N° Titolo Testata-Edizione Data 1 Congelate l'entrata Il Friuli 08-06-2007 2 Gherghetta: mi attendevo piu' donne Il Piccolo Gorizia 08-06-2007 3 Segnaletica inesistente, pericolo a Lucinico Il Piccolo Gorizia 08-06-2007 4 Riforma Tfr e previdenza complementare Il Piccolo Gorizia 08-06-2007 5 Lavoro garantito ai disabili Il Piccolo Gorizia 08-06-2007 6 Libro sul Nad Logem Il Piccolo Gorizia 08-06-2007 7 Romans, 350 spettatori al musical Il Piccolo Gorizia 08-06-2007 8 Sagrado, un assessorato al socialista Boschin Il Piccolo Gorizia 08-06-2007 9 Sul porta a porta a Staranzano il comitato all'attacco Il Piccolo Gorizia 08-06-2007 10 Porta a porta, gia' 200 richieste di esenzione Il Piccolo Monfalcone 08-06-2007 11 Il ruolo della Provincia Il Piccolo Monfalcone 08-06-2007 12 Rifiuti, la raccolta porta a porta e la politica Il Piccolo Monfalcone 08-06-2007 13 Ronchi, futuro incerto per 110 ex dipendenti Il Piccolo Nazionale 08-06-2007 14 Il bus della notte per Sistiana Il Piccolo Trieste 08-06-2007 15 Lo sfidante di Illy Il Piccolo Trieste 08-06-2007 16 Protocollo per i disabili Messaggero Veneto Gorizia 08-06-2007 17 Bravi a scuola e nello sport Messaggero Veneto Gorizia 08-06-2007 18 Libro di Juren Messaggero Veneto Gorizia 08-06-2007 19 Brundibar attiva Messaggero Veneto Gorizia 08-06-2007 20 Il porta a porta Messaggero Veneto Gorizia 08-06-2007 21 Province unite Messaggero Veneto Nazionale 08-06-2007 22 Commercio, poltrona Messaggero Veneto Pordenone 08-06-2007 23 Kosovo: il caso Voce Isontina 08-06-2007 24 Quando le oche Voce Isontina 08-06-2007 8 GIU 2007 Il Friuli Isontino pagina 17 gherghetta, provincia di gorizia Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Spalla destra 8 GIU 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 21 Gherghetta: mi attendevo più donne nella squadra del nuovo primo cittadino Quale è il giudizio sulla giunta scelta dal sindaco Ettore Romoli per amministrare la città nei prossimi cinque anni? Per il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta la nuova giunta tiene conto delle allenaze strette dal primo cittadino nel corso della campagna elettorale: «La qualità la vedremo strada facendo - commenta -. Forse mi sarei aspettato una maggior presenza di donne, ma per questo ci vuole ancora del tempo. Ci sono degli elementi di sicura qualità e alcuni volti nuovi a cui bisogna dare la possibilità di dimostrare sul campo le competenze possedute». Uno dei referati più importanti per il rilancio della città è senza dubbio quello al commercio affidato al vicesindaco Fabio Gentile assieme a quelli alle attività produttive, alla polizia municipale, al decentramento e alla programmazione economica. In merito, il presidente dell’Ascom Pio Traini preferisce commentare tenendo un basso profilo: «Il nostro settore - dice - è rilevante ed ha una sua identità peculiare. È evidente che oltre a una persona che sappia fornire un apporto prettamente politico, abbiamo bisogno di un assessore che conosca le questioni tecniche. Al momento Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. non sono in grado di valutare le competenze di Fabio Gentile, ma mi auguro che possa esserci quanto prima un confronto. Noi diamo fin da ora la nostra disponibilità». Anche se le posizioni politiche tra il presidente del Coni Giorgio Brandolin e il neoassessore alla gestione degli impianti e delle attività sportive Sergio Cosma sono diametralmente opposte, Brandolin è sicuro che tra loro non ci saranno problemi: «Cosma è un uomo di sport. Lo conosco perché quando ero presidente della Provincia ho potuto aiutarlo nella sua attività. Anche se le nostre idee sono agli antipodi, non significa che non possiamo collaborare. L’importante è lavorare per il bene comune della città. Il suo compito non sarà semplice. Con il Palaconi da sistemare, il rilancio dello sport goriziano è una vera e propria gatta da pelare». Soddisfatta della scelta fatta da Romoli in campo sociale la responsabile dell’Ufficio servizi alla persona del Comune Manuela Salvadei: «Silvana Zamparo è una persona che conosce già la città e le sue strutture, per cui ci sono tutti i presupposti per lavorare in modo concreto. Sono sicura che entrerà nel vortice delle nostre attività senza difficoltà». s.b. Taglio alto 8 GIU 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 24 Il presidente Stabon si fa portavoce delle richieste del quartiere. «In piazza San Giorgio si rischia l’incidente» Segnaletica inesistente, pericolo a Lucinico «I pedoni sono in difficoltà e gli automobilisti trasgrediscono le regole» di Francesco Fain Fioccano le proteste a Lucinico. Sempre più forti e sempre più insistenti. La segnaletica orizzontale in piazza San Giorgio è completamente sparita. Il problema - già segnalato nelle scorse settimane - non è stato ancora risolto: anzi si è aggravato perché non c’è nemmeno più la «parvenza» delle strisce a terra. E senza indicazioni precise, vige l’anarchia: le auto imboccano contromano la piccola piazza, ci sono parcheggi selvaggi un pò ovunque, c’è il rischio continuo di incidenti. gente è scorretta: parcheggia l’auto da tutte le parti. Non c’è rispetto per nessuno». Come si ricorderà quand’era ancora assessore comunale alla Polizia municipale Maurizio Di Matteo vennero rifatte completamente le strisce orizzontali in piazza San Giorgio: non fu un banale rifacimento ma cambiò anche la loro sistemazione nel senso che fu rivoluzionata la viabilità in piazza San Giorgio. In altre parole, in uscita verso via Udine venne introdotta la corsia unica indipendentemente dalla svolta a destra o a sinistra: accanto venne ricavata una corsia in entrata. Per farci l’abitu- dine passò del tempo: si registrarono anche proteste per la cancellazione della doppia corsia d’uscita. Ma da alcuni mesi ormai, le strisce sono praticamente tutte cancellate e vige la più completa «anarchia». Le auto che si fermano allo stop contravvengono a quello che erano le direttive della segnaletica orizzontale. I RISCHI. «Prima o poi succede un incidente - ha segnalato di recente un gruppo di lucinichesi -. Non si capisce perché non sono ancora intervenuti per ripristinare quelle strisce: senza contare che in vari punti del paese le zebre pedonali sono diventate an- L’ILLUMINAZIONE. Altra questione è quella relativa alla carenza di illuminazione pubblica. Le situazioni peggiori sono in via Visintin, in via Boemo, in via delle Chiese Antiche: pur essendo vie secondarie sono piuttosto trafficate e ci vorrebbe più luce. «Nel bilancio previsionale del Comune di Gorizia, sono state inserite molte vie ma, francamente, non so quando potrà essere realizzato l’intervento. Non vorrei succedesse come con le fognature messe a bilancio già 10 anni fa e oggi stralciate perché la responsabilità è di Irisacqua», conclude Stabon. LA DENUNCIA. A farsi portavoce delle lamentele è il presidente uscente del Consiglio circoscrizionale, Giorgio Stabon che - praticamente a cadenza giornaliera - registra le proteste dei suoi concittadini. «Il problema l’abbiamo segnalato più volte al Comune. Le strisce sono completamente sparite e gli automobilisti sono disorientati. Il rischio di incidenti è altissimo. Anche i pedoni sono in difficoltà - sottolinea Stabon -. A questo problema va aggiunto il fatto che la ch’esse invisibili. Abbiamo appreso che il Comune intende utilizzare parte dell’incasso delle multe ai semafori per rifare la segnaletica: speriamo che i lavori inizino da Lucinico». La giunta Brancati ha lasciato in eredità a Romoli un progetto (supportato da un maxistanziamento da 500 mila euro) per sostituire la segnaletica verticale usurata e poco visibile. L’amministrazione comunale investe sulla sicurezza stradale, consapevole dell’importanza che hanno le indicazioni per limitare al massimo i rischi della strada. «Speriamo inizino i lavori», l’auspicio dei lucinichesi. Segnaletica stradale invisibile in piazza San Giorgio Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 8 GIU 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 24 Oggi in Provincia Riforma Tfr e previdenza complementare: un incontro Tutti i lavoratori dipendenti devono decidere entro il 30 giugno (o entro sei mesi dall’assunzione) dove destinare il proprio trattamento di fine rapporto. Dare una risposta non è facile. L’Ente bilaterale del commercio, turismo e servizi del Friuli Venezia Giulia, consapevole della complessità della materia ha voluto organizzare, con il patrocino della Provincia e dell’Ordine dei consulenti del lavoro, il convegno «La riforma del Tfr e della previdenza complementare» per approfondire tutte le tematiche relative a questi importanti temi. L’intento è quello di aiutare i lavoratori e le aziende ad avere un quadro di riferimento che sia il più completo possibile in modo che la scelta di ognuno tenga conto di tutte le possibili alternative. L’incontro che si terrà oggi, dalle ore 9.30, nella sala consiliare della Provincia in corso Italia 55, aperto a tutti gli interessati che entro il 30 giugno soono chiamati ad una importante scelta: entro quella data ogni lavoratore dovrà comunicare al datore di lavoro la propria scelta sulla destinazione del Tfr maturato da quest’anno. Dopo i saluti del presidente della Provincia Enrico Gherghetta, dell’assessore alle Politiche del lavoro Marino Visintin e del presidente Ebiter Friuli Venezia Giulia Giuseppe Bortolussi, interverranno Alessandro Vecchietti, responsabile area legislazione d’impresa della Confcommercio e consigliere Fondo Fon.Te., Franco Russo, dirigente sede regionale Inps e, infine, Luigi Meneghini, docente di Diritto del lavoro dell’università di Trieste. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Spalla destra 8 GIU 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 24 L’obiettivo degli enti è assorbire tutte le richieste Lavoro garantito ai disabili, accordo tra Provincia e Inps Provincia di Gorizia e Inps collaboreranno per favorire l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. È stato firmato ieri mattina nella sede di corso Italia un protocollo tra l’amministrazione provinciale e l’Inps per la fornitura dei dati relativi ai lavoratori disabili operanti nelle imprese dell’Isontino. Le caratteristiche della collaborazione sono state illustrate dall’assessore provinciale al Lavoro Marino Visintin, da Antonia Barillari, referente dell'ufficio coordinamento e programmazione politiche sociali della Provincia, e da Valdi Ronco, direttore dell’Inps di Gorizia. Il protocollo avrà una durata iniziale di tre anni, e prevede che l’Inps trasferisca agli uffici della Provincia per via telematica, con cadenza semestrale, i dati in suo possesso relativi ai lavoratori dipendenti operanti in ciascuna impresa della provincia di Gorizia. In questo modo, evitando sovrapposizioni e inutili lungaggini, i centri per l’impiego saranno in grado di monitorare la situazione di ogni singola impresa, inserendo dove possibile i disabili iscritti nelle liste di collocamento, che attualmente sono 712. La legge obbliga infatti le imprese ad assumere un diver- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. so numero di dipendenti disabili a seconda delle loro dimensioni: per le aziende con meno di 15 dipendenti non esiste alcun obbligo, ma quelle che hanno da 15 a 35 dipendenti devono avere almeno un lavoratore disabile, quelle che hanno fino a 50 dipendenti ne devono avere almeno 2, mentre le imprese più grandi, con più di 50 dipendenti, devono presentare personale disabile pari al 7 per cento del proprio organico. Soddisfatto della collaborazione il presidente della Provincia Gherghetta: «Questo protocollo rientra nel più ampio progetto che stiamo portando avanti per cancellare la disoccupazione tra i disabili: ogni anno la Provincia ne riesce ad inserire nel mondo del lavoro quasi 120. Vogliamo combattere in tutti i modi quella che io chiamo ’evasione sociale’, ovvero il fatto che un’impresa non assuma il numero di lavoratori disabili che la legge impone. Prossimamente pubblicheremo una lista di aziende inadempienti, che si dovranno mettere in regola, perché i problemi sociali devono essere affrontati tanto dagli enti pubblici quanto da quelli privati». Marco Bisiach Taglio medio 8 GIU 2007 Il Piccolo Gorizia Agenda e Taccuino pagina 25 Libro sul Nad Logem Nell’ambito della rassegna culturale «Voliamo la pace» oggi alle 17.30 in Provincia verrà presentato il libro di Mitja Juren «Nad Logem, la collina fra due mondi». Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Breve 8 GIU 2007 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 29 In scena i due attori Giorgio Monte e Manuel Buttus con un coro di una cinquantina di voci bianche Romans, 350 spettatori al musical Il Teatrino del Rifo ha raccolto uno straordinario successo ga, rappresenta l’eterna lotta tra il bene e il male e viene raccontata in modo suggestivo attraverso gli occhi e i canti dei bambini. Molto apprezzato è stato pure il luogo in cui si è svolta l’opera, ovvero un edificio storico per il paese, noto per l’attività casearia avviata prima dalla ditta «Ferrarin e fratelli Bolzan», poi dall’Industria casearia e affini, l’Icea di Trieste. Un luogo inutilizzato da diverso tempo e riaperto grazie alla disponibilità della famiglia Sartori, attuale proprietaria dello stabile. Un modo, questo, anche per riscoprire un sito locale dal passato produttivo importante, che fa parte della storia locale. e.c. La storia è ambientata nel ghetto di Terezin. Apprezzata la disponibilità della famiglia Sartori di aprire il suggestivo cortile dell’ex caseificio ROMANS Ha raccolto uno straordinario successo di pubblico e di critica, l’altra sera nel suggestivo cortile dell’ex caseificio Icea di via Cividale a Romans d’Isonzo, dove è stato presentato per la seconda volta in regione e per la prima nella provincia di Gorizia, lo spettacolo teatrale del «Teatrino del Rifo», che assieme all’Associazione Artemia di Torviscosa, ha presentato «Brundibár - Una favola per sopravvivere: la musica nella città di Terezin», opera in due atti tratta dal libretto del ceco Adolf Hofmeister, con musiche di Hans Krása. All’interessante appuntamento con il musical dei ragazzi hanno infatti assistito circa 350 persone, che hanno gremito l’ampio spazio del cortile interno del vecchio stabilimento caseario romanese, mostrando ampio apprezzamento per questa favola che ha visto in scena, oltre ai due attori-registi del Rifo, Giorgio Monte e Ma- Un parte dei protagonisti del musical «Brundibar» nuel Buttus, anche un ensemble strumentale e un coro composto da una cinquanta di voci bianche. Per tutti loro, alla fine della rappresentazione, c’è stato il lungo caloroso applauso da parte del pubblico presente, entusiasta di questa iniziativa che, come ha ricordato all’inizio di serata l’assessore comunale alla cultura Michele Calligaris, è stata promossa dal Comune di Romans, attraverso il suo assessorato, e inserita nell’ambito della rassegna regionale denominata «Teatro nei Luoghi», realizzata con il patrocinio della Provincia di Gorizia e il contributo della Regione. La delicata vicenda, che è ambientata nel ghetto di Terezin, nei pressi di Pra- Lo spettacolo si è tenuto nell’ex caseificio Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 8 GIU 2007 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 29 Lo Sdi sollecita il sindaco Elisabetta Pian a premiare l’esponente eletto a Poggio Terza Armata Sagrado, un assessorato al socialista Boschin SAGRADO I socialisti della sezione di Sagrado hanno deciso di proporre al neoeletto sindaco Elisabetta Pian il consigliere Alberto Boschin per la carica di assessore comunale. La decisione di presentare Alberto Boschin, che è risultato eletto nella frazione di Poggio Terza Armata, è stata presa all’unanimità nel corso di una riunione a cui hanno partecipato oltre al segretario Giorgio Zimolo anche gli altri due consiglieri eletti dallo Sdi, Simonetta Visintin e Stefano Pian. Nel corso della riunione, poi, i socialisti hanno deciso di prendere una posizione su alcune delle polemiche che hanno avvelenato la vita politica del comune isontino nelle ultime settimane. In particolare, con riferimento alla campagna elettorale, il segretario Giorgio Zimolo ha voluto sottolineare come la lista Orizzonti Comuni abbia vinto le elezioni in modo chiaro e senza bisogno di aiuti esterni: infatti secondo Zimolo «la contestata lista capeggiata da Pierina Zulian ha raccolto i suoi consensi in tutto l’arco politico e non solo nell’ambito del centrodestra come sostengono gli esponenti delle liste sconfitte». Per quanto riguarda la ri- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. chiesta da parte di alcuni componenti dell’opposizione di porre come primo punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale la tanto discussa questione della discarica che qualcuno insiste a vedere come in fase di realizzazione nell’ex cava di calcare Calcisonzo, i Socialisti tengono a precisare come si tratti solo di una «strumentalizzazione poco credibile di un argomento che era stato chiuso più di un anno fa con la delibera comunale del 31 maggio 2006». Già quella volta, infatti, prendendo atto della posizione assunta dal presidente della Provincia Enri- co Gherghetta, la giunta comunale considerava «superata la possibilità di realizzare un deposito di ceneri e demandava ad Agenda 21 comunale il compito di definire le proposte più consone per il recupero di tutta l’area della cava e del piazzale antistante». Sempre secondo Zimolo i problemi che affliggono oggi il comune isontino sono ben altri ed alcuni sono stati «aggravati dal lungo periodo di commissariamento provocato proprio da coloro che, usciti sconfitti dalle elezioni, pretendono di imporre ai vincitori le loro scelte». Roberto Visintin Taglio basso 8 GIU 2007 Il Piccolo Gorizia Provincia «Non è stata ancora fissata la data del referendum» Sul porta a porta a Staranzano il comitato all’attacco del Comune STARANZANO Completamente ignorato dopo la consegna ufficiale delle firme per il referendum, avvenuta lo scorso 23 aprile alla segreteria comunale. Il Comune nicchia e non risponde. E parte l’attacco del comitato Staranzano pulita, che ha proposto l’abolizione del porta a porta, anche al presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, il quale ha dichiarato nei giorni scorsi che il porta a porta spinto, in tutto il Goriziano, tranne che per Grado e Monfalcone, non è stata una proposta voluta dalla coalizione dell’Ulivo. «Dice il vero – afferma la presidente del comitato Giuliana Gordini – solo riguardo al termine “Ulivo”. Mentre nella sostanza, il servizio è stato voluto dalle sinistre che hanno creato Iris. Sinistre che a quell’epoca e ancora oggi governano in tutto il territorio provinciale». «Mai avremmo immaginato – afferma ancora la Gordini – di subire questa ennesima imposi- zione del porta a porta da quella corrente politica che storicamente ha dato, come suo primo ideale, enorme rilevanza al confronto con la “base”, sia essa la cittadinanza, sia l’elettorato. Al presidente Gherghetta diciamo che accettiamo di buon grado la volontà di effettuare cambiamenti che siano opportuni, sensati, economici e soprattutto accettati dalla popolazione». Protesta, dunque, il comitato Staranzano pulita, promotore del referendum per l’abolizione del porta a porta, per il lungo silenzio del Comune, sulla definizione della data della consultazione referendaria e per il fatto che nell’ultimo consiglio comunale non sia stato neanche accennato il periodo probabile per lo svolgimento del referendum. Nessun consigliere, infatti, ha solle- Un giovane getta i rifiuti in un cassonetto (Foto Altran) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pagina 30 «Le modifiche proposte per la raccolta dei rifiuti non sono sufficienti a evitare i disagi sopportati dai cittadini» citato la giunta a dare una risposta su un problema che da un anno sta provocando accese polemiche, accompagnate da un malcontento generale perché non si intravede una soluzione. «Cercano tutti di guadagnare tempo – dice la presidente Giuliana Gordini – sperando che la cosa vada nel dimenticatoio. Prima l’amministrazione è d’accordo a portare delle migliorie. Poi ci convocano per illustrare quello hanno intenzione di proporre. Quindi dicono di avviare una campagna di informazione, ma fino a oggi nessuno ha ricevuto niente. Sperano di stancarci. Ma noi non molliamo perché questa situazione sta logorando la gente giunta al limite della sopportazione. E il Comune fa finta di niente». Al sindaco di Staranzano, il comitato ribadisce che le modifiche escogitate dall’amministrazione non allevieranno i cittadini dal sostituirsi agli operatori ecologici e dal dover convivere con la spazzatura, ma verranno chiamati «a sborsare più quattrini». Sulla questione del referendum il comitato tranquillizza la gente. «Secondo le norme vigenti, entro il 22 giugno – dice la Gordini – l’amministrazione deve riunire la Commissione di garanzia e definire la data della consultazione referendaria che si farà». Ciro Vitiello Taglio medio 8 GIU 2007 Il Piccolo Monfalcone Citta' pagina 21 Preso d’assalto l’Ecosportello Deroga per gli ultra 75enni Porta a porta, 200 richieste di esenzione Alcuni cassonetti per i rifiuti in città MONFALCONE Sono quasi 4 mila, secondo quanto risulta all’anagrafe cittadina, gli anziani sopra i 75 anni a Monfalcone. Sono quindi altrettanti i possibili esentati dal sistema di raccolta differenziata, che però devono chiedere l’esenzione al Comune. E lo hanno già fatto almeno in 200. Non è un caso se l’Ecosportello che il Comune ha provveduto ad attivare per venire incontro alle esigenze della popolazione prima della partenza del nuovo sistema è stato preso d’assalto dagli over 75. Con il previsto avvio del «porta a porta», il 18 giugno, in città s’è scatenata la corsa all’esenzione. Elena Orsi a pagina 21 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 8 GIU 2007 Il Piccolo Monfalcone Citta' pagina 21 Si avvicina la data del 18 giugno che vedrà l’avvio anche a Monfalcone del nuovo sistema di raccolta differenziata Porta a porta, già 200 richieste di esenzione Segreteria telefonica e sportello intasati dagli over 75 che vantano questo diritto Sono quasi 4mila, secondo quanto risulta all’anagrafe cittadina, gli anziani sopra i 75 anni a Monfalcone. Sono quindi altrettanti i possibili esentati dal sistema di raccolta differenziata, che però devono chiedere l’esenzione al Comune. E lo hanno già fatto almeno in 200. Non è un caso se l’Ecosportello che il Comune ha provveduto ad attivare per venire incontro alle esigenze della popolazione prima della partenza del nuovo sistema è stato letteralmente preso d’assalto dagli over 75. ESENZIONE. Centinaia di richieste in tale senso sono piovute sul Comune di Monfalcone. Tanto che, sulla segreteria telefonica registrata che risponde al numero corrispondente allo sportello (0481 494435) lo stesso messaggio avverte che «se si telefona per le esenzioni, sacco verde, contenitore per pannolini e pannoloni, e contenitore per siringhe, lasciare il proprio nome e numero di telefono e verrete richiamati». Alla notizia della partenza del servizio, il prossimo 18 giugno, in effetti si è scatenata una vera e propria corsa all’esenzione. Che però prevede, secondo una recente delibera di giunta, dei parametri ben precisi per la sua attivazione. Ne sono compresi gli ultrasettantacinquenni sia single che in coppia, i disabili al 75% (con documentazione medica) single oppure con un nucleo famigliare che abbia accesso o che giustifichi l’esenzione. Attenzione: il provvedimento non è, come si è capito, automatico: deve essere richiesto dal destinatario direttamente al Comune. ITER PER L’ESENZIONE. Le persone esentate dal sistema di raccolta porta a porta potranno astenersi dalla raccolta differenziata dell’umido, del secco residuo, e delle altre tipologie di rifiuti. Entreranno in possesso di un sacco verde, che verrà ritirato due volte la settimana, che funzionerà praticamente come un normale sacco dell’immondizia. Al momento del conferimento del sacco verde sarà anche consegnato il calendario delle giornate di ritiro, che saranno ovviamente diverse da quelle degli altri tipi di rifiuti. Nulla però vieta all’utente esente di conferire separatamente, con l’ausilio degli altri appositi contenitori, una o più frazioni di rifiuto oggetto della raccolta differenziata. DISTRIBUZIONE. A mettere in crisi molte persone che chiedono l’esenzione dal porta a porta è il fatto che il sacco verde non viene consegnato direttamente dall’Iris. Gli over 75 si vedranno infatti recapitare lo stesso materiale delle altre famiglie. Poi saranno loro, eventualmente, a dover restituire il bidoncino e i vari sacchetti all’Ecosportello del Comune per ricevere in Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. cambio la dotazione di sacchi verdi, nei casi in cui vogliano essere esentati dall’obbligo della raccolta porta a porta. «Non possiamo procedere direttamente alla consegna del sacco verde per due motivi – spiega l’Iris -. Il primo riguarda la privacy, il secondo invece è che al momento noi non sappiamo se la persona ha richiesto o meno l’esenzione. Ci sono infatti over 75 che comunque non trovano difficoltà nel fare la differenziata, e quindi non hanno intenzione di richiedere l’esenzione». La distribuzione del materiale andrà quindi avanti secondo le linee standard, e sarà completata, spiega Iris, entro la partenza del nuovo servizio. «In ogni caso, per il primo periodo verranno mantenuti i cassonetti sulla strada – spiega l’Iris – e quindi anche chi non è ancora entrata in possesso del materiale, non dovrebbe avere problemi di sorta». QUARTIERI. Finora comunque, come si è visto, la corsa all’esenzione non è mancata di certo. E si è concentrata in alcuni quartieri periferici dove la percentuale di anziani - molti dei quali vivono da soli - è più alta, ovvero Panzano e via Romana-Solvay. Ma, secondo quanto riferito dagli stessi Comitati di quartiere, la tendenza è piuttosto omogenea sull’intero territorio comunale. Elena Orsi Rifiuti sparsi a Monfalcone Apertura 8 GIU 2007 Il Piccolo Monfalcone Citta' pagina 21 TRATTATIVE Si profila un riavvicinamento tra la giunta e le forze di opposizione Centrodestra: troviamo insieme una soluzione Il sindaco: è ragionevole, possiamo discuterne «Con il porta a porta non faccio crociate. Il problema di fondo è un altro: il risultato da dover garantire per ottenere minori costi e minore impatto ambientale. Ed è il raggiungimento di oltre il 60% di differenziata». Il sindaco Gianfranco Pizzolitto sgombera il campo da polemiche e «aleatorie» dichiarazioni d’intenti, per aprire invece nuovamente al dialogo. Sul porta a porta si può ancora discutere. Pone però esplicite «condizioni», dettate dalle leggi economiche e dalle risorse ambientali. Nessun pregiudizio, dunque, al confronto. Nessuna presa di posizione preconcetta. Ma cifre e obiettivi da centrare. Pizzolitto si pone pragmaticamente di fronte alla questione-rifiuti. Disponibile a dialogare con tutti, anche con l’opposizione, pur- chè si ragioni su di un piano credibile e fattibile. «Il vero problema - sottolinea - è mettere in campo, in tempi ragionevoli, un progetto che possa garantire il raggiungimento di una percentuale di differenziata di oltre il 60%, proprio in riferimento all’abbattimento dei costi e all’impatto ambientale. Si trovi anche un’alternativa, ma che sia fattibile entro questi termini». Perchè il sindaco lo fa notare: «Le metodologie alternative oggi disponibili dimostrano tuttavia che non si riesce a raggiungere il 40% di differenziata». Apertura al dialogo, pertanto, ma piedi per terra. E le «integrazioni» restano ancora possibili. Comprese le raccomandazioni espresse dall’Azienda sanitaria, «delle quali terremo debitamente conto». Apertura al con- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. fronto anche con l’opposizione. Con il consigliere della Lega Nord, Federico Razzini, che ha proposto la mozione, sottoscritta altresì da Giuseppe Nicoli di Fi e da Maurizio Volpato di Città comune: «La mia mozione - sottolinea il capogruppo del Carroccio - vuole essere l’estremo tentativo di comporre il cambiamento nel migliore dei modi e in termini ”bipartisan”, per il bene di Monfalcone. Con ciò alla luce dei mutati scenari politici, l’elezione del sindaco di Gorizia Romoli, e delle dichiarazioni del presidente della Provincia, Gherghetta». Per questo, aggiunge Razzini, la mozione assume la valenza «mediatoria» di chi non intende, su un problema così delicato e impegnativo per i monfalconesi, cercare la «conta» tra vincito- ri e vinti. E il sindaco risponde: «La proposta del consigliere Razzini, che questa volta non è aggressiva, sarà tenuta in considerazione. L’ho già portata all’attenzione della maggioranza. È mio dovere ragionare sulle richieste avanzate». Margini di cambiamento, dunque, per il porta a porta? Pizzolitto non si sbilancia, ma fa capire che la disponibilità al confronto rimane coerente. «I cambiamenti però - aggiunge riferendosi al presidente della Provincia - non possono avvenire attraverso dichiarazioni. L’intervento di Gherghetta mi è sembrato intempestivo. Vuole rivedere il piano? Si convochino i soggetti interessati. Nessuno vuole impedire al presidente di fare le sue riflessioni, ma ci sono le sedi opportune per discuterne». Apertura 8 GIU 2007 Il Piccolo Monfalcone Agenda e Taccuino pagina 25 Il ruolo della Provincia Desidero innanzitutto esprimere compiacimento per il tono garbato con cui il presidente Gherghetta ha risposto alla mia denuncia. Sappiamo che il tema della soppressione delle Province è privo di significato, in assenza di una revisione del dettato costituzionale. Inoltre il dibattito sull'utilità delle Province non deve nascondere tutti i costi improduttivi, diretti e indiretti, a mio giudizio ben più gravi, che la politica, a tutti i livelli, ha generato negli anni, in molti enti cosiddetti inutili. Nell'attuale quadro istituzionale, quindi, è importante che la Provincia di Gorizia rafforzi il suo ruolo di coordinamento: non ho mai pensato né operato (spero) a favore della sua scomparsa. Bisogna anche, però, riconoscere che, nella nostra regione, la costituzione degli Aster ha modificato l'assetto degli enti, influenzando implicitamente il campo di azione e il ruolo della Provincia. In definitiva prendo atto della risposta di Gherghetta: è assolutamente ragionevole che iIl presidente difenda il suo operato. Apprendo anche, con piacere, dei riscontri positivi da parte dell'opinione pubblica, anche se mantengo il mio giudizio che riguardo a dinamismo e concretezza ci sono grandi margini di miglioramento (anch'io non credo nei sondaggi, bisogna evitare di diventarne schiavi, ma non si possono neppure ignorare). Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Nel merito potrei avanzare alcune controdeduzioni, ma rinuncio volentieri perché il tutto rischia poi di risultare assolutamente stucchevole. I mesi e gli anni a venire saranno buoni testimoni e giudici dell'attività dell'ente ed esprimo nuovamente l'augurio personale al presidente Gherghetta di buon lavoro. Riguardo al rammarico che io non partecipi alla maggioranza provinciale, ritengo che il mio sia un gesto di coerenza che va mantenuto, pur ribadendo la mia disponibilità a fornire ogni contributo che l'amministrazione ritenesse utile e nella consapevolezza che il 2008 (purtroppo) incombe. Colgo infine l'occasione, riferendomi ad un argomento di attualità quale la prospettata revisione del piano provinciale dei rifiuti, per invitare Gherhetta, anche se non ce ne sarà bisogno, a valutare con attenzione le considerazioni del sindaco di Monfalcone Pizzolito. È sempre indice di intelligenza riflettere sulle opinioni altrui. Luciano Migliorini consigliere provinciale Cittadini per il Presidente Gorizia Spalla sinistra 8 GIU 2007 Il Piccolo Monfalcone Agenda e Taccuino pagina 25 IL CASO Rifiuti, la raccolta porta a porta e la politica Non mi stupisce il cambiamento di opinione sul porta a porta del presidente della provincia, Enrico Gherghetta. La secca sconfitta delle sinistre a Gorizia e il governo Prodi che scricchiola sempre di più, nonché gli umori della gente su questa imposizione indica poltrone locali a rischio. Gherghetta che agli inizi era sulle posizioni del sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto ora ha probabilmente intuito che la minaccia dei «scovazoni» farà traballare sicuramente qualche poltrona, perché a mio vedere, tra circa 3 o 4 mesi Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. la tensione sarà alle stelle! Non si discute la differenziata, ma tutto il resto è nebbia fitta! Chiudo con una speranza, tutto è da verificare ma, se si parla di rinnovamento o simili, questi personaggi, se sarà fallimento abbiano l'accortezza di tornare al lavoro che svolgevano in precedenza e lascino per sempre le scene della politica, ora si può dire che chi fallisce se ne deve andare, la caccia ai fantasmi del fascismo mi sembra chiusa definitivamente, servono solo fatti, competenza e buon governo. Giovanni Menon Box 8 GIU 2007 Il Piccolo Nazionale Primo Piano pagina 3 Tiziana Cozzi della Fim-Cisl: «I beni sequestrati servano a sanare almeno in parte i problemi degli operai del gruppo» Ronchi, futuro incerto per 110 ex dipendenti La cassa integrazione scadrà il 31 agosto: nessuna certezza sulla proroga MONFALCONE È una soddisfazione, ma davvero amara e pagata a caro prezzo, quella che gli ex dipendenti e i cassintegrati di Finmek Access Media di Ronchi dei Legionari hanno provato ieri, apprendendo dell’arresto di Carlo Fulchir, l'imprenditore friulano che alla fine degli anni ’90 costruì dal nulla un vero e proprio impero dell’elettronica. In modo per nulla limpido, come sta confermando l’indagine della Procura di Padova. «Se provo soddisfazione? Vediamo se prima Fulchir si farà qualche giorno di carcere - afferma Tiziana Cozzi, coordinatrice della FimCisl nella Rsu dello stabilimento, in cui non è ancora rientrata dopo il cambio di proprietà -. Non ha ammazzato nessuno, ma ha rovinato la vita di tremila famiglie, ha ridotto sul lastrico tante persone». Tiziana Cozzi si augura inoltre che i beni sequestrati a Fulchir e agli altri indagati servano per sanare almeno in parte i problemi creati ai dipendenti del gruppo, che quasi sicuramente non si vedranno rinnovata per un altro anno la cassa integrazione straordinaria. «A dispetto di quanto sembrava a fine Una delle proteste dei dipendenti davanti alla Finmek di Ronchi inverno - spiega la delegata sindacale - al 99% la Cigs non sarà prorogata dopo il 31 agosto e quindi i cassintegrati passeranno direttamente alla mobilità. Dei 110 di Ronchi dei Legionari la maggior parte è costituita da donne e giovani. Diventa quindi fondamentale l’azione della Provincia per il ricollocamento di queste persone». La Provincia sta già garantendo sgravi fiscali da mille a 8 mila euro l’anno alle imprese che assumono cassintegrati Finmek, ma a tempo indeterminato. Il 18 giugno, alle 14, l’Ufficio del lavoro di Monfalcone ospiterà invece un incontro rivolto proprio ai cassintegrati dello stabilimento di Ronchi e centrato sui corsi attivati per la loro riqualificazione. «Senza essere giustizialisti, viene da dire che così doveva essere», commenta anche Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Gianpaolo Giuliano, coordinatore della Fiom-Cgil nella Rsu dello stabilimento, da inizio aprile dipendente di Mw, la nuova proprietà, che entro fine anno completerà il riassorbimento di 140 lavoratori Finmek. «Negli Stati Uniti per reati del genere - ricorda Giuliano - la legge è molto più rigida. Non possiamo giudicare fino alla sentenza definitiva, ma gli farà bene fare un po’ di carcere. Per ora in Italia hanno pagato solo i dipendenti, che attendono ancora di ottenere quanto Finmek loro deve». In questi giorni i dipendenti Mw e quanti hanno cambiato comunque lavoro negli scorsi mesi hanno comunque firmato un accordo con l’Inps per ottenere il Tfr loro dovuto per il periodo che va dall’assunzione nello stabilimento di Ronchi alla conclusione del loro inserimento nell’amministrazione straor- dinaria di Finmek. Ci sono però altre pendenze di cui i lavoratori attendono il saldo. «Bisogna sempre ricordare di questa vicenda che 110 persone sono rimaste a casa e che lo stabilimento è arrivato a superare i 500 dipendenti, mentre ora arriverà a 140 - aggiunge Giuliano -. Siamo rimasti tutti profondamente segnati. Anche chi è ritornato a lavorare continua a vivere il futuro con la paura di vederselo nuovamente cancellare da un momento all' altro". Il sequestro di beni per 15 milioni di euro operato dalla Gdf di Venezia nei confronti di alcuni indagati del crac Finmek, tra i quali il fondatore Carlo Fulchir, era stato accolto con soddisfazione dagli ex dipendenti della società, rientrati in fabbrica con Mw e Nest Origin nemmeno due mesi fa. la. bl. Taglio medio 8 GIU 2007 Il Piccolo Trieste Provincia pagina 29 GIOVANI Il bus della notte per Sistiana farà tappa a Gorizia DUINO AURISINA Partirà il 16 giugno, e si concluderà il primo settembre, il servizio di collegamento Overnight che anche per quest’estate, sulla scia del successo della precedente edizione, unirà Monfalcone e Sistiana ampliando il suo raggio di azione anche a Gorizia. La Provincia isontina aveva promesso che quest’anno Overnight, che funziona tramite pullman gratuiti messi a disposizione dall’Apt per i giovani, sarebbe stato anticipato rispetto al 2006 (era partito a luglio). E così è stato. Il servizio sarà presentato oggi nella sede dell’amministrazione provinciale isontina. Quest’anno Overnight, oltre che a Monfalcone, farà tappa anche a Gorizia. La Provincia ha provveduto a individuare due nuove fermate, alla Casa Rossa e in piazza Vittoria. Nel 2006, l’Overnight è stato usato per oltre il 60% da utenti compresi nella fascia dai 15 ai 18 anni, proprio quella che si vuole tenere lontana dai pericoli della strada. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Spalla sinistra 8 GIU 2007 Il Piccolo Trieste Agenda e Taccuino pagina 32 Lo sfidante di Illy Sul Piccolo del 31 maggio ho letto in prima pagina il titolo «Strassoldo sfida Illy» e sono sobbalzato sulla sedia dicendomi: ma come è possibile che il plurieletto presidente della Provincia di Udine che da sempre, almeno leggendo i giornali locali, vede il capoluogo regionale come un’inutile appendice al grande Friuli si candida a sedersi in piazza Oberdan a Trieste come presidente della Regione? Ricordo le frasi del tipo «Il Friuli va da Monfalcone (ovviamente anche da Grado) a Sacile»! A alla Trieste mutilata dalla storia dico io e tutti i triestini di buon senso direbbero cosa rimane, e la Venezia Giulia cosa rappresenta per l’esimio presidente della Provincia di Udine? Ricordo la campagna incessante sui media per la costituzione dell’Assemblea delle province friulane che secondo il candidato a presiedere la Regione dovrebbe essere composta dalle Province di Pordenone, Udine e Gorizia. E alla Trieste mutilata dalla storia dico io e tutti i triestini di buon senso direbbero, cosa rimane se per l’esimio presidente della Provincia di Udine alla Venezia Giulia non appartiene Gorizia? Meno male che la provincia di Gorizia, tramite il suo presidente Gherghetta, non ha mangiato la foglia e ha rifiutato di fare parte di questa Assemblea delle province friulane ritenendosi, a parer mio, ovviamente giuliana e non friulana. Per non parlare del tam tam incessante della lingua friulana in ogni luogo con i relativi costi che ne discendono di cui il presidente udinese ne è il massimo promotore. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Leggo anche sul Piccolo del 31 maggio che alla domanda perché Antonione e Gottardo non sono candidati presentabili per sfidare Illy, l’esimio presidente udinese ha risposto testuale: «Perché Antonione è triestino (sic) e Gottardo è un politico di alto livello ma poco conosciuto». Io gli rispondo che per quanto riguada Antonione essere triestino non è una colpa e per il sacilese Gottardo, che personalmente stimo, non è vero che non sia conosciuto, anzi appare su giornali e sulle televisioni molto più del presidente udinese, anche perché lui siede in piazza Oberdan e conosce bene cosa significa la città di Trieste per la Regione tutta. Sono però abbastanza d’accordo con il professor Strassoldo che per equità ad un presidente della Regione triestino si dovrebbe far succedere un presidente della regione friulano e allora, naturalmente è una mia personale opinione, chi meglio del carnico Renzo Tondo potrebbe essere adatto a sfidare Illy, anche perché più volte ha affermato che Trieste rappresenta per la Regione un valore aggiunto e non il contrario! Sono altresì convinto che il professor Marzio Strassoldo sarebbe un buono, anzi un ottimo presidente della regione Friuli ma se vogliamo aggiungere a questa regione anche la Venezia Giulia dubito molto dei vantaggi che quest’ultima avrebbe da questa candidatura. Francesco Spadavecchia Taglio basso 8 GIU 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 2 Protocollo per i disabili E’ stato sottoscritto tra la Provincia e l’Inps per un maggior inserimento nel mondo del lavoro Sono 712 gli iscritti allalistadelserviziodisabili del centro per l’impiego della Provincia e di questi solo circa 120 l’anno sono inseriti nel mondo del lavoro. Per permettere a un numero maggiore di persone di trovare un’occupazione e per far sì che le aziende rispettino quanto imposto dalla legge l’amministrazione provinciale e l’Inps hanno firmato un protocollo d’intesa. In base all’accordo, il 31dicembreeil 30giugno l’Istitutodiprevidenzasociale invierà i dati sui lavoratori impegnati nelle imprese pubbliche e private operanti nell’Isontino. Sempre per spronare le aziende locali a sottostarealleleggirelativeall’assunzione di disabili, a breve sarà pubblicato sul sito Internet della Provincia l’elencodellerealtàinadempienti. «Il protocollo d’intesa risponde alla volontà di trovare sempre nuovi mezzi per l’inserimentodiinvalidiedisabili nel mondo del lavoro. C’è ancora molto da fare per incrementare il numero di assunzioni in provincia», ha rimarcatol’assessoreprovincialealLavoro,MarinoVisintin. E ha spiegato: «Appena silibera unpostonelleaziende isontine bisogna cogliere l’occasionee proporre ilavoratori disabili, ma il Centro per l’impiegonon riescea intervenire in tempi rapidi. L’Inps però ha tutti i dati relativi ai dipendenti delle imprese e comunicandoceli ci consented’intervenireinmodo tempestivo e coerente con le professionalità». Delle finalità dell’accordo ha parlato anche il presi- dente della Provincia, Enrico Gherghetta: «La Provincia vuole combattere quella che chiamo “evasione sociale”,cioèilfattochemolteimprese non rispettano quanto previsto dalla legge sull’assunzionedidisabili.Perquestoabbiamodecisodirendere noto, attraverso il nostro sito, l’elenco delle aziende inadempienti. Il protocollo conl’Inps rientra nel progetto con cui ci proponiamo di arrivare alla disoccupazione zero tra i disabili, sia intervenendo con le aziende esistenti sia creando posti di lavoro nuovi». L’importanzadelprotocollo è stata ricordata anche daldirettoreprovincialedell’Inps, Valdi Ronco: «Lo scambio di informazioni per ilcollocamentodeilavoratori è un’attività altamente positiva, che ci pone in linea congli obiettivi richiestidal- l’Europa. Mensilmente i datori di lavori ci inviano per viatelematical’elencodeilavoratoricontuttiidatirelativi, quindi abbiamo le indicazioni a costo zero. Abbiamo ritenuto opportuno rendere leinformazioni disponibilia tutti, in modo da evitare alla Provincia di dover richiedere alle aziende i dati». Secondo la legge 68 del 1999,ilnumerodidisabiliassuntiinogniimpresadev’essere proporzionale alla quantità di dipendenti. Grazie all’accordo, per due volte l’anno l’Inps comunicherà all’amministrazione il numero di dipendenti, la loro posizione e lo stipendio. L’obiettivo dell’accordo,chesaràvalido per tre anni, non è quello di sanzionare le imprese non rispettose delle norme, ma di informarle sul comportamento da tenere, visto che sono numerose le realtà che non rispettano la leggepermancanza diconoscenza. Francesca Santoro L’assessore provinciale Marino Visintin ha illustrato ieri l’accordo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 8 GIU 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 Doppia cerimonia, ieri, in Provincia e nel quartiere fieristico Bravi a scuola e nello sport Riconoscimenti a oltre 400 ragazzi dell’Isontino Premiati anche 20 studenti degli istituti superiori Gli studenti bravi sia sui libri sia sui campi sportivi ieri mattina sono stati doppiamente protagonisti. Oltre 400 sono stati gli allievi delle elementari e delle medie che hanno partecipato nel quartierefieristicoallepremiazioni di “Profitto e sport”, la manifestazione promossa dall’Atletica Gorizia Friulcassa conlacollaborazionedellaFidal provinciale, mentre ai ragazzi delle superiori è stato dedicato il premio “Scuola e sport” indetto dalla Provincia. Alla presenza, fra gli altri, del presidente dell’Atletica Gorizia, Bruno Leon, dei due neoassessori comunali Sergio Cosma e Silvana Romano e dell’assessore provinciale Mara Cernic, in via della Barcaèstatoresomeritoa14classi degli istituti isontini. La consegna dei riconoscimenti è cominciata con la II della scuola elementare “Pitteri” diFarra, di cui faparte anche Angelo Clede, premiato nei giorni scorsi anche dal ministro Fioroni per il gesto di altruismo sportivo compiuto in marzo nella corsa campestre, quandosièfermatoperaiutare un compagno che si era infortunato. È stata poi la volta delle classi quarte delle elementaridi largoIsonzo diMonfalcone, e, tra i ragazzi delle medie, della III G della “Ascoli”, dellaIIIAdella“Trinko”,della II A della “Perco”, della III D di Cormòns, della I B della “Alighieri” di San Canzian, delle prime della “Da Vinci” di Ronchi, delle prime della “Marco Polo” di Grado, della I A della “Corridoni” di Fogliano Redipuglia, della I D Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. diMariano,diunarappresentanza della “Dante Alighieri” diStaranzano, dellaIIBdella “Giacich”diMonfalcone, della I F della “Randaccio” sempre di Monfalcone. Venti sono stati, invece, gli studenti (nella prima foto in alto a sinistra) premiati nell’ambito della decima edizione di “Scuola e sport”, in rappresentanzadialtrettantiistituti. Nella cerimonia svoltasi nella sala del consiglio provinciale,allapresenzadell’assessore Maurizio Salomoni, sono stati consegnati degliassegni a Oriana Battistin del “Fermi”, Lorenzo Biaggi dello scientifico “Duca degli Abruzzi”, Stefania Capasso delprofessionalecommerciale “Cossar”, Gaia Caporale dello “Slataper”, Giovanni Cintoli dell’Iti “Marconi” di Staranzano, Mattia De Luca del linguistico“Paolino d’Aquileia”, Alvaro Wilber Hurtado del professionale periservizisocialiecommerciali di Monfalcone, Daniel Mirabella dell’Ipsia di Monfalcone, Mohamed Mouaouia dell’Ipsia “Da Vinci”, Davide Paganelli dell’Iti “Galilei”, Alessia Pin dello scientifico “Buonarroti” di Monfalcone, PatrickPirandellasezionealberghiera del professionale di Monfalcone, Jessica Pizzignacco del commerciale “Einaudi” di Staranzano, Luisa Pizzol del geometri “Pacassi”, di Giulia Puntin dell’indirizzo ambiente e salute del “D’Annunzio”, Antonio Rosolini del classico “Dante”, Kevin Sedevcic dello “Jurij Vega”,VeronicaTosodell’istituto d’arte “Max Fabiani” e AlbertVocina del classico “Trubar-Gregorcic”. Francesca Santoro Apertura 8 GIU 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pagina 4 Apertura 8 GIU 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pagina 4 Apertura 8 GIU 2007 Messaggero Veneto Gorizia Agenda e Taccuino pagina 6 PROVINCIA Libro di Juren sulla guerra “Nad Logem la collina fra due mondi” è il titolo del volume di Mitja Juren che sarà presentato oggi, alle 17.30, nella sala del consiglio provinciale. È la Grande guerra che ha sconvolto queste terre il filo conduttore dell’opera. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Breve 8 GIU 2007 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 8 ROMANS “Brundibar” attira oltre 350 spettatori Folta partecipazione per lo spettacolo dell’associazione Artemia ROMANS. Una cornice di oltre 350 persone ha accoltofra scroscianti applausi la seconda rappresentazione in regione dell’opera “Brundibar”, andata in scena l’altra sera, a Romans d’Isonzo, in una serata promossa dall’assessorato comunaleallaCulturaepatrocinata anche dalla Provincia di Gorizia. Un grande evento che ha richiamato pubblico da tutta la provincia e anche da altre parti della regione, vista la numerosa partecipazione, ripagata da una prestazione artistica straordinaria da parte dei 50 tra bambini e ragazzi del coro dell’associazione Artemia diTorviscosa,accompagnati dall’ensemble musicale dell’associazione stessa, diretti dal maestro Denis Monte. Su tutto lo spettacolo la sapiente regia del “Teatrino del Rifo”, ovvero Giorgio Monte e Manuel Buttus, una garanzia in fatto di qualità,chehannoaccoltol’invito della locale amministrazione per riproporre per la secondavoltal’operapersoli coro di ragazzi e piccola orchestra, musicata e messa in scena da Hans Krása nel1943all’internodelghetto di Terezin, nei pressi di Praga. Un favola capace di regalaresperanzaanche difron- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. te all’immane tragedia dell’Olocausto, grazie allo sguardo e al canto di bambini e ragazzi e alla magia della musica. Oltre alla bravura dei giovanissimi attori, grande impatto ha avuto la scelta del luogo: il cortile dell’ex latteria Icea, un luogountempoadibitoallaproduttività oggi dismesso e per l’occasione trasformato in un teatro a cielo aperto. Nulladimeglioper bissare il grande successo della prima rappresentazione di questa nuova produzione svoltasi in gennaio nel teatro “Pasolini” di Cervignanoeperomaggiarela serata culturale romanese inserita nella rassegna “Teatro nei luoghi” promossa sempre dal Rifo con il sostegno della Regione. All’inizio dello spettacolo l’assessore alla Cultura, Michele Calligaris, nel portare i saluti, ha anche ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa, ovvero la Provincia, il Comune di Gradisca, la Pro loco e gli Alpini di Romans, la famiglia Sartori, proprietaria dell’area in cui si è svolto lo spettacolo, fino ai dipendenti comunali che hanno svoltoun lavoro encomiabile per rendere possibile in quel luogo un evento il cui grande successo avrà eco per molto tempo. Box 8 GIU 2007 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 9 Gradisca. Risposta dell’Ass a una richiesta della Cdl: questa raccolta può produrre disagi per cittadini «Il “porta a porta” va cambiato con quattro raccolte dell’umido» GRADISCA. «È innegabile che il tipo di raccolta in questione (il cosiddetto “a porta a porta”, ndr) possa produrre dei disagi per i cittadini e più volte sono state fatte presenti a Iris e alle amministrazioni comunali interessate le segnalazioni pervenute, con la raccomandazionedi mettere in atto tuttele misure per farfronte alle problematiche segnalate». È la considerazione del dipartimento di prevenzione dell’Ass isontina in risposta alla richiesta di parere tecnico su eventuali violazioni sanitarie nella raccolta dei rifiuti avanzata all’ente dalle forze politiche della Casa delle libertà di Gradisca. Dopo aver raccolto in un paio di giorni 150 firme di cittadini che lamentavano disagi conseguentiallatipologiadelsistema di raccolta denominato “a porta a porta”, le sezioni gradiscane di Forza Italia, An, Udc e Lega Nord avevano inoltrato lo scorsoaprileall’Ass unarichiesta di esame su possibili violazioni inerenti la tutela della salute pubblica. Nellanotainviatadall’Azienda sanitaria, tuttavia, si precisa che «la tipologia della raccolta dei rifiuti, nella fattispecie il “porta a porta”, è una scelta degli enti gestori da individuarsi nel Comune e in Iris. A tal proposito si invitano il sindaco e Iris a informare i cittadini sulle possibilitàdiricorrereaservizi particolari, eventualmente messiadisposizione,eaprovvedereaincrementarelafrequenza di asporto dei rifiuti, soprattutto per il periodo estivo». Parere in merito al quale la Cdl gradiscana, per voce dei rappresentantidellesezionipolitiche che la compongono, ha precisato: «Fatta la doverosa premessache pernoi ilsistema di raccolta differenziata è prioritarioechemaiabbiamoaffermato che non si debba fare, anziloriteniamoilmetodomigliore, noi non siamo convinti dell’efficacia e della regolarità del metodo“aportaaporta”.Lanota dell’Ass semplicemente conferma quelle che erano le nostre paure e i nostri pensieri, ovverochein questamaniera si va a ledere la salute pubblica. Non ci meravigliamo, quindi, quandol’aziendasanitariaisontina invita Iris e il sindaco ad applicarealtrimetodidiraccolta, tra i quali noi proponiamo per esempio anche il riutilizzo dei cassonetti per l’umido, e intensificarecomunquelaraccolta dell’umido». In definitiva un ulteriore spinta verso quell’ipotesi di portareda 2 a 4 leraccolte settimanali del rifiuto “umido” che sembra ormai in procinto di realizzarsi. «Una richiesta sensata viste le problematiche che giàsisonoevidenziateincoincidenza con il periodo estivo, ma sin d’ora noi diciamo che nel- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. La raccolta dell’umido è stata spesso oggetto di critiche: probabilmente sarà rivista l’eventualità di un effettivo aumentodeigiornidiraccolta settimanale nessun aumento deve interessare le bollette degli utenti in quanto, se non per un questione aziendale almeno per una questione di buon senso, doveva già essere prevista dall’inizio una simile necessità. Concludiamo affermando che è confortante constatare che la Provincia si sia accorta del non esemplare funzionamentoedelleanomalieevidenziate nel porta a porta e si stia attivando a correggere il piano dei rifiuti provinciale». Marco Ceci Apertura 8 GIU 2007 Messaggero Veneto Nazionale Regione pagina 8 Province unite, via sul ponte di Pinzano Ieri il vertice fra presidenti per l’associazione fra Udine e Pordenone UDINE.Procedespeditamente, e dovrebbe concludersi entro il prossimo mese, la costituzione dell’Associazionefraleprovince friulane di Udine e di Pordenone.Ilbattesimo,decisoieriaUdine in un incontro a palazzo Belgrado che ha visto riuniti i rappresentantidimaggioranzaeopposizione dei consigli provinciali delle due amministrazioni e gliespertidell’UniversitàdiUdine, potrebbe concludersi con una stretta di mano tra i due presidenti delle province sul ponte del Tagliamento a Pinzano. Il team è stato incaricato infatti di predisporre le azioni necessarie all’istituzione dell’Associazione, il cui atto d’indirizzo è stato approvato dall’assemblea udinese lo scorso 16 aprile, «atto in cui, tutti insieme – ha commentato il presidente della provincia di UdineMarzioStrassoldo-,abbiamo scritto una pagina importanteperlastoriaeilfuturodelFriuli». L’obiettivo dell’associazione sarà quello di operare in modo concreto su temi di interesse comune, derivanti sia dalla vicinanza territoriale tra le due amministrazioni sia dalla necessità di dare risposta in modo più effi- Strassoldo: «Una pagina De Anna: «Individueremo molto importante le funzioni che potremo per la storia del Friuli» sostenere insieme» cacead argomenti sucui ormai è necessario fare “massa critica”. L’associazione potrà occuparsi di tutte le funzioni che il territorio richiederà: per singole materie potranno esserci unificazioni di uffici già esistenti, per il miglioramentodei servizi e perevitare duplicazioni di funzioni. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Inoltre,potrannoesseresfruttate le eccellenze dei singoli servizi, utilizzando e implementando le strutture migliori. La legge 1 del 2006, infatti, lascia grande spazioperdelineare lanuovarealtà istituzionale e quindi sarà possibile individuare nuove forme di organizzazione e organi specifici. «Sarà un organismo – spiegailpresidentedellaprovincia di Pordenone Elio De Anna – chenonavràunavestegiuridica, e che quindi sarà un’associazione.Individueremo,tralealtrecosechesipotrannoottenere,alcune funzioni da poter esercitare in comune,come ilcontrollo delleemissioni difumiinatmosfera olagestionedelleretilunghe,comelaSequals-Gemona.Conquesta modalità sarà possibile presentare progettualità comuni alla Regione. Sarà inoltre possibile avere uffici operativi comuni con l’obiettivo di non aumentare gli oneri finanziari e burocratici». Il presidente Strassoldo, che sulla mancanza dell’adesione della provincia di Gorizia ha solo precisato «che noi comunque terremo aperte tutte le porte», hasottolineatoche«sidovràcercarelacoesionepiùampiapossibile all’interno delle singole amministrazioni, accelerando il più possibile questo processo senza creare però delle forzature». «Bisognerà trovare la piena condivisione–aggiungeStrassoldo–compresaquelledelleopposizioni». Mirco Mastrorosa Taglio basso Messaggero Veneto Pordenone Provincia 8 GIU 2007 NUOVA GIUNTA A MANIAGO pagina 12 Suddivisione delle responsabilità tra gli esponenti di Ascom e Confesercenti Le accuse di An a livello provinciale senza conseguenze in ambito comunale Commercio, poltrona per due Tramontina si occuperà di quello fisso, Turatti del mercato MANIAGO.Come era nelle previsioni, la giunta di AlessioBelgrado ha risposto a tutti gli interrogativi della vigilia sulla suddivisione degli incarichi tra i quattro partiti della Casa delle libertà (Forza Italia,An,Udce Lega)e lalistacivica. Unasuddivisioneequachenon ha innescato polemiche sulle scelte condotte dal primo cittadino, il quale intende anche cogliere le potenzialità delle giovani leve elette. NonhannoraggiuntoManiagoleripercussioniscatenateieri a livello provinciale dal presidentediAnAlessandroCiriani,che ha accusatoForza Italia e Lega di arroganza perché non ne riconoscerebbero i meriti a livello comunale. Anzi, nella città delle coltellerie, il primo a dichiarare di non avere pretese sugli incarichi che gli sarebbero stati assegnati dalprimocittadinoAlessioBelgradoèstatopropriol’esponente di An Massimo Milanese alla vigilia della composizione della giunta. An e Lega, sebbene passati dalla parte dei vincitori, non hanno aumentato il loro peso specifico all’interno del consiglio, mantenendo ciascuno un solo rappresentante, rispettivamente assessore a bi- lancio e finanze e presidente del consiglio. Un trattamento di riguardo è stato riservato a Forza Italia con due assessorati. La scelta nonèstatacasualeeinomieranoprevistigiàall’indomanidella vittoria del centro-destra. Cristian Fiorot è stato premiatoperillavorocompiutodurantela campagna elettorale, riconosciuto anche dalle urne con ilmaggiornumero dipreferenzepersonali.NonacasoBelgrado gli ha attribuito l’incarico di vicesindaco.Perquantoriguarda Ilia Franzin, unica rappresentante femminile in tutta la maggioranza, era noto le spettasse un assessorato, come già annunciato dal primo cittadino. La salomonica suddivisione degli incarichi ha riguarda- to anche il delicato referato al commercio, conteso da due professionisti del settore: l’uno, Marco Tramontina, presidente mandamentale dell’Ascom,l’altro,GianfrancoTuratti, con lo stesso incarico, ma allaConfesercenti.Ilriconoscimentoèstatoaffidatoaentrambi: al primo è stato attribuito l’assessorato al commercio, mailsecondohaottenutoladelega al mercato settimanale, quindi al commercio ambulante, con conseguente modifica anche dell’ubicazione come previsto dal programma politico. A Turatti, rappresentante dell’Udc, è stata riconosciuta la sua appartenenza all’associazionismo sportivo, pertanto èstatonominatoancheassessoreallosportealleassociazioni. In questo modo sono stati garantitigliequilibritrai rappresentanti di due categorie tra le quali,sisa, noncorrebuon sangue. Il sindaco, non a caso, ha voluto mantenere il controllo di due settori delicati: la sicurezza (voci di corridoio la attribuivano all’ex vigile Borgatti) e l’ambiente, con le pressanti questioni del San Lorenzo e della Cossana. Ampio spazio ai giovani, con deleghe ai consiglieri per singoli argomenti, tra cui le politiche giovanili, al fine di rendere partecipe della vita amministrativa anche chi è alla prima esperienza. Laura Venerus Acque tranquille in municipio a Maniago, dove An non ha sollevato problemi sulla composizione della giunta Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 8 GIU 2007 Voce Isontina Attualita' e Politica pagina 3 marincic marko Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 8 GIU 2007 Voce Isontina Cronaca pagina 18 provincia di gorizia Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Box