Giorgio Giraudi
Il Consiglio europeo
Lezione n.#
Parole chiave:
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Corso di Laurea:
Inserire testo
Insegnamento:
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A.A. 2012-2013
Il Consiglio europeo (1)
L'esistenza di quest'organo, che deriva
dall'istituzionalizzazione dei primi 'vertici europei' del 1969 e
del 1974, è stata formalmente riconosciuta con l'Atto unico
europeo del 1986. Con il Trattato di Lisbona il Consiglio
europeo diventerà formalmente indipendente dal Consiglio
dei ministri.
FUNZIONI
L'art.4 del TUE prevede che “il Consiglio europeo dà
all'Unione l'impulso necessario al suo sviluppo e ne definisce
gli orientamenti politici generali”. In pratica il Consiglio
europeo è il luogo dove vengono discusse, definite e
politicamente approvate le grandi strategie relative
all'integrazione europea, cioè dove vengono fissate le
macro-priorità, i principi e gli obiettivi generali che
definiranno una buona parte dell'agenda comunitaria negli
anni a seguire.
COMPOSIZIONE
Alle riunioni del Consiglio partecipano i Capi di stato e di
governo (in realtà i capi di stato quando sono anche capi di
governo come ad esempio per la Francia), il suo Presidente,
il Presidente della Commissione, un commissario europeo
scelto in base all'ordine del giorno dei lavori e l'Alto
rappresentante per la politica estera e di sicurezza.
Il Consiglio europeo elegge a maggioranza qualificata il
Presidente dell'UE (e dello stesso Consiglio europeo) per un
mandato di due anni e mezzo.
Il Consiglio europeo (2)
Il Consiglio europeo si riunisce quattro volte l'anno a
Bruxelles salvo casi straordinari.
Le sue riunioni avvengono nella massima riservatezza poiché
si vuole che i partecipanti siano liberi di esprimere le proprie
posizioni senza che esse siano immediato oggetto di
discussione da parte dell'opinione pubblica.
Le riunioni durano normalmente due giorni iniziano con una
cena comune dei capi di stato e di governo con il Presidente
della Commissione durante la quale vengono trattati
informalmente una serie di punti che saranno poi oggetto di
discussione formale in Consiglio.
In linea di principio la regola decisionale del Consiglio
europeo è quella del 'consenso', cioè del sostegno esplicito o
della mancata opposizione alle decisioni comuni. La ricerca
del consenso è facilitata dal fatto che il Consiglio non prende
decisioni giuridicamente vincolanti ma esprime posizioni
politiche comuni.
Tuttavia anche trovare un accordo su un testo politico
comune (la famose “conclusioni” con cui terminano i consigli
europei) può essere a volte difficoltoso in un'Europa a
ventisette
Il Consiglio europeo (3)
I compiti del Consiglio europeo (Brunazzo 2009) nel processo decisionale sono:
1) dettare le linee strategiche dell'UE come ad esempio la decisioni chiave rispetto alla nascita
dell'Unione economica e monetaria (EUM), i diversi processi di allargamento o la cosiddetta
Strategia di Lisbona;
2) prendere decisioni su questioni politiche particolarmente importanti e in particolare sulle
grandi questioni del mercato unico, sulle politiche oggetto del Metodo aperto di coordinamento e
sulle prospettive finanziarie;
3) influire in maniera importante sulla politica estera dell'UE attraverso la produzione di
dichiarazioni e conclusioni comuni che definiscano la posizione europea soprattutto nei casi di
importanti crisi internazionali;
4) svolgere spesso un ruolo di assoluto rilievo nei processi di riforma dei Trattati. In particolare
il recente Trattato di Lisbona permette al Consiglio europeo di attivare una procedura
semplificata di riforma dei Trattati attraverso il sistema delle passerelle che permette di
riformare ambiti di politica pubblica con il ricorso al voto a maggioranza qualificata invece che
all'unanimità.
Il Consiglio europeo. La preparazione dei vertici
La preparazione dei vertici del Consiglio europeo è affidata al
Presidente del consiglio stesso e al Consiglio Affari generali
che riunisce i ministri degli esteri degli stati membri.
Entrambe le istituzioni cooperano e si coordinano con il
Presidenza (semestrale) del Consiglio dell'UE e con il
Presidente della Commissione.
Per la scrittura degli ordini del giorno la procedura prevede
che le presidenze di Commissione, Consiglio dell'UE e
Consiglio europeo sottopongano al Consiglio Affari generali
un “progetto di ordine del giorno commentato”.
Sulla base di questo documento il Presidente del Consiglio
europeo predispone dei progetti di decisioni e dei progetti di
conclusioni che vengono inviati insieme alla proposta di
ordine del giorno alle capitali nazionali di norma almeno
quattro settimane prima della data prevista.
Il Consiglio europeo adotta l'ordine del giorno all'inizio della
riunione
Il Consiglio europeo. Lo svolgimento dei vertici
Le riunioni del Consiglio europeo durano due giorni e i
partecipanti si incontrano la sera della vigilia per una cena di
lavoro preliminare.
Il lavori possono avere inizio con una sessione riservata ai
capi di stato e di governo e al Presidente della Commissione
e proseguono nella mattinata con una sessione plenaria.
I pranzi, piuttosto lunghi, sono momenti più rilassati durante
i quali avvengono incontri bilaterali e discussioni informali
utili nella ricerca di un accordo.
Nel pomeriggio si tiene la seconda riunione plenaria e la
cena della sera fornisce l'occasione per ulteriori discussioni
informali.
Durante la notte i funzionari della Presidenza e del
Segretariato generale del Consiglio preparano una prima
bozza di conclusioni relativa ai punti discussi nella giornata
appena conclusa.
Nella seconda giornata si tengono nuovamente una o due
riunioni plenarie e nel pomeriggio o nella prima serata viene
pubblicata la dichiarazione che contiene le “Conclusioni del
Consiglio europeo”.
Subito dopo vengono organizzate le conferenze stampa (una
per ogni capo di stato o governo presenti).
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