Istituto Tecnico Statale Commerciale
e per Geometri “Luigi Oggiano”
08029 SINISCOLA
(Nuoro)
P. O. F.
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico
2010-2011
INDICE
1. FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO
1.1 Premessa .......................................................................................................................................................................... 3
1.2 Cos’è il POF .................................................................................................................................................................... 3
2. LA SCUOLA
2.1 Informazioni utili ............................................................................................................................................................. 5
3. IL TERRITORIO
3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi dei bisogni del territorio .......................................................................... 6
4. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVO
4.1 Obiettivi Educativo/Comportamentali ........................................................................................................................... 10
4.2 Obiettivi Didattici .......................................................................................................................................................... 10
4.3 Verifica e Valutazione dei Percorsi Didattici ................................................................................................................ 12
4.4 Recupero insufficienze primo quadrimestre e debiti formativi pregressi ...................................................................... 14
4.5.Credito Scolastico/Credito Formativo ........................................................................................................................... 18
4.6. Passerelle Didattiche ..................................................................................................................................................... 19
5. ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE
5.1 Orario apertura della Scuola .......................................................................................................................................... 19
5.2 Orario Scolastico ........................................................................................................................................................... 19
5.3 Calendario Scolastico .................................................................................................................................................... 19
NUOVO ORDINAMENTO (classi prime A.S. 2010-2011) ............................................................................................... 20
VECCHIO ORDINAMENTO ................................................................................................................................. 30
5.4.1 Corso Iter ...................................................................................................................................................... 30
5.4.2 Corso IGEA ................................................................................................................................................... 31
5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque..................................................................................................... 32
5.4.4 Corso Programmatori ............................................................................................................................. 33
5.4.5 Corso Sirio - Ragionieri Serali ........................................................................................................... 34
6. COMPOSIZIONE DELLE CLASSE
7. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
7.1 Organi Collegiali ........................................................................................................................................................... 37
7.2 Figure Professionali ....................................................................................................................................................... 41
7.3 Commissioni e gruppi di lavoro ..................................................................................................................................... 43
7.4 Organigramma Funzionale ............................................................................................................................................ 46
7.5 Risorse Umane ............................................................................................................................................................... 46
7.5.1 Elenco Docenti ............................................................................................................................................ 46
7.5.2 Elenco Personale ATA ............................................................................................................................. 46
7.6 Risorse Strutturali .......................................................................................................................................................... 46
7.7 Rapporti Scuola-Famiglia .............................................................................................................................................. 47
8. ATTIVITÀ PROGETTUALI DELLA SCUOLA
9. ALLEGATI
9.1 Regolamento d’Istituto .................................................................................................................................................. 54
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1. FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO
1.1 Premessa
L’Istituzione scolastica è espressione di autonomia funzionale e provvede alla
definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa.
L’autonomia dell’istituzione scolastica è garanzia di libertà e di pluralismo
culturale e di sostanza nella progettazione e nella realizzazione di interventi di
educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana,
adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle caratteristiche,
specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo,
coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione.
Tutto
questo
sarà
perseguito
per
migliorare
l’efficacia
del
processo
di
insegnamento e di apprendimento.
Il Piano dell’Offerta Formativa è in linea con gli obiettivi generali del processo
formativo determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto
culturale,
sociale
ed
economico
della
realtà
locale,
tenendo
conto
della
programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le
diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le
corrispondenti professionalità.
L’istituzione scolastica nel rispetto della libertà di insegnamento dei docenti, della
libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema,
concretizza gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione
del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscendo
e valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascuno e adottando
tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.
1.2 Cos’è il POF
POF è l'acronimo di Piano dell'Offerta Formativa ed indica un documento che
ogni Istituto scolastico è tenuto ad elaborare per rendere noti agli utenti e a
chiunque abbia interesse a conoscerli, tutti quegli elementi che caratterizzano
l'istituto scolastico stesso.
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Esso è il documento fondamentale dell’unità scolastica che, partendo dall’identità
e dalla storia specifica, definisce le attività e, più in generale, gli impegni che la
scuola assume nei confronti dell’utenza, nel rispetto delle peculiarità del contesto
in cui opera. Il P.O.F. è un progetto collegiale: il risultato dell’apporto delle idee e
dei contributi dei diversi attori scolastici. Espleta, quindi, un’importante funzione
di integrazione interna in quanto attiva una condivisione di significati, garantendo
la coesione e l’unitarietà dell’azione. Esso svolge, inoltre, la funzione di
rappresentazione esterna in quanto rende informata l’utenza del servizio che la
scuola intende erogare.
2. LA SCUOLA
L'Istituto Tecnico Commerciale (come originariamente era denominato) viene
istituito nel 01/10/1974.
L’Istituto si avviò ad assumere un ruolo fondamentale per tutto il territorio
circostante, che richiedeva nuove strutture economiche e culturali in grado di
conferire titoli di studio richiesti dai vari rami della pubblica amministrazione e
delle banche.
L’istituzione dell’Istituto Tecnico Commerciale rispose a questa esigenza ed offrì e
offre a molti giovani l’opportunità non solo di conseguire un titolo di studio
qualificato professionalmente, ma anche di concorrere alla formazione di una
classe dirigente più dinamica e moderna rispetto a quella tradizionale.
È dedicato
alla
memoria di Luigi
Oggiano
(1892/1981), insigne
giurista
siniscolese, senatore, tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione, “avvocato dei
poveri” ed esempio coerente di una vita vissuta nella ricerca del bene comune.
Nel corso degli anni, l'Istituto si è accresciuto con la acquisizione di nuovi corsi:
IGEA, Programmatori, SIRIO (corso serale Ragionieri per studenti lavoratori),
Geometri-Progetto Cinque, fino alla istituzione del recente corso Turistico (ITER)
che, pur essendo l'ultimo in ordine di tempo, ospita attualmente il maggior
numero di iscritti.
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Con la Riforma Gelmini la nostra scuola ha attivato i seguenti indirizzi:
Settore economico
1. Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo generale)
• Relazioni internazionali per il marketing
• Sistemi informativi aziendali
2. Turismo
Settore tecnologico
3. Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo generale)
4. Corso Serale
Schema illustrativo nuovo ordinamento
La scuola vuole mantenersi all’altezza delle richieste attuali e delle domande di
un’utenza esigente e motivata.
La nostra esperienza si è arricchita attraverso la progettazione autonoma e le
attività integrative e di sostegno che hanno permesso di migliorare in modo
significativo le eccellenze e di abbattere la dispersione scolastica.
2.1 Informazioni utili
Codice Fiscale
80005590916
Codice MIUR
NUTD040001
Telefono Centralino
0784/878066
FAX
0784/878366
Sito WEB
WWW.itcgoggiano.it
E-mail
[email protected]
Orario Biblioteca
dal lunedì al sabato
dalle 8.00 alle 14.00
Uffici
di segreteria
apertura al pubblico, dal lunedì al sabato,
dalle ore 11.00 alle ore 14.00
Sportello
alunni
dal lunedì al sabato
dalle ore 11.00 alle ore 13.30
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3. IL TERRITORIO
3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi dei bisogni del territorio
Il bacino d’utenza dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Siniscola è
costituito dai paesi di: Siniscola, Posada, Torpè, Budoni e Lodè.
Il profilo della popolazione è così costituito:
Attualmente la popolazione del bacino è costituita da almeno 23.000 persone.
Come si vede nella tabella, la popolazione è in forte crescita con un incremento
medio del 42%. Solo Lodè segna un regresso dovuto allo spostamento della
popolazione verso i paesi costieri, in linea con la tendenza regionale che vede lo
spopolamento delle zone interne a favore delle zone costiere. A ciò si aggiunga
l’ormai consolidato e intenso flusso immigratorio proveniente dai paesi dell’est
europeo, dalla Cina e da alcuni paesi africani. Quest’ultimo fenomeno pone agli
istituti formativi problemi di integrazione e di aggiornamento dei programmi per
consentire un migliore apprendimento della nostra lingua. Allo stesso tempo la
globalizzazione dei mercati e dei rapporti sociali impongono la conoscenza delle
lingue maggiormente usate a livello internazionale, in particolare dell’inglese e,
visto il forte incremento di rapporti economici e sociali con la Cina, anche della
lingua cinese.
Come si nota dalle tabelle e dal grafico il livello di scolarizzazione medio alta dei
residenti nel bacino è ancora al di sotto della media provinciale e delle altre
province sarde.
Tabelle aziende e occupati
Come si vede dai dati evidenziati nella tabella che segue, in tutti i comuni del
bacino, compresi quelli a più alta vocazione turistica, il numero prevalente di
imprese è concentrato nel settore agricolo dal 45% di Siniscola all’ 84% di Lodè.
Diverso il discorso sugli occupati in agricoltura che risultano importanti a Lodè
61,88% e Torpè 30,71, mentre a Budoni, Siniscola e Posada risultano
rispettivamente al 4,19%, 10,22% e 13,41%. Gli occupati nella Pubblica
Amministrazione risultano in percentuale prevalente a Torpè 32,14% e Siniscola
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con il 29,13 %, decisamente bassi a Posada con il 5,25%.
Altri settori molto importanti sono il commercio e il manifatturiero a Siniscola, il
commercio e il turismo a Budoni e Posada. Le costruzioni (edilizia) risultano una
percentuale importante in tutto il bacino.
L’alta percentuale di imprese agricole mette in risalto la loro piccola dimensione.
Infatti si tratta di imprese individuali con l’apporto lavorativo del solo agricoltoreallevatore, e in circa la metà delle imprese con un dipendente o collaboratore.
Per apportare ulteriori chiarimenti sulla situazione socio-economica e sui
fabbisogni formativi si riporta l’ultima ricerca fatta dal Censis, dalla quale risulta
una situazione complessivamente positiva.
La ricerca socio economica è stata effettuata per avere l’analisi dei fabbisogni
formativi e professionali come supporto ai processi decisionali, tra i quali la
programmazione degli interventi formativi
e
la scelta di un profilo
professionale da formare.
Il lavoro di ricerca del Censis, in termini strettamente numerici, rappresenta un
insieme di 58 comuni su 377. Si tratta cioè di quei comuni che a livello regionale
presentano una maggiore vivacità e, tendenzialmente, un livello relativo di
degrado sociale e di marginalità economica meno visibile rispetto al resto dei
comuni.
Dalla mappatura socio economica dei comuni sardi ( vedi cartina) risulta:
Siniscola viene classificata nel gruppo 6 (Comuni guida) dotata delle seguenti
caratteristiche:
- la presenza di una quota relativamente significativa di popolazione con titolo di
studio secondario o universitario;
- la maggiore concentrazione, rispetto agli altri gruppi, della quota di popolazione
che presenta un reddito procapite superiore ai 30.897 euro;
-
la
diffusione
di
operatori
economici
attivi
nell’ambito
del
settore
dell’informazione e della comunicazione.
Altri aspetti di rilievo contribuiscono a tracciare un profilo proprio di aree
territoriali urbanizzate, e cioè la concentrazione di attività culturali, l’elevata
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circolazione di automobili e l’elevata dotazione di servizi.
Budoni risulta classificata nel gruppo 5 (comuni turistici) e dotata delle seguenti
caratteristiche: - un’ampia disponibilità di strutture alberghiere, con un’offerta
estesa di posti letto ed un numero elevato di presenze;
- un chiaro orientamento delle strutture produttive esistenti verso attività
terziarie, culturali e commerciali in particolare;
- disponibilità economica della popolazione e accumulazione di capitale umano.
Posada risulta classificata nel gruppo 2 con le seguenti caratteristiche:
non presenta un livello di significatività delle variabili prescelte tale da identificare
un chiaro orientamento dei processi economici e sociali.
Torpè appartiene al gruppo 3 con le seguenti caratteristiche:
diffusione delle attività agricole e presenza di attività produttive di tipo industriale
che porta con sé tutte le conseguenze di un territorio esposto a processi di
deindustrializzazione e di progressiva riconversione.
Lodè appartiene al gruppo 4 con le seguenti caratteristiche:
presenta diffusione delle attività agricole e aspetti classici delle aree rurali
(invecchiamento della popolazione, scarso livello di istruzione, basso livello di
reddito).
Dalla valutazione socio-economica del territorio risulta evidente che l’offerta
formativa dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Luigi Oggiano,
attraverso i corsi Igea, Iter, Geometri Progetto Cinque, Programmatori e Sirio –
vedi Sez. 5 - Organizzazione Curricolare - offre percorsi formativi attinenti sia a
chi vuole impiegarsi immediatamente dopo il diploma, sia a chi vuole proseguire il
percorso di studi all’università.
La forte presenza della pubblica amministrazione e del settore commercio
consente ai Ragionieri, IGEA e Programmatori, di dotarsi delle conoscenze
professionali (economico – giuridiche e tecniche) prontamente spendibili. Il
settore ricettivo e dei servizi turistici consente al corso ITER di trovare un
immediato collegamento col mondo del lavoro. L’importanza del settore delle
Costruzioni genera opportunità d’impiego per i Geometri.
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4. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVO
La programmazione didattico-educativa progetta i percorsi formativi correlati alle
finalità e agli obiettivi delineati nei programmi. Essa ha la funzione di armonizzare
l’attività dei Consigli di classe e a tal fine indica gli obiettivi educativi e didattici
nonché gli strumenti per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici.
L'Istituto si propone di raggiungere, con il concorso sinergico di tutte le attività
previste (curricolari, integrative ed extracurricolari), le
finalità di seguito
riportate:
 favorire il completo sviluppo dell’individuo nell’ambito del rispetto delle
regole della convivenza civile;
 favorire l'acquisizione della consapevolezza delle varie forme di
diversità, allo scopo di prevenire e di contrastare la formazione di
stereotipi nei confronti di persone e culture;
 favorire lo sviluppo di capacità critica, autonomia di giudizio e flessibilità
nell’affrontare i problemi;
 favorire la sensibilità ai problemi della salute e al rispetto dell'ambiente;
 favorire lo sviluppo nell’individuo di una mentalità imprenditoriale che
sappia gestirsi autonomamente e adattarsi ad un lavoro di gruppo;
 favorire nell’individuo elasticità mentale ed ampiezza di visione
culturale;
 sviluppare e potenziare la capacità di pensare per prevedere, prevenire
e progettare il futuro;
 formare tecnici specializzati e multifunzionali che sappiano inserirsi nel
mercato del lavoro e che sappiano affrontare e risolvere problemi
inattesi, in situazioni nuove;
 garantire l'effettiva integrazione degli alunni diversamente abili,
guidandoli alla completa espressione delle proprie potenzialità;
 garantire l'effettiva integrazione degli alunni provenienti da altre culture
interpretando i loro bisogni e guidandoli alla completa espressione delle
proprie potenzialità.
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4.1 Obiettivi Educativo/Comportamentali
Questi obiettivi sono rivolti a regolare il comportamento dell'alunno all'interno
dell'edificio scolastico e nei suoi rapporti con i compagni, gli insegnanti e il
personale della scuola. Essi, trascendono dallo specifico contesto scolastico, in
quanto essendo caratterizzati da una grossa valenza civile, hanno a che fare con
la sfera sociale in generale.
L'alunno, quindi, attraverso l'azione educativo-didattica della scuola e con la
collaborazione della famiglia dovrà pervenire a:
acquisire capacità di stabilire rapporti interpersonali all’interno della classe e
della struttura scolastica e sapersi confrontare con coetanei ed adulti
dimostrando senso di responsabilità;
trovare motivazione allo studio, all’approfondimento e alla conoscenza;
acquisire autocontrollo e forme di comportamento corretto, riferito alle
diverse situazioni interattive con i vari soggetti dell’attività scolastica e alle
modalità d’uso delle strutture dei servizi messi a disposizione della scuola;
rispettare il Regolamento d'Istituto, dove vengono definite le norme
comportamentali da rispettare nell’ambito scolastico ( si veda in
Allegati);
saper ascoltare e intervenire, nelle discussioni, al momento opportuno
rispettare la struttura e l'edificio e avere cura delle suppellettili e
dell'arredo scolastico.
4.2 Obiettivi Didattici
Obiettivi per il Biennio:
comunicare in modo efficace attraverso la produzione scritta, orale e
pratica;
saper organizzare e rielaborare le conoscenze all’interno di una visione
interdisciplinare;
acquisire la conoscenza e l'utilizzo del linguaggio e degli strumenti specifici
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delle varie discipline;
appropriarsi di un metodo di studio e di lavoro autonomo e d’equipe;
scoprire i valori della propria cultura e la diversità come valore;
sviluppare la capacità di comprendere e utilizzare i diversi linguaggi
(verbali, visivi, gestuali, mediatici, informatici…);
scoprire le proprie attitudini e le proprie difficoltà scolastiche per
superarle;
acquisire la capacità di analisi e sintesi;
saper applicare a casi pratici i contenuti appresi.
Obiettivi per il Triennio:
collegare in maniera sistemica le conoscenze acquisite;
potenziare il metodo di studio e di lavoro autonomo e d’equipe, rendendolo
più efficace e produttivo;
avere padronanza dello strumento linguistico, con acquisizione di un
linguaggio tecnico professionale specifico delle varie discipline;
potenziare le capacità di eseguire autonomamente attività di analisi e
sintesi;
saper organizzare e rielaborare le conoscenze all’interno di una visione
interdisciplinare;
rappresentare, a livello superiore e informatizzato gli argomenti
studiati in forma di schemi, tabelle, grafici e mappe;
sviluppare e potenziare la capacità di strutturare autonomamente le
conoscenze;
appropriarsi degli strumenti di analisi per conoscere le risorse del
proprio territorio al fine di inserirsi con la propria qualifica nel mondo
del lavoro;
acquisire e potenziare capacità critiche.
Ogni
docente
elabora,
all’inizio
di
ciascun
anno
scolastico,
la
propria
programmazione fissando:
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 strumenti per accertare la situazione iniziale;
 obiettivi educativi;
 obiettivi didattici generali e specifici;
 contenuti;
 metodologie;
 verifiche valutazioni.
La programmazione didattica viene elaborata ed approvata dai singoli Consigli di
Classe e per esplicito dettato ministeriale:
“…delinea il percorso formativo della classe e dei singoli alunni, adeguando ad
essi gli interventi formativi…”
 Utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli
obiettivi e delle finalità educative indicati dal Consiglio di Classe e dal
Collegio dei Docenti;
 É sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei
risultati.
4.3 Verifica e Valutazione dei Percorsi Didattici
La valutazione si articola in tre diversi momenti:
una valutazione iniziale, all’inizio del percorso didattico, per la verifica dei
livelli di partenza del gruppo classe; gli strumenti utilizzati sono test
d’ingresso o lezione interattiva con domande che consentano l’accertamento
dei prerequisiti e una veloce verifica relativa alle conoscenze, competenze
ed abilità acquisite;
la valutazione formativa viene effettuata durante il percorso didattico, con
lo scopo di orientare il successivo itinerario di lavoro per il raggiungimento
di
conoscenze,
abilità
e
competenze,
che
costituiscono
l’obiettivo
dell’istruzione. Essa avviene in qualsiasi momento del percorso didattico e
può consistere in verifiche orali o in test strutturati relativi a parti del
programma, durante o alla fine di unità didattiche e/o moduli. Intende
evidenziare l’immediato livello di apprendimento ed eventuali necessità di
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recupero, sostegno, orientamento, potenziamento.
La valutazione sommativa viene effettuata alla conclusione del percorso
didattico; essa ha lo scopo di verificare le capacità degli allievi di integrare
le singole abilità acquisite.
Gli strumenti possono essere verifiche orali e verifiche scritte (compiti in
classe, prove strutturate), relazioni e lavori di gruppo. Essa deve tener
conto, inoltre, della partecipazione, dell’impegno e dei progressi compiuti
rispetto ai livelli di partenza. Può essere attuata a conclusione di ogni unità
didattica. Naturalmente sarà sommativa la valutazione conclusiva del
quadrimestre e dell’anno scolastico con la quale si attesta il raggiungimento
o meno degli obiettivi didattici.
I criteri di valutazione devono essere illustrati agli alunni in modo chiaro, al fine di
creare un clima di trasparenza ed equità e al fine di promuovere il più possibile
l’autovalutazione per tutta la durata del percorso formativo. Pertanto la
valutazione, anche ristretta e parziale deve essere sempre comunicata all’alunno
in modo che siano chiari i meccanismi e le ragioni del voto. La valutazione
sommativa, sia parziale sia di fine anno, pur nel rispetto della soggettività di
giudizio del docente, dovrà essere il più possibile trasparente e obiettiva e
corrispondere ai parametri e ai metodi di valutazione definiti e concordati nel
Collegio dei docenti, nei Dipartimenti e nel Consiglio di classe. Il Collegio dei
Docenti, in data 14-09-2009 ha ribadito quanto deciso nel collegio del 18-092008, il quale aveva deliberato relativamente alla valutazione finale quanto
segue: verrà considerato il numero delle assenze effettuate durante l’anno
scolastico; viene fissato un limite massimo di 50 giorni, superato il quale
qualunque sia la causa, lo studente viene ammesso allo scrutinio ma il Consiglio
di classe non è in grado di valutarlo, in quanto manca un congruo numero di
elementi di valutazione, dato che la stessa deve tener conto dell’interesse, della
partecipazione, del profitto e della frequenza. Di conseguenza, l’alunno non è alla
classe successiva.
Per quanto attiene l’espressione del voto di condotta, con delibera del Collegio dei
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docenti del 14/09/09, è condizionato anche dal numero di assenze effettuate in
base al seguente criterio:
Giorni di
assenza
Voto
di condotta
Fino a 20
Nessuna conseguenza
Oltre i 20 e fino a 30
Otto in condotta
Oltre i 30 e fino a 40
Sette in condotta
Oltre i 40 e fino a 50
Sei in condotta
Oltre i 50
Non ammesso alla classe
successiva
4.4 Recupero insufficienze primo quadrimestre e debiti formativi
pregressi
Considerato che nell’attuale realtà scolastica il recupero diventa un elemento
fondamentale del percorso formativo dell’alunno, la scuola si fa carico di creare
un’organizzazione flessibile che garantisca la tempestività dell’intervento e che
consenta di attivare il recupero in qualsiasi momento dell’anno scolastico.
Per quanto attiene i corsi di recupero, relativamente l’anno scolastico in corso, si
prevede il recupero delle competenze di base di Italiano e Matematica con
l’istituzione di Corsi Ras da attivare dopo gli scrutini del primo quadrimestre.
Gli studenti lavoreranno con l’insegnante e coi compagni su temi specifici,
impegnandosi ad esercitare le loro competenze sulla base dello studio comunque
svolto a casa.
Per le altre discipline l’attività di recupero è garantita, con il recupero in orario
curriculare.
Per chi, anche allo scrutinio finale, riportasse insufficienze, il Consiglio di classe
valuterà la possibilità di un ultimo appello e nell’albo dell’Istituto sarà riportata
l’indicazione “sospensione del giudizio”. In tal caso si predisporranno altri corsi
e attività da realizzare nel corso del mese di luglio. Le verifiche finali, che si
dovranno svolgere entro il termine del mese di luglio, dovranno tener conto dei
risultati conseguiti anche nelle altre fasi del percorso di recupero. Il Consiglio
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di classe delibera, quindi, l’integrazione dello scrutinio finale, sulla base di una
valutazione complessiva dello studente, che si risolverà in ammissione o non
ammissione alla classe successiva.
Interventi previsti dopo i primi scrutini con modalità di verifica e tempi
Corsi Ras per il recupero delle competenze di base di Italiano e Matematica, in
itinere per le altre discipline.
Modalità di verifiche e tempi
Nel secondo quadrimestre, in base alle modalità programmate dai singoli
dipartimenti si procederà all’effettuazione delle prove di verifica del superamento
delle insufficienze del I quadrimestre. Le prove potranno essere orali, scritte o
pratiche, sulla base della programmazione didattica degli insegnanti e delle lacune
riscontrate, e dovranno certificare l’eventuale recupero. La verifica potrà essere di
tipo contenutistico oppure volta direttamente a constatare l’acquisizione di
competenze.
L’insegnante specificherà il tipo di prova e ne darà comunicazione agli studenti ed
alle famiglie. La verifica dovrà essere documentabile, anche se orale o pratica, e
svolta quindi alla presenza di testimoni. Le verifiche scritte potranno svolgersi in
orario scolastico o pomeridiano, quelle orali normalmente di mattina, in classe,
durante l’orario orario di lezione.
Scrutinio finale
Al momento dello scrutinio di fine anno il Consiglio di classe attribuirà le votazioni
tenendo conto della partecipazione, dell’impegno, dei progressi, delle verifiche
relative al II quadrimestre, degli esiti del primo quadrimestre e del recupero delle
carenze al termine degli interventi di verifica e del voto di condotta ( vedi
Tabella).
Qualora lo studente risulti sufficiente in tutte le materie il Consiglio delibererà la
promozione alla classe successiva.
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Se lo studente presenta un quadro di insufficienze gravi e/o diffuse in molte
discipline, dovute a comprovate difficoltà di organizzazione del proprio lavoro di
apprendimento e a carenze pregresse non eliminabili nei tempi del recupero, il
Consiglio di classe delibererà la non ammissione dello studente alla classe
successiva.
A seguito delle recenti disposizioni ministeriali la non ammissione è decretata
anche dal voto in condotta inferiore a sei.
In data 13/03/09, il Consiglio dei Ministri, in merito al Regolamento sulla
valutazione degli studenti per la scuola secondaria superiore ha previsto due
novità essenziali:
Gli alunni delle V classi, per essere ammessi all’Esame di Stato,
dovranno riportare una valutazione non inferiore a SEI in ogni disciplina;
Per prendere un’insufficienza in condotta, comunque, si deve aver già
preso una sanzione disciplinare.
Il Regolamento sulla valutazione degli studenti prevede che il 5 in condotta
comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli Esami di Stato e
concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici.
L’insufficienza sarà attribuita dal Collegio dei Docenti per gravi violazioni dei
doveri definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti nei seguenti casi:

Allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve
assiduamente agli impegni di studio;

A chi non ha nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della
scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che richiede per se stesso;

A chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti;

Agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari ed i
sussidi didattici;

A chi arreca danno al patrimonio della scuola.
La valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di
classe.
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Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospenderà il giudizio degli alunni che
non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie, senza decidere
immediatamente la non promozione, ma comunicando i risultati conseguiti nelle
altre materie. A conclusione dei corsi di recupero per le carenze dimostrate il
consiglio di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune formative entro la
fine dello stesso anno scolastico, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno
successivo, formulerà il giudizio finale e l’ammissione alla classe successiva.
Se lo studente presenta un numero limitato di insufficienze che il Consiglio ritenga
recuperabili sulla base di quanto dimostrato durante l’anno in termini di impegno,
competenze, metodo e capacità applicative, il Consiglio sospenderà il giudizio,
destinando lo studente al recupero nelle materie insufficienti.
Al termine dello scrutinio, il Consiglio indicherà per gli studenti “sospesi” le
modalità di recupero più adatte e ne darà comunicazione alla famiglia. Sulla base
delle carenze riscontrate e delle cause analizzate di queste carenze si potrà
indicare il recupero autonomo mediante studio personale, che segua le indicazioni
dell’insegnante, oppure la frequenza dei corsi organizzati dalla scuola. Nel caso di
recupero autonomo, l’insegnante comunicherà per iscritto le modalità di recupero
e di verifica, potrà incontrare lo studente una o due volte, per dare a voce le
indicazioni necessarie, o potrà utilizzare modalità di comunicazione telematica.
Nel caso di avvio dello studente ai corsi di recupero si invierà alle famiglie una
comunicazione contenente il voto proposto, le carenze riscontrate, le conoscenze
da recuperare e il tipo di prova che si svolgerà al termine delle operazioni di
recupero.
I corsi di recupero saranno svolti secondo il seguente calendario:
Le operazioni di cui sopra compatibilmente con lo svolgimento degli Esami di
Stato.
Al termine dei corsi lo studente continuerà a lavorare individualmente, sulla base
delle indicazioni emerse nel corso di recupero, sulle parti di programma non
assimilate durante l’anno.
Le prove di verifica e i successivi scrutini si svolgeranno dal 20 al 31 luglio.
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Nel corso degli scrutini si riesamineranno i casi dei giudizi “sospesi”. Il calendario
di massima sarà accluso alla comunicazione Nell’organizzazione dei corsi si
manterranno le caratteristiche già indicate per i corsi dopo il primo quadrimestre,
sia per quel che riguarda l’assegnazione degli insegnanti ai corsi, sia per le
modalità di svolgimento. I docenti della classe proporranno agli insegnanti che
terranno i corsi un programma che prevede i saperi minimi richiesti, le
competenze da acquisire, le carenze riscontrate, la tipologia dell’intervento da
operare. Si cercherà di costituire i gruppi interclasse in modo omogeneo, sia per
carenze, sia per tipologia di intervento.
Le prove di verifica saranno stilate dai docenti responsabili delle singole discipline,
classe per classe, e saranno mirate a controllare il superamento delle carenze
specifiche individuate. Al termine delle prove, il Consiglio di classe valuterà
nuovamente
la
situazione
complessiva
dello
studente
e
deciderà
per
la
promozione nel caso siano emersi una maturazione complessiva dello studente e
progressi specifici e misurabili nelle singole discipline che garantiscano un
proficuo inserimento nella classe successiva. In caso contrario lo studente non
verrà ammesso all’anno successivo.
4.5.Credito Scolastico/Credito Formativo
Modalità di attribuzione del credito scolastico nei corsi di studio di istruzione
secondaria superiore:
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti
CREDITO SCOLASTICO (punti)
I anno
II anno
III anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8 < M ≤ 10
6-8
6-8
7-9
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NOTA esplicativa - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio
finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle
bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e
deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza
scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente
documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si
riferisce l’esame di Stato. Le certificazioni comprovanti le esperienze effettuate
sono accertati per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai
consigli di classe e dalle commissioni d’esame.
Si precisa inoltre che l'attestazione delle esperienze lavorative e/o formative
acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, deve essere presentata in
segreteria entro il 15 Maggio.
4.6. Passerelle Didattiche
È un passaggio da un indirizzo ad un altro della scuola secondaria superiore con
raccordo modulare delle discipline. Con tale intervento l’alunno acquisisce le
conoscenze e le competenze necessarie al passaggio e alla proficua fruizione
dell’indirizzo prescelto nell’anno successivo. Il passaggio avviene attraverso un
colloquio con i docenti della classe del nuovo indirizzo, con riconoscimento dei
crediti maturati nell’indirizzo precedente. Per il passaggio da un ordine di scuola
ad un altro si applicherà la normativa vigente in materia.
5. ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE
5.1 Orario apertura della Scuola
La scuola rimane aperta i seguenti giorni:
Giorni
Dal Lunedì al Venerdì
Il Sabato
Orario
7,30 - 22,30
7,30 - 14,00
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NUOVO ORDINAMENTO (classi prime A.S. 2010-2011)
Corsi di Studio e Quadro orario
I NUOVI ISTITUTI TECNICI
Novità e caratteristiche della Riforma
Il Regolamento dell’istruzione tecnica così ne definisce la nuova identità.
“L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di
carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea,
costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e
metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato numero
di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e
produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione
all’esercizio di professioni tecniche, i saperi e le competenze necessari per un
rapido
inserimento
nel
mondo
del
lavoro,
per
l’accesso
all’università
e
all’istruzione e formazione tecnica superiore”.
Tutti gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due
bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di
Stato
e
conseguono
il
diploma
di
istruzione
tecnica,
utile
ai
fini
della
continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è
anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore e
alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa.
Ecco i nuovi indirizzi attivati dal nostro istituto:
A) Settore economico:
Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo generale)
Articolazioni:
1 Relazioni internazionali per il marketing (ex Igea)
2 Sistemi informativi aziendali (ex Programmatori)
Turismo
3 Turismo (ex Iter)
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B) Settore Tecnologico
Costruzioni, Ambiente e Territorio
4 Costruzioni, Ambiente e Territorio (Ex Geometri)
C) Corso Serale
5 Corso serale (Ex Sirio)
Il nuovo orario settimanale è stato contenuto in 32 ore (di 60 minuti),
corrispondenti in termini effettivi alle 36-38 ore di 50 minuti della maggior parte
dei corsi del precedente ordinamento.
Profili e competenze in uscita, piani di studio e orari
Profilo dei percorsi del settore economico
Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnicoeconomica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la
finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione
del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macrofenomeni
economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e
fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione,
conduzione
e
controllo
della
gestione,
agli
strumenti
di
marketing,
ai
prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di:
– analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare
generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in
chiave economica;
– riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e
istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;
– riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali,
culturali e la loro dimensione locale/globale;
– analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni
economici e sociali;
– orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale;
– intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione,
21 di 69
conduzione e controllo di gestione;
– utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;
– distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di
convenienza per individuare soluzioni ottimali;
– agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione
sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico;
– elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il
ricorso a strumenti informatici e software gestionali;
– analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti
culturali acquisiti.
INDIRIZZI, PROFILI E QUADRI ORARI DEL SETTORE ECONOMICO
Indirizzo “Amministrazione , Finanza e Marketing ”
Profilo
Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel
campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa
civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione,
programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di
marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le
competenze
dell’ambito
professionale
specifico
con
quelle
linguistiche
e
informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia
all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa
inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di:
– rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili
ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
– redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
– gestire adempimenti di natura fiscale;
– collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali
dell’azienda;
– svolgere attività di marketing;
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– collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
– utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di
amministrazione, finanza e marketing. Nell’articolazione “Relazioni internazionali
per il marketing”, il profilo si aratterizza per il riferimento sia all’ambito della
comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati
strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali
nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti
lavorativi. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza
per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale
sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali
attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di
nuove
procedure,
con
particolare
riguardo
al
sistema
di
archiviazione,
all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica.
A
conclusione
del
percorso
quinquennale,
il
Diplomato
nell’indirizzo
Amministrazione, Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze.
1. Riconoscere e interpretare:
– le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le
ripercussioni in un dato contesto;
– i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla
specificità di un’azienda;
– i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto
fra aree geografiche e culture diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con
particolare riferimento alle attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con
riferimento alle differenti tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure
e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
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5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione
delle risorse umane.
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di
contabilità integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di
gestione, analizzandone i risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare
applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
9.
Orientarsi
nel
mercato
dei
prodotti
assicurativo-finanziari,
anche
per
collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione
integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a
differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e
ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. Nelle
articolazioni: ”Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi informativi
aziendali”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e
opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del profilo di riferimento.
Articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”
Articolazione “Sistemi informativi aziendali”
Indirizzo “Turismo ”
Profilo
Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese
del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni
economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del
patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed
ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle
linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e
contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico
dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale.
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È in grado di:
– gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione
del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del
territorio;
– collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del
territorio e i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata;
– utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per
proporre servizi turistici anche innovativi;
– promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione
multimediale;
– intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi,
contabili e commerciali.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Turismo
consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Riconoscere e interpretare:
– le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le
ripercussioni nel contesto turistico;
– i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici
dell’impresa turistica;
– i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il
confronto tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree
geografiche e culturali diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con
particolare riferimento a quella del settore turistico.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi
informativi.
4. Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a
cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie.
5. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di
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contabilità integrata specifici per le aziende del settore Turistico.
6. Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo
patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato
e sostenibile.
7. Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie
di imprese o prodotti turistici.
8. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici.
9. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione
del personale dell’impresa turistica.
10. Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese
turistiche.
Indirizzo “Turismo ”
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del SETTORE
TECNOLOGICO
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e
tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi,
dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
• individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le
conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di
riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;
• orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con
l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;
• utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
• orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di
riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di
lavoro, sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;
• intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla
realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli
strumenti di progettazione, documentazione e controllo;
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• riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del
controllo dei diversi processi produttivi;
• analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia
allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
• riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e
ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
• riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività
lavorativa.
INDIRIZZO, PROFILO E QUADRO ORARIO DEL SETTORE TECNOLOGICO
A. Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo generale)
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore
tecnologico
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e
tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi,
dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
• individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le
conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di
riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;
• orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con
l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;
• utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
• orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di
riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di
lavoro, sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;
• intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla
realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli
strumenti di progettazione, documentazione e controllo;
• riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del
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controllo dei diversi processi produttivi;
• analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia
allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
• riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e
ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
• riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività
lavorativa
Profilo
Il Diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio:
– ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi
utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo,
nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella
valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio
e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;
–
possiede
competenze
grafiche
e
progettuali
in
campo
edilizio,
nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo
topografico;
– ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del
territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni
catastali;
– ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
È in grado di:
• collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione
e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta
entità;
• intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio
di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai
fabbricati;
• prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il
28 di 69
risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente,
redigere la valutazione di impatto ambientale;
• pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della
salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
•
collaborare
nella
pianificazione
delle
attività
aziendali,
relazionare
e
documentare le attività svolte. Nell’articolazione “Geotecnico”, il diplomato ha
competenze specifiche nella ricerca e sfruttamento degli idrocarburi, dei minerali
di prima e seconda categoria, delle risorse idriche. Interviene, in particolare,
nell’assistenza tecnica e nella direzione lavori per le operazioni di coltivazione e
perforazione.
In particolare, è in grado di:
• collaborare nella conduzione e direzione dei cantieri per costruzioni in
sotterraneo di opere quali tunnel stradali e ferroviari, viadotti, dighe, fondazioni
speciali;
• intervenire con autonomia nella ricerca e controllo dei parametri fondamentali
per
la
determinazione
della
pericolosità
idrogeologica
e
geomorfologica,
utilizzando tecniche di campionamento, prove in situ dirette, geofisiche ed in
laboratorio, anche in contesti relativi alla valutazione di impatto ambientale;
• eseguire le operazioni di campagna ai fini della caratterizzazione di siti inquinati
(minerari e non) e opera nella conduzione delle bonifiche ambientali del suolo e
sottosuolo;
• applicare competenze nell’impiego degli strumenti per rilievi topografici e per la
redazione di cartografia tematica;
• agire in qualità di responsabile dei lavori e della sicurezza nei cantieri minerari,
compresi quelli con utilizzo di esplosivi.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Costruzioni,
Ambiente e Territorio consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati
in termini di competenze.
1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle
modalità di lavorazione.
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2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le
strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti.
3. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di
costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo
anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia.
4. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.
5. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente.
6. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente
all’edilizia e al territorio.
7. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.
8. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla
sicurezza.
In relazione a ciascuna delle articolazioni, le competenze di cui sopra sono
sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.
VECCHIO ORDINAMENTO
5.4.1 Corso Iter
L'indirizzo Tecnico per il Turismo "Progetto ITER" è finalizzato a formare figure
professionali
in
grado
di
inserirsi
con
competenza
ed
abilità
altamente
specialistiche nelle Aziende Turistiche sia di tipo ricettivo alberghiero sia ricreativo
culturale. Lo scopo è quello di preparare operatori qualificati nel settore turistico,
quadri tecnici intermedi e medio alti che operino in aziende di varia natura
svolgendo sia compiti connessi alla conduzione della gestione aziendale ed alle
relazioni dell'azienda con l'ambiente nazionale ed internazionale, sia attività di
coordinamento, progettazione, vendita di prodotti turistici, nonché attività di
ricreazione ed animazione. Il curricolo dell'indirizzo tecnico per il Turismo
valorizza l'intreccio tra cultura e professionalità mirando all'acquisizione di solide
competenze linguistiche, economiche, giuridiche e tecnologiche oltre che lo
sviluppo di abilità trasversali molto richieste dal mondo del lavoro: flessibilità,
capacità organizzative e relazionali, adattabilità ai cambiamenti.
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Al termine dei cinque anni di studio, lo studente conseguirà il diploma di perito
tecnico del turismo, che gli consentirà di scegliere tutte le facoltà universitarie,
ed, in particolare, di accedere ai corsi di laurea in Economia e Commercio,
Economia Turistica (D.U.E.T. Diploma Universitario Economia e Turismo) e a corsi
Post-Diploma.
Il diplomato potrà operare nel settore della produzione, commercializzazione e gestione dei servizi
turistici, all'interno di aziende private, di Enti pubblici presso compagnie aeree o di navigazione, porti e
aeroporti, aziende organizzatrici di fiere e congressi, musei, potrà occuparsi sia di turismo di
accoglienza, sia di turismo in uscita, in Italia e all'estero ed inoltre, potrà svolgere attività
imprenditoriale
5.4.2 Corso IGEA
Il ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, oltre a una consistente
cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico- espressive e
logico-interpretative, possiede conoscenze ampie e sistematiche dei processi che
caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico,
organizzativo e contabile.
In particolare egli è in grado di analizzare i rapporti fra l’azienda e
l’ambiente in cui opera per proporre soluzioni a problemi specifici
Pertanto egli sa:
– utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili per una
corretta rilevazione dei fenomeni gestionali;
– leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale;
– gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche
automatizzati, nonché collaborare alla loro progettazione o ristrutturazione;
– cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali.
Il diplomato ragioniere IGEA può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in
molteplici settori lavorativi, quali:
la produzione e il commercio,le banche, le assicurazioni, i trasporti, la pubblica
amministrazione.
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Il ragioniere può esercitare la libera professione dopo un apprendistato di tre anni
presso studi professionali, concluso con il superamento dell'iscrizione all'Albo.
Come libero professionista può inserirsi nel mondo delle attività economiche come
amministratore, consulente o liquidatore di imprese, perito contabile esperto nella
determinazione dei costi di produzione. Il diploma di ragioniere consente
l'immediato inserimento nel mondo del lavoro e apre molteplici percorsi di
formazione ulteriore: accesso a tutte le facoltà universitarie per il conseguimento
di laurea di 1° e di 2° livello.
La specificità della preparazione acquisita nell'indirizzo di studi trova, tuttavia, la
sua più naturale prosecuzione nelle facoltà dell'area giuridico- economica (tutte le
specializzazioni di Economia, da Economia e Commercio a Economia Bancaria, da
Scienze dell'Amministrazione a Scienze Statistiche ed Economiche;
Giurisprudenza e Scienze politiche.
5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque
L'attuazione della sperimentazione progetto Cinque ha lo scopo di adeguare i
contenuti disciplinari dell'indirizzo alla figura professionale del tecnico intermedio
nel settore delle costruzioni e del territorio. Per realizzare questo nuovo profilo
professionale, la preparazione specifica del diplomato geometra sarà integrata
dall'acquisizione di capacità linguistico-espressive e logico matematiche e
completata da conoscenze economiche, giuridiche e amministrative.
Il diplomato geometra può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in
situazioni di lavoro diverse, quali:
progettare,
realizzare,
conservare,
trasformare
e
migliorare
opere
civili;
operare, anche in gruppi di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione e
direzione di cantieri; organizzare e redigere computi metrici preventivi e
consuntivi e tenere i regolamentari registri di cantiere, anche con l'ausilio di mezzi
informatici;
effettuare rilievi utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali e conoscendo quelle
più recenti, con applicazioni relative alla rappresentazione del territorio urbano ed
32 di 69
extraurbano;
intervenire sul territorio, sia in fase progettuale che esecutiva, per la realizzazione
di infrastrutture;
valutare anche sotto l'aspetto dell'impatto ambientale, immobili civili e interventi
territoriali di difesa dell'ambiente, effettuare accertamenti e stime catastali.
La preparazione fornita dall'indirizzo sperimentale per geometri è caratterizzata
dalla flessibilità e interdisciplinarietà delle competenze, grazie alla nuova
articolazione delle discipline di costruzione e impianti, di quelle economicoestimative, alla specifica attenzione ai problemi del territorio e dell'ambiente e ad
una preparazione culturale complessivamente più solida e in linea con i
programmi europei. Diversamente da quanto previsto nell'indirizzo tradizionale, il
Progetto Cinque prevede un potenziamento della matematica e dell'inglese.
Tale preparazione facilita soprattutto l'accesso alle facoltà universitarie come
Architettura e Ingegneria nelle sue diverse specializzazioni (Civile, Edile,
Ambiente e Territorio, Urbanistica e Ambiente).
5.4.4 Corso Programmatori
La figura professionale del ragioniere programmatore ha competenze sia
amministrativo-contabili che informatiche, le quali lo dispongono ad inserirsi in
contesti aziendali diversi, dal settore creditizio, alla produzione e alla pubblica
amministrazione, settori caratterizzati dalla presenza di sistemi informativi
automatizzati. Oltre a possedere una consistente cultura generale accompagnata
da buone capacità linguistico-espressive e logico interpretative, avrà conoscenze
ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il
profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile ed informatico. E’ in grado di
utilizzare pacchetti applicativi anche complessi, di collaborare con i responsabili
aziendali nella scelta di strumentazioni informatiche e, se necessario, produrre
programmi nuovi e personalizzare quelli esistenti.
Questo indirizzo tende a realizzare una figura professionale in possesso di solide
conoscenze aziendali abbinate ad abilità relative allo sviluppo del software e
capace di:
33 di 69
-
utilizzare con facilità prodotti informatici applicativi, anche complessi;
-
effettuare interventi di manutenzione e adattamento dei programmi utilizzati;
-
collaborare nelle scelte strategiche aziendali attraverso approfondita conoscenza di
realtà gestionali diverse, sia del settore privato sia di quello pubblico.
Il corso prevede, in particolare, l'elaborazione dei dati attraverso i linguaggi di
programmazione più attuali (come ad esempio il Visual Basic), la gestione dei
fogli elettronici, delle basi di dati, dei testi, degli ipertesti e della grafica.
Attraverso l'utilizzo di programmi come Excel, Word, Access (prodotti Microsoft)
che operano in ambiente Windows (da 95 in poi), si acquista padronanza con tutti
i servizi che i sistemi operativi come Windows 95, Nt e 98 offrono. Inoltre, grazie
alla linea ADSL, gli alunni usufruiscono di tutti i servizi che Internet offre
(navigazione nel WWW, gestione della posta elettronica, utilizzo delle News, etc.),
realizzano pagine web per Internet e creano dei siti.
La scelta del corso deve essere fatta al secondo anno.
Il diplomato ragioniere programmatore può proseguire gli studi e/o trovare
inserimento in molteplici settori lavorativi, quali: la produzione e il commercio, le
banche, le assicurazioni, i trasporti, la pubblica amministrazione.
Il
ragioniere
programmatore
è
in
grado
di
curare
anche
come
libero
professionista, la manutenzione e l'assistenza operativa per i software applicativi
operando anche in centri Internet-Server-Provider come operatore web solution.
5.4.5 Corso Sirio - Ragionieri Serali
Il corso SIRIO (indirizzo Ragioneria), articolato in cinque anni (biennio e triennio)
prevede la riduzione dell’orario settimanale di lezione, il riconoscimento di crediti
formativi, tutoring, metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze
culturali e professionali degli studenti. L’iniziativa qui presentata si caratterizza
per la sua differenza con i curricoli istituzionali, tanto da connotarsi come vera e
propria "seconda via" all’istruzione. Il sistema formativo degli adulti, infatti, deve
assolvere le seguenti funzioni:
– qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la
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licenza media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o
lavorativa;
- consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito
lavorativo che vogliano ripensare o debbano ricomporre la propria identità
professionale.
L’idea-forza di questo progetto consiste, quindi, in un percorso flessibile che
valorizzi l’esperienza di cui sono portatori gli studenti e che si fonda sia
sull’approccio al sapere in età adulta sia sull’integrazione di competenze in genere
separate
come
quelle
relative
alla
cultura
generale
e
alla
formazione
professionale.
Il corso si conclude con un esame di maturità che abilita (al pari del corso diurno)
all’esercizio della professione o all’accesso alle varie facoltà universitarie.
Crediti e debiti scolastici per il corso SIRIO
Il “Progetto Sirio” prende in considerazione il passato scolastico e le conoscenze
professionali dello studente, riconoscendole sotto forma di crediti formali e crediti
non formali e le carenze sotto forma di debiti scolastici e debiti formali.
I crediti di cui sopra non vanno confusi con i crediti scolastici, conseguenti alla
fine di ciascuno dei tre anni conclusivi.
I debiti
Il debito scolastico è l’insufficienza conseguita in una materia l’anno precedente
l’anno frequentato; il debito formale è il mancato svolgimento del programma di
una materia di uno o più anni precedenti l’anno frequentato, dovuto a un diverso
piano di studi della scuola.
Il debito deve essere colmato con un esame, il cui superamento verrà comunicato
dal docente della materia al Consiglio di Classe.
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I crediti
Particolarità del “Progetto Sirio” è riconoscere le competenze maturate in anni
precedenti e trasformarle in crediti, cioè in voti che verranno riportati nello
scrutinio finale e che consentono di non frequentare la materia durante l’anno
scolastico.
I crediti, come già detto, possono essere formali e non formali.
Il credito formale è il riconoscimento di una materia nell’anno in corso nella quale
si è conseguita valutazione positiva in altro istituto (i programmi devono
corrispondere, in sostanza, a quelli del corso Sirio) o nell’anno precedente dello
stesso corso in caso di non promozione.
Il credito non formale è il riconoscimento di forme di conoscenza maturate in
ambito lavorativo o attraverso studi personali coerenti con l’indirizzo di studi.
Il Consiglio di classe, sulla base di criteri e modalità stabiliti dal Comitato tecnicoscientifico, delibera sul riconoscimento dei crediti non formali ( il riconoscimento
dei crediti formali è automatico) e sull’attribuzione dei debiti.
Tutor corso serale
Il progetto SIRIO, rivolto a coloro che intendono rientrare nel sistema formativo,
prevede la funzione del tutor, la cui figura si attiva per garantire allo studente il
benessere nella vita scolastica e facilitare il suo progetto personale. A tal fine, il
tutor valorizza le diversità dello studente e lo guida a riorientare le scelte del
percorso. Egli cerca di far recuperare un rapporto di fiducia e una certa
disponibilità all’apprendimento scolastico in quei soggetti che hanno abbandonato
gli studi e si attiva per prevenirne o ridurne il disagio, i cali di motivazione, gli
abbandoni.
Inoltre, fa da mediatore tra le esigenze/attese dello studente e le istituzioni
scolastiche (il C.d.I. e il C.d.C.), favorendo la comunicazione, la leggibilità della
situazione e la conoscenza reciproca.
36 di 69
6. COMPOSIZIONE DELLE CLASSI
Gli alunni iscritti per l’anno scolastico 2009/2010 sono, in totale, 528, di cui 290
femmine e 238 maschi.
7. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
L’organizzazione ed il funzionamento dell’Istituto sono garantiti dal regolare
funzionamento degli Organi Collegiali, i cui ruoli sono chiaramente indicati nel
paragrafo successivo.
7.1 Organi Collegiali
Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto è l’organo che definisce gli indirizzi generali per le attività
della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione, tenendo conto
dei pareri formulati dal Collegio dei docenti e dalle associazioni di genitori e
studenti. Nel Consiglio d’Istituto sono rappresentate tutte le componenti della
comunità scolastica.
Il Consiglio di Istituto:
adotta il Piano dell'Offerta Formativa;
definisce gli indirizzi generali per l'attività della scuola e le scelte generali di
gestione amministrazione;
delibera il "Programma annuale", predisposto dal Dirigente Scolastico e
proposto dalla Giunta Esecutiva, e approva il conto consuntivo;
dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il
funzionamento amministrativo e didattico dell'Istituto;
delibera, su proposta della Giunta esecutiva, fatte salve le competenze del
Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, per quanto concerne
l'organizzazione e la programmazione della vita e dell' attività della scuola ,
nei limiti delle disponibilità di bilancio;
37 di 69
indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione
ad esse dei singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle
altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento
organizzativo dei Consigli di Classe.
Giunta Esecutiva
La Giunta Esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi
Generali Amministrativi e dai membri eletti dal Consiglio d’Istituto in
rappresentanza di tutte le componenti. La Giunta Esecutiva è chiamata a
sostenere e facilitare la gestione e amministrazione finanziaria della scuola.
Predispone le proposte di deliberazione del Consiglio d’Istituto, compresa la
proposta d’adozione del P.O.F. e il bilancio preventivo e consuntivo. E’ inoltre
competente per provvedimenti disciplinari a carico degli alunni e svolge funzioni
di Consiglio di Garanzia.
Collegio Docenti
Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo
in servizio nell'Istituto, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Fanno altresì
parte del Collegio dei Docenti gli insegnanti di sostegno che assumono la con
titolarità di classi dell'Istituto. Il Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti
per aree disciplinari.
Fra le altre attività, il Collegio dei Docenti:
delibera in materia di funzionamento didattico;
elabora il Piano dell'Offerta Formativa;
identifica le funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa;
approva gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca;
provvede all'adozione dei libri di testo;
programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di
handicap;
38 di 69
determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini in modo da
assicurare omogeneità alle decisioni dei Consigli di Classe.
Dipartimenti
I dipartimenti, fatta salva la libertà individuale di insegnamento, definiscono gli
obiettivi
cognitivi
di
ogni
disciplina
e
gli
standard
di
apprendimento,
predispongono griglie di misurazione delle prove, concordano principi e modalità
nella programmazione disciplinare, offrono indicazioni per gli interventi di
approfondimento e di recupero, stabiliscono il livello minimo di competenze per
accedere alla classe successiva, assicurando omogeneità di valutazione. A tal
fine stabiliscono tipologia e numero minimo di prove, modalità e tempi di
correzione, modalità di classificazione.
Sono attivi i seguenti Dipartimenti:
Competenze del Responsabile di Dipartimento:
presiede le riunioni del Dipartimento e ne coordina le attività;
si adopera affinché, nell’ambito dei dipartimenti:
-
si progetti la programmazione disciplinare;
-
si definiscano le competenze disciplinari che l’alunno deve acquisire;
-
si individuino criteri e metodi di valutazione per classi parallele;
-
si cerchino soluzioni unitarie per l’adozione dei libri di testo;
-
si individuino gli obiettivi propri della disciplina per le varie classi e la loro
correlazione con gli obiettivi educativi generali;
-
si individuino aree critiche della disciplina e si prospettino soluzioni;
promuove l’intesa fra i docenti della stessa disciplina per la stesura di prove
comuni;
opera per garantire, all’interno della stessa area disciplinare, omogeneità di
scelte: metodologiche, didattiche e di procedure;
elabora proposte per l’adeguamento dei programmi e per l’organizzazione
dell’area di progetto.
Consigli di Classe
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Il Consiglio di Classe è composto dal Dirigente Scolastico, dai docenti di ogni
singola classe, compresi gli insegnanti di sostegno, contitolari della classe
interessata, da due genitori rappresentanti eletti annualmente dai genitori degli
alunni iscritti alla classe e da due rappresentanti degli studenti, eletti
annualmente dagli studenti della classe. Nei corsi serali il Consiglio di Classe è
composto, oltre che dai docenti, da tre rappresentanti degli studenti della classe,
eletti annualmente dagli studenti della classe.
Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente,
membro del Consiglio, suo delegato. Le funzioni di segretario del Consiglio sono
attribuite dal Presidente a uno dei docenti membro del Consiglio stesso.
Fra le varie altre attività il Consiglio di Classe:
formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e
ad iniziative di sperimentazione;
agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;
esercita le competenze in materia di programmazione, valutazione e
sperimentazione;
elabora, nella classe Quinta, per la Commissione d' Esame di Stato, il "Documento"
relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso;
procede, in sede di scrutinio finale delle classi Terze, Quarte e Quinte,
all'attribuzione del " credito scolastico ";
fissa i criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo ai "crediti formativi";
valuta ed approva iniziative riservate agli alunni, proposte da enti e associazioni
pubblici o privati e attinenti alla sua competenza;
formula un parere al Collegio dei Docenti in ordine alla scelta tecnica dei sussidi
didattici, delle attrezzature tecnico-scientifiche e delle dotazioni librarie, nonché in
merito alle proposte di adozione dei libri di testo;
40 di 69
commina la sanzione del temporaneo allontanamento degli studenti dalla comunità
scolastica e del risarcimento economico per i danni arrecati al patrimonio della
scuola da parte degli studenti;
si pronuncia inoltre su ogni altro argomento attribuito dalla legge e dai regolamenti
alla sua competenza.
Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei
rapporti interdisciplinari, oltre che alla valutazione periodica e finale, nonché alla
irrogazione delle sanzioni disciplinari, spettano al Consiglio di Classe con la sola
presenza dei docenti.
7.2 Figure Professionali
L’organigramma del nostro Istituto prevede la distribuzione dei compiti a vari
livelli; esistono, infatti, organismi e figure con specifiche mansioni:
Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico dell’Istituto, dotato di personalità giuridica e di autonomia
amministrativa e didattica, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali,
dirige, promuove, e coordina l’attività della scuola, valorizza le risorse umane e
professionali, organizza e gestisce le risorse finanziarie e strumentali, favorisce i
processi di interazione con il contesto territoriale e gli enti locali.
Collaboratori del Dirigente.
La vicinanza del Capo d’Istituto all’utenza è resa più concreta e visibile grazie
all’operato dei Collaboratori. Si
tratta di Docenti, scelti a cui il Dirigente affida
specifici compiti. Il Dirigente Scolastico Gian Battista Usai, designa per l'anno
scolastico 2009-10 come docenti collaboratori, con compiti organizzativi e
gestionali, i professori Bartolomea Peddone e Riccardo Corosu per i corsi diurni e
prof. Vincenzo Di Giacomo per il corso serale.
Funzioni strumentale
Ad alcuni Docenti, chiamati Docenti Funzioni Strumentale, è dato l’incarico di
realizzare particolari obiettivi inerenti le Finalità dell’Istituto.
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Le funzioni strumentali individuate dal Collegio dei Docenti per l’anno scolastico
2009/2010 sono le seguenti:
Coordinatore di Classe
Per ogni classe è designato un docente che adempie le funzioni di coordinamento
della programmazione didattico-educativa ed extracurricolare, nonché dei rapporti
scuola-famiglia.
I Coordinatori dei Consigli di Classe dovranno svolgere le seguenti funzioni:
presiedere il Consiglio di Classe, comprese le operazioni di scrutinio, in caso di
assenza del Dirigente;
sovrintendere alla programmazione generale di classe, curandosi di verificare che
essa venga adeguatamente predisposta dal C.d.C. e verificando periodicamente la
sua attuazione;
verificare settimanalmente la regolare frequenza degli alunni e darne comunicazione
alle famiglie e ai Collaboratori del Dirigente;
sulla scorta delle decisioni del Consiglio di Classe predisporre le attività di recupero;
approntare gli atti necessari alla realizzazione di eventuali delibere riguardanti
attività extracurricolari deliberate dal C.d.C.;
curare l’applicazione delle sanzioni disciplinari riguardanti gli alunni deliberate dal
Consiglio di Classe;
riferire periodicamente al Dirigente Scolastico sull’andamento generale della classe.
Essi dovranno riferire al Dirigente Scolastico e al Collegio dei Docenti su eventuali
difficoltà nello sviluppo delle attività programmate e potranno richiedere al
Dirigente Scolastico la convocazione del Consiglio di Classe ogniqualvolta lo
ritengano necessario per eventuali problemi di tipo didattico o disciplinare. I
Coordinatori cureranno la regolare stesura del verbale delle riunioni che avranno
presieduto nominando ad ogni seduta il segretario. Cureranno la stesura e la
consegna delle pagelline. Segretario di Classe
l compito di verbalizzare le riunioni dei Consigli di Classe viene affidato a un
membro docente della classe, su base volontaria o secondo criteri di turnazione.
Responsabile della sicurezza
È incaricato dell’informazione e formazione dei lavoratori sugli aspetti della
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sicurezza, organizzazione delle procedure relative alla prevenzione incendi ed
evacuazione. Il responsabile della sicurezza è Gianni Respano.
Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU)
Le RSU, che si occupano della tutela dei diritti sindacali del personale docente che
opera nell’Istituto sono:
Antonietta Fancello e Giuseppe Deplano del sindacato GILDA degli Insegnanti
e Angela Tuffu della CGIL Scuola.
7.3 Commissioni e gruppi di lavoro
Commissione POF
Composta da alcuni Docenti, cura la stesura e la pubblicazione del Piano
dell’Offerta Formativa. La commissione POF è formata da Michelina Congiu,
Graziano Dellavalle, Maddalena Sposito e Bachisio Sanna.
Commissione orario
Composta da alcuni docenti, Bartolomea Peddone, Claudia Carta e Loredana
Lapia, predispone l’orario in base alle esigenze didattiche.
Commissione piano acquisti
Costituita da alcuni docenti, predispone e coordina i piani d'acquisto dell'Istituto.
Commissione formazione classi e attribuzione degli alunni
La commissione, formata dai docenti Paola Bagnaro, Milena Bernardini, Francesca
Capra, Bachisio Sann, M. Maddalena Sposito e Angela M. Tuffu, si occupa della
formazione delle classi adottando i seguenti criteri, nel seguente ordine di priorità
:
1. equa distribuzione degli alunni diversamente abili (1 per classe);
2. omogenea distribuzione degli alunni in relazione ai livelli di valutazione in
uscita dalla scuola media inferiore ( per i ragazzi in ingresso);
3. equa distribuzione del numero degli alunni per classe, con riduzione dello
stesso nelle classi con alunni diversamente abili;
4. accoglimento delle richieste pervenute dalle famiglie;
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5. equa distribuzione per classe dei ripetenti (tenendo conto di un idoneo
ambiente classe );
6. comune di provenienza.
Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti in prova
Il Collegio dei Docenti elegge un comitato per la valutazione dei docenti,
composto da:
- docenti: Milena Bernardini, Bachisio Sanna e Angela M. Tuffu, Angela M. Carta,
M. Francesca Carta e Loredana Lapia.
- il dirigente: Gian Battista Usai (con funzione di presidente).
Tutor per i docenti in prova
Il Collegio dei Docenti nomina alcuni insegnanti (in pari numero rispetto ai docenti
nell'anno di formazione) per compiti di assistenza.
Commissione elettorale
Si occupa del controllo e dell’organizzazione delle elezioni scolastiche che
annualmente si svolgono a scuola. Componenti: Claudia Carta, Giuseppe Deplano
e Loredana Lapia.
Commissione accoglienza
Componenti: Francesca Capra, Francesco Dasara.
Commissione di Garanzia:
Componenti: Pisano Agostino, Carta Angela Maria
Commissione Orario:
Componenti: Peddone Bartolomea, Carta Claudia, Lapia Loredana
Consulta Studenti
E’ un organo di rappresentanza degli studenti: Componenti: Luca Solinas e
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Joseph Manca
Gruppo H
Il gruppo H coordina gli interventi inerenti l’ Integrazione scolastica ed il
percorso didattico- educativo relativo agli alunni diversamente abili.
Lo presiede il Dirigente Scolastico ed è costituito da tutti i docenti di sostegno, i
coordinatori delle classi, con il supporto di figure specialistiche esterne.
Il piano delle attività, del gruppo H, prevede, le seguenti finalità da svolgersi nel
corso dell’anno scolastico:
Coordinamento delle
attività di accoglienza degli alunni in ingresso e analisi
della loro situazione iniziale.
Cura i rapporti con l’ASL n°3 e i suoi operatori su richiesta dei docenti, dei
Consigli di classe e delle famiglie;
Scelta dell’intervento didattico: con definizione del progetto educativo (PEI
differenziato o finalizzato al raggiungimento degli
obiettivi minimi) in accordo
con la famiglia, il medico specialista e i Consigli di classe;
Supporto organizzativo alla Dirigenza per i rapporti con gli Enti esterni Ufficio Scolastico Provinciale – Provincia di Nuoro – Comune .
Orientamento: per la promozione nelle scuole medie del nostro Istituto e in
particolar modo dell’offerta formativa inerente i ragazzi diversamente abili.
L’Istituto è provvisto di materiale didattico, riviste specializzate, libri e software
adatti alle diverse tipologie di handicap, finalizzato al recupero nelle
varie
discipline.
Per l’attività di sostegno l’Istituto si è dotato di una aula di approfondimento
attrezzata di alcune postazioni multimediali composte da computer fissi e
portatili, dove è possibile collegarsi a INTERNET. I ragazzi possono usufruire, per
le attività didattiche, di televisori, stampanti, scanner, sintesi vocale, lettore e
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masterizzatore DVD e videoproiettori.
7.4 Organigramma Funzionale
7.5 Risorse Umane
7.5.1 Elenco DocentiLutzu
Giovanni Antonio
Ed. Fisica
7.5.2 Elenco Personale ATA
7.6 Risorse Strutturali
La nostra scuola è dotata di diverse strutture che facilitano e completano i
percorsi curriculari.
Esse sono a completa disposizione dei nostri alunni ma anche dell'intera
collettività e del territorio in generale. Questo consente di aprirci concretamente
al territorio e di interagire con esso. Inoltre, il continuo aggiornamento dei
materiali e delle strutture consente di non perdere il contatto con le continue
innovazioni e di rimanere al passo dei tempi.
46 di 69
Elenco risorse strutturali
Palestra
Campi di pallavolo, basket e calcetto
Pista di atletica
Biblioteca
Aula approfondimento per alunni diversamente abili
Aula fotocopie
Aula magna, sala di proiezione e teatro
Sala video e proiezione
Laboratorio multimediale trattamento testi
Laboratorio informatico linguistico
Laboratorio di scienze, fisica e chimica
Laboratorio informatico per programmatori
Laboratorio progetto M@rte
Aula da disegno tecnico tradizionale
Laboratorio di disegno tecnico professionale tramite CAD
Laboratorio tecnico di topografia con strumentazione tradizionale
Laboratorio di topografia e tecnologia delle costruzioni
Laboratorio tecnico di rilevamento territoriale su sistema G.P.S.
Laboratorio di analisi e prove strutturali su calcestruzzi, laterizi e materiali
da costruzione in genere.
Servizio Biblioteca
La
biblioteca
d’Istituto
possiede
un
discreto
patrimonio
librario,
alcune
videocassette di argomento culturale e disciplinare, videocassette e cd di film e
documentari. La biblioteca è accessibile per la consultazione e il prestito dal
lunedì al sabato dalle 8.00 alle 14.00, dove è presente una figura responsabile, la
prof.ssa Anna Filoso, che garantisce il servizio.
7.7 Rapporti Scuola-Famiglia
Dialogo e collaborazione con le famiglie tendono al conseguimento di una
convergenza educativa e formativa degli studenti e si attuano in diversi momenti:
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-
colloqui individuali con i docenti;
-
colloqui periodici su andamento scolastico;
-
partecipazione agli organi collegiali: Consiglio di Istituto; Consigli di Classe;
-
momenti di confronto straordinari su questioni specifiche;
-
incontro con studenti e famiglie all’inizio dell’anno scolastico con l’attività di
accoglienza.
Per migliorare l’informazione delle famiglie in merito all’andamento scolastico dei
propri ragazzi le comunicazioni vengono annotate su un libretto personale in
dotazione dello studente. Il libretto deve essere esibito ogni qual volta
l'insegnante ne fa richiesta e vengono annotate:
le assenze giustificate;
le valutazioni delle prove formative e sommative.
8. ATTIVITÀ PROGETTUALI DELLA SCUOLA
L’Istituto è sempre attento a migliorare la propria Offerta Formativa, a
stabilizzare i rapporti col mondo del lavoro, a rendere più flessibile e polivalente la
formazione degli studenti. Per l’anno scolastico 2008/2009 è prevista l’attuazione
dei seguenti progetti:
Progetto Accoglienza:
L’attività di accoglienza è destinata ai nuovi iscritti e si realizza nei giorni
immediatamente precedenti l’inizio delle lezioni. Si esplica attraverso incontri tra
alunni, docenti, alunni e loro genitori.
Consiste nella presentazione, da parte del Dirigente Scolastico, della storia, dei
valori e delle finalità della Scuola; nell’illustrazione dei percorsi didattici ed infine
48 di 69
nella visita ai locali dell’Istituto, con particolare riguardo alla Biblioteca e alle aule
speciali.
Durante la prima settimana di attività didattica vengono somministrati, alle classi
prime, test d’ingresso relativi ai vari ambiti disciplinari, al fine di predisporre una
programmazione adeguata ai reali livelli cogniti degli alunni.
Progetto: lettura del quotidiano in classe.
Il progetto in collaborazione con i giovani editori, porta nelle scuole alcuni tra i più
grandi giornali italiani a confronto, affinché possano diventare strumenti per la
crescita culturale degli studenti.
Progetto Olimpiadi di Matematica:
Il Progetto Olimpiadi della Matematica organizza, a livello nazionale, gare di
matematica per le Scuole Superiori; le gare hanno la loro conclusione con la
partecipazione della squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali di Matematica.
Il Progetto Olimpiadi opera in base a una convenzione fra il Ministero
dell'Università e della Ricerca Scientifica e l'Unione Matematica Italiana, e si
avvale della collaborazione della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Progetto Sardegna Sostenibile:
Progetto inerente la divulgazione sulla sostenibilità in Sardegna:energia,rete
ecologica, rifiuti e risorse idriche. Gli alunni coinvolti hanno partecipato al
concorso per la realizzazione di uno spot sul tema: cittadini e pubblica
amministrazione per la sostenibilità ambientale della Sardegna.
Progetto Albo D’Oro:
Tutti gli alunni che hanno riportato nello scrutinio finale una media pari ad o
superiore ad 8/10 verranno premiati durante un’apposita cerimonia.
Progetto Reading:
Ha come scopo la promozione della lettura e la divulgazione del libro, avvicinando
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i giovani alla lettura di opere letterarie contemporanee. Verrà invitato l’autore a
presentare la propria opera pubblicata e preventivamente diffusa tra gli allievi. Il
reading è aperto al pubblico esterno
Progetto: Attività Sportive, pallavolo maschile e femminile, calcio,
attività di atletica leggera.
Il progetto ormai è consolidato nella vita dell’Istituto; i docenti della disciplina
promuovono la partecipazione degli alunni, curandone il gioco di squadra, il
rispetto dei ruoli, l’acquisizione dei fondamentali della disciplina e l’agonismo,
fortificando in ciascun alunno l’appartenenza alla propria classe ed il sentimento
di confronto con gli altri.
Progetto Scuola Verde:
il progetto con finalità atte ad avvicinare gli alunni ai temi ambientali, vedendoli
diretti protagonisti, attraverso la realizzazione presso il nostro Istituto di un prato
verde e della raccolta differenziate dei rifiuti prodotti dalla scuola stessa.
Juvenes Translatores - Concorso di traduzione per le scuole:
Concorso per le scuole europee mirato ad offrire ai giovani un'esperienza diretta
di cosa significa essere un traduttore professionista. Il numero di scuole
sorteggiate da ciascun Stato membro è pari al numero di voti a cui ha diritto lo
Stato membro nel Consiglio dell'Unione Europea (per l’Italia 27). Il nostro Istituto
è una di queste scuole.
Progetto Patentino per Ciclomotori
L’Istituto aderisce al progetto nazionale di educazione stradale e di rilascio ai
minori del patentino di guida per i motocicli, nella convinzione che educare al
rispetto delle regole rappresenti, per una comunità scolastica, un atto doveroso e
responsabile. Il raggiungimento dell’obiettivo dell’educazione e della certificazione
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abilitante è l’agognata aspettativa di riduzione dei sinistri e degli effetti che essi
producono sui giovani.
Progetto SCUOLE APERTE
Riguarda una serie di proposte che coinvolgono gli studenti del nostro e di altri
Istituti, i genitori e più in generale chiunque abbia interesse a proporre o ad
impegnarsi in iniziative culturali, sportive e ambientali. La linea guida è la
partecipazione attiva di questi soggetti, che possono così usufruire di spazi e
progettualità
dell’Istituto.
Sono
stati
presentati
progetti
che
riguardano
l’archeologia del territorio, discipline sportive, laboratorio musicale di produzione
e ascolto.
Progetto INAIL Sicurezza nei posti di lavoro
Il progetto è destinato agli alunni del corso geometri per acquisire le competenze
necessarie in ambito di sicurezza nei luoghi di lavoro del settore edile.
Progetto alternanza scuola - lavoro
Il progetto propone di realizzare una serie di attività integrative e motivanti
sperimentando dinamiche di partecipazione attiva e di ricerca di nuove strategie
volte a migliorare l’apprendimento tramite l’interazione con il mondo del lavoro.
La conoscenza dell’ambito lavorativo e dei processi sequenziali necessari a
svolgere un’attività permetterà agli alunni di verificare concretamente le
conoscenze scolastiche acquisite, arricchendo quindi gli apprendimenti curricolari.
Assistentato comenius:
la scuola ha richiesto un assistente comenius per la divulgazione della cultura di
uno stato membro della CE. L’assistente servirà da supporto linguistico e
disciplinare.
Partnerariato comenius:
è stata richiesta l’attivazione di un partnerariato multilaterale con un istituto
superiore abruzzese, di Monaco di Baviera ed altre scuole di Turchia, Lituania,
Estonia e Polonia sulla tematica “Ricordo di esperienze viste da diverse
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generazioni”.
Clil:
corso Clil per le classi terza e quarta turistica che interessa le seguenti disciplineinglese, storia dell’arte ed esercitazioni turistiche.
PROGETTI ATTUATI NEGLI ANNI PRECEDENTI
“Laboratorio di ceramica/decupage”( progetto per gli alunni diversamente
abili), manipolazione dell’argilla e sperimentazione di diverse tecniche di
lavorazione, dal decupage alla pittura del vetro
“Progetto CAMBRIDGE”Letture di inglese, per arricchire le conoscenze culturali
e le competenze espressive nell’area delle lingue .
Sperimentazione
BROCCA
ad
indirizzo
economico-aziendale
(attività
interdisciplinari)
“Orientiamoci a scuola” (contro la dispersione scolastica);
Alternanza scuola-lavoro (migliorare l’apprendimento tramite l’interazione con
il mondo del lavoro per i ragazzi diversamente abili);
“Formazione continua per gli adulti” (sostegno e sviluppo delle aree depresse);
“Ambienti tecnologici per l’innovazione” (centro analisi territoriale finalizzata
all’occupazione, alla ricerca e allo sviluppo);
“Nuovi strumenti per l’autonomia scolastica” (gestione informatizzata dei
rapporti scuola-famiglia);
“La lingua e la cultura sarda nel quadro di un’educazione multilingue e
multiculturale” (valorizzazione della lingua e della cultura sarda)
“Educazione ambientale”;
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“Educazione fisica e sportiva”;
PON 01.02.2004: Il geometra nell’Ufficio Tecnico Comunale;
PON 01.02.2004: Operatore turistico;
PON 01.02.2004: Interventi formazione professionale aree depresse;
Ausili didattici per alunni diversamente abili;
Alunni diversamente abili;
Educazione alla salute;
Ambiente;
Dispersione II annualità; Dispersione III annualità;
Chitarra;
Nuova procedura DOCFA;
Giornale "Betze Ira";
Sportello Help;
Il quotidiano in classe;
Raccordo tra il mondo della formazione e il lavoro (tirocinio aziendale);
Formazione e aggiornamento docenti;
Lingua e cultura sarda (prosecuzione 2000/01 art. 17 e 20);
Iniziative complementari e integrative;
Ballo, canto e musiche tradizionali (progetto provinciale);
Reportage (progetto provinciale);
Approfondimento didattico culturale - ballo sardo;
Attività educazione per gli adulti (SIRIO);
Coro polifonico;
Orione;
Andalas de Imparu.
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9. ALLEGATI
9.1 Regolamento d’Istituto
TITOLO I : DIRITTI E DOVERI
DIRITTI
Art.1
L’Istituto “Luigi Oggiano” è una Comunità scolastica orientata allo studente, indirizzata al
dialogo ed ispirata ai principi della democrazia e della solidarietà, della legalità.
La comunità Scolastica fonda l’azione educativa sulla relazione prioritaria studente/famigliascuola.
Art.2
L’Istituto garantisce a ciascuno studente una formazione culturale e professionale di
qualità, nel rispetto e nella valorizzazione degli orientamenti personali e delle identità culturale e
religiosa di ciascuno.
Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi
individualizzati (recupero, approfondimento) tesi a promuoverne il successo formativo.
Art.3
Sin dall’inizio del curriculum lo studente è inserito in un percorso di orientamento, teso a
consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta, tra i diversi
indirizzi dell’Istituto o tra le proposte di formazione presenti sul territorio. Alla fine del curriculum
lo studente anche attraverso esperienze di alternanza scuola – lavoro avrà la possibilità di
accostare problematiche relative all’inserimento nel mondo del lavoro; verrà inoltre informato sui
percorsi universitari, sulle occasioni di formazione, legate al territorio per poter operare scelte
consapevoli.
Art.4
La valutazione è trasparente e tempestiva: lo studente conosce i criteri di valutazione e i
conseguenti livelli delle prove individuali: orali, scritte e pratiche e dei crediti formativi.
Le valutazioni, orali e scritte, di interperiodo, quadrimestrali, di scrutinio finale, hanno carattere
personale.
Art.5
Ogni dato psicofisico e situazione familiare, riferiti allo studente e significativi nell’attività
formativa, sono rilevati in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e
professionalità, ai sensi della L 31/12/96 N 675.
Art.6
Gli studenti hanno diritto alla partecipazione democratica attraverso la rappresentanza
paritetica alle commissioni di lavoro, presenti nella scuola, sugli argomenti che li riguardano. Gli
studenti intervengono in ogni fase della elaborazione e della decisione. Tutti i risultati di lavoro
elaborati dalle commissioni su argomenti che riguardano la componente studentesca ottenuti
senza la prevista partecipazione degli studenti sono da considerarsi in contrasto con le normative
presenti nel Regolamento.
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Art.7
Per essere facilitato nella partecipazione, lo studente ha il diritto di conoscere normative e
procedure che si consolidano nell’attività scolastica in cui è coinvolto quotidianamente.
Ogni studente all’atto dell’iscrizione riceve lo schema del Piano dell’offerta formativa e il
Regolamento d’Istituto.
Art.8
Gli studenti nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa propongono attività aggiuntive in
sintonia con i loro interessi. Il Comitato Studentesco di cui alle leggi 133 e 567 esprime pareri
sulle attività della scuola formulate nel Piano dell’Offerta Formativa; a tal fine gli studenti, nelle
loro assemblee formulano valutazioni e proposte, che verranno comunicate alla Commissione
paritetica incaricata della predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa.
Art.9
Fanno parte integrante del presente Regolamento i regolamenti delle attività, degli spazi
e degli organismi
In relazione al regolamento di Istituto, e ai regolamenti delle attività e degli spazi, svolge funzione
interpretativa, e, se necessario, propositiva l’Organo di Garanzia previsto dallo Statuto delle
studentesse e degli studenti.
Art.10 Il Dirigente Scolastico, sentiti il Presidente del Consiglio d’Istituto e il Presidente
dell’organo di garanzia, può sospendere l’efficacia dei regolamenti d’Istituto per motivi d’urgenza e
necessità, per un periodo di tempo non superiore a trenta giorni, dando prescrizioni alternative
con circolare.
Art.11 I regolamenti d’, oltre ad essere pubblicate nelle forme degli atti del Consiglio d’Istituto,
vengono consegnati agli studenti all’atto della prima iscrizione.
La necessità di idonea informazione può essere assolta anche mediante pubblicazione sul sito
dell’Istituto.
DOVERI
Art.12 Gli Studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti, del
Personale della scuola, dei compagni, e di tutti coloro che svolgano attività all'interno dell'Istituto,
lo stesso rispetto anche formale che richiedono per se stessi. Ognuno ha il dovere di un
comportamento rispettoso, corretto e diligente.
La disciplina e' affidata all'autocontrollo degli studenti e alla responsabile vigilanza dei Docenti, del
Personale non docente e del Preside.
Art.13 L’Istituto è aperto agli studenti dalle ore 08,00 alle ore 14,00; per usufruire delle
strutture dell’istituto in orario extrascolastico ed in periodi di pausa dell’attività didattica ci si
attiene al regolamento della legge
Art.14 A norma delle vigenti disposizioni di legge, non è consentito fumare all’interno
dell’Istituto, pertanto ai trasgressori saranno applicate le sanzioni di legge. I telefoni cellulari
vanno mantenuti spenti durante lo svolgimento delle attività didattiche in tutto l’Istituto.
Tutte le componenti della scuola sono tenute al rispetto di queste norme.
Art.15 Nel periodo intercorrente tra il termine delle lezioni mattutine e l'inizio delle attività
pomeridiane, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli Studenti dovranno
autonomamente dimostrare la propria maturità personale.
Art.16 E' preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e
bibliografico e gli spazi verdi esterni, che sono beni dell’intera comunità scolastica.
Art.17
Di eventuali perdite o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori
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sanzioni penali, coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai diretti
responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato i materiali e la
struttura danneggiati.
Art.18 L'Istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati,
pur cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi di furti, mediante la vigilanza del personale
non docente. Pertanto tutte le componenti scolastiche sono invitate a non lasciare incustoditi
oggetti personali.
Art.19 Gli studenti, che non intendono presenziare all'assemblea studentesca di, non possono
allontanarsi dalla scuola, ma debbono restare in aula per effettuare, con i docenti in servizio,
attività di recupero e/o approfondimento. Gli studenti, che partecipano all'assemblea, vi
rimangono fino allo scioglimento della stessa.
Art.20. Gli studenti possono affiggere comunicazioni negli spazi loro assegnati, e ne sono
responsabili. Le comunicazioni anonime verranno rimosse.
Art.21 Per le sanzioni relative a comportamenti scorretti si rimanda al regolamento di Disciplina.
Si rinvia all’Organo di Garanzia la conciliazione delle conflittualità in merito all’attuazione e
all’interpretazione dei principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
Art.22
La frequenza regolare alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria.
Art.23 Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono della seconda campanella
(ore 8.25.). Alle ore 8.30 deve avere inizio la lezione. Solo per gravi ed eccezionali motivi, valutati
dal docente collaboratore, potrà essere consentito l’accesso entro il termine massimo di 10 minuti
dopo il suono della seconda campanella (8.25). In ogni altro caso l’accesso è possibile all'inizio
della seconda ora di lezione, previa autorizzazione della Dirigenza. L'entrata all'inizio della terza
ora di lezione può essere consentita solo in casi eccezionali, previa presentazione di idonea
motivazione.
Art. 24 E' possibile autorizzare permessi di uscita anticipata, di norma, non prima dell'inizio della
quarta ora di lezione. Le richieste vanno presentate per l'autorizzazione in V.Presidenza all'inizio
delle lezioni. Se l'uscita anticipata è dovuta ad un malore, lo studente è tenuto a dare avviso della
situazione al docente interessato.
Art. 25 Nel corso della lezione lo studente può lasciare l'aula solo per motivi eccezionali e
comunque per breve tempo con il permesso preventivo dell’insegnante responsabile. Lo studente
non può sostare nei bagni, nei corridoi e negli atri durante le lezioni.
Art. 26 Lo studente, che per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni, ha l'obbligo di
giustificare, dichiarandone il motivo prima di essere riammesso in classe, Le giustificazioni si
effettuano esclusivamente mediante l'apposito libretto personale. La giustificazione deve essere
firmata da un genitore se lo studente non ha compiuto gli anni 18.
Art. 27 Ogni assenza per malattia di durata superiore a cinque giorni deve essere accompagnata
da regolare certificato medico, attestante la possibilità della riammissione a scuola.
Art. 28 La giustificazione deve essere presentata all'insegnante della prima ora di lezione.
Qualora, per casi eccezionali, lo studente ne fosse sprovvisto sarà ammesso in tale giorno con
riserva, fermo restante l’obbligo di presentare la giustificazione entro e non oltre il giorno
successivo, pena la non ammissione o ulteriore ammissione con riserva con provvedimento della
dirigenza.
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Art. 29 Il Preside o un suo delegato ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori
ulteriori chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata l'assenza.
Art.30 Le assenze ingiustificate, le assenze e i ritardi e le uscite numerose e/o metodiche
costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto nell'attribuzione
del voto di condotta. Il Preside segnala alle famiglie periodicamente i casi di numerose assenze o
di dubbia giustificazione, anche su richiesta del Coordinatore dei Consigli di classe.
Art.31 In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente ed ATA la scuola
declina ogni responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del
termine delle lezioni per impossibilità di assicurare almeno la vigilanza.
Alle famiglie verrà dato preavviso dello sciopero con almeno un giorno di anticipo tramite
comunicazione attraverso i propri figli.
Art.32 Nessuno studente è autorizzato a lasciare l’Istituto anticipatamente, ad eccezione degli
studenti maggiorenni, previa specifica formale richiesta scritta recante una motivazione ritenuta
valida, e degli studenti minorenni per i quali i genitori presentano una formale richiesta di
autorizzazione a lasciare l’istituto e prelevano direttamente i propri figli.
TITOLO II : REGOLAMENTO DISCIPLINARE
Art.33 (Mancanze disciplinari) Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto verso
tutti i soggetti che operano nella scuola, nel rispetto delle persone e delle cose: debbono inoltre
osservare i regolamenti dell’istituto, la cui violazione è sanzionata secondo le norme del presente
regolamento.
Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino
discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale,
stato di salute, razza e sesso. Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che
comportino violenza fisica o psicologica nei confronti delle persone, indipendentemente dai profili
di responsabilità civile o penale che eventualmente ne conseguano.
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici,
comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola: è pertanto loro dovere
osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza in vigore nell’istituto. Gli studenti sono tenuti
ad un abbigliamento e ad un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico.
Art.34 (Responsabilità disciplinare). La responsabilità disciplinare è personale: le sanzioni
disciplinari non influiscono sulla valutazione di profitto.
Ogni studente può essere richiamato oralmente ai doveri di correttezza e rispetto da parte di un
qualsiasi adulto in attività di servizio presso l'Istituto. La segnalazione di comportamenti contrari
ai regolamenti d’istituto può provenire da tutte le componenti della comunità scolastica, e dagli
adulti che svolgano attività a qualsiasi titolo all’interno dell’istituto.
Art.35 (Sanzioni disciplinari). Le sanzioni disciplinari sono l’ammonizione e la sospensione dalle
lezioni: esse sono attribuite tenendo conto della situazione personale dello studente. Le sanzioni
sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare commessa e ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno.
Le sanzioni disciplinari sono irrogate sempre per iscritto ad eccezione della sola ammonizione
orale; esse sono sempre adeguatamente motivate, e vengono notificate allo studente interessato.
I provvedimenti di sospensione e ammonizione scritta sono comunicati alle famiglie degli studenti
interessati. A titolo puramente esemplificativo si allegano in parte integrante al presente
regolamento le tabelle A e B, che si riferiscono a possibili ipotesi di infrazioni disciplinari
classificate rispettivamente non gravi e gravi. Qualsiasi comportamento che comunque violi i
regolamenti potrà in ogni caso essere preso in considerazione ai fini disciplinari.
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Art.36 (Ammonizione). L’ammonizione è il provvedimento disciplinare più lieve, ed è irrogata,
previo rapporto del personale dell’Istituto, dal Capo d’istituto, sentito il docente coordinatore del
consiglio della classe nella quale è inserito lo studente.
L’ammonizione è data in forma orale, previa rapida istruttoria sui fatti oggetto del provvedimento,
qualora lo studente accetti la conversione della sanzione ai sensi del successivo art.6 del
regolamento. L’accettazione della conversione comporta la rinunzia all’appello. In questo caso,
dell’ammonizione è redatto semplice processo verbale, che resta agli atti della Presidenza. Qualora
la conversione non sia accettata, il provvedimento dell’ammonizione è irrogato per iscritto, e viene
inserito nel fascicolo personale dello studente. L’ammonizione irrogata per iscritto può essere
impugnata innanzi all’organo di garanzia, nelle forme di cui al successivo art.9.
Art.37 (Sospensione). La sospensione si applica in caso di gravi o reiterate mancanze disciplinari,
per un periodo non superiore a quindici giorni: l’irrogazione della sospensione è di competenza del
Consiglio di classe con la presenza delle componenti esterne. Qualora fra le componenti elette vi
sia lo studente che ha posto in essere il comportamento che costituisce mancanza disciplinare, o i
suoi genitori, questi sono esonerati. Il procedimento di sospensione ha inizio con la convocazione,
da parte del Preside, del Consiglio di classe: tale convocazione va notificata allo studente
interessato, che si presenta per esporre le proprie ragioni, senza poter assistere alla discussione
relativa all’irrogazione della sanzione. Al termine della discussione la votazione avviene a scrutinio
palese: nel verbale viene riportato esclusivamente l’esito della votazione. In caso di parità prevale
il voto del Preside. Il Consiglio di classe convocato per esaminare l’eventuale irrogazione di una
sospensione, può attribuire un’ammonizione.
Art.38 (Conversione delle sanzioni). L’organo che commina la sanzione offre sempre la possibilità
di convertirla in attività a favore della comunità scolastica, liberamente individuate nello stesso
provvedimento sanzionatorio in modo proporzionale alla mancanza disciplinare. Queste attività,
che non devono svolgersi contemporaneamente alle ore di lezione, possono consistere, a titolo
esemplificativo, in piccola manutenzione, sistemazione di spazi, o pulizie. La conversione
dell'ammonizione comporta il non inserimento del verbale d'ammonizione nel fascicolo personale,
fatta salva la registrazione agli atti della presidenza, prevista nel precedente art.4. La conversione
della sospensione comporta la possibilità per lo studente di evitare l'allontanamento dalla
comunità scolastica.
Art.39 (Procedimento). Non può essere irrogata alcuna sanzione disciplinare senza che prima lo
studente interessato sia stato invitato ad esporre le proprie ragioni eventualmente assistito dal
legale rappresentante: l’organo competente all’irrogazione della sanzioni può sentire i soggetti
coinvolti nei fatti che costituiscono oggetto di accertamento, se necessario anche in
contraddittorio.
Art.40 (Impugnazioni). Avverso la sanzione disciplinare della sospensione è ammesso ricorso al
USP di Nuoro entro trenta giorni dalla comunicazione della sanzione stessa, in conformità a quanto
previsto dall’art.328 comma 4 del D.Lgs.n.297/94. Avverso la sanzione disciplinare
dell’ammonizione scritta è ammesso ricorso da parte degli studenti, entro quindici giorni dalla
comunicazione dell’irrogazione, all’Organo di garanzia di cui al successivo art.10. L’avvenuta
conversione della sanzione comporta rinunzia all’impugnazione.
Art.41 (Organo di garanzia). Per la composizione, nomina e funzionamento dell’Organo di
garanzia, si rinvia al regolamento dell’organo stesso. Il procedimento innanzi all’organo di
garanzia ha inizio con la proposizione di impugnazione avverso l’ammonizione da parte dello
studente, che deve essere sentito nella fase istruttoria dell’appello. L’organo di garanzia decide
sull’appello in camera di consiglio. Al termine della discussione la votazione avviene a scrutinio
palese: nel verbale viene riportato esclusivamente l’esito della votazione. In caso di parità prevale
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il voto del presidente. Nel caso in cui lo studente appellante faccia parte dell’organismo di
garanzia, nel procedimento che lo interessa verrà sostituito dal membro supplente. L’organo di
garanzia è altresì competente a dirimere, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, i conflitti
interpretativi che sorgano in relazione al presente regolamento.
TABELLA A INFRAZIONI DISCIPLINARI NON GRAVI (SANZIONE: AMMONIZIONE)
DOVERI
(art.3 dello Statuto)
1.
2.
3.
4.
5.
FREQUENZA REGOLARE E
IMPEGNO SCOLASTICO
6.
7.
8.
9.
1.
2.
3.
4.
RISPETTO DEGLI ALTRI
5.
RISPETTO DELLE NORME DI
SICUREZZA E CHE TUTELANO
LA SALUTE
RISPETTO DELLE STRUTTURE E
DELLE ATTREZZATURE
COMPORTAMENTI
CHI
che si caratterizzano come
accerta e stabilisce la
infrazione ai doveri
sanzione
Elevato numero di assenze
Assenze ingiustificate
Assenze "strategiche"
Contraffazione
di
firme
di
giustificazione
Ritardi e uscite anticipate oltre il
consentito (non documentate)
Ritardi al rientro intervalli e al
cambio d'ora
Mancata
esecuzione
delle
specifiche attività in classe
Il Preside, in accordo con il
Consegna non puntuale delle
coordinatore della classe:
verifiche
Mancato
svolgimento
delle
1. accoglie le segnalazioni e
esercitazioni assegnate
accerta la veridicità delle
Insulti e termini volgari e/o
infrazioni
offensivi
2. applica la sanzione
Interventi inopportuni durante le
dell'ammonizione
lezioni
3. offre la possibilità della
Non rispetto del materiale altrui
conversione della
Atti
o
parole
che
sanzione, individuando le
consapevolmente
tendano
a
attività necessarie alla
creare
situazioni
di
conversione stessa
emarginazione
Mancato
rispetto
APPELLO
nell'abbigliamento
o
nel
comportamento delle "regole" di
All'organo di garanzia
ogno luogo esterno di attività
scolastica
1. Violazioni
involontarie
dei
regolamenti di laboratorio e degli
spazi attrezzati
1. Mancanza di mantenimento della
pulizia dell'ambiente
2. Danneggiamenti involontari delle
attrezzature di laboratorio, ecc…
3. Scritte su muri, porte e banchi.
TABELLA B INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI (SANZIONE: SOSPENSIONE)
59 di 69
DOVERI
(art.3 dello Statuto)
1.
2.
3.
RISPETTO DEGLI ALTRI
4.
5.
6.
7.
RISPETTO DELLE NORME DI
SICUREZZA E CHE TUTELANO
LA SALUTE
1.
RISPETTO DELLE STRUTTURE E
DELLE ATTREZZATURE
1.
COMPORTAMENTI
che si caratterizzano come
infrazione ai doveri
Ricorso alla violenza / atti che
mettono in pericolo l'incolumità
altrui
Utilizzo di termini gravemente
offensivi e lesivi della dignità
altrui
Propaganda e teorizzazione della
discriminazione dei confronti di
altre persone
Compimento di fatti di reato
Violazione
intenzionale
delle
norme di sicurezza e dei
regolamenti degli spazi attrezzati
Introduzione nella scuola di
alcolici e/o droghe
CHI
accerta e stabilisce la
sanzione
Il Consiglio di classe:
1. accoglie le segnalazioni
in
unione
con
la
presidenza, e accerta la
veridicità delle infrazioni
2. applica la sanzione della
sospensione
3. offre la possibilità della
conversione
della
sanzione, individuando le
attività necessarie alla
uso improprio o reiterato del
conversione stessa
telefono cellulare
APPELLO
Danneggiamento volontario di
strutture e/o attrezzature (vetri,
Al USP di Nuoro
pannelli,
strumenti
di
laboratorio,
attrezzi
e
suppellettili nelle palestre)
Infrazioni non gravi che si
ripetono dopo sanzioni già
applicate
Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica fino ad
un massimo di 15 gg sono adottati dal Consiglio di classe.
Le sanzioni che comportano un allontanamento dalla comunità scolastica superiore a 15 gg sono
adottati dal Consiglio di Istituto.
TITOLO III : REGOLAMENTO USCITE, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Capo I – Uscite di più giorni.
Art.42 (Uscite di più giorni) I Consigli di classe, nell’ambito delle deliberazioni del Collegio dei
Docenti, che ritengono opportuno realizzare un’uscita di più giorni presentano al Dirigente
Scolastico un progetto coerente con la programmazione didattico-educativa annuale, attinente ad
obiettivi e contenuti disciplinari di interesse rilevante. Il progetto, che dovrà essere inserito nel
piano di lavoro formulato dai Consigli di Classe entro il mese di ottobre, si articola in tre fasi
didattiche, da svolgersi prima, durante e dopo l’uscita.
Art.43 (Docenti accompagnatori) La scelta degli insegnanti accompagnatori, di competenza del
Dirigente, sarà coerente con gli obiettivi didattici individuati dal Consiglio di Classe, e almeno uno
di loro dovrà appartenere ad un’area disciplinare significativa per la realizzazione del progetto.
Non possono accompagnare le classi ad uscite di più giorni insegnanti che abbiano già partecipato,
durante lo stesso anno scolastico ad iniziative, all’estero o in Italia, a meno che l’uscita di più
giorni non si verifichi in momenti di sospensione dell’attività didattica.
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Art.44 (Classi partecipanti) Su indicazione del Collegio dei docenti le seguenti classi possono
effettuare uscite di più giorni:
-
Biennio: max. 1 giorno;
Triennio 3-4-5 classi: max. 6 giorni con 5 pernottamenti anche all’estero;
Art.45 (Partecipazione degli studenti) L’istituto favorisce e garantisce la partecipazione dei singoli
studenti alle iniziative proposte tenendo presenti criteri di economicità non legati alla diminuzione
della qualità dei servizi offerti. Gli studenti di ogni classe potranno scegliere l’itinerario più
confacente alle proprie necessità tra quelli loro proposti dal Consiglio di classe. La classe potrà
effettuare le uscite programmate soltanto se le adesioni raggiungono almeno i 2/3 dei
frequentanti. L’Istituto contribuirà alle spese sulla base di quanto iscritto in bilancio. La
ripartizione sarà fatta per classi, privilegiando il viaggio di istruzione di fine corso delle classi
quinte.
Art.46 (Costi). Al fine di consentire alle famiglie l’iniziativa meno gravosa dal punto di vista
economico i Consigli di classe cercheranno di proporre itinerari paragonabili per efficacia
formativa.
Capo II – Uscite di un giorno a carattere culturale e sportivo.
Art.47 (Visite guidate). Sono interessate allo svolgimento di visite guidate tutte le classi
dell’istituto. Ciascuna classe potrà effettuare visite guidate, previa adesione di almeno 2/3 degli
studenti frequentanti.
Art.48 (Programmazione didattica). Il Consiglio di Classe, nell’ambito della programmazione
didattica, propone l’effettuazione delle visite, e indica i docenti accompagnatori privilegiando ove
possibile i docenti delle discipline oggetto della visita. Il Consiglio di Classe progetta le attività
all’interno del piano di lavoro della classe approvato all’inizio dell’anno scolastico.
Art.49 (Casi d’urgenza). Nel caso di visite non programmabili all’inizio dell’anno scolastico, il
docente proponente potrà presentare richiesta in qualsiasi momento dell’anno.
Art.50 (Docenti accompagnatori). I docenti accompagnatori non possono effettuare più di tre
visite guidate durante l’anno scolastico; possono, in caso di necessità, superare questo limite se
non hanno partecipato ad iniziative quali viaggi d’istruzione.
Art.51 (Giustificazione delle assenze). Gli studenti che non parteciperanno all’uscita, essendosi
regolarmente iscritti, dovranno giustificare l’assenza il giorno successivo sul libretto.
Capo III – Disposizioni comuni.
Art.52 (Numero di docenti accompagnatori). Il numero degli insegnanti accompagnatori dovrà
essere adeguato al numero degli studenti, orientativamente uno ogni quindici.
Art.53 (Organizzazione e assicurazione). Il mezzo di trasporto verrà indicato di volta in volta.
L’organizzazione potrà essere curata o direttamente dall’istituto o tramite agenzia. E’ obbligatoria
la stipulazione di un’assicurazione per studenti e insegnanti contro gli infortuni e la responsabilità
civile, secondo le norme vigenti per chi ne fosse sprovvisto.
Art.54 (Orario di arrivo). L’obbligo di sorveglianza termina con l’arrivo presso l’Istituto o il luogo
fissato per il ritorno e comunque perdura fino all’orario previsto dal programma comunicato ai
genitori.
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Art.55 (Consenso). Per tutti gli studenti va acquisito preventivamente da parte dell’Istituto il
consenso dei genitori.
TITOLO IV : REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA DIRETTIVA 133/96
Art.56 (Utilizzo degli spazi).L’Istituto “Oggiano” è scuola aperta in conformità alla direttiva
ministeriale n.133/96, e del relativo regolamento attuativo. L’Istituto mette a disposizione, per un
uso diligente, spazi, locali e attrezzature, compatibilmente con le ragioni di servizio e di sicurezza,
per le finalità previste nella direttiva ministeriale.
Art.57 (Iniziative complementari e integrative). Le iniziative complementari e integrative di durata
annuale devono essere presentate al Dirigente Scolastico entro il quindici ottobre di ogni anno,
per la deliberazione da parte degli organi competenti. Proposte successive o estemporanee
possono essere esaminate singolarmente con apposita delibera.
Art.58 (Attività di studio). Le attività di studio e approfondimento in orario scolastico richieste da
gruppi di studenti possono svolgersi, sotto la sorveglianza del personale in servizio, previa
domanda al Dirigente Scolastico da consegnare con quarantotto ore di anticipo.
Art.59 (Iniziative promosse da Enti). Le iniziative promosse da Enti o Associazioni esterne sono
disciplinate da apposita convenzione la cui durata, di norma, non può essere superiore ad un
anno.
In tali convenzioni sono indicate le specifiche modalità di accesso, d’uso e di rilascio di spazi e
attrezzature, con l’indicazione di un soggetto responsabile.
Art.60 (Attività complementari). Le attività complementari sono sottoposte ai criteri di valutazione
dei Consigli di classe ai fini dell’attribuzione dei crediti scolastici e/o formativi.
Art.61 (Disposizione finale). Per quanto non previsto dal presente regolamento valgono le norme
vigenti nell’ordinamento giuridico italiano.
TITOLO V : REGOLAMENTO DELLE AULE E DEGLI SPAZI COMUNI
Capo I – Aule
Art.62 (Aule). Le aule devono contenere, per ragioni di sicurezza, i banchi in doppia fila in modo
da facilitare l’esodo in caso di necessità e la pulizia del locale. I docenti della prima ora di lezione
devono segnalare al Dirigente Scolastico, per iscritto, eventuali casi di mancata o insufficiente
pulizia. Le aule sono affidate al senso di responsabilità dei gruppi classe che via via le occupano.
Gli utenti sono tenuti al rispetto di un principio generale di buona manutenzione di qualsiasi
arredo e strumentazione presente nelle aule, che pertanto non devono subire alcun tipo di
danneggiamento.
I Consigli di Classe possono dettare norme specifiche applicabili a singole classi sull’utilizzo dello
spazio aula. Non è consentito consumare cibi e bevande nelle classi.
Art.63 (Uso di attrezzature). L’utilizzo di PC, televisori, videoregistratori, ed ogni altra
strumentazione, è riservato esclusivamente a scopi didattici. In casi di danneggiamento alle
attrezzature permane il principio di responsabilità solidale dell’intera classe di cui al successivo
articolo, qualora non sia individuabile un singolo responsabile. Nell’utilizzo dei PC gli utenti sono
tenuti ad osservare le norme di cui al regolamento dei laboratori di informatica, in quanto
applicabili.
Art.64 (Danneggiamenti). Qualora si verifichi l’esistenza di guasti o danni, è necessario dare
immediato avviso della circostanza al personale addetto. Se nelle aule si verifichino danni a
62 di 69
strutture o attrezzature, e non sia possibile risalire a responsabilità individuali, risponderà dei
danni collettivamente la classe che per ultima ha occupato l’aula.
Art.65 (Pianta della classe). E’ compito dei Coordinatori di Classe costruire la pianta dei banchi e
dei posti di ogni classe, e per ogni aula occupata dalla classe.
Art.66 (Corridoi e atri). Il transito nei corridoi e negli atri deve avvenire ordinatamente, e senza
recare alcun pregiudizio a persone o cose, o comunque disturbo all’attività didattica nelle aule.
Capo II – Spazi comuni esterni
Art.67 (Spazi comuni esterni). Gli utenti della scuola debbono accedere agli spazi comuni esterni
con senso di responsabilità, senza recare danno alle strutture e disturbo alle attività didattiche che
si svolgono nelle aule contemporaneamente.
Qualora si utilizzino sedie o arredi, essi vanno riposti correttamente al termine dell’uso.
E’ vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto negli spazi comuni esterni.
Art.68 (Sorveglianza). L’utilizzo degli spazi comuni esterni nel corso delle attività didattiche
avviene sotto la sorveglianza dei docenti interessati.
Al di fuori delle attività didattiche, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli studenti
dovranno autonomamente dimostrare la loro maturità personale.
Non è consentito svolgere giochi di squadra, o comunque attività che comportino un qualsiasi
rischio per l’incolumità fisica.
TITOLO VI : REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
Art.69 (Norme generali).La biblioteca è luogo finalizzato alla consultazione e al prestito dei testi,
all’uso didattico con sussidi multimediali e di rete, allo studio individuale aperta alle componenti
scolastiche dell’Istituto e al territorio.
All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente Scolastico il responsabile
della biblioteca.
L’orario di apertura corrisponderà, di regola, all’orario delle lezioni e potrà anche prevedere spazi
pomeridiani.
Il responsabile della biblioteca integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte
relativa alla sicurezza con il parere obbligatorio del prof. Respano.
Art.70 (Utilizzo postazioni). Ogni utente dovrà segnalare al personale in servizio eventuali
anomalie, cattivo funzionamento, rotture o mancanza di materiali. Le postazioni PC sono
numerate come da pianta esposta. Non è consentito cambiare le impostazioni prefigurate.
Art.71 (Utilizzo materiali). E’ possibile l’utilizzo di tutti i materiali presenti nella biblioteca:
visionare cassette, CD-rom, test di autovalutazione, navigare in Internet, ascoltare CD audio,
consultazione degli schedari e testi .
Non è consentito fare chat, né utilizzare materiale proprio.
Art.72 (Salvataggi). E’ possibile salvare da Internet esclusivamente materiale didattico, utilizzando
i FD in dotazione al centro o FD personali, previo controllo e autorizzazione del personale in
servizio. L’utilizzo delle stampanti è consentito esclusivamente per scopi didattici.
Art.73 (Prestito materiale). Opere e riviste possono essere consultate liberamente nella biblioteca
: per la consultazione dei libri è prevista la compilazione della scheda.
E’ possibile avere a prestito in classe e/o a domicilio libri, riviste, opere di consultazioni,
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videocassette e CD compilando la scheda e provvedendo alla restituzione entro i tempi concessi
dal personale in servizio.
Gli utenti hanno l’obbligo di restituire il materiale preso a prestito integro e senza alcuna
manomissione. Chi deteriora o smarrisce materiale della biblioteca è tenuto a restituirlo nella
edizione più recente, oppure a risarcire il danno a seconda della valutazione di mercato.
Art.74 (Richieste nuovi acquisti). Gli insegnanti e gli alunni possono inoltrare richiesta di libri,
abbonamenti, riviste, videocassette e CD consegnandola al Dirigente Scolastico.
TITOLO VII : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI INFORMATICA
Art.75 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono
affidate al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su
proposta del Dirigente un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende
alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la
manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del
laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza.
Art.76 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con
l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni
variazione va riportata sulla pianta stessa.
Art.77 (Accesso ai laboratori). Gli studenti possono entrare in laboratorio solo in presenza
dell’insegnante. In caso di necessità debbono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo dei laboratori
con anticipo al responsabile: va comunque garantita la presenza di un docente nel corso delle
attività. Il docente deve firmare il registro di laboratorio ogni qualvolta utilizzi il laboratorio stesso.
Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave.
Art.78 (Salvataggi e configurazioni). I file vanno salvati sul disco di rete all’interno della cartella
intestata all’utente. I file non registrati come sopra esplicitato verranno rimossi. In caso di
necessità richiedere i floppy disk al responsabile del laboratorio. E’ consentito utilizzare solo dischi
forniti dall’istituto: l’utilizzo di propri FD/ pen drive è possibile, purchè si tratti di file di archivio,
previo controllo ed autorizzazione del docente presente in laboratorio. Gli studenti non possono
cambiare le configurazioni di Windows e di altri programmi, o selezionare applicazioni non
visualizzate da icona, se non per esigenze didattiche ed in presenza del docente.
Art.79 (Responsabilità per guasti). Ogni docente è responsabile dell’utilizzo delle macchine e dei
programmi durante le proprie ore di lezione. Eventuali malfunzionamenti registrati all’inizio delle
lezioni vanno immediatamente segnalati al responsabile di laboratorio. In caso di furti o danni non
accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima
in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o
il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.
Art.80 (Attivazione del sistema). Al termine del proprio lavoro ogni utente deve disconnettere il
pc. Il docente dell’ultima ora è responsabile dello spegnimento delle macchine.
Art.81 (Applicazione del regolamento). Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a
qualsiasi titolo sono autorizzati all’utilizzo dei laboratori.
Art.82 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi,
zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o
provocare cadute accidentali. E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.
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Art.83 (Disposizione finale). Gli utenti dovranno comunque attenersi alle ulteriori e specifiche
disposizioni che potranno essere impartite nel corso dell’anno scolastico dal responsabile del
laboratorio.
TITOLO VIII : REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO
Art.84 (Funzionamento del laboratorio). La cura e il buon funzionamento del laboratorio sono
affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su
proposta del Dirigente, un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende
alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la
manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale.
Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte
relativa alla sicurezza.
Art.85 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con
l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni
variazione va prontamente riportata sulla pianta stessa.
Ogni eventuale spostamento deve essere sempre annotato sul registro delle presenze.
Art.86 (Accesso al laboratorio). Chiunque utilizzi il laboratorio linguistico deve apporre la propria
firma nel registro delle presenze.
Art.87 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Ogni docente risponde dell’utilizzo della
consolle nelle sue ore di lezione, e cura che gli studenti lascino in ordine l’aula. Al termine della
lezione il docente deve preoccuparsi dello spegnimento del laboratorio.
Il docente che evidenzia difetti di utilizzo deve segnalarlo al responsabile del laboratorio: in ogni
caso deve evidenziare sul registro delle presenze eventuali guasti, mancanze, difetti, affinché i
colleghi possano predisporre in modo adatto la propria attività.
Art.88 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va
immediatamente segnalato o al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non
accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima
in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o
il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.
Art.89 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi,
zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o
provocare cadute accidentali.
E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.
TITOLO IX : REGOLAMENTO DELLA PALESTRA
Art.90 (Funzionamento della palestra). La cura e il buon funzionamento della palestra sono
affidati al senso di responsabilità degli utenti. Il responsabile della palestra integrerà ed
aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza.
Art.91 (Utilizzo dei materiali). Ogni docente risponde al responsabile dell’uso del materiale e delle
attrezzature nelle sue ore di lezione e cura direttamente l’uso degli attrezzi da parte degli alunni.
Cura che ogni attrezzo sia disposto ordinatamente negli appositi spazi prima che le classi lascino
la palestra.
Art.92 (Abbigliamento) Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono obbligatoriamente
indossare scarpe da ginnastica riservate esclusivamente all’uso in palestra.
L’obbligo di indossare scarpe da ginnastica vale anche quando la palestra è utilizzata in orario
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extrascolastico.
Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a presentarsi in palestra con indumenti adeguati
(tuta, calzoncini e maglietta).
E’ assolutamente vietato l’uso di deodoranti e prodotti spray di qualsiasi tipo.E’ vietato bere e
mangiare all’interno dalla palestra.
Art.93 (Custodia dei locali) Gli spogliatoi e i locali annessi alla palestra non sono custoditi, quindi
l’Istituto non risponde per eventuali furti, danni o smarrimenti di oggetti lasciati incustoditi dagli
studenti, che possono lasciare i propri effetti personali negli armadietti posti a loro disposizione o
in consegna al docente.
Art.94 (Infortuni). In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione o durante attività
integrative pomeridiane che prevedano comunque la presenza di docenti di Educazione Fisica, lo
studente infortunato deve dare immediata comunicazione dell’infortunio al docente, che
provvederà alle opportune segnalazioni.
Art.95 (Utilizzo della palestra fuori dall’orario scolastico). La palestra può essere concessa in uso,
al di fuori degli spazi orari riservati all’Istituto, a Società sportive senza fine di lucro previa
autorizzazione su delibera del Consiglio d’Istituto..
TITOLO X : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI SCIENZE DELLA MATERIA E DELLA
NATURA E LABORATORI CORSO GEOMETRI
Art.96 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidati
al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta
del Dirigente, un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle
attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la
manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del
laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza.
Art.97 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con
l’indicazione dei posti occupati dai propri studenti per l’anno scolastico corrente: ogni variazione
va riportata sulla pianta stessa.
Art.98 (Accesso ai laboratori). Gli studenti non sono autorizzati ad accedere al laboratorio se non
accompagnati dai loro docenti, o dal responsabile, o dall’assistente tecnico, o comunque non al di
fuori dagli orari previsti. I docenti che necessitano dell’aula per predisporre eventuali esperienze
possono farlo invece in qualunque momento. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere
chiuso a chiave. Qualora fossero disponibili sia lo spazio aula che il laboratorio, il docente che
scelga di utilizzare il laboratorio è tenuto a compilare il registro di presenza indicando la data, l’ora
e la classe occupante il laboratorio, apponendovi inoltre la propria firma.
Art.99 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Al termine di ogni esperienza, il materiale
utilizzato va riposto dall’assistente tecnico negli armadi nello stesso ordine nel quale è stato
trovato. Nessuno è autorizzato a prelevare materiale e portarlo fuori dall’aula senza informarne il
responsabile o l’assistente tecnico.
Gli strumenti elettrici non devono restare a lungo sotto tensione: pertanto la corrente deve essere
tolta all’aula al termine di ogni lezione, ed anche i rubinetti dell’acqua e del gas, se utilizzati,
devono essere chiusi al termine dell’uso. E’ fatto divieto agli studenti di servirsi di qualsiasi
strumento, materiale, sostanza presente in laboratorio, senza l’autorizzazione del docente
presente in laboratorio.
Art.100 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va
immediatamente segnalato al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non
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accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima
in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o
il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.
Art.101 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi,
zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o
provocare cadute accidentali.
E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.
Durante gli spostamenti dall’aula alla palestra e ai laboratori e viceversa, gli
alunni saranno accompagnati dai docenti in servizio.
TITOLO XI : REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA
Art.102 (Costituzione) E’ istituito l’organo di garanzia previsto all’art.5 comma 2 dello Statuto
delle studentesse e degli studenti
Art.103 (Composizione) L’organo di garanzia è composto da due docenti, un genitore, uno
studente e un rappresentante del personale non docente: viene nominato dal Consiglio di Istituto
e dura in carica tre anni. Per la componente studenti, possono far parte dell’organo di garanzia
esclusivamente gli studenti iscritti ed eletti nel Consiglio d’Istituto. Il Consiglio di Istituto nomina
altresì un membro supplente per ciascuna delle componenti.
Art.104 (Decadenze) Gli studenti che lasciano l’Istituto decadono dalla carica, così come i docenti
e i genitori, se il figlio lascia l’istituto. Studenti, docenti e non docenti cui sia inflitto un
provvedimento disciplinare decadono dalla carica. Le surroghe avvengono secondo l’elenco dei
supplenti.
Art.105 (Competenze) L’organo di garanzia è competente alla soluzione dei conflitti
sull’applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti, conformemente all’art.5 comma 3
dello statuto stesso. Svolge funzioni d’appello rispetto alla sanzione dell’ammonizione, secondo la
procedura descritta nel regolamento di disciplina.
L’organo di garanzia è altresì competente a risolvere, su richiesta degli studenti e di chiunque vi
abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione ai regolamenti di istituto.
L’organo di garanzia, inoltre, può proporre modifiche ai regolamenti dell’istituto, ad eccezione dei
regolamenti degli organismi, presentando tali modifiche alla Commissione Regolamenti
Art.106 (Funzionamento). L’organo detta al proprio interno regole di funzionamento, con apposito
regolamento. E’ presieduto dal D.S. o da un Suo collaboratore.
TITOLO XII : REGOLAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI
Art.107 (Funzione delle assemblee). Le assemblee degli studenti costituiscono occasione di
partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società,
pertanto sono per gli studenti occasione formativa alternativa alla normale attività didattica.
Art.108 (Diritto di assemblea). Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della
scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12,13 e 14 del decreto legislativo 16.4.1994
n.297.
Art.109 (Regolamenti degli organismi studenteschi). Il regolamento interno per il funzionamento
dell’Assemblea d’istituto e del Comitato studentesco, nonché degli eventuali altri organismi che gli
studenti intendano individuare, viene approvato dall’Assemblea ed inviato al Dirigente Scolastico e
all’Organo di garanzia, che ne valutano la conformità ai regolamenti di istituto.
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Deve altresì essere comunicata al Dirigente Scolastico la composizione del Comitato studentesco.
Capo I – Assemblea di Istituto
Art.110 (Partecipazione). La partecipazione all’Assemblea di Istituto è volontaria, pertanto gli
studenti che non intendono parteciparvi resteranno in classe per svolgere attività di recupero e/o
di approfondimento con i propri docenti in servizio. A tal fine i docenti registreranno le presenze in
aula.
Art.111 (Convocazione). L’Assemblea d’Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del
Comitato studentesco o di almeno il dieci per cento degli studenti.
La data di convocazione e l’ordine del giorno devono essere comunicati al Dirigente Scolastico
almeno tre giorni prima dello svolgimento dell’Assemblea.
Art.112 (Svolgimento). L’Assemblea di Istituto si articola con la partecipazione di tutte le classi.
Dello svolgimento dell’Assemblea va redatto specifico verbale a cura del Presidente
dell’Assemblea.
Art.113 (Vigilanza). Il Presidente dell’assemblea assicura e controlla, con opportune forme
organizzative, che il comportamento dei singoli partecipanti non contravvenga ai regolamenti di
Istituto, e non sia tale da impedire il corretto svolgimento dei lavori.
Durante l’Assemblea, i docenti in servizio e non impegnati in classe sono incaricati della
sorveglianza al fine di assicurare la vigilanza sui minori e la sicurezza nei locali di svolgimento.
Quando rilevino condizioni che non consentono il corretto svolgimento dei lavori, lo comunicano al
Dirigente Scolastico, che, sentito il Presidente dell’Assemblea, può sospendere l’Assemblea stessa
e far riprendere le lezioni.
Capo II – Assemblee di classe
Art.114 (Convocazione e durata). L’Assemblea di classe viene richiesta dai Rappresentanti degli
studenti, o dalla maggioranza degli studenti della classe.
L’Assemblea di classe ha un durata massima di due ore mensili, collocate consecutivamente nella
stessa giornata.
Art.115 (Procedura di convocazione). La richiesta di convocazione dell’Assemblea va presentata in
Vicepresidenza almeno tre giorni prima dello svolgimento. L’Assemblea può aver luogo solo se
autorizzata con notazione sul registro di classe.
Art.116 (Verbale). Dell’Assemblea va redatto apposito verbale. La mancata consegna al Dirigente
Scolastico del verbale preclude la possibilità di richiedere altra assemblea.
Art.117 (Sorveglianza). Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’Assemblea di classe è
incaricato della sorveglianza: quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei
lavori, può chiedere l’intervento della Presidenza per la sospensione dell’Assemblea e la ripresa
delle lezioni; può inoltre far verbalizzare comportamenti scorretti o non rispettosi.
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