Il museo di via Menabrea 70 macchine per scrivere d’epoca protagoniste della fiction su Adriano Olivetti Roberto Lana (testo e foto) enza la collezione del “Museo della Macchina da Scrivere” S della Zona 9, sito in Via Menabrea 10, la casa cinematografica Casanova Multimedia avrebbe avuto non pochi problemi per reperire le macchine d’epoca occorrenti per realizzare le due puntate dello sceneggiato Rai sulla storia di Adriano Olivetti (“La forza di un sogno”), interpretate da Luca Zingaretti e andate in onda il 28 e 29 ottobre scorso. Infatti la Olivetti di Ivrea, interpellata in prima battuta, aveva mostrato serie difficoltà a mettere a disposizione del regista tutte le macchina da scrivere necessarie. Ma attraverso il sito Internet “Museo della macchina da Scrivere Milano” la casa cinematografica di Roma è venuta a conoscenza dell’importante museo esistente nella nostra zona, e tutto è diventato più facile. Contattato al telefono, il presidente Umberto Di Donato ha comcordato facilmente la sua piena disponibilità a fornire il materiale richiesto. Grazie al grande numero di macchine da scrivere d’epoca collezionate dal Museo negli anni (ad oggi più di 1350 pezzi) gli incaricati della produzione non hanno fatto fatica a selezionare i modelli che servivano per il filmato. Molti modelli Olivetti prodotti dalla casa di Ivrea negli anni in cui fu amministrata da Adriano e anche alcune macchine da scrivere delle concorrenti Everest e Underwood. Da Milano, le circa settanta macchine da scrivere fornite dal Museo sono state trasportate a Roma e da qui a Praga, per le riprese interne che hanno rievocato la storica fabbrica presso uno stabilimento d’epoca molto simile a quello della Olivetti, e da li riportate ad Ivrea per girare gli esterni. Nelle scene del filmato televisivo che rievocano le catene di montaggio, nei primi piani venivano poste le macchine originali fornite da Milano mentre in coda erano poste copie realizzate in materiale espanso. Nella foto è presentato Di Donato che mostra con la destra la “Olivetti Lettera 22”, macchina originale verdina usata da Luca Zingaretti e, con la sinistra, una copia arancione riprodotta per la lunga catena di montaggio. “Tra i programmi più immediati del mio Museo”, racconta il direttore Umberto di Donato, “è prevista la donazione di circa 150 pezzi all’Istituto Tecnico Terra di Lavoro di Caserta, dove conseguii il diploma di ragioniere nel lontano 1954, per fondare in quella città un nuovo Museo Tecnologico dedicato alle macchine meccaniche. Inoltre ho in corso avanzate trattative con enti stranieri per organizzare mostre temporanee dei pezzi più significativi della mia collezione, nelle città di Liegi in Belgio, Lione in Francia e Ginevra in Svizzera. Sono tutte iniziative che richiedono molto impegno, ma procurano anche tante soddisfazioni che mi riempiono di gioia e mi ripagano ampiamente dei sacrifici che debbo affrontare per realizzare il mio programma”. Nella foto in alto a destra, una delle sale del museo. Sotto a sinistra, il direttore Umberto di Donato. Sotto a destra, Luca Zingaretti con il prototipo della Lettera 22. ONA NOVE 12 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.