Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Luigi Oggiano” 08029 SINISCOLA (Nuoro) P. O. F. Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2010-2011 INDICE 1. FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO 1.1 Premessa .......................................................................................................................................................................... 3 1.2 Cos’è il POF .................................................................................................................................................................... 3 2. LA SCUOLA 2.1 Informazioni utili ............................................................................................................................................................. 5 3. IL TERRITORIO 3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi dei bisogni del territorio .......................................................................... 6 4. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVO 4.1 Obiettivi Educativo/Comportamentali ........................................................................................................................... 10 4.2 Obiettivi Didattici .......................................................................................................................................................... 10 4.3 Verifica e Valutazione dei Percorsi Didattici ................................................................................................................ 12 4.4 Recupero insufficienze primo quadrimestre e debiti formativi pregressi ...................................................................... 14 4.5.Credito Scolastico/Credito Formativo ........................................................................................................................... 18 4.6. Passerelle Didattiche ..................................................................................................................................................... 19 5. ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE 5.1 Orario apertura della Scuola .......................................................................................................................................... 19 5.2 Orario Scolastico ........................................................................................................................................................... 19 5.3 Calendario Scolastico .................................................................................................................................................... 19 NUOVO ORDINAMENTO (classi prime A.S. 2010-2011) ............................................................................................... 20 VECCHIO ORDINAMENTO ................................................................................................................................. 30 5.4.1 Corso Iter ...................................................................................................................................................... 30 5.4.2 Corso IGEA ................................................................................................................................................... 31 5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque..................................................................................................... 32 5.4.4 Corso Programmatori ............................................................................................................................. 33 5.4.5 Corso Sirio - Ragionieri Serali ........................................................................................................... 34 6. COMPOSIZIONE DELLE CLASSE 7. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 7.1 Organi Collegiali ........................................................................................................................................................... 37 7.2 Figure Professionali ....................................................................................................................................................... 41 7.3 Commissioni e gruppi di lavoro ..................................................................................................................................... 43 7.4 Organigramma Funzionale ............................................................................................................................................ 46 7.5 Risorse Umane ............................................................................................................................................................... 46 7.5.1 Elenco Docenti ............................................................................................................................................ 46 7.5.2 Elenco Personale ATA ............................................................................................................................. 46 7.6 Risorse Strutturali .......................................................................................................................................................... 46 7.7 Rapporti Scuola-Famiglia .............................................................................................................................................. 47 8. ATTIVITÀ PROGETTUALI DELLA SCUOLA 9. ALLEGATI 9.1 Regolamento d’Istituto .................................................................................................................................................. 54 2 di 69 1. FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO 1.1 Premessa L’Istituzione scolastica è espressione di autonomia funzionale e provvede alla definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa. L’autonomia dell’istituzione scolastica è garanzia di libertà e di pluralismo culturale e di sostanza nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle caratteristiche, specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione. Tutto questo sarà perseguito per migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento. Il Piano dell’Offerta Formativa è in linea con gli obiettivi generali del processo formativo determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. L’istituzione scolastica nel rispetto della libertà di insegnamento dei docenti, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, concretizza gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscendo e valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascuno e adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo. 1.2 Cos’è il POF POF è l'acronimo di Piano dell'Offerta Formativa ed indica un documento che ogni Istituto scolastico è tenuto ad elaborare per rendere noti agli utenti e a chiunque abbia interesse a conoscerli, tutti quegli elementi che caratterizzano l'istituto scolastico stesso. 3 di 69 Esso è il documento fondamentale dell’unità scolastica che, partendo dall’identità e dalla storia specifica, definisce le attività e, più in generale, gli impegni che la scuola assume nei confronti dell’utenza, nel rispetto delle peculiarità del contesto in cui opera. Il P.O.F. è un progetto collegiale: il risultato dell’apporto delle idee e dei contributi dei diversi attori scolastici. Espleta, quindi, un’importante funzione di integrazione interna in quanto attiva una condivisione di significati, garantendo la coesione e l’unitarietà dell’azione. Esso svolge, inoltre, la funzione di rappresentazione esterna in quanto rende informata l’utenza del servizio che la scuola intende erogare. 2. LA SCUOLA L'Istituto Tecnico Commerciale (come originariamente era denominato) viene istituito nel 01/10/1974. L’Istituto si avviò ad assumere un ruolo fondamentale per tutto il territorio circostante, che richiedeva nuove strutture economiche e culturali in grado di conferire titoli di studio richiesti dai vari rami della pubblica amministrazione e delle banche. L’istituzione dell’Istituto Tecnico Commerciale rispose a questa esigenza ed offrì e offre a molti giovani l’opportunità non solo di conseguire un titolo di studio qualificato professionalmente, ma anche di concorrere alla formazione di una classe dirigente più dinamica e moderna rispetto a quella tradizionale. È dedicato alla memoria di Luigi Oggiano (1892/1981), insigne giurista siniscolese, senatore, tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione, “avvocato dei poveri” ed esempio coerente di una vita vissuta nella ricerca del bene comune. Nel corso degli anni, l'Istituto si è accresciuto con la acquisizione di nuovi corsi: IGEA, Programmatori, SIRIO (corso serale Ragionieri per studenti lavoratori), Geometri-Progetto Cinque, fino alla istituzione del recente corso Turistico (ITER) che, pur essendo l'ultimo in ordine di tempo, ospita attualmente il maggior numero di iscritti. 4 di 69 Con la Riforma Gelmini la nostra scuola ha attivato i seguenti indirizzi: Settore economico 1. Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo generale) • Relazioni internazionali per il marketing • Sistemi informativi aziendali 2. Turismo Settore tecnologico 3. Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo generale) 4. Corso Serale Schema illustrativo nuovo ordinamento La scuola vuole mantenersi all’altezza delle richieste attuali e delle domande di un’utenza esigente e motivata. La nostra esperienza si è arricchita attraverso la progettazione autonoma e le attività integrative e di sostegno che hanno permesso di migliorare in modo significativo le eccellenze e di abbattere la dispersione scolastica. 2.1 Informazioni utili Codice Fiscale 80005590916 Codice MIUR NUTD040001 Telefono Centralino 0784/878066 FAX 0784/878366 Sito WEB WWW.itcgoggiano.it E-mail [email protected] Orario Biblioteca dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 14.00 Uffici di segreteria apertura al pubblico, dal lunedì al sabato, dalle ore 11.00 alle ore 14.00 Sportello alunni dal lunedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.30 5 di 69 3. IL TERRITORIO 3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi dei bisogni del territorio Il bacino d’utenza dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Siniscola è costituito dai paesi di: Siniscola, Posada, Torpè, Budoni e Lodè. Il profilo della popolazione è così costituito: Attualmente la popolazione del bacino è costituita da almeno 23.000 persone. Come si vede nella tabella, la popolazione è in forte crescita con un incremento medio del 42%. Solo Lodè segna un regresso dovuto allo spostamento della popolazione verso i paesi costieri, in linea con la tendenza regionale che vede lo spopolamento delle zone interne a favore delle zone costiere. A ciò si aggiunga l’ormai consolidato e intenso flusso immigratorio proveniente dai paesi dell’est europeo, dalla Cina e da alcuni paesi africani. Quest’ultimo fenomeno pone agli istituti formativi problemi di integrazione e di aggiornamento dei programmi per consentire un migliore apprendimento della nostra lingua. Allo stesso tempo la globalizzazione dei mercati e dei rapporti sociali impongono la conoscenza delle lingue maggiormente usate a livello internazionale, in particolare dell’inglese e, visto il forte incremento di rapporti economici e sociali con la Cina, anche della lingua cinese. Come si nota dalle tabelle e dal grafico il livello di scolarizzazione medio alta dei residenti nel bacino è ancora al di sotto della media provinciale e delle altre province sarde. Tabelle aziende e occupati Come si vede dai dati evidenziati nella tabella che segue, in tutti i comuni del bacino, compresi quelli a più alta vocazione turistica, il numero prevalente di imprese è concentrato nel settore agricolo dal 45% di Siniscola all’ 84% di Lodè. Diverso il discorso sugli occupati in agricoltura che risultano importanti a Lodè 61,88% e Torpè 30,71, mentre a Budoni, Siniscola e Posada risultano rispettivamente al 4,19%, 10,22% e 13,41%. Gli occupati nella Pubblica Amministrazione risultano in percentuale prevalente a Torpè 32,14% e Siniscola 6 di 69 con il 29,13 %, decisamente bassi a Posada con il 5,25%. Altri settori molto importanti sono il commercio e il manifatturiero a Siniscola, il commercio e il turismo a Budoni e Posada. Le costruzioni (edilizia) risultano una percentuale importante in tutto il bacino. L’alta percentuale di imprese agricole mette in risalto la loro piccola dimensione. Infatti si tratta di imprese individuali con l’apporto lavorativo del solo agricoltoreallevatore, e in circa la metà delle imprese con un dipendente o collaboratore. Per apportare ulteriori chiarimenti sulla situazione socio-economica e sui fabbisogni formativi si riporta l’ultima ricerca fatta dal Censis, dalla quale risulta una situazione complessivamente positiva. La ricerca socio economica è stata effettuata per avere l’analisi dei fabbisogni formativi e professionali come supporto ai processi decisionali, tra i quali la programmazione degli interventi formativi e la scelta di un profilo professionale da formare. Il lavoro di ricerca del Censis, in termini strettamente numerici, rappresenta un insieme di 58 comuni su 377. Si tratta cioè di quei comuni che a livello regionale presentano una maggiore vivacità e, tendenzialmente, un livello relativo di degrado sociale e di marginalità economica meno visibile rispetto al resto dei comuni. Dalla mappatura socio economica dei comuni sardi ( vedi cartina) risulta: Siniscola viene classificata nel gruppo 6 (Comuni guida) dotata delle seguenti caratteristiche: - la presenza di una quota relativamente significativa di popolazione con titolo di studio secondario o universitario; - la maggiore concentrazione, rispetto agli altri gruppi, della quota di popolazione che presenta un reddito procapite superiore ai 30.897 euro; - la diffusione di operatori economici attivi nell’ambito del settore dell’informazione e della comunicazione. Altri aspetti di rilievo contribuiscono a tracciare un profilo proprio di aree territoriali urbanizzate, e cioè la concentrazione di attività culturali, l’elevata 7 di 69 circolazione di automobili e l’elevata dotazione di servizi. Budoni risulta classificata nel gruppo 5 (comuni turistici) e dotata delle seguenti caratteristiche: - un’ampia disponibilità di strutture alberghiere, con un’offerta estesa di posti letto ed un numero elevato di presenze; - un chiaro orientamento delle strutture produttive esistenti verso attività terziarie, culturali e commerciali in particolare; - disponibilità economica della popolazione e accumulazione di capitale umano. Posada risulta classificata nel gruppo 2 con le seguenti caratteristiche: non presenta un livello di significatività delle variabili prescelte tale da identificare un chiaro orientamento dei processi economici e sociali. Torpè appartiene al gruppo 3 con le seguenti caratteristiche: diffusione delle attività agricole e presenza di attività produttive di tipo industriale che porta con sé tutte le conseguenze di un territorio esposto a processi di deindustrializzazione e di progressiva riconversione. Lodè appartiene al gruppo 4 con le seguenti caratteristiche: presenta diffusione delle attività agricole e aspetti classici delle aree rurali (invecchiamento della popolazione, scarso livello di istruzione, basso livello di reddito). Dalla valutazione socio-economica del territorio risulta evidente che l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Luigi Oggiano, attraverso i corsi Igea, Iter, Geometri Progetto Cinque, Programmatori e Sirio – vedi Sez. 5 - Organizzazione Curricolare - offre percorsi formativi attinenti sia a chi vuole impiegarsi immediatamente dopo il diploma, sia a chi vuole proseguire il percorso di studi all’università. La forte presenza della pubblica amministrazione e del settore commercio consente ai Ragionieri, IGEA e Programmatori, di dotarsi delle conoscenze professionali (economico – giuridiche e tecniche) prontamente spendibili. Il settore ricettivo e dei servizi turistici consente al corso ITER di trovare un immediato collegamento col mondo del lavoro. L’importanza del settore delle Costruzioni genera opportunità d’impiego per i Geometri. 8 di 69 4. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVO La programmazione didattico-educativa progetta i percorsi formativi correlati alle finalità e agli obiettivi delineati nei programmi. Essa ha la funzione di armonizzare l’attività dei Consigli di classe e a tal fine indica gli obiettivi educativi e didattici nonché gli strumenti per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici. L'Istituto si propone di raggiungere, con il concorso sinergico di tutte le attività previste (curricolari, integrative ed extracurricolari), le finalità di seguito riportate: favorire il completo sviluppo dell’individuo nell’ambito del rispetto delle regole della convivenza civile; favorire l'acquisizione della consapevolezza delle varie forme di diversità, allo scopo di prevenire e di contrastare la formazione di stereotipi nei confronti di persone e culture; favorire lo sviluppo di capacità critica, autonomia di giudizio e flessibilità nell’affrontare i problemi; favorire la sensibilità ai problemi della salute e al rispetto dell'ambiente; favorire lo sviluppo nell’individuo di una mentalità imprenditoriale che sappia gestirsi autonomamente e adattarsi ad un lavoro di gruppo; favorire nell’individuo elasticità mentale ed ampiezza di visione culturale; sviluppare e potenziare la capacità di pensare per prevedere, prevenire e progettare il futuro; formare tecnici specializzati e multifunzionali che sappiano inserirsi nel mercato del lavoro e che sappiano affrontare e risolvere problemi inattesi, in situazioni nuove; garantire l'effettiva integrazione degli alunni diversamente abili, guidandoli alla completa espressione delle proprie potenzialità; garantire l'effettiva integrazione degli alunni provenienti da altre culture interpretando i loro bisogni e guidandoli alla completa espressione delle proprie potenzialità. 9 di 69 4.1 Obiettivi Educativo/Comportamentali Questi obiettivi sono rivolti a regolare il comportamento dell'alunno all'interno dell'edificio scolastico e nei suoi rapporti con i compagni, gli insegnanti e il personale della scuola. Essi, trascendono dallo specifico contesto scolastico, in quanto essendo caratterizzati da una grossa valenza civile, hanno a che fare con la sfera sociale in generale. L'alunno, quindi, attraverso l'azione educativo-didattica della scuola e con la collaborazione della famiglia dovrà pervenire a: acquisire capacità di stabilire rapporti interpersonali all’interno della classe e della struttura scolastica e sapersi confrontare con coetanei ed adulti dimostrando senso di responsabilità; trovare motivazione allo studio, all’approfondimento e alla conoscenza; acquisire autocontrollo e forme di comportamento corretto, riferito alle diverse situazioni interattive con i vari soggetti dell’attività scolastica e alle modalità d’uso delle strutture dei servizi messi a disposizione della scuola; rispettare il Regolamento d'Istituto, dove vengono definite le norme comportamentali da rispettare nell’ambito scolastico ( si veda in Allegati); saper ascoltare e intervenire, nelle discussioni, al momento opportuno rispettare la struttura e l'edificio e avere cura delle suppellettili e dell'arredo scolastico. 4.2 Obiettivi Didattici Obiettivi per il Biennio: comunicare in modo efficace attraverso la produzione scritta, orale e pratica; saper organizzare e rielaborare le conoscenze all’interno di una visione interdisciplinare; acquisire la conoscenza e l'utilizzo del linguaggio e degli strumenti specifici 10 di 69 delle varie discipline; appropriarsi di un metodo di studio e di lavoro autonomo e d’equipe; scoprire i valori della propria cultura e la diversità come valore; sviluppare la capacità di comprendere e utilizzare i diversi linguaggi (verbali, visivi, gestuali, mediatici, informatici…); scoprire le proprie attitudini e le proprie difficoltà scolastiche per superarle; acquisire la capacità di analisi e sintesi; saper applicare a casi pratici i contenuti appresi. Obiettivi per il Triennio: collegare in maniera sistemica le conoscenze acquisite; potenziare il metodo di studio e di lavoro autonomo e d’equipe, rendendolo più efficace e produttivo; avere padronanza dello strumento linguistico, con acquisizione di un linguaggio tecnico professionale specifico delle varie discipline; potenziare le capacità di eseguire autonomamente attività di analisi e sintesi; saper organizzare e rielaborare le conoscenze all’interno di una visione interdisciplinare; rappresentare, a livello superiore e informatizzato gli argomenti studiati in forma di schemi, tabelle, grafici e mappe; sviluppare e potenziare la capacità di strutturare autonomamente le conoscenze; appropriarsi degli strumenti di analisi per conoscere le risorse del proprio territorio al fine di inserirsi con la propria qualifica nel mondo del lavoro; acquisire e potenziare capacità critiche. Ogni docente elabora, all’inizio di ciascun anno scolastico, la propria programmazione fissando: 11 di 69 strumenti per accertare la situazione iniziale; obiettivi educativi; obiettivi didattici generali e specifici; contenuti; metodologie; verifiche valutazioni. La programmazione didattica viene elaborata ed approvata dai singoli Consigli di Classe e per esplicito dettato ministeriale: “…delinea il percorso formativo della classe e dei singoli alunni, adeguando ad essi gli interventi formativi…” Utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti; É sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati. 4.3 Verifica e Valutazione dei Percorsi Didattici La valutazione si articola in tre diversi momenti: una valutazione iniziale, all’inizio del percorso didattico, per la verifica dei livelli di partenza del gruppo classe; gli strumenti utilizzati sono test d’ingresso o lezione interattiva con domande che consentano l’accertamento dei prerequisiti e una veloce verifica relativa alle conoscenze, competenze ed abilità acquisite; la valutazione formativa viene effettuata durante il percorso didattico, con lo scopo di orientare il successivo itinerario di lavoro per il raggiungimento di conoscenze, abilità e competenze, che costituiscono l’obiettivo dell’istruzione. Essa avviene in qualsiasi momento del percorso didattico e può consistere in verifiche orali o in test strutturati relativi a parti del programma, durante o alla fine di unità didattiche e/o moduli. Intende evidenziare l’immediato livello di apprendimento ed eventuali necessità di 12 di 69 recupero, sostegno, orientamento, potenziamento. La valutazione sommativa viene effettuata alla conclusione del percorso didattico; essa ha lo scopo di verificare le capacità degli allievi di integrare le singole abilità acquisite. Gli strumenti possono essere verifiche orali e verifiche scritte (compiti in classe, prove strutturate), relazioni e lavori di gruppo. Essa deve tener conto, inoltre, della partecipazione, dell’impegno e dei progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza. Può essere attuata a conclusione di ogni unità didattica. Naturalmente sarà sommativa la valutazione conclusiva del quadrimestre e dell’anno scolastico con la quale si attesta il raggiungimento o meno degli obiettivi didattici. I criteri di valutazione devono essere illustrati agli alunni in modo chiaro, al fine di creare un clima di trasparenza ed equità e al fine di promuovere il più possibile l’autovalutazione per tutta la durata del percorso formativo. Pertanto la valutazione, anche ristretta e parziale deve essere sempre comunicata all’alunno in modo che siano chiari i meccanismi e le ragioni del voto. La valutazione sommativa, sia parziale sia di fine anno, pur nel rispetto della soggettività di giudizio del docente, dovrà essere il più possibile trasparente e obiettiva e corrispondere ai parametri e ai metodi di valutazione definiti e concordati nel Collegio dei docenti, nei Dipartimenti e nel Consiglio di classe. Il Collegio dei Docenti, in data 14-09-2009 ha ribadito quanto deciso nel collegio del 18-092008, il quale aveva deliberato relativamente alla valutazione finale quanto segue: verrà considerato il numero delle assenze effettuate durante l’anno scolastico; viene fissato un limite massimo di 50 giorni, superato il quale qualunque sia la causa, lo studente viene ammesso allo scrutinio ma il Consiglio di classe non è in grado di valutarlo, in quanto manca un congruo numero di elementi di valutazione, dato che la stessa deve tener conto dell’interesse, della partecipazione, del profitto e della frequenza. Di conseguenza, l’alunno non è alla classe successiva. Per quanto attiene l’espressione del voto di condotta, con delibera del Collegio dei 13 di 69 docenti del 14/09/09, è condizionato anche dal numero di assenze effettuate in base al seguente criterio: Giorni di assenza Voto di condotta Fino a 20 Nessuna conseguenza Oltre i 20 e fino a 30 Otto in condotta Oltre i 30 e fino a 40 Sette in condotta Oltre i 40 e fino a 50 Sei in condotta Oltre i 50 Non ammesso alla classe successiva 4.4 Recupero insufficienze primo quadrimestre e debiti formativi pregressi Considerato che nell’attuale realtà scolastica il recupero diventa un elemento fondamentale del percorso formativo dell’alunno, la scuola si fa carico di creare un’organizzazione flessibile che garantisca la tempestività dell’intervento e che consenta di attivare il recupero in qualsiasi momento dell’anno scolastico. Per quanto attiene i corsi di recupero, relativamente l’anno scolastico in corso, si prevede il recupero delle competenze di base di Italiano e Matematica con l’istituzione di Corsi Ras da attivare dopo gli scrutini del primo quadrimestre. Gli studenti lavoreranno con l’insegnante e coi compagni su temi specifici, impegnandosi ad esercitare le loro competenze sulla base dello studio comunque svolto a casa. Per le altre discipline l’attività di recupero è garantita, con il recupero in orario curriculare. Per chi, anche allo scrutinio finale, riportasse insufficienze, il Consiglio di classe valuterà la possibilità di un ultimo appello e nell’albo dell’Istituto sarà riportata l’indicazione “sospensione del giudizio”. In tal caso si predisporranno altri corsi e attività da realizzare nel corso del mese di luglio. Le verifiche finali, che si dovranno svolgere entro il termine del mese di luglio, dovranno tener conto dei risultati conseguiti anche nelle altre fasi del percorso di recupero. Il Consiglio 14 di 69 di classe delibera, quindi, l’integrazione dello scrutinio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che si risolverà in ammissione o non ammissione alla classe successiva. Interventi previsti dopo i primi scrutini con modalità di verifica e tempi Corsi Ras per il recupero delle competenze di base di Italiano e Matematica, in itinere per le altre discipline. Modalità di verifiche e tempi Nel secondo quadrimestre, in base alle modalità programmate dai singoli dipartimenti si procederà all’effettuazione delle prove di verifica del superamento delle insufficienze del I quadrimestre. Le prove potranno essere orali, scritte o pratiche, sulla base della programmazione didattica degli insegnanti e delle lacune riscontrate, e dovranno certificare l’eventuale recupero. La verifica potrà essere di tipo contenutistico oppure volta direttamente a constatare l’acquisizione di competenze. L’insegnante specificherà il tipo di prova e ne darà comunicazione agli studenti ed alle famiglie. La verifica dovrà essere documentabile, anche se orale o pratica, e svolta quindi alla presenza di testimoni. Le verifiche scritte potranno svolgersi in orario scolastico o pomeridiano, quelle orali normalmente di mattina, in classe, durante l’orario orario di lezione. Scrutinio finale Al momento dello scrutinio di fine anno il Consiglio di classe attribuirà le votazioni tenendo conto della partecipazione, dell’impegno, dei progressi, delle verifiche relative al II quadrimestre, degli esiti del primo quadrimestre e del recupero delle carenze al termine degli interventi di verifica e del voto di condotta ( vedi Tabella). Qualora lo studente risulti sufficiente in tutte le materie il Consiglio delibererà la promozione alla classe successiva. 15 di 69 Se lo studente presenta un quadro di insufficienze gravi e/o diffuse in molte discipline, dovute a comprovate difficoltà di organizzazione del proprio lavoro di apprendimento e a carenze pregresse non eliminabili nei tempi del recupero, il Consiglio di classe delibererà la non ammissione dello studente alla classe successiva. A seguito delle recenti disposizioni ministeriali la non ammissione è decretata anche dal voto in condotta inferiore a sei. In data 13/03/09, il Consiglio dei Ministri, in merito al Regolamento sulla valutazione degli studenti per la scuola secondaria superiore ha previsto due novità essenziali: Gli alunni delle V classi, per essere ammessi all’Esame di Stato, dovranno riportare una valutazione non inferiore a SEI in ogni disciplina; Per prendere un’insufficienza in condotta, comunque, si deve aver già preso una sanzione disciplinare. Il Regolamento sulla valutazione degli studenti prevede che il 5 in condotta comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli Esami di Stato e concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici. L’insufficienza sarà attribuita dal Collegio dei Docenti per gravi violazioni dei doveri definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti nei seguenti casi: Allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli impegni di studio; A chi non ha nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che richiede per se stesso; A chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti; Agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari ed i sussidi didattici; A chi arreca danno al patrimonio della scuola. La valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe. 16 di 69 Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospenderà il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie, senza decidere immediatamente la non promozione, ma comunicando i risultati conseguiti nelle altre materie. A conclusione dei corsi di recupero per le carenze dimostrate il consiglio di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune formative entro la fine dello stesso anno scolastico, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, formulerà il giudizio finale e l’ammissione alla classe successiva. Se lo studente presenta un numero limitato di insufficienze che il Consiglio ritenga recuperabili sulla base di quanto dimostrato durante l’anno in termini di impegno, competenze, metodo e capacità applicative, il Consiglio sospenderà il giudizio, destinando lo studente al recupero nelle materie insufficienti. Al termine dello scrutinio, il Consiglio indicherà per gli studenti “sospesi” le modalità di recupero più adatte e ne darà comunicazione alla famiglia. Sulla base delle carenze riscontrate e delle cause analizzate di queste carenze si potrà indicare il recupero autonomo mediante studio personale, che segua le indicazioni dell’insegnante, oppure la frequenza dei corsi organizzati dalla scuola. Nel caso di recupero autonomo, l’insegnante comunicherà per iscritto le modalità di recupero e di verifica, potrà incontrare lo studente una o due volte, per dare a voce le indicazioni necessarie, o potrà utilizzare modalità di comunicazione telematica. Nel caso di avvio dello studente ai corsi di recupero si invierà alle famiglie una comunicazione contenente il voto proposto, le carenze riscontrate, le conoscenze da recuperare e il tipo di prova che si svolgerà al termine delle operazioni di recupero. I corsi di recupero saranno svolti secondo il seguente calendario: Le operazioni di cui sopra compatibilmente con lo svolgimento degli Esami di Stato. Al termine dei corsi lo studente continuerà a lavorare individualmente, sulla base delle indicazioni emerse nel corso di recupero, sulle parti di programma non assimilate durante l’anno. Le prove di verifica e i successivi scrutini si svolgeranno dal 20 al 31 luglio. 17 di 69 Nel corso degli scrutini si riesamineranno i casi dei giudizi “sospesi”. Il calendario di massima sarà accluso alla comunicazione Nell’organizzazione dei corsi si manterranno le caratteristiche già indicate per i corsi dopo il primo quadrimestre, sia per quel che riguarda l’assegnazione degli insegnanti ai corsi, sia per le modalità di svolgimento. I docenti della classe proporranno agli insegnanti che terranno i corsi un programma che prevede i saperi minimi richiesti, le competenze da acquisire, le carenze riscontrate, la tipologia dell’intervento da operare. Si cercherà di costituire i gruppi interclasse in modo omogeneo, sia per carenze, sia per tipologia di intervento. Le prove di verifica saranno stilate dai docenti responsabili delle singole discipline, classe per classe, e saranno mirate a controllare il superamento delle carenze specifiche individuate. Al termine delle prove, il Consiglio di classe valuterà nuovamente la situazione complessiva dello studente e deciderà per la promozione nel caso siano emersi una maturazione complessiva dello studente e progressi specifici e misurabili nelle singole discipline che garantiscano un proficuo inserimento nella classe successiva. In caso contrario lo studente non verrà ammesso all’anno successivo. 4.5.Credito Scolastico/Credito Formativo Modalità di attribuzione del credito scolastico nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore: TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Media dei voti CREDITO SCOLASTICO (punti) I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 10 6-8 6-8 7-9 18 di 69 NOTA esplicativa - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. Le certificazioni comprovanti le esperienze effettuate sono accertati per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame. Si precisa inoltre che l'attestazione delle esperienze lavorative e/o formative acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, deve essere presentata in segreteria entro il 15 Maggio. 4.6. Passerelle Didattiche È un passaggio da un indirizzo ad un altro della scuola secondaria superiore con raccordo modulare delle discipline. Con tale intervento l’alunno acquisisce le conoscenze e le competenze necessarie al passaggio e alla proficua fruizione dell’indirizzo prescelto nell’anno successivo. Il passaggio avviene attraverso un colloquio con i docenti della classe del nuovo indirizzo, con riconoscimento dei crediti maturati nell’indirizzo precedente. Per il passaggio da un ordine di scuola ad un altro si applicherà la normativa vigente in materia. 5. ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE 5.1 Orario apertura della Scuola La scuola rimane aperta i seguenti giorni: Giorni Dal Lunedì al Venerdì Il Sabato Orario 7,30 - 22,30 7,30 - 14,00 19 di 69 NUOVO ORDINAMENTO (classi prime A.S. 2010-2011) Corsi di Studio e Quadro orario I NUOVI ISTITUTI TECNICI Novità e caratteristiche della Riforma Il Regolamento dell’istruzione tecnica così ne definisce la nuova identità. “L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i saperi e le competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore”. Tutti gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa. Ecco i nuovi indirizzi attivati dal nostro istituto: A) Settore economico: Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo generale) Articolazioni: 1 Relazioni internazionali per il marketing (ex Igea) 2 Sistemi informativi aziendali (ex Programmatori) Turismo 3 Turismo (ex Iter) 20 di 69 B) Settore Tecnologico Costruzioni, Ambiente e Territorio 4 Costruzioni, Ambiente e Territorio (Ex Geometri) C) Corso Serale 5 Corso serale (Ex Sirio) Il nuovo orario settimanale è stato contenuto in 32 ore (di 60 minuti), corrispondenti in termini effettivi alle 36-38 ore di 50 minuti della maggior parte dei corsi del precedente ordinamento. Profili e competenze in uscita, piani di studio e orari Profilo dei percorsi del settore economico Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnicoeconomica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macrofenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di: – analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; – riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto; – riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; – analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; – orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; – intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, 21 di 69 conduzione e controllo di gestione; – utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; – distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali; – agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico; – elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali; – analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti. INDIRIZZI, PROFILI E QUADRI ORARI DEL SETTORE ECONOMICO Indirizzo “Amministrazione , Finanza e Marketing ” Profilo Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: – rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; – redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; – gestire adempimenti di natura fiscale; – collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; – svolgere attività di marketing; 22 di 69 – collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; – utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, il profilo si aratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Riconoscere e interpretare: – le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; – i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; – i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 23 di 69 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. Nelle articolazioni: ”Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi informativi aziendali”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del profilo di riferimento. Articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” Articolazione “Sistemi informativi aziendali” Indirizzo “Turismo ” Profilo Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale. 24 di 69 È in grado di: – gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio; – collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata; – utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche innovativi; – promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale; – intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Turismo consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Riconoscere e interpretare: – le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico; – i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa turistica; – i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi. 4. Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie. 5. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di 25 di 69 contabilità integrata specifici per le aziende del settore Turistico. 6. Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile. 7. Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici. 8. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici. 9. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell’impresa turistica. 10. Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. Indirizzo “Turismo ” Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del SETTORE TECNOLOGICO Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: • individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; • orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; • utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; • orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro, sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; • intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; 26 di 69 • riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; • analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; • riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; • riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. INDIRIZZO, PROFILO E QUADRO ORARIO DEL SETTORE TECNOLOGICO A. Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo generale) Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: • individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; • orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; • utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; • orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro, sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; • intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; • riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del 27 di 69 controllo dei diversi processi produttivi; • analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; • riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; • riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa Profilo Il Diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio: – ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; – possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; – ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; – ha competenze relative all’amministrazione di immobili. È in grado di: • collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; • intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; • prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il 28 di 69 risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di impatto ambientale; • pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; • collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. Nell’articolazione “Geotecnico”, il diplomato ha competenze specifiche nella ricerca e sfruttamento degli idrocarburi, dei minerali di prima e seconda categoria, delle risorse idriche. Interviene, in particolare, nell’assistenza tecnica e nella direzione lavori per le operazioni di coltivazione e perforazione. In particolare, è in grado di: • collaborare nella conduzione e direzione dei cantieri per costruzioni in sotterraneo di opere quali tunnel stradali e ferroviari, viadotti, dighe, fondazioni speciali; • intervenire con autonomia nella ricerca e controllo dei parametri fondamentali per la determinazione della pericolosità idrogeologica e geomorfologica, utilizzando tecniche di campionamento, prove in situ dirette, geofisiche ed in laboratorio, anche in contesti relativi alla valutazione di impatto ambientale; • eseguire le operazioni di campagna ai fini della caratterizzazione di siti inquinati (minerari e non) e opera nella conduzione delle bonifiche ambientali del suolo e sottosuolo; • applicare competenze nell’impiego degli strumenti per rilievi topografici e per la redazione di cartografia tematica; • agire in qualità di responsabile dei lavori e della sicurezza nei cantieri minerari, compresi quelli con utilizzo di esplosivi. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione. 29 di 69 2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti. 3. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia. 4. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi. 5. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente. 6. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio. 7. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi. 8. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. In relazione a ciascuna delle articolazioni, le competenze di cui sopra sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. VECCHIO ORDINAMENTO 5.4.1 Corso Iter L'indirizzo Tecnico per il Turismo "Progetto ITER" è finalizzato a formare figure professionali in grado di inserirsi con competenza ed abilità altamente specialistiche nelle Aziende Turistiche sia di tipo ricettivo alberghiero sia ricreativo culturale. Lo scopo è quello di preparare operatori qualificati nel settore turistico, quadri tecnici intermedi e medio alti che operino in aziende di varia natura svolgendo sia compiti connessi alla conduzione della gestione aziendale ed alle relazioni dell'azienda con l'ambiente nazionale ed internazionale, sia attività di coordinamento, progettazione, vendita di prodotti turistici, nonché attività di ricreazione ed animazione. Il curricolo dell'indirizzo tecnico per il Turismo valorizza l'intreccio tra cultura e professionalità mirando all'acquisizione di solide competenze linguistiche, economiche, giuridiche e tecnologiche oltre che lo sviluppo di abilità trasversali molto richieste dal mondo del lavoro: flessibilità, capacità organizzative e relazionali, adattabilità ai cambiamenti. 30 di 69 Al termine dei cinque anni di studio, lo studente conseguirà il diploma di perito tecnico del turismo, che gli consentirà di scegliere tutte le facoltà universitarie, ed, in particolare, di accedere ai corsi di laurea in Economia e Commercio, Economia Turistica (D.U.E.T. Diploma Universitario Economia e Turismo) e a corsi Post-Diploma. Il diplomato potrà operare nel settore della produzione, commercializzazione e gestione dei servizi turistici, all'interno di aziende private, di Enti pubblici presso compagnie aeree o di navigazione, porti e aeroporti, aziende organizzatrici di fiere e congressi, musei, potrà occuparsi sia di turismo di accoglienza, sia di turismo in uscita, in Italia e all'estero ed inoltre, potrà svolgere attività imprenditoriale 5.4.2 Corso IGEA Il ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, oltre a una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico- espressive e logico-interpretative, possiede conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. In particolare egli è in grado di analizzare i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera per proporre soluzioni a problemi specifici Pertanto egli sa: – utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili per una corretta rilevazione dei fenomeni gestionali; – leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale; – gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche automatizzati, nonché collaborare alla loro progettazione o ristrutturazione; – cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali. Il diplomato ragioniere IGEA può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in molteplici settori lavorativi, quali: la produzione e il commercio,le banche, le assicurazioni, i trasporti, la pubblica amministrazione. 31 di 69 Il ragioniere può esercitare la libera professione dopo un apprendistato di tre anni presso studi professionali, concluso con il superamento dell'iscrizione all'Albo. Come libero professionista può inserirsi nel mondo delle attività economiche come amministratore, consulente o liquidatore di imprese, perito contabile esperto nella determinazione dei costi di produzione. Il diploma di ragioniere consente l'immediato inserimento nel mondo del lavoro e apre molteplici percorsi di formazione ulteriore: accesso a tutte le facoltà universitarie per il conseguimento di laurea di 1° e di 2° livello. La specificità della preparazione acquisita nell'indirizzo di studi trova, tuttavia, la sua più naturale prosecuzione nelle facoltà dell'area giuridico- economica (tutte le specializzazioni di Economia, da Economia e Commercio a Economia Bancaria, da Scienze dell'Amministrazione a Scienze Statistiche ed Economiche; Giurisprudenza e Scienze politiche. 5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque L'attuazione della sperimentazione progetto Cinque ha lo scopo di adeguare i contenuti disciplinari dell'indirizzo alla figura professionale del tecnico intermedio nel settore delle costruzioni e del territorio. Per realizzare questo nuovo profilo professionale, la preparazione specifica del diplomato geometra sarà integrata dall'acquisizione di capacità linguistico-espressive e logico matematiche e completata da conoscenze economiche, giuridiche e amministrative. Il diplomato geometra può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in situazioni di lavoro diverse, quali: progettare, realizzare, conservare, trasformare e migliorare opere civili; operare, anche in gruppi di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione e direzione di cantieri; organizzare e redigere computi metrici preventivi e consuntivi e tenere i regolamentari registri di cantiere, anche con l'ausilio di mezzi informatici; effettuare rilievi utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali e conoscendo quelle più recenti, con applicazioni relative alla rappresentazione del territorio urbano ed 32 di 69 extraurbano; intervenire sul territorio, sia in fase progettuale che esecutiva, per la realizzazione di infrastrutture; valutare anche sotto l'aspetto dell'impatto ambientale, immobili civili e interventi territoriali di difesa dell'ambiente, effettuare accertamenti e stime catastali. La preparazione fornita dall'indirizzo sperimentale per geometri è caratterizzata dalla flessibilità e interdisciplinarietà delle competenze, grazie alla nuova articolazione delle discipline di costruzione e impianti, di quelle economicoestimative, alla specifica attenzione ai problemi del territorio e dell'ambiente e ad una preparazione culturale complessivamente più solida e in linea con i programmi europei. Diversamente da quanto previsto nell'indirizzo tradizionale, il Progetto Cinque prevede un potenziamento della matematica e dell'inglese. Tale preparazione facilita soprattutto l'accesso alle facoltà universitarie come Architettura e Ingegneria nelle sue diverse specializzazioni (Civile, Edile, Ambiente e Territorio, Urbanistica e Ambiente). 5.4.4 Corso Programmatori La figura professionale del ragioniere programmatore ha competenze sia amministrativo-contabili che informatiche, le quali lo dispongono ad inserirsi in contesti aziendali diversi, dal settore creditizio, alla produzione e alla pubblica amministrazione, settori caratterizzati dalla presenza di sistemi informativi automatizzati. Oltre a possedere una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico-espressive e logico interpretative, avrà conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile ed informatico. E’ in grado di utilizzare pacchetti applicativi anche complessi, di collaborare con i responsabili aziendali nella scelta di strumentazioni informatiche e, se necessario, produrre programmi nuovi e personalizzare quelli esistenti. Questo indirizzo tende a realizzare una figura professionale in possesso di solide conoscenze aziendali abbinate ad abilità relative allo sviluppo del software e capace di: 33 di 69 - utilizzare con facilità prodotti informatici applicativi, anche complessi; - effettuare interventi di manutenzione e adattamento dei programmi utilizzati; - collaborare nelle scelte strategiche aziendali attraverso approfondita conoscenza di realtà gestionali diverse, sia del settore privato sia di quello pubblico. Il corso prevede, in particolare, l'elaborazione dei dati attraverso i linguaggi di programmazione più attuali (come ad esempio il Visual Basic), la gestione dei fogli elettronici, delle basi di dati, dei testi, degli ipertesti e della grafica. Attraverso l'utilizzo di programmi come Excel, Word, Access (prodotti Microsoft) che operano in ambiente Windows (da 95 in poi), si acquista padronanza con tutti i servizi che i sistemi operativi come Windows 95, Nt e 98 offrono. Inoltre, grazie alla linea ADSL, gli alunni usufruiscono di tutti i servizi che Internet offre (navigazione nel WWW, gestione della posta elettronica, utilizzo delle News, etc.), realizzano pagine web per Internet e creano dei siti. La scelta del corso deve essere fatta al secondo anno. Il diplomato ragioniere programmatore può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in molteplici settori lavorativi, quali: la produzione e il commercio, le banche, le assicurazioni, i trasporti, la pubblica amministrazione. Il ragioniere programmatore è in grado di curare anche come libero professionista, la manutenzione e l'assistenza operativa per i software applicativi operando anche in centri Internet-Server-Provider come operatore web solution. 5.4.5 Corso Sirio - Ragionieri Serali Il corso SIRIO (indirizzo Ragioneria), articolato in cinque anni (biennio e triennio) prevede la riduzione dell’orario settimanale di lezione, il riconoscimento di crediti formativi, tutoring, metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti. L’iniziativa qui presentata si caratterizza per la sua differenza con i curricoli istituzionali, tanto da connotarsi come vera e propria "seconda via" all’istruzione. Il sistema formativo degli adulti, infatti, deve assolvere le seguenti funzioni: – qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la 34 di 69 licenza media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa; - consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale. L’idea-forza di questo progetto consiste, quindi, in un percorso flessibile che valorizzi l’esperienza di cui sono portatori gli studenti e che si fonda sia sull’approccio al sapere in età adulta sia sull’integrazione di competenze in genere separate come quelle relative alla cultura generale e alla formazione professionale. Il corso si conclude con un esame di maturità che abilita (al pari del corso diurno) all’esercizio della professione o all’accesso alle varie facoltà universitarie. Crediti e debiti scolastici per il corso SIRIO Il “Progetto Sirio” prende in considerazione il passato scolastico e le conoscenze professionali dello studente, riconoscendole sotto forma di crediti formali e crediti non formali e le carenze sotto forma di debiti scolastici e debiti formali. I crediti di cui sopra non vanno confusi con i crediti scolastici, conseguenti alla fine di ciascuno dei tre anni conclusivi. I debiti Il debito scolastico è l’insufficienza conseguita in una materia l’anno precedente l’anno frequentato; il debito formale è il mancato svolgimento del programma di una materia di uno o più anni precedenti l’anno frequentato, dovuto a un diverso piano di studi della scuola. Il debito deve essere colmato con un esame, il cui superamento verrà comunicato dal docente della materia al Consiglio di Classe. 35 di 69 I crediti Particolarità del “Progetto Sirio” è riconoscere le competenze maturate in anni precedenti e trasformarle in crediti, cioè in voti che verranno riportati nello scrutinio finale e che consentono di non frequentare la materia durante l’anno scolastico. I crediti, come già detto, possono essere formali e non formali. Il credito formale è il riconoscimento di una materia nell’anno in corso nella quale si è conseguita valutazione positiva in altro istituto (i programmi devono corrispondere, in sostanza, a quelli del corso Sirio) o nell’anno precedente dello stesso corso in caso di non promozione. Il credito non formale è il riconoscimento di forme di conoscenza maturate in ambito lavorativo o attraverso studi personali coerenti con l’indirizzo di studi. Il Consiglio di classe, sulla base di criteri e modalità stabiliti dal Comitato tecnicoscientifico, delibera sul riconoscimento dei crediti non formali ( il riconoscimento dei crediti formali è automatico) e sull’attribuzione dei debiti. Tutor corso serale Il progetto SIRIO, rivolto a coloro che intendono rientrare nel sistema formativo, prevede la funzione del tutor, la cui figura si attiva per garantire allo studente il benessere nella vita scolastica e facilitare il suo progetto personale. A tal fine, il tutor valorizza le diversità dello studente e lo guida a riorientare le scelte del percorso. Egli cerca di far recuperare un rapporto di fiducia e una certa disponibilità all’apprendimento scolastico in quei soggetti che hanno abbandonato gli studi e si attiva per prevenirne o ridurne il disagio, i cali di motivazione, gli abbandoni. Inoltre, fa da mediatore tra le esigenze/attese dello studente e le istituzioni scolastiche (il C.d.I. e il C.d.C.), favorendo la comunicazione, la leggibilità della situazione e la conoscenza reciproca. 36 di 69 6. COMPOSIZIONE DELLE CLASSI Gli alunni iscritti per l’anno scolastico 2009/2010 sono, in totale, 528, di cui 290 femmine e 238 maschi. 7. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA L’organizzazione ed il funzionamento dell’Istituto sono garantiti dal regolare funzionamento degli Organi Collegiali, i cui ruoli sono chiaramente indicati nel paragrafo successivo. 7.1 Organi Collegiali Consiglio d’Istituto Il Consiglio d’Istituto è l’organo che definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione, tenendo conto dei pareri formulati dal Collegio dei docenti e dalle associazioni di genitori e studenti. Nel Consiglio d’Istituto sono rappresentate tutte le componenti della comunità scolastica. Il Consiglio di Istituto: adotta il Piano dell'Offerta Formativa; definisce gli indirizzi generali per l'attività della scuola e le scelte generali di gestione amministrazione; delibera il "Programma annuale", predisposto dal Dirigente Scolastico e proposto dalla Giunta Esecutiva, e approva il conto consuntivo; dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'Istituto; delibera, su proposta della Giunta esecutiva, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell' attività della scuola , nei limiti delle disponibilità di bilancio; 37 di 69 indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe. Giunta Esecutiva La Giunta Esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e dai membri eletti dal Consiglio d’Istituto in rappresentanza di tutte le componenti. La Giunta Esecutiva è chiamata a sostenere e facilitare la gestione e amministrazione finanziaria della scuola. Predispone le proposte di deliberazione del Consiglio d’Istituto, compresa la proposta d’adozione del P.O.F. e il bilancio preventivo e consuntivo. E’ inoltre competente per provvedimenti disciplinari a carico degli alunni e svolge funzioni di Consiglio di Garanzia. Collegio Docenti Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Fanno altresì parte del Collegio dei Docenti gli insegnanti di sostegno che assumono la con titolarità di classi dell'Istituto. Il Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti per aree disciplinari. Fra le altre attività, il Collegio dei Docenti: delibera in materia di funzionamento didattico; elabora il Piano dell'Offerta Formativa; identifica le funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa; approva gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca; provvede all'adozione dei libri di testo; programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap; 38 di 69 determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini in modo da assicurare omogeneità alle decisioni dei Consigli di Classe. Dipartimenti I dipartimenti, fatta salva la libertà individuale di insegnamento, definiscono gli obiettivi cognitivi di ogni disciplina e gli standard di apprendimento, predispongono griglie di misurazione delle prove, concordano principi e modalità nella programmazione disciplinare, offrono indicazioni per gli interventi di approfondimento e di recupero, stabiliscono il livello minimo di competenze per accedere alla classe successiva, assicurando omogeneità di valutazione. A tal fine stabiliscono tipologia e numero minimo di prove, modalità e tempi di correzione, modalità di classificazione. Sono attivi i seguenti Dipartimenti: Competenze del Responsabile di Dipartimento: presiede le riunioni del Dipartimento e ne coordina le attività; si adopera affinché, nell’ambito dei dipartimenti: - si progetti la programmazione disciplinare; - si definiscano le competenze disciplinari che l’alunno deve acquisire; - si individuino criteri e metodi di valutazione per classi parallele; - si cerchino soluzioni unitarie per l’adozione dei libri di testo; - si individuino gli obiettivi propri della disciplina per le varie classi e la loro correlazione con gli obiettivi educativi generali; - si individuino aree critiche della disciplina e si prospettino soluzioni; promuove l’intesa fra i docenti della stessa disciplina per la stesura di prove comuni; opera per garantire, all’interno della stessa area disciplinare, omogeneità di scelte: metodologiche, didattiche e di procedure; elabora proposte per l’adeguamento dei programmi e per l’organizzazione dell’area di progetto. Consigli di Classe 39 di 69 Il Consiglio di Classe è composto dal Dirigente Scolastico, dai docenti di ogni singola classe, compresi gli insegnanti di sostegno, contitolari della classe interessata, da due genitori rappresentanti eletti annualmente dai genitori degli alunni iscritti alla classe e da due rappresentanti degli studenti, eletti annualmente dagli studenti della classe. Nei corsi serali il Consiglio di Classe è composto, oltre che dai docenti, da tre rappresentanti degli studenti della classe, eletti annualmente dagli studenti della classe. Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente, membro del Consiglio, suo delegato. Le funzioni di segretario del Consiglio sono attribuite dal Presidente a uno dei docenti membro del Consiglio stesso. Fra le varie altre attività il Consiglio di Classe: formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione; agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni; esercita le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione; elabora, nella classe Quinta, per la Commissione d' Esame di Stato, il "Documento" relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso; procede, in sede di scrutinio finale delle classi Terze, Quarte e Quinte, all'attribuzione del " credito scolastico "; fissa i criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo ai "crediti formativi"; valuta ed approva iniziative riservate agli alunni, proposte da enti e associazioni pubblici o privati e attinenti alla sua competenza; formula un parere al Collegio dei Docenti in ordine alla scelta tecnica dei sussidi didattici, delle attrezzature tecnico-scientifiche e delle dotazioni librarie, nonché in merito alle proposte di adozione dei libri di testo; 40 di 69 commina la sanzione del temporaneo allontanamento degli studenti dalla comunità scolastica e del risarcimento economico per i danni arrecati al patrimonio della scuola da parte degli studenti; si pronuncia inoltre su ogni altro argomento attribuito dalla legge e dai regolamenti alla sua competenza. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari, oltre che alla valutazione periodica e finale, nonché alla irrogazione delle sanzioni disciplinari, spettano al Consiglio di Classe con la sola presenza dei docenti. 7.2 Figure Professionali L’organigramma del nostro Istituto prevede la distribuzione dei compiti a vari livelli; esistono, infatti, organismi e figure con specifiche mansioni: Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico dell’Istituto, dotato di personalità giuridica e di autonomia amministrativa e didattica, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, dirige, promuove, e coordina l’attività della scuola, valorizza le risorse umane e professionali, organizza e gestisce le risorse finanziarie e strumentali, favorisce i processi di interazione con il contesto territoriale e gli enti locali. Collaboratori del Dirigente. La vicinanza del Capo d’Istituto all’utenza è resa più concreta e visibile grazie all’operato dei Collaboratori. Si tratta di Docenti, scelti a cui il Dirigente affida specifici compiti. Il Dirigente Scolastico Gian Battista Usai, designa per l'anno scolastico 2009-10 come docenti collaboratori, con compiti organizzativi e gestionali, i professori Bartolomea Peddone e Riccardo Corosu per i corsi diurni e prof. Vincenzo Di Giacomo per il corso serale. Funzioni strumentale Ad alcuni Docenti, chiamati Docenti Funzioni Strumentale, è dato l’incarico di realizzare particolari obiettivi inerenti le Finalità dell’Istituto. 41 di 69 Le funzioni strumentali individuate dal Collegio dei Docenti per l’anno scolastico 2009/2010 sono le seguenti: Coordinatore di Classe Per ogni classe è designato un docente che adempie le funzioni di coordinamento della programmazione didattico-educativa ed extracurricolare, nonché dei rapporti scuola-famiglia. I Coordinatori dei Consigli di Classe dovranno svolgere le seguenti funzioni: presiedere il Consiglio di Classe, comprese le operazioni di scrutinio, in caso di assenza del Dirigente; sovrintendere alla programmazione generale di classe, curandosi di verificare che essa venga adeguatamente predisposta dal C.d.C. e verificando periodicamente la sua attuazione; verificare settimanalmente la regolare frequenza degli alunni e darne comunicazione alle famiglie e ai Collaboratori del Dirigente; sulla scorta delle decisioni del Consiglio di Classe predisporre le attività di recupero; approntare gli atti necessari alla realizzazione di eventuali delibere riguardanti attività extracurricolari deliberate dal C.d.C.; curare l’applicazione delle sanzioni disciplinari riguardanti gli alunni deliberate dal Consiglio di Classe; riferire periodicamente al Dirigente Scolastico sull’andamento generale della classe. Essi dovranno riferire al Dirigente Scolastico e al Collegio dei Docenti su eventuali difficoltà nello sviluppo delle attività programmate e potranno richiedere al Dirigente Scolastico la convocazione del Consiglio di Classe ogniqualvolta lo ritengano necessario per eventuali problemi di tipo didattico o disciplinare. I Coordinatori cureranno la regolare stesura del verbale delle riunioni che avranno presieduto nominando ad ogni seduta il segretario. Cureranno la stesura e la consegna delle pagelline. Segretario di Classe l compito di verbalizzare le riunioni dei Consigli di Classe viene affidato a un membro docente della classe, su base volontaria o secondo criteri di turnazione. Responsabile della sicurezza È incaricato dell’informazione e formazione dei lavoratori sugli aspetti della 42 di 69 sicurezza, organizzazione delle procedure relative alla prevenzione incendi ed evacuazione. Il responsabile della sicurezza è Gianni Respano. Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) Le RSU, che si occupano della tutela dei diritti sindacali del personale docente che opera nell’Istituto sono: Antonietta Fancello e Giuseppe Deplano del sindacato GILDA degli Insegnanti e Angela Tuffu della CGIL Scuola. 7.3 Commissioni e gruppi di lavoro Commissione POF Composta da alcuni Docenti, cura la stesura e la pubblicazione del Piano dell’Offerta Formativa. La commissione POF è formata da Michelina Congiu, Graziano Dellavalle, Maddalena Sposito e Bachisio Sanna. Commissione orario Composta da alcuni docenti, Bartolomea Peddone, Claudia Carta e Loredana Lapia, predispone l’orario in base alle esigenze didattiche. Commissione piano acquisti Costituita da alcuni docenti, predispone e coordina i piani d'acquisto dell'Istituto. Commissione formazione classi e attribuzione degli alunni La commissione, formata dai docenti Paola Bagnaro, Milena Bernardini, Francesca Capra, Bachisio Sann, M. Maddalena Sposito e Angela M. Tuffu, si occupa della formazione delle classi adottando i seguenti criteri, nel seguente ordine di priorità : 1. equa distribuzione degli alunni diversamente abili (1 per classe); 2. omogenea distribuzione degli alunni in relazione ai livelli di valutazione in uscita dalla scuola media inferiore ( per i ragazzi in ingresso); 3. equa distribuzione del numero degli alunni per classe, con riduzione dello stesso nelle classi con alunni diversamente abili; 4. accoglimento delle richieste pervenute dalle famiglie; 43 di 69 5. equa distribuzione per classe dei ripetenti (tenendo conto di un idoneo ambiente classe ); 6. comune di provenienza. Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti in prova Il Collegio dei Docenti elegge un comitato per la valutazione dei docenti, composto da: - docenti: Milena Bernardini, Bachisio Sanna e Angela M. Tuffu, Angela M. Carta, M. Francesca Carta e Loredana Lapia. - il dirigente: Gian Battista Usai (con funzione di presidente). Tutor per i docenti in prova Il Collegio dei Docenti nomina alcuni insegnanti (in pari numero rispetto ai docenti nell'anno di formazione) per compiti di assistenza. Commissione elettorale Si occupa del controllo e dell’organizzazione delle elezioni scolastiche che annualmente si svolgono a scuola. Componenti: Claudia Carta, Giuseppe Deplano e Loredana Lapia. Commissione accoglienza Componenti: Francesca Capra, Francesco Dasara. Commissione di Garanzia: Componenti: Pisano Agostino, Carta Angela Maria Commissione Orario: Componenti: Peddone Bartolomea, Carta Claudia, Lapia Loredana Consulta Studenti E’ un organo di rappresentanza degli studenti: Componenti: Luca Solinas e 44 di 69 Joseph Manca Gruppo H Il gruppo H coordina gli interventi inerenti l’ Integrazione scolastica ed il percorso didattico- educativo relativo agli alunni diversamente abili. Lo presiede il Dirigente Scolastico ed è costituito da tutti i docenti di sostegno, i coordinatori delle classi, con il supporto di figure specialistiche esterne. Il piano delle attività, del gruppo H, prevede, le seguenti finalità da svolgersi nel corso dell’anno scolastico: Coordinamento delle attività di accoglienza degli alunni in ingresso e analisi della loro situazione iniziale. Cura i rapporti con l’ASL n°3 e i suoi operatori su richiesta dei docenti, dei Consigli di classe e delle famiglie; Scelta dell’intervento didattico: con definizione del progetto educativo (PEI differenziato o finalizzato al raggiungimento degli obiettivi minimi) in accordo con la famiglia, il medico specialista e i Consigli di classe; Supporto organizzativo alla Dirigenza per i rapporti con gli Enti esterni Ufficio Scolastico Provinciale – Provincia di Nuoro – Comune . Orientamento: per la promozione nelle scuole medie del nostro Istituto e in particolar modo dell’offerta formativa inerente i ragazzi diversamente abili. L’Istituto è provvisto di materiale didattico, riviste specializzate, libri e software adatti alle diverse tipologie di handicap, finalizzato al recupero nelle varie discipline. Per l’attività di sostegno l’Istituto si è dotato di una aula di approfondimento attrezzata di alcune postazioni multimediali composte da computer fissi e portatili, dove è possibile collegarsi a INTERNET. I ragazzi possono usufruire, per le attività didattiche, di televisori, stampanti, scanner, sintesi vocale, lettore e 45 di 69 masterizzatore DVD e videoproiettori. 7.4 Organigramma Funzionale 7.5 Risorse Umane 7.5.1 Elenco DocentiLutzu Giovanni Antonio Ed. Fisica 7.5.2 Elenco Personale ATA 7.6 Risorse Strutturali La nostra scuola è dotata di diverse strutture che facilitano e completano i percorsi curriculari. Esse sono a completa disposizione dei nostri alunni ma anche dell'intera collettività e del territorio in generale. Questo consente di aprirci concretamente al territorio e di interagire con esso. Inoltre, il continuo aggiornamento dei materiali e delle strutture consente di non perdere il contatto con le continue innovazioni e di rimanere al passo dei tempi. 46 di 69 Elenco risorse strutturali Palestra Campi di pallavolo, basket e calcetto Pista di atletica Biblioteca Aula approfondimento per alunni diversamente abili Aula fotocopie Aula magna, sala di proiezione e teatro Sala video e proiezione Laboratorio multimediale trattamento testi Laboratorio informatico linguistico Laboratorio di scienze, fisica e chimica Laboratorio informatico per programmatori Laboratorio progetto M@rte Aula da disegno tecnico tradizionale Laboratorio di disegno tecnico professionale tramite CAD Laboratorio tecnico di topografia con strumentazione tradizionale Laboratorio di topografia e tecnologia delle costruzioni Laboratorio tecnico di rilevamento territoriale su sistema G.P.S. Laboratorio di analisi e prove strutturali su calcestruzzi, laterizi e materiali da costruzione in genere. Servizio Biblioteca La biblioteca d’Istituto possiede un discreto patrimonio librario, alcune videocassette di argomento culturale e disciplinare, videocassette e cd di film e documentari. La biblioteca è accessibile per la consultazione e il prestito dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 14.00, dove è presente una figura responsabile, la prof.ssa Anna Filoso, che garantisce il servizio. 7.7 Rapporti Scuola-Famiglia Dialogo e collaborazione con le famiglie tendono al conseguimento di una convergenza educativa e formativa degli studenti e si attuano in diversi momenti: 47 di 69 - colloqui individuali con i docenti; - colloqui periodici su andamento scolastico; - partecipazione agli organi collegiali: Consiglio di Istituto; Consigli di Classe; - momenti di confronto straordinari su questioni specifiche; - incontro con studenti e famiglie all’inizio dell’anno scolastico con l’attività di accoglienza. Per migliorare l’informazione delle famiglie in merito all’andamento scolastico dei propri ragazzi le comunicazioni vengono annotate su un libretto personale in dotazione dello studente. Il libretto deve essere esibito ogni qual volta l'insegnante ne fa richiesta e vengono annotate: le assenze giustificate; le valutazioni delle prove formative e sommative. 8. ATTIVITÀ PROGETTUALI DELLA SCUOLA L’Istituto è sempre attento a migliorare la propria Offerta Formativa, a stabilizzare i rapporti col mondo del lavoro, a rendere più flessibile e polivalente la formazione degli studenti. Per l’anno scolastico 2008/2009 è prevista l’attuazione dei seguenti progetti: Progetto Accoglienza: L’attività di accoglienza è destinata ai nuovi iscritti e si realizza nei giorni immediatamente precedenti l’inizio delle lezioni. Si esplica attraverso incontri tra alunni, docenti, alunni e loro genitori. Consiste nella presentazione, da parte del Dirigente Scolastico, della storia, dei valori e delle finalità della Scuola; nell’illustrazione dei percorsi didattici ed infine 48 di 69 nella visita ai locali dell’Istituto, con particolare riguardo alla Biblioteca e alle aule speciali. Durante la prima settimana di attività didattica vengono somministrati, alle classi prime, test d’ingresso relativi ai vari ambiti disciplinari, al fine di predisporre una programmazione adeguata ai reali livelli cogniti degli alunni. Progetto: lettura del quotidiano in classe. Il progetto in collaborazione con i giovani editori, porta nelle scuole alcuni tra i più grandi giornali italiani a confronto, affinché possano diventare strumenti per la crescita culturale degli studenti. Progetto Olimpiadi di Matematica: Il Progetto Olimpiadi della Matematica organizza, a livello nazionale, gare di matematica per le Scuole Superiori; le gare hanno la loro conclusione con la partecipazione della squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali di Matematica. Il Progetto Olimpiadi opera in base a una convenzione fra il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e l'Unione Matematica Italiana, e si avvale della collaborazione della Scuola Normale Superiore di Pisa. Progetto Sardegna Sostenibile: Progetto inerente la divulgazione sulla sostenibilità in Sardegna:energia,rete ecologica, rifiuti e risorse idriche. Gli alunni coinvolti hanno partecipato al concorso per la realizzazione di uno spot sul tema: cittadini e pubblica amministrazione per la sostenibilità ambientale della Sardegna. Progetto Albo D’Oro: Tutti gli alunni che hanno riportato nello scrutinio finale una media pari ad o superiore ad 8/10 verranno premiati durante un’apposita cerimonia. Progetto Reading: Ha come scopo la promozione della lettura e la divulgazione del libro, avvicinando 49 di 69 i giovani alla lettura di opere letterarie contemporanee. Verrà invitato l’autore a presentare la propria opera pubblicata e preventivamente diffusa tra gli allievi. Il reading è aperto al pubblico esterno Progetto: Attività Sportive, pallavolo maschile e femminile, calcio, attività di atletica leggera. Il progetto ormai è consolidato nella vita dell’Istituto; i docenti della disciplina promuovono la partecipazione degli alunni, curandone il gioco di squadra, il rispetto dei ruoli, l’acquisizione dei fondamentali della disciplina e l’agonismo, fortificando in ciascun alunno l’appartenenza alla propria classe ed il sentimento di confronto con gli altri. Progetto Scuola Verde: il progetto con finalità atte ad avvicinare gli alunni ai temi ambientali, vedendoli diretti protagonisti, attraverso la realizzazione presso il nostro Istituto di un prato verde e della raccolta differenziate dei rifiuti prodotti dalla scuola stessa. Juvenes Translatores - Concorso di traduzione per le scuole: Concorso per le scuole europee mirato ad offrire ai giovani un'esperienza diretta di cosa significa essere un traduttore professionista. Il numero di scuole sorteggiate da ciascun Stato membro è pari al numero di voti a cui ha diritto lo Stato membro nel Consiglio dell'Unione Europea (per l’Italia 27). Il nostro Istituto è una di queste scuole. Progetto Patentino per Ciclomotori L’Istituto aderisce al progetto nazionale di educazione stradale e di rilascio ai minori del patentino di guida per i motocicli, nella convinzione che educare al rispetto delle regole rappresenti, per una comunità scolastica, un atto doveroso e responsabile. Il raggiungimento dell’obiettivo dell’educazione e della certificazione 50 di 69 abilitante è l’agognata aspettativa di riduzione dei sinistri e degli effetti che essi producono sui giovani. Progetto SCUOLE APERTE Riguarda una serie di proposte che coinvolgono gli studenti del nostro e di altri Istituti, i genitori e più in generale chiunque abbia interesse a proporre o ad impegnarsi in iniziative culturali, sportive e ambientali. La linea guida è la partecipazione attiva di questi soggetti, che possono così usufruire di spazi e progettualità dell’Istituto. Sono stati presentati progetti che riguardano l’archeologia del territorio, discipline sportive, laboratorio musicale di produzione e ascolto. Progetto INAIL Sicurezza nei posti di lavoro Il progetto è destinato agli alunni del corso geometri per acquisire le competenze necessarie in ambito di sicurezza nei luoghi di lavoro del settore edile. Progetto alternanza scuola - lavoro Il progetto propone di realizzare una serie di attività integrative e motivanti sperimentando dinamiche di partecipazione attiva e di ricerca di nuove strategie volte a migliorare l’apprendimento tramite l’interazione con il mondo del lavoro. La conoscenza dell’ambito lavorativo e dei processi sequenziali necessari a svolgere un’attività permetterà agli alunni di verificare concretamente le conoscenze scolastiche acquisite, arricchendo quindi gli apprendimenti curricolari. Assistentato comenius: la scuola ha richiesto un assistente comenius per la divulgazione della cultura di uno stato membro della CE. L’assistente servirà da supporto linguistico e disciplinare. Partnerariato comenius: è stata richiesta l’attivazione di un partnerariato multilaterale con un istituto superiore abruzzese, di Monaco di Baviera ed altre scuole di Turchia, Lituania, Estonia e Polonia sulla tematica “Ricordo di esperienze viste da diverse 51 di 69 generazioni”. Clil: corso Clil per le classi terza e quarta turistica che interessa le seguenti disciplineinglese, storia dell’arte ed esercitazioni turistiche. PROGETTI ATTUATI NEGLI ANNI PRECEDENTI “Laboratorio di ceramica/decupage”( progetto per gli alunni diversamente abili), manipolazione dell’argilla e sperimentazione di diverse tecniche di lavorazione, dal decupage alla pittura del vetro “Progetto CAMBRIDGE”Letture di inglese, per arricchire le conoscenze culturali e le competenze espressive nell’area delle lingue . Sperimentazione BROCCA ad indirizzo economico-aziendale (attività interdisciplinari) “Orientiamoci a scuola” (contro la dispersione scolastica); Alternanza scuola-lavoro (migliorare l’apprendimento tramite l’interazione con il mondo del lavoro per i ragazzi diversamente abili); “Formazione continua per gli adulti” (sostegno e sviluppo delle aree depresse); “Ambienti tecnologici per l’innovazione” (centro analisi territoriale finalizzata all’occupazione, alla ricerca e allo sviluppo); “Nuovi strumenti per l’autonomia scolastica” (gestione informatizzata dei rapporti scuola-famiglia); “La lingua e la cultura sarda nel quadro di un’educazione multilingue e multiculturale” (valorizzazione della lingua e della cultura sarda) “Educazione ambientale”; 52 di 69 “Educazione fisica e sportiva”; PON 01.02.2004: Il geometra nell’Ufficio Tecnico Comunale; PON 01.02.2004: Operatore turistico; PON 01.02.2004: Interventi formazione professionale aree depresse; Ausili didattici per alunni diversamente abili; Alunni diversamente abili; Educazione alla salute; Ambiente; Dispersione II annualità; Dispersione III annualità; Chitarra; Nuova procedura DOCFA; Giornale "Betze Ira"; Sportello Help; Il quotidiano in classe; Raccordo tra il mondo della formazione e il lavoro (tirocinio aziendale); Formazione e aggiornamento docenti; Lingua e cultura sarda (prosecuzione 2000/01 art. 17 e 20); Iniziative complementari e integrative; Ballo, canto e musiche tradizionali (progetto provinciale); Reportage (progetto provinciale); Approfondimento didattico culturale - ballo sardo; Attività educazione per gli adulti (SIRIO); Coro polifonico; Orione; Andalas de Imparu. 53 di 69 9. ALLEGATI 9.1 Regolamento d’Istituto TITOLO I : DIRITTI E DOVERI DIRITTI Art.1 L’Istituto “Luigi Oggiano” è una Comunità scolastica orientata allo studente, indirizzata al dialogo ed ispirata ai principi della democrazia e della solidarietà, della legalità. La comunità Scolastica fonda l’azione educativa sulla relazione prioritaria studente/famigliascuola. Art.2 L’Istituto garantisce a ciascuno studente una formazione culturale e professionale di qualità, nel rispetto e nella valorizzazione degli orientamenti personali e delle identità culturale e religiosa di ciascuno. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati (recupero, approfondimento) tesi a promuoverne il successo formativo. Art.3 Sin dall’inizio del curriculum lo studente è inserito in un percorso di orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta, tra i diversi indirizzi dell’Istituto o tra le proposte di formazione presenti sul territorio. Alla fine del curriculum lo studente anche attraverso esperienze di alternanza scuola – lavoro avrà la possibilità di accostare problematiche relative all’inserimento nel mondo del lavoro; verrà inoltre informato sui percorsi universitari, sulle occasioni di formazione, legate al territorio per poter operare scelte consapevoli. Art.4 La valutazione è trasparente e tempestiva: lo studente conosce i criteri di valutazione e i conseguenti livelli delle prove individuali: orali, scritte e pratiche e dei crediti formativi. Le valutazioni, orali e scritte, di interperiodo, quadrimestrali, di scrutinio finale, hanno carattere personale. Art.5 Ogni dato psicofisico e situazione familiare, riferiti allo studente e significativi nell’attività formativa, sono rilevati in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità, ai sensi della L 31/12/96 N 675. Art.6 Gli studenti hanno diritto alla partecipazione democratica attraverso la rappresentanza paritetica alle commissioni di lavoro, presenti nella scuola, sugli argomenti che li riguardano. Gli studenti intervengono in ogni fase della elaborazione e della decisione. Tutti i risultati di lavoro elaborati dalle commissioni su argomenti che riguardano la componente studentesca ottenuti senza la prevista partecipazione degli studenti sono da considerarsi in contrasto con le normative presenti nel Regolamento. 54 di 69 Art.7 Per essere facilitato nella partecipazione, lo studente ha il diritto di conoscere normative e procedure che si consolidano nell’attività scolastica in cui è coinvolto quotidianamente. Ogni studente all’atto dell’iscrizione riceve lo schema del Piano dell’offerta formativa e il Regolamento d’Istituto. Art.8 Gli studenti nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa propongono attività aggiuntive in sintonia con i loro interessi. Il Comitato Studentesco di cui alle leggi 133 e 567 esprime pareri sulle attività della scuola formulate nel Piano dell’Offerta Formativa; a tal fine gli studenti, nelle loro assemblee formulano valutazioni e proposte, che verranno comunicate alla Commissione paritetica incaricata della predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa. Art.9 Fanno parte integrante del presente Regolamento i regolamenti delle attività, degli spazi e degli organismi In relazione al regolamento di Istituto, e ai regolamenti delle attività e degli spazi, svolge funzione interpretativa, e, se necessario, propositiva l’Organo di Garanzia previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti. Art.10 Il Dirigente Scolastico, sentiti il Presidente del Consiglio d’Istituto e il Presidente dell’organo di garanzia, può sospendere l’efficacia dei regolamenti d’Istituto per motivi d’urgenza e necessità, per un periodo di tempo non superiore a trenta giorni, dando prescrizioni alternative con circolare. Art.11 I regolamenti d’, oltre ad essere pubblicate nelle forme degli atti del Consiglio d’Istituto, vengono consegnati agli studenti all’atto della prima iscrizione. La necessità di idonea informazione può essere assolta anche mediante pubblicazione sul sito dell’Istituto. DOVERI Art.12 Gli Studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti, del Personale della scuola, dei compagni, e di tutti coloro che svolgano attività all'interno dell'Istituto, lo stesso rispetto anche formale che richiedono per se stessi. Ognuno ha il dovere di un comportamento rispettoso, corretto e diligente. La disciplina e' affidata all'autocontrollo degli studenti e alla responsabile vigilanza dei Docenti, del Personale non docente e del Preside. Art.13 L’Istituto è aperto agli studenti dalle ore 08,00 alle ore 14,00; per usufruire delle strutture dell’istituto in orario extrascolastico ed in periodi di pausa dell’attività didattica ci si attiene al regolamento della legge Art.14 A norma delle vigenti disposizioni di legge, non è consentito fumare all’interno dell’Istituto, pertanto ai trasgressori saranno applicate le sanzioni di legge. I telefoni cellulari vanno mantenuti spenti durante lo svolgimento delle attività didattiche in tutto l’Istituto. Tutte le componenti della scuola sono tenute al rispetto di queste norme. Art.15 Nel periodo intercorrente tra il termine delle lezioni mattutine e l'inizio delle attività pomeridiane, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli Studenti dovranno autonomamente dimostrare la propria maturità personale. Art.16 E' preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico e gli spazi verdi esterni, che sono beni dell’intera comunità scolastica. Art.17 Di eventuali perdite o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori 55 di 69 sanzioni penali, coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato i materiali e la struttura danneggiati. Art.18 L'Istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati, pur cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi di furti, mediante la vigilanza del personale non docente. Pertanto tutte le componenti scolastiche sono invitate a non lasciare incustoditi oggetti personali. Art.19 Gli studenti, che non intendono presenziare all'assemblea studentesca di, non possono allontanarsi dalla scuola, ma debbono restare in aula per effettuare, con i docenti in servizio, attività di recupero e/o approfondimento. Gli studenti, che partecipano all'assemblea, vi rimangono fino allo scioglimento della stessa. Art.20. Gli studenti possono affiggere comunicazioni negli spazi loro assegnati, e ne sono responsabili. Le comunicazioni anonime verranno rimosse. Art.21 Per le sanzioni relative a comportamenti scorretti si rimanda al regolamento di Disciplina. Si rinvia all’Organo di Garanzia la conciliazione delle conflittualità in merito all’attuazione e all’interpretazione dei principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Art.22 La frequenza regolare alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria. Art.23 Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono della seconda campanella (ore 8.25.). Alle ore 8.30 deve avere inizio la lezione. Solo per gravi ed eccezionali motivi, valutati dal docente collaboratore, potrà essere consentito l’accesso entro il termine massimo di 10 minuti dopo il suono della seconda campanella (8.25). In ogni altro caso l’accesso è possibile all'inizio della seconda ora di lezione, previa autorizzazione della Dirigenza. L'entrata all'inizio della terza ora di lezione può essere consentita solo in casi eccezionali, previa presentazione di idonea motivazione. Art. 24 E' possibile autorizzare permessi di uscita anticipata, di norma, non prima dell'inizio della quarta ora di lezione. Le richieste vanno presentate per l'autorizzazione in V.Presidenza all'inizio delle lezioni. Se l'uscita anticipata è dovuta ad un malore, lo studente è tenuto a dare avviso della situazione al docente interessato. Art. 25 Nel corso della lezione lo studente può lasciare l'aula solo per motivi eccezionali e comunque per breve tempo con il permesso preventivo dell’insegnante responsabile. Lo studente non può sostare nei bagni, nei corridoi e negli atri durante le lezioni. Art. 26 Lo studente, che per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni, ha l'obbligo di giustificare, dichiarandone il motivo prima di essere riammesso in classe, Le giustificazioni si effettuano esclusivamente mediante l'apposito libretto personale. La giustificazione deve essere firmata da un genitore se lo studente non ha compiuto gli anni 18. Art. 27 Ogni assenza per malattia di durata superiore a cinque giorni deve essere accompagnata da regolare certificato medico, attestante la possibilità della riammissione a scuola. Art. 28 La giustificazione deve essere presentata all'insegnante della prima ora di lezione. Qualora, per casi eccezionali, lo studente ne fosse sprovvisto sarà ammesso in tale giorno con riserva, fermo restante l’obbligo di presentare la giustificazione entro e non oltre il giorno successivo, pena la non ammissione o ulteriore ammissione con riserva con provvedimento della dirigenza. 56 di 69 Art. 29 Il Preside o un suo delegato ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori ulteriori chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata l'assenza. Art.30 Le assenze ingiustificate, le assenze e i ritardi e le uscite numerose e/o metodiche costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto nell'attribuzione del voto di condotta. Il Preside segnala alle famiglie periodicamente i casi di numerose assenze o di dubbia giustificazione, anche su richiesta del Coordinatore dei Consigli di classe. Art.31 In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente ed ATA la scuola declina ogni responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine delle lezioni per impossibilità di assicurare almeno la vigilanza. Alle famiglie verrà dato preavviso dello sciopero con almeno un giorno di anticipo tramite comunicazione attraverso i propri figli. Art.32 Nessuno studente è autorizzato a lasciare l’Istituto anticipatamente, ad eccezione degli studenti maggiorenni, previa specifica formale richiesta scritta recante una motivazione ritenuta valida, e degli studenti minorenni per i quali i genitori presentano una formale richiesta di autorizzazione a lasciare l’istituto e prelevano direttamente i propri figli. TITOLO II : REGOLAMENTO DISCIPLINARE Art.33 (Mancanze disciplinari) Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto verso tutti i soggetti che operano nella scuola, nel rispetto delle persone e delle cose: debbono inoltre osservare i regolamenti dell’istituto, la cui violazione è sanzionata secondo le norme del presente regolamento. Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di salute, razza e sesso. Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica nei confronti delle persone, indipendentemente dai profili di responsabilità civile o penale che eventualmente ne conseguano. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola: è pertanto loro dovere osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza in vigore nell’istituto. Gli studenti sono tenuti ad un abbigliamento e ad un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico. Art.34 (Responsabilità disciplinare). La responsabilità disciplinare è personale: le sanzioni disciplinari non influiscono sulla valutazione di profitto. Ogni studente può essere richiamato oralmente ai doveri di correttezza e rispetto da parte di un qualsiasi adulto in attività di servizio presso l'Istituto. La segnalazione di comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto può provenire da tutte le componenti della comunità scolastica, e dagli adulti che svolgano attività a qualsiasi titolo all’interno dell’istituto. Art.35 (Sanzioni disciplinari). Le sanzioni disciplinari sono l’ammonizione e la sospensione dalle lezioni: esse sono attribuite tenendo conto della situazione personale dello studente. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare commessa e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Le sanzioni disciplinari sono irrogate sempre per iscritto ad eccezione della sola ammonizione orale; esse sono sempre adeguatamente motivate, e vengono notificate allo studente interessato. I provvedimenti di sospensione e ammonizione scritta sono comunicati alle famiglie degli studenti interessati. A titolo puramente esemplificativo si allegano in parte integrante al presente regolamento le tabelle A e B, che si riferiscono a possibili ipotesi di infrazioni disciplinari classificate rispettivamente non gravi e gravi. Qualsiasi comportamento che comunque violi i regolamenti potrà in ogni caso essere preso in considerazione ai fini disciplinari. 57 di 69 Art.36 (Ammonizione). L’ammonizione è il provvedimento disciplinare più lieve, ed è irrogata, previo rapporto del personale dell’Istituto, dal Capo d’istituto, sentito il docente coordinatore del consiglio della classe nella quale è inserito lo studente. L’ammonizione è data in forma orale, previa rapida istruttoria sui fatti oggetto del provvedimento, qualora lo studente accetti la conversione della sanzione ai sensi del successivo art.6 del regolamento. L’accettazione della conversione comporta la rinunzia all’appello. In questo caso, dell’ammonizione è redatto semplice processo verbale, che resta agli atti della Presidenza. Qualora la conversione non sia accettata, il provvedimento dell’ammonizione è irrogato per iscritto, e viene inserito nel fascicolo personale dello studente. L’ammonizione irrogata per iscritto può essere impugnata innanzi all’organo di garanzia, nelle forme di cui al successivo art.9. Art.37 (Sospensione). La sospensione si applica in caso di gravi o reiterate mancanze disciplinari, per un periodo non superiore a quindici giorni: l’irrogazione della sospensione è di competenza del Consiglio di classe con la presenza delle componenti esterne. Qualora fra le componenti elette vi sia lo studente che ha posto in essere il comportamento che costituisce mancanza disciplinare, o i suoi genitori, questi sono esonerati. Il procedimento di sospensione ha inizio con la convocazione, da parte del Preside, del Consiglio di classe: tale convocazione va notificata allo studente interessato, che si presenta per esporre le proprie ragioni, senza poter assistere alla discussione relativa all’irrogazione della sanzione. Al termine della discussione la votazione avviene a scrutinio palese: nel verbale viene riportato esclusivamente l’esito della votazione. In caso di parità prevale il voto del Preside. Il Consiglio di classe convocato per esaminare l’eventuale irrogazione di una sospensione, può attribuire un’ammonizione. Art.38 (Conversione delle sanzioni). L’organo che commina la sanzione offre sempre la possibilità di convertirla in attività a favore della comunità scolastica, liberamente individuate nello stesso provvedimento sanzionatorio in modo proporzionale alla mancanza disciplinare. Queste attività, che non devono svolgersi contemporaneamente alle ore di lezione, possono consistere, a titolo esemplificativo, in piccola manutenzione, sistemazione di spazi, o pulizie. La conversione dell'ammonizione comporta il non inserimento del verbale d'ammonizione nel fascicolo personale, fatta salva la registrazione agli atti della presidenza, prevista nel precedente art.4. La conversione della sospensione comporta la possibilità per lo studente di evitare l'allontanamento dalla comunità scolastica. Art.39 (Procedimento). Non può essere irrogata alcuna sanzione disciplinare senza che prima lo studente interessato sia stato invitato ad esporre le proprie ragioni eventualmente assistito dal legale rappresentante: l’organo competente all’irrogazione della sanzioni può sentire i soggetti coinvolti nei fatti che costituiscono oggetto di accertamento, se necessario anche in contraddittorio. Art.40 (Impugnazioni). Avverso la sanzione disciplinare della sospensione è ammesso ricorso al USP di Nuoro entro trenta giorni dalla comunicazione della sanzione stessa, in conformità a quanto previsto dall’art.328 comma 4 del D.Lgs.n.297/94. Avverso la sanzione disciplinare dell’ammonizione scritta è ammesso ricorso da parte degli studenti, entro quindici giorni dalla comunicazione dell’irrogazione, all’Organo di garanzia di cui al successivo art.10. L’avvenuta conversione della sanzione comporta rinunzia all’impugnazione. Art.41 (Organo di garanzia). Per la composizione, nomina e funzionamento dell’Organo di garanzia, si rinvia al regolamento dell’organo stesso. Il procedimento innanzi all’organo di garanzia ha inizio con la proposizione di impugnazione avverso l’ammonizione da parte dello studente, che deve essere sentito nella fase istruttoria dell’appello. L’organo di garanzia decide sull’appello in camera di consiglio. Al termine della discussione la votazione avviene a scrutinio palese: nel verbale viene riportato esclusivamente l’esito della votazione. In caso di parità prevale 58 di 69 il voto del presidente. Nel caso in cui lo studente appellante faccia parte dell’organismo di garanzia, nel procedimento che lo interessa verrà sostituito dal membro supplente. L’organo di garanzia è altresì competente a dirimere, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione al presente regolamento. TABELLA A INFRAZIONI DISCIPLINARI NON GRAVI (SANZIONE: AMMONIZIONE) DOVERI (art.3 dello Statuto) 1. 2. 3. 4. 5. FREQUENZA REGOLARE E IMPEGNO SCOLASTICO 6. 7. 8. 9. 1. 2. 3. 4. RISPETTO DEGLI ALTRI 5. RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE COMPORTAMENTI CHI che si caratterizzano come accerta e stabilisce la infrazione ai doveri sanzione Elevato numero di assenze Assenze ingiustificate Assenze "strategiche" Contraffazione di firme di giustificazione Ritardi e uscite anticipate oltre il consentito (non documentate) Ritardi al rientro intervalli e al cambio d'ora Mancata esecuzione delle specifiche attività in classe Il Preside, in accordo con il Consegna non puntuale delle coordinatore della classe: verifiche Mancato svolgimento delle 1. accoglie le segnalazioni e esercitazioni assegnate accerta la veridicità delle Insulti e termini volgari e/o infrazioni offensivi 2. applica la sanzione Interventi inopportuni durante le dell'ammonizione lezioni 3. offre la possibilità della Non rispetto del materiale altrui conversione della Atti o parole che sanzione, individuando le consapevolmente tendano a attività necessarie alla creare situazioni di conversione stessa emarginazione Mancato rispetto APPELLO nell'abbigliamento o nel comportamento delle "regole" di All'organo di garanzia ogno luogo esterno di attività scolastica 1. Violazioni involontarie dei regolamenti di laboratorio e degli spazi attrezzati 1. Mancanza di mantenimento della pulizia dell'ambiente 2. Danneggiamenti involontari delle attrezzature di laboratorio, ecc… 3. Scritte su muri, porte e banchi. TABELLA B INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI (SANZIONE: SOSPENSIONE) 59 di 69 DOVERI (art.3 dello Statuto) 1. 2. 3. RISPETTO DEGLI ALTRI 4. 5. 6. 7. RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE 1. RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE 1. COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazione ai doveri Ricorso alla violenza / atti che mettono in pericolo l'incolumità altrui Utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui Propaganda e teorizzazione della discriminazione dei confronti di altre persone Compimento di fatti di reato Violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati Introduzione nella scuola di alcolici e/o droghe CHI accerta e stabilisce la sanzione Il Consiglio di classe: 1. accoglie le segnalazioni in unione con la presidenza, e accerta la veridicità delle infrazioni 2. applica la sanzione della sospensione 3. offre la possibilità della conversione della sanzione, individuando le attività necessarie alla uso improprio o reiterato del conversione stessa telefono cellulare APPELLO Danneggiamento volontario di strutture e/o attrezzature (vetri, Al USP di Nuoro pannelli, strumenti di laboratorio, attrezzi e suppellettili nelle palestre) Infrazioni non gravi che si ripetono dopo sanzioni già applicate Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica fino ad un massimo di 15 gg sono adottati dal Consiglio di classe. Le sanzioni che comportano un allontanamento dalla comunità scolastica superiore a 15 gg sono adottati dal Consiglio di Istituto. TITOLO III : REGOLAMENTO USCITE, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Capo I – Uscite di più giorni. Art.42 (Uscite di più giorni) I Consigli di classe, nell’ambito delle deliberazioni del Collegio dei Docenti, che ritengono opportuno realizzare un’uscita di più giorni presentano al Dirigente Scolastico un progetto coerente con la programmazione didattico-educativa annuale, attinente ad obiettivi e contenuti disciplinari di interesse rilevante. Il progetto, che dovrà essere inserito nel piano di lavoro formulato dai Consigli di Classe entro il mese di ottobre, si articola in tre fasi didattiche, da svolgersi prima, durante e dopo l’uscita. Art.43 (Docenti accompagnatori) La scelta degli insegnanti accompagnatori, di competenza del Dirigente, sarà coerente con gli obiettivi didattici individuati dal Consiglio di Classe, e almeno uno di loro dovrà appartenere ad un’area disciplinare significativa per la realizzazione del progetto. Non possono accompagnare le classi ad uscite di più giorni insegnanti che abbiano già partecipato, durante lo stesso anno scolastico ad iniziative, all’estero o in Italia, a meno che l’uscita di più giorni non si verifichi in momenti di sospensione dell’attività didattica. 60 di 69 Art.44 (Classi partecipanti) Su indicazione del Collegio dei docenti le seguenti classi possono effettuare uscite di più giorni: - Biennio: max. 1 giorno; Triennio 3-4-5 classi: max. 6 giorni con 5 pernottamenti anche all’estero; Art.45 (Partecipazione degli studenti) L’istituto favorisce e garantisce la partecipazione dei singoli studenti alle iniziative proposte tenendo presenti criteri di economicità non legati alla diminuzione della qualità dei servizi offerti. Gli studenti di ogni classe potranno scegliere l’itinerario più confacente alle proprie necessità tra quelli loro proposti dal Consiglio di classe. La classe potrà effettuare le uscite programmate soltanto se le adesioni raggiungono almeno i 2/3 dei frequentanti. L’Istituto contribuirà alle spese sulla base di quanto iscritto in bilancio. La ripartizione sarà fatta per classi, privilegiando il viaggio di istruzione di fine corso delle classi quinte. Art.46 (Costi). Al fine di consentire alle famiglie l’iniziativa meno gravosa dal punto di vista economico i Consigli di classe cercheranno di proporre itinerari paragonabili per efficacia formativa. Capo II – Uscite di un giorno a carattere culturale e sportivo. Art.47 (Visite guidate). Sono interessate allo svolgimento di visite guidate tutte le classi dell’istituto. Ciascuna classe potrà effettuare visite guidate, previa adesione di almeno 2/3 degli studenti frequentanti. Art.48 (Programmazione didattica). Il Consiglio di Classe, nell’ambito della programmazione didattica, propone l’effettuazione delle visite, e indica i docenti accompagnatori privilegiando ove possibile i docenti delle discipline oggetto della visita. Il Consiglio di Classe progetta le attività all’interno del piano di lavoro della classe approvato all’inizio dell’anno scolastico. Art.49 (Casi d’urgenza). Nel caso di visite non programmabili all’inizio dell’anno scolastico, il docente proponente potrà presentare richiesta in qualsiasi momento dell’anno. Art.50 (Docenti accompagnatori). I docenti accompagnatori non possono effettuare più di tre visite guidate durante l’anno scolastico; possono, in caso di necessità, superare questo limite se non hanno partecipato ad iniziative quali viaggi d’istruzione. Art.51 (Giustificazione delle assenze). Gli studenti che non parteciperanno all’uscita, essendosi regolarmente iscritti, dovranno giustificare l’assenza il giorno successivo sul libretto. Capo III – Disposizioni comuni. Art.52 (Numero di docenti accompagnatori). Il numero degli insegnanti accompagnatori dovrà essere adeguato al numero degli studenti, orientativamente uno ogni quindici. Art.53 (Organizzazione e assicurazione). Il mezzo di trasporto verrà indicato di volta in volta. L’organizzazione potrà essere curata o direttamente dall’istituto o tramite agenzia. E’ obbligatoria la stipulazione di un’assicurazione per studenti e insegnanti contro gli infortuni e la responsabilità civile, secondo le norme vigenti per chi ne fosse sprovvisto. Art.54 (Orario di arrivo). L’obbligo di sorveglianza termina con l’arrivo presso l’Istituto o il luogo fissato per il ritorno e comunque perdura fino all’orario previsto dal programma comunicato ai genitori. 61 di 69 Art.55 (Consenso). Per tutti gli studenti va acquisito preventivamente da parte dell’Istituto il consenso dei genitori. TITOLO IV : REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA DIRETTIVA 133/96 Art.56 (Utilizzo degli spazi).L’Istituto “Oggiano” è scuola aperta in conformità alla direttiva ministeriale n.133/96, e del relativo regolamento attuativo. L’Istituto mette a disposizione, per un uso diligente, spazi, locali e attrezzature, compatibilmente con le ragioni di servizio e di sicurezza, per le finalità previste nella direttiva ministeriale. Art.57 (Iniziative complementari e integrative). Le iniziative complementari e integrative di durata annuale devono essere presentate al Dirigente Scolastico entro il quindici ottobre di ogni anno, per la deliberazione da parte degli organi competenti. Proposte successive o estemporanee possono essere esaminate singolarmente con apposita delibera. Art.58 (Attività di studio). Le attività di studio e approfondimento in orario scolastico richieste da gruppi di studenti possono svolgersi, sotto la sorveglianza del personale in servizio, previa domanda al Dirigente Scolastico da consegnare con quarantotto ore di anticipo. Art.59 (Iniziative promosse da Enti). Le iniziative promosse da Enti o Associazioni esterne sono disciplinate da apposita convenzione la cui durata, di norma, non può essere superiore ad un anno. In tali convenzioni sono indicate le specifiche modalità di accesso, d’uso e di rilascio di spazi e attrezzature, con l’indicazione di un soggetto responsabile. Art.60 (Attività complementari). Le attività complementari sono sottoposte ai criteri di valutazione dei Consigli di classe ai fini dell’attribuzione dei crediti scolastici e/o formativi. Art.61 (Disposizione finale). Per quanto non previsto dal presente regolamento valgono le norme vigenti nell’ordinamento giuridico italiano. TITOLO V : REGOLAMENTO DELLE AULE E DEGLI SPAZI COMUNI Capo I – Aule Art.62 (Aule). Le aule devono contenere, per ragioni di sicurezza, i banchi in doppia fila in modo da facilitare l’esodo in caso di necessità e la pulizia del locale. I docenti della prima ora di lezione devono segnalare al Dirigente Scolastico, per iscritto, eventuali casi di mancata o insufficiente pulizia. Le aule sono affidate al senso di responsabilità dei gruppi classe che via via le occupano. Gli utenti sono tenuti al rispetto di un principio generale di buona manutenzione di qualsiasi arredo e strumentazione presente nelle aule, che pertanto non devono subire alcun tipo di danneggiamento. I Consigli di Classe possono dettare norme specifiche applicabili a singole classi sull’utilizzo dello spazio aula. Non è consentito consumare cibi e bevande nelle classi. Art.63 (Uso di attrezzature). L’utilizzo di PC, televisori, videoregistratori, ed ogni altra strumentazione, è riservato esclusivamente a scopi didattici. In casi di danneggiamento alle attrezzature permane il principio di responsabilità solidale dell’intera classe di cui al successivo articolo, qualora non sia individuabile un singolo responsabile. Nell’utilizzo dei PC gli utenti sono tenuti ad osservare le norme di cui al regolamento dei laboratori di informatica, in quanto applicabili. Art.64 (Danneggiamenti). Qualora si verifichi l’esistenza di guasti o danni, è necessario dare immediato avviso della circostanza al personale addetto. Se nelle aule si verifichino danni a 62 di 69 strutture o attrezzature, e non sia possibile risalire a responsabilità individuali, risponderà dei danni collettivamente la classe che per ultima ha occupato l’aula. Art.65 (Pianta della classe). E’ compito dei Coordinatori di Classe costruire la pianta dei banchi e dei posti di ogni classe, e per ogni aula occupata dalla classe. Art.66 (Corridoi e atri). Il transito nei corridoi e negli atri deve avvenire ordinatamente, e senza recare alcun pregiudizio a persone o cose, o comunque disturbo all’attività didattica nelle aule. Capo II – Spazi comuni esterni Art.67 (Spazi comuni esterni). Gli utenti della scuola debbono accedere agli spazi comuni esterni con senso di responsabilità, senza recare danno alle strutture e disturbo alle attività didattiche che si svolgono nelle aule contemporaneamente. Qualora si utilizzino sedie o arredi, essi vanno riposti correttamente al termine dell’uso. E’ vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto negli spazi comuni esterni. Art.68 (Sorveglianza). L’utilizzo degli spazi comuni esterni nel corso delle attività didattiche avviene sotto la sorveglianza dei docenti interessati. Al di fuori delle attività didattiche, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli studenti dovranno autonomamente dimostrare la loro maturità personale. Non è consentito svolgere giochi di squadra, o comunque attività che comportino un qualsiasi rischio per l’incolumità fisica. TITOLO VI : REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA Art.69 (Norme generali).La biblioteca è luogo finalizzato alla consultazione e al prestito dei testi, all’uso didattico con sussidi multimediali e di rete, allo studio individuale aperta alle componenti scolastiche dell’Istituto e al territorio. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente Scolastico il responsabile della biblioteca. L’orario di apertura corrisponderà, di regola, all’orario delle lezioni e potrà anche prevedere spazi pomeridiani. Il responsabile della biblioteca integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza con il parere obbligatorio del prof. Respano. Art.70 (Utilizzo postazioni). Ogni utente dovrà segnalare al personale in servizio eventuali anomalie, cattivo funzionamento, rotture o mancanza di materiali. Le postazioni PC sono numerate come da pianta esposta. Non è consentito cambiare le impostazioni prefigurate. Art.71 (Utilizzo materiali). E’ possibile l’utilizzo di tutti i materiali presenti nella biblioteca: visionare cassette, CD-rom, test di autovalutazione, navigare in Internet, ascoltare CD audio, consultazione degli schedari e testi . Non è consentito fare chat, né utilizzare materiale proprio. Art.72 (Salvataggi). E’ possibile salvare da Internet esclusivamente materiale didattico, utilizzando i FD in dotazione al centro o FD personali, previo controllo e autorizzazione del personale in servizio. L’utilizzo delle stampanti è consentito esclusivamente per scopi didattici. Art.73 (Prestito materiale). Opere e riviste possono essere consultate liberamente nella biblioteca : per la consultazione dei libri è prevista la compilazione della scheda. E’ possibile avere a prestito in classe e/o a domicilio libri, riviste, opere di consultazioni, 63 di 69 videocassette e CD compilando la scheda e provvedendo alla restituzione entro i tempi concessi dal personale in servizio. Gli utenti hanno l’obbligo di restituire il materiale preso a prestito integro e senza alcuna manomissione. Chi deteriora o smarrisce materiale della biblioteca è tenuto a restituirlo nella edizione più recente, oppure a risarcire il danno a seconda della valutazione di mercato. Art.74 (Richieste nuovi acquisti). Gli insegnanti e gli alunni possono inoltrare richiesta di libri, abbonamenti, riviste, videocassette e CD consegnandola al Dirigente Scolastico. TITOLO VII : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI INFORMATICA Art.75 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidate al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art.76 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va riportata sulla pianta stessa. Art.77 (Accesso ai laboratori). Gli studenti possono entrare in laboratorio solo in presenza dell’insegnante. In caso di necessità debbono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo dei laboratori con anticipo al responsabile: va comunque garantita la presenza di un docente nel corso delle attività. Il docente deve firmare il registro di laboratorio ogni qualvolta utilizzi il laboratorio stesso. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave. Art.78 (Salvataggi e configurazioni). I file vanno salvati sul disco di rete all’interno della cartella intestata all’utente. I file non registrati come sopra esplicitato verranno rimossi. In caso di necessità richiedere i floppy disk al responsabile del laboratorio. E’ consentito utilizzare solo dischi forniti dall’istituto: l’utilizzo di propri FD/ pen drive è possibile, purchè si tratti di file di archivio, previo controllo ed autorizzazione del docente presente in laboratorio. Gli studenti non possono cambiare le configurazioni di Windows e di altri programmi, o selezionare applicazioni non visualizzate da icona, se non per esigenze didattiche ed in presenza del docente. Art.79 (Responsabilità per guasti). Ogni docente è responsabile dell’utilizzo delle macchine e dei programmi durante le proprie ore di lezione. Eventuali malfunzionamenti registrati all’inizio delle lezioni vanno immediatamente segnalati al responsabile di laboratorio. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. Art.80 (Attivazione del sistema). Al termine del proprio lavoro ogni utente deve disconnettere il pc. Il docente dell’ultima ora è responsabile dello spegnimento delle macchine. Art.81 (Applicazione del regolamento). Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a qualsiasi titolo sono autorizzati all’utilizzo dei laboratori. Art.82 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio. 64 di 69 Art.83 (Disposizione finale). Gli utenti dovranno comunque attenersi alle ulteriori e specifiche disposizioni che potranno essere impartite nel corso dell’anno scolastico dal responsabile del laboratorio. TITOLO VIII : REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO Art.84 (Funzionamento del laboratorio). La cura e il buon funzionamento del laboratorio sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente, un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art.85 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va prontamente riportata sulla pianta stessa. Ogni eventuale spostamento deve essere sempre annotato sul registro delle presenze. Art.86 (Accesso al laboratorio). Chiunque utilizzi il laboratorio linguistico deve apporre la propria firma nel registro delle presenze. Art.87 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Ogni docente risponde dell’utilizzo della consolle nelle sue ore di lezione, e cura che gli studenti lascino in ordine l’aula. Al termine della lezione il docente deve preoccuparsi dello spegnimento del laboratorio. Il docente che evidenzia difetti di utilizzo deve segnalarlo al responsabile del laboratorio: in ogni caso deve evidenziare sul registro delle presenze eventuali guasti, mancanze, difetti, affinché i colleghi possano predisporre in modo adatto la propria attività. Art.88 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato o al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. Art.89 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio. TITOLO IX : REGOLAMENTO DELLA PALESTRA Art.90 (Funzionamento della palestra). La cura e il buon funzionamento della palestra sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. Il responsabile della palestra integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art.91 (Utilizzo dei materiali). Ogni docente risponde al responsabile dell’uso del materiale e delle attrezzature nelle sue ore di lezione e cura direttamente l’uso degli attrezzi da parte degli alunni. Cura che ogni attrezzo sia disposto ordinatamente negli appositi spazi prima che le classi lascino la palestra. Art.92 (Abbigliamento) Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono obbligatoriamente indossare scarpe da ginnastica riservate esclusivamente all’uso in palestra. L’obbligo di indossare scarpe da ginnastica vale anche quando la palestra è utilizzata in orario 65 di 69 extrascolastico. Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a presentarsi in palestra con indumenti adeguati (tuta, calzoncini e maglietta). E’ assolutamente vietato l’uso di deodoranti e prodotti spray di qualsiasi tipo.E’ vietato bere e mangiare all’interno dalla palestra. Art.93 (Custodia dei locali) Gli spogliatoi e i locali annessi alla palestra non sono custoditi, quindi l’Istituto non risponde per eventuali furti, danni o smarrimenti di oggetti lasciati incustoditi dagli studenti, che possono lasciare i propri effetti personali negli armadietti posti a loro disposizione o in consegna al docente. Art.94 (Infortuni). In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione o durante attività integrative pomeridiane che prevedano comunque la presenza di docenti di Educazione Fisica, lo studente infortunato deve dare immediata comunicazione dell’infortunio al docente, che provvederà alle opportune segnalazioni. Art.95 (Utilizzo della palestra fuori dall’orario scolastico). La palestra può essere concessa in uso, al di fuori degli spazi orari riservati all’Istituto, a Società sportive senza fine di lucro previa autorizzazione su delibera del Consiglio d’Istituto.. TITOLO X : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI SCIENZE DELLA MATERIA E DELLA NATURA E LABORATORI CORSO GEOMETRI Art.96 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente, un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art.97 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dai propri studenti per l’anno scolastico corrente: ogni variazione va riportata sulla pianta stessa. Art.98 (Accesso ai laboratori). Gli studenti non sono autorizzati ad accedere al laboratorio se non accompagnati dai loro docenti, o dal responsabile, o dall’assistente tecnico, o comunque non al di fuori dagli orari previsti. I docenti che necessitano dell’aula per predisporre eventuali esperienze possono farlo invece in qualunque momento. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave. Qualora fossero disponibili sia lo spazio aula che il laboratorio, il docente che scelga di utilizzare il laboratorio è tenuto a compilare il registro di presenza indicando la data, l’ora e la classe occupante il laboratorio, apponendovi inoltre la propria firma. Art.99 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Al termine di ogni esperienza, il materiale utilizzato va riposto dall’assistente tecnico negli armadi nello stesso ordine nel quale è stato trovato. Nessuno è autorizzato a prelevare materiale e portarlo fuori dall’aula senza informarne il responsabile o l’assistente tecnico. Gli strumenti elettrici non devono restare a lungo sotto tensione: pertanto la corrente deve essere tolta all’aula al termine di ogni lezione, ed anche i rubinetti dell’acqua e del gas, se utilizzati, devono essere chiusi al termine dell’uso. E’ fatto divieto agli studenti di servirsi di qualsiasi strumento, materiale, sostanza presente in laboratorio, senza l’autorizzazione del docente presente in laboratorio. Art.100 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non 66 di 69 accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. Art.101 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio. Durante gli spostamenti dall’aula alla palestra e ai laboratori e viceversa, gli alunni saranno accompagnati dai docenti in servizio. TITOLO XI : REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA Art.102 (Costituzione) E’ istituito l’organo di garanzia previsto all’art.5 comma 2 dello Statuto delle studentesse e degli studenti Art.103 (Composizione) L’organo di garanzia è composto da due docenti, un genitore, uno studente e un rappresentante del personale non docente: viene nominato dal Consiglio di Istituto e dura in carica tre anni. Per la componente studenti, possono far parte dell’organo di garanzia esclusivamente gli studenti iscritti ed eletti nel Consiglio d’Istituto. Il Consiglio di Istituto nomina altresì un membro supplente per ciascuna delle componenti. Art.104 (Decadenze) Gli studenti che lasciano l’Istituto decadono dalla carica, così come i docenti e i genitori, se il figlio lascia l’istituto. Studenti, docenti e non docenti cui sia inflitto un provvedimento disciplinare decadono dalla carica. Le surroghe avvengono secondo l’elenco dei supplenti. Art.105 (Competenze) L’organo di garanzia è competente alla soluzione dei conflitti sull’applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti, conformemente all’art.5 comma 3 dello statuto stesso. Svolge funzioni d’appello rispetto alla sanzione dell’ammonizione, secondo la procedura descritta nel regolamento di disciplina. L’organo di garanzia è altresì competente a risolvere, su richiesta degli studenti e di chiunque vi abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione ai regolamenti di istituto. L’organo di garanzia, inoltre, può proporre modifiche ai regolamenti dell’istituto, ad eccezione dei regolamenti degli organismi, presentando tali modifiche alla Commissione Regolamenti Art.106 (Funzionamento). L’organo detta al proprio interno regole di funzionamento, con apposito regolamento. E’ presieduto dal D.S. o da un Suo collaboratore. TITOLO XII : REGOLAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI Art.107 (Funzione delle assemblee). Le assemblee degli studenti costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società, pertanto sono per gli studenti occasione formativa alternativa alla normale attività didattica. Art.108 (Diritto di assemblea). Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12,13 e 14 del decreto legislativo 16.4.1994 n.297. Art.109 (Regolamenti degli organismi studenteschi). Il regolamento interno per il funzionamento dell’Assemblea d’istituto e del Comitato studentesco, nonché degli eventuali altri organismi che gli studenti intendano individuare, viene approvato dall’Assemblea ed inviato al Dirigente Scolastico e all’Organo di garanzia, che ne valutano la conformità ai regolamenti di istituto. 67 di 69 Deve altresì essere comunicata al Dirigente Scolastico la composizione del Comitato studentesco. Capo I – Assemblea di Istituto Art.110 (Partecipazione). La partecipazione all’Assemblea di Istituto è volontaria, pertanto gli studenti che non intendono parteciparvi resteranno in classe per svolgere attività di recupero e/o di approfondimento con i propri docenti in servizio. A tal fine i docenti registreranno le presenze in aula. Art.111 (Convocazione). L’Assemblea d’Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato studentesco o di almeno il dieci per cento degli studenti. La data di convocazione e l’ordine del giorno devono essere comunicati al Dirigente Scolastico almeno tre giorni prima dello svolgimento dell’Assemblea. Art.112 (Svolgimento). L’Assemblea di Istituto si articola con la partecipazione di tutte le classi. Dello svolgimento dell’Assemblea va redatto specifico verbale a cura del Presidente dell’Assemblea. Art.113 (Vigilanza). Il Presidente dell’assemblea assicura e controlla, con opportune forme organizzative, che il comportamento dei singoli partecipanti non contravvenga ai regolamenti di Istituto, e non sia tale da impedire il corretto svolgimento dei lavori. Durante l’Assemblea, i docenti in servizio e non impegnati in classe sono incaricati della sorveglianza al fine di assicurare la vigilanza sui minori e la sicurezza nei locali di svolgimento. Quando rilevino condizioni che non consentono il corretto svolgimento dei lavori, lo comunicano al Dirigente Scolastico, che, sentito il Presidente dell’Assemblea, può sospendere l’Assemblea stessa e far riprendere le lezioni. Capo II – Assemblee di classe Art.114 (Convocazione e durata). L’Assemblea di classe viene richiesta dai Rappresentanti degli studenti, o dalla maggioranza degli studenti della classe. L’Assemblea di classe ha un durata massima di due ore mensili, collocate consecutivamente nella stessa giornata. Art.115 (Procedura di convocazione). La richiesta di convocazione dell’Assemblea va presentata in Vicepresidenza almeno tre giorni prima dello svolgimento. L’Assemblea può aver luogo solo se autorizzata con notazione sul registro di classe. Art.116 (Verbale). Dell’Assemblea va redatto apposito verbale. La mancata consegna al Dirigente Scolastico del verbale preclude la possibilità di richiedere altra assemblea. Art.117 (Sorveglianza). Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’Assemblea di classe è incaricato della sorveglianza: quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può chiedere l’intervento della Presidenza per la sospensione dell’Assemblea e la ripresa delle lezioni; può inoltre far verbalizzare comportamenti scorretti o non rispettosi. 68 di 69 ___________________________________________________________________________________ 69 di 69