Corso di Organizzazione Politica
Europea
Anno accademico 2012-13
LezioneIX
Il Consiglio Europeo
Europa building. Sede del Consiglio Europeo
Origini
La decisione di ufficializzare i summit dei
capi di stato e di governo che si erano
tenuti più volte nel corso degli anni
Sessanta venne dal vertice di Parigi del
1974. L’iniziativa fu del Presidente francese
Valery Giscard d’Estaing , appoggiata dal
cancelliere tedesco Helmut Schmidt.
Ragioni della costituzione del
Consiglio Europeo
• Volontà di riaffermare il controllo dei governi
nazionali sul processo di integrazione Europea dopo
la “crisi delle sedie vuote”
Ricerca di una forte leadership per la Comunità per
affrontare i problemi connessi con l’allargamento del
1973 e la crisi economica
Necessità di un’istituzione che avesse una visione
complessiva delle politiche europea, visto che le
decisioni sono prese in contesti segmentati (le
diverse formazioni del Consiglio dei Ministri)
Necessità di proiettare all’esterno un’immagine
unitaria della CEE
Processo di istituzionalizzazione
molto graduale
Non previsto dal Trattato di Roma viene
menzionato dai Trattati successivi ma solo
quello di Lisbona ne fa una istituzione della
UE a tutti gli effetti.
Alto grado di potere politico (vertici politici
s.m.) e bassa formalizzazione legale
IL CONSIGLIO EUROPEO
NEI TRATTATI
• ATTO UNICO – Fornisce il primo
riconoscimento giuridico al Consiglio
Europeo ma si limita a fissarne la
composizione (Il Consiglio Europeo riunirà
i capi di stato e di governo degli stati
membri e il Presidente della Commissione,
assistiti dai Ministri degli Esteri e da un
membro della Commissione) e la
periodicità delle riunioni (2 volte l’anno).
• Il TRATTATO DI MAASTRICHT nelle Disposizioni
Comuni riconosce il Consiglio Europeo come
istituzione formale dell’Unione Europea, col ruolo
di definirne gli orientamenti politici, e poteri
nell’ambito della UEM e della PESC; prevede che
presenti al PE rapporti scritti sulle sue riunioni e
annualmente sulla sua attività. La collocazione
degli articoli sul Consiglio Europeo nelle
Disposizioni Comuni e non nel corpo del Trattato
indica la volontà di tenerlo fuori dal quadro
istituzionale principale dell’UE e delle formalità
procedurali: questo significa che il Consiglio
Europeo quando si incontra come tale non è
tenuto ad operare in accordo con le regole
decisionali del Consiglio e non è soggetto alla
supervisione della Corte di Giustizia Europea.
•
Il TRATTATO DI AMSTERDAM rafforza i poteri in ambito PESC
•
Il TRATTATO DI NIZZA formalizza la prassi che sia il Consiglio
Europeo a indicare il nominativo del Presidente della Commissione.
•
Il TRATTATO DI LISBONA (art 18.1) include il Consiglio Europeo tra
le istituzioni dell’Unione insieme al PE, alla Commissione, il
Consiglio dei Ministri, alla Corte di Giustizia e alla Corte dei Conti e
ne e esplicita la responsabilità democratica(art.10.2)
“Gli s.m. sono rappresentati nel Consiglio Europeo dai loro Capi di Stato o di
governo…a loro volta responsabili di fronte ai propri cittadini o ai propri
parlamenti”
Modifica il meccanismo di determinazione della Presidenza,
sostituendo alla rotazione l’elezione a MQ da parte dello stesso
Consiglio per un mandato (rinnovabile 1 volta) di 2 anni e mezzo e
incompatibile con mandati nazionali.
Composizione
Fino al Trattao di Lisbona Capi di governo+
Ministri degli Esteri.
Il Trattato di Lisbona limita a Capi di
Governo, per ragioni di dimensione
(allargamento).
Possono essere invitati a intervenire , come
pure i Ministri economico-finanziari , se il
tema dibattuto lo richiede
Capo. Gov.
Presidenza a
rotazione
Capo di gabinetto Pres . CE; presid.
Coreper 2 funzionari Segretariato
Presidente
.CE
Segretariato
Generale
Consiglio
Alto
Rappresentant
e Politica
Estera
13 Capi
di
governo
Staff tecnico, traduttori
13 Capi
di
governo
Segretario Generale della
Commissione
Presidente della Commissione
Presidenza del Consiglio Europeo
Fino al 2009 il Primo Ministro del paese che
deteneva la Presidenza a rotazione tra gli s.m.
Dal 1 gennaio 2010 Presiedente eletto da s.m. per 2,5
anni
Scelta caduta sul belga Van Rompuy , figura che al
momento del suo insediamento ha con poca
visibilità internazionale. Considerata una scelta di
basso profilo rispetto alle candidature ipotizzate
(es. Tony Blair)
Compiti della Presidenza
• presiede il CE e ne guida i lavori
• assicura la preparazione e la continuità del lavoro del
Consiglio in cooperazione col Presidente della
Commissione e sulla base del lavoro del Consiglio
Affari Generali
• facilita la costruzione del consenso nel CE
• presenta un rapporto al PE dopo ogni riunione del CE
Assicura la rappresentanza esterna della UE in questioni
di politica estera e di sicurezza comune “senza
pregiudizio per i poteri dell’Alto Rappresentante”
Compiti della Presidenza
“Herding cats….”*
(Richard Corbett, 2011)
* “come guidare una mandria di gatti”
Compiti mal definiti
Il Trattato non specifica i limiti dell’azione
della nuova figura ma a lascia che essi si
emergano attraverso l’operato dei vari
presidenti.
Margine di ridisegno
La Presidenza di Van Rompuy
As the first elected President of the European Council, which
brings together the political heads of the member states as
well as the Commission President, Van Rompuy has
shaped this new, post-Lisbon Treaty position in an
impressive way. His political background and personal
qualities have equipped Van Rompuy with the right skill
set for a difficult and demanding job. It almost seems as if
the new presidency was invented with Van Rompuy in
mind. (D.Dinan 2012)
“has been quite successful in defining the nature of his job,
which was initially unclear, and his relation with other
major players”( de Schoutheete, 2012)
Il Consiglio Europeo e l’ECOFIN
• -Dall’avvio
dell’UEM ministri economico
finanziari (ECOFIN) sempre più importanti nei
lavori del Consiglio Europeo:
• parallelamente ai summit del Consiglio Europeo si
tiene di norma una riunione dell’ECOFIN
• nelle sedute del Consiglio in cui si discutono
questioni di natura economico-finanziaria i Ministri
economico finanziari sostituiscono nella
delegazione nazionale al Consiglio Europeo i
Ministri degli Esteri
Bassa istituzionalizzazione
• Bassa formalizzazione rappresenta un vantaggio per il
Consiglio Europeo perché ,unita all’autorità politica che gli
deriva dalla sua composizione, gli permette di operare con
maggiore autonomia e informalità .
•
• Il Consiglio Europeo ha cercato di evitare di essere
fortemente condizionato da norme e di mantenere il
massimo di flessibilità e manovrabilità.
•
• L’opportunità di decidere autonomamente la sua linea
d’azione ha fatto sì che il Consiglio abbia finito con
l’esercitare molti ruoli e funzioni
• (Nugent 2008)
RIUNIONI
• Quelle ufficialmente previste sono 4.
• Sono divenute sempre più frequenti nei fatti
-dall’avvio della “Strategia di Lisbona” nel 2000 si tiene
regolarmente un vertice di primavera per il coordinamento
della strategia stessa
-dalla metà degli anni novanta vertici speciali, nella seconda
metà dell’anno, spesso tematici
-eventuali altre riunioni si tengono per circostanze eccezionali
(es. set 2008 per la crisi in Georgia, 11-2-2010 su Grecia)
-riunioni per incontri con leader dei paesi terzi , per la
preparazione di incontri internazionali (es.G20) .
TrendPiù intergovernalismo: sempre più sede di decisioni in
alternativa a Consiglio dei Ministri
-
PREPARAZIONE DELLE RIUNIONI
DEL CONSIGLIO EUROPEO
Spetta alla Presidenza del Consiglio Europeo in collaborazione col
Consiglio Affari Generali.
In pratica il Presidente manada una bozza di agenda al CAG 4
settimane prima della riunione del CE , basato sulle precedenti
riunioni, i contatti coi governi e gli eventi correnti.
La bozza è discussa nel COREPER e nel CAG . Le bozze di
decisioni o conclusioni sono elaborate dalla Presidenza e
discusse dal CAG in una seduta 5 giorni prima del summit del
CE.
Non è un’agenda vincolante perché un capo di governo può
sollevare un’altra questione nel corso del summit, ma è
generalmente rispettata.
Il Segretariato Generale del Consiglio lavora per entrambe le
istituzioni
DOVE
Fino al 2008 almeno una riunione di solito si
teneva nel paese che deteneva la Presidenza
Dal 2008 si tengono a Bruxelles (in genere
nella sede del Consiglio )
La “foto di famiglia”
http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_
data/docs/pressData/Pics/photoGallery/%7B
e9932a11-a3de-4a73-87558f2f8815e2e6%7D.jpg
Svolgimento e decisioni
Normalmente 2 giorni.
Inizia con cena per i soli capi di governo (informalità).
Spetta al Presidente guidare le discussioni e favorire il
consenso , per es. interrompendo le riunioni per incontri
con una specifica delegazione (“i confessionali”) o
organizzando incontri a due delegazioni per dirimere i
contrasti.
Decisioni normalmente per consenso, e senza che siano
sottoposte a voto.
I Trattati elencano le regole decisionali per alcune materie (es:
unanimità su difesa e questioni costituzionali):su nomine
(Presidente Commissione,Alto Rappresentante, Board
BCE) la regola è MQ
Follow-up
Le Conclusioni del CE sono il documento che riporta
gli esiti decisonali del CE. Hanno un rilevante
valore politico, non legale .
Le Conclusioni dell’ultimo Consiglio Europeo, del 14-15 marzo 2013,
sono a :
http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/it/ec/
136166.pdf
Conferenze stampa di Presidenza e dei capi di
governo.
Presidente e Presidente della Commissione
presentano al PE i risultati del Summitt.
Caratteristiche del Consiglio
Europeo: AUTORITA’
- i suoi componenti occupano i vertici del
potere di governo negli s.m., e sono abituati
a vedere le proprie decisioni rispettate.
Così le decisioni del Consiglio Europeo
anche se non sono legalmente vincolanti si
impongono per il loro peso politico alle
altre istituzioni europee.
INFORMALITA’
-è una caratteristica originaria e che si cerca di
preservare delle relazioni all’interno del Consiglio
Europeo :poche persone, contatto diretto, “chiacchiere
davanti al caminetto”. Queste caratteristiche si
attenuano con l’allargamento e rischiano di
scomparire del tutto con l’Unione a 27 (vedi la “foto di
famiglia”).
Fa parte della “politica simbolica del Consiglio
Europeo”(Van Rompuy ha convocato la prima
riunione da lui presieduta nella più “ intima”
biblioteca della fondazione Solvay di Bruxelles
piuttosto che nella sede ufficiale del Consiglio)
Flessibilità
E’ connessa con informalità.
Per lungo tempo non vi sono state regole
procedurali formali. Oggi ci sono ma sono
interpretate in modo flessibile.
RELAZIONI DISEGUALI-proprio perché
le relazioni sono informali contano di più
le risorse di potere e sebbene tutti i capi
di governo siano formalmente eguali i
grandi paesi contano più dei piccoli.
Ugualmente
contano
seniority
e
esperienza dei partecipanti.
Funzioni del Consiglio Europeo
-fornire l’orientamento strategico alla UE-indirizzo
politico alle altre istituzioni (funzione per cui è
stato originariamente creato)
-funzioni decisionali –non previste ma sviluppate di
fatto, quando non si riesce a raggiungere un
accordo a livelli più bassi (es. prospettive
finanziarie 2007-13 e 2014-2020)
-metodo del coordinamento aperto (OMC) –Lisbona
2000; Europa 2020 assegna al CE la valutazione
dei progressi compiuti.
-politica estera
-riforma dei trattati
L’AGENDA DEL CONSIGLIO EUROPEO
) EVOLUZIONE DELL’UNIONE
1
EUROPEA
-questioni connesse con
l’allargamento (Copenhagen, 1993,
Bruxelles e Copenhagen 2002)
- crisi istituzionali o le questioni di
carattere istituzionale che richiedono
di essere ridefinite (Edimburgo 1992:
sussidiarietà)
)
QUESTIONI ISTITUZIONALI O
COSTITUZIONALI
specifiche questioni istituzionali (Ioannina
1994)
-costituzionalizzaione della UE, riforme
istituzionali (Milano 1985; Laeken 2001)
problemi di ratifica del Trattato di Lisbona
dopo il referendum irlandese (giugno
2008)
3) QUESTIONI
ECONOMICHEUnione Monetaria
• crisi finanziaria mondiale (es:15-16 ottobre
2008; la situazione economica della Grecia
febbraio 2010; le misure per il rilancio delle
economie europee 14-15 marzo 2013).
3)
RELAZIONI ESTERNEdichiarazioni su temi di
politica estera, strategie
comuni( Crisi georgianaConsiglio speciale
1/9/2008;Zimbawe, Birmania
giugno 2008 ; Libia Consiglio
straordinario 24 marzo 2011)
)SPECIFICI PROBLEMI DI POLICY :
4
i)problemi delicati che richiedono decisioni al
massimo livello o di carattere generale che
richiedono approccio intersettoriale
es. Patto per l’Immigrazione ratificato nel Consiglio
Europeo del 15-16 ottobre 2008.
Interventi possono essere:
-propositivi di nuove politiche (Lisbona 2000, Stoccolma
2001).
Risolutivi di questioni irrisolte dai consigli settoriali
Di indirizzo rispetto ad altre attività della Commissione o
del Consiglio.
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Corso di Organizzazione Politica Europea Anno accademico 2009-10