N° Titolo Testata-Edizione 1 Ds a congresso Il Piccolo Monfalcone 15-03-2007 2 Progetti turistici Il Piccolo Monfalcone 15-03-2007 3 Arriva la legge sulla scuola Il Piccolo Nazionale 15-03-2007 4 Boniciolli: Porto Vecchio Il Piccolo Trieste 15-03-2007 5 Ci vuole una nuova classe dirigente Messaggero Veneto Gorizia 15-03-2007 6 L'Ulivo ora pensa a Medeot Messaggero Veneto Gorizia 15-03-2007 7 Salute e abitudini: si parla di postura Messaggero Veneto Gorizia 15-03-2007 8 Niente discarica, via libera ai piani Messaggero Veneto Gorizia 15-03-2007 9 Ritorna 'Quaresima in musica' Messaggero Veneto Gorizia 15-03-2007 Messaggero Veneto Gorizia 15-03-2007 10 Affollata presentazione del volume di Patat Data 15 MAR 2007 Il Piccolo Monfalcone Citta' pagina 21 Sabato in Biblioteca e domenica in sezione il partito sceglierà il nuovo segretario Ds a congresso sulla linea di Fassino: possibile una staffetta Greco-Trivigno Anche a Monfalcone i Ds, partito di maggioranza relativa in città e il più forte componente della coalizione di centrosinistra al governo della città, sembrano destinati a dare il loro sostegno alla linea del segretario nazionale uscente e ricandidato Piero Fassino, quindi alla nascita del partito democratico. I sostenitori della mozione «Per il partito democratico», che a livello nazionale candida appunto Fassino come segretario, detengono posizioni che non paiono attaccabili. In discussione nel congresso comunale di Monfalcone che avrà luogo sabato e domenica ci sono però anche le altre due mozioni presentate a livello nazionale, quella che candida a segretario Fabio Mussi e si intitola «A sinistra per il socialismo europeo» e quella, «Per un partito nuovo democratico e socialista», che non ha alcun candidato segretario e vede come primi firmatari Gavino Angius e Mauro Zani. Se la mozione Mussi raccoglie un seguito anche a livello locale e trova un punto di riferimento nell’ex sindaco di San Pier d’Isonzo, Ennio Pironi, la mozione Angius-Zani sembra essere limitata al proprio ruolo di «disturbo» e quindi essere davvero residuale. Le mozioni in discussione sono appunto tre, mentre dovrebbe esserci un unico candidato alla guida Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Gianluca Trivigno della sezione di Monfalcone. E il nome è quello di Gianluca Trivigno, la cui elezione è comunque legata a quella del segretario provinciale, che avverrà nel congresso dei Ds isontini, il 30 e 31 marzo. In quella sede Mirio Bolzan lascerà il ruolo di segretario assunto fin dal primo momento solo per gestire la fase di transizione tra la segreteria di Enrico Gherghetta, divenuto presidente della Provincia, e quella del suo successore. Il partito a Monfalcone ha intanto puntato decisamente sui giovani in que- sti ultimi anni, come lo stesso Greco, Gianluca Trivigno, divenuto capogruppo consiliare, gli altri componenti della segreteria uscente e del gruppo consiliare dei Ds. Un gruppo dirigente, come spiega lo stesso Trivigno, che è non solo giovane, ma unito e focalizzato sui programmi. E non si esclude che proprio all’interno di questa logica possa esserci il passaggio di consegne tra Greco e Trivigno. Di certo il nuovo segretario e chi gli starà attorno dovrà gestire un futuro immediato impegnativo, segnato dalla scadenza delle elezioni regionali, in programma nella primavera 2008. L’appuntamento con il congresso comunale dei Ds è per sabato, alle 9.30, nella galleria espositiva di piazza Cavour e poi domenica mattina, nella sezione del partito in viale Verdi. La mattinata di sabato è però aperto al pubblico e vedrà, dopo la relazione del segretario Omar Greco, il saluto delle forze politiche e sindacali. In mattina seguirà anche la presentazione delle tre mozioni congressuali. La sezione dei Ds domenica mattina accoglierà invece la chiusura del dibattito e le votazioni sulle mozioni e dei delegati al congresso provinciale e del comitato dei garanti, oltre che del segretario di sezione e del tesoriere. la. bl. Taglio medio 15 MAR 2007 Il Piccolo Monfalcone Provincia pagina 25 Saranno sostenute le iniziative legate all’Ara Pacis Il sostegno della Provincia assicurato nel corso della riunione della giunta in Comune MEDEA La giunta provinciale di Gorizia si è trasferita ieri in municipio a Medea, dove ha incontrato la giunta locale e ha approfondito, nelle due ore e mezza di riunione, numerosi temi di carattere generale, anche se al centro del colloquio è stata subito posta la valorizzazione ambientale e turistica dell'ambito fluviale del Judrio e del Versa, progetto che è stato illustrato dal sindaco di Medea Alberto Bergamin e definito di interesse non solo locale, ma destinato a valorizzare il territorio provinciale di tutta la destra Isonzo. Questo accordo di programma, infatti, che sta ormai per partire - ha dichiarato lo stesso Bergamin - rappresenta un progetto ambizioso che andrà a incidere in ambito provinciale valorizzando il territorio anche attraverso la conoscenza delle produzioni eno-gastronimiche, i siti, i luoghi ed i borghi rurali, creando una rete di piste ciclabili che andranno a connettersi con il progetto del Collio fino a diventare un progetto unico e integrato, che potrà favorire uno sviluppo alternativo a quello che si è caratterizzato negli ultimi decenni. «Un progetto - ha ag- giunto Bergamin - che farà interagire le istituzioni con le comunità e con gli operatori economici, al fine di elaborare un programma d'area destinato a diventare ancor più importante nel momento in cui, sorpassata un'agricoltura massiva, si punta ora a un'agricoltura di qualità per dare ulteriore riqualificazione agli ambiti rurali». A questo primo tassello l'amministrazione comunale di Medea ha voluto inserite pure il progetto turistico dell' Ara Pacis mundi, per un compendio già ricco di iniziative quali il concerto per la pace nel mondo e le altre iniziative Progetti turistici per valorizzare Medea di valorizzazione, nonché la prospettata costruzione dell' ipogeo. Il tutto fungerà da elemento indispensabile per una provincia che si definisce provincia di Pace. Un progetto turistico, quello dell'Ara Pacis mundi, che la Provincia ha dichiarato di voler sostenere attraverso un accordo di programma o una convenzione tra provincia e comune, vale a dire che il Comune di Medea non procederà da solo ma avrà il supporto della Provincia. Un'altra importante opera prevista a Medea - ha ricordato altresì Bergamin - riguar- da il progetto a sostegno dei soggetti artistici, che verrà creato all'interno del centro residenziale Villa Santa Maria della Pace e per realizzare il quale serve il coinvolgimento delle altre associazioni dei disabili, per un consenso forte ad un progetto che sta ormai partendo. È nel corso della riunione si è infine parlato pure di enti locali, di politiche sociali e del piano provinciale dei rifiuti, con il presidente Gherghetta che ha ribadito la volontà di giungere in breve ad una revisione del piano provinciale stesso. L’Ara Pacis che si trova sulla cima del colle di Medea Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 15 MAR 2007 Il Piccolo Nazionale Regione pagina 9 Il ddl Antonaz-Cosolini illustrato alla maggioranza. Incentivi alla diffusione di lingue minoritarie e comunitarie Arriva la legge sulla scuola Più soldi a chi fa lezione in inglese, sloveno o friulano TRIESTE Una scuola multilingue. Il disegno di legge Antonaz-Cosolini sull’istruzione e sulla formazione, che è stato illustrato ieri alla maggioranza e che verrà approvato venerdì in giunta, disegna per il Friuli Venezia Giulia una scuola improntanta al plurilinguismo: ciò significa sia la diffusione dell’apprendimento di più lingue comunitarie (coerentemente alle indicazione dell’Unione Europea), sia la definizione di programmi che prevedano l’impiego di lingue straniere per l’insegnamento di materie curricolari, a partire dalle scuole superiori. Prepariamoci dunque ad avere ore di insegnamento in inglese o in altre lingue, comprese quelle delle minoranze storiche della Regione (friulano, sloveno e tedesco). Per favorire l’apprendimento di queste ultime l’ammininistrazione regionale provvederà alla definizione di apposite linee guida per il loro insegnamento, alla formazione e all’aggiornamento dei docenti e alla concessione di contributi per la programmazione delle scuole che introduranno programmi relativi alle lingue minoritarie. Il disegno di legge istituisce a questo scopo anche la Commissione permanente per l’insegnamento delle lingue delle minoranze storiche che sarà composto dai presidenti dei tre comitati (ArleF, Comitato consultivo per la lingua slovena e Comitato germanofoni), da quattro esperti designati dalle Università e altrettanti dall’Assessorato all’istruzione. L’insegnamento delle lingue minoritarie, dell’italiano quale seconda lingua e delle materie curricolari in una lingua comunitaria sarà curato da insegnanti iscritti in un’anagrafe professionale plurilinguistica regionale che viene istituita dalla nuova normativa. Il ddl redatto da Antonaz e Cosolini conferma inoltre tutti gli interventi regionale a favore degli studenti: il concorso alle spese Anagrafe degli studenti per contrastare l’abbandono. Azioni mirate per favorire l’educazione degli immigrati sostenute dagli enti locali per mense e trasporto scolastico oltre che per i sussidi per le famiglie dei ragazzi della per quanto riguarda le spese di trasporto e per i libri di testo, oltre che per il servizio di comodato gratuiro del materiale scolastico (in particolare i libri). Inoltre verranno promossi accordi tra enti locali e istituzioni scolastiche (con la possibilità di coinvolgere altri enti pubblici o privati) per garantire servizi socio-assistenziali per l’inserimento scolastico e l’accompagnamento formativo di soggetti in condizione di disagio e immigrati; anche in questo caso la Regione parteciperà alle spese sostenute per questo genere di servizi. Previsti inoltre interventi per scoraggiare la dispersione scolastica e mantenere i ragazzi a scuola almeno fi- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. no ai 16 anni anche attraverso attività svolte dalle scuole in collaborazione con i centri di formazione professionale mediante specifici percorsi integrati. Finanziamenti ad hoc saranno garantiti agli istituti scolastici situati in territorio montano in modo da garantire la continuità didattica. Risorse specifiche serviranno a favorire l’educazione degli immigrati. Verrà inoltre istituita l’Anagrafe degli studenti, organo su base provinciale che avrà il compito di fornire rilevazioni statistiche e informative sui livelli di scolarità, abbandono e dispersione scolastica e sugli effetti dei processi formativi in modo da garantire un quadro della situazione su cui intervenire. Per quanto riguarda il settore della formazione professionale è previsto un libretto formativo del cittadino che conterrà il percorso formativo, le competenze acquisite ed i crediti riconosciuti dalla persone. Sarà inoltre istituito un Comitato regionale per la programmazione dell’offerta formativa che sarà composto dall’assessore regionale competente, dai presidenti delle Province, dai rettori delle Università e da esponenti del mondo della formazione professionale, dell’impresa e dei lavoratori. Il Comitato avrà il compito di proporre ed esprimere pareri sulla programmazione regionale in materia di formazione professionale, di esprimersi sul rapporto annuale dei fabbisogni formativi e di formulare proposte per quanto concerne la definizione degli standard e dei programmi formativi. Roberto Urizio Apertura 15 MAR 2007 Il Piccolo Nazionale Regione Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pagina 9 Apertura Il Piccolo Trieste Citta' 15 MAR 2007 pagina 1 Il presidente ha accolto il masterplan che ora verrà illustrato dai collaboratori dell’architetto Foster alle amministrazioni locali Boniciolli: «Porto Vecchio resta demaniale» «L’Authority gestirà il progetto, in un’area che potrà ospitare anche attività di tipo diverso» di Silvio Maranzana «Il Porto Vecchio non viene restituito alla città, ma resta al Demanio». Accogliendo il masterplan redatto dallo studio di professionisti veneziani collegato al celebre architetto londinese Norman Foster, il presidente dell’Autorità portuale Claudio Boniciolli tratteggia con il suo usuale stile perentorio il Porto Vecchio del futuro dove il Punto franco verrà sì ridotto, pur senza sparire, ma le aree rimarranno di stretta pertinenza demaniale. «Due sostantivi vanno banditi dal dibattito - sostiene Boniciolli - e sono: restituzione e riuso. Non si tratterà di questo: nulla viene riusato o addirittura restituito alla città. Bensì ci sarà un uso diverso di quella parte dello scalo che coinvolgerà insediamenti e attività sia portuali che non portuali». La trafila, dopo l’annullamento da parte del Tar degli atti di sottomissione che erano stati sottoscritti dall’ex presidente Maurizio Maresca e dopo che il masterplan nella sua prima formulazione era già stato presentato da Marina Monassi nei suoi ultimi giorni da commissario nel giugno scorso, giunge comunque al dunque per la terza volta. A giorni sarà presentato a Regione, Provincia e Comune che avranno l’opportunità di visionarlo e di proporne aggiunte o modifiche. L’incontro con i rappresentanti della Regione e degli enti locali è in via di convocazione da parte della Fondazione CrTrieste che con 400 mila euro ha finanziato la redazione del progetto. «Abbiamo ripresentato il masterplan all’Autorità portuale e alla Portovecchio srl. - spiega Giulio De Carli che ha guidato il pool di architetti di Systematica - ora la novità è rappresentata dal fatto che Authority e Fondazione hanno finalmente deciso di sottoporlo anche alle amministrazioni locali con le quali verrà iniziato un lavoro di approfondimento». De Carli si è incontrato più volte nelle ultime settimane con Luigi Rovelli, amministratore delegato della Portovecchio, società recentemente rivitalizzata dalla stessa Authority. «Presupposto stesso del masterplan - spiega Rovelli - è lo spostamento di alcune aree di Punto franco che però non sparisce: rimane ad esempio nella zona dell’Adriaterminal conservando lo stesso terminale portuale, ma pure in alcune altre porzioni. Il masterplan dà le indicazioni di assetto complessivo spingendosi pe- «Contatti continui con i ministeri per spostare il Punto franco» Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Una simulazione al computer di possibili nuovi insediamenti nell’area del Porto Vecchio dove saranno ammesse varie attività rò nella specificazione di singoli insediamenti, compresi scuole e alberghi». Gli altri due tasselli fondamentali per far partire l’operazione sono la variante al Piano regolatore che l’Authority ha inviato alla Regione per l’approvazione definitiva, dopo aver apportato alcune variazioni e averne stralciata una parte su indicazione del Ministero dell’Ambiente, e la chiarificazione sull’iter legislativo da seguire per spostare o ridurre il Punto franco. «Siamo in contatto pressoché quotidiano con i funzionari ministeriali - ha spie- gato ieri Boniciolli - per risolvere definitivamente la questione». La spostabilità dei Punti franchi era stata prospettata come fattibile allo stesso Boniciolli nel corso di alcuni incontri avuti ai Ministeri degli Esteri e dei Trasporti. Le vie da seguire: una legge o forse addirittura un semplice regolamento ministeriale. Appena una settimana fa il concetto è stato ribadito nel corso della visita a Trieste dal viceministro dei Trasporti con delega ai porti, Cesare De Piccoli: «Il governo è favorevole allo spostamento». Apertura 15 MAR 2007 Il Piccolo Trieste Citta' pagina 1 LE REAZIONI Regione, Provincia e Comune: «Va bene anche in questo modo purché si proceda rapidamente» Il presidente dell’Autorità stiamo finalmente per esportuale Claudio Boniciol- sere nelle condizioni effetli dopo aver stupito tutti tive di fare». La questione il giorno del suo insedia- sdemanializzazione o memento dichiarando: «Il no non preoccupa eccessiPorto Vecchio è porto», vamente il sindaco: «Che ora, pur mostrandosi favo- le concessioni le faccia Borevole a utilizzi anche di- niciolli piuttosto che Diversi, tira un secondo, sep- piazza, oppure lo Stato pur più debole freno, affer- piuttosto che la Regione, mando in sostanza: «Il mi interessa poco». «Va benissimo anche coPorto Vecchio appartiene comunque al porto e conti- sì», aggiunge l’assessore nuerà a svolgere funzioni regionale ai Trasporti Lodovico Sonego che pure si anche portuali». La sottolineatura, ora è sempre battuto per una ribadita da Boniciolli, è restituzione completa del stata fatta dall’Authority Porto Vecchio alla città. con una nota emessa a se- «Quella è un’area di granguito di un intervento sul- dissimo pregio - specifica lo stesso tema del sindaco Sonego - è comprensibile Roberto Dipiazza. Il presi- che l’Autorità portuale, dente ha precisato: «Il re- quindi in ultima analisi gime giuridico del Porto la Repubblica italiana, inFranco Vecchio è caratte- tendano mantenerne la titolarità. Imrizzato da due portante a componenti: questo punto l’internaziona conclude - non lità ex trattaé chi fa le proto di pace di cedure, ma coParigi 1947 e sa si farà all a l’interno del demanialità Porto Vecchio ai sensi del Coe su questo dice della navipunto ormai gazione. Sia i tutte le istituconfini dei zioni convergoPunti franchi no». che quelli del «È logico Demanio mache l’Autorità rittimo sono portuale non fissati per legvoglia perdere ge (dpr i canoni che le 714/1978) perderiveranno tanto l’evendalle concestuale trasferisioni - sostiemento di alcune anche l’asne aree del sessore provinPorto Franco ciale all’urbaVecchio altronistica Ondive non comporna Barduzzi terebbe in nesla città in realsun caso il vetà non può nir meno della riappropriarsi condizione giudi quell’area ridica di Deperché quelmanio marittil’area non le è mo relativamai appartemente al sito Roberto Dipiazza e nuta essendo del Porto vec- Lodovico Sonego stata porto chio». pressoché da «Restituzione o diversa utilizzazione: sempre. Ma Trieste avrà i vocaboli a questo punto proprio in quell’area il contano ben poco - smus- più forte volano per il suo sa subito i toni lo stesso futuro sviluppo: le sue amsindaco Dipiazza - l’impor- pie dimensioni, il fatto di tante è che per un uso an- essere sul frontemare, la che diverso del Porto Vec- vicinanza alle reti infrachio ora siamo pratica- strutturali, ma anche al mente tutti d’accordo, sia centrocittà, non potranno tra le istituzioni che tra i non attrarre investitori cittadini, se si escludono i che porteranno occupazioquattro componenti di ne e ricadute economiun’associazione. Ora si che». s.m. procede e basta perché Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 15 MAR 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 2 «Ci vuole una nuova classe dirigente» Lucio Ulian (Ds): i goriziani premieranno chi saprà interpretare una realtà proiettata nel futuro anche culturale ed economico «Il centro-destra propone minestre riscaldate» «Leelezionisiavvicinanocaratterizzandosiconunasignificativanovità: Gorizia non è più a priori né di destra né di sinistra, ma è pronta a premiare chi, in maniera credibile, saprà interpretare una realtà che si proietta verso il futuro». E’ quanto ha dichiarato il consigliere comunale dei Ds Lucio Ulian. «La nostra città - ha aggiunto - si è finalmente liberata dalle catene culturali, politiche ed economiche rappresentate dal confine. Da molte tornate elettorali sisonolettisegnali,semprepiùmarcati, sulla laicitàdel voto dei goriziani; dall’elezione di Demetrio Volcic, passando per l’elezione al consiglio provinciale di Alessandro Bon e ma non è più sufficiente. Tale processo ha permesso sì un’innovazionedell’azioneamministrativa,malegata quasi esclusivamente alla figura, sia pur carismatica, del sindaco. Il rinnovamento di una città come la nostra non può essere affidato solamente a espressioni elettorali e alla elezionedisingolepersoneilluminate,c’èlanecessità dicreareunanuova classe dirigente che interpreti il futuro: nella cultura, nella politica e nell’economia». «Daqui-hacontinuatoUlian-nasce una lotta acerrima, sia nel centro-destra sia nel centro-sinistra, che vede da una parte gli “ex”, gli orfanelli del muretto, legati al confi- ne, alla cultura della divisione e del passato, all’economia degli aiuti pubblici,alladifesadell’indifendibile, alla politica della rassegnazione (gli altri ci portano via tutto) e della questua (si chiedono “favori” allo Stato, alla Regione). Dall’altra parte c’èl’esigenzadellanascitadiunnuovogruppo dirigentechesappia essere intraprendente in economia e che, valorizzando la ricchezza della nostra storia, sia orgoglioso del nostro presente e sappia promuovere tutte le ricchezze culturali che ci sono “oggi” a Gorizia. Nel centro-destraquestalottafragli“ex”egliinnovatori è stata soffocata da un pesante intervento esterno e dall’indivi- duazione di un viceré, annichilendo ogni dibattito e le esigenze di rinnovamento. Nel centro-sinistra c’è tutto un ribollire per individuare qualcosa di nuovo che si sta delineando. La nascita dell’Ulivo non è più una giustapposizionedisigle,malacreazione di un unico gruppo dirigente chevuolerappresentarel’innovazione, il riformismo, che sia l’embrione del futuro Partito democratico. Io scommettosulfuturodiGorizia,eauguro anche al centro-destra di avere un domani il coraggio di rinnovarsi e fare proposte credibili. Mi dispiacerebbe che i suoi esponenti continuino a propinarci minestrine riscaldate». MaurizioSalomoni,finoall’elezione dell’attuale sindaco. Il desiderio di rinnovare la città è andato avanti sino alle conseguenze naturali, ossia essere approdati finalmente in una “situazione normale” per un paese civile,quellodellademocraziaedell’alternanza. Questo è stato un bene, Lucio Ulian, consigliere comunale ds Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 15 MAR 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 2 Verso le elezioni. Tramontata la candidatura Collini, il centro-sinistra riparte da zero L’Ulivo ora pensa a Medeot ma le primarie sono più vicine di VINCENZO COMPAGNONE Punto e a capo. Dopo la definitiva uscita di scena del giornalista Roberto Collini, considerato l’unico nome in grado di ricompattarela coalizionee di indurre ancheVittorio Brancati a compiere il famoso “passo indietro”, il centro-sinistra (o, meglio,l’Ulivo)riaprelacacciaalcandidatosindacoalternativo. Su Collini, inutile nasconderlo, si puntava moltissimo, ma esattamente come cinque anni fa - il direttore della sede Rai di Trieste alla fine ha declinato le più che pressanti offerte. In precedenza, come si ricorderà, a chiamarsi fuori era stato anche GiorgioBrandolin,l’expresidente della Provincia che era stato “nominato” nell’ambito di una terna comprendente come ultimo nome il direttore della camera di commercio, e da molti anni sindaco di Mossa, Pierluigi Medeot. Proprio quest’ultimo sembra aver guadagnato a questo punto la pole position nella corsa alla candidatura, anche perchè pare ormai assodato che l’Ulivo (e in particolare la Margherita, partito-leader della coalizione) si orienterà su un “esterno” piuttosto che su un uomo di partito. Il ragionamento, in questo caso, è molto semplice. Se si dovesse scegliere un esponentedella“Margherita1”astorcereilnasosarebbero quellidella “Margherita 2”, vale a dire i “brancatiani” (anche se va detto che alcuni di essi stanno cominciando a prendere più o meno apertamente le distanze del sindaco in carica). Ben difficilmente poi i maggiorenti del partito, anchesevi èlavolontà,almenoa parole, di ricucire gli strappi interni, potrebbero accordare la “nomination” a un rappresentante della fazione fino ad oggi rivale. Due fra i personaggi più stimati,invirtùdeltrattocomunque“moderato”chelicontraddistingue,valeadirel’assessorecomunale Bruno Crocetti e l’ex vicepresidente della Provincia Franco Sturzi, riceverebbero un “veto” per essersi schierati con- tro la Margherita 1 al congresso provinciale che ha confermato Diego Moretti alla guida del partito. Quanto, infine, ad altri “ulivisti”, l’assessore provinciale Maurizio Salomoni gode di indubbio credito, ma la candidatura di un esponente dei Ds non verrebbe giudicata opportuna. Meglio, insomma, puntare su un’“esterno”, un tecnico di prsetigio (c’è chi aggiunge al nome di Medeotunnonmeglioidentificato“esponentedelmondoculturale”) in grado di drenare anche consensi provenienti dal centrodestra o comunque dalla “Gorizia moderata”. Sta di fatto che i tempiperlanominationsembrano allungarsi: se le elezioni si svolgeranno il 27 ed 28 maggio, come dovrebbe essere sancitodallagiunta regionaledi domani, il candidato sindaco avrebbe appena due mesidi tempo per farsi conoscere. E nel frattempoVittorio Brancati sta alla finestra e, probabilmente,sotto i baffi un po’ se la ride: solo Collini lo avrebbe indotto al ritiro e ora, con l’appoggio di Rifondazione, delPdci,forsedell’Unioneslovenae di unasua lista, chi gli impediràdi ricandidarsi? O, al limite, di correre alle primarie, che appaiono decisamente più vicine? Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Veti incrociati su uomini di partito Risalgono a questo punto le chance di Brancati Apertura 15 MAR 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 PANTA RHEI Salute e abitudini: si parla di postura La sede di corpo,aricerGorizia delcare le cause l’Associaziodeinostrimane socio-cullesseri, ed turale Panta eventualmenrhei organizteanchelecuzaper sabato, re.Si prendealle 18, nella rà poi in esasala consiliame il ruolo re della Prodellaposturovincia, in corlogia,discipliso Italia 55, na che si ocun incontro cupa appundal titolo “La Il palazzo della Provincia todellapostupostura... naradell’indiviturale come duoinognifala vita: come se della sua conoscerla”, vita: il relatoper aiutarci a re si conoscreeapsoffermerà profondire su quanto sia meglio un teimportante ma che interessa ogni per- la postura che assumiamo sona, in ogni fascia d’età. I di fronte alle persone, perrelatori saranno il dottor chéservearivelarequalcoGiovanni Muzzolon, presi- sa di noi, fin dal feto, e sul dente della Felcon (Fede- fatto che posture sbagliate razione europea laureati possano anche condizionachiropraticinaturalisti)e il re le nostre fasi di crescita. dottorDarioAdlovic,segreIrelatoriquindiauteranteria e impegnato attiva- noacomprenderecheilnomente nella stessa Felcon. stro organismo si presenta Il tema di questa relazione, comeunveroe proprioediche, occupandosi di un te- ficio, in cui ogni singolo orma che ci riguarda tutti da gano ha la sua funzione e vicino, verrà svolta in for- questi stessi organi vanno ma di dibattito con il publi- controllatiedeventualmenco, sarà innanzi tutto quel- te curati non da persone lo di chiarire quale sia il qualsiasi, ma da professioruolo della chiropratica nisti che devono ben cononella nostra vita quotidia- scere il loro mestiere, con na, in secondo luogo i rela- una formazione costante. tori chiariranno che cosa Una parte dell’incontro disia l’osteopatia. battito,svoltadaldottorAnSe a prima vista questi dlovic, sarà dedicata, poi, vocaboli ci appaiono privi alla chinesiologia applicadisignificato,capiremo, in- ta a test muscolari. L’argovece, quanto queste disci- mento è importante e di plinepossano aiutarcia co- grande interesse: l’ingresnoscere meglio il nostro so all’incontro è libero. Un incontro si terrà sabato in Provincia: due i relatori Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Spalla destra 15 MAR 2007 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 7 MEDEA Niente discarica, via libera ai piani di valorizzazione dell’Ara pacis mundi MEDEA. Due ore e mezzo di colloqui e confronti, per dirimere tutte le questioni relative al territorio comunale di Medea. Tanto è durato l’incontro fra la giunta provinciale,guidatadalpresidenteGherghetta, e quella comunale di Medea, presieduta dal sindaco Bergamin. Gli amministratori provinciali hanno raggiunto il centro del colle in mattinata per la loro seduta settimanale di giunta (assenti i soli assessoriDemartineMarincic),svoltasinelmunicipio medeense. Quindi, l’incontro con Bergamin e gli assessori Mucchiut e Gallas, integrati dal consigliere Edda Simonit,inrappresentanzadelgruppodiminoranza. Si è trattato di un incontro articolato, nel quale sono state toccate molteplici questioni. Acominciaredaldelicatotemadeirifiuti e dal periodico rischio di vedere individuato il colle di Medea come sede di una discarica, ipotesi chemal si concilierebbe con l’istituzione delParco comunale e con i progetti di rivalutazione storica e turisticadell’Arapacismundi.«Gherghettaèstatochiaro–riferisceBergamin–.Conilnuovo piano provinciale rifiuti ogni ipotesi di discaricaa Medeasaràcancellata,cosìcome nel resto dell’Isontino». Dunque, via liberaaiprogettidivalorizzazionedelpromontorio e del patrimonio storico-naturalistico.«InGherghettaabbiamotrovatoun valido alleato nella nostra fatica di lanciareilColleel’Arapaciscomepuntidiriferimento per il territorio – prosegue il sindaco di Medea –. È un tema che riguarda la rivalutazione sul piano turistico-ambientale di tutta la Destra Isonzo. Partendo dal valore del progetto provinciale JudrioVersa, integrato con quello del Collio, si può offrire una prospettiva turistica di prim’ordinechenonpuònonessereilperno di una politica a livello provinciale». Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. In questo s’inserisce anche il progetto “Arapacismundi”,giàattivoattraversodiverse iniziative di valorizzazione, come il concerto e il festival per la pace nel mondo e la “Fiaccola della pace”. Un progetto organico per cui Gherghetta ha messo a disposizione l’apporto della Provincia in termini di finanziamenti alle iniziative e anchedi ruolo politico, sviluppandole opportunità date dalla legge sulla pace, dai confronti con il mondo della scuola e dai momenti di rivalutazione anche storica del monumento. Tra giunte si è parlato anche del ruolo di villa Santa Maria della pace nel settore del sostegno alla disabilità, come struttura di livello regionale. A Gherghetta è stato illustrato il progetto “Dopo di noi”, a favore dei soggetti autistici privi di nucleo familiare,periqualièprevista larealizzazione di una nuova struttura all’interno dell’istitutodiMedea,gestitodai padritrinitari. Anche in questo caso Gherghetta ha assicurato il suo impegno nel percorso di realizzazione del progetto. Poi, fra le altre cose, si è parlato di edilizia scolastica e viabilità, temi sempre tenuti in considerazione a livello locale, basti pensare al recente provvedimento con cui sono stati ulteriormenteabbassatiilimitidivelocità sulla provinciale Fratta-Medea, per venire incontro alle esigenze di sicurezza dei cittadini del paese. Michele Calligaris Spalla destra 15 MAR 2007 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 7 Ritorna “Quaresima in musica” Debutto venerdì 23 marzo a Romans con il Polifonico di Ruda La seconda tappa il 24 a Cormòns, l’epilogo il 2 aprile a Villesse ROMANS. Tutto è pronto per la settima edizione di “Quaresima in musica”, progetto ideato e gestito dal Coro polifonico di Ruda, con la collaborazione della Fondazione Carigo e della Provincia di Gorizia, unitamente alle amministrazioni comunali e alle parrocchie delle località coinvolte nel progetto. L’edizione 2007 è stata presentataieriaGorizia.La settimaedizione di “Quaresima in musica” partirà venerdì23marzodaRomansd’Isonzo.LasaladedicataamonsignorGalupin, dalle 21, ospiterà il concerto delCoropolifonicodiRudache,per la direzione di Fabiana Noro, proporrà un percorso tra la musica sacra dell’Ottocento e del Novecento. Poi“Quaresimainmusica”sisposterà a Cormòns. Sabato 24 marzo, alle 21, il duomo di Sant’Adalberto ospiterà i cori della “Valcjalda” di Ravascletto, diretti da Anna Maria Fotia, che proporranno una vera e propria meditazione sulla settimanadellaPassioneconbranitrattianche dalla tradizione carnica. Uno degli obiettivi di “Quaresima in musica” è quello di proporre uno scambio tra cori della regione. Il Polifonico di Ruda si è sempre distintononsoltantoperlesueperformance, ma anche per offrire ai cori delFriuliVeneziaGiuliaopportunità di esibizione. Quest’anno la scelta è caduta sul coro carnico, che a Cormòns si presenterà sia con la formazione di voci bianche sia con quella mista. Insomma, un esperimento culturale da ascoltare e gustare. Quindi il gran finale: lunedì 2 aprile sarà la chiesa parrocchiale di Villesse a ospitare il Polifonico per il concerto conclusivo dell’edizione 2007 del progetto, che ha anche lo scopo di portare nei centri minori della provincia isontina musica di qualità. Un’immagine del Coro polifonico di Ruda Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 15 MAR 2007 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 8 GRADISCA Affollata presentazione del volume di Patat su anti fascisti isontini e tribunale speciale GRADISCA. Ottimo riscontro di pubblico per la presentazionedelvolumediLucianoPatatdal titolo “Tra carcere e confino. Gli antifascisti dell’IsontinoedellaBassafriulanadifronte al Tribunale speciale”. Oltre cento persone sono accorsenellasalaconsiliaredipalazzo Torriani per questo ulteriore viaggio a ritroso nel tempopropostodalCentroisontino di ricerca e documentazione storica e sociale Leopoldo Gasparini in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Zanuttin, del segretario del Gasparini,DarioMattiussi,enaturalmente dell’autore del libro, LucianoPatat, che ha illustrato al pubblico i passaggi più significativi della propria opera. Il vicepresidente della Provincia, Roberta Demartin, e il Comune di Gradisca e la sezione locale dell’Anpi. Ad aprire l’incontro è stato l’assessore alla Cultura, Paolo Bressan, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale; spazio poi agli interventi del presidente dell’Anpi, Dino consigliereregionaleMirioBolzan,impossibilitatiapresenziare,hannofattopervenireugualmente il proprio messaggio di sostegno all’iniziativa. L’occasione è stata inoltre propiziaperricordareAdoFurlan, indimenticabile presiden- tedelCentro Gaspariniperuna decina d’anni, ma anche l’uomochepiùdituttiavevacaldeggiato la pubblicazione del volume che poi gli è stato dedicato. Ricordiamo, infine, che il Centro Gasparini invita tutti i familiarideicittadiniperseguitati dal regime fascista a ricercare foto, documenti e lettere cheriguardinol’esperienzavissuta dai loro cari: i materiali possono essere consegnati alla sede del Gasparini, al palazzo del Monte di pietà, ogni giovedì dalle 17.30 alle 20. Giuseppe Pisano Un momento della presentazione del libro di Patat Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio alto