Laura Ortolani Serafini Un esperimento romano di educazione alla pace LA GAIA SCUOLA Le nuove interdipendenze fra i popoli del pianeta impongono la riforma dell’ONU Settembre 2013 1 INDICE LA GAIA SCUOLA Premessa 3 Quale cultura trasversale per un’autentica educazione civica, sovranazionale e antirazzista 4 “ Er monno novo” 11 Fotografie 12 Integrazione bibliografica 16 Curriculum 21 GLI ALLEGATI Estratti da “Educazione alla Sovranazionalità” di Laura Ortolani Serafini, Editrice Dimensione Europea , Roma 1995 Copertina e Indice del libro Catalogo delle “Edizioni autogestite dagli studenti della SMS “Teresa Confalonieri” di Roma Indice de “ LA LIBERTA’ NON E’ SOLO MIA” “Manuale di educazione alla pace” “come organizzazione attiva” Proposta di programmazione educativa e didattica Testimonianze di ex-allievi 2 PREMESSA Da ragazzini, avevano frequentato la stessa scuola media lungo le Mura Aureliane di Roma, facendo “cose strane”. Una domenica di primavera del 2011, si ritrovano nel giardino di mio figlio Renato nel centro storico, una trentina di loro , ultraquarantenni, con figlioletti e consorte, talvolta anche con i genitori. Festeggiano il compleanno dell’insegnante di Matematica, Scienze ed Educazione Sanitaria, presenti diverse mie colleghe. Infatti compivo 90 anni. Con esplosioni di gioia si riconoscono gli ex-allievi che si erano persi di vista. (In una sola classe si sono mantenuti in contatto e si riuniscono di frequente nelle varie occasioni; li seguo su Facebook). L’atmosfera generale è delle più allegre. I ricordi s’intrecciano. Dialoghi calorosi si svolgono, in gruppi con la propria insegnante di un tempo. I genitori dei quattro fratelli Giovine mi comunicano un fatto che mi appare fuori della realtà: “I nostri figli hanno vissuto di rendita fino all’Università. Lei li ha formati.”. Tre di loro partecipano alla festa, accompagnati da due bimbi. Il più giovane dei quattro lavora al CNR, sulle nanotecnologie. Il fratello assente alla festa si trova negli USA, impegnato in una Università. La collega Giovanna Lugeri, madre di due miei ex-alunni, conferma: “ Nicola e Michele dicono di aver vissuto di rendita per 2-3 anni”. Alcuni dichiarano, con chiari segni di soddisfazione, di adoperare ancora il metodo di lavoro appreso nella scuola media; altri che io li avevo istruiti “per la vita”… Numerosi messaggi, affettuosissimi e significativi, continuano a giungermi da coloro che, per vari motivi, non hanno potuto partecipare alla festa. Come dono ai bimbi dei miei amatissimi ex-scolaretti, volli stendere una storia della SMS “Teresa Confalonieri” di Roma. La storia divenne poi un progetto educativo per il Ministro della P.I. e infine un saggio per il concorso bandito dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli. 3 ASSOCIATION EUROPEENNE DES EINSEGNANTS CENTRO ITALIANO DI FORMAZIONE EUROPEA FONDAZIONE ADRIANO OLIVETTI Laura Ortolani Serafini QUALE CULTURA TRASVERSALE PER UN’AUTENTICA EDUCAZIONE CIVICA SOVRANAZIONALE E ANTIRAZZISTA Raimondo Cagiano de Azevedo ( Presidente del CIFE e Preside 19962002 della Facoltà di Economia alla Sapienza di Roma) “si dichiara onorato di patrocinare il documento presente e farà di tutto per valorizzarlo”. Mauro Magatti (Preside 2006-2012 della Facoltà di Sociologia alla Cattolica di Milano) lo giudica “puntuale e stimolante”. Il pedagogista Luciano Corradini gli conferma il suo “personale profondo consenso”. LE INTERDIPENDENZE ECOLOGICHE E SOCIO-ECONOMICHE CHE LEGANO STRETTAMENTE I POPOLI E I TERRITORI IN UN UNICO ORGANISMO VIVENTE ESIGONO UN NUOVO ORDINAMENTO MONDIALE Durante gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, si svolse nella Media Statale “Teresa Confalonieri” di Roma una sperimentazione collegiale di scuola attiva in tutti i campi del sapere, al fine di analizzare eventi e problematiche di attualità. Gli allievi leggono quotidiani e periodici. Visitano i luoghi sotto esame. Consultano esperti esterni e pagine di Schumacher, Peccei, Einstein, Olivetti, Mcluhan, Illich, Laura Conti… Indagano sui paesi in via di sviluppo e studiano la storia della moneta. S’interessano a “Gaia”, la nuova teoria ecologica - appena formalizzata da Lovelock e Margulis - che vede suolo, acqua, atmosfera, animali e vegetali come parti solidali di un solo organismo vivente, l’ecosistema terrestre. Nel 1979, centenario della nascita di Einstein, 4 approfondiscono la vita e l’opera del rivoluzionario scienziato, pacifista e mondialista: le scolaresche (precedentemente istruite e ora riunite in palestra), applaudono con battimani l’esperto esterno che riferisce su “La composizione delle velocità secondo la fisica classica e secondo la relatività ristretta di Einstein”. E molto altro ancora. Con le nozioni via via acquisite, e le riflessioni e proposte che elaborano per la soluzione delle questioni esaminate, compongono volumetti artigianali, riutilizzati nella didattica (poi rivelatisi profetici). Non vi mancano novelle surreali, poesie umoristiche, strofette educative (1), né commedie storiche, su Archimede, Euclide, Einstein, create e poi recitate. Apprezzata la metodologia dai pedagogisti Aldo Agazzi, Egle Becchi, Luciano Corradini e Aldo Visalberghi, i quarantatre libri delle “Edizioni autogestite dagli studenti della SMS Confalonieri “ - 4.000 pagine in complesso – ottennero la pubblicazione di stralci o recensioni sulle riviste: Scuola e Città, Scuola e Didattica, Riforma della Scuola, La Scuola e l’uomo, La Ricerca, Scuola d’Europa, Ricerche Didattiche, Continuità e Scuola, L’Età Verde, Nuovi orientamenti, Tuttoscuola, Comuni d’Europa ecc. Premi e riconoscimenti giunsero da: L’Istituto di Medicina Sociale, l’Ente nazionale per la cellulosa e la carta, la Commissione delle Comunità Europee, l’Association pour l’Ecole Instrument de Paix, l’Associazione Giornalisti Europei, il Centro Incontri Stampa Scuola, il Sindacato del Personale della FAO, il Ministero dei Lavori Pubblici, il Comune di Roma, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, la Confederazione Italiana Servizi Pubblici Enti Locali, 2 Ruote & C, Marevivo ecc. Nel salone d’ingresso dell’Istituto di Medicina Sociale di Roma spiccava un quadro enorme: vi si leggeva, manoscritta da una mia allieva, una lunga poesia, estratta dal libretto autogestito: “DIVERSI MA UGUALI”. I risultati dell’operazione culturale sono sintetizzati di seguito. (1) “Bevete, bevete, miei cari sposini,” “Se voi volete bambini cretini ! “ 5 A) FU SCOPERTA L’INTERDIPENDENZA ECOLOGICA E SOCIO-ECONOMICA CHE LEGA STRETTAMENTE I TERRITORI E LE POPOLAZIONI DEL GLOBO TERRESTRE IN UN UNICO ORGANISMO VIVENTE - Non esistono mai rapporti di competizione tra flora, fauna e processi geochimici, bensì i più stretti legami di solidarietà e collaborazione al fine di mantenere le condizioni ambientali che garantiscono la vita sul pianeta. Infatti, se accade – per esempio – che la quantità di ossigeno presente nell’atmosfera cresca fino a mettere il luogo a rischio d’incendio, batteri piccolissimi entrano in allarme e iniziano a produrre metano fino a regolarizzare la composizione atmosferica; - le ricchezze della Terra ( oceani, atmosfera, foreste, risorse alimentariminerarie- energetiche) sono distribuite casualmente nel piccolo pianeta e quindi appartengono in comune a tutte le Nazioni; - l’elettronica ha stretto l’umanità all’interno di un solo villaggio, il “villaggio globale”: crescono le interdipendenze fra i popoli del pianeta: - micro e macro problemi umani si condizionano a vicenda: perciò ogni questione si risolve se affrontata globalmente. B) DI CONSEGUENZA SI RICONOBBE LA NECESSITA’ DI UN NUOVO ORDINAMENTO MONDIALE. - Le diverse comunità umane si leghino con patti particolari in modo da avere a disposizione istituzioni stabili, democratiche e sovranazionali, ove dialogare alla pari sulle cause di ogni eventuale vertenza e sulle infinite modalità di soluzioni esistenti, fino a decidere – e attuare di comune accordo – quella giudicata la più adatta allo scopo; - queste istituzioni, basate sui principi della solidarietà e della sussidiarietà, e garanti dei diritti fondamentali di ogni persona umana, sono dette del “ federalismo integrale” ( foedus , in latino = patto ), ispirato alla filosofia kantiana e alle teorie hamiltoniane. Esse consentono da molto tempo, nella Svizzera, nel Canada, negli USA e nell’Unione Indiana, la convivenza pacifica e costruttiva di due miliardi d’individui, diversi – in 6 ciascuna di queste Federazioni – per caratteristiche fisiche, tradizioni, cultura, lingua, religione; - da notare che già i semplici legami che nel 1957 unirono alcuni Stati europei nella “Comunità Economica Europea” fermarono la catena di guerre fratricide che da millenni insanguinavano tutto il Vecchio Continente (e produssero il boom economico italiano degli anni sessanta). C) E INTANTO FU GIUDICATO INDISPENSABILE RIFORMARE SUBITO L’ONU IN UNA ISTITUZIONE SOVRANAZIONALE CON IL COMPITO DI: favorire il dialogo fra società e culture diverse per abolire le guerre e gli armamenti e utilizzare sapientemente i capitali resisi disponibili (Barack Obama ha di recente proposto il dimezzamento degli armamenti nazionali); 2) avviare piani di sviluppo fra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo; 3) innovare i sistemi monetari e regolamentare i commerci internazionali affinché sia garantita la distribuzione equa, a tutti i popoli, delle risorse alimentari-minerarie-energetiche, secondo criteri di sobrietà e risparmio, contro ogni consumismo, (ciò a causa dei ritmi lenti della natura); 4) gestire correttamente il territorio, con prevenzione degl’inquinamenti e delle altre perturbazioni, nel rispetto degli equilibri naturali, e propugnare la teoria dello sviluppo sostenibile, programmando in contemporanea la pianificazione economica e quella territoriale, secondo gl’insegnamenti di Adriano Olivetti , geniale imprenditore e filosofo piemontese, fondatore del Movimento Comunità, pioniere dell’elettronica, per cui l’Italia divenne, nel campo, la prima nazione del mondo. (WWW. Edizioni di Comunità. it) 1) &&& 7 &&& L’anno 2013 , che mantiene l’allarme sui “paradisi fiscali” e sulle manovre speculative delle lobby bancarie, denuncia l’acuirsi nel mondo della crisi finanziaria ed economica, nata nel 2006-2008 nel paese più florido del mondo e poi diffusasi lentamente ovunque per l’effetto domino: negli USA giochi bancari sui saggi d’interesse fecero perdere a milioni di cittadini la casa di abitazione. (Però S. Latouche denuncia il consumismo dei paesi occidentali come causa della crisi mondiale). Conviene quindi aggiungere alle quattro voci precedenti (ricavate dal cartellone costruito dagli studenti del 1980 con il titolo di “PROGETTO DI ORDINAMENTO MONDIALE PER L’HOMO SAPIENS”) la seguente voce: 5) disciplinare la fiscalità, i mercati e i servizi bancari, in modo da impedire speculazioni e tumulti finanziari, nonché artifici legali che favoriscano l’evasione fiscale del contribuente. (Il G8 del 18 giugno 2013 lo ha programmato.) &&& Il 2013 ha portato una notizia confortante da parte di alcuni paesi europei e asiatici: i governi rispettivi verificano un balzo straordinario del Pil nazionale alcuni anni dopo aver fatto grossi investimenti nell’istruzione. E’ naturale che ogni società ricca di cultura ignori camorre, mafie, terrorismi; preferisca consumare prodotti ecosostenibili; sia pacifista, amante del turismo, curiosa delle nuove tecnologie agricole, creativa nell’artigianato tradizionale e in qualsiasi altra attività produttiva; esiga le programmazioni in contemporanea sia dello sviluppo economico sia della protezione e conservazione del territorio. Pertanto si auspica – ovunque nel mondo - una nuova scuola, formativa e informativa, un’autentica scuola di libertà, che vuol dire 8 “capacità di azione autonoma nel proprio ambiente”. La gioventù riconoscerà valori e ideali nei futuri programmi, dotati di ampio respiro e di una particolare impronta. E appare necessario aggiungere una nuova voce nell’elenco dei compiti di una ONU riformata: 6) Controllare che ogni governo nazionale assicuri alla cittadinanza un’acculturazione di alto profilo, sicura garanzia per un continuo progresso civile e un’autentica educazione alla pace. Infatti la generale crescita culturale porta al rispetto delle altre culture e al fertile confronto con esse, e prepari l’auspicata DEMOCRAZIA MONDIALE DELLE INTERDIPENDENZE, che si basa sull’autonomia di Comuni e Regioni. &&& L’originale itinerario didattico, creato - durante studi casuali - dalla SMS “ Teresa Confalonieri” di Roma, fu successivamente sviluppato nella Scuola primaria statale “Ruggero Bonghi” della capitale, con il coinvolgimento di due scolaresche guidate dagli insegnanti Anna Rita Sciortino e Antonio Passero con Emilio Grilletto, Anna Maria Marconi , Cristina Mercuri, Ornella Roberti. Due miei volumetti, editi da Dimensione Europea, descrivono le esperienze scolastiche che ho promosse e coordinate. Esauriti nelle due successive edizioni cartacee, sono ora disponibili on line sul sito WWW.renatoserafini.org/laura.html , quindi utilizzabili da qualunque istituzione culturale e da ogni studente che, per esempio, desideri ricavarne una tesina da esame. 9 La prima di queste pubblicazioni , EDUCAZIONE ALLA SOVRANAZIONALITA’ , contiene, tra l’altro: - nel capitolo “LE PROSPETTIVE DI LAVORO” un programma di rilancio del già eccellente artigianato tradizionale; - nelle pagine 140-141, il cartellone citato nella precedente pag.7; - nelle pagine 189-193, una bibliografia multidisciplinare. La seconda pubblicazione, I RAGAZZINI E LA PACE, espone, sotto forma di intervista, un programma di cultura trasversale, adatto alle scuole di ogni ordine e grado per un’autentica educazione civica, sovranazionale e antirazzista, così come venne svolto dai quaranta scolaretti della “Ruggero Bonghi” di Roma nel triennio 1995-1997, utilizzando schemi, disegni, poesie, fumetti e l’indispensabile planisfero terrestre. Chiude con un Glossario-Indice analitico e una Bibliografia. &&& 10 Antonello Vietri 12 anni con la vecchia generazione 11 12 13 14 15 INTEGRAZIONE BIBLIOGRAFICA FABIO LEPORE, QUELLI CHE L’ECO. La parola d’ordine è sostenibilità ambientale. Perché conviene. E permette di distinguersi dagli altri. Azzerando i rifiuti, abbattendo gli scarti, consumando meno energia. Con l’aiuto della tecnologia. – l’Espresso, 6 giugno 2013. Secondo i dati del rapporto “Greenitaly” di Unioncamere, 360 mila imprese industriali e terziarie continuano a investire in prodotti e tecnologie green, per di più riuscendo a economizzare durante il processo produttivo. -Nel settore della ceramica si sono dimezzati in venti anni i consumi energetici mentre la produzione è raddoppiata; -7 mila Comuni si sono convenzionati con il Consorzio che garantisce il riciclo degli imballaggi ( nel 2012 ne ha infatti recuperati 8 milioni di tonnellate, il 74 % di quanto immesso nel mercato); -La Barilla nel 2012 ha ridotto del 25 % le emissioni di anidride carbonica mentre ha riciclato le confezioni al 96 % e risparmiato il 25 % dell’acqua necessaria alla produzione; -E’ raddoppiato in 4 anni il numero dei condomini che utilizzano l’energia rinnovabile E.On. Il Politecnico di Milano sta lavorando con E.On e ANACI per elaborare nuove linee guida per la gestione green degli edifici; -La Mollebalestre, storico produttore di sospensioni per veicoli industriali, ha installato 2.400 pannelli solari per soddisfare il 20 % dei consumi energetici, riducendo così ogni anno di 300 tonnellate le emissioni di CO2; -Secondo un’indagine di Fondazione Impresa, una piccola azienda manifatturiera su tre ha adottato nuove tecnologie. LOTTA GLOBALE ALL’EVASIONE FISCALE – articolo pubblicato sull’Internazionale del 24 maggio 2013, estratto da Le Monde, Francia – Una commissione del senato statunitense ha rivelato che sono quasi inesistenti le imposte versate dalla Apple (la maggiore azienda informatica) nei paesi in cui vende i suoi prodotti, poiché, attraverso artifici legali, la Apple riesce a non essere registrata da nessuna parte. Washington, Londra, Berlino, Parigi si stanno mobilitando contro gli abusi dell’ ”ottimizzazione fiscale” e nella lotta contro il segreto bancario. Il Consiglio europeo si riunirà il 22 maggio 2013 per esaminare il problema; il G8 ne discuterà il successivo 18 giugno . Gli europei , se saranno coerenti, prenderanno la via indicata dalla Francia, cioè una progressiva armonizzazione fiscale. Questo dovrebbe essere un elemento fondamentale in un mercato unico che si considera uno spazio di concorrenza leale. am 16 MAURO MAGATTI - IL LAVORO, NON IL CONSUMO, PRIORITARIO PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA – Corriere della Sera del 15 gennaio 2013. .L’articolo 1 della Costituzione italiana recita che l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Un’affermazione coraggiosa che non esprime solo un condivisibile sentimento civico, ma anche una profonda verità economica. I costituenti infatti erano consapevoli che la prosperità dell’Italia, priva di materie prime, di fonti energetiche e di influenza politico-militare, dipende dalla sua capacità di produrre valore. Giunta in tre decenni al benessere, la società italiana è entrata nell’era dei consumi, illudendosi che la crescita coincida col benessere il quale a sua volta coinciderebbe col consumo. Nel mito superficiale del consumismo, non ci si è data troppa pena di riprodurre quel valore che nel frattempo veniva dilapidato. Per rispondere alle sfide poste dalle nuove condizioni storiche nelle quali ci si trova, il nuovo sistema di priorità si deve basare su: investimenti nella scuola e nella formazione, nell’università e nella ricerca, ammodernamento dell’amministrazione pubblica, riconoscimenti alle aziende innovative, superamento del modello economico basato sul consumo-rendita-debito pubblico in favore di un nuovo schema centrato su valore-investimento-lavoro. TONI BLAIR - Lezione impartita il 28 novembre 2012 alla Chatam House di Londra Toni Blair, primo Ministro della Gran Bretagna dal 1997 al 2007, si rivolge agli euroscettici inglesi per convincerli che conviene restare in Europa. Specie in questo momento di grave crisi mondiale, ogni nazione europea conta poco nel mondo da sola (visto che Cina e India hanno una popolazione 20 volte quella del Regno Unito); conta di più se fa parte di una grande potenza, come l’Unione Europea. UMBERTO SERAFINI – VERSO GLI STATI UNITI D’EUROPA – Comuni, regioni e ragioni per una Federazione Europea – Carocci editore, Roma 2012. In occasione del cinquantenario della Fondazione Adriano Olivetti, viene pubblicata una scelta degli scritti del primo Presidente della Fondazione, Umberto Serafini, fondatore - per iniziativa di Olivetti – dell’AICCRE, l’Associazione Italiana per i Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa. In apertura, il volume presenta un ritratto di Olivetti come uno dei massimi maestri del “federalismo integrale”, filosofo dello Stato, abilissimo capitano d’industria e pioniere dell’elettronica. Le sue originali opere (WWW. Edizioni di Comunità.it) esaltano i valori del socialismo e della civiltà cristiana con l’obiettivo sempre presente di tutelare la libertà della persona umana.; inoltre, chiamata “comunità” l’unità territoriale culturalmente omogenea ed economicamente autonoma, propongono che il profitto aziendale sia reinvestito in favore della comunità e che la pianificazione dell’economia avvenga contemporaneamente a quella del territorio. (Esempi delle realizzazioni pratiche di Adriano Olivetti in Piemonte, Lazio, Campania, nel quartiere dei Sassi di Matera). 17 Successivamente, nel libro, sono commentati i principali eventi politici della seconda metà del secolo scorso: i diversi livelli di governo della cosa pubblica (dalle autonome comunità locali “ a misura d’uomo” agli Stati Uniti d’Europa e oltre, fino all’intero pianeta) sono visti nei loro reciproci condizionamenti al fine di perseguire gli interessi generali dell’umanità. Si citano infine le operazioni didattiche svoltesi in due scuole romane, poi imitate altrove, per la promozione delle sezioni regionali dell’AICCRE. (I diritti d’autore sono devoluti all’istituto Lombardo Fibrosi cistica ONLUS dai curatori Mario Marsala, Gianfranco Martini, Giuseppe Motta, Gabriele Panizzi, Edmondo Paolini). UMBERTO SERAFINI – SCRITTI SULL’EUROPA DAL 1957 AL 2002 – Melina Decaro, Introduzione. Roberto Di Giovan Paolo, Gli scritti di Umberto, ogni volta un colpo di teatro Milena Guarda, Umberto Serafini, una vita.. Collana Intangibili della Fondazione Adriano Olivetti – Roma 2012Il libro vuole accompagnare virtualmente la pubblicazione dell’Editore Carocci (indicata in precedenza) in occasione della celebrazione del Cinquantenario della Fondazione Adriano Olivetti, per rendere omaggio a Umberto Serafini, stretto collaboratore politico di Adriano Olivetti nel Movimento Comunità. Raccoglie infatti una selezione degli articoli da lui pubblicati sul mensile “Comuni d’Europa” (mentre l’editore Carocci ne pubblica gli editoriali). L’auspicio di entrambe le pubblicazioni è di favorire – in un momento cruciale dell’integrazione europea - una maggiore conoscenza del federalismo, in particolare fra gli amministratori locali, gli esponenti politici nazionali e le giovani generazioni. Cfr. Cinquant’anni di “Comuni d’Europa” in : www.renatoserafini.org/umberto.html WORLDWATCH INSTITUTE STATE OF THE WORLD 2011 - NUTRIRE IL PIANETA - Edizioni Ambiente, Milano 2011. Ciò che mangiamo viene quasi sempre prodotto bruciando grandi quantità di combustibili fossili, inquinando acqua e suolo. Questo modello non è sostenibile. Poiché vogliamo nutrire una popolazione mondiale in crescita, dobbiamo cambiare la maniera di coltivazione dei terreni. Il libro presenta le soluzioni che, a tutte le latitudini, vengono sperimentate e applicate per incrementare le rese delle colture svincolandosi dai combustibili fossili, migliorando la lavorazione e lo stoccaggio dei cibi, tutelando l’ambiente e le comunità locali. SERGE LATOUCHE (professore emerito di scienze economiche all’Università di Paris-Sud), COME SI ESCE DALLA SOCIETA’ DEI CONSUMI . Ed. Bollati Boringhieri, Torino 2011. USA E GETTA. LE FOLLIE DELL’OBSOLESCENZA PROGARAMMATA .Ed.Bollati Boringhieri, Torino 2013 Il consumismo sfrenato dei paesi occidentali - causa dell’attuale crisi mondiale, economica e finanziaria - è incompatibile con le capacità di rigenerazione della biosfera e deve cessare. Lo esigono: le emissioni di gas a effetto serra, la fusione 18 dei ghiacciai, lo spreco delle risorse naturali non rinnovabili, la sparizione delle specie animali e vegetali alla velocità di 50-200 al giorno. Conviene riprendere le prime indicazioni del Club di Roma, contenute nel libro “I limiti dello sviluppo” di Aurelio Peccei. La crisi globale è tuttavia un valore in quanto fa prendere coscienza – come ha sostenuto Ivan Illich per decenni - che l’uomo è più felice quando vive diversamente, consumando poco, perché vive meglio e lavora di meno. Ndr - Per diversi anni Aurelio Peccei, cofondatore del Club di Rom, premiò (insieme con Piero Angela) gli alunni della SMS “Confalonieri” al termine dei Concorsi sui MACROPROBLEMI, indetti dall’Associazione ETA’ VERDE. MARIO DRAGHI, GLOBALIZZAZIONE E POLITICHE ECONOMICHE: LEZIONI DA UNA CRISI . Intervento del Governatore della Banca d’Italia. Torino, 13 aprile 2011. La globalizzazione integra le economie, ma la politica rimane ancorata alla dimensione nazionale, spesso inadeguata a esercitare un’influenza rilevante sui processi d’integrazione. La cooperazione internazionale è più che mai necessaria se vogliamo poter regolare il processo di globalizzazione. L’accresciuta interdipendenza delle economie e l’assetto tendenzialmente multipolare degli equilibri mondiali esigono riforme coraggiose nel sistema di cooperazione economica internazionale, particolarmente in campo finanziario Il primo intervento è la global governance. Forme di governo globale sono oggi indispensabili, ma è anche chiaro che esse richiedono il sacrificio di parti di sovranità nazionale. L’Unione Europea è un punto di riferimento nel mondo per come ha saputo sviluppare negli anni una forma originale di governo, fondata sugli Stati sovrani ma dotata di strutture sovranazionali volte alla soluzione di problemi comuni. Il suo assetto è in evoluzione. I successi si accompagnano con tensioni fra Stati e fra questi e le istituzioni comunitarie. Ma per noi italiani, per noi europei, l’Unione Europea è la condizione essenziale per progredire ancora. JEREMY RIFKIN, LA CIVILTA’ DELL’EMPATIA - LA CORSA VERSO LA COSCIENZA GLOBALE NEL MONDO IN CRISI. Ed. Mondadori, Milano 2010. Jeremy Rifkin (docente dell’Università della Pennsylvania,USA, consigliere dell’Unione Europea e di numerosi capi di Stato di tutto il mondo) analizza le problematiche umane alla luce delle ultime scoperte della biologia, della psicologia, delle neuroscienze. Propone l’uso di particolari metodologie didattiche, raccomanda l’educazione alla biosfera e indica i valori che dobbiamo coltivare per uscire dall’attuale crisi mondiale: soltanto una nuova civiltà - basata sulla conquista di una coscienza di completa solidarietà, a livello globale, di ogni uomo verso l’altro e verso la natura - può salvare la Terra dalla spoliazione e garantirci la sopravvivenza. La felicità ? Nessuno l’ha mai trovata nell’accumulo di ricchezze ed è vano cercarla nei miti del materialismo. 19 TOMMASO PADOA SCHIOPPA, LA VEDUTA CORTA. CONVERSAZIONE CON BEDA ROMANO SUL GRANDE CROLLO DELLA FINANZA. Il Mulino Ed., Bologna 2009. Si è accorciato l’orizzonte temporale dei mercati, dei governi, della comunicazione, delle imprese, delle stesse famiglie, dei nostri atteggiamenti mentali. E’ in questa “ veduta corta”, in questa incapacità di guardare il futuro che sta la radice della crisi in atto. Le parti comuni all’umanità, le relazioni finanziarie e commerciali, i cambi, la salute, i mari, gli affamati, possono essere solo governate in comune. Il che richiede poteri sovranazionali: un ordine internazionale in un mondo in cui regni non la legge del più forte bensì la forza della legge. L’agenda del “che fare” nel nuovo millennio comprende: governare la mondializzazione, fondare la pace sulla terra, riacquistare il dominio dell’uomo sulla tecnica, trovare equilibrio e reciproca autonomia fra politica, economia e cultura nella vita associata. E male sarebbe se si prendesse la via di Hobbes anziché quella di Kant. GUY VERHOFSTADT, GLI STATI UNITI D’EUROPA. MANIFESTO PER UNA NUOVA EUROPA. Fazio Ed., Roma 2006. Secondo l’autore, primo ministro belga dal 1999 al 2007, l’Europa si troverà entro pochi anni a dialogare con quattro superpotenze: USA, Giappone, India, Cina. Per svolgere un ruolo di protagonista sulla scena mondiale, urgono all’Unione Europea un unico ministro degli esteri e un unico esercito. Per agire in maniera risoluta in alcuni settori importanti, perché non imitare gli Stati Uniti d’America che riuscirono a superare la Grande Depressione del 1929 soltanto optando per una politica socioeconomica federale ? Infatti è indispensabile armonizzare lo sviluppo economico dei diversi paesi europei per giungere insieme a un’economia competitiva. Serve una riforma approfondita del sistema fiscale mirata a rafforzare l’economia europea nei confronti del resto del mondo. Sono necessari investimenti comunitari per una seria e vasta ricerca, a cominciare da quella sulle tecnologie innovative. Occorre dunque lavorare per una vera integrazione politica e democratica dell’Europa con l’istituzione degli “Stati Uniti d’Europa”, incominciando dalla sua zona Euro. Infatti l’introduzione della moneta unica Euro è stato forse il successo più grande dell’integrazione europea. Qualcuno sostiene che l’euro sia responsabile dell’aumento dei prezzi. E’ una falsità. Sono stati i politici nazionali a non prendere provvedimenti affinché gli uomini d’affari e i commercianti non approfittassero della scarsa dimestichezza del consumatore con la nuova moneta per rialzare via via i prezzi. JEREMY RIFKIN, IL SOGNO EUROPEO. COME L’EUROPA HA CREATO UNA NUOVA VISIONE DEL FUTURO CHE STA LENTAMENTE ECLISSANDO IL SOGNO AMERICANO. Ed. Mondadori, Milano 2004. L’Unione Europea è la prima istituzione governativa a considerare la Terra come comunità vivente indivisibile e meritevole di rispetto. Infatti si sta impegnando a favorire le energie rinnovabili e l’energia idrogeno, a promuovere 20 lo sviluppo sostenibile a servizio dell’ambiente su scala mondiale, ad adottare il principio di precauzione imposto dalle esigenze del pianeta, strutturato secondo il modello ecologico “Gaia”, formalizzato dal fisico-chimico britannico James Lovelock insieme alla biologa-genetista statunitense Lynn Margulis: il globo terrestre è un unico grande organismo vivente, una macchina perfettamente organizzata, il cui equilibrio si mantiene in uno stato stazionario grazie al flusso ciclico di ogni suo materiale, la sua evoluzione essendo il risultato della collaborazione solidale di tutte indistintamente le sue parti. Jeremy Rifkin riscontra in alcuni stati del continente europeo una qualità della vita migliore che negli U.S.A., per merito della rete di organizzazioni, integrate e sovrapposte, che li lega nell’Unione Europea similmente alle reti che “Gaia” ha scoperto in natura a ogni livello di vita. LUCIO LEVI, IL PENSIERO FEDERALISTA. L’EVOLUZIONE DEL PENSIERO FEDERALISTA DA TEORIA DELL’AUTOGOVERNO REGIONALE E DEL PLURALISMO POLITICO A VEICOLO DELLA PACE FRA LE NAZIONI. Ed Laterza, Roma 2002. <<Il Federalista>> e la Costituzione degli Stati Uniti d’America. Emanuele Kant, la federazione mondiale, la pace perpetua e l’emancipazione umana. La componente federalista della Rivoluzione Francese. Il federalismo e la critica dei limiti dello Stato nazionale nell’Ottocento. La prima guerra mondiale, la crisi dello stato nazionale e il problema dell’unità europea. Il federalismo costituzionale anglosassone e la crisi del sistema europeo degli Stati tra le guerre mondiali. Lo sviluppo dell’autonomia teorica del federalismo dopo la seconda guerra mondiale. JEREMY RIFKIN, ECONOMIA ALL’IDROGENO. Ed. Mondadori, Milano 2002. Di fronte alla dipendenza economica e politica dal petrolio, alle minacce del fondamentalismo islamico, alle precarie condizioni ecologiche del pianeta, la via d’uscita si trova in una nuova fonte di energia: l’idrogeno, l’elemento più abbondante in natura, ed anche democratico, perché ogni individuo – come ogni villaggio - diventerà produttore dell’energia che consuma, quindi sarà realmente “indipendente”. WALTER POHL - LE ORIGINI ETNICHE DELL’EUROPA. BARBARI E ROMANI TRA ANTICHITA’ E MEDIOEVO. Ed. Viella, Roma 2000. Analizzate per 25 anni le popolazioni europee (germaniche, slave, ecc.), antropologi, storici e sociologi dell’Università di Vienna respingono ora la convinzione, mantenutasi a lungo, che l’etnicità abbia più a che fare con la biologia che con la storia. Le identità etniche – assunte e trasmesse (lingue, costumi, mescolanze di ceti e di famiglie e finalmente di nazionalità) – verificarono realtà umane sulle quali si erano inseriti largamente gli storici, con le loro identificazioni dedotte appunto dalle vicende storiche e non da fattori biologici. Nella convinzione dell’origine eterogenea di tutti i popoli “storici” e dei 21 fondamenti essenzialmente culturali di ogni etnicità, risulta scientificamente errato qualsiasi razzismo, mentre le guerre tra “etnie” appaiono inconcepibili e assurde, oltre che moralmente riprovevoli. MARSHALL MCLUHAN e BRUCE R. POWERS, IL VILLAGGIO GLOBALE. XXI SECOLO. TRASFORMAZIONI NELLA VITA E NEI MEDIA. SugarCo Ed., Milano 1992. La globalizzazione dell’economia, preannunciata negli anni sessanta da McLuhan come conseguenza inevitabile della comunicazione elettronica, è un dato di fatto, un fenomeno che può e deve essere gestito dal basso, secondo l’etica della democrazia. LUCA e FRANCESCO CAVALLI SFORZA - CHI SIAMO. LA STORIA DELLA DIVERSITA’. Ed. Mondadori, Milano 1983. Le diversità morfologiche esistenti fra gli uomini del globo terrestre si devono alle selezioni naturali prodotte dall’adattamento alle varie condizioni climatiche, dato che la statura, il colore della pelle e dei capelli, la forma del cranio e degli occhi sono determinate dalla temperatura e umidità di ciascun ambiente naturale. Biologi genetisti concordano con etnologi, archeologi e linguisti nell’affermare che le razze non esistono, essendosi i popoli e le lingue mescolate e confuse in centomila anni di migrazioni, l’uomo avendo avuto un’ unica origine nell’altopiano etiopico-keniota dell’Africa. NdR - Secondo il XVII Congresso internazionale della Società di Linguistica italiana (Pisa, Scuola Normale Superiore, 25.27 settembre 2008), i linguaggi in uso in ogni angolo del mondo mostrerebbero lo stesso tipo di costruzione della frase per i seguenti verbi: dare prendere ricevere mostrare andare venire portare mettere rimanere stare vendere spedire tenere restituire lanciare parlare comprare costruire promettere. 22 CURRICULUM Prof. Dott. Laura Ortolani, vedova di Umberto Serafini . [email protected] WWW.renatoserafini.org/laura.html Nata a Roma nel 1921, consegue la maturità classica nel Liceo “Virgilio” di Roma e la laurea in Matematica e Fisica nell’Università Statale di Milano. Docente nelle scuole secondarie di I e II grado per dieci anni, insegna per i successivi trentadue anni nella SMS “Teresa Confalonieri” di Roma. Per svolgere il programma di Matematica con i suoi discepoli di 11-12-13 anni, segue una strategia particolare. Utilizza la psicologia, il dizionario etimologico, la maieutica e raggiunge l’obiettivo: lo studente acquista l’autonomia nel “costruire ” molte definizioni e nel gestire l’intero libro di testo in adozione. In quanto alle Scienze e all’Ed. Sanitaria, applica una metodologia che scopre a posteriori essere quella di Dewey e Freinet. Infatti – socia dell’AEDE, del CIFE e collaboratrice della Fondazione Adriano Olivetti promuove e coordina una lunga e complessa sperimentazione collegiale di ricerche sul campo e sui libri, in tutti i rami del sapene, accompagnata da attività editoriale autogestita dagl1984, pp 70-73i studenti. Ottiene riconoscimenti ufficiali e recensioni su tutte le riviste di didattica. Il libro a sua firma che ne racconta la storia, “ Educazione alla Sovranazionalità”, riceve il Premio 1993 dell’Associazione mondiale “Ecole Instrument de Paix”, fondata da Jean Piaget. Collabora a Scuola e Didattica, La Ricerca, Scuola d’Europa, Ricerche didattiche, Continuità e scuola, Dimensione Europea, ecc. La Federico Motta Editore le assegna il Premio giornalistico sul tema “I giovani negli anni ottanta” – V edizione 1985 , per l’articolo Proposte e prospettive per l’educazione alla pace e alla mondialità, pubblicato da “Scuola e Didattica”, n .16/1984, pp 70-73. Le sue pubblicazioni, EDUCAZIONE ALLA SOVRANAZIONALITA’, e I RAGAZZINI E LA PACE, edite negli anni ‘90 da Dimensione Europea nella prima e nella seconda edizione 23 cartacea, e ora esaurite, sono sopraindicato. disponibili on line 24 sul sito 25