Benefici apportati da Board Fornisce analisi ad hoc, in tempo reale con informazioni di provenienza certa e condivisa; Consente una molteplice profondità di vista; Si basa su una Base dati attendibile, tempestiva e non corruttibile; Permette l’integrazione dei processi aziendali; Favorisce la connessione tra strategia e gestione operativa; Step 2: Creazione dell’Azienda Estesa Azienda Estesa I Processi si estendonoSnaidero ben al di fuori dai confini aziendali…. e le Nuove tecnologie supportano in modo concreto questo nuovo modello di business. AGENTI FORNITORI RIVENDITORI CONSUMATORI AZIENDA EXTRANET INTRANET EXTRANET INTERNET K-Commerce: Flussi di comunicazione Azienda, Gruppo Fornitori, agenti, rivenditori Consumatori K-Commerce: Gestione della conoscenza Knowledge Management K-Commerce ERP Systems E-Commerce Internal External Lo schema a cui i processi sopra elencati si riferiscono riguardano la convergenza tra processi transazionali legati all’e-commerce e processi collaborativi legati al Knowledge Management. Questa convergenza porta al processo di Knowledge based commerce. Azienda Tradizionale Listini Materie Manodope ra d’opera Dati tecnici Prodotti Servizi L’impresa è vista come una “black box” dove entrano materie prime e lavoro ed escono prodotti ed informazioni. Azienda Estesa E’ realizzata con la creazione di un network logistico/tecnico fra imprese nella filiera, dove l’output di un’impresa è input (in modo coordinato) dell’altra. Azienda Estesa della Conoscenza Il network comprende logistica, informazioni tecniche e conoscenza in senso allargato, ricostituendo a livello di network le strutture di singola impresa. Elementi di integrazione dell’azienda estesa FOCUS STRATEGICO FOCUS PRODUTTIVO SISTEMI INFORMATIVI KNOWLEDGE MANAGEMENT Azienda Tradizionale Azienda Estesa Esistente allo stato dell’arte Azienda Estesa della Conoscenza (proposta SNAIDERO) Obiettivi centrati sull’azienda con difficoltà di ottenere feed-back diretto dal cliente Produzione interna integrata con difficoltà di gestire la gamma e le personalizzaz. di Sistemi informativi prodotto locali e chiusi Obiettivi centrati sul cliente con continuo feed-back e fidelizzazione dello stesso Obiettivi centrati sulla trasmissione e condivisione di conoscenza verso il cliente ed gli altri attori della filiera Integrazione dei processi produttivi verso l’esterno supportata da condivisione di “vision” e di strategia Conoscenze distribuite sui sistemi informativi lungo tutta la filiera attraverso un utilizzo intensivo delle Nuove Tecnologie Completa partecipazione della filiera allo sviluppo di conoscenze condivise. Gestione della Conoscenza interna e limitata per funzioni. Integrazione dei processi produttivi verso l’esterno dell’azienda con ampliamento dell’offerta e delle personalizz. Sistemi informativi aperti, comunicanti con tutta la filiera limitatamente alle transazioni Accessibilità parziale della Conoscenza tra fornitori, distributori e clienti (manca una esplicita finalizzazione a questo aspetto). Elementi di integrazione dell’azienda estesa Azienda Tradizionale FORMA ORGANIZZAT. Azienda Estesa Esistente allo stato dell’arte Azienda Estesa della Conoscenza (proposta SNAIDERO) Scarsa integrazione tra i vari processi produttivi ed aziendali. Integrazione completa dei processi sia all’interno dell’azienda e soprattutto verso l’esterno dell’azienda Integrazione completa dei processi supportata da condivisione di “vision” e di strategia APPROCIO CULTURALE Spontaneo e non strutturato. Scambio di informazioni prevalentemente di tipo tecnico- operative. EVOLUZIONE Continua riconfigurazione degli attori nella filiera (selezione dei fornitori e dei canali distributivi; difficoltà di fidelizzazione dei clienti) Integrazione statica, nel senso che divergenti strategie possono portare alla necessità di riconfigurare la filiera Integrazione e complemento delle abilità e capacità professionali al fine di surrogare eventuali mancanze e scarsa professionalità degli attori della filiera; creazione di una cultura industriale comune. Integrazione dinamica, cioè si consolida nel tempo grazie alla coerente evoluzione strategica dei partecipanti alla filiera (vision, strategie ed organizzazione condivise) Principali Indicatori di Performance s condivisi Vendor Rating Caratteristiche: definisce un sistema di misurazione oggettivo (quantitativo) dei Fornitori, costruito su parametri variabili in funzione delle categorie merceologiche di competenza del fornitore. Scopo: evidenzia al Fornitore le aree di inefficienza (Logistica, Qualità, Servizio) nelle quali non raggiunge i targets assegnati, e mette in luce eventuali azioni di miglioramento. Esempi di Progetti di Miglioramento attivati: • Riduzione costante dei valori di non Qualità (scarti e resi), anche al di sotto degli standard fissati contrattualmente; • Monitoraggio condiviso degli Indicatori di Logistica (ritardi) e dell’affidabilità delle consegne; Principali Indicatori di Performance s condivisi Total Cost of Ownership Caratteristiche: definisce un sistema di valutazione economica del Fornitore, tenendo in conto tutte le voci che caratterizzano il Rapporto di Fornitura: oltre al fatturato, tutti i parametri amministrativi/finanziari, logistici e di non-Qualità. Scopo: evidenziare internamente e poi con il Fornitore, tutte le singole voci di costo del Rapporto di Fornitura, per poi procedere alla riduzione. Esempi di Progetti di Miglioramento attivati: • Valutazione dei parametri logistici (Lotti minimi, frequenza di riordino, inaffidabilità delle consegna) che influenzano i costi di gestione delle scorte del cliente Snaidero Riepilogando Perché introdurre uno strumento di B.I. in azienda: • misurare per conoscere (dai dati alle informazioni) • misurare per supportare qualsiasi delega di responsabilità • rendere disponibili e trasparenti queste informazioni • allargare la diffusione delle conoscenze anche ai partner