Corso di laurea magistrale in giurisprudenza
- Sede di Ragusa Diritto del lavoro
a.a. 2010-11
Il diritto del lavoro nella
prospettiva storica
Le partizioni della disciplina
• Diritto del rapporto individuale di lavoro
• Diritto sindacale (o dei rapporti collettivi di
lavoro)
• Diritto della previdenza e della sicurezza
sociale
• Diritto processuale del lavoro
I due grandi ambiti “settoriali” di
riferimento: il lavoro privato e il lavoro
pubblico (uguali ma diversi…..)
I soggetti del rapporto del
lavoro
• Il lavoratore
•
Il
lavoratore
subordinato
autonomo
vs.
vs.
• Il datore di lavoro
•
Il
committente
(privato/pubblico)
A chi/cosa serve il diritto del lavoro?
Un’alternativa basilare:
A tutelare un
contraente
ritenuto debole
A perseguire
finalità
pubbliche
ulteriori…
l’occupazione
La tutela del contraente
debole come ispirazione
tuttora caratterizzante del
diritto del lavoro, pur in
presenza dell’emergere di
finalità ulteriori
La “diversità” del contratto di lavoro
“Se tutti gli altri contratti
riguardano l’avere delle parti, il
contratto di lavoro riguarda
ancora l’avere per l’imprenditore,
ma l’essere per il lavoratore”
(F. Santoro Passarelli)
• Nell’ideologia delle prime
codificazioni, c’è spazio per queste
differenziazioni?
• Attraverso quali principi e quali
strumenti i codici liberali si
riproponevano di tutelare il lavoro?
La prima regolazione
giuridica dei rapporti
individuali di lavoro
La riconduzione del
contratto di lavoro
allo schema della
locazione (di opere)
nel codice civile del
1865
• Identità formale
della posizione
giuridiche delle due
parti
• Un’unica regola
specifica: la
temporaneità del
rapporto
Il contributo determinante
della c.d. legislazione sociale
•
1)
2)
3)
4)
Le origini “europee”
della legislazione
sociale:
Tutela del lavoro
minorile
Tutela delle donne
Assicurazioni sociali e
contro gli infortuni sul
lavoro
Prime norme a tutela
delle organizzazioni
sindacali
• Il recepimento in Italia
fra il 1886 e il 1919: il
referente pregiuridico è
“l’operaio degli opifici
industriali”
• La formazione, con legge
n. 295 del 1893, del
collegio dei probiviri
(magistratura arbitrale)
che statuiscono secondo
equità
• I primi accordi sindacali
Il periodo corporativo: poche
luci, molte ombre…
• Le luci: il consolidamento
e l’accentuazione della
disciplina giuslavoristica.
• Alcuni esempi: 1) legge
sull’impiego privato
(1924); 2) leggi sull’orario
di lavoro e i riposi; 3)
libretto di lavoro; 4)
istituti previdenziali e
assicurativi.
• Le ombre: il
corporativismo
autoritario, con la
conseguente
soppressione delle
libertà associative e
sindacali e la
repressione del diritto
di sciopero; la
progressiva limitazione
delle tutele dei
lavoratori, in periodo di
guerra, in nome del
primato della
produzione nazionale.
Alla luce delle esperienze della legislazione sociale e
corporativa si afferma anche in Italia l’idea di una
“diversità” ed “autonomia” del diritto del lavoro rispetto
al diritto privato
Applicate senza correttivi ai
rapporti di lavoro, le
logiche del diritto privato
non appaiono sufficienti a
garantire un equilibrio
sostanziale nel rapporto
contrattuale di scambio tra
lavoro e retribuzione
La codificazione del 1942 (fase
terminale del regime corporativo)
Riflette l’idea dell’autonomia del diritto del
lavoro rispetto al diritto privato:
1) La collocazione: nel Libro V (diritto
commerciale e del lavoro) piuttosto che
nel libro IV, Titolo III (diritto delle
obbligazioni)
2) I contenuti: a prescindere dai riflessi
“ideologici”, si tratta di disposizioni che
riflettono la specialità del diritto del
lavoro.
L’art. 2094 cod. civ.
“E’ lavoratore subordinato chi si obbliga
mediante retribuzione a collaborare
nell’impresa, prestando il proprio lavoro
intellettuale o manuale alle dipendenze
e sotto la direzione dell’imprenditore”
La diversità del diritto del lavoro
rispetto al diritto comune dei contratti:
alcuni esempi tratti dal codice civile
• La nullità che produce effetti
– es: le prestazioni di fatto (2126 c.c.)
• La corrispettività attenuata
– es: le ipotesi di sospensione del rapporto
(2110 c.c.)
• L’autonomia negoziale limitata
– es: la rigidità delle mansioni (2103 c.c.)
Una particolare tecnica normativa attraverso la quale si
offre tutela al lavoratore in quanto “contraente
debole”
Il limite all’autonomia individuale
attraverso l’invalidità degli atti di
rinunzia o dei negozi transattivi con i
quali il lavoratore dispone di diritti
derivanti da norme inderogabili di legge
o contratto collettivo:
l’art. 2113 cod. civ.
L’inderogabilità della
normativa
giuslavoristica alla luce
del disegno
costituzionale
L’art. 1 della
Costituzione e
il principio
“lavoristico”
(la Repubblica
è fondata sul
lavoro)
Ma come si rende
effettivo il principio?
Una disposizione
fondamentale
dell’intero
ordinamento:
il 2° comma
dell’art. 3. Cost.
Una norma chiave per il diritto del lavoro
E’ compito della Repubblica rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e
sociale che, limitando di
fatto la
di fatto
libertà e l’uguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della
persona
umana
e
l’effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica
e sociale del paese” (Art. 3, comma 2
Cost.)
Il rafforzamento del principio:
l’art. 4 sul “diritto al lavoro”
Lo Stato assume l’impegno
conseguenziale a garantire la
“piena occupazione”
attraverso strumenti di
politica economica: il lavoro
diventa così un vero e proprio
“diritto sociale”
Il Titolo III della Costituzione
1) Art. 35: tutela del lavoro in tutte le
forme ed applicazioni;
2) I Minimi fondamentali:
- diritto alla retribuzione e ai riposi
(art. 36);
- Parità donne e minori (art. 37)
- Garanzie previdenziali (art. 38)
- Libertà sindacale e diritto di
sciopero (art. 39 e 40)
Il disegno costituzionale di riequilibrio
della situazione di disparità: si completa
con l’art. 41 Cost.
L’iniziativa economica privata è
libera, ma non può svolgersi in
contrasto con l’utilità sociale o in
modo da recare danno alla
sicurezza, libertà, dignità umana
La storia recente del diritto del lavoro
attraverso la sua “regolazione”: le 4 fasi
1) La legislazione protettiva ed
antifraudolenta (1949-1965)
2) L’espansione del garantismo normativo e
lo statuto dei lavoratori (1966-1975)
3) Riconversione produttiva, crisi economica
e legislazione dell’emergenza (1976-1984)
4) Il diritto del lavoro “maturo” fra
flessibilità e garantismo (1985-2010)
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Lezione 01 - Storia e fondamenti