studenti (nella prima foto in
alto a sinistra) premiati nell’ambito della decima edizione di “Scuola e sport”, in rappresentanzadialtrettantiistituti. Nella cerimonia svoltasi
nella sala del consiglio provinciale,allapresenzadell’assessore Maurizio Salomoni,
sono stati consegnati degliassegni a Oriana Battistin del
“Fermi”, Lorenzo Biaggi dello scientifico “Duca degli
Abruzzi”, Stefania Capasso
delprofessionalecommerciale “Cossar”, Gaia Caporale
dello “Slataper”, Giovanni
Cintoli dell’Iti “Marconi” di
Staranzano, Mattia De Luca
del
linguistico“Paolino
d’Aquileia”, Alvaro Wilber
Hurtado del professionale
periservizisocialiecommerciali di Monfalcone, Daniel
Mirabella dell’Ipsia di Monfalcone, Mohamed Mouaouia
dell’Ipsia “Da Vinci”, Davide
Paganelli dell’Iti “Galilei”,
Alessia Pin dello scientifico
“Buonarroti” di Monfalcone,
PatrickPirandellasezionealberghiera del professionale
di Monfalcone, Jessica Pizzignacco del commerciale “Einaudi” di Staranzano, Luisa
Pizzol del geometri “Pacassi”, di Giulia Puntin dell’indirizzo ambiente e salute del
“D’Annunzio”, Antonio Rosolini del classico “Dante”, Kevin Sedevcic dello “Jurij Vega”,VeronicaTosodell’istituto d’arte “Max Fabiani” e AlbertVocina del classico “Trubar-Gregorcic”.
Francesca Santoro
Apertura
8 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
pagina 4
Apertura
8 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
pagina 4
Apertura
8 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Agenda e Taccuino
pagina 6
PROVINCIA
Libro di Juren
sulla guerra
“Nad Logem la collina fra
due mondi” è il titolo del
volume di Mitja Juren che sarà
presentato oggi, alle 17.30, nella
sala del consiglio provinciale. È
la Grande guerra che ha
sconvolto queste terre il filo
conduttore dell’opera.
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Breve
8 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
pagina 8
ROMANS
“Brundibar” attira oltre 350 spettatori
Folta partecipazione per lo spettacolo dell’associazione Artemia
ROMANS. Una cornice
di oltre 350 persone ha accoltofra scroscianti applausi la seconda rappresentazione in regione dell’opera
“Brundibar”, andata in scena l’altra sera, a Romans
d’Isonzo, in una serata promossa dall’assessorato comunaleallaCulturaepatrocinata anche dalla Provincia di Gorizia.
Un grande evento che ha
richiamato pubblico da tutta la provincia e anche da
altre parti della regione, vista la numerosa partecipazione, ripagata da una prestazione artistica straordinaria da parte dei 50 tra
bambini e ragazzi del coro
dell’associazione Artemia
diTorviscosa,accompagnati dall’ensemble musicale
dell’associazione stessa, diretti dal maestro Denis
Monte.
Su tutto lo spettacolo la
sapiente regia del “Teatrino del Rifo”, ovvero Giorgio
Monte e Manuel Buttus,
una garanzia in fatto di qualità,chehannoaccoltol’invito della locale amministrazione per riproporre per la
secondavoltal’operapersoli coro di ragazzi e piccola
orchestra, musicata e messa in scena da Hans Krása
nel1943all’internodelghetto di Terezin, nei pressi di
Praga.
Un favola capace di regalaresperanzaanche difron-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
te all’immane tragedia dell’Olocausto, grazie allo
sguardo e al canto di bambini e ragazzi e alla magia della musica. Oltre alla bravura dei giovanissimi attori,
grande impatto ha avuto la
scelta del luogo: il cortile
dell’ex latteria Icea, un luogountempoadibitoallaproduttività oggi dismesso e
per l’occasione trasformato
in un teatro a cielo aperto.
Nulladimeglioper bissare il grande successo della
prima rappresentazione di
questa nuova produzione
svoltasi in gennaio nel teatro “Pasolini” di Cervignanoeperomaggiarela serata
culturale romanese inserita nella rassegna “Teatro
nei luoghi” promossa sempre dal Rifo con il sostegno
della Regione.
All’inizio dello spettacolo l’assessore alla Cultura,
Michele Calligaris, nel portare i saluti, ha anche ringraziato tutti coloro che
hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa, ovvero
la Provincia, il Comune di
Gradisca, la Pro loco e gli
Alpini di Romans, la famiglia Sartori, proprietaria
dell’area in cui si è svolto lo
spettacolo, fino ai dipendenti comunali che hanno
svoltoun lavoro encomiabile per rendere possibile in
quel luogo un evento il cui
grande successo avrà eco
per molto tempo.
Box
8 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
pagina 9
Gradisca. Risposta dell’Ass a una richiesta della Cdl: questa raccolta può produrre disagi per cittadini
«Il “porta a porta” va cambiato
con quattro raccolte dell’umido»
GRADISCA. «È innegabile che il tipo di raccolta in questione (il
cosiddetto “a porta a porta”, ndr) possa produrre dei disagi per i cittadini e più volte sono state fatte presenti a Iris e alle amministrazioni
comunali interessate le segnalazioni pervenute, con la raccomandazionedi mettere in atto tuttele misure per farfronte alle problematiche segnalate». È la considerazione del dipartimento di prevenzione
dell’Ass isontina in risposta alla richiesta di parere tecnico su eventuali violazioni sanitarie nella raccolta dei rifiuti avanzata all’ente
dalle forze politiche della Casa delle libertà di Gradisca.
Dopo aver raccolto in un paio di giorni 150 firme di cittadini che lamentavano disagi conseguentiallatipologiadelsistema di raccolta denominato “a
porta a porta”, le sezioni gradiscane di Forza Italia, An, Udc e
Lega Nord avevano inoltrato lo
scorsoaprileall’Ass unarichiesta di esame su possibili violazioni inerenti la tutela della salute pubblica.
Nellanotainviatadall’Azienda sanitaria, tuttavia, si precisa
che «la tipologia della raccolta
dei rifiuti, nella fattispecie il
“porta a porta”, è una scelta degli enti gestori da individuarsi
nel Comune e in Iris. A tal proposito si invitano il sindaco e
Iris a informare i cittadini sulle
possibilitàdiricorrereaservizi
particolari,
eventualmente
messiadisposizione,eaprovvedereaincrementarelafrequenza di asporto dei rifiuti, soprattutto per il periodo estivo».
Parere in merito al quale la
Cdl gradiscana, per voce dei
rappresentantidellesezionipolitiche che la compongono, ha
precisato: «Fatta la doverosa
premessache pernoi ilsistema
di raccolta differenziata è prioritarioechemaiabbiamoaffermato che non si debba fare, anziloriteniamoilmetodomigliore, noi non siamo convinti dell’efficacia e della regolarità del
metodo“aportaaporta”.Lanota dell’Ass semplicemente conferma quelle che erano le nostre paure e i nostri pensieri,
ovverochein questamaniera si
va a ledere la salute pubblica.
Non ci meravigliamo, quindi,
quandol’aziendasanitariaisontina invita Iris e il sindaco ad
applicarealtrimetodidiraccolta, tra i quali noi proponiamo
per esempio anche il riutilizzo
dei cassonetti per l’umido, e intensificarecomunquelaraccolta dell’umido».
In definitiva un ulteriore
spinta verso quell’ipotesi di
portareda 2 a 4 leraccolte settimanali del rifiuto “umido” che
sembra ormai in procinto di realizzarsi. «Una richiesta sensata viste le problematiche che
giàsisonoevidenziateincoincidenza con il periodo estivo, ma
sin d’ora noi diciamo che nel-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
La raccolta
dell’umido
è stata
spesso
oggetto
di critiche:
probabilmente
sarà rivista
l’eventualità di un effettivo aumentodeigiornidiraccolta settimanale nessun aumento deve
interessare le bollette degli
utenti in quanto, se non per un
questione aziendale almeno
per una questione di buon senso, doveva già essere prevista
dall’inizio una simile necessità. Concludiamo affermando
che è confortante constatare
che la Provincia si sia accorta
del non esemplare funzionamentoedelleanomalieevidenziate nel porta a porta e si stia
attivando a correggere il piano
dei rifiuti provinciale».
Marco Ceci
Apertura
8 GIU 2007
Messaggero Veneto Nazionale Regione
pagina 8
Province unite, via sul ponte di Pinzano
Ieri il vertice fra presidenti per l’associazione fra Udine e Pordenone
UDINE.Procedespeditamente, e dovrebbe concludersi entro
il prossimo mese, la costituzione
dell’Associazionefraleprovince
friulane di Udine e di Pordenone.Ilbattesimo,decisoieriaUdine in un incontro a palazzo Belgrado che ha visto riuniti i rappresentantidimaggioranzaeopposizione dei consigli provinciali delle due amministrazioni e
gliespertidell’UniversitàdiUdine, potrebbe concludersi con
una stretta di mano tra i due presidenti delle province sul ponte
del Tagliamento a Pinzano. Il team è stato incaricato infatti di
predisporre le azioni necessarie
all’istituzione dell’Associazione,
il cui atto d’indirizzo è stato approvato dall’assemblea udinese
lo scorso 16 aprile, «atto in cui,
tutti insieme – ha commentato il
presidente della provincia di
UdineMarzioStrassoldo-,abbiamo scritto una pagina importanteperlastoriaeilfuturodelFriuli». L’obiettivo dell’associazione
sarà quello di operare in modo
concreto su temi di interesse comune, derivanti sia dalla vicinanza territoriale tra le due amministrazioni sia dalla necessità
di dare risposta in modo più effi-
Strassoldo: «Una pagina De Anna: «Individueremo
molto importante
le funzioni che potremo
per la storia del Friuli»
sostenere insieme»
cacead argomenti sucui ormai è
necessario fare “massa critica”.
L’associazione potrà occuparsi
di tutte le funzioni che il territorio richiederà: per singole materie potranno esserci unificazioni di uffici già esistenti, per il miglioramentodei servizi e perevitare duplicazioni di funzioni.
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Inoltre,potrannoesseresfruttate le eccellenze dei singoli servizi, utilizzando e implementando le strutture migliori. La legge
1 del 2006, infatti, lascia grande
spazioperdelineare lanuovarealtà istituzionale e quindi sarà
possibile individuare nuove forme di organizzazione e organi
specifici. «Sarà un organismo –
spiegailpresidentedellaprovincia di Pordenone Elio De Anna –
chenonavràunavestegiuridica,
e che quindi sarà un’associazione.Individueremo,tralealtrecosechesipotrannoottenere,alcune funzioni da poter esercitare
in comune,come ilcontrollo delleemissioni difumiinatmosfera
olagestionedelleretilunghe,comelaSequals-Gemona.Conquesta modalità sarà possibile presentare progettualità comuni alla Regione. Sarà inoltre possibile avere uffici operativi comuni
con l’obiettivo di non aumentare
gli oneri finanziari e burocratici».
Il presidente Strassoldo, che
sulla mancanza dell’adesione
della provincia di Gorizia ha solo precisato «che noi comunque
terremo aperte tutte le porte»,
hasottolineatoche«sidovràcercarelacoesionepiùampiapossibile all’interno delle singole amministrazioni, accelerando il
più possibile questo processo
senza creare però delle forzature». «Bisognerà trovare la piena
condivisione–aggiungeStrassoldo–compresaquelledelleopposizioni».
Mirco Mastrorosa
Taglio basso
Messaggero Veneto Pordenone Provincia
8 GIU 2007
NUOVA GIUNTA
A MANIAGO
pagina 12
Suddivisione delle responsabilità tra gli esponenti di Ascom e Confesercenti
Le accuse di An a livello provinciale senza conseguenze in ambito comunale
Commercio, poltrona per due
Tramontina si occuperà di quello fisso, Turatti del mercato
MANIAGO.Come era nelle previsioni, la giunta di AlessioBelgrado ha risposto a tutti gli interrogativi della vigilia sulla suddivisione
degli incarichi tra i quattro partiti della Casa delle libertà (Forza
Italia,An,Udce Lega)e lalistacivica. Unasuddivisioneequachenon
ha innescato polemiche sulle scelte condotte dal primo cittadino, il
quale intende anche cogliere le potenzialità delle giovani leve elette.
NonhannoraggiuntoManiagoleripercussioniscatenateieri a livello provinciale dal presidentediAnAlessandroCiriani,che ha accusatoForza Italia
e Lega di arroganza perché
non ne riconoscerebbero i meriti a livello comunale. Anzi,
nella città delle coltellerie, il
primo a dichiarare di non avere pretese sugli incarichi che
gli sarebbero stati assegnati
dalprimocittadinoAlessioBelgradoèstatopropriol’esponente di An Massimo Milanese alla
vigilia della composizione della giunta. An e Lega, sebbene
passati dalla parte dei vincitori, non hanno aumentato il loro
peso specifico all’interno del
consiglio, mantenendo ciascuno un solo rappresentante, rispettivamente assessore a bi-
lancio e finanze e presidente
del consiglio.
Un trattamento di riguardo
è stato riservato a Forza Italia
con due assessorati. La scelta
nonèstatacasualeeinomieranoprevistigiàall’indomanidella vittoria del centro-destra.
Cristian Fiorot è stato premiatoperillavorocompiutodurantela campagna elettorale, riconosciuto anche dalle urne con
ilmaggiornumero dipreferenzepersonali.NonacasoBelgrado gli ha attribuito l’incarico di
vicesindaco.Perquantoriguarda Ilia Franzin, unica rappresentante femminile in tutta la
maggioranza, era noto le spettasse un assessorato, come già
annunciato dal primo cittadino. La salomonica suddivisione degli incarichi ha riguarda-
to anche il delicato referato al
commercio, conteso da due
professionisti del settore:
l’uno, Marco Tramontina, presidente mandamentale dell’Ascom,l’altro,GianfrancoTuratti, con lo stesso incarico, ma
allaConfesercenti.Ilriconoscimentoèstatoaffidatoaentrambi: al primo è stato attribuito
l’assessorato al commercio,
mailsecondohaottenutoladelega al mercato settimanale,
quindi al commercio ambulante, con conseguente modifica
anche dell’ubicazione come
previsto dal programma politico. A Turatti, rappresentante
dell’Udc, è stata riconosciuta
la sua appartenenza all’associazionismo sportivo, pertanto
èstatonominatoancheassessoreallosportealleassociazioni.
In questo modo sono stati garantitigliequilibritrai rappresentanti di due categorie tra le
quali,sisa, noncorrebuon sangue.
Il sindaco, non a caso, ha voluto mantenere il controllo di
due settori delicati: la sicurezza (voci di corridoio la attribuivano all’ex vigile Borgatti) e
l’ambiente, con le pressanti
questioni del San Lorenzo e
della Cossana. Ampio spazio ai
giovani, con deleghe ai consiglieri per singoli argomenti,
tra cui le politiche giovanili, al
fine di rendere partecipe della
vita amministrativa anche chi
è alla prima esperienza.
Laura Venerus
Acque
tranquille in
municipio a
Maniago, dove
An non ha
sollevato
problemi sulla
composizione
della giunta
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Apertura
8 GIU 2007
Voce Isontina Attualita' e Politica
pagina 3
marincic marko
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Taglio medio
8 GIU 2007
Voce Isontina Cronaca
pagina 18
provincia di gorizia
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